Buone Feste! NOVEMBRE DICEMBRE 2014 6 EDITORIALE Il rilevamento dei dati statistici della SSIC concernenti il 3° trimestre 2014 sono appena stati pubblicati e mi permettono quindi di aggiornare il quadro relativo alla situazione congiunturale del nostro settore. Queste informazioni confermano sostanzialmente le tendenze previste in precedenza. Confrontando i dati di questo periodo, rispetto a quelli del medesimo dello scorso anno si evincono le seguenti constatazioni: le attività lavorative sono aumentate di ca. 70 Mio di franchi, probabilmente grazie alle condizioni meteorologiche favorevoli di settembre, mentre si riscontra una lieve diminuzione di ca. il 2% delle riserve di lavoro. Il quadro esterno è quindi rimasto pressoché invariato. Continua invece a preoccupare la politica dei prezzi praticata dalle imprese poiché si stanno pian piano erodendo le riserve accumulate a fatica negli anni trascorsi, costringendo le aziende a valutare misure di risparmio. La conferma viene dal rilevamento degli investimenti da parte delle imprese nell’inventario: il Ticino presenta un saldo trimestrale praticamente dimezzato rispetto al 2013, passando da 6.2 a 2.7 Mio di franchi. Questo dato è molto significativo poiché fa ben capire come nonostante si presentino delle cifre d’affari sempre ragguardevoli i guadagni diminuiscono il che porta l’impresario a prendere immediate contromisure, quali ad esempio di posticipare gli investimenti nel rinnovo del parco macchine. Buone notizie, tenendo conto che alcuni grossi lavori del genio civile sono in conclusione, giungono per l’edilizia privata. Il volume delle licenze di costruzione rilasciate nei primi nove mesi del 2014 si attesta a 1’843 Mio di franchi, con un aumento (33.8%) di oltre 465 Mio rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, una premessa che lascia ben sperare per l’attività dei prossimi trimestri. Queste discordanze, anche forti, fra il fatturato e il guadagnato risultano di difficile comprensione per i sindacati che a gran voce sono sempre pronti a rivendicare il versamento di cospicui aumenti salariali da parte di un settore che ricordo presenta nel 2014 una media salariale corrisposta ai circa 7’500 lavoratori assoggettati in Ticino al Contratto nazionale mantello pari a Fr./ms 5’340.- per tredici mensilità. Giova inoltre ricordare che l’indice dei prezzi al consumo del mese di settembre, quello di riferimento per stabilire eventuali compensazioni del costo della vita, dal settembre 2008 (valore 99.8) non è affatto aumentato, anzi di anno in anno ha presentato dei ribassi costanti e quest’anno si è attestato al valore di 99.1 punti (-0.7%). Si tratta dunque di un rincaro negativo! Ciononostante le imprese associate alla SSIC, dal 2008 (salario medio pari a Fr./ms 5’062.-) hanno concesso ai propri dipendenti un aumento medio di ben 278.- franchi mensili (5.5%), quindi un aumento reale del 6.2%. Su queste basi e riflessioni, l’assemblea dei delegati della SSIC, Un altro anno sta per finire e anche per noi impresari costruttori è tempo di bilanci. Le copiose nevicate di inizio 2014, aggiunte alle frequenti piogge estive e autunnali hanno messo a dura prova l’organizzazione dell’attività di molte imprese. Ma come sappiamo alla meteo non si comanda e dunque la si accetta. Mi rifiuto invece di accettare quel modo di fare impresa – per fortuna raro e fino a poco tempo fa da noi sconosciuto – basato sulla concorrenza sleale. Gli imprenditori sono chiamati ad operare in un contesto oggettivamente difficile anche a causa della riduzione delle ordinazioni. In queste situazioni non bisogna però mai perdere di vista l’etica e la lealtà professionale e, proprio in questo senso, la SSIC Ticino si sta adoperando con grande impegno per la salvaguardia dei legittimi interessi del settore ticinese della costruzione. A nome personale, dei colleghi dell’Ufficio presidenziale e del Consiglio sezionale, dei Direttori e di tutte le collaboratrici e i collaboratori del Segretariato di Bellinzona e del Centro di formazione di Gordola, porgo ai lettori di MetroCubo gli auguri di un sereno Natale e di un felice Anno Nuovo, con tanta salute e nuovi successi. BUONE FESTE! ing. Cleto Muttoni Presidente SSIC Sezione Ticino riunitasi recentemente a Lucerna, ha quindi deciso di interrompere le trattative con i sindacati, rispettivamente di non raccomandare un aumento salariale per il 2015, consci che i dipendenti delle imprese sapranno comunque considerare e valutare le condizioni lavorative della costruzione nel loro complesso a fronte di quelle di molti altri settori nemmeno lontanamente paragonabili. Un 2014 che, nonostante le bizze del tempo, chiude senza aver registrato scossoni e che si può situare nel solco della continuità con prospettive non certo di espansione, ma nemmeno di forti contrazioni. L’augurio più bello a tutti i lettori di MetroCubo, oltre a quelli di felici e serene Festività di fine anno, è che