Periodo 1.1.2014

CIPA
Convenzione Interbancaria
per i Problemi dell’Automazione
Aggiornamento del
Piano delle attività
in materia di automazione interbancaria
e sistema dei pagamenti
Ottobre 2014
Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
CIPA
Convenzione Interbancaria
per i Problemi dell’Automazione
Aggiornamento del
Piano delle attività
in materia di automazione interbancaria
e sistema dei pagamenti
Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
Ottobre 2014
CIPA, 2014
Indirizzo
Banca d’Italia
Dipartimento Informatica
Servizio Sviluppo Informatico
Divisione Tecnologie Interbancarie
Centro Donato Menichella
Largo Guido Carli, 1 – 00044 – Frascati (RM)
Telefono: +39 06 4792 6803
Email: [email protected]
Website
www.cipa.it
Questo documento è disponibile nel sito internet della CIPA.
Sommario
Premessa 1
Capitolo 1. Iniziative in ambito europeo .............................................................. 3
1.1
1.2
1.3
1.4
TARGET2 ................................................................................................................................ 3
TARGET2-Securities ............................................................................................................... 3
Gli interventi di adeguamento del Correspondent Central Banking Model (CCBM) ............ 6
La sorveglianza sui sistemi e sulle infrastrutture .................................................................. 7
1.4.1
1.5
La SEPA .................................................................................................................................. 7
1.5.1
1.5.2
1.6
1.7
La sorveglianza cooperativa su SWIFT ......................................................................................... 7
Lo stato del processo di migrazione nell’Eurosistema................................................................. 7
Le attività in sede EPC .................................................................................................................. 7
L’evoluzione del quadro normativo europeo in tema di servizi di pagamento.................... 8
L’evoluzione delle infrastrutture di rete a supporto delle iniziative europee ...................... 9
Capitolo 2. Iniziative in ambito domestico ......................................................... 11
2.1
2.2
2.4
Gli sviluppi nell’area dei pagamenti al dettaglio................................................................. 11
TARGET2-Banca d’Italia ....................................................................................................... 11
Il processo di migrazione alla SEPA a livello nazionale ....................................................... 12
2.4.1
2.4.2
2.5
L’adeguamento di BI-Comp alla SEPA ........................................................................................ 13
Le attività delle componenti di clearing dei CSM italiani .......................................................... 14
La Tesoreria statale e i pagamenti pubblici ........................................................................ 15
2.5.1 Iniziative della Banca d’Italia ..................................................................................................... 15
2.5.2 Iniziative dell’ABI............................................................................................................................ 16
2.6
2.7
La gestione delle garanzie nelle operazioni di credito dell’Eurosistema ........................... 17
Sistema per la trasmissione telematica di dati (SITRAD) .................................................... 18
2.7.2 Verifica dell’attualità dei requisiti tecnici, funzionali e di sicurezza dell’infrastruttura di rete ..... 18
2.7.5 Evoluzione dell’infrastruttura SEPA ........................................................................................... 18
2.8
Strumenti di pagamento e procedure interbancarie .......................................................... 19
2.8.1
2.8.2
2.8.4
2.8.5
2.8.6
2.8.7
2.9
Assegni ....................................................................................................................................... 19
Servizio F24 ................................................................................................................................ 19
Procedure di supporto ............................................................................................................... 20
Attività del Consorzio BANCOMAT ............................................................................................ 20
Attività del Consorzio CBI .......................................................................................................... 25
Attività dei Centri Applicativi ..................................................................................................... 29
Attività nel comparto dei titoli ............................................................................................ 31
2.9.1
Monte Titoli ............................................................................................................................... 31
2.9.2
2.9.3
Cassa di Compensazione e Garanzia .......................................................................................... 32
Iniziative della SIA ...................................................................................................................... 32
Capitolo 3. Iniziative della Banca d’Italia in materia di sicurezza delle
infrastrutture e degli strumenti ........................................................ 35
3.1
3.2
3.3
3.4
Business continuity .............................................................................................................. 35
La sicurezza degli strumenti di pagamento al dettaglio ..................................................... 35
La Centrale di Allarme Interbancaria (CAI) ......................................................................... 36
Evoluzione del sistema di segnalazioni antiriciclaggio alla UIF (Unità di informazione
finanziaria)........................................................................................................................... 37
Capitolo 4. Rilevazioni statistiche in materia creditizia e finanziaria .................. 39
4.1
4.2
Rilevazioni statistiche bancarie ........................................................................................... 39
Rilevazioni riguardanti gli intermediari finanziari non bancari........................................... 40
Capitolo 5. Attività di studio e analisi ................................................................ 41
5.1
Attività della CIPA................................................................................................................ 41
5.1.1
5.1.2
5.1.3
5.2
5.3
Rilevazione dello stato dell’automazione del sistema creditizio ............................................... 41
Indagine sull’IT nelle filiali di banche estere in Italia ................................................................. 41
Altre iniziative ............................................................................................................................ 42
Attività di ABI Lab ................................................................................................................ 42
Attività di OSSIF ................................................................................................................... 43
Schede di pianificazione delle attività ................................................................ 45
Premessa
Al fine di rappresentare un quadro aggiornato sull'andamento dei progetti e delle iniziative
descritti nel "Piano delle attività in materia di automazione interbancaria e sistema dei pagamenti
per il periodo 1.1.2014 - 30.6.2015", approvato nella riunione del Comitato direttivo dell’8 maggio
2014 (https://www.cipa.it/attivita/piano2014.pdf), la Segreteria Tecnica della CIPA ha interessato i
vari soggetti contributori al fine di fornire una sintesi delle evoluzioni intervenute e delle principali
variazioni (modifiche ai progetti già censiti, eventuali nuovi progetti o eventi di particolare rilievo).
Sulla base dei contributi ricevuti, è stato predisposto il presente documento nel quale sono
riportate le parti aggiunte e/o modificate rispetto al Piano; tali aggiornamenti sono preceduti dal
numero e dal titolo del paragrafo del Piano a cui si riferiscono. In allegato sono riportate le schede
di pianificazione aggiornate.
  
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Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
Aggiornamento Piano
1
Aggiornamento Piano
2
Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
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Capitolo 1
Iniziative in ambito europeo
Capitolo 1.
Iniziative in ambito europeo
1.1 TARGET2
Nei primi nove mesi del 2014 la piattaforma T2 ha regolato, in media giornaliera, 354.838
pagamenti per un valore di 1.951,02 miliardi di euro, inferiore dell’1,46% rispetto allo stesso
periodo dell’anno precedente. La disponibilità tecnica del sistema è stata pari al 100%,
analogamente a quanto rilevato nei due anni precedenti.
Nel mese di giugno sono state adeguate in T2 le funzioni per il calcolo degli interessi sulle riserve
delle banche in eccesso rispetto all’obbligo, in seguito alla decisione della Banca Centrale Europea
di rendere negativo il tasso di interesse sui depositi presso la BCE.
L’8 agosto è stata rilasciata con successo in ambiente di collaudo la release 8.0 per la correzione e
l’aggiornamento delle funzioni di T2: in particolare, sono state migliorate le funzioni offerte
dall’interfaccia grafica e sono state inserite nuove procedure per la gestione della liquidità. I
partecipanti alla piattaforma sono tuttora impegnati nelle attività di test della nuova release,
prima della consegna in produzione fissata per novembre 2014.
1.2 TARGET2-Securities
Pianificazione e stato delle attività
Nel primo semestre del 2014 le 4CB hanno completato le attività di collaudo interne del software,
rispettando la pianificazione.
A marzo 2014 la Banca Centrale Europea ha iniziato la fase di Eurosystem Acceptance Testing
(EAT), con lo scopo di verificare le funzionalità di T2S per conto dell’Eurosistema, propedeutica
all’avvio dei collaudi da parte dei partecipanti a T2S (User Testing). La prima fase dell’EAT,
incentrata sulle funzioni critiche (core functions), si è conclusa a fine settembre 2014; la BCE
continuerà i test di accettazione delle funzioni non critiche e verificherà che la correzione dei
malfunzionamenti rilevati non abbia avuto effetti sul software già testato.
Dal 1° luglio al 30 settembre 2014 si è svolta la fase di Pilot Testing, a cui hanno preso parte i CSD,
tra cui anche quello italiano Monte Titoli, che migreranno a T2S nella “prima finestra” con le
rispettive banche centrali.
Il 1° settembre il T2S Board, anche in considerazione dell’esito positivo dell’EAT, ha confermato la
partenza dello User Testing il 1° ottobre 2014, in linea con la pianificazione.
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Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
Aggiornamento Piano
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Capitolo 1
Iniziative in ambito europeo
Aspetti tecnico-funzionali
Fra gennaio e giugno 2014 sono stati pubblicati – in versione aggiornata – i seguenti documenti:
•
la versione 5.03 dello User Requirement Document (URD - 31 gennaio), che raccoglie i requisiti
concordati con gli utenti per la definizione di T2S. La nuova versione degli URD migliora la
definizione delle core functions di T2S, prima dell’avvio dei collaudi da parte degli utenti;
•
la versione 2.0 dello User Handbook (UHB - 16 maggio), manuale per l’utilizzo dell’interfaccia
grafica che consente agli utenti l’accesso alle funzioni di T2S (modalità d’interazione User-toApplication, U2A). Tale versione ha integrato i commenti dei futuri partecipanti e della BCE alla
versione 1.0;
•
la versione 2.0 delle User Detailed Functional Specifications (UDFS - 13 giugno), documento che
dettaglia le caratteristiche funzionali dei servizi offerti da T2S; gli aggiornamenti rispetto alla
versione 1.0 derivano principalmente da richieste di modifiche al sistema avanzate dai
depositari centrali, approvate dall’Advisory Group (AG) e riportate nella versione 3.0 del
Document Change Notice for Change Requests, pubblicata il 17 gennaio 2014.
Governance
Nel mese di giugno è stato costituito il Directly Connected Parties Group (DCPG), organismo di
governance di T2S che riporta congiuntamente al T2S Board e allo CSD Steering Group; ne fanno
parte le banche che apriranno conti in T2S sia cash sia presso i CSD partecipanti, le Banche Centrali
Nazionali (BCN) e la BCE. Il DCPG ha il compito di identificare, monitorare e risolvere le
problematiche di maggior interesse delle banche con conti in T2S.
Il Change Review Group (CRG) ha esaminato diverse richieste di nuove funzionalità (Change
Requests). Tra le richieste avanzate dai CSD, particolarmente rilevante è quella - ancora in
discussione - di posticipare alle ore 20:00 l’avvio del ciclo notturno di regolamento, attualmente
previsto alle ore 19:30, per garantire il corretto svolgimento delle attività propedeutiche all’invio
delle transazioni da regolare, in particolare delle corporate actions.
L’Operations Managers Group (OMG) ha lavorato alla preparazione del T2S Manual of Operational
Procedures (MOP). Come previsto dalla pianificazione, nello scorso mese di giugno l’OMG ha
finalizzato la prima release del MOP, che descrive gli aspetti operativi rilevanti per l’avvio delle
attività di User Testing. Restano da definire i dettagli dei processi decisionali, in particolare nelle
situazioni di crisi, che dovranno essere completati entro novembre 2014. L’approvazione del
documento da parte del Governing Council è prevista per febbraio 2015.
Pricing
L’Eurosistema ha deciso che i costi sostenuti per adattare TARGET2 a T2S saranno recuperati
tramite una tariffa mensile calcolata in base al numero di collegamenti (links) tra i conti RTGS in T2
e i Dedicated Cash Account (DCA) in T2S. L’importo di questa tariffa, a carico delle banche
partecipanti a T2, sarà calcolato nei prossimi mesi in base alla stima del numero dei conti DCA che
saranno aperti in T2S.
L’Eurosistema ha inoltre stabilito di applicare alle payment banks una tariffa fissa amministrativa
di 1.000 euro per la riallocazione dei titoli posti a garanzia del credito infragiornaliero fornito dalla
Banca centrale in T2S (central bank auto-collateralisation) e non rimborsato a fine giornata, che
viene trasformato in credito infragiornaliero in T2.
Aggiornamento Piano
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Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
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Capitolo 1
Iniziative in ambito europeo
Armonizzazione
Il Corporate Actions Sub Group (CASG) ha evidenziato di recente il ritardo nell’adozione dei “T2S
corporate actions standards” da parte dei CSD che parteciperanno a T2S. L'Advisory Group (AG) è
chiamato ad approfondire l'impatto di questi casi di non conformità, valutandone gli effetti
sull'efficienza complessiva della futura piattaforma.
A luglio è stato pubblicato il documento “T2S Harmonisation - Mid-year update 2014”
dell’Harmonisation Steering Group di T2S (HSG), che illustra i progressi principali
dell’armonizzazione nel settore del post-trading conseguiti nella prima metà del 2014. Il 15 aprile
2014 il Parlamento europeo ha approvato il nuovo regolamento europeo per i depositari centrali
(CSD Regulation - CSDR); il Regolamento - entrato in vigore il 17 settembre - ha lo scopo di
migliorare il contesto legale in cui i CSD operano, favorendo l'armonizzazione e la competizione
nel settore del post-trading attraverso disposizioni riguardanti le procedure operative per la
liquidazione dei titoli, l’accesso al mercato del regolamento dei titoli e la libera scelta del luogo di
emissione dei valori mobiliari. La CSDR, una volta recepita nei diversi ordinamenti, contribuirà,
assieme all’avvio di T2S, a creare un unico mercato di regolamento titoli in Europa.
Entro fine anno il Cross-Border Market Practices Sub-Group (X-MAP), che promuove
l’armonizzazione delle prassi di mercato in Europa, consegnerà all’HSG il rapporto contenente
l’elenco delle regole specifiche che i CSD manterranno in T2S per il trattamento di determinate
tipologie di operazioni, affinché venga reso pubblico.
Attività del National User Group (NUG) di T2S
Fino al mese di settembre 2014, il NUG italiano si è riunito due volte. L’attenzione si è focalizzata
su: (i) lo stato di preparazione della piazza finanziaria nazionale alla partecipazione a T2S (client
readiness); (ii) l’adeguamento dei mercati domestici agli standard europei (best practices) per il
regolamento dei titoli (harmonization). Entrambi i compiti sono stati conferiti ai NUG dall’HSG.
In merito al primo punto, nell’ambito del monitoraggio avviato a fine 2013, la Banca d’Italia ha
inviato due nuovi questionari di auto-valutazione alle banche italiane che hanno dichiarato
l’intenzione di partecipare direttamente a T2S. L’obiettivo dei nuovi questionari è di consolidare le
informazioni ricevute, quali l’individuazione dei responsabili di progetto e le modalità di adesione
del mercato a T2S, e di monitorare la preparazione dei singoli operatori. Esaminando le risposte
ricevute, è emerso che le banche più piccole, che tipicamente non partecipano alle riunioni del T2S
NUG italiano, non hanno una conoscenza adeguata del progetto. In vista della migrazione del
mercato italiano alla futura piattaforma nella “prima finestra” (22 giugno 2015), la Banca d’Italia
ha pertanto ritenuto necessario organizzare nel mese di settembre una conferenza introduttiva
sulle funzioni e sulle caratteristiche principali di T2S, rivolta a tutte le banche che hanno un conto
aperto in T2. Inoltre, la Banca d’Italia organizzerà quattro incontri di carattere tecnico rivolti alle
banche italiane che apriranno conti titoli o cash in T2S, ai quali potranno partecipare tutte le
banche interessate ad approfondire gli aspetti operativi.
Per quanto riguarda il secondo punto, il NUG ha chiesto e ottenuto la modifica di uno standard,
rendendo così possibile utilizzare i messaggi di T2S per specificare tutte le informazioni relative al
passaggio di custodia di un portafoglio titoli da una banca all’altra (portfolio transfer). Lo scorso
agosto il NUG italiano ha ufficialmente dichiarato che la piazza finanziaria italiana si adeguerà agli
standard armonizzati per le corporate actions con la partenza di T2S.
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Capitolo 1
Iniziative in ambito europeo
Il depositario centrale Monte Titoli aggiorna regolarmente i membri del NUG sullo stato di
avanzamento dei lavori svolti nelle task force europee a cui partecipa. Inoltre, Monte Titoli
coadiuva la Banca d’Italia nell’attività di monitoraggio dell’adeguamento del mercato italiano.
Come di consueto, la posizione espressa dalla piazza finanziaria italiana è rappresentata alla BCE
sia nell’AG sia nel T2S Experts Network, il gruppo di coordinamento dei diversi NUG nazionali
istituito dall’Eurosistema.
Il progetto di adeguamento funzionale a T2S della Banca d’Italia
L’Istituto ha confermato, in occasione delle rilevazioni trimestrali effettuate dalla BCE, che il
complesso delle attività per la partecipazione della Banca d’Italia a T2S procede nel rispetto delle
scadenze indicate nella pianificazione generale del progetto.
Ad aprile 2014 si è concluso il processo di selezione del Value Added Networks (VAN) provider con
la firma tra la Banca d’Italia e il consorzio SIA-COLT; il VAN selezionato sarà utilizzato dalla Banca
d’Italia per la connessione diretta alla piattaforma al fine di svolgere le proprie attività di banca
centrale.
In seguito alla firma del contratto con SIA-COLT, la Banca d’Italia ha iniziato il processo di
aggiornamento della propria infrastruttura per consentire la comunicazione a T2S tramite il nuovo
VAN, sia in modalità Application to Application (A2A) sia User to Application (U2A). Nel mese di
giugno 2014 è stato effettuato il primo accesso all’interfaccia grafica di T2S e contestualmente
sono stati eseguiti i primi test in modalità A2A.
