Editoriale Il patibolo del tempo

Volume 9, numero 42
Sommario
19.10.2014
Economia
Editoriale
Il patibolo del tempo
''Lo UKIP italiano lancia la campagna
per il referendum sull'euro'' di Ambrose
Evans-Pritchard #fuoridalleuro
BREAKING NEWS: MPS SOSPESA
BREAKING NEWS: SPREAD OLTRE I
170 PUNTI
Informazione
Press obituary/4: Pure Player 2013
Il referendum per uscire dall'euro si
può fare #fuoridalleuro
Lega degli euromolli: il referendum si
può fare! #fuoridalleuro
Giornali, fate pace con voi stessi
Minipost
I 500.000 del Circo Massimo
#Italia5Stelle
Farage sostiene il referendum M5S per
uscire dall'euro #fuoridalleuro
I server della Camera
Palermo, 26 ottobre: mandiamo a casa
Crocetta #sfiduciaday
Il M5S lavora al ripristino del gruppo
europeo EFDD
Domanda in Duomo:
#RenzieSapevaDiGenova?
''Panorama'' in tribunale
Passaparola
Passaparola - Inceneritori for
Dummies: come chiuderli, di Walter
Ganapini
Politica
L'#Italia5Stelle c'è già! #fuoridalleuro
#RenzieSapevaDiGenova: dimissioni
subito!
Chi è responsabile del disastro a
Genova?
#RenzieTagliaLaSanità
#Italia5Stelle: tutti i numeri di un
successo
"Dal momento che mi trovo sulla riva
del mare, dal mare posso imparare.
Nessuno ha il diritto di pretendere dal
mare che sorregga tutte le imbarcazioni
o di esigere dal vento che riempia
costantemente tutte le vele. Così
nessuno ha il diritto di pretendere da me
che la mia vita divenga una prigionia al
servizio di certe funzioni. Non il dovere
prima di tutto, ma prima di tutto la vita!
Come ogni essere umano, devo avere
diritto a dei momenti in cui posso farmi
da parte e sentire di non essere solo un
elemento di una massa chiamata
popolazione terrestre, ma di essere
un’unità che agisce autonomamente.
Solo in questi momenti posso essere
libero
davanti
a
tutte
quelle
consapevolezze sulla vita che mi hanno
prima portato alla disperazione. Posso
riconoscere che il mare e il vento non
potranno che sopravvivermi, e che
l’eternità non si cura di me. Ma chi mi
chiede di curarmi dell’eternità? La mia
vita è breve solo se la colloco sul
patibolo del calcolo del tempo. Le
possibilità della mia vita sono limitate
solo se faccio il conto della quantità di
parole o di libri che avrò il tempo di
produrre prima della mia morte. Ma chi
mi chiede di fare questo conto? Il tempo
è una falsa misura per la vita. Il tempo è
in fondo uno strumento di misura privo di
valore, perché tocca esclusivamente le
mura esterne della mia vita. Ma tutto
quel che mi accade di importante, tutto
quel che conferisce alla mia vita il suo
contenuto meraviglioso – l’incontro con
una persona amata, una carezza sulla
pelle, un aiuto nel bisogno, il chiaro di
luna, una gita in barca sul mare, la gioia
che dà un bambino, il brivido di fronte
alla bellezza – tutto questo si svolge
totalmente al di fuori del tempo. Che io
incontri la bellezza per un secondo o per
cent’anni è del tutto indifferente. Non
solo la beatitudine si trova al di fuori del
tempo, ma essa nega anche ogni
relazione tra il tempo e la vita. Depongo
dunque il fardello del tempo dalle mie
spalle e, con esso, quello delle
prestazioni che da me si pretendono. La
1
mia vita non è qualcosa che si debba
misurare. Né il salto del capriolo né il
sorgere del sole sono delle prestazioni.
E nemmeno una vita umana è una
prestazione, ma uno svilupparsi e
ampliarsi verso la perfezione. E ciò che è
perfetto non dà prestazioni, opera nella
quiete. È privo di senso sostenere che il
mare esiste per sorreggere flotte e
delfini. Lo fa, certo, mantenendo però la
sua libertà. Ed è altrettanto privo di
senso affermare che l’uomo esiste per
qualcos’altro che non sia il vivere. Certo,
egli alimenta macchine o scrive libri, ma
potrebbe fare qualsiasi altra cosa.
L’essenziale è che faccia quel che fa
mantenendo la propria libertà e con la
chiara coscienza di avere in sé – come
ogni altro della creazione – il proprio fine.
Egli riposa in se stesso come una pietra
sulla sabbia." Stig Dagerman da ‘Il
nostro bisogno di consolazione"
I 500.000 del Circo Massimo
#Italia5Stelle
L'#Italia5Stelle c'è già!
#fuoridalleuro
Press obituary/4: Pure
Player 2013
Minipost
12.10.2014
Politica
12.10.2014
Informazione
13.10.2014
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{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); Italia5Stelle si è conclusa.
E' stata una tre giorni emozionante e
ringraziamo le centinaia di migliaia di
italiani che hanno partecipato all'evento,
dal vivo e seguendo la diretta in
streaming. L'Italia5Stelle c'è già! Chi è
stato con noi in questi giorni l'ha vista.
Chi si informa e non si lascia abbindolare
dai media di regime, sa tutto quello che
abbiamo fatto da semplice forza di
opposizione e lo vede tutti i giorni.
Quello che continueremo a fare è quello
che abbiamo sempre detto e per cui
siamo stati mandati in Parlamento da 9
milioni di italiani e si può riassumere in
due punti: - il reddito di cittadinanza
perché nessuno deve rimanere indietro il referendum per uscire dall'euro perché
la situazione economica attuale è
insostenibile e non c'è più tempo
Dobbiamo prenderci le macerie e
costruire un'Italia nuova.
Appena
cesserà l'allerta meteo Beppe Grillo e i
parlamentari del M5S si recheranno nei
luoghi colpiti dall'alluvione di Genova per
aiutare concretamente le popolazioni
colpite ed evitare che vengano
dimenticati come è già successo appena
qualche anno fa. Una parola ha
risuonato oggi al Circo Massimo ed è il
nostro mantra: ONESTA'! L'Italia5Stelle
c'è già. E' l'Italia degli italiani onesti.
Mandiamoli a casa e prendiamoci questo
Paese. Non c'è più tempo! Clicca sul
banner per fare la tua donazione!
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); Questo quarto post sulla
morte dei giornali sarà inserito nello
studio "Press obituary" di prossima
pubblicazione su questo blog. La fine dei
giornali è una delle cose più prevedibili
del nostro futuro, gli unici che non lo
sanno ancora sono i giornalisti. Si tratta
solo di stabilire la data del decesso che
da Stato a Stato varia tra i 5 e i 10 anni.
CI sono oggi tre modalità prevalenti per
affrontare il mercato: carta, carta/digitale
e solo digitale ("pure player"). I pure
player vivono prevalentemente di
pubblicità e di abbonamenti digitali. La
logica sottostante dei costi è però quella
dei giornali di carta con redazioni dai
costi insostenibili on line e con un utilizzo
parziale o addirittura scadente dei social
e delle piattaforme digitali. Il risultato in
Italia è che i pure player sono pura
perdita. Di seguito i dati tratti da
Datamediahub per risultato economico
2013:
Linkiesta: -1.500.000 The
Huffington Post: -847.000 Lettera43:
-621.000 Il Post: -486.000 Blitz
Quotidiano: -118.000 Una conseguenza
di queste perdite potrà essere da parte
degli investitori una chiusura il più
possibile anticipata dei pure player in
mancanza di ritorni economici nel breve
periodo, come in effetti sta già
succedendo. Post precedenti: - Press
obituary/1 Pubblicità - Press obituary/2
Estinzione - Press obituary/3 Iceberg
Italia
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); "500 mila Persone (secondo
la Polizia 150.000, ndr). Lo avevamo
detto e così è stato: ieri, seconda
giornata di #Italia5Stelle, abbiamo
riempito il Circo Massimo. Oltre 100mila
persone si sono raccolte nell'area
davanti al palco centrale per ascoltare
Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio;
ma calcolando il flusso nell'intera
giornata di ieri, dalle 10 del mattino fino a
tarda sera, e considerando l'intera area,
possiamo dire che si sono registrate in
totale
500mila
presenze.
