GRAZIE A TE SORRIDONO

Intervita Onlus Via Serio, 6 20139 Milano – Poste Italiane s.p.a. - Spedizione in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 1, LO/MI
n. 14
GRAZIE A TE
SORRIDONO
Numero 14
www.intervita.it
Editoriale
Questa è la prima rivista del 2014, un anno che si prospetta ricco di
attività e iniziative, in Italia e nel Sud del mondo.
Ci siamo lasciati alle spalle un anno speciale, da molti punti di vista.
Durante il 2013, nonostante le difficoltà incontrate e la crisi economica
che ha attraversato il nostro Paese, siamo riusciti a realizzare tanti
progetti a tutela dell’infanzia e delle donne, cercando costantemente
di migliorarci e di rendere ancora più efficace il nostro intervento.
Nel Sud del mondo questo impegno si è tradotto in un concreto
miglioramento delle condizioni di vita di donne e bambini in tutti i
Paesi nei quali interveniamo. Risultati ottenuti dopo anni di duro
lavoro, ma che oggi ci rendono ancora più orgogliosi delle nostre
scelte e pronti ad affrontare le sfide che questo nuovo anno ci presenta.
Sfide che non sono più legate soltanto al nostro impegno all’estero,
ma che ci hanno portato ad intensificare la nostra presenza anche in
Italia, concentrando in particolare gli sforzi nella lotta alla dispersione
scolastica e alla violenza di genere.
Abbiamo infatti ampliato il progetto Frequenza200, network di
Intervita per contrastare la dispersione scolastica, coinvolgendo, dopo
Milano, Napoli e Palermo, nuovi territori: Torino e Roma.
Ma abbiamo anche realizzato iniziative per aiutare concretamente
le donne vittime di violenza, a partire dall’indagine “Quanto costa
il silenzio?”, il primo studio in Italia che mira a quantificare i costi
economici e sociali che il nostro Paese paga per la violenza sulle
donne. E dal tour che, da San Valentino all’8 marzo, ha attraversato
l’Italia da Nord a Sud per portare un forte messaggio di cambiamento
culturale che deve coinvolgere l’intero Paese.
In occasione della giornata della Festa della Donna, Intervita ha avuto il
grande onore di essere invitata alle celebrazioni ufficiali del Presidente
Giorgio Napolitano per dire basta alla violenza sulle donne.
Tutti questi progetti sono frutto del vostro aiuto, grazie per essere
sempre al nostro fianco!
Marco Chiesara
Presidente Intervita Onlus
Sommario
• ATTIVITÀ ALLʼESTERO
4 Cambogia: bene non è
abbastanza, meglio è meglio
5 Benin: festa di Natale con i
nostri bambini
6 Brasile: le poesie dei nostri
bambini di Fortaleza
7 Nepal: un nuovo sistema
idrico grazie a Intervita
8 In Kenya contro la polmonite
•
10
11
12
ATTIVITÀ IN ITALIA
I nuovi centri di Torino
I nuovi corsi ECM
Grazie a tutti
13 Allo stadio con gli azzurri del
Rugby
14 Quanto costa il silenzio?
15 In tour per l’Italia
16 La parola alle donne
18 Servono altri uomini
• CORPORATE
20 L’unione fa la forza
21 Chiacchierando con... Ubi
Banca
• SOSTENITORI
22 I nostri sostenitori ci scrivono
Intervita Info n° 14 - Editore: Intervita Onlus - via Serio 6 - 20139 (MI)
Dir. Responsabile: Daniela Bernacchi - Redazione: Intervita Onlus
Grafica: ticò agency - via Ressigh 3, Arzo (CH)
Stampa: Arti Grafiche Agostini SRL - via Selciatella snc Zona Industriale - 03012 Anagni (FR)
Registrazione presso il Tribunale di Milano n° 717 del 10/11/99
CAMBOGIA: BENE NON È
ABBASTANZA, MEGLIO È MEGLIO
Buone notizie dalla Cambogia
Per condividere la gioia di un momento così
importante, abbiamo organizzato una cerimonia di
inaugurazione, a cui sono stati invitati i genitori, gli
insegnanti e le autorità locali.
Si è realizzato il desiderio di tutti. I genitori dei
bambini che frequentano la scuola, infatti, si sono
dimostrati sempre molto disponibili a darci una mano
e si occupano in prima persona della pulizia e della
manutenzione della scuola, supportando anche gli
insegnanti nelle attività didattiche e nella cura dei più
piccoli.
Buone notizie dalla Cambogia: grazie a Intervita, i
bambini che frequentano la scuola primaria di Chhak
Kandol hanno finalmente delle nuove classi per
studiare, pulite e luminose.
Quando siamo arrivati a Chhak Kandol nel 2006, la
scuola consisteva unicamente in un vecchio edificio
di legno, con soltanto 5 classi disponibili, di cui una
sola agibile. Le condizioni pessime della struttura
contribuivano a demotivare l’entusiasmo degli
insegnanti, anche se i canti, le risa e l’allegro vociare
dei bimbi che si avventuravano nelle loro prime letture
ravvivavano la cupa atmosfera delle classi.
Il tempo vola! Oggi quei bambini sono cresciuti e, nel
frattempo, grazie alla generosità di tutti voi sostenitori,
siamo riusciti a ristrutturare e a rendere agibili tutte le
classi.