queste aspettative possano concretizzarsi. Dicembre: tempo di bilanci e di auguri Vittorino Anastasia Direttore SSIC Sezione Ticino 1 EDITORIALE 3 LA POLTRONA Intervista a Werner Messmer, Presidente centrale della Società svizzera impresari costruttori 5 FORUM IMMOBILIARE Incontro annuale con i professionisti del settore 6 EDILESPO 2014 Occhi puntati sul secondo tunnel al San Gottardo 7 MOMENTO DI FESTA Consegnati i diplomi federali di impresario costruttore 9 MERCATO DEL LAVORO Giornata di studio della Seco Ambito di competenza dei diversi organi di controllo Responsabile Nicola Bagnovini Editore © SSIC Sezione Ticino Viale Portone 4 6500 Bellinzona tel. 091 825 54 23 fax 091 825 75 38 www.ssic-ti.ch e-mail: [email protected] Fotografie redazionali SSIC TI, Bellinzona Stampa Tipo Print Roncoroni+Sulmoni Mendrisio Grafica Guido Robbiani Tiratura 2'700 copie 6 volte all’anno In copertina: lo sfioro della diga della Verzasca, conseguenza delle abbondanti precipitazioni che hanno caratterizzato la prima parte del mese di novembre 2014. Foto: Davide Rotanzi. 11 FORMAZIONE Il Ticino agli Swiss Skills di Berna SICUREZZA SUL LAVORO Regole vitali per il montaggio di elementi in calcestruzzo 12 HGC Azione di Natale 1 novembre-dicembre 2014 LA POLTRONA Presidente Messmer, dopo 12 anni di intenso ed apprezzato lavoro a favore del settore principale della costruzione, all’inizio del 2015 terminerà il suo mandato di Presidente centrale della Società svizzera impresari costruttori. L’Ufficio presidenziale e la Direzione della SSIC Sezione Ticino le esprimono innanzitutto sinceri sentimenti di gratitudine per l’attenzione che lei ha sempre riservato alle problematiche della regione di lingua italiana. Signor Messmer, quali sono stati i principali cambiamenti che ha vissuto la SSIC da quando lei ha assunto la Presidenza centrale? All’inizio del nuovo millennio, la SSIC ha dovuto far fronte al fallimento di un suo progetto informatico a Zurigo e ai problemi finanziari del nostro Centro di formazione di Sursee. Oggi siamo tornati ad essere una famiglia e possiamo di nuovo concentrarci sulle tematiche cruciali per noi. La SSIC gode attualmente di un ampio consenso e adotta una cultura estremamente costruttiva del dialogo e del confronto. Siamo più politici di quando ho assunto il mio mandato. Tra le nostre fila è ormai chiaro che per un’associazione di categoria così importante come la SSIC è fondamentale occuparsi di politica. La politica è addirittura uno dei nostri temi cruciali di successo. Parallelamente alla presidenza centrale, fino al 2011 è stato Consigliere nazionale. Cosa ci può dire in tal senso? Era importante che il nostro settore potesse far sentire la propria voce a Berna. Quando prendevo la parola, era chiaro che in quel momento era l’impresario costruttore ad esprimersi. La mia crescente notorietà ha portato vantaggi anche alla SSIC, perché sul piano sociale è importante che un’associazione sia identificata tramite le persone. La SSIC ha inoltre beneficiato delle conoscenze di un parlamentare e dei rapporti e contatti diretti con tutte le istanze. Sono infatti finiti i tempi in cui le associazioni di categoria si limitavano ad offrire servizi tecnici ai loro soci mentre nel frattempo i partiti borghesi si occupavano di creare condizioni economiche favorevoli. Nessuno può difendere i nostri interessi di impresari costruttori in modo più credibile e convincente di noi stessi. Signor Presidente, dopo le numerose battaglie che ha vissuto ad ogni rinnovo o trattativa riferita al Contratto nazionale man- Intervista a Werner Messmer Il Presidente centrale della Società svizzera degli impresari costruttori, Werner Messmer, terminerà ad inzio 2015 il suo mandato durato 12 anni. Foto: Massimo Diana. tello (CNM), cosa ci può dire in merito all’atteggiamento della controparte sindacale? In uno stato liberale, il partenariato sociale riveste un ruolo molto significativo. Non c’è bisogno che lo stato disciplini quello che già regolano le parti sociali. Tuttavia, per partenariato sociale non intendo una fraternizzazione generalizzata per creare una parvenza di armonia. No, le parti sociali agiscono fondamentalmente per motivi contrapposti. Ma occorre osservare alcune regole, altrimenti il partenariato si sgretola, come è successo nel 2007. Di queste regole fanno parte la tolleranza e il rispetto reciproco, la lealtà e la fiducia e soprattutto l’impegno illimitato a favore della pace sociale. Negli ultimi dodici anni, in particolare il sindacato Unia si è distanziato sempre più da questi principi, intensificando le proprie provocazioni e recentemente, con il "Servizio per l’analisi del rischio", mettendo addirittura in discussione l’applicazione paritetica del CNM. La SSIC, come la Svizzera, ha una struttura molto federativa, le Regioni e le Sezioni sono molto attente alle loro funzioni. Cosa significa dirigere un’associazione di questo tipo? In effetti è una grande