Daniels-I-XXXI 04-08-2014 9:44 Pagina XIV Traduzione italiana a cura di Gaetano ROMIGI Coordinatore, Docente e Tutor Corso di Laurea in Infermieristica e Master dell’Università di Tor Vergata, sede ASL Roma C Daniel LIVANU Infermiere Terapia Intensiva Postoperatoria Policlinico “A. Gemelli” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma Alessandro STIEVANO Ricercatore Centro di Eccellenza per la Cultura e la Ricerca Infermieristica del Collegio IPASVI di Roma Rossella MARCHETTI Coordinatore Infermieristico Terapia Intensiva Postoperatoria Policlinico “A. Gemelli” dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma con la collaborazione di Stefania ANDREUCCIOLI Infermiera Inail Centro Diagnostico Polispecialistico Regionale CDPR di Roma Davide BOVE Infermiere Coordinatore, Docente e Tutor al 3° anno del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università di Tor Vergata, sede ASL Roma C Donatella CESARINI Docente di lingua inglese ai Corsi di Laurea in Infermieristica dell’Università di Tor Vergata, Roma Rachele DEGLI ESPOSTI Infermiera Coordinatrice clinica Terapia Intensiva Cardiochirurgica London Chest Hospital, Barts Health NHS Trust, Londra Stefano DI CARLO Responsabile Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore sede S. Filippo Neri, Roma Laura GATTA Coordinatore, Docente e Tutor al 1° anno del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università di Tor Vergata, sede ASL Roma C Susanna PADRINI Infermiera Terapia Intensiva Cardiochirurgica Ospedale Pediatrico Bambino Gesù di Roma Valentina REALI Infermiera libera professionista Assistenza domiciliare Sapio life srl, Roma Simona RICCI Responsabile Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università di Tor Vergata, sede ASL Roma C Laura SABATINO Dottoranda di ricerca in Scienze Infermieristiche Università degli Studi di Roma, Tor Vergata Elisabetta ZUCHI Infermiera Coordinatrice, Docente e Tutor al 2° anno del Corso di Laurea in Infermieristica dell’Università di Tor Vergata, sede ASL Roma C Si ringraziano per la collaborazione Eloisa FIORAVANTI, Chiara MONTRONE, Marianna VENTI, Maria Cristina ZUCHI Daniels-I-XXXI 04-08-2014 9:44 Pagina XV Revisori dell’edizione italiana Maria Assunta ALIMENTI Docente e Coordinatore Insegnamento Teorico-pratico e di Tirocinio del C.d.L. in Infermieristica, Università degli Studi di Perugia, sede di Foligno Capitolo 7 Lara CARELLI Docente e Tutor del C.d.L. in Infermieristica Università degli Studi di Milano, Polo didattico AO San Paolo di Milano Capitolo 19 Catia ANELLI Docente e Coordinatore del C.d.L. in Infermieristica, Università degli Studi di Pisa Capitolo 13 Ferdinando CHIACCHIO Direttore delle Attività Formative e di Tirocinio, C.d.L. in Infermieristica, Polo Didattico di Fratta Minore Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Napoli “Federico II” Capitolo 10 Domenico ANTONELLI Direttore del Servizio Infermieristico/Ostetrico Responsabile Progetto Care Puglia ASL BAT Docente di Chronic Care Model Università degli Studi di Bari, Foggia, Siena, Torino, Sapienza di Roma Docente c/o School of Management Università LIUC Carlo Cattaneo di Varese, Università Lum Jean Monnet di Bari Capitolo 43 Lucia BALDI Direttore Attività Formative - Professore a.c. C.d.L. in Infermieristica, Università degli Studi di Firenze, sezione di Pistoia Capitolo 8 Gina BATTISTI Docente C.d.L. in Infermieristica, Sapienza Università di Roma Capitolo 30 Maria Cristina BIGLIARDI Docente e Tutor C.d.L. in Infermieristica di Modena Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Capitolo 4 Marco BUGGI Direttore della Didattica Professionale del C.d.L. in Infermieristica Sede “Sant’Andrea” e “Sant’Andrea/INRCA”, Facoltà di Medicina e Psicologia, Sapienza Università di Roma Capitolo 12 Mariassunta CANNELLA Infermiere Area Critica U.O. Pronto Soccorso P.O. Melzo (Milano), A.O. Melegnano (MI) Capitolo 46 Leonardo CIGNA Infermiere libero professionista, Toscana Capitolo 9 Filomena CIPOLLA Docente del C.d.L. in Infermieristica, Sapienza Università di Roma Coordinatore infermieristico per i reparti di Stroke Unit, Neurocardiologia e Neuroriabilitazione Neuromed IRCCS, Pozzilli (Isernia) Capitolo 34 Lorella D’ALIESIO Docente e Coordinatore Didattico di Anno e Tutor del C.d.L. in Infermieristica sede di Cassino, Sapienza Università di Roma Capitolo 32 Alessandro DA FRE Professore a.c., Sapienza Università di Roma, Facoltà di Farmacia e Medicina e Facoltà di Medicina e Psicologia Coordinatore del Master di I livello Area Critica per Infermieri, Sapienza Università di Roma, Facoltà di Medicina e Odontoiatria Capitolo 5 Giorgio DE DOMINICIS Dirigente infermieristico, Responsabile della Ricerca e del Perfezionamento Infermieristico della ASL-RM-G Docente Med 45 Università di Roma Tor Vergata e Sapienza Università di Roma Capitolo 26 Daniels-I-XXXI XVI 04-08-2014 12:28 Pagina XVI Revisori dell’edizione italiana Concetta DE MEO Infermiere Coordinatore, Tutor IFO, Sapienza Università di Roma Capitolo 25 Ivano GIULIANI Docente di Infermieristica Generale e Teorie del Nursing C.d.L. in Infermieristica R di Terracina Capitolo 21 Anna Maria DEROSSI Coordinatore Attività Formative Professionalizzanti C.d.L. in Infermieristica Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Medicina e Chirurgia “A. Gemelli” di Roma Capitolo 22 Manila GUALTIERI Coordinatore Formazione Universitaria, Polo didattico USL 5, Pontedera (Pisa) Capitolo 44 Anne DESTREBECQ Ricercatore MED 45 Scienze Infermieristiche, Dipartimento delle Scienze Biomediche per la Salute, Università degli Studi di Milano Coordinatore didattico del C.d.L. in Infermieristica, Azienda Ospedaliera San Paolo, Milano Capitolo 2 Marco DI MUZIO Docente di Scienze Infermieristiche Direttore del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Facoltà di Farmacia e Medicina Sapienza, Università di Roma Capitolo 28 Anna DI SCALA Direttore delle Attività Formative e di Tirocinio, C.d.L. in Infermieristica, Polo Didattico di Pozzuoli, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Napoli “Federico II” Capitolo 10 Marcello FEDI Professore a.c. di Scienze Infermieristiche Generali, Cliniche e Pediatriche (MED 45), C.d.L. in Infermieristica, Scuola di Scienze della Salute Umana, Università degli Studi di Firenze Capitolo 36 Claudio FELLONE Docente, Coordinatore Didattico di anno e Tutor C.d.L. in Infermieristica di Cassino, Sapienza Università di Roma Docente C.d.L. in Infermieristica, Policlinico “A. Gemelli”, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma Capitolo 39 Paola FERRI Ricercatore Universitario MED 45 Coordinatore C.d.L. in Infermieristica di Modena Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Capitoli 