Grazie al vostro contributo, oggi un altro desiderio può
realizzarsi: che tutti i Cambogiani non si accontentino
che qualcosa funzioni, ma si impegnino affinché
possa migliorare sempre di più. Perché “bene” non è
abbastanza, “meglio” è meglio.
4
BENIN: FESTA DI NATALE
CON I NOSTRI BAMBINI
Un Natale diverso
La festa di Natale è stata un’occasione per far sentire questi
bambini protagonisti per un giorno. Per tutta la giornata si
sono susseguiti momenti di gioco, canti e danze.
Dopo la merenda, i rappresentanti di Intervita, insieme
alle famiglie, agli insegnanti e alle autorità locali,
sono intervenuti per sensibilizzare i partecipanti
sull’importanza dell’istruzione, del diritto al gioco e
della protezione dell’infanzia contro ogni tipo di abuso.
Questo Natale i nostri bambini del Benin hanno
trascorso una giornata davvero speciale. Intervita ha
voluto festeggiare con loro organizzando “Noël pour
les enfants”, una festa di Natale per i bambini che
frequentano le scuole primarie.
Il Benin è un Paese poverissimo, in cui l’aspettativa di
vita è di 56 anni, dove il 15% dei nuovi nati non riesce
a raggiungere i 5 anni d’età e dove ogni anno 50.000
bambini vengono venduti per essere sfruttati come
operai, domestici o lavoratori nei campi.
In Benin, Intervita ha come primo obiettivo quello di
proteggere i diritti dei bambini: vogliamo migliorare
l’accesso all’istruzione, alla salute di base e garantire
il diritto al gioco e ad una famiglia ai bambini più
vulnerabili, soprattutto quelli che vivono nelle zone
rurali del Paese.
Al termine della festa, sono arrivati Papa e Maman
Noël che, nell’entusiasmo generale dei bambini, hanno
consegnato a tutti i regali di Natale. Il valore dei doni
non era altissimo, ma per questi poveri bimbi anche
un frutto o un sacchetto di semi possono trasformare
il giorno di Natale in un momento indimenticabile. E
questo è stato possibile solo grazie alla generosità di
tutti voi!
5
BRASILE: LE POESIE
DEI NOSTRI BAMBINI DI FORTALEZA
I pensieri dei nostri bimbi
NEPAL: UN NUOVO SISTEMA
IDRICO GRAZIE A INTERVITA
Acqua potabile per tutti!
Da Fortaleza i bimbi vi mandano due bellissime poesie. Siamo orgogliosi di farvele avere nella nostra rivista:
Buon pomeriggio a tutti amici cari,
che avete attraversato terre e mari
per incontrare noi bambini
e leggere i nostri bigliettini.
Li abbiamo scritti per raccontare in rima
chi siamo oggi e come vivevamo prima,
perché da quando c’è Intervita
abbiamo iniziato una nuova vita!
Abbiamo costruito un orto e piantato legumi,
raccolto frutti ricchi di profumi,
capito che a scuola è importante andare
se un nuovo futuro vogliamo sognare.
Grazie all’aiuto dei nostri amici,
cresciamo, impariamo e siamo felici!
Un giorno è arrivato a scuola un amico,
con tanti fogli che ci ha distribuito.
Eravamo tutti un poco spaventati:
per un esame non eravamo preparati!
Ma la preoccupazione è subito passata
e la nostra giornata si è movimentata!
Abbiamo fatto un gioco molto bello,
costruendo un grande castello
fatto tutto di parole per capire
cosa vuol dir “progetto” e come intervenire
per cambiare le cose insieme ai nostri amici
e crescere tutti sani, contenti e felici.
Per Intervita “progetto” vuol dire
aiutare i bambini a scoprire
che con poco si può fare tanto
grazie agli amici che ci stanno accanto.
Ad Intervita piace molto parlare
anche di sovranità alimentare,
così impariamo come si coltiva la terra,
come si cura e si tiene una serra.
Impariamo che da voi si preparan le fave
mentre noi in Brasile gustiamo le guave.
Grazie Intervita che ci insegni a capire
quante cose ci sono ancora da scoprire!
6
a 3.400 persone che vivono nelle comunità rurali e
a 1.000 bambini che frequentano la scuola primaria
l’accesso all’acqua potabile e ai servizi igienici.
Nelle zone rurali del Nepal, la maggior parte delle
famiglie non ha accesso all’acqua potabile, ai servizi
igienici e alle cure mediche di base.
La mancanza di pozzi, fognature e servizi igienici,
insieme alla diffusa abitudine di non lavare i cibi
e alla scarsa igiene personale, favoriscono la
diffusione di malattie come dissenteria e colera, che
colpiscono soprattutto la fascia più vulnerabile della
popolazione: i bambini.
Per questo Intervita ha avviato in Nepal un progetto
per migliorare il sistema idrico e assicurare
acqua potabile e servizi igienici ai bambini e alle
comunità che vivono nel distretto di Kavrepalanchok,
all’estremità orientale della capitale Kathmandu, una
delle zone più povere del Paese.
Grazie alla generosità di tutti voi, siamo riusciti a
realizzare un nuovo sistema idrico che oggi garantisce
La costruzione di nuovi pozzi e il miglioramento
generale del sistema idrico ha coinvolto tutta la
popolazione: abbiamo infatti organizzato corsi
di formazione con famiglie e insegnanti per
sensibilizzarli sull’importanza di lavarsi le mani e
lavare i cibi, con l’obiettivo di prevenire le principali
malattie e migliorare le condizioni di vita dell’intera
comunità. Per noi è fondamentale aumentare la
consapevolezza delle famiglie su come gestire
in maniera corretta l’accesso all’acqua: solo così
potremo contribuire ad aumentare l’igiene nelle
case e nelle scuole e migliorare la salute di tanti
bambini.
