SOCIOLINGUISTICA A Parte 6 (a.a 2014

SOCIOLINGUISTICA A
PARTE 6
(A.A 2014-15, UNIV. PAVIA)
1
Chiara Meluzzi
[email protected]
APPLICAZIONI PIU’ RECENTI
DELLA LINGUISTICA
2
1. LINGUISTICA & PRAGMATICA
3
Cfr. Meluzzi & Castagneto (submitted)
Slide tratte dalla presentazione di Meluzzi&Castagneto «Responding
to compliments on Facebook in an Italian corpus» al Convegno
internazionale GSCP (Gruppo di Studio Comunicazione parlata) di
Stoccolma-Uppsala (Svezia), 9-12 Aprile 2014
«COMPLIMENTI!»

Complimenti & risposti ai complimenti

Elementi di variabilità






Etnolinguistica (in senso lato)
Diatopica
Diastratica
Diafasica
Diamesica (?)
Lo studio: i complimenti su Facebook, in
comparazione al parlato (cfr. Sidraschi 2014)
4
CLASSIFICARE LE CRS
TIPO DI RISPOSTA
I. Accettazione diretta
1. Ringraziamento
2. Accettazione compiaciuta
3. Accettazione
4. Accettazione non-verbale
5. Ricategorizzazione
II. Accettazione Limitata
6. Accettazione ironica
III. Non Accettazione
10. Deflessione riduttiva
11. Discredito del complimentatore
12. Discredito del complimentato
13. Rifiuto
IV. Non risposta
14. Non risposta (Ignoring)
7. Minimizzazione
8. Deflessione
8a. Deflessione laterale del Merito
8b. Deflessione laterale della Qualità
8c. Deflessione laterale del topic
(Spiegazione / Giustificazione)
9. Richiesta di rassicurazione
[Tassonomia di Castagneto & Ravetto (in press),
Mia traduzione]
5
LA CMC
Comunicazione mediata dal computer (CMC)
 Variabilità diamesica (parlato-scritto)
 Fenomeni tipici:

Ipoarticolazione grafica (Berruto 2005)
 «linguistic whateverism» (Baron 2008)


Netiquette
Manuali per email, newsgroup, chat rooms…
 Differenze di gender nell’uso della politeness anche
nella CMC (cfr. Herring 2004)

6
METODOLOGIA DI RACCOLTA DATI
Raccolta di un corpus di risposte a complimenti
posti su FB (compliment responses, CR)
 Il ricercatore (io!) poneva complimenti su


Possessi inerenti
Occhi
 Capelli


Possessi transitori
Sguardo
 Taglio (di capelli)


+ Sorriso
Formula fissa «Che bel X!»
 Organizzare le risposte in tabella (con le
informazioni SL rilevanti)

7
ANALIZZARE I COMPLIMENTI

Analisi pragmatica

A che tipologia di risposta appartiene ogni CR?
ADIR
 ALIM
 NACC
 IGN


Analisi testuale

Che testo è stato prodotto?
Testo
 «Mi piace»
 «Mi piace» + Testo
 Nessuna risposta


Analisi pragmatico-testuale
8
PREPARARE LA MATRICE DATI
9
CONTARE LE OCCORRENZE
Capelli
Occhi
Tot. Possessi
Inerenti
Taglio (di
capelli)
Sguardo
Tot. Possessi
transitori
Sorriso
Totale
ADIR
ALIM
NACC
IGN
TOTAL
14
9
1
-
3
4
17
14
23
1
-
7
31
1
4
4
5
1
-
2
3
8
12
5
19
47
9
10
1
1
5
9
21
20
28
79
10
DISTRIBUZIONE DELLE RISPOSTE (%)
100,00
90,00
80,00
70,00
60,00
ADIR
50,00
ALIM
40,00
NACC
IGN
30,00
20,00
10,00
,00
Capelli
Occhi
Tot. Poss.
Inerenti
Taglio
Sguardo
Tot. Poss.
Transitori
Sorriso
11
TIPI TESTUALI DI CRS (%)
Titolo del grafico
Tot. Poss. Inerenti
Tot. Poss. Transitori
Sorriso
50
23
25
23
11
Testo
10
"Mi piace"
32
32
15
"Mi piace" + Testo
23
25
32
Nessuna risposta
12
PROBLEMI METODOLOGICI

