PROPONENTE: PROGETTO : Alessandro Volta - Architettura ed Energia THE LIFE ELECTRIC PROGETTO DEFINITIVO ELABORATO: RELAZIONE DI CALCOLO PRELIMINARE Data Luglio 2014 SOMMARIO 1. Premessa ............................................................................................................................................... 2 1.1 Considerazioni statiche preliminari ............................................................................................... 2 1.2 Indagini suppletive ed eventuali ricadute progettuali (esecutive) ................................................ 5 2. Normativa di riferimento....................................................................................................................... 6 3. Analisi dei carichi ................................................................................................................................... 6 3.1 Carichi gravitazionali...................................................................................................................... 6 3.2 Carico da vento .............................................................................................................................. 6 4. Materiali ................................................................................................................................................ 7 5. Caratteristiche dei terreni ..................................................................................................................... 8 6. Dimensionamenti e verifiche............................................................................................................... 10 6.1 Scultura ........................................................................................................................................ 10 6.2 Piattaforma .................................................................................................................................. 12 6.3 Micropali di fondazione ............................................................................................................... 14 1 1. Premessa La presente relazione di calcolo preliminare si riferisce al progetto relativo all’installazione di una scultura in onore di Alessandro Volta, da realizzarsi sulla diga foranea antistante il lungolago cittadino. 1.1 Considerazioni statiche preliminari L’installazione urbana, prevista in corrispondenza del tondello di estremità della diga foranea, richiede alcune necessarie considerazioni di natura statica. L’intervento prevede infatti sia una considerevole risagomatura della superficie calpestabile, con realizzazione di una struttura a sbalzo posta a “coperchio” del tondello, che la collocazione della scultura vera propria, alta 15m circa e munita di un podio. Anzitutto vi è da dire che la diga foranea è un’opera a gravità che risale alla seconda metà del secolo scorso, costituita da un massivo rilevato subacqueo in blocchi di calcare bruno di Moltrasio, emergente oltre 20m dal fondale naturale e coronato dalla struttura muraria della passeggiata. Ad oggi vi sono evidenze della considerevole consolidazione prodotta da tale massa sui substrati lacustri (in prevalenza limi sabbiosi poco addensati) caratterizzati da un’elevata deformabilità. In secondo luogo bisogna considerare che la scultura si pone in una zona oltremodo esposta agli effetti dei venti giornalieri di Tivano (Nord-Est) e stagionali di Tramontana (che spirano a velocità ben superiori a 20m/s). Considerata dunque la massa strutturale aggiuntiva (240 t circa, che crescono sino a 300 considerando un significativo affollamento frequente) ed i considerevoli momenti al piede della scultura, risulta dunque inevitabile prevedere la realizzazione di un’idonea palificata (13 micropali diam. 240, debitamente armati con tubi) volta ad attraversare il corpo del rilevato fino ad inserirsi per 15m circa nei sedimi sottostanti. Questi pali verranno eseguiti dalla sommità della diga e la loro realizzazione richiederà l’impiego di una contro camicia a perdere (per i 20m superiori). Il cosiddetto coperchio gravante su questi ultimi è costituito da una struttura mista acciaio-cls, con getti