(Allegato 1) SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA ENTE 1) Ente proponente il progetto: Nuovi Orizzonti Società cooperativa sociale 2) Codice di accreditamento: 3) Albo e classe di iscrizione: NZ02799 Albo regionale degli Enti e delle Organizzazioni di Servizio Civile della Puglia IV CARATTERISTICHE PROGETTO 4) Titolo del progetto: ATLANTE 5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3): SETTORE A ASSISTENZA 06 DISABILI 6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto: Contesto territoriale Il territorio in cui verrà realizzato il progetto “Atlante” è quello di competenza del Comune di Gravina in Puglia, distante dal capoluogo della regione Bari, di circa 60 km. Il Comune di Gravina in Puglia ha una popolazione residente di 42.574 abitanti di cui 21.046 uomini e 21.528 donne, di cui 8.102 appartenenti alla fascia di età tra 1829 anni. In questo segmento della popolazione compreso tra i 18 e 29 anni vi è un tasso di disoccupazione del 45%, e di questi il 60% non ha mai lavorato. Inoltre i minori rappresentano il 24,87% della popolazione, mentre gli anziani il 13,41%, l’indice di carico sociale medio che rappresenta il rapporto tra la popolazione che per età non è in grado di partecipare all’attività produttiva a quella potenzialmente produttiva risulta pari al 51,14%. Come si può notare l’indice di carico sociale è elevato, questo determina una popolazione caratterizzata da fenomeni di emigrazione delle fasce produttive a causa di scarsità di lavoro e di condizioni disagiate di vita e/o dal ricongiungimento dei residenti locali a nuclei famigliari emigrati in precedenza. Contesto settoriale Le persone diversamente abili rappresentano una categoria di popolazione fragile con sempre crescenti bisogni e richieste, che vanno al di là della pura assistenza. Essendo sempre più radicata la cultura di una presa in carico della persona con le sue complessità, aumenta anche la necessità di rispondere a bisogni specifici, attraverso servizi offerti con qualità e con modalità adeguate. Ma se da un lato crescono sempre di più la consapevolezza dei bisogni e la loro complessità, difficilmente l’offerta dei servizi riesce a garantire tempestivamente un adeguamento sul piano quantitativo (ad es. tempistiche di intervento, numero di persone prese in carico, durata della presa in carico) e qualitativo (ad es. miglioramento del servizio, implementazione di nuove modalità educative o assistenziali, formazione e riqualificazione del personale). Nell’ambito territoriale di Gravina in Puglia sebbene non sia stata mai effettuata un’analisi scientifica dei bisogni, si denota un’accentuata presenza di disabili fisici, psichici e sensoriali, tra i quali ci sono persone in situazione di handicap grave ai sensi dell’art.3, comma 3 della L. n. 104/92. Da un’indagine effettuata dalla cooperativa risultano sul territorio comunale residenti i seguenti diversamente abili: Tab. 1 Diversamente abili nel 2011 distinti per classi di età 0- 18- 65- >75 Totale Popolazione % portatori 17 64 74 handicap/popolazione Gravina 44 185 95 254 578 42.195 1,37 in P. La considerazione dei diversamente abili sulla popolazione complessiva rappresenta un indicatore interessante, pur essendo il dato quantitativo 1,37% relativamente basso rispetto alla popolazione generale, il peso di assistenza che comporta è molto elevato. Tale peso è sostenuto dalle famiglie quasi totalmente per l’intera giornata non essendo presenti, strutture adeguate. Il progetto che presentiamo parte quindi dai bisogni rilevati direttamente dalla nostra cooperativa attraverso il lavoro pluriennale con le persone disabili e le loro famiglie nel territorio di Gravina in Puglia. La necessità di vita autonoma e le preoccupazioni ad essa correlate sono temi che la cooperativa vive quotidianamente. Da tutte queste esperienze emerge con chiarezza l’urgenza di individuare buone prassi che si configurino come risposte possibili all’esigenza di vita autonoma delle persone disabili e all’angoscia incertezza del futuro che, troppo spesso, le famiglie con un figlio disabile vivono in totale solitudine. Area d’intervento del progetto e situazione di partenza La cooperativa Nuovi Orizzonti di Gravina in Puglia si occupa di 2 centri diurni socio educativo e riabilitativo per diversamente abili frequentato da circa 45 utenti, e del servizio SAD per circa 15 utenti diversamente abili, molti di questi soggetti appartengono a famiglie disagiate con gravi problemi economici. La Nuovi orizzonti con i volontari del servizio civile vorrebbe offrire agli utenti dei due centri e del servizio SAD più attività ludico ricreative, sostegno scolastico e potenziare il servizio di trasporto. Nell’ambito operativo i bisogni e le criticità che emergono sono sintetizzabili nella seguente tabella, che evidenzia anche i relativi indicatori che possono misurarne il valore: CRITICITA’/BISOGNI Il numero di personale all’interno della struttura è adeguato all’utenza per l’organizzazione delle attività istituzionali, ma si vorrebbero organizzare più attività ludico ricreative. Alcuni ragazzi hanno disabilità gravi e hanno la necessità di essere seguiti con maggiore assiduità e con rapporti anche 1 a 1. Il centro non riesce a soddisfare tutte le esigenze di trasporto degli utenti (es. visite mediche, spese varie, ecc) INDICATORI MISURABILI numero delle attività organizzate; - numero totale dei partecipanti; - rilevazione della sua frequenza e del suo coinvolgimento alle attività proposte. - grado di socializzazione ed integrazione dei ragazzi disabili; - reazione a nuovi stimoli e al lavoro di gruppo; - permanenza presso il nucleo familiare della persona disabile “complessa per gestione” e quindi rimandata istituzionalizzazione del disabile stesso - aumento della disponibilità del pulmino per gli utenti dei centri e servizio SAD - Destinatari e beneficiari del progetto Il presente progetto si colloca quindi in un contesto di forte richiesta da parte di una utenza molto disagiata e si propone di rispondere con iniziative chiare e mirate, supportate da progettualità efficaci e di personale formato, al bisogno dell’utenza. Destinatari I destinatari del progetto saranno i volontari di servizio civile, date le attività del progetto molto semplici come il