7
Kenya: consegnati i materiali e le medicine per la cura della polmonite
IN KENYA CONTRO LA POLMONITE
ll Kenya è uno dei Paesi più poveri al mondo. Qui,
ogni anno, più di un milione di bambini al di sotto dei
cinque anni muore a causa della polmonite, una cifra
che rappresenta il 18% dei decessi che avvengono
nel mondo tra i bambini di questa fascia di età. La
polmonite affligge bimbi e famiglie ovunque, ma la
sua diffusione è particolarmente grave nell’Africa subsahariana, dove il contagio è favorito dalle scarse
condizioni igieniche in cui versa la maggior parte
della popolazione e dalle carenze nutrizionali, le cui
ripercussioni sono particolarmente drammatiche per i
bambini. Anche la presenza dell’HIV, particolarmente
significativa nel Paese, contribuisce alla diffusione della
malattia: i bambini colpiti dal virus dell’HIV, a causa
8
delle basse difese immunitarie, sono infatti estremamente
vulnerabili e quindi più esposti al rischio di contrarre la
polmonite. La presenza di Intervita nel Paese si pone
l’obiettivo di contrastare questa pericolosa malattia,
assicurando ai bambini tutte le cure necessarie. Per
questo abbiamo avviato un progetto a Karungu, nella
Provincia di Nyanza, Contea di Migori, dove forniamo
agli ospedali locali le medicine e gli strumenti sanitari
indispensabili per curare la polmonite. Grazie alla vostra
generosità, siamo riusciti a regalare a questi bimbi una
speranza, consegnando i primi materiali per la cura
della polmonite nell’ospedale e nei 7 centri sanitari di
Karungu: zanzariere, uniformi per l’ospedale, medicine
e altri strumenti necessari per il ricovero e la cura della
malattia. Ora i bimbi nel reparto di pediatria, sebbene
afflitti dalla polmonite, dalla malaria e dall’HIV, sono
più felici: hanno tutti delle uniformi nuovissime, delle
zanzariere senza fori e possono riposare senza
preoccupazioni. Il progetto di Intervita intende agire
su due fronti: prevenzione e cura. Oltre alla fornitura
del materiale sanitario, infatti, sono stati effettuati corsi
di formazione per infermiere e personale ospedaliero.
Il progetto è andato anche molto oltre, coinvolgendo
l’intera comunità e circa 800 madri e 3000 ragazzi
sono stati sensibilizzati su come prevenire la malattia
ed evitare il contagio. Già con la recente distribuzione
dei materiali, le condizioni di tanti bambini ricoverati
negli ospedali sono sensibilmente migliorate e molti di
9
loro possono ormai considerarsi fuori pericolo. Cosa
ancora più importante è che adesso tante persone
hanno imparato a riconoscere i sintomi e sanno come
curare la malattia, tanto che il numero di bambini curati
nelle strutture sanitarie è aumentato moltissimo negli
scorsi mesi. Resta però ancora molto da fare per salvare
questi piccoli da una malattia che può essere facilmente
prevenuta e curata; per raggiungere questo obiettivo, lo
staff di Intervita controllerà costantemente l’andamento
del progetto, assicurandosi che a tutti bambini siano
garantite le cure necessarie e che durante il ricovero in
ospedale siano rispettate le principali norme igieniche.
Grazie a tutti i nostri sostenitori: con il vostro aiuto
possiamo salvare la vita di tantissimi bambini del Kenya!
I NUOVI CENTRI DI TORINO
I NUOVI CORSI ECM
Frequenza200 si allarga
ECM: ripartiamo dalle scuole
La rete di Frequenza200, network nazionale di
Intervita per contrastare la dispersione scolastica,
si allarga: da gennaio sono attivi tre nuovi centri a
Torino, nei quartieri problematici di San Salvario,
Porta Palazzo e Lingotto.
Dopo Milano, Napoli e Palermo, con Torino saranno
5000 i bimbini a rischio di dispersione scolastica che
Intervita vuole riportare sui banchi di scuola entro il
2016.
Il nuovo progetto coinvolgerà in tutto oltre 1400
persone residenti nei quartieri e circa 200 volontari,
che aiuteranno ragazzi ed educatori durante le
attività. I centri sono aperti cinque pomeriggi alla
settimana, con attività didattiche e momenti ludici
e di svago – come ad esempio laboratori teatrali e
attività sportive o musicali – perché siamo convinti che
insegnare non significhi solo trasmettere nozioni, ma
anche condividere idee ed esperienze.
La città di Torino, inoltre, mette Intervita di fronte a una
nuova sfida. È infatti il primo territorio in cui operiamo
in Italia dove la presenza di bambini e ragazzi stranieri
è così estesa da richiedere un intervento. Per aiutare i
ragazzi appena arrivati nel nostro Paese, avvieremo
un’attività sperimentale di supporto linguistico, con
l’obiettivo di offrire un supporto concreto nel loro
percorso di integrazione.
L’ingresso nella rete di Frequenza200 di una
metropoli complessa come Torino rappresenta per
Intervita un’opportunità di crescita per continuare
a collaborare attivamente con scuole, cittadini e
istituzioni e costituire una rete nazionale sempre più
solida contro la dispersione scolastica.
