Abitare sostenibile Sezione Buone pratiche di Innovazione Sostenibile: schede tecniche con esempi di realizzazioni sostenibili. In questo numero ■ È iniziata, presso le Commissioni Ambiente e Lavori Pubblici del Senato, la discussione del decreto Lupi. Il relatore ha osservato come le politiche abitative, nella concorrenza di competente, non siano state gestite in questi anni in modo coerente e come lo Stato debba essere il “luogo” in cui reperire risorse. Torna come centrale, quindi, la necessità di rafforzare l’intervento pubblico, indebolito nel corso degli ultimi decenni da un progressivo disinvestimento dello Stato. In questa incapacità di programmare politiche abitative non possono tuttavia essere sottaciute le responsabilità degli enti locali: le Regioni, che hanno avuto competenza con il D.L. 112/98, non hanno messo in campo politiche né programmato finanziamenti per l'edilizia sociale; i Comuni hanno attuato alcune esperienze, ma sporadiche. Riaffermare una politica abitativa implica chiarezza di ruoli e, se un obiettivo, come dichiarato, è “aumentare l'offerta di edilizia sociale”, necessita di una programmazione concreta e finanziamenti più rilevanti di quelli individuati. La locazione deve essere di lungo periodo e la possibilità di riscatto, dopo solo sette anni, ne svilisce la natura. Rafforzare il patrimonio pubblico, infine, non può accompagnarsi ad un processo di alienazione dello stesso. ■ Riqualificazione energetica degli edifici: le Commissioni di Camera e Senato nelle osservazioni al DEF hanno chiesto si stabilizzare l’Ecobonus per gli interventi di riqualificazione energetica degli edifici, evitare le norme retroattive che disincentivano gli investimenti in energie rinnovabili e riservare al Cipe l’approvazione dei progetti definitivi. Si sta discutendo anche, nelle commissioni competenti di Camera e Senato e della Conferenza StatoRegioni, lo schema di Decreto legislativo approvato il 4 aprile scorso dal Consiglio dei ministri per il recepimento della Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica. Tra gli emendamenti, gli Amici della Terra Italia hanno proposto l’adozione di un nuovo obiettivo di riduzione dell’intensità energetica per coniugare ambiente, sviluppo e competitività del Paese. Sempre sulla riqualificazione energetica, Renovate Europe, l’iniziativa europea che mira a sensibilizzare istituzioni e cittadini dei 28 paesi dell’Unione Europea, presenta il primo manifesto comune contro gli sprechi energetici negli edifici, che coinvolge parlamentari europei e capi di governo nel nome della riqualificazione energetica. ■ Politiche abitative - Emergenza abitativa: discussione presso le Commissioni Ambiente e Lavori Pubblici del Senato del decreto legge 47/2014, sintesi delle osservazioni del relatore sen. Mirabelli, relatore per la Commissione Ambiente; Programma 6.000 Campanili: risoluzione 7-00317 approvata dalla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati; Riparto fondi per il sostegno all'affitto: via libera della Conferenza Stato-Regioni-Province autonome; Festa dei vicini: edizione 2014 - Liguria: intervento di social housing ad Andora; Lombardia: intervento di social housing cofinanziato dalla Regione a Mantova; Veneto: piano di recupero dell’area ex Actv di Venezia. ■ Abitare sostenibile - Risparmio energetico: Osservazioni delle Commissioni di Camera e Senato al DEF; Decreto Efficienza Energetica, emendamenti di Amici della Terra; Detrazione 65%, chiarimento Agenzia delle Entrate;; Renovate Europe e Rete Irene contro lo spreco energetico degli edifici; ENEA, consultazione pubblica online sugli Stati Generali dell’Efficienza Energetica - Notizie dai Territori: Friuli Venezia Giulia: Trieste, primo condominio solidale ed energeticamente sostenibile; Energia, verso la sostenibilità grazie al PAES; Nasce una rete di imprese nel mercato della ristrutturazione e restauro di pregio; Lombardia: Milano nuovo regolamento edilizio; Sicilia: Catania, nuovo regolamento edilizio ■ Studi e ricerche – Bonus e spese per ristrutturazioni: stime Cresme-Ufficio Studi della Camera; Seconda edizione del Forum Abitare Verde promosso dall'associazione Pentapolis Onlus e ricerca realizzata da Pentapolis con Inbar; Prezzi delle abitazioni (Istat). ■ Buone pratiche di innovazione sostenibile – Lombardia, Edificio residenziale la Tuxa, primo edificio a consumo quasi zero a Milano Politiche abitative newsletter 9 - 2014 La Newsletter si articola nell’approfondimento di quattro sezioni tematiche: le sezioni Politiche Abitative e Abitare Sostenibile dii cui si evidenziano le news a carattere nazionale e regionale, la sezione Studi e Ricerche che seleziona i report relativi ai temi precedenti e la sezione Buone pratiche di Innovazione Sostenibile, che mostra esempi di realizzazioni sostenibili. Politiche abitative Al via l'esame del decreto Lupi nelle commissioni del Senato È iniziata, presso le Commissioni Ambiente e Lavori Pubblici del Senato, la discussione del decreto legge 47/2014 per l'emergenza abitativa Una sintesi delle osservazioni del relatore sen. Mirabelli, relatore per la Commissione Ambiente. “Ci sono alcune questioni sul tema della casa che non spettano alla legislazione nazionale, tuttavia, anche in questa fase di discussione sulle riforme istituzionali, dovremmo capire bene come affrontare il tema guardando ai problemi di questi anni. Oggi la casa è materia concorrente e questo ha determinato una situazione in cui le Regioni, soprattutto in assenza di risorse, non sono state in grado di gestire politiche abitative degne di questo nome, mentre lo Stato non è stato in grado di garantire principi generali e fondamentali come quello dell’abitare. Per cui