realizzati in totale autoportanza. Si prevede inoltre una parziale demolizione della parte sommitale del tondello esistente per il getto della nuova soletta. Come previsto dallo Studio LIBESKIND, la scultura verrà realizzata in acciaio COR-TEN verniciato con lamiere di piccolo spessore saldate al supporto provvisto da una tamburatura (centinatura) idoneamente sagomata. Il peso di tale struttura si aggira sulle 23,5 ton circa. Tracciamento Pali su esistente e sagoma nuovo intervento 2 Struttura nuova superficie calpestabile Sezione S1-S1 3 Sezione S2-S2 Sezione S3-S3 4 1.2 Indagini suppletive ed eventuali ricadute progettuali (esecutive) La considerevolissima roto-traslazione subita dal tondello di fine diga a seguito dell’impatto della motonave “Orione” (vedi schemi grafici di progetto e rilievo laser-scan Comune di Como) suggerisce l’effettuazione di alcune indagini suppletive, principalmente tese a verificare possibili dislocazioni del corpo diga sottostante. Tali indagini sono rappresentate da: - una campagna di rilevazione subacquea con telecamera, volta valutare la pendenza e regolarità dei fronti immersi; rilievi geofisici di superficie con i metodi sismici a rifrazione volti a caratterizzare omogeneità e densità dell’ammasso. Si precisa che quest’ultima indagine è stata considerata quale valida alternativa ad un nuovo sondaggio distruttivo che non si ritiene possa fornire ulteriori elementi conoscitivi rispetto a quelli già noti grazie alle precedenti campagne geognostiche. L’evidenza della significativa eccentricità del manufatto di testa diga ha già promosso alcune contromisure di progetto, tuttavia in ragione di quanto emergerà in occasione di questi successivi approfondimenti diagnostici, potrebbero richiedersi ulteriori previsioni, quali ad esempio la rivalutazione del diametro esterno della nuova superficie in aggetto dal tondello o la realizzazione di alcuni micropali inclinati sul fronte in affaccio verso la città. Si sottolinea come oltre che della variazione planimetrica, l’urto con la motonave possa ritenersi in toto o in parte responsabile anche della visibile inclinazione del tondello in direzione ovest-est, probabile effetto di assestamento differenziale prodottosi in sommità al corpo diga in ragione dell’entità della traslazione relativa prodottasi (sino ad un massimo di 80cm all’estremità orientale). 5 2. Normativa di riferimento Le analisi delle azioni sollecitanti e le verifiche strutturali preliminari della scultura e delle opere accessorie sono state condotte secondo le disposizioni presenti nei seguenti documenti normativi: - Norme Tecniche per le Costruzioni - DM 14/01/2008 e rispettiva Circolare esplicativa n. 617 del 2/2/2009; - Eurocodice 1 Azioni sulle strutture – Parte 1-4: Azioni in generale – Azioni del vento (UNI EN 1991-14;2005). 3. Analisi dei carichi Le azioni valutate per il dimensionamento delle opere strutturali sono quelle relative al peso proprio dei manufatti (scultura e opere accessorie – piattaforma), ai carichi gravitazionali da affollamento e al carico da vento sulla scultura, che, data la natura e la localizzazione dell’opera, si configura ampiamente come la condizione di carico orizzontale maggiormente gravosa. 3.1 Carichi gravitazionali Permanenti propri (g1) peso proprio opere strutturali (γc.a.LC = 18 kN/m3; γacciaio = 78,5 kN/m3) 3,0 kN/m2 Permanenti portati (g2) Variabili da affollamento (q) zona pedonabile zona fontana 5,0 kN/m2 (cat. C3) 2,0 kN/m2 3.2 Carico da vento Il carico da vento è stato valutato con le relazioni previste da normativa, come prodotto della pressione cinetica di riferimento per i coefficienti di esposizione, di forma e dinamico. pressione del vento p = qb ce cp cd Zona 1; vb,0 = 25 m/s, a0 = 1000 m, ka = 0,01 s-1 (TR = 50 anni) vb = vb,0 = 25 m/s velocità base di riferimento (as = 213 m s.l.m. < a0) qb = ½ ρ vb2 = 391 N/m2 pressione cinetica di riferimento Classe di rugosità D, categoria di esposizione I; kr = 0,17, z0 = 0,01 m, zmin = 2 m ct = 1 coefficiente di topografia ce = kr2 ct ln (z/z0) [7 + ct ln (z/z0)] coefficiente di esposizione 6 Coefficiente di esposizione ce 16 Altezza dal suolo z [m] 14 12 10 8 6 4 2 0 0,00 