4 e 27 Fiorella GAZZELLONE Coordinatore Didattico e Tutor I anno del C.d.L. in Infermieristica Sapienza Università di Roma, sede di Cassino Capitolo 37 Cristiana GIACANI Docente di Infermieristica delle Disabilità, C.d.L. in Infermieristica, sede “Sant’Andrea” Facoltà di Medicina e Psicologia, Sapienza Università di Roma Capitolo 12 Laura IACOROSSI Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche Direttore didattico del C.d.L. in Infermieristica sede IFO, Facoltà di Medicina e Odontoiatria, Sapienza Università di Roma Capitolo 25 Donatella IACOVISSI Coordinatore Infermieristico Poliambulatori Ospedalieri Ospedale Fabrizio Spaziani, Frosinone Docente del C.d.L. in Scienze Infermieristiche, Sapienza Università di Roma, sedi di Frosinone e di Cassino Capitolo 31 Patrizia INDIGENO Direttore Didattico e Docente del C.d.L. in Infermieristica Sapienza Università di Roma, sede di Cassino, Azienda USL Frosinone Capitolo 38 Loreto LANCIA Professore Associato di Scienze Infermieristiche, Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della Vita e dell’Ambiente, Università degli Studi dell’Aquila Capitolo 6 Sabina MAMBRETTI Tutor Didattico e Docente del Modulo di Infermieristica Applicata Corso Integrato di Medicina Clinica della Cronicità e Disabilità, C.d.L. in Infermieristica, Università degli Studi di Siena Capitolo 17 Daniela MARIANI Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche Coordinatore Didattico e Docente del C.d.L. in Infermieristica e Master di I livello Università di Roma Tor Vergata, Polo Didattico ASL ROMA G Capitolo 26 Giuseppe MARMO Coordinatore Didattico C.d.L.M. in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Università Cattolica del Sacro Cuore, Facoltà di Medicina e Chirurgia “A. Gemelli” di Roma Capitolo 22 Emanuele MAZZONI Blocco operatorio, Ospedale S. Jacopo ASL 3 Pistoia Capitolo 9 Rosa Mila MAZZOTTI Docente a.c. Università degli Studi di Pisa e Università degli Studi di Siena Capitolo 41 Daniels-I-XXXI 04-08-2014 9:44 Pagina XVII Revisori dell’edizione italiana Ginetto MENARELLO Coordinatore del C.d.L. in Infermieristica di Orbassano (TO) Capitolo 20 Sandra MEUCCI Docente e Coordinatore di Tirocinio Pratico, C.d.L. in Infermieristica, Università degli Studi di Pisa Capitolo 15 Alessandra MORICONI Docente di Scienze Infermieristiche, Sapienza Università di Roma Capitolo 28 Antonio NATARELLI Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche Coordinatore Didattico e Docente del C.d.L. in Infermieristica Università di Roma Tor Vergata, sede di Tivoli Capitolo 26 Maurilio PALLASSINI Responsabile della Didattica Professionalizzante, C.d.L.M. in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche, Università degli Studi di Siena Capitolo 17 Nunzio PANZERA Docente e Tutor C.d.L. in Infermieristica di Modena Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia Capitolo 27 Rita PAPETTI Direttore Didattico C.d.L. in Infermieristica, Facoltà di Medicina e Farmacia, Sapienza Università di Roma, sede di Frosinone Capitolo 35 Maria PARDUCCI Docente e Coordinatore del C.d.L. in Infermieristica Università degli Studi di Pisa Capitolo 29 Albina PATERNIANI Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche Coordinatore Didattico del C.d.L. in Infermieristica sede IFO, Facoltà di Medicina e Odontoiatria, Sapienza Università di Roma Capitolo 25 Cristina PETRUCCI Ricercatore di Scienze Infermieristiche, Dipartimento di Medicina Clinica, Sanità Pubblica, Scienze della Vita e dell’Ambiente, Università degli Studi dell’Aquila Capitolo 6 Marco PETTOROSSI Dottore in Infermieristica, IRCCS Neuromed, Pozzilli (Isernia) Capitolo 24 Edda Oliva PIACENTINI Direttore Didattico C.d.L. in Infermieristica, Gaeta/Formia, Sapienza Università di Roma Docente di Discipline Infermieristiche Capitolo 45 XVII Maria Rita PINNA Coordinatore Attività Professionalizzanti, C.d.L. in Infermieristica Università degli Studi di Cagliari Capitolo 33 Maria PISU Componente Staff di Coordinamento C.d.L. in Infermieristica, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Cagliari Coordinatore Infermieristico Chirurgia Generale AOU Monserrato Capitolo 18 Giuseppina PROTANI Docente C.d.L. in Infermieristica, Sapienza Università di Roma, sede di Frosinone Capitolo 3 Manuela RICCI Responsabile Formazione Infermieristica di Base Azienda USL 2, Lucca C.d.L. in Infermieristica e Master di I livello Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale, Università di Pisa Capitolo 14 Anna SPONTON Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche Docente di Scienze Infermieristiche e Coordinatore Didattico di sezione del C.d.L. in Infermieristica, Università degli Studi di Milano, A.O. G. Salvini di Garbagnate Milanese, Milano Capitolo 16 Maria Angela TOMA Coordinatore del Polo Formativo Ospedale Miulli, Acquaviva delle Fonti Coordinatore del Tirocinio teorico pratico e Docente C.d.L., Università di Bari Capitolo 23 Ernesta TONINI Direttore Didattico e Professore a.c. del C.d.L. in Infermieristica Sapienza Università di Roma, polo di Latina Capitolo 1 Marco VALDISERRI Infermiere Area Chirurgica AUSL 4 Prato Capitolo 9 Giovanna VENDITTI Dirigente dell’Assistenza Infermieristica, Direzione Sanitaria Ospedale “F. Veneziale” di Isernia Capitolo 40 Nadia VISANI Direttore Didattico e Docente del C.d.L. in Infermieristica Sapienza Università di Roma Capitolo 42 Giorgio ZANELLA Laurea Magistrale in Scienze Infermieristiche ed Ostetriche Referente per la Formazione, S.C. Formazione, Aggiornamenti e Progetti, Azienda Ospedaliera di Padova Capitolo 11 Daniels-I-XXXI XVIII 04-08-2014 12:28 Pagina XVIII Revisori dell’edizione italiana Hanno inoltre collaborato alla revisione Maria Giuseppe AMATO Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche Direttore Didattico del C.d.L. in Infermieristica “B” Facoltà di Medicina e Farmacia Sapienza Università di Roma Luigia CARBONI Dirigente U.O.C. Formazione Universitaria Asl Roma G Direttore del C.d.L. in Infermieristica Università degli Studi di Roma Tor Vergata Giuseppina CAROVILLANO Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche Docente e Vicedirettore del C.d.L. in Infermieristica Università degli Studi di Roma Tor Vergata Ospedale San Giovanni Battista ACISMOM Massimiliano CHIARINI Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche Direttore Didattico del C.d.L. in Infermieristica Sapienza Università di Roma Clorinda Claudia COSTANTINI Docente di Infermieristica in Area Medica e in Area Chirurgica (MED 45) Sapienza Università di Roma, plesso “S” Sabina Universitas Loredana FABRIANI Direttore del C.d.L. in Scienze Infermieristiche e Ostetriche Azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini Sapienza Università di Roma Lucia FARINA Direttore delle Attività Formative Pratiche e di Tirocinio, C.d.L. in Infermieristica, polo didattico Monaldi AOR “dei Colli” Facoltà di Medicina e Chirurgia, Seconda Università di Napoli Tamara FRANZA Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche Dottore in Scienze dell’Educazione Coordinatore Didattico e Docente del C.d.L. in Infermieristica Università degli Studi di Roma Tor Vergata, sede di Tivoli Anna Maria IANNICELLI Direttore delle Attività Formative Pratiche e di Tirocinio, C.d.L. in Infermieristica sede centrale, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Napoli “Federico II” Gesualda LA PORTA Direttore delle Attività Formative Pratiche e di Tirocinio, C.d.L. in Infermieristica, polo AORN “A. Cardarelli” Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università degli Studi di Napoli “Federico II” Loriana LATTANZI Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche Docente e Coordinatore Teorico-Pratico del C.d.L. in Infermieristica Università degli Studi di Roma Tor Vergata, sede di Ostia Marina LAUTIZI Tutor Didattico del C.d.L. in Infermieristica Università degli Studi di Roma Tor Vergata, sede di Frascati Letizia MALLIA Direttore del C.d.L. in Infermieristica Università degli Studi di Roma Tor Vergata, sede di Frascati Gigliola MARTINELLI Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche Direttore Didattico e Docente del C.d.L. in Infermieristica Sapienza Università di Roma, sede di Ostia Danila MASSENTI Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche Dirigente della Formazione di Base per le Professioni Sanitarie Complesso Ospedaliero San Giovanni Addolorata Sapienza Università di Roma Cinzia NAPOLI Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche Professore a.c. di Discipline Infermieristiche Sapienza Università di Roma Direttore Didattico del C.d.L. in Infermieristica Coordinatore Infermieristico ASL RMF Cesare PAPARUSSO Docente di Discipline Infermieristiche e Management Infermieristico Policlinico “A. Gemelli”, Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma Sapienza Università di Roma Università degli Studi di Roma Tor Vergata Elena PORCÙ Dottore Magistrale in Scienze Infermieristiche e Ostetriche Coordinatore Didattico del C.d.L. in Infermieristica IDI Università degli Studi di Roma Tor Vergata Virginia ROSSI Direttore delle Attività Formative Pratiche e di Tirocinio, C.d.L. in Infermieristica, polo didattico “G. Pascale” Facoltà di Medicina e Chirurgia, Seconda Università di Napoli Serenella SAVINI Dottorato di Ricerca in Scienze Infermieristiche Direttore Didattico del C.d.L. in Infermieristica Sapienza Università di Roma, sede di Bracciano Daniels-I-XXXI 01-08-2014 17:27 Pagina XIX Prefazione Basi dell’assistenza infermieristica è un testo completo creato per gli studenti di Infermieristica che sviluppa gli argomenti di base nella pratica assistenziale infermieristica. Questa seconda edizione continua nella sua opera di aggiornamento più recente, quale revisione della precedente. Gli argomenti di maggior interesse sono trattati e presentati in maniera ancora più accurata rispetto alla prima edizione. Il testo fornisce al lettore una fonte di informazioni perfettamente organizzata per aiutare a comprendere le procedure e le relative conoscenze richieste per divenire un professionista responsabile nell’assistenza infermieristica. Il nuovo secolo evolve ed il sistema di erogazione delle cure e dei servizi sanitari diventa sempre più complesso. I numerosi progressi tecnologici rappresentano una sfida, così come altrettanto importanti sono le differenti situazioni che riguardano le persone a cui gli infermieri devono adattare l’assistenza al fine di fornire loro un riferimento efficace, efficiente e sicuro. Mentre la degenza per cure complesse ed intensive si è abbreviata, sono cresciuti i livelli di attenzione nei confronti di quella percentuale di pazienti che ricorre a cure e servizi nei poliambulatori e sul territorio. Anche la richiesta di cure domiciliari è in netto aumento. Inoltre, si riscontra una carenza di infermieri qualificati in tutte le aree specifiche dell’assistenza. L’infermieristica dovrà abbracciare tutte queste sfide preparando professionisti che nel futuro siano in grado, non solo di fornire un livello qualitativo dell’assistenza elevato ed adeguato ai tempi, ma anche di ricoprire ruoli di coordinamento e dirigenza delle attività stesse. dei contenuti, nonché uno strumento per acquisire maggiore consapevolezza delle proprie abilità rispetto alle conoscenze teoriche. Il contenuto del volume viene presentato in una cornice pedagogica che richiama varie modalità di apprendimento per ciascuno studente. I riferimenti a siti web e le procedure mostrate per step all’interno del testo, sono esempi della metodologia d’apprendimento che tende ad ottimizzare ciò che viene appreso nel corso della lettura stessa. Inoltre un’ampia varietà di argomenti che si focalizzano sulla funzione educativa nei confronti del paziente, sulla ricerca e sulla risoluzione delle criticità (problem solving), tra le altre cose favorisce una efficace pratica assistenziale e sviluppa il pensiero critico del lettore. Il libro ruota attorno alla figura del paziente in una prospettiva olistica che incoraggia lo studente infermiere a vedere ogni persona come una risorsa nella promozione alla salute e al benessere, in aggiunta alla messa a fuoco del bisogno della prevenzione di malattie e di una gestione efficace di tutti i livelli di assistenza. L’analisi del caso clinico alla fine di ogni capitolo fornisce un pratico scenario sintetico per l’applicazione dei concetti appresi. Le pagine interamente colorate, una gradevole impostazione visiva delle immagini unitamente a schede che illustrano i punti essenziali ed infine i riferimenti tutoriali, impegnano lo studente ad un uso semplice e immediato dello strumento. Le informazioni e i processi d’apprendimento, in connessione con le abilità pratiche dello studente favoriscono il ruolo attivo, partecipato e lo sviluppo di una professionalità assistenziale etica e responsabile. Premessa Organizzazione del testo Basi dell’assistenza infermieristica nasce dall’esigenza degli autori che durante la loro lunga esperienza di insegnamento hanno voluto offrire agli studenti un approccio accurato ed organizzato Il testo comprende 46 capitoli che sono organizzati in due grandi sezioni divise in 17 unità didattiche. La Sezione I, Fondamenti dell’infermieristica comprende i contenuti che vanno dal capitolo 1 Daniels-I-XXXI XX 01-08-2014 17:27 Pagina XX Prefazione al 29 e fornisce gli elementi base