Nell’ambito del progetto di adeguamento tecnico e funzionale delle proprie procedure interne a
T2S, la Banca d’Italia sta ultimando gli interventi per la partecipazione alla piattaforma nel suo
ruolo di Banca Centrale, mentre sono ancora in fase di sviluppo gli interventi che le consentiranno
di svolgere il ruolo di agente di regolamento per mezzo di una connessione indiretta alla
piattaforma tramite Monte Titoli.
Dal 1° luglio al 30 settembre 2014 la Banca d’Italia e Monte Titoli hanno partecipato al Pilot
Testing. In tale fase la Banca d’Italia ha verificato con successo diverse funzionalità di banca
centrale, tra cui la creazione dei conti cash dei propri partecipanti e la configurazione dei dati
statici per l’erogazione del credito infra-giornaliero (procedura di auto-collateralisation); alcune
attività di collaudo sono state svolte in stretta collaborazione con Monte Titoli.
1.3 Gli interventi di adeguamento del Correspondent Central
Banking Model (CCBM)
Da maggio 2014 è venuto meno l’obbligo, per le controparti che si avvalgono del CCBM, di
trasferire preventivamente i titoli a garanzia delle operazioni con la propria Banca centrale presso
il depositario di emissione (repatriation requirement). Dal 29 settembre 2014 le banche dell’area
euro possono utilizzare i servizi triparty di tre depositari centrali esteri (Euroclear Bank,
Clearstream Banking Luxembourg e Clearstream Frankfurt) per la gestione (selezione, valutazione,
movimentazione e sostituzione) dei titoli a garanzia delle operazioni di credito con l’Eurosistema.
L’introduzione dei servizi triparty cross-border ha richiesto l’aggiornamento delle procedure della
Banca d’Italia per consentire alle banche italiane interessate l’utilizzo di questi sistemi nella
gestione del collateral. L’introduzione dei servizi triparty cross-border e l’eliminazione del
Aggiornamento Piano
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Capitolo 1
Iniziative in ambito europeo
repatriation requirement mirano ad ampliare la flessibilità nella gestione del collateral e a
renderne più efficiente la movimentazione transfrontaliera.
1.4 La sorveglianza sui sistemi e sulle infrastrutture
A luglio 2014 la BCE ha emanato il Regolamento n. 795/2014, che rende legalmente vincolanti i
requisiti contenuti nei Principles for Financial Market Infrastructures (PFMI) e conferisce
all’Eurosistema la possibilità di imporre azioni correttive e irrogare sanzioni nei confronti dei
gestori dei sistemi.
L’ambito di applicazione della nuova regolamentazione ricomprende i sistemi di pagamento
all’ingrosso e al dettaglio, classificati di rilevanza sistemica sulla base di criteri quantitativi stabiliti
dal Regolamento stesso. In base a tali criteri, TARGET2, EURO1 e STEP2 sono stati classificati come
sistemi a rilevanza sistemica. Contestualmente, l’Eurosistema ha rivisto lo schema di sorveglianza
adottato nel 2003 per i sistemi di pagamento al dettaglio e sviluppato una metodologia integrata
per l’applicazione dei nuovi standard a tutte le tipologie di sistemi. Tutti i sistemi al dettaglio
italiani sono stati classificati come “non sistemici” e ricadono nella competenza della sorveglianza
della Banca d’Italia.
1.4.1 La sorveglianza cooperativa su SWIFT
La sorveglianza su SWIFT, condotta secondo uno schema cooperativo a tre livelli (esecutivo,
strategico, tecnico) dalle banche centrali dei paesi del G10, si concentra sui profili riguardanti la
gestione dei rischi di impresa, la continuità operativa, i test di resilienza. Più di recente, l’interesse
si è focalizzato su aspetti specifici, quali il rinnovo dell’applicazione FIN, la riconfigurazione globale
dei centri di comando e controllo, ai quali si è aggiunto il centro di Kuala Lumpur, e le iniziative
svolte in tema di cyber security.
1.5 La SEPA
1.5.1 Lo stato del processo di migrazione nell’Eurosistema
Ad agosto 2014 i bonifici effettuati nell’area dell’euro secondo gli standard SEPA sono stati il
99,4% del totale (100% il dato riferito all’Italia), mentre le transazioni di addebito diretto eseguite
in formato paneuropeo sono state il 99,97% (100% il dato Italia).
1.5.2 Le attività in sede EPC
Dopo aver pubblicato a gennaio 2014 sul proprio sito le nuove versioni dei Rulebook SEPA (SEPA
Credit Transfer Rulebook Version 7.1, SEPA Direct Debit Core Rulebook Version 7.1, SEPA Direct
Debit Business to Business Rulebook Version 5.1) con le relative Implementation Guidelines
aggiornate, l’EPC ha avviato il processo di raccolta di richieste di modifica sugli schemi SEPA e di
consultazione sulle richieste ricevute con tutti gli stakeholders interessati. Tale attività si conclude
con la predisposizione di nuove release dei Rulebook SEPA che tengono conto delle modifiche
condivise da un’ampia maggioranza degli Stati Membri, con la loro approvazione in Plenaria EPC e
CIPA
Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
Aggiornamento Piano
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Capitolo 1
Iniziative in ambito europeo
con la successiva pubblicazione sul sito dell’EPC. Le nuove release entreranno in vigore il 15
novembre 2015.
Conclusa il 1° agosto 2014 la migrazione degli strumenti di incasso e pagamento nazionali ai nuovi
schemi SEPA, l’EPC proseguirà per il 2014 e tutto il 2015 l’esame di tutti gli aspetti rilevanti per
assicurare una sempre migliore integrazione del mercato dei pagamenti e risolvere eventuali
problemi relativi agli schemi SEPA al fine di coglierne le piene potenzialità.
Il SEPA Payments Schemes Working Group (SPS WG) continuerà il monitoraggio del processo di
adeguamento alla SEPA e fornirà il proprio contributo per identificare ed esaminare tutti gli
aspetti che richiedano una standardizzazione in ambito SEPA; inoltre, continuerà a seguire il
prosieguo dei lavori per la definizione del nuovo servizio SEPA Direct Debit (SDD) Fixed Amount, le
cui analisi sono al momento in attesa dell’approvazione della nuova Direttiva PSD2, che dovrebbe
fornire i presupposti legali per il suo sviluppo.
1.6 L’evoluzione del quadro normativo europeo in tema di
servizi di pagamento
Le istanze di interazione tra i diversi stakeholders si sono tradotte nella realizzazione di un nuovo
assetto di governance attraverso la costituzione dell’Euro Retail Payments Board (ERPB) coordinato dalla BCE, con la partecipazione di rappresentanti dell’offerta e della domanda di
servizi di pagamento - per la definizione di strategie e il raggiungimento di risultati concreti
nell’implementazione delle stesse; la prima riunione si è tenuta il 16 maggio 2014. Lo statuto del
nuovo organismo prevede che le BCN svolgano un ruolo di snodo tra l’ERPB e i Comitati dei
pagamenti al dettaglio nazionali, con il compito di assicurare uno stretto coordinamento tra il
livello europeo e quello nazionale per lo scambio di richieste, informazioni e proposte. Le priorità
stabilite nel piano dei lavori definito per il periodo 2014-2016 riguardano le questioni aperte nello
scenario post-SEPA e, in particolare, gli eventuali ostacoli alla diffusione degli schemi SCT e SDD,
l’individuazione di soluzioni di e-mandate per gli SDD, i pagamenti innovativi (in particolare tramite
telefonia cellulare).
La proposta di revisione della Payment Services Directive (“PSD2”) prevede una più precisa
definizione dell’ambito delle deroghe attualmente stabilite per l’applicazione delle regole
comunitarie e la previsione di una disciplina applicabile ad alcune tipologie di pagamenti innovativi
a supporto del commercio elettronico: in particolare, si tratta dei servizi di Payment Initiation e di
accesso al conto di pagamento, offerti da soggetti qualificati come Third Party Payment Service
Providers. Per una maggiore tutela degli utenti, nella proposta di direttiva sono contenute anche
previsioni concernenti misure di sicurezza delle operazioni di pagamento e procedure di
autenticazione.
La proposta di regolamentazione delle tariffe multilaterali interbancarie (MIF) per le transazioni
basate su carte di pagamento ha la finalità di rendere più equilibrata e trasparente la struttura di
remunerazione dei circuiti di carte, prevedendo altresì un cap inderogabile a livello europeo in
misura differenziata per carte di credito e carte di debito.
La Banca d’Italia è fortemente coinvolta nel negoziato, anche in ragione del possibile
completamento dei lavori durante il semestre di presidenza italiana del Consiglio UE nella seconda
metà del 2014.
Aggiornamento Piano
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Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
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Capitolo 1
Iniziative in ambito europeo
Un ulteriore importante provvedimento è costituito dalla Payment Accounts Directive (PAD 2014/92/UE), approvata dal Parlamento e dal Consiglio europeo il 23 luglio 2014 (pubblicata nella
GUUE del 28.8.2014), che interviene in tre settori – l’accesso ai conti di pagamento, il
trasferimento del conto, la trasparenza e la comparabilità delle spese applicate ai conti – con
l’obiettivo di rendere più efficiente l’accesso al conto di pagamento e ai servizi bancari.
Queste iniziative regolamentari, unitamente a quella in materia di sicurezza delle reti e
dell’informazione (direttiva NIS – Network and Information Security), hanno l’obiettivo di ridurre i
margini di discrezionalità dei singoli Paesi nell’implementazione della normativa comunitaria e di
dare impulso al mercato integrato dei pagamenti in Europa.
1.7 L’evoluzione delle infrastrutture di rete a supporto delle
iniziative europee
Si riportano aggiornamenti relativi ai progetti di sviluppo in Europa delle infrastrutture di rete
SIAnet.
Rete TARGET2-Securities
Dopo la certificazione definitiva (ottobre 2013) della licenza di Value-Added Nework Service
Provider (VANSP), assegnata al RTI SIA e Colt Technology Services, continuano le attività di
installazione presso gli utenti con i quali sono stati sottoscritti i relativi contratti per la fornitura
delle infrastrutture di rete per l’accesso alla nuova piattaforma T2S. Tale fase dovrà essere
completata entro dicembre 2014; i test funzionali della piattaforma T2S sono previsti nel secondo
semestre 2014 per concludersi entro giugno 2015.
Nel gruppo delle banche centrali figurano la Banca d’Italia e Deutsche Bundesbank, fra i CSD si
segnalano Monte Titoli (Gruppo LSE) e Keler (CSD ungherese) e tra i Direct Participant il Banco
Popolare.
EBA terzo polo
Nel corso del 2013, grazie alla realizzazione del terzo sito e alla significativa riduzione del Recovery
Time Objective (da 4 a 2 ore) per STEP2, è stata ulteriormente rafforzata la resilienza della ACH
pan-europea di EBA Clearing, in modo da offrire agli utenti di STEP2 il massimo livello di affidabilità
operativa per l'elaborazione dei pagamenti SEPA. A supporto del terzo polo di STEP2 sono state
realizzate sia l’infrastruttura di rete di servizio per il collegamento e il mirroring dei dati tra i due
siti italiani e il nuovo sito tedesco, sia le infrastrutture per l’accesso dei clienti al fine di garantire
l’accessibilità della piattaforma gestita in Germania attraverso la rete SIAnet e le altre reti
connesse a STEP2.
SIAnet Financial Ring
Nel corso del 2014 si è completato il rafforzamento dei servizi tecnologici messi a disposizione dei
clienti nell’area londinese, attraverso l’attestazione di entrambi i POPs locali del Financial Ring
presso i due data center di riferimento per il mercato finanziario inglese, dove è possibile
realizzare servizi in prossimità delle infrastrutture delle maggiori piazze finanziarie.
Le Trading Venues collegate sono aumentate a 23.
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Aggiornamento Piano
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Capitolo 1
Iniziative in ambito europeo
Servizio di Transaction Collection
Il servizio, volto a supportare banche acquirer, Gestori Terminali e Card Processor nel settore della
raccolta delle transazioni dai terminali POS e ATM, è entrato definitivamente in esercizio con i
primi operatori internazionali sulla piattaforma.
Aggiornamento Piano
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Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
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Capitolo 2
Iniziative in ambito domestico
Capitolo 2.
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2.1 Gli sviluppi nell’area dei pagamenti al dettaglio
Alla luce dell’evoluzione normativa in corso a livello europeo, prosegue l’impegno della Banca
d’Italia nell’azione di ammodernamento dei servizi di pagamento al dettaglio. Le principali linee di
intervento riguardano:
•
l’avvio di una fase di razionalizzazione dei servizi di pagamento “fuori ambito”, in linea con le
indicazioni contenute nel Provvedimento della Banca d’Italia del febbraio 2013, dopo il
completamento della migrazione alla SEPA;
•
l’ammodernamento dei pagamenti pubblici.
Nel corso dell’estate, la Sorveglianza ha avviato nuove forme di interazione con i fornitori di servizi
e tecnologie rilevanti per l’industria dei pagamenti - il cui ruolo è diventato sempre più centrale
per effetto dell’evoluzione tecnologica e di prodotto - attraverso la costituzione di un tavolo di
lavoro volto a valutare nel continuo la capacità innovativa degli operatori e il contributo apportato
all’ammodernamento dell’industria dei pagamenti. L’iniziativa coinvolge gli operatori le cui
funzioni assumono importanza critica per il sistema nel suo complesso, o per singoli suoi comparti,
e intende realizzare lo scambio di informazioni e di esperienze, la diffusione di best practices,
l’analisi di possibili iniziative di interesse per il sistema.
2.2 TARGET2-Banca d’Italia
Al 30 settembre 2014 vi erano 103 partecipanti diretti al sistema TARGET2-Banca d’Italia (T2-BI), 4
sistemi ancillari, circa 65 partecipanti indiretti e 104 titolari di conto HAM. Il grado di interesse
delle banche a volume di traffico limitato circa la possibilità di accedere al sistema tramite internet
resta contenuto: sette banche titolari di conto HAM e un partecipante diretto utilizzavano tale
forma di accesso.
Con riferimento ai flussi regolati, nei primi nove mesi del 2014 T2-BI ha trattato, in media
giornaliera, circa 45.000 transazioni per un controvalore di 165 miliardi di euro, rispettivamente il
12,7 e l’8,5% circa dei pagamenti complessivamente regolati sulla piattaforma TARGET2. Rispetto
al 2013, calcolati come media giornaliera, i pagamenti regolati sono aumentati sia in termini di
numero (da 40.000 a 45.000) sia di importo (da 146 a 165 miliardi di euro). L’incremento ha
riguardato sia i pagamenti domestici sia quelli cross-border. Per questi ultimi, il valore medio
giornaliero è passato da 48,6 miliardi nel 2013 a 57,6 miliardi di euro nei primi nove mesi del 2014,
confermando la ripresa dell’attività delle banche italiane sul comparto transfrontaliero del
mercato interbancario in atto dal 2013. Quasi la metà delle transazioni complessivamente regolate
in T2-BI continua a essere originata dal sistema di regolamento titoli Express II, per un valore
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medio giornaliero di circa 84 miliardi di euro; le transazioni concluse nell’e-MID tra controparti
(domestiche o non residenti) e regolate automaticamente in T2-BI sono lievemente aumentate
rispetto al 2013, passando da 3,3 a 3,8 miliardi di euro in media giornaliera.
Il National User Group (NUG) per TARGET2
I principali argomenti dibattuti in ambito NUG nei primi tre trimestri del 2014 hanno riguardato le
modifiche da apportare a TARGET2 in vista dell’avvio di TARGET2-Securities, per consentire una
gestione integrata della liquidità (modifiche realizzate nell’ambito della release TARGET2 del 2013
ma che saranno attivate solo all’avvio di T2S nel giugno 2015), e la strategia di migrazione della
messaggistica utilizzata in TARGET2 allo standard ISO 20022, che avverrà con la release del 2017.
La Risk Analysis della ISSP
L’analisi trimestrale effettuata in relazione agli incidenti di maggiore gravità non ha fatto emergere
nuovi profili di rischio rispetto all’anno precedente. A luglio 2014 è stata inoltre effettuata la terza
analisi triennale relativa alla valutazione complessiva dei rischi (le precedenti sono state eseguite
nel 2008 e nel 2011), che ha confermato l’assenza di rischi di livello alto per la sicurezza della ISSP.
2.4 Il processo di migrazione alla SEPA a livello nazionale
La definitiva migrazione dei prodotti nazionali di bonifico e di addebito agli Schemi SEPA (SEPA
Credit Transfer e SEPA Direct Debit) è avvenuta entro la scadenza del 1° agosto 2014, fissata dal
Regolamento UE n. 248/2014 e non ha fatto registrare particolari difficoltà.
In sede ABI sono state approfondite alcune criticità rilevate sulla migrazione dei bonifici, tra cui in
particolare i pagamenti disposti verso banche che non risultano raggiungibili per disallineamenti
nelle tabelle di indirizzamento/derivazione dei BIC. Per quanto concerne la migrazione della
procedura nazionale RID allo schema SEPA Direct Debit, sono state ultimate le attività necessarie
per completare il processo, che è stato molto complesso e ha richiesto l’analisi di talune criticità: i)
la percentuale di storni più elevata rispetto a quella dei RID; ii) le difficoltà incontrate in termini di
raggiungibilità di taluni BIC; iii) le richieste di addebito riferite a IBAN non corretti.