10
Ripartono i laboratori di Educazione alla Cittadinanza
Mondiale nelle scuole. La grande novità di quest’anno
è che saranno gestiti dai volontari, un modo nuovo
per avvicinare ragazzi e cittadini al nostro lavoro e
ai valori della cittadinanza mondiale. Tutti i volontari
coinvolti nel progetto hanno partecipato a un corso
di formazione, organizzato la scorsa estate presso
la nostra sede. Abbiamo chiesto a Christian Elevati,
Responsabile ECM di Intervita, di raccontarci come i
volontari hanno vissuto questa esperienza, quali sono
le loro aspettative e gli obiettivi per il futuro.
“Il corso per volontari ECM è stato una bellissima
esperienza. Attraverso i nostri volontari, vogliamo
portare nelle scuole temi importanti come il rispetto
dei diritti umani, l’interculturalità, la sostenibilità
ambientale… I volontari sono emozionatissimi di
11
iniziare a lavorare con i ragazzi e – come noi – sono
convinti che ogni incontro sarà un’occasione preziosa
per condividere proposte, idee ed esperienze. Per
quest’anno, le proposte formative sono quattro: un
laboratorio sul diritto al cibo, un percorso sul tema
della migrazione e dell’integrazione sociale, un
laboratorio sul diritto all’acqua e infine la quarta
annualità del progetto di scambio tra le scuole
italiane e quelle del Kenya.
Anche per il futuro vorremmo che i laboratori di
ECM fossero gestiti da volontari: siamo convinti che
lavorare insieme a loro rappresenti per i ragazzi
una preziosa opportunità di crescita, perché dà loro
l’occasione di confrontarsi con persone che donano
gratuitamente il loro tempo e le loro energie per gli
altri e che quindi possono rappresentare modelli
positivi di riferimento”.
ALLO STADIO CON
GLI AZZURRI DEL RUGBY
GRAZIE A TUTTI
Insieme per portare i vaccini in Kenya
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insieme a noi uno spot radiofonico per promuovere la
campagna di vaccini che in Kenya ci ha permesso di
salvare migliaia di bambini.
A Natale vi abbiamo chiesto di aiutarci a salvare la vita
di migliaia di bambini in Kenya.
In questo Paese e nella poverissima contea di Narok,
ogni anno 122.000 bambini muoiono prima di
raggiungere i 5 anni di età. La maggior parte di loro a
causa di malattie qui da noi facilmente curabili, come il
morbillo e la dissenteria.
Un dramma di fronte al quale non potevamo rimanere
indifferenti e che ci ha spinto a chiedere l’aiuto di tutti
per poter salvare la vita a questi piccoli.
In tantissimi ci avete dato una mano: oltre 1000
persone e 50 aziende hanno risposto al nostro appello
e vorremmo ringraziarvi uno per uno.
Elisa, che nel 2012 è stata in Kenya a visitare i nostri
progetti, ha potuto vedere con i propri occhi come
la povertà, la fame e la mancanza di medicine non
consentano a moltissimi bambini di vivere un’infanzia
serena. Per questo ha scelto di prestare la propria
voce per raccontare il nostro progetto nella contea di
Narok, in Kenya, e chiedere aiuto per regalare la vita
ai bambini di questa zona arida del Sud del mondo.
Lo spot è stato trasmesso dalle principali radio nazionali
e il riscontro è stato davvero sorprendente: grazie alle
vostre generose donazioni, siamo riusciti a far arrivare
in Kenya i vaccini necessari per salvare la vita di
migliaia di bimbi!
Anche Elisa Di Francisca, campionessa olimpionica
di scherma e amica speciale di Intervita dal 2012, ha
scelto di schierarsi in difesa di questi bimbi, realizzando
12
a rischio di bullismo, violenza, microcriminalità
ed esclusione sociale, modelli positivi a cui far
riferimento per ispirarli e suggerire che un’alternativa
è possibile.
I bambini di Frequenza200 campioni per un giorno.
In occasione del Cariparma Test Match contro
l’Argentina del 23 novembre scorso, infatti, insieme
ai giocatori della Nazionale Italiana di Rugby sono
scesi in campo alcuni bambini che frequentano i
centri diurni del progetto Frequenza200, network di
Intervita contro la dispersione scolastica.
La partita si è giocata a ridosso di una data molto
importante: il 20 novembre, Giornata Mondiale per
i Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza.
Per i bimbi di Frequenza200 essere protagonisti
di un evento così importante è stata un’emozione
grandissima e un’occasione per ispirarsi ai valori
del fairplay e dello spirito di squadra, valori non
solo legati al campo da gioco, ma anche alla vita
quotidiana.
In occasione del match, gli Azzurri – per la prima
volta – hanno giocato con il logo di Intervita cucito
sulle maglie, a testimonianza del loro impegno in
difesa dei diritti dei più deboli. La maglia ufficiale
della Nazionale, autografata da tutta la squadra,
è stata poi battuta all’asta e il ricavato destinato
ai bambini e ragazzi che frequentano i centri di
Frequenza200.
Parte integrante del progetto Frequenza200 consiste
infatti nel proporre ai ragazzi che vivono in quartieri
13
QUANTO COSTA IL SILENZIO?
IN TOUR PER L’ITALIA
Intervita presenta la prima indagine nazionale sui costi della violenza contro le donne in Italia
Diciamo basta alla violenza sulle donne
economici e sociali della violenza contro le donne in
Italia.
