OGGI SAVONA 14 min. 24° max. 31° DOMANI min. 23° max. 31° IL SECOLO XIX GIOVEDÌ 12 GIUGNO 2014 ABUSO D’UFFICIO E TURBATIVA D’ASTA, BUFERA SUI VERTICI ASL PER L’APPALTO DI ALBENGA Ortopedia ai privati sei big sotto inchiesta Nei guai Neirotti, Baldinotti, Agosti, due medici e l’imprenditore Albani GIOVANNI CIOLINA SAVONA. Il “modello Albenga” rischia di sgonfiarsi miseramente di fronte all’inchiesta della procura di Savonachehamessonelmirinol’appalto per l’affidamento sperimentale e provvisorio di un reparto dell’ospedale Misericordia per la chirurgia protesica ortopedica ai privati. In particolare alla Gsl che di fatto è un raggruppamento temporaneo di imprese che annovera la presenza di Omnia Medica, società capogruppo e facente riferimento ad Alessio Albani, mister sanità privata in Liguria e genero di Aldo Dellepiane. Per il momento la tempesta è di quelle violente e in grado di mandare a gambe all’aria l’intera struttura di via Manzoni, anche se il condizionale è doveroso. Le parti interessate si dichiarano serene e certe che il lavoro della magistratura porterà a chiarire tutto, ma la classe dirigente dell’Asl2sièritrovataiscrittanelregistro degli indagati con le accuse di abuso d’ufficio e turbativa d’asta per aver assegnato l’appalto nonostante Gsl fosse l’unica società partecipante. Flavio Neirotti, Graziella Baldinotti e Claudia Agosti, i vertici dell’azienda di via Manzoni, dovranno spiegare, tra l’altro, come non sia stata ribandita l’asta di fronte ad una sola presenza(laGsl),assegnandoinvece la convenzione al raggruppamento temporaneo di imprese facente capo ad Albani e nella quale sono coinvolte la Montallegro di Francesco Berti Riboli, il C.Re.S.S. e la Enne srl di Albenga, la società proprietaria della clinica San Michele di Albenga echehacomeamministratoreunico Anna Maria Gentile, moglie del medico Nicola Nante. Insomma un mix di luminari e nomi eccellenti nel mondo della cura e della riabilitazione ortopedica. Se i vertici della regione Liguria, assessore alla sanità Claudio Montaldo in testa, e i responsabili dell’Asl 2, avevano sposato in maniera entusiasta il progetto proposto per l’abbattimento delle liste d’attesa e le fughe oltreconfine,leprotesteeimugugni di sindacati e di altri professionisti IL MANAGER A CAPO DELL’ASL LA DIRETTRICE AMMINISTRATIVA LA DIRETTRICE SANITARIA Flavio Neirotti, 63 anni, è direttore generale dell’Asl 2 savonese da sei anni. La prima nomina è datata al luglio del 2008, l’ultima riconferma è arrivata pochi mesi fa. Graziella Tizzoni Baldinotti, 55 anni, è direttore amministrativo dell’azienda sanitaria savonese dal 2008. È stata, dal 2005 al 2008, direttore amministrativo del Santa Corona. Claudia Agosti, 59 anni, è direttore sanitario dell’Asl 2 savonese. È la “veterana” dei tre, essendo stata nominata nel suo attuale incarico nove anni fa, nell’agosto del 2005. LE TAPPE DELL’ASCESA DEL PROGETTO PRIVATO AL “SANTA MARIA” DALLA GARA “INFORMALE” DEL 2010 ALL’ESTENSIONE A TUTTA LA LIGURIA SAVONA. Un lungo susseguirsi di delibere approvate dall’Asl 2 savonese e dalla Regione. Il “modello Albenga” nasce ufficialmente a metà del 2010. In quel periodo l’Azienda sanitaria elabora un progetto finalizzato alla creazione di un centro per il recupero delle fughe sanitarie - problema molto avvertito in Liguria, tanto che i pazienti che “fuggono” in Lombardia e Piemonte per farsi curare costano alla Regione circa 40 milioni di euro l’anno - nell’ospedale Santa Maria della Misericordia di