via mulino di sopra, 6 san romano 47025 mercato saraceno ( fc ) italia www.rad-art.org [email protected] associazione culturale www.arteco.org The RAD’ART PROJ ECT Anno 2014 . Osservatorio Aperto L’esperienza creativa del The Rad’Art Project, per l’anno 2014, parte dalla considerazione di costituirsi in un territorio aperto.(1) Alla stregua delle città dichiarate “aperte” e, quindi, messe preventivamente a riparo dalle conseguenze nefaste di un dato conflitto - si legga crisi economica, istituzionale, politica, sociale e culturale - Rad’Art cede tacitamente il proprio spazio, aprendolo al dialogo, al confronto e all’accoglienza. Un territorio aperto, per preservare il proprio patrimonio creativo e far prevalere le ragioni dell’azione artistica attraverso la residenza, o meglio, l’asilo creativ o (2) fornito agli artisti. (1). Nell’ambito dell’azione condotta da T he Rad’Art Project, l’dea di territorio corrisponde ad un insieme articolato che integra cultura, comunità di persone e ambiente. Sia in una dimensione locale che internazionale. (2). Concetto utilizzato da Sandro Pascucci durante il seminario Osservatorio inContro del 16/11/2013. Rad’Art > Territorio Aperto Nel periodo maggio-giugno è prevista la residenza dell’artista canadese Marie-Claude Gendron, il cui progetto si apre alla partecipazione degli abitanti per costituire un tableau vivant con il loro concorso. La presenza di Gendron costituisce la terza residenza d’artista presso Rad’Art, nell’ambito dell’accordo di interscambio con La Chambre Blanche di Québec. Sempre all’interno di questo accordo quadro, lo spazio canadese ospiterà nel mese di agosto la residenza dell’artista italiano Anthony Di Furia, vincitore del Bando Rad’Art 2014-2106 convocato lo scorso anno. Nella logica progettuale di aprire lo Spazio Rad’Art al mondo in modo progressivo, inizia quest’anno il nuovo progetto di scambio internazionale di residenze con il centro culturale Les Bernardes della città di Salt, in Catalogna (E). Attraverso questo accordo sarà possibile, nel corso del 2014, ospitare un artista catalano e, viceversa, un artista italiano avrà la possibilità di realizzare una esperienza di ricerca nella città catalana. Sempre nell’ambito delle residenze, Rad’Art Project apre da quest’anno il proprio spazio a brevi residenze di artisti italiani, ospitando due progetti: a partire del mese di marzo, il progetto di ricerca sulla memoria degli abitanti di San Romano degli artisti trentini Sara Maino e Dav ide Ondertoller. Nel mese di aprile, sarà ospitato il progetto di ricerca sonora dei fiorentini Francesco Michi e Mechi Cena. Grazie all’accordo di collaborazione siglato nel 2013 con l’Accademia di Belle Arti di Bologna, le residenze ospitate presso Rad’Art si aprono agli stage e tirocini degli studenti, che potranno seguire il percorso di ricerca messo in atto dagli artisti invitati. 1 Il capitolo dedicato alla ricerca sonora, è costituito dalla seconda edizione dell’evento S(u)ono, realizzato in collaborazione con FKL (Forum Klangslandshaft) sezione italiana dell’associazione austriaca, che dedica una giornata al paesaggio sonoro. Il programma di quest’anno comprende: l’apertura pubblica della residenza degli artisti Michi e Mechi; l’ascolto, in anteprima assoluta, del paesaggio e ambiente sonori di San Romano, realizzato da Anthony Di Furia, che l’artista presenterà in Québec nel mese di agosto 2014 ed un incontro, di carattere didattico sulla ricerca sonora internazionale nel XX secolo, a cura di Angelo Petronella. La giornata si concluderà con l’ascolto di un concerto dello stesso Petronella. Completa il programma dedicato alla ricerca sonora, per l’anno 2014, il compimento della raccolta di nuovi prototipi e congegni atti a proteggerci dall’inquinamento sonoro iniziato due anni fa, come dal progetto di Francesco Michi. La collezione degli Auricoli da rumore, custoditi presso il CeDR’A (Centro di Documentazione Rad’Art) saranno esposti in una mostra pubblica a fine 2014. Per l’occasione sarà edito un catalogo dedicato. Di apertura si parlerà anche nella quarta edizione del ConCorso. Il workshop fotografico, concepito come un’azione di arte partecipata e relazionale nonché come un’opera pubblica, che coinvolge in modo stabile una quarantina di persone del territorio mercatese e provinciale. Con la loro attività di ricerca fotografica, nelle scorse tre edizioni, hanno reso gli abitanti presenza e testimonianza della loro appartenenza al territorio. In seguito all’apertura del recuperato Teatro Dolcini di Mercato Saraceno, prevista per i primi mesi del 2014, si svolgeranno una serie di doppie mostre dedicate ai 20 progetti fotografici portati a termine dai ConCorrenti della terza edizione del ConCorso (ConCorso inContro), come gesto corale conclusivo. Le 10 doppie mostre previste saranno documentate in un catalogo che sarà edito alla fine dell’intero ciclo espositivo. Sempre riferito alla fotografia, il progetto di ricerca curato da Silvio Grilli a Gambettola, nell’ambito della collaborazione esistente fra The Rad’Art Project, la biblioteca Federico Fellini ed il Comune della città romagnola relativo