Il Morning Call Daily

Morning Call
26 GENNAIO 2015
DAILY
Sotto i riflettori
I temi del giorno
Rendimento del Bund a 10 anni: andamento
Oggi
l’Ifo
tedesco,
settimana la Fed
in
I mercati al test delle elezioni
in Grecia; ampia vittoria di
Syryza che conquista 149
seggi
I rendimenti consolidano sui
minimi, Bund allo 0,35%;
Eur/Usd sopra 1,12 punti
Fonte: Bloomberg
L’analisi dei mercati
Mercati dell’Area euro al test dell’esito del voto greco in questo inizio settimana dopo la
vittoria di Syriza, contrario al rigore imposto dal piano di assistenza finanziaria
internazionale. Il partito guidato da Tsipras ha superato di circa il 9,0% il partito
conservatore "Nuova Democrazia" del primo ministro uscente Samaras conquistando 149
seggi (di poco inferiore alla maggioranza). Venerdì i mercati avevano risentito ancora
dell’effetto Bce con i rendimenti che hanno segnato i minimi storici: il Bund a 10 anni
stamattina consolida intorno allo 0,35%. Assestamento anche sul mercato dei cambi con il
cross Eur/Usd che scambia sopra 1,12 dopo aver segnato i minimi dal settembre 2003 a
1,1098 punti. Oggi l’Ifo tedesco, mercoledì la Fed.
Market movers
Europa: oggi l’indice Ifo tedesco.
Stati Uniti: oggi nessun dato di rilievo.
Mercati Finanziari
Tassi
Prosegue la fase positiva sul mercato obbligazionario dopo le indicazioni di Draghi di
giovedì a seguito delle quali i rendimenti per tutti gli emittenti e lungo tutte le scadenze
hanno toccato i nuovi minimi storici. Stamattina nei primi scambi pesa il voto della Grecia
con i rendimenti dei Periferici in lieve rialzo: il rendimento del decennale italiano è in
consolidamento all’1,55%. In rialzo i differenziali contro la Germania: lo spread Btp/Bund
scambia sotto i 120bp, il Bonos/Bund torna sopra i 100bp. Il biennale tedesco tratta al
-0,17%, il decennale scambia allo 0,35%; negli Stati Uniti il biennale stabile intorno allo
0,50%, il decennale è in calo all’1,80%.
Sul mercato interbancario all’ultimo fixing la curva Euribor si collocava tra il +0,001%
della scadenza ad un mese e lo 0,275% di quella ad un anno. In calo i tassi impliciti
espressi dai future Euribor a 3 mesi: il giugno 2016 allo 0,03%, il dicembre 2016 allo
0,08%, il giugno 2017 allo 0,14%.
Divisione Corporate
Ufficio Informativa Finanziaria
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Azionario
Si è chiusa una settimana molto positiva per i listini dell’Area euro con rialzi marcati per
tutti i principali indici azionari: Dax + 4,0%, Ibex e FtseMib +6,0% nell’ottava. Il Dax ha
rinnovato il nuovo massimo storico avvicinandosi a 10.650 punti. Stamattina prime
indicazioni negative (intorno al -5,0%) per il listino di Atene, che risente dell’esito del
voto. L’indice EuroStoxx50 ha concluso la seduta a 3.382 punti (+1,80%), il Dax ha
terminato a 10.649 punti (+2,05%), il FtseMib ha chiuso a 20.519 punti (+0,24%); a
Wall Street l’indice Dow Jones ha terminato la seduta a 17.672 punti (-0,79%), lo
S&P500 a 2.051 punti (-0,55%) ed il Nasdaq Composite da 4.757 punti (+0,16%). Oggi
la Borsa di Tokio ha chiuso in lieve calo con l’indice Nikkei a 17.468 punti (-0,25%).
Materie prime
In calo le quotazioni delle materie prime con l’indice Crb che ha concluso la seduta in
area 216 punti. In assestamento le quotazioni del petrolio: il Wti scende a 45,20 dollari al
barile mentre il Brent si porta a 48,30 dollari al barile.
Mercati Valutari
Euro
Apertura di ottava sui nuovi minimi per il cross Eur/Usd, che dopo l’esito delle elezioni in
Grecia ha scambiato in area 1,11 punti prima di rimbalzare fino a 1,1240 punti; l’outlook
permane ribassista nel medio periodo. La divisa unica rimbalza anche nei confronti del
franco svizzero contro cui comunque scambia ancora leggermente sotto la parità. Sotto
pressione il cross con la sterlina, dopo il buon dato sulle vendite al dettaglio inglesi. Il
trend resta favorevole alla sterlina, visto che la BoE dovrebbe essere tra le prime Banche
centrali ad alzare i tassi nel corso dell’anno; questa mattina il cross tratta in area 0,7480
punti.
Macroeconomia
Area euro
Le prime stime relative a gennaio dei Pmi di Francia e Germania nei settori della
manifattura e dei servizi hanno dato segnali contrastanti: in Francia migliora la manifattura
(a 49,5 punti) e peggiorano i servizi (anch’essi a 49,5 punti), ma restano entrambi nell’area
di contrazione economica; in Germania peggiora la manifattura (a 51 punti) e migliorano i
servizi (a 52,7 punti).