Albenga.Sitrattadigarantireunincrementodell’attivitàdi chirurgia ortopedica, trattenendo in Liguria i pazienti savonesi e quindi risparmiando un bel po’ di milioni. La Regione, nell’agosto del 2010, approvò questo progettoeafineanno,il3dicembre2010,fuindettaunagara informaleperlarealizzazionedelprogettoel’attribuzione a un soggetto privato di 18 posti letto al primo piano del nosocomio ingauno. Nella gara si fa riferimento a un contratto di nove anni, per un importo che la stessa Regione stima intorno ai 63 milioni di euro. Il 5 maggio del 2011 una delibera del direttore generale dell’Asl 2, Flavio Neirotti,aggiudicailprogettoall’unicaofferta,quelladel raggruppamento temporaneo di imprese Gsl (Gruppo sanitarioligure)costituitodadiversesocietà:lasavonese Omnia Medica, Villa Montallegro di Genova, il Cress (in cui figurano Cooperarci e la cooperativa savonese “Il OPERAZIONE DEI NAS DOPO UN ESPOSTO Gestione “Sos”, blitz dei carabinieri negli uffici del 118 acquisiti documenti Nel mirino dei militari i turni di lavoro e le mansioni assegnate al personale Faggio”) e la Enne srl di Albenga. Questi soggetti costituiscono in seguito un’unica società: nasce ufficialmente Gsl. Nel novembre del 2011 Asl e Gsl sottoscrivono un contratto che prevede attività chirurgica, degenza e riabilitazione. Dopo pochi mesi, nel maggio del 2012, l’Asl 2 promuove presso la Regione l’ipotesi di estendere il servizio di sperimentazione anche ai residenti in provincia diImperia.Doponeancheunmese(primogiugno)laRegione approva e vien deciso un incremento del budget di 2,5 milioni e l’allestimento di altri sette posti letto, arrivando a un totale di 25. Si arriva allo scorso anno: a gennaioilprogettovienerielaboratodall’Aziendasanitariae a marzo la Regione approva, riconoscendo l'attività di Gsl come Centro regionale di eccellenza. Viene sottoscritto un nuovo contratto unitario, della durata di sette anni (fino al 2020): i posti letto vengono raddoppiati, arrivando a cinquanta, e l’importo presunto annuo viene innalzato a poco meno di 22 milioni di euro. Il 2013 si è chiuso per Gsl con circa 2000 interventi eseguiti e per il primo trimestre 2014 le previsioni erano di passare da 220 a 330 interventi al mese, in modo da chiudere l’anno con oltre 3500 interventi di chirurgia ortopedica (soprattutto protesi all’anca e al ginocchio) eseguiti. M. D. F. FEDERICA PELOSI SAVONA. Blitz da parte dei Nas dei carabinieri nella sede savonese del 118. Il controllo, che si è protratto per circa due ore, si è concentrato su documentirelativiall’organizzazione interna della centrale ed è avvenuto in seguito all’esposto presentato da alcuni dipendenti dell’Asl 2. Nel mirino dei militari, possibili irregolarità nella gestione delle emergenze: in particolare, il sospetto è che queste vengano trattate da personale tecnico che, spesso, nel rispondere alle telefonate di “sos”, si sostituirebbe a quello medico senza però avere una preparazione adeguata per offrire la migliore risposta possibile in situazioni di crisi. I Nas si sono concentrati sui turni del personale della centrale per ca- avevano fatto da contraltare al plebiscito di consensi arrivati dal mondo politico prevalentemente della sinistra ligure: a partire dalla giunta regionale di Claudio Burlando. Enonèesclusochepropriodaunadi questevocifuoridalcoropossaessere partito l’assist per l’indagine della magistratura che ha portato il sostituto procuratore della repubblica UbaldoPelosiadiscrivereperoraalmeno sei persone