Aggiornamento Due Diligence MTI LUGLIO 2014

GARA PER LA STRUTTURAZIONE DEL
FINANZIAMENTO DI GAIA SPA ANALISI DEL PIANO ECONOMICO-FINANZIARIO
AGGIORNATO DALL’APPLICAZIONE DEL NUOVO
METODO TARIFFARIO IDRICO (MTI)
PROTOS S.P.A.
GAIA S.P.A.
GESTIONE DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO
ATO 1 Toscana Nord - Provincie di Lucca, Massa e Pistoia
TECHNICAL ADVISORY
DUE DILIGENCE DEGLI ASPETTI TARIFFARI ED
ECONOMICO-FINANZIARI
LUGLIO 2014
REVISIONI
Rev. data/date
1
05/08/14
redatto/drawn
verificato/checked
approvato/approved
Dott. Giovanni Caucci
Ing. Francesca Romana Siviglia
Ing. Lorenzo Brogini
Codice commessa/job code
168/12
Nome file/file name
050814-2628-Due Diligence GAIA_Aggiornamento
MTI_rev. 1
Ns. Riferimento/our reference
2628/14
SOMMARIO
A.
SCOPO E LIMITAZIONI DEL DOCUMENTO
5
A1
PREMESSA
5
A2
LIMITAZIONI DELL’INCARICO
8
1
EXECUTIVE SUMMARY
10
1.1
INQUADRAMENTO DEL NUOVO METODO TARIFFARIO IDRICO
10
1.1.1
Principali aspetti positivi del nuovo MTI
11
1.1.2
Principali aspetti di attenzione del nuovo MTI
13
1.2
L'ANALISI DEL PEF AIT
15
1.3
LO SCENARIO ALTERNATIVO DEL PEF AIT
28
2
IL NUOVO METODO TARIFFARIO IDRICO (MTI)
31
2.1
ASPETTI GENERALI
33
2.2
IL TIMING REGOLATORIO
34
2.3
MOROSITÀ
34
2.4
CONGUAGLI E PARTITE PREGRESSE
35
2.5
VALORE RESIDUO
35
2.6
FONI
36
2.7
PRINCIPALI PUNTI DI FORZA DEL NUOVO MTI
36
2.8
PRINCIPALI PUNTI DI ATTENZIONE DEL NUOVO MTI
38
3
IL PEF PREDISPOSTO DA AIT E LO SCENARIO ALTERNATIVO
40
3.1
IL PEF AIT
40
3.1.1
Inquadramento procedurale
40
3.1.2
Inquadramento metodologico
42
GAIA S.p.A.
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3.1.3
Lo sviluppo delle variabili economiche e finanziarie nel PEF AIT
46
3.1.4
I risultati Economici e Finanziari
63
3.1.5
Aspetti di attenzione sul PEF AIT
65
3.2
LO SCENARIO ALTERNATIVO DEL PEF AIT
70
GAIA S.p.A.
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A.
A1
SCOPO E LIMITAZIONI DEL DOCUMENTO
Premessa
G.A.I.A. S.p.A. (di seguito la Società o il Cliente, la Concessionaria o GAIA) è l’attuale gestore
del Servizio Idrico Integrato (di seguito SII) di gran parte dell’ATO 1 Toscana Nord. Il
perimetro attuale del servizio comprende 48 comuni, ricadenti nelle provincie di Lucca,
Massa e Pistoia (di seguito il Progetto).
L’affidamento a GAIA, formalizzato ad esito dell’approvazione dell’Assemblea consortile
dell’AATO con delibera n. 19 del 25 novembre 2004, con decorrenza dal 1° gennaio 2005,
presentava inizialmente una durata venticinquennale. La firma della Convenzione tra
Concedente e Concessionario ha sancito l’avvio della fase di start-up della gestione.
In questo contesto, GAIA si è rivolta a Financial, Legal e Technical Advisor indipendenti, al
fine di predisporre la documentazione tecnico-legale e finanziaria necessaria per l’avvio di
una Gara finalizzata all’accesso ad un finanziamento bancario.
Protos S.p.A. (di seguito la scrivente o il Consulente Tecnico) è stata incaricata a fornire il
proprio contributo di Technical Advisor, avendo già svolto, a favore di un pool di Banche, nel
2008, l’attività di Due Diligence finalizzata al finanziamento della Società.
Oggi il finanziamento rappresenta lo strumento necessario per sostenere la Società nella
gestione degli indebitamenti a breve con pool di Banche locali e nella realizzazione del Piano
degli Investimenti (di seguito PI) dell’ammontare complessivo di oltre 400 M€.
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Oggetto del presente rapporto è di esporre i risultati dell’analisi condotta sui contenuti del
Piano Economico-Finanziario (PEF) in relazione a quanto previsto dal nuovo Metodo
Tariffario Idrico (MTI) per il calcolo delle tariffe del Servizio Idrico Integrato (SII) e di
evidenziare le principali caratteristiche economiche, reddituali e patrimoniali del business
oggetto di Due Diligence.
L’attività è stata eseguita sulla base delle informazioni acquisite negli incontri con la Società
e mediante l’esame della documentazione fornita da GAIA.
L'applicazione del MTI rappresenta un rilevante cambiamento nella regolazione che, in
generale per tutte le valutazioni proprie degli operatori di settore (gestori, Enti d’Ambito ed
enti finanziatori), e nello specifico anche ai fini del presente lavoro, comporta la necessità di
gestire rischi fisiologici correlati a:
•
necessità di formulare interpretazioni della nuova normativa di riferimento ai fini della
applicazione pratica per gli anni 2014 e 2015 in assenza di:
o fattispecie pregresse e casistiche consolidate a cui fare riferimento;
o modello di calcolo ufficiale predisposto dall'AEEGSI a cui fare riferimento;
•
transitorietà della nuova normativa di riferimento e conseguente necessità di
formulare assunzioni ed ipotesi al fine di prospettare un'applicazione pratica della
normativa anche per gli anni successivi al 2015, anche in questo caso in assenza di
fattispecie pregresse e casistiche consolidate a cui fare riferimento;
•
esistenza di diversi procedimenti in essere avviati dall’AEEGSI per il corretto inquadramento e definizione di tematiche con più o meno rilevante impatto economico e/o
finanziario sulla gestione delle società idriche che non hanno trovato esplicita
soluzione nel MTI, come ad esempio la definizione di parametri di efficientamento
standard dei costi operativi.
Mediante l’esame dei documenti e file di elaborazione analitica messi a disposizione da GAIA
si è proceduto nelle seguenti attività:
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•
Verifica del Piano Tariffario; durante tale attività sono stati esaminati e verificati le
variabili di input e i risultati di calcolo, in funzione di quanto previsto dalla Delibera
643/2013 e correlato Allegato A, che hanno definito il Metodo Tariffario Idrico per la
determinazione delle tariffe negli anni 2014 e 2015;
•
Verifica del Piano Economico-Finanziario; durante tale è stata svolta l'attività verifica
del Piano Economico-Finanziario (PEF) per come fornito dalla Società ed elaborato
dall'Autorità Idrica Toscana (AIT) in termini di (i) struttura modellistica; (ii)
assumption industriali e finanziarie.
Pertanto, fermo restando la massima ragionevolezza ed ampia competenza impiegate ai fini
delle più efficaci valutazioni degli aspetti del progetto, le valutazioni espresse ed i risultati
economico-finanziari rappresentati devono essere contestualizzati e rapportati all’evoluzione
regolamentare in corso, ancora ampiamente suscettibile di rettifiche, integrazioni ed aggiustamenti più o meno significativi.
Stante quanto sopra, nel non poter assegnare carattere definitivo a quanto riportato, non si
può assumere alcuna responsabilità rispetto all’effettivo sviluppo e agli esiti futuri della gestione della Società, qualora dovessero risultare difformi da quanto prospettato nel presente
report, in quanto riconducibili e/o attribuibili in modo diretto o indiretto alle incertezze e ai
rischi sopra chiaramente esplicitati.
L'attività di Due Diligence ha mero carattere consultivo e non è da considerare né vincolante
né obbligatoria ai fini delle valutazioni di terzi. L'attività di Due Diligence condotta sui
documenti resi disponibili da GAIA non è stata volta a fornire una descrizione dettagliata di
tutti i documenti esaminati, ma piuttosto ad evidenziare gli aspetti di maggiore rilievo ai fini
e nei limiti del presente lavoro.
Si fa altresì presente che nei settori regolamentati la possibilità di effettuare attendibili stime
previsionali dei ricavi e di valutare l’adeguatezza dei flussi di cassa generati in relazione agli
impegni finanziari che è necessario contrarre per sostenere i costi di investimento, è
strettamente connessa alla certezza di una metodologia tariffaria che consenta di
GAIA S.p.A.
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identificare, nell’ambito di obiettivi stabiliti di performance, i possibili impatti tariffari ed
economico-finanziari connessi a determinati input e/o a prestazioni rese.
A2
Limitazioni dell’incarico
Al fine di espletare l’incarico conferito, Protos ha proceduto ad un esame approfondito della
documentazione trasmessa ed integrata dalla Società.
In relazione agli obiettivi dell’incarico conferito ed alle suesposte modalità di espletamento
dello stesso, questo è soggetto alle seguenti limitazioni:
>
il presente rapporto è stato elaborato sia sulla base delle risultanze degli incontri
con la Società, in presenza dei rappresentanti della stessa (dott. Paolo Peruzzi,
Direttore Generale) e delle informazioni rese disponibili dalla Società e ricavabili dai
documenti ufficiali fornitici, richiamati nel testo della presente relazione. Il
documento è limitato alle materie espressamente trattate di seguito e non deve
essere letto e/o interpretato come se contenesse considerazioni, affermazioni,
valutazioni o statuizioni di qualsiasi genere relativamente ad ogni altro argomento;
>
Protos non assume alcuna responsabilità relativamente alle veridicità e completezza
delle informazioni utilizzate per lo svolgimento delle nostre attività, avendo
provveduto unicamente ad un’analisi di ragionevolezza delle principali ipotesi ed
informazioni forniteci. Tali attività non tengono conto della possibilità del verificarsi
di eventi di natura straordinaria o non prevedibile. Secondo quanto appreso dai
responsabili della Società non erano al momento disponibili altri elementi, oltre a
quelli a noi comunicati, che potessero avere significativo effetto sulle conclusioni da
noi raggiunte;
>
in nessun caso l’incarico determina l’assunzione da parte di Protos di funzioni
gestionali, organizzative e di coordinamento all’interno della Società, né comunque
riferibili alla gestione complessiva del Progetto in genere, trattandosi la nostra
attività comunque di attività esterna di natura prettamente consulenziale;
GAIA S.p.A.
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>
in alcun modo risponderemo di conseguenze dannose lamentate anche da terzi a
qualsiasi titolo, salvo i casi di dolo e colpa grave;
>
il nostro incarico non ha previsto lo svolgimento di procedure di stima o di revisione
contabile sui bilanci della Società coinvolta nell’operazione;
>
alle attività propedeutiche alla stesura del presente rapporto non sono attribuibili
valenze di cui agli articoli 47 e 48 del DPR 554/99;
>
resta inteso che in alcun caso Protos potrà essere considerata alla pari, ovvero
sovrapporsi od interferire nell’attività rimessa alla competenza esclusiva dei soggetti
preposti per legge alle attività di controllo, revisione, verifica e certificazione.
(Direttore dei Lavori, Collegio Sindacale, Sicurezza di cui alla D.Lgs. 494/96 e s.m.i.,
Società di Revisione, ecc.);
>
le ipotesi formulate nel presente documento possono subire delle variazioni anche
sostanziali in funzione di molteplici variabili ovvero di fattori al momento non
prevedibili.
GAIA S.p.A.
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1
EXECUTIVE SUMMARY
1.1
Inquadramento del nuovo metodo tariffario idrico
Con Delibera n. 643/2013/R/IDR del 27/12/2013 (Delibera 643/2013) e correlato Allegato A,
l’Autorità ha emanato il Metodo Tariffario Idrico (MTI) per la determinazione delle tariffe
negli anni 2014 e 2015, prevedendo una disciplina secondo schemi regolatori composti dai
seguenti atti:
•
programma degli interventi (PdI);
•
piano economico-finanziario (PEF ATO);
•
convenzione di gestione.
Il MTI, in continuità con il MTT, è un sistema di regolazione ex post basato sul
riconoscimento in tariffa dei costi a consuntivo.
Il meccanismo della gradualità previsto dal MTT viene sostituito da un meccanismo di schemi
regolatori attraverso cui sono calcolati i costi operativi (Opex), i costi di investimento (Capex)
e il FNI (Fondo Nuovi Investimenti).
Il Vincolo Ricavi Garantiti (VRG) rappresenta l’importo complessivo riconosciuto al Gestore a
copertura dei costi di gestione e di investimento.
Il ϑ (theta) rappresenta l’incremento tariffario, ovvero il moltiplicatore che deve essere
appli-cato all’articolazione tariffaria del 2012 per ottenere la copertura del VRG nell’anno di
riferi-mento.
