gennaio-febbraio 2015_impag. novembre/dicembre 2007 23.02.15 09:37 Pagina 1 ELEZIONI CANTONALI Paolo Pagnamenta Lista PLR Candidato n. 38 al Gran Consiglio Marcello Censi Lista PLR Candidato n. 22 al Gran Consiglio Costruttivi anche in politica GENNAIO FEBBRAIO 2015 1 gennaio-febbraio 2015_impag. novembre/dicembre 2007 23.02.15 09:37 Pagina 2 gennaio-febbraio 2015_impag. novembre/dicembre 2007 23.02.15 09:37 Pagina 3 ELEZIONI CANTONALI Le elezioni cantonali del 19 aprile 2015 si avvicinano e la tensione cresce, sia tra i vari schieramenti, sia tra i singoli candidati. In questo contesto, si susseguono i proclami, le promesse e i programmi politici spesso incentrati sulla salvaguardia degli interessi della popolazione ticinese. Spero però che coloro che saranno chiamati a condurre politicamente il nostro Cantone durante il prossimo quadriennio, riescano a farlo dimostrando una spiccata capacità decisionale, così da far fronte alle numerose difficoltà che riguardano il nostro Paese. Le finanze pubbliche sono in difficoltà ormai da anni, la piazza finanziaria ticinese sta soffrendo, il mercato del lavoro è messo costantemente sotto pressione dalle ditte e dai lavoratori esteri, il problema del franco forte sta mettendo in seria difficoltà l’industria d’esportazione e il turismo, per non parlare del malumore causato dalla libera circolazione delle persone. Insomma, siamo confrontati con un quadro economico e congiunturale non facile e che dunque va affrontato con coraggio e una visione politica lungimirante. Le istituzioni politiche devono perciò investire le proprie energie nella ricerca di soluzioni e iniziative in grado di portare positività e slancio alla nostra economia, ai giovani, alle famiglie e ai vari tessuti sociali. Soltanto uno Stato politicamente e finanziariamente sano è in grado di contribuire a generare ricchezza e a distribuirla a chi davvero ne ha bisogno. In questo ambito, assume un ruolo fondamentale l’iniziativa e l’imprenditorialità privata, formata anche da tante piccole e medie imprese che negli anni si sono guadagnate, con serietà ed etica professionale, grande rispetto. Per questo motivo ritengo sia importante che in un Parlamento di milizia, eletto democraticamente come il nostro Gran Consiglio, siano rappresentati un po’ tutti i rami economici e i ceti sociali. Per il settore della costruzione, esserci è importante anche per combattere i molti preconcetti che indicano gli impresari costruttori come deturpatori del suolo e divulgatori tenaci della cementificazione, incuranti dell’ambiente. Una serie di pregiudizi ai quali occorre mettere fine, ribadendo tutto quanto di buono viene svolto da chi costruisce strade, ponti, gallerie, ospedali, scuole, case per anziani, canalizzazioni, oppure più semplicemente il sogno della vita di ogni famiglia, la casa. Il 19 aprile, sostegno agli imprenditori Candidati di riferimento della Società svizzera impresari costruttori Sezione Ticino Paolo PAGNAMENTA Lista PLR candidato n. 38 al Gran Consiglio (uscente) Direttore e membro del CdA dell’impresa di costruzione Taddei SA di Lugano Marcello CENSI Lista PLR candidato n. 22 al Gran Consiglio Membro di Direzione dell’impresa di costruzione Censi & Ferrari SA di Grono Candidati attivi nelle altre Associazioni economiche vicine alla SSIC Sezione Ticino Nicola PINI Lista PLR candidato n. 4 al Consiglio di Stato e n. 59 al Gran Consiglio Fabio REGAZZI Lista PPD candidato n. 5 al Consiglio di Stato Marco PASSALIA Lista PPD candidato n. 61 (uscente) Vicedirettore Camera di commercio, industria, artigianato e servizi del Cantone Ticino Andrea BERTAGNI Lista PLR Collaboratore di Direzione dell’Associazione industrie ticinesi Vicepresidente dell’Associazione industrie ticinesi candidato n. 19 Collaboratore di Direzione dell’Associazione industrie ticinesi Nella realtà delle cose, la presenza nella politica cantonale di “gente del mestiere” (o vicina al mondo imprenditoriale) è importante, sia per salvaguardare i legittimi interessi dell’economia, sia per alimentare il dibattito parlamentare e approfondire temi puntuali all’interno della varie Commissioni del Gran Consiglio. Vi chiedo pertanto, con rispetto, di voler sostenere, al di là degli steccati di partito, i due candidati di riferimento della SSIC Ticino. Si tratta dell’uscente Paolo Pagnamenta e di Marcello Censi, entrambi validi e seri imprenditori che sanno cosa vuol dire pagare ogni mese gli stipendi ai propri dipendenti o faticare per incassare quanto dovuto per lavori eseguiti. Nel riquadro sono riportate le indicazioni di dettaglio e i riferimenti anche dei candidati attivi presso le associazioni economiche a noi più vicine. Vi sono poi diverse altre persone, facilmente individuabili, che per professione sono affini alla costruzione e che certamente possono contribuire a raggiungere importanti obiettivi. Vi ringrazio per il sostegno. ing. Cleto Muttoni Presidente SSIC Sezione Ticino 1 EDITORIALE 3 PAOLO PAGNAMENTA Lista PLR, candidato n. 38 per il Gran Consiglio MARCELLO CENSI Lista PLR, candidato n. 22 per il Gran Consiglio 5 LA POLTRONA Intervista a Luca Albertoni, Direttore della Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Cantone Ticino 6 INDICAZIONE DI VOTO No all’iniziativa popolare «Imposta sull’energia invece dell’IVA» RIFLETTORI SU... Sicurezza e noleggio gru da cantiere 7 APPALTI PUBBLICI Seminario: candidarsi con