nel registro degli indagati. Oltre ai tre dirigenti Asl e a unmedicocheavevaseguitolapratica, sono stati indagati Alessio Albani e il consulente di Omnia (ex responsabile del personale Asl) Angelo Antoniol. Ma l’elenco potrebbe estendersi ulteriormente. Al blitz dell’altra mattina in via Manzoni, alla sede di Omnia Medica inviaPaleocapa,all’ospedaleNostra SignoradiMisericordiaadAlbengae in casa del consulente, ieri mattina ha seguito un’altra perquisizione all’ufficio personale dell’Asl 2 in centro a Savona. Anche in questo caso le fiamme gialle avrebbe acquisito documenti e e visionato i computer. Ilblitzdegliuominidelnucleodipolizia tributaria della guardia di finanza ha creato non poco scalpore nel mondo ospedaliero savonese che si era diviso sulla bontà dell’operazione. «Al primario del Santa Corona Andrea Camera, con una lista di attesa chehasuperatolemilleunità,sidice che, oltre a garantire la sua attività operatoria a Pietra, deve andare ad operare dentro Gsl con circa 200 interventiall’anno-avevaspiegatoCiro Ferrentino, responsabile sanità della Cgil Fp -. Si tratta, in base alle tariffe Drg, di circa 2,5 milioni di euro. Ovviamente l’equipe di Pietra Ligure sarebbe in grado di operare al pomeriggio aprendo le sale operatorie e restando, secondo noi, ampiamente dentro i budget previsti per Gsl.LaCgilvuoleunasanitàchefunzioni, che sia di eccellenza che non diventi un business solo per pochi e che dia le adeguate risposte al cittadino che non deve essere visto come un profitto». [email protected] LA PRECISAZIONE «NON ABBIAMO ANCORA NOMINATO LEGALI FIDUCIARI» ••• SAVONA. «In riferimento all’articolo pubblicato sul Secolo XIX in data odierna, titolato: Scelti i “Magnifici sei” avvocati che difenderanno l’azienda, si precisa che questa Azienda non ha proceduto ad alcuna nomina di legali fiduciari». La precisazione dell’Asl arriva nella tarda mattinata e mette un primo punto fermo alle indiscrezioni che trapelavano da giorni. Che non ci sia ancora alcuna delibera al riguardo è evidente, anche perché nei giorni scorsi l’avvocato Roberto Romani aveva rigettato la proposta arrivata dai vertici Asl, non accettando le condizioni proposte. Decisione che deve aver spiazzato l’Azienda, costretta a riformulare la rosa dei papabili. © RIPRODUZIONE RISERVATA pire se vi siano stati momenti in cui arispondereallerichiestediaiutovi fossero operatori impreparati a gestire al meglio situazioni in cui tempismo, prontezza e formazione ad hoc sono fondamentali per salvare vite umane. Sotto la lente di ingrandimento anche eventuali turni scoperti, l’utilizzo delle automediche e, in generale, l’organizzazione interna del 118 savonese. Al momento il direttore di “SavonaSoccorso”sitrinceradietrounno comment, in attesa dello sviluppo delleindaginiedelleconclusionicui arriveranno gli investigatori: «Confermo l’ispezione avvenuta nella nostrastruttura.Dipiùoranonposso né voglio dire» taglia corto Salvatore Esposito che, già qualche giornofa,quandoerascoppiatoil“caso”, aveva sottolineato come la gestione telefonica delle chiamate di emer- Un operatore di Savona Soccorso genza e di aiuto possa essere seguita dapersonaletecnicodopoaversvolto determinati corsi di formazione. Nessuna disfunzione, dunque, secondo gli addetti ai lavori. In questi giorni, inoltre, il personale del 118, che opera per offrire il miglioreservizioachinehanecessità,sisente“accerchiato”evittimadi unacampagnadenigratoria,mentre c’è chi fa riferimento a una normativa regionale