“Mio marito si masturba” Lei accetti la sua libido

IL CAFFÈ
23 novembre 2014
54 LE RUBRICHE
Animali.
BenEssere. Avere avuto almeno 20 donne nella vita
proteggerebbe gli uomini da uno dei tumori più diffusi
Perchè
cane e gatto
ci sentono
benissimo
I latin lover schivano
il cancro alla prostata
CRISTINA GAVIRAGHI
B
uone notizie per i grandi amatori:
oltre ad avere una vita più movimentata e, per così dire “allegra”,
ci guadagnerebbero in salute, almeno se
si considera il benessere della loro prostata. Secondo uno studio apparso sulla
rivista Cancer Epidemiology, il numero
di partner sessuali influenzerebbe il rischio di ammalarsi di tumore alla prostata. All’Università di Montreal, l’epidemiologa Marie-Elise Parent ha guidato
una ricerca su circa 3200 uomini, metà
dei quali con una diagnosi per questo tipo di cancro. Gli esperti hanno esaminato lo stato di salute e la storia familiare
di tutti i partecipanti all’indagine e hanno chiesto loro di compilare un questionario sulla loro attività sessuale.
Dai dati raccolti è emerso che gli uo-
mini, che nella loro vita avevano avuto
rapporti intimi con più di 20 donne, risultavano avere un rischio di tumore alla
prostata ridotto del 28 per cento, percentuale che scendeva di circa dieci
punti se si considerava la versione più
aggressiva della patologia. “Il ruolo del
sesso nel proteggere o meno da questa
neoplasia è sempre stato oggetto di diatribe - precisa Parent -, il nostro studio
per la prima volta mette in relazione la
probabilità di contrarre la malattia con il
numero di partner sessuali avuti da una
persona”. In realtà, anche per chi è più
monogamo che Casanova, non tutto è
perduto. La scienza dovrà approfondire
ancora la questione, ma sembra che a
portare benefici non sia tanto il numero
di partner diverse, quanto piuttosto
un’alta quantità di eiaculazioni. “Probabilmente avere una schiera più ampia di
amanti è legato a una maggior frequenza di eiaculazioni e questo, secondo vari
studi, avrebbe un effetto protettivo nei
confronti del tumore prostatico”, aggiunge l’esperta.
Un più alto numero di emissioni di liquido seminale permetterebbe, infatti,
una più efficace eliminazione di sostanze potenzialmente cancerogene e di corpuscoli cristallini, spesso associati alla
patologia tumorale, dal fluido prostatico.
Ma tutte queste teorie, ancora da verificare scientificamente, sembrano crollare quando si considerano i rapporti omosessuali. Se il rischio di cancro alla prostata, secondo i dati canadesi, sembra
non venire influenzato dall’aver fatto
sesso con un altro uomo, aver avuto più
di 20 partner maschi, invece, lo raddoppierebbe. Anche per spiegare questi dati, però, ci sono poche certezze. Si ipotiz-
za che i benefici, ottenuti dall’attività
eterosessuale, in quella omosessuale
siano sminuiti da una più alta probabilità di contrarre infezioni sessualmente
trasmissibili e dai possibili traumi subiti
dalla prostata durante i rapporti anali.
Nulla, però, è ancora provato in modo
definitivo. Alcuni esperti sostengono,
peraltro, che lo studio canadese, basandosi essenzialmente su questionari compilati dai pazienti, sia, in realtà, debole
dal punto di vista scientifico e crei confusione su rischi e strategie preventive
di uno dei tumori maschili più diffusi.
Al momento i principali fattori di rischio accertati per questa patologia sono: l’età, la neoplasia colpisce maggiormente gli ultracinquantenni, una storia
familiare per la malattia e l’obesità, accompagnata anche da scarso esercizio fisico.
L’
“Mio marito
si masturba”
Lei accetti
la sua libido
S
ono una donna di sessantacinque anni. Mio marito
ne ha alcuni più di me.
Siamo felicemente sposati da
più di quarant’anni: un traguardo non da poco. Un bel
giorno però, cadendo letteralmente dalle nuvole, ho scoperto che lui si masturbava pur
avendo fatto l’amore la sera
prima. Al che mi è sorto un
dubbio “ma sarà sempre stato
così durante tutti questi anni
del nostro lungo matrimonio?”.