Con riferimento al servizio di addebito nazionale, il passaggio al SEPA Direct Debit è stato
realizzato per molte imprese fatturatrici con il ricorso al servizio opzionale aggiuntivo SEDA, che
consente di allineare le informazioni relative al mandato autorizzativo all’addebito diretto fra la
banca del debitore e quella del creditore. Il servizio, avviato il 14 ottobre 2013, ha visto aumentare
in modo costante il numero di aziende aderenti e il volume dei messaggi scambiati, con il
definitivo superamento delle principali criticità riscontrate nei primi mesi di offerta del servizio.
Sono state completate le attività per la definizione della documentazione contrattuale, di
remunerazione e tecnico-operativa del servizio, pubblicata sul sito “www.sepaitalia.eu”, nella
sezione “Area AOS/AOS SEDA”, e sono state definite le specifiche dei messaggi di rendicontazione
dei corrispettivi SEDA. L’ABI svolge attività di monitoraggio e presidio sul servizio, con l’obiettivo
di risolvere eventuali dubbi o difficoltà che dovessero emergere.
Il passaggio ai nuovi standard ha richiesto alla Banca d’Italia, autorità competente per il rispetto
del Regolamento europeo in Italia, un significativo impegno nell’attività di monitoraggio. In tale
ambito, sono stati organizzati cicli di incontri con i rappresentanti dei principali prestatori di servizi
di pagamento, dei gestori dei sistemi di pagamento e delle imprese al fine di individuare, con
tempestività, possibili profili di criticità di interesse per il sistema. Sono state altresì attivate
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rilevazioni periodiche per la raccolta di dati sulla migrazione da trasmettere alla BCE con frequenza
inizialmente trimestrale e, dal 2014, mensile.
Terminata la fase di migrazione e di avvio del servizio SEDA, l’ABI sarà impegnata insieme alla
Segreteria Tecnica della CIPA, sulla base delle indicazioni che fornirà la Banca d’Italia,
nell’aggiornamento del Regolamento del SITRAD, per tener conto delle novità intervenute con il
passaggio alla SEPA. In particolare, il 10 dicembre 2014 si procederà alla dismissione della
procedura BON (Bonifici Ordinari Nazionali) e della relativa anagrafica procedurale; sarà inoltre
aggiornata la sezione del Regolamento del SITRAD riguardante la procedura Incassi Commerciali
Interbancari per la parte che interessa gli addebiti diretti RID per evidenziare che rimangono in
validità solo i cosiddetti RID “di nicchia” (RID ad importo prefissato e RID finanziari).
Per quanto riguarda le procedure di trasferibilità dei bonifici e degli addebiti diretti:
- in relazione al mantenimento del servizio di trasferibilità dei bonifici anche a seguito della
dismissione della procedura BON, sarà aggiornata la relativa sezione del Regolamento del SITRAD
nell’ottica di rendere la procedura e l’anagrafica della trasferibilità BON autonome rispetto a
quella della procedura BON;
- a seguito dell’interruzione del servizio di trasferibilità RID dal 1° marzo 2014, si studieranno
soluzioni alternative per poter agevolare il trasferimento delle autorizzazioni all’addebito su un
nuovo conto.
A fine 2014 saranno inoltre avviate analisi per l’individuazione di soluzioni per i prodotti “di
nicchia” - la cui migrazione alla SEPA dovrà avvenire entro il 1° febbraio 2016 - nonché
approfondimenti di carattere più generale volti alla razionalizzazione del sistema dei pagamenti
con riguardo ai servizi “fuori ambito SEPA” (Ri.Ba., MAV e Bollettini Bancari e Postali).
2.4.1 L’adeguamento di BI-Comp alla SEPA
Conclusa la fase di migrazione agli strumenti di pagamento SEPA, proseguono le iniziative della
Banca d’Italia volte a migliorare la raggiungibilità degli intermediari che si avvalgono del sistema di
compensazione BI-Comp nell’area unica dei pagamenti in euro. In particolare:
•
è in corso di realizzazione l’introduzione in BI-Comp di un ciclo notturno per il regolamento dei
SEPA Credit Transfer (SCT), volto a consentire l’anticipo degli orari di riconoscimento dei fondi
sui conti della clientela delle banche che aderiscono a BI-Comp o a sistemi interoperabili;
•
nell’ambito dell’interoperabilità del Clearing and Settlement Mechanism (CSM) ICBPI/BI-Comp
con STEP2, avviata il 9 dicembre 2013, la Banca d’Italia aderirà al ciclo notturno del sistema di
EBA Clearing, per contrarre i tempi di regolamento degli SCT disposti dagli aderenti a STEP2 a
credito degli aderenti a BI-Comp;
•
in merito al progetto di interoperabilità multilaterale tra CSM europei (EACHA Clearing
Company - ECC), la Banca d’Italia e i gestori di altri nove CSM hanno manifestato l’interesse ad
aderire al servizio, che sarà offerto dalla nuova piattaforma centralizzata in via di realizzazione.
Il progetto, facendo leva sulla cooperazione tra le infrastrutture, intende assicurare la piena
raggiungibilità delle rispettive comunità per l’esecuzione di pagamenti SEPA, lasciando ai
singoli CSM la gestione dei rapporti con i propri aderenti. I CSM connessi invieranno i
pagamenti immessi dai propri partecipanti alla piattaforma centralizzata che calcolerà i saldi e
li trasmetterà a TARGET2 per il regolamento. I CSM potranno optare per un modello che
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consente al sistema centralizzato di movimentare direttamente i conti degli intermediari
coinvolti nei pagamenti, oppure per un modello che, replicando la soluzione delineata
nell’Interoperability framework dell’EACHA, prevede che il sistema centralizzato movimenti i
conti fiduciari dei CSM e questi ultimi a loro volta movimentino i conti dei propri partecipanti.
2.4.2 Le attività delle componenti di clearing dei CSM italiani
2.4.2.1
Le iniziative di SIA
SEPA CREDIT TRANSFER
Nel corso del primo semestre 2014 sono stati ultimati gli adeguamenti sulla piattaforma del
CSM SIA/BI-Comp per la gestione dei nuovi cicli diurni di compensazione e regolamento
introdotti su BI-Comp.
Sono in corso ulteriori evoluzioni della piattaforma EBA STEP2 SCT, al fine di migliorare sia
la gestione della liquidità sia l’operatività da parte dei partecipanti.
SEPA DIRECT DEBIT
SIA è stata impegnata nelle iniziative riguardanti la realizzazione dell’AOS SEDA per la
comunità italiana, avviato in produzione a ottobre 2013 e che ha visto il suo
completamento nel 2014.
Sono in corso ulteriori evoluzioni della piattaforma EBA STEP2 SDD, per migliorare sia la
gestione della liquidità sia l’operatività da parte dei partecipanti.
SEPA CARD CLEARING
È in corso, per conto di EBA Clearing, l’implementazione di un nuovo servizio denominato
STEP2 SCC, che ha lo scopo di regolare le transazioni derivanti da operazioni preautorizzate con carte. L’avvio in produzione è previsto per aprile 2015.
* * *
In conseguenza della migrazione, i volumi gestiti sulla piattaforma STEP2 di EBA Clearing
hanno avuto una significativa crescita nel corso del 2014; tali volumi sono stati trattati con
gli attesi livelli di servizio, grazie agli interventi preventivi di ottimizzazione e scalabilità dei
servizi.
A partire dal 2014 è stato reso disponibile un sito remoto di Disaster Recovery, per
aumentare la capacità di resilienza della piattaforma STEP2 anche a fronte di eventi
catastrofici a livello regionale.
2.4.2.2
Le iniziative di ICBPI
SEPA CREDIT TRANSFER
Durante il primo semestre del 2014 è proseguita la migrazione verso SCT in vista della
scadenza del 1° agosto. Alla fine di giugno le disposizioni di bonifico SCT processate
dall’ACH ICBPI-ICCREA ammontavano a circa 46 milioni, con un incremento dei volumi di
oltre il 300% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.
Contemporaneamente è proseguita la migrazione dei flussi operativi SEPA verso il nuovo
link di interoperabilità tra il CSM EBA-STEP2 e il CSM ICBPI/ICCREA-BI-Comp. Il
completamento di queste ultime attività è previsto per i primi mesi del 2015.
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È stata pianificata, in collaborazione con la Banca d’Italia, l’attivazione del ciclo notturno di
regolamento in BI-Comp, che per la fine del 2014 prevede una prima fase relativa alla
ricezione dei flussi del ciclo notturno EBA; il completamento del progetto è previsto per la
prima parte del 2015.
Di concerto con gli altri CSM italiani, si stanno realizzando gli interventi volti alla
ottimizzazione delle anagrafiche di raggiungibilità, con l’obiettivo di ottenere una maggiore
efficienza operativa delle ACH che operano nel mercato italiano (es. utilizzo dei caratteri
non latini, veicolazione delle operazioni di storno).
SEPA DIRECT DEBIT
Nel primo semestre del 2014 le disposizioni SDD scambiate sull’ACH ICBPI-ICCREA sono
state circa 47 milioni. Sono proseguiti gli approfondimenti tecnico-funzionali volti a
realizzare in tempi brevi un link di interoperabilità con EBA-STEP2, in analogia a quanto già
fatto per gli SCT.
È stato attivato l’AOS SEDA e sono stati realizzati gli interventi riguardanti la componente di
rendicontazione e remunerazione del servizio.
2.5 La Tesoreria statale e i pagamenti pubblici
2.5.1 Iniziative della Banca d’Italia
Dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale (7 febbraio 2014) delle “Linee guida per
l’effettuazione dei pagamenti a favore delle pubbliche amministrazioni e dei gestori di pubblici
servizi”, sono proseguiti i lavori per la concreta attuazione dell’art. 5 del Codice
dell’Amministrazione Digitale (CAD). La Banca, che ha seguito la fase di sviluppo delle Linee guida,
supportando le attività dell’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID) e partecipando ai tavoli di confronto
con prestatori di servizi di pagamento e pubbliche amministrazioni, continua a fornire la più ampia
collaborazione alle diverse tipologie di attori interessati dal progetto (AgID, MEF, altre
amministrazioni, prestatori di servizi di pagamento). In particolare, ha partecipato alle diverse
iniziative organizzate dalle Regioni sul territorio per favorire l’adesione delle amministrazioni locali
al Nodo dei Pagamenti – SPC (Sistema Pubblico di Connettività). La Banca prende parte inoltre al
tavolo di lavoro istituito presso la Ragioneria Generale dello Stato, con Poste Italiane e l’AglD,
dedicato agli approfondimenti sull’adeguamento del bollettino di conto corrente postale alla
nuova disciplina di cui all’art. 5 del CAD. In tale ambito, è allo studio un nuovo modello di
bollettino, nel quale saranno indicati l’IBAN (già disponibile sul sito della RGS), che consentirà
l’imputazione diretta del versamento in tesoreria, e lo IUV (Identificativo Univoco di Versamento),
che faciliterà la riconciliazione del versamento da parte delle amministrazioni riceventi.
Circa la migrazione alla SEPA delle procedure di pagamento della Tesoreria Statale e degli enti
pubblici per i quali la Banca d’Italia svolge il servizio di cassa, il processo si è regolarmente
concluso in anticipo rispetto alla data inizialmente prevista del 1° febbraio 2014.
I pagamenti delle pensioni INPS, gestione ex INPDAP, su espressa richiesta dell’INPS sono stati
veicolati ancora tramite la procedura BON in quanto l’Istituto non aveva potuto completare con le
banche un allineamento delle coordinate bancarie che garantisse la finalizzazione dei pagamenti.
Dal 1° agosto 2014 l’INPS ha sospeso l’invio alla Banca d’Italia delle disposizioni di pagamento e
provvede all’erogazione delle pensioni ex INPDAP con le stesse modalità in uso per il pagamento
delle pensioni INPS, tramite il pool di banche convenzionate.
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Sono in corso le attività per la migrazione al canale retail dei pagamenti cross-border (non molto
rilevanti in termini di volumi), ora canalizzati su TARGET2.
In collaborazione con la Ragioneria Generale dello Stato, sono in fase avanzata le attività di analisi
delle modalità di realizzazione di procedure informatiche per la dematerializzazione degli ordini di
pagamento cartacei emessi dai titolari di contabilità speciali e degli speciali ordini di pagamento
(SOP), emessi per il pagamento di sentenze di condanna della pubblica amministrazione.
Sono in corso le attività relative alla seconda fase del progetto, avviato il 1° gennaio 2014, per la
dematerializzazione dei documenti di entrata emessi a fronte di versamenti al bilancio dello Stato;
tale fase prevede la razionalizzazione dei flussi scambiati, l’eliminazione delle ridondanze e
l’arricchimento del contenuto informativo; è prevista inoltre la firma elettronica della
rendicontazione delle singole operazioni.
Proseguono i lavori riguardanti: i) la pubblicazione via web degli estratti conto mensili per i titolari
di conti di tesoreria unica e l’informativa giornaliera per i titolari di contabilità speciale, che
rappresentano il primo modulo di sviluppo di un “portale di tesoreria”; ii) la razionalizzazione e la
semplificazione delle operazioni di incasso e di pagamento di competenza della tesoreria estera. È
stata pressoché completata la “telematizzazione” dei colloqui con le amministrazioni statali
ordinanti.
SISTEMA INFORMATIVO DELLE OPERAZIONI DEGLI ENTI PUBBLICI (SIOPE)
È proseguito il processo di contrazione del numero di enti soggetti alla rilevazione Siope
dovuto all’accorpamento di alcuni comuni, dipartimenti universitari e strutture sanitarie.
Attualmente il numero di enti rilevati ammonta a circa 11.100.
L’art. 8 del D.L. n. 66 del 24 aprile 2014 (Misure urgenti per la competitività e la giustizia
sociale) ha ampliato la platea dei fruitori dei dati Siope, stabilendo che i dati delle
Amministrazioni pubbliche gestiti dalla Banca d’Italia debbano essere “liberamente
accessibili”. Dal 16 giugno scorso il sito Siope gestito dalla Banca (www.siope.it),
precedentemente accessibile mediante userid e password da parte delle amministrazioni
partecipanti alla rilevazione, è aperto anche a soggetti esterni (cittadini, imprese, accademici,
ecc.). Il progetto OPEN Siope rappresenta un importante contributo alla trasparenza e alla
fruibilità delle informazioni relative al settore pubblico.
Il decreto del Ministero dell’Economia e delle Finanze n. 47989 del 30 maggio 2014, che ha
previsto l’apertura al pubblico del Siope, ha anche stabilito che, entro il 1° gennaio 2015,
dovrà essere disponibile sul sito www.siope.it una reportistica che permetta il confronto
della spesa degli enti, agevolando le analisi comparative (benchmarking).
2.5.2 Iniziative dell’ABI
Riscossioni per conto della Pubblica Amministrazione
Prosegue l’impegno dell’ABI sulla tematica delle riscossioni per conto delle pubbliche
amministrazioni. Nella consultazione promossa dall’AgID sulle Linee guida, è stata rappresentata
l’esigenza di prevedere un congruo periodo per il completamento della riforma, con l’adozione di
metodologie progressive adeguate alla peculiarità delle diverse fattispecie di riscossione e a
salvaguardia degli investimenti già effettuati. Tale esigenza è stata tenuta in debito conto nella
versione definitiva delle Linee guida; infatti, è stabilito che le pubbliche amministrazioni possano
ricevere pagamenti informatici senza l’uso della piattaforma “Nodo dei Pagamenti-SPC” fino al 31
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dicembre 2015; inoltre, sono fatte salve, fino alla naturale scadenza, le convenzioni aventi a
oggetto l’attività di incasso.
Tale assetto transitorio è risultato oltremodo opportuno tenendo conto che le nuove norme
apportano forte discontinuità con il passato. In proposito, si evidenzia che la riscossione è
potenzialmente effettuabile da ogni PSP, non essendo più necessario a tali fini il rapporto di
convenzionamento con l’ente. L’adesione al Nodo-SPC, obbligatoria per le PA e per i PSP che
intendono svolgere il servizio di riscossione, garantisce un collegamento “molti a molti”,
consentendo al debitore (utente finale) di scegliere con quale PSP e attraverso quale strumento
assolvere alla propria obbligazione nei confronti della PA.
In questo contesto, sono state immediatamente attivate le iniziative e le attività di collaborazione
con l’AgID, la Banca d’Italia e le Regioni per agevolare, sotto diversi profili, l’attuazione della
complessa riforma e le procedure di adeguamento delle banche interessate.
In particolare si è avviata, in collaborazione con AgID, CISIS e Regioni, una serie di incontri presso
le sedi regionali dell’ABI, con l’obiettivo di sensibilizzare le banche sul territorio, favorendo sinergie
con le Regioni ed evidenziando l’impatto della riforma sugli attuali rapporti banche-enti.
Sotto il profilo comunicazionale, l’ABI partecipa al gruppo di lavoro (costituito da AgID, ABI,
Bancaria Editrice, CBI, Poste, AIIP e Regione Veneto, che è tra le amministrazioni pubbliche più
impegnate in materia) finalizzato alla realizzazione delle Linee guida riguardanti l'uso del logo
messo a disposizione dall'AgID per rendere riconoscibile l'insieme dei servizi e la definizione dei
messaggi chiave e dei contenuti esplicativi da veicolare cui dovranno attenersi le campagne
comunicazionali che ciascuno operatore, enti e PSP, riterrà di svolgere nel prosieguo.