dovremo valutare molto attentamente questo tema recuperando gli strumenti per rilanciare politiche pubbliche sulla casa in assenza delle quali si rischia di non rispondere ai bisogni di tanti cittadini e lavoratori. La materia casa non può più essere concorrente: lo Stato forse è il luogo in cui sarà più facile reperire risorse finanziarie. Rispetto ai criteri di assegnazione è necessaria una revisione: non esiste un Paese in cui in una Regione ci sono delle regole e nella Regione accanto ce ne sono delle altre. Nella proposta che avanzeremo sulla modifica del titolo V è previsto che la materia dell’urbanistica, del territorio e, quindi, della casa restino in capo allo Stato per tutti i criteri generali (tra i quali il finanziamento). In queste settimane stiamo discutendo il Piano Casa del Governo Renzi. Siamo di fronte a un’emergenza abitativa drammatica in tutto il Paese ma il Decreto cerca di affrontarla in una logica e con un approccio non emergenziale. Si cerca, quindi, di affrontare la questione della casa cominciando da alcuni provvedimenti che disegnano un’idea di quelle politiche pubbliche che da molto tempo mancano. La situazione in cui ci troviamo è stata determinata anche dal fatto che le politiche pubbliche sulla casa sono venute a mancare da quando sono finiti i finanziamenti Gescal. Le politiche pubbliche hanno l’obiettivo di garantire un diritto. Il testo presentato col decreto si può migliorare: uno dei punti su cui dovremo lavorare è, per esempio, evitare che si parli di edilizia residenziale pubblica escludendo i Comuni, quando proprietari di case. Il testo, nella sostanza, raddoppia due fondi fondamentali messi in campo per affrontare l’emergenza già dal Governo Letta. Il Governo Monti aveva azzerato il Fondo Sostegno Affitti mentre con il Governo Letta si era previsto di mettere a 50 mln di euro ogni anno e, ora, queste risorse raddoppieranno per i primi due anni. Il Fondo per la Morosità Incolpevole è stato istituito per la prima volta dal Governo Letta e si prevede di raddoppiarlo. Ci sono poi interventi che si propongono, con finanziamenti significativi, di affrontare due problemi: uno è quello del degrado del patrimonio pubblico esistente e l'altro è quello del ripristino di molti alloggi oggi vuoti e che hanno bisogno di interventi significativi per essere resi abitabili. Il Decreto prevede 500 mln di euro per la sistemazione di questi alloggi e un altro fondo alimentato da 60 mln di euro in tre anni per il ripristino degli alloggi. E' prevista poi una norma, a mio avviso giusta, che affronta il tema delle occupazioni abusive che dice che chi è abusivo non può avere contratti di alcun tipo rispetto a forniture elettriche, forniture di acqua potabile e non può avere la residenza e, ove esistessero, diventano nulle. C'è poi un provvedimento che è finora passato troppo sotto silenzio, che invece è importante in una fase di crisi come questa. Spesso discutiamo dei canoni alti e delle difficoltà delle persone a farvi fronte e questo provvedimento prevede una detrazione di 900,00 euro per gli affittuari di alloggi sociali con redditi fino a 15.493,07 euro e di 450,00 euro fino a 40 mila euro. Si tratta, quindi, di uno strumento che coglie un problema e un disagio reale. Ancora una delle norme più importanti è quella che prevede, in seguito all’entrata in vigore della legge, la possibilità per tutti i futuri affittuari di poter sottoscrivere un contratto che consente il riscatto dell’alloggio dopo 7 anni di affitto in locazione nell’edilizia sociale. Durante la discussione sulla Legge di Stabilità ci siamo battuti per chiedere di abbassare di molto la cedolare secca per chi stipula contratti di locazione a canone concordato, al fine di garantire anche fuori dall’edilizia residenziale pubblica o dall’intervento pubblico la possibilità di facilitare il reperimento di alloggi in affitto a canoni accettabili e sostenibili per le famiglie. La legge raccoglie questa proposta e abbassa dal 19 al 10% la cedolare secca per chi affitta a prezzo concordato. Infine l'altra scelta qualificante del decreto è quella di incrementare gli alloggi sociali. Quando parliamo di alloggi sociali non parliamo solo di alloggi di proprietà pubblica ma parliamo di tutti gli alloggi che hanno comunque un canone contenuto e sono in locazione. Su questo punto, si prevedono una serie di norme sia urbanistiche che finanziarie per consentire di incrementare gli alloggi sociali restaurando l’esistente, abbattendo e ricostruendo l’esistente e facendo una serie di ragionamenti importanti. Ad esempio, abbiamo avuto sempre un problema drammatico con la mobilità (cioè dove vanno a vivere gli inquilini nel momento in cui si ristrutturano gli stabili in cui abitano) ogni volta che abbiamo pensato di ristrutturare in modo molto significativo edifici di edilizia residenziale pubblica (pensiamo a tanti contratti di quartiere). Nel provvedimento si sceglie di fare in modo che una parte di questi alloggi sociali vengano destinati alla mobilità, anche grazie ad un accesso più facile al fondo nazionale per l’abitare, che è finanziato con 2 mld di euro dalla Cassa Depositi e Prestiti. Insomma un buon provvedimento che c'è ancora tempo per approffondire e migliorare ma che prevede misure urgenti per affrontare l'emergenza ma anche provvedimenti utili per aumentare l'offerta di edilizia sociale”. Programma 6.000 Campanili: risoluzione per progetti di qualità Dare priorità ad interventi di consolidamento antisismico, manutenzione del territorio e riduzione del rischio idrogeologico nel Programma 6.000 Campanili. Lo chiede la risoluzione 7-00317 approvata dalla Commissione Ambiente della Camera. Il Programma 6.000 Campanili