dell’organizzazione infermieristica. La Sezione II, Assistenza alle funzioni della persona comprende i contenuti che vanno dal capitolo 30 al 46 ed utilizza i modelli funzionali della salute di Gordon, che mettono a fuoco gli aspetti di organizzazione, ideazione e concettualizzazione del processo di assistenza. Sezione I: Fondamenti dell’infermieristica Unità I - I fondamenti della pratica infermieristica (Capitoli dall’1 al 7) introduce lo studente nel panorama dell’assistenza infermieristica e getta le fondamenta per l’apprendimento delle procedure e delle tecniche. I primi due capitoli descrivono il percorso storico della professione e forniscono un quadro generale del sistema organizzativo dell’assistenza. Il capitolo 3 è ricco di informazioni che descrivono il contesto teorico della pratica assistenziale. Il capitolo 4 enfatizza l’importanza della relazione tra infermiere e pazienti. Il capitolo 5 descrive le implicazioni dello sfondo sia culturale che etnico dei pazienti, con particolare attenzione alla multiculturalità della odierna e complessa società. I capitoli 6 e 7 esaltano il valore di una pratica basata sull’evidenza scientifica, le sfide e i vantaggi dell’applicazione di sistemi informativi e tecnologici avanzati. Unità II - Il processo infermieristico e il Decision Making (Capitoli dall’8 al 14) analizza la gestione clinica dei pazienti, il processo specifico della pratica infermieristica e gli elementi di conoscenza necessari a documentare correttamente la pratica infermieristica. Unità III - L’assistenza al paziente nel corso delle diverse fasi della vita (Capitoli dal 15 al 17) tratta argomenti di infermieristica nelle tre principali fasi della vita umana: pediatrica, adulta e geriatrica. Ciascuno dei tre capitoli fornisce informazioni che spiegano le diverse considerazioni specifiche rispetto all’età, allo sviluppo e alla senescenza della persona. Unità IV - Contesti assistenziali (Capitoli dal 18 al 21) include la rilevazione dei bisogni di assistenza infermieristica individuali e il ruolo degli infermieri nelle differenti aree specifiche di cura. Il capitolo 18, relativo all’assistenza perioperatoria, fornisce informazioni sulla preparazione dell’operando all’atto chirurgico, con un approccio semplice e comprensibile in un’area specifica all’assistenza fortemente influenzata dalla tecnologia. Il capitolo 19 si occupa dell’assistenza riabilitativa e viene posto in evidenza come quest’area assuma sempre maggiore importanza come conseguenza del crescente numero di pazienti anziani. Infine, i Capitoli 20 e 21 mettono a fuoco la sempre maggiore richiesta di assistenza a domicilio e lo sviluppo di modelli di assistenza infermieristica di comunità. Unità V - Leadership infermieristica (Capitoli 22 e 23) fornisce aggiornamenti necessari a comprendere ed interpretare il nuovo ruolo di leadership degli infermieri nel panorama delle attività di cura ed assistenza. In particolare il capitolo 22 esamina il sistema di garanzia della salute e delle prestazioni assistenziali, mentre il capitolo successivo evidenzia come le funzioni degli infermieri coinvolti siano manageriali e di responsabilità nelle politiche sanitarie. Al professionista infermiere spetta un ruolo di continua e maggiore responsabilità quale leader di tutte le professioni sanitarie non mediche. Unità VI - Concetti di nursing in ambito diagnostico e terapeutico (Capitoli dal 24 al 29) sviluppa vari argomenti di interesse pertinente alla pratica infermieristica. Nel capitolo 24 sono forniti i principi di base del controllo e della prevenzione delle infezioni correlate alle pratiche assistenziali. Il Capitolo 25, invece, tratta le tecniche diagnostico-terapeutiche, mentre il capitolo 26 indirizza il lettore verso quegli elementi necessari per l’educazione del paziente nella pratica infermieristica. L’importanza del valore dei diversi esami diagnostici è evidenziata nel capitolo 27. Il capitolo 28 descrive i principi base della somministrazione dei farmaci e, infine, il capitolo 29 fornisce informazioni riguardanti le terapie alternative e complementari. Sezione II: Assistenza alle funzioni della persona Unità VII - Percezione e mantenimento della salute (Capitoli 30 e 31) tratta il primo modello sanitario funzionale che mette in risalto l’importanza del mantenimento della salute e del benessere (capitolo 30) e il tema che riguarda la qualità e la sicurezza dell’assistenza nei confronti del malato e degli operatori stessi e dell’ambiente (capitolo 31). Unità VIII - Nutrizione e Metabolismo (Capitoli dal 32 al 34) analizza importanti elementi del modello nutrizionale-metabolico. Il Capitolo 32 fornisce informazioni sulle funzioni dei fluidi corporei e degli elettroliti. Il Capitolo 33 mette a fuoco gli aspetti nutrizionali nell’assistenza al paziente. Infine il Capitolo 34 mostra le complicanze associate al mancato mantenimento dell’integrità cutanea e mostra anche la cura e la guarigione delle ferite. Unità IX - Eliminazione (Capitolo 35) descrive i modelli di eliminazione fisiologica, focalizzandosi Daniels-I-XXXI 04-08-2014 9:44 Pagina XXI Prefazione sullo svuotamento sia intestinale che urinario nelle pratiche di cura e assistenza del paziente. Unità X - Attività-esercizio fisico - (Capitoli 36 e 37) fornisce spiegazioni circa i modelli di attività ed esercizio fisico. Nello specifico, il Capitolo 36 fornisce importanti conoscenze che riguardano i principi di biomeccanica e i problemi di mobilizzazione attiva e passiva della persona, mentre il Capitolo 37 aggiunge importanti implicazioni infermieristiche sui problemi di ossigenazione specifici per le funzioni cardiovascolare e respiratoria. Unità XI - Sonno-riposo (Capitolo 38) è indirizzato ai modelli e ai ritmi di sonno-veglia e al riposo e alla loro importanza per la salute globale del paziente. Unità XII - Cognizione-percezione (Capitoli 39 e 40) tratta i modelli cognitivi e percettivi. In particolare nel Capitolo 39 sono esplorati gli elementi connessi alle sensazioni e alle percezioni e fornite conoscenze riguardanti le condizioni dei pazienti stessi. Nel Capitolo 40 vi sono specifiche informazioni riguardanti le implicazioni del dolore e l’associata assistenza infermieristica diretta a sollevare il paziente dal dolore e a gestirne i principali effetti negativi. Unità XIII - Autopercezione e concetto di sé (Capitolo 41) descrive i modelli di autopercezione e autocontrollo nonché le implicazioni legate all’assistenza infermieristica diretta ai pazienti con alterazioni del concetto di sé. Unità XIV - Ruolo-relazione (Capitoli 42 e 43) tratta i modelli del ruolo-relazione. Il Capitolo 42 riconosce i diversi ruoli assunti dai pazienti