RUSSIAN CHAMBER PHILHARMONIC ST

Sala Verdi del Conservatorio – Via Conservatorio, 12 – Milano
Venerdì, 11 aprile 2014 – ore 21.00
SERIE «Festival Omaggio a Milano» 2014
RUSSIAN CHAMBER PHILHARMONIC
ST. PETERSBURG
Direttore JURI GILBO
Flautisti Sir JAMES GALWAY
e
Lady JEANNE GALWAY
EDWARD WILLIAM ELGAR
(1857 – 1934)
Serenata in mi minore per archi op. 20
Allegro piacevole; Larghetto; Allegretto
SAVERIO MERCADANTE
(1795 – 1870)
Concerto per flauto e archi n. 1 in mi minore
Allegro maestoso; Largo; Rondò russo (Allegro vivace e scherzando)
ARTHUR FOOTE
(1853 – 1937)
“A Night Piece” per flauto e archi
EDVARD GRIEG
(1843 – 1907)
Holberg Suite
Preludio (Allegro vivace); Sarabande (Andante); Gavotta (Allegretto);
Aria (Andante religioso); Rigaudon (Allegro con brio)
ANTONIO VIVALDI
(1678 – 1741)
Concerto per due flauti in do maggiore RV533
Allegro molto; Largo
Edward William Elgar
Saverio Mercadante
Antonio Vivaldi
Arthur Foote
Edvard Grieg
SI RACCOMANDA DI SPEGNERE I TELEFONI CELLULARI !
È VIETATO REGISTRARE SENZA L’AUTORIZZAZIONE DI ARTISTA E ORGANIZZAZIONE
RUSSIAN CHAMBER PHILHARMONIC ST PETERSBURG - Fondata nel 1990 da diplomati del
Conservatorio di Stato di San Pietroburgo, l'Orchestra riflette il talento e l’educazione musicale della scuola
russa. Il repertorio - dal barocco al moderno - ha distinto questo gruppo tra le orchestre da camera europee.
Ha collaborato e collabora con artisti come Rostropowitsch, Oistrach, Theodorakis, Sir Galway, Maisky,
Gavrilov, Garrett e Nakariakov e ha effettuato molte tournèe in Europa: Teatro Real di Madrid, Filarmonica
di Berlino, Teatro dell'Opera di Roma, Gewandhaus di Lipsia, Filarmonica di Colonia, Bayreuth e Teatro di
Lussemburgo, nonché in importanti festival internazionali.
JURI GILBO - Nato a San Pietroburgo, ha studiato al Conservatorio di Stato e successivamente viola con
T. Zimmermann all'Università di Musica e Spettacolo di Francoforte. Successivamente ha studiato direzione
d'orchestra con Sagrestano e ha debuttato nel 1997. Da allora ha suonato e diretto in USA, Europa, Brasile,
Giappone, Cina, Israele, Libano, Turchia e Dubai. Nel 1998 ha assunto la carica di Direttore musicale della
Russian Chamber Orchestra Philharmonic St Petersburg. Ha diretto inoltre in numerosi festival tra cui
Schleswig-Holstein Music, Rheingau Music, Festspiele Mecklenburg-Vorpommern (Germania), Festival di Izmir (Turchia),
Al Bustan di Beirut, Festival di Musica Brno, Tiflis Music Festival (Georgia), Festival Musique en Vendée (Francia) e
Saas-Fee Music Summer (Svizzera). Attualmente vive a Francoforte sul Meno. Il nuovo CD con opere di Carl
Maria von Weber è stato selezionato dalla Scelta del Redattore di "Gramophone Magazine”.
JAMES GALWAY - Nato a Belfast, ha studiato a Londra e Parigi. Ha suonato con Wells e Royal Covent
Garden Opera, BBC, Royal Philharmonic e London Symphony. Primo flauto dei Berliner Philharmoniker di
Karajan, ha debuttato come solista nel ’75. Oltre al repertorio classico Galway esegue nuove opere
commissionate da lui e da lui stesso eseguite: Adamo, Amram, Bolcom, Corigliano, Heath, Lieberman e Maazel.