punta a rimettere in moto l’economia locale per opere infrastrutturali di piccola entità, tra i 500mila euro e il milione di euro, nei Comuni sotto i cinquemila abitanti. Nel gennaio scorso, in occasione della pubblicazione della prima graduatoria, in commissione Ambiente erano stati denunciati i limiti del Programma legati all'assenza di Regioni significative (ad esempio Toscana ed Emilia Romagna hanno un unico progetto a testa selezionato, come la Valle d'Aosta ricca di piccoli comuni), alla casualità nella redistribuzione di risorse a scapito di ogni logica qualitativa. Al fine di porre rimedio alla casualità nella distribuzione delle risorse, la VIII Commissione della Camera ha approvato all'unanimità una risoluzione che, sottoscritta da tutti i gruppi politici, impegna il Governo a de- stinare le risorse del Programma prioritariamente agli interventi di: qualificazione e manutenzione del territorio, recupero e riqualificazione degli edifici esistenti, riduzione del rischio idrogeologico, riqualificazione ed efficientamento energetico nonché messa in sicurezza antisismica degli edifici pubblici, a partire da scuole e ospedali. Non dunque un elenco casuale di opere ma azioni che servono al futuro. Riparto fondi per le morosità incolpevoli La Conferenza Stato-RegioniProvince autonome ha dato il via libera al decreto sulla morosità incolpevole predisposto dal ministro delle Infrastrutture di concerto col ministro dell'Economia. Si tratta del testo definitivo del provvedimento perché non dovrà passare al vaglio del Consiglio di Stato. Dopo la ripartizione dei fondi disponibili 20 mln di euro per il 2014 e altrettanti per il 2015) il decreto definisce la morosità incolpevole, specificando che si intende “la situazione di sopravvenuta impossibilità a provvedere al pagamento del cano- ne locativo a ragione della perdita o consistente riduzione della capacità reddituale del nucleo familiare”. Il decreto stabilisce poi le specifiche cause di morosità incolpevole che sono sei: perdita di lavoro per licenziamento; accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell'orario di lavoro; cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale; mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici; cessazioni di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente; malattia grave, infortunio o decesso di un componente del nu- cleo familiare che abbia comportato o la riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell'impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche e assistenziali. Le risorse del Fondo saranno assegnate prioritariamente ai comuni ad alta tensione abitativa che abbiano avviato, entro il 29 ottobre, bandi o procedure amministrative, così come specificato nella norma. Festa dei vicini L'edizione 2014 della festa dei vicini si terrà venerdì 23 maggio, in concomitanza con iniziative di altri Paesi in uno spirito di condivisione attraverso l'Europa. L'ambizione di questa manifestazione è sviluppare convivialità, rafforzare legami di prossimità e solidarietà per lottare contro individualismo e isolamento e costruire un'Europa solidale e vicina ai cittadini. Lanciata nel 1999, questa manifestazione è stata estesa a livello Europeo nel 2003 diventando il primo appunta- mento cittadino per rafforzare i rapporti di vicinato. Nel 2012, la manifestazione ha riunito 14 mln di cittadini partecipanti, 1400 comuni e organismi sociali di 35 paesi. Negli ultimi anni hanno aderito anche paesi fuori dall’Europa, come Canada, Messico e Giappone. La Festa dei Vicini si avvia così a diventare un appuntamento mondiale. Tutti gli “attori” della città si riuniscono attorno ad un progetto comune di condivisione, occasione per creare uno spazio di incontro e di scambio tra gli abitanti, superando le difficoltà del quotidiano ed i diversi conflitti Politiche abitative: dai territori Liguria: social housing, realizzato ad Andora un nuovo edificio residenziale L’intervento, commissionato dal Comune di Andora, è costato 1,737 milioni di euro provenienti da fondi comunali (1,234) e da fondi regionali (502,6 mila). Le pratiche di assegnazione degli alloggi hanno già avuto luogo; la consegna delle chiavi agli inquilini avverrà lunedì 14. Il sindaco Franco Floris ha detto: “E’ stato un intervento oneroso per il Comune di Andora, realizzato in due anni, ma assolutamente necessario per dare ai nostri residenti in difficoltà abitazioni dignitose ad un prezzo sostenibile. Ciò ci consentirà anche di demolire una vecchia palazzina in Largo Milano e proseguire nel risanamento di una zona divenuta il nostro polo culturale, accanto al quale potrà così sorgere un centro sportivo.” L’intervento è parte del programma di social housing, promosso dalla Regione Liguria, al quale il Comune di Andora ha aderito. L’operazione è stata realizzata per rispettare le previsioni urbanistiche vigenti e ridare dignità al patrimonio pubblico e alle famiglie che vi abitano. La costruzione della nuova palazzina residenziale a canone moderato (ERS) è stata progettata per ridare alloggio a 10 nuclei familiari, già inquilini di altrettanti alloggi di edilizia pubblica, le cui abitazioni saranno demolite. I primi 7 nuclei abitano un immobile di largo Milano che sarà abbattuto per realizzare i nuovi impianti sportivi comunali. Gli altri 3 nuclei familiari risiedono in alloggi fatiscenti e in contrasto con le norme igienicosanitarie e edilizie. Dal punto di vista urbanistico, l’intervento è un’operazione di ricucitura del tessuto urbano che riguarda un’area libera, a ridosso del centro abitato, con una buona offerta di servizi pubblici (nelle adiacenze ci sono scuole, impianti sportivi, uffici comunali). Il nuovo edificio è