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L’incremento annuale è limitato, salvo specifica istruttoria, da un cap, che è differenziato a
seconda del quadrante della matrice in cui ricade il Gestore ed è pari a:
•
6,5% per i gestori che si trovano nei quadranti I e II;
•
9% per i gestori che si trovano nei quadranti III e IV.
I costi endogeni/efficientabili, in assenza di un meccanismo di efficientamento parametrico,
sono “bloccati” rispetto ai costi riconosciuti per il 2011 identificati come “livello efficiente”.
È stato introdotto il recupero delle perdite legate alla morosità in modo parametrico rispetto
al fatturato ed in funzione della collocazione geografica del Gestore (Nord, Centro, Sud).
Per permettere al Gestore l’effettivo introito dei ricavi garantiti dal metodo, è previsto un apposito meccanismo di conguagli in base al quale nell’anno a +2 viene riconosciuto in tariffa,
a titolo di conguaglio, lo scostamento tra quanto previsto dal metodo e quanto
effettivamente spettante ad ogni Gestore nell’anno a per alcune componenti quali i costi
dell’energia elettrica, gli acquisti all’ingrosso, i volumi fatturati, ecc.
Il MTI ha disciplinato anche la problematica dei conguagli fino al 2011 (c.d. partite
pregresse). Tali conguagli devono essere quantificati e approvati, entro il 30 giugno 2014,
dagli Enti d’Ambito e comunicati all’AEEGSI.
Il MTI ha definito anche la metodologia attraverso cui stimare il range di valori entro il quale
ricade il valore residuo del Gestore in caso di subentro.
1.1.1 Principali aspetti positivi del nuovo MTI
•
applicazione di un timing “certo” anche in caso di Enti d’ambito inadempienti;
•
formalizzazione dell’equilibrio economico finanziario mediante l’esplicita previsione
che l’aggiornamento dei PEF deve tener conto dell’estinzione, entro la scadenza
dell’affidamento, dei finanziamenti contratti per la realizzazione degli investimenti,
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fatte salve le necessità imposte dal raggiungimento e dal mantenimento dei livelli di
servizio obiettivo;
•
ammortamento dei beni finanziati con contributi pubblici e dei beni di proprietà degli
EE.LL. (a discrezione dell'Ente d’ambito);
•
significativa mitigazione delle problematiche legate allo scostamento dei volumi effettivi rispetto ai volumi programmati da Piano d’Ambito:
o il theta viene calcolato in funzione dei volumi effettivamente fatturati;
o ogni anno n si determina lo scostamento tra ricavi deliberati nell'anno n-1 vs
ricavi effettivi nell'anno n-1; l’eventuale differenza (comprensiva di inflazione)
viene conguagliata in tariffa nell’anno n+1;
•
mitigazione delle problematiche determinate da costi operativi effettivi superiori rispetto a quelli previsti in tariffa, per fattori esogeni alla gestione:
o costi dell’anno n calcolati sulla base dei valori a consuntivo in tariffa dell’anno
n-2;
o applicazione di un tasso di inflazione effettivo per la stima dei costi in tariffa;
o ogni anno n si determina lo scostamento di alcuni costi operativi deliberati
nell'anno n-1 (costi per EE, costi per variazioni sistemiche, costi per eventi
eccezionali) vs i rispettivi costi operativi consuntivati nell’anno n-1; l’eventuale
differenza (comprensiva di inflazione) viene conguagliata in tariffa nell’anno
n+1;
•
re-introduzione degli ammortamenti finanziari con possibilità di adottare vite utili più
brevi rispetto alla scadenza della concessione;
•
nell’aggiornamento del PEF regolatorio è prevista la necessità di conseguire il
rimborso integrale entro la scadenza dell’affidamento dei finanziamenti contratti per
GAIA S.p.A.
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la
realizzazione
degli
investimenti,
fatte
salve
le
necessità
imposte
dal
raggiungimento e dal mantenimento dei livelli di servizio obiettivo;
•
introduzione su base parametrica dei costi legati alla morosità;
•
introduzione di una componente tariffaria, ERC, a copertura dei costi ambientali e
della risorsa (dal 2015);
•
calcolo del terminal value con regole certe e rivalutazione monetaria dei cespiti.
1.1.2 Principali aspetti di attenzione del nuovo MTI
•
transitorietà della normativa: il MTI si applica per la determinazione delle tariffe negli
anni 2014 e 2015; tuttavia lo stesso MTI all'art. 8 dell'Allegato A, nel delineare i
criteri di aggiornamento del PEF, prevede che "a partire dalla predisposizione
tariffaria del 2016, le componenti tariffarie sono calcolate mediante l’applicazione
reiterata dei criteri di cui alla presente deliberazione”;
•
incertezza legata alla diversa interpretazione di alcuni passaggi del MTI (assenza di
errata corrige ufficiale);
•
potenziale incertezza sulle tempistiche di diffida da parte dell’AEEGSI agli Enti
d’ambito inadempienti;
•
necessità di conoscere le procedure di efficientamento dei costi operativi vs costi
standard (quali parametri ed obiettivi di efficientamento); in assenza di tali procedure
i costi efficientabili riconosciuti nel 2014 e 2015 corrispondono ai valori consuntivati
nel 2011;
•
potenziale necessità di ricalcolare le tariffe 2015 sulla base dei consuntivi 2013
(almeno per i conguagli);
•
discrezionalità dell’Ente d’ambito nella concessione del FoNI;
GAIA S.p.A.
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•
difficile coesistenza tra il principio del full cost recovery e il principio del price cap; il
cap per il calcolo del theta rischia di essere saturato esclusivamente in ragione dei
minori volumi consuntivati negli anni precedenti;
•
elevata incertezza sulle tempistiche e sugli esiti dell’istruttoria da parte dell’AEEGSI
per i potenziali conguagli dovuti ai gestori che hanno un theta calcolato che eccede il
cap per gli anni 2012/2013 in applicazione del MTT e per gli anni 2014/2015 in
applicazione del MTI;
•
necessità di prevedere meccanismi di profit sharing per gestioni efficienti;
•
modalità/tempistiche di aggiornamento del WACC in funzione dei parametri di mercato.
•
pur avendo rafforzato il concetto di equilibrio economico finanziario in funzione dei
debiti esistenti, opportunità di prevedere clausole/variabili esplicitamente atte a
garantire Bridge Loan e Project Finance esistenti;
•
ricorsi da parte di soggetti vari su deliberazioni AEEGSI per MTT e MTI.
GAIA S.p.A.
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1.2
L'analisi del PEF AIT
Aspetti generali
Con Deliberazione assembleare n. 6/2014 del 24 aprile 2014, l’AIT ha:
•
approvato il calcolo della tariffa per gli anni 2014 e 2015;
•
approvato il Piano Economico Finanziario 2014 – fine concessione;
•
approvato il Piano degli Interventi 2014 – fine concessione.
Le determinazioni tariffarie e lo schema Regolatorio deliberato da AIT devono essere ancora
verificati e approvati dall'AEEGSI.
Per quanto riguarda il PdI, dalla deliberazione assembleare n. 6/2014 si rileva che
o
l’aggiornamento PdI, che ai sensi dell’art. 159 del D.lgs. 152/2006 costituisce uno
stralcio del Piano di Ambito, é stato effettuato daAIT al fine di procedere
all’approvazione degli atti necessari all’adozione dello Schema Regolatorio di cui al
MTI, mantenendo sostanzialmente invariate le previsioni di pianificazione
contenute nel Piano di Ambito vigente;
o
attualmente è in corso di elaborazione la redazione di un Piano d’Ambito Toscano,
da concludere entro il corrente anno 2014, che aggiorni i piani esistenti alla luce
delle nuove esigenze nate negli ultimi anni e tenda ad omogeneizzare la
definizione delle principali criticità, i conseguenti obiettivi da perseguire, nonché i
costi previsti per gli interventi sull'intero territorio toscano; tale piano sarà
sottoposto alla Valutazione Ambientale Strategica al sensi del Titolo I della Parte
Seconda del D.lgs. 152/2006;
GAIA S.p.A.
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o
la revisione del Piano d’Ambito renderà necessaria una rideterminazione delle
tariffe 2015 e dei piani economico-finanziari.
Si ritiene opportuno evidenziare che il PEF AIT potrebbe differire da quello che i gestori
potrebbero predisporre autonomamente, ai fini di una valutazione aziendale maggiormente
articolata e di dettaglio, almeno per i seguenti aspetti:
•
il dettaglio della rappresentazione (i gestori potrebbero predisporre anche lo Stato
Patrimoniale);
•
il Perimetro delle attività (l’AIT considera le attività idriche di tipo “A” e “B”, i gestori
l’intera azienda);
•
situazione patrimoniale esistente (l’AIT considera solo i debiti contratti per gli
investimenti e/o quelli deliberati nei Piani d’Ambito, i gestori tutta la situazione
patrimoniale esistente);
•
morosità (AIT considera la morosità standard, i gestori considerano la morosità
effettiva);
•
calcolo dell’IVA su acquisti e vendite;
•
determinazione del CCN in modo più aderente alla realtà aziendale;
•
calcolo delle imposte tenendo conto degli acconti/saldi e della tassazione
anticipata/differita.
Lo sviluppo delle variabili economiche e finanziarie nel PEF AIT
Sulla base della Relazione AIT, dell’esame del modello PEF, delle prescrizioni previste dalle
Deliberazioni AEEGSI, è stato possibile ricostruire le principali assunzioni adottate dall’AIT
nella redazione del PEF dell’ex ATO 1, con particolare riferimento alla determinazione dello
GAIA S.p.A.
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sviluppo tariffario ed alla costruzione del rendiconto finanziario, che vengono di seguito illustrate.
Assunzioni Generali
Le elaborazioni sono basate su:
•
dati di input rilevati dalle schede di rendicontazione predisposte dal Gestore per come
richieste dall'AEEGSI con Delibera 347/2012; l’AIT ha pertanto provveduto a validare i
dati dell’anno 2012 utili alla tariffa e a calcolare in modo definitivo la tariffa 2014. La
determinazione tariffaria 2015 è effettuata in via provvisoria sulla base dei dati del
2012 opportunamente adeguati con il tasso di inflazione e dei preconsuntivi disponibili al 2013 e pertanto la stessa tariffa 2015 sarà aggiornata in seguito
all’approvazione e validazione del bilancio di esercizio 2013, nonché sulla base dei volumi effettivamente erogati nel 2013;
•
rielaborazione da parte di AIT del PdI, al fine di (i) inserire gli investimenti di cui era
prevista la realizzazione con contributi a fondo perduto e quindi esclusi dal precedente PdA (ii) inflazionare gli investimenti, che nel precedente PdA erano previsti a moneta costante 2011, poiché il PEF AIT è redatto a moneta 2014 e 2015.
•
individuazione dello sviluppo temporale delle componenti tariffarie di costo esogene
“COee”, “COws” “COaltri” “MT” e “AC”, nonché della componente di costo endogena
“COeff”, desunte dalle schede compilate dal Gestore ai sensi della Deliberazione
AEEGSI 347/2012 sulla base dei dati di bilancio 2012 e preconsutivo 2013;
La definizione dei dati sopradescritti ha consentito la determinazione del Vincolo dei Ricavi
garantiti al Gestore (VRG) e delle conseguenti variazioni tariffarie per gli anni 2014-2034.
Il PEF copre gli anni 2014-2034, anno di scadenza della concessione.
GAIA S.p.A.
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Per gli anni 2014 e 2015 le componenti tariffarie sono state sviluppate sulla base del MTI e
mediante l’utilizzo del tool di calcolo all’uopo predisposto da ANEA-Federutility; per gli anni
2016-2034 gli algoritmi di calcolo sono stati integrati sulla base di quanto previsto dall’art. 8
del MTI, che definisce le indicazioni metodologiche e il contenuto informativo minimo per
l’aggiornamento del PEF.
Il calcolo del VRG è costruito a moneta nominale per gli anni 2014 e 2015. I valori di costo
degli anni successivi sono supposti costanti.
Il perimetro delle attività incluse nel calcolo del VRG comprende le attività del SII e le altre
attività idriche, denominate attività “a” e “b”. Il quadrante dello schema regolatorio di riferimento per Gaia è il quarto.
Costi Operativi
I costi operativi sono la somma di due distinte categorie di costi:
o costi endogeni (Opexend), integralmente efficientabili;
o costi aggiornabili (Opexal), quindi efficientabili solo in parte.
Se non sussistono i presupposti per l’aggiornamento degli Opexend, questi corrispondono per
il 2014 ed il 2015 alla media inflazionata dei Op2013 e dei Coeff2013; qualora ricorressero le
condizioni richieste dalla delibera 643, ai sensi dell’art 12.2 e dell’art 25.3, gli Opexend possono essere rideterminati dall’Ente d’ambito ovvero dal soggetto competente in misura pari
Opnew, definiti come i costi operativi di piano rivisti dall’Ente d’Ambito o altro soggetto competente a seguito di un cambiamento sistematico delle attività del gestore.
Dalla Relazione di accompagnamento del PEF predisposta da AIT emerge che:
•
GAIA SpA, con nota prot. AIT 4064 del 26 febbraio 2014 (Prot. GAIA 8770 del 25
febbraio 2014) ha prodotto un’istanza motivata di variazione dei costi operativi
GAIA S.p.A.