sfida riunire sotto lo stesso tetto i diversi interessi delle aziende aderenti. Molti misurano le prestazioni dell’associazione in base alle proprie esigenze e ai propri desideri, questo soprattutto per i temi sensibili come il Contratto nazionale mantello, gli adeguamenti salariali o più in generale le questioni politiche. Per questo per me è stato un grande vantaggio essere un sostenitore del federalismo. Ritengo che le Sezioni debbano godere di libertà laddove possibile, garantendo però sulle questioni centrali una gestione unitaria per l’intera Svizzera. Presidente Messmer, in prospettiva futura quali sono i suoi auspici per quanto riguarda le condizioni quadro che riguardano il settore economico della costruzione? Il lavoro di persuasione passa attraverso le buone argomentazioni. Ma anche le migliori argomentazioni si smorzano se mancano la credibilità e la fiducia. Il crescente vento avverso ai valori liberali ha molto a che fare con la perdita di credibilità, ma soprattutto con il fallimento caratteriale di modelli esemplari tanto acclamati. Inoltre non ci si rende più conto di quale benedizione sia un ordinamento economico liberale. Siamo sempre più viziati, stiamo molto bene. Così finiamo per adagiarci e iniziamo ad irritarci per cose che si notano solo con il benessere. La conseguenza è un’invidia crescente. La libertà implica appunto anche differenze e possibili abusi. Chi desidera estirpare tutto questo e regolarlo per legge ha senz’altro motivi moralmente validi, ma così spiana la strada a una crescente ingerenza dello Stato. Con la nostra tendenza verso l’eccessiva regolamentazione stiamo rovinando quello che ci distingueva, quello che ci ha reso una delle nazioni di maggior successo, ossia il nostro ordinamento economico intrinsecamente liberale. Spero che questa tendenza venga corretta. 3 novembre-dicembre 2014 FORUM IMMOBILIARE Il 22 settembre 2014 si è tenuto presso il Centro di Studi Bancari a Vezia, il convegno «ANNUAL FORUM IMMOBILIARE 2014»: l’incontro annuale dei professionisti del settore. Durante l’incontro si è cercato di analizzare il mercato immobiliare a 360 gradi per dare la possibilità ai partecipanti di avere una visione completa dell’attuale situazione nazionale, focalizzandosi poi sul mercato cantonale. L’evento è stato aperto da Alberto Montorfani, presidente della Sezione ticinese dell’Associazione Svizzera dell’Economia Immobiliare (SVIT), il quale ha iniziato il proprio intervento chiedendosi se ci sia o meno una bolla immobiliare in corso in Ticino enfatizzando il problema con l’espressione: «Mattone da sballo?». Montorfani ha evidenziato nella propria analisi che esistono molte differenze tra la situazione del 1989 e quella attuale, scongiurando l’esistenza di una bolla. Per avvalorare la propria tesi ha sottolineato che il numero e il valore delle transazioni immobiliari del 2013 sono inferiori rispetto a quelli raggiunti nel 1989. A sostegno di Montorfani è intervenuta Sara Carnazzi Weber, Head of Fundamental Macro Research di Credit Suisse, la quale ha descritto come «lievemente riscaldato» il mercato immobiliare ticinese: i prezzi medi sono in aumento rispetto al 2013 ma nettamente inferiori rispetto alla media del periodo 2000-2013. Carnazzi si è soffermata sulla necessità di scongiurare un inasprimento della legge «Lex Koller» (legge che regolamenta l’acquisto di immobili da parte di stranieri), poiché in questo modo si avrebbe una diminuzione di domanda che potrebbe portare a un eccesso di offerta immobiliare. In seguito ha preso la parola Attilio Zanetti, Head of Economic Analysis presso la Banca Nazionale Svizzera, il quale ha esposto una panoramica nazionale. La Svizzera, al contrario dei paesi europei, ha un debito pubblico in diminuzione e un tasso di disoccupazione di circa il 3%. Per Zanetti, il nostro paese è riuscito a passare indenne dalla crisi mondiale del 2008 grazie al settore immobiliare, il quale ha trainato l’economia in un periodo di recessione internazionale. I tassi d’interesse a zero favoriscono l’accessione al credito ipotecario anche Incontro annuale con i professionisti del settore Un momento del convegno. Al palco, il direttore del Centro di Studi Bancari René Chopard e seduti (da sinistra) Alberto Montorfani , Sara Carnazzi Weber e Attilio Zanetti. alle famiglie con i redditi bassi. Zanetti ha inoltre confermato che i tassi sono destinati a crescere nel lungo periodo e che non è possibile rilevare la presenza di bolla immobiliare pur essendo confrontati con un mix pericoloso composto da tassi bassi, inflazione bassa e bassi margini sul credito per le banche. Ha infine ribadito l’importanza del settore immobiliare sottolineando il fatto che quasi il 45% del patrimonio delle famiglie ne è collegato. Al convegno si è potuta anche ascoltare la voce della FINMA, attraverso l’intervento di Christoph Basten, Risk Manager, il quale ha chiarito che la nuova direttiva (che diminuisce