Nuove commissioni: ‘Chaconne’ di McTee per flauto e archi e un Concerto irlandese di Whelan. Sir Galway tiene
corsi di perfezionamento annuali, commissionando nuovi lavori per flauto, pubblicando articoli e studi sul
flauto, libri (l’ultima autobiografia, The Man with the Golden Flute, a Celtic Minstrel, è stata pubblicata da John
Wiley & Son). A testimonianza dell’impegno verso tutti i flautisti ha collaborato con Conn-Selmer Incper lo
sviluppo di un flauto nuovo e di qualità il The Galway Spirit’. Sir James ha suonato al cospetto di: Regina
Elizabeth II, Papa Giovanni Paolo II, Presidenti Clinton, George W. Bush e George H.W. Bush, Principe
Charles, Imperatrice del Giappone, Regina di Norvegia, Principessa Diana, Presidente Shimon Peres. Ha
suonato con artisti rock e pop (con i Pink Floyd nel concerto al Muro di Berlino). Sostiene di organizzazioni
di beneficenza di cui detiene il titolo di Rappresentante speciale. Riconoscimenti per i suoi successi: Merit Award
(Recording Academy), premio Classic Brits Lifetime Achievement Award, dischi d’oro e di platino e l’inserimento
nella Hollywood Bowl Hall of Fame. È stato premiato due volte da S.M. la Regina Elisabetta II con il titolo di
Cavaliere nel ‘79 e nel ’01. Nel 2009 è uscito il DVD su Vivaldi con I Solisti Veneti, Scimone e Lady Galway
registrato dal vivo a Palazzo Ducale di Venezia. La discografia comprende più di 65 CD da Mozart e Bach,
alla colonna sonora de ‘Il Signore degli anelli’ (Il Ritorno del Re), di “O’Reilly Street” con il gruppo Tiempo Libre.
Nel 2011 è uscito un cofanetto di 12 CD dal titolo “James Galway – The Great Flute Concerto Edition”. Sir James
suona un flauto 20K ‘Galway’ Nagahara – commissionato appositamente per lui. Suona per Serate Musicali
dal 1981.
JEANNE GALWAY - Suona nelle più importanti capitali del mondo, è primo flauto nel duo con suo
marito. Oltre alla carriera da solista è anche musicista da camera; con il suo ensemble, il Trio Zephyr, ha inciso
musiche di Haydn, Martinu e Weber. Nel 2009 ha suonato con Chicago Symphony al Ravinia Festival, al
Tanglewood Festival, a Gerusalemme, Tel Aviv, Madrid e Lucerna con Israel Camerata Jerusalem e Biron; ha
collaborato con l’Orchestre de Cannes, a Maribor e Bratislava, al Théâtre du Châtelet di Parigi e al CRR
Concert Hall di Istanbul, in Italia con European Union Chamber Orchestra, Zürich Chamber Orchestra a
Zurigo e a Berna, con la RTÉ National Concert Orchestra a Limerick (Irlanda). È co-fondatrice della Galway
Junior Network, un sito web interattivo rivolto ai più giovani flautisti, in cui offre consigli e suggerimenti su
come suonare il flauto, il momento dell’esecuzione e la gestione delle carriere. Dirigono ogni estate la
International Flute School a Weggis, in Svizzera e seguono personalmente gli studenti di tutti i livelli. Lady
Galway patrocina la fondazione di beneficenza Future Talent guidata dalla Duchessa del Kent. I suoi concerti
sono spesso eventi per la raccolta di fondi. Irish America Magazine ha conferito a Sir James e Lady Jeanne
Galway il premio “2008 Spirit of Ireland” in riconoscimento del loro ruolo di ambasciatori musicali. Originaria
di New York e diplomatasi al New York City’s Mannes College of Music, Lady Galway vive con il marito in
Svizzera. Suona un flauto d’oro 18 carati Nagahara.
