Volume 9, numero 42 Sommario 19.10.2014 Economia Editoriale Il patibolo del tempo ''Lo UKIP italiano lancia la campagna per il referendum sull'euro'' di Ambrose Evans-Pritchard #fuoridalleuro BREAKING NEWS: MPS SOSPESA BREAKING NEWS: SPREAD OLTRE I 170 PUNTI Informazione Press obituary/4: Pure Player 2013 Il referendum per uscire dall'euro si può fare #fuoridalleuro Lega degli euromolli: il referendum si può fare! #fuoridalleuro Giornali, fate pace con voi stessi Minipost I 500.000 del Circo Massimo #Italia5Stelle Farage sostiene il referendum M5S per uscire dall'euro #fuoridalleuro I server della Camera Palermo, 26 ottobre: mandiamo a casa Crocetta #sfiduciaday Il M5S lavora al ripristino del gruppo europeo EFDD Domanda in Duomo: #RenzieSapevaDiGenova? ''Panorama'' in tribunale Passaparola Passaparola - Inceneritori for Dummies: come chiuderli, di Walter Ganapini Politica L'#Italia5Stelle c'è già! #fuoridalleuro #RenzieSapevaDiGenova: dimissioni subito! Chi è responsabile del disastro a Genova? #RenzieTagliaLaSanità #Italia5Stelle: tutti i numeri di un successo "Dal momento che mi trovo sulla riva del mare, dal mare posso imparare. Nessuno ha il diritto di pretendere dal mare che sorregga tutte le imbarcazioni o di esigere dal vento che riempia costantemente tutte le vele. Così nessuno ha il diritto di pretendere da me che la mia vita divenga una prigionia al servizio di certe funzioni. Non il dovere prima di tutto, ma prima di tutto la vita! Come ogni essere umano, devo avere diritto a dei momenti in cui posso farmi da parte e sentire di non essere solo un elemento di una massa chiamata popolazione terrestre, ma di essere un’unità che agisce autonomamente. Solo in questi momenti posso essere libero davanti a tutte quelle consapevolezze sulla vita che mi hanno prima portato alla disperazione. Posso riconoscere che il mare e il vento non potranno che sopravvivermi, e che l’eternità non si cura di me. Ma chi mi chiede di curarmi dell’eternità? La mia vita è breve solo se la colloco sul patibolo del calcolo del tempo. Le possibilità della mia vita sono limitate solo se faccio il conto della quantità di parole o di libri che avrò il tempo di produrre prima della mia morte. Ma chi mi chiede di fare questo conto? Il tempo è una falsa misura per la vita. Il tempo è in fondo uno strumento di misura privo di valore, perché tocca esclusivamente le mura esterne della mia vita. Ma tutto quel che mi accade di importante, tutto quel che conferisce alla mia vita il suo contenuto meraviglioso – l’incontro con una persona amata, una carezza sulla pelle, un aiuto nel bisogno, il chiaro di luna, una gita in barca sul mare, la gioia che dà un bambino, il brivido di fronte alla bellezza – tutto questo si svolge totalmente al di fuori del tempo. Che io incontri la bellezza per un secondo o per cent’anni è del tutto indifferente. Non solo la beatitudine si trova al di fuori del tempo, ma essa nega anche ogni relazione tra il tempo e la vita. Depongo dunque il fardello del tempo dalle mie spalle e, con esso, quello delle prestazioni che da me si pretendono. La 1 mia vita non è qualcosa che si debba misurare. Né il salto del capriolo né il sorgere del sole sono delle prestazioni. E nemmeno una vita umana è una prestazione, ma uno svilupparsi e ampliarsi verso la perfezione. E ciò che è perfetto non dà prestazioni, opera nella quiete. È privo di senso sostenere che il mare esiste per sorreggere flotte e delfini. Lo fa, certo, mantenendo però la sua libertà. Ed è altrettanto privo di senso affermare che l’uomo esiste per qualcos’altro che non sia il vivere. Certo, egli alimenta macchine o scrive libri, ma potrebbe fare qualsiasi altra cosa. L’essenziale è che faccia quel che fa mantenendo la propria libertà e con la chiara coscienza di avere in sé – come ogni altro della creazione – il proprio fine. Egli riposa in se stesso come una pietra sulla sabbia." Stig Dagerman da ‘Il nostro bisogno di consolazione" I 500.000 del Circo Massimo #Italia5Stelle L'#Italia5Stelle c'è già! #fuoridalleuro Press obituary/4: Pure Player 2013 Minipost 12.10.2014 Politica 12.10.2014 Informazione 13.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); Italia5Stelle si è conclusa. E' stata una tre giorni emozionante e ringraziamo le centinaia di migliaia di italiani che hanno partecipato all'evento, dal vivo e seguendo la diretta in streaming. L'Italia5Stelle c'è già! Chi è stato con noi in questi giorni l'ha vista. Chi si informa e non si lascia abbindolare dai media di regime, sa tutto quello che abbiamo fatto da semplice forza di opposizione e lo vede tutti i giorni. Quello che continueremo a fare è quello che abbiamo sempre detto e per cui siamo stati mandati in Parlamento da 9 milioni di italiani e si può riassumere in due punti: - il reddito di cittadinanza perché nessuno deve rimanere indietro il referendum per uscire dall'euro perché la situazione economica attuale è insostenibile e non c'è più tempo Dobbiamo prenderci le macerie e costruire un'Italia nuova. Appena cesserà l'allerta meteo Beppe Grillo e i parlamentari del M5S si recheranno nei luoghi colpiti dall'alluvione di Genova per aiutare concretamente le popolazioni colpite ed evitare che vengano dimenticati come è già successo appena qualche anno fa. Una parola ha risuonato oggi al Circo Massimo ed è il nostro mantra: ONESTA'! L'Italia5Stelle c'è già. E' l'Italia degli italiani onesti. Mandiamoli a casa e prendiamoci questo Paese. Non c'è più tempo! Clicca sul banner per fare la tua donazione! googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); Questo quarto post sulla morte dei giornali sarà inserito nello studio "Press obituary" di prossima pubblicazione su questo blog. La fine dei giornali è una delle cose più prevedibili del nostro futuro, gli unici che non lo sanno ancora sono i giornalisti. Si tratta solo di stabilire la data del decesso che da Stato a Stato varia tra i 5 e i 10 anni. CI sono oggi tre modalità prevalenti per affrontare il mercato: carta, carta/digitale e solo digitale ("pure player"). I pure player vivono prevalentemente di pubblicità e di abbonamenti digitali. La logica sottostante dei costi è però quella dei giornali di carta con redazioni dai costi insostenibili on line e con un utilizzo parziale o addirittura scadente dei social e delle piattaforme digitali. Il risultato in Italia è che i pure player sono pura perdita. Di seguito i dati tratti da Datamediahub per risultato economico 2013: Linkiesta: -1.500.000 The Huffington Post: -847.000 Lettera43: -621.000 Il Post: -486.000 Blitz Quotidiano: -118.000 Una conseguenza di queste perdite potrà essere da parte degli investitori una chiusura il più possibile anticipata dei pure player in mancanza di ritorni economici nel breve periodo, come in effetti sta già succedendo. Post precedenti: - Press obituary/1 Pubblicità - Press obituary/2 Estinzione - Press obituary/3 Iceberg Italia googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); "500 mila Persone (secondo la Polizia 150.000, ndr). Lo avevamo detto e così è stato: ieri, seconda giornata di #Italia5Stelle, abbiamo riempito il Circo Massimo. Oltre 100mila persone si sono raccolte nell'area davanti al palco centrale per ascoltare Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio; ma calcolando il flusso nell'intera giornata di ieri, dalle 10 del mattino fino a tarda sera, e considerando l'intera area, possiamo dire che si sono registrate in totale 500mila presenze. Nell'Italia5Stelle, rappresentata da 177 gazebi disseminati al Circo Massimo abbiamo dato vita all'idea di democrazia che da sempre anima il Movimento 5 Stelle. Abbiamo portato i nostri eletti parlamentari europei, senatori, deputati, sindaci, consiglieri regionali e comunali fuori dalle Aule e dalle istituzioni e li abbiamo messi realmente a disposizione della gente e della loro necessità di conoscere e capire. Mentre le telecamere tv (schiave della vecchia politica e di un modo stantio di raccontarla) si concentravano sul palco, negli stand stracolmi prendeva vita la vera Politica, quella al servizio dei cittadini. E sono stati loro il vero spettacolo! Il fulcro di questi tre giorni sono state le agorà nate spontaneamente fuori e dentro i gazebi: visti dall'alto restituiscono la forma di un'Italia tutta bianca, più bella più pulita. E' l'Italia che il Movimento 5 Stelle sogna e che non smetterà mai di realizzare." M5S Parlamento 2 Passaparola - Inceneritori for Dummies: come chiuderli, di Walter Ganapini Passaparola 13.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); Al Circo Massimo in tre giorni l’Arpa stima una raccolta differenziata oltre il 70%. Il Circo Massimo, quando è stata smantellata l’intera struttura, era pulito come non lo è mai stato perché il Movimento 5 Stelle attira a sé gente “pulita”. Gli inceneritori fanno bene solo ai politici e alle aziende a cui affidano la gestione del business, per tutti gli altri nuoce alla salute, alle tasche e all’ambiente. Costruire un inceneritore oggi è anacronistico e delinquenziale, non smantellare gli esistenti è tafazziano. Il Passaparola odierno è di Walter Ganapini (docente, scienziato e membro Onorario del Comitato Scientifico dell'Agenzia europea dell'ambiente) e del suo vademecum per gli amministratori dei comuni d’Italia che vogliono combattere gli inceneritori. Beppe Grillo "Contento di poter fare oggi un ragionamento dedicato ai nuovi amministratori di città, ai giovani che si avvicinano al tema molto importante di governo dell’interesse comune, nell’interesse comune, dei beni comuni. Per riavvicinare e per fare sì che i cittadini si approprino di nuovo della politica e del governo della loro vita, della loro città e dei loro territori. Chiunque arrivi alle responsabilità di governo deve assolutamente fare un punto zero, come si dice aziendalmente una due diligence, deve registrare quello che trova arrivando e da questo punto di vista la gestione dei rifiuti è un tema estremamente delicato. Ci troviamo, come Italia nel pieno di una crisi finanziaria globale terribile, così come sappiamo di essere nel pieno di una crisi ambientale senza precedenti, si chiama cambiamento climatico, ne vediamo e viviamo tutti i giorni gli effetti, e sappiamo che l’unico modo per uscirne, e questo deve animare i giovani amministratori in maniera molto forte, è di pensare di costruire nuovi stili di vita, di produzione e di consumo. Dobbiamo ricordarci di quello che ci hanno sempre detto i nativi d’America:" Noi abbiamo ricevuto la terra in prestito dai nostri figli, dobbiamo renderla loro possibilmente migliore di quello che abbiamo trovato" arrivando noi, oggi non è così. L’unico sviluppo possibile, che hanno di fronte le città, i territori che compongono l’Italia, è lo sviluppo sostenibile che miri alla qualità ambientale, sociale, alla appropriazione e innovazione; non come temi genericamente ecologici, ma perché: qualità ambientale, qualità sociale e propensione all’innovazione sono fattori competitivi di prima grandezza anche nel pieno della crisi attuale. Oggi in tema di rifiuti la strategia che in moltissimi Paesi stanno facendo propria va sotto il nome di Rifiuti Zero. Rifiuti Zero vuole dire riprogettare i beni, le merci, i servizi, tenendo conto del fatto che le risorse di cui disponiamo non sono illimitate. maggiore efficienza, riuso, recupero e riciclo della materia attraverso ovviamente la forma più diretta, che è il coinvolgimento dei cittadini nella pratica della raccolta differenziata porta a porta. Questa esigenza non ci viene dettata ancora una volta da, come dire, approcci utopistici, è la termodinamica, da un lato, che ci dice che il recupero di materia è la maniera più intelligente e efficiente per gestire i flussi di rifiuto e è l’economia che ci dice che qualunque scelta del passato costa molto di più rispetto al nuovo che avanza, un rapporto tra un inceneritore e un impianto di trattamento meccanico biologico è di10 a 1, sia come investimento che come esercizio. Chi si avvicina oggi a governare la città deve sapere che purtroppo in Italia la gestione rifiuti ha due caratteristiche peculiari e fortemente radicate. La gestione dei rifiuti è come le grandi opere pubbliche da sempre un canale di finanziamento illecito della politica, in Italia poi a questo si associa, combinandosi con quello che ho appena detto, una presenza intollerabile dell’economia criminale nella gestione dei rifiuti, e là dove i partiti avessero, come dire, allentato la presa, per esempio, sulle società di gestione dei rifiuti, hanno provveduto attraverso un percorso di finanziarizzazione dissennata trasformando i servizi pubblici locali in società per azioni con l’idea di fare concorrenza e efficienza. In realtà, come tutti i cittadini sanno, ci si trovandosi a dover pagare molto di più per servizi di molto minore qualità. Bisogna sapere che chi è interessato alle discariche e agli inceneritori, che sono esattamente le tecnologie da superare, sono interessi forti, molto forti, sappiamo del peso dell’economia criminale nelle discariche, sappiamo di interessi nel campo degli inceneritori, sappiamo che c’è un punto di convergenza messo in luce da molte indagini in corso, tra questi due aspetti, come dire prossimo alla politica e prossime all’economia criminale. E tutto questo ci fa perdere di vista gli obiettivi che in tutto il mondo si perseguono, non solo degli aspetti economici, competitivi, di un territorio, ma oggi anche di fatti che riguardano la salute nostra, la salute dei nostri e che sono diventati, come dire, particolarmente visibili, alla luce anche di rilevazioni con tecnologie moderne, mi riferisco al fatto che, per esempio, in Italia la pianura padana e non solo, è, secondo il satellite ambientale Envisat, una delle 4 aree più inquinate dal punto di vista della qualità dell’area a scala mondo. Sappiamo addirittura che per quanto riguarda