Ogni 3 giorni, in Italia, una donna viene uccisa dal
partner, dall’ex o da un familiare. Oltre il 30% delle
donne tra i 16 e i 70 anni è stata vittima di violenza
almeno una volta nella propria vita, anche se oltre un
terzo non ha mai confessato a nessuno gli abusi subìti.
Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità a
livello mondiale, la violenza tra le mura domestiche
è considerata la prima causa di morte o invalidità
permanente delle donne.
La ricerca, patrocinata dal Dipartimento per le Pari
Opportunità, è stata presentata ufficialmente alla
Casa del Cinema di Roma il 21 novembre scorso, a
pochi mesi dalla legge sul Femminicidio e a ridosso
di una data importante: il 25 novembre, Giornata
internazionale per l’eliminazione della violenza contro
le donne.
In Italia, la violenza contro le donne rappresenta
innanzitutto un problema culturale e per innescare un
vero cambiamento è necessario coinvolgere l’intero
Paese. Ma questo cambiamento è impossibile se
non si inizia, come prima cosa, a conoscere a fondo
il fenomeno. Attraverso l’indagine “Quanto costa il
silenzio?”, Intervita ha voluto quantificare la dimensione
economica di un problema che interessa l’Italia intera,
con l’obiettivo di aumentare la consapevolezza della
società rispetto al fenomeno della violenza contro le
donne e di offrire ai rappresentanti politici strumenti per
aumentare le azioni di prevenzione e tutela nei confronti
delle vittime. Grazie a questa innovativa indagine,
abbiamo cercato di dare voce al dramma privato che
migliaia di donne italiane vivono quotidianamente e
restituire alle vittime di violenza la possibilità di uscire
finalmente dal silenzio e costruirsi una nuova vita.
Una strage che va fermata e che, oltre all’inaccettabile
costo umano, ha anche una pesante ricaduta
economica sulla società intera: 17 miliardi di euro è
infatti il prezzo che l’Italia paga per la violenza contro
le donne, l’equivalente del triplo degli incidenti stradali
che avvengono ogni anno nel nostro Paese. Di questi
17 miliardi, quasi 2,3 riguardano i costi dei servizi
(come ad esempio le spese sanitarie, giudiziarie e
legali) e oltre 14 miliardi di euro i costi umani e di
sofferenza. E questo a fronte di un investimento della
società civile di circa 6 milioni di euro per contrastare
e prevenire il fenomeno.
Dati allarmanti, che fotografano una situazione a cui
è ormai impossibile restare indifferenti, venuti alla
luce grazie alla ricerca di Intervita “Quanto costa
il silenzio?”, prima indagine nazionale sui costi
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operatori telefonici, dal 20 febbraio al 10 marzo è
stata attiva una numerazione solidale per donare 2
euro tramite sms o rete fissa e contribuire concretamente
ad aiutare le donne vittime di violenza. Proprio per
offrire il soccorso e le cure necessarie a tutte le donne
che hanno subìto maltrattamenti, avvieremo il progetto
SOStegno Donna, con l’obiettivo di garantire 3 sportelli
di assistenza psicologica e sociale alle donne vittime di
violenza aperti 24 ore su 24 e sette giorni su sette nei
Pronto Soccorso di 3 ospedali italiani.
Partendo dai risultati dell’indagine “Quanto costa
il silenzio?”, Intervita ha dato vita alla campagna di
sensibilizzazione “Le parole non bastano più”, per
dire basta alla violenza e offrire un aiuto concreto alle
donne vittime di maltrattamenti e abusi.
La prima azione messa in campo è stata la realizzazione
di un Tour in 14 città italiane che, dal 14 febbraio all’8
marzo, ha attraversato l’intera penisola con eventi
aperti al pubblico e incontri rivolti a tutti coloro che, a
vario livello, sono impegnati nel contrasto alla violenza
sulle donne. Il tour è partito da Milano il giorno di San
Valentino per concludersi poi con un grande evento a
Roma nella data simbolica dell’8 marzo, Festa della
Donna. Le altre città in cui abbiamo fatto tappa sono
Torino, Genova, Trento, Padova, Bologna, Firenze,
Ancona, L’Aquila, Napoli, Bari, Palermo e Cosenza.
Inoltre, grazie alla collaborazione dei principali
Grazie al nostro progetto, in un anno saranno 900 le
donne a cui potremo dare aiuto, mentre sono previsti
corsi di formazione rivolti a 150 persone, tra medici e
infermieri, per riconoscere e affrontare efficacemente la
violenza e offrire alle donne la necessaria assistenza
medica e psicologica.