EDWARD WILLIAM ELGAR - Serenata in mi minore per archi op. 20
Sir Edward William Elgar è stato un compositore inglese. Molte delle sue principali opere per
orchestra, fra cui le marce Pomp and Circumstance e le Enigma Variations, furono accolte con grande
successo. Compose inoltre oratori, musica da camera, sinfonie, musica per coro e concerti
strumentali. Venne nominato "Reale Maestro di Musica" dalla corona inglese nel 1924. La Serenata
per archi in mi minore op.20, dedicata al costruttore di organi e musicista dilettante Esward
Whinfiel, è in tre movimenti. Scritta nel marzo 1892, venne eseguita per la prima volta in forma
privata dall’Orchestra Ladies Orchestral Class di Worcester, diretta dall’autore nello stesso anno e
successivamente, in forma pubblica, ad Anversa il 21 luglio 1896. Benchè venne pubblicata solo
nel 1896, il brano sembra essere la rielaborazione di una Suite che Elgar scrisse alcuni anni prima,
quando ancora non aveva deciso di dedicarsi totalmente alla composizione. È l’unica, tra le sue
prime composizioni, a essere entrata nel repertorio standard, oltre alle due Suites intitolate The
Wand of Youth. Il Larghetto centrale è la parte in cui la scrittura si presenta maggiormente matura e
interessante.
SAVERIO MERCADANTE - Concerto per flauto e archi n. 1 in mi minore
Rispetto a quella dell’opera lirica, la produzione di musica strumentale e da camera nel XIX°
secolo italiano appare davvero scarsa. Una luminosa eccezione è rappresentata però da Saverio
Mercadante, in particolare con i suoi Concerti per flauto e orchestra. A differenza della
produzione strumentale e cameristica di operisti suoi contemporanei (come Donizetti e i suoi
Quartetti per archi), che non ha incontrato il favore di buona parte degli esecutori più celebri e
famosi, i flautisti hanno dimostrato sempre un discreto attaccamento alla produzione di
Mercadante, peraltro flautista egli stesso e dunque perfettamente consapevole delle potenzialità di
questo strumento. In generale la scrittura mercadantiana sembra evocare le atmosfere di Mozart e
Hummel tipiche del primo ’800, mescolate in maniera affascinante a una cantabilità tutta italiana e
mediterranea, specchio di quella scuola napoletana di cui il compositore di Altamura faceva
indubbiamente parte. Buona parte dei Concerti per flauto (tra cui i tre più celebri in mi minore, in
mi maggiore e in re maggiore) appartiene agli anni del Conservatorio di Napoli, istituzione che in
futuro Mercadante si troverà a dirigere. Verso la fine degli anni ’10 del XIX° secolo Mercadante
aveva unito agli studi di flauto, violino e composizione anche la direzione dell’orchestra di un
gruppo studenti, con cui aveva anche organizzato numerosi concerti e per cui aveva composto
sinfonie e concerti per vari strumenti. Sembra che la bravura del giovane compositore avesse
favorevolmente impressionato lo stesso Gioachino Rossini, che si complimentò personalmente
con Niccolò Zingarelli (direttore del Conservatorio) affermando che il giovane Saverio stava
cominciando dal punto in cui entrambi avevano terminato. Un giudizio lusinghiero, tanto più se si
pensa che molto probabilmente il giovane compositore era stato anche esecutore e virtuoso al
flauto nelle parti che lui stesso aveva composto. In generale i concerti di Mercadante rispettano il
piano che prevede un Allegro introduttivo in forma sonata, seguito da un movimento centrale in
Largo o Andante denso di lirismo per chiudersi con un Rondò, spesso in forma di Polacca.
L’ascolto di queste affascinante pagine giovanili (molte delle quali sono celebri e conosciute anche
dal pubblico non specialista, come il Concerto per flauto e orchestra in mi minore op.57, il cui
curioso e conclusivo Rondò russo è tra le composizioni per flauto e orchestra più eseguite e amate
dagli strumentisti) sfata in parte il mito di un’Italia totalmente disinteressata alla musica
concertistica e strumentale, rivelando un’ispirazione fresca e comunicativa; la cura
dell’accompagnamento (a volte affidato ai soli archi), peraltro, già sembra presagire la raffinatezza
del tessuto orchestrale delle pagine del Mercadante maturo.