un particolare elemento inquinante, le polveri sottili, la qualità dell’area padana, per esempio, definito ufficialmente dall’istituto di ricerca sul cancro di Lione, che è Benchmark anche per l’organizzazione mondiale della sanità, l’area padana hanno detto all’istituto di ricerca sul cancro di Lione pochi mesi fa, è cancerogeno ufficialmente, soprattutto per la quantità di polveri sottili che si respirano oltre agli altri inquinanti, ma come mostra una immagine anche frequente a Firenze. Non solo la pianura Padana si ritrova a 3 dovere fronteggiare un problema molto forte di inquinamento atmosferico e dunque non ha nessun senso realizzare nuovi inceneritori, avere addizionali a emissioni a degradare una situazione già compromessa e certamente conviene tendere a spengerne là dove ve ne siano di operativi. Dobbiamo anche essere consapevoli, lo devono essere i nuovi amministratori, che gli interessi economici enormi al tema dei rifiuti, sono anche capaci di inventarsi le emergenze, pure di arrivare a determinare scelte che vadano nel senso o delle discariche o degli inceneritori. In questo non aiutano certo le normative, negli ultimi anni abbiamo perso il contatto con l’Europa, con i paesi migliori, e la normativa italiana in tema di rifiuti è contorta, volutamente confusa e nel frattempo sono stati distrutti gli organi di controllo. Non c’è più un' agenzia nazionale di protezione dell’ambiente, le agenzie regionali devono sottostare, in qualche misura alla politica, a partire dalla nomina dei direttori generali e sono ormai prive di risorse, anche quelle più note e una volta migliori. Allora che cosa deve fare un amministratore giovane e che si avvicina al tema dei rifiuti sul proprio territorio e si ritrova, per esempio, a avere un inceneritore? Se io ho un inceneritore sul mio territorio devo immediatamente, punto zero, registrare che cosa trovo, fare il punto sulle emissioni, verificare attentamente tutto quello che è stato analizzato nel tempo dal punto di vista delle emissioni di quel forno; devo chiedere che immediatamente vengano posizionati sensori per la registrazione in continuo dei principali inquinanti e che quei dati oltre che a andare in continuo all'agenzia che deve monitorare l’impianto, vadano anche su dei display, per esempio davanti al municipio e rendano evidenti in tempo reale i dati emissivi del forno stesso. Oggi la tecnologia lo consente e ha costi estremamente contenuti. Bisogna chiedere na verifica a un validatore terzo indipendente, di quali flussi siano entrati dentro l’inceneritore, se coerenti con le autorizzazioni ottenute, e devo verificare con grande attenzione dove vanno i flussi in uscita dell’inceneritore, a partire dalle scorie di incenerimento che per la composizione dei rifiuti attuali molto spesso sono rifiuti pericolosi. È una pratica illegale, costante di combinazione con altre matrici, per diluirne il carico tossico, e questo non va bene. Devo a tutti i costi verificare i costi dell’incenerimento, dell’impianto, devo verificare la manutenzione, devo iniziare a chiedere manifestazioni di interesse per opzioni alternative, per esempio il trattamento meccanico biologico, proprio per ridurre la quantità di rifiuti che altrimenti dovrebbero andare a discarica. È del tutto evidente che il cuore del primo passo da fare, e durante e dopo queste verifiche, è imporre al gestore e lavorare con i cittadini, seriamente, continuativamente, per fare decollare la raccolta differenziata porta a porta e realizzare le fabbriche dei materiali, quindi favorire il recupero, il riuso, il riciclo della materia, negoziare direttamente con il consorzio nazionale imballaggi, Conai, e la gestione diretta dei soldi che dal CONAI arrivano a ripagare lo sforzo dei cittadini, con la raccolta differenziata. Per chi invece non ha un inceneritore funzionante, ma ne ha uno in progetto, da parte della grande finanziaria multiutilities che cosa deve fare? Anche qui devo fare molto seriamente, con persone rigorose e preparate, la verifica del progetto, la verifica dei percorsi autorizzativi, la verifica dei costi, vedere subito le alternative oltre all’immediata partenza della raccolta differenziata porta a porta, che ripeto, in poche settimane porta a ridurre del 70% la quantità di rifiuti. Su queste alternative devo impegnare chi mi propone l’inceneritore, anche perché, come già si è detto, fare un inceneritore per dei rifiuti che a quel punto devono essere tanti, sennò come accade ovunque anche in Germania, non sanno come alimentarlo, e l’investimento diventa un enorme buco e debito, come si registra anche nel nostro Paese. io amministratore devo chiedere un impegno perché l’inceneritore costa 10, fare la raccolta differenziata porta a porta, fare il trattamento meccanico biologico di stabilizzazione, fare rifiuti zero, costa 1, quindi è evidente il risparmio di risorse che questo modello non dissipativo consente i cittadini. Se la costruzione dell’impianto fosse iniziata bisogna fare una verifica attentissima della qualità dei collaudatori, se sono competenti, se non hanno conflitti di interesse, se non sono stati amministratori di società nate nell’ambito del proponente l’impianto, e devo fare una verifica diretta, dei collaudi, in modo da verificarne la serietà. Questo è molto importante, nel nostro Paese, devo verificare tutti i giorni il rispetto delle normative che regolano i rapporti di lavoro, i cosiddetti Durc, piuttosto che il rispetto delle normative sanitarie e di prevenzione per i lavoratori, nel caso in cui fossimo addirittura vicini alle fasi di avviamento dell’impianto, massimo deve essere il controllo dei flussi in ingresso e dell'efficienza delle fasi di avviamento che molto spesso mettono in risalto, sempre di più lo dimostrano i casi, per esempio, di Torino, le inefficienze progettuali e realizzative degli impianti stessi. Dove non si fanno queste cose, tempestivamente, con persone rigorose e serie e con un costante rapporto con i cittadini ovviamente può prevalere l’interesse molto forte a spendere i soldi di tutti in funzione del privilegio e dell’utile di pochi. Questo è quello che si è registrato e si registra nel nostro Paese, quindi basta inceneritori, l’aria che respiriamo non lo consente, non lo consente l’economia, non lo consente il fatto che vogliamo un Paese competitivo, che per esserlo, deve avere propensione, rinnovazione, qualità sociale e qualità ambientale , processi produttivi e prodotti. Dobbiamo combattere lo spreco di denari e di risorse, sapendo che questa, la nuova strada che i nuovi amministratori devono praticare, vuole dire anche qualità, certamente, competitività, ma anche occupazione e lavoro qualificato, nuova imprenditorialità. Per questo è importante che chi si avvicina al governo delle città applichi queste piccole regole che però sono fondamentali per evitare errori che poi dovremmo, come dire, di cui dovremmo pagare gli effetti per tempi molto lunghi. Le