Nell'Italia5Stelle, rappresentata da 177
gazebi disseminati al Circo Massimo
abbiamo dato vita all'idea di democrazia
che da sempre anima il Movimento 5
Stelle. Abbiamo portato i nostri eletti parlamentari europei, senatori, deputati,
sindaci, consiglieri regionali e comunali fuori dalle Aule e dalle istituzioni e li
abbiamo messi realmente a disposizione
della gente e della loro necessità di
conoscere
e
capire.
Mentre
le
telecamere tv (schiave della vecchia
politica e di un modo stantio di
raccontarla) si concentravano sul palco,
negli stand stracolmi prendeva vita la
vera Politica, quella al servizio dei
cittadini. E sono stati loro il vero
spettacolo! Il fulcro di questi tre giorni
sono
state
le
agorà
nate
spontaneamente fuori e dentro i gazebi:
visti dall'alto restituiscono la forma di
un'Italia tutta bianca, più bella più pulita.
E' l'Italia che il Movimento 5 Stelle
sogna e che non smetterà mai di
realizzare." M5S Parlamento
2
Passaparola - Inceneritori
for Dummies: come
chiuderli, di Walter Ganapini
Passaparola
13.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); Al Circo Massimo in tre
giorni l’Arpa stima una raccolta
differenziata oltre il 70%. Il Circo
Massimo, quando è stata smantellata
l’intera struttura, era pulito come non lo è
mai stato perché il Movimento 5 Stelle
attira a sé gente “pulita”. Gli inceneritori
fanno bene solo ai politici e alle aziende
a cui affidano la gestione del business,
per tutti gli altri nuoce alla salute, alle
tasche e all’ambiente. Costruire un
inceneritore oggi è anacronistico e
delinquenziale, non smantellare gli
esistenti è tafazziano. Il Passaparola
odierno è di Walter Ganapini (docente,
scienziato e membro Onorario del
Comitato
Scientifico
dell'Agenzia
europea dell'ambiente) e del suo
vademecum per gli amministratori dei
comuni d’Italia che vogliono combattere
gli inceneritori. Beppe Grillo "Contento di
poter fare oggi un ragionamento
dedicato ai nuovi amministratori di città,
ai giovani che si avvicinano al tema
molto
importante
di
governo
dell’interesse comune, nell’interesse
comune, dei beni comuni.
Per
riavvicinare e per fare sì che i cittadini si
approprino di nuovo della politica e del
governo della loro vita, della loro città e
dei loro territori.
Chiunque arrivi alle
responsabilità
di
governo
deve
assolutamente fare un punto zero, come
si dice aziendalmente una due diligence,
deve registrare quello che trova
arrivando e da questo punto di vista la
gestione dei rifiuti è un tema
estremamente delicato.
Ci troviamo,
come Italia nel pieno di una crisi
finanziaria globale terribile, così come
sappiamo di essere nel pieno di una crisi
ambientale senza precedenti, si chiama
cambiamento climatico, ne vediamo e
viviamo tutti i giorni gli effetti, e sappiamo
che l’unico modo per uscirne, e questo
deve animare i giovani amministratori in
maniera molto forte, è di pensare di
costruire nuovi stili di vita, di produzione
e di consumo. Dobbiamo ricordarci di
quello che ci hanno sempre detto i nativi
d’America:" Noi abbiamo ricevuto la terra
in prestito dai nostri figli, dobbiamo
renderla loro possibilmente migliore di
quello che abbiamo trovato" arrivando
noi, oggi non è così. L’unico sviluppo
possibile, che hanno di fronte le città, i
territori che compongono l’Italia, è lo
sviluppo sostenibile che miri alla qualità
ambientale, sociale, alla appropriazione
e
innovazione;
non
come
temi
genericamente ecologici, ma perché:
qualità ambientale, qualità sociale e
propensione all’innovazione sono fattori
competitivi di prima grandezza anche nel
pieno della crisi attuale. Oggi in tema di
rifiuti la strategia che in moltissimi Paesi
stanno facendo propria va sotto il nome
di Rifiuti Zero. Rifiuti Zero vuole dire
riprogettare i beni, le merci, i servizi,
tenendo conto del fatto che le risorse di
cui disponiamo non sono illimitate.
maggiore efficienza, riuso, recupero e
riciclo
della
materia
attraverso
ovviamente la forma più diretta, che è il
coinvolgimento dei cittadini nella pratica
della raccolta differenziata porta a porta.
Questa esigenza non ci viene dettata
ancora una volta da, come dire, approcci
utopistici, è la termodinamica, da un lato,
che ci dice che il recupero di materia è la
maniera più intelligente e efficiente per
gestire i flussi di rifiuto e è l’economia
che ci dice che qualunque scelta del
passato costa molto di più rispetto al
nuovo che avanza, un rapporto tra un
inceneritore e un impianto di trattamento
meccanico biologico è di10 a 1, sia come
investimento che come esercizio.
Chi
si avvicina oggi a governare la città deve
sapere che purtroppo in Italia la gestione
rifiuti ha due caratteristiche peculiari e
fortemente radicate. La gestione dei
rifiuti è come le grandi opere pubbliche
da sempre un canale di finanziamento
illecito della politica, in Italia poi a questo
si associa, combinandosi con quello che
ho appena detto, una presenza
intollerabile dell’economia criminale nella
gestione dei rifiuti, e là dove i partiti
avessero, come dire, allentato la presa,
per esempio, sulle società di gestione
dei rifiuti, hanno provveduto attraverso
un
percorso
di
finanziarizzazione
dissennata trasformando i servizi
pubblici locali in società per azioni con
l’idea di fare concorrenza e efficienza. In
realtà, come tutti i cittadini sanno, ci si
trovandosi a dover pagare molto di più
per servizi di molto minore qualità.
Bisogna sapere che chi è interessato alle
discariche e agli inceneritori, che sono
esattamente le tecnologie da superare,
sono interessi forti, molto forti, sappiamo
del peso dell’economia criminale nelle
discariche, sappiamo di interessi nel
campo degli inceneritori, sappiamo che
c’è un punto di convergenza messo in
luce da molte indagini in corso, tra questi
due aspetti, come dire prossimo alla
politica
e
prossime
all’economia
criminale. E tutto questo ci fa perdere
di vista gli obiettivi che in tutto il mondo
si perseguono, non solo degli aspetti
economici, competitivi, di un territorio,
ma oggi anche di fatti che riguardano la
salute nostra, la salute dei nostri e che
sono
diventati,
come
dire,
particolarmente visibili, alla luce anche di
rilevazioni con tecnologie moderne, mi
riferisco al fatto che, per esempio, in
Italia la pianura padana e non solo, è,
secondo il satellite ambientale Envisat,
una delle 4 aree più inquinate dal punto
di vista della qualità dell’area a scala
mondo. Sappiamo addirittura che per
quanto riguarda un particolare elemento
inquinante, le polveri sottili, la qualità
dell’area padana, per esempio, definito
ufficialmente dall’istituto di ricerca sul
cancro di Lione, che è Benchmark anche
per l’organizzazione mondiale della
sanità, l’area padana hanno detto
all’istituto di ricerca sul cancro di Lione
pochi
mesi
fa,
è
cancerogeno
ufficialmente, soprattutto per la quantità
di polveri sottili che si respirano oltre agli
altri inquinanti, ma come mostra una
immagine anche frequente a Firenze.