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(Opnew) per ampliamento del territorio servito e incremento costi per adeguamento
della qualità del servizio erogato;
•
l’AIT ha tuttavia accolto soltanto la richiesta legata alla variazione dei costi operativi
per l’ampliamento del territorio servito, ritenuta oggettiva e prevista, peraltro, come
fattispecie dal MTI.
In merito alla definizione dei costi operativi si evidenzia che:
•
il PEF assume dunque che il Gestore pianifichi e controlli i propri costi operativi per
tenerli costantemente allineati a quelli riconosciuti in tariffa; in questo modo non si
tiene prudenzialmente conto dei margini che si potrebbero creare per efficientamento
dei costi superiori a quelli previsti;
•
sulla base dell'attuale quadro regolatorio, poiché non è possibile prefigurare e quantificare gli effetti di parametri di efficientamento standard che saranno verosimilmente
introdotti dal prossimo periodo regolatorio (che avrà inizio nel 2016), resta ineliminabile il rischio che quota parte dei costi operativi sostenuti dalla gestione non trovi ristoro nel VRG.
Investimenti e ammortamenti
I nuovi investimenti previsti nel periodo 2014-2034, ammontano a complessivi 502,337 milioni di euro (incluso spesa per allacci), di cui 62,583 milioni di euro da realizzare con apporto
di finanziamento pubblico (incluso contributi utenti per allacci).
Al fine di determinare correttamente lo sviluppo tariffario, sono considerati alla stregua di
nuovi investimenti anche i Lavori In Corso (LIC) al 31/12/2013, pari a 4,393 milioni di euro,
in base alla previsione stimata della loro entrata in ammortamento nell’anno 2014.
In accordo con quanto prescritto dal MTI, ai fini tariffari l’investimento previsto nell’anno n
produce effetti nell’anno n+2.
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Per quanto concerne gli ammortamenti dalla Relazione del PEF e dall’esame del file Excel si
evince che:
•
il Gestore ricade nel quarto quadrante e, pertanto, sentito il Gestore, AIT ha fatto ricorso all’ammortamento finanziario allo scopo di migliorare la finanziabilità degli investimenti contenuti nel programma degli interventi, sia sugli investimenti realizzati sia
su quelli da realizzare;
•
la scelta di ricorrere all’ammortamento finanziario ha dunque comportato, dal 2014,
la rinuncia alla valorizzazione delle infrastrutture dei proprietari attraverso la componente delta CUIT che aveva invece contribuito alla determinazione della tariffa 2012 e
2013;
•
l’ammortamento finanziario è stato applicato a tutto il capitale esistente al 31.12.2013
con vita utile regolatoria residua superiore alla durata della concessione (al netto dei
due anni di time lag previsti dal MTI per il riconoscimento in tariffa degli ammortamenti);
•
l’ammortamento finanziario è stato applicato a tutti i nuovi investimenti con vita utile
regolatoria superiore alla durata della concessione (al netto dei due anni di time lag
previsti dal MTI per il riconoscimento in tariffa degli ammortamento);
•
l’ammortamento finanziario non è stato applicato ai cespiti non soggetti ad ammortamento (terreni) e agli investimenti previsti negli ultimi due anni della concessione
(che in ragione del time lag non generano ammortamento ai fini del VRG).
Coerentemente con quanto previsto dal MTI, il PEF considera esplicitamente la realizzazione
di investimenti per allacci, ai quali corrispondono correlati ricavi-contributi da utenti per allacci da stratificare ai fini tariffari alla stregua di contributi a fondo perduto.
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Morosità
Per quanto attiene al calcolo della morosità, si evidenzia la presenza di un margine economico positivo connesso allo scostamento tra le perdite su crediti effettive stimate e quanto riconosciuto parametricamente in tariffa a titolo di morosità:
•
per il calcolo del VRG, ai sensi dall’art. 30 del MTI, è stata applicata una morosità pari
al 3% per tutti gli anni;
•
nel PEF la quota di mancato incasso sul fatturato è stata posta pari a 1,2%.
I conguagli da metodo (post 2011)
Nel piano tariffario elaborato da AIT è stato considerato il calcolo del conguaglio per gli anni
2012 e 2013 ai sensi dell’Art. 29 del MTI in ragione di (i) ricavi effettivi conseguiti nel 2012
(ii) ricavi preconsuntivi nel 2013 (iii) maggiori/minori costi sostenuti nel 2012 e nel 2013;
I conguagli 2012 e 2013, al netto del recupero dell'inflazione, ammontano a circa +9,247
milioni di euro.
Nel Piano Tariffario elaborato da AIT al fine di rispettare il limite di variazione massimo consentito dal MTI pari al 6,5%, è prevista la rateizzazione dei conguagli 2012 e 2013 (per un
importo di 9,686 milioni di euro al lordo del recupero dell’inflazione): 2,485 milioni di euro
nel 2015, 3,000 milioni di euro nel 2016, 4,200 milioni di euro nel 2017.
Nel PEF elaborato da AIT, prudenzialmente il recupero di tali conguagli non viene considerato nel Conto Economico e neanche nel Rendiconto Finanziario (AIT ipotizza che la contabilizzazione dei conguagli sia avvenuta per competenza negli esercizi precedenti e che a fronte di
tali entrate corrispondano equivalenti uscite per debiti pregressi).
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Conguagli pregressi (ante 2012)
Il MTI ha disciplinato anche la problematica dei conguagli fino al 2011 (c.d. partite pregresse). Tali conguagli devono essere quantificati e approvati, entro il 30 giugno 2014, dagli Enti
d’Ambito e comunicati all’AEEGSI.
Poiché in ragione di quanto previsto dal MTI i conguagli pregressi (ante 2012) sono esclusi
dal calcolo del VRG, e devono essere fatturati con specifica voce di costo, l’AIT ha ritenuto di
(i) non includere tali conguagli nei prospetti del Piano tariffario (ii) non considerare il
recupero di tali conguagli nel Conto Economico e nel Rendiconto Finanziario (ipotizzando che
a tali entrate corrispondano equivalenti uscite per debiti pregressi).
Con Decreto del Direttore Generale del n. 37 del 30 giugno 2014 l'AIT ha stabilito:
•
di quantificare in 42.012.390 euro il valore complessivo delle partite pregresse di cui
alla deliberazione AEEGSI 643/2013/R/idr, in favore di GAIA SpA;
•
che il recupero dei conguagli sarà distribuito in quattro anni: 7.080.656 euro nel
2014, 13.462.928 euro nel 2015, 8.398.450 euro nel 2016, 10.723.845 euro nel 2017
e 2.346.511 euro nel 2018.
Canone di concessione
Il canone di concessione è stato assunto pari alle quote di canone stabilite dal Piano
d’Ambito ed alle rate dei mutui ancora in essere relativi alle opere afferenti al SII nei Comuni
facenti parte dell’ATO, che il Gestore corrisponde annualmente agli enti proprietari.
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Capitale circolante netto e Fondi
Il Capitale Circolante Netto (CCN) è calcolato sulla base dei parametri standard definiti dal
MTI per gli anni 2014 e 2015.
l Fondi Accantonamenti (Facc) sono costante negli anni.
Time lag
L’applicazione del time lag per gli anni successivi al 2013 è stata effettuata sulla base di
quanto indicato all’Art. 19.4 del MTI, che prevede per gli investimenti realizzati a partire dal
2012 la determinazione degli oneri finanziari maggiorati di un onere (time lag) pari all’1%, a
copertura degli oneri derivanti dallo sfasamento temporale tra l’anno di realizzazione degli
investimenti (a-2) e l’anno di riconoscimento tariffario (a).
Fondo nuovi investimenti - FoNI
Secondo quanto previsto dal MTI tutte e tre le componenti del FoNI vengono approvate a
discrezione dell’Ente D’Ambito; in particolare dal piano Piano Tariffario elaborato da AIT si
rileva che:
•
la componente delta CUIT_ FoNI viene azzerata perché è stato previsto il ricorso
all’ammortamento finanziario, in applicazione di specifica prescrizione del MTI;
•
la componente FNI FoNI risulta fortemente contingentata (-69%) rispetto alla variabile FNI calcolata per gli anni 2014-2018, verosimilmente al fine di rispettare gli incrementi tariffari target individuati da AIT;
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•
la componente AMM FoNI risulta sempre pari alla variabile AMM CFP calcolata per gli
anni 2014-2034 (ad eccezione delle riduzioni previste negli anni 2017 e 2034);
•
destinazione di una quota del FoNI (e proporzionalmente di ciascuna delle sue componenti AMM FoNI, delta CUIT FoNI e FNI FoNI) al finanziamento degli investimenti
dell’anno. In accordo con quanto previsto dall’art. 23.3 del MTI, detta quota FoNI,
viene considerata ai fini tariffari alla stregua di un contributo a fondo perduto;
•
previsione “dell’effetto fiscale” sul FoNI attraverso l’applicazione dell’aliquota del
27,5% alla componente FoNI al fine di determinare correttamente la variabile FoNI
non inv;
•
destinazione della eventuale quota FoNI eccedente le due quote precedenti ad altri
usi, non puntualmente individuati; tale assunzione allo stato sembrerebbe non
conforme all’obbligo di destinazione previsto dal 23.1 del MTI, tuttavia si rileva che:
(i) l'AIT ha adottato tale assunzione per l'elaborazione del precedente PEF ex MTT di
Gaia, il quale è stato formalmente approvato dall'AEEGSI con la Delibera del 14
novembre 2013 518/2013/R/IDR; (ii) l'AIT ha adottato tale assunzione per
l'elaborazione del PEF di altri gestori toscani oltre Gaia;
•
poiché tutto il FoNI maturato viene considerato speso, ancorché destinato a finalità
diverse dal finanziamento degli investimenti dell’anno e delle agevolazioni tariffarie,
non si genera mai FoNI non investito, che ai sensi dell’art. 23.1 del MTI determinerebbe un pari abbattimento del CIN regolatorio ed il conseguente annullamento/riduzione del FoNI per gli anni futuri.
I risultati Economici e Finanziari del PEF AIT
AIT ha predisposto il Conto Economico ed il Rendiconto Finanziario del PEF, mostrando la
formazione dei risultati intermedi della gestione del SII, come da format AEEGSI definito in
Appendice all’ Allegato A della Delibera 643/2013.
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I ricavi operativi scaturiscono dal Piano Tariffario e sono dunque ottenuti applicando la
variazione tariffaria theta ai ricavi dell’anno precedente classificabili come ricavi SII (attività
“a”), mentre dei ricavi da altre attività idriche (attività “b”) è previsto l’incremento in misura
pari all’inflazione. La quota di ricavi incassata a titolo di conguaglio pregresso, poiché è
destinata a rimborsare il debito esistente verso i Comuni per canone non pagato e/o altri
debiti, è stata sottratta dai flussi di cassa in entrata. Dai ricavi operativi è correttamente
dedotta la quota di FONI destinata al finanziamento di agevolazioni tariffarie, mentre la
quota destinata a investimenti, anch’essa dedotta dai ricavi, viene riclassificata tra le fonti
finanziarie.
L’evoluzione dei costi operativi monetari tiene conto del mutato perimetro previsto dal 2013
e di progressivi recuperi di efficienza, al fine prevedere costi operativi costantemente allineati
a quelli riconosciuti in tariffa.
Al fine di stimare correttamente l’ammontare delle imposte, è stato necessario determinare
gli ammortamenti da sottrarre alla base imponibile costituita dai Ricavi operativi meno i Costi
operativi. Gli ammortamenti civilistici ricalcolati differiscono da quelli regolatori perché non
tengono conto del differimento di due anni considerato ai fini tariffari e perché sono calcolati
sul costo storico, senza applicazione del deflatore. Le aliquote applicate per il calcolo delle
imposte sono pari a 27,5% per l’IRES e a 5,12% per l’IRAP.
Per la variazione del CCN si è invece preso come riferimento il CCN impiegato a fini del
calcolo del VRG, che si modifica in funzione dei parametri standard previsti dal MTI (giorni
credito pari 90 e giorni debito pari a 60 ).
Il flusso di cassa ante fonti di finanziamento si incrementa per l’erogazione di 23.172 migliaia
di euro di contributi pubblici e della nuova finanza che è stato necessario considerare per
rendere possibile la realizzazione degli investimenti e la copertura del servizio del debito
pregresso (pari a 37.238 migliaia di euro di quota capitale e 14.060 migliaia di euro di quota
interessi). Per esplicita indicazione dell’AEEGSI, una quota parte dei ricavi monetari viene
riclassificata tra le fonti di finanziamento; si tratta della quota di FONI che, al netto
dell’effetto fiscale, viene destinata alla realizzazione di nuovi investimenti.
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Complessivamente, le risorse finanziarie aggiuntive ammontano a 124.249 migliaia di euro.
Gli undici tiraggi annuali si protraggono fino al 2023, mentre il rimborso, che ha inizio nel
2025, viene completato nel 2033, un anno prima della scadenza della concessione. Gli
interessi sulla nuova finanza ammontano complessivamente a 126.013 migliaia di euro e
sono calcolati al tasso del 7,5% sul debito residuo medio degli anni (n-1) e (n). Il DSCR
minimo per gli anni di rimborso 2023-2033 è pari a 1,30.
