Trento 18 domenica 16 novembre 2014 l'Adige La società Chino vince il concorso Idea Challenge e un assegno da 40.000 euro Nonostante la sconfitta del sindacato nel ricorso contro l’azienda chimica Dati on line tutelati, premiata la start-up trentina Uiltec in tribunale contro Zobele: «L’opzione resta» La start-up trentina Chino è fra le sei imprese vincitrici della fase finale del concorso europeo Idea Challenge, organizzato dall’Eit Ict Labs con i suoi partner Trento Rise (Italia) e Sting (Svezia). Chino si è aggiudicata il primo premio (40.000 euro) nella categoria Cyber Security & Privacy, sviluppando un servizio per le applicazione mobili che permette di archiviare i dati sensibili garantendo privacy e sicurezza. «È stato un grande riconoscimento del nostro lavoro - spiega Jovan Stenovic, ceo della startup – e anche un riconoscimento all’ecosistema trentino e alle iniziative locali come TechPeaks, che offre i programmi di formazione per i nuovi imprenditori nell’ambito tecnologico». I vincitori, oltre a premi in denaro, avranno la possibilità di accedere alla rete europea dell’eccellenza nell’innovazione, uno spazio commerciale per sei mesi presso l’Eit Ict Labs, e il supporto per portare la crescita dell’azienda a livello europeo. Costretti a rivolgersi al giudice a causa del comportamento dell’azienda. La Uiltec - i tessili e i chimici della Uil - spiega così le ragioni per cui ha fatto ricorso in tribunale per comportamento antisindacale, venendo però sconfitta dalla Zobele, contro le scelte di quest’ultima nell’ambito della riduzione del personale. Secondo la Uil, infatti, malgrado quanto prevede il contratto nazionale «da oltre un anno sindacato e le Rappresentanze sindacali unitarie sono escluse da ogni tipo di informazione e confronto con Zobele Holding» rispetto ai licenziamenti individuali. In questo quadro, molti lavoratori, continua la nota, «preoccupati per il loro futuro lavorativo, hanno chiesto al sindacato e in particolare alla Uiltec» di intervenire. Ma «a fronte del silenzio mantenuto dall’azienda sul punto» la Uiltec ha verificato «l’inefficacia» del dialogo. Per questo si è scelto di «percorrere la via giudiziaria» opzione definita come l’«unica percorribile». Se l’azienda continuerà a opporre silenzio alla richiesta di informazioni «la via giudiziale rimarrà un’opzione». AZIENDE Uiltec contro la Zobele I due colossi si sfidano per il ramo dell’impresa di Bonetti con i relativi 60 dipendenti. Decisione attesa a breve Arcese e Fercam in concorrenza per i trasporti Sae ANGELO CONTE Fercam e Arcese, i due colossi del settore dei trasporti rispettivamente con sede a Bolzano e Ala, mettono gli occhi sulla Sae di Alfredo Bonetti. In particolare, la trattativa, che dovrebbe essere in una fase molto avanzata, quasi decisiva, dovrebbe essere sciolta nelle prossime settimane e chiarire a quale dei due offerenti andrà il ramo operativo dell’azienda con i relativi 60 dipendenti coinvolti. Sulla vicenda, alle battute presumibilmente finali, la Sae, che nel 2013 aveva 120 dipendenti circa e un fatturato complessivo pari a 49 milioni di euro, preferisce rispondere con un comprensibile «no comment», mentre a spiegare la volontà di «investire su un’azienda trentina» è Eleuterio Arcese. Il patron dell’omonimo gruppo chiarisce come «ci sia il nostro interesse e quello di Fercam. Da un mese circa siamo in trattativa. I dipendenti interessati sono 60 circa, di cui metà autisti e metà amministrativi». Alla domanda se rimarrebbero tutti una volta completata l’eventuale acquisizione da parte di Arcese, l’ex presidente nazionale di Anita (l’associazione confindustriale degli autotrasportatori) chiarisce che occorre ancora definire un piano in questo senso. Dopo un 2012 positivo, la Sae l’anno scorso ha vissuto inve- ce un’annata negativa dal punto di vista dei conti economici. Nel documento 2013 di bilancio, infatti, si nota come i costi relativi al trasporto di terzi abbiamo di fatto portato a un aumento delle poste in uscita e siano tra le cause alla base della perdita netta finale che supera i 2 milioni di euro. Proprio per affrontare il momento non facile dell’azienda, condizionata dalla riduzione di margini e dall’aumentata concorrenza nel settore dell’autotrasporto in Europa, nella relazione al bilancio 2013 la proprietà aveva chiarito, lo scorso 14 luglio, le azioni che aveva intrapreso o intendeva intraprendere per riuscire a rimettere in linea conto econo- La scheda Impresa storica Attiva dal 1956. La Sae, sigla che sta per Servizi Autotrasporti Europei, è stata fondata quasi 60 anni fa e ora fa capo a Alfredo Bonetti. Presente all’estero Non solo Italia, anche Spagna e Germania. Oltre alla sede a Trento, la Sae ha attività controllate anche in Germania e Spagna. Fatturato in aumento Nel 2013 il valore della produzione dell’azienda è aumentato a oltre 49 milioni di euro. Ma ciononostante il bilancio si è chiuso in perdita. mico e attività aziendale. Nei primi mesi di quest’anno, ha chiarito all’assemblea dei soci lo stesso Bonetti, «sono state implementate le manovre già decise finalizzate all’abbandono della gestione diretta dell’attività di trasporto su gomma con mezzi propri e allo sviluppo dell’attività di agenzia». Contestualmente è stata avviata, a febbraio, la procedura di mobilità per 49 persone. Ora con la cessione del ramo su cui hanno messo gli occhi Arcese e Fercam, altre 60 persone verrebbero prese in carico al di fuori della società. Per quanto riguarda le due aziende che si contendono il ramo aziendale della Sae, ricordiamo che Fercam, fondata nel 1949 e guidata da Tho- mas Baumgartner, successore di Arcese alla presidenza di Anita, dichiara un fatturato di circa 500 milioni di euro, con oltre 1.500 dipendenti diretti e altri 1.800 collaboratori e 400 motrici. Arcese, con 4.000 dipendenti e 70 piattaforme in 12 paesi, è tra i 10 più importanti gruppi di logistica in Italia e vanta oltre 500 milioni di euro di fatturato. L3022604 I premiati al concorso
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