Iper-differenziazione categoriale = pochi casi nelle
singole caselle
Difficile trarre generalizzazioni
 Non si possono svolgere certe analisi statistiche


Attenzione all’uso delle percentuali
Il 100% spesso corrisponde a una sola occorrenza!
 Tenere sempre presenti anche i dati “normali” e non
lavorare solo sulle percentuali


Come ovviare a questi problemi?
Allargare il corpus!
 Tornare a un livello superiore > ipo-classificazione (=
con meno sotto-categorie)

13
ALCUNE CONCLUSIONI SUI COMPLIMENTI SU FB
 La
strategia preferita è l’ADIR (59,5%)
 L’accettazione
è resa di norma con il «Mi piace»
seguito da testo (40,8% delle ADIR)
I
possessi transitori (sguardo, taglio di capelli)
elicitano
una
risposta
più
referenziale,
sul
contenuto del complimento non sull’atto in sè
14
VARIABILITA’ DIAMESICA

“Mi piace”
Strategia peculiare di FB
 Veicola un contenuto semantico pieno
 Si può ritrovare isolato o insieme a testo


Alte percentuali di IGN
Maggiori rispetto al parlato
 Più facile (i.e., meno pragmaticamente pericoloso)
ignorare un post rispetto al parlato spontaneo


Grandi percentuali di ADIR

Maggiori rispetto al parlato spontaneo (cfr. Sidraschi
2014)
15
SOCIOFONETICA
16
Da Meluzzi (2013) – tesi di dottorato
“Le affricate dentali nell’italiano di Bolzano. Un
approccio sociofonetico”
Univ. Pavia / Libera Univ. Bolzano (tesi difesa il 23
gennaio 2014)
IL CONTESTO: L’ITALIANO DI BOLZANO
Contesto multilingue
 Comunità italofona non originaria

Nessun dialetto di sostrato
 Molti dialetti / varietà regionali


Difficoltà definitorie
Italiano standard
 Varietà «atipica» (in senso deteriore)
 Varietà di koinè


Mancanza di studi sul campo
17
APPROCCIO TEORICO

Sociofonetica


«it [scil. sociophonetic variation] refers to variable
aspects of phonetic or phonological structure in which
alternative forms correlate with social factors»
(Foulkes & Docherty 2006: 411)
Parole-chiave dell’analisi
Multidisciplinartà
 Multimodalità
 Gradualità
 Analisi di «grana fine»

18
PROTOCOLLO DI RICERCA (LABOVIANO)

3 compiti comunicativi



Informale
Intervista semi-strutturata
Scioglilingua
Lettura di parole
Formale

Parlanti
Italofoni di Bolzano
 Variabili sociali considerate







Età
Sesso
Livello di istruzione
Lavoro
Quartiere di residenza
Origini paterne & materne
19
CORPUS

42 parlanti italofoni

41 ore e 42 minuti di registrazione
4244 tokens contenenti un’affricata dentale (dalla
lista di parole)
 2 gruppi di controllo




2 parlanti di Trento
6 parlanti (3 M, 3 F) germanofoni di Bolzano
Preparazione dei dati per l’analisi
Trascrizione con ELAN
 Annotazione dei tokens con PRAAT
 Analisi statistica con SPSS 20

20
COSA SONO LE AFFRICATE DENTALI?

Statuto fonologico dubbio


Monofonemicità vs. Bifonemicità
Rarità tipologica
[ts]: 95 lingue su 317
 [dz]: 30 lingue su 317