Nell’ambito del predetto gruppo di lavoro istituzionale, continua la collaborazione con la Regione
Veneto, che ha già dato avvio a una campagna di comunicazione sul territorio, organizzando una
serie di convegni e seminari di sensibilizzazione degli enti della Regione.
Infine, d’intesa con l’AgID, è allo studio l’ipotesi di prevedere in capo all’ABI lo svolgimento di un
ruolo di “collettore” delle adesioni da parte delle banche al “Nodo dei Pagamenti – SPC”.
2.6 La gestione delle garanzie nelle operazioni di credito
dell’Eurosistema
Nel 2014 è proseguita la contrazione del collateral pool delle banche italiane, passato dai 345
miliardi di euro di fine 2013 ai circa 286 di fine settembre 2014. Ciò è stato reso possibile da un
minor ricorso alle operazioni di credito dell’Eurosistema, diminuito di 62 miliardi e attestatosi a
circa 177 miliardi. A fine settembre 2014 il pool “libero” da vincoli era pari a circa 105 miliardi di
euro.
Il valore dei prestiti bancari nel collateral pool si è mantenuto sostanzialmente stabile da fine 2013
e al 30 settembre 2014 era di circa 40 miliardi. Nel corso dell’anno è diminuito ulteriormente
l’utilizzo delle obbligazioni bancarie garantite dallo Stato (GGBBs) in “uso proprio”, vale a dire
stanziate dalla stessa controparte che le ha emesse, o da un soggetto con il quale la controparte
ha un legame societario stretto (close link). Il loro controvalore al 30 settembre 2014 era di circa
24 miliardi di euro. Il controvalore dei titoli di Stato e di enti locali nel pool è passato da 107
miliardi a 111 miliardi di euro e la quota di questi strumenti dal 31% al 39%.
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Il 10 settembre scorso la Banca d’Italia, nel rispetto del collateral framework dell’Eurosistema, ha
introdotto alcune misure volte ad ampliare la tipologia di prestiti utilizzabili a garanzia delle
operazioni di politica monetaria e credito infragiornaliero. Le nuove forme di prestito accettate a
garanzia sono:
− portafogli di crediti omogenei composti da mutui residenziali alle famiglie o da crediti alle
imprese non finanziarie, nell’ambito dello schema degli Additional Credit Claim (ACC). Nei
portafogli di crediti possono essere ricompresi prestiti con probabilità di insolvenza del debitore
fino al 10 %;
− la parte utilizzata delle linee di credito censite nella Centrale dei rischi come prestiti auto
liquidanti e a revoca, tipologia di prestiti particolarmente diffusa tra le medie e piccole aziende;
− prestiti bancari, singolarmente o inseriti in un portafoglio, di importo non inferiore a 30.000
euro, al momento del conferimento in garanzia, sia nell’ambito dello schema ordinario sia in
quello degli ACC;
− prestiti bancari, quando singolarmente conferiti, con una probabilità di insolvenza del debitore
fino all’1,5 %, nell’ambito dello schema degli ACC;
− crediti concessi sotto forma di leasing finanziario e factoring pro-soluto anche nello schema
ordinario, purché conformi ai criteri di idoneità previsti dall’Eurosistema.
Nel corso del 2014 è stato consolidato il nuovo schema di interazione tra la Banca d’Italia e le
banche italiane per le operazioni di movimentazione del conto pool, in previsione dell’avvio di T2S
a giugno 2015. La principale novità riguarda le nuove istruzioni che le banche dovranno
preventivamente inviare alla Banca d’Italia per effettuare operazioni di consegna free of payment
dei titoli nel conto pool, che saranno anch’esse sottoposte al matching (meccanismo di riscontro
delle istruzioni).
2.7 Sistema per la trasmissione telematica di dati (SITRAD)
Al 31 ottobre 2014 gli aderenti al SITRAD erano complessivamente 1.366, tra cui 688 banche, 579
intermediari finanziari, 19 istituti di pagamento, 3 istituti di moneta elettronica, 25 SIM, 43
operatori esteri e 9 altri organismi, tra cui Poste Italiane e Cassa Depositi e Prestiti.
2.7.2 Verifica dell’attualità dei requisiti tecnici, funzionali e di sicurezza
dell’infrastruttura di rete
Sono riprese, nell’ambito della Segreteria Tecnica della CIPA, le attività volte all’aggiornamento dei
requisiti tecnici, funzionali e di sicurezza dell’infrastruttura di rete.
2.7.5 Evoluzione dell’infrastruttura SEPA
Nell’ambito del programma di estensione della rete SIAnet for SEPA in Europa, è stata avviata una
campagna informativa per la promozione dell’infrastruttura presso utenti STEP2 nella area UE, con
particolare attenzione agli aspetti di continuità del servizio e alla riduzione dei costi di trasporto. A
tal fine è stato predisposto un position paper di taglio prettamente tecnologico, a disposizione di
tutte le banche europee, sulle caratteristiche distintive della SIAnet sui temi della continuità di
servizio e della sicurezza/privacy dei dati trasportati.
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2.8 Strumenti di pagamento e procedure interbancarie
2.8.1 Assegni
Il progetto di dematerializzazione degli assegni nella tratta interbancaria
Nelle more della pubblicazione in Gazzetta ufficiale del Regolamento del Ministero dell’Economia
e delle Finanze concernente la definizione della “cornice giuridica di riferimento”, la Banca d’Italia
ha avviato le attività propedeutiche alla stesura del proprio provvedimento riguardante le regole
tecniche per la realizzazione del nuovo regime, attivando il coordinamento tra i diversi Servizi
dell’Istituto e stabilendo altresì contatti con gli stakeholder esterni interessati (ABI, Consiglio
Nazionale del Notariato, AgID). I diversi tavoli di lavoro, attivati in sede ABI per realizzare la nuova
procedura d’incasso degli assegni, verranno riavviati – in stretto raccordo con la Banca d’Italia e
con la Segreteria Tecnica della CIPA – in tempi coerenti con l’iter realizzativo del progetto.
A giugno 2014, previo vaglio da parte della Banca d’Italia, l’ABI ha emanato una circolare in
materia di nuove misure antifrode e di nuovo layout degli assegni. L’adozione di un layout
standard a livello nazionale, anche in via anticipata rispetto all’avvio della nuova procedura
interbancaria, faciliterà le attività connesse con la dematerializzazione dei titoli e assicurerà
l’adozione di misure condivise di contrasto delle frodi.
A decorrere dallo scorso mese di settembre, le banche hanno la facoltà di mettere in circolazione
materialità di assegni rispondenti al nuovo standard. L’obbligo di consegnare alla clientela carnet
di assegni rispondenti ai nuovi requisiti è previsto invece entro 120 giorni solari precedenti alla
data di avvio della nuova procedura d’incasso degli assegni basata sulla trasmissione delle
immagini digitali (non ancora definita).
La circolare ABI riguarda tutti gli assegni (bancari e postali), ma non i vaglia cambiari della Banca
d’Italia, per i quali sono ancora in corso attività di analisi da parte della Banca d’Italia con
l’obiettivo di giungere a un loro adeguamento ai nuovi standard di sistema.
2.8.2 Servizio F24
D’intesa con il Consorzio CBI e con la Segreteria Tecnica della CIPA, l’ABI prosegue nell’attività di
definizione delle modifiche da apportare alle procedure e alla regolamentazione dei servizi F24 e
I24 derivanti dalle richieste avanzate dall’Agenzia delle Entrate e dagli altri enti impositori e dalle
esigenze di ammodernamento delle banche e dei contribuenti.
Oltre alla significativa riduzione dei compensi dei servizi F24 e I24 in vigore dal 14 luglio 2014,
intervenuta a seguito della spending review portata avanti dal Governo, significativi cambiamenti
al servizio F24 sono stati introdotti dall’art. 11 del D.L. n. 66/2014, convertito in Legge n. 89/2014.
La nuova normativa ha infatti esteso, dal 1° ottobre 2014, l’obbligo per i contribuenti di utilizzare
canali telematici per i versamenti F24 superiori a 1.000 euro e con compensazione. In relazione a
ciò, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito alle banche che le specifiche tecniche di rendicontazione dei
versamenti F24 (documento SIAVEUN) saranno aggiornate a gennaio 2015, con l’introduzione di
nuovi controlli in linea con quanto previsto dalle nuove disposizioni.
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Capitolo 2
Iniziative in ambito domestico
2.8.4 Procedure di supporto
2.8.4.2
Richiesta Automatica Codifiche (RAC)
In linea con le indicazioni del gruppo di lavoro interbancario, la SIA continua nell’attività di
monitoraggio della procedura, con particolare riferimento all’operatività connessa con il servizio
SEDA.
In tale ambito potranno essere sviluppati nuovi interventi applicativi, individuati nelle competenti
sedi interbancarie.
2.8.5 Attività del Consorzio BANCOMAT
2.8.5.1 Attività in ambito di standardizzazione SEPA
Dopo la pubblicazione della versione 7.0 del SEPA Cards Standardisation Volume, avvenuta a
gennaio 2014, il Card Stakeholder Group (CSG) ha ripreso le attività relative alla sicurezza, che
porteranno alla inclusione nel testo dei Remote payments (card not present), nonché alla
inclusione della revisione dei contenuti secondo i principali standard di sicurezza a livello global
(PCIco); tale aggiornamento sarà pubblicato entro il 2015. Questo approccio garantisce la coerenza
del Volume con le nuove regole (PSD2) in corso di definizione da parte dalle autorità europee.
Dopo la conclusione dell'esercizio di armonizzazione sui requisiti funzionali e di sicurezza per le
transazioni card not present, si prevede di promuovere lo sviluppo e l'innovazione in ambito sia ecommerce e m-commerce (lato acquisti di beni e servizi) sia e-payments e m-payments (lato
modalità di pagamento).
L’iniziativa del Consorzio OSCar (Open Standards for Cards), nata con l’obiettivo di creare uno
standard unico per transazioni tramite POI 1 dell’area SEPA e basata sulle specifiche di proprietà del
CIR TWG e su quelle di proprietà di EPASOrg, si è conclusa con la creazione dello standard unico
OSCar Integration Specification (OIS). Pertanto, il Board del Consorzio OSCar, nella seduta di luglio
2014, ha approvato il via libera a una fase II, consistente nella costituzione di due nuove realtà
distinte:
• un organismo di standardizzazione, per il momento denominato New.Org, in cui confluiranno
OSCar, EPASOrg e il CIR WG;
• un organismo di certificazione delle soluzioni di pagamento nell’area SEPA rispetto agli
standard comuni elaborati, denominato SEPA Card Approval and Certification Org.
Nell’ultima seduta del Board di OSCar, tenutasi lo scorso 30 settembre, sono state risolte le ultime
questioni legali in merito alla nascita dei suddetti organismi e al periodo di interregno fino al
passaggio di consegne fra OSCar e New.Org.
Lo scorso 6 ottobre l’Assemblea Generale di EPASOrg ha formalmente sancito la nascita della
New.Org “NEXO” (next/exchange/operability-operation-openness) 2, procedendo alla fusione delle
tre iniziative di standardizzazione (EPASOrg, CIR e OSCar). Nello stesso contesto, sono stati attivati
1
Point of interaction (POS o ATM).
2
L’acronimo è stato accettato con riserva, in vista di ulteriori verifiche sui domini web disponibili per tale nome,
che potrebbero impattare negativamente sulla visibilità del sito della nuova organizzazione.
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Capitolo 2
Iniziative in ambito domestico
i due filoni di attività “business” e “tecnologico”, per approfondire le esigenze del mercato di
riferimento e conseguentemente sviluppare le soluzioni tecnologiche richieste.
In relazione alla Certification.org, i tempi di costituzione si sono protratti in attesa della definizione
della policy di questo organismo, che presto sarà disponibile in bozza di consultazione sul sito di
OSCar, in vista di una rapida stabilizzazione del documento (possibilmente entro dicembre 2014).
Per quanto riguarda l’iniziativa OSeC, riguardante la creazione di un framework europeo per la
valutazione e la certificazione della sicurezza dei terminali POI, il CSG ha effettuato una
valutazione riguardante:
-
il livello di sicurezza garantito;
-
il timing operativo dell’iniziativa;
-
la competitività dell’iniziativa in confronto ad analoghe iniziative globali (es. PCIco);
-
i costi di sviluppo.
I risultati dell’analisi hanno mostrato che l’iniziativa merita di essere sviluppata, almeno per i
prossimi due anni. Rimane a discrezione dei circuiti decidere i criteri di sicurezza ai quali ispirarsi,
con l’obiettivo della minimizzazione dei costi di implementazione.
2.8.5.2 Adeguamento dei requisiti di sicurezza BANCOMAT e PagoBANCOMAT
Il Consorzio BANCOMAT partecipa ai gruppi tecnici del Payment Card Industry Security Standards
Council, di cui è membro affiliato dall’inizio del 2014, aI fine di collaborare alla diffusione di
standard di sicurezza riconosciuti a livello internazionale.
Grazie a tale attività, il Consorzio BANCOMAT ha potuto aggiornare agevolmente la propria
documentazione di sistema per consentire agli Issuer di consegnare i PIN in formato elettronico,
mantenendo la conformità agli standard ISO 9564-1 del 2011 e PCI, che, nei propri requisiti di
sicurezza logica per la produzione delle carte (PCI Card Production Logical Security Requirements,
Version 1.0, May 2013), dedicano un capitolo apposito all’invio del PIN in modalità elettronica.
Si prevede che la documentazione prodotta sia approvata e resa disponibile alle società di Circuito
entro la fine del mese di ottobre 2014.
La collaborazione con l’Università di Trento, che ha avuto per oggetto l’adeguamento delle date di
scadenza delle chiavi di Certification Authority utilizzate per la mutua autenticazione tra terminali
EFT-POS e Gestori Terminali e tra soggetti interbancari, ha consentito di revisionare il ciclo di vita
delle chiavi RSA adottate dal Circuito. È stato, conseguentemente, avviato un confronto con i
Gestori Terminali per definire il corretto processo di sostituzione delle chiavi RSA di Circuito.
2.8.5.3 Aggiornamento delle specifiche dell’applicazione PagoBANCOMAT
Il Consorzio ha avviato gli approfondimenti per includere, nel circuito PagoBANCOMAT, il PIN
online tra i possibili metodi di verifica del titolare della carta. Tali lavori hanno portato alla stesura
di una prima parte della documentazione, contenente un confronto tra le possibili soluzioni,
ritenuta indispensabile per individuare la scelta più vantaggiosa per il Circuito. Il documento è
stato redatto esclusivamente per le carte contactless ed è stato distribuito lo scorso mese di
giugno per raccogliere i contributi tecnici e quelli relativi all’analisi degli impatti.
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Iniziative in ambito domestico
Si prevede che le attività riguardanti la creazione di un fascicolo sulla nuova soluzione di verifica
del titolare della carta si concludano per le carte contactless entro il mese di ottobre 2014. Resta in
fase di definizione la seconda parte di documentazione, relativa alle carte a contatto, che
presumibilmente verrà completata entro il primo quadrimestre del 2015.
2.8.5.4 Business Continuity dei Circuiti BANCOMAT e PagoBANCOMAT
Il Consorzio BANCOMAT sta proseguendo i lavori di definizione di un Master Plan di Business
Continuity in cui saranno regolamentati l’organizzazione e i processi per la gestione della
continuità operativa di Circuito. I lavori proseguiranno sino al primo semestre del 2015.
2.8.5.5 Risk & Fraud Management
Alla luce dei risultati dell’indagine di rischio svolta nel 2013, si è ravvisata la necessità di
intraprendere un’analisi di fattibilità per l’esecuzione di un vulnerability assessment per la rete di
accettazione delle carte operanti con marchio BANCOMAT e PagoBANCOMAT. L’indagine ha fatto
emergere due macroaree di intervento: front end (terminali) e back end (infrastrutture di rete e
applicative interne agli enti). In particolare, le motivazioni sono legate a:
-
assenza totale o parziale di controlli e verifiche sistematiche sulle apparecchiature;
-
inefficacia nella rilevazione e gestione di incident;
-
mancata conduzione sistematica di test sulla sicurezza delle infrastrutture;
-
disomogeneità delle policy dedicate alla sicurezza delle informazioni rilevanti nell’ambito delle
frodi.
Conseguentemente, il Consorzio ha intrapreso le attività di ricognizione per l’eventuale definizione
di uno standard per i processi di assessment, per lo svolgimento dei test e per il continuo presidio
antifrode. Ciò al fine di consentire ai soggetti direttamente interessati di condurre le attività di
controllo e monitoraggio di rischi, in linea con le prescrizioni e le raccomandazioni delle Authorithy
europee. Entro la fine dell’anno i risultati della ricognizione verranno portati all’attenzione del
Consiglio per deliberarne l’eventuale realizzazione nel corso del 2015.
In ambito antifrode, il Consorzio ha realizzato una nuova versione del portale per le segnalazioni
dei fenomeni fraudolenti, che consentirà l’automazione della raccolta dei dati di disconoscimento
e di perdita legati alle frodi, in aggiunta alle informazioni già gestite. Il portale consentirà inoltre
l’accesso anche a facilitator di servizi in qualità di soggetti terzi coinvolti nell’erogazione del
servizio (es. compagnie petrolifere, GDO), nel rispetto della protezione delle informazioni.
