Tonin - VeLiCa

Modificazioni di fibre ligno-cellulosiche
per applicazioni nei compositi
Milano, Palazzo Pirelli , 3 febbraio 2014
Claudio Tonin
Istituto per lo Studio delle
Macromolecole CNR-ISMAC
Regione Lombardia – Accordo Istituzionale n.14840/RCC 2011-2013
Introduzione
Lino e canapa sono state le prime fibre usate in modo
diffuso per la tessitura (8000 a.C.).
Fibre di lino di una mummia egizia
(2500 a.C.) CNR-ISMAC BI SEM 1000x
Distribuzione geografica delle principali fibre utilizzate dall’uomo
nell’Età del Bronzo (~ 3000 AC) www.eziomartuscelli.net/files/Libro3a.pdf
Introduzione
Theodor von Hörmann (1840–1895):”Hanfeinlegen”
http://it.wikipedia.org/wiki/File:Theodor_von_Hörmann_Hanfeinlegen.jpg
Canapa in Italia
Anni 40:
- Coltivati a canapa circa 100.000 ha (50% in Emilia
Romagna, sì40% in Campania, 10% in Piemonte
(particolarmente da seme);
- 2° produttore mondiale dopo la Russia;
- 1° per qualità della produzione tessile.
Anno 2013:
- Coltivati a canapa circa 1.000 ha; non esiste produzione
tessile.
www.genitronsviluppo.com/2008/07/21/canapa
F. Giraudo, Assocanapa, Nuove applicazioni tessili per la fibra di
canapa autoctona, Biella, 18 aprile 2012
Introduzione
Source: EU Commission 2012 - M. Carus et al. “The European Hemp Industry: Cultivation, processing and
applications for fibres, shivs and seeds”, EIHA, June 2013
Introduzione
25
20
Source: FAO 2013
Metric Kt
15
10
5
0
China
Democratic People's
Republic of Korea
Chile
Hemp tow production of top 4 producers (average 2007-2012)
France
Introduzione
160
140
120
Source: FAO 2013
Metric Kt
100
80
60
40
20
0
China
France
Belarus
Russian Federation
Flax tow production of top 4 producers (average 2007-2012)
Introduzione
Usi della fibra di canapa in EU
M. Carus et al. “The European Hemp Industry: Cultivation, processing and applications for fibres,
shivs and seeds”, EIHA, June 2013
Parte 1
MATERIALI COMPOSITI
Fibre di rinforzo per compositi
Proprietà meccaniche delle fibre di canapa e lino a
confronto con la fibra di vetro
Fibre di rinforzo per compositi
Fibre di rinforzo per compositi impiegate nel settore automobilistico
-Audi A3, A4, A6, A8
-BMW Serie 3, 5 e 7
-Mercedes Serie A, C, E e S
-Fiat Punto, Brava, Marea,
fAlfa Romeo 146, 156
-Ford Mondeo, Focus
-Opel Astra, Vectra, Zafira
-Peugeot 406
-Renault Clio
-Rover 2000
-Saab
-SEAT
-VW Golf A4, Passat, Bora
-Volvo C70, V70
19
25
Co on
Wood
8
Hemp
7
Others
5
36
Kenaf
Flax
M. Carus et al. “The European Hemp Industry: Cultivation, processing and
applications for fibres, shivs and seeds”, EIHA, June 2013
Fibre di rinforzo per compositi
Fibre di canapa e lino come rinforzo per matrici polimeriche
a confronto con la fibra di vetro
(+)
- riduzione peso del 10-30% su componenti
paragonabili
- buone proprietà meccaniche
- buona formabilità e bassa usura impianti- eccellenti
proprietà di isolamento acustico e termico
- buon comportamento all’urto (no frammentazione
con bordi taglienti - interno autovetture)
- buon comportamento termico ad elevata
vctemperatura
- miglior comportamento alla fiamma (riduzione
della velocità di rilascio del calore, no formazione
di gocce
- riduzione costo rispetto a materiali convenzionali
- risorsa rinnovabile, sostenibile (C foot-print)
- riciclabile per triturazione
- recupero energia termica (incenerimento)
(-)
- scarsa compatibilità con le matrici polimeriche
(intrinseca natura polare e idrofila delle fibre
cellulosiche a fronte delle caratteristiche non
polari della maggior parte delle matrici polimeriche)
- difficoltà nelle fasi di miscelazione dei
componenti (non uniforme distribuzione delle fibre
all’interno della matrice)
- alta capacità di assorbimento dell’umidità
(rigonfiamenti con formazione di vuoti
all’interfaccia)
- modesta resistenza microbica
(tendenza alla marcescenza)
Fibre di rinforzo per compositi
Miglioramento delle prestazioni meccaniche
-Compatibilizzazione della matrice (es. anidridi)
-Funzionalizzazione della superficie delle fibre (es. esterificazione con acidi grassi,
reazioni con silani, acrilati, isocianati ....)