regole da applicare per i giovani amministratori, quindi, sono.. giovani non è solo un dato anagrafico, per chi non abbia già avuto esperienze di governo diretto di amministrazioni di istituzioni, là dove non si applichino queste regole è possibile, anzi è probabile, che i fortissimi interessi, e ripeto molto prossimi al tema affari e politica, inquinato pesantemente dal tema economia criminale, è possibile che quei grandi interessi, fortissimi, prevalgano e dunque portino a fare scelte o a tenere in vita scelte che sono contrarie all’interesse generale, che costano molto, ma che sono molto lucrose per chi gestisce questi poteri e questi interessi. Quindi non bisogna perdere assolutamente la presa, essere tempestivi, determinati, applicare le semplici regole del manuale operativo già quando si arriva in Comune o nell’ente che si va a governare, e sapendo che questa nuova strada, che è perfettamente comprensibile da parte dei cittadini, implica anche, come dire, un forte lavoro culturale, a cui sono molto interessati i giovani, come dimostrano tutti i giorni, ma sapendo che battere la nuova strada in tema di rifiuti vuole dire non solo risolvere problemi ambientali, vuole dire creare competitività, qualità della nostra vita, grandi possibilità di nuova occupazione e nuova imprenditorialità qualificata" Walter Ganapini 4 Farage sostiene il referendum M5S per uscire dall'euro #fuoridalleuro Minipost 13.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); "Sono al 110% con il MoVimento 5 Stelle nella richiesta di un referendum sul disastroso Euro e sono lieto che Beppe Grillo e i suoi attivisti abbiano chiesto una consultazione pubblica su questo tema di vitale importanza. L'Euro è stato un disastro economico e sociale per il popolo italiano. Lasciate che la gente dica la loro, lasciate loro il diritto di difendere il loro futuro. Un'uscita dall'Euro proverebbe che i cittadini si vogliono riappropriare della sovranità sottratta loro dai banchieri della BCE a Francoforte, dalle grandi aziende in Germania e dagli opulenti burocrati a Brussels. Con questa mossa gli attivisti del MoVimento 5 Stelle e i partiti euroscettici al Parlamento Europeo possono contribuire a quel cambiamento così necessario della fallimentare situazione attuale." Nigel Farage ''Lo UKIP italiano lancia la campagna per il referendum sull'euro'' di Ambrose Evans-Pritchard #fuoridalleuro Economia 14.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); "Il MoVimento 5 Stelle in Italia ha lanciato un referendum per il ritiro dall'euro per risollevare il Paese dalla depressione e proteggere la democrazia italiana, una svolta drammatica per un Paese che è stato appassionatamente pro-europeo per 60 anni. "Dobbiamo lasciare l'euro il più presto possibile", ha detto Beppe Grillo, il combattivo comico-politico e fondatore del partito di protesta che è entrato trionfalmente in Parlamento in Italia lo scorso anno con il 26% dei voti. "Raccoglieremo mezzo milione di firme in sei mesi - un milione di firme - e porteremo la legge popolare in Parlamento, e questa volta grazie ai nostri 150 legislatori, dovranno parlare con noi." Gianroberto Casaleggio, stratega economico del partito, ha detto che il movimento aveva esposto le sue richieste minime a maggio, chiedendo l'adozione degli eurobond e l'abolizione del Fiscal Compact all'UE, una camicia di forza che costringerà l'Italia a decenni di debito-deflazione. "Cinque mesi sono passati e non abbiamo avuto alcuna risposta. Ci hanno completamente ignorato" ha detto. Qualsiasi referendum non sarebbe vincolante, ma il movimento può essere in grado di far passare la "legge di iniziativa popolare" per indirlo se gli euroscettici degli altri partiti uniranno le forze. Gli italiani sono diventati amaramente disincantati con l'Europa dopo una caduta del 9% del PIL nel corso degli ultimi cinque anni e mezzo, e un calo del 24% della produzione industriale. La maggior parte degli elettori pensano che sia stato un errore aderire all'euro, ma sono diffidenti nei confronti dell'abbandono dell'euro, temendo che un ritorno alla lira rischierebbe una crisi paralizzante. Datamedia Ricerche nel sondaggio marzo ha rilevato che il 59% degli italiani pensano che un ritorno alla lira sarebbe una buona idea. Il PIL in Italia è sceso ai livelli di quattordici anni fa, una inversione catastrofica mai vista in nessun grande Paese in tempi moderni, neppure negli anni '30. Ha perso il 40% di competitività del lavoro contro la Germania a partire dalla metà degli anni 1990, ed è ora intrappolata all'interno dell'unione monetaria con uno scambio sopravvalutato. Non può tagliare i salari facilmente con una "svalutazione interna" perché questo causerebbe il caos per la dinamica del debito. Il MoVimento 5 Stelle ha preso più voti di qualunque altro partito nelle elezioni dello scorso anno con una agenda di sinistra, un po' anarchica, verde, e con attacchi viscerali alle élite radicate. Ha fatto eleggere 108 deputati della camera bassa, e 54 senatori. Il movimento vede la sua critica dell'unione monetaria in funzione della difesa della sovranità italiana contro i funzionari non eletti della UE, che starebbero calpestando la democrazia italiana. "Io non do la mia sovranità a nessuno. Mio nonno ha combattuto con i partigiani per tre anni. Se volete la mia sovranità, dovete venire a prenderla, non sventolando qualche lettera della BCE. Dovete venire ben armati, come hanno provato a fare già una volta ", ha detto il signor Casaleggio. Il movimento è infuriato con quelle che ritiene essere le politiche di maltrattamento della Banca centrale europea, accusati di aver rovesciato il premier Silvio Berlusconi nel 2011 e di esigere aspre riforme in Italia. "Mario Draghi non è un membro del governo e non so con quale autorità pretenda queste riforme", ha detto Casaleggio. Il MoVimento 5 Stelle è stato oscurato quest'anno dalla drammatica crescita in Italia del giovane premier Matteo Renzi, ma il movimento non è svanito. E 'arrivato secondo alle elezioni europee a maggio, ottenendo il 21.5%. I suoi 17 deputati siedono con lo UKIP a Strasburgo. Renzi è alle prese con una tripla recessione che è si è manifestata come uno shock profondo, fugando l'ipotesi che la crisi fosse finita e che la zona euro fosse sul punto di un nuovo ciclo di ripresa autosufficiente. Renzi è costretto a fare tagli in nome dell'austerità per soddisfare le norme europee sul deficit, rischiando un'ulteriore contrazione economica, e perpetuando lo stesso circolo vizioso che ha colpito i suoi predecessori. Tale scenario gioca direttamente a favore di Beppe Grillo." Ambrose Evans-Pritchard, editorialista economico del Telegraph 5 Il referendum per uscire dall'euro si può fare #fuoridalleuro Informazione 14.