Aspetti di attenzione sul PEF AIT
Appare opportuno evidenziare come la stima dello sviluppo tariffario e l’elaborazione del
conseguente rendiconto finanziario proposti da AIT siano fondati su alcune assunzioni
modellistiche potenzialmente soggette ad una revisione prudenziale, e che pertanto devono
essere oggetto di attenzione, da parte della Società e/o di altri Soggetti Terzi portatori di
interesse, ai fini della valutazione dell’equilibrio economico e finanziario della gestione:
Struttura modellistica
•
il PEF dovrebbe prevedere anche lo Stato patrimoniale e quindi valutare gli effetti
della situazione patrimoniale esistente;
Inflazione
•
dal 2016 tutte le variabili di calcolo (OPEX, CAPEX, ecc) dovrebbero essere
inflazionate;
Investimenti
•
i dati di pianificazione assunti da AIT risultano modificati rispetto al piano di
investimenti prospettato nel PEF ex MTT (escluso gli allacci, si registrano +47,2
milioni di investimenti complessivi, +23,1 milioni di investimenti finanziati da
contributi pubblici); da quanto esplicitato nella Deliberazione assembleare n. 6/2014
del 24 aprile 2014dell’AITsi apprende che L'aggiornamento del Programma degli
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Interventi (Pdl), che ai sensi dell'art. 159 del D.Lgs. 152/2006 costituisce uno stralcio
del Piano di ambito, effettuato al fine di procedere all'approvazione degli atti
necessari all'adozione dello schema regolatorio di cui al MTI, ha riguardo ad
interventi già programmati e da tempo inseriti negli atti di pianificazione da parte
delle ex AATO, non implicando una modifica dei vigenti Piani di ambito, se non, con
riferimento al riequilibrio temporale degli investimenti previsti;
•
il nuovo PdI non rappresenta comunque un aspetto stabile della pianificazione di
ambito, poiché l'elaborazione del Piano d’Ambito Toscano da parte di AIT comporterà
inevitabilmente la ridefinizione del piano investimenti della Società.
Fondo FoNI
Le ipotesi che prudenzialmente andrebbero effettuate nello sviluppo tariffario in relazione al
FoNI sono le seguenti:
•
rispetto della condizione prevista dall’art. 23.1 del MTI relativamente alla cumulata
del FoNI speso, con un valore del FoNI non investito sempre nullo;
•
annullamento/minimizzazione della destinazione ad altri usi, non puntualmente
individuati, della eventuale quota FoNI eccedente le quote ad agevolazioni tariffarie,
investimenti, fiscalità (poiché, se pur consolidata dalla prassi regolatori adottata da
AIT e formalmente approvata dall'AEEGSI nel contesto ex MTT, appare non conforme
all’obbligo di destinazione del FoNI previsto dal 23.1 del MTI).
Morosità
Mentre per il calcolo del VRG, ai sensi dall’art. 30 del MTI, è stata applicata una morosità
pari al 3% per tutti gli anni, nel PEF la quota di mancato incasso sul fatturato è stata posta
pari a 1,2%; a tal proposito, se pur appare compatibile con la regolazione vigente ipotizzare
il reiterato conseguimento negli anni di un margine economico positivo tra quota di morosità
riconosciuta parametricamente in tariffa ed eventuale minore morosità effettiva imputata in
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conto economico, sarebbe opportuno verificare l’effettiva incidenza percentuale delle perdite
su crediti rilevate dall’azienda su base storica.
Conguagli
Congiuntamente
alla
situazione
patrimoniale
di
partenza,
appare
opportuno
valutare/modellizzare il recupero dei conguagli pregressi (stante la rilevante entità degli
stessi).
1.3
Lo scenario alternativo del PEF AIT
L’entità del fabbisogno finanziario aggiuntivo emerso dal PEF AIT, pari a circa 124 milioni
euro, non appare compatibile se non con la strutturazione di una operazione di
finanziamento di lungo respiro, che per natura e requisiti tecnico giuridici si può annoverare
tra le operazioni di project finance. Tuttavia, la significatività e la stabilità dei risultati dello
sviluppo tariffario su cui è fondato il PEF AIT, appaiono condizionati (i) dalla residua
incertezza indotta dall’evoluzione in corso del quadro regolatorio, almeno per quanto attiene
alle modalità di riconoscimento dei costi efficienti (ii) dalla certezza che l’AIT procederà alla
modifica del piano degli interventi nel corso dei prossimi mesi.
Confidando nella stabilizzazione del quadro regolatorio, il Gestore ha ritenuto utile
predisporre uno scenario alternativo sottoposto all’esame dello scrivente (PEF GESTORE). Il
Gestore ha proceduto alla elaborazione dello scenario alternativo del PEF AIT impiegando il
modello di simulazione predisposto da AIT, al fine di verificare la idoneità dell’attuale Metodo
Tariffario Idrico a generare flussi di cassa sufficienti ad assicurare la copertura del servizio
del debito pregresso pari a 37.238 migliaia di euro di quota capitale e 14.060 migliaia di euro
di quota interessi previsti nel PEF AIT.
Rispetto al PEF AIT, dunque, a parità di altri input e assunzioni, lo scenario alternativo
prevede la realizzazione di un piano degli interventi limitato agli investimenti che
risulta possibile effettuare impiegando solo mezzi finanziari generati dalla
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gestione e segnatamente la componente FoNI (che il MTI prevede possa essere
introitata dal Gestore quale componente tariffaria aggiuntiva rispetto ai costi del capitale
riconosciuti sugli investimenti realizzati dal Gestore). Tale ipotesi, che prevede comunque di
realizzare gli interventi coperti da finanziamento pubblico a fondo perduto, contempla
dunque un monte investimenti 2014-2034 pari a circa 195 milioni di euro, incluso allacci, in
luogo dei circa 502 milioni di euro del PEF AIT.
Il flusso di cassa ante fonti di finanziamento si incrementa per l’erogazione di 23.173 migliaia
di euro di contributi pubblici, mentre non è prevista nuova finanza né per la realizzazione
degli investimenti né per l’estinzione del servizio del debito pregresso, stimato pari a 37.239
migliaia di euro di quota capitale. Complessivamente, la quota interessi del servizio del
debito ammonta a 28.760 migliaia di euro.
Al fine di rendere più agevole l’inquadramento strategico-funzionale dello scenario
prospettato, e quindi le valutazioni da parte di potenziali Soggetti finanziatori, si evidenziano
i seguenti aspetti:
•
lo scenario di investimenti previsto nel PEF GESTORE se valutato in maniera stand-
alone, poiché non coincide con il piano investimenti previsto da AIT, seppur
corrispondente alla realizzazione di una soglia minima di interventi di manutenzione
straordinaria e indifferibili da coprire con le risorse nette derivanti dal FoNI, potrebbe
comportare un mancato rispetto delle previsioni e degli obblighi contrattuali (in
merito ai quali si rinvia agli esiti della due diligence legale);
•
in generale, la necessità di realizzare nuovi investimenti, che sarà concretamente
quantificata a seguito della revisione del Piano d'Ambito Toscano, dovrà essere
comunque contemperata rispetto all’equilibrio economico e finanziario e, quindi, agli
impegni finanziari che la Società assumerà anche per un’eventuale operazione di
finanziamento definita sulla base dello scenario ad investimenti ridotti; a tal proposito
l’art. 6.1 del MTI prevede che “L’aggiornamento dei PEF deve tener conto
dell’estinzione, entro la scadenza dell’affidamento, dei finanziamenti contratti per la
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realizzazione degli investimenti, fatte salve le necessità imposte dal raggiungimento e
dal mantenimento dei livelli di servizio obiettivo”;
•
un’eventuale operazione di finanziamento che prenda in considerazione lo scenario
proposto dal Gestore, se pur configurata amortizing, andrebbe a connaturarsi come
un fisiologico primo step della strategia di finanziamento che il Gestore dovrebbe
attuare al fine di realizzare il piano investimenti nella sua interezza (per come definito
a seguito della revisione del Piano d'Ambito Toscano attualmente in corso); pertanto
si ritiene che la valutazione dello scenario di investimenti previsto nel PEF GESTORE
debba essere condotta in maniera "funzionale" rispetto al piano investimenti nella sua
interezza, piuttosto che in maniera stand-alone;
•
il processo di revisione del Piano d'Ambito Toscano, già avviato da AIT, dovrebbe
rappresentare la sede naturale in cui promuovere e sviluppare un confronto tra il
Gestore e l’AIT in merito alla definizione di un nuovo piano investimenti che:
o garantisca l’equilibrio economico e finanziario della gestione, anche in funzione
di eventuali differenti valutazioni/assunzioni elaborate dalla Società e/o
Soggetti finanziatori, rispetto a quanto prospettato nel PEF AIT;
o sia coerente con le fisiologiche tempistiche di attuazione della strategia di
finanziamento del Gestore.
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2
IL NUOVO METODO TARIFFARIO IDRICO (MTI)
Inquadramento normativo
L’art. 21, comma 19, del D.L. n. 201 del 06/12/2011 (c.d. Decreto Salva Italia), così come
convertito e modificato dalla Legge n. 214 del 22/12/2011, ha previsto il trasferimento delle
attività di regolazione e controllo dei servizi idrici, precedentemente affidate all'Agenzia Nazionale per la Regolazione e la Vigilanza in materia di Acqua, all'Autorità per l’Energia
Elettrica e il Gas (oggi Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas ed il Sistema Idrico, di seguito
per brevità Autorità oppure AEEGSI).
Con Delibera n. 643/2013/R/IDR del 27/12/2013 (Delibera 643/2013) e correlato Allegato A,
l’Autorità ha emanato il Metodo Tariffario Idrico (MTI) per la determinazione delle tariffe
negli anni 2014 e 2015, prevedendo una disciplina secondo schemi regolatori composti dai
seguenti atti:
•
Programma degli Interventi (PdI), ai sensi dell’art. 149, comma 3, del D.Lgs.152/06,
che specifica gli obiettivi da realizzare sulla base di una puntuale indicazione degli
interventi per il periodo 2014-2017;
•
Piano Economico-Finanziario (PEF ATO) che prevede, con cadenza annuale e per
tutto il periodo di affidamento, l’andamento dei costi di gestione e di investimento,
nonché la previsione annuale dei proventi da tariffa;
•
Convenzione di Gestione, contenente gli aggiornamenti necessari a recepire la
disciplina introdotta dalla stessa delibera.
Al fine di giungere all'approvazione delle tariffe 2014 e 2015 da parte dell'Autorità, il MTI ha
sancito che gli Enti d’Ambito, con l'indispensabile coinvolgimento dei Gestori, debbano procedere in:
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I.
aggiornamento e successiva validazione dei dati e delle informazioni secondo quanto
disposto dalla Delibera 347/2012;
II.
revisione del PdI, con esplicitazione degli obiettivi da conseguire sulla base di una
puntuale indicazione degli interventi per il periodo 2014-2017, secondo le specifiche
indicazioni metodologiche previste dal MTI;
III.
verifica ed eventuale aggiornamento dei Costi Operativi di Piano d'Ambito, secondo le
specifiche indicazioni metodologiche previste dal MTI;
IV.
aggiornamento o redazione del PEF del Piano d’Ambito sulla base della nuova metodologia tariffaria e delle specifiche indicazioni metodologiche previste dal MTI;
V.
predisposizione della nuova tariffa ai sensi del MTI entro il 31 marzo 2014 e conseguente comunicazione all’Autorità;
VI.
predisposizione e adozione formale dello Schema Regolatorio, definito come insieme
di: PdI, PEF e Convenzione di Gestione.
La Delibera 643/2013 norma ulteriori aspetti tra cui in particolare:
•
determinazione del valore residuo del gestore del SII in caso di subentro;
•
quantificazione dei conguagli relativi a periodi precedenti al trasferimento all’Autorità
delle funzioni di regolazione e controllo del settore;
•
modifica della struttura dei corrispettivi applicati all'utenza;
•
disciplina delle attività di gestione delle acque meteoriche;
•
regolazione dei depositi cauzionali;
•
verifica del livello di efficienza del servizio di misura.
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Con determinazione 28 febbraio 2014 n. 2/2014 del Direttore della Direzione Servizi Idrici
dell'AEEGSI sono state dettagliate le procedure di raccolta dati ai fini della determinazione
delle tariffe del servizio idrico integrato per gli anni 2014 e 2015 ai sensi del MTI.
Con determinazione 7 marzo 2014 n. 3/2014 del Direttore della Direzione Servizi Idrici
dell'AEEGSI sono stati approvati gli schemi tipo per la presentazione delle informazioni
necessarie, nonché indicazione dei parametri di calcolo, ai fini della determinazione delle
tariffe per gli anni 2014 e 2015.
In ragione di quanto previsto dalla L.R. 69 del 28 dicembre 2011, dal 1° gennaio 2012 le
funzioni già esercitate dalle autorità di ambito territoriale ottimale sono state trasferite ai Comuni che le esercitano obbligatoriamente tramite l'Autorità Idrica Toscana (AIT o Ente
d'Ambito).