I Pmi di gennaio migliorano per l’Area euro nel suo complesso: Pmi della manifattura a 51
da 50,6 di dicembre, Pmi dei servizi a 52,3 da 51,6 e Pmi composito a 52,2 da 51,4 del
mese precedente.
Regno Unito
Nettamente superiore alle attese il dato sulle vendite al dettaglio, che a dicembre sono
salite dello 0,4% congiunturale e del 4,3% tendenziale.
Stati Uniti
A dicembre scende a sorpresa l’indice sull’attività nazionale elaborato dalla Fed di Chicago:
-0,056 punti dai +0,92 rilevati per novembre.
Le vendite delle case esistenti a dicembre si sono portate a 5.040mila unità annue,
segnando un miglioramento del 2,4% rispetto a novembre.
Ancora positivo l’indice principale, che su base mensile a dicembre segna un +0,5%;
+0,4% il miglioramento di novembre.
Divisione Corporate
Ufficio Informativa Finanziaria
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Grafici & Calendario
Eur/Usd: andamento
Indice Dax: andamento
Fonte: Bloomberg
Fonte: Bloomberg
Calendario del 26 gennaio
Paese
Germania
Germania
Germania
Fonte: Bloomberg
Ora
10:00
10:00
10:00
Divisione Corporate
Ufficio Informativa Finanziaria
Dato
Ifo - Clima commerciale
Ifo - Stime correnti
Ifo - Aspettative
3
Periodo
gen.
indice
gen.
indice
gen.
indice
Consensus Precedente
106,3
105,5
110,9
110,0
102,5
101,1
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Tabelle & Glossario
Tassi, materie prime e cambi
Euribor
Irs
Valute
1 mese
0,001
0,002
1 anno
0,114
0,005
EurUsd
1,1224
-0,0031
3 mesi
6 mesi
0,053
0,137
-0,002
-0,004
2 anni
3 anni
0,114
0,153
0,007
0,011
EurJpy
EurGbp
132,7600
0,7477
0,1200
-0,0017
9 mesi
0,206
-0,006
4 anni
0,212
0,012
EurChf
0,9938
0,0056
12 mesi
0,275
-0,007
5 anni
0,284
0,014
EurCad
1,3983
0,0027
6 anni
7 anni
0,363
0,449
0,013
0,016
EurAud
EurNok
1,4196
8,7376
-0,0013
-0,0044
Commodity
Wti
Brent
Oro
Argento
45,16
-0,43
8 anni
0,536
0,018
EurPln
4,2264
0,0253
48,27
1287,20
-0,52
-5,40
9 anni
10 anni
0,619
0,697
0,018
0,020
EurRub
EurCny
73,8781
7,0208
1,8355
0,0118
68,5820
-0,5500
18,07
-0,23
15 anni
0,970
0,007
EurInr
Rame
244,40
-5,75
20 anni
1,118
0,002
EurKw d
0,3313
0,0001
Caffè
162,45
2,50
30 anni
1,248
0,009
EurZar
12,8307
-0,0119
Tassi a 10 anni
Spread a 10 anni
Future Euribor
Btp
1,550
0,023
Btp/Bund
1,186
0,020
dic-16
0,080
0,010
Bund
0,363
0,001
Btp/Bonos
0,149
-0,004
dic-17
0,225
-0,005
Treasury
1,798
0,001
Bonos/Bund
1,037
0,024
dic-18
0,405
-0,005
Valori alle 9:00, variazioni assolute rispetto alla chiusura del giorno precedente
Euribor fixing del giorno precedente
Fonte: Bloomberg
Le parole per capire l’economia e la finanza
Indice Attività Nazionale della Fed di Chicago (CFNAI, Chicago Fed National Activity Index )
Il Chicago Fed National Activity Index (indice dell’Attività Nazionale della Fed di Chicago) è
un indicatore nazionale statunitense composto dalla media ponderata di 85 diversi
indicatori economici mensili. E’ costruito matematicamente in modo da avere un valore
medio pari a zero, che corrisponde alla media storica della crescita statunitense. Non è
utilizzabile come leading indicator (indice anticipatore) ma piuttosto come conferma di
tendenze già in atto. Un valore inferiore allo zero significa che il trend di crescita
economica è sotto la media (non che è negativa); viceversa se il valore è superiore allo
zero. Ad oggi il limite al di sotto del quale il trend segnala recessione è stimato a -0,70
punti.
Documento completato alle ore 9:30. Fonti Reuters e Bloomberg
Divisione Corporate
Ufficio Informativa Finanziaria
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Contatti
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Ufficio Informativa Finanziaria
Virgilio Iafrate
:
Alessandra Mastrota :
06 47026136
06 47026145
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Aut. Trib. Roma n° 317/01 del 11/07/2001
Direttore responsabile: Virgilio Iafrate
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