-Riduzione delle dimensioni delle fibre sfruttandone la morfologia (struttura
composita naturale)
Fibre di rinforzo per compositi
Struttura dello stelo
Le fibre liberiane si trovano nello stelo della pianta, sotto la corteccia, in gruppi di 10-15 fibre elementari di
20-30 mm di lunghezza e 15-20 μm di diametro, disposti intorno a un fusto legnoso.
I. Peroni, G. Giampaoli, C. Quaglia “Promoting the cultivation
and development of hemp in Italy”, 2nd Int. Conf. on Innov.
Natural Fibre Comp. for Industr. Applic., Rome, Apr., 15, 2009
Fibre
Cuticola
National Research Council of Canada
“Le piante come fonti di materiali”, www.bioveg.unito.it
Fibre di rinforzo per compositi
Le fibre sono incollate da sostanze incrostanti (pectina, emicellulose) in fascetti lunghi fino a 1,5 m;
la sezione trasversale ha forma poligonale irregolare.
CNR-ISMAC BI SEM 200x
“Le piante come fonti di materiali”, www.bioveg.unito.it
Fibre di rinforzo per compositi
Proprietà meccaniche delle fibre di canapa e
lino in funzione del grado di separazione
H. Bos, M. van den Oever and K. Molenveld, (Lecture) Flax Reinforced Plastics, the Influence of Flax Fibre
Structure on Composite Properties, Proc. Rolduc Polymer Meeting 2004, June 27-30, Rolduc, Kerkrade,
the Netherlands
Parte sperimentale – fibrille di cellulosa
Struttura interna della fibra:
fibrille di cellulosa
Harriëtte L. Bos, The potential of flax fibres as
reinforcement for composite materials,
Proefschrift.,Technische Universiteit Eindhoven, 2004.
M. Aslan, Characterisation of Flax Fibres and Flax Fibre
CompositesDTU Wind Energy Rep. E-0005(EN), Tech.Univ.
Denmark, July 2012
“Le piante come fonti di materiali”, www.bioveg.unito.it
Parte sperimentale – fibrille di cellulosa
Estrarre ed isolare fibrille di
cellulosa con un trattamento
chimico-fisico
e
l‘utilizzo
degli ultrasuoni.
CNR-ISMAC BI SEM 1000x
Parte sperimentale – fibrille di cellulosa
Estrazione delle fibrille di cellulosa
Pre-Trattamento Chimico
Lino/Canapa
Fibre Cellulosiche
Purificate Chimicamente
NaOH 10-17%, HCl 1M, NaOH 2%
Cryo-crushing
Fibrille
in sosp. acquosa
Ultrasonicazione
Parte sperimentale – fibrille di cellulosa
Fasi del processo di fibrillazione
Fibre di lino SEM 500x
Crio-crushing SEM 5000x
Trattamento chimico SEM 500x
Fibrillazione con ultrasuoni SEM 5000x
CNR-ISMAC BI
Parte sperimentale – fibrille di cellulosa
Preparazione dei biocompositi con PMMA
riscaldamento
Fibrille in acqua
Fibrille in
dimetilformammide (DMF)
PMMA
casting
200 °C, 2 ore
Fibrille in DMF
Biocompositi
PMMA/fibrille
Parte sperimentale – fibrille di cellulosa
Parte sperimentale
Superficie di frattura di
biocompositi con PMMA
CNR-ISMAC
PMMA puro
PMMA + 5% fibrille
PMMA + 10% fibrille
PMMA + 15% fibrille
Parte sperimentale – fibrille di cellulosa
Proprietà dei biocompositi con PMMA
Polymer or
Composite
Tensile
strength
(MPa)
Elong. at
break (%)
Young
Modulus
(MPa)
PMMA
68.8
6.47
1416
PMMA/ 1%
fibrils
35.54
4.60
1099
PMMA/ 2%
fibrils
34.04
4.16
1357
PMMA/ 5%
fibrils
32.64
3.09
2416
PMMA/
10% fibrils
22.24
1.59
2294
PMMA/
15% fibrils
19.65
2.45
1842
PMMA/
20% fibrils
14.15
1.86
1621
Parte sperimentale – fibrille di cellulosa
PBAT (poli 1,4-butilene adipato-co-tereftalato)
Co-poliestere termoplastico morbido, adatto all’estrusione in forma di film e coating, per applicazioni tipiche
delle poliolefine (in particolare PE): packaging flessibile, carta laminata, film protettivi.