In ambito internazionale, il Consorzio partecipa attivamente, quale membro nazionale, ai lavori del
gruppo EAST (European ATM Security Team) e ha ampliato la sua partecipazione anche ai
sottogruppi EGAF (Expert Group ATM Fraud) e EGAP (Expert Group ATM Physical). Nel 2015, il
Consorzio sarà promotore e organizzatore del 35° EAST meeting (febbraio 2015).
2.8.5.7
Monitoraggio dei prodotti Carte
Con la fine del primo semestre del 2014, il Consorzio ha completato la raccolta per la costituzione
della base dati dei parchi carte oggi in circolazione. Successivamente, a cadenza mensile, ha preso
avvio anche la raccolta sistematica dei dati relativi a tutte le nuove emissioni, variazioni,
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Capitolo 2
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cancellazioni, blocchi e sblocchi di prodotti già emessi. Nel mese di settembre il tavolo di lavoro
che ha contribuito alla realizzazione tecnica delle attività in discorso ha approvato anche le
specifiche tecniche di realizzazione del flusso di monitoraggio “semestrale”. I dati che verranno
veicolati attraverso quest’ultimo tracciato sono volti a raccogliere una serie di informazioni
aggiuntive di tipo quali/quantitativo che consolideranno quelle raccolte su base mensile. Il flusso
semestrale prenderà avvio in fase pilota a partire dal mese di ottobre 2014 per passare alla fase di
produzione a febbraio 2015.
2.8.5.8 M. O. T. P.
Il sistema M.O.T.P. (Monitoraggio Online delle Transazioni PagoBANCOMAT) ha l’obiettivo di
individuare tempestivamente l’insorgere di anomalie, nonché il degrado delle performance del
circuito PagoBANCOMAT. Per la sua realizzazione, il progetto prevede due moduli di
completamento:
• modulo 1: monitoraggio della tratta interbancaria, articolato in due fasi di implementazione;
• modulo 2: monitoraggio della tratta bancaria.
Il Consorzio, con il contributo di un gruppo di progetto all’uopo costituito, ha completato la fase 1
del primo modulo, realizzando la connessione tra i Centri Applicativi acquirer e il centro di raccolta
rappresentato dal Consorzio stesso; ha costruito la struttura di collecting dei messaggi di
monitoraggio; ha completato il pilota e realizzato il go live.
Nel settembre del corrente anno, il gruppo di progetto ha avviato i lavori della fase 2 del primo
modulo, il cui obiettivo è la realizzazione dell’architettura logica attraverso le attività di:
correlazione dei dati; definizione degli algoritmi parametrici per l’analisi; definizione delle query e
dei meccanismi di output; definizione della reportistica e dei processi per l’attività di monitoraggio
(gestione degli incident e degli alert, produzione e distribuzione degli output, individuazione dei
processi di analisi per il superamento dei problemi).
Il calendario dei lavori prevede una prima fase di ricognizione, definizione, analisi e realizzazione
tecnica, che si estende fino alla fine della prossima estate e un periodo di collaudo da settembre
2015, che terminerà presumibilmente con l’avvio in produzione previsto per ottobre 2015. Al
termine dei lavori per il completamento della fase 2, saranno avviate le attività relative al modulo
riguardante la tratta bancaria.
2.8.5.9
PagoBANCOMAT contactless
Nel mese di maggio 2014 sono state pubblicate le nuove specifiche del Consorzio BANCOMAT che
estendono le funzioni PagoBANCOMAT al canale contactless.
Lo scenario di operatività individuato prevede l’utilizzo di carte a chip, in grado di operare in
modalità sia a contatti sia contactless e ospitanti uno o più circuiti di debito (ed eventualmente
circuiti di credito in caso di carte multifunzione).
Per le transazioni fino a una soglia fissata dal Sistema, il pagamento di tipo contactless opera:
• in modalità autorizzativa offline, entro i limiti stabiliti dall’emittente, oppure online;
• senza richiesta di imputazione del PIN;
• senza scontrino (a meno che non sia richiesto dal titolare).
Al di sopra della suddetta soglia, si può operare in modalità autorizzativa online:
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• con richiesta di PIN;
• entro eventuali limiti stabiliti dall’emittente per transazioni contactless online.
La pubblicazione delle specifiche ha consentito l’avvio delle nuove implementazioni ai fornitori di
soluzioni per il Circuito. Dal mese di giugno è stata avviata una successiva fase di confronto
tecnico, volta a fornire il necessario supporto alle società impegnate nelle suddette attività.
Il Consorzio ha avviato, inoltre, le iniziative necessarie all’organizzazione di una fase pilota, a
seguito dell’interesse di alcune banche aderenti a proporre sul mercato le carte contactless. Tale
fase, la cui conclusione è prevista entro il primo trimestre del 2015, consentirà il collaudo dei primi
sistemi contactless, facilitandone l’avvio in produzione.
Infine, sono in corso le attività di adeguamento dei processi di omologazione che consentiranno,
nel corso del secondo trimestre del 2015, di omologare le nuove soluzioni contactless.
2.8.5.10 Bill Payment
Il Consorzio ha reso operative, dal 3 gennaio 2014, le misure tecniche per contraddistinguere,
all’atto della transazione, i cc.dd. Bill Payment dalla generalità dei pagamenti, allineandosi così
all’operatività dei principali Circuiti Internazionali.
Sulla base delle specifiche caratteristiche di tali pagamenti e delle misure tecniche sopra citate, il
Consorzio ha potuto applicare una misura ridotta di interchange-fee ai Bill Payment, nella
prospettiva di incentivare l’uso dei pagamenti elettronici.
2.8.5.11 Pagamenti online
Nel corso del 2014 il Consorzio BANCOMAT ha avviato il progetto di implementazione di un
servizio di pagamento su piattaforma web a valere su Circuito PagoBANCOMAT.
Il progetto prevede un modello con le seguenti caratteristiche:
− i livelli di sicurezza individuati sono elevati al pari di una transazione fisica;
− sono state seguite le raccomandazioni fornite dalla BCE in tema di strong authentication;
− i dati utilizzati per garantire la sicurezza del Circuito fisico PagoBANCOMAT (es. PIN) non
vengono né richiesti né utilizzati sulla rete;
− il modello è «simile» (per tipologia di regole, per metodologia di selezione e per numero di
passaggi effettuati dal consumatore) agli schemi già in uso o che verranno utilizzati a breve dai
Circuiti Internazionali;
− il modello consente la gestione dell’archivio carte a carico dell’Issuer.
Il progetto si compone di tre fasi:
− individuazione e sviluppo di requisiti tecnici, funzionali, di sicurezza e di protocollo per il
servizio PagoBANCOMAT su piattaforma web;
− implementazione del sistema di Directory Services (la cui ownership è in capo al Consorzio),
dedicato al corretto instradamento delle richieste di autenticazione del titolare;
− gestione dei Directory Services.
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Iniziative in ambito domestico
La fase 1 si concluderà nel mese di ottobre 2014 con il rilascio dei documenti “Requisiti generali e
funzionali del servizio PagoBANCOMAT”, “Requisiti tecnici, di sicurezza e protocollo” e di un
documento tecnico con i dettagli riferiti al protocollo interbancario per PagoBANCOMAT web.
Nel corso del mese di settembre 2014 è stata avviata la fase 2 riguardante lo sviluppo dei Directory
Services, la cui conclusione è prevista entro dicembre 2014.
Nel corso del primo bimestre del 2015 sono pianificati l’attivazione di una fase pilota, per
collaudare i primi sistemi, facilitandone l’avvio in produzione, l’inizio del servizio di gestione dei
Directory Services - che verrà affidato a un operatore interbancario già individuato dal Consorzio e l’adeguamento dei sistemi impiegati nel Circuito PagoBANCOMAT.
2.8.6 Attività del Consorzio CBI
2.8.6.1
Progetto “Nodo dei Pagamenti - SPC”: Accordo di cooperazione CBI - Agenzia per l’Italia
Digitale (AgID)
Nell’ambito dell’Accordo di cooperazione tra Consorzio CBI e AgID avente a oggetto la
partecipazione del Consorzio CBI, in qualità di intermediario tecnologico, alle attività connesse con
la sperimentazione delle procedure di incasso offerte dal Nodo dei Pagamenti - SPC, il Consorzio
ha concluso con successo nel 2013 le attività di test finalizzate a garantire la connessione tra il
Nodo CBI e il Nodo SPC. Sono state in seguito consolidate, in collaborazione con i rappresentanti di
alcuni Consorziati esperti in materia, le analisi volte a individuare il modello di servizio per il
pagamento di somme dovute alla Pubblica Amministrazione tramite il Servizio CBILL.
Nel rispetto dell’Accordo e della pianificazione condivisa con l’AgID, sarà avviato un pilot di
sperimentazione da concludersi entro la fine del 2014.
2.8.6.2 Il Servizio CBILL
Il Servizio CBILL, che consente agli utenti di Home Banking e/o Corporate Banking degli Istituti
Finanziari CBI la consultazione e il pagamento elettronico di bollette/utenze emesse da soggetti
creditori clienti CBI (imprese CBI, PAC servite dal Nodo CBI e Pubbliche Amministrazioni Locali
servite da banche CBI), attraverso i canali evoluti messi a disposizione all’utente debitore dalla
propria banca, è offerto dalla maggior parte degli Istituti Consorziati e ha visto l’adesione da parte
di alcuni soggetti fatturatori. Ai primi di settembre 2014 si è registrato un totale cumulato di
46.559 operazioni, per un controvalore complessivo di circa 5,4 milioni di euro (l’importo medio è
di circa 115 euro). Il numero di visualizzazioni non seguite da un pagamento sono state 1.003 (pari
al 2%).
Al fine di offrire ai propri aderenti servizi sempre più innovativi e rispondenti ai nuovi scenari di
mercato, il Consorzio CBI ha inoltre implementato la nuova infrastruttura di Rete Online CBI
utilizzabile, tra l’altro, per l’erogazione delle corrispondenti componenti del Servizio CBILL. Dal 1°
marzo 2015 tale infrastruttura dovrà essere utilizzata obbligatoriamente da tutti gli Istituti
Consorziati nel ruolo di Banca dell’Utente.
A seguito delle analisi condotte circa le linee evolutive del Servizio e i suoi possibili modelli di
applicazione, Il Consorzio sta per completare i lavori volti a consentire l’uso del Servizio CBILL per il
pagamento delle cartelle esattoriali di Equitalia, del canone televisivo RAI, della tassa di
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Capitolo 2
Iniziative in ambito domestico
circolazione automobilistica e di somme a vario titolo dovute alla Pubblica Amministrazione e/o ai
gestori di pubblici servizi attraverso il collegamento con il “Nodo dei Pagamenti – SPC”.
Pagamento delle cartelle esattoriali di Equitalia
Nel corso del 2014 il Consorzio CBI ha avviato con Equitalia un progetto volto a consentire il
pagamento tramite CBILL delle cartelle esattoriali con l’aggiornamento online dell’importo.
Secondo la pianificazione condivisa con Equitalia, il servizio verrà rilasciato entro la fine di febbraio
2015 e costituirà una modalità di pagamento a disposizione degli utenti, alternativa ed evoluta
rispetto a quelle ad oggi esistenti, secondo le logiche multibanca e multicanale proprie del Servizio
CBILL.
Pagamento del canone televisivo RAI
A seguito della stipula della nuova Convenzione ABI-RAI, il Servizio CBILL è stato ricompreso nelle
modalità di pagamento del canone televisivo. Il Servizio CBILL consentirà:
• all’Utente di:
- visualizzare e verificare l’importo dovuto per il pagamento del canone TV;
- pagare il canone TV attraverso multicanalità bancaria (e-banking, ATM, ecc.) presso tutti gli
Istituti Finanziari CBI;
• all’Intermediario dell’Utente di:
- promuovere il pagamento attraverso sistemi di home banking bancari;
- contenere il prevedibile carico di lavoro che potrebbe riversarsi sugli sportelli bancari;
- offrire alla propria clientela servizi di avvisatura sui canali home banking;
• alla RAI di:
- incaricare il Consorzio CBI della gestione dello scadenziario del canone TV sulla base dati
fornita da RAI;
- ricevere dal Consorzio un flusso di rendicontazione di dettaglio sull’avvenuto pagamento
effettuato tramite i canali bancari;
- ricevere l’accredito sul conto corrente postale.
Lo sviluppo del servizio è stato condotto in modo da non prevedere ulteriori modifiche alle
specifiche tecniche dal lato dell’Intermediario dell’Utente.
Di conseguenza, l’estensione del Servizio CBILL al pagamento del canone RAI non prevede impatti
sui front-end degli Istituti Consorziati, i quali potranno comunque integrare nel Servizio CBILL, in
logica competitiva, i servizi di pagamento del canone già erogati in modalità monobanca.
Il rilascio del Servizio da parte del Consorzio CBI è previsto entro il mese di novembre 2014 e sarà
erogato dal 1° gennaio 2015 dai Consorziati che avranno aderito alla Convenzione ABI-RAI.
Pagamento della tassa di circolazione automobilistica dell’Agenzia delle Entrate
Nel corso del 2014 il Consorzio CBI ha condotto una serie di analisi volte a consentire
l’applicazione del Servizio CBILL al pagamento della tassa di circolazione automobilistica. Al
riguardo, sono state avviate le attività propedeutiche all’ottenimento della qualifica di Polo
Informatico di Riscossione ed è stato costituito un tavolo di lavoro per individuare i servizi utili a
consentire il pagamento del bollo auto tramite l’infrastruttura CBI.
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Capitolo 2
Iniziative in ambito domestico
Il portale CBILL
Con l’obiettivo di supportare le azioni di comunicazione dei singoli Istituti Finanziari volte a
diffondere presso i propri utenti il nuovo Servizio CBILL, il Consorzio CBI ha realizzato, nei primi
mesi del 2014, il sito web educational www.cbill.it., online da aprile 2014.
Il sito, interamente dedicato al servizio e aggiornato quotidianamente, consente agli utenti di:
− conoscere le modalità di utilizzo e i vantaggi del Servizio CBILL;
− individuare quali bollette è possibile pagare attraverso il CBILL;
− consultare online l’elenco dei Consorziati che hanno attivato il Servizio e quello dei soggetti
fatturatori che vi hanno aderito.
2.8.6.4
Servizi di Nodo CBI
Il Servizio di Nodo CBI è ad oggi attivo per i seguenti progetti:

Monitoraggio Finanziario (MEF/DIPE - Dipartimento per la programmazione e il coordinamento
della politica economica);

Equitalia Giustizia/FUG;

Pagamenti da Portale SISTER (ex Agenzia del Territorio);

Certificazione Crediti della PA;

Fatturazione Elettronica per la Pubblica Amministrazione (B2G);

Anagrafe tributaria (comunicazioni dei rapporti finanziari);

Servizi di Nodo in ambito F24.
Si riportano di seguito aggiornamenti relativi ad alcuni progetti.
MONITORAGGIO FINANZIARIO (MEF/DIPE)
Il progetto denominato Creation of Automated Procedures Against Criminal Infiltration in public
contracts (CAPACI), approvato dalla Commissione europea che ha erogato il relativo finanziamento
al Ministero dell’Interno in qualità di aggiudicatario principale, è articolato in due fasi aventi i
seguenti obiettivi:
a) consolidare la sperimentazione a livello domestico, estendendola ad altre opere pubbliche;
b) supportare la diffusione delle best practices italiane presso le comunità estere.
Con riferimento al primo punto, la sperimentazione, avviata con la “Variante di Cannitello”, è stata
estesa al “Grande Progetto Pompei” e, da ultimo, alla realizzazione della Metropolitana M4 di
Milano.
Per quanto riguarda il secondo punto, dal mese di ottobre 2013 fino allo scorso agosto sono state
svolte le attività di dissemination volte a coinvolgere altri Paesi della Comunità Europea nella
sperimentazione del progetto. In particolare, i referenti croati hanno accettato di proseguire con le
attività di training, aventi l’obiettivo di formare gli esperti dei settori interessati, e di
sperimentazione.
Alla luce dei positivi risultati ottenuti, il Ministero dell’Interno, quale coordinatore del progetto
“CAPACI”, ha avviato e concluso positivamente un percorso per rendere obbligatoria per legge la
modalità procedurale di tracciamento finanziario per il sistema delle Grandi Opere. Il Decreto legge
n. 90/2014, recante “Misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per
l’efficienza degli uffici giudiziari” e che all’art. 36 riporta la normazione del monitoraggio finanziario,
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Capitolo 2
Iniziative in ambito domestico
è stato convertito dalla legge 11 agosto 2014, n. 114. Entro la fine del corrente anno sarà emanata
la delibera del CIPE, alla quale hanno attivamente contribuito l’ABI e il Consorzio CBI, che fornirà le
linee guida e le prescrizioni di carattere tecnico per la corretta esecuzione del monitoraggio, in
continuità con le prassi in sperimentazione già dal 2009, sia per quanto riguarda gli obblighi in capo
alle aziende sia per quelli relativi agli Istituti Finanziari. A tal proposito, il Consorzio CBI sta
eseguendo un’attività di monitoring volta a conoscere e a sollecitare gli Istituti che ancora non
erogano le funzionalità connesse con il monitoraggio finanziario, al fine di garantire quanto prima
una piena compliance del sistema bancario al nuovo obbligo di legge.
PROGETTO PAGAMENTI DA PORTALE SISTER (EX AGENZIA DEL TERRITORIO)
Il servizio, che consente agli utenti abilitati di pagare i servizi rilasciati dall’Agenzia tramite bonifico
bancario disposto su rete CBI, ha permesso agli utenti del portale SISTER di disporre più di 19.900
bonifici a valere su conti correnti accesi presso gli oltre 78 Istituti Finanziari aderenti al servizio, per
un controvalore di circa 9,8 milioni di euro.