il periodo di ammortamento da 20 a 15 anni fino ai 2/3 del valore di anticipo) non deve essere vista come un aumento di regolamentazione ma come una tutela per limitare il rischio di credito nell’interesse della collettività. Durante la seconda parte del convegno si è discusso della «Legge sulle abitazioni secondarie» con Gianluigi Piazzini, presidente della Camera Ticinese dell’Economia Fondiaria (CATEF), il quale ne ha analizzato le possibili ripercussioni. Lo scenario che si verrà a creare è preoccupante poiché le nuove costruzioni non diminuiranno solamente nelle valli, ma anche in altri comuni che superano la soglia limite del 20% di «posti letto freddi», ad esempio il comune di Chiasso. Con il fine di perfezionare l’analisi è poi salito sul palco Paolo Gianetta, Responsabile Costruzione & Immobiliare di UBS. Quest’ultimo vede di buon occhio il mercato ticinese in cui non si fatica a vendere, sebbene sia difficile la «prevendita». Gianetta ha ricordato inoltre come sia arduo comprendere l’importanza dei paletti imposti dalla FINMA e dal Legislatore, ma essi sono necessari affinché il mercato funzioni perfettamente. L’ultimo intervento è spettato a Vittorino Anastasia, Direttore della SSIC Sezione Ticino, il quale ha mostrato come spesso la paura dei costruttori sia quella della concorrenza interna, causata dai bassi margini dovuti anche all’alto costo della manodopera. Anastasia ha concluso con una visione ottimistica per il prossimo anno, poiché i risultati della prima metà del 2014 sono nettamente migliori rispetto a quelli del 2013. Il convegno è terminato con un importante dibattito, che ha permesso l’intervento dei presenti. Dibattito dal quale è emersa l’importanza di non dimenticare il contesto nazionale ed internazionale in cui si opera nonostante il settore immobiliare sia tipicamente locale. Il Centro di Studi Bancari è lieto di aver ospitato l’evento e coglie l’occasione per ringraziare i relatori, il moderatore e tutti i partecipanti. Nadir Rodoni Project Manager e docente Centro di Studi Bancari, Vezia 5 novembre-dicembre 2014 Occhi puntati sul secondo tunnel al San Gottardo EDILESPO 2014 La settimana dal 18 al 22 novembre è stata speciale per il settore ticinese della costruzione, vista la presenza al Centro Esposizioni di Lugano della 15.ma edizione di Edilespo. Buona l’affluenza del pubblico e grande l’entusiasmo dimostrato dai 120 espositori che si sono prodigati per offrire consulenza e soluzioni innovative legate al mondo dell’edilizia. La cerimonia ufficiale d’inaugurazione è stata introdotta da Fabio Sacchi (responsabile marketing di Edilespo) che ha fornito le principali informazioni sull’esposizione e sugli eventi previsti. Gli onori di casa sono stati fatti dal Sindaco della Città ospitante, On. Marco Borradori, che ha rivolto uno sguardo ai principali progetti che caratterizzeranno il futuro della grande Lugano. È poi stata la volta del Presidente della SSIC TI ing. Cleto Muttoni che, in veste di patrocinatore della fiera, ha toccato diversi aspetti di stretta attualità per il settore della costruzione. Dalle iniziative politiche che mirano a distruggere, con sconcertante autolesionismo, il nostro valido sistema economico e sociale, alle difficoltà causate dall’introduzione del blocco delle residenze secondarie, per finire con gli effetti negativi causati dalla sfrenata corsa al ribasso nelle offerte nella costruzione. Il Consigliere di Stato, On. Claudio Zali, ha dal canto suo toccato alcuni temi di politica cantonale a lui cari, quali la tutela delle ditte e degli artigiani ticinesi, la salvaguardia del mercato del lavoro indigeno, AlpTransit, la viabilità in Ticino, il risparmio energetico negli edifici, la sicurezza durante i lavori di manutenzione della rete stradale, per terminare con il tema del risanamento della galleria stradale del San Gottardo. Tema, quest’ultimo, oggetto di una conferenza pubblica promossa ad Edilespo dalla SSIC Sezione Ticino in collaborazione con il Comitato "Sì alla galleria di risanamento al San Gottardo". Questa conferenza, moderata dall’ing. Vittorino Anastasia (Direttore della SSIC TI), ha visto come relatori l’ing. Rudolf Dieterle (Direttore dell’Ufficio federale delle strade), l’On. Fabio Regazzi (Consigliere nazionale, membro della Commissione federale dei trasporti nonché co-presidente del Comitato a favore del tunnel di risanamento al San Gottardo) e l’On. Claudio Zali (Consigliere di Stato e Direttore del Dipartimento del territorio). L’importante evento informativo, seguito con 1 1. Preparativi per l’inaugurazione con (da sinistra), Cleto Muttoni, Vittorino Anastasia, Marco Borradori, Claudio Zali e gli organizzatori di Edilespo Fabio Sacchi e Plinio Verzeri. 2. Il momento dei discorsi ufficiali durante l’inaugurazione. Da sinistra: Cleto Muttoni, Fabio Sacchi, Marco Borradori e Claudio Zali. 2 3. Il modello di portale della Galleria del San Gottardo realizzato dalla SSIC Sezione Ticino in collaborazione con il Comitato a favore del tunnel di risanamento. 