servizio trasporto, o l’organizzazione di attività ludico ricreative (giochi con le carte, con birilli, palloni) si potranno coinvolgere facilmente anche volontari con una bassa scolarizzazione. Beneficiari È evidente che una certa cultura attenta ai bisogni della persona disabile si sta lentamente diffondendo, tuttavia è necessario rafforzare tale consapevolezza integrando la professionalità dei vari servizi offerti dai presidi con la vita quotidiana delle persone e della comunità, in un rapporto di sinergia focalizzato all’integrazione ed al benessere della persona disabile, favorendo cioè la realizzazione globale della persona. In quest’ottica possiamo certamente affermare che, oltre ai benefici indirizzati ai destinatari diretti, la mission di questo progetto porterà benefici indiretti a tutto il territorio comunale grazie agli interventi pianificati volti a sensibilizzare le comunità locali, a promuovere al loro interno una cultura più attenta alle persone, a far crescere i giovani come cittadini responsabili che insieme si fanno carico dei bisogni della comunità, per abbattere quelle barriere sociali e culturali che creano e aumentano l’handicap delle persone diversamente abili. 7) Obiettivi del progetto: Per quanto riguarda gli obiettivi del progetto crediamo che l’inserimento di giovani volontari all’interno dei servizi in favore di diversamente abili della cooperativa possa avere diverse finalità, sia di utilità sociale che di utilità personale, rispetto al singolo volontario. Il primo obiettivo generale del progetto e di realizzare attività ludico/ricreative/espressive/educative che favoriranno la crescita dell’autostima degli utenti attraverso il “saper fare ed il sentirsi utili” migliorando di conseguenza la loro autonomia ed indipendenza. Il secondo obiettivo generale del progetto è quello di organizzare un laboratorio pomeridiano di supporto scolastico. Il terzo obiettivo generale del progetto è quello di potenziare il servizio di trasporto da e per il centro dalle abitazioni dei ragazzi e anche verso strutture mediche. 7.1 Obiettivi di cambiamento generati da criticità e bisogni rilevati CRITICITA’/BISOGNI 1. Il numero di personale all’interno della struttura è adeguato all’utenza, per le attività di base ma ci sono delle difficoltà nell’organizzare le attività ludico ricreative. 2. per i diversamente abili che frequentano la scuola sarebbe utile realizzare attività di sostegno scolastico 3. Il centro non riesce a soddisfare tutte le esigenze di trasporto degli utenti; OBIETTIVI 1.1 Aumentare la quantità delle attività ludico ricreative organizzate ed il numero dei partecipanti alle singole attività; 2.1 realizzare un laboratorio di sostegno scolastico 3.1 Aumento della disponibilità del pulmino da parte degli utenti 7.2 gli obiettivi sopra indicati con gli indicatori di misurazione, alla conclusione del progetto OBIETTIVO 1.1 Aumentare la quantità delle attività ludico ricreative organizzate ed il numero dei partecipanti alle singole attività 2.1 Organizzare e strutturare attività di sostegno scolastico INDICATORI 1.1.1 Numero delle attività organizzate 1.1.2 Diversificazione di sottogruppi per attività diverse 1.1.3 Numero totale dei partecipanti 2.1.1 numero di bambini che seguono le attività di sostegno scolastico 3.1 Aumentare il servizio di trasporto 3.1.1 aumento corse giornaliere 7.3 obiettivi da raggiungere - realizzare settimanalmente 2 attività ludico ricreative realizzare un laboratorio di sostegno scolastico raddoppiare le ore di disponibilità del servizio trasporto attualmente di 4 ore al giorno 7.4 Obiettivi rivolti ai volontari Ai giovani che si avvicinano al Servizio Civile si chiede di pensare a questo anno non come una “parentesi” nella loro vita, ma come un anno intenso, ricco di stimoli e di sfide, un anno che raccoglie le memorie del passato e produce orientamenti per le scelte future. Per questo ci si impegna a proporre un anno di formazione intesa come competenza del servizio che si svolge, ma anche come momento di auto-riflessione, di ripensamento e di scoperta di sé stessi e delle proprie aspirazioni. Un anno per mettersi alla prova, per conoscere se stessi; per condividere con altri giovani i propri vissuti. Un’esperienza che ponga le basi per una presa di coscienza rispetto a sé, alle proprie aspirazioni e al proprio futuro; un’esperienza che motivi ed appassioni i giovani all’autodeterminazione e alla capacità di effettuare scelte consapevoli per il proprio futuro tenendo in considerazione le proprie necessità e i propri bisogni. Un anno di servizio civile che dia la possibilità al giovane volontario di conoscere più da vicino la realtà sociale del proprio territorio, lo stesso territorio in cui un domani vivrà come cittadino adulto magari più consapevole e più partecipe della realtà comunitaria in cui vive, proprio perché sperimentata in modo diretto in questo anno. Quindi l’obiettivo principale rivolto ai volontari è quello di - sollecitare una loro riflessione sulle difficoltà personali e sociali in tema di disabilità all’interno del nostro territorio; - migliorare una presa si coscienza sulle azioni educative di osservazione, di ascolto e di sostegno nel raggiungimento dell’autonomia delle persone svantaggiate; - potenziare le capacità di accoglienza, di gestione del quotidiano, di sostegno educativo rivolto agli adulti con disabilità; - favorire e promuovere il protagonismo attivo del giovane volontario in tutte le attività della struttura e verso le persone disabili in generale. 