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4° edizione di Siamo Pari
LA PAROLA ALLE DONNE
Litta di Milano dal 22 al 24 novembre. Tre giorni di
proiezioni, dibattiti, tavole rotonde e spunti per parlare
del ruolo delle donne nella società contemporanea, dal
Nord al Sud del mondo. La prima serata della Rassegna
si è aperta con la proiezione in anteprima nazionale
del cortometraggio “È stata lei” di Francesca Archibugi,
con Claudio Santamaria e Benedetta Buccellato. Un film
forte, che sceglie di raccontare il dramma della violenza
contro le donne secondo una prospettiva inedita,
quella dell’uomo violento, interrogandosi sul possibile
pentimento e sul sistema penitenziario come luogo per
un processo di recupero. Alla serata, presentata da
Marco Maccarini, hanno partecipato tantissimi ospiti,
In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale
per l’eliminazione della violenza contro le donne,
Intervita rafforza l’impegno in difesa delle donne vittime
di violenza rinnovando l’appuntamento con “Siamo
Pari! La Parola alle Donne”, rassegna cinematografica
nata con l’obiettivo di accrescere la consapevolezza
sulla condizione femminile in contesti difficili utilizzando
un linguaggio immediato e coinvolgente come quello
cinematografico. La quarta edizione della Rassegna
Cinematografica, organizzata con il patrocinio del
Dipartimento per le Pari Opportunità, con l’Adesione
del Presidente della Repubblica e con la Media
Partnership di Corriere della Sera, si è svolta al Teatro
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della Sera, Alessandra Kustermann, primario alla
Clinica Mangiagalli di Milano, Francesca Zajczyk,
Rappresentante Politiche di Genere del Comune
di Milano, Fatima Mahfoud, Rappresentante della
Repubblica Araba Saharawi Democratica in Italia,
la campionessa olimpionica di scherma Elisa Di
Francisca e molti altri.
Un ringraziamento particolare anche a Emanuela
Zuccalà, giornalista di IO Donna e Simona Ghizzoni,
che hanno scelto il nostro Festival per la prima del loro
film “Solo per farti sapere che sono viva”, che racconta
la coraggiosa lotta delle donne saharawi contro la
violenza e l’impatto della guerra sulle loro vite.
tra cui rappresentanti delle istituzioni e personaggi del
mondo del cinema, della cultura e dello spettacolo,
come Alessandro Costacurta e Martina Colombari, che
vedete nella foto insieme al nostro Presidente Marco
Chiesara. La giornalista e amica di Intervita Francesca
Senette, come madrina d’eccezione, ha consegnato
il Premio Intervita per il Cinema, un riconoscimento
speciale per un’attrice che si è messa in evidenza per
il suo ruolo cinematografico e pubblico in difesa delle
donne, quest’anno dedicato a Benedetta Buccellato.
Tra i relatori degli incontri di quest’anno tanti amici
di Intervita: la scrittrice siciliana Simonetta Agnello
Hornby, Barbara Stefanelli, Vicedirettrice del Corriere
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Siamo Pari! La Parola alle Donne
SERVONO ALTRI UOMINI
la violenza sulle donne, solo così può partire il
necessario cambiamento culturale.
Dare voce al dramma privato che vivono ogni
giorno milioni di donne in Italia. Questo è l’obiettivo
di Intervita che, in occasione del 25 novembre Giornata internazionale per l’eliminazione della
violenza contro le donne – e contestualmente alla 4°
Edizione della Rassegna Cinematografica “Siamo
Pari! La Parola alle Donne”, ha lanciato la campagna
di sensibilizzazione “Servono altri Uomini”.
La campagna è partita dal cinema per coinvolgere
tutte le persone che oggi sono convinte che per
contrastare la violenza contro le donne servano
altri uomini. È infatti indispensabile che anche gli
uomini si facciamo portavoce di messaggi contro
Hanno aderito alla campagna alcuni dei volti
più noti del cinema maschile italiano: Alessandro
Roja, Alessio Boni, Claudio Santamaria, Marco
Giallini, Fabio Troiano, Francesco Arca, Francesco
Scianna, Giulio Scarpati, Luca Ward, Matteo
Branciamore, Nicolas Vaporidis, Paolo Sassanelli,
Primo Reggiani, Simon Grechi, Vinicio Marchioni,
che sulle pagine di IO Donna hanno lanciato
l’appello di Intervita.
“Servono uomini che sappiano ammettere i propri
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errori e amino la propria parte femminile. Perché
far male a una donna è come uccidere il femminile
che è in noi”
Claudio Santamaria
Ivan Cotroneo, Andrea Pezzi, Giorgio Marchesi,
Maurizio Galimberti, Cesare Prandelli, che hanno
indossato il braccialetto arancio simbolo della
campagna per dimostrare che un cambiamento è
possibile, e deve partire proprio dagli uomini!
Hanno risposto all’appello tanti personaggi del
mondo della cultura, dello spettacolo e dello
sport. Un grazie speciale a tutti loro: Massimo
Moratti, Antonio Albanese, Giovanni Soldini,
Piero Chiambretti, Raul Montanari, Luca Pignatelli,
Alessandro Costacurta, Bob Krieger, Gigi D’Alessio,
Fabio Lovino, Alessandro Matri, Brunello Cuccinelli,
Simone Dalla Valle, Ennio Capasa, Federico Russo,
Il 25 novembre, Laura Boldrini, Presidente della
Camera dei Deputati, ci ha invitato a Montecitorio
per presentare la campagna. Alessandro Roja e
Alessio Boni sono stati i nostri ambasciatori speciali
per un giorno, per raccontare il nostro impegno in
difesa delle donne vittime di violenza.
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L’UNIONE FA LA FORZA
CHIACCHIERANDO CON... UBI BANCA
Aziende in primo piano sul palcoscenico della solidarietà
Nel 2013, numerose sono state le aziende e le fondazioni che hanno creduto nei valori e nella mission di
Intervita e hanno scelto di sostenere i nostri progetti sia in Italia che nei Paesi del Sud del Mondo.
In questo numero vi racconteremo dell’avvio di due nuove partnership e di un social partner che da anni
collabora con Intervita per aiutare i bambini e le donne in difficoltà.