PROGETTO CERTIFICAZIONE CREDITI DELLA PA
A settembre 2014 il servizio di Nodo CBI per l’accesso da parte delle banche e degli intermediari
finanziari alla piattaforma elettronica per la certificazione dei crediti di cui al D.M. del MEF del 22
maggio 2012 è offerto da circa 95 Istituti Finanziari aderenti e ha registrato richieste di
anticipo/cessione per un importo totale di circa 350 milioni di euro.
Le ulteriori funzioni individuate con la Consip, mediante le quali un Soggetto Erogatore, sulla base
di apposita delega, potrà inoltrare anche istanze di certificazione del credito e, qualora ne
sussistano i presupposti, di nomina del commissario ad acta verso la piattaforma MEF per conto
delle aziende creditrici proprie clienti, saranno rilasciate sulla rete CBI entro la fine del 2014.
Inoltre, a seguito dell’emanazione del D.L. n. 66 del 24 aprile 2014, il Consorzio ha anche avviato, in
collaborazione con l’ABI, il MEF e la Sogei, la puntuale ricognizione degli interventi necessari per
l’adeguamento delle funzioni CBI in produzione alle disposizioni in esso contenute.
PROGETTO FATTURAZIONE ELETTRONICA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE (B2G )
Dopo la preliminare fase di test end-to-end con l’Agenzia delle Entrate e il Sistema di Interscambio
(Sdi), dal 6 giugno 2014 - data di entrata in vigore dell’obbligo nei confronti dei fornitori della PA
centrale - sono stati trasmessi in produzione i primi flussi di fattura tramite la rete CBI.
* * *
Per gli altri progetti in fase di sviluppo, si riportano i seguenti aggiornamenti:
PROGETTO MUTUI-CONNECT
La piattaforma elettronica in grado di interfacciare banche e notai, al fine di minimizzare i tempi e i
costi per la formalizzazione delle operazioni di erogazione e di portabilità dei mutui ipotecari, sarà
avviata, nella prima fase operativa, a gennaio 2015 e verrà destinata a favorire l’erogazione dei
mutui. Entro i successivi sei mesi, l’iniziativa sarà implementata per consentire le operazioni di
surroga nei contratti di mutuo ipotecario secondo modalità telematiche.
PROGETTO INTERNATIONAL TRADE HUB
Tra i progetti di Nodo in fase di sviluppo, figura l’iniziativa di accesso alla piattaforma del
commercio estero International Trade Hub (ITH)-Italia, volta a consentire l’abilitazione del
pagamento a mezzo bonifico SEPA dei servizi offerti dal portale “single window” International
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Capitolo 2
Iniziative in ambito domestico
Trade Hub, destinati all’efficientamento delle operazioni import/export delle imprese italiane, sotto
l’egida del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE).
In tale ottica il MISE, con decreto del 25 marzo 2014, ha aggiornato il Tavolo Strategico Nazionale
sulla Trade Facilitation (TSNTF) ridenominandolo – in linea con i dettami del recente Accordo WTO
(OMC) di Bali del 7 dicembre 2013 – in Comitato Nazionale sulla Trade Facilitation (CNTF).
Come il precedente TSNTF, il CNTF è articolato in diversi sottogruppi, tra cui il gruppo di lavoro
Servizi Finanziari, coordinato dal Consorzio CBI.
2.8.6.5 Attività per il periodo 2014-15
Oltre alle iniziative già avviate, descritte nel Piano, si segnala che, con riferimento all’AOS SEDA
sullo schema SEPA Direct Debit, è entrata in vigore il 27 settembre 2014 la messaggistica relativa al
servizio di remunerazione SEDA, redatta in conformità alle specifiche ABI, mentre la nuova
funzione “Bonifico Urgente XML ed esito” sarà rilasciata in produzione entro il primo trimestre del
2015.
2.8.7 Attività dei Centri Applicativi
SIA
Proseguirà l’impegno della SIA nell’adeguamento dei servizi erogati alle modifiche
funzionali e normative delle applicazioni interbancarie deliberate in sede CIPA e ABI.
La società continuerà a svolgere il ruolo di Centro Applicativo/Gestore Sistema di
Pagamento per il processing e il clearing delle transazioni interbancarie effettuate con
strumenti non SEPA (es. Ri.Ba., MAV, Check truncation).
Verranno curate tutte le attività tecnico-applicative connesse con la chiusura delle
procedure domestiche del SITRAD, in conseguenza della migrazione alla SEPA.
ICBPI
Per quanto riguarda i cambiamenti legati all’avvento di TARGET2-Securities, ICBPI ha scelto
il modello di adesione diretta, che consentirà alle banche di utilizzare un servizio di accesso
con riduzione dei costi di investimento e dei costi operativi.
Sul circuito europeo MyBank di EBA Clearing, ICBPI, oltre ad assumere il ruolo di Payment
Service Provider per le proprie banche clienti e a proporsi come Registering Agent, si è
anche predisposto ad assumere il ruolo di Seller Bank per i merchant di CartaSi. ICBPI sta
inoltre partecipando alle fasi preliminari per l’attivazione degli SDD sulla piattaforma
MyBank.
ICBPI sta realizzando una piattaforma competitiva dei pagamenti c.d. “Instant Payments”
erogata tramite device mobile, che sarà operativa entro i primi mesi del 2015.
È stata resa pienamente operativa la nuova piattaforma di servizio e-banking, che si
prevede possa essere utilizzata nel 2015 da oltre 150.000 aziende. Tale piattaforma
consente ampi margini di flessibilità e di integrazione con le funzioni finora disponibili
nell’ambito dei servizi di home banking, consentendo di offrire servizi bancari integrati a
una platea sempre più vasta di clientela. I sensibili elementi innovativi favoriscono il
cambiamento del modello operativo, introducendo elementi di forte interesse quale l’uso
di OTP e il servizio di Mobile Banking tramite Smartphone, minimizzando l’impatto sulla
CIPA
Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
Aggiornamento Piano
29
Capitolo 2
Iniziative in ambito domestico
user experience dei clienti, la cui percezione e valutazione è di una maggiore sicurezza e
robustezza degli strumenti messi a disposizione.
Nell’ambito degli sviluppi della gestione del Nodo CBI, sono in corso le attività tecniche
volte al miglioramento della veicolazione dei flussi e degli strumenti di monitoraggio, anche
in vista delle prossime scadenze di rinnovo della gestione della rete del Consorzio CBI.
Inoltre, nell’ambito del servizio di Nodo è in corso l’analisi degli interventi di adeguamento
agli aggiornamenti previsti per gli standard SEPA.
La piattaforma “Fattura Elettronica” sta registrando un forte incremento di operatività a
seguito dell’entrata in vigore della normativa che disciplina la trasmissione delle fatture
verso la PA.
Nell’ambito di un programma di collaborazione con l’AgID per i pagamenti verso la PA (art.
5 del CAD), ICBPI renderà disponibile dalla fine del 2014 un nuovo servizio che consentirà di
effettuare i pagamenti utilizzando la carta di credito su piattaforme web-based, secondo il
modello previsto dall’AgID.
L’attività di Global Custody/Banca Depositaria ha visto anche nel primo semestre del 2014
il significativo trend di crescita delle masse amministrate, attestatesi a fine giugno a circa
120 miliardi di euro, di cui circa 45 miliardi per la Banca Depositaria.
Nell’area Monetica, prosegue l’attività di sviluppo di progetti innovativi da parte di CartaSi.
Per i pagamenti mobile di prossimità mediante tecnologia NFC, concluse positivamente le
attività pilota con primari operatori telefonici per le iniziative di alcune importanti banche,
è stato lanciato a maggio il servizio Smartpass NFC. Nel settore delle carte prepagate è
stato avviato un nuovo prodotto in partnership con le banche, dotato di tecnologia
contactless. È stato altresì rilanciato il programma di loyalty nell’ambito di una più ampia
strategia di engagement della clientela mediante servizi di couponing e gamification.
Sul fronte contactless è in corso la migrazione delle carte di credito, che interessa nel 2014
circa 4 milioni di carte e 110.000 terminali POS c-less. In tale ambito, è stata rilasciata la
prima soluzione certificata di MobilePOS di CartaSi, in grado di accettare in mobilità i
circuiti domestici e nazionali grazie a Mobile APP integrate nei terminali POS anche con
personalizzazioni per specifici settori (es. reti assicurative).
EQUENS
Le attività di Equens sono proseguite lungo le direttrici di sviluppo già individuate.
I primi mesi del 2014 sono stati focalizzati sulla migrazione alla SEPA delle procedure
domestiche Bonifici e RID; sono stati monitorati i flussi e i volumi dei dati per verificare le
performance dei sistemi in relazione alla conclusione della migrazione.
Continua la collaborazione con ICBPI per l’implementazione dei servizi in area SEPA, tra cui
l’attivazione del servizio interbancario di remunerazione dei mandati SEDA. Sempre in
ambito interbancario, Equens collabora con ICBPI e la Banca d’Italia per la realizzazione del
ciclo di regolamento notturno sul sistema BI-Comp, che permetterà alle banche di
effettuare il regolamento di SEPA Credit Transfer durante la notte e di poter accreditare gli
importi ai propri clienti in anticipo rispetto alle attuali tempistiche.
Nell’area dei pagamenti domestici, prosegue l’impegno nel garantire il supporto alle nuove
iniziative del sistema bancario italiano.
Sul fronte delle attività progettuali per le banche clienti, procedono - come pianificato - le
iniziative nell’ambito dell’acquiring-processing, quali la migrazione dei volumi di acquiringprocessing di CartaSi, in fase ormai di completamento, e il set-up di nuovi acquirer per
Aggiornamento Piano
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Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
CIPA
Capitolo 2
Iniziative in ambito domestico
alcuni clienti di CartaSi, quali ICCREA Banca e UBI Banca. Tra le iniziative concernenti
l’issuing-processing, sono in corso le attività di predisposizione per la migrazione di un
importante cliente internazionale, per il quale è prevista la migrazione dei volumi relativi al
debito a partire dal 2015.
Sono in fase di completamento le attività riguardanti la realizzazione di servizi addizionali
nell’ambito della prevenzione e gestione delle frodi per clienti internazionali e dei mobile
payments, che proseguiranno anche nel corso del 2015, e i miglioramenti funzionali dei
servizi già in essere.
Al fine di rendere più efficiente ed efficace l’organizzazione interna, nel mese di luglio è
stata resa operativa una nuova struttura organizzativa basata sui tre pilastri del “sell”,
“run” e “change”, che verrà perfezionata entro il 1° gennaio 2015.
2.9 Attività nel comparto dei titoli
2.9.1 Monte Titoli
Prosegue con particolare impegno la partecipazione al progetto TARGET2-Securities (T2S) di
Monte Titoli, unico CSD dell’Eurozona che gestisce strumenti finanziari azionari e obbligazionari
che migrerà nella Wave 1; l’avvio dei test è previsto a ottobre 2014 e il rilascio in produzione nel
2015. L’impegno di Monte Titoli prevede il consolidamento della prima e della seconda versione
degli User Requirements. Contemporaneamente sono state condivise con i clienti le modalità di
esecuzione della migrazione a T2S, che comprende il caricamento in ambiente di produzione
dell’Anagrafe degli Strumenti Finanziari e dei Partecipanti.
Con riferimento alle attività propedeutiche all’avvio di T2S, sono in fase di realizzazione gli
adeguamenti dei servizi in ottica di armonizzazione agli standard della nuova piattaforma di
settlement; procedono gli interventi sulle Corporate Actions on Flows (CAoF), che prevedono
l’armonizzazione agli standard T2S della gestione delle transazioni in fail in presenza di eventi
societari. Il progetto include tre differenti aree di impatto riguardanti il Market Claim, la
Transformation e la Buyer Protection.
Parallelamente continuano le attività del gruppo di lavoro permanente denominato PT-TUG (Post
Trade-Technical User Group). In tale ottica, Monte Titoli utilizza quale canale di collegamento con i
propri partecipanti la piattaforma MyStandards, resa disponibile da SWIFT per supportare i
messaggi ISO 15022 e ISO 20022 in uso per le comunicazioni di T2S, agevolando l’accesso al
sistema ai clienti non residenti.
Nell’ottica di adeguamento delle Corporate Actions agli standard internazionali, propedeutico
all’avvio di T2S, Monte Titoli ha ultimato l’armonizzazione delle procedure completando i seguenti
adeguamenti:
•
Cash Distributions fase 2: adozione del sistema di regolamento lordo in TARGET2, in luogo del
sistema BI-Comp, per le operazioni di “cash distribution” (quali dividendi, cedole e rimborsi) su
strumenti finanziari ammessi da Monte Titoli in qualità di issuer CSD;
•
Reorganization: armonizzazione delle procedure e automazione dei processi di gestione degli
strumenti finanziari esteri per eliminare le barriere che ostacolano l’accesso alla piattaforma
di regolamento paneuropea (T2S), garantendo ai partecipanti di fruire dei servizi di gestione
accentrata secondo market practice condivise, in termini di contenuti e processing,
CIPA
Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
Aggiornamento Piano
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Capitolo 2
Iniziative in ambito domestico
essenzialmente analoghe in tutti i paesi della comunità europea, a prescindere dalla
nazionalità degli strumenti finanziari interessati.
Sono in corso i test che condurranno al rilascio della seconda componente del prodotto X-COM
Release 2.0, destinato alla gestione di contratti triparty repo, le cui nuove funzionalità
consentiranno di estendere il servizio per gestire anche l’operatività repo fatta su piattaforme di
mercato e OTC, dando quindi ai clienti la flessibilità per gestire al meglio il collateral. Tale attività
potrà essere inoltre garantita dalla Cassa Compensazione e Garanzia.
In ottica T2S, Monte Titoli ha valutato l’opportunità di arricchire il portfolio dei servizi offerti,
integrandoli con la fornitura di servizi fiscali su titoli italiani per clienti non residenti. Rimangono
esclusi, al momento, i servizi fiscali per clientela con residenza fiscale in Italia, nonché il servizio di
calcolo del capital gain sia per residenti sia per non residenti. È in corso la finalizzazione di un
modello operativo da presentare ai clienti. Il servizio verrà offerto in concomitanza con l’avvio di
T2S per permettere agli intermediari esteri DCP in T2S di operare sui titoli italiani utilizzando
Monte Titoli quale rappresentante fiscale.
2.9.2 Cassa di Compensazione e Garanzia
La Cassa di Compensazione e Garanzia ha concluso le attività relative all’automazione delle
analisi sui requisiti di capitale per l’esposizione del Default Fund, in ambito di recepimento della
normativa Basilea 3. L’intervento realizzato riguarda l’automazione completa dell’estrazione dei
dati e dell’invio dei report.
Prosegue l’impegno sugli altri progetti inseriti nel Piano:

l’estensione alle valute diverse dall’euro per i contratti stipulati sulla piattaforma EuroMOT,
ExtraMOT, EuroTlx, Hi-MTF (e i repo e-MID) su titoli obbligazionari liquidati presso gli ICSD
(Euroclear, Clearstream Lux);

l’introduzione di servizi di controparte centrale per i contratti repo garantiti provenienti da
mercati Repo X-COM Triparty Collateral Management;

gli enhancement funzionali e tecnologici per l’applicazione di front end di Clearing BCS (invio
eventi real-time in modalità push);

gli adeguamenti dei servizi di controparte centrale nell’ambito del progetto TARGET2Securities (T2S).
2.9.3 Iniziative della SIA
2.9.3.1 MTS
Nel corso del 2014 è stata completata l’attività di evoluzione dei mercati MTS, intrapresa nel 2013,
e sono state avviate le attività relative a nuove iniziative.
In particolare, la nuova piattaforma di trading Swap Trading Facility (STF), resa disponibile nelle
sue componenti core a fine 2013, è stata arricchita di nuove funzionalità in diverse tranche
rilasciate nel secondo e terzo trimestre del 2014.
La release di mercato 9.1 della piattaforma di trading Cash Market Facility (CMF), rilasciata nella
seconda metà del 2013, ha visto il completamento degli ultimi adeguamenti per il potenziamento
delle capacità elaborative a metà del 2014 (CMF 9.2).
Aggiornamento Piano
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Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
CIPA
Capitolo 2
Iniziative in ambito domestico
Per la piattaforma CMF, inoltre, è stato definito un piano di evoluzione di natura funzionale e
tecnica che si sviluppa fino all’ultimo trimestre del 2015: la prima release CMF 9.3, che introduce
enhancement prettamente funzionali, è prevista entro la fine del 2014. Nel 2015 è pianificata la
major release CMF 10 che, oltre a potenziare funzionalmente la piattaforma, estenderà
l’applicazione del protocollo FIX e FAST alle principali funzionalità di BondVision.
Inoltre, nei primi mesi del 2014 si è completato l’arricchimento delle funzioni di virtualizzazione
del client di trading, le cui funzioni core erano state realizzate nel corso del 2013.
Anche per la piattaforma di Pre-Settlement Estero (PSE) sono in corso significative evoluzioni,
derivanti soprattutto dagli adeguamenti dei sistemi dei Custodian a T2S.
2.9.3.2 Progetti per Monte Titoli
Continuano gli interventi di adeguamento ed evoluzione dei servizi di post trading di Monte Titoli
per l’introduzione della nuova piattaforma centralizzata di regolamento titoli dell’Eurosistema
TARGET2-Securities.