ARTHUR FOOTE - “A Night Piece” per flauto e archi
Foote fu nominato organista della Prima Chiesa Unitaria di Boston nel 1878, dove rimase per 32
anni. La tendenza moderna è di considerare la musica di Foote come “come romantica ed
europea” rispetto alla generazione successiva dei compositori americani come Copland, Harris e
Schuman, che in effetti svilupparono un suono classico, riconoscibilmente “americano”. Laureato
a Harvard, Foote fu per la musica americana, quello che per la poesia fu Walt Whitman, ma,
avendo viaggiato in Europa (tra l’altro fu a Bayreuth per il Festival), rimase molto influenzato da
Brahms e Wagner, tanto da promuovere la loro musica negli Stati Uniti, organizzando appositi
concerti. Fu solista, direttore, teorico (scrisse molte opere di carattere pedagogico) e fece parte del
cosiddetto Gruppo dei Sei, cioè di sei compositori attivi a Boston. Ricca la sua produzione,
soprattutto di musica da camera
EDVARD GRIEG – Holberg Suite op.40
Più propriamente denominata, "Dai tempi di Holberg", è una suite in cinque movimenti basata su
danze del Diciottesimo secolo,composta da Edvard Grieg nel 1884, in occasione della
celebrazione dei duecento anni dalla nascita dell'umanista e drammaturgo Danese Ludvig Holberg.
Si tratta di un esempio di musica del diciannovesimo secolo contenente un recupero della forma e
dello stile musicale dei secoli precedenti, e, per questa sua peculiarità, la si può paragonare alla
composizione À la Chapelle Sixtine, S.360 (1862) di Franz Liszt e contrasterà con le opere del
successivo periodo neoclassico. Benché la Holberg Suite non abbia raggiunto la notorietà del Peer
Gynt, di cui solitamente vengono eseguite le due Suites curate dall'autore, è tuttavia molto spesso
tutt’ora suonata. Originariamente scritta per pianoforte e successivamente trascritta per orchestra,
presenta una struttura che consiste nell'introduzione a un corpus di danze, quasi un manifesto
programmatico del Neoclassicismo. Dopo un vigoroso Preludio si profila una Sarabanda a tempo di
"Andante", a cui segue un'elegante Gavotta (che si sviluppa internamente in una Musetta). Segue
l'Aria, ancora ricca di retaggi delle arie bachiane, scritta nel significativo tempo di "Andante
religioso". La Suite si conclude con la danza provenzale per antonomasia, il Rigaudon.
ANTONIO VIVALDI - Concerto per due flauti in do maggiore RV 533
Tra i quasi cinquanta Concerti scritti da Vivaldi per due solisti, archi e continuo, il Concerto in do
maggiore RV 533 è l’unico per due flauti, specialmente per flauti traversi, tipici della musica
barocca. Si pensa che il flauto traverso venisse accettato più facilmente dalla Chiesa di quello di
tipo diritto, associato invece fin dall’antichità a un idea di lascivia. E visto che Vivaldi scriveva per
un’istituzione religiosa, si capisce la predilezione per lo strumento. Le sue prime composizioni per
flauto si registrano alla fine degli ’20 del ‘700, dopo il tour del grande flautista Johann Joachim
Quantz e dopo che Ignazio Sieber era stato riconfermato nel 1728 insegnante dello strumento al
Pio Ospedale della Pietà. Per molti aspetti la composizione è tipica dei Concerti non descrittivi di
Vivaldi, per la struttura in tre movimenti (veloce-lento-veloce), l’uso del ritornello e l’atmosfera
spensierata. L’Allegro molto apre con un’esposizione estesa delle figure principali e, man mano che il
Concerto va avanti, il ritornello di queste figure diventa sempre più breve. I quattro episodi fra i
ritornelli fanno largo uso di eco e di movimenti paralleli tra i due flauti, fino al punto che i due
strumenti si fanno eco reciprocamente. Il Largo, in contrasto con i due movimenti veloci, vede in
azione solo i due strumenti solisti accompagnati dal continuo, senza l’ausilio degli archi. Un Allegro
completa la partitura, in forma di ritornello, con figure simili a quelle del primo movimento, nuove
eco e modulazioni, arricchite alla fine da un’ornamentazione più complessa.
PROSSIMO CONCERTO
Lunedì 14 aprile 2014 – ore 21.00 (Sala Verdi del Conservatorio – Via Conservatorio, 12 – MI)
(Valido per A+F; F; COMBINATA 2; ORFEO 2; F2)
Pianista YEVGENY SUDBIN
D. SCARLATTI Sonata in sol min. K 455; Sonata in sol min. K 466; Sonata in sol min. K 27D.SHOSTAKOVICH 3 Preludi op.34 nn. 6, 17, 24 - S. RACHMANINOV Preludio op. 32/12; Preludio op.