composto da un piano interrato con 10 posti auto e 5 piani fuori terra. Ogni piano è costituto da 2 appartamenti, con cantine al piano, per un totale di 10. Tutti le abitazioni sono composte da cucinino, soggiorno, 2 camere, bagno e cantina. L’impianto di riscaldamento è centralizzato ma regolabile da ogni alloggio ed è alimentato da una caldaia a gas a basso consumo, collegata con i pannelli solari della copertura per la produzione dell’acqua calda sanitaria. Tutti gli appartamenti hanno i contatori per le utenze interni. L’edificio è dotato di ascensore nel rispetto delle norme in materia di superamento delle barriere architettoniche. Lombardia: intervento finanziato da Regione con 800.000 euro A Mantova sono stati presentati i lavori di recupero di 58 alloggi di edilizia residenziale pubblica che saranno consegnati a tempo record, entro la fine della prossima estate. Si tratta dell'intervento di via Risorgimento 78, cofinanziato dalla Regione Lombardia con 788.565 euro. Gli alloggi saranno assegnati alle famiglie mantovane entro la fine dell'estate, mentre i lavori sono stati consegnati lo scorso 19 marzo. A Mantova i cittadini in graduatoria per un alloggio popolare sono 1.439, dei quali 898 a Mantova e 541 in provincia. Notevoli anche gli aiuti regionali per quanto riguarda il pagamento dei canoni di locazione. A Mantova sono state finanziate 111 domande con 80.000 euro e altre 698 in tutta la provincia con un contributo di 506.830 euro. Il nuovo 'Programma di edilizia residenziale pubblica' affronta il tema del recupero sia del patrimonio sfitto che del patrimonio invenduto, con l'obiettivo di aumentare l'offerta abitativa di alloggi in locazione mediante la diffu sione dei contratti a canone sociale e moderato. Per quanto riguarda le famiglie in difficoltà, in condizione di morosità incolpevole, sono stati messi a disposizione 8,6 milioni di euro, è stato avviato il processo di semplificazio ne della normativa vigente per le assegnazioni degli alloggi e sono stati proposti nuovi strumenti, per agevolare il benessere abitativo e l'aggregazione sociale nei quartieri, i cosiddetti 'Laboratori sociali'". Regione Lombardia vuole infatti favorire l'integrazione sociale attraverso finanziamenti regionali (circa 733.000 euro), che i Comuni, le Aler e i gestori sociali potranno sfruttare, proponendo progetti di partecipazione e integrazione sociale all'interno dei quartieri di edilizia residenziale pubblica. Veneto: piano di recupero dell’area ex Actv di Venezia Il progetto per il piano di recupero dell’area ex Actv, progettato da Cervet, società di promozione e sviluppo immobiliare di Mirano, prevede la realizzazione di 50 appartamenti in social housing e una torre uffici di 75 metri, oltre che ad un ipermercato, un parcheggio di 450 posti auto e uno spazio dedicato alla musica di 300 mq circa, che sarà a disposizione della città di Venezia. Si dimostra soddisfatto il sindaco di Venezia Orsoni del progetto di recupero urbano. Erano presenti alla cerimonia di inizio lavori, svoltasi lo scorso 8 aprile, gli assessori comunali alla Mobilità e Traffico, al Commercio, all’Urbanistica; i presidenti delle Municipalità di Mestre – Carpenedo e di Favaro Veneto. L’assessore all’Urbanistica è intervenuto evidenziando l’importanza del progetto: “Questo è un primo tassello di un lavoro di riqualificazione di aree strategiche di Mestre, sul quale abbiamo accelerato moltissimo dal punto di vista tecnico e amministrativo: il 7 novembre 2013 abbiamo approvato in Giunta la variante al piano di recupero urbano; il 20 novembre abbiamo firmato la convenzione; il 15 gennaio di quest’anno abbiamo iniziato i lavori alla rotonda e rispettato i tempi di realizzazione”. L’assessore ha anche ricordato come l’area interessata dai lavori fino a pochi mesi fosse una zona di profondo degrado e molto inquinata, tanto da richiedere un importante intervento di bonifica ambientale. “Questo intervento – ha concluso l’assessore – va verso la direzione del recupero e della rigenerazione urbana, vero futuro dell’urbanistica, perché si va a costruire, migliorando di molto, là dove si era già costruito, senza occupare suolo vergine”. E ha ricordato, infine, lo spazio musicale, di proprietà del Comune di Venezia che qui sorgerà e che sarà a disposizione dei giovani, delle band, di quanti vorranno esercitarsi: “Una giusta attenzione al mondo giovanile che ha bisogno anche di questi luoghi per vivere al meglio la propria città”. Abitare sostenibile Osservazioni delle Commissioni di Camera e Senato al Def Stabilizzare l’Ecobonus, evitare norme che disincentivano investimenti in energie rinnovabili e riservare al Cipe l’approvazione dei progetti definitivi. Sono le osservazioni delle Commissioni di Camera e Senato al Def. La Commissione Ambiente della Camera ha chiesto al Governo di stabilizzare le detrazioni di spesa previste per gli interventi di riqualificazione energetica, consolidamento antisismico e messa in sicurezza degli edifici, facendo in modo che risultino più alte di quelle riconosciute ai lavori di ristrutturazione. È stato inoltre proposto di incentivare gli inter- venti di messa in sicurezza degli edifici pubblici, a partire dall'edilizia scolastica, e i lavori per la messa in sicurezza e la bonifica del territorio. La Commissione ha suggerito al Governo di escludere dal patto di stabilità interno gli interventi volti alla riqualificazione e alla rigenerazione delle aree urbane, oltre che alla manutenzione e messa in sicurezza del territorio, creando nuove sinergie fra le politiche ambientali e infrastrutturali e le politiche agricole. Per evitare di disincentivare gli investimenti italiani ed esteri, la Commissione ha