Eco di Wall Street

Eco di Wall Street
e delle principali borse del mondo a cura di Cornèr Banca
Marzo 2014
I venti della crisi ucraina su
una ripresa a macchia di leopardo
L’escalation della crisi ucraina e le tensioni in Crimea hanno scompaginato negli
ultimi giorni di febbraio i mercati inanziari, generando una chiara avversione al
rischio (“risk-off”) e una conseguente rincorsa verso i tradizionali beni rifugio,
quali oro, Treasury Bill, franco svizzero e yen. Nei giorni seguenti, le dichiarazioni
del presidente Putin e il ritiro delle truppe russe da alcune aree critiche hanno
parzialmente rassicurato i mercati inanziari, che restano comunque in grande
allerta. Le borse valori di mezzo mondo, che fra la ine di febbraio e i primi giorni
di marzo, avevano subito tangibili erosioni, si sono gradualmente riprese, mentre
sul mercato del reddito isso europeo i differenziali di rendimento (“spread”)
si sono ulteriormente assottigliati. Al momento, lo spread fra il BTP italiano
a 10 anni e il Bund tedesco di analoga durata è inferiore ai 180 punti base, una
situazione che non si veriicava da anni. Ciononostante, i problemi inanziari e
quelli relativi agli squilibri dei conti pubblici europei restano sul tappeto, senza
che una rapida soluzione sia ravvisabile.
In ambito macroeconomico, la zona euro mostra una limitata e, soprattutto,
disomogenea ripresa che, per l’anno in corso, dovrebbe tradursi in un modesto
incremento dell’1% del Prodotto Interno Lordo (PIL), accanto ad un tasso di
disoccupazione che drammaticamente veleggia intorno al 12%.
Al di fuori dell’Unione Europea (UE), la Svizzera è incamminata verso un
rafforzamento della dinamica congiunturale, dopo aver archiviato il 2013 con una
progressione del PIL del 2%. Gli indicatori reali e i precursori di tendenza, come il
barometro congiunturale del KOF, si stanno muovendo in questo senso all’unisono,
sebbene non manchino i motivi di preoccupazione, legati principalmente
all’esportazione e all’evoluzione della congiuntura nei paesi europei.
Negli Stati Uniti, la ripresa in essere non è scevra di rischi e pericoli, anche perché
inora alcuni comparti e, soprattutto, il mercato del lavoro hanno evidenziato
dei progressi insuficienti a supportare una solida crescita economica.
Nonostante l’aumento dei nuovi posti di lavoro sia ritenuto inadeguato, il
tasso di disoccupazione uficiale si sta avvicinando a quella soglia del 6.5% che
potrebbe indurre la banca centrale Usa, la Federal Reserve (Fed), a modiicare
l’orientamento dei tassi d’interesse.
Assorbiti gli effetti del “tapering” (la riduzione progressiva negli acquisti mensili
di titoli da parte della Fed), i dati economici di inizio anno sono apparsi spesso
contrastanti, in larga parte a causa delle conseguenze delle cattive condizioni
meteorologiche su diversi settori d’attività.
In Asia, l’economia cinese ha accusato negli ultimi mesi una frenata che non
dovrebbe tuttavia essere il preludio ad un’inversione di tendenza in senso
negativo. Lo stesso governo centrale ha recentemente reiterato l’obiettivo di una
crescita del PIL intorno al 7.5% per il 2014, sottolineando come il focus resti sulle
riforme. Vedremo nei prossimi mesi se tali obiettivi saranno confermati.
Iris Canonica
Comunicazione, Immagine e PR
© Cornèr Banca SA
Wall Street Echo
and the major exchanges in the world by Cornèr Bank
March 2014
The winds of the Ukrainian
crisis on a recovery patchy
The escalation of the Ukrainian crisis and tensions in Crimea disrupted the
inancial markets in the last days of February, generating a clear risk aversion
(risk-off) and a subsequent rush to the traditional safe haven assets, such as gold,
Treasury Bills, the Swiss franc and the yen. In the following days, President
Putin’s statements and the withdrawal of Russian troops from some critical areas
partially reassured the inancial markets, which however still remain on high
alert. The stock exchanges across the world, which had suffered tangible erosion
between late February and early March, have gradually recovered, whereas
on the European ixed-income market yield differentials (spreads) have further
dwindled. Currently, the spread between Italian 10-year BTP and the German
Bund of a similar duration is less than 180 basis points, a situation that has not
been seen for many years. However, inancial problems and issues related to
imbalances of European public accounts persist, with no apparent quick solution.