successo SOLARE TERMICO Nuove prescrizioni energetiche per gli edifici 9 PARLIAMO DI ... Leasing su beni di investimento aziendale MODULI FOTOVOLTAICI Copertura integrata Designery 11 Responsabile Nicola Bagnovini Editore © SSIC Sezione Ticino Viale Portone 4 6500 Bellinzona tel. 091 825 54 23 fax 091 825 75 38 www.ssic-ti.ch e-mail: [email protected] Fotografie redazionali SSIC TI, Bellinzona Stampa Tipo Print Roncoroni+Sulmoni Mendrisio Grafica Guido Robbiani Tiratura 2'700 copie 6 volte all’anno In copertina: i candidati di riferimento della SSIC Sezione Ticino in corsa per il Gran Consiglio durante le elezioni cantonali del 19 aprile 2015. QUADRI DELL’EDILIZIA Corso «Segnaletica di cantiere corretta» EDILIZIA IN DIALETTO Poesia tratta dal libro “Scapa ‘l temp... di milagüst” 12 HGC Sigillante bituminoso impermeabilizzante 1 gennaio-febbraio 2015 gennaio-febbraio 2015_impag. novembre/dicembre 2007 23.02.15 09:37 Pagina 4 gennaio-febbraio 2015_impag. novembre/dicembre 2007 23.02.15 09:37 Pagina 5 PAOLO PAGNAMENTA L’ing. Paolo Pagnamenta – Direttore e membro del CdA dell’impresa di costruzione Taddei SA di Lugano – è attualmente l’unico rappresentante in Gran Consiglio delle imprese di costruzione associate alla SSIC Sezione Ticino. Ing. Pagnamenta, come ha vissuto la sua prima legislatura nel Parlamento cantonale e cosa l’ha spinta a ricandidarsi? Un’esperienza gratificante considerati i numerosi e variegati temi affrontati sia in aula che nelle tre commissioni del legislativo di cui faccio parte: pianificazione del territorio, bonifiche fondiarie, costituzione e diritti politici. Il momento politico non è facile, soprattutto per gli imprenditori, "accusati" in modo generalizzato di assumere troppi frontalieri, di creare inquinamento, di consumare troppo territorio con nuove edificazioni, ecc. È quindi assolutamente necessario che in Parlamento e nelle Commissioni vi siano deputati che, operando nel settore, abbiano le conoscenze per controbattere a questi luoghi comuni ricorrenti e ingiustificati. Purtroppo in Parlamento siamo in pochi a difendere la nostra categoria, confrontata ogni giorno con il fenomeno attualissimo dei padroncini e della concorrenza sleale, della carenza di depositi per inerti, della mobilità difficoltosa e della burocrazia che ci attanaglia. La necessità di individuare delle soluzioni risolutive concrete è l’obiettivo prefissato da chi come me è cosciente e sensibile (e anche vittima) di tutte queste problematiche. Ecco perché mi piacerebbe poter continuare l’attività di parlamentare a Bellinzona. Come riesce a conciliare i pressanti impegni di un’attività dirigenziale privata con quelli richiesti dalla politica attiva? In effetti talvolta è stato difficile conciliare l’attività di deputato con quelle di impresario costruttore e di sindaco di Cureglia. Ma la passione per il lavoro e la volontà di fare concretamente qualcosa per il Ticino lo rende possibile. Lei si è impegnato in prima persona per la salvaguardia delle aziende ticinesi, confrontate con un’accresciuta concorrenza estera anche sleale. Cosa ci può dire in tal senso? Sul tema padroncini/concorrenza sleale ho proposto e portato avanti diversi atti parlamentari; tra l’altro alcuni di questi condivisi con il compianto Michele Barra, Saverio Lurati e Gianni Guidicelli. Di fatto, per la modifica della Legge sull’esercizio della professione di impresario costruttore e l’introduzione della Legge sulle imprese artigianali, impresari e sindacalisti spesso contrapposti, hanno svolto azione comune nell’interesse del lavoro. Per una soluzione ragionevole di questi problemi a cui lei fa riferimento occorre, senza dover introdurre nuove leggi o aumentare controlli spesso difficoltosi, far capire ai cittadini che bisogna rivolgersi ad aziende ticinesi serie e preparate e privilegiare il commercio locale. Come ho avuto modo di ribadire in più occasioni, una famiglia non può lamentarsi se il proprio figliolo non trova il posto di lavoro quando poi va a fare la spesa tutte le settimane nella vicina Italia o, se deve sostituire una finestra di casa, si rivolge al padroncino di turno. Ognuno di noi deve imparare a fare autocritica ed agire con coerenza. MARCELLO CENSI Tra i candidati al Parlamento che fanno parte della nostra Associazione vi è pure Marcello Censi, membro di Direzione della ditta Censi & Ferrari SA di Grono. Sig. Censi, la sua famiglia vanta una forte tradizione imprenditoriale e di gestione della cosa pubblica. Quali sono gli aspetti che possono aiutare un buon imprenditore ad essere anche un buon politico? In famiglia la passione per la politica è stata tramandata da generazioni e ho sempre nutrito un forte interesse per la cosa pubblica. Le decisioni adottate dalla politica in fin dei conti hanno delle ricadute, anche rilevanti, sulla vita economica e sociale del Paese e delle nostre aziende. Ritengo pertanto di fondamentale importanza che coloro che fanno impresa, creando occupazione e ricchezza sul territorio, possano assumere un ruolo di milizia in ambito politico. Un buon politico dal mio punto di vista deve essere un buon mediatore, saper ascoltare, avere visioni e coraggio di prendere delle decisioni nell’interesse del paese e dei cittadini che rappresenta. Quali sono, secondo lei, i temi prioritari per consentire agli imprenditori della costruzione di poter contare su buone condizioni quadro a