alle immagini fotografiche del ‘900, prevede una doppia apertura nel mese di marzo: Da un lato, una fototeca come installazione permanente presso una delle finestre a livello della strada del centro culturale F. Fellini, in cui saranno esposti al pubblico gli originali fotografici più significativi provenienti dalle collezioni private. Dall’altro, un sito web: gambettolainfotografia.it, in cui saranno visibili le versioni digitali delle immagini fotografiche donate dai privati cittadini al costituendo “Archivio fotografico del 9cento”. Infine, per l’anno 2014 sono state programmate due mostre a partire dalle immagini fotografiche ritrovate e relative a due temi: “il Palazzone” e “Corsi mascherati di primav era”. Dedicate, nell’ordine, all’antico palazzo simbolo di Gambettola, oggi scomparso, ed alla grande tradizione del Carnevale. A conclusione delle attività previste per quest’anno, in continuità con la collaborazione del Comune di Mercato Saraceno, si terrà la 4a edizione della festa dell’albero dedicata alla piantumazione di varie essenze arboree. Attraverso la forma dell’adozione si intende aprire le menti delle persone ad un migliorato rapporto personale con il bene comune alberi. Anton Roca, presidente artéco 2 THE RAD’ART PROJECT Anno 2014 . Osservatorio Aperto ATTIVI TÀ PREVISTE 1 . Residenze d’artista internazionali 1 .1 . Programma di interscambio Rad’Art-La Chambre Blanche (CAN) 1 .1 .1. Residenza di Marie-Claude Gendron presso Rad’Art 1 .1 .2. Residenza di Anthony Di Furia presso La Chambre Blanche 1 .2 . Programma di interscambio Rad’Art-Les Bernardes (CAT) 1 .2 .1. Residenza di un artista catalano presso Rad’Art 1 .2 .2. Residenza di un artista italiano presso Les Bernardes 2 . Residenze d’artista Italia 2 .1 . Residenza di Francesco Michi e Mechi Cena 2 .2 . Residenza di Sara Maino e Dav ide Ondertoller 3 . Ricerca sonora | Paesaggio sonoro 3 .1 . S(u)ono. Giornata dedicata al Paesaggio sonoro. 2a Edizione 3 .2 . Progetto Auricoli da Rumore 3 .3 . Conv egno FKL 4 . Workshop fotografico | Arte partecipata | Arte in relazione | Opera pubblica 4 .1 . ConCorso Aperto (ConCorso 4a edizione) 5 . Progetti Arterritorio 5 .1 . Evento espositiv o ConCorso inContro 6 . Progetti nel territorio 6 .1 . Gambettola. Archivio fotografico del 900 7 . Progetti per il territorio 7 .1 . Adotta un albero. Festa dell’albero. 4a edizione 3 1 . Residenze d’artista internazionali 1 .1 . Programma di interscambio Rad’Art-La Chambre Blanche (CAN) 1 .1 .1. Residenza di Marie-Claude Gendron presso Rad’Art 3a residenza d’artista a San Romano Dal 1 maggio al 10 giugno 2014 A cura di Progetto Rad’Art | Associazione Artéco in collaborazione con La Chambre Blanche Il progetto Rad’Art concepisce il proprio spazio di residenza per artisti come uno spazio aperto. Un open space al quale la cittadinanza potrà accedere liberamente, in una qualunque giornata della residenza, per seguire il processo di lavoro messo in atto dall’artista residente e per favorire quei momenti di incontro e occasioni di scambio culturale. Per la realizzazione del progetto consistente in un’installazione in situ, l’artista sarà invitato a coinvolgere gli abitanti che potranno partecipare nel percorso creativo e al processo di lavoro messo in atto durante il suo soggiorno. Il comitato scientifico internazionale di Rad’Art, a cui partecipano riconosciuti esperti nei diversi ambiti dell’arte contemporanea: Antonio Arévalo, Italia - Chile. Curatore del Padiglione Cileno alla Biennale di Venezia. Renato Barilli, Bologna, Italia. Docente al DAMS dell’Università di Bologna. Guido Guidi, Cesena, Italia. Fotografo e docente alla Facoltà di Architettura dell’Università di Venezia. Simonetta Lux, Roma, Italia. Direttrice del MLAC (Museo Laboratorio di Arte Contemporanea) dell’Università La Sapienza di Roma. Albert Mayr, Firenze, Italia. Musicologo e già docente del Conservatorio di Firenze. Lisanne Nadeau, Québec (CA). Direttrice della galleria dell’”Université Laval” di Québec. Giancarlo Papi, Cesena, Italia. Critico d’arte e curatore indipendente. Sandro Pascucci, Longiano, Italia. Promotore di eventi culturali. Pilar Parcerisas, Barcelona, Catalunya (E). Vice Presidente del CoNCA (Consiglio Nazionale delle Arti) del Governo Autonomo della Catalogna. Luca Miti, Roma, Italia. Musicista Per l’anno 2014 il comitato scientifico ha selezionato l’artista Marie-Claude Gendron, di Montréal (CAN), fra un gruppo di 45 partecipanti al bando indetto dal centro d’arte La Chambre Blanche di Québec, con cui Rad’Art ha siglato un accordo quadro. Il periodo di residenza presso lo Spazio Rad’Art di Marie-Claude Gendron sarà di sei settimane, dal 1 maggio al 10 giugno 2014, e si concluderà con un’apertura pubblica, il 7 giugno, in cui sarà presentato il lavoro svolto dall’artista. Durante la sua residenza a Rad’art l’artista intende lavorare a stretto contatto con la comunità locale, eseguendo un grande Tableau vivant con il concorso degli abitanti di San Romano. 