8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista sia qualitativo che quantitativo: 8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi Il progetto Atlante si dividerà in 4 fasi: Accoglienza dei volontari Il primo giorno di Servizio Civile sarà dedicato all’accoglienza dei volontari da parte dell’Ente ed in particolare: - verranno svolti gli adempimenti amministrativi - verranno informati i volontari su tempi e modi del percorso formativo - verranno raccolti i dati e la documentazione amministrativa Formazione dei volontari Nei primi tre mesi del progetto, i volontari saranno sottoposti a un programma di formazione generale e specifica, che comprenderà sia lezioni teoriche sia di affiancamento pratico. La Nuovi orizzonti favorirà i volontari che vorranno partecipare ad attività di comunicazione, formazione, sensibilizzazione e networking realizzati dalla regione per lo sviluppo del servizio civile. Conoscenza dei beneficiari del progetto da parte del volontario del Servizio Civile Questa fase mira a far si che sia da parte dell’utente che da parte del volontario ci sia una conoscenza reciproca, che permetta una scelta consapevole e una valutazione precisa delle capacità da parte del volontario di raggiungere gli obiettivi del progetto. Questa fase sarà seguita dalla psicologa. Azioni del progetto OBIETTIVO AZIONE Obiettivo1.1 Aumentare la quantità delle attività ludico ricreativeorganizzate Azione1.1.1 Strutturare e organizzare nuovi laboratori quotidiani per gli ospiti residenti Azione 1.2.1 Organizzare l’attività di sostegno scolastico Attività 1.1.1.1 Supportare gli operatori nella gestione del gruppo (volontario riserva) Attività 1.1.1.2 Suddivisione del grande gruppo degli ospiti in più laboratori diversificati Attività1.2.1. Organizzare nel pomeriggio attività di sostegno scolastico Azione 1.5.1 aumento servizio trasporto Attività 1.5.1.1. a turno guida del pulmino e accompagnatore Obiettivo 1.2 Organizzare l’attività di sostegno scolastico Obiettivo 1.5 Aumento servizio trasporto ATTIVITÀ PERSONALE ENTE IMPEGNATO Responsabile del servizio Educatori animatori Responsabile del servizio Animatori oss Responsabile del servizio educatori DIAGRAMMA DI GANT 1 Accoglienza 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 X X X volontari Formazione X dei volontari Formazione X X X X X criteri aggiuntivi Conoscenza X degli utenti Realizzazione X X X X X X X X X attività Coordinamento X X X X X X X X X X X X e monitoraggio 8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le predette attività Per l’attuazione dell’espletamento delle attività previste sono necessarie le seguenti figure professionali: Educatori Professionali (EP) per quanto riguarda la strutturazione dei progetti delle varie attività e per la gestione delle stesse; Operatori Socio-Sanitari (OSS) per quanto riguarda il supporto degli utenti nell’attività. All’interno del servizio incontrerà nel corso dell’anno altre figure che frequentano il centro: volontari costanti, volontari occasionali, tirocinanti di diverse scuole e fisioterapista; con tutte queste persone il Volontario di servizio civile collaborerà e interagirà nei diversi laboratori avendo la possibilità di sperimentare e di conoscere diverse modalità di approccio e di relazione con gli utenti. In altre occasioni (soggiorni climatici, gite, attività ludiche, feste…) il volontario avrà modo di conoscere ed entrare in relazione con gli utenti ed operatori di altri servizi. 8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto Si ribadisce che la figura degli 8 volontari del servizio civile non si configura come personale, ma come figura aggiuntiva coadiuvante le attività di “intrattenimento”, di “facilitatore di rete”, di “compagno adulto”, di “prolungamento delle gambe del disabile” di “attivatore di risorse”. Interventi di assistenza e interventi educativi sulle abilità intellettuali e di autonomia sociale per i bambini: imparare a leggere; imparare a scrivere; disegnare e colorare; copiare; esprimersi oralmente; fare i compiti; per gli adulti: lettura (libri, quotidiani); scrittura; uso del fax e del telefono; uso del computer ed internet dove possibile; aiuto nel disbrigo di pratiche burocratiche. Interventi di assistenza e sostegno nell’ambito scolastico i volontari in servizio civile dovranno offrire loro aiuto e sostegno in ogni tipo di materia ed attività. Interventi di attività ludico-ricreative animazione; socializzazione con i coetanei; laboratori organizzazione di giochi, tornei, attività sportive; accompagnamento al cinema, teatro, concerti; attività di lettura; attività musicali; creazione di hobby; Attività volontari con bassa scolarità Come già premesso le attività previste dal progetto non per forza sono correlate al possesso di un titolo di studio superiore. Il candidato con bassa scolarizzazione non svolgerà mansioni differenziate rispetto agli altri, in quanto non vi si pongono ragioni sostenibili per programmare specifici pacchetti da riservare ad essi. Le attività previste dal progetto sono attività che si fondano sulla predisposizione emotiva alla relazione, piuttosto che su specifiche competenze professionali, e qualora si dovessero presentare ostacoli al coinvolgimento paritario del candidato sarà il personale della cooperativa a calibrare il proprio impegno per giungere alla rimozione di tali ostacoli, piuttosto che ridefinire nuove attività diversificate. 9) Numero dei volontari da impiegare nel progetto: 8 10) Numero posti con vitto e alloggio: 0 11) Numero posti senza vitto e alloggio: 8 12) Numero posti con solo vitto: 0 13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo: 30 ore settimanali 14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) : 6 15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio: a) Puntualità, b) flessibilità negli orari di servizio, per dare la possibilità di recarsi presso altre sedi per la partecipazione ad incontri, seminari, ed attività formative che saranno organizzate all’interno del progetto, disponibilità ad esperienze di cura della persona disabile, c) disponibilità alla guida di automezzi attrezzati per trasporto disabili 16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato: N. 