chiesto di fornire un quadro normativo stabile, senza norme retroattive che possano creare situazioni di incertezza. La Commissione Lavori Pubblici del Senato ha proposto infine di rivedere la riforma del Cipe, in base alla quale questo dovrebbe occuparsi solo del progetto preliminare. Spesso infatti, ha sottolineato la Commissione, tra il progetto preliminare e quello definitivo intervengono notevoli modifiche, che si traducono in un aumento dei costi e incidono sul piano finanziario di competenza del Cipe. Per la semplificazione delle procedure, quindi, la Commissione propone di riservare al Cipe solo la competenza sul progetto definitivo. Amici della Terra: “Superare l'obiettivo di riduzione dei consumi” Si sta discutendo lo schema di D.lgs approvato il 4 aprile dal Consiglio dei ministri per il recepimento della Direttiva 2012/27/UE sull’efficienza energetica. Gli emendamenti degli Amici della Terra Italia. Gli Amici della Terra si sono rivolti a Governo e Commissioni parlamentari per chiedere che l’Italia superi l’obiettivo formulato in termini di riduzione dei consumi per identificare e adottare nuovi obiettivi di efficienza energetica coerenti con gli indicatori di crescita della competitività del tessuto produttivo e di rilancio economico. Propongono di prevede- re un obiettivo 2020 di riduzione dell’intensità energetica da inserire nel nuovo piano di azione per l’efficienza energetica dell’Italia (PAEE) che dovrà essere approvato a breve. L’intensità energetica è un indicatore che consente, meglio dell’andamento dei consumi, di registrare il miglioramento dell’efficienza energetica nelle attività di produzione o consumo. Assumere la riduzione dell’intensità energetica come principale obiettivo consente di porre le premesse per un’effettiva integrazione delle politiche energetico ambientali con politiche industriali. L'Associazione, inoltre, ritiene che le misure per l’efficienza energetica debbano risultare sinergiche con quelle per arrestare il processo di deindustrializzazione del Paese. Di conseguenza, anche per ciò che riguarda le misure di incentivazione dell’efficienza energetica nei processi produttivi, occorre dare priorità a interventi che assicurino requisiti energetico ambientali superiori a quelli obbligatori secondo la normativa ambientale. A questo fine, uno strumento efficace può essere l’utilizzo di regimi di incentivazione che rispondano ai criteri degli aiuti di Stato per la tutela ambientale. Detrazione 65%,chiarimento Agenzia delle Entrate Dall'Agenzia delle Entrate un chiarimento sulla procedura per chi non ha effettuato la comunicazione per interventi di riqualificazione energetica per i lavori non terminati nel 2013 e con spese sostenute nel 2013. Tale comunicazione andava inviata entro il 31 marzo 2014. Inviandola successivamente, secondo l'art. 11, comma 1, D.lgs 471/1997, è prevista una sanzione che varia da 258 a 2056 euro. Secondo alcuni fiscalisti effettuando un ravvedimento la sanzione si riduce ad 1/5 di 258 euro, cioè 51,60 euro attraverso F24 e codice tributo 8114. Nella sua risposta, resa a titolo di assistenza al contribuente e non a titolo di interpello ordinario, l'Agenzia delle Entrate, Centro di Assistenza Multicanale di Pescara, ha chiarito che “per il mancato invio della comunicazione di prosecuzione lavori oltre il periodo d'imposta, da inviare all'Agenzia delle Entrate entro marzo, è applicabile la sanzione in misura fissa (da euro 258 a euro 2.065) prevista dall'art. 11, comma 1, del d.lgs. 471 del 1997, per l'omesso o irregolare invio di ogni comunicazione prescritta dalle norme tributarie. Per sanare l'irregolarità è possibile effettuare il ravvedimento operoso versando 32,00 euro (1/8 di 258) con codice tributo 8911 entro marzo dell'anno successivo (circ. 21/E del 23 aprile 2010, punto 3.5)”. Renovate Europe e Rete Irene contro lo spreco energetico Renovate Europe, l’iniziativa europea che mira a sensibilizzare istituzioni e cittadini dei 28 paesi dell’Unione Europea sui temi della riqualificazione energetica, presenta il primo manifesto comune contro gli sprechi energetici negli edifici, che coinvolge parlamentari europei e capi di governo nel nome della riqualificazione energetica Partner unico della campagna in Italia Rete Irene, il primo network di imprese italiane specializzato in riqualificazione energetica che si occuperà di promuovere e coordinare tutte le iniziative che verranno lanciate nel corso dei prossimi mesi. Diversi gli obiettivi che si propone la campagna, primo fra tutti abbattere le emissioni del 40% entro il 2030 e dell’80% da qui al 2050, attraverso una serie di interventi legislativi e programmi di riqualificazione del patrimonio immobiliare del vecchio continente. Oggi i nostri edifici sono responsabili del 40% del totale del nostro consumo energetico, nonché del 36% delle emissioni di biossido di carbonio nell’atmosfera. Questa realtà non cambierà a meno che il nostro patrimonio edilizio non venga riqualificato per ridurre drasticamente il suo consumo energetico. I proprietari di abitazioni e di industrie andrebbero a risparmiare oltre 239 miliardi di euro ogni anno, incrementando l’occupazione di 2 milioni di nuovi posti entro il 2020. Per quanto riguarda l’ambito residenziale, il potenziale di risparmio è pari al 61% mentre per il settore terziario è pari al 36%. Questo significa che, da solo, l’ambizioso progetto di riqualificazione energetica degli edifici europei può ridurre il consumo di energia primaria dell’intera Europa del 22% fino al 2030. Lo scorso 12 marzo Renovate Europe ha presentato Manifesto Europeo per la Riqualificazione Energetica chiedendo a tutti capi di stato dei Paesi UE un impegno concreto per