3 4 grande attenzione dagli oltre 150 presenti, ha permesso di analizzare in modo oggettivo – dal profilo tecnico, finanziario e di politica federale nonché cantonale – le peculiarità che caratterizzano le varianti di progetto per il risanamento della galleria stradale del San Gottardo. La conclusione unanime dei relatori è stata quella a favore della realizzazione del tunnel di risanamento della galleria del San Gottardo, così come proposto dal Consiglio federale ed approvato recentemente dalle Camere federali. Si tratta in sostanza di costruire una seconda canna della galleria con successivo risanamento della canna esistente e traffico monodirezionale su una sola corsia a risanamento avvenuto (dunque senza aumento della capacità di traffico). Tra i molti aspetti a sostegno della variante che prevede la realizzazione del tunnel di risanamento, sono stati evidenziati: miglior rapporto costi/benefici per l’investimento; netto incremento della sicurezza per gli utenti della galleria; nessun aumento della capacità di traffico e conferma del sistema «contagocce» (iscritti nella Legge); pieno rispetto della Costituzione federale (Iniziativa delle Alpi); nessun impatto sull’obiettivo di trasferimento del traffico su rotaia; salvaguardia dell’economia ticinese visto che questa variante non comporta l’isolamento del Ticino per oltre 3 anni; maggiore affidabilità del collegamento stradale attraverso le Alpi grazie alla ridondanza offerta da questa soluzione una volta conclusi i lavori di risanamento. 5 4. I relatori della conferenza pubblica tenutasi a Edilespo lo scorso 19 novembre e incentrata sul tema del risanamento della galleria stradale del San Gottardo. Da sinistra: Rudolf Dieterle, Vittorino Anastasia, Fabio Regazzi e Claudio Zali. 5. Lo stand della SSIC Sezione Ticino realizzato, come buona tradizione, assieme alla HG COMMERCIALE. Fotografie di Marco Fässler. 6 novembre-dicembre 2014 MOMENTO DI FESTA Lo scorso 19 novembre si è svolta al Centro Esposizioni di Lugano la cerimonia ufficiale per la consegna dei Diplomi federali di impresario costruttore, ottenuti durante la sessione d’esami 2014 nella regione di lingua italiana. Quest’anno la festosa cerimonia è stata inserita in coda alla conferenza pubblica promossa, durante la rassegna biennale Edilespo, dalla SSIC Sezione Ticino in collaborazione con il Comitato "Sì alla galleria di risanamento al San Gottardo". È stata dunque l’occasione per legare un tema di stretta attualità e che interessa anche il settore principale della costruzione con il giusto riconoscimento che meritano coloro che hanno portato a termine con successo questa impegnativa formazione professionale. giormente in questi ultimi mesi per quanto riguarda il settore ticinese della costruzione, confrontato con un drastico calo dei prezzi delle offerte». Ha esordito così il Presidente della Società svizzera impresari costruttori Sezione Ticino, ing. Cleto Muttoni, al momento Consegnati i diplomi federali di impresario costruttore I premi offerti ai neodiplomati dalle ditte Alfredo Polti SA e Belloli SA di Grono. Hanno conseguito l’ambìto diploma federale di impresario costruttore: • Adam Barbara De Leoni attinente di Acquarossa; • Michele Baú Brezzo di Bedero (I); • Igor Bellotto Capriasca; • Christian Carroccio Cureglia; • Christian Catelli, Lurate Caccivio (I); • Marco Colombo Biasca; • Franco D’Andrea Sobrio; • Rémy Livi Casima; • Stefano Lucignano Locarno; • Loriano Morisoli Monte Carasso; • Giuseppe Verdi Biasca; • Massimiliano Zanni Lavizzara. «Guidare un’azienda in veste d’imprenditore non è semplice e implica grandi responsabilità verso i committenti, i propri dipendenti e verso i capitali investiti. Occorre conoscere bene gli aspetti tecnici, finanziari, legislativi, di gestione aziendale, di conduzione del personale e di acquisizione dei lavori. Una buona conduzione d’impresa passa infatti inevitabilmente attraverso una corretta politica di acquisizione dei mandati ed è proprio questo aspetto quello che mi preoccupa mag- di festa voluto per premiare i neodiplomati impresari costruttori. Parimenti sentito è stato anche il riferimento del Presidente della SSIC TI ai pericoli correlati alla liberalizzazione in atto nel mercato del lavoro. «Le conoscenze acquisite durante i corsi, da sole non bastano a fare un buon impresario. Occorre infatti poter contare sull’etica professionale, sulla lealtà nei rapporti con le persone e con le istituzioni, rispettando scrupolosamente le regole vigenti sul nostro territorio. Soltanto così è possibile operare in un contesto di mercato spiccatamente concorrenziale, ma sano e rispettoso del senso più nobile del termine "imprenditorialità". Sono convinto che voi, cari neodiplomati, siate tra le persone in grado di garantire continuità ed un futuro vigoroso al settore della costruzione. Siate dunque i benvenuti