2.1
Aspetti Generali
Il MTI, in continuità con il MTT, è un sistema di regolazione ex post basato sul
riconoscimento in tariffa dei costi a consuntivo.
Il meccanismo della gradualità previsto dal MTT viene sostituito da un meccanismo di schemi
regolatori attraverso cui sono calcolati i costi operativi (Opex), i costi di investimento (Capex)
e il FNI (Fondo Nuovi Investimenti).
Il Vincolo Ricavi Garantiti (VRG) rappresenta l’importo complessivo riconosciuto al Gestore a
copertura dei costi di gestione e di investimento.
Il ϑ (theta) rappresenta l’incremento tariffario, ovvero il moltiplicatore che deve essere
appli-cato all’articolazione tariffaria del 2012 per ottenere la copertura del VRG nell’anno di
riferi-mento.
L’incremento annuale è limitato, salvo specifica istruttoria, da un cap, che è differenziato a
seconda del quadrante della matrice in cui ricade il Gestore ed è pari a:
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•
6,5% per i gestori che si trovano nei quadranti I e II;
•
9% per i gestori che si trovano nei quadranti III e IV.
I costi endogeni/efficientabili, in assenza di un meccanismo di efficientamento parametrico,
sono “bloccati” rispetto ai costi riconosciuti per il 2011 identificati come “livello efficiente”.
È stato introdotto il recupero delle perdite legate alla morosità in modo parametrico rispetto
al fatturato ed in funzione della collocazione geografica del Gestore (Nord, Centro, Sud).
2.2
Il timing regolatorio
L'art. 5 della Delibera 643/2013 prevede un percorso procedurale di calcolo e approvazione
delle tariffe con chiare tempistiche a carico degli Enti d’ambito; inoltre introduce un
innovativo obbligo/diritto per i Gestori di fornire direttamente all’AEEGSI istanza di
aggiornamento tariffario nel caso in cui l'Ente d’ambito risulti inadempiente:
•
entro il 31 marzo 2014 l’Ente d’Ambito trasmette lo schema regolatorio;
•
ove il termine del 31 marzo 2014 decorra inutilmente il Gestore trasmette all’Ente
d’Ambito e all’AEEGSI istanza di aggiornamento;
•
l'AEEGSI, ricevuta la comunicazione, diffida gli Enti d'Ambito ad adempiere entro i
successivi 30 giorni, decorsi i quali l’istanza inviata dal Gestore si intende accolta.
2.3
Morosità
Tra le novità del MTI vi è il riconoscimento in tariffa dei costi legati alla morosità intesa come
Unpaid Ratio (UR) a 24 mesi. Il costo massimo riconosciuto è pari, nell’anno a, a quello
derivante dall’applicazione delle seguenti percentuali al fatturato dell’anno a-2:
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2.4
•
1,6% per i gestori che operano nelle regioni del Nord;
•
3,0% per i gestori che operano nelle regioni del Centro;
•
6,5% per i gestori che operano nelle regioni del Sud.
Conguagli e partite pregresse
Per permettere al Gestore l’effettivo introito dei ricavi garantiti dal metodo, è previsto un apposito meccanismo di conguagli in base al quale nell’anno a+2 viene riconosciuto in tariffa, a
titolo di conguaglio, lo scostamento tra quanto previsto dal metodo e quanto effettivamente
spettante ad ogni Gestore nell’anno a per alcune componenti quali i costi dell’energia
elettrica, gli acquisti all’ingrosso, i volumi fatturati, ecc.
Il MTI ha disciplinato anche la problematica dei conguagli fino al 2011 (c.d. partite
pregresse). Tali conguagli devono essere quantificati e approvati, entro il 30 giugno 2014,
dagli Enti d’Ambito e comunicati all’AEEGSI.
Sono inoltre previste modalità minime di rateizzazione nella riscossione, per rendere sostenibile a livello sociale lo smaltimento delle partite pregresse (da 6 mesi a 3 anni).
2.5
Valore Residuo
Il MTI ha definito anche la metodologia attraverso cui stimare il range di valori entro il quale
ricade il valore residuo del Gestore in caso di subentro.
Il valore residuo è determinato come valore netto contabile degli investimenti realizzati dal
Gestore uscente, al netto dei contributi non ancora ammortizzati, ed opportunamente inflazionato rispetto all'anno di realizzazione dei cespiti.
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2.6
FoNI
La quota FoNI rimane nella disponibilità del Gestore ed è pari in ciascun anno (2014, 2015)
alla somma delle seguenti componenti:
•
la componente riscossa a titolo di ammortamento sui contributi a fondo perduto
(AMM FoNI);
•
la componente riscossa per il finanziamento dei nuovi investimenti (FNI FoNI); il
calcolo del FNI risulta radicalmente cambiato rispetto al MTT;
•
la componente riscossa a titolo di eccedenza del costo dell’uso delle infrastrutture
degli Enti Locali (delta CUIT FoNI).
Tutte e tre le componenti del FoNI devono essere approvate a discrezione dell’Ente
d’Ambito.
Il Gestore ha l’obbligo di destinare il FoNI esclusivamente alla realizzazione dei nuovi investimenti individuati come prioritari nel territorio servito oppure al finanziamento di
agevolazioni tariffarie a carattere sociale.
Se dalle verifiche a consuntivo risulta che il FoNI Speso è inferiore al FoNI introitato,
vengono azzerate le componenti del FoNI per gli anni futuri.
Nella quantificazione del FoNI Speso viene incluso anche l'effetto fiscale attraverso
l’applicazione dell’aliquota del 27,5% alla componente FoNI.
2.7
Principali punti di forza del nuovo MTI
•
applicazione di un timing “certo” anche in caso di Enti d’ambito inadempienti;
•
formalizzazione dell’equilibrio economico finanziario mediante l’esplicita previsione
che l’aggiornamento dei PEF deve tener conto dell’estinzione, entro la scadenza
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dell’affidamento, dei finanziamenti contratti per la realizzazione degli investimenti,
fatte salve le necessità imposte dal raggiungimento e dal mantenimento dei livelli di
servizio obiettivo;
•
ammortamento dei beni finanziati con contributi pubblici e dei beni di proprietà degli
EE.LL. (a discrezione dell'Ente d’ambito);
•
significativa mitigazione delle problematiche legate allo scostamento dei volumi effettivi rispetto ai volumi programmati da Piano d’Ambito:
o il theta viene calcolato in funzione dei volumi effettivamente fatturati;
o ogni anno n si determina lo scostamento tra ricavi deliberati nell'anno n-1 vs
ricavi effettivi nell'anno n-1; l’eventuale differenza (comprensiva di inflazione)
viene conguagliata in tariffa nell’anno n+1;
•
mitigazione delle problematiche determinate da costi operativi effettivi superiori rispetto a quelli previsti in tariffa, per fattori esogeni alla gestione:
o costi dell’anno n calcolati sulla base dei valori a consuntivo in tariffa dell’anno
n-2;
o applicazione di un tasso di inflazione effettivo per la stima dei costi in tariffa;
o ogni anno n si determina lo scostamento di alcuni costi operativi deliberati
nell'anno n-1 (costi per EE, costi per variazioni sistemiche, costi per eventi
eccezionali) vs i rispettivi costi operativi consuntivati nell’anno n-1; l’eventuale
differenza (comprensiva di inflazione) viene conguagliata in tariffa nell’anno
n+1;
•
re-introduzione degli ammortamenti finanziari con possibilità di adottare vite utili più
brevi rispetto alla scadenza della concessione;
•
nell’aggiornamento del PEF regolatorio è prevista la necessità di conseguire il
rimborso integrale entro la scadenza dell’affidamento dei finanziamenti contratti per
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la
realizzazione
degli
investimenti,
fatte
salve
le
necessità
imposte
dal
raggiungimento e dal mantenimento dei livelli di servizio obiettivo;
•
introduzione su base parametrica dei costi legati alla morosità;
•
introduzione di una componente tariffaria, ERC, a copertura dei costi ambientali e
della risorsa (dal 2015);
•
2.8
calcolo del terminal value con regole certe e rivalutazione monetaria dei cespiti.
Principali punti di attenzione del nuovo MTI
•
transitorietà della normativa: il MTI si applica per la determinazione delle tariffe negli
anni 2014 e 2015; tuttavia lo stesso MTI all'art. 8 dell'Allegato A, nel delineare i
criteri di aggiornamento del PEF, prevede che "a partire dalla predisposizione
tariffaria del 2016, le componenti tariffarie sono calcolate mediante l’applicazione
reiterata dei criteri di cui alla presente deliberazione”;
•
incertezza legata alla diversa interpretazione di alcuni passaggi del MTI (assenza di
errata corrige ufficiale);
•
potenziale incertezza sulle tempistiche di diffida da parte dell’AEEGSI agli Enti
d’ambito inadempienti;
•
necessità di conoscere le procedure di efficientamento dei costi operativi vs costi
standard (quali parametri ed obiettivi di efficientamento); in assenza di tali procedure
i costi efficientabili riconosciuti nel 2014 e 2015 corrispondono ai valori consuntivati
nel 2011;
•
potenziale necessità di ricalcolare le tariffe 2015 (se deliberate entro il 31 marzo
2014) sulla base dei consuntivi 2013 (almeno per i conguagli);
•
discrezionalità dell’Ente d’ambito nella concessione del FoNI;
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•
difficile coesistenza tra il principio del full cost recovery e il principio del price cap; il
cap per il calcolo del theta rischia di essere saturato esclusivamente in ragione dei
minori volumi consuntivati negli anni precedenti;
•
elevata incertezza sulle tempistiche e sugli esiti dell’istruttoria da parte dell’AEEGSI
per i potenziali conguagli dovuti ai gestori che hanno un theta calcolato che eccede il
cap per gli anni 2012/2013 in applicazione del MTT e per gli anni 2014/2015 in
applicazione del MTI;
•
necessità di prevedere meccanismi di profit sharing per gestioni efficienti;
•
modalità/tempistiche di aggiornamento del WACC in funzione dei parametri di mercato.
•
pur avendo rafforzato il concetto di equilibrio economico finanziario in funzione dei
debiti esistenti, opportunità di prevedere clausole/variabili esplicitamente atte a
garantire Bridge Loan e Project Finance esistenti;
•
ricorsi da parte di soggetti vari su deliberazioni AEEGSI per MTT e MTI.
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3
3.1
IL PEF PREDISPOSTO DA AIT E LO SCENARIO ALTERNATIVO
Il PEF AIT
3.1.1 Inquadramento procedurale
La disciplina del MTI, secondo Schemi Regolatori, prevede la predisposizione da parte
dell’Ente Competente dei seguenti atti:
•
PdI che specifica gli obiettivi da realizzare sulla base di una puntuale indicazione degli
interventi per il periodo 2014-2017, ai sensi dell’art. 149, comma 3, del D.Lgs.152/06;
•
PEF che prevede, con cadenza annuale e per tutto il periodo di affidamento, l’andamento
dei costi di gestione e di investimento, nonché la previsione annuale dei proventi da
tariffa.
L’art. 4.5 del MTI prevede che:
•
i prospetti di piano tariffario, conto economico e rendiconto finanziario dei PEF devono
essere redatti conformemente agli schemi in Appendice al MTI;
•
è parte integrante della documentazione da trasmettere all’Autorità la Relazione, adottata
con approvazione da parte dell’organo competente, illustrativa delle modalità di
aggiornamento dei PEF e le principali assunzioni adottate per la proiezione delle
grandezze economiche e finanziarie.
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Rispetto al percorso procedurale previsto dall’art. 5 della Delibera 643/2013, alla data di
redazione del presente rapporto si rileva che:
•
ad inizio 2014 l’AIT ha avviato il procedimento di raccolta ed aggiornamento dei dati
finalizzato alla predisposizione degli atti richiesti, secondo i criteri stabiliti dalla Delibera
643/2013;
•
con procedura partecipata da parte del Gestore l’AIT ha verificato la validità delle
informazioni ricevute, provvedendo, altresì, a rettificare/integrare alcuni dati ai fini della
corretta quantificazione delle tariffe coerentemente con le disposizioni di cui al MTI;
•
con Deliberazione assembleare n. 6/2014 del 24 aprile 2014, l’AIT ha:
o
approvato il calcolo della tariffa per gli anni 2014 e 2015;
o
approvato il Piano Economico Finanziario 2014 – fine concessione;
o
approvato il Piano degli Interventi 2014 – fine concessione;
o
indicato il Direttore Generale per gli adempimenti tecnici connessi alla deliberazione tariffaria, per come previsti dal MTI di cui alla Delibera 643/2013 ed alla
trasmissione all'AEEGSI di quanto ivi previsto;
•
la Delibera 643/2013 che entro 90 giorni dalla trasmissione dei dati da parte dell’Ente
d’Ambito, l’AEEGSI conclude il procedimento di verifica, che termina con l’approvazione
del PEF o con l’indicazione, da parte dell’AEEGSI, di osservazioni, rilievi e prescrizioni, che
sono recepite dall’Ente d’ambito entro 30 giorni; pertanto, le determinazioni tariffarie e lo
schema Regolatorio deliberato da AIT devono essere ancora verificati e approvati
dall'AEEGSI.