4 Tableau vivant Di Marie-Claude Gendron Progetto per una residenza d’artista presso Rad’Art Nell’ambito della residenza in Italia, intendo procedere nel percorso di ricerca sui concetti di dono, intimità e sacro. Tale percorso - che ha avuto inizio nell’autunno 2012 durante la residenza presso la Scuola Internazionale di Percé, nella regione Gaspésie, è proseguito poi con l’iniziativa AutocART per le arti visive, durante l’estate 2013 -, approda a Rad’Art con l’intento di realizzare un grande Tableau Vivant. Un intento che sarà influenzato dal contesto creativo del luogo e dal dialogo che intendo stabilire con gli abitanti, chiamati a concorrere alla realizzazione di un’opera che intende integrasi con il territorio. La forma della residenza è essenziale per questa tipologia di intervento artistico, dato il suo carattere investigativo e di ricerca, a partire dal luogo proposto e/o scelto. Sono convinta dell’esistenza di un’energia propria a ciascun luogo e delle infinite potenzialità di stupirsi riguardo all’interazione tra le persone. Si tratta di creare nuove forme di meta narrazione partendo dal paesaggio e dai membri della comunità di abitanti. Lo scambio ed il dono di sé verso gli altri saranno le guide per l’evolversi degli eventi. Questo percorso di residenza mi consentirà inoltre, di procedere la mia ricerca artistica impegnata nello svelare il simbolico associato all’oggetto. Marie-Claude Gendron. Tableau vivant. 2013 Le Labeur et La Déambulation, inter vento performatico Marie-Claude Gendron Nata a Québec, l’artista ha compiuto il suo percorso di s tudi press o l’Università Laval, laur eandosi nel 2012. Il suo lavoro è stato oggetto di mostre personali e colletti ve in di versi centri d’arte della città di Québec : lo spazio Lieu, la Gallerie des Arts Visuels e nell’ambito del RIAP 2012 (Incontri Internazionali di Arte e Perfor mance). Sempre nel 2012 ha pres entato una serie di interventi perfor mati vi durante una residenz a presso l’Écol e internazionale d’ été di Percé. Dal 2010 si dedica all’organizzazione di eventi autogestiti dedicati alla perfor manc e. N el 2012 è s tato riconosciuto il suo impegno in questo ambito con il premio Premi er Ovation e nel 2013 c on una borsa per la curatela e diffusione di eventi artistici indipendenti. Dall’autunno 2013 prosegue il suo percorso formati vo con un master presso l’UQAM. www.marieclaudegendron.com 5 1 . Residenze d’artista internazionali 1 .1 . Programma di interscambio Rad’Art-La Chambre Blanche (CAN) 1 .1 .2. Residenza di Anthony Di Furia presso La Chambre Blanche 5a residenza d’artista a La Chambre Blanche Periodo: agosto-settembre 2014 A cura di Progetto Rad’Art | Associazione Artéco in collaborazione con La Chambre Blanche Oltre l'atomo umano Concetto Il linguaggio, la scrittura, il pensiero; sono i 3 fattori che hanno cambiato il percorso evolutivo dell'uomo. L'atomo, storicamente rappresenta la parte più piccola della materia, rappresenta anche l'unione e l'indivisibile. Ogni individuo appartiene all'atomo sotto forma di elettrone. Ogni elettrone contiene l'essenza della parola umana. Ogni elettrone ha un anima propria, un proprio timbro e vive in simbiosi con gli altri suoi simili, passando attraverso tutti gli orbitali e tutti i livelli energetici. La scrittura è un gesto, disegna le traiettorie degli elettroni, le quali sono visibili, solo quando, contrastiamo il principio di indeterminazione, ascoltando il percorso della forza del linguaggio e immortalando il pensiero sonoro. La mente controlla il linguaggio e varia i parametri sonori, generando suoni in continua evoluzione. L'unione dei suoni dei diversi elettroni, cioè, dei diversi uomini, costituisce il paesaggio sonoro atomico, rappresentando la fusione di più pensieri sonori, attraverso i quali, ascoltiamo un approccio olistico al suono, poiché, esso è generato da molteplici punti di vista, dando luogo ad un'esperienza che va oltre il concetto di atomo. Realizzazione Voce La voce è la prima fase della nostra catena, rappresenta il linguaggio, ogni spettatore inserirà nella fase di elaborazione, una parola o una piccola frase tramite un microfono. 6 Elaborazione Suono Nella fase di elaborazione, c'è alla base un software che acquisirà il suono della voce e attraverso diverse trasformazioni sonore, la voce evolverà, in modo progressivo, in qualcosa di completamente diverso. La trasformazione sonora della voce sarà realizzata e controllata da una BCI. Brian Computer Interface La BCI è un mezzo di comunicazione tra il cervello e il computer. Tramite un sensore EEG il cervello dello spettatore controllerà la trasformazione sonora della sua voce. I parametri EEG interverranno sulle diverse tecniche di trasformazione (granulazione,RM,filtraggi, ecc.), quindi il pensiero sarà alla base del cambiamento del linguaggio. es. sensore Spazializzazione Ambisonica, meccanica quantistica Il suono verrà spazializzato attraverso un impianto ambisonico, formato da un cubo con 8 altoparlanti agli spigoli. Il movimento nello spazio, di ogni voce in gioco, verrà controllato in primo luogo, dalle teorie di meccanica quantistica, come il principio di indeterminazione o l'equazione di Schrodinger ed avremo una spazializzazione di tipo probabilistico. A quel punto tramite un controllo (tipo kinect) lo