Anno III – Numero 373 AVVISO Ordine 1. In riscossione la quota sociale 2014. 2. Corsi ECM: 2014 Giovedì 20 Marzo 2014, S. Alessandra martire, Claudia Proverbio di oggi…….. 'O cane mozzeca semp' 'o stracciato QUOTA SOCIALE 2014 DI EURO 150 Notizie in Rilievo di cui Euro 108,20 per l’Ordine e Euro 41,80 per la FOFI. Scaduta la riscossione della quota sociale. Scienza e Salute 3. Gonorrea presto incurabile, sta diventando resistente agli antibiotici 4. La musica dei Bee Gees salva il cuore Prevenzione e Salute 5. Il «porzionometro», guida alle porzioni 6. Ecco perché il cioccolato fa bene 7. I nuovi cracker senza glutine sono a base di farina di canapa e foglie di tè verde 8. Girare nude e bere caffé: 10 regole rivoluzionarie per vivere di più Domande e Risposta 9. Cosa sono gli acufeni, che origine hanno? Si ricorda che è obbligo di ogni iscritto il versamento della quota d’iscrizione annuale, nella misura e nei termini fissati dal Consiglio Direttivo, ai sensi dell’art. 4 D.L. C.P.S. n. 233/1946, e che un eventuale ritardo comporta l’aggravio delle spese di esazione. Il mancato adempimento, oltre a comportare un’infrazione alla deontologia professionale, fa venir meno, ai sensi dell’art. 11 del citato decreto, il requisito necessario per mantenere l’iscrizione all’Albo Professionale. I Colleghi che NON HANNO ANCORA RICEVUTO “l’avviso di pagamento” della quota di iscrizione all’Ordine 2014, potranno versare il contributo mediante: Ø un qualsiasi sportello Equitalia Ø Bonifico intestato a: Equitalia Sud Spa – Codice IBAN IT75 B 076 0103 4000 00015085822, indicando nella causale obbligatoriamente il “Tributo 542 – Anno 2014; Codice Fiscale”, condizione necessaria per evitare il rischio di scarto del pagamento. Cosa sono gli acufeni, che origine hanno? Acufene è il termine medico che indica un ronzio, sibilo o tintinnio che, secondo stime recenti, una persona su dieci percepisce come un suono fastidioso e persistente all’interno dell’orecchio. La loro origine è sempre interna: sono infatti percezioni soggettive, non legate a rumori ambientali. Alcuni neurologi hanno analizzato i trucchi che le persone affette da questo disturbo utilizzano per alleviarlo (stringere i denti o volgere lo sguardo all’estrema destra o sinistra per controllare l’intensità del suono). Osservando, tramite un’analisi chiamata tomografia a emissione di positroni, quali settori del cervello vengono attivati da questi comportamenti, i ricercatori hanno recentemente ipotizzato che l’origine degli acufeni risieda proprio nel cervello, e precisamente in un difetto nell’interazione tra la parte che sovrintende alla visione e quella che consente di udire. (Focus) SITO WEB ISTITUZIONALE: www.ordinefarmacistinapoli.it iBook Farmaday E-MAIL: [email protected]; [email protected] SOCIAL – Seguici su Facebook –Diventa Fan della nostra pagina www.facebook.com/ordinefarmacistinapoli PAGINA 2 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 373 SCIENZA E SALUTE GONORREA PRESTO INCURABILE, STA DIVENTANDO RESISTENTE agli ANTIBIOTICI Prossimamente senza scudi contro la malattia a trasmissione sessuale La gonorrea, una delle più comuni malattie a trasmissione sessuale, sta diventando resistente a tutti i farmaci. Secondo uno studio condotto dal Centro per la prevenzione e il controllo delle malattie di Atlanta, presto non ci saranno più armi per combattere il batterio responsabile della patologia. La ricerca è stata pubblicata su Emerging Infectious Diseases. I sintomi - La malattia si manifesta in modo differente in uomini e donne. Nelle pazienti di sesso femminile, i sintomi caratterizzanti sono bruciore vaginale, perdite giallastre, minzioni frequenti, gonfiore dei genitali, rossore e prurito. In più della metà delle donne infette tuttavia la malattia risulta asintomatica. Nei pazienti maschi, la patologia si manifesta con difficoltà nell'emissione di urine. Pochi rimedi rimasti - Al momento la gonorrea è resistente alle penicilline e alle tetracicline, due tipi di antibiotici. L'unico trattamento rimasto è quello con ciclosporine accoppiate a un altro farmaco. Gli autori scrivono che, anche se al momento, negli Stati Uniti non sono emersi ceppi immuni alle ciclosporine, in altri Paesi stanno venendo fuori, ed è solo questione di tempo prima che la diffusione diventi molto ampia. (Salute, Tgcom24) LA MUSICA DEI BEE GEES SALVA IL CUORE Il ritmo di Staying Alive viene usato per insegnare il massaggio cardiaco I Bee Gees possono aiutare a far ripartire un cuore che si è fermato. Proprio