Le affricate dentali italiane





Rapporto grafia-fonia: <z> = [ts]/[dz]
Difficoltà di apprendimento in L2
Origini romanze vs. origini alloglotte
Alta variabilità diatopica
Mancanza di coesione anche all’interno dello stesso
sistema (> variazione «libera»)
21
AFFRICATE ALLO… SPETTRO
It. AZZARDO
22
LE AFFRICATE DENTALI BOLZANINE

Diversi contesti fonologici
#C VCCV
 VCV
 SCV


es. zappa
es. azzardo
es. dazi
es. calzino/anziano/orzata
Fenomeni peculiari riscontrati

Realizzazioni «intermedie» per grado di sonorità


Presenza di uno «stacco» tra occlusione e frizione


Nuovi foni NON foni leniti
PBA = post-burst aperiodicity (Foulkes et al. 2011)
Tendenza ad «accorciare» la durata e a una pronuncia
più avanzata nei giovani maschi
23
LE «INTERMEDIE»
24
LA POST-BURST APERIODICITY (PBA)
25
ANALISI/1: SONORITA’

Intermedie



25% dell’intero corpus = non un fenomeno isolato
Più frequenti nei contesti SCV e VCCV
Più frequenti in Donne, Parlanti anziani, Bassi livelli
di istruzione
Sonore più frequenti in #C Sorde più frequenti in VCV


Interpretazione
Similitudini con l’it. settentrionale
 Intermedie come variante “antica”

26
ANALISI/2: DURATA
Parametro continuo
 Lavorare sulle medie

Intera affricata e le sue componenti
 Medie per contesto fonologico
 Medie per variabili sociali


La PBA (post-burst aperiodicity)





Fenomeno continuo: media di ca. 11-12 ms.
Fenomeno discreto: presenza/assenza PBA
Più variazione come fenomeno discreto
Chi usa la PBA: giovani, uomini, alti livelli di
istruzione
Interpretazione: la PBA è un fenomeno più recente
27



Contesti fonologici
Sex
Age
#C-
SCV
VCCV
VCV
PCV
Sorde
113,542
132,731
196,504
195,193
155,515
Intermedie
123,119
131,376
186,072
180,765
161,646
Sonore
113,419
99,014
145,572
108,751
-
Total
115,391
124,259
182,692
171,561
156,186
Women
Man
Sorde
176,936
164,097
Intermedie
153,808
156,131
Sonore
119,161
115,375
Over 60
35-60
18-35
Sorde
180,082
184,405
157,423
Intermedie
159,729
154,479
144,223
Sonore
121,454
124,312
106,843
28
LA PBA



«E»: Post-burst aperiodicity (PBA) (Foulkes et
al. 2011)
Durata media: 14-15 ms (VCCV 17-18 ms)
Variabile continua: poca variazione SL
29
PBA COME VARIABILE DISCRETA

PBA & Contesto fonologico



45%
43%
PBA & Sonorità


#CSCV
Più frequente nelle affricate intermedie
PBA & Variabili Sociali: PBA più frequente in
Donne
 Parlanti giovani (under 35)
 Alti livelli di istruzione

30
ANALISI/3: LUOGO DI ARTICOLAZIONE

Come si misura?

4 momenti spettrali al centro dell’elemento fricativo
Centre of gravity (Hz)
 Standard deviation (Hz)
 Skewness
 Kurtosis

Misurazioni automatizzate tramite uno script di
PRAAT
 Il Centre of Gravity (CoG) è sensibile al luogo di
articolazione

Maggiori valori del CoG = luogo di articolazione più
avanzato
 Il CoG è risultato più sensibile alla variazione sociofonetica
rispetto agli altri parametri

31

Contesto fonologico
#C-
SCV
VCCV
VCV
7819,231 Hz 7895,784 Hz 8199,079 Hz 8253,631 Hz
Sorde
Intermedie 8093,231 Hz 7503,798 Hz 7935,422 Hz 7689,570 Hz