spettatore avrà la possibilità di condizionare con dei gesti il percorso spaziale della sua voce, andando in contrasto con il principio di indeterminazione di Heisenberg, quindi in alcuni intervalli temporali si comprenderanno meglio le traiettorie degli elettroni (le voci). Impianto ambisonico cubo 7 Controllo traiettorie elettroni I gesti della mano davanti al kinect rappresenteranno la scrittura e i segni della memoria umana. In questa fase lo spettatore dopo aver descritto con i gesti i movimenti spaziali della propria voce, lascerà in memoria nel software, i parametri (voce, analisi della voce, parametri EEG, traiettorie) che continueranno ad essere utilizzati dal programma per le continue trasformazioni. Ultima fase (Orbitali atomici e livelli energetici) Nell'ultima fase avremo quindi un evento sonoro in continua trasformazione che progressivamente si sposterà su tutti gli orbitali partendo dal livello energetico più basso a quello più alto, vale a dire che, il nostro evento sonoro andrà, nel tempo, da una posizione spaziale più prossima al pubblico ad una posizione molto lontana, che rappresenterà l'ultimo livello energetico del nostro “atomo umano”. Ovviamente le voci che entreranno in gioco saranno diverse, rispetto a quante persone inseriranno la propria voce, insieme ai parametri di controllo, all'interno dell'atomo, fino ad ascoltare un paesaggio sonoro in continua evoluzione, mantenendo la memoria attiva dei diversi partecipanti. Orbitali atomici Liv elli energetici Conclusioni Questa esperienza sarà sia intima e individualista, che comunitaria e rituale. Trovarsi tutti insieme nella parola, nel pensiero e nella memoria degli altri instaurerà rapporti su un altro livello di realtà, quello dell'immagine sonora. Anthony Di Furia. Approccio cr eativo. Solitamente cerc o di instaurare una relazione multi-sistema, mettendo in comunicazione, sistemi che apparentemente parlano una lingua molto di versa, ma con una visione multi dimensionale ed un' analisi effettuata da più punti di vista, ci si accorge c he hanno molto in comune. Ricercare assonanz e c onc ettuali tra sci enz a, s ocietà, religione, psicol ogia ecc. ecc. e l'insieme suono, mi appassiona molto. Ovviamente cerco di metter e in relazione, anc he cos e che già hanno una loro natura comunicati va ben chi ara e vicina. Tutto questo è frutto di una profonda analisi fra i sistemi e la succ essi va elaborazione e realizzazione dell'opera finale. L'insieme suono porta c on se, la comunicazione a diversi livelli, infatti, possiamo chiar amente distinguere una voc e che recita da una che spiega o da una che canta; le tre categorie sono sempre parte dell'insieme suono, ma si distinguono in ambito comunicati vo, emoti vo e semantico; creare la miscela giusta, tra i vari significati è una prerogati va essenziale per metter e in rel azione sistemi lontani. Il suono porta con se moltissime altre infor mazioni che sono forse meno specifiche, ma accrescono sensibilmente la nostra percezione della realtà; quindi, la mi a ricerca si delinea su più piani dimensionali, partendo dalla c ura del suono a li vello tec nico, fino alla connessione con tutto quello che mi circonda; questo crea in me, un sti molo sos tanziale per la composizione artistica, facendomi avvicinare a situazi oni sonore di verse e ad un migliore asc olto a livello umano. Tendo ad osser vare più punti di vista, canalizzandoli sulla mi a strada, c ercando una sinc era empatia con l'ambiente generale. Sos tanzi almente l'amore per il suono rende migliori le comunicazioni sia umane che con l a natura, s ensibilizzando fortemente chi ne è affetto, aumentando la capacità di comprendere il mondo. 8 1 . Residenze d’artista internazionali 1 .2 . Programma di interscambio Rad’Art-Les Bernardes (CAT) 1 .2 .1. Residenza di un artista catalano presso Rad’Art 1 .2 .2. Residenza di un artista italiano presso Les Bernardes A cura di Progetto Rad’Art | Associazione Artéco in collaborazione con Les Bernardes 1 .2 .1. La scelta dell’artista catalano da ospitare presso Rad’Art, al momento della presentazione di questo progetto, è al vaglio della commissione di scelta dello spazio catalano che dovrà spedire una rosa di cinque artisti. Uno di questi, scelto dal comitato scientifico Rad’Art, realizzerà un progetto di residenza nell’autunno 2014. 1 .2 .2. Relativamente all’artista italiano, che sarà ospitato dal centro Les Bernardes, il comitato scientifico Rad’Art ha incaricato ad una rosa di artisti, già scelti nelle anteriori edizioni del BRA (Bando Rad’Art), di produrre un progetto specifico. Gli artisti incaricati sono: Sara Maino, Felipe Aguila, Maria Pontorno, Patrizia Agatensi, Marco Bertozzi, Ilaria Cuccagna, Simona Frillici, Valentino Menghi, Matteo Guidi/Giuliana Racco, Eleonora Chiesa, Giorgia Severi e Laura Giov annardi. L’analisi dei progetti presentati porterà alla scelta di una rosa di cinque artisti che saranno proposti alla scelta finale a cura del Centro catalano di Salt, prossimo alla città di Girona. Salt, provincia di Girona, nella regione autonoma della Catalogna La città di Salt è diventata un comune indipendente una trentina