una delle loro più note canzoni - Staying Alive - dà il giusto ritmo al massaggio cardiaco e ha dettato la giusta cadenza ai 25mila europei che hanno imparato la rianimazione cardiopolmonare durante i corsi della Fondazione Life Priority. Formazione nelle piazze - Eventi di formazione che si svolgono da 2 anni nelle piazze europee con manichini tecnologici da rianimare, un camion attrezzato con una vera e propria camera di terapia intensiva e medici specializzati. Arresto cardiaco killer silenzioso - "Senza rumore ogni anno l'arresto cardiaco fa tante vittime quante ne farebbero due incidenti di Boeing 747. Cerchiamo di far capire alle persone cosa fare di fronte a un arresto cardiaco. All'inizio molti hanno paura, temono di fare danni, ma poi si rendono conto che possono essere d'aiuto". A partire dalla telefonata al numero dell'emergenza, i medici spiegano cosa dire, quali elementi non trascurare. Poi occorre cominciare il massaggio cardiaco, utilizzando la musica per mantenere il ritmo, in particolare Staying Alive dei Bee Gees. Da evitare, invece, la respirazione bocca a bocca che farebbe solo perdere tempo. Inoltre, si entra in contatto con un defibrillatore, oggetto che può spaventare se non si sa come usarlo. (Salute, Tgcom24) Ogni anno oltre 60 mila italiani muoiono di morte cardiaca improvvisa. A volte basterebbe un intervento tempestivo e corretto per salvare la vita a molti di loro. Anche quest’anno l’Ordine dei Farmacisti di Napoli ha dato vita al corso Blsd che insegnerà ai farmacisti ad intervenire in caso di necessità. Prossimo corso Sabato 5 e 12 Aprile 2014. Obiettivo del corso: insegnare ai farmacisti ad intervenire efficacemente disostruendo le vie respiratorie, praticando un corretto massaggio cardiaco e un’efficace respirazione artificiale, o applicando appropriatamente un Defibrillatore semiAutomatico Esterno (DAE). PAGINA 3 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 373 PREVENZIONE E SALUTE IL «PORZIONOMETRO», GUIDA ALLE PORZIONI Quanto pollo posso mangiare? Un palmo. Uno studio ha dimostrato che la maggioranza di noi sovrastima le razioni ideali Avremmo tutti bisogno di un «porzionometro», una guida per capire quanto grandi possono essere le quantità di cibo che mettiamo nel piatto, perché spesso non riusciamo a giudicare bene. Un’indagine recente dello United States Department of Agricolture ha confermato che la maggioranza di noi si inganna, di solito sovrastimando le proprie porzioni di frutta, latticini e carne rispetto a quelle reali e ritenendo, al contrario, di mangiare meno dolci e grassi di quelli davvero consumati. Secondo gli esperti americani il problema dipende dalla scarsa conoscenza delle caratteristiche che dovrebbe avere una razione di formaggio, di condimento, di carne. Per questo Shape Up America, organizzazione che da vent’anni cerca di educare all’alimentazione, ha messo a punto un «porzionometro» di facile interpretazione: è molto più semplice portare in tavola la porzione di formaggio giusta se, ad es., si sa che corrisponde grosso modo al proprio dito indice; sarà più facile non sbagliare con i condimenti se sappiamo che il cucchiaino di burro che potremmo concederci coincide più o meno alla punta di un dito. Le porzioni: «Anche gli italiani spesso non fanno attenzione alle porzioni e non conoscono le corrette quantità di cibo per ciascun tipo di alimento. Tuttavia le razioni che mettiamo nel piatto devono essere considerate con una certa flessibilità, nell’ambito dell’alimentazione complessiva giornaliera e settimanale. Bisogna cioè valutare il proprio fabbisogno di nutrienti in un’ottica globale: se amiamo la pasta e ce ne serviamo una dose abbondante, poi basta limitare la quantità di cibi con gli stessi nutrienti, come il pane. Alla fine della giornata dovremmo aver consumato tre porzioni di carboidrati complessi: se per il proprio gusto o le situazioni e i contesti in cui ci si viene a trovare queste arrivano soprattutto da una pietanza non è un male, a patto di restare entro il fabbisogno complessivo quotidiano». Strappo alla regola: Uno strappo alla regola quindi è concesso: secondo l’esperta basta sapere quante sono le porzioni giornaliere raccomandate per ogni nutriente, attenendosi a quelle, per limitare automaticamente le quantità di cibo. Oltre alle 3 porzioni di carboidrati complessi bisogna assicurarsene 5 di frutta e verdura, 1 o 2 di proteine animali, 2 o 3 di grassi da condimento; naturalmente però occorre sapere che con una quota di proteine non si intende una bistecca