In the macroeconomic sphere, the euro zone shows a limited and, more
importantly, an uneven recovery which, for the current year, should result
in a slight increase of 1% of Gross Domestic Product (GDP), along with an
unemployment rate which luctuates dramatically around 12%.
Outside the European Union (EU), Switzerland is headed towards a strengthening
of economic momentum, having closed 2013 with GDP growth of 2%. The actual
and trend indicators, such as the KOF research institute’s economic barometer,
are moving in unison in this direction, though there is no lack of reasons for
concern, primarily related to export and the evolution of the economy in
European countries.
In the United States, the current recovery is not without risks and dangers, partly
because certain sectors and, above all, the labour market have shown insuficient
progress to support solid economic growth. Despite the fact that the increase
in new jobs is considered to be inadequate, the oficial unemployment rate is
approaching the threshold of 6.5%, which could lead the U.S. central bank, the
Federal Reserve (Fed) to change the direction of the interest rates.
After the tapering effects’ absorption (the progressive reduction in the Fed’s
monthly purchases of securities), the economic data earlier this year appeared
to be conlicting, largely because of the impact of weather conditions on various
business sectors.
In Asia, the Chinese economy has shown signs of a slowdown in recent months,
which should not, however, be the prelude to a reversal towards a negative trend.
The central government has recently reiterated the goal of a GDP growth of
around 7.5% for 2014, stressing that the focus remains on reforms. We will see in
the coming months whether these objectives are conirmed.
Iris Canonica
Communications, Branding and PR
© Cornèr Bank Ltd
Direzione generale e Sede
Executive Board and Head Office
Cornèr Banca SA
Via Canova 16
6901 Lugano / Switzerland
Tel. + 41 91 800 51 11
Fax + 41 91 800 53 49
www.cornerbanca.com
[email protected]
Succursali / Branches
Chiasso
Via Bossi 26
6830 Chiasso / Switzerland
Tel. + 41 91 800 35 80
Fax + 41 91 800 35 99
Genève
Rue de Rive 1
1204 Genève / Switzerland
Tel + 41 22 816 17 00
Fax +41 22 816 17 29
Locarno
Via alla Ramogna 14
6600 Locarno / Switzerland
Tel. + 41 91 756 36 11
Fax + 41 91 756 36 59
Zürich
Tödistrasse 27
8002 Zürich / Switzerland
Tel. + 41 44 218 10 20
Fax + 41 44 218 10 39
Agenzie / Agencies
Ascona, Cassarate,
Paradiso, Pregassona
Cornèrcard
Via Canova 16
6901 Lugano / Switzerland
Tel. + 41 91 800 41 41
Fax + 41 91 800 55 66
www.cornercard.ch
[email protected]
CornèrTrader
Tödistrasse 27
8002 Zürich / Switzerland
Tel. + 41 58 880 80 80
Fax + 41 58 880 80 81
www.cornertrader.ch
[email protected]
Affiliate / Affiliates
Cornèr Banque (Luxembourg) SA
10, rue Dicks
1417 Luxembourg / Luxembourg
Tel. + 352 40 38 20
Fax + 352 40 38 19
Cornèr Bank (Overseas) Limited
308, East Bay Street
P.O. Box N-7134
Nassau / The Bahamas
Tel. + 1 242 394 4977
Fax + 1 242 394 5264
www.corner.bs
[email protected]
BonusCard.ch AG
Postfach
8021 Zürich
Tel. +41 44 220 42 00
Fax + 41 44 212 24 28
www.bonuscard.ch
[email protected]