di anni fa quando, tramite un referendum popolare, i cittadini hanno scelto di separarsi dalla città di Girona. Questo nuovo comune occupa una superficie di appena 6 Km quadri, di cui la metà è area protetta. I 30.000 abitanti circa esprimono una densità molto alta, pari a 4.997,5 ab./Km quadro. Un territorio ridotto, l’alta densità di popolazione ed il fatto insolito che si parlino una trentina di lingue diverse, rende questa piccola città un laboratorio certamente stimolante per lo sviluppo di progetti artistici a carattere pubblico e sociale. Il centro Les Bernardes è uno spazio pubblico che dipende dalla Diputació, un ente amministrativo paragonabile alle province italiane. www.bernardes.cat 9 2 . Residenze d’artista Italia 2 .1 . Residenza di Francesco Michi e Mechi Cena Periodo: aprile 2014 A cura di Progetto Rad’Art | Associazione Artéco La Nostra Cattedrale Interna. Il nostro corpo è parte del nostro panorama sonoro. Note per una installazione Ormai sappiamo che il silenzio non esiste: non esiste in una camera anecoica, non esisterebbe per noi neppure nel vuoto, perché il nostro corpo stesso produce suono, anche le nostre orecchie. Il nostro corpo è una costante di ciò che udiamo. Le particelle che formano il nostro corpo, inoltre, vibrano investite dalle onde sonore che inevitabilmente passano attraverso di noi. Le cavità risonanti del nostro corpo, esaltate dalla stazione eretta, ci permettono di emettere suoni complessi, e sono state fondamentali per la formazione di un linguaggio. E d'altra parte, in medicina, il primo approccio diagnostico che ha permesso una indagine all'interno del corpo è stato l'auscultazione, l'ascolto delle risonanze del corpo alla percussione, attraverso lo stetoscopio. Stiamo lavorando ad una installazione basata sulla esposizione delle particolarità risonanti dei corpi umani, sulla costruzione di una particolare impronta risonante. Una specie di catalogo, un "Sound reportage" della nostra "Cattedrale interna". Francesco Michi e Mec hi Cena Progetto per La C attedrale inter na 10 2 . Residenze d’artista Italia 2 .2 . Residenza di Sara Maino e Dav ide Ondertoller Periodo: marzo 2014 – maggio 2015 A cura di Progetto Rad’Art | Associazione Artéco in collaborazione con la Direzione Didattica dell’Istituto Comprensivo, l’Assessorato alla Cultura del Comune di Mercato Saraceno e l’Associazione Band Selvaggia. Narrare il Territorio Progetto dedicato alla raccolta della memoria della comunità e del territorio di Mercato Saraceno, in cui si utilizzano strumenti multimediali e mappe interattive online e archivi web con un approccio creativo. Il laboratorio è rivolto a bambine e bambini della scuola primaria, ma anche a giovani ed adulti e a chiunque vorrà aderire. I partecipanti saranno i protagonisti del laboratorio-ricerca, sia nella fase di raccolta che in quella di restituzione. Lo scopo è di creare una mappa di comunità ricca di contributi (dalle memorie orali alla documentazione fotografica, storica, creativa, ai suoni, ecc. ) raccolti ed elaborati dagli stessi partecipanti. Stratificazioni che ambiscono a rappresentarne, almeno parzialmente, la complessità. Programma ● laboratorio propedeutico per istruire i partecipanti sul metodo della raccolta etnografica mediante interviste narrative; utilizzo e collaudo degli strumenti di raccolta (registratori digitali, fotocamere) ● individuazione dei testimoni tramite referenti locali ● passeggiata sonora per allenare l’attenzione e la concentrazione dei partecipanti ● uscite sul territorio per raccogliere storie e memorie degli anziani/abitanti del territorio presso le loro case e/o in luoghi scelti della comunità che conservano particolari significati storici, affettivi individuali e collettivi (strada romana, casolari, ceppi votivi, antichi mulini, bosco...) ● rielaborazione dei dati raccolti in forma multimediale per la realizzazione di narrazioni digitali con l’apporto creativo dei partecipanti (disegni, acquerelli, testi, video, suoni, fotografie, vecchie cartoline...) ● creazione di una mappa interattiva sul web in cui collocare e condividere il patrimonio raccolto (con i principali social network Youtube,Twitter, Facebook Flickr...). La mappa viene affidata alla Comunità/Comune/Associazione con lo scopo di continuare il progetto e può integrare dati provenienti da altre raccolte (vedi workshop fotografico in corso presso la vostra organizzazione) e/o documentazioni storiche, toponomastiche, ecc.. ● presentazione conclusiva della mappa e dei contenuti multimediali creati insieme: restituzione alla comunità e ai testimoni. Il laboratorio-ricerca si configura come una iniziativa culturale innov ativa di conoscenza, di raccolta e condivisione delle memorie/tradizioni del vostro territorio che ha i seguenti obiettivi: ● valorizzare il sapere, le tradizioni, la gente di un’area rurale 11 ● stimolare l’interazione tra giovani e vecchie generazioni, attraverso il metodo dell’intervista narrativa per la scoperta, l’apprendimento e la valorizzazione di esperienze, valori, lavori, tecniche, storie di vita ● restituire i dati raccolti attraverso l’elaborazione creativa