e introduce il concetto di integrazione socio-assistenziale inteso come massima integrazione tra gli interventi di tipo sociale e quelli di tipo sanitario. Il Capitolo 43 esamina le ripercussioni della perdita e del lutto sulla persona e descrive gli stati di angoscia e le diverse fasi relative al paziente e alle sue condizioni di terminalità o di morte improvvisa. Unità XV - Sessualità e riproduzione – (Capitolo 44) affronta i temi della sessualità e della riproduzione. Sono descritte l’importanza della sessualità per il genere umano e le implicazioni nell’assistenza infermieristica, in modo aperto e sensibile. Unità XVI - Coping e tolleranza allo stress (Capitolo 45) descrive modelli utili a reagire e fronteggiare le situazioni stressanti per l’organismo. Sono evidenziati gli effetti provocati dallo stress e dall’ansia e inoltre viene enfatizzato il ruolo centrale dell’infermiere che assiste i pazienti nel saper affrontare e gestire l’ ansia e nel saper adattarsi alle situazioni stressanti. Unità XVII - Valori, credenze, spiritualità e religiosità (Capitolo 46) esamina i modelli legati ai XXI propri valori e alle proprie credenze. La fede e la religiosità del paziente vengono tenute in alta considerazione così come le conseguenze che possono avere sull’assistenza infermieristica dei pazienti, specie per il loro equilibrio globale che comprende il bisogno di spiritualità. Appendice: Mappa concettuale Un dettagliato Glossario completa il volume. Caratteristiche del testo Il testo stimola il pensiero critico, l’autoriflessione e spinge lo studente ad una capacità di sintesi e di applicazione delle informazioni fornite. L’insieme di questi elementi ha lo scopo di creare quindi un valido supporto per l’apprendimento così che lo studente possa passare agevolmente dalla teoria alla pratica professionale. Competenze: sono obiettivi didattici espressi sempre all’inizio di ogni singolo capitolo al fine di illustrare le principali competenze da acquisire. Indirizzano lo studio e sono indispensabili per l’organizzazione dei contenuti. Parole chiave: sono elencate all’inizio del capitolo per evidenziare i termini di particolare importanza per il lettore. Inoltre questi termini sono definiti nel glossario come ulteriore riferimento. Studio del Caso/Piano di assistenza infermieristica: include esempi di casi clinici che comprendono la descrizione delle storie e delle esperienze, la valutazione dei dati fisici e dei risultati di laboratorio. L’analisi di questi casi impegna lo studente a ideare, realizzare e valutare un reale e pratico processo decisionale valorizzando così il ruolo fondamentale dell’infermiere nel processo di cura ed assistenza soprattutto relativamente alla sfera clinica. Fermati e Pensa: si tratta di riquadri che incoraggiano la capacità critica e la riflessione. La valutazione di tali questioni critiche stimola la ricerca di interventi risolutivi di un determinato problema (problem solving) sostenendo così la logicità e la sequenzialità del processo decisionale (decision making) clinico. Strategia infermieristica: tali riquadri riguardano specifici interventi assistenziali ed offrono un’ampia varietà di raccomandazioni, consigli, suggerimenti e strategie per la più appropriata assistenza al paziente. Educazione del paziente: questi spunti presentano in modo conciso interventi educativi per i pazienti, la famiglia, o le persone di supporto utili a migliorare o mantenere la salute. Focus sulla pratica clinica: questi avvisi esprimono in maniera sintetica informazioni di allarme Daniels-I-XXXI XXII 01-08-2014 17:27 Pagina XXII Prefazione per l’infermiere, incluse le situazioni di emergenza e quelle a rischio di vita. Riflessioni del paziente: si tratta di veri e propri aneddoti che descrivono esperienze in prima persona di pazienti durante il ricorso alle prestazioni del sistema socio-sanitario. Ciascun esempio presenta uno scenario breve che include citazioni reali e riflessioni sui sentimenti del paziente, con domande, dubbi e preoccupazioni che rendono più aderente alla realtà le situazioni descritte. Focus sul benessere: tali indicazioni racchiudono concetti relativi al benessere e alla promozione alla salute attraverso un approccio infermieristico alla persona di tipo olistico e, più semplicemente, attraverso la prevenzione delle malattie. Questioni legali ed etiche: sono evidenziate le implicazioni legali, etiche e deontologiche che si presentano in determinati contesti dell’assistenza infermieristica. Considerazioni sulle varie fasi della vita: in un formato breve e narrativo informano il lettore sui problemi assistenziali legati nelle diverse fasi di vita (bambino, adoloscente, adulto, anziano). Assistenza domiciliare/territoriale: si tratta di schede che illustrano informazioni fondamentali per l’infermiere che si occupa di assistenza domiciliare o di infermieristica di comunità. Obiettivo di ricerca: fornisce una sinossi valida sugli studi e sulle ricerche più recenti, ampliando le conoscenze sperimentali di pratica basata sull’evidenza scientifica che è alla base della moderna scienza infermieristica. Fonti di riferimento sono le riviste specializzate che aiutano lo studente nel sostenere le conoscenze di base per l’apprendimento. Procedure: si tratta di istruzioni dettagliate - fase per fase - su come si applicano le specifiche competenze. Concetti chiave: evidenziano i contenuti principali del capitolo ed indirizzano il lettore nella revisione delle informazioni. Revisione: domande e attività: offrono al lettore una opportunità per valutare ciò che è stato appreso nel capitolo. Risorse del web: fornite alla fine di ogni capitolo per maggiore assistenza al lettore ed ulteriore ricerca o approfondimento di un determinato argomento di pratica clinica. Referenze bibliografiche: al termine di ogni capitolo, dopo le fonti web, seguono le citazioni dei documenti di testo quali fonti bibliografiche di riferimento. Daniels-I-XXXI 01-08-2014 17:27 Pagina XXIII Ringraziamenti Vorremmo per prima cosa esprimere il nostro apprezzamento ai due nuovi co-autori, Ruth Grendell e Fred Wilkins, per la loro tenacia ed esperienza come supervisori, i quali hanno contribuito a questo progetto. Entrambi gli autori hanno mantenuto un livello elevato di professionalità perseguendo il completamento della seconda edizione di questo testo di Basi dell’assistenza infermieristica. Vorremmo ringraziare tutti coloro che hanno fornito un contributo per la realizzazione di questo testo completo, per il tempo e lo sforzo, condividendo la loro conoscenza acquisita nel corso degli anni. Desideriamo anche ringraziare i revisori per l’accurata rilettura dei ma- noscritti e i preziosi