0,50 1,00 1,50 2,00 2,50 3,00 3,50 Coefficiente di esposizione ce Per la definizione del coefficiente di forma ci si è riferiti alle indicazioni presenti in Circolare; in analogia a quanto previsto per costruzioni impermeabili al flusso del vento, in favore di sicurezza, per ogni direzione di sollecitazione si è considerato un valore di cp = cpe,1 + cpe,2 = 0,8 + 0,4 = 1,2. La determinazione del coefficiente dinamico cdcs , dato dal prodotto del fattore di dimensione per il fattore dinamico, è stata condotta secondo la procedura dettagliata proposta in Eurocodice [EC1-4 §6.3.1]: c c = p I (zs )√ I (zs ) =[ ]= , 4. Materiali Calcestruzzo cls LC25/30 (fck = 25 MPa), γ = 1800 kg/m3, esposizione XC2 Acciaio carpenteria metallica piattaforma S355 zincato; fyk = 355 MPa, ftk = 510 MPa, E = 206 GPa Acciaio scultura S355 “Cor-Ten” o simile; fyk = 355 MPa, ftk = 510 MPa, E = 206 GPa Acciaio armatura micropali S355JR, fyk = 355 MPa, ftk = 510 MPa, E = 206 GPa 7 5. Caratteristiche dei terreni Le informazioni preliminari sulla stratigrafia e sulle caratteristiche meccaniche dei terreni sono desunte a partire da una ricerca storica relativa alla realizzazione della diga foranea, e dalle campagne d’indagine promosse dall’Amministrazione Comunale per il progetto di ampliamento del lungolago, attualmente in corso di realizzazione. In particolare nel corso della campagna d’indagine del 99 è stato realizzato un sondaggio sul pontile della diga foranea, effettuato dalla pavimentazione attuale del molo, posta poco al di sopra del livello del Lago (198,90m s.l.m.), che ha consentito di identificare la sequenza stratigrafica di seguito riportata. Prof. (m) Unità stratigrafica Descrizione Pavimentazione, malta di cemento e inerti costituenti la parte superiore della diga foranea. Materiale di ripiena per la costruzione della diga foranea. Grossi blocchi di roccia, con grandi vuoti interstiziali. Composizione prevalente: Calcare di Moltrasio. Carotaggio riuscito solo in modo discontinuo, con recupero piccole porzioni dei blocchi. Lunghezza prevalente spezzoni di carota 510 cm. Limo debolmente argilloso, colore grigio scuro. Presenza livelli sabbiosi e aggregati limosi di sostanza organica, generalmente disposti secondo sottili laminazioni (spess. 1-3 mm) suborizzontali, colore scuro. Rari livelli e concrezioni (dim. mm – 1 cm) di ossidi assumenti colore bluastro quando esposti all’atmosfera (vivianite). Limo argilloso di colore grigio chiaro leggermente olivastro. Struttura a varve. Presenza di laminazioni sottili e regolari di sostanza organica dello spessore di 1-2 mm, talora leggermente inclinate o convolute, di colore nerastro. Argilla con limo, con intercalati rari livelli di ghiaia fine (diam. medio = 0,5 cm). Limitata componente organica e rare strutture. Colore grigio oliva chiaro. Verso il basso comparsa di livelli sabbiosi con spessori 1 cm circa, distribuiti con frequenza media di 1 livello ogni 15 cm circa. Sabbia fine debolmente limosa, presenza di clasti di ghiaia isolati con diam 1-2 cm. Sabbia grossolana pulita, con rari clasti di ghiaia (diam. 0,5-1,0 cm). Sabbia fine debolmente limosa, presenza di ghiaia fine (diam. medio = 0,5 cm). 0,0 ÷ 2,1 2,1 ÷ 24,6 R Riporti diga foranea 24,6 ÷ 35,0 LA 35,0 ÷ 41,8 Sequenza limosoargillosa 41,8 ÷ 50,6 50,6 ÷ 54,0 S 54,0 ÷ 57,0 57,0 ÷ 60,0 Sabbie Stratigrafia Sondaggio S10 – Campagna So.ge.tec. 1997 (Pontile Diga foranea) Per la definizione dei parametri meccanici dei terreni interessati dalle fondazioni profonde ci si riferisce, in questa fase di progettazione, alle valutazioni effettuate in occasione del progetto del Lungolago. Unità Peso di volume naturale Angolo attrito Φ’ Coesione c’ Coesione non drenata Cu R Riporti diga foranea 13,0 kN/m³ ( ) - - - LA Sequenza limosoargillosa 18,0 kN/m³ 24° 0 kPa 50 kPa 1 Caratterizzazione meccanica dei terreni 1 Valore valutato in favore di sicurezza considerando il 40% circa di grandi vuoti interstiziali. 