T’a Sentimento Italiano
Gruppo RCS
PricewaterhouseCoopers
Quest’anno per Natale diverse
aziende hanno deciso di festeggiare con Intervita, sostenendo
l’importante Campagna di Vaccinazioni promossa in Kenya. Molte
di queste hanno scelto i nostri biglietti, pergamene e calendari per
condividere con clienti, dipendenti
e fornitori gli auguri di Natale. Tra
coloro che hanno deciso di sostenere Intervita, vogliamo presentare
T’a Sentimento Italiano. Questa importante azienda italiana, famosa
nel settore dolciario, nata dalla tradizione della Famiglia Alemagna,
ha contribuito alla promozione e al
sostegno della Campagna promossa da Intervita. Per ogni strenna di
Natale venduta, T’a ha donato il
10% del ricavato per aiutare i bambini sotto i 5 anni che ogni anno
rischiano la vita per malattie che
sarebbero facilmente curabili con
un unico gesto nel mondo occidentale: un vaccino. La partnership è
stata comunicata a tutti i clienti T’a
grazie alla diffusione del Catalogo
dell’azienda, in cui veniva raccontato il progetto e dalla presenza di
un biglietto natalizio firmato Intervita presente all’interno dei cesti, a
testimonianza dell’importante sostegno che gli stessi clienti stavano
dando al progetto.
Il Gruppo RCS è stato Media Partner della 4° edizione della Rassegna Cinematografica “Siamo Pari!
La Parola alle Donne”, che si è svolta al Teatro Litta di Milano dal 22
al 24 Novembre scorso. In questa
occasione, RCS ha scelto di dedicare la copertina del settimanale
“IO Donna” - inserto del sabato
del Corriere della Sera - alla campagna di sensibilizzazione di Intervita «Servono altri uomini». Tredici
attori del cinema italiano hanno
deciso di prestare il loro volto e di
lanciare l’appello di Intervita contro la violenza sulle donne, perché,
come ha sottolineato Fabio Troiano
“siamo noi, insieme a tanti altri, a
non volere gli uomini violenti e a
schierarci con le donne”. Tutti gli
scatti degli attori sono stati realizzati dal noto fotografo Fabio Lovino,
presente anche al vernissage della
serata di apertura della Rassegna.
RCS, per dare un segno di concretezza alla partnership, ha scelto di
destinare a Intervita una percentuale del ricavato delle vendite delle
pagine pubblicitarie realizzate in
occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne.
PricewaterhouseCoopers (PwC) è
un network distribuito in 158 Paesi
con oltre 169.000 professionisti,
che fornisce servizi professionali
di revisione di bilancio, advisory
e consulenza legale e fiscale. Da
molti anni, l’azienda certifica il bilancio di Intervita, per garantirne la
trasparenza. Anche per quest’anno la PwC ha deciso di sostenere
l’importante Rassegna Cinematografica: “Siamo Pari! La Parola alle
Donne”, che Intervita ogni anno
realizza a Milano, in occasione
del 25 Novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione di
ogni forma di violenza contro le
donne. La quarta edizione dell’evento ha visto nella serata di apertura la proiezione del cortometraggio inedito realizzato della regista
Francesca Archibugi, presente in
sala, insieme a numerosi ospiti del
mondo dello spettacolo. Anche per
quest’anno la risposta del pubblico
milanese è stata molto forte: quasi
2.000 persone hanno partecipato
alle proiezioni dei film e alle tavole
rotonde realizzate dopo le proiezioni.
UBI Banca, attraverso l’emissione di Social Bond dedicati a Intervita, sostiene la realizzazione del tour di “Le
parole non bastano più” e del progetto “SOStegno Donna”. Avere al nostro fianco un partner così autorevole
come UBI Banca ci riempie di fiducia, perché solo unendo le forze potremo intervenire efficacemente per
contrastare la violenza sulle donne e far partire il necessario cambiamento culturale.
Durante la Terza Edizione di Sodalitas Social Innovation, il Gruppo UBI Banca ha conferito a Intervita il
Premio Speciale UBI per la ricerca “Quanto costa il silenzio?”, prima indagine nazionale sui costi economici
e sociali della violenza sulle donne. Perché avete scelto di premiare proprio questo progetto?
UBI Comunità affianca le organizzazioni non profit che dimostrano di sapere ideare e realizzare progetti
socialmente utili e di grande impatto. Intervita con la propria ricerca ha affrontato un tema tragicamente attuale
in maniera incisiva e capace di ampliare la consapevolezza diffusa che si ha del fenomeno, ma anche di
sensibilizzare policy maker e istituzioni sui costi economici e sociali della violenza sulle donne.
UBI Banca ha dimostrato un grande interesse nei confronti delle iniziative di Intervita contro la violenza
sulle donne in Italia. Perchè unʼalleanza tra mondo profit e no profit è efficace per contrastare il fenomeno?
In Italia sta trovando consenso l’idea che i confini tra profit e non profit vadano ridefiniti. La crescente
differenziazione dei bisogni sociali, infatti, ha reso inadeguate le risposte standard offerte dal tradizionale
modello di welfare statale, dando avvio al trasferimento di parti dello stesso dalla sfera di gestione pubblica, a
quella facente capo al terzo settore. Questo implica per le organizzazioni non profit, che spesso sono anche un
importante datore di lavoro oltre che un autentico laboratorio di cultura professionale e di innovazione sociale,
un’accresciuta necessità di risorse e sistemi di gestione finanziaria, determinando, di conseguenza, l’esigenza
di coinvolgere la società civile e il mondo del profit, tra cui le banche, nel sostegno dell’attività.