Non solo la pianura Padana si ritrova a
3
dovere fronteggiare un problema molto
forte di inquinamento atmosferico e
dunque non ha nessun senso realizzare
nuovi inceneritori, avere addizionali a
emissioni a degradare una situazione già
compromessa e certamente conviene
tendere a spengerne là dove ve ne siano
di operativi.
Dobbiamo anche essere
consapevoli, lo devono essere i nuovi
amministratori,
che
gli
interessi
economici enormi al tema dei rifiuti,
sono anche capaci di inventarsi le
emergenze,
pure
di
arrivare
a
determinare scelte che vadano nel senso
o delle discariche o degli inceneritori.
In questo non aiutano certo le normative,
negli ultimi anni abbiamo perso il
contatto con l’Europa, con i paesi
migliori, e la normativa italiana in tema di
rifiuti è contorta, volutamente confusa e
nel frattempo sono stati distrutti gli organi
di controllo. Non c’è più un' agenzia
nazionale di protezione dell’ambiente, le
agenzie regionali devono sottostare, in
qualche misura alla politica, a partire
dalla nomina dei direttori generali e sono
ormai prive di risorse, anche quelle più
note e una volta migliori.
Allora che
cosa deve fare un amministratore
giovane e che si avvicina al tema dei
rifiuti sul proprio territorio e si ritrova, per
esempio, a avere un inceneritore? Se io
ho un inceneritore sul mio territorio devo
immediatamente, punto zero, registrare
che cosa trovo, fare il punto sulle
emissioni, verificare attentamente tutto
quello che è stato analizzato nel tempo
dal punto di vista delle emissioni di quel
forno;
devo
chiedere
che
immediatamente vengano posizionati
sensori per la registrazione in continuo
dei principali inquinanti e che quei dati
oltre che a andare in continuo all'agenzia
che deve monitorare l’impianto, vadano
anche su dei display, per esempio
davanti al municipio e rendano evidenti
in tempo reale i dati emissivi del forno
stesso. Oggi la tecnologia lo consente e
ha costi estremamente contenuti.
Bisogna chiedere na verifica a un
validatore terzo indipendente, di quali
flussi siano entrati dentro l’inceneritore,
se coerenti con le autorizzazioni
ottenute, e devo verificare con grande
attenzione dove vanno i flussi in uscita
dell’inceneritore, a partire dalle scorie di
incenerimento che per la composizione
dei rifiuti attuali molto spesso sono rifiuti
pericolosi. È una pratica illegale,
costante di combinazione con altre
matrici, per diluirne il carico tossico, e
questo non va bene. Devo a tutti i costi
verificare i costi dell’incenerimento,
dell’impianto,
devo
verificare
la
manutenzione, devo iniziare a chiedere
manifestazioni di interesse per opzioni
alternative, per esempio il trattamento
meccanico biologico, proprio per ridurre
la quantità di rifiuti che altrimenti
dovrebbero andare a discarica. È del
tutto evidente che il cuore del primo
passo da fare, e durante e dopo queste
verifiche, è imporre al gestore e lavorare
con
i
cittadini,
seriamente,
continuativamente, per fare decollare la
raccolta differenziata porta a porta e
realizzare le fabbriche dei materiali,
quindi favorire il recupero, il riuso, il
riciclo
della
materia,
negoziare
direttamente con il consorzio nazionale
imballaggi, Conai, e la gestione diretta
dei soldi che dal CONAI arrivano a
ripagare lo sforzo dei cittadini, con la
raccolta differenziata. Per chi invece non
ha un inceneritore funzionante, ma ne ha
uno in progetto, da parte della grande
finanziaria multiutilities che cosa deve
fare?
Anche qui devo fare molto
seriamente, con persone rigorose e
preparate, la verifica del progetto, la
verifica dei percorsi autorizzativi, la
verifica dei costi, vedere subito le
alternative oltre all’immediata partenza
della raccolta differenziata porta a porta,
che ripeto, in poche settimane porta a
ridurre del 70% la quantità di rifiuti. Su
queste alternative devo impegnare chi mi
propone l’inceneritore, anche perché,
come già si è detto, fare un inceneritore
per dei rifiuti che a quel punto devono
essere tanti, sennò come accade
ovunque anche in Germania, non sanno
come alimentarlo, e l’investimento
diventa un enorme buco e debito, come
si registra anche nel nostro Paese. io
amministratore
devo
chiedere
un
impegno perché l’inceneritore costa 10,
fare la raccolta differenziata porta a
porta, fare il trattamento meccanico
biologico di stabilizzazione, fare rifiuti
zero, costa 1, quindi è evidente il
risparmio di risorse che questo modello
non dissipativo consente i cittadini. Se
la costruzione dell’impianto fosse iniziata
bisogna fare una verifica attentissima
della qualità dei collaudatori, se sono
competenti, se non hanno conflitti di
interesse,
se
non
sono
stati
amministratori di società nate nell’ambito
del proponente l’impianto, e devo fare
una verifica diretta, dei collaudi, in modo
da verificarne la serietà. Questo è molto
importante, nel nostro Paese, devo
verificare tutti i giorni il rispetto delle
normative che regolano i rapporti di
lavoro, i cosiddetti Durc, piuttosto che il
rispetto delle normative sanitarie e di
prevenzione per i lavoratori, nel caso in
cui fossimo addirittura vicini alle fasi di
avviamento dell’impianto, massimo deve
essere il controllo dei flussi in ingresso e
dell'efficienza delle fasi di avviamento
che molto spesso mettono in risalto,
sempre di più lo dimostrano i casi, per
esempio, di Torino, le inefficienze
progettuali e realizzative degli impianti
stessi. Dove non si fanno queste cose,
tempestivamente, con persone rigorose
e serie e con un costante rapporto con i
cittadini ovviamente può prevalere
l’interesse molto forte a spendere i soldi
di tutti in funzione del privilegio e
dell’utile di pochi. Questo è quello che
si è registrato e si registra nel nostro
Paese, quindi basta inceneritori, l’aria
che respiriamo non lo consente, non lo
consente l’economia, non lo consente il
fatto che vogliamo un Paese competitivo,
che
per
esserlo,
deve
avere
propensione,
rinnovazione,
qualità
sociale e qualità ambientale , processi
produttivi e prodotti.
Dobbiamo
combattere lo spreco di denari e di
risorse, sapendo che questa, la nuova
strada che i nuovi amministratori devono
praticare, vuole dire anche qualità,
certamente, competitività, ma anche
occupazione e lavoro qualificato, nuova
imprenditorialità.