Con i nostri figli è sempre stato
un padre meraviglioso, un vero
esempio in famiglia. Noi due,
come coppia, dal punto di vista
sessuale non abbiamo mai avuto problemi o tabù. Posso affermare con estrema sicurezza
che lui sia sempre stato tutt’altro che un egoista poiché
aspettava sempre che io avessi
avuto il mio piacere. Al che lei
capirà che io non posso fare a
meno dal farmi domande sul
motivo di questo suo comportamento. Nel mio profondo mi
sento umiliata e delusa. Inoltre, mi chiedo che cosa dovrei
fare di più di quello che ho
sempre fatto. Le chiedo per favore di darmi un consiglio.
La risposta
di Linda Rossi
L
e faccio i complimenti per
aver raggiunto questo lungo traguardo insieme all’uomo della sua vita, anche per
la qualità della vostra sessualità
che sta a dimostrare che puredopo i sessant’anni la sessualità
non si spegne affatto e può dare
ancora tanto piacere all’esistenza. Complimenti anche per aver
scelto un uomo che probabilmente è dotato di una buona, se
non forte, libido, visto che a settant’anni inoltrati ha una note-
vole capacità di ripresa dell’eccitazione.
A questo punto vorrei chiederle se lei fosse disposta ad
avere rapporti sessuali quotidiani. Molto probabilmente la
La moda.
LINDA D’ADDIO
F
E
gregio dottore, vorrei
porle dei quesiti su un organo che viene spesso
coinvolto in molte patologie;
mi riferisco all’orecchio che
penso sia una fonte di controlli
frequenti da parte del veterinario. Non voglio entrare nel
merito delle singole patologie,
ma sarei curioso di sapere a
grandi linee le differenze che
corrono tra il nostro e l’orecchio dei nostri amici pelosi. È
vero che cani e gatti hanno un
udito molto più fine e sviluppato di noi umani? E come si possono riconoscere da subito i
problemi di questa delicata
funzione?
La risposta
di Stefano Boltri
Sesso e amore.
La lettera
La lettera
sua risposta sarà no. Ed è comprensibile, poiché per la donna
la libido funziona diversamente
da quella di un uomo. Quest’ultimo sente un vero e proprio bisogno fisiologico di, mi passi il
termine, scaricare la sua tensione sessuale. Se si tratta di un
uomo a forte libido può davvero
essere molto frequente e raramente una donna, a parte i primi tempi della relazione, riesce
Puro,etereo,candido
è il colore non colore
ra i colori più trendy della stagione fredda
c’è anche lui, il colore-non-colore per eccellenza, che tanto piace agli stilisti e altrettanto apprezzato da uomini e donne. Perfetto per
ogni occasione e per ogni momento della giornata è in grado di illuminare anche il cielo più grigio e le giornate più buie. Quasi sempre “viaggia da solo” anche se non disdegna la compagnia dei colori che più gli si avvicinano, i
neutri tenui e delicati, come non teme il
contrasto con il suo rivale di sempre, il
nero.
Dai capospalla agli abiti, dalla maglieria, che nel candore del bianco esalta tutta la sua morbidezza e calore, alle
giacche, dalle gonne ai pantaloni e alle
camicie, ogni capo del guardaroba si illumina nella nuance espressione di
candore e purezza. Anche gli accessori
si vestono di bianco, dalle sciarpe ai
cappelli ai guanti, dalle scarpe agli stivali e alle borse. Impareggiabile in
versione assoluta, esprime tutto il suo
valore quando tinge ogni capo ed accessorio del look. Ci rimanda immediatamente agli anni della Space
Age e alla famosa collezione di
Pierre Cardin la mise total white.
Che sia un abitino corto oppure
un pantalone skinny o una gonna
a ruota abbinati ad un maglioncino
oppure ad una camicia o a una blusa,
poco importa.
Fondamentale però, affinché la scelta sia
adeguata, è che anche gli accessori siano in tema e rigorosamente bianchi, dalle classiche
décolletée agli stivali alti con tacco a cubo. Il
bianco totale ha già conquistato star e fashionisti
e si prepara a invadere lo street style urbano,
elegantissimo ma anche casual. Per Jeremy
Scott è bianco il corsetto stringato e lo sono anche i pantaleggings in maglia a coste. Bianco totale anche per Elisabetta Franchi: giacca
collo smoking su pants maschili al polpaccio e pump. Sempre in tema il completo
giacca lunga doppio petto e pantalone
fluido con pinces di Blugirl come il
due pezzi blusa e pantalone fluido
di Victoria Beckham. Assolutamente “polare” declinato su pellicce,
autentiche o false, dalla versione gilet lungo di Laura Biagiotti alla pelliccia orsetto con stivale cuissards
di Blumarine.