che “giustificherebbe” ciò che sembra accadere al centralino di “Savona Soccorso”. L’esposto da cui è partita l’indagine, però, parla di un caos di ruoli in cui sarebbe difficile raccapezzarsi: non solo tecnici che affiancano medici e infermieri nel rispondere, ma anche centralinisti che fanno gli infermieri e, questi ultimi, che di notte, durante la settimana, farebbero i medici. IL SECOLO XIX GIOVEDÌ 12 GIUGNO 2014 15 PARLA L’AMMINISTRATORE DELEGATO GSL «Nulla da nascondere, ok anche dalla Regione» Albani: «Sono sereno, abbiamo seguito un iter cristallino» IL COLLOQUIO MARIO DE FAZIO SAVONA. Si mostra tranquillo per L’Ortopedia Gsl, reparto d’eccellenza all’ospedale di Albenga glisviluppichel’inchiestadellaProcura di Savona potrà avere sul suo “fiore all’occhiello”, il progetto di sperimentazione pubblico-privato per la chirurgia ortopedica gestito dalla società Gsl nell’ospedale di Albenga. Ma si percepisce dalla voce che Alessio Albani, amministratore delegato del Gruppo sanità ligure, all’indomani del blitz della Finanza e dell’iscrizione nel registro degli indagati, non ci sta a far sporcare l’immagine della sua attività al Santa Maria della Misericordia. «Sono assolutamente tranquillo e sereno, consapevole di aver sempre operato nella massima trasparenza - commenta Albani -, e mi dichiaro fin da subito a disposizione Alessio Albani percollaborareconleautoritàcompetenti perché si dimostri la totale correttezza del mio comportamento e della società Gsl». Le indagini di Finanza e Procura avrebberonelmirinoiprocedimenti amministrativi che hanno portato al via libera - tramite più delibere approvatesiadall’Aziendasanitaria L’ASSESSORE REGIONALE INTERVIENE SULLA BUFERA CHE HA INVESTITO LA SANITÀ SAVONESE «ASPETTIAMO DI CAPIRNE DI PIÙ» Montaldo si smarca: «La nostra è una scelta politica, i giudici indagano sugli atti» SAVONA. Quando risponde al telefono, a metà pomeriggio,èaunconvegnoaGenova.Escefuori per parlare e cade dalle nuvole. «Non so nulla, ho lettosulSecololanotiziadelleperquisizionidella Finanza ma non so altro». Claudio Montaldo ci va (comprensibilmente) cauto nel commentare l’inchiesta della procura di Savona per la quale sono finiti iscritti nel registrodegliindagatiitreverticidell’Asl2savonese: il direttore generale Flavio Neirotti, il direttore sanitario Claudia Agosti e il direttore amministrativo Graziella Baldinotti. L’assessore regionale alla salute comprende benissimo che mettere sotto inchiesta i tre responsabili della sanità savonese non può non chiamare in causa la Regione, che delle scelte dell’Azienda sanitaria è politicamente responsabile. «Vedremo quali saranno le contestazioni - spiega Montaldo - per noi quello del Gruppo sanità ligure ad Albenga è un progetto importante, nato per ridurre la mobilità passiva in un campo così delicato come l’Ortopedia. Per il resto evito di commentare qualcosa di cui non conosco ancora bene i detta- Autorità in visita all’Ortopedia il primo giugno 2013 gli». Ma la scelta di puntare sul progetto di sperimentazione pubblico-privato nel Santa Maria della Misericordia porta il timbro della Regione, oltreovviamenteaquellodell’Asl2savonese.Sul punto, però, Montaldo opera una distinzione tra sfera politica e sfera amministrativa. «La magistratura - replica - interviene sugli atti, non sulle decisioni politiche. La nostra decisione era finalizzata a ridurre il fenomeno delle fughe sanita- rie. Sul resto, ripeto, evito di commentare». In attesa degli sviluppi