Il software è stato reso disponibile a Monte Titoli negli ambienti opportunamente predisposti,
dove sono in corso le sessioni di test sulla base del calendario previsto.
È stato avviato il progetto di migrazione dei dati dei servizi Monte Titoli. L’applicazione relativa alla
migrazione dei dati di X-TRM, realizzata dalla SIA, è già disponibile a Monte Titoli per l’attività di
test. L’avvio del Bilateral Test è avvenuto a inizio ottobre 2014; sono stati definiti, nel calendario
T2S, specifici week-end in cui sarà simulata la migrazione dei sistemi a T2S.
È in via di completamento il progetto, denominato LSEG Lux CSD, riguardante la fornitura di un
servizio di custody al nuovo CSD del London Stock Exchange Group con sede in Lussemburgo. La
fase pilota del progetto è stata avviata in produzione nel mese di settembre del 2014.
CIPA
Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
Aggiornamento Piano
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Capitolo 3
Iniziative della Banca d’Italia in materia di sicurezza delle infrastrutture e degli strumenti
Capitolo 3.
Iniziative della Banca d’Italia in materia di
sicurezza delle infrastrutture e degli
strumenti
3.1 Business continuity
Il 17 ottobre 2014 si è svolta la simulazione nazionale di continuità operativa Cyber Poison 2014,
organizzata dal CODISE, la struttura per il coordinamento delle crisi operative della piazza
finanziaria italiana presieduta dalla Banca d'Italia. L’Eurosistema ha avviato la progettazione della
prima simulazione di continuità operativa a livello europeo, aperta ai principali operatori di
mercato.
È stata pubblicata sul sito dell’Istituto la guida CODISE per gli operatori e sono in corso attività per
formalizzare la cooperazione con altre Autorità.
Nel corso del 2014, con l’emanazione delle “Linee guida per la continuità operativa delle
infrastrutture di mercato”, che si affiancano alla normativa secondaria emanata sulla stessa
materia per le banche nel luglio 2013, la Banca d’Italia ha completato la definizione di un quadro
unico di regole in materia di continuità operativa per il sistema finanziario.
In ambito BRI, il Comitato sui pagamenti e le infrastrutture di mercato (CPMI) e l’Organizzazione
internazionale delle autorità di controllo dei mercati finanziari (IOSCO) stanno costituendo un
gruppo congiunto per definire una guida sui rischi cyber per le infrastrutture di mercato. Il CPMI ha
anche prodotto un report informativo (in corso di pubblicazione) sui rischi cyber.
3.2 La sicurezza degli strumenti di pagamento al dettaglio
I lavori svolti dal SecurePay Forum nel 2014 hanno tenuto in considerazione gli sviluppi in atto del
quadro normativo di riferimento (cd. PSD2); la proposta di direttiva stabilisce, infatti, nuove regole
in materia di sicurezza dei servizi di pagamento, assegnando ampie competenze all’EBA, in
collaborazione con la BCE, per la definizione di linee guida e standard tecnici su specifici temi
individuati dalla direttiva stessa. Di conseguenza, il mandato del Forum è stato rivisto, assegnando
all’ EBA il ruolo di copresidenza insieme alla BCE.
CIPA
Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
Aggiornamento Piano
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Capitolo 3
Iniziative della Banca d’Italia in materia di sicurezza delle infrastrutture e degli strumenti
3.3 La Centrale di Allarme Interbancaria (CAI)
L’attività di monitoraggio svolta nel 2014 dalla Banca d’Italia sulla qualità dei dati trasmessi dagli
enti segnalanti ha confermato la tendenza a un graduale miglioramento della qualità delle
informazioni presenti nell’archivio CAI. Tre intermediari con alcune anomalie nelle segnalazioni
sono stati interessati per la risoluzione delle problematiche rilevate.
Nei primi nove mesi dell’anno, il controllo sull’adesione alla CAI degli intermediari attivi nei circuiti
degli assegni e delle carte di pagamento ha riguardato circa 800 soggetti e non ha evidenziato
situazioni anomale. Gli aderenti ai segmenti relativi agli assegni e alle carte di pagamento sono
diminuiti in misura contenuta (-4 %) a causa dei processi di fusione e acquisizione tra banche e dei
recessi dovuti alla perdita dei requisiti per la partecipazione al servizio. Fra gennaio e settembre
sono state gestite 9.785 richieste di accesso alla CAI e 334 fra esposti e ricorsi presentati dagli
utenti (rispettivamente, il 24,6 in più e l’8,5% in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso
anno).
Il 24 maggio 2014 si è svolta con esito positivo la simulazione di disaster recovery della procedura
CAI, organizzata dalla SIA e dalla Banca d’Italia con la partecipazione di alcuni enti segnalanti
privati.
Di seguito si riportano dati riferiti al 30 settembre 2014 sui segmenti che costituiscono l’archivio
CAI:
•
nel segmento CAPRI, che contiene i nominativi dei traenti ai quali è stata revocata
l’autorizzazione a emettere assegni, risultavano iscritti 60.508 soggetti e 183.884 assegni
bancari e postali impagati per mancanza di provvista o di autorizzazione, per un importo totale
pari a 614 milioni di euro, in diminuzione rispetto alla fine dell’anno precedente (69.571
soggetti, 217.071 assegni e 884 milioni di euro). In linea con quanto rilevato alla fine del 2013,
il 62% degli assegni iscritti in CAPRI, per un importo pari al 51% del valore totale degli stessi,
era segnalato dai primi 12 intermediari con il maggior numero di revoche;
•
nel segmento CARTER, relativo alle revoche delle carte di pagamento, i nominativi iscritti erano
pari a 218.559 (216.726 alla fine del 2013);
•
nel segmento PROCAR le carte segnalate come smarrite, sottratte o revocate erano 5.689.286
(5.342.451 alla fine del 2013);
•
nel segmento ASA, che contiene i dati relativi alle sanzioni irrogate dai prefetti, erano presenti
198.365 soggetti e 1.033.223 segnalazioni riferite a sanzioni (rispettivamente, il 9 e il 7% in più
rispetto alla fine del 2013).
A circa 15 anni dalla definizione dell’attuale disciplina della CAI e sulla base dell’esperienza
maturata negli anni di funzionamento dell’archivio, è stata avviata all’interno della Banca d’Italia
una riflessione per valutare l’adeguatezza dell’attuale impianto normativo della CAI e individuare
eventuali interventi per accrescerne l’efficacia, ricercando possibili misure di semplificazione e
razionalizzazione.
Aggiornamento Piano
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Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
CIPA
Capitolo 3
Iniziative della Banca d’Italia in materia di sicurezza delle infrastrutture e degli strumenti
3.4 Evoluzione del sistema di segnalazioni antiriciclaggio alla
UIF (Unità di informazione finanziaria)
Sistema di segnalazioni aggregate antiriciclaggio – S.AR.A.
Nel corso del mese di giugno 2014 è stata introdotta sulla piattaforma S.AR.A. una nuova tipologia
di controlli statistici, volta all’innalzamento complessivo della qualità dei dati trasmessi dai soggetti
segnalanti.
Gestione delle segnalazioni sulle transazioni in oro
Il nuovo sistema, che prevede funzionalità concernenti la predisposizione, la trasmissione
telematica e la conservazione delle segnalazioni sulle transazioni in oro provenienti dagli
intermediari finanziari, dagli operatori professionali in oro nonché da soggetti privati, sarà avviato
il 1° dicembre 2014.
CIPA
Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
Aggiornamento Piano
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Capitolo 4
Rilevazioni statistiche in materia creditizia e finanziaria
Capitolo 4.
Rilevazioni statistiche in materia creditizia
e finanziaria
4.1 Rilevazioni statistiche bancarie
A luglio 2014 sono state avviate le nuove rilevazioni prudenziali (COREP), a livello sia individuale
sia consolidato, conformi alle disposizioni degli Implementing Technical Standards (ITS) predisposti
dalla European Banking Authority (EBA). Le segnalazioni sono relative anche a grandi rischi, leva
finanziaria e rischi di liquidità. L’entrata in vigore degli ITS richiederà, inoltre, l’avvio,
presumibilmente a partire dai dati relativi al 31 dicembre 2014, della rilevazione sulle forme di
raccolta collateralizzata che danno luogo al cosiddetto fenomeno di asset encumbrance. Saranno
rivisitate le segnalazioni di carattere finanziario (FINREP) a livello consolidato a partire dai dati
relativi a settembre 2014.
Con riferimento alle scadenze di marzo 2014 sono entrate in vigore alcune integrazioni agli schemi
segnaletici delle banche. Gli interventi più significativi hanno riguardato l’introduzione di nuove
voci sui crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione e la previsione di ulteriori
informazioni sui servizi di pagamento.
A seguito della decisione del Governing Council della BCE di condurre una serie di operazioni a
lungo termine finalizzate al finanziamento delle famiglie e delle imprese non finanziare (cd.
TLTRO), ad agosto 2014 è stata avviata una nuova rilevazione per gli intermediari creditizi che
intendono partecipare a tali operazioni. La segnalazione, che consente di individuare l’ammontare
massimo di finanziamenti che le banche possono richiedere in ciascuna delle aste e di verificare
che durante tutta la durata del finanziamento siano rispettate le condizioni che ne hanno
consentito l’erogazione, è obbligatoria al massimo fino a settembre 2018.
Nell’ambito della segnalazione delle perdite storicamente registrare sulle posizioni in default (Loss
Given Default), è previsto per il mese di novembre 2014 l’avvio della “fase di popolamento”
dell’archivio su base volontaria, mentre entro marzo 2015 dovranno pervenire le segnalazioni
annuali obbligatorie.
Nel corso dell’ultimo trimestre del 2014 verrà presumibilmente data attuazione alle nuove
definizioni di non-performing exposures (NPE) e di forbearance introdotte dagli ITS pubblicati
dall’EBA nell’ottobre 2013 e in attesa di adozione da parte della Commissione europea. L’adozione
delle nuove definizioni non implicherà alcuna modifica all’attuale modello segnaletico della
Centrale dei rischi; la coerenza con i dati statistici sullo stato di deterioramento dei crediti sarà
mantenuta utilizzando le variabili di classificazione già esistenti.
CIPA
Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
Aggiornamento Piano
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Capitolo 4
Rilevazioni statistiche in materia creditizia e finanziaria
Dai dati di dicembre 2014, con l’entrata in vigore di tre Regolamenti BCE, le segnalazioni delle
banche subiranno inoltre alcuni adeguamenti per recepire il nuovo standard europeo sul Sistema
dei Conti Integrati (SEC 2010) e corrispondere a nuove esigenze informative relative ai sistemi di
pagamento.
Proseguono, in ambito SEBC, i lavori per la realizzazione nel medio-lungo termine di una base dati
europea contenente informazioni granulari sul credito (cd. AnaCredit), che recepirà anche le
esigenze informative della BCE derivanti dall’introduzione del meccanismo di vigilanza unico.
Questo progetto potrebbe comportare l’introduzione di nuove rilevazioni nominative ovvero
l’arricchimento del contenuto informativo del modello segnaletico di Centrale dei rischi e,
conseguentemente, delle informazioni contenute nei prodotti per gli intermediari. Nel corso del
mese di giugno, si è conclusa la fase di valutazione dei costi e dei benefici da parte di un gruppo di
banche e la proposta è ora all’attenzione degli utenti della BCE per una valutazione complessiva
dei benefici. I nuovi requirement informativi verranno disciplinati da un Regolamento che, sulla
base dell’attuale pianificazione, dovrebbe essere emanato dalla BCE entro maggio 2015. L’avvio
delle nuove segnalazioni non avverrà prima di 18 mesi dall’entrata in vigore del nuovo
Regolamento.
Entro tale data sarà peraltro terminata la prima fase del progetto di rinnovamento tecnologico
dell’attuale applicazione CR, che consentirà di beneficiare di una maggiore flessibilità del modello
di rilevazione dei dati. A tale fase, seguirà quella finalizzata alla riduzione dei costi dello scambio e
della trasmissione dei dati.
4.2 Rilevazioni riguardanti gli intermediari finanziari non
bancari
Con riferimento alla scadenza di gennaio 2014 sono entrate in vigore le integrazioni agli schemi
segnaletici degli intermediari finanziari, che prevedono maggiori dettagli informativi sui titoli, sui
crediti nei confronti della Pubblica Amministrazione e sulle garanzie rilasciate. Inoltre, è stata
introdotta la ripartizione per vita residua delle attività e delle passività finanziarie e delle
operazioni “fuori bilancio”.
Come per le banche e i gruppi bancari, anche le segnalazioni prudenziali delle SIM e dei gruppi di
SIM sono state riviste a luglio 2014 per adeguarle agli ITS sul COREP definiti dall’EBA. Con i dati
relativi a settembre 2014 saranno inoltre avviate le nuove segnalazioni EBA-ITS relative agli schemi
FINREP su base consolidata, mentre con le segnalazioni relative a dicembre 2014 decorreranno
presumibilmente le nuove rilevazioni relative all’Asset encumbrance.
Nel corso dell’ultimo trimestre del 2014, anche per gli intermediari finanziari e le SIM saranno
probabilmente adottate le nuove definizioni di non-performing exposures (NPE) e di forbearance
previste dagli ITS pubblicati dall’EBA.
Dai dati di dicembre 2014, con l’entrata in vigore dei tre citati Regolamenti BCE, le segnalazioni dei
fondi comuni di investimento, degli intermediari finanziari e delle SIM subiranno alcuni
adeguamenti.
Verranno emanate, infine, le disposizioni attuative finalizzate a consentire la partecipazione al
servizio centralizzato dei rischi di nuove categorie di intermediari che investono in attività di
finanziamento.
Aggiornamento Piano
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Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
CIPA
Capitolo 5.
Attività di studio e analisi
5.1 Attività della CIPA
5.1.1 Rilevazione dello stato dell’automazione del sistema creditizio
Profili economici e organizzativi
Nella riunione del Comitato direttivo della CIPA del 28 ottobre 2014 sono stati presentati i
principali risultati della Rilevazione dello stato dell’automazione del sistema creditizio - Profili
economici e organizzativi per il 2013, a cui hanno partecipato 21 gruppi bancari e 81 banche, che
rappresentano circa l’80% del sistema bancario italiano.
Il rapporto finale, in fase di predisposizione, verrà pubblicato nel mese di novembre 2014. Saranno
altresì inviati ai gruppi bancari e alle banche partecipanti i flussi di ritorno individuali.
Profili tecnologici e di sicurezza
È in fase di conclusione la nuova edizione della Rilevazione dello stato dell’automazione del
sistema creditizio - profili tecnologici e di sicurezza, centrata sul tema “Analytics e big data: la
business intelligence nel sistema creditizio italiano”, che rappresenta uno dei maggiori trend
emergenti nel panorama delle tecnologie IT di questi anni.
I risultati saranno presentati in occasione del workshop CIPA 2014, che si svolgerà il 10 dicembre
p.v. in concomitanza con l’Assemblea annuale della CIPA. Successivamente sarà pubblicato il
rapporto finale.
5.1.2 Indagine sull’IT nelle filiali di banche estere in Italia
Nel mese di luglio si è conclusa la nuova edizione dell’Indagine internazionale che per la prima
volta si rivolge alle filiali di banche estere operanti in Italia, invece che ai gruppi bancari europei
nel loro insieme. Essa mantiene l’obiettivo di cogliere le scelte delle banche estere in tema di IT
come elemento di conoscenza, anche se indiretta, della realtà bancaria europea ed extra-europea
e come utile confronto con quella italiana.
All’indagine hanno partecipato 25 filiali di banche estere; i relativi gruppi di appartenenza sono
dislocati in diversi continenti (17 in Europa, 4 in Asia, 3 in America, 1 in Africa).
Sono stati approfonditi, in particolare, i modelli organizzativi e gestionali dell’IT, la destinazione
della spesa informatica e il livello di diffusione di strumenti e tecnologie a supporto del business e
dei processi aziendali.
CIPA
Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
Piano delle attività
41
I risultati dell’analisi sono illustrati nel rapporto “L’IT nelle filiali di banche estere in Italia”,
pubblicato sui siti Internet della CIPA (www.cipa.it) e dell’ABI (www.abi.it).
5.1.3 Altre iniziative
In concomitanza con l’Assemblea annuale della CIPA, in programma il 10 dicembre p.v., si svolgerà
un workshop dedicato al tema “Analytics e social business: driver di innovazione per la banca
digitale”, con l’obiettivo di offrire un’occasione di confronto e di scambio di esperienze tra mondo
bancario, ricerca universitaria e aziende IT, sui riflessi che la “rivoluzione digitale” comporta nelle
scelte di innovazione tecnologica e organizzativa, anche in termini di risorse umane, a sostegno del
processo di cambiamento in atto.
A esso interverranno, in qualità di relatori, esponenti di gruppi bancari che hanno attivato
esperienze nel settore, della Banca d’Italia, di ABI Lab, della ricerca universitaria e di aziende IT.
5.2 Attività di ABI Lab
ABI Lab, Centro di Ricerca e Innovazione per la Banca, continuerà l’azione di presidio
sull’innovazione nei servizi bancari attraverso iniziative di promozione e investimento in ricerca.