ricorrendo alle tecnologie contemporanee del web 2.0 e ai linguaggi multimediali incentivando la creatività individuale e di gruppo ● creare un archivio web dedicato al territorio e condiviso sui principali social network (Facebook, Twitter, Flickr, SoundCloud, Youtube...) I prodotti multimediali, documentativi ed artistici, confluiscono in un archivio web dedicato che ha la caratteristica di essere georeferenziato, con l’obiettivo di “narrare il territorio” esplorato. I segnaposto identificano varie esperienze (schede descrittive, video, disegni, audio mp3, fotografie ma anche brevi commenti estrapolati da Twitter o Facebook). L'archivio si fa mappa e contribuisce a narrare il territorio. Tutto il materiale prodotto, insieme alla documentazione relativa allo svolgimento di questo percorso laboratoriale, potrà essere accolto all’interno della 12a Mostra del libro di Mercato Saraceno, nel 2015. Portobeseno Il progetto culturale Portobes eno (Davi de Ondertoller, Sara Mai no) è atti vo dal 2004 e c ontempla ricerche artistiche e laboratori innovati vi rivolti al territorio dell’Alta Vallagarina i n Trenti no, c he traggono s punto dalla memoria dei s uoi abitanti con l’intento di val orizzare il paesaggio e le s ue storie attraverso le tec nologie contemporanee. Tutte le produzioni (circa 40 dal 2004) c onfl uiscono nel festi val annuale “Portobeseno, viaggio tra fonti s toriche e sorgenti web” che pr opone spettacoli dal vi vo, c onc erti di musica acus matic a, installazioni multi mediali, residenze d’ artista. Le creazi oni si ispirano a inter viste narrati ve, ricerche etnografiche, a riflessioni sulla memoria e s ulla c onoscenza del territorio, all’espl orazione dei paesaggi sonori locali, alle l oro possibili relazi oni c on il web e s viluppano cartografie virtuali, blog creativi, archi vi multi mediali, progetti sociali per la R ete. Opere e l abor atori ideati e realizzati da Portobes eno s ono stati pres entati a Roma, Firenz e, Ascoli, Trento, Rovereto, Anghiari, Bolzano, Londra, Ancona, Genova, Berlino. R ecentemente, press o Far m Irpinia/fes tival Interfer enze 2012, Cor vialeUrbanLab R oma 2012 , ArtVerona 2011, Roma Urban Experienc e 2010, Perfor mingRoma 2009, Festi val della Creati vità Firenz e 2009, V Si mposio Internazionale s ul paes aggio sonor o Firenze 2011 . http://www.portobeseno.it 12 3 . Ricerca sonora | Paesaggio sonoro 3 .1 . S(u)ono. Giornata dedicata al Paesaggio sonoro. 2a Edizione Promosso da The Rad’Art Project | Associazione Artéco, in collaborazione con FKL (Forum Kalngslandshaft) Data: domenica 13 aprile 2014. Programma della giornata (in via di definizione) Ore 10. Spazio Rad’Art • Passeggiata d’ascolto Pranzo a buffet Ore 15. Spazio Rad’Art • La Cattedrale interiore. Apertura pubblica della residenza degli artisti Francesco Michi e Mechi Cena. • Ascolto, in anteprima assoluta, del paesaggio e ambiente sonori di San Romano, realizzato da Anthony Di Furia, che l’artista presenterà in Québec nel mese di agosto 2014. • Percorso di lettura della Sound Art che intende renderne la complessità e lo spessore storico attraverso la presentazione di opere che vanno dalla seconda metà del secolo scorso fino agli anni più recenti, a cura di Angelo Petronella. • La giornata si concluderà con l’ascolto di un concerto dello stesso Angelo Petronella. 3 . Ricerca sonora | Paesaggio sonoro 3 .2 . Progetto Auricoli da Rumore Idea e progetto: Francesco Michi Progetto a cura del CeDR’A (Centro di Documentazione Rad’Art) Per l’anno 2014 è previsto il completamento della raccolta di nuovi prototipi e congegni atti a proteggerci dall’inquinamento sonoro, iniziata due anni fa come dal progetto di Francesco Michi. La collezione degli Auricoli da rumore, custoditi presso il CeDR’A (Centro di Documentazione Rad’Art), saranno esposti in una mostra pubblica a fine 2014. Per l’occasione sarà edito un catalogo dedicato. Artisti presenti nella collezione Auricoli da Rumore: Patrizia Agatensi, Matteo Manenti, Andrea Marescalchi, Luca Miti, Pierangelo Orecchioni, Daniela Perego, Anton Roca, Fried Rosenstock, Silvano Tontini, Sergio Traquandi, Vittorio Presepi e Roberto Giordani. 3 . Ricerca sonora | Paesaggio sonoro 3 .3 . Conv egno FKL The Rad’Art Project | Associazione Artéco collabora all’organizzazione del conv egno FKL (Forum Klanglandschaft - Forum per il Paesaggio Sonoro) che si svolgerà a Firenze nel mese di maggio 2014, presso lo spazio SUC – Le Murate. 