nella grande famiglia degli impresari costruttori...», ha affermato in conclusione del suo intervento l’ing. Muttoni, complimentandosi con i festeggiati per il bel traguardo raggiunto, non senza sacrifici. La consegna dei diplomi è stata preceduta dall’intervento del Presidente della Commissione d’esami per la regione di lingua italia- na, ing. Mario Orsenigo, che dal canto suo ha ripercorso le principali tappe che hanno caratterizzato i cambiamenti avvenuti negli anni per questo impegnativo iter formativo. L’attuale sistema prevede infatti una formazione a moduli che dovrebbe permettere di meglio conciliare gli impegni professionali e famigliari con quelli richiesti dai corsi di preparazione. Sono 14 i moduli per un totale di 92 giorni di formazione (distribuiti su circa 2 anni) e tutti i moduli terminano con un esame che, se superato, permette di conseguire un certificato di fine modulo. Per l’iscrizione all’esame federale di impresario costruttore devono essere certificati almeno 12 moduli (6 obbligatori e 6 a scelta). I moduli obbligatori sono i seguenti: Conduzione d’impresa, Acquisizione mandati, Gestione progetto, Edilizia, Genio civile e Vie di traffico. Quelli a scelta sono invece: Sviluppo della personalità e condotta, Diritto, Lavori di risanamento, Logistica, Amministrazione di cantieri, Gestione del personale, Contabilità, Elaborazione di progetti. Un iter formativo dunque molto impegnativo anche perché va affiancato alla quotidiana attività professionale. I nuovi impresari costruttori assieme a Mario Orsenigo (a sinistra nella foto) e Vittorino Anastasia (a destra). Foto Marco Fässler. 7 novembre-dicembre 2014 MERCATO DEL LAVORO Su iniziativa della Segreteria di stato dell’economia (SECO), lo scorso 9 ottobre si è svolta, al Centro di formazione professionale della SSIC TI di Gordola, una giornata di studio destinata a coloro che, sul terreno, sono chiamati a mettere in pratica i controlli per evitare abusi sul mercato del lavoro. La volontà comune è di migliorare il flusso d’informazioni e il coordinamento dell’attività di controllo svolta dagli ispettori dei vari organi di controllo. Diversi gli attori coinvolti, a partire dall’Autorità cantonale e dall’Associazione interprofessionale di controllo (AIC, competente per il controllo delle ditte e dei lavoratori esteri) fino ad arrivare alla Commissione paritetica cantonale (CPC, per l’applicazione dei contratti collettivi di lavoro nella costruzione e nell’artigianato dell’edilizia). Un compito non facile quello dei vari organi di controllo che sono spesso confrontati con una concorrenza sleale (in particolare estera) che, incurante delle regole vigenti sul nostro territorio, si affaccia con accresciuta insistenza al mercato ticinese dell’edilizia e dell’artigianato della costruzione. L’incontro è stato diretto dal Presidente dell’AIC Renzo Ambrosetti e sono intervenuti Peter Gasser (Capo supplente della Direzione del lavoro SECO), Lorenza Rossetti Negli ultimi anni, quando si parla di mercato del lavoro nella costruzione e nell’artigianato dell’edilizia si finisce spesso col discutere di mancato rispetto delle regole, di abusi e altri effetti negativi che, proprio perché negativi, fanno notizia e portano alla facile generalizzazione di queste riprovevoli situazioni. È comunque importante ribadire che la maggior parte dei nostri imprenditori svolge la propria attività perseguendo valori quali l’etica, la professionalità, la correttezza e il senso di responsabilità nei confronti dei propri dipendenti, delle istituzioni sociali e delle altre ditte concorrenti che pure rispettano le regole vigenti nel nostro Paese. Nel settore principale della costruzione, le regolamentazioni sono raccolte nel Contratto nazionale mantello (CNM), con specifiche di carattere cantonale codificate nel Contratto collettivo di lavoro (CCL). Per preservare il nostro tessuto imprenditoriale – per intenderci, quello serio e di qualità – è dunque Giornata di studio della SECO Da sinistra: Paolo Beltraminelli, Johann N. Schneider-Ammann, Renzo Ambrosetti e Peter Gasser. Foto AIC. (Capo dell’Ufficio cantonale per la sorveglianza del mercato del lavoro), Gianluca Chioni (Capo dell’Ufficio dell’ispettorato del lavoro), Alessandro Capelli (Direttore della CPC) e gli ispettori dell’AIC Bruno Zarro e Mattia Rizza. La parte conclusiva dell’incontro ha assunto una valenza anche politica grazie alla presenza del Consigliere di Stato On. Paolo Beltraminelli (che all’ultimo momento ha sostituito l’ammalata collega On. Laura Sadis), il quale ha invitato gli organi di controllo a tenere alta la guardia in quanto il trend che porta lavoratori italiani a cercare fortuna da noi, da una nazione in profonda crisi, non accenna a fermarsi. Per conoscere da vicino il lavoro degli ispettori che operano in Ticino, è sceso da importante che tutte le ditte (incluse quelle estere) rispettino le medesime regole alle quali sono sottoposti