Proprietà (Ecoflex® BASF)
- adatto al contatto coi cibi
- resistente all’acqua e allo strappo
- elastico, stampabile e saldabile
- biodegradabile
- compostabile
- trasformabile negli impianti convenzionali per polietilene
Biodegradable polymers-inspired by nature: Ecoflex, Ecovio.
BASF SE Communication Plastics
Parte sperimentale – fibrille di cellulosa
PBAT (poli 1,4-butilene adipato-co-tereftalato)
Blend polimeriche con altri biopolimeri (es. PLA Ecovio®
usato per film rigidi) permettono di migliorare il
modulo elastico ed estendere i settori di impiego.
Biodegradable polymers-inspired by nature: Ecoflex, Ecovio.
BASF SE Communication Plastics
Parte sperimentale – fibrille di cellulosa
Preparazione dei biocompositi con PBAT
Parte sperimentale – fibrille di cellulosa
Proprietà dei biocompositi con PBAT
Polymer or
Composite
Tensile
strength
(MPa)
Elong. at
break
(%)
Initial
Modulus
(MPa)
PBAT
casting
33.3
750
70
PBAT
mixing
29.3
744
75
PMMA/
PEO mixing
PBAT/Fibrils
casting
PBAT/Fibrils
mixing
23.9
20
19.4
677
611
633
Yield
Stress at
3.33%
(MPa)
Elong. at
Yield
(%)
6.7
12
5.9
8
5.4
8
5.8
7
5.3
7
77
87
89
Conclusioni
 Microfibrille di cellulosa sono state ottenute con un processo chimico-fisico di estrazione e fibrillazione
con ultrasuoni.
Le microfibrille sono state usate per la preparazione di compositi con matrici di PBAT e di PMMA,
ottenendo un discreto aumento del modulo elastico a fronte di una riduzione del carico di rottura dei
compositi.
E’ necessaria una migliore dispersione delle fibrille nelle matrici associata a compatibilizzazione o
funzionalizzazione delle fibrille.
Le proprietà termiche e la funzionalizzazione delle microfibrille di cellulosa per migliorare la
compatibilità nei confronti delle matrici polimeriche sono presentate nella sessione poster.
Parte 2
MATERIALI ISOLANTI PER LA BIOEDILIZIA
(Valorizzazione della fibra tecnica)
Parte sperimentale – canapa tecnica
Taglio delle piante portate a maturazione
Raccolta in rotoballe
I. Peroni, G. Giampaoli, C. Quaglia “Promoting the cultivation
and development of hemp in Italy”, 2nd Int. Conf. on Innov.
Natural Fibre Comp. for Industr. Applic., Rome, Apr., 15, 2009
www.flaxandhemp.bangor.ac.uk
Macerazione in campo (dew retting)
Parte sperimentale – canapa tecnica
SFIBRATURA
Macchina sfibratrice per canapa ad uso industriale
Brevetto TO2010A000554, R. Delmastro, F. GiraudoCNR IMAMOTER - ASSOCANAPA
(maggio 2010)
www.assocanapa.org
Parte sperimentale – materiali per la bioedilizia
CANAPA TECNICA OTTENUTA DALLA
PIANTA PORTATA A MATURAZIONE E
MACERATA IN CAMPO.
