Application Management Services

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Application
Management
Services
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La qualità del software
nell’outsourcing di applicazioni
business critical
Un’approfondita conoscenza
di Giampiero Carli Ballola
del patrimonio applicativo e adeguati
strumenti software di controllo e
monitoraggio della sua qualità consentono
di approcciare il problema dello sviluppo e
manutenzione esterna delle applicazioni
aziendali in modo da superare i limiti
degli Sla riducendo i rischi d’impresa e
I.P.
potenziando il Roi dei servizi di outsourcing
I
l ricorso a partner esterni per integrare e
che, per semplificare, chiameremo la sfida a
potenziare le proprie risorse è una prati-
‘far di più con meno’ che ogni Cio si trova
ca che in Italia, ma non solo, si è diffusa sul
oggi a dover fronteggiare.
finire degli anni ’90 spinta dalle emergenze
Questi fattori sono cruciali nella forma di ou-
dell’euro e dell’anno 2000, passate le quali ci
tsourcing più diffusa e anche più importan-
si è resi conto che l’impiego di terze parti
te nell’economia della funzione It: ossia i
poteva dare nel campo dell’It gli stessi van-
servizi di sviluppo, manutenzione e gestio-
taggi noti e sperimentati da anni in campo
ne delle applicazioni aziendali (Ams). Il peso
manifatturiero. L’outsourcing, in ogni sua
di questi servizi nel budget It resta prepon-
forma di attuazione, è diventato strumento
derante e le attuali difficoltà economiche
base di ogni strategia di It management.
hanno indotto gran parte dei Cio (e dei Cfo)
Negli ultimi tempi la sua importanza è cre-
a focalizzarsi sulla possibilità di un risparmio
sciuta a causa di vari fattori concomitanti: da
immediato su tale voce, il che nella maggio-
un lato l’offerta beneficia a livello globale di
ranza dei casi si traduce nel rinegoziare al
una nuova generazione di risorse, umane e
ribasso le tariffe con il fornitore (vedi figura
tecnologiche, resesi disponibili offshore o
1). Il più delle volte l’operazione si è realizza-
nearshore (cioè in paesi remoti o giusto fuo-
ta grazie appunto alle risorse near/offshore
ri dei confini nazionali); dall’altro la doman-
che permettono ai fornitori di attuare a loro
da è stimolata dalla carenza di skill adeguati
volta politiche di sourcing adeguate. Per le
e, soprattutto, da quel complesso di cose
aziende però è una strada che se risolve un
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Application
Management
Services
problema a breve ne crea un altro nel lungo
e vantaggi economici.
termine.
Rispetto al tradizionale approccio basato su
Infatti se è vero che ogni scelta di outsour-
Sla definiti da contratto si tratta di un modo
cing porta necessariamente a una certa per-
nuovo di rapportarsi con il fornitore, che pri-
dita di controllo, questo è ancor più vero
vilegia una gestione del rapporto tesa ad
quando nel progetto entra una componen-
anticipare, controllare e ridurre i rischi con-
te offshore. Nell’Ams le risorse chiave sono
nessi agli eventi connaturati al rapporto
umane, non tecnologiche ed, eventualmen-
stesso. Forrester chiama questo approccio
te, le differenze linguistiche e culturali, oltre
Managed Outcome, che si può tradurre co-
al puro fattore-distanza, aumentano i rischi
me “gestione dei risultati” e si applica agli ac-
e i costi associati. Crescono in particolare i
cordi (Managed Outcome Deals), così come
rischi per la sicurezza, l’accountability (l’attri-
agli impegni vincolanti (Managed Outcome
buzione di responsabilità diventa proble-
Engagements) presi da entrambi i partner.
matica se coinvolge un partner straniero) e,
Ancora Forrester sottolinea come il punto
caratterizzante un rapporto di outcome ma-
figura 1 - Priorità aziendali in termini di sourcing
nagement sia il combinare la definizione dei
risultati con un prezzo stabilito, elemento
essenziale in quanto senza un prezzo prefissato (come con la vecchia formula “tempo +
materiali”) non si ha un vero trasferimento
dei rischi sul fornitore.