8 I primi metri sono costituiti da riporti recentissimi (R), relativi alla costruzione della diga foranea (metà XIX sec.). Nel sondaggio l’altezza di tale riporto viene stimata in 22,5m. Dalla batimetria a disposizione (vedi figura seguente) si nota in realtà una differenza di circa 5-7m tra l’altezza misurata del fondale e quanto riportato nel sondaggio (altezza del fondale compreso tra i 10 e i 15m). Batimetria Ciò si spiega in due modi. Innanzitutto con il fatto che il sondaggio è stato eseguito nel punto di massima altezza della diga foranea. In secondo luogo è necessario considerare che all’epoca della realizzazione il sovraccarico dei riporti ha creato notevoli abbassamenti del fondale lacustre stimabili in circa 5m rispetto alle zone immediatamente adiacenti. Pertanto in corrispondenza del punto di intervento si considera un’altezza della diga foranea di circa 5m ( 0m da batimetria 5m di abbassamento del fondale). I dati batimetrici vengono confermati dagli elaborati originari del progetto della diga. 9 6. Dimensionamenti e verifiche 6.1 Scultura La scultura oggetto del dimensionamento e delle verifiche è riportata nella seguente figura. Prospetto scultura Trattasi di due elementi distinti. La struttura più esterna supera i 15m dal piano di imposta e gli elementi verticali distano tra loro circa 6,20m. La struttura più interna viene realizzata al di sotto della prima, l’intradosso supera i 5m dal piano di imposta e gli elementi verticali distano tra loro circa 4m. Il dimensionamento viene effettuato sulla struttura principale di maggior altezza. Si adotta una struttura scatolare la cui sezione rettangolare presenta spessore variabile (da 14 a 16mm), un’altezza di 20cm e una larghezza variabile secondo il progetto architettonico (circa da 90 a 30cm). All’interno verranno realizzati elementi di irrigidimento longitudinale e traversi ogni 2,50m. La struttura è da realizzarsi in acciaio “CO -TEN” adeguatamente verniciato. Sezione tipo – sezione di imposta dell’elemento verticale più largo 10 Il dimensionamento della struttura viene condotto in riferimento alle azioni riportate nel paragrafo 3 ed in particolare in relazione al peso proprio e all’azione del vento. Si verifica: - allo SLU che la struttura abbia sforzi massimi inferiori rispetto al limite di resistenza dell’acciaio S355; allo SLE che lo spostamento massimo trasversale nel punto più alto rispetti il criterio f/L<1/300. Il vento viene applicato lungo le due direzione principali della struttura. La struttura è stata analizzata attraverso un modello ad elementi finiti con il software FEM Straus7 (versione .4.6). In particolare si sono adottati elementi di tipo “beam di sezione variabile adeguatamente ruotati e traslati rispetto al proprio asse in maniera tale da discretizzare quanto più fedelmente possibile la scultura. Dalle analisi effettuate si sono individuate le seguenti azioni caratteristiche provocate dal peso proprio della struttura e dall’azione del vento valgono: N (peso proprio) = 235 kN FL (in direzione longitudinale) = 60 kN FT (in direzione trasversale) = 40 kN ML (in direzione longitudinale) = 900 kNm MT (in direzione trasversale) = 320 kNm Tali azioni verranno trasmesse attraverso un adeguato sistema di piastre e tirafondi atti a trasmettere le forze sopra riportate al podio (l’altezza da 60 cm ne garantisce un’adeguata resistenza). Sulla struttura, allo SLU, si ottengono gli sforzi riportati nella seguente mappatura. 11 SLU - sforzi Lo sforzo massimo di 89 MPa. La verifica è pertanto rispettata in quanto: = Allo SLE, si ha uno spostamento massimo nel punto più alto della struttura (14,80m dal piano di imposta in corrispondenza dell’asse dell’elemento verticale) di 4,84cm. SLE – spostamenti orizzontali Anche in questo caso la verifica è rispettata in quanto: 3 300 6.2 Piattaforma Il progetto architettonico prevede un allargamento, rispetto alla situazione attuale, del “tondello” terminale della diga foranea, dove si prevede l’installazione del monumento. La nuova terminazione ha forma ellittica, con baricentro disassato di 150cm rispetto alla struttura circolare esistente: ne consegue che la nuova piattaforma sospesa deve coprire sbalzi di ampiezza variabile, da un minimo di 2,5m a un massimo di circa 5m. 12 La piattaforma è realizzata in carpenteria metallica, con soletta in lamiera grecata autoportante (tipo HIBOND A75/P760 sp. 1,2mm) con getto di