supporto della loro attività? Vi sono molteplici temi che vanno affrontati, anche con una certa urgenza. In primis penso al problema, annoso e per nulla risolto, degli inerti e dei relativi depositi. Una tematica che va affrontata con serietà adottando nel limite del possibile delle strategie a mediolungo termine. In secondo luogo arginare e introdurre delle misure per limitare il fenomeno dei padroncini e dei lavoratori distaccati, un aspetto che crea una forte concorrenza sleale e che mette in ginocchio le aziende presenti sul territorio che vanno maggiormente tutelate. Senza dimenticare la problematica sorta negli ultimi anni riguardante l’impostazione degli appalti pubblici, dove l’asticella delle referenze richieste sono una spada di Damocle per le nostre PMI, favorendo in gran parte i grandi gruppi della costruzione. Non da ultimo credo sia necessario lavorare sull’immagine dell’impresario costruttore, purtroppo spesso percepito come uno sciacallo quando la realtà dice che gran parte degli imprenditori opera invece con etica e professionalità, con un occhio di riguardo per la formazione professionale e creando posti di lavoro non solo a frontalieri, ma soprattutto a personale residente sul nostro territorio. In generale, cosa si aspetta da un’esperienza particolare come può essere la campagna elettorale che sta vivendo attualmente? La campagna elettorale è sicuramente un’esperienza molto arricchente che mi permette di scoprire il Ticino da ogni sua angolatura e soprattutto di incontrare, conoscere ed ascoltare giovani, famiglie ed anziani che dalla politica richiedono meno litigiosità, più unità d’intenti e soprattutto concretezza nell’affrontare i problemi che affliggono il nostro Cantone e i loro cittadini. Lista PLR, candidato n. 38 per il Gran Consiglio Paolo Pagnamenta, Direttore e membro del CdA dell’impresa di costruzione Taddei SA di Lugano. Lista PLR, candidato n. 22 per il Gran Consiglio Marcello Censi, membro di Direzione dell’impresa di costruzione Censi & Ferrari SA di Grono. 3 gennaio-febbraio 2015 Ru Ruf R uff L u Lanz Lan a nz z gennaio-febbraio 2015_impag. novembre/dicembre 2007 23.02.15 09:37 Pagina 6 Dopo un grave infortunio non è facile ritornare alla vita di tutti i giorni. SuvaCare offre all’infortunato tutto l’aiuto di cui ha bisogno: dall’assistenza personale alle prestazioni assicurative, dalla medicina infortunistica alla riabilitazione. Ma anche voi potete aiutarlo. Standogli vicino e non lasciandolo solo. Per maggiori informazioni: www.suva.ch/reintegro B Bagger A4 hoch_i.indd h h i i dd 1 25 03 2013 14:50:27 25.03.2013 14 50 27 gennaio-febbraio 2015_impag. novembre/dicembre 2007 23.02.15 09:37 Pagina 7 LA POLTRONA Lo scorso 15 gennaio, la Banca nazionale svizzera (BNS) ha annunciato a sorpresa l’abolizione della soglia minima di cambio di 1.20 franchi per un euro, in vigore dal 2011. L’annuncio ha fatto scendere in pochi minuti il corso dell’euro e ha suscitato una valanga di reazioni anche nel mondo economico. Sig. Albertoni, in veste di Direttore dell’associazione mantello dell’economia ticinese, qual è la sua percezione riferita a questo repentino cambiamento della politica monetaria della BNS? Si sapeva che il tasso di cambio “bloccato” era una misura temporanea, per cui la decisione della BNS non si può definire inattesa ma è stata sorprendente e poco “elvetica” per modalità e tempistica. Probabilmente la decisione era inevitabile perché mantenere la soglia minima di cambio era diventato insostenibile, ma è innegabile che tale soglia sia stata di importanza vitale per la nostra economia. Anche sapendo che la misura sarebbe stata temporanea e tenendo conto dei molti sforzi fatti dalle aziende dal 2011 per adeguarsi alla nuova situazione, il contesto al momento è comunque difficile. Questo perché, nonostante l’impegno profuso da molte imprese, mantenere i clienti esistenti è una sfida non da poco e cercare alternative anche su nuovi mercati non è operazione che si conclude in tempi brevi. Essendoci inoltre molte variabili, gli adattamenti sono estremamente impegnativi e raramente immediati. Le associazioni economiche, assieme ai vari organi di controllo cantonali e federali, sono da tempo impegnate nella lotta contro la concorrenza sleale a difesa delle aziende serie che operano nel rispetto delle leggi e dei contratti collettivi di lavoro vigenti sul nostro territorio. Nonostante ciò, la forte pressione dall’estero nei confronti del mercato del lavoro ticinese non si attenua e dunque problematiche come il crescente numero di lavoratori distaccati, indipendenti (o presunti tali) e frontalieri sono di stretta attualità. In questo contesto, come valuta la situazione in cui è chiamata ad operare l’economia ticinese? Sappiamo come il Ticino, Cantone di frontiera con un vicino “ingombrante” come la Lombardia, abbia sempre dovuto convivere con situa- zioni se non più difficili, perlomeno diverse rispetto a quelle di molti Cantoni svizzeri. Anche se va detto che la pressione dall’estero e in particolare dai Paesi vicini riguarda ormai quasi tutta la Svizzera e non solo le zone di frontiera. L’accresciuta pressione sul nostro mercato è evidentemente figlia del nostro benessere e delle disgrazie altrui, per cui non penso vi saranno grandi cambiamenti nel breve periodo, viste le difficoltà di alcuni Paesi che ci circondano. Non possiamo però in alcun modo transigere