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); Il referendum consultivo per uscire dall'euro si può fare. Per poterlo indire è necessario approvare una legge costituzionale "ad hoc" come già avvenuto nel 1989 quando si richiese agli italiani se volevano dare o meno facoltà costituente all'Unione Europea: "Il referendum consultivo del 1989 in Italia si è tenuto il 18 giugno 1989, contestualmente alle elezioni europee del 1989, per sentire il parere popolare sul conferimento o meno di un mandato costituente al Parlamento europeo eletto nella stessa occasione. Poiché la Costituzione della Repubblica Italiana prevede solo due tipi di referendum, quello abrogativo e quello confermativo per quel che riguarda la procedura di revisione costituzionale, per poter indire un referendum consultivo si è dovuto procedere approvando ad hoc la legge costituzionale 3 aprile 1989." da Wikipedia La legge costituzionale per indire il referendum sarà presentata agli italiani sotto forma di legge di iniziativa popolare. Per poterla depositare in Parlamento è necessario raccogliere almeno 50.000 firme in sei mesi. Una volta depositata, presumibilmente a maggio 2015, i portavoce del M5S alla Camera e al Senato si faranno carico di presentarla in Parlamento per la discussione in Aula. Approvata la legge costituzionale ad hoc che indice il referendum, considerando i tempi di passaggio tra le due Camere, a dicembre 2015 gli italiani potranno andare alle urne ed esprimere la loro volontà sull'uscita dall'euro con il referendum consultivo. A partire da novembre inizieremo a raccogliere le firme per la legge di iniziativa popolare per indire il referendum. Abbiamo bisogno di milioni di firme per non lasciar alcun alibi a questi portaordini della Merkel e della BCE capeggiati da Renzie. Gli italiani devono poter decidere se vogliono morire con l'euro in mano oppure vivere e riprendersi la propria sovranità. Clicca sul banner per fare la tua donazione! #RenzieSapevaDiGenova: dimissioni subito! Politica 14.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); "Sono tornato nella mia città e oggi ho fatto un giro. Le immagini sono quelle di 3 anni fa, di 40 anni fa. Non cambia niente in questa città, se non la passione delle persone, di studenti, di ragazzi che vanno ad aiutare. Sembra che la soluzione sia quella, a posteriori. Ma la soluzione è a monte, nelle scelte politiche sbagliate. Non ci credo più nelle disgrazie. Non si possono investire 8 miliardi in "gronde", in grandi opere come la TAV e non pensare ai piccoli investimenti nel territorio. C'era già una lettera delle imprese che avevano l'incarico di mettere in sicurezza il territorio datata il 5 di agosto e mandata al governo Renzie. La lettera diceva: "con l'avvicinarsi della nuova stagione autunnale appare fondamentale partire subito con la realizzazione dell'opera in questione, atteso che rimandare e temporeggiare ancora (oltre a tutto il tempo perso finora, senza nessun giuridico motivo) espone la collettività al concreto rischio di veder riaccadere la tragedia del novembre 2011". La tragedia c'è stata. Con un morto, migliaia di persone disperate, negozi pieni di roba che avevano ordinato per la stagione invernale, pianti di persone che sono lì con questi ragazzi meravigliosi che danno loro una mano. Non hanno più intenzione di riaprire il negozio, hanno perso fiducia. Più incazzato di me era il parroco della Foce che chiedeva i soldi. Vogliono i soldi immediatamente! Non fare dei tweet e delle boutade ad aprile. Vogliono i soldi! Vogliono che ogni quartiere abbia un responsabile che non sia un politico, che portino i preventivi delle spese entro novembre e che entro dicembre vengano dati i soldi. Ci vogliono subito i soldi per le emergenze. Ho girato un po', i nostri parlamentari sono lì. Ne ho incontrato 4 o 5 che sono lì con la scopa in mano in forma privata, sono mischiati a quelli che danno una mano. Una parte dei nostri sono rimasti a Roma perché faremo una mozione di sfiducia al governo Renzie perché non ha mantenuto le promesse. Queste sono persone che mentono sapendo di mentire e chi ci va di mezzo sono sempre i poveracci. Io mi sono preso i miei fischi, me li tengo, vi ringrazio che mi avete anche detto "spala!". Se vi rappresento la politica e dovete sfogarvi, bene, sfogatevi su di me: io uscirò di nuovo. Sono pronto a prendermi tutti gli sfoghi perché avete tutte le ragioni del mondo. Anche se la mia coscienza è a posto perché è la mia citta e sono andato nei miei quartieri, dove sono nato e cresciuto. Io ci sono, il M5S c'è e ci sarà sempre dalla parte delle persone sconfitte. Basta con questa gente che manda i tweet, fa le mozioni e poi non mantiene quello che dice. Io ho aperto un conto, questo è l'IBAN: IT11F0333201404000000812864 - Grillo Giuseppe - per Alluvione Genova Banca Passadore, agenzia di Nervi Questo è il conto che io personalmente ho aperto per gli alluvionati di Genova. In questo conto andranno a defluire i soldi che riesco a guadagnare io in questo modo: "Se i mezzi di informazione vogliono intervistarmi, devono fare un bonifico di 2.000 euro in questo conto per gli alluvionati di Genova, 1.500 per l'intervista a Casaleggio. Quando ricevo la notifica dell'avvenuto bonifico rilascio l'intervista." Iniziamo così! Ciao a tutti!" Beppe Grillo P.S.: Il MoVimento 5 Stelle si dissocia da alcuni comportamenti violenti avvenuti a Genova questa mattina durante la visita di Beppe. Beppe Grillo non era accompagnato da nessuna guardia del corpo. La violenza non è nel DNA del MoVimento 5 Stelle e agli operatori coinvolti va la nostra solidarietà e li invitiamo anzi a denunciare i fatti. P.P.S. Vincenzo Rizzi non fa più parte del MoVimento 5 Stelle in seguito al suo tradimento delle regole del Movimento presentando una lista comunale per Foggia diversa da quella decisa dal voto. Si diffida quindi dal proclamarsi come esponente del MoVimento 5 Stelle per le sue attività politiche. 6 Lega degli euromolli: il referendum si può fare! #fuoridalleuro Informazione 15.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); La Lega degli euromolli lancia il sasso dell'uscita dall'euro e poi nasconde la mano. Il M5S porterà gli italiani al referendum sull'euro: si può fare, come si spiega in seguito, e lo capirebbe anche Salvini che evidentemente non è informato. Salvini1,13 ottobre 2014: Salvini2, 13 ottobre 2014 : Beppe, 14 ottobre 2014: Il referendum consultivo per uscire dall'euro si può fare. Per poterlo indire è necessario approvare una legge costituzionale "ad hoc" come già avvenuto nel 1989 quando si richiese agli italiani se volevano dare o meno facoltà costituente all'Unione Europea: "Il referendum consultivo del 1989 in Italia si è tenuto il 18 giugno 1989, contestualmente alle elezioni europee del 1989, per sentire il parere popolare sul conferimento o meno di un mandato costituente al Parlamento europeo eletto nella stessa occasione. Poiché la Costituzione della Repubblica Italiana prevede solo due tipi di referendum, quello abrogativo e quello confermativo per quel che riguarda la procedura di revisione costituzionale, per