Lana di SCARTO
RIFIUTO SPECIALE
(Cat. 3 EC Regulation No 142/2011)
Non adatta ad usi tessili
Quantità significative di canapulo
L.O.I. (Limiting Oxygen Ind.) > 25 %
Contiene ca. 3% di zolfo
Diverso comportamento in alcali
CNR-ISMAC BI
Parte sperimentale – materiali per la bioedilizia
LA CANAPA IN ALCALI
Alcali
(Chemical retting)
CNR-ISMAC BI SEM 200x
- Separazione dei fascetti di fibre
- Rigonfiamento
- Aumento dell’idrofilia
Parte sperimentale – materiali per la bioedilizia
LA LANA IN ALCALI
Alcali
- Parziale idrolisi della cheratina
- Parziale distruzione della struttura fibrosa che forma
una matrice proteica adesiva
- Formazione di lantionina
Cistina
Lantionina
CNR-ISMAC BI
SEM 500x
Parte sperimentale – materiali per la bioedilizia
CANAPA E LANA IN ALCALI
Canapa e lana (2 cm)
Alcali
CNR-ISMAC BI SEM 500x
Le fibre di canapa rigonfiano e vengono
incollate dalla matrice proteica
Le fibre dopo il trattamento vengono lavate; la cheratina idrolizzata viene in parte rimossa, ma quella
legata stabilmente alla fibra funge da collante. Il materiale viene essiccato in stufa.
Parte sperimentale – materiali per la bioedilizia
CNR-ISMAC BI
Parte sperimentale – materiali per la bioedilizia
Caratterizzazione dei compositi
o
All ’ aumentare della quantità di fibre di canapa, a parità di intensità di
trattamento, i pannelli risultano più porosi, meno densi, meno resistenti alla
trazione, meno rigidi e più isolanti.

 All’aumentare dell’intensità di trattamento (aumento di: tempo, temperatura
e/o [NaOH]) i pannelli risultano meno porosi, più resistenti alla trazione, più densi
e meno isolanti.
Parte sperimentale – materiali per la bioedilizia
Per applicazioni in rivestimenti interni visibili i
pannelli possono essere migliorati esteticamente
Usando canapa maggiormente pulita e fibre corte
e/o
Tingendo le fibre prima dell’asciugatura
CNR-ISMAC BI
Parte sperimentale – materiali per la bioedilizia
CNR-ISMAC BI
Parte sperimentale – materiali per la bioedilizia
Edilizia e bio-edilizia: materiali per la coibentazione
Polistirene e lana di
vetro o di roccia
Materassini di lana
www.hgc.uk.com
PARAGONIAMO….
Pannelli di polistirene:
Materassini di lana:
•
•
•
•
Autoportante
Cond. termica (λ) ≈ 0.03 W/m K
Costo finale contenuto
Densità bassa
• Ottimo comportamento al fuoco
• Riciclabili e compostabili
• Prodotti a partire da fonti rinnovabili di scarto
o
• Non autoportanti
• Cond. Termica (λ) ≈ 0.05 W/m K
• Costo maggiore
• Prodotti a partire da fonti
non rinnovabili
• Non ricliclabili
• Pessimo comportamento al fuoco
o
Pannelli di LANA&CANAPA:
•
•
•
•
Autoportanti!
Buon comportamento al fuoco
Riciclabili e compostabili
Prodotti partire da fonti rinnovabili di scarto
• Cond. Termica (λ) ≈ 0.05 W/m K
• Costo maggiore
o
CNR-ISMAC BI
Conclusioni
 La canapa tecnica può essere utilizzata in modo massivo per fabbricare pannelli AUTOPORTANTI
impiegando lana di scarto come legante.
 E’ possibile modulare densità, spessore, porosità, proprietà meccaniche e conducibilità termica dei
pannelli.
 Pannelli con caratteristiche estetiche migliori possono essere fabbricati usando fibra di canapa più
pulita, tingendo le fibre (semplicemente aggiungendo colorante nel bagno).
 Brevetto n° GE2012A000028, “ Materiale composito di origine naturale e metodo per la sua
fabbricazione ” , Titolare CNR, Inventori: Patrucco Alessia, Tonin Claudio, Ravasio Maria Nicoletta,
Ramella Pollone Franco, Bianchetto Songia Michela. Data di deposito 07/03/2012
Gruppo di lavoro CNR ISMAC
Biella:
Riccardo Innocenti
Mohammad Tajul Islam
Fadzai Naison Makombe
Alessio Montarsolo
Raffaella Mossotti
Alessia Patrucco
Claudio Tonin
Marina Zoccola
Genova:
Lucia Conzatti
Francesco Giunco
Enrico Marsano
Ilaria Schizzi
Paola Stagnaro
Roberto Utzeri
Milano:
Fabio Bertini
Adriana Cacciamani
Maurizio Canetti
Luigi Fantauzzi
Paolo Locatelli
Simona Losio
Achille Piccinini
Maria Carmela Sacchi
Achille Piccinini
11.07.1983 - 16.05.2013
Grazie per l’attenzione