Per questo è
importante che chi si avvicina al governo
delle città applichi queste piccole regole
che però sono fondamentali per evitare
errori che poi dovremmo, come dire, di
cui dovremmo pagare gli effetti per tempi
molto lunghi. Le regole da applicare per
i giovani amministratori, quindi, sono..
giovani non è solo un dato anagrafico,
per chi non abbia già avuto esperienze di
governo diretto di amministrazioni di
istituzioni, là dove non si applichino
queste regole è possibile, anzi è
probabile, che i fortissimi interessi, e
ripeto molto prossimi al tema affari e
politica, inquinato pesantemente dal
tema economia criminale, è possibile
che quei grandi interessi, fortissimi,
prevalgano e dunque portino a fare
scelte o a tenere in vita scelte che sono
contrarie all’interesse generale, che
costano molto, ma che sono molto
lucrose per chi gestisce questi poteri e
questi interessi. Quindi non bisogna
perdere assolutamente la presa, essere
tempestivi, determinati, applicare le
semplici regole del manuale operativo
già quando si arriva in Comune o
nell’ente che si va a governare, e
sapendo che questa nuova strada, che è
perfettamente comprensibile da parte dei
cittadini, implica anche, come dire, un
forte lavoro culturale, a cui sono molto
interessati i giovani, come dimostrano
tutti i giorni, ma sapendo che battere la
nuova strada in tema di rifiuti vuole dire
non solo risolvere problemi ambientali,
vuole dire creare competitività, qualità
della nostra vita, grandi possibilità di
nuova
occupazione
e
nuova
imprenditorialità
qualificata"
Walter
Ganapini
4
Farage sostiene il
referendum M5S per uscire
dall'euro #fuoridalleuro
Minipost
13.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); });
"Sono al 110% con il
MoVimento 5 Stelle nella richiesta di un
referendum sul disastroso Euro e sono
lieto che Beppe Grillo e i suoi attivisti
abbiano chiesto una consultazione
pubblica su questo tema di vitale
importanza. L'Euro è stato un disastro
economico e sociale per il popolo
italiano. Lasciate che la gente dica la
loro, lasciate loro il diritto di difendere il
loro
futuro.
Un'uscita
dall'Euro
proverebbe che i cittadini si vogliono
riappropriare della sovranità sottratta loro
dai banchieri della BCE a Francoforte,
dalle grandi aziende in Germania e dagli
opulenti burocrati a Brussels. Con
questa mossa gli attivisti del MoVimento
5 Stelle e i partiti euroscettici al
Parlamento Europeo possono contribuire
a quel cambiamento così necessario
della fallimentare situazione attuale."
Nigel Farage
''Lo UKIP italiano lancia la
campagna per il referendum
sull'euro'' di Ambrose
Evans-Pritchard
#fuoridalleuro
Economia
14.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); "Il MoVimento 5 Stelle in
Italia ha lanciato un referendum per il
ritiro dall'euro per risollevare il Paese
dalla depressione e proteggere la
democrazia
italiana,
una
svolta
drammatica per un Paese che è stato
appassionatamente pro-europeo per 60
anni. "Dobbiamo lasciare l'euro il più
presto possibile", ha detto Beppe Grillo, il
combattivo comico-politico e fondatore
del partito di protesta che è entrato
trionfalmente in Parlamento in Italia lo
scorso anno con il 26% dei voti.
"Raccoglieremo mezzo milione di firme
in sei mesi - un milione di firme - e
porteremo la legge popolare in
Parlamento, e questa volta grazie ai
nostri 150 legislatori, dovranno parlare
con noi."
Gianroberto Casaleggio,
stratega economico del partito, ha detto
che il movimento aveva esposto le sue
richieste minime a maggio, chiedendo
l'adozione degli eurobond e l'abolizione
del Fiscal Compact all'UE, una camicia
di forza che costringerà l'Italia a decenni
di debito-deflazione. "Cinque mesi sono
passati e non abbiamo avuto alcuna
risposta. Ci hanno completamente
ignorato" ha detto. Qualsiasi referendum
non sarebbe vincolante, ma il movimento
può essere in grado di far passare la
"legge di iniziativa popolare" per indirlo
se gli euroscettici degli altri partiti
uniranno le forze. Gli italiani sono
diventati amaramente disincantati con
l'Europa dopo una caduta del 9% del PIL
nel corso degli ultimi cinque anni e
mezzo, e un calo del 24% della
produzione industriale. La maggior parte
degli elettori pensano che sia stato un
errore aderire all'euro, ma sono diffidenti
nei confronti dell'abbandono dell'euro,
temendo che un ritorno alla lira
rischierebbe una crisi paralizzante.
Datamedia Ricerche nel sondaggio
marzo ha rilevato che il 59% degli italiani
pensano che un ritorno alla lira sarebbe
una buona idea. Il PIL in Italia è sceso ai
livelli di quattordici anni fa, una
inversione catastrofica mai vista in
nessun grande Paese in tempi moderni,
neppure negli anni '30. Ha perso il 40%
di competitività del lavoro contro la
Germania a partire dalla metà degli anni
1990, ed è ora intrappolata all'interno
dell'unione monetaria con uno scambio
sopravvalutato. Non può tagliare i salari
facilmente
con
una
"svalutazione
interna" perché questo causerebbe il
caos per la dinamica del debito. Il
MoVimento 5 Stelle ha preso più voti di
qualunque altro partito nelle elezioni
dello scorso anno con una agenda di
sinistra, un po' anarchica, verde, e con
attacchi viscerali alle élite radicate. Ha
fatto eleggere 108 deputati della camera
bassa, e 54 senatori. Il movimento vede
la sua critica dell'unione monetaria in
funzione della difesa della sovranità
italiana contro i funzionari non eletti della
UE, che starebbero calpestando la
democrazia italiana. "Io non do la mia
sovranità a nessuno. Mio nonno ha
combattuto con i partigiani per tre anni.
Se volete la mia sovranità, dovete venire
a prenderla, non sventolando qualche
lettera della BCE. Dovete venire ben
armati, come hanno provato a fare già
una volta ", ha detto il signor Casaleggio.
Il movimento è infuriato con quelle che
ritiene
essere
le
politiche
di
maltrattamento della Banca centrale
europea, accusati di aver rovesciato il
premier Silvio Berlusconi nel 2011 e di
esigere aspre riforme in Italia. "Mario
Draghi non è un membro del governo e
non so con quale autorità pretenda
queste riforme", ha detto Casaleggio. Il
MoVimento 5 Stelle è stato oscurato
quest'anno dalla drammatica crescita in
Italia del giovane premier Matteo Renzi,
ma il movimento non è svanito. E
'arrivato secondo alle elezioni europee a
maggio, ottenendo il 21.5%. I suoi 17
deputati siedono con lo UKIP a
Strasburgo. Renzi è alle prese con una
tripla recessione che è si è manifestata
come uno shock profondo, fugando
l'ipotesi che la crisi fosse finita e che la
zona euro fosse sul punto di un nuovo
ciclo di ripresa autosufficiente. Renzi è
costretto a fare tagli in nome
dell'austerità per soddisfare le norme
europee
sul
deficit,
rischiando
un'ulteriore contrazione economica, e
perpetuando lo stesso circolo vizioso che
ha colpito i suoi predecessori. Tale
scenario gioca direttamente a favore di
Beppe Grillo." Ambrose Evans-Pritchard,
editorialista economico del Telegraph
5
Il referendum per uscire
dall'euro si può fare
#fuoridalleuro
Informazione
14.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); Il referendum consultivo per
uscire dall'euro si può fare. Per poterlo
indire è necessario approvare una legge
costituzionale "ad hoc" come già
avvenuto nel 1989 quando si richiese
agli italiani se volevano dare o meno
facoltà costituente all'Unione Europea: "Il
referendum consultivo del 1989 in Italia
si è tenuto il 18 giugno 1989,
contestualmente alle elezioni europee
del 1989, per sentire il parere popolare
sul conferimento o meno di un mandato
costituente al Parlamento europeo eletto
nella stessa occasione. Poiché la
Costituzione della Repubblica Italiana
prevede solo due tipi di referendum,
quello abrogativo e quello confermativo
per quel che riguarda la procedura di
revisione costituzionale, per poter indire
un referendum consultivo si è dovuto
procedere approvando ad hoc la legge
costituzionale 3 aprile 1989." da
Wikipedia La legge costituzionale per
indire il referendum sarà presentata agli
italiani sotto forma di legge di iniziativa
popolare. Per poterla depositare in
Parlamento è necessario raccogliere
almeno 50.000 firme in sei mesi. Una
volta depositata, presumibilmente a
maggio 2015, i portavoce del M5S alla
Camera e al Senato si faranno carico di
presentarla in Parlamento per la
discussione in Aula. Approvata la legge
costituzionale ad hoc che indice il
referendum, considerando i tempi di
passaggio tra le due Camere, a
dicembre 2015 gli italiani potranno
andare alle urne ed esprimere la loro
volontà sull'uscita dall'euro con il
referendum consultivo. A partire da
novembre inizieremo a raccogliere le
firme per la legge di iniziativa popolare
per indire il referendum. Abbiamo
bisogno di milioni di firme per non lasciar
alcun alibi a questi portaordini della
Merkel e della BCE capeggiati da
Renzie. Gli italiani devono poter decidere
se vogliono morire con l'euro in mano
oppure vivere e riprendersi la propria
sovranità. Clicca sul banner per fare la
tua donazione!