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3.1.2 Inquadramento metodologico
I commenti e le osservazioni contenute in questa relazione sono dunque da riferirsi alla
versione del PEF AIT approvata con deliberazione assembleare n. 6/2014 del 24 aprile 2014
e il cui modello Excel di calcolo è stato inviato allo scrivente dal Gestore in data 04/07/2013.
Ai fini dell’aggiornamento dello schema Regolatori il MTI norma i seguenti spetti:
•
all’art.
7
le
indicazioni
metodologiche
e
contenuto
informativo
minimo
per
metodologiche
e
contenuto
informativo
minimo
per
l’aggiornamento del PdI;
•
all’art.
8
le
indicazioni
l’aggiornamento del PEF.
Per quanto riguarda il PdI, dalla deliberazione assembleare n. 6/2014 si rileva che
o
l’aggiornamento PdI, che ai sensi dell’art. 159 del D.lgs. 152/2006 costituisce uno
stralcio del Piano di Ambito, é stato effettuato dall'AIT al fine di procedere
all’approvazione degli atti necessari all’adozione dello Schema Regolatorio di cui al
MTI, mantenendo sostanzialmente invariate le previsioni di pianificazione
contenute nel Piano di Ambito vigente;
o
attualmente è in corso di elaborazione la redazione di un Piano d’Ambito Toscano,
da concludere entro il corrente anno 2014, che aggiorni i piani esistenti alla luce
delle nuove esigenze nate negli ultimi anni e tenda ad omogeneizzare la
definizione delle principali criticità, i conseguenti obiettivi da perseguire, nonché i
costi previsti per gli interventi sull'intero territorio toscano; tale piano sarà
sottoposto alla Valutazione Ambientale Strategica al sensi del Titolo I della Parte
Seconda del D.lgs. 152/2006;
o
la revisione del Piano d’Ambito renderà necessaria una ri-determinazione delle
tariffe 2015 e dei piani economico-finanziari.
GAIA S.p.A.
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Per quanto riguarda il PEF, gli Enti d’ambito e gli altri soggetti competenti devono procedere
nell’aggiornamento in conformità alle seguenti indicazioni metodologiche previste dall’Art. 8
del MTI:
a) i PEF sono sviluppati a partire dai valori delle componenti di costo delle
immobilizzazioni e di costo operativo, incluse le transazioni all’ingrosso, individuate
per ciascun gestore per l’anno 2014;
b) a partire dalla predisposizione tariffaria del 2016, le componenti tariffarie sono
calcolate mediante l’applicazione reiterata dei criteri di cui al MTI;
c) l’aggiornamento dei PEF è predisposto assumendo la costanza, per tutto il periodo di
riferimento, dei volumi erogati, salvo quanto previsto alla successiva lettera h);
d) tutte le componenti di costo, incluse le transazioni all’ingrosso, sono proiettate negli
anni successivi al 2014 a moneta costante, assumendo quindi un’inflazione pari a
zero;
e) per gli anni successivi al 2014, il tasso atteso di inflazione (rpi) utilizzato per il calcolo
degli oneri finanziari del gestore del SII (OF) è posto pari a zero;
f)
i PEF assumono in ciascun anno la completa realizzazione degli investimenti previsti
nei rispettivi PdI, per il medesimo ammontare e nei tempi ivi stabiliti, ponendo
l’entrata in esercizio delle immobilizzazioni al 31 dicembre di ciascun anno,
considerato che l’investimento realizzato nell’anno a rileva ai fini tariffari nell’anno
a+2
g) per il calcolo della quota di ammortamento, in assenza di previsioni dettagliate nei
PdI in merito alle diverse categorie di cespiti da realizzare, è calcolata un’aliquota di
ammortamento media, sulla base del complesso delle immobilizzazioni del gestore;
h) le nuove attività e le variazioni sistemiche sono valutate ed inserite con le modalità e
la tempistica previsti nel Piano d’Ambito vigente; le assunzioni in merito alle
GAIA S.p.A.
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corrispondenti variazioni dei costi e dei ricavi sono adeguatamente illustrate e
giustificate nella relazione di accompagnamento;
i)
per il finanziamento degli investimenti, i PEF assegnano priorità all’utilizzo del FoNI.
Per il calcolo delle tariffe e del PEF l’AIT ha utilizzato il tool ANEA-Federutility che ha recepito
le disposizioni contenute nella deliberazione AEEGSI 643/2013, nei chiarimenti congiunti
ANEA- Federutility, tenendo conto anche di ulteriori precisazioni sul MTI intercorse
informalmente fra AEEGSI, AIT e ANEA, di seguito elencate:
o AMMFONI. Diversamente da quanto previsto all’art. 23.3 Allegato A, partire dall’anno
2014 anche la quota parte dell’AMMFONI è allocata proporzionalmente su tutti i cespiti;
o Nel caso di Rb ≤ Cb si è applicata la seguente formula:
o RCVOL. Nel calcolo del RCVOL si è tenuto conto, fra i ricavi previsti, del ricavo previsto
per applicazione del θ dep;
o Theta sui grossisti. E’ stato applicato il teta deliberato ai grossisti ipotizzando che sia
avvenuta tra le parti la regolarizzazione dei pagamenti ai sensi dell’art. 27.3 Allegato
A, mentre le eventuali differenze sui volumi sono inserite sulla componente Rcvol.
Inoltre per la definizione della quota di costo corrispondente alle proprie spese di
funzionamento AIT- ha rilevato che il criterio definito dal MTI non può ritenersi applicabile in
virtù di quanto evidenziato nell’istanza di verifica trasmessa all’AEEGSI con nota prot. AIT
6473.
Ai fini di un inquadramento metodologico del PEF elaborato da AIT si ritiene opportuno
evidenziare i seguenti aspetti:
GAIA S.p.A.
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•
dall’analisi della relazione di accompagnamento alla presentazione del PEF elaborato
da AIT è possibile evincere che tutte le prescrizioni metodologiche previste dell’art. 8
del MTI sono state rispettate (ad eccezione dell’inflazione che è stata considerata
anche per l’annualità 2015);
•
sebbene il PEF si componga tradizionalmente del Conto Economico, dello Stato
Patrimoniale e del Rendiconto Finanziario (cfr art. 149 d.lgs. 152/2006), l’AEEGSI
limita la verifica al Piano tariffario al Conto Economico e al Rendiconto Tariffario
(secondo gli schemi in Appendice al MTI);
•
l’AIT ha predisposto il PEF in modo semplificato per adempiere agli obblighi stabiliti
dall’AEEGSI, senza prevedere lo Stato Patrimoniale;
•
il PEF dell’AIT per l’invio all’AEEGSI potrebbe dunque differire da quello che i gestori
potrebbero predisporre autonomamente, ai fini di una valutazione aziendale
maggiormente articolata e di dettaglio, almeno per i seguenti aspetti:
o il dettaglio della rappresentazione (i gestori potrebbero predisporre anche lo
Stato Patrimoniale);
o il Perimetro delle attività (l’AIT considera le attività idriche di tipo “A” e “B”, i
gestori l’intera azienda);
o situazione patrimoniale esistente (l’AIT considera solo i debiti contratti per gli
investimenti e/o quelli deliberati nei Piani d’Ambito, i gestori tutta la situazione
patrimoniale esistente);
o morosità (AIT considera la morosità standard, i gestori considerano la
morosità effettiva);
o calcolo dell’IVA su acquisti e vendite;
o determinazione del CCN in modo più aderente alla realtà aziendale;
GAIA S.p.A.
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o calcolo delle imposte tenendo conto degli acconti/saldi e della tassazione
anticipata/differita.
•
l’AEEGSI non ha definito le condizioni di bancabilità, con particolare riferimento a:
o valore-obiettivo degli indicatori;
o tempistica di rimborso del finanziamento (ad. es PEF bancabile in caso di
estinzione del finanziamento 1 o 2 anni prima del termine dell’affidamento);
o trattamento tariffario del Terminal Value per l’estinzione del finanziamento (ad
esempio ammissibilità del versamento di una maxi-rata finale ad estinzione
del finanziamento tramite la liquidazione, da parte del gestore subentrante,
del valore contabile residuo dei cespiti non ammortizzati).
3.1.3 Lo sviluppo delle variabili economiche e finanziarie nel PEF AIT
Sulla base della Relazione AIT, dell’esame del modello PEF, delle prescrizioni previste dalle
citate Deliberazioni AEEGSI, è stato possibile ricostruire le principali assunzioni adottate
dall’AIT nella redazione del PEF dell’ex ATO 1, con particolare riferimento alla determinazione
dello sviluppo tariffario ed alla costruzione del rendiconto finanziario, che vengono di seguito
illustrate.
Assunzioni Generali
Le elaborazioni sono basate su:
•
dati di input rilevati dalle schede di rendicontazione predisposte dal Gestore per come
richieste dall'AEEGSI con Delibera 347/2012; l’AIT ha pertanto provveduto a validare i
dati dell’anno 2012 utili alla tariffa e a calcolare in modo definitivo la tariffa 2014. La
GAIA S.p.A.
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determinazione tariffaria 2015 è effettuata in via provvisoria sulla base dei dati del
2012 opportunamente adeguati con il tasso di inflazione e dei preconsuntivi
disponibili al 2013 e pertanto la stessa tariffa 2015 sarà aggiornata in seguito
all’approvazione e validazione del bilancio di esercizio 2013, nonché sulla base dei
volumi effettivamente erogati nel 2013;
•
rielaborazione da parte di AIT del PdI, al fine di:
o inserire gli investimenti di cui era prevista la realizzazione con contributi a
fondo perduto e quindi esclusi dal precedente PdA;
o inflazionare gli investimenti, che nel precedente PdA erano previsti a moneta
costante 2011, poiché il PEF AIT è redatto a moneta 2014 e 2015.
•
individuazione dello sviluppo temporale delle componenti tariffarie di costo esogene
“COee”, “COws” “COaltri” “MT” e “AC”, nonché della componente di costo endogena
“COeff”, desunte dalle schede compilate dal Gestore ai sensi della Deliberazione
AEEGSI 347/2012 sulla base dei dati di bilancio 2012 e preconsutivo 2013;
La definizione dei dati sopradescritti ha consentito la determinazione del Vincolo dei Ricavi
garantiti al Gestore (VRG) e delle conseguenti variazioni tariffarie per gli anni 2014-2034.
Nello specifico, i ricavi tariffari che scaturiscono dal PEF sono stati sviluppati sulla base delle
seguenti assunzioni e valutazioni:
Orizzonte temporale
Il PEF copre gli anni 2014-2034, anno di scadenza della concessione.
•
per gli anni 2014 e 2015 le componenti tariffarie sono state sviluppate sulla base del
MTI e mediante l’utilizzo del tool di calcolo all’uopo predisposto da ANEA-Federutility;
•
per gli anni 2016-2034 gli algoritmi di calcolo sono stati integrati sulla base di quanto
previsto dall’art. 8 del MTI, che definisce le indicazioni metodologiche e il contenuto
informativo minimo per l’aggiornamento del PEF.
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Inflazione
Il calcolo del VRG è costruito a moneta nominale per gli anni 2014 e 2015. I valori di costo
degli anni successivi sono supposti costanti.
Perimetro di gestione
Il perimetro delle attività incluse nel calcolo del VRG comprende le attività del SII e le altre
attività idriche, denominate attività “a” e “b”.
Quadrante dello schema regolatorio
La matrice di gradualità del MTT è stata sostituita dal meccanismo degli schemi regolatori
che prevede 4 quadranti in funzione di 2 variabili:
o fabbisogno di investimenti per i prossimi 4 anni in rapporto alle infrastrutture
esistenti;
o costi operativi necessari al raggiungimento di degli obiettivi specifici, anche aggiuntivi
rispetto al livello di efficienza del gestore, misurato a partire dallo scostamento tra le
previsioni dei Piani d’Ambito e le risultanze contabili.
Il confronto di queste 2 variabili dà luogo a 4 combinazioni/quadranti in cui vengono
determinati i costi da riconoscere nel VRG:
OPEXend (costi operativi endogeni/efficientabili)
o se non vi sono stati cambiamenti sistematici nell’attività svolta dal gestore (quadranti
I e III) gli Opexend sono dati dalla media tra i costi efficientabili 2013 e quelli previsti
dal Piano d’Ambito per il 2013 (definiti con il MTT) più l’inflazione;
o se vi sono stati cambiamenti sistematici nell’attività svolta dal gestore (quadranti II e
IV) gli Opexend sono determinati direttamente dall’Ente d’Ambito;
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CAPEX (costi delle immobilizzazioni)
o in tutti i quadranti sono pari alla somma di ammortamenti, oneri finanziari, oneri
fiscali e delta Cuit. Nei quadranti III e IV è concessa la possibilità di avvalersi degli
ammortamenti finanziari;
FNI (Fondo nuovi investimenti)
o viene concesso quando il gestore rientra nel III e IV quadrante vale a dire quando il
fabbisogno di investimenti previsti per il prossimo quadriennio (2014-2017) è
superiore alla metà della RAB detenuta dal gestore;
o è determinato in una misura che va dal 40 al 60%, (range a discrezione dell’Ente
d’Ambito), del fabbisogno di investimenti non coperto in tariffa dalla componente
Capex;
Nel caso specifico del PEF elaborato da AIT, il quadrante di riferimento per Gaia è
il quarto, calcolato sulla base dei valori esposti nel seguente prospetto.