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Sede di attuazione del progetto Comune Nuovi orizzonti Gravina in Puglia Indirizzo Via Alchimia 48 Cod. N. vol. per ident. sede sede 48951 8 Nominativi degli Operatori Locali di Progetto Cognome e Data di nome nascita Varvara Maria Brana Nicola C.F. 10/11/ VRVMRA88 1988 S50E155U 19/07/ BRNNCL82L 1982 109P Nominativi dei Responsabili Locali di Ente Accreditato Cognome e Data di nome nascita C.F. 17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale: Il progetto sarà promosso utilizzando: - Sito internet della cooperativa; - Comunicati stampa su quotidiani a diffusione locale; - Attività di affissione di locandine e di diffusione di volantini su tutto il territorio comunale; - Attività di sportello informativo durante l’attività di selezione dei volontari. Verrà creata una brochure con le testimonianze dei volontari e degli utenti sulla loro esperienza umana e su tutte le attività create durante il progetto del servizio civile. Le brochure verranno realizzate alla fine del progetto distribuite gratuitamente in tutte le scuole e le associazioni di volontariato, per promuovere e sensibilizzare sul territorio e in tutta la comunità locale l’esperienza del servizio civile nazionale. Alla fine del progetto verrà realizzato un convegno per presentare a tutta la cittadinanza l’esperienza appena conclusa. Per queste attività saranno dedicate 30 ore 18) Criteri e modalità di selezione dei volontari: Non compilato cosi come richiesto dall’avviso del 3 luglio 2014 19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): no Non compilato cosi come richiesto dall’avviso 3 luglio 2014 20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del progetto: Premesso che la finalità del monitoraggio è non solo la verifica che il progetto e le attività proposte siano effettivamente espletati in conformità a quanto previsto in fase di progettazione, ma anche la previsione di un bilancio di efficienza/efficacia e la successiva individuazione di strategie qualitative di miglioramento, lo scrivente Ente provvederà al monitoraggio con l’utilizzo di due strumenti: 1) somministrazione di questionari che rilevino il grado di soddisfazione percepito (customer satisfaction) da tutti gli attori coinvolti a vario titolo all’interno del progetto (Volontari, destinatari delle azioni progettuali e personale dell’Ente). Questo strumento soddisfa l’obiettivo proposto del monitoraggio di quantità; 2) realizzazione di incontri periodici di confronto sia di gruppo che personali. I questionari sottoposti durante le attività di progetto prevedono l’utilizzo della cosiddetta scala Likert di risposta. Sebbene Likert (il nome del ricercatore a cui si deve tale scala) consigliasse una gamma di valori da 1 a 7 (in alcuni casi ridotta a range da 1 a 5), si è scelto di allargare il range da 1 a 10 per operare delle più immediate rappresentazioni grafiche rapportate al valore “100%” nell’ambito dell’analisi dei dati. Il soggetto (Volontario, Utente o personale dell’Ente) per ogni item proposto è invitato ad attribuire un punteggio che va da 1 (molto male) a 10 (molto bene), esprimendo così sia la direzione del proprio giudizio (positivo o negativo) che l’intensità dello stesso. Per la costruzione degli item proposti, si è operata una distinzione tra le varie tipologie di soggetti destinatari dei questionari. Di seguito si dettagliano le aree di analisi che vengono proposte ad ognuna delle tipologie di soggetti interessati Volontari: Area di analisi 1) Esperienza del Servizio svolto Indicatori Aspettative Capacità stimolata Attitudine stimolata Soddisfazione come esperienza di vita Soddisfazione come esperienza lavorativa Orari lavorativi Formazione, guida e sostegno ricevuto Area di analisi 2) Nuove conoscenze acquisite Indicatori Area di analisi 3) Giudizio sull’Ente presso cui svolgono il Servizio. Ambito relazionale e di gruppo Ambito comunicazionale Indicatori Area di analisi 4) “Clima lavorativo” Indicatori Capacità gestionale ed organizzativa Spazio allo “spirito d’iniziativa” Disponibilità al coinvolgimento Disponibilità verso le esigenze personali Chiarezza e trasparenza di consegna Con dirigenti e responsabili Con colleghi e Volontari Con utenza e beneficiari. Utenti: Area di analisi 1) Esperienza del Servizio ricevuto Indicatori Aspettative Esigenze Affidabilità Disponibilità di orari Trasparenza e chiarezza servizi offerti Soddisfazione complessiva Area di analisi 2) Giudizio sui Volontari Indicatori Professionalità Disponibilità Educazione Sensibilità Simpatia Cortesia Relazione instaurata Area di analisi 3) Giudizio sull’Ente Indicatori Professionalità Disponibilità Educazione Sensibilità Simpatia Cortesia Relazione instaurata Personale dell’Ente: Area di analisi 1) Giudizio sui Volontari Indicatori Professionalità Disponibilità Affidabilità Educazione Sensibilità Area di analisi 2) Giudizio sui destinatari Indicatori Disponibilità ad essere coinvolti Spirito di collaborazione Vicinanza all’Ente Familiarità con l’Ente Poiché l’Ente pone particolare attenzione al capitale umano investito all’interno di ogni singolo progetto, non si ritiene esaustivo l’utilizzo del solo questionario che risulta in ogni caso uno strumento tecnicamente e scientificamente oggettivo ma dallo scarso impatto relazionale. Da ciò scaturisce la necessità di integrare lo strumento questionario con incontri di coordinamento ed analisi da realizzare a diversi livelli. L’obiettivo è quello di approfondire alcuni argomenti che non possono essere esauriti con la semplice attribuzione di un punteggio. Volontari: Saranno realizzati una serie di incontri tra il personale dell’ente è i volontari per verificare l’andamento del progetto sia dal punto di vista qualitativo che quantitativo. Un primo incontro, da realizzare durante la fase di avvio del progetto, ha l’obiettivo di coinvolgere il volontario rendendolo partecipe delle problematiche connesse alla cecità. Questo incontro verrà realizzato alla presenza di tutto il personale dell’Ente coinvolto dal progetto in modo che fin dalle fasi iniziali si possano creare quelle sinergie che possano favorire il buon andamento del progetto. Gli incontri successivi verranno realizzati con cadenza periodica ed avranno l’obiettivo di verificare lo stato di avanzamento del progetto e di individuare i punti di forza e di debolezza emersi durante la realizzazione di esso. Tutti gli incontri verranno realizzati in gruppo in modo da promuovere il confronto tra i volontari e rafforzare il senso di “gruppo” nei giovani coinvolti nel progetto. Qualora dovessero emergere particolari esigenze all’interno del “gruppo” che richiedano approfondimenti, si potranno prevedere anche degli incontri con i singoli volontari ai quali seguiranno, in ogni caso, incontri di gruppo per il confronto. Personale dell’Ente A parte l’incontro propedeutico già citato, si prevede la realizzazione di momenti di incontro periodici tra il personale dell’Ente che viene a contatto diretto con i volontari. Obiettivo di tali incontri è verificare l’andamento del progetto dal punto