13 4 . Workshop fotografico | Arte partecipata | Arte in relazione | Opera pubblica 4 .1 . ConCorso Aperto Promosso dal Comune di Mercato Saraceno - Assessorato alla Cultura e da The Rad’Art Project | Associazione Artéco. Idea, progetto e coordinamento: Anton Roca Tecnico per la sezione post produzione: Renato Lucchi Collaboratori: Davide Ruffilli e Bruno Donati Con la partecipazione del fotografo Guido Guidi Periodo: marzo-dicembre 2014 Azione Da marzo a dicembre 2014 Percorso di ricerca coordinato da Anton Roca Formazione Spazio Rad’Art, da marzo a dicembre 2014 . Incontri sul linguaggio digitale di base a cura di Davide Ruffilli . Incontri di post produzione digitale a cura di Renato Lucchi . Incontri di condivisione a cura di Anton Roca Gesto corale pubblico conclusiv o Dicembre 2014 Sedi: Palazzo Dolcini di Mercato Saraceno e Spazio Rad’Art Luoghi Sala del Consiglio Comunale di Mercato Saraceno Spazio Rad’Art Palazzo Dolcini Sede degli incontri di formazione Spazio Rad’Art Via Mulino di sopra, 6 Località San Romano 47025 Mercato Saraceno (FC) Il ConCorso é, per sua natura, non competitivo e aperto alla libera adesione di tutti i cittadini di Mercato Saraceno, nonché del territorio. Non vi è un massimo di partecipanti, così come le adesioni potranno avvenire in qualunque momento, anche a percorso avviato. Il ConCorso, nella sua genesi e nelle sue varie edizioni, prevede lo svolgersi di un’azione progressiva strutturata in tre momenti: formazione, azione e gesto corale conclusivo. Ogni partecipante che aderisce al ConCorso, è invitato a compiere un gesto personale all’interno di una logica del concorrere al raggiungimento di un obbiettivo comune e condiviso, a livello culturale e sociale. Durante la terza edizione del ConCorso (ConCorso inContro 2013) l’attenzione è stata focalizzata sull’incontro con gli abitanti: le persone, la loro storia e memoria personali, attraverso la scelta di una persona referente. Dalla relazione con questa persona è scaturito il progetto fotografico finale. 14 5 . Progetti Arterritorio 5.1 . Evento espositiv o ConCorso inContro Promosso dal Comune di Mercato Saraceno - Assessorato alla Cultura e da The Rad’Art Project | Associazione Artéco. In seguito all’apertura del recuperato Teatro Dolcini di Mercato Saraceno, prevista per i primi mesi del 2014, si svolgeranno una serie di doppie mostre dedicate ai 20 progetti fotografici portati a termine dai ConCorrenti della terza edizione del ConCorso (ConCorso inContro), come gesto corale conclusivo. Le 10 doppie mostre previste saranno documentate in un catalogo che sarà edito alla fine dell’intero ciclo espositivo. Fotografi – Persona referente. Progetto 1. Manuela Campana – Guido Guidi, fotografo. Le lettere dal padre spedite dal campo di prigionia in Marocco (2a Guerra mondiale). 2. Damiano Montalti – Due fratelli, Natale Canali (27 anni) ed Ivo Benini (17 anni), uccisi dai tedeschi nel Raggio di Bora (FC). Indagine sulle stragi nazifasciste nel territorio provinciale. 3. Dav ide Ruffilli – Dino Mazzoni, partigiano. Percorso sulla memoria storica e l’azione dell’8a Brigata Garibaldi nel territorio di Mercato Saraceno (FC) 4. Giov anni Benaglia – Umberto Grimaldi, capo treno di Gambettola (FC). La giornata del ferroviere. 5. Laura Ruscelli Santucci – Giona. La quotidianità di un bambino diversamente abile a Mercato Saraceno (FC). 6. Flav io Milandri – Rachel, ex modella e attualmente gestore di un agriturismo. I rapporti di quotidianità nella sfera relazionale. 7. Stefania Ganzini – Rachel, ex modella e attualmente gestore di un agriturismo. I luoghi dell’anima. 8. Bruno Donati – Alfredo Gentili, fonico. In arte Epi. 9. Donatella Balzani – La Rossana del cinema. Mercato Saraceno (FC), ricerca storica sulla scomparsa della sala cinematografica di paese. 10. Eliana Andreotti – Imelda, casalinga. Percorso di vita. 11. Andrea Riceputi – Mario “Maìn”. Percorso sulla memoria storica di Mercato Saraceno (FC) 12. Cristina Barducci – Quinto Barducci, muratore. Le case costruite nel boom economico nella campagna cesenate. Cesena (FC) 13. Simona Barducci – Ardevilla, cartomante di Macerone (FC) 14. Rosi Riceputi – Gianna, signora ultraottantenne. Percorso di vita in aurea di magia. 15. Marta Acquaviva – Sonia, un’amica. La ricerca dell’essenziale. 16. Morena Zani – Rosina Facini di Careste (FC). Il ricordo della propria madre e di una vita possibile, abbandonata per causa della modernità. 17. Sabrina Ciani – La bottega del riparatore di biciclette a Faenza (RA). 18. Francesca Degli Angeli Venanzio, ex negoziante a Forlì, con la passione per la pittura, la scultura ed i Bonsai. 19. Michela Mariani – Viola, il mondo infantile vissuto in due universi fisici ed affettivi diversi. 20. Filippo Venturi – Luigi Collinelli, pensionato e “sindaco” di San Romano. 15 6 . Progetti nel territorio 6.1 . Gambettola. Archiv io fotografico del 900 Un racconto su Gambettola. Viaggio tra gli album di famiglia e le collezioni private e pubbliche. Terza tappa: Archiv io fotografico del 9cento Progetto promosso dal Comune di Gambettola, Biblioteca Centro Federico Fellini e da The Rad’Art Project | Associazione Artéco. Idea e progetto: Silvio Grilli Periodo: gennaio - dicembre 2014 La piccola fototeca, ritagliata nella finestra bassa del centro F. Fellini, visibile mentre si passeggia, offrirà per 52 settimane consecutive e negli anni successivi, una/due fotografie di provenienza privata, non conosciute proprio, che abbiano qualcosa di vivo da raccontarci sul recente passato della nostra cittadina. Piccoli assaggi di fotografia privata: “scegliere tra i tanti un negativo da stampare è come scegliere dalla cantina una bottiglia di vino per gli amici” si diceva all’agenzia Magnum. Tra breve si darà l’avvio alla scansione delle fotografie, di proprietà comunale e private, da convogliare