GAIA S.p.A.
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Costi Operativi
I costi operativi sono la somma di due distinte categorie di costi:
o costi endogeni (Opexend), integralmente efficientabili;
o costi aggiornabili (Opexal), quindi efficientabili solo in parte.
Gli Opexal sono pari a:
Opexal =COEE+COws+∑(MT+AC)+COaltri
con:
•
COEE a copertura dei costi dell’energia elettrica;
•
COWS a copertura dei costi degli acquisti all’ingrosso o wholesale;
•
MT e AC a copertura dei corrispettivi verso i proprietari delle infrastrutture idriche;
•
COaltri a copertura degli altri specifici costi (spese di funzionamento di Ente d’Ambito e
AEEGSI, oneri locali e costi legati alla morosità).
Gli Opexend sono definiti in base al posizionamento del Gestore nello schema regolatorio e
sono funzione dei COeff (costi efficientabili) del 2013 calcolati sulla base dei dati a
consuntivo del 2011 con il MTT, ovvero degli Opex
new
se rideterminati dall’AIT.
Se non sussistono i presupposti per l’aggiornamento degli Opex
end,
questi corrispondono per
il 2014 ed il 2015 alla media inflazionata dei Op2013 e dei Coeff2013; qualora ricorressero le
condizioni richieste dalla delibera 643, ai sensi dell’art 12.2 e dell’art 25.3, gli Opexend possono essere rideterminati dall’Ente d’ambito ovvero dal soggetto competente in misura pari
Opnew, definiti come i costi operativi di piano rivisti dall’Ente d’Ambito o altro soggetto competente a seguito di un cambiamento sistematico delle attività del gestore.
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Il MTI introduce un significativo sistema di efficientamento dei costi dell’energia elettrica: il
costo riconosciuto COEE viene determinato come valore minimo tra:
•
il costo totale della fornitura elettrica sostenuto 2 anni prima dell’anno di determinazione tariffaria dal Gestore del S.I.I., ovvero nell’ultimo anno per cui si dispone del bilancio approvato;
•
il costo massimo ammissibile determinato come prodotto tra:
o il costo medio di settore della fornitura elettrica nell’anno n- 2 per come
valutato dall’AEEGSI;
o il consumo di energia elettrica sostenuto 2 anni prima dal Gestore del S.I.I..
Dalla Relazione di accompagnamento del PEF predisposta da AIT emerge che:
•
GAIA SpA, con nota prot. AIT 4064 del 26 febbraio 2014 (Prot. GAIA 8770 del 25
febbraio 2014) ha prodotto un’istanza motivata di variazione dei costi operativi
(Opnew) per i seguenti motivi:
o Ampliamento del territorio servito;
o Incremento costi per adeguamento della qualità del servizio erogato:

a seguito di analisi comparata dei costi operativi riconosciuti agli altri
gestori della Toscana;

attivazione del servizio di produzione interna con l’obiettivo di
internalizzare attività prima appaltate ad imprese esterne. Ciò ha
comportato il trasferimento interno all’azienda di 27 unità al neonato
servizio con annullamento delle attività precedentemente svolte;
•
le due motivazioni della Società hanno portato ad una richiesta di variazione dei costi
operativi che complessivamente ammonta a circa 3,1 mln di euro;
GAIA S.p.A.
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•
l’AIT ha tuttavia accolto soltanto la richiesta legata alla variazione dei costi operativi
per l’ampliamento del territorio servito, ritenuta oggettiva e prevista, peraltro, come
fattispecie dal MTI, mentre ha rigettato le richieste riconducibili alla qualità del
servizio erogato per le seguenti motivazioni:
o i Piani di Ambito dei gestori toscani sono in corso di revisione per cui la
modifica dei costi operativi e del modello gestionale ai sensi del dlgs 152/2006
s.m.i. potrà eventualmente essere valutata al termine del processo di
revisione in coerenza con gli obiettivi legati agli investimenti del nuovo Piano
d’Ambito;
o la determinazione dei costi operativi standard da parte dell’AEEGSI, a partire
dal prossimo periodo regolatorio potrebbe rendere superflue le valutazioni sui
costi operativi.
•
pertanto, l’AIT riconosce gli Opnew ma la loro modalità di stima continua a basarsi sui
costi operativi sottostanti la determinazione delle tariffe 2012 e 2013, dato che i COeff
2013, opportunamente aggiornati, rappresentano il riferimento anche per la
determinazione delle tariffe 2014 e 2015;
•
gli OpNew discendono dunque dalla predisposizione delle tariffe 2012-2013. Le sole
modifiche apportate sono quelle rese strettamente necessarie dal MTI (sottrazione
IRAP), dalla congruenza con il perimetro gestito a regime dal 1 gennaio 2014, diverso
rispetto al 2013 (i costi derivanti dall’integrazione Gestione AZGA Nord SpA erano
stati considerati solo per il secondo semestre dell’esercizio), e dall’applicazione del
tasso di inflazione per aggiornare i costi a moneta 2014.
In merito alla definizione dei costi operativi si evidenzia che:
•
transitoriamente il MTI non prevede un sistema di efficientamento standard dei costi
operativi; tuttavia, a tale proposito l'AEEGSI ha esplicitato che "Il ruolo dell’Autorità di
GAIA S.p.A.
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regolatore tariffario per i servizi idrici, come delineato dalla normativa Europea sopra
citata, dalla legislazione nazionale e dal D.P.C.M. 20 luglio 2012, si identifichi
sostanzialmente nell’individuare i costi ammissibili secondo criteri ispirati al principio
del full cost recovery, sulla base del riconoscimento dei soli costi efficienti ";
•
il PEF assume dunque che il Gestore pianifichi e controlli i propri costi operativi per
tenerli costantemente allineati a quelli riconosciuti in tariffa; in questo modo non si
tiene prudenzialmente conto dei margini che si potrebbero creare per efficientamento
dei costi superiori a quelli previsti;
•
sulla base dell'attuale quadro regolatorio, poiché non è possibile prefigurare e
quantificare gli effetti di parametri di efficientamento standard che saranno
verosimilmente introdotti dal prossimo periodo regolatori (che avrà inizio nel 2016),
resta ineliminabile il rischio che quota parte dei costi operativi sostenuti dalla
gestione non trovi ristoro nel VRG.
Investimenti
I nuovi investimenti previsti nel periodo 2014-2034, ammontano a complessivi 502,337
milioni di euro (incluso spesa per allacci), di cui 62,583 milioni di euro da realizzare con
apporto di finanziamento pubblico (incluso contributi utenti per allacci).
Al fine di determinare correttamente lo sviluppo tariffario, sono considerati alla stregua di
nuovi investimenti anche i Lavori In Corso (LIC) al 31/12/2013, pari a 4,393 milioni di euro,
in base alla previsione stimata della loro entrata in ammortamento nell’anno 2014.
In accordo con quanto prescritto dal MTI, ai fini tariffari l’investimento previsto nell’anno n
produce effetti nell’anno n+2.
Per quanto concerne gli ammortamenti dalla Relazione del PEF e dall’esame del file Excel si
evince che:
GAIA S.p.A.
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•
il Gestore ricade nel quarto quadrante e, pertanto, sentito il Gestore, AIT ha fatto
ricorso all’ammortamento finanziario allo scopo di migliorare la finanziabilità degli
investimenti contenuti nel programma degli interventi, sia sugli investimenti realizzati
sia su quelli da realizzare;
•
la scelta di ricorre all’ammortamento finanziario ha dunque comportato, dal 2014, la
rinuncia alla valorizzazione delle infrastrutture dei proprietari attraverso la
componente delta CUIT la quale aveva invece contribuito alla determinazione della
tariffa 2012 e 2013;
•
per l’applicazione è stato mantenuto il criterio adottato nel Piano di Ambito del
confronto tra vita utile regolatoria e durata della concessione, applicando
l’ammortamento finanziario qualora nell’anno di iscrizione del cespite la vita utile
regolatoria superi la durata della concessione;
•
il calcolo degli ammortamenti è stato compiuto applicando i seguenti criteri:
o agli investimenti ai quali si continuano ad applicare le vite utili regolatorie
definite ai sensi dell’art. 18.2 del MTI, l’ammortamento si calcola seguendo la
formula indicata all’art. 18.1 del MTI, ovvero, sul valore rivalutato del cespite
al lordo dei fondi di ammortamento nel caso in cui sia superiore al valore
residuo ancora da ammortizzare, altrimenti si riconosce quest’ultimo;
o agli investimenti ai quali si applicano, invece, le vite utili finanziarie,
considerato il cambio di metodologia con effetti a partire dall’anno tariffario
2014, l’ammortamento si calcola applicando la vita utile finanziaria sul valore
del cespite rivalutato al netto dei fondi di ammortamento al 31 dicembre
2013, nel caso in cui sia superiore al valore residuo ancora da ammortizzare,
altrimenti anche in questo caso si riconosce quest’ultimo.
•
l’ammortamento finanziario è stato applicato a tutto il capitale esistente al 31.12.2013
con vita utile regolatoria residua superiore alla durata della concessione (al netto dei
GAIA S.p.A.
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due anni di time lag previsti dal MTI per il riconoscimento in tariffa degli
ammortamenti);
•
l’ammortamento finanziario è stato applicato a tutti i nuovi investimenti con vita utile
regolatoria superiore alla durata della concessione (al netto dei due anni di time lag
previsti dal MTI per il riconoscimento in tariffa degli ammortamento);
•
l’ammortamento finanziario non è stato applicato ai cespiti non soggetti ad
ammortamento(terreni) e agli investimenti previsti negli due anni della concessione
(che in ragione del time lag non generano ammortamento ai fini del VRG).
Coerentemente con quanto previsto dal MTI il PEF considera esplicitamente la realizzazione
di investimenti per allacci, ai quali corrispondono correlati ricavi-contributi da utenti per
allacci da stratificare ai fini tariffari alla stregua di contributi a fondo perduto.
Morosità
Per quanto attiene il calcolo della morosità si evidenzia la presenza di un margine economico
positivo connesso allo scostamento tra le perdite su crediti effettive stimate e quanto
riconosciuto parametricamente in tariffa a titolo di morosità:
•
per il calcolo del VRG, ai sensi dall’art. 30 del MTI, è stata applicata una morosità pari
al 3% per tutti gli anni;
•
nel PEF la quota di mancato incasso sul fatturato è stata posta pari a 1,2%.
I conguagli da metodo (post 2011)
Nel piano tariffario elaborato da AIT è stato considerato il calcolo del conguaglio per gli anni
2012 e 2013 ai sensi dell’Art. 29 del MTI in ragione di:
GAIA S.p.A.
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o
ricavi effettivi conseguiti nel 2012;
o
ricavi preconsuntivi nel 2013;
o
maggiori/minori costi sostenuti nel 2012 e nel 2013;
I conguagli 2012 e 2013, al netto del recupero dell'inflazione, ammontano a circa +9,247
milioni di euro e derivano da:
•
minori ricavi conseguiti nel 2012 rispetto alle previsioni del MTT, in larga misura in
ragione dei minori volumi fatturati nel 2012 rispetto al 2011 (+3,150 milioni di euro);
•
minori ricavi conseguiti nel 2013 rispetto alle previsioni del MTT, in ragione dei minori
volumi fatturati nel 2013 rispetto al 2011 (+4,242 milioni di euro); a tal proposito si
esplicita il fatturato 2013 è stato stimato, provvisoriamente, utilizzando il fatturato
2012 moltiplicato il teta 2013 effettivamente applicato (fino al 30 aprile 2013 1,065,
dal 1 maggio 2013 1,088), pertanto tale voce di conguaglio dovrà essere revisionata
sulla base dei valori consuntivati nel 2013;
•
maggiori costi di energia elettrica sostenuti rispetto a quanto preventivato dal MTT
nel 2012 (+0,561 milioni di euro) e nel 2013 (+0,297 milioni di euro);
•
maggiori costi per acquisti all’ingrosso sostenuti rispetto a quanto preventivato dal
MTT nel 2012 e nel 2013 (complessivamente pari a circa 47 mila euro);
•
maggiori costi sostenuti per eventi eccezionali e altri co-sti operativi rispetto a quanto
preventivato dal MTT nel 2012 (+0,799 milioni di euro) e nel 2013 (+0,110 milioni di
euro).
Nel Piano Tariffario elaborato da AIT al fine di rispettare il limite di variazione massimo
consentito dal MTI pari al 6,5%, è prevista la rateizzazione dei conguagli 2012 e 2013 (per
un importo di 9,686 milioni di euro al lordo del recupero dell’inflazione): 2,485 milioni di euro
nel 2015, 3,000 milioni di euro nel 2016, 4,200 milioni di euro nel 2017.
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Nel PEF elaborato da AIT, prudenzialmente il recupero di tali conguagli non viene
considerato nel Conto Economico e neanche nel Rendiconto Finanziario (AIT ipotizza che la
contabilizzazione dei conguagli sia avvenuta per competenza negli esercizi precedenti e che a
fronte di tali entrate corrispondano equivalenti uscite per debiti pregressi).