Age & Sex
8225,459 Hz 8243,109 Hz 7909,633 Hz 7862,489 Hz
Sonore
Sorde
Over 60
35-60
18-35
Intermedie
Sonore
M
F
M
F
M
F
6833,484
7490,439
5924,386
7448,313
6982,230
7966,621
Hz
Hz
Hz
Hz
Hz
Hz
8036,587
8803,737
7689,376
8213,242
7849,813
9006,861
Hz
Hz
Hz
Hz
Hz
Hz
7703,593
9079,165
8290,397
8793,991
8034,178
9472,035
Hz
Hz
Hz
Hz
Hz
Hz
32
DISTRIBUZIONE SOCIOFONETICA
(RIASSUMENDO)
Analisi della lettura di parole su tutto il corpus
(4244 tokens)
 «Intermedie»

25% di tutto il corpus
 Più frequenti nelle donne, nei parlanti più anziani
(over 60) e nei bassi livelli di istruzione
 Presenti anche nei parlanti germanofoni
 Assenti nell’italiano trentino (gruppo di controllo)


PBA
Durata media 11 ms
 Più frequente nelle donne, nei giovani (18-35 anni) e
nei livelli di istruzione più alti
 Presente anche nei due gruppi di controllo

33
CASO DI STUDIO:
LA FAMIGLIA LG*
34
* Slide tratte dalla presentazione «Zeta di famiglia : un caso di studio per una
definizione dell’italiano di Bolzano» tenuta per il VI convegno internazionale di
Italianistica, Craiova (Romania), 19-20 settembre 2014. Disponibili anche su
Academia.edu
SCOPO DELL’ANALISI
Verificare in diafasia le produzioni di un gruppo
coeso di parlanti
 Verificare l’orientamento normativo dei parlanti
nei confronti di alcuni tratti peculiari
 Verificare se

Esistano fenomeni di «adattamento» riferiti a una
pratica comune a un nucleo familiare
 Siano più pertinenti altre variabili sociali (es. età,
sesso, livello di istruzione)

35
3 GENERAZIONI DI «BOLZANINI»
Nonna – 019LR
97 anni
Fratello – 004SLG
37 anni
Sorella – 011StLG
31 anni
Padre – 037SaLG
65 anni
Cugino – 018ALG
29 anni
36
I DATI

Intervista libera (2 ore 39 minuti)
Interviste singole per 004SLG, 011StLG e 037SaLG
 Intervista doppia per 018ALG e 019LR


560 affricate dentali totali per la famiglia LG
316 dalla lettura di parole
 74 dagli scioglilingua
 170 dall’intervista libera

37

Problema!
Poche affricate dentali nell’intervista libera…
 Difficoltà di elicitazione di tutti i contesti fonologici
 Difficoltà di bilanciamento del corpus

019LR
037StLG
004SLG
011StLG
018ALG
(nonna)
(padre)
(figlio)
(figlia)
(figlio)
#C-
3
.
2
6
2
SCV
14
21
22
17
21
VCV
2
.
9
23
8
VCCV
2
4
.
8
6
TOTALE
21
25
33
54
37
38
SONORITÀ

Realizzazione «intermedie»
Intervista
Scioglilingua
ALT!
p > 0,05
24%
22%
31%
33%
Lettura di parole
30%
48%
26%
39
Percentuale di
realizzazioni
intermedie
del parlante
più giovane
018ALG
10,6 %
Lettura di parole
12,5 %
Scioglilingua
16,2 %
Intervista
40
PBA NELLA FAMIGLIA LG
Lettura di parole
56,3 %
Scioglilingua
37,8 %
Intervista
21,8 %
Un fenomeno di
iperarticolazione?
41

La PBA in diafasia
90,00%
80,00%
70,00%
60,00%
50,00%
40,00%
30,00%
20,00%
10,00%
,00%
Intervista
019LR
Scioglilingua
037SaLG
004SLG
Lettura
011StLG
018ALG
42