di vista relazionale e di crescita dei volontari. Poiché l’Ente ha tra gli obiettivi di progetto la crescita del volontario, la realizzazione di questi incontri di monitoraggio e verifica risulta di primaria importanza per il controllo del raggiungimento dell’obiettivo stesso. In questa sede verranno evidenziati i comportamenti dei volontari durante lo svolgimento del servizio, le relazioni instaurate tra i volontari e con il personale della Struttura. Tecniche statistiche utilizzate Le tecniche statistiche utilizzate per l’elaborazione dei dati sono le seguenti: - conteggio risposte espresse con valutazione quantitativa sulla base della scala Likert proposta - elaborazione dei dati attraverso l’utilizzo di appositi modelli realizzati con l’utilizzo dell’applicativo informatico EXCEL - realizzazione di diagrammi e grafici con l’utilizzo in particolare di istogrammi e istogrammi a barre. La rappresentazione grafica (per istogrammi) della distribuzione di frequenza per item, consente un’immediata rilevazione delle risposte anche grazie all’utilizzo della scala Likert proposta con range da 1 a 10. La completezza dell’analisi viene realizzata integrando le risultanze dei questionari somministrati con gli esiti degli incontri di monitoraggio e verifica realizzati. Tempistica e numero delle rilevazioni: In relazione a quanto esposto nei precedenti punti, la tempistica e il numero delle rilevazioni per realizzare l’attività di monitoraggio seguirà il seguente percorso: per i VOLONTARI - N. 2 Incontri di gruppo con il personale dell’Ente che viene a contatto con i volontari da tenere entro il 1° e il 12° mese. - N. 1 Riunione di confronto e verifica al 6° mese. - Somministrazione Questionario ogni tre mesi. - Colloqui individuali con OLP con cadenza almeno mensile o alla bisogna. per il PERSONALE dell’Ente che viene a contatto con i volontari - N. 1 Incontro di inizio servizio con Responsabile della Struttura, OLP entro il 1° mese - Somministrazione Questionario al 4° mese - N. 1 Incontro finale del Responsabile della Struttura con – OLP – formatori entro i 10 giorni successivi alla conclusione del progetto. per gli UTENTI - Somministrazione Questionario ogni 4 mesi 21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio): NO 22) Eventuali requisiti richiesti ai canditati per la partecipazione al progetto oltre quelli richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64: Non sono previsti ulteriori requisiti rispetto a quelli previsti dalla legge 6 marzo 2001 n. 64 per poter favorire al massimo la partecipazione al progetto da parte dei giovani NEET – destinatari di GG. 23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione del progetto: La Nuovi orizzonti metterà a disposizione € 1.000,00, che i volontari potranno utilizzare per l’acquisto di materiale a loro scelta, da utilizzare per le attività del progetto. Tale somma vuole invogliare i volontari a poter esprimere liberamente suggerimenti e nuove idee da implementare durante la realizzazione del progetto. 24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners): Ha aderito al progetto la cooperativa Ermes di Gravina in Puglia, che attualmente gestisce delle strutture sportive presso il bosco comunale “Difesa grande”(2 campi da calcetto e 1 campo da tennis). La cooperativa metterà a disposizione le proprie strutture sportive gratuitamente per 10 giorni nell’arco di un anno, che potranno essere utilizzate dai volontari del servizio civile per poter organizzare dei tornei per gli utenti diversamente abili della Nuovi orizzonti. Si allega lettera di adesione 25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto: Secondo i servizi programmati dall’OLP e rivolto agli utenti, i volontari avranno a disposizione il materiale necessario allo svolgimento di: - attività ludiche (giochi di società e di intrattenimento, marionette, ecc…); - corsi e laboratori (pittura, ceramica, falegnameria, decoupage, ecc…); - attività musicali (karaoke, strumenti per musicoterapia, ecc…) - esercizio fisico (palestra, attrezzature ginniche, ecc…). Per le attività che prevedono spostamenti sul territorio sarà a disposizione il mezzo di trasporto della Struttura stessa: n. 1 pulmino attrezzato per il trasporto di persone Disabili. CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI 26) Eventuali crediti formativi riconosciuti: L’Università degli studi di Bari per la facoltà di scienze della formazione riconosce l’esperienza di servizio civile quale parte integrante del percorso formativo dello studente e attribuisce allo svolgimento completo del servizio civile fino a n. 4 crediti formativi. 27) Eventuali tirocini riconosciuti : Riconoscimento dell’attività di servizio civile da parte del volontario come tirocinio esterno della facoltà di Scienze della Formazione dell’Università di Bari. 28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio, certificabili e validi ai fini del curriculum vitae: Le competenze e le professionalità maturate saranno certificate dall’Ente, in modo da essere riconosciute come esperienza lavorativa, valida ai fini del curriculum vitae. I volontari del servizio civile grazie all’espletamento delle attività previste dal progetto potranno maturare esperienze nelle relazioni umane e sperimenteranno: o Conoscenza dei servizi alla persona nell’ambito della normativa di riferimento Nazionale e Regionale, o Conoscenza della organizzazione e strutturazione dei servizi alla persona nel Comune di Gravina in Puglia o Competenze connesse alla professioni sociali, con particolare riferimento a funzioni di assistenza domiciliare leggera per anziani e a interventi socio educativi rivolti a popolazione disabile, nell’ambito delle mansioni svolte durante il servizio, con particolare attenzione alle competenze relazionali; o Acquisizione di competenze in ordine alla gestione di attività di cura, sostegno e assistenza verso persone parzialmente non autosufficienti; o Sperimentazione e potenziamento delle proprie competenze individuali in particolare: nel lavoro di gruppo, nella comunicazione, nella assunzione di responsabilità, nella condivisione di obiettivi. - capacità d’intervento di “auto mutuo aiuto” -collaborazione all’utilizzo di tecniche specifiche di animazione: attività di intrattenimento attività culturali (visite e gite, raccolta storie personali, drammatizzazione), sostegno ai legami familiari (feste, accompagnamento), supporto ad attività a valenza ricreativo sportiva -la capacità di fronteggiare le situazioni impreviste coinvolgendo le figure professionali preposte. Inoltre nella formazione specifica è stato previsto un modulo per la creazione di una cooperativa sociale per favorire la creazione di un autoimpiego. Formazione generale dei volontari 29) Sede di realizzazione: Sede operativa a Borgo Murgetta – Gravina in Puglia 30) Modalità di attuazione: In proprio presso l’ente con formatori accreditati. 