sull’esigenza di poter giocare ad armi pari con i concorrenti esteri, nel senso che essi devono rispettare le regole vigenti. E tutte le ticinesi e tutti i ticinesi devono rendersi conto che ogni loro comportamento ha un effetto concreto sull’economia. In parte posso comprendere chi è tentato dal ricorrere a prestazioni estere meno costose, ma poi le stesse persone non possono lamentarsi se vi sono effetti negativi sulle nostre aziende, sulla formazione, sul substrato fiscale e in ultima analisi anche su talune prestazioni dello Stato. Occorre recuperare una visione di sistema, che la politica oggi ha completamente abbandonato. Lo spot televisivo realizzato qualche mese fa unitamente proprio a SSIC Ticino, UAE e AIC intitolato “Non annaffiate il giardino del vicino” mi sembra abbia avuto qualche effetto in tal senso. Non si tratta di negare la concorrenza, ma di far capire che bagnare indiscriminatamente il giardino del vicino, prima o poi, porta ad inaridire fatalmente il proprio. Un progetto che segnerà le sorti a medio e lungo termine del Cantone Ticino è certamente quello relativo alla realizzazione del Tunnel di risanamento della galleria stradale del San Gottardo, l’unica soluzione in grado di evitare la chiusura della galleria per ben 3 anni e di migliorarne la sicurezza e l’affidabilità in senso lato. Ora però, considerata la riuscita del referendum contro il Tunnel di risanamento, sarà il Popolo svizzero a doversi esprimere. Dir. Albertoni, quali sono secondo lei gli aspetti fondamentali sui quali si giocherà la delicata campagna informativa di avvicinamento al voto popolare? Questa campagna si preannuncia complessa, perché la discussione verte soprattutto su risvolti ideologici. Abbiamo ampiamente dimostrato che il Ticino e la Svizzera non possono prescindere da un collegamento stradale sicuro e affidabile, perché il treno non basta. Anche con AlpTransit non sarà possibile assorbire tutti i flussi di traffico della strada, cifre alla mano che dimostrano come non è possibile lo spostamento di tutte le merci su rotaia, per cui non vi è una vera e propria alternativa alla strada. Gli elementi tecnici sono però più difficili da spiegare alla popolazione, rispetto agli slogan intimidatori di chi vuole isolare il Ticino dal resto della Svizzera. Un progetto come quello proposto rispetta la Costituzione federale perché non amplia le capacità di traffico. Tengo anche a sottolineare che in molte altre regioni svizzere si sono costruite corsie supplementari e triplicati i tunnel e nessuno ha detto nulla, né tantomeno impugnato l’arma referendaria. Il che dimostra come la discussione sul San Gottardo sia esclusivamente di tipo ideologico e confonda ad arte molti elementi che nulla hanno a che vedere con la vera questione della realizzazione di una galleria di risanamento. Senza questa opera il Ticino subirebbe un colpo mortale, questo va detto senza mezzi termini. Invito tutti a seguire il sito Internet http://www.2tunnel.ch/ per le informazioni e gli aggiornamenti sulla votazione popolare che, verosimilmente, si terrà nel febbraio 2016. Intervista a Luca Albertoni Luca Albertoni, Direttore della Camera di commercio, dell’industria, dell’artigianato e dei servizi del Cantone Ticino. 5 gennaio-febbraio 2015 gennaio-febbraio 2015_impag. novembre/dicembre 2007 23.02.15 09:37 Pagina 8 INDICAZIONE DI VOTO Posso condividere il principio secondo cui il prezzo dell’energia (olio da riscaldamento, benzina, elettricità, ecc.) può influenzare, entro certi limiti, il comportamento delle persone e delle aziende. Sono però consapevole del fatto che le alternative attualmente a disposizione per evitare l’uso di energia non rinnovabile sono spesso inadeguate o inesistenti. Nel campo immobiliare, ad esempio, le norme e le disposizioni in vigore per le nuove costruzioni o per le ristrutturazioni vanno già nella giusta direzione di ridurre il fabbisogno energetico degli edifici e di far capo a energia rinnovabile. Da qui ad arrivare a voler penalizzare oltre misura chi vive in una casa riscaldata con olio da riscaldamento e che magari non dispone dei mezzi finanziari per ristrutturarla, mi pare eccessivo. Lo stesso discorso vale per chi risiede nelle regioni periferiche, dunque servite limitatamente dai mezzi pubblici, e che tutti i giorni deve usare la propria auto per recarsi al lavoro o per altre neces- sità. Se fosse accettata l’iniziativa in votazione, tutte queste persone dovrebbero sborsare attorno ai 5 franchi al litro per la benzina e ca. 4 franchi al litro per l’olio da riscaldamento! Anche il settore della costruzione sarebbe sensibilmente toccato dalla tassa a causa di un forte aumento del costo dei materiali e dei trasporti verso i cantieri, che per loro natura sono sparsi sul territorio. Tutto questo richiede energia e ciò incide sui costi a carico della committenza. Insomma, la proposta sottoposta al Popolo svizzero il prossimo 8 marzo è di quelle pericolose visto che chiede addirittura di sostituire l’IVA con una nuova imposta sull’energia. Dal lato economico trovo addirittura irresponsabile questa idea di modifica costituzionale visto che proprio l’IVA rappresenta, con oltre 22 miliardi di franchi all’anno, la principale fonte di entrate della Confederazione ed è sempre più importante anche per le assicurazioni sociali. Ricaricare tutte queste entrate unicamente sulla tassa sull’energia bloccherebbe