Conoscenza,
base di ogni gestione
A fronte dei sostanziali vantaggi in tema
di prevenzione e riduzione del rischio, il managed outcome presenta un problema di
fondo: la necessità da parte dell’impresa
committente di comprendere e governare
l’Ams. Non si può infatti attuare una gestione dei risultati oggettivi se non si sa come
questi possono essere misurati.
Nella maggioranza delle imprese che affidano l’Ams in outsourcing la misurazione
sulla qualità delle applicazioni, complice
spesso la scarsità di risorse interne qualifica-
fonte: Forrester Research - Enterprise IT Services Survey - Q2 2009
non ultimo, per la proprietà intellettuale.
te e di strumenti adeguati, è trascurato. Si
Che non è tanto quella dell’applicazione in
pensa che esigere rigidi Sla possa bastare,
sé, quanto quella del processo di business
ma è chiaro che penalità e liti giudiziarie non
che in essa è contenuto. Si tratta di rischi i
possono impedire che qualcosa non funzio-
cui effetti si possono ripercuotere su tutta
ni. Al contrario, portano i responsabili da
l’impresa, per ridurre i quali l’unica strada
ambo le parti a un atteggiamento difensivo,
percorribile consiste nel disporre d’informa-
mirato più a come reagire ai problemi piut-
zioni e soluzioni software in grado di map-
tosto che a come anticiparli ed evitarli. Si sta
pare la relazione con l’outsourcer in modo
inoltre passando da applicazioni tipicamen-
da individuare e tracciare il percorso che of-
te statiche ad ambienti applicativi dinamica-
fre il miglior rapporto tra gestione dei rischi
mente flessibili, con frequenti interventi sui
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requirement. È quindi necessario che gli It
insufficienti ed evita soprattutto che si crei
manager abbiano una visione costante e
nel tempo un pericoloso gap tra il livello di
approfondita della struttura tecnologica del-
conoscenza del cliente e quello acquisito
le loro applicazioni in modo da poter gestire
dall’outsourcer, a tutto vantaggio di que-
anche sotto questo aspetto il rapporto con
st’ultimo (vedi figura 2).
il fornitore. Dalla stesura delle Rfc (Request
La terza fase riguarda la vera e propria
for Change) alla loro gestione, è necessario
gestione e delivery dei servizi concordati.
che l’It aziendale mantenga uno stretto con-
Qui è molto importante stabilire, sin dall’ini-
trollo sul patrimonio applicativo. Ciò richie-
zio, degli indicatori-chiave dei fattori di qua-
de l’impiego di strumenti software adeguati,
lità delle applicazioni software e controllare
in grado, ad esempio, di rendere computa-
regolarmente che tali livelli di qualità struttu-
bile e oggettiva la misurazione della qualità
rale siano mantenuti se non migliorati. Le so-
intrinseca delle applicazioni e di generare in
luzioni a supporto di una tale attività devono
modo automatico dal codice sorgente una
aiutare l’It aziendale a identificare i punti cri-
documentazione tale per cui un nuovo pro-
tici da monitorare, con un grado di granula-
getto possa trarre vantaggio dall’insieme
rità che permetta di fare un ‘drill down’ dei
delle applicazioni business critical gestite
problemi tale da servire da base per un con-
dall’outsourcer, con evidente riduzione del
fronto costruttivo con il fornitore.
rischio e maggiore ritorno d’investimento.
Strutturare il rapporto
in quattro fasi
La quarta fase copre infine gli aspetti
relativi al rinnovo o alla chiusura del rapporto. Che si tratti di riportare in casa un progetto (insourcing) o di cambiare fornitore, è
Il rinnovamento, nel senso che abbiamo
chiaro che avere un approfondito livello di
descritto, del rapporto con il fornitore di ser-
conoscenza delle applicazioni e del loro sta-
vizi Ams può avvenire secondo quattro fasi.
to mette il potere di decidere nelle mani del
La prima riguarda l’assessment del patrimo-
cliente. E questo potere cresce ulteriormen-
nio applicativo. Si tratta di valutare quali ap-
te se si dispone di strumenti che consenta-
plicativi business critical siano più adatti al-
no un rapido trasferimento di questa cono-
l’outsourcing e gestirne di conseguenza il
scenza al nuovo fornitore. Non è un quadro
ciclo di vita. La conoscenza della struttura e
ideale, ma se bisogna, come talvolta accade,
dei livelli di complessità e capacità dell’ap-
prendere decisioni anche sgradevoli, è me-
plicazione facilita enormemente la stesura
glio essere preparati.