commenti aggiunti all’opera. Un ringraziamento lo dobbiamo ai membri del Delmar Cengage Learning, che hanno lavorato con noi rendendo questo testo realizzabile. Steve Helba (acquisitions editor) e Patty Gaworecki (developmental editor), due persone eccezionali che con la loro esperienza e professionalità ci hanno guidato ed assistito in questo progetto. Vogliamo ringraziare in modo particolare le nostre famiglie per le loro posizioni e azioni di supporto nel sostenerci durante la realizzazione di quest’opera. Ci hanno incoraggiato in ogni fase della stesura con atteggiamenti e parole positive. Per questo gliene siamo grati. Daniels-I-XXXI 01-08-2014 17:27 Pagina XXIV Gli Autori Dr. Rick Daniels Il Dr. Rick Daniels ha conseguito la sua Laurea in Scienze Infermieristiche presso la sede didatticoformativa dell’Università dell’Oregon, a Portland, un Master in Scienze Infermieristiche all’Università di San Diego in California e un Dottorato di Ricerca in Infermieristica nell’Università di Austin in Texas. Ha insegnato discipline infermieristiche nelle scuole associate, per diplomati e universitari nonché ai corsi per le Lauree Specialistiche per Infermieri. Il Dr. Daniels ha insegnato le seguenti discipline: fondamenti di infermieristica, infermieristica in medicina e chirurgia, fisiopatologia e farmacologia. Ha svolto diversi programmi di ricerca. Ha svolto attività didattica pure con metodiche diverse da quelle tradizionali, inclusa la formazione a distanza, e mediante servizi per corrispondenza nelle classi. Ha anche tenuto numerosi seminari e studiato argomenti inerenti lo stato di salute e le malattie degli adulti. Ha tenuto conferenze in tutti gli Stati Uniti come motivatore ed ha presentato poster per organizzazioni nazionali (ad es. AORN, NLN Educators Conference). Il Dr. Daniels organizza corsi di pratica clinica in area critica, nel settore dell’emergenza e nelle aree chirurgiche (sale operatorie). La sua pratica clinica viene mantenuta ed aggiornata grazie all’attività di assistenza infermieristica in qualità di Colonnello dell’Oregon Army National Guard. Riveste anche la carica di Deputato del Comando dello Stato dell’Oregon sotto la supervisione dei Chirurghi dell’Oregon. Le sue principali ricerche riguardano il concetto della promozione alla salute. Ha ricevuto tre premi per il Dipartimento della Difesa per la realizzazione di programmi di promozione alla salute con le Guardie Nazionali. Ha pubblicato numerosi articoli su riviste specializzate per infermieri ed è autore di diversi testi di infermieristica. È membro ufficiale di organizzazioni infermieristiche come la Sigma Theta Tau e l’American Nursing Association. Il Dr. Daniels è attualmente professore associato titolare della cattedra alla Scuola Infermieri presso l’Università di Scienze della Salute dell’Oregon. Daniels-I-XXXI 04-08-2014 13:10 Pagina XXV Gli Autori XXV Ruth N. Grendell Ruth Grendell si è laureata in Scienze Infermieristiche all’Università Statale di San Diego, California, luogo in cui ha anche conseguito un Master in Infermieristica e un Dottorato di Ricerca in Scienze Infermieristiche. Ha insegnato sia agli studenti del corso di base che a quelli della Laurea Specialistica insegnamenti integrativi e complementari, nonché ai diplomi di infermieristica per il personale militare. Ha svolto attività didattica per le seguenti discipline: fondamenti di farmacologia, infermieristica clinica specialistica in medicina e chirurgia, management, discipline dell’area etico-deontologica e medico-legale, metodologia della ricerca all’Università Point Loma Nazarene di San Diego. Attualmente è docente con metodologie residenziali tradizionali e innovative a distanza ai corsi di perfezionamento dell’Università di Phoenix. Ha anche collaborato alla definizione del core-competence di apprendimento in sala operatoria ed ha sviluppato un programma di certificazione della formazione. La sua esperienza clinica è stata dapprima nei contesti di cura intensiva medico-chirurgica, poi sala operatoria e pronto soccorso. Mantiene aggiornate le sue conoscenze e abilità attraverso brevi viaggi-missione attraverso gli Stati Uniti così come in molti paesi dell’Africa, in Romania e Albania, in America Centrale e Sud America, ed infine in Cina e India. In virtù di questi viaggi e missioni ha l’opportunità di svolgere attività didattica rivolta a studenti infermieri di alcuni di questi paesi ed ha collaborato sia nella preparazione del materiale di studio sia nell’elaborazione dei programmi ufficiali di Infermieristica. È membro della Association of California Nurse Leaders e della Sigma Theta Tau International. Attualmente è impiegata al servizio del Consiglio Consultivo per identificare e catalogare i bisogni dei servizi infermieristici nei diversi paesi. È curriculum consultant ed autrice di molti testi infermieristici e collabora all’advisory boards di due organizzazioni locali. È Presidente del College di Infermieristica di San Diego in California, e del Campus dell’Università di Phoenix. Daniels-I-XXXI XXVI 04-08-2014 13:10 Pagina XXVI Gli Autori Fredrick R. Wilkins Fred Wilkins ha conseguito la sua laurea in Scienze Infermieristiche al Southern Oregon State College e un Master in Infermieristica presso l’Università di Phoenix. Attualmente mantiene la sua posizione di Infermiere Responsabile della sala operatoria al VA Roseburg Healthcare System di Roseburg nell’Oregon. In virtù di questo ruolo egli gestisce la sala operatoria, la sala risveglio, il servizio per le gastroscopie, la gestione e la distribuzione di materiale, e le aree cliniche di chirurgia. È particolarmente riconoscente al suo staff di collaboratori per le capacità dimostrate nel lavoro e per il grande spirito di dedizione. Grazie a loro sono stati raggiunti risultati di successo nel proprio servizio. Wilkins ha messo sempre a disposizione la sua esperienza come Ufficiale Infermiere nella Oregon Army National Guard per cui, con tale ruolo, porta avanti programmi di addestramento per i medici di ospedali da campo ed insegna ai corsi di rianimazione cardiopolmonare (BLS_D) e primo soccorso militari. Il suo attuale grado militare è di Luogotenente-Colonnello. È particolarmente impegnato nella salvaguardia delle vite di giovani uomini e donne che si sono arruolati nelle forze armate, un ruolo a cui tiene molto. Mr. Wilkins ha avuto un riconoscimento nazionale come infermiere di area operatoria (CNOR) ed è stato membro per lungo tempo dell’associazione degli infermieri di sala operatoria. È anche iscritto alla facoltà della american Heart Association (AHA). Ha fornito il suo contributo nella realizzazione di diversi testi di infermieristica e