gli imprenditori locali. Solo così è possibile operare in un contesto di concorrenza libera e leale. Da qui nasce la necessità di eseguire dei controlli sul territorio e in questo contesto sono importanti anche le segnalazioni di situazioni sospette (via vai di gente e furgoncini di dubbia provenienza, orari di lavoro strani, norme di sicurezza ignorate, operai che nascondono la propria auto da occhi indiscreti, ecc.). In questi casi, le segnalazioni possono essere fatte direttamente alla nostra Associazione che poi, a dipendenza del caso, farà intervenire l’organo di controllo competente. Basta telefonare allo 091 825 54 23 indicando il luogo esatto del cantiere e fornendo precise informazioni (l’anonimato di chi fa la segnalazione è garantito). Berna addirittura il Consigliere federale On. Johann N. Schneider-Ammann che ha sottolineato il buon lavoro svolto in stretta collaborazione tra Confederazione, Cantone e organi di controllo. Spazio infine alle domande, durante le quali Vittorino Anastasia (Segretario dell’AIC nonché Direttore della SSIC Sezione Ticino) ha interpellato il Consigliere federale in merito ad alcuni aspetti puntuali riferiti all’Accordo sulla libera circolazione delle persone (e non delle imprese!) e alla regolamentazione dei permessi di breve durata (che andrebbero concessi tenendo conto della nostra realtà economica), incluse le prestazioni transfrontaliere dei servizi per un massimo di 90 giorni all’anno, molto problematiche per il Ticino. Ma quali sono gli organi di controllo coinvolti in questi casi? Per le verifiche dei lavoratori esteri intervengono gli ispettori dell’Associazione interprofessionale di controllo, per verificare l’idoneità delle ditte quelli della LEPICOSC, per le disposizioni relative al Contratto collettivo di lavoro gli ispettori della Commissione paritetica cantonale mentre per la prevenzione infortuni quelli della Suva. Per quanto riguarda la Legge sul lavoro e i lavoratori esteri vengono pure coinvolti gli uffici cantonali dell’ispettorato del lavoro e quello per la sorveglianza del mercato del lavoro. Questo per dire che la rete di controlli esiste, il dialogo tra i vari organi di sorveglianza pure e che chi viene controllato non ha nulla da temere se è in regola. Nicola Bagnovini Vicedirettore SSIC Sezione Ticino Ambito di competenza dei diversi organi di controllo 9 novembre-dicembre 2014 6500 BELLINZONA-RAVECCHIA dipl.dipl. ETH/SIA/OTIA ETH/SIA/OTIA Ing. dipl. ETH/SIA/OTIA Ing.Ing. SG TSU TD UIR DOII A OD ’D I N’ IG NE GG EN GE NR EIRAI A STUDIO D’INGE N E VISANI VISANI RUSCONI RUSCONI TALLERI TALLERI SASA VISANI RUSCONI TALLERI SA STUDIO D’INGEGNERIA VISANI RUSCONI TALLERI SA Ing. dipl. ETH/SIA/OTIA Carvina 2, casella 555, 6807 Taverne Centro Carvina 2, casella postale 555, 6807 Taverne Centro Carvina 2,Centro casella postale 555, 6807postale Taverne del Gabi 2, casella postale 121, 6596 Gordola del Gabi 2, casella postale 121, 6596 Gordola Vicolo del Carvina Gabi 2,Vicolo casella postale 121, 65966807 Gordola Centro 2,Vicolo casella postale 555, Taverne Tel. (0041) 091 911 1010 3030 Tel. (0041) 091 911 (0041) 091 911 10 30 Vicolo del GabiTel. 2, casella postale 121, 6596 Gordola Fax 091 911 1010 5959 Fax (0041) 091 911 10(0041) 59 Centro Carvina 2, casella postale 555, 6807 Taverne Tel. (0041) 091Fax 911(0041) 10 30091 911 E-mail: [email protected] E-mail: [email protected] E-mail: [email protected] Vicolo del Gabi 2, casella postale 121, 6596 Gordola Fax (0041) 091 911 10 59 www.vrt.ch www.vrt.ch www.vrt.ch Tel. (0041) 091 911 10 30 Fax (0041) E-mail: 091 [email protected] 10 59 www.vrt.ch d’ingegneria perper impianti e applicazioni nelnel campo Studio d’ingegneria impianti e applicazioni campo Studio d’ingegneriaStudio per impianti e applicazioni nel campo E-mail: [email protected] costruzioni e delle energie delle costruzioni e delle energie delle costruzioni e delle energie www.vrt.ch Studio d’ingegneria Studio d’ingegneria per impianti nel campo pere applicazioni impianti e applicazioni delle costruzioni e delle energie nel campo delle costruzioni e delle energie Installazioni elettriche · Impianti telefonici Impianti EDV · Quadri elettrici · Progettazioni Partner Swisscom <wm>10CAsNsjY0MDAy0bUwMjE3NgIAV5w-fQ8AAAA=</wm> <wm>10CFWMsQ6EMAxDv6iVnZSSkBGxIYbT7VkQ8_3_dJQNyZYs69n7HlPF43U7vtsnCEgrJm1WCXFW7x50q02mgKILqAuJdpfaX3yZDS5ADqbgVk9yBGW6WVLHQ441tP7O6w8MkkcEgAAAAA==</wm> N° 20831 via P.F. Mola 11 - 6500 Bellinzona Tel. +41 (0)91 825 55 21 Fax +41 (0)91 825 55 23 E-mail: [email protected] www.instalux.ch FORMAZIONE Cinque giorni, 130 professioni (di cui 70 in concorso), oltre 1’000 apprendisti-concorrenti e 155’000 visitatori entusiasti per il 1° campionato svizzero centralizzato delle professioni. Si sono conclusi da alcune settimane gli Swiss Skills 2014 andati in scena dal 17 al 21 settembre alla BERNEXPO di Berna. Durante cinque giorni, un migliaio di apprendisti si sono sfidati per