l’efficienza energetica: “Vogliamo che il Manifesto serva a mettere al centro della campagna elettorale per le elezioni europee gli obbiettivi di efficienza energetica negli edifici esistenti, spiega Cecilia Hugony,Responsabile Rapporti con Istituti Scientifici&Innovazione di Rete Irene, e responsabile della campagna REC per l’Italia. In questo modo, sarà possibile riportare questa importante tematica al centro del dibattito nazionale, affinché il governo possa metta in cantiere il piano per la riqualificazione energetica del patrimonio edilizio italiano, richiesto dall'articolo 4 della direttiva europea del 2012 e non ancora realizzato”. E’ in corso in tutti i paesi dell’UE una raccolta di firme, che coinvolge i candidati alle imminenti elezioni per il rinnovo del parlamento UE ai quali verrà chiesto di impegnarsi concre- tamente per fermare gli sprechi di energia negli edifici d’Europa, firmando un documento in 5 punti: sollecitare il governo del proprio paese ad adottare un’ambiziosa strategia per la riqualificazione degli edifici; spingere i commissari competenti e i servizi della commissione ad adottare iniziative concrete per promuovere la riqualificazione degli edifici; ricordare che la riqualificazione energetica deve essere una priorità a livello politico e legislativo; contribuire alla sensibilizzazione divulgando casi di successo di riqualificazioni energetiche ambiziose; instaurare un dialogo permanente con le autorità locali e sostenere i loro sforzi in favore della riqualificazione del patrimonio edilizio. A partire dal 9 maggio, e nei week end successivi, a Milano Rete Irene organizzerà una serie di eventi nel corso dei quali i prossimi parlamentari europei potranno aderire formalmente al grande progetto Renovate Europe. La campagna 2014 si concluderà poi il prossimo 5 novembre in occasione del RE DAY, la giornata europea di Renovate Europe che per la prima volta coinvolgerà anche l’Italia. Consultazione online su Stati Generali dell’Efficienza Energetica Partirà il prossimo 6 maggio sul web la consultazione pubblica degli Stati Generali dell’Efficienza Energetica, promossa dall’ENEA con il supporto tecnico di EfficiencyKNow, partner di Smart Energy Expo, fiera sull’efficienza energetica che si terrà a Verona dall'8 al 10 ottobre 2014. Compilando un apposito questionario sul portale statigeneraliefficienzaenergetica.it, tutti potranno partecipare alla discussione online, articolata in cinque settori strategici di sviluppo dell’efficienza energetica: semplificazione, finanziabilità, dinamiche domanda/offerta, comunicazione e formazione. L’obiettivo è di chiamare a raccolta tutti gli attori interessati all’efficienza energetica (aziende industriali, commerciali e di servizi; organizzazioni di ricerca; professionisti; consumatori) per contribuire a definire le politiche e le misure necessarie alla crescita di un settore fondamentale per il recupero della competitività del Sistema Paese, anche sulla base delle esperienze già positivamente acquisite da operatori pubblici e privati. La consultazione pubblica rimarrà aperta fino al 25 luglio. Sarà l’ENEA a valutare i contributi presentati al fine di elaborare proposte concrete per una strategia nazionale ed europea sull’efficienza energetica, anche in vista dell’imminente semestre di Presidenza italiana del Consiglio dell’Unione europea. I risultati di questo progetto partecipativo saranno presentati a ottobre nell’ambito di Smart Energy Expo. Friuli Venezia Giulia: primo condominio solidale sostenibile La struttura, finanziata dall'ITIS grazie alla vendita di una parte del patrimonio immobiliare, accoglierà studenti, anziani e disabili ed è stata realizzata all'insegna dell'innovazione, con sistemi efficienti e domotici L'edificio si sviluppa su cinque piani e comprende 18 appartamenti (inclusi due dotati di strutture fisse per la deambulazione di persone con scarsa mobilità) e diverse aree comuni, tra cui una grande sala, una terrazza e la lavanderia. In modo da favorire, oltre la permanenza a domicilio di persone non completamente autonome, l'integrazione tra generazioni e lo sviluppo di nuovi modelli di gestione della quotidianità. Tra gli aspetti qualificanti del progetto c'è la possibilità, per i residenti, di fruire dei servizi assistenziali delll'ITIS. Inoltre, per favorire l'integrazione con la cittadinanza del territorio, alcune aree comuni saranno accessibili a frequentatori esterni per attività ricreative e sociali. Grande attenzione è stata riservata anche al risparmio energetico e all'impatto sull'ambiente. La struttura è stata riqualificata dotandola di tecnologie innovative, fra cui sistemi domotici. Abitare sostenibile: dai territori Friuli Venezia Giulia: energia, verso la sostenibilità grazie al PAES Il Comune di Trieste è protagonista del Piano di azione per l'energia sostenibile: tra gli obiettivi la riduzione delle emissioni Il Piano si configura come documento che traduce in azioni concrete il Patto dei Sindaci per l'energia sostenibile: le azioni sono rivolte ad implementare in via prioritaria il risparmio energetico, ad aumentare la produzione di energia da fonti energetiche rinnovabili e a portare avanti azioni di sensibilizzazione e informazione sui temi energetici e ambientali. Il PAES è il frutto di un'ampia collaborazione fra istituzioni e altri enti (Azienda sanitaria, Azienda ospedaliera, Università, Trieste Trasporti, Area di ricerca). La rete collaborativa che si sta venendo a formare attorno all'importante Piano non fa altro che confermare l'importanza di mettere insieme le ca pacità e di sviluppare le sinergie. Intanto la Regione Friuli Venezia Giulia ha già dato il via alla stesura del Piano