#RenzieSapevaDiGenova:
dimissioni subito!
Politica
14.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); "Sono tornato nella mia città
e oggi ho fatto un giro. Le immagini sono
quelle di 3 anni fa, di 40 anni fa. Non
cambia niente in questa città, se non la
passione delle persone, di studenti, di
ragazzi che vanno ad aiutare. Sembra
che la soluzione sia quella, a posteriori.
Ma la soluzione è a monte, nelle scelte
politiche sbagliate. Non ci credo più nelle
disgrazie. Non si possono investire 8
miliardi in "gronde", in grandi opere
come la TAV e non pensare ai piccoli
investimenti nel territorio. C'era già una
lettera delle imprese che avevano
l'incarico di mettere in sicurezza il
territorio datata il 5 di agosto e mandata
al governo Renzie. La lettera diceva:
"con l'avvicinarsi della nuova stagione
autunnale appare fondamentale partire
subito con la realizzazione dell'opera in
questione, atteso che rimandare e
temporeggiare ancora (oltre a tutto il
tempo perso finora, senza nessun
giuridico motivo) espone la collettività al
concreto rischio di veder riaccadere la
tragedia del novembre 2011". La
tragedia c'è stata. Con un morto, migliaia
di persone disperate, negozi pieni di
roba che avevano ordinato per la
stagione invernale, pianti di persone che
sono lì con questi ragazzi meravigliosi
che danno loro una mano. Non hanno
più intenzione di riaprire il negozio,
hanno perso fiducia. Più incazzato di me
era il parroco della Foce che chiedeva i
soldi. Vogliono i soldi immediatamente!
Non fare dei tweet e delle boutade ad
aprile. Vogliono i soldi! Vogliono che ogni
quartiere abbia un responsabile che non
sia un politico, che portino i preventivi
delle spese entro novembre e che entro
dicembre vengano dati i soldi. Ci
vogliono subito i soldi per le emergenze.
Ho girato un po', i nostri parlamentari
sono lì. Ne ho incontrato 4 o 5 che sono
lì con la scopa in mano in forma privata,
sono mischiati a quelli che danno una
mano. Una parte dei nostri sono rimasti
a Roma perché faremo una mozione di
sfiducia al governo Renzie perché non
ha mantenuto le promesse. Queste sono
persone che mentono sapendo di
mentire e chi ci va di mezzo sono
sempre i poveracci. Io mi sono preso i
miei fischi, me li tengo, vi ringrazio che
mi avete anche detto "spala!". Se vi
rappresento la politica e dovete sfogarvi,
bene, sfogatevi su di me: io uscirò di
nuovo. Sono pronto a prendermi tutti gli
sfoghi perché avete tutte le ragioni del
mondo. Anche se la mia coscienza è a
posto perché è la mia citta e sono
andato nei miei quartieri, dove sono nato
e cresciuto. Io ci sono, il M5S c'è e ci
sarà sempre dalla parte delle persone
sconfitte. Basta con questa gente che
manda i tweet, fa le mozioni e poi non
mantiene quello che dice. Io ho aperto
un
conto,
questo
è
l'IBAN:
IT11F0333201404000000812864 - Grillo
Giuseppe - per Alluvione Genova Banca Passadore, agenzia di Nervi
Questo è il conto che io personalmente
ho aperto per gli alluvionati di Genova. In
questo conto andranno a defluire i soldi
che riesco a guadagnare io in questo
modo: "Se i mezzi di informazione
vogliono intervistarmi, devono fare un
bonifico di 2.000 euro in questo conto
per gli alluvionati di Genova, 1.500 per
l'intervista a Casaleggio. Quando ricevo
la notifica dell'avvenuto bonifico rilascio
l'intervista." Iniziamo così! Ciao a tutti!"
Beppe Grillo P.S.: Il MoVimento 5 Stelle
si dissocia da alcuni comportamenti
violenti avvenuti a Genova questa
mattina durante la visita di Beppe. Beppe
Grillo non era accompagnato da
nessuna guardia del corpo. La violenza
non è nel DNA del MoVimento 5 Stelle e
agli operatori coinvolti va la nostra
solidarietà e li invitiamo anzi a
denunciare i fatti. P.P.S. Vincenzo Rizzi
non fa più parte del MoVimento 5 Stelle
in seguito al suo tradimento delle regole
del Movimento presentando una lista
comunale per Foggia diversa da quella
decisa dal voto. Si diffida quindi dal
proclamarsi
come
esponente
del
MoVimento 5 Stelle per le sue attività
politiche.
6
Lega degli euromolli: il
referendum si può fare!
#fuoridalleuro
Informazione
15.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); La Lega degli euromolli
lancia il sasso dell'uscita dall'euro e poi
nasconde la mano. Il M5S porterà gli
italiani al referendum sull'euro: si può
fare, come si spiega in seguito, e lo
capirebbe
anche
Salvini
che
evidentemente
non
è
informato.
Salvini1,13 ottobre 2014: Salvini2, 13
ottobre 2014 : Beppe, 14 ottobre 2014:
Il referendum consultivo per uscire
dall'euro si può fare. Per poterlo indire è
necessario
approvare
una
legge
costituzionale "ad hoc" come già
avvenuto nel 1989 quando si richiese
agli italiani se volevano dare o meno
facoltà costituente all'Unione Europea: "Il
referendum consultivo del 1989 in Italia
si è tenuto il 18 giugno 1989,
contestualmente alle elezioni europee
del 1989, per sentire il parere popolare
sul conferimento o meno di un mandato
costituente al Parlamento europeo eletto
nella stessa occasione. Poiché la
Costituzione della Repubblica Italiana
prevede solo due tipi di referendum,
quello abrogativo e quello confermativo
per quel che riguarda la procedura di
revisione costituzionale, per poter indire
un referendum consultivo si è dovuto
procedere approvando ad hoc la legge
costituzionale 3 aprile 1989." da
Wikipedia La legge costituzionale per
indire il referendum sarà presentata agli
italiani sotto forma di legge di iniziativa
popolare. Per poterla depositare in
Parlamento è necessario raccogliere
almeno 50.000 firme in sei mesi. Una
volta depositata, presumibilmente a
maggio 2015, i portavoce del M5S alla
Camera e al Senato si faranno carico di
presentarla in Parlamento per la
discussione in Aula. Approvata la legge
costituzionale ad hoc che indice il
referendum, considerando i tempi di
passaggio tra le due Camere, a
dicembre 2015 gli italiani potranno
andare alle urne ed esprimere la loro
volontà sull'uscita dall'euro con il
referendum consultivo. A partire da
novembre inizieremo a raccogliere le
firme per la legge di iniziativa popolare
per indire il referendum. Abbiamo
bisogno del maggior numero di firme
possibile per non lasciar alcun alibi a
questi portaordini della Merkel e della
BCE capeggiati da Renzie. Gli italiani
devono poter decidere se vogliono
morire con l'euro in mano oppure vivere
e riprendersi la propria sovranità. Clicca
sul banner per fare la tua donazione!