aggiudicarsi le medaglie e il diritto a far parte del team svizzero che parteciperà agli World Skills 2015 a São Paulo in Brasile. Per la prima volta, il campionato svizzero ha offerto la possibilità al grande pubblico di seguire dal vivo oltre 70 competizioni, sparse sugli 80’000 m2 della BERNEXPO destinati alle gare e alle dimostrazioni. L’impegno, l’abilità manuale, la cura dei dettagli e la velocità esecutiva hanno caratterizzato il lavoro dei giovani che, mossi da ambizione ed orgoglio, hanno dovuto fare i conti pure con l’emozione di esibirsi in pubblico. La giornata conclusiva è stata emozionante, sia per le finali, sia per la suggestiva quanto spettacolare cerimonia di premiazione, alla quale ha preso parte anche il ministro dell’economia On. Johann N. Schneider-Ammann che si è detto fiero dell’impegno di cui hanno dato prova i giovani partecipanti. «Con le vostre prestazioni – ha detto – siete i migliori ambasciatori della formazione professionale e se anche non siete stati ricompensati con una medaglia, la vostra prova vale oro». E così è stato per la delegazione ticinese, forte di ca. 30 apprendisti attivi in 25 professioni, partita per Berna e all’interno della quale non sono mancate le medaglie, ben 3 d’oro e 2 di bronzo. Le medaglie d’oro Michael Bottega (a sinistra) e Alessandro Oliverio davanti all’opera muraria da loro realizzata nel padiglione della SSIC agli Swiss Skills. sono state assegnate nelle professioni di Impiegato di commercio al dettaglio (Blerton Ahmeti, che ha pure ottenuto il punteggio più alto in assoluto di tutte le professioni in concorso), di Piastrellista (Davide Donati) e di Autista di veicoli pesanti (Kilian Fogliani), professione nella quale il Ticino ha ottenuto anche la medaglia di bronzo con Dorian Mattei. Bronzo vinto anche dalla rappresentante femminile nella professione di Creatrice d’abbigliamento (Martina Soldati). Un ottimo bilancio dunque, anche perché i tre primi classificati potranno rappresentare il Ticino in Brasile nel 2015. La sera prima della cerimonia di consegna, durante un aperitivo dedicato ai ticinesi, il Direttore della Divisione della formazione professionale, ing. Paolo Colombo, presente per qualche giorno alla manifestazione nazionale, ha sottolineato la fierezza della Divisione nei confronti dei suoi rappresentanti ticinesi, i quali già solo per la loro presenza a Berna meritano un elogio per l’impegno e la professionalità. Così è stato anche per i nostri 2 candidati muratori Michael Bottega (Impresa Kevin Barra ex titolare Michele Barra, Ascona) ed Alessandro Oliverio (Mafledil SA, Osogna) che, fuori concorso, hanno costruito il biglietto da visita al padiglione della SSIC, rappresentando in muratura il francobollo dedicato alla professione di muratore. Per loro (avendo vinto l’ultima edizione dei Ticino Skills) le porte si spalancano per le prossime selezioni regionali del 2016 in vista dei mondiali World Skills del 2017 ad Abu Dhabi. Facciamo sin d’ora i nostri migliori auguri per un’ottima preparazione ringraziando le rispettive ditte per la loro disponibilità e preziosa collaborazione. 1. Rispettare il piano di montaggio. 2. Utilizzare i punti di ancoraggio. 3. Imbracare correttamente i carichi. 4. Scaricare e stoccare i componenti in maniera sicura. 5. Utilizzare i DPI. 6. Utilizzare attrezzature di lavoro idonee. 7. Stabilizzare i componenti. 8. Per i lavori in quota usare una protezione collettiva. Concentrazione e precisione per i due ticinesi che stanno rappresentando in muratura il francobollo dedicato alla professione di muratore. Marco Fässler Resp. formazione di base CFP SSIC TI, Gordola SICUREZZA SUL LAVORO In linea con i principi della «Charta della sicurezza» per il settore edile, lo scorso mese di ottobre la Suva ha aggiunto un nuovo tassello all’elenco delle regole vitali. Sono infatti state pubblicate le Nove regole vitali per il montaggio di elementi in calcestruzzo. I documenti sono disponibili in formato PDF oppure cartaceo, sia sotto forma di pieghevole (codice di ordinazione 84049.i), sia di vademecum (codice 88822.i). Di seguito sono riportati i principi salvavita che occorre rispettare per questo genere di attività sui cantieri: Il Ticino agli Swiss Skills di Berna 9. Creare luoghi di lavoro e accessi sicuri. Ricordiamo che la documentazione di supporto delle regole vitali è studiata per permettere al capo cantiere di eseguire un’istruzione sulla sicurezza direttamente in cantiere, documentando il tutto con i propri collaboratori. Nicola Bagnovini Vicedirettore SSIC Sezione Ticino Regole vitali per il montaggio di elementi in calcestruzzo 11 novembre-dicembre 2014 Moreschi Gianfranco & Co. SA - Sementina Impianti riscaldamenti - sanitari - lattonieri tetti piani studio tecnico - specialisti energie rinnovabili e-mail: [email protected] – Tel. 091 857 51 31 – Fax 091 857 28 17 GAB 6850 MENDRISIO-STAZIONE
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