di fatto l’intera economia nazionale oltre che i consumi privati. Per sostituire l’IVA sarebbero necessarie aliquote di imposta sull’energia molto elevate oltre al fatto che occorrerebbe aumentarle di continuo, poiché il consumo di energia non rinnovabile diminuirebbe a causa degli sproporzionati costi. Ne deriverebbe un onere insopportabile per l’economia, per l’industria e per tutte le famiglie. Tra di esse, quelle a basso reddito sarebbero le più colpite. Questi sono solo alcuni dei motivi per i quali l’Ufficio presidenziale della SSIC Sezione Ticino raccomanda con fermezza di respingere l’iniziativa. Vittorino Anastasia Direttore SSIC Sezione Ticino RIFLETTORI SU... La sicurezza nell’uso delle gru sui cantieri è uno degli aspetti centrali sui quali si sta lavorando da tempo per evitare incidenti durante l’attività delle imprese di costruzione. Molto è già stato fatto a livello di formazione, in particolare attraverso l’introduzione dell’obbligo della patente federale per tutti gli utilizzatori delle gru, ma è anche importante chiarire i compiti e le responsabilità in materia di utilizzo e di verifica delle gru. L’impresa utilizzatrice della gru è tenuta a mettere a disposizione dei propri lavoratori esclusivamente macchine in perfetto stato di funzionamento. Quando l’utilizzatore di gru intende trasferire ad un’altra impresa completamente o parzialmente la responsabilità di utilizzo, ciò va convenuto per iscritto. Le verifiche delle gru vanno suddivise almeno in tre categorie: 1. Verifica giornaliera, settimanale e mensile da parte del gruista. Tali verifiche fanno parte dell’iter formativo del gruista, svolto presso il Centro di formazione professionale della SSIC TI a Gordola. 2. Verifica trimestrale da parte di uno specialista di gru. Annualmente occorre inoltre prevedere controlli più approfonditi da parte sempre di uno speciali- sta che controllerà lo stato generale della macchina e della ralla. L’estensione della verifica dipende dalle indicazioni specifiche del costruttore della gru. Il controllo di uno specialista va eseguito anche in caso di montaggio su un nuovo cantiere, di modifiche delle configurazioni (stati d’impiego), di riparazioni importanti, di trasformazioni o di eventi speciali. 3. Controllo periodico da parte di un esperto in ambito gruistico (“collaudo” secondo le disposizioni dell’art. 15, cpv. 3 dell’Ordinanza gru). Per le gru che vengono noleggiate, la responsabilità principale rimane comunque all’utilizzatore. A scanso di equivoci e per migliorare l’attenzione alla sicurezza, è comunque importante che l’impresa di costruzione, al momento che noleggia una gru, si faccia attestare l’effettivo svolgimento dei lavori di manutenzione così da essere sicuri di avere sul proprio cantiere un’attrezzatura perfettamente a norma nonché rispettosa di tutte le prescrizioni del produttore. È caldamente raccomandato ad ogni datore di lavoro di farsi consegnare dal No all’iniziativa popolare «Imposta sull’energia invece dell’IVA» noleggiatore copia dei seguenti documenti: libro d’istruzione del costruttore, attestato di conformità, schema elettrico, libretto Suva e ultimo rapporto di controllo eseguito da parte dell’esperto del settore gruistico. Almeno la copia di quest’ultimo documento dovrebbe essere in cantiere. Anche a tutela delle parti coinvolte, riteniamo importante chiedere al noleggiatore di far capo ai contratti di noleggio standard tipo quello elaborato dall’Associazione svizzera dei noleggiatori di macchine edili. In alternativa, la SSIC TI ha elaborato con gli esperti del settore un “Promemoria per il noleggio di gru da cantiere” che può essere scaricato dal nostro sito Internet www.ssic-ti.ch. Il tema della sicurezza e delle responsabilità durante il noleggio delle gru da cantiere sono peraltro oggetto di approfondimento durante i corsi di aggiornamento 2015 dei Preposti (il 4 e 5 marzo al Centro di formazione SSIC di Gordola e il 10 marzo alla SUPSI di Trevano). Sicurezza e noleggio gru da cantiere Il sito www.suva.ch/gru riporta diverse indicazioni importanti e strumenti utili nell’ambito della sicurezza delle gru, oltre all’elenco nazionale degli esperti autorizzati. Nicola Bagnovini Vicedirettore SSIC Sezione Ticino 6 gennaio-febbraio 2015 gennaio-febbraio 2015_impag. novembre/dicembre 2007 23.02.15 09:37 Pagina 9 APPALTI PUBBLICI Venerdì 23 gennaio, presso il nostro Centro di formazione professionale a Gordola, si è tenuto l’annuale incontro dell’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica (UFCL) con gli interessati alle commesse pubbliche della Confederazione. Un’importante occasione di presentazione e scambio di opinioni che, grazie alla competente e accurata organizzazione di economiesuisse – sostenuta dalla Confederazione Svizzera, dall’Associazione industrie ticinesi, dalla Camera di commercio del Cantone Ticino, da Pubblicità Svizzera e dalla nostra Associazione – ha interessato oltre un centinaio di partecipanti. Nella fase introduttiva e di saluto hanno preso la parola Angelo Geninazzi (responsabile della sede di Lugano di economiesuisse), Vittorino Anastasia (direttore della SSIC TI) e Claudio Zali (Consigliere di Stato e direttore del Dipartimento del territorio), che hanno sottolineato l’importanza delle commesse pubbliche, sia per il loro valore economico che per la chiarezza delle procedure applicate nella loro attribuzione. Il