Abbinato col nero rimane uno
degli accostamenti più usati nelle
collezioni, sia invernali che primaverili. Da Burberry Prorsum a Blugirl passando per Chanel e Jean
Paul Gaultier sono tanti i nomi che
hanno puntato su questo tema.
Motivi grafici in bianco e nero per
l’abito al ginocchio di Bottega Veneta. In versione corta rigata il
modello di Costume National. Il
bianco della giacchina corta contrasta il nero della miniskirt nel
look di Emporio Armani. Anche il
makeup più chic punta sul bianco
come hanno dimostrato le sfilate di Narciso
Rodriguez e Givenchy: un trucco raffinatissimo, candido, per gli occhi. Matite kajal white,
ombretti satinati e persino mascara bianchi si
sono ammirati sulla passerella di Givenchy.
a stargli dietro. Per fortuna esiste una sessualità personale. Ed
è a questa che suo marito ha
fatto ricorso alfine di calmare la
sua tensione. Questo non è un
comportamento “contro” la sua
donna, ma la risposta a una sua
voglia. Non è sua intenzione
umiliarla e sicuramente gli dispiacerebbe molto sapere che
ha provocato in lei grande delusione. Delusione probabilmente
dovuta al fatto che lei si è sempre data da fare per soddisfarlo
in tutti i modi possibili. La invito
quindi a non viverlo negativamente, ma come un
aspetto che esiste
in ciascuno di noi
e che ci appartiene al di là del fatto
che viviamo felicemente in coppia.
Forse la masturbazione sua e altrui,
marito incluso, è l’ultimo anello da superare per potersi dichiarare completamente senza tabù.
Se poi lei vuole
capire quello che
spinge suo marito a
farlo proprio il giorno
dopo che avete fatto
l’amore, non ha che da
chiederglielo. Con curiosità però e senza giudizio,
come se si trattasse di una
cosa vergognosa. Se scoprirà che suo marito sente
ancora con tanta frequenza il bisogno sessuale, se ne rallegri, poiché significa che anche lei avrà la fortuna
di beneficiare ancora a lungo di
questa bella attività.
udito del cane e del gatto
è qualcosa di straordinario; questi animali riescono a percepire anche gli ultrasuoni che gli permettono, ad
esempio, di capire quando sta
per arrivare il loro proprietario,
riconoscendo il rumore del motore dell’auto ben prima che
possa essere percepito da noi
bipedi. Inoltre, l’orecchio di cani
e gatti rappresenta un vero e
proprio mezzo di comunicazione sia intra che interspecifica.
Dal punto di vista anatomico,
l’orecchio dei nostri pet non si
discosta molto da quello umano.
Esso è infatti costituito da tre
parti principali: orecchio esterno costituito dal padiglione auricolare; orecchio medio, contenente i tre famosi ossicini staffa,
incudine e martello; orecchio
interno, inserito nelle ossa craniche che ospita i recettori
dell’apparato dell’udito e dell’equilibrio. Il percorso che
compie il suono per arrivare a
destinazione comprende il padiglione che convoglia i suoni, il
condotto uditivo che porta al
timpano, una membrana che
separa l’orecchio esterno dal
medio ed ha il compito di trasmettere le vibrazioni ai tre ossicini. Da qui la staffa, a contatto con l’orecchio interno, attiva
le cellule collegate con il nervo
acustico che a sua volta trasmette le informazioni al sistema nervoso centrale. Purtroppo
l’orecchio è anche fonte di tanti
guai; può infiammarsi
ed essere causa di dolore.
Le otiti sono molto frequenti e alcune razze
più colpite di altre, a causa della diversa conformazione anatomica. Il primo sintomo di otite è la testa piegata
oltre al grattamento insistente dell’orecchio interessato, fino anche a
causare lesioni alla
cute circostante.
Le cause di otite sono svariate e non si
deve dimenticare
che oltre alle infiammazioni, esistono pure parassiti a localizzazione auricolare e i temutissimi “forasacchi”. Anche per le
otiti la prevenzione è
importante; abituare fin da cuccioli cani e gatti ad una igiene
quotidiana rappresenta un metodo valido per evitare guai.
Scrivi a LINDA ROSSI
psicoterapeuta e sessuologa
Scrivi a STEFANO BOLTRI
veterinario del Caffè
Posta: Linda Rossi – Il Caffè
Via Luini 19 - 6600 Locarno
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