Qualità strutturale:
linguaggi a confronto
Allo scopo di fornire una base empirica e
oggettiva alle discussioni in tema di qualità del
software, Cast (www.castsoftware.com) ha svolto
un’approfondita indagine sulla qualità strutturale
delle applicazioni, cioè su quegli aspetti di
architettura e di codice che, prescindendo dalla
corretta esecuzione dei requirement funzionali,
ne assicurano il buon funzionamento. Si sono
esaminati, in un arco di tre anni, 288 applicativi
business di 75 imprese di vari settori, scritti in 5
linguaggi (Cobol, C/C++, Oracle 4GL, Java EE e .
NET) e di dimensioni variabili tra 10mila e 5 milioni
di linee di codice per un totale di 108 milioni di
linee, analizzandone quattro doti strutturali:
robustezza, prestazioni, sicurezza e modificabilità.
Qui diamo una breve sintesi dei risultati.
Sul fronte della sicurezza il punteggio nettamente
più alto è dato dalle applicazioni Cobol per
mainframe, il che aiuta a comprenderne la
persistenza nel settore banche e finanza.
In compenso questo vecchio linguaggio, che
non incoraggia la modularità, porta ad avere
applicazioni grandi e complesse, con scadimento
della qualità generale (quella che media le
4 caratteristiche analizzate). La modularità,
caratteristica comune ai nuovi linguaggi, facilita e
velocizza le modifiche ma incide sulle prestazioni:
le applicazioni .NET e Java in particolare risultano
meno performanti rispetto all’ambiente Oracle
(il migliore quanto a prestazioni) e al Cobol su
mainframe. In compenso, Java EE vince in
robustezza (intesa come stabilità e poca attitudine
a introdurre difetti dovuti a modifiche) anche nei
confronti di .NET, che risulta anzi inferiore, sia pure
di poco, alla media. (G.C.B.)
delle Rfp (Request for Proposals, ossia i protocolli da sottoporre ai fornitori in gara) e accelera l’intero processo di scelta.
La seconda fase è relativa alla condivi-
figura 2 - Crescita del gap di conoscenza
tra cliente e fornitore di servizi in outsourcing
sione della conoscenza. In pratica, alla raccolta e al trasferimento al fornitore prescelto
di ciò che gli occorre per fare quanto chiesto
e ottenere i risultati previsti. Anche qui si
rende utile uno strumento software capace
di automatizzare e soprattutto di mantenere
costantemente aggiornata la documentazione tecnica sulle applicazioni. Ciò accelera
l’aggiornamento del fornitore, previene
eventuali contestazioni sul raggiungimento
dei risultati a causa di informazioni errate o
fonte: Cast
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Application
Misurare e controllare:
Management
perché un buon software significa
Business Performance
Services
La qualità del software si ripercuote direttamente sulle
performance aziendali. Non è sufficiente sapere se un’applicazione
funziona o meno; servono parametri e metriche oggettivi
e computabili che diano indicazione della reale efficienza
a livello di business. Ce lo spiega Marco Crubellati,
country manager di Cast Italia
Fondata in Francia nel 1995, Cast, in Ita-
ga il country manager italiano. “È nata come
lia dal 1998 (www.castsoftware.com), è una
piattaforma tecnologica [la soluzione analiz-
multinazionale che opera nel mercato del-
za in dettaglio il codice sorgente, si integra
l’analisi e della misurazione dei software. 220
con altre soluzioni di gestione e controllo del
dipendenti, 12 sedi in tutto il mondo, 30 mi-
software, è multipiattaforma ndr], natural-
lioni di Euro i ricavi nel 2009 ripartiti tra Fran-
mente, ma è uno strumento di supporto al
cia/Beglio/Svizzera (40%), Europa (30%), Usa
management e al business, non uno stru-
(30%) e 55 specialisti dedicati alla ricerca e
mento di supporto alla programmazione. È
sviluppo, sono i numeri di una realtà che
uno strumento di controllo; nel corso degli
con impatti a breve termine - KPI di perfor-
punta tutto sulla qualità del software. “Sof-
anni abbiamo quindi focalizzato l’attenzione
mance, robustness e security - e analisi di co-
tware scadenti provocano problematiche sia
sui benefici che una simile soluzione può
sto con impatti a medio termine – KPI di tran-
nell’It sia a livello di performance di business
portare direttamente al business. La nostra
sferability, changeability e maintenability.