31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio: No 32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: La formazione generale sarà erogata utilizzando due metodologie: a) lezioni frontali per il 50% delle ore; b) dinamiche non formali per il 50% delle ore; 33) Contenuti della formazione: Il percorso formativo sarà costituito da una serie di macroaree e moduli formativi. 1 “Valori e identità del SCN” 1.1 L’identità del gruppo in formazione e patto formativo Questo modulo, dato il suo contenuto, sarà propedeutico a tutti gli altri moduli. Si tratterà di un modulo/laboratorio nel quale il formatore, utilizzando tecniche formative appropriate, lavorerà alla definizione di un’identità di gruppo dei volontari in servizio civile, che esprimeranno le loro idee sul servizio civile, le proprie aspettative, le motivazioni e gli obiettivi individuali. Il formatore, partendo dai concetti di “Patria”, “difesa senza armi”, “difesa non violenta”, ecc., avrà come obiettivo quello di creare nel volontario la consapevolezza che questo è il contesto che legittima lo Stato a sviluppare l’esperienza di servizio civile. 1.2 Dall’obiezione di coscienza al SCN Si metterà in evidenza il legame storico e culturale del servizio civile nazionale con l’obiezione di coscienza, ripercorrendo la storia del fenomeno in Italia a partire dalla legge n. 772/72, passando per la legge di riforma n. 230/98, fino ad arrivare alla sua attuale configurazione così come delineata dal legislatore del 2001, ovvero di difesa civile della Patria con mezzi ed attività non militari, dimensione che lo caratterizza e lo differenzia da altre forme di intervento ed impegno sociale. 1.3 Il dovere di difesa della Patria – difesa civile non armata e nonviolenta 1.3.a Si approfondirà il concetto di Patria e di difesa civile della Patria attraverso mezzi ed attività alternativi a quelli militari a partire dai principi costituzionali della solidarietà (art.2 Cost.), dell’uguaglianza sostanziale (art.3 Cost.), del progresso materiale o spirituale della società (art.4), della promozione dello sviluppo della cultura, della tutela del paesaggio e del patrimonio storico ed artistico della Nazione (art.9) e della pace tra i popoli (art. 11 Cost.). In particolare ciò avverrà attraverso lo studio delle varie pronunce della Corte costituzionale nelle quali è stato dato a tale concetto un contenuto ampio e dettagliato. 1.3.b Muovendo da alcuni cenni storici di difesa popolare nonviolenta, si presenteranno le forme attuali di realizzazione della difesa alternativa sul piano istituzionale, di movimento e della società civile. Nell’ambito dei riferimenti al diritto internazionale si potranno inoltre approfondire le tematiche relative alla “gestione e trasformazione nonviolenta dei conflitti”, alla “prevenzione della guerra” e alle “operazioni di polizia internazionale”, nonché ai concetti di “peacekeeping”, “peace-enforcing” e “peacebuilding”. Possono, inoltre, essere inserite tematiche concernenti la pace ed i diritti umani alla luce della Costituzione italiana, della Carta Europea e degli ordinamenti delle Nazioni Unite. 1.4 La normativa vigente e la Carta di impegno etico Verranno illustrate le norme legislative che regolano il sistema del servizio civile, nonché quelle di applicazione riguardanti l’ordinamento e le attività del servizio civile nazionale. In particolare si evidenzierà l’importanza della sottoscrizione della Carta di Impegno Etico da parte del legale rappresentante dell’Ente, quale condizione per l’accreditamento di quest’ultimo: un patto tra l’UNSC e l’Ente, con cui essi si impegnano reciprocamente al rispetto dei valori posti alla base della cultura e dell’identità del servizio civile nazionale. 2 “La cittadinanza attiva” 2.1 La formazione civica Se il legislatore ordinario, nella legge istitutiva del 2001, ha posto tra le finalità del SCN il “contribuire alla formazione civica dei giovani”, il legislatore delegato nel 2002, nel confermare e ribadire tale concetto, ha inserito tra i contenuti obbligatori del corso di formazione generale “un periodo di formazione civica”. La formazione civica si sostanzia nella conoscenza della Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e della Carta costituzionale e, quindi, dell’insieme dei principi, dei valori, delle regole e dei diritti e doveri in essa contenuti che costituiscono la base della civile convivenza e quadro di riferimento indispensabile affinché i giovani volontari possano diventare cittadini attivi. Sarà opportuno analizzare la funzione ed il ruolo degli organi costituzionali, i loro rapporti, dando particolare risalto all’organizzazione delle Camere e all’iter di formazione delle leggi. Il percorso di formazione o educazione civica serve non solo a fornire al giovane volontario la consapevolezza di essere parte di un corpo sociale e istituzionale che cresce e si trasforma nel tempo, ma anche a trasmettere allo stesso la conoscenza di quelle competenze civiche e sociali funzionali per vivere una “cittadinanza attiva”. Si illustrerà quindi il percorso che lega l’educazione civica alla cittadinanza attiva ricollegando i principi teorici ad azioni pratiche ed insegnando ai volontari a tradurre in comportamenti ed azioni le idee e i valori sanciti dalla Carta costituzionale. 