tema degli appalti pubblici è poi stato presentato da Marco Fetz (sostituto del capo della logistica presso l’UFCL) che, con l’ausilio di una grafica schematica ed evocativa, ne ha saputo riassumere efficacemente l’importanza economica (ca. 34 miliardi di franchi all’anno in Svizzera, suddivisi tra Confederazione (20%), Cantoni (38%) e il rimanente 42% riguardante i Comuni), le basi legali, le procedure d’incarico e l’organizzazione dei principali servizi federali interessati (UFCL, USTRA, FFS, La Posta, armasuisse, politecnici). In estrema sintesi, i regolamenti degli acquisti pubblici hanno quale scopo di garantire l’economicità attraverso la concorrenza in un quadro di parità di trattamento, tutelata dalla trasparenza nelle procedure di attribuzione. Per la presentazione e la discussione di aspetti pratici, i parteci- panti hanno poi potuto ascoltare Marco Aschwanden (servizio giuridico di ATG), Lucio Sacino (responsabile per la SECO dell’applicazione simap.ch) e i collaboratori dell’UFCL Denis Cerantola, Philippe Monaco e Giovanni Bignasca. Tra le molte informazioni trasmesse da questi esperti, segnaliamo che gli offerenti hanno diritto a ricevere un commento personale che gli permetta di capire le ragioni della mancata attribuzione (Debriefing). Per quanto concerne simap.ch, attualmente il sito gestisce un registro degli offerenti nel quale è possibile iscriversi quali eventuali candidati per procedure senza bando pubblico. Prossimamente l’accesso a simap.ch sarà inoltre possibile anche attraverso una “App”. L’applicazione simap.ch che permette di iscriversi quali eventuali candidati a procedure di aggiudicazione su invito o incarico diretto. Alain Hohl Capo Ufficio tecnico SSIC Sezione Ticino SOLARE TERMICO Le modifiche degli articoli 12, 13, e 14 del Regolamento sull’utilizzazione dell’energia (RUEn), pubblicate sul Bollettino Ufficiale del 19 dicembre 2014, introducono quanto previsto dalla mozione del 20 giugno 2011 “Promozione sistematica del solare termico” (messaggio 6586) accolta dal Gran Consiglio il 15 aprile 2013. A partire dal primo gennaio 2015, quindi, gli edifici abitativi con più di due unità d’uso di nuova costruzione, i loro ampliamenti, così come quelli esistenti soggetti a risanamento completo del sistema di riscaldamento o di quello di produzione di acqua calda sanitaria, dovranno essere muniti di collettori solari termici così da coprire almeno il 30% del fabbisogno energetico per la produzione di acqua calda sanitaria. Tale esigenza verrà automaticamente ritenuta soddisfatta alla presentazione di una domanda di costruzione qualora il progetto preveda la posa di collettori solari termici per una superficie pari ad almeno il 2% della superficie di riferimento energetico (AE) dell’edificio. La superficie di riferimento energetico di un edificio, utilizzata nella verifica della protezione termica invernale SIA 380/1 (calcolo termico), è definita dalla norma SIA 416/1 come la somma delle Seminario: candidarsi con successo Nuove prescrizioni energetiche per gli edifici Estratto della mappatura solare che, a questo livello di dettaglio, mostra il potenziale di irraggiamento solare. Fonte: www.ti.ch/oasi. superfici dei pavimenti piani inclusi nell’involucro termico, la cui utilizzazione richiede un riscaldamento. La superficie di riferimento energetico è lorda, si riferisce quindi alle misure esterne. È prevista l’esenzione dal requisito per gli edifici muniti di pompa di calore e di un impianto fotovoltaico, per gli edifici allacciati a reti di teleriscaldamento, o per gli edifici per cui è dimostrabile uno scarso potenziale solare. A tal proposito si ricorda come sia da tempo disponibile la mappatura solare dell’intero Cantone Ticino sulla pagina internet dell’Osservatorio Ambientale della Svizzera Italiana (www.ti.ch/oasi). Si tratta di una carta geografica elettronica che permette di quantificare il potenziale di irraggiamento solare di ogni tetto del Cantone. Ogni cittadino può andare a cercare casa sua e trovare prime informazioni sulla sua situazione. Per ulteriori informazioni rivolgersi a: DIPARTIMENTO DEL TERRITORIO Jody Trinkler, Ufficio dell’aria, del clima e delle energie rinnovabili (tel. 091 814 29 70). Dr. Mirco Moser Ing. Jody Trinkler Dipartimento del territorio 7 gennaio-febbraio 2015 gennaio-febbraio 2015_impag. novembre/dicembre 2007 23.02.15 09:37 Pagina 10 Installazioni elettriche · Impianti telefonici Impianti EDV · Quadri elettrici · Progettazioni Partner Swisscom <wm>10CAsNsjY0MDAy0bUwMjE3NgIAV5w-fQ8AAAA=</wm> <wm>10CFWMsQ6EMAxDv6iVnZSSkBGxIYbT7VkQ8_3_dJQNyZYs69n7HlPF43U7vtsnCEgrJm1WCXFW7x50q02mgKILqAuJdpfaX3yZDS5ADqbgVk9yBGW6WVLHQ441tP7O6w8MkkcEgAAAAA==</wm> N° 20831 via P.F. Mola 11 - 6500 Bellinzona Tel. +41 (0)91 825 55 21 Fax +41 (0)91 825 55 23 E-mail: [email protected] www.instalux.ch NEGRI PAOLO COSTRUZIONE - MANUTENZIONE GIARDINI POTATURA ALBERI SOAZZA 091 831 10 92 FAX 091 831 15 40 BELLINZONA 091 825 28 38 NATEL 079 207 22 85 gennaio-febbraio 2015_impag. novembre/dicembre 2007 23.02.15 09:37 Pagina 11 PARLIAMO DI... Dotarsi di strumenti di lavoro nuovi, efficienti, costosi, anche durante un momento come quello attuale – che con le sue incertezze può porre le aziende nella condizione di rimandare gli investimenti – potrebbe sembrare una situazione “paradossale”. Ma non è così. BancaStato, infatti, mette a disposizione delle ditte una