I server della Camera
Minipost
15.10.2014
Palermo, 26 ottobre:
mandiamo a casa Crocetta
#sfiduciaday
Minipost
16.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); Per trasparenza e a tutela
dei deputati M5S e cittadini si riportano
in modo pubblico alcune informazioni
relative al server dei parlamentari: CONTENUTI PRESENTI SUL SERVER:
Il server pagato dal gruppo M5S della
Camera era utilizzato anche per siti
esterni
alle
attività
del
gruppo
parlamentare.
Questi
siti
comprendevano liste civiche 5 stelle
toscane certificate, siti che esponevano il
logo del MoVimento 5 stelle senza
autorizzazione
diffidati
da
parte
dell'avvocato di Beppe Grillo (es.
toscana5stelle.it) e pagine di una società
toscana di gestione di rifiuti.
SICUREZZA DEI DATI: La posta dei
deputati è stata copiata su un altro
server fuori dal controllo del gruppo dei
parlamentari per poi essere ricopiata sul
primo. Non ci sono evidenze che questa
copia sia stata eliminata nè motivazioni
oggettive per questa operazione dato
che era iniziata per trasferire delle
cartelle presenti sul server del gruppo
che lì non avrebbero dovuto essere
presenti. - CONTROLLO DEL SERVER:
Il controllo del server è risultato al di fuori
del gruppo di comunicazione del
MoVimento 5 Stelle della Camera che
possedeva solo alcune password di
gestione ordinaria di alcuni contenuti. Il
controllo è risultato in carico a utenti
creati in modo anonimo che facevano
riferimento a Massimo Artini e persone
che a lui potevano far riferimento esterne
al Parlamento non contrattualizzate e
senza essere state identificate per la
gestione
dei
dati
personali
dei
parlamentari.
Si consiglia quindi di
dismettere il server e attivare servizi
esterni per ogni servizio necessario ai
parlamentari, se non già offerto da parte
del Parlamento, in cui il singolo
parlamentare abbia controllo diretto dei
propri dati attraverso sistemi di
autenticazione personali (es. sms).
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); });
"Cari Cittadini. Non
possiamo restare a guardare, di cosa
abbiamo paura? Che sia troppo tardi? In
due anni di Governo, la tanto
sbandierata Rivoluzione Crocettiana si è
dimostrata essere un totale fallimento.
La Sicilia sta adesso attraversando uno
dei periodi più tragici della sua storia
recente,
proprio
a
causa
dell’incompetenza amministrativa del
nostro Governatore. E’ giunto il momento
di far sentire nuovamente la nostra voce,
quella dei Siciliani onesti, che non hanno
paura di manifestare il loro malcontento.
Il 26 ottobre scenderemo in piazza per lo
Sfiducia Day e manderemo un
messaggio forte e concreto al Governo
Crocetta, ai suoi Assessori e a tutto il
Parlamento siciliano. Ci vuole una nuova
guida per questa Regione, ma questo
Parlamento non si manderà a casa da
solo. Per la mozione di sfiducia al
Presidente della Regione servono 46 voti
favorevoli e i loro sederi attaccati col
"bostik" alle poltrone non lo faranno mai,
per questo motivo dobbiamo motivare
questo passaggio, corredando con
migliaia di firme di cittadini la nostra
mozione di sfiducia. Il 26 ottobre sarà
una giornata memorabile, invaderemo
pacificamente tutte le città della Sicilia
per raccogliere le firme per la prima
"mozione di sfiducia popolare" della
storia della Regione. L'evento principale
sarà a Palermo dove dalle ore 14 fino
alle ore 22 si alterneranno sul palco
artisti, portavoce del M5S ed esperti per
parlare della Sicilia che vorremmo, sarà
un momento di confronto in cui potremo
condividere idee con gli altri e farle
diventare insieme progetti per la nostra
terra. Il Movimento 5 Stelle, in questi
anni ha dimostrato di essere all’altezza
del ruolo che gli elettori gli hanno dato,
confermandosi l’unica vera forza di
opposizione all’interno del Parlamento
Regionale. Oggi siamo pronti a diventare
l’unica vera forza di governo e questo è il
momento di manifestarlo! Partecipare è
l’unica cosa che resta a noi cittadini, e
dobbiamo esserci tutti, perché altrimenti,
nessuno lo farà al posto nostro! Vi
aspettiamo quindi il 26 ottobre, per
riveder le Stelle! In alto i cuori!"
Giancarlo Cancelleri, portavoce M5S in
Sicilia
PS: Sostieni lo #sfiduciaday con una
donazione
7
Chi è responsabile del
disastro a Genova?
Politica
16.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); });
Hanno amministrato
Genova: 1990: PCI-PDS-sinistra 1993:
PDS-centrosinistra
1997:
PDS-PPI-centrosinistra
2002:
DS-Margherita-Rifondazione Comunista
2007:
Ulivo-Rifondazione
Comunista-centrosinistra
2012:
PD-SEL-centrosinistra
Hanno
amministrato la Regione Liguria 1994 2000: PDS-centrosinistra 2005 - 2010:
Ulivo-Rifondazione
Comunista-sinistra
2010 - 2014: PS-SEL-centrosinistra Chi
è responsabile del disastro di Genova?
PS: come giá comunicato all'interessato
nei giorni scorsi, il sindaco di Comacchio
Marco Fabbri, eletto con il MoVimento 5
Stelle, si è candidato ed è stato eletto
alleandosi con altri partiti alle elezioni
provinciali. Il M5S rifiuta per statuto la
partecipazione alle elezioni provinciali e
Fabbri, in quanto sindaco M5S, non
poteva concorrere per altre cariche. La
certificazione della lista di Comacchio è
revocata. Fabbri è fuori dal M5S.
BREAKING NEWS: MPS
SOSPESA
BREAKING NEWS: SPREAD
OLTRE I 170 PUNTI
Economia
16.10.2014
Economia
16.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); BREAKING NEWS: MPS
SOSPESA Il titolo di MPS è stato
sospeso al ribasso anche stamattina,
non riesce ad aprire. Valeva € 2.6 a
luglio. Siamo a € 0.8 oggi con un -20%
negli ultimi tre giorni. Le voci si
rincorrono su problemi legati ad asset
quality review.