2.2 Le forme di cittadinanza Richiamandosi al concetto di formazione civica prima descritto, si farà presente come tale formazione abbia come auspicabile conseguenza l’incremento di impegno civico da parte dei giovani. Si illustreranno in questo modulo le forme di partecipazione, individuali e collettive, che possono essere agite dal cittadino, in un’ottica di cittadinanza appunto attiva. La partecipazione alle formazioni sociali del volontariato, della cooperazione sociale, della promozione sociale, l’obiezione dicoscienza, il servizio civile nazionale, l’impegno politico e sociale, la democrazia partecipata, le azioni nonviolente, l’educazione alla pace, la partecipazione democratica alle elezioni e ai referendum, i bilanci partecipati, sono tutti esempi concreti che possono essere illustrati e discussi nell’impostazione, nell’azione e nelle conseguenze, invitando i ragazzi a proporre ed elaborare, anche tramite le metodologie non formali e la logica progettuale, un percorso di azione. 2.3 La protezione civile Il tema della protezione civile, che si integra perfettamente nel concetto di difesa della Patria come difesa dell’ambiente, del territorio e delle persone, nonché fattore di educazione e di crescita di cittadinanza attiva, verrà affrontato non solo attraverso propedeutici cenni tecnici e operativi, ma soprattutto dal punto di vista culturale. Partendo dall’importanza della tutela e valorizzazione dell’ambiente e del territorio, visti come il necessario ed imprescindibile substrato delle attività umane, si illustrerà come tale territorio/comunità possa essere colpito da eventi naturali ed antropici, in grado di metterne a dura prova l’esistenza. A tal scopo, seguendo un percorso che si estrinseca attraverso la logica del progetto, si mostrerà come la protezione civile agisce attraverso la previsione e prevenzione dei rischi (concetto connesso alla responsabilità, individuale e collettiva) e l’intervento in emergenza e la ricostruzione post emergenza. Sarà opportuno in tale ambito formativo sottolineare lo stretto rapporto tra prevenzione/tutela ambientale e legalità, nonché tra ricostruzione/legalità. Nel presente modulo verranno inoltre illustrate le norme di comportamento da seguire nella gestione delle emergenze, anche per poter espletare al meglio gli eventuali compiti di assistenza e soccorso nei confronti delle popolazioni colpite da eventi calamitosi. 2.4 La rappresentanza dei volontari nel servizio civile Una delle forme di partecipazione e di cittadinanza attiva che si presenteranno ai volontari durante l’anno di servizio civile, sarà la possibilità pratica di partecipare e di candidarsi alle Elezioni per i Rappresentanti regionali e nazionali dei volontari in SCN. Sarà dunque opportuno illustrare ai volontari tale possibilità, inserita nel contesto della cittadinanza agita, il suo funzionamento ed importanza, anche come presa in carico di un comportamento responsabile, le cui conseguenze potranno essere visibili solo in tempi medio lunghi, ma non per questo meno importanti. A tale riguardo sarebbe auspicabile la partecipazione, durante le ore di formazione, di ex-volontari o rappresentanti in carica, nonché di delegati di Regione dei volontari in servizio civile, in qualità di consulenti, al fine di rendere maggiormente incisivo l’argomento. 3 “Il giovane volontario nel sistema del servizio civile” 3.1 Presentazione dell’ente In questo modulo, per fornire ai volontari gli elementi di conoscenza del contesto in cui si troveranno a prestare l’anno di servizio civile, verranno presentate la storia, le caratteristiche specifiche e le modalità organizzative ed operative della Nuovi orizzonti soc. coop. soc.. 3.2 Il lavoro per progetti Il lavorare per progetti è un metodo nato e sviluppato per consentire la governabilità dei processi complessi, nel rispetto degli obiettivi prefissati e dei vincoli temporali. Lavorare per progetti è un lavoro ad alta integrazione, risultato che non si ottiene automaticamente ma va costruito e la sua qualità dipende dalla qualità delle competenze che ciascuno mette in gioco. Il progetto viene suddiviso in fasi e compiti che vengono assegnati ad un team di persone. L’integrazione del team è il risultato della capacità di comunicazione, coordinamento e cooperazione di tutte queste figure. I volontari in servizio civile sono parte integrante di questo processo e la loro crescita umana è fondamentale per la riuscita del progetto. Non bisogna dimenticare che una conoscenza imprecisa del progetto nel suo insieme, una scorretta definizione iniziale dei tempi, dei metodi, degli obiettivi, una scadente qualità dei rapporti fra le persone possono determinarne il fallimento. 3.3 L’organizzazione del servizio civile e le sue figure Come già espresso nel modulo precedente, per la buona riuscita del progetto è fondamentale una buona conoscenza dello stesso nel suo insieme e quindi un’attenta conoscenza delle diverse figure e dei loro ruoli. Il raggiungimento degli obiettivi attraverso la realizzazione di una serie di azioni è direttamente riconducibile alle figure che operano al suo interno. A sua volta, lo stesso ente è collocato all’interno di una sovrastruttura più grande , che costituisce “il sistema di servizio civile” (gli enti di SCN, l’UNSC, le Regioni e le Province autonome). E’ importante che il volontario conosca “tutte” le figure che operano all’interno del progetto (OLP, RLEA, altri volontari etc.) e all’interno dello stesso ente (differenza fra ente e partner, fra sede operativa etc.) per il raggiungimento degli obiettivi. 3.4 Disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale In tale modulo verrà presentato e illustrato ai volontari il “Prontuario concernente la disciplina dei rapporti tra enti e volontari del servizio civile nazionale”, (DPCM 4 febbraio 2009 e successive modifiche) in tutti i suoi punti. 3.5 Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti Partendo dall'ingresso del volontario nell'organizzazione sarà utile soffermarsi sulla comunicazione quale elemento essenziale dell'esperienza quotidiana, sia nei rapporti fra singoli individui, sia a livello di gruppi. Poiché la comunicazione serve una combinazione di scopi e può produrre una combinazione di risultati, occorrerà prendere in esame i suoi elementi costitutivi: il contesto, l'emittente, il messaggio, il canale comunicativo, il destinatario e la ricezione del messaggio da parte di quest'ultimo. L'analisi della comunicazione all'interno di un gruppo, quale è quello in cui è inserito il volontario, condurrà ad un esame delle dinamiche che ogni nuovo inserimento sviluppa in un gruppo di lavoro. Sarà utile, pertanto, considerare il gruppo come possibile causa di conflitti, riconoscendo il momento iniziale del sorgere di questi ultimi (capacità di lettura della situazione), l'interazione con gli altri soggetti (funzionale/disfunzionale), la loro risoluzione in modo costruttivo (alleanza/mediazione/ consulenza). 