possiede grande passione per la pratica basata sull’evidenza scientifica e per i processi di formazione continua del personale. Daniels-I-XXXI 01-08-2014 17:27 Pagina XXVII Come usare questo testo FERMATI E PENSA Comunicazione efficace • Quali parole possono essere usate per facilitare una comunicazione efficace? • Come si può avere la certezza, in un arco di tempo limitato, di aver compreso quello che il paziente intendeva dire? • Come si può essere certi che il paziente abbia compreso quello che si intendeva dire? • Quale potenziale danno potrebbe scaturire da un malinteso? Fermati e pensa Leggendo il testo non sempre ti fermi a pensare in modo critico. La struttura iconografica perciò prevede dei riquadri nei quali vengono descritte situazioni particolari del paziente o argomenti che permettono di partecipare attivamente al processo decisionale infermieristico. Ogni esempio presenta domande che stimolano a riflettere sul contenuto del capitolo stesso e a formulare le relative risposte. STRATEGIA INFERMIERISTICA L’uso di un linguaggio comune Strategia infermieristica In ogni settore ci sono molti suggerimenti utili che assistono il professionista perché agisca in modo più efficace ed efficiente possibile. Nel riquadro “strategia infermieristica” vi è una lista di specifici interventi assistenziali oltre che un’ampia varietà di suggerimenti, consigli e strategie che possono aiutare nell’esercizio professionale. È utile condividere queste idee con un collega. • Creare una lista di riferimento di termini accettati, facilmente consultabile. • Rendere facile l’accesso alle diagnosi NANDA e i testi di riferimento per obiettivi e interventi. • Mettere a disposizione un dizionario di infermieristica (es. il Taber). • Organizzare continui programmi formativi per il miglioramento della qualità del personale e rivedere la formulazione della documentazione. Da: Estes, M.E.Z. (2006). Health assessment & physical examination (3rd ed.). Clifton Park, NY: Delmar Cengage Learning. Daniels-I-XXXI XXVIII 01-08-2014 17:27 Pagina XXVIII Come usare questo testo EDUCAZIONE DEL PAZIENTE Educazione del paziente I pazienti beneficiano enormemente dalla conoscenza della cura di sé e gli infermieri che forniscono informazioni in maniera collaborativa promuovono lo stato I seguenti suggerimenti sono oggetto di discus- di salute. Nei riquadri “educazione del paziente” vensione con i pazienti al fine di seguire la giusta die- gono elencati importanti interventi educativi di supta per un “cuore sano”: porto per i pazienti, la famiglia o la comunità, necessa comprendere i termini di una corretta dieta ri a preservare o migliorare lo stato di salute. Sono molto importanti le istruzioni sul come fornire infor leggere sempre le etichette dei cibi mazioni ai pazienti sul benessere e prepararli per le ridurre il consumo di sale procedure o i risultati. Temi di educazione sanitaria per un “cuore sano” limitare l’assunzione di grassi e colesterolo comprendere l’importanza del potassio tenere nota di quanto e cosa si beve scegliere una dieta equilibrata per il cuore “mangiare fuori” in modo salutare FOCUS SULLA PRATICA CLINICA American Heart Association (2007). Retrieved from http://www.americanheart.org. Gioco terapeutico Focus sulla pratica clinica Come professionisti della salute, si dovrà essere in grado di reagire immediatamente in particolari situazioni per assicurare al paziente salute e sicurezza. Fare attenzione a questo aspetto perché si presenterà e bisognerà identificare e rispondere a situazioni critiche in prima persona, in maniera efficiente ed efficace. RIFLESSIONI DEL PAZIENTE Il gioco terapeutico è costituito da una serie di attività speciali che aiutano il bambino ad esprimere le paure, i conflitti ed i sentimenti. Questa tecnica è particolarmente utile con i bambini più piccoli che non hanno ancora acquisito le capacità verbali per esprimere i sentimenti che solitamente accompagnano gli stati di malattia, ospedalizzazione, o situazioni traumatiche. DeLaune, S. & Ladner, P. (2006) Fundamentals of nursing (3rd edition). Clifton Park, NY: Delmar Cengage Learning. Un diabetico dimesso con multiterapia Al signor Rossi è stato appena diagnosticato il diabete manifestatosi in età adulta dopo essere stato ricoverato per una crisi iperglicemica. Dopo la stabilizzazione e la certezza della diagnosi, è stato dimesso. Tornato a casa, ha detto a sua moglie, “sono stato mandato a casa con così tante medicine che ho difficoltà ad organizzare la terapia. Mi hanno fornito istruzioni scritte, ma non le ho affatto capite. Mi sento confuso.” Cosa occorrerebbe dire al paziente? Riflessioni del paziente Il punto di vista dei pazienti è estremamente importante e permette di comprendere meglio la loro condizione. Questi riquadri presentano scenari e citazioni reali e consentono di rappresentare le emozioni e i sentimenti associate alle condizioni dei pazienti. Usate questi esempi per personalizzare il vostro approccio assistenziale Daniels-I-XXXI 01-08-2014 17:27 Pagina XXIX Come usare questo testo FOCUS SUL BENESSERE Promuovere l’introduzione di fibre Si possono prevenire una varietà di disturbi con un’adeguata introduzione di fibre, e la promozione della salute aumenta grazie all’aderenza a modelli di dieta ad alto contenuto di fibre. Si deve ricordare che molti modelli dietetici tipici nella cultura occidentale non includono un adeguato apporto di fibre, ed è necessario valutare i pazienti a questo proposito. I pazienti devono essere educati rispetto a quali cibi sono ricchi di fibre ed essere incoraggiati ad aumentare l’assunzione di fibre. XXIX Focus sul benessere Ci sono molti pazienti le cui malattie determinano problematiche tali per cui gli infermieri non sempre si soffermano a considerare quali implicazioni queste possano avere sullo stato di benessere e sulla promozione della salute del singolo. Questi riquadri racchiudono concetti ed informazioni sulla promozione alla salute nel tentativo di organizzare tutti gli interventi orientati alla partecipazione del paziente stesso ai piani di prevenzione, cura e riabilitazione. QUESTIONI LEGALI ED ETICHE Roth, R., & Townsend, C. (2007). Nutrition & diet therapy (9th ed). Clifton Park, NY: Delmar Cengage Learning Controllo delle infezioni Questioni legali ed etiche Il sistema di erogazione di assistenza presenta numerosi problemi etici e legali che l’infermiere deve imparare a considerare nello svolgimento della pratica clinica. Questi riquadri descrivono situazioni di pazienti che facilitano la riflessione sulle implicazioni etico-deontologiche e medico-legali di chi eroga prestazioni assistenziali. Fate vostre queste riflessioni al fine di una