poter indire un referendum consultivo si è dovuto procedere approvando ad hoc la legge costituzionale 3 aprile 1989." da Wikipedia La legge costituzionale per indire il referendum sarà presentata agli italiani sotto forma di legge di iniziativa popolare. Per poterla depositare in Parlamento è necessario raccogliere almeno 50.000 firme in sei mesi. Una volta depositata, presumibilmente a maggio 2015, i portavoce del M5S alla Camera e al Senato si faranno carico di presentarla in Parlamento per la discussione in Aula. Approvata la legge costituzionale ad hoc che indice il referendum, considerando i tempi di passaggio tra le due Camere, a dicembre 2015 gli italiani potranno andare alle urne ed esprimere la loro volontà sull'uscita dall'euro con il referendum consultivo. A partire da novembre inizieremo a raccogliere le firme per la legge di iniziativa popolare per indire il referendum. Abbiamo bisogno del maggior numero di firme possibile per non lasciar alcun alibi a questi portaordini della Merkel e della BCE capeggiati da Renzie. Gli italiani devono poter decidere se vogliono morire con l'euro in mano oppure vivere e riprendersi la propria sovranità. Clicca sul banner per fare la tua donazione! I server della Camera Minipost 15.10.2014 Palermo, 26 ottobre: mandiamo a casa Crocetta #sfiduciaday Minipost 16.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); Per trasparenza e a tutela dei deputati M5S e cittadini si riportano in modo pubblico alcune informazioni relative al server dei parlamentari: CONTENUTI PRESENTI SUL SERVER: Il server pagato dal gruppo M5S della Camera era utilizzato anche per siti esterni alle attività del gruppo parlamentare. Questi siti comprendevano liste civiche 5 stelle toscane certificate, siti che esponevano il logo del MoVimento 5 stelle senza autorizzazione diffidati da parte dell'avvocato di Beppe Grillo (es. toscana5stelle.it) e pagine di una società toscana di gestione di rifiuti. SICUREZZA DEI DATI: La posta dei deputati è stata copiata su un altro server fuori dal controllo del gruppo dei parlamentari per poi essere ricopiata sul primo. Non ci sono evidenze che questa copia sia stata eliminata nè motivazioni oggettive per questa operazione dato che era iniziata per trasferire delle cartelle presenti sul server del gruppo che lì non avrebbero dovuto essere presenti. - CONTROLLO DEL SERVER: Il controllo del server è risultato al di fuori del gruppo di comunicazione del MoVimento 5 Stelle della Camera che possedeva solo alcune password di gestione ordinaria di alcuni contenuti. Il controllo è risultato in carico a utenti creati in modo anonimo che facevano riferimento a Massimo Artini e persone che a lui potevano far riferimento esterne al Parlamento non contrattualizzate e senza essere state identificate per la gestione dei dati personali dei parlamentari. Si consiglia quindi di dismettere il server e attivare servizi esterni per ogni servizio necessario ai parlamentari, se non già offerto da parte del Parlamento, in cui il singolo parlamentare abbia controllo diretto dei propri dati attraverso sistemi di autenticazione personali (es. sms). googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); "Cari Cittadini. Non possiamo restare a guardare, di cosa abbiamo paura? Che sia troppo tardi? In due anni di Governo, la tanto sbandierata Rivoluzione Crocettiana si è dimostrata essere un totale fallimento. La Sicilia sta adesso attraversando uno dei periodi più tragici della sua storia recente, proprio a causa dell’incompetenza amministrativa del nostro Governatore. E’ giunto il momento di far sentire nuovamente la nostra voce, quella dei Siciliani onesti, che non hanno paura di manifestare il loro malcontento. Il 26 ottobre scenderemo in piazza per lo Sfiducia Day e manderemo un messaggio forte e concreto al Governo Crocetta, ai suoi Assessori e a tutto il Parlamento siciliano. Ci vuole una nuova guida per questa Regione, ma questo Parlamento non si manderà a casa da solo. Per la mozione di sfiducia al Presidente della Regione servono 46 voti favorevoli e i loro sederi attaccati col "bostik" alle poltrone non lo faranno mai, per questo motivo dobbiamo motivare questo passaggio, corredando con migliaia di firme di cittadini la nostra mozione di sfiducia. Il 26 ottobre sarà una giornata memorabile, invaderemo pacificamente tutte le città della Sicilia per raccogliere le firme per la prima "mozione di sfiducia popolare" della storia della Regione. L'evento principale sarà a Palermo dove dalle ore 14 fino alle ore 22 si alterneranno sul palco artisti, portavoce del M5S ed esperti per parlare della Sicilia che vorremmo, sarà un momento di confronto in cui potremo condividere idee con gli altri e farle diventare insieme progetti per la nostra terra. Il Movimento 5 Stelle, in questi anni ha dimostrato di essere all’altezza del ruolo che gli elettori gli hanno dato, confermandosi l’unica vera forza di opposizione all’interno del Parlamento Regionale. Oggi siamo pronti a diventare l’unica vera forza di governo e questo è il momento di manifestarlo! Partecipare è l’unica cosa che resta a noi cittadini, e dobbiamo esserci tutti, perché altrimenti, nessuno lo farà al posto nostro! Vi aspettiamo quindi il 26 ottobre, per riveder le Stelle! In alto i cuori!" Giancarlo Cancelleri, portavoce M5S in Sicilia PS: Sostieni lo #sfiduciaday con una donazione 7 Chi è responsabile del disastro a Genova? Politica 16.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); Hanno amministrato Genova: 1990: PCI-PDS-sinistra 1993: PDS-centrosinistra 1997: PDS-PPI-centrosinistra 2002: DS-Margherita-Rifondazione Comunista 2007: Ulivo-Rifondazione Comunista-centrosinistra 2012: PD-SEL-centrosinistra Hanno amministrato la Regione Liguria 1994 2000: PDS-centrosinistra 2005 - 2010: Ulivo-Rifondazione Comunista-sinistra 2010 - 2014: PS-SEL-centrosinistra Chi è responsabile del disastro di Genova? PS: come giá comunicato all'interessato nei giorni scorsi, il sindaco di Comacchio Marco Fabbri, eletto con il MoVimento 5 Stelle, si è candidato ed è stato eletto alleandosi con altri partiti alle elezioni provinciali. Il M5S rifiuta per statuto la partecipazione alle elezioni provinciali e Fabbri, in quanto sindaco M5S, non poteva concorrere per altre cariche. La certificazione della lista di Comacchio è revocata. Fabbri è fuori dal M5S. BREAKING NEWS: MPS SOSPESA BREAKING NEWS: SPREAD OLTRE I 170 PUNTI Economia 16.10.2014 Economia 16.