34) Durata: 42 Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari 35) Sede di realizzazione: Sede operativa a Borgo Murgetta – Gravina in Puglia 36) Modalità di attuazione: In proprio presso l’ente con propri formatori. 37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i: Rizzi Maria Rosaria nata ad Altamura 12/06/1984 Annalisa Paternoster nata a Gravina in Puglia il 06/02/1981 Vignola Nicola nato a Gravina in Puglia il 19/04/1976 38) Competenze specifiche del/i formatore/i: Rizzi Maria Rosaria - Laureata in Psicologia - dal 2010 ad oggi svolge le funzioni di psicologa presso la cooperativa Nuovi orizzonti - docente presso diversi enti di formazione Ing. Annalisa Paternoster - laureata in ingegneria edile - libera professionista dal 2008 - docente presso diversi enti di formazione Dott. Vignola Nicola - laurea in economia e commercio - dal 2004 dipendente presso la cooperativa nuovi orizzonti come coordinatore di struttura e responsabile di servizi socio sanitari - responsabile monitoraggio qualità dei servizi della cooperativa Nuovi orizzonti - docente e tutor presso diversi enti di formazione 39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste: Lezioni frontali per il 70% delle ore previste Dinamiche non formali per il 30% delle ore previste 40) Contenuti della formazione: MODULI Il lavoro di equipe CONTENUTI - La comunicazione e la relazione con il disabile psico – fisico Formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei - Il gruppo – alcuni concetti teorici di base Il lavoro di gruppo: pluralità di approcci tecniche di pianificazione e controllo di progetti multidisciplinari stimolare la collaborazione e la motivazione ai risultati i conflitti nelle relazioni interpersonali della squadra: come risolverli Elementi principali della comunicazione; gli stili comunicativi; il contenuto della comunicazione; la capacità di far domande invece che affermazioni; la comunicazione consapevole; la comunicazione non verbale. informazioni sui rischi specifici esistenti negli ambienti in cui andrà ad operare il volontario e sulle misure di prevenzione e di FORMATORE Psicologa Rizzi Maria Rosaria N. ORE 20 Psicologa Rizzi Maria Rosaria 20 Ing. Annalisa Paternoster 20 volontari in progetti di servizio civile Creazione di una cooperativa sociale Valutazione conclusiva 41) Durata: 100 emergenza adottate; valutazione delle possibili interferenze tra questa e le altre attività che si svolgono nell’ambito della stessa organizzazione; - Durante questo modulo verranno dati tutti gli strumenti necessari per poter creare una cooperativa sociale per la fornitura di servizi socio sanitari. - questo modulo favorirà la creazione di un autoimpiego - Durante questo modulo verrà proposte ai volontari di servizio civile di sperimentarsi direttamente attraverso l’analisi di alcune situazioni operative e la realizzazione di specifici progetti. - Dott. Vignola Nicola 35 Dott. Vignola Nicola 5 Altri elementi della formazione 42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto: La cooperativa produrrà un’azione che prevede la verifica di conoscenze e competenza, sia alla luce del monitoraggio (verifica di processo) sia alla luce della valutazione periodica e finale (verifica di prodotto). La valutazione della formazione sia generale che specifica prenderà in considerazione i seguenti aspetti: Gradimento da parte dei partecipanti. Verifica dei contenuti appresi. Capacità di progettualità sul percorso di servizio civile. Riguardo la verifica del gradimento del corso di formazione da parte dei partecipanti si metteranno in atto le seguenti azioni: • Utilizzo di questionari con scale di gradimento da parte dei partecipanti alla formazione per valutare il gradimento del corso. Saranno utilizzati questionari di gradimento sulla base delle scale Likert costruite utilizzando 5 differenti livelli di valutazione (Moltissimo, Molto abbastanza, poco, per nulla). Il questionario di valutazione potrà contenere item tipo “Il tempo per la formazione è stato adeguato”, “Le modalità didattiche del docente sono state chiare ed esaustive?”, “Le strutture preposte alla formazione (aule, arredi) sono state adeguate allo svolgimento delle lezioni?” ecc). A partire dal 1° mese dopo l’avvio del progetto, e con una periodicità di 3 mesi. • Redazione da parte del tutor di un diario giornaliero in cui verrà descritto il numero di partecipanti, la produzione di contenuti da parte dei partecipanti, il numero degli interventi effettuati, la tipologia delle domande, ecc. • Compilazione di schede sull’andamento della formazione da parte del gruppo. Al termine di ogni modulo. Riguardo la verifica dei contenuti appresi si attueranno le seguenti azioni: •Utilizzo di questionari di apprendimento di contenuti in termini di conoscenze acquisite e percezione di abilità. Il questionario potrà contenere domande tipo: “dopo aver frequentato il corso penso di saper costruire un progetto individuale di servizio civile”), ed anche in questo caso sarà costruito con scale likert a 5 punti. Al termine di ciascun modulo ed al termine del percorso di formazione specifica. • Utilizzo di Focus group per la verifica dell’acquisizione di contenuti. Riguardo la dimensione della progettualità verranno utilizzate le seguenti azioni: • Utilizzo di uno strumento di verifica della capacità di costruzione e metariflessione sul proprio progetto di servizio civile. Lo strumento sarà orientato alla redazione di un proprio progetto, in termini di obiettivi, contenuti, azioni e permetterà di focalizzare quali aree di contenuti e abilità si possono approfondire per inserirsi al meglio nel progetto di servizio civile. Tale progetto non è assolutamente in concorrenza con il progetto di servizio civile in cui la persona è inserita in quanto inteso esclusivamente come mezzo di esercizio e verifica individuale. Gravina in Puglia lì 29/07/2014 Il Responsabile legale dell’ente
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