maggiore responsabilità professionale. CONSIDERAZIONI SULLE VARIE FASI DELLA VITA Valutare gli anziani a rischio di cadute Un elemento importante nella valutazione in corso di svolgimento dei pazienti anziani è la stima del rischio di cadute. Le domande seguenti possono aiutare a determinare la serietà di questo rischio: • Quali farmaci vengono attualmente prescritti al paziente, e quali sono i loro effetti sul sistema nervoso centrale? • Il paziente ha problemi legati all’eliminazione, come l’incontinenza? • Lo stato mentale del paziente ha recentemente cambiato il suo orientamento temporale e spaziale? • Il livello di mobilità del paziente richiede assistenza con strumenti come un bastone, un deambulatore o una sedia a rotelle? • Se il paziente è già caduto in passato, quali furono le cause che hanno provocato la caduta? Gli infermieri fronteggiano dilemmi etici ogni giorno. Garantire assistenza etica relativa al controllo delle infezioni è stato riassunto in 4 passi: 1. Non andare a lavoro quando si è malati 2. Proteggere se stessi e gli assistiti mediante l’igiene delle mani 3. Monitorare e discutere dei problemi perché il silenzio uccide 4. Realizzare che l’assistenza ai malati comporta anche rischi per l’operatore sanitario stesso Tutti gli infermieri dovrebbero domandarsi come si comporterebbero se messi di fronte a questi dilemmi. Ludwick, R. & Cipriano, M.S. (2007). What would you do? Ethics and infection control. Online journal of Issues in Nursing, 12(1), 1. Considerazioni sulle varie fasi della vita È importante identificare le modalità corrette e specifiche relative all’assistenza nei confronti del paziente nelle diverse fasi della vita. Ci sarà necessità di considerare aspetti riguardanti la sfera psicologica relativamente alle diverse età. Queste considerazioni saranno di ausilio per il personale addetto all’assistenza infermieristica. Daniels-I-XXXI XXX 01-08-2014 17:27 Pagina XXX Come usare questo testo OBIETTIVO DI RICERCA Obiettivo di ricerca Titolo dello studio: Sviluppo e valutazione di un sistema di educazione orientato al paziente diabetiLa pratica clinica basata sull’evidenza scientifica è co. essenziale per lo sviluppo delle conoscenze e la crescita professionale di un infermiere. Quando leggerete gli obiettivi di ricerca, ricordatevi di focalizzare Scopo dello studio: Sviluppare e valutare una piattaforma web, orientata al paziente per la gestione l’attenzione sugli elementi della ricerca presentati e cercate di applicarli in modo appropriato nella pratidel diabete (POEM). ca clinica. Autori: I.I.Lee, Y.T. Yeh, C.T. Liu, & P.L. Chen. Metodi: È stato utilizzato uno studio al fine di valutare i risultati del sistema d’intervento. I pazienti affetti da diabete di tipo 2 erano stati reclutati e assegnati al gruppo sperimentale e al gruppo di controllo. Tra i due gruppi sono stati comparati risultati dei test di laboratorio (glicemia a digiuno, HbA1c, colesterolo totale, trigliceridi (TG), e lipoproteine ASSISTENZA DOMICILIARE/TERRITORIALE Assistenza domiciliare/territoriale I pazienti sia nella comunità che a domicilio richiedono specifiche attenzioni. Molte volte questi luoghi differenti richiedono un certo adattamento e tecniche particolari per l’assistenza infermieristica. Nel leggere gli esempi riportati, interiorizzerete questi principi applicandoli nella pratica clinica. Adattamento all’ambiente domiciliare Gli infermieri sono abituati ad avere facile accesso a materiale ed attrezzature che, però, non sempre sono disponibili in caso di assistenza domiciliare. Per esempio, quando si effettua il cambio di una medicazione a casa del paziente, il lavandino e il contenitore per lo smaltimento dei rifiuti potrebbero non essere vicini. Bisogna, quindi, ricordarsi di portare 1) gel antisettico e 2) buste rifiuti con lacci. Anderson, P., & Mignor, D., (2007). Home care nursing: Using an accreditation approach. Clifton Park, NY: Delmar Cengage Learning. REVISIONE: DOMANDE E ATTIVITÀ 1. Che tipo di valutazione l’infermiere deve fare Revisione: domande e attività perché il processo di “insegnamento-apprendimento” sia efficace? Queste attività stimolano il vostro apprendimento e 2. Quale è la differenza tra l’assistenza domiciliavi permettono di sintetizzare e valutare la conoscenre e l’hospice? 3. Descrivere le sfide che affronta l’infermiere za appresa durante lo studio di ogni capitolo. domiciliare e che non sono vissute in ambienti clinici o di ricovero. Daniels-I-XXXI 01-08-2014 17:27 Pagina XXXI Come usare questo testo XXXI STUDIO DEL CASO/PIANO DI ASSISTENZA INFERMIERISTICA Il Signor Rossi è un paziente di 70 anni che è stato ricoverato nella tua unità di ortopedia due giorni fa per la frattura della testa del femore sinistro. È stato operato il giorno stesso del ricovero e ora è in fase di recupero sebbene il dolore, ancora acuto, gli impedisca di camminare bene. È vedovo e da poco pensionato. I suoi due figli vivono in un’altra città, a circa tre ore di distanza. Il Signor Rossi, quindi, vive solo in un bilocale di un condominio a due isolati dall’ospedale. Sarà dimesso tra un paio di giorni e potrà essere ricoverato in una struttura riabilitativa o ricevere visite domiciliari di controllo. ACCERTAMENTO Il Signor Rossi sta recuperando da una frattura della testa del femore, ridotta con un intervento chirurgico ben riuscito, ma soffre per il dolore ancora acuto. È in attesa di dimissioni ed ha bisogno di ricevere istruzioni sul suo periodo di convalescenza. DIAGNOSI INFERMIERISTICA #1 Dolore acuto correlato all’intervento chirurgico. Studio del caso/piano di assistenza infermieristica Questi scenari di vita reale e quotidiana illustrano situazioni di pazienti seguiti sotto la responsabilità dell’infermiere attraverso vera e propria pianificazione dell’assistenza. PROCEDURA 28-3 Aspirazione di un farmaco da un flacone Materiale necessario • Flacone (Figura 28-27) • Siringa munita di ago • Garze imbevute di antisettico • Guanti (opzionali) • Spazio di lavoro pulito • Scheda della terapia IMPLEMENTAZIONE – AZIONE/RAZIONALE AZIONE RAZIONALE 1. Lavarsi le mani e indossare i guanti se ritenuto necessario. 2. Scegliere il flacone giusto (Figura 28-28). 1. Diminuisce la trasmissione di microorganismi. 2. Previene gli errori di terapia. Procedure I riquadri delle procedure sono istruzioni operative passo-passo necessarie per imparare le basi cliniche della pratica infermieristica. Queste istruzioni vi saranno di ausilio nelle attività di laboratorio e nelle aree di tirocinio clinico con i pazienti. Utilizzare queste procedure come metodo di comportamento appropriato nell’assistenza ai pazienti.
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