possibilità per poter contare su strumenti di lavoro sempre all’avanguardia senza intaccare sensibilmente la liquidità. Come? Ce lo spiega Mauro Stocker, membro dei quadri e consulente aziendale dell’Istituto cantonale a Chiasso. Signor Stocker: come può la sua banca venire incontro a un’azienda per quanto riguarda l’utilizzo di strumenti di lavoro sempre moderni? Con uno strumento semplice ed efficace: il leasing su beni di investimento aziendali. È una forma di finanziamento che permette ad un’azienda di fruire di un bene d’investimento mobile, ad esempio impianti, macchinari o veicoli. Pagando una rata fissa si ha la possibilità di utilizzare questo bene per un periodo predefinito. In altre parole, si paga “l’affitto” dell’oggetto e a fine contratto si può riscattare l’oggetto in questione, pagando il valore residuo, oppure rinunciarvi per magari dotarsi di una versione di ultima generazione. E come sappiamo bene tutti, le risorse tecnologiche si rivelano uno dei presupposti essenziali per differenziarsi dalla concorrenza. Possono fruirne tutti: PMI, grandi aziende, indipendenti, Comuni o altri. Ci fa un esempio concreto? Certo. Prendiamo il caso di una ditta di trasporti. Rinnovare il parco veicoli è un’esigenza periodica, che richiede investimenti ingenti. Con il leasing la ditta potrà disporre di automezzi all’avanguardia, efficienti, che giovano anche all’immagine aziendale, senza dover sborsare importi considerevoli. E alla fine del periodo contrattuale potrà acquisirne di nuovi. Questo è un indubbio vantaggio. Ve ne sono altri? Il leasing consente anche di non intaccare i limiti di credito dell’azienda. Le rate, poi, sono spesso calcolate come spese aziendali e dunque possono essere fiscalmente dedotte. Ma più che altro è un’ottima opportunità per realizzare progetti di ammodernamento, di crescita, di espansione, specie in periodi come questi, nei quali i dubbi legati all’economia non sono ancora del tutto sciolti. Veniteci a trovare: vi spiegheremo volentieri tutti i dettagli. MODULI FOTOVOLTAICI A San Vittore è stato inaugurato il nuovo capannone dell’azienda Belloli SA con l’innovativa copertura integrata, composta da 390 elementi TCR di Designergy per una superficie complessiva di 720 metri quadrati. I moduli fotovoltaici assicurano una notevole potenza installata: in questo caso 90 kW. Questo sistema consente di realizzare in un’unica operazione di posa una copertura completa con sistema fotovoltaico integrato. Gli elementi TCR hanno nel tempo un’eccezionale resistenza meccanica, al calpestio, alla neve e alla grandine grazie all’utilizzo di moduli vetro-vetro assemblati secondo sistemi brevettati; un isolamento termico molto elevato e costante negli anni, grazie all’impiego di lana minerale ad alta densità; una doppia barriera all’acqua. L’aspetto estetico del sistema è molto curato: la superficie del tetto può essere fornita anche in colore nero uniforme, il sistema di chiusure assicura la ventilazione del tetto e lo smaltimento dell’acqua piovana. La posa degli elementi TCR è stata effettuata in collaborazione con la ditta Carpenteria Alpina. Il suo titolare, sig. Alberto Gusmerini, ha così commentato: «Prima di iniziare avevo qualche dubbio, perché il sistema è nuovo e non lo conoscevo bene. Ma il lavoro di posa si è rivelato estremamente semplice ed ha richiesto molto meno tempo del previsto: adesso che è completato siamo molto soddisfatti e pronti per la prossima realizzazione». Il committente ing. Alberto Belloli ha motivato così la sua scelta: «Volevo realizzare una copertura di qualità superiore che garantisse lunga durata nel tempo, ben isolata per ridurre il consumo di energia e che potesse al tempo stesso produrre energia da fonti rinnovabili: la tecnologia Designergy mi è sembrata la scelta vincente». Il progetto è stato realizzato con il sostegno dell’Azienda Elettrica Ticinese, che si è impegnata a ritirare l’energia prodotta dall’impianto per i prossimi 25 anni. Il vicedirettore responsabile della produzione, Edy Losa, ha dichiarato in proposito: «L’aumento della produzione di elettricità da nuove fonti rinnovabili in Ticino, in linea con gli obiettivi fissati dal Piano Energetico Cantonale, è una delle Leasing su beni di investimento aziendale Mauro Stocker, membro dei quadri e consulente aziendale della sede di Chiasso di BancaStato (tel. 091 803 71 11). Copertura integrata Designergy priorità strategiche di AET. Questo particolare progetto ha attirato da subito il nostro interesse in quanto adotta una tecnologia innovativa sviluppata e prodotta interamente in Ticino». Il titolare di Designergy SA, ing. Daniel Lepori, ci ha detto: «Dopo aver realizzato due piccoli impianti pilota, questa è la prima vera installazione realizzata con il nostro sistema TCR e pure di dimensioni ragguardevoli. Abbiamo molti altri progetti in fase di sviluppo e sono sicuro che presto, in tutta la Svizzera, si vedranno altre realizzazioni come questa dato che vanno a sposare alla perfezione la strategia energetica della Confederazione, combinando rinnovabili e risparmio energetico». Matteo Robitschek Sales & Marketing Manager Designergy SA, San Vittore www.designergy.ch 9 gennaio-febbraio 2015 gennaio-febbraio 2015_impag. novembre/dicembre 2007 23.02.15 09:37 Pagina 12 Corso „Segnaletica di cantiere corretta“ BAUKADER SCHWEIZ CADRES DE LA CONSTRUCTION SUISSE QUADRI DELL’ EDILIZIA SVIZZERA CADERS DA CONSTRUCZIUN SVIZRA Imparate ciò che conta per la segnaletica di cantiere, al fine di evitare incidenti e spese giudiziarie. La giusta combinazione fra teoria e pratica aumenta la sicurezza del personale attivo sul cantiere e degli utenti della strada. DESTINATARI Q Q Q Q Q Q Muratore, operaio Capo squadra Capo muratore Direttore dei lavori Tecnico diplomato Responsabile comunale COSTO Fr. 390.