energetico regionale, con l'obiettivo di presentarlo entro il giugno del prossimo anno: e non mancano, lateralmente a questa iniziativa, altri programmi finanziati dall'Unione europea per la riduzione dei consumi e l'efficien tamento energetico in modo omogeneo su tutto il territorio regionale. Un percorso virtuoso verso l'efficienza energetica che si compone di molteplici strumenti. Friuli Venezia Giulia: rete di imprese per ristrutturazione e restauro Dieci imprese hanno deciso di fare gruppo per proporsi sul mercato in modo unitario offrendo servizi completi in materia di ristrutturazioni e restauri di pregio. L'idea nasce in capo a Friulana Costruzioni, impresa edile con sede a Sedegliano accreditata Soa anche per opere di restauro, che ha deciso di affiancarsi a 10 aziende artigiane specializzate in vari campi dell’edilizia di lusso e di proporsi come fornitore completo e organizzato: A.Re.Con. (restauro opere d’arte), Colledani (pavimenti in resina), Ideainterni design&build (ristrutturazioni resi denziali di lusso), Mode (mosaici artistici e decorativi), Nardin (artigianato del legno), Pittana marmi (lavorazione pietre e marmi), Rik-Fer (lavorazioni artigianali del ferro e dell’acciaio), So.Ar.Ve. (maestri vetrai), Tosoratti (affreschi e pitture), Friulana costruzioni (edilizia civile e industriale). Lombardia: Milano, nuovo regolamento edilizio Il Consiglio comunale di Milano ha adottato il nuovo Regolamento Edilizio, che prende il posto del precedente approvato il 20 luglio 1999. Per le riqualificazioni energetiche degli edifici viene introdotto un premio di cubatura del 15%. Per gli edifici con un'età superiore a 50 anni è previsto il fascicolo del fabbricato; inoltre, il nuovo Rego lamento prevede la validità della convenzione urbanistica anche come permesso di costruire. Altre novità normative riguardano: il recupero degli immobili abbandonati, sale gioco e scommesse lontane da scuole, chiese, parchi e ospedali; incentivi per l'abbattimento delle barriere architettoniche, snellimento e semplificazione delle procedure edilizie, aggiornamento delle metrature per alloggi, camere da letto e bagni, revisione obbligatoria per stabili con almeno 50 anni di vita, norme per la legalità, l'antimafia e la sicurezza nei cantieri. Sicilia: Catania, nuovo regolamento edilizio Il Consiglio comunale di Catania ha varato il nuovo Regolamento edilizio della città, che va a sostituire quello in vigore dal 1935. Catania diventa la prima città d’Italia, dopo Trento e Bolzano, in cui sarà obbligatorio per ottenere tutte le nuove concessioni edilizie realizzare edifici di classe energetica A. Le nuove costruzioni e gli edifici in ristrutturazione dovranno obbligatoriamente dotarsi del fascicolo di manutenzione dell’immobile. Per gli interventi di messa in sicurezza sismica, e di riclassificazione energetica che parta dalla classe A, ci sarà l’opportunità di ottenere sgravi sugli oneri di costruzione. La filosofia del nuovo Regolamento, è stato spiegato, passa dalla valorizzazione della città facendo leva sul decoro urbano e su un Piano del colore che renda attrattivo il territorio sia agli investitori sia ai turisti. Massima attenzione anche alle aree a verde e all’incremento della permeabilità del suolo e alla semplificazione amministrativa di alcuni procedimenti di autorizzazione edilizia. Prima della votazione finale sul documento, il Consiglio comunale aveva approvato due ordini del giorno. Nel primo si impegna l’Amministrazione a predisporre un “Regolamento del verde e del paesaggio urbano” per rafforzare la rete ecologica cittadina, valorizzare il verde storico e incrementare la biodiversità. Nel secondo si prende atto della volontà dell’Amministrazione di dar vita a una Variante generale del Centro cittadino e la si impegna ad approvare, nelle more della legge, il Piano regolatore della Città metropolitana, a impegnarsi per restituire il Porto alla città e a favorire lo sviluppo urbanistico omogeneo di tutto il territorio cittadino. Studi e ricerche Bonus per ristrutturazioni, valgono 2 punti di Pil I maxibonus al 50% e al 65% valgono quasi due punti di Pil. Per ristrutturazioni edilizie e risparmio energetico è un boom che va oltre ogni previsione. Nel 2013 la spesa delle famiglie è stata pari a 28 mld, di cui 4,8 di Iva pagati allo Stato. Nei primi due mesi del 2014 si registra un altro aumento: 5,7 mld al netto di Iva di cui 4,5 a gennaio, con una crescita del 54% rispetto al primo bimestre 2013. Il Cresme e il Servizio studi della Camera hanno aggiornato le stime fatte a novembre scorso per la commissione Ambiente di Montecitorio dopo che il ministero dell'Economia ha diffuso i dati sulle ritenute operate da banche e poste ai bonifici ob- bligatori per accedere ai bonus. Il dato risulta sorprendente se si pensa che le stime di novembre parlavano di una spesa annua per lavori di 19 miliardi. I nuovi dati dell'Agenzia delle Entrate hanno consentito al Cresme non solo di innalzare a 23 miliardi il valore della stima dei lavori eseguiti, con una crescita del 45% rispetto al 2012, ma hanno anche prodotto un ricalcolo dell'Iva sulla base delle diverse aliquote utilizzate. Il Cresme ha spiegato come i dati si portino dietro alcune riflessioni sulla situazione del settore edilizio oggi: “la prima è che si fanno ormai diffusi i segnali di una ripresa selettiva in cui certamente il mercato della riqualificazione è e sarà il motore trainante dell'edilizia; la seconda è che i lavori di riqualificazione e risparmio energetico stanno dando un contributo importante alla questione del lavoro, che noi stimiamo in un'occupazione diretta generata di 226mila unità per il 2013; la terza riflessione è che dobbiamo