Ufficio per la Pastorale della Famiglia XXXVIII GIORNATA PER LA VITA 1° FEBBRAIO 2015 Rito Ambrosiano “Solidali per la Vita” Presentazione • Il messaggio per la XXXVII Giornata Nazionale per la vita è ricco di molti stimoli, tra i quali spicca la sottolineatura della “forza rivoluzionaria della tenerezza”. I temi proposti dal Messagio dei vescovi consentono di celebrare la giornata per la vita in stretta continuità con la Giornata parrocchiale della famiglia e la Settimana dell’educazione, approfondendo le potenzialità educative della nostra comunità. • In occasione della giornata invitiamo a celebrare una Veglia per la vita sul territorio, a livello parrocchiale o vicariale. Sarà disponibile sul sito a partire dal mese di gennaio un testo per la Veglia che potrete scaricare e modificare liberamente. A livello diocesano la Veglia per la vita sarà presieduta dal Vescovo presso la Parrocchia di Boccaleone, sabato 1° febbraio 2015 alle ore 16. • Nella scheda trovate il testo di due preghiere. La benedizione delle mamme può essere impiegata nella celebrazione domenicale, alla quale saranno esplicitamente invitate, dedicando a loro un momento nella celebrazione. La preghiera può essere riprodotta e donata in occasione della giornata a tutti i genitori in attesa di un figlio. È utile soffermarsi su alcuni dati demografici che attestano la difficoltà attuale a generare futuro. Le proiezioni prevedono che entro il 2031 le coppie senza figli aumenteranno notevolmente, le coppie con figli imboccheranno il sentiero della decrescita che le potrebbe portare, nell’arco dei 10 anni successivi, ad una perdita di circa 400mila unità. Siamo un Paese in cui la frequenza di nascite, costantemente superata da quella dei decessi, si colloca stabilmente sotto le 600mila unità annue, ossia 150mila in meno di quante ne servirebbero per garantire nel tempo – in regime di stazionarietà (crescita zero) – l’attuale dimensione demografica. Il tutto mentre la durata media della vita ha superato gli ottanta anni e la fecondità, scesa già dal lontano 1977 sotto il livello che garantisce il ricambio generazionale (due figli in media), si è attestata attorno a 1,3 figli per donna. Si tratta di numeri dal significato eloquente: generare poco – i figli sono meno numerosi dei genitori e anche degli stessi ‘nonni’ viventi – è sintomo sia di scarsa fiducia nel futuro sia di una difficoltà delle nuove generazioni, culturale prima che economica, a pensarsi come protagoniste attive nella trasmissione della vita. Le comunità cristiane sono interpellate anzitutto sulla loro capacità di trasmettere un senso positivo del vivere, aperto al futuro, innamorato della vita, fattivamente fiducioso nella capacità umana di aprire un buon domani per tutti. È fondamentale avere a cuore le relazioni con tutti, farsi vicini a chi si affaccia alle soglie della Chiesa, dell’oratorio, della parrocchia, offrendo un clima di apertura e di cordialità. La vitalità e la bellezza dei legami necessita anche di luoghi concreti per esprimersi ed essere percepita, così che sia intuita la novità di vita aperta dal vangelo. In occasione della Giornata per la vita le comunità possono quindi riflettere su quanto i propri luoghi educativi (oratorio, scuola dell’infanzia, luoghi dello sport, attività di animazione parrocchiale caritativa e altro …) sappiano favorire la crescita dei piccoli e trasmettere il senso evangelico di una vita bella e promettente perché sostenuta dalla vicinanza di Dio. 1 Nel presente sussidio troverete: o Il Messaggio per la XXXVII Giornata Nazionale per la vita, o L’ animazione della Liturgia Eucaristica Domenicale; o Il testo della preghiera per la vita; o Il testo di due preghiere dedicate alle mamme in attesa di un figlio. 2 Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente per la 37a Giornata Nazionale per la vita «I bambini e gli anziani costruiscono il futuro dei popoli; i bambini perché porteranno avanti la storia, gli anziani perché trasmettono l'esperienza e la saggezza della loro vita». Queste parole ricordate da Papa Francesco1 sollecitano un rinnovato riconoscimento della persona umana e una cura più adeguata della vita, dal concepimento al suo naturale termine. È l’invito a farci servitori di ciò che “è seminato nella debolezza” (1 Cor 15,43), dei piccoli e degli anziani, e di ogni uomo e ogni donna, per i quali va riconosciuto e tutelato il diritto primordiale alla vita2. Quando una famiglia si apre ad accogliere una nuova creatura, sperimenta nella carne del proprio figlio “la forza rivoluzionaria della tenerezza”3 e in quella casa risplende un bagliore nuovo non solo per la famiglia, ma per l’intera società. Il preoccupante declino