32/5; Preludio op. 23/5 - A. SCRIABIN Sonata n. 5 op. 5; Sonata n. 9 op. 68 “Messa Nera” MOZART/SUDBIN 'Lacrimosa' - E. SUDBIN A la minute (Paraphrase su Valzer di Chopin in re bem. magg. op.
64 n. 1)
Biglietti: Intero € 15,00 – Ridotto € 10,00
Lunedì 28 aprile 2014 – ore 21.00 (Sala Verdi del Conservatorio – Via Conservatorio, 12 – MI)
(Valido per A+F; F; COMBINATA 1; ORFEO 1; F1)
Violoncellista NATALIA GUTMAN – Pianista ELISSO VIRSALADZE
F. MENDELSSOHN Sonata n.1 in si bemolle maggiore op.45 - L. v. BEETHOVEN Sonata n.2 in sol minore
op.5 - S. RACHMANINOV Sonata op.19
Biglietti: Intero € 15,00 – Ridotto € 10,00
CONCERTI STORICI
* Lunedì 14 aprile ore 18.00 – Palazzo Sormani – Sala del Grechetto – Via F. Sforza, 7 – Milano
«L.v. Beethoven: Viaggio fantastico nella letteratura pianistica tra la poesia di Omero e Shakespeare e la
filosofia di Platone e Kant». Il pianista Emilio Aversano in dialogo con GianMario Benzing racconterà,
attraverso l’esecuzione in concerto delle Sonate per pianoforte op.10 n.1; op.31 n.2 "La Tempesta"; op. 57
"Appassionata" di Beethoven, il travagliato percorso dell'anima beethoveniana, tra l'idealità rappresentata
dalla cultura classica e la realtà del suo tempo, fonte di contrasti e profonde sofferenze.
* gradita conferma: mail [email protected] - tel. 02 29408039
«STAGIONE D’OPERA» TEATRO ELFO PUCCINI - Corso Buenos Aires, 33 - Milano
ORCHESTRA FILARMONICA ITALIANA - Direttore ALESSANDRO ARIGONI
Maestro collaboratore GIANFRANCO MESSINA - Costumi SARTORIA ARTISTICA
Domenica, 13 aprile 2014 - ore 20.30
«IL BARBIERE DI SIVIGLIA» GIOACHINO ROSSINI OPERA BUFFA IN 2 ATTI - LIBRETTO
DI CESARE STERBINI CONTE D’ALMAVIVA (Mathia Neglia) - BARTOLO (Marco Rondinini) ROSINA (Rosy Zavaglia) - FIGARO (Franco Cerri) - BASILIO (Ezio Bertola) - FIORELLO (Victor
Andrini) - BERTA (Yoko Kavamoto)
Domenica, 4 maggio 2014 - ore 20.30
«TOSCA» GIACOMO PUCCINI - MELODRAMMA IN 3 ATTI - LIBRETTO DI GIUSEPPE GIACOSA
E LUIGI ILLICA FLORIA TOSCA (Gianna Queni) - MARIO CAVARADOSSI (Leon Viola) - IL
BARONE SCARPIA (Milo Buson) - CESARE ANGELOTTI (Ezio Bertola) - SPOLETTA (Gabriel
Cortinaz) - IL SAGRESTANO (Marco Rondinini) – UN PASTORE (Yoko Kavamoto)
BIGLIETTI: INTERO € 25,00 - RIDOTTO € 12,50
Per informazioni: «Serate Musicali» Biglietteria Tel. 02 29409724 (lun./ven.10.00-17.00)
e-mail: [email protected] www.seratemusicali.it
INFORMIAMO CHE ALLA BIGLIETTERIA SERALE DEL CONSERVATORIO SONO DISPONIBILI,
PER IL PUBBLICO DI “SERATE MUSICALI”, I BUONI SOSTA PER IL PARCHEGGIO DI VIA
MASCAGNI A € 5,00 CON VALIDITÀ DI 3 ORE (20.00 - 24.00)
ASSOCIAZIONE «AMICI DELLE SERATE MUSICALI»
Presidente Onorario
ICALI»
Alvise Braga Illa
Fondazione Rocca
Ulla Gass
Thierry le Tourneur d’Ison
Società del Giardino
Camilla Guarneri
Miriam Lanzani
Lucia Lodigiani
Mario Lodigiani
Paolo Lodigiani
Maria Candida Morosini
Rainera e Mario Morpurgo
GianBattista Origoni Della
Croce
Pagel Italiana srl
Ede Palmieri
Adriana Ragazzi Ferrari