completamento Htot = 12cm, su luci massime di 2,5m. Si prevede di collegare tramite idonea piolatura la sottostruttura in carpenteria metallica alla soletta in c.a., in modo da conseguire una maggiore iperstaticità strutturale funzionale alla ripartizione trasversale dei carichi, alla stabilizzazione dei profili e al contenimento delle deformazioni differenziali. Le zone con sbalzo minore (L < 3m) sono gestite con travi a mensola HEB 200, disposte radialmente ad interasse medio i = 2,1m. Si verificano le travi maggiormente sollecitate: Sbalzo Larghezza di competenza Permanenti propri Permanenti portati Variabili HEB 200 L=3m i = 2,1 m g1 = 3 kN/m2 g2 = 3 kN/m2 q = 5 kN/m2 Momento sollecitante SLU Momento resistente MEd = 145 kNm MRd = 217 kNm > MEd Freccia massima (carichi variabili) δ2 = 8,9 mm < 2L/300 Per sbalzi superiori con L < 3,8m si adotta una soluzione formalmente analoga, ma con travi saldate ad altezza variabile (300-200mm) a interasse medio 1,85m. Sbalzo Larghezza di competenza Permanenti propri Permanenti portati Variabili HSA 200-300 L = 3,8 m i = 1,85 m g1 = 3,5 kN/m2 g2 = 3 kN/m2 q = 5 kN/m2 Momento sollecitante SLU Momento resistente MEd = 215 kNm MRd = 631 kNm > MEd Freccia massima (carichi variabili) δ2 = 7,5 mm < 2L/300 La zona iniziale del nuovo “tondello” ellittico, dove vi è il maggiore scarto tra struttura nuova ed esistente, è invece sostenuta da 2 travi saldate ad altezza variabile (500-200mm), poste a distanza reciproca 265cm. Sbalzo Larghezza di competenza Permanenti propri Permanenti portati Variabili HSA 200-500 L = 5,75 m i = 2,15 m g1 = 4,5 kN/m2 g2 = 3 kN/m2 q = 5 kN/m2 Momento sollecitante SLU Momento resistente MEd = 615 kNm MRd = 1628 kNm > MEd Freccia massima (carichi variabili) δ2 = 12,4 mm < 2L/300 13 6.3 Micropali di fondazione Si prevede la realizzazione di 13 micropali di fondazione, tutti realizzati all’interno dell’impronta della struttura esistente, di cui: - 2 coppie di micropali realizzate nel primo tratto corrente di diga, che reggono la porzione iniziale di piattaforma caratterizzata dal maggiore aggetto rispetto alla struttura esistente; 9 micropali disposti lungo la circonferenza del “tondello” terminale esistente, a sostegno dei carichi gravitazionali provenienti dalla nuova piattaforma in aggetto e dalla scultura, e dei carichi verticali dati dalle sollecitazioni flettenti di base della scultura, soggetta all’azione del vento. I 4 micropali del primo tratto corrente di diga presentano una superficie d’influenza di circa 5 m2. Carico assiale SLE quasi perm. Carico assiale SLU-STR Carico assiale SLU-GEO NSLEqp = 15 x (3+3+0,6x5) = 135 kN NSTR = 15 x (3x1,3+3x1,5+5x1,5) = 240 kN NGEO = 15 x (3+3x1,3+5x1,3) = 205 kN I 9 micropali disposti lungo il perimetro del “tondello” esistente sono invece deputati a trasferire al suolo, oltre ai carichi gravitazionali delle nuove opere, la flessione generata dall’azione del vento sulla scultura e dall’eccentricità della stessa. Ogni palo ha una superficie d’influenza di circa 20,5 m2 (10,5 m2 soletta sospesa a sbalzo, 10 m2 soletta su esistente). La scultura ha un peso complessivo di circa 145 kN. Carichi gravitazionali Carico assiale SLE quasi perm. Carico assiale SLU-STR Carico assiale SLU-GEO NSLEqp = 10,5 x (3+3+0,6x5) + 10 x (13+3+0,3x2) + 235/9 = = 290 kN NSTR = 10,5x (3x1,3+3x1,5+5x1,5) + 10 x (13x1,3+3x1,5+2x1,5) + 145x1,3/9= 450 kN NGEO = 10,5 x (3+3x1,3+5x1,3) + 10x (13+3x1,3+2x1,3) + 145/9 = 370 kN Carichi da momento flettente (Mk = 900 kNm) Δ carico SLE ΔNSLEqp = 45 kN Δ carico SLU ΔNGEO-STR = 60÷70 kN Carico assiale SLE quasi perm. Carico assiale SLU-STR Carico assiale SLU-GEO NSLEqp = 335 kN NSTR = 520 kN NGEO = 430 kN La portata dei micropali viene valutata considerando il solo contributo dello strato di terreno sottostante il rilevato artificiale della diga, in ragione della natura del rilevato stesso (blocchi di pietra con grandi vuoti interstiziali). Utilizzando pali lunghi 36m, con 20m di camicia a perdere, si ottengono i seguenti valori di portata: Portata verticale SLU-STR Portata verticale SLU-GEO PRd = 655 kN PRd = 451 kN > NEd > NEd 14 15
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