intera, ed è proprio a questo che servono le tabelle intuitive proposte dagli americani. «Oltre che sul bilanciamento delle dosi di alimenti di una stessa categoria nutrizionale, per rientrare nei fabbisogni ideali si può modificare anche la frequenza di consumo. Se un dito di formaggio non ci soddisfa possiamo mangiarne una quantità maggiore, per toglierci la voglia: basterà poi, per pareggiare il conto, non portarlo ancora in tavola nel resto della settimana. Questo anche perché non bisognerebbe mai cadere nella “dipendenza da grammi” che spinge molti a pesare tutti i cibi rendendo ogni pasto un incubo: dovremmo recuperare la capacità di ascoltare il nostro corpo, che è in grado di dirci quando siamo sazi o di quali nutrienti abbiamo bisogno. In questo modo riusciremmo spontaneamente a controllare le porzioni, mantenendoci nel giusto equilibrio». (Fonte: Corriere, Salute) PAGINA 4 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 373 ALIMENTI E SALUTE ECCO PERCHÉ IL CIOCCOLATO FA BENE Gli scienziati svelano il segreto del perché il cioccolato fondente è benefico per la salute, e non solo per l’umore. L’azione benefica per il cuore e il sistema cardiovascolare sarebbe offerta dai batteri intestinali che, anch’essi, sono golosi di cioccolato Non solo noi possiamo godere del gustarci un buon cioccolato fondente, ma c’è anche qualcun altro nel nostro corpo che se lo mangia insieme a noi: sono alcuni batteri intestinali che una volta che hanno per così dire mangiato il cioccolato, lo trasformano in composti antinfiammatori. Questi ultimi, hanno un’azione benefica sulla salute in generale e più in particolare su quella di cuore e arterie. Svelato dunque il mistero del perché il cioccolato fondente farebbe bene. Secondo i ricercatori della Louisiana State University, sono i sottoprodotti della digestione che sono scarsamente assorbiti e digeriti a essere poi trasformati in composti dall’azione antiossidante. «Abbiamo scoperto che ci sono due tipi di microbi nell’intestino: quelli buoni e quelli cattivi – ha spiegato, M. Moore – I batteri buoni, come Bifidobacterium e i fermenti lattici, vanno a nozze con il cioccolato. Quando si mangia cioccolato fondente, questi crescono e fermentano, producendo composti che sono antinfiammatori». Il dott. Finley, presentando i risultati dello studio, ha sottolineato che la polvere di cacao contiene molti composti polifenoli, o antiossidanti, come catechina ed epicatechina, e una piccola quantità di fibra alimentare. Entrambi i componenti sono scarsamente digeriti e assorbiti, ma quando raggiungono il colon, i batteri li fanno propri, la fibra viene fermentata e i grandi polimeri polifenolici metabolizzati in molecole più piccole, che sono più di facile assorbimento. Questi polimeri più piccoli presentano attività antinfiammatoria. I ricercatori hanno anche mostrato come la combinazione della fibra di cacao con prebiotici è in grado di migliorare la salute generale di una persona e contribuire a convertire i polifenoli nello stomaco in composti antinfiammatori. «Quando questi composti sono assorbiti dal corpo, riducono l’infiammazione del tessuto cardiovascolare, riducendo il rischio a lungo termine di ictus». (salute, Stampa) I NUOVI CRACKER SENZA GLUTINE SONO A BASE DI FARINA DI CANAPA E FOGLIE DI TÈ VERDE Scienziati hanno trovato il modo di produrre un alimento funzionale, senza glutine, utilizzando un sottoprodotto dell’estrazione dell’olio di canapa e le foglie di tè verde decaffeinate. Uno snack sano che può essere l’ideale per chi soffre di celiachia, ma anche per chi cerca uno spuntino salutare. Spesso i prodotti definiti di scarto riservano piacevoli sorprese. E non solo perché in questo modo si ricicla un qualcosa che andrebbe buttato, ma anche perché dimostra che dalla Natura e i suoi prodotti è possibile trarre molti vantaggi, in tutti i campi. Questa volta tocca agli alimenti, e in particolare quelli senza glutine, adatti dunque a chi soffre di celiachia, ma anche a chi cerca un cibo salutare – o funzionale. I Ricercatori hanno trovato nella farina di canapa – un sottoprodotto della produzione dell’olio di canapa spremuto a freddo – in combinazione con foglie di tè verde decaffeinato, gli ingredienti per sviluppare un cracker senza glutine con proprietà funzionali. La farina di canapa è ricca di proteine, fibre, sostanze fitochimiche attive, minerali, acidi grassi essenziali omega-6 e omega-3. Una grande varietà di sostanze utili che ne fanno ben più che un prodotto di scarto, ma un ingrediente