ritenere che abbia funzionato anche la leva di emersione dal nero di questo settore, elemento che non siamo ancora in grado di stimare con precisione”. Il dato occupazionale stimato dal Cresme parla di 226.339 occupati diretti creati dagli incentivi nel corso del 2013 contro i 157.949 del 2012 e stima a 339.508 unità la somma degli occupati diretti e dell'indotto (erano 238.508 nel 2012). Edilizia, l'80% delle abitazioni italiane è in classe G Costi e opportunità del costruire verde presentati alla seconda edizione del Forum Abitare Verde L’edilizia in Europa è responsabile di oltre il 40% del consumo di energia primaria per lo più non rinnovabile, consumo aumentato del 50% rispetto al 1980, in controtendenza rispetto all'industria che invece registra nello stesso periodo un -11%. Il dato è valido anche per la realtà italiana, a cui si aggiunge un alto consumo per raffrescamento degli edifici. E' quanto emerso durante la seconda edizione del Forum Abitare Verde, promosso dall'associazione Pentapolis Onlus. I dati sono conte- nuti nella ricerca realizzata da Pentapolis con Inbar, Istituto Nazionale di Bio Architettura, e dedicata a costi e opportunità del costruire verde. Secondo la ricerca, oltre l'80% delle abitazioni è certificato nell'ultima classe energetica, ovvero la "G", e circa 2 milioni di abitazioni sono in precario stato di conservazione, tanto che oltre il 40% richiede interventi di manutenzione straordinaria. Dalla ricerca è emerso anche che in Italia ogni giorno si perdono 70 ettari circa di territorio, ovvero un’area pari alla superficie di una grande città, che avrebbero potuto produrre 450.000 tonnellate di cereali e farci risparmiare 90 milioni di euro di importazioni agricole ed alimentari. A questi poi dobbiamo aggiungere i costi per la gestione dell’acqua che non viene più assorbita dal terreno reso impermeabile, ossia circa 150 milioni l’anno. Per imparare a vivere ad impatto zero è quindi necessario che tutte le fasi del ciclo costruttivo risultino sostenibili, dalla pianificazione, alla realizzazione, fino ad arrivare alla sua dismissione. In media, nel 2013, i prezzi delle abitazioni diminuiscono del 5,6% rispetto al 2012 (quando la variazione annuale era stata pari a -2,8%). Il calo è imputabile a una riduzione del 2,4% dei prezzi delle abitazioni nuove (+2,2% nel 2012) e del 7,1% dei prezzi di quelle esistenti (dopo il -4,9% del 2012). Il calo dei prezzi si è manifestato in presenza di una flessione del 9,2% nel 2013 (dopo il -25,8% del 2012) del numero di abitazioni compravendute registrato dall'Osservatorio del Mercato Immobiliare dell'Agenzia delle Entrate. Prezzi delle abitazioni Nel quarto trimestre 2013 l'indice dei prezzi delle abitazioni acquistate dalle famiglie è diminuito dell'1,3% rispetto al trimestre precedente e del 4,8% rispetto stesso periodo del 2012. Il dato conferma una tendenza al calo congiunturale e tendenziale dei prezzi in atto ormai da due anni. Abitare sostenibile Sezione Buone pratiche di Innovazione Sostenibile: schede tecniche con esempi di realizzazioni sostenibili. Regione Lombardia Edificio residenziale la Tuxa, primo edificio a consumo quasi zero a Milano La Tuxa è fra i primi edifici residenziali a consumo quasi zero realizzati a Milano che otterrà la certificazione CasaClima Gold. L’edificio plurifamiliare è stato progettato con uno studio attento dell’involucro esterno e un’accurata progettazione impiantistica, il tutto per rispondere a specifiche richieste di alta efficienza energetica, sostenibilità ambientale e comfort abitativo. Tipologia di intervento: edificio residenziale di nuova costruzione a struttura mista con 11 appartamenti con certificazione CasaClima Gold Descrizione L'edificio sorge in un quartiere adiacente alle zone Isola-GaribaldiRepubblica e si sviluppa su sei piani fuori terra per un totale di undici appartamenti di taglio medio. Lo studio e risoluzione di tutti i ponti termici e l'adeguata ombreggiatura estiva pensata con un sistema di lamelle orientabili esterne (raffstore) e la ventilazione meccanica controllata con recupero di calore (rendimento nel recupero di calore dell'88%) completano il disegno generale delle scelte effettuate per ottenere un'elevata efficienza energetica dell'involucro. Per riscaldare un mq di un appartamento, in un intero anno, sarà sufficiente meno di un metro cubo di gas; dunque un appartamento di 100 mq sarà riscaldato con un impegno economico inferiore a 100 euro l’anno (più correttamente per 6 mesi), pari a poco più di 8 euro al mese. Caratteristiche di sostenibilità Comfort termico Comfort acustico Risparmio energetico Risparmio risorsa idrica Utilizzo materiali bioedili Innovazione di progetto e di processo: L’edificio è stato progettato e realizzato con alte caratteristiche di efficienza energetica (Classe CasaClima Gold, Cened A+, Leed Silver), ciò permette di ridurre considerevolmente il consumo di energia e le emissioni di sostanze inquinanti (gas serra). Inoltre la soluzione scelta per la copertura “cool roof” (tetto freddo) consente di evitare il surriscaldamento estivo dell’edificio e contrasta la creazione dell’isola di calore, (innalzamento della temperatura nei centri urbani rispetto alle campagne circostanti) migliorando notevolmente la qualità dell’ambiente urbano. Fonti utilizzate per questo numero: Governo italiano, Camera dei Deputati, Ministero Infrastrutture e Trasporti, Agenzia delle Entrate, ANCI, ENEA, Cresme, ANSA, Il Sole 24 Ore, Federcasa. Siti internet: Regioni, edilizia e urbanistica, edilportale, casa e clima, infobuild, infobuild energia, construction21.eu Fonte foto: sito internet construction21.eu
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