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); BREAKING NEWS: MPS SOSPESA Il titolo di MPS è stato sospeso al ribasso anche stamattina, non riesce ad aprire. Valeva € 2.6 a luglio. Siamo a € 0.8 oggi con un -20% negli ultimi tre giorni. Le voci si rincorrono su problemi legati ad asset quality review. Press speculation parlano di Italia e Cipro quali Paesi peggio messi nella review di Draghi in arrivo. Se queste anticipazioni dovessero trovare conferma dalle ‘pagelle’ della BCE e ci fosse bisogno di ricapitalizzare MPS, con questi mercati salta il banco perchè l’unico modo sarebbe l’intervento statale… a quel punto tutta la manovra presentata ieri dal guru di Ponte Vecchio salterebbe, altro che tagli di tasse e power point. Per non parlare della reputazione di Visco e della Banca d’Italia che andrebbero sotto terra. Ma come: "Tu Banca d’Italia hai fatto la due diligence alle tue banche un anno fa; sei mesi fa,e hai ordinato a tutte ricapitalizzazioni per un totale di €10bn (unico Paese europeo costretto a farlo non una ma due volte visti gli aumenti di capitale del 2011) e ora la stampa estera ci dice che non bastano? Ma come li calcolano i numeri a Roma?" Infine confermiamo di essere il Paese dei Balocchi. Un Paese serio stamattina lancerebbe una investigation della Consob su questi rumour anzichè affidare a Patuelli, presidente ABI una difesa di ufficio fatta ieri sera che sembra una conferma delle voci che girano senza contenuti e senza credibilità. BREAKING NEWS: MPS SOSPESA googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); BREAKING NEWS: SPREAD OLTRE I 170 PUNTI Lo spread è tornato a schizzare oltre i 200 punti, per chiudere a più di 170 a fine giornata. Eppure i giornali ne parlano solo quando va giù? Questo non puo’ non avere implicazioni sul DEF e sui margini di manovra del deficit. Renzi e’ stato molto fortunato sul timing su molte cose fino ad adesso. Ora la fortuna gli sta girando le spalle. E’ la giusta punizione per chi ha scalzato Letta per intestarsi la ripresa economica (ricordiamoci quando strombazzava che il suo 0.8% di crescita del pil per quest’anno era una stima prudente? Siamo ripiombati in recessione con lui e Padoan che fanno i vaghi) e si ritrova in un brusco risveglio in cui il timing del suo DEF arriva nel mezzo di una nuova tempesta dei mercati. MPS puo’ essere il colpo di grazia. - Il giorno del Jobs act il mercato aveva perso il 2%. Non solo per quello ma certo dire al mercato "vi do i dettagli dei decreti attuativi tra sei mesi" non e’ stato un figurone dopo tutto il noise mediatico che lo aveva anticipato. È stato un autogol mediatico - Ieri il DEF finanziato a debito e oggi crolla tutto. Un terzo circa degli 11miliardi di extra deficit sono dovuti al calo dello spread di questi ultimi 18 mesi. Con lo spread di nuovo all’attacco negli ultimi giorni una buona parte di quel deficit spending non esiste più. La Commissione Europea non autorizzerà mai tagli di tasse a debito a maggior ragione in questo mercato tornato iper negativo. BREAKING NEWS: SPREAD OLTRE I 200 PUNTI 8 #RenzieTagliaLaSanità Politica 17.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); "Renzi infila nella manovra la porcata della clausola taglia-sanità! Il Presidente del Consiglio, se ha coraggio, vada in tv a dire la verità agli italiani, quella verità che ieri in conferenza stampa a Palazzo Chigi ha nascosto: cioè che la sua Legge di Stabilità scarica sulle spalle delle Regioni 4 miliardi di tagli e che questi si tradurranno in tagli alla Sanità, cioè sulla carne viva dei cittadini. La bozza presentata ieri in pompa magna dal premier nasconde una vera e propria trappola per le Regioni, la cosiddetta clausola 'taglia-sanità': se entro il 31 gennaio 2015 i governatori non troveranno un accordo per ripartire i 4 miliardi di spending review a loro carico, il governo potrà intervenire 'considerando anche le risorse destinate al finanziamento corrente del Servizio sanitario nazionale'. Un vero e proprio ricatto, una porcata che lascia al governo la libertà di mettere mano anche ai fondi che normalmente sono previsti per la sanità e che rischia di mandare in tilt un Sistema sanitario nazionale già ridotto al collasso. Questo governo ci sta truffando, spacciando per buona una manovra irresponsabile che in realtà ammazza uno dei comparti più delicati del Paese e viola palesemente il Patto della Salute che lo stesso governo aveva firmato ad agosto con le Regioni. Il Patto stanziava 112 miliardi per il 2015 e 115 per il 2016, ma ora questi soldi rischiano di sfumare via. E tutto questo perchè? Perchè Renzi ha usato la Legge di Stabilità per poter dire di non aver sforato i margini del 3% imposti dall'Europa, anche se in realtà le coperture non ci sono, e accreditarsi così agli occhi della Merkel, facendo pagare però un conto salatissimo ai cittadini. Un'azione inaccettabile, che ancora una volta ci fa vergognare di averlo come Presidente del Consiglio." M5S Senato Il M5S lavora al ripristino del gruppo europeo EFDD Minipost 17.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); "L’uscita dal gruppo EFDD dell’eurodeputata lettone Iveta Grigule ha fatto mancare uno dei requisiti necessari, le sette nazionalità diverse a norma di regolamento, per l’esistenza stessa del gruppo. Per questo motivo l’EFDD è stato dichiarato, in modo automatico, tecnicamente sciolto. Quanto accaduto, con contorni politicamente molto gravi e che meriterebbero un serio approfondimento, dimostra ancora una volta che la democrazia non è più di casa al Parlamento europeo. L’unica strada percorribile, mai come in questa occasione, è la restituzione ai cittadini della sovranità che è stata loro sottratta. Tutte le delegazioni dell’EFDD sono fortemente intenzionate a ripristinare l’integrità dell’intero gruppo, lavorando senza sosta e in totale collaborazione tra loro ad una soluzione positiva della vicenda." I portavoce M5S al Parlamento Europeo ''Panorama'' in tribunale Minipost 17.10.2014 Giornali, fate pace con voi stessi Informazione 17.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); "Da quando è stato lanciato il referendum sull’uscita dall’euro la macchina del discredito ha ripreso a girare a pieno ritmo vomitando spazzatura senza sosta su giornali e tg, e mettendo all’opera il Potere contro il Movimento in Italia, e da ieri anche in Europa. C’è un fondo in cui confluiscono anche i rimborsi a cui rinunciano i Parlamentari a 5 Stelle, il fondo è gestito dal Ministero dell’Economia. C’è ConfAPRI, un’associazione di piccole e medie imprese del Nord-Est che ha come interlocutori del M5S tre parlamentari 5 Stelle. Alcune società solide e sane che aderiscono all’associazione ConfAPRI hanno, insieme a molte altre che non vi appartengono, beneficiato delle garanzie di un fondo controllato dal Ministero di cui sopra. Fine dei fatti. Un articolo comparso su Panorama delinea in modo volutamente ambiguo il processo di assegnazione di tali garanzie lasciando intendere che il sottoscritto e Grillo prima, e Crimi, Bechis e Borrelli poi abbiano in qualche modo "pilotato" l’assegnazione delle garanzie offerte dal fondo verso imprese guarda caso appartenenti a ConfAPRI. Una forzatura offensiva che lede l’onestà e l’integrità delle persone coinvolte, di ConfAPRI e non ultimo di un Ministero della Repubblica. Di queste e di molte altre inesattezze il "giornalista" ed il responsabile editoriale di panorama Mulè, già