Intervita dal 14 febbraio allʼ8 marzo sarà in 14 piazze italiane con un tour per sensibilizzare cittadini e
istituzioni sul tema della violenza sulle donne in Italia. Perché è importante sostenere iniziative di questo
tipo nel nostro Paese?
È importante perché rappresenta capacità di progetto, applicata al servizio di una più matura coscienza civile.
Ed è particolarmente importante per una banca come la nostra, presente in maniera diffusa nel Paese, che
persegue una strategia che riassumiamo nel Fare Banca per Bene. Quindi non solo prodotti e servizi, ma anche
attenzione agli individui e alle comunità e di conseguenze ai loro bisogni e alle dinamiche sociali.
Per il 2014 UBI Banca consoliderà lʼimpegno a sostegno del progetto di Intervita con lʼemissione di Social
Bond UBI Comunità. In che cosa consistono i Social Bond? In che modo serviranno ad aiutare le donne vittime
di violenza nel nostro Paese?
Sono obbligazioni che chiunque potrà sottoscrivere presso le filiali del Gruppo UBI. Quindi uno strumento
per investire il proprio risparmio, che ha le caratteristiche tipiche di un investimento obbligazionario, tra cui
garanzia di rimborso del capitale e un rendimento allineato a quello di titoli assimilabili. Ubi Banca, inoltre,
corrisponderà a titolo di liberalità lo 0,5% di quanto raccolto per finanziare il progetto SOStegno Donna. Per
cui dei 20 milioni di euro che saranno collocati tra il 14 febbraio e il 30 marzo, a Intervita verranno corrisposti
100.000 euro in caso di completa sottoscrizione dell’emissione.
Riccardo Tramezzani, Responsabile Area Retail UBI Banca
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I NOSTRI SOSTENITORI CI SCRIVONO
Ada: tutta la mia vita è cambiata!
TI DICO UN SEGRETO...
HO BISOGNO DI TE!
Nei Paesi del Sud del mondo,
tanti bambini hanno bisogno di te!
Raggiungili con il tuo affetto, prendili
per mano… accompagnali verso un
futuro migliore.
Sostieni un bambino a distanza…
Per attivare un sostegno a distanza chiama Intervita al
numero 848 883388. Scrivi all’indirizzo [email protected]
Vai al sito www.intervita.it
Fai una donazione a favore
dei più piccoli!
• BONIFICO BANCARIO
intestato a Intervita Onlus
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intestato a Intervita Onlus
c/c 000013645239
IBAN IT57H 07601 01600 000013645239
• CARTA DI CREDITO
chiamando un nostro operatore allo
02 56811938
me “in fondo a tutte le mie difficoltà un euro al giorno
per questi bambini lo posso tirare fuori, in fondo
sono sana, ho un tetto, un lavoro…Ho telefonato a
Intervita e una bambina è arrivata…poi tanti altri…Da
quel momento TUTTA LA MIA VITA È CAMBIATA. Ho
tirato fuori tutta la mia creatività e ridipinto tutto il mio
negozio, i miei problemi hanno iniziato piano piano
a risolversi, i miei figli sono cresciuti sani, lavorano e
studiano...Da allora quando qualcuno mi dice “non
arrivo a fine mese” rispondo “sostieni un bambino a
distanza, cambierai la sua vita, ma lui cambierà la
tua! Ed è proprio ora che lo devi fare!”
Ada è una sostenitrice di Intervita dal 2003. Il suo
sostegno aiuta ogni giorno a cambiare la vita di
Alexandre, in Benin, ma con questa lettera ha cambiato
un po’ anche la nostra. Grazie di cuore Ada per il tuo
entusiasmo!
“Oggi vi scrivo per ringraziare Intervita di essere
entrata nella mia vita. Un giorno, tanti anni fa,
ero seduta davanti alla televisione e facevano un
programma che raccoglieva le adesioni per Intervita.
Io ero lì seduta ad ascoltare e mi passava davanti la
mia vita piena di difficoltà (mutui, debiti, paura di non
riuscire a fare la spesa, di non riuscire a mantenere i
miei figli). Ma ascoltavo e guardavo quei bambini…
Ad un tratto mi sono alzata, ho preso carta e penna
e ho scritto il numero di telefono. Mi dicevo tra me e
Con grande affetto e gratitudine, Ada Eleonora
* La versione integrale della lettera su www.intervita.it
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• ONLINE
sul sito www.intervita.it
• DESTINA IL TUO 5X1000 A
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Benefici fiscali per i donatori
Le persone fisiche possono dedurre le
erogazioni liberali nel limite del 10% del
reddito complessivamente dichiarato, entro
i 70.000€ l’anno (DL 35/05); in alternativa
possono detrarre dall’imposta lorda il 24%
dell’erogazione liberale fino a un massimo di
2.065,83€ (Art. 15, D.P.R. 917/86), oppure
dedurre l’erogazione liberale entro il 2% del
reddito dichiarato. Le donazioni devono avvenire
tramite sistemi di pagamento tracciabili. Le
aziende possono dedurre le erogazioni liberali
nel limite del 10% del reddito di impresa
complessivamente dichiarato, entro i 70.000€
l’anno (DL 35/05); in alternativa possono
dedurre per un importo non superiore a
2.065,83€ o al 2% del reddito di impresa (Art.
100 c, 2 let. h, D.P.R. 917/86). Le donazioni
devono avvenire tramite sistemi di pagamento
tracciabili.
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