Giovanna e Antonio Riva
Elisabetta Riva
Giovanni Rossi
Alessandro Silva
Maria Luisa Sotgiu
Marco Valtolina
Beatrice Wehrlin
Giovanni Astrua Testori
Maria Enrica Bonatti
Luigi Bordoni - Centromarca
Luigi Crosti
Roberto Fedi
Anna Ferrelli
Ugo Friedmann
Jacopo Gardella
Giorgio Babanicas
Denise Banaudi
Umberto e Giovanna Bertelè
Elisabetta Biancardi
Mimma Bianchi
Claudio Bombonato
Valeria Bonfante
Isabella Bossi Fedrigotti
Hans Fazzari
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Soci Fondatori
Carla Biancardi
Franco Cesa Bianchi
Giuseppe Ferreri
Emilia Lodigiani
Enrico Lodigiani
Luisa Longhi
Stefania Montani
Gianfelice Rocca
Luca Valtolina
Amici Benemeriti
Amici
Soci
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Mediaset
Giuseppe Barbiano di Belgiojoso
Ugo Carnevali
Roberto De Silva
Roberto Formigoni
Gaetano Galeone
Società del Giardino
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Mario Lodigiani
Roberto Mazzotta
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Arnoldo Mosca Mondadori
Silvio Garattini
Robert Parienti
Paolo Pillitteri
Fulvio Pravadelli
Quirino Principe
Gianfelice Rocca
Fondazione Rocca
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Giancarlo Cason
Egle Da Prat
Piero De Martini
Fabio De Michele
Maya Eisner
Donatella Fava
Carlo e Anna Ferrari
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Bianca e Roberto Gabei
Matilde Garelli
Felicia Giagnotti
Giuseppe Gislon
Maria Clotilde Gislon
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Yasunory Gunji
Ferruccio Hurle
Industria dei Beni di Consumo
Vincenzo Jorio
Giuliana e Vittorio Leoni
Maurizia Leto di Priolo
Giuseppe Lipari
Maria Giovanna Lodigiani
Gabriella Magistretti
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Luisa Migliavacca
Guya Mina
Filippo Monti
Lucia ed Enrico Morbelli
Luisa Consuelo Motolese
Anna Chiara Nalli
Lilli Nardella
Maria Vittoria Negri
Mirella Pallotti
Stefano Pessina
Francesca Peterlongo
Giovanni Peterlongo
Giuseppe Pezzoli
Gian Pietro Pini
Raffaella Quadri
Giorgio Rocco
Gabriella Sala
Noris Sanchini
Giustiniana Schweinberger
Paola e Angelo Sganzerla
Marilena Signorini
Maria Luisa Sotgiu
Andrea Susmel
Giuseppe Tedone
Adelia Torti
Maria Luisa Vaccari
Vivere l’Arte
Graziella Villa
Giuseppe Volonterio
«SERATE MUSICALI» AMICI STORICI
Carlo Sangalli
Rosanna Sangalli
Fondazione Cariplo
Elisso Virsaladze
Luigi Venegoni
Juana Zayas
Giuseppe Ferreri
Flavia De Zigno
Banca Popolare di Milano
Bianca Hoepli
Camera di Commercio di Milano
*****
Publitalia
Carlo Maria Badini
*****
Alberto Falck
Diana Bracco
Oscar Luigi Scalfaro
Giovanni Spadolini
Martha Argerich
Leonardo Mondadori
Marina Berlusconi
Giuseppe Lodigiani
Cecilia Falck
Giancarlo Dal Verme
Vera e Fernanda Giulini
Tino Buazzelli
Emilia Lodigiani
Peter Ustinov
Maria Grazia Mazzocchi
Franco Ferrara
Conservatorio G. Verdi - Milano
Franco Mannino
Francesca Colombo
Carlo Zecchi
Stefania Montani
Shura Cherkassky
Cristina Muti
Simonetta Puccini