assai prezioso da utilizzare per la produzione alimentare. Le proteine della canapa sono paragonabili alle proteine della soia e del bianco d’uovo, se le consideriamo termini di composizione degli amminoacidi. Utilizzando questa farina in combinazione con le foglie di tè verde, che a loro volta contengono composti che hanno dimostrato di produrre benefici per la salute, tra cui la prevenzione di alcuni tipi di cancro e la diminuzione dei livelli di colesterolo LDL (quello cattivo), si potrà dunque produrre davvero un alimento dotato di caratteristiche salutari. (salute, Stampa) PAGINA 5 FARMADAY – IL NOTIZIARIO IN TEMPO REALE PER IL FARMACISTA Anno III – Numero 373 GIRARE NUDE E BERE CAFFÉ: 10 REGOLE RIVOLUZIONARIE PER VIVERE DI PIÙ Togli i tacchi, gira nuda e svegliati con un caffé. Tre regolette che possono aiutare a vivere più a lungo contenute nell’ultimo libro di D. Argus, fisiologo e oncologo. Un libro, quello di Agus, che rivoluziona alcuni standard sulla salute; s’intitola: “Una breve guida per una lunga vita” e contiene alcuni consigli, alcuni un po’ sorprendenti. Ecco un decalogo tratto dal libro di Argus. Guardarsi nudi : E’ utile guardarsi allo specchio nudi, davanti e dietro. Questo aiuterà a individuare i problemi che possono prospettarsi attraverso i segni del corpo. Ogni tanto si dovrebbe esaminare il proprio corpo centimetro per centimetro, compresi i capelli, unghie e all’interno della bocca. Evitare gli scanner all’aeroporto: Fino a quando la scienza non potrà dimostrare che sono innocui, è meglio chiedere la perquisizione corporale in aeroporto. Via i tacchi alti: Scarpe scomode causano infiammazioni inutili ai piedi, che possono ripercuotersi sull’intero sistema. Le infiammazioni sono legate a patologie come malattie degenerative, malattie cardiache, Alzheimer, cancro, malattie autoimmuni, diabete ed invecchiamento accelerato. Un caffè per svegliarsi : Bere tè o caffè con moderazione è indicato per conferire benefici positivi sulla nostra salute, a dispetto di tanti studi che poi si sono rivelati errati. Mangiare alla stessa ora : Uno dei migliori modi di ridurre lo stress sul vostro corpo è quello di mantenere una routine regolare 365 giorni all’anno. Un corpo privato del suo consueto pranzo a mezzogiorno, a parte la sensazione di fame, subisce un aumento del cortisolo, l’ormone dello stress, che gli dice di trattenere grassi e risparmiare energia. Vaccinarsi contro l’influenza : Evitare di contrarre l’influenza, a parte il vantaggio intrinseco, previene tempeste infiammatorie prolungate che possono accorciare la vita attraverso obesità, infarto, ictus e cancro. Si legge che il vaccino abbia effetti collaterali, che non funzioni, che possa causare l’influenza o addirittura contenga tossine o veleni. Tutto questo è spazzatura! Alzati e cammina : Trascorrere più tempo da seduti aumenta i rischi di obesità, diabete, malattie cardiovascolari e morte precoce. Anche due ore di esercizio fisico al giorno non compenseranno 22 ore trascorse seduti sul vostro fondoschiena o sdraiati a letto. Curare la postura: Una cattiva postura, oltre a problemi a schiena e collo, può anche causare mal di testa, artrite, cattiva circolazione, dolori muscolari e dolori, difficoltà di respirazione, indigestione, costipazione, rigidità articolare, stanchezza, problemi neurologici e scarsa funzionalità fisica in generale. Molto utile praticare il pilates. Dacci oggi la nostra aspirina quotidiana: L’uso abituale di aspirina non solo sostanzialmente riduce il rischio di malattie cardiovascolari, ma può anche scongiurare una serie di disturbi attraverso i suoi poteri antinfiammatori. L’assunzione di una piccola dose quotidiana (75 mg) riduce anche del 46% il rischio di sviluppare tumori maligni comuni nei polmoni, colon e prostata. Attenzione, alle ulcere Frutta e verdura? Meglio se surgelate: Frutta e verdura vanno consumate fresche. Ma tra il momento della raccolta e quello in cui arrivano nei negozi, spesso passa troppo tempo e in questo lasso si perdono gran parte dei poteri nutrizionali. Dunque, a meno di non riuscire a consumare prodotti appena raccolti, è meglio mangiare frutta e verdura congelate. Attenzione alle vitamine: assumere integratori di vitamina aumenta il rischio di gravi malattie come il cancro e produce pochi benefici per la salute perché inibisce la naturale tendenza dell’ organismo a creare radicali liberi per attaccare le cellule ‘cattive’, comprese le cancerose. (Secolo XIX)
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