– per i soci di Quadri dell’edilizia svizzera Fr. 550.– per i non soci Il costo include: Q Documentazione didattica Q Certificato dei Quadri dell’edilizia svizzera Q Pranzo DATA 16 aprile 2015 l 10% sulle Ribasso de ni eseguite prenotazio 15 3 marzo 20 prima del 2 LUOGO ISCRIVETEVI ORA! 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In piccoli gruppi di lavoro vengono poi risolti gli esercizi che riguardano cantieri reali, in modo che possano essere successivamente discussi fra tutti i partecipanti, dando la possibilità di acquisire nuove conoscenze. Un effetto della formazione da non sottovalutare. I commenti dei presenti hanno generalmente maggiore impatto rispetto ad altre forme di comunicazione. L’intensa interazione fra i partecipanti fa rivivere la quotidianità del cantiere e fornisce anche spiegazioni chiare e veloci di situazioni particolari. Il pomeriggio i partecipanti vengono suddivisi in gruppi per realizzare all’esterno della scuola diverse situazioni presenti sui cantieri con il materiale messo a loro disposizione; al termine segue una discussione in comune. Il corso termina al più tardi alle 16.30. Già dal giorno seguente i partecipanti possono realizzare una segnaletica di cantiere più sicura e corretta; la sicurezza ha la priorità. I responsabili dei cantieri possono dormire con la coscienza tranquilla oppure occuparsi di altre priorità come il programma dei lavori, il rispetto dei costi e la qualità esecutiva. Il corso è rivolto in particolare a muratori, capi squadra, capi muratore, direttori dei lavori e assistenti tecnici. Valore aggiunto per tutti gli attori, argomenti del corso I motivi per i quali un’impresa o un Comune dovrebbero iscrivere al corso i propri impiegati sono molteplici. I riscontri e le valutazioni dei corsi in nostro possesso segnalano la grande attenzione rivolta ai seguenti temi: 1. evitare incidenti e onerosi costi diretti e indiretti (considerando anche il possibile risparmio sui premi della SUVA); 2. attualizzare le proprie conoscenze alle norme e alle leggi vigenti (documentazione); 3. ogni cantiere è diverso dall’altro e vi sono più eccezioni di quelle che si possono pensare; 4. rispettare le direttive di gestione della qualità interna dell’azienda; 5. applicare e trasporre quanto appreso già a partire dal giorno successivo del corso; 6. chiarire i dubbi legati alle leggi e alle responsabilità; 7. collaborare con la polizia/autorità (collaudo della segnaletica). Il corso può aver luogo direttamente presso l’azienda Se per motivi logistici siete impossibilitati a partecipare al corso di Gordola, offriamo anche lo stesso corso secondo esigenze individuali, per esempio presso singole imprese. Un’offerta formativa da professionista a professionista, affinché la sicurezza del personale, degli utenti della strada e dei pedoni possa essere garantita. Se non venite al corso, il corso viene da voi! Rut Verdegaal Responsabile comunicazione BAUKADER SCHWEIZ, Olten EDILIZIA IN DIALETTO Cazzöl e fratazz Gh’o cüntàa incöö sètt grü squasi vüna visìna a l’altra in una brancàda da métar. Bèsti da fèr che i girà sura i cà che adàsi i müradûr i tira sü. Sai sent sü pe ‘l’aria che i möv i brasc prüdent quasi a raséntass. L’ómm da sótt, da par lü, i’à fa girà cui butùn in un intràchen eletrònich. La gent che passa la dögia intant che i palazz crèssan e i ved i magütt dal casco giald che i rampìga cifulando süi balaüstri da tübi cunt i cazzöl in di man e la buiàca sül fratazz. Gian Paolo Lavelli, Giubiasco Corso «Segnaletica di cantiere corretta» Nel suo ultimo libro, scritto in occasione del suo 75° compleanno e pubblicato da Fontana Edizioni lo scorso mese di ottobre, Gian Paolo Lavelli ha voluto dedicare all’edilizia una poesia dialettale. La pubblichiamo con piacere perché l’autore riesce a dar forma alle nuvole anche con parole e sentimenti usuali, presi dal mondo cui è affezionato. Fra questo mondo vi è pure quello della costruzione al quale egli guarda sempre con attenzione e curiosità. Poesia tratta dal libro “Scapa ’l temp ... di milagüst” Nicola Bagnovini Vicedirettore SSIC Sezione Ticino CAZZUOLE E SPIANATOI – Ho contato oggi sette gru / quasi una vicina all’altra / in una manciata di metri. / Bestie di ferro che girano sopra le case / che adagio i muratori costruiscono, / Si sentono su in aria che muovono / le braccia prudenti quasi a sfiorarsi. // L’uomo li sotto, da solo, / le fa girare con i bottoni / in un marchingegno elettronico. // La gente che passa le adocchia / intanto che i palazzi crescono / e vedono gli edili dal casco giallo / che si arrampicano zufolando / sulle balaustre dei tubi / con le cazzuole nelle mani / e la calcina sullo spianatoio. 11 gennaio-febbraio 2015 gennaio-febbraio 2015_impag. novembre/dicembre 2007 23.02.15 09:37 Pagina 14 ITÀ NOV O LA SS PR E RA HGC T VOS SEAL UP I NOSTRI COLLABORATORI SONO LIETI DI CONSIGLIARVI IN MERITO Stop alle infiltrazioni di ogni genere. 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