- esordisce Massimo Crubellati, country ma-
capacità tecnologica si basa sulla capacità di
Se è intuibile il valore che una simile piat-
nager di Cast Italia -. Per l’It significa sostenere
automatizzare la comprensione semantica
taforma può avere in aziende dove esistono
costi inutili (ritardi nelle fasi di sviluppo, ag-
del codice sorgente, in tutti i layer presenti
centri di sviluppo applicativo, il beneficio che
giunte di hardware come soluzioni tattiche
nelle applicazioni e anche delle interazioni
può portare quando l’application manage-
immediate, costi legati a test ripetuti e a riso-
tra le varie tecnologie; abbiamo voluto astrar-
ment è affidato in outsourcing lo evidenzia
luzione di problemi sugli applicativi) e subire
re le metriche di misurazione del software
Crubellati: “L’Application Intelligence Pla-
inefficienze; dal lato del business, un software
per elevarle ad un “modello di qualità” che
tform che noi proponiamo diventa uno stru-
scadente può portare a un time-to-market
permetta di valutare i rischi e gli impatti di
mento di controllo delle attività dell’outsour-
inadeguato a sostenere un mercato sempre
business”.
cer che va ben oltre i semplici Sla. Consente,
Massimo Crubellati
country manager di Cast Italia
più competitivo, sospensioni di servizio o so-
In particolare, significa che la piattaforma
di fatto, di controllare i parametri di qualità
vraccarichi di help desk, solo per fare alcuni
oggi è in grado, partendo dall’analisi detta-
del software gestito dall’outsourcer secondo
esempi”.
gliata del codice sorgente delle applicazioni
metriche strutturali (gli 850 e più controlli su
“Il problema di fondo - spiega Crubellati
(qualunque esse siano), di effettuare dei con-
architetture e linguaggi), da un lato, e metri-
- è che, solitamente, le organizzazioni It non
trolli attraverso metriche specializzate in gra-
che di business, dall’altro, e di dettagliare me-
riescono a controllare le cause originarie le-
do di tradursi poi in parametri di business.
glio quindi Kpi e Sla. Visto dalla parte degli
gate alla cattiva qualità del software e questo
La soluzione offre, infatti, sei differenti in-
outsourcer, il vantaggio consiste nell’offrire ai
dicatori di qualità o health factor che deriva-
clienti un servizio di valore, con garanzie di
Cast Application Intelligence Platform è
no dall’analisi e dalle interrelazioni di più di
trasparenza e di controllo di qualità superiori
una soluzione nata proprio per misurare la
850 metriche architetturali e di linguaggio.
rispetto ai competitor”, conclude Crubellati.
Software Quality & l’Application Manage-
Tali KPI sono comprensibili anche a personale
ment Productivity ma con una vista specifica
non tecnico, offrendo analisi e misurazioni in
per il business. “La nostra piattaforma nasce
termini di performance, robustness, security,
con l’obiettivo di dare visibilità ai top e ai bu-
transferability, changeability e maintenability.
siness manager di quella che è effettivamen-
Attraverso una dashboard intuitiva che non
te e oggettivamente la qualità del software
richiede competenze tecniche, la piattafor-
su cui si basa la propria organizzazione”, spie-
ma consente di effettuare analisi di rischio
rende ancor più complesso gestirlo”.
di Nicoletta Boldrini
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