dell’inchiesta, quindi, l’assessore regionale alla salute rivendica con forza la scelta politica di puntare su un soggetto privato.LostessoMontaldohapiùvolteindicato il“modelloAlbenga”comeemblemadiunnuovo modo di intendere la sanità che avrebbe fatto scuola. Più volte ne ha parlato in pubblico, esaltando l’attività di Gsl nel nosocomio ingauno. E anche il presidente della Regione, Claudio Burlando, intervistato in passato dal Secolo, indicò nel modello Albenga «un’operazione azzeccata checihapermessodibloccarelefughedipazienti in Piemonte e Lombardia», spingendosi a dichiarare che «può diventare un punto di riferimentopertuttiiliguri».Cosacheinrealtàèavvenutacircaunannofa,quandoilprogetto-inizialmente rivolto soltanto ai residenti in provincia di Savona e poi a quelli dell’Imperiese - fu allargatoatuttiiresidentiinLiguria.Decisionechefu formalizzatadaduedelibereapprovatedall’Asl2 savonese e dalla giunta regionale. M. D. F. che dalla Regione, a partire dalla gara informale indetta nel 2010 - della convenzione che permette a Gsl di operare all’interno dell’ospedale di Albenga per recuperare le fughe sanitarie fuori regione nel campo dell’Ortopedia. Un procedimento che, secondo Albani, «riguarda atti che hanno percorso un iter cristallino, con le autorizzazioni da parte degli organi istituzionali e amministrativi sia dell’Asl che della Regione Liguria, oltre a potersi avvalere di autorevoli pareri da parte di legali sia interni che esterni all’ente regionale». Nulla di irregolare sul versante amministrativo,secondol’amministratoredelegatodiGsl,nonostante sia proprio su quel versante che pare si stiano concentrando le attenzioni della Procura. Ma Albani, in attesa di comprendere meglio quali siano i comportamenti che gli vengono contestati, si sente tranquillo. E rinnova la propria fiducia nell’operato della magistratura savonese. «Né io né Gsl abbiamo alcunchédanascondere,esiamocertiche la Giustizia, facendo il suo corso, lo dimostri pienamente», conclude. Enfant prodige dell’imprenditoria savonese, nonostante la giovane età, - ha appena 37 anni - può contare già su un bagaglio di esperienze professionali significative, soprattutto in ambito sanitario. Sposato con Valeria Dellepiane, una delle figliedelcavaliereAldo,notocostruttore e tra i principali imprenditori della provincia, nonchè patron del Savonacalcio,haoccupatoruoliimportanti nella Demont, l’azienda di famiglia, specializzandosi in diversi settori,tracuiilnavale,l’industriale elebonifiche.Dafinefebbraioscorso è entrato a far parte del Cda di Banca Carisa, come consigliere indicato da Carige. Alla fine del 2005 arriva l’intuizione che lo porta a fondare il Gruppo sanità ligure: la società della sanità privata negli anni si rafforza, anche grazie alla holding Omnia medica, creando un consorzio di medici di famiglia e di specialisti e aprendo un poliambulatorio aSavona,inpiazzadelPopolo, che va ad integrare la continuità assistenziale nel week end. Ma il fiore all’occhiello resta Gsl, l’azienda ora finita nel mirino della magistratura. AVEVANO DETTO 15 -8-2013 SCELTA FELICE L’Ortopedia ai privati? È stata una scelta azzeccata. Può diventare un punto di riferimento per tutti i liguri CLAUDIO BURLANDO presidente della Regione Liguria 6-7-2013 PRIVATI UTILI Il modello da seguire è Albenga: i privati sono utili al sistema e si collocano dove il pubblico non è capace di operare bene CLAUDIO MONTALDO assessore regionale alla Sanità
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