demografico che stiamo vivendo è segno che soffriamo l’eclissi di questa luce. Infatti, la denatalità avrà effetti devastanti sul futuro: i bambini che nascono oggi, sempre meno, si ritroveranno ad essere come la punta di una piramide sociale rovesciata, portando su di loro il peso schiacciante delle generazioni precedenti. Incalzante, dunque, diventa la domanda: che mondo lasceremo ai figli, ma anche a quali figli lasceremo il mondo? Il triste fenomeno dell’aborto è una delle cause di questa situazione, impedendo ogni anno a oltre centomila4 esseri umani di vedere la luce e di portare un prezioso contributo all’Italia. Non va, inoltre, dimenticato che la stessa prassi della fecondazione artificiale, mentre persegue il diritto del figlio ad ogni costo, comporta nella sua metodica una notevole dispersione di ovuli fecondati, cioè di esseri umani, che non nasceranno mai. Il desiderio di avere un figlio è nobile e grande; è come un lievito che fa fermentare la nostra società, segnata dalla “cultura del benessere che ci anestetizza”5 e dalla crisi economica che pare non finire. Il nostro paese non può lasciarsi rubare la fecondità. È un investimento necessario per il futuro assecondare questo desiderio che è vivo in tanti uomini e donne. Affinché questo desiderio non si trasformi in pretesa occorre aprire il cuore anche ai bambini già nati e in stato di abbandono. Si tratta di facilitare i percorsi di adozione e di affido che sono ancora oggi eccessivamente carichi di difficoltà per i costi, la burocrazia e, talvolta, non privi di amara solitudine. Spesso sono coniugi che soffrono la sterilità biologica e che si preparano a divenire la famiglia di chi non ha famiglia, sperimentando “quanto stretta è la porta e angusta la via che conduce alla vita” (Mt 7,14). La solidarietà verso la vita – accanto a queste strade e alla lodevole opera di tante associazioni – può aprirsi anche a forme nuove e creative di generosità, come una famiglia che adotta una famiglia. Possono nascere percorsi di prossimità nei quali una mamma che aspetta un bambino può trovare una famiglia, o un gruppo di famiglie, che si fanno carico di lei e del nascituro, evitando così il rischio dell’aborto al quale, anche suo malgrado, è orientata. Una scelta di solidarietà per la vita che, anche dinanzi ai nuovi flussi migratori, costituisce una risposta efficace al grido che risuona sin dalla genesi dell’umanità: “dov’è tuo fratello?” (cfr. Gen 4,9). 1 PAPA FRANCESCO, Viaggio Apostolico a Rio de Janeiro in occasione della XXVIII Giornata Mondiale della gioventù. Angelus, Venerdì 26 luglio 2013. 2 Cfr. PAPA FRANCESCO, Discorso ai partecipanti all’incontro promosso dalla Federazione Internazionale delle Associazioni dei medici cattolici, Venerdì 20 settembre 2013. 3 PAPA FRANCESCO, Esortazione Apostolica Evangelii gaudium, 288. 4 Cfr. relazione del Ministro della Salute al Parlamento Italiano del 13 settembre 2013. 5 PAPA FRANCESCO, Esortazione Apostolica Evangelii gaudium, 54. 3 Grido troppo spesso soffocato, in quanto, come ammonisce Papa Francesco “in questo mondo della globalizzazione siamo caduti nella globalizzazione dell'indifferenza. Ci siamo abituati alla sofferenza dell’altro, non ci riguarda, non ci interessa, non è affare nostro!”6. La fantasia dell’amore può farci uscire da questo vicolo cieco inaugurando un nuovo umanesimo: «vivere fino in fondo ciò che è umano (…) migliora il cristiano e feconda la città»7. La costruzione di questo nuovo umanesimo è la vera sfida che ci attende e parte dal sì alla vita. Roma, 7 ottobre 2014 Memoria della Beata Vergine del Rosario IL CONSIGLIO PERMANENTE DELLA CONFERENZA EPISCOPALE ITALIANA 6 7 PAPA FRANCESCO, Visita a Lampedusa. Omelia presso il campo sportivo "Arena" in Località Salina, 8 luglio 2013. PAPA FRANCESCO, Esortazione Apostolica Evangelii gaudium, 75. 4 Giornata per la Vita (1 Febbraio 2015) «Solidali per la Vita» Animazione della Liturgia Eucaristica Domenicale COMMENTO INIZIALE Lettore: «Il Signore risana i cuori affranti» e ci accompagna «con la fedeltà del suo amore»: è questa la certezza che sostiene e guida l’autentico discepolo del Signore. In questa Domenica siamo chiamati a riaffermare il nostro impegno in difesa della vita. «Il Vangelo della vita sta nel cuore del messaggio di Gesù: suscita stupore e gratitudine, e chiede di essere accolto, custodito e valorizzato con vivo senso di responsabilità» (Evangelium vitae). ATTO PENITENZIALE Sacerdote: Carissimi, il Signore Gesù ci ha «radunato in una sola famiglia» e ci invita alla mensa del suo sacrificio redentore: con fiducia accresciuta riconosciamo le nostre mancanze ed affidiamoci alla misericordia del Dio amante della vita. (breve silenzio