nel nuovo sito w eb ‘gambettolainfotografia’. Potrebbero essere circa 1.000-1.200 fotografie alla fine, presentate in modo da dare importanza prima di tutto ai nuclei che hanno una loro struttura interna (album ricordo, piccole raccolte, collezioni); poi, i capitoli specifici come il paese e il contesto urbano, la religione vissuta, società e politica, i luoghi del lavoro, il tempo libero (quindi corsi mascherati di primavera, sport, ecc). Sono in programma entro il mese di maggio 2014 due mostre, che intendono sottolineare con il linguaggio che è proprio della fotografia, due momenti importanti per Gambettola. La prima “CIÒ CHE RESTA DEL PALAZZONE. Gli originali ritrovati” vuole accompagnare i lavori in corso di rinnovo della piazza S. Pertini, un tempo sede del palazzo Saladini-Pilastri, storico edificio simbolo del Bosco, lesionato dai bombardamenti del 1944 e poi abbattuto. A partire dalle pochissime fotografie originali esistenti, presentiamo spezzoni di un video girato dalle truppe alleate, disegni e bandi dell’Archivio storico comunale, ritrovamenti della Sovrintendenza in modo da dare al presente una prospettiva storica, che in questo caso risale assai prima dell’inizio-novecento. La seconda mostra, “Corsi mascherati di primav era”, presenterà, dal 19 al 27 aprile, le fotografie ritrovate presso i privati. Poche singole immagini oppure sequenze di una certa lunghezza, che restituiscono il clima di una paese che si organizza e si ritrova per una messa in scena lungo la via principale del bosco (1) , come vuole la tradizione che risale al 1860. Nel corso del 2014 sarà completata la ricognizione degli album privati e dei piccoli archivi di associazione e quindi offrire nella sua veste completa il sito web ai navigatori della rete. Così come saranno rinnovati i contatti con la scuola per la proposta di Laboratorio di/sulla fotografia e la mostra “A SCUOLA NEL NOVECENTO”, prevista per il 2015. (1). Bosco è il nome c on c ui viene c onosciuta la città di Gambettola. a li vello popolare. E bosc h, in dial etto romagnolo. 16 Progetto per la maschera della fototec a in metallo traforato al laser, compres a illumi nazione r etrostante a led Una delle fotografie ritrovate. Archi vio Boz eglav-Daltri 17 7 . Progetti per il territorio 7 .1 . Adotta un albero. Festa dell’albero. 4a edizione Iniziativa promossa dal Comune di Mercato Saraceno - Assessorato alla Cultura e da The Rad’Art Project | Associazione Artéco, in collaborazione con: Pro Loco Mercato Saraceno, cooperativa il Totem e le associazioni Band Selvaggia e Mignolo verde. La terza edizione (2013) della festa dell’albero ha proposto la messa a dimora di alberi nei cortili delle Scuole Primaria Ricchi e Muratori (Piavola) e della Scuola Secondaria di primo grado Zappi di Mercato Saraceno. In continuità con tale iniziativa, sarà organizzata una giornata di piantumazione collettiva nel periodo autunnale, in data e luogo da definire. Si richiederà la collaborazione dell’Amministrazione Comunale nell’individuare un’area pubblica da recuperare, coinvolgendo l’istituzione scolastica ed altre realtà locali e associazioni del territorio, sensibili alle tematiche ambientali. Lo spirito della giornata di festa, dedicata all’albero come elemento portatore di simboli, di valori storici e identitari per l’intera comunità, ed in particolare per le giovani generazioni, rientra nella logica di una pratica artistica che pone al primo posto la ricerca della bellezza nel rapportarsi con il territorio, attraverso l’a tto di prendersi cura dell’ambiente in cui abitiamo . I bambini che parteciperanno all’iniziativa potranno apprendere le buone tecniche di piantumazione, instaurando così un legame prassico e affettivo con il territorio e l’ambiente naturale. La modalità scelta per lo svolgimento della piantumazione è quella dell’adozione. I bambini, principali destinatari di quest’iniziativa, potranno apporre una targhetta con il proprio nome sulla pianta, appena messa a dimora con l’aiuto di personale qualificato e la collaborazione dei genitori. L’attività di piantumazione sarà completata con l’attivazione di laboratori sui temi ambientali, rivolti ai bambini ed agli adulti, a carattere scientifico, ludico-didattico e narrativo, tenuti da riconosciuti esperti dei vari ambiti disciplinari. Piantumazione nella Scuola Secondaria di primo grado Zappi di Mercato Saraceno. Festa dell’albero 3a edizione, anno 2013 18 Partners del progetto Rad’Art La Chambre Blanche - Centro di residenze d’artista (Québec, Canada) www.chambreblanche.qc.ca Accademia di Belle Arti - Bologna, Italia www.ababo.it Les Bernardes – Salt, Catalunya www.bernardes.cat Museo Laboratorio di Arte Contemporanea. MLAC - Roma, Italia www.luxflux.net/museolab/museo.htm Visualcontainer - Milano, Italia www.visualcontainer.org Wunderkammern - Roma, Italia www.wunderkammern.net Fabbrica - Gambettola (FC), Italia www.angelograssi.it Per informazioni e contatti anton roca . presidente artéco 0039 0547 38 18 20 0039 339 243 01 30 [email protected] Progetto Rad’Art: www.rad-art.org [email protected] 19
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