avvezzo (toh!) a condanne per "omesso controllo", dovranno rispondere in tribunale." Gianroberto Casaleggio 9 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); immagine: vignetta di elchicotriste "Candidiamo incensurati "siete i soliti puristi" Candidiamo studenti "candidate disoccupati" Candidiamo imprenditori "candidate gente che ha società" (come se fosse un'accusa) I nostri eletti rispettano le regole "sono rigidi" I nostri eletti non rispettano le regole e vengono cacciati "nazisti" I nostri eletti vengono indagati "come gli altri" Fino a che non li cacciamo "sono come gli altri" Cacciamo quelli che vengono condannati "nazisti" Ci opponiamo alla mafia, ai partiti e alle lobby "sanno solo dire di NO" Passiamo il tempo a stendere decreti per il popolo "sanno solo scrivere leggine, ma la politica è un altra" Difendiamo la Costituzione a costo della nostra vita "sanno solo salire sul tetto" Stiamo in parlamento fino a mezzanotte "occupate le istituzioni" Stiamo in Parlamento più degli altri "non siete tra la gente" Facciamo continui agorà in piazza per informare "il vostro posto è il Parlamento" Vogliamo restituire i soldi "impossibile, non si può" Inventiamo un modo per restituire i soldi "populisti" Restituiamo i soildi "i problemi del Paese sono altri" Beppe è a Roma "perchè non è a Genova" Beppe va a Genova "perchè non è a Roma" Beppe dona "così son capaci tutti" Beppe sbadila "vuol solo farsi una foto" Beppe li manda a fanculo "è volgare" Sì, è volgare. E lo siamo tutti." Gabriele Betti PS: Il MoVimento 5 Stelle ritira la candidatura di Fernanda Rombolà dalle elezioni regionali del prossimo 23 Novembre in Calabria. #Italia5Stelle: tutti i numeri di un successo Politica 18.10.2014 Equoevento che recupera le eccedenze alimentari dagli eventi e le distribuisce tra le mense dei poveri, perchè siamo 5 Stelle anche quando la festa finisce. Ci sono stati anche i complimenti del Servizio Giardini del I Municipio di Roma per le eccellenti condizioni in cui abbiamo riconsegnato alla città il Circo Massimo. Ringraziamo ancora una volta tutti per il gran lavoro fatto e le meravigliose soddisfazioni che questi tre giorni ci hanno regalato e vi aspettiamo per il prossimo evento!" Roberta Lombardi portavoce M5S alla Camera, il gruppo Task Force Eventi Roma e tutti i 600 volontari googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); Italia5Stelle è stata un grande successo e un momento di condivisione e comunità tra cittadini che vogliono cambiare l'Italia. Senza i 600 volontari che hanno dedicato giorni e notti all'organizzazione e alla realizzazione dell'evento tutto questo non sarebbe stato possibile. Li ringrazio e li abbraccio virtualmente uno per uno. Alla prossima! "#Italia5Stelle è appena passata ed è già storia. tre giorni di incontri, dibattiti, progetti, musica, per costruire insieme il futuro di questo Paese. Più di 1500 portavoce eletti a tutti i livelli istituzionali (municipale, comunale, regionale, parlamentare, europarlamentare) sono stati virtualmente abbracciati dalle 500.000 persone che per tutto il week end hanno partecipato ai vari eventi, programmati e spontanei, lungo tutto il Circo Massimo. Quell'energia che abbiamo respirato non riusciamo a trasmetterla attraverso questo post ma qualche numero va dato per raccontare quei giorni. Prima di tutto i soldi, siamo riusciti a coprire le spese, che hanno reso insonni le notti di tanti preoccupatissimi giornalisti. Ovviamente appena il misteriosissimo Comitato Organizzatore avrà saldato l'ultimo fornitore e chiuso la contabilità pubblicheremo il rendiconto dell'evento, per rasserenare tutti quei solerti professionisti della sedicente informazione (molti di loro vivono di finanziamenti all'editoria) che nulla si chiedono su come vengano spesi miliardi di euro di soldi pubblici ma si crucciano sul centesimo della donazione privata al M5S. 600 volontari hanno lavorato gratuitamente ed infaticabilmente per tre giorni, disponibili sempre con un sorriso nei confronti dei visitatori dei circa 200 gazebo montati. Per gli amanti del trash (inteso alla lettera) abbiamo raccolto 1,45 t di rifiuto indifferenziato, 0,8 t. di rifiuto organico, 1,6 t. di rifiuto multimateriale da avviare alla differenziata e 1,9 t. di rifiuto cartaceo: quasi il 75% dei rifiuti prodotti sarà quindi avviato al riciclo, un modello virtuoso che chiederemo al sindaco Marino di imporre a tutti i futuri eventi che Roma ospiterà. Per la delizia delle nostre papille gustative abbiamo distribuito più di 34.000 pasti biologici e a km. 0 e tracannato oltre 10.000 litri di buona birra gelata, oltre ad aver goduto della buonissima acqua pubblica romana distribuita attraverso le casette e le macchinette allacciate direttamente alla rete idrica, arrivando a più di 13.000 litri consumati di acqua fresca e/o frizzante al punto giusto. Quanto avanzato del cibo è stato poi devoluto alla Onlus Domanda in Duomo: #RenzieSapevaDiGenova? Minipost 18.10.2014 googletag.cmd.push(function() { googletag.display('div-gpt-ad-137223905 2320-0'); }); "Il Premier Matteo Renzi è stato inchiodato. Come? Attraverso una lettera. Il 5 agosto scorso, due mesi prima dell'esondazione del torrente Bisagno, i legali rappresentanti delle aziende che avrebbero dovuto mettere in sicurezza il corso d'acqua, scrivevano le parole che seguono, affinché venissero sbloccati i cantieri e potessero finalmente iniziare i lavori: "...con l'avvicinarsi della nuova stagione appare fondamentale partire subito con la realizzazione dell'opera in questione, atteso che rimandare e temporeggiare ancora (oltre a tutto il tempo già perso finora, senza nessun giuridico motivo) espone la collettività al concreto rischio di veder riaccadere la tragedia del novembre del 2011". A questa lettera Renzi non ha mai risposto, così anche questa volta si deve fare i conti coi morti. E come se non bastasse, siamo costretti ad assistere al solito nauseante rimpallo delle responsabilità da parte degli amministratori locali di centrosinistra, che governano la Liguria da 40 anni e che naturalmente sono gli unici colpevoli, i quali però hanno il coraggio di far ricadere la loro mala gestione del territorio sulla lentezza della burocrazia, oppure sul TAR che avrebbe sospeso i lavori (Renzi dixit), quando invece il Tribunale Amministrativo regionale non ha mai applicato la sospensiva. Mentono sapendo di mentire. E in più è in via di approvazione il decreto Sblocca Italia, altro incentivo a un'ulteriore selvaggia cementificazione... Sembra davvero incredibile, ma in tv si parla solo della contestazione a Grillo e ai parlamentari del M5S (gli unici che si sono fisicamente messi a disposizione della popolazione accettando anche le critiche delle centinaia di persone disperate). Che ne pensate di questa lettera? L'abbiamo chiesto ai cittadini e abbiamo raccolto le loro risposte in questo servizio." La Cosa 10
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