Press speculation
parlano di Italia e Cipro quali Paesi
peggio messi nella review di Draghi in
arrivo. Se queste anticipazioni dovessero
trovare conferma dalle ‘pagelle’ della
BCE e ci fosse bisogno di ricapitalizzare
MPS, con questi mercati salta il banco
perchè l’unico modo sarebbe l’intervento
statale… a quel punto tutta la manovra
presentata ieri dal guru di Ponte Vecchio
salterebbe, altro che tagli di tasse e
power point. Per non parlare della
reputazione di Visco e della Banca
d’Italia che andrebbero sotto terra. Ma
come: "Tu Banca d’Italia hai fatto la due
diligence alle tue banche un anno fa; sei
mesi fa,e hai ordinato a tutte
ricapitalizzazioni per un totale di €10bn
(unico Paese europeo costretto a farlo
non una ma due volte visti gli aumenti di
capitale del 2011) e ora la stampa estera
ci dice che non bastano? Ma come li
calcolano i numeri a Roma?" Infine
confermiamo di essere il Paese dei
Balocchi.
Un Paese serio stamattina
lancerebbe una investigation della
Consob su questi rumour anzichè
affidare a Patuelli, presidente ABI una
difesa di ufficio fatta ieri sera che sembra
una conferma delle voci che girano
senza contenuti e senza credibilità.
BREAKING NEWS: MPS SOSPESA
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); });
BREAKING NEWS:
SPREAD OLTRE I 170 PUNTI
Lo
spread è tornato a schizzare oltre i 200
punti, per chiudere a più di 170 a fine
giornata. Eppure i giornali ne parlano
solo quando va giù? Questo non puo’
non avere implicazioni sul DEF e sui
margini di manovra del deficit. Renzi e’
stato molto fortunato sul timing su molte
cose fino ad adesso. Ora la fortuna gli
sta girando le spalle. E’ la giusta
punizione per chi ha scalzato Letta per
intestarsi
la
ripresa
economica
(ricordiamoci quando strombazzava che
il suo 0.8% di crescita del pil per
quest’anno era una stima prudente?
Siamo ripiombati in recessione con lui e
Padoan che fanno i vaghi) e si ritrova in
un brusco risveglio in cui il timing del suo
DEF arriva nel mezzo di una nuova
tempesta dei mercati. MPS puo’ essere il
colpo di grazia. - Il giorno del Jobs act il
mercato aveva perso il 2%. Non solo per
quello ma certo dire al mercato "vi do i
dettagli dei decreti attuativi tra sei mesi"
non e’ stato un figurone dopo tutto il
noise mediatico che lo aveva anticipato.
È stato un autogol mediatico - Ieri il DEF
finanziato a debito e oggi crolla tutto. Un
terzo circa degli 11miliardi di extra deficit
sono dovuti al calo dello spread di questi
ultimi 18 mesi. Con lo spread di nuovo
all’attacco negli ultimi giorni una buona
parte di quel deficit spending non esiste
più.
La Commissione Europea non
autorizzerà mai tagli di tasse a debito a
maggior ragione in questo mercato
tornato iper negativo.
BREAKING
NEWS: SPREAD OLTRE I 200 PUNTI
8
#RenzieTagliaLaSanità
Politica
17.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); "Renzi infila nella manovra
la porcata della clausola taglia-sanità! Il
Presidente del Consiglio, se ha coraggio,
vada in tv a dire la verità agli italiani,
quella verità che ieri in conferenza
stampa a Palazzo Chigi ha nascosto:
cioè che la sua Legge di Stabilità scarica
sulle spalle delle Regioni 4 miliardi di
tagli e che questi si tradurranno in tagli
alla Sanità, cioè sulla carne viva dei
cittadini. La bozza presentata ieri in
pompa magna dal premier nasconde una
vera e propria trappola per le Regioni, la
cosiddetta clausola 'taglia-sanità': se
entro il 31 gennaio 2015 i governatori
non troveranno un accordo per ripartire i
4 miliardi di spending review a loro
carico, il governo potrà intervenire
'considerando anche le risorse destinate
al finanziamento corrente del Servizio
sanitario nazionale'. Un vero e proprio
ricatto, una porcata che lascia al governo
la libertà di mettere mano anche ai fondi
che normalmente sono previsti per la
sanità e che rischia di mandare in tilt un
Sistema sanitario nazionale già ridotto al
collasso. Questo governo ci sta
truffando, spacciando per buona una
manovra irresponsabile che in realtà
ammazza uno dei comparti più delicati
del Paese e viola palesemente il Patto
della Salute che lo stesso governo aveva
firmato ad agosto con le Regioni. Il Patto
stanziava 112 miliardi per il 2015 e 115
per il 2016, ma ora questi soldi rischiano
di sfumare via. E tutto questo perchè?
Perchè Renzi ha usato la Legge di
Stabilità per poter dire di non aver
sforato i margini del 3% imposti
dall'Europa, anche se in realtà le
coperture non ci sono, e accreditarsi così
agli occhi della Merkel, facendo pagare
però un conto salatissimo ai cittadini.
Un'azione inaccettabile, che ancora una
volta ci fa vergognare di averlo come
Presidente del Consiglio." M5S Senato
Il M5S lavora al ripristino del
gruppo europeo EFDD
Minipost
17.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); "L’uscita dal gruppo EFDD
dell’eurodeputata lettone Iveta Grigule
ha fatto mancare uno dei requisiti
necessari, le sette nazionalità diverse a
norma di regolamento, per l’esistenza
stessa del gruppo. Per questo motivo
l’EFDD è stato dichiarato, in modo
automatico,
tecnicamente
sciolto.
Quanto
accaduto,
con
contorni
politicamente molto gravi e che
meriterebbero un serio approfondimento,
dimostra ancora una volta che la
democrazia non è più di casa al
Parlamento europeo. L’unica strada
percorribile, mai come in questa
occasione, è la restituzione ai cittadini
della sovranità che è stata loro sottratta.
Tutte le delegazioni dell’EFDD sono
fortemente intenzionate a ripristinare
l’integrità dell’intero gruppo, lavorando
senza sosta e in totale collaborazione tra
loro ad una soluzione positiva della
vicenda." I portavoce M5S al Parlamento
Europeo
''Panorama'' in tribunale
Minipost
17.10.2014
Giornali, fate pace con voi
stessi
Informazione
17.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); "Da quando è stato lanciato
il referendum sull’uscita dall’euro la
macchina del discredito ha ripreso a
girare a pieno ritmo vomitando
spazzatura senza sosta su giornali e tg,
e mettendo all’opera il Potere contro il
Movimento in Italia, e da ieri anche in
Europa. C’è un fondo in cui confluiscono
anche i rimborsi a cui rinunciano i
Parlamentari a 5 Stelle, il fondo è gestito
dal
Ministero
dell’Economia.