L’analisi dello scenario e dei trend del mercato ICT per il sistema bancario italiano, che costituisce
un’attività di primaria importanza per il Consorzio, confluirà nel 2015 nella decima edizione del
rapporto annuale ABI Lab “Scenario e trend del mercato ICT per il settore bancario”, documento di
sintesi sulle principali evidenze e sui cambiamenti tecnologici del settore bancario che raccoglie
anche l’analisi sulle priorità di investimento in materia ICT delle banche italiane.
Nei primi mesi del 2014 si è svolta la quarta edizione del Premio ABI per l’innovazione nei servizi
bancari, al quale sono stati presentati 68 progetti. L’iniziativa si inserisce all’interno del Premio dei
Premi, riconoscimento promosso dal Governo per valorizzare le migliori capacità innovative e
creative di aziende, università, amministrazioni, enti o singoli. I sei progetti vincitori del Premio ABI
per l’innovazione 2014 hanno partecipato alla cerimonia di premiazione, che si è svolta alla
presenza del Ministro dell'istruzione, dell'università e della ricerca nell’ambito dell’incontro
“L’Italia che innova: dalle esperienze vincenti la forza per il cambiamento”, tenutosi il 17
settembre 2014. ABI Lab, che coordina la Segreteria Tecnico/Organizzativa del Premio ABI, ne
porterà avanti l’organizzazione anche per l’anno 2015, curando le modalità di selezione e la
valutazione dei servizi, gli incontri e i contatti con le banche interessate, le attività della
community e di comunicazione.
Il Forum ABI Lab, evento annuale organizzato dal Consorzio, giungerà alla sua undicesima edizione
nel 2015.
Sul tema della cybersecurity, nell’ambito delle attività del Semestre di Presidenza Italiana del
Consiglio dell'Unione Europea, l’Associazione Bancaria Italiana e la Polizia di Stato hanno
organizzato il 24 ottobre 2014 il convegno “FIGHTING FINANCIAL CYBERCRIME – Towards an EU
cybersecurity strategy: cross country collaborations among banks and law enforcement agencies”.
L’evento, realizzato in collaborazione da ABI Lab e dalla Polizia Postale e delle Comunicazioni, ha
presentato i punti di vista e le iniziative intraprese in tale ambito dalle banche e dalle Forze
dell’Ordine, nazionali ed europee, con l’obiettivo di sviluppare collaborazioni sempre più efficaci.
Aggiornamento Piano
42
Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
CIPA
5.3 Attività di OSSIF
OSSIF, il Centro di Ricerca dell’ABI sulla sicurezza anticrimine, continuerà a operare nell’ottica di
aumentare i livelli di prevenzione della criminalità ai danni delle banche, con costante attenzione
alle esigenze del settore e ai mutamenti sociali ed economici che influenzano il trend e le modalità
di esecuzione dei reati.
Prevenzione delle frodi
OSSIF, insieme all’ABI, prosegue la collaborazione con il Ministero dell’Economia e delle Finanze e
con la Consap in vista dell’attivazione del nuovo “Sistema pubblico di prevenzione delle frodi nel
settore del credito al consumo con specifico riferimento al furto di identità”.
Il lungo iter legislativo del Decreto n. 64/2011 si è concluso con l’entrata in vigore, il 16 luglio 2014,
del Regolamento di attuazione, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 150 del 1° luglio 2014.
Il Sistema pubblico di prevenzione delle frodi si basa su un archivio centrale informatizzato,
collegato alle banche dati degli organismi pubblici che detengono le informazioni utili alla verifica
dell’identità delle persone fisiche che richiedono l’attivazione di uno o più servizi finanziari
(Agenzia delle Entrate, Ministero dell’Interno, Ministero dei Trasporti, INPS e INAIL).
Al Sistema aderiscono, fra gli altri, in qualità di aderenti diretti, le banche e le società finanziarie.
Nell’ambito degli incontri periodici con i rappresentanti del MEF e della Consap è stata condivisa
l’esigenza di prorogare al 15 ottobre il termine per l’invio dei formulari da parte delle banche e
delle finanziarie.
L’invio del formulario rappresenta il primo passo per la formalizzazione dell’adesione, che sarà
completata con la stipula, tra ciascun aderente diretto e l’ente gestore, di un’apposita
Convenzione redatta sulla base di uno schema tipo attualmente all’attenzione del Garante per la
protezione dei dati personali. OSSIF, insieme all’ABI, proseguirà, anche attraverso le attività del
Gruppo di Lavoro dedicato alle frodi identitarie, a supportare le banche nell’introduzione di questo
nuovo Sistema di prevenzione delle frodi, anche in considerazione del fatto che, entro 18 mesi
dalla partenza del Sistema, sarà richiesto alle banche di alimentare alcuni archivi, con le
informazioni relative agli eventi fraudolenti e agli schemi di frode. Al riguardo, sarà necessario
predisporre i processi interni per la raccolta e la produzione di queste informazioni.
Osservatorio intersettoriale sulla criminalità
I risultati della nuova edizione del Rapporto Intersettoriale sulla Criminalità Predatoria verranno
presentati in occasione della Giornata della Sicurezza 2014, che si terrà il 28 novembre 2014.
Informazione e comunicazione
L’edizione 2014 degli E-Book, dedicati ai singoli sistemi di difesa (controllo accessi, manutenzione e
outsourcing, servizi di vigilanza, sistema informatico della sicurezza fisica in banca, servizi di
gestione e trasporto dei valori, videosorveglianza, gestione valori e/o contanti in agenzia, controllo
aree self-service e aree tecniche contenenti valori), verrà presentata nell’ambito della Giornata
della Sicurezza.
OSSIF ha collaborato, come ogni anno, all’organizzazione del Convegno ABI “Banche e Sicurezza”.
L’edizione 2014 del Convegno è stata rinnovata con l’introduzione di nuovi temi da approfondire e
con il coinvolgimento di nuovi relatori. Nell’accogliere la richiesta pervenuta da diverse banche, gli
argomenti sono stati affrontati con uno sguardo esteso anche alle realtà internazionali, al fine di
effettuare utili confronti sulle strategie e sui sistemi di difesa.
CIPA
Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
Aggiornamento Piano
43
È stata pubblicata una nuova edizione della “Guida Antirapina per gli operatori di sportello”,
presentata nell’ambito del citato Convegno.
Il portale di OSSIF, rivisto con gli obiettivi di migliorarne la veste grafica e di facilitare la
navigazione e la consultazione della base documentale, rappresenta un utile canale informativo
per gli utenti ove reperire le notizie più aggiornate, gli atti dei convegni, le statistiche e la rassegna
stampa.
Aggiornamento Piano
44
Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
CIPA
Schede di pianificazione delle attività
Schede di pianificazione delle attività
CIPA
Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
Aggiornamento Piano
45
Schede di pianificazione delle attività
Scheda 1 Iniziative in ambito europeo
CIPA
Progetti
1.1 TARGET2
Interventi/fasi
Release 8.0
1.2 TARGET2–Securities
Realizzazione del progetto
1.3 CCBM - Adeguamento
delle procedure di
gestione del collateral
Adeguamento dell’interazione tra
il pooling e il servizio di collateral
management di Monte Titoli (XCOM) al modello cross-border 2
definito dall’Eurosistema
Soggetti interessati
Banca d'Italia, Banche, sistemi
ancillari
Banca d'Italia, Depositari centrali in
titoli, Banche, piattaforme di trading
in titoli
Banca d'Italia, Banche, Depositari
centralizzati
Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
46
Inizio dei lavori
Fine dei lavori
novembre 2014
in corso
giugno 2015
2015
Piano delle attività
Schede di pianificazione delle attività
Scheda 2 Iniziative in ambito domestico
Progetti
Interventi/fasi
Soggetti interessati
2.4 Migrazione alla
SEPA
2.4.1 Adeguamento di
BI-Comp alla SEPA
Adesione al ciclo notturno di EBA Clearing
nell’ambito dell’interoperabilità di ICBPI/BI-Comp
con STEP2
Introduzione di un ciclo notturno per il
regolamento di SEPA Credit Transfer
2.5 Iniziative
Revisione delle operazioni di incasso e di
riguardanti la Tesoreria pagamento con l’estero in aree extra-UE
statale e i pagamenti
pubblici
Dematerializzazione delle contabilità speciali
cartacee e degli speciali ordini di pagamento (SOP)
Dematerializzazione dei documenti di entrata
2.7 SITRAD
Verifica dei requisiti tecnici, funzionali e di
sicurezza - Analisi preliminare
2.8.1 Assegni
Trasmissione digitale dell’immagine degli assegni
2.8.5.1 Rilevazione
Oneri Interbancari
Modifiche della procedura
CIPA
Inizio dei
lavori
Fine dei lavori
in corso
dicembre 2014
Banca d'Italia
in corso
1° trimestre 2015
Banca d’Italia
in corso
Banca d’Italia
2014
Banca d'Italia, Ministero
dell'Economia e delle
Finanze
Segreteria Tecnica CIPA
in corso
ABI, CIPA, Centri
Applicativi, Banche
Gruppo di lavoro CIPA
in corso
Comitato Nazionale
Migrazione SEPA, ABI,
Banca d'Italia, Banche
Banca d'Italia
Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
47
1° agosto 2014
gennaio 2014
(1^ fase)
in corso
in corso
giugno 2015
Piano delle attività
Schede di pianificazione delle attività
2.8.5 Attività del
Aggiornamento specifiche PagoBANCOMAT per
Consorzio BANCOMAT PIN online
Monitoraggio Prodotti Carte
2.8.6 Attività del
Consorzio CBI
Consorzio BANCOMAT
in corso
ottobre 2014
Consorzio BANCOMAT
in corso
ottobre 2014
Monitoraggio rete POS tratta interbancaria
Consorzio BANCOMAT
in corso
1° semestre 2014
PagoBANCOMAT contactless
Consorzio BANCOMAT
marzo 2013
1° bimestre 2015
Pagamenti online
Consorzio BANCOMAT
fine 2013
1° bimestre 2015
Progetto Nodo dei Pagamenti-SPC:
Accordo Consorzio CBI – AgID
Servizio CBILL
Consorzio CBI, AgID, PSP
convenzionati
Banche ancora impegnate
negli sviluppi
Consorzio CBI, Banche,
Equitalia
Consorzio CBI, Banche, RAI
Consorzio CBI, Banche,
Agenzia delle Entrate
Consorzio CBI, Consiglio
Nazionale del Notariato,
Banche
Consorzio CBI, Banche
in corso
novembre 2014
in corso
1° gennaio 2015
in corso
febbraio 2015
in corso
in corso
1° gennaio 2015
-
novembre
2012
febbraio 2015
in corso
1° trimestre 2015
maggio 2014
maggio 2015
Servizio CBILL per il pagamento delle cartelle
esattoriali di Equitalia
Servizio CBILL per il pagamento del canone RAI
Servizio CBILL per il pagamento del bollo auto
Progetto Mutui-Connect
2.9.1 Monte Titoli
Corporate actions on
flows(CAoF)
Cash Distributions fase 2
Reorganization
CIPA
Bonifico Urgente XML
Sviluppo, test e collaudi
Avvio in produzione
Avvio in produzione
Monte Titoli, Intermediari,
Emittenti
Monte Titoli, Intermediari,
Emittenti
Avvio in produzione
Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
48
giugno 2015
marzo 2014
giugno 2014
Piano delle attività
Schede di pianificazione delle attività
X-COM (fase 2)
Servizi fiscali
2.9.2 Cassa di
Compensazione e
Garanzia
- Repo X-COM Triparty
Collateral
Management
- BCS Enhancements
- Basilea III
- TARTGET2-Securities
2.9.3 Iniziative della
SIA
- MTS
Evoluzioni funzionali
nuovo SWAP
Evoluzioni architetturali
piattaforma mercato
CMF (rel. 9.2)
Evoluzioni funzionali e
tecniche piattaforma
mercato CMF (rel. 9.3)
Evoluzioni funzionali e
tecniche piattaforma
mercato CMF (rel. 10)
CIPA
Sviluppo, test e collaudi
Sviluppo, test e collaudi
Monte Titoli, Intermediari
Monte Titoli, Intermediari
Avvio in produzione
Introduzione di servizi di Controparte Centrale
per:
Collaudi e avvio in produzione
Collaudi e avvio in produzione
Collaudi e avvio in produzione
Sviluppo
Collaudi e avvio in produzione
Cassa Comp. Garanzia,
Monte Titoli, mercati,
Intermediari
Cassa Comp. Garanzia,
Monte Titoli, mercati,
Intermediari
Cassa Comp. Garanzia
Cassa Comp. Garanzia
Cassa Comp. Garanzia
marzo 2013
settembre
2014
dicembre 2014
giugno 2015
giugno 2015
aprile 2014
dicembre 2014
luglio 2014
dicembre 2014
aprile 2014
giugno 2014
gennaio 2015
novembre 2014
dicembre 2014
maggio 2015
Realizzazione
SIA, MTS
3° trimestre 2014
Realizzazione
SIA, MTS
2° trimestre 2014
Realizzazione
SIA, MTS
1° trimestre
2014
fine 2014
Realizzazione
SIA, MTS
2° trimestre
2014
fine 2015
Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
49
Piano delle attività
Schede di pianificazione delle attività
Scheda 3 Rilevazioni statistiche in materia creditizia e finanziaria
Progetti
4.1 Rilevazioni statistiche
bancarie
Interventi/fasi
Soggetti interessati
Avvio delle segnalazioni (COREP) rivenienti
Banca d’Italia - Sistema
dall’applicazione degli Implementing Technical
bancario
Standard
Avvio delle nuove segnalazioni (FINREP)
rivenienti dall’applicazione degli Implementing
Technical Standard
Avvio delle segnalazioni (Asset encumbrance)
rivenienti dall’applicazione degli Implementing
Technical Standard
Fine dei lavori
luglio 2014
Banca d’Italia - Sistema
bancario
settembre 2014
Banca d’Italia - Sistema
bancario
dicembre 2014
Avvio rilevazione dei dati sulle detenzioni in Banca d'Italia - Sistema
titoli di alcuni gruppi bancari a fini SHS
bancario
marzo 2014
Integrazione schemi segnaletici
Banca d'Italia - Sistema
bancario
marzo 2014
Segnalazione su Loss Given Default:
Banca d’Italia - Sistema
bancario
-
Popolamento volontario dell’archivio
-
Avvio delle segnalazioni obbligatorie
Segnalazione TLTRO
CIPA
Inizio dei
lavori
marzo 2015
Banca d’Italia - Sistema
bancario
Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
50
novembre 2014
agosto 2014
Piano delle attività
Schede di pianificazione delle attività
4.2 Rilevazioni riguardanti gli
intermediari finanziari non
bancari
CIPA
Integrazione segnalazioni per adeguamento a
definizioni di non-performing exposures (NPE) e
di forbearance
Integrazione segnalazioni per adeguamento a
regolamenti BCE
Integrazione
schemi
segnaletici
degli
intermediari finanziari per maggiori dettagli
informativi
Banca d’Italia - Sistema
bancario
4° trimestre
2014
Banca d’Italia - Sistema
bancario
Banca d’Italia - Sistema
finanziario
dicembre 2014
Integrazione segnalazioni per adeguamento a
regolamenti BCE
Banca d’Italia - Sistema
finanziario
dicembre 2014
gennaio 2014
Avvio delle segnalazioni (COREP) rivenienti Banca d’Italia - Sistema
dall’applicazione degli Implementing Technical finanziario
Standard – SIM
luglio 2014
Avvio delle segnalazioni (FINREP) rivenienti Banca d’Italia - Sistema
dall’applicazione degli Implementing Technical finanziario
Standard – SIM
settembre 2014
Avvio delle segnalazioni (Asset encumbrance) Banca d’Italia - Sistema
rivenienti dall’applicazione degli Implementing finanziario
Technical Standard - SIM
dicembre 2014
Integrazione segnalazioni per adeguamento a Banca d’Italia - Sistema
definizioni di non-performing exposures (NPE) e finanziario
di forbearance
4° trimestre
2014
Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
51
Piano delle attività
Schede di pianificazione delle attività
Scheda 4 Attività di studio e analisi
Progetti
5.1.1 Rilevazione dello stato
dell'automazione del sistema
creditizio
- Profili economici e organizzativi
Esercizio 2013
- Profili tecnologici e di sicurezza
5.1.2 Indagine sull’IT nelle filiali di
banche estere in Italia
CIPA
Interventi/fasi
Soggetti interessati
Impostazione e pubblicazione del questionario
(banche singole e gruppi bancari)
Raccolta, controllo ed elaborazione dati
Pubblicazione del rapporto finale e invio flussi di
ritorno alle banche partecipanti
Gruppo CIPA, Segreteria
Tecnica CIPA, ABI
Segreteria Tecnica CIPA
Gruppo CIPA, Segreteria
Tecnica CIPA, ABI
Impostazione e pubblicazione del questionario
(banche singole e gruppi bancari)
Raccolta, controllo ed elaborazione dati
Pubblicazione del rapporto finale
Gruppo CIPA, Segreteria
Tecnica CIPA, ABI
Segreteria Tecnica CIPA
Gruppo CIPA, Segreteria
Tecnica CIPA, ABI
Definizione nuova impostazione e pubblicazione
del questionario
Raccolta, controllo ed elaborazione dati
Pubblicazione del rapporto finale
Periodo 1.1.2014 – 30.6.2015
52
Inizio dei
lavori
Fine dei lavori
in corso
novembre
2014
in corso
dicembre
2014
luglio 2014
Segreteria Tecnica CIPA,
ABI, Filiali di banche estere
Segreteria Tecnica CIPA
Segreteria Tecnica CIPA,
ABI
Piano delle attività