La PBA nelle interviste
27%
vs.
4,5%
43
LUOGO DI ARTICOLAZIONE
Sonora
Intervista
Scioglilingua
Lettura
Intermedia
Intervista
Deviazione Standard
Scioglilingua
Centro di gravità
Lettura
Sorda
Intervista
Scioglilingua
Lettura
44
0
1000
2000
3000
4000
5000
6000
7000
8000
9000
9500,0,000
9000,0,000
8500,0,000
8000,0,000
7500,0,000
7000,0,000
6500,0,000
6000,0,000
5500,0,000
5000,0,000
Lettura
019LR
Scioglilingua
037SaLG
004SLG
Intervista
011StLG
018ALG
45

Comportamento «anomalo» di
018ALG
Intervista in contemporanea con la
nonna
 Adattamento?


Necessità di registrare interazioni
dialogiche…
46
RICAPITOLANDO/1: INTERMEDIE
Sono utilizzate per lo più dalle donne (più
conservative)
 Sono più frequenti nel parlato spontaneo e non in
quello controllato
 Nei soggetti più giovani e di livello di istruzione
più alto si riducono sensibilmente
QUINDI…

Le realizzazioni «intermedie» caratterizzano
l’italiano di Bolzano
 Sono però foni avvertiti come «marcati»

Servono però indagini percettive a riguardo
 Il pattern «intermedia»-prestigio è, per ora, solo
ipotizzabile

47
RICAPITOLANDO/2: DURATA
L’opposizione diafasica è evidente (e attesa) per il
parametro di durata
 I più giovani mostrano un accorciamento della
durata media
 La PBA è legata a un parlato più formale e, forse,
iperarticolato MA si ritrova frequentemente
anche in un parlato più informale (interviste
 La PBA è più frequente nei parlanti più giovani,
anche in un eloquio spontaneo
QUINDI…


Potrebbe essere una variabile di prestigio?
48
RICAPITOLANDO/3: LUOGO DI ARTICOLAZIONE
Avanzamento del luogo di articolazione nei
parlanti più giovani (con eccezione, parziale, di
018ALG)
 L’avanzamento è maggiore nella lettura di parole
rispetto all’intervista
 Possibile emergenza di dinamiche di adattamento
interne al nucleo familiare
 La
variabile sociale discriminante, anche
all’interno di una singola famiglia, continua a
essere l’ETA’


Sesso e livello di istruzione rivestono un ruolo minore
49
CONCLUSIONI

L’italiano di Bolzano sembra essere una varietà ancora
in mutamento, pur se sono evidenziabili alcune
tendenze
Articolazione più avanzata delle affr. dentali (~ Trentino)
 Opposizione tra contesto intervocalico e iniziale di parola
-> NO scempiamento intervocalico (≠ Veneto)


Dei due fenomeni peculiari evidenziati
La PBA sembra una variabile più prestigiosa, nonché più recente
(forse dovuta al contatto con il tedesco)
 Le «intermedie» sembrano invece una variante antica, forse marcata,
ma caratterizzante l’italiano di Bolzano nei contesti diafasici più
informali

50
ALCUNE CONCLUSIONI
METODOLOGICHE
51
LAVORARE IN SL

Definire bene il contesto
Comunità e repertorio linguistico
 Letteratura sulla materia (es. studi precedenti)



Approccio multidisciplinare
Cosa vogliamo studiare?
Definire le variabili linguistiche (a diversi livelli della
struttura di una lingua)
 Definire le variabili indipendenti

Variabili sociali (età, sesso, ecc.)
 Variabili diafasiche (= maggiore o minore controllo del
parlato)
 Variabili diamesiche (es. parlato vs. Facebook)

52

Protocollo di ricerca

Raccogliere i dati
Come vado a elicitare i dati?
 Quanti parlanti?


Analizzare i dati


Analisi quantitativa vs/& qualitativa
Discutere i risultati
Interpretare (non solo descrivere)
 Generalizzazioni (per prospettive di ricerca future)

53