C’è
ConfAPRI, un’associazione di piccole e
medie imprese del Nord-Est che ha
come
interlocutori
del
M5S
tre
parlamentari 5 Stelle. Alcune società
solide
e
sane
che
aderiscono
all’associazione
ConfAPRI
hanno,
insieme a molte altre che non vi
appartengono, beneficiato delle garanzie
di un fondo controllato dal Ministero di
cui sopra. Fine dei fatti. Un articolo
comparso su Panorama delinea in modo
volutamente ambiguo il processo di
assegnazione di tali garanzie lasciando
intendere che il sottoscritto e Grillo
prima, e Crimi, Bechis e Borrelli poi
abbiano in qualche modo "pilotato"
l’assegnazione delle garanzie offerte dal
fondo verso imprese guarda caso
appartenenti a ConfAPRI. Una forzatura
offensiva che lede l’onestà e l’integrità
delle persone coinvolte, di ConfAPRI e
non ultimo di un Ministero della
Repubblica. Di queste e di molte altre
inesattezze il "giornalista" ed il
responsabile editoriale di panorama
Mulè, già avvezzo (toh!) a condanne per
"omesso controllo", dovranno rispondere
in tribunale." Gianroberto Casaleggio
9
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); });
immagine: vignetta di
elchicotriste
"Candidiamo incensurati
"siete i soliti puristi" Candidiamo studenti
"candidate disoccupati" Candidiamo
imprenditori "candidate gente che ha
società" (come se fosse un'accusa) I
nostri eletti rispettano le regole "sono
rigidi" I nostri eletti non rispettano le
regole e vengono cacciati "nazisti" I
nostri eletti vengono indagati "come gli
altri" Fino a che non li cacciamo "sono
come gli altri" Cacciamo quelli che
vengono
condannati
"nazisti"
Ci
opponiamo alla mafia, ai partiti e alle
lobby "sanno solo dire di NO" Passiamo
il tempo a stendere decreti per il popolo
"sanno solo scrivere leggine, ma la
politica è un altra" Difendiamo la
Costituzione a costo della nostra vita
"sanno solo salire sul tetto" Stiamo in
parlamento fino a mezzanotte "occupate
le istituzioni" Stiamo in Parlamento più
degli altri "non siete tra la gente"
Facciamo continui agorà in piazza per
informare "il vostro posto è il
Parlamento" Vogliamo restituire i soldi
"impossibile, non si può" Inventiamo un
modo per restituire i soldi "populisti"
Restituiamo i soildi "i problemi del Paese
sono altri" Beppe è a Roma "perchè non
è a Genova" Beppe va a Genova
"perchè non è a Roma" Beppe dona
"così son capaci tutti" Beppe sbadila
"vuol solo farsi una foto" Beppe li manda
a fanculo "è volgare" Sì, è volgare. E lo
siamo tutti." Gabriele Betti
PS: Il MoVimento 5 Stelle ritira la
candidatura di Fernanda Rombolà dalle
elezioni regionali del prossimo 23
Novembre in Calabria.
#Italia5Stelle: tutti i numeri
di un successo
Politica
18.10.2014
Equoevento che recupera le eccedenze
alimentari dagli eventi e le distribuisce
tra le mense dei poveri, perchè siamo 5
Stelle anche quando la festa finisce. Ci
sono stati anche i complimenti del
Servizio Giardini del I Municipio di Roma
per le eccellenti condizioni in cui
abbiamo riconsegnato alla città il Circo
Massimo. Ringraziamo ancora una volta
tutti per il gran lavoro fatto e le
meravigliose soddisfazioni che questi tre
giorni ci hanno regalato e vi aspettiamo
per il prossimo evento!" Roberta
Lombardi portavoce M5S alla Camera, il
gruppo Task Force Eventi Roma e tutti i
600 volontari
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); Italia5Stelle è stata un
grande successo e un momento di
condivisione e comunità tra cittadini che
vogliono cambiare l'Italia. Senza i 600
volontari che hanno dedicato giorni e
notti
all'organizzazione
e
alla
realizzazione dell'evento tutto questo
non sarebbe stato possibile. Li ringrazio
e li abbraccio virtualmente uno per uno.
Alla prossima! "#Italia5Stelle è appena
passata ed è già storia. tre giorni di
incontri, dibattiti, progetti, musica, per
costruire insieme il futuro di questo
Paese. Più di 1500 portavoce eletti a tutti
i
livelli
istituzionali
(municipale,
comunale,
regionale,
parlamentare,
europarlamentare)
sono
stati
virtualmente abbracciati dalle 500.000
persone che per tutto il week end hanno
partecipato ai vari eventi, programmati e
spontanei, lungo tutto il Circo Massimo.
Quell'energia che abbiamo respirato non
riusciamo a trasmetterla attraverso
questo post ma qualche numero va dato
per raccontare quei giorni. Prima di tutto
i soldi, siamo riusciti a coprire le spese,
che hanno reso insonni le notti di tanti
preoccupatissimi giornalisti. Ovviamente
appena il misteriosissimo Comitato
Organizzatore avrà saldato l'ultimo
fornitore e chiuso la contabilità
pubblicheremo il rendiconto dell'evento,
per rasserenare tutti quei solerti
professionisti
della
sedicente
informazione (molti di loro vivono di
finanziamenti all'editoria) che nulla si
chiedono su come vengano spesi
miliardi di euro di soldi pubblici ma si
crucciano sul centesimo della donazione
privata al M5S. 600 volontari hanno
lavorato
gratuitamente
ed
infaticabilmente per tre giorni, disponibili
sempre con un sorriso nei confronti dei
visitatori dei circa 200 gazebo montati.
Per gli amanti del trash (inteso alla
lettera) abbiamo raccolto 1,45 t di rifiuto
indifferenziato, 0,8 t. di rifiuto organico,
1,6 t. di rifiuto multimateriale da avviare
alla differenziata e 1,9 t. di rifiuto
cartaceo: quasi il 75% dei rifiuti prodotti
sarà quindi avviato al riciclo, un modello
virtuoso che chiederemo al sindaco
Marino di imporre a tutti i futuri eventi
che Roma ospiterà. Per la delizia delle
nostre
papille
gustative
abbiamo
distribuito più di 34.000 pasti biologici e a
km. 0 e tracannato oltre 10.000 litri di
buona birra gelata, oltre ad aver goduto
della buonissima acqua pubblica romana
distribuita attraverso le casette e le
macchinette allacciate direttamente alla
rete idrica, arrivando a più di 13.000 litri
consumati di acqua fresca e/o frizzante
al punto giusto. Quanto avanzato del
cibo è stato poi devoluto alla Onlus
Domanda in Duomo:
#RenzieSapevaDiGenova?
Minipost
18.10.2014
googletag.cmd.push(function()
{
googletag.display('div-gpt-ad-137223905
2320-0'); }); "Il Premier Matteo Renzi è
stato inchiodato. Come? Attraverso una
lettera. Il 5 agosto scorso, due mesi
prima dell'esondazione del torrente
Bisagno, i legali rappresentanti delle
aziende che avrebbero dovuto mettere in
sicurezza il corso d'acqua, scrivevano le
parole che seguono, affinché venissero
sbloccati i cantieri e potessero
finalmente iniziare i lavori: "...con
l'avvicinarsi della nuova stagione appare
fondamentale partire subito con la
realizzazione dell'opera in questione,
atteso che rimandare e temporeggiare
ancora (oltre a tutto il tempo già perso
finora, senza nessun giuridico motivo)
espone la collettività al concreto rischio
di veder riaccadere la tragedia del
novembre del 2011". A questa lettera
Renzi non ha mai risposto, così anche
questa volta si deve fare i conti coi morti.
E come se non bastasse, siamo costretti
ad assistere al solito nauseante rimpallo
delle responsabilità da parte degli
amministratori locali di centrosinistra,
che governano la Liguria da 40 anni e
che naturalmente sono gli unici colpevoli,
i quali però hanno il coraggio di far
ricadere la loro mala gestione del
territorio sulla lentezza della burocrazia,
oppure sul TAR che avrebbe sospeso i
lavori (Renzi dixit), quando invece il
Tribunale Amministrativo regionale non
ha mai applicato la sospensiva. Mentono
sapendo di mentire. E in più è in via di
approvazione il decreto Sblocca Italia,
altro incentivo a un'ulteriore selvaggia
cementificazione... Sembra davvero
incredibile, ma in tv si parla solo della
contestazione a Grillo e ai parlamentari
del M5S (gli unici che si sono
fisicamente messi a disposizione della
popolazione accettando anche le critiche
delle centinaia di persone disperate).
Che ne pensate di questa lettera?
L'abbiamo chiesto ai cittadini e abbiamo
raccolto le loro risposte in questo
servizio." La Cosa
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