di riflessione) Celebrante: Tu che sei venuto perché tutti abbiano la vita e l’abbiano in abbondanza, Kyrie Eleison Ass. Kyrie Eleison Celebrante: Tu che morendo in croce ci hai donato la vita che non muore, Kyrie Eleison. Tutti: Kyrie Eleison. Celebrante: Tutti: Celebrante: Tutti: Tu che ci hai donato lo Spirito per rendere la nostra vita, “offerta gradita” al Padre, Kyrie Eleison. Kyrie Eleison. Dio onnipotente abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna. Amen. OMELIA Spunti per l’omelia si possono ricavare dal Messaggio del Consiglio Episcopale Permanente della CEI «Solidali per la Vita», sopra riportato. PREGHIERA UNIVERSALE Sacerdote: Tutti: Lettore: Tutti: Lettore: Tutti: Lettore: Tutti: Al Dio della vita, venuto a risanare i cuori affranti e a liberarci dal male, rivolgiamo la nostra supplica. Ascoltaci, Signore. Per i consacrati, perché servano la Chiesa e i fratelli con una vita di preghiera e di gioiosa dedizione a Cristo, preghiamo. Ascoltaci, Signore. Per i Centri di Aiuto alla Vita, perché operino per la difesa dell’esistenza fin dal suo concepimento, assicurando sostegno e conforto alle mamme in difficoltà, preghiamo. Ascoltaci, Signore. Perché le nuove scoperte e sperimentazioni scientifiche per la cura delle malattie siano sempre a favore dell’uomo, per il bene integrale della persona, preghiamo. Ascoltaci, Signore. 5 (Altre intenzioni) 6 Preghiera per la vita (Evangelium Vitae, 106) O Maria, aurora del mondo nuovo, Madre dei viventi, affidiamo a Te la causa della vita: guarda, o Madre, al numero sconfinato di bimbi cui viene impedito di nascere, di poveri cui è reso difficile vivere, di uomini e donne vittime di disumana violenza, di anziani e malati uccisi dall'indifferenza o da una presunta pietà. Fa’ che quanti credono nel tuo Figlio sappiano annunciare con franchezza e amore agli uomini del nostro tempo il Vangelo della vita. Ottieni loro la grazia di accoglierlo come dono sempre nuovo, la gioia di celebrarlo con gratitudine in tutta la loro esistenza e il coraggio di testimoniarlo con tenacia operosa, per costruire, insieme con tutti gli uomini di buona volontà, la civiltà della verità e dell'amore a lode e gloria di Dio creatore e amante della vita. PREGHIERE DEDICATE ALLE MAMME E AI GENITORI Benedizione della mamma in attesa Dio della vita, Signore dell’universo, Creatore del mondo, nel tuo grande amore ti sei fatto uno di noi. Hai conosciuto l’accoglienza nel grembo di Maria, ne hai gustato il calore, la protezione, l’affetto. Volgi ora il tuo sguardo a questa mamma perché anche lei sia culla deliziosa della vita che porta in sé. Donale salute, forza, pazienza e coraggio perché le fatiche della gravidanza e la paura del parto non turbino la sua serenità. Benedici la creatura che cresce in lei, tu già la conosci e la ami profondamente. Fa che cresca sana e serena fin da questi primi momenti del suo esistere. E che la tenerezza dei corpi diventi gesto di amore e di fiducia, che accoglie nel cuore della vita il dono di questa nuova creatura. Tu che sei il Figlio con il Padre e lo Spirito Santo, effondi la tua benedizione su questa mamma e su tutte le mamme e i papà del mondo. Amen 7 Preghiera Della Mamma In Attesa Dio della vita, Signore dell’universo, Creatore del mondo, grazie per questa nuova creatura che si nutre di me e cresce nel mio grembo. Grazie perché mi doni di essere tua alleata nel dono della vita che vince sulla menzogna e sulla morte. Concedimi ora di gustare l’abbandono fiducioso a te, di essere poi coraggiosa, accogliente e generosa, forte nei momenti difficili e attenta al bene come vuoi tu. Ti prego per questo/a figlio/a che sia sereno/a, goda di buona salute conosca l’amore e l’accoglienza, cresca con te al suo fianco. Donami, con l’aiuto di Maria, di saper testimoniare fiducia e speranza a questa creatura che mi hai affidato e che metterò nel tuo mondo. Amen Preghiera dei Genitori in attesa della nascita Dio della vita, Signore dell’universo, Creatore del mondo, grazie per questa nuova creatura che tu ci hai donato e cresce nel grembo della nostra famiglia. Grazie perché ci doni di essere tuoi alleati nel dono della vita che vince sulla menzogna e sulla morte. Concedici ora di gustare l’abbandono fiducioso a te, di essere poi coraggiosi, accoglienti e generosi, forti nei momenti difficili e attenti al bene come vuoi tu. Ti preghiamo per questo/a figlio/a che sia sereno/a, goda di buona salute conosca l’amore e l’accoglienza, cresca con te al suo fianco. Donaci, con l’aiuto di Maria, di saper testimoniare fiducia e speranza a questa creatura che ci hai affidato e che metteremo nel tuo mondo. Amen 8
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