Conguagli pregressi (ante 2012)
Il MTI ha disciplinato anche la problematica dei conguagli fino al 2011 (c.d. partite
pregresse).
Tali conguagli devono essere quantificati e approvati, entro il 30 giugno 2014, dagli Enti
d’Ambito e comunicati all’AEEGSI.
La riscossione dei conguagli deve seguire le seguenti regole:
o
devono essere espressi in unità di consumo, ovvero il conguaglio totale deve
essere diviso per i metri cubi erogati nell’anno a-2, ed il risultato così ottenuto
deve essere applicato in funzione del consumo degli utenti nel medesimo anno;
o
devono essere evidenziati in bolletta separatamente dalle tariffe approvate per
l’anno in corso;
o
deve essere esplicitato il periodo di riferimento dei conguagli.
Sono inoltre previste modalità minime di rateizzazione nella riscossione per rendere
sostenibile a livello sociale lo smaltimento delle partite pregresse (da 6 mesi a 3 anni).
Poiché in ragione di quanto previsto dal MTI i conguagli pregressi (ante 2012) sono esclusi
dal calcolo del VRG, e devono essere fatturati con specifica voce di costo, l’AIT ha ritenuto
di:
o
non includere tali conguagli nei prospetti del Piano tariffario;
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o
non considerare il recupero di tali conguagli nel Conto Economico e nel
Rendiconto Finanziario (ipotizzando che a di tali entrate corrispondano equivalenti
uscite per debiti pregressi).
Con Decreto del Direttore Generale del n. 37 del 30 giugno 2014 l'AIT ha stabilito:
•
di quantificare in 42.012.390 euro il valore complessivo delle partite pregresse di cui
alla deliberazione AEEGSI 643/2013/R/idr, in favore di GAIA SpA;
•
che il recupero dei conguagli sarà distribuito in quattro anni: 7.080.656 euro nel
2014, 13.462.928 euro nel 2015, 8.398.450 euro nel 2016, 10.723.845 euro nel 2017
e 2.346.511 euro nel 2018.
Canone di concessione
Il canone di concessione è stato assunto pari alle quote di canone stabilite dal Piano
d’Ambito ed alle rate dei mutui ancora in essere relativi alle opere afferenti al SII nei Comuni
facenti parte dell’ATO, che il Gestore corrisponde annualmente agli enti proprietari.
Capitale circolante netto e Fondi
Il Capitale Circolante Netto (CCN) è calcolato sulla base dei parametri standard definiti dal
MTI per gli anni 2014 e 2015.
l Fondi Accantonamenti (Facc) sono costante negli anni.
Time lag
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L’applicazione del time lag per gli anni successivi al 2013 è stata effettuata sulla base di
quanto indicato all’Art. 19.4 del MTI, che prevede per gli investimenti realizzati a partire dal
2012 la determinazione degli oneri finanziari maggiorati di un onere (time lag) pari all’1%, a
copertura degli oneri derivanti dallo sfasamento temporale tra l’anno di realizzazione degli investimenti (a-2) e l’anno di riconoscimento tariffario (a)
Fondo nuovi investimenti - FoNI
In conformità a quanto previsto dall'art. 22 del MTI, la quota FoNI rappresenta una quota
del VRG che il Gestore dovrà destinare esclusivamente alla realizzazione di investimenti,
salva la quota destinabile al finanziamento di agevolazioni tariffarie per finalità sociali, che è
pari alla somma delle seguenti componenti:
1. la componente riscossa a titolo di ammortamento sui contributi a fondo perduto
(AMM FoNI);
2. la componente riscossa per il finanziamento dei nuovi investimenti (FNI FoNI);
3. la componente riscossa a titolo di eccedenza del costo per l’uso delle infrastrutture
degli Enti locali, che si genera per effetto della stratificazione ai fini tariffari dei cespiti
dei soggetti concedenti in uso infrastrutture del SII, qualora il costo del capitale
scaturente dalla stratificazione risulti maggiore del canone di concessione attualmente
riconosciuto (definita delta CUIT FoNI).
Tutte e tre le componenti del FoNI vengono approvate a discrezione dell’Ente D’Ambito, in
particolare dal piano Piano Tariffario elaborato da AIT si rileva che:
•
la componente delta CUIT FoNI viene azzerata perché è stato previsto il ricorso
all’ammortamento finanziario, in applicazione di specifica prescrizione del MTI;
GAIA S.p.A.
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•
la componente FNI FoNI risulta fortemente contingentata (-69%) rispetto alla
variabile FNI calcolata per gli anni 2014-2018, verosimilmente al fine di rispettare gli
incrementi tariffari target individuati da AIT;
•
la componente AMM FoNI risulta sempre pari alla variabile AMM CFP calcolata per gli
anni 2014-2034 (ad eccezione delle riduzioni previste negli anni 2017 e 2034);
•
destinazione di una quota del FoNI (e proporzionalmente di ciascuna delle sue
componenti AMM FoNI, delta CUIT FoNI e FNI FoNI) al finanziamento degli
investimenti dell’anno. In accordo con quanto previsto dall’art. 23.3 del MTI, detta
quota FoNI, viene considerata ai fini tariffari alla stregua di un contributo a fondo
perduto;
•
previsione “dell’effetto fiscale” sul FoNI attraverso l’applicazione dell’aliquota del
27,5% alla componente FoNI al fine di determinare correttamente la variabile FoNI
non inv;
•
destinazione della eventuale quota FoNI eccedente le due quote precedenti ad altri
usi, non puntualmente individuati; tale assunzione allo stato sembrerebbe non
conforme all’obbligo di destinazione previsto dal 23.1 del MTI, tuttavia si rileva che:
(i) l'AIT ha adottato tale assunzione per l'elaborazione del precedente PEF ex MTT di
Gaia, il quale è stato formalmente approvato dall'AEEGSI con la Delibera del 14
novembre 2013 518/2013/R/IDR; (ii) l'AIT ha adottato tale assunzione per
l'elaborazione del PEF di altri gestori toscani oltre Gaia.
•
poiché tutto il FoNI maturato viene considerato speso, ancorché destinato a finalità
diverse dal finanziamento degli investimenti dell’anno e delle agevolazioni tariffarie,
non si genera mai FoNI non investito, che ai sensi dell’art. 23.1 del MTI
determinerebbe un pari abbattimento del CIN regolatorio ed il conseguente
annullamento/riduzione del FoNI per gli anni futuri; il FoNI non investito è definito
come:
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𝑎𝑎
𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝑛𝑛𝑛𝑛𝑛𝑛
_𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖
𝑎𝑎−2
𝑡𝑡
= 𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 �� � �𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝑡𝑡 − 𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠
� ∗ 𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑡𝑡𝑎𝑎 � ; 0�
𝑡𝑡=2012
GAIA S.p.A.
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FNI FONI
Descrizione
IP
Contributi
IP netto contributi
Capex
ψ (art.12.3 sceglierlo nell'intervallo 0,4-0,6)
FNI new
Riduzione dell'FNI FONI (Ente di Ambito)
FNI FONI
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
2025
2026
2027
2028
2029
2030
2031
2032
2033
2034
46.037.514 36.648.665 29.095.787 29.221.850 32.050.385 28.288.409 26.134.487 27.261.135 28.753.203 26.241.883 24.134.751 23.429.848 19.906.029 19.415.560 19.236.226 17.224.610 17.206.435 14.074.540 14.056.727 14.039.091 9.920.169
17.041.658 5.907.059 4.223.875 4.000.000 2.000.000 1.980.000 1.960.200 1.940.598 1.921.192 1.901.980 1.882.960 1.864.131 1.845.489 1.827.034 1.808.764 1.790.677 1.772.770 1.755.042 1.737.492 1.720.117 1.702.916
28.995.856 30.741.606 24.871.912 25.221.850 30.050.385 26.308.409 24.174.287 25.320.537 26.832.011 24.339.902 22.251.791 21.565.718 18.060.540 17.588.526 17.427.462 15.433.934 15.433.665 12.319.498 12.319.235 12.318.974 8.217.254
12.152.317 12.434.584 18.738.927 23.412.697 26.142.068 29.051.839 31.574.219 32.842.781 33.892.793 35.475.987 36.693.427 38.152.460 38.578.441 37.932.451 38.509.562 39.501.217 40.581.237 41.121.668 41.520.046 40.455.748 41.125.193
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
0,40
6.737.416 7.322.809 2.453.194
723.661 1.563.327
0
0
0
0
0
0
0
0
0
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0
0
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0
0
5.728.401 5.188.093 1.328.606
723.661
0
0
0
0
0
0
0
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0
0
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0
1.009.015 2.134.716 1.124.588
0 1.563.327
0
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0
0
0
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0
2035
2036
2037
2038
2039
2040
2041
0
0
0
1.466.206
0,40
0
0
0
0
0
0
2.452.011
0,40
0
0
0
0
0
0
1.401.433
0,40
0
0
0
0
0
0
1.377.986
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0
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1.275.101
0,40
0
0
0
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1.207.409
0,40
0
0
0
0
0
0
1.136.324
0,40
0
0
0
AMM FONI
Descrizione
AMMCFP cespiti gestore
AMMCFP cespiti proprietari
AMM CFP
FONI non_inv > ∆ CUIT FoNI
AMM CFP am m issibile (art.23.2)
Riduzione dell'Amm CFP (Ente di Ambito)
AMM FoNI
2014
1.641.528
0
1.641.528
2015
2.232.729
0
2.232.729
NO
2.232.729
0
2.232.729
2016
3.595.441
0
3.595.441
NO
3.595.441
0
3.595.441
2017
4.211.799
0
4.211.799
NO
4.211.799
615.261
3.596.538
2018
4.739.951
0
4.739.951
NO
4.739.951
0
4.739.951
2019
5.194.994
0
5.194.994
NO
5.194.994
0
5.194.994
2020
5.555.364
0
5.555.364
NO
5.555.364
0
5.555.364
2021
5.910.216
0
5.910.216
NO
5.910.216
0
5.910.216
2022
6.121.031
0
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2014
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2015
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2016
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2017
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2018
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2019
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2020
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2021
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2022
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2023
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2024
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2025
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2026
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2027
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2028
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7.975.204
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2029
2030
2031
2032
2033
2034
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2035
2036
2037
2038
2039
2040
2041
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356.857
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356.857
258.721
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466.481
0
466.481
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466.481
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449.621
325.975
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446.241
0
446.241
323.525
2014
1.694.899
955.643
2015
3.411.802
955.643
2.650.543
0
4.367.445
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2016
3.764.386
955.643
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4.720.030
0
2017
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955.643
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2018
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955.643
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2019
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2020
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955.643
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2022
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2023
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2025
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955.643
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2029
2030
2031
2032
2033
2034
8.003.750 9.292.779 10.759.255 12.319.235 12.318.974 8.217.254
955.643
955.643
955.643
955.643
955.643
955.643
0
0
0 1.101.179 5.612.608 14.912.994
8.959.393 10.248.422 11.714.898 14.376.057 18.887.226 24.085.891
0
0
0
0
0
0
2035
-598.786
955.643
0
356.857
0
2036
-489.162
955.643
0
466.481
0
2037
-489.162
955.643
0
466.481
0
2038
-489.162
955.643
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466.481
0
2039
-489.162
955.643
0
466.481
0
2040
-506.022
955.643
0
449.621
0
2041
-509.402
955.643
0
446.241
0
1.641.528
0
1.641.528
Delta CUIT
Descrizione
∆CUITEELL
min (CUIT eell; Capex conc)
∆ CUIT
∆ CUIT am m issibile (regola am m fin)
FONI non_inv >0
∆ CUIT am m issibile (art.23.2)
Riduzione del ∆CUIT (Ente di Ambito)
∆ CUITFoNI
2014
5.342.845
0
5.342.845
0
RIEPILOGO FONI
Descrizione
FNI FONI
AMM FONI
∆CUIT FONI
FoNI
FoNI netto fiscale
di cui DESTINATO A:
FoNI (lordo dell'effetto fiscale)
Investimenti
Agevolazioni tariffarie
Altro
Totale
Foni eccedente
GAIA S.p.A.
Analisi Nuovo PEF aggiornato con MTI
Gestione del SII per ATO 1 - Toscana Nord
Rev. 1
pag. 62 di 74
3.1.4 I risultati Economici e Finanziari
AIT ha predisposto il Conto economico ed il Rendiconto Finanziario del PEF, mostrando la
formazione dei risultati intermedi della gestione del SII, come da format AEEGSI definito in
Appendice all’ Allegato A della Delibera 643/2013.
CONTO ECONOMICO
RENDICONTO FINANZIARIO
Ricavi da tariffe (al lordo del FoNI)
Contributi di allacciamento
Altri ricavi SII
Ricavi da Altre Attività Idriche
Totale Ricavi
Costi Operativi (al netto del costo del personale)
Costo del personale
Totale Costi
MOL
Ammortamenti
Reddito Operativo
Interessi passivi
Risultato ante imposte
IRES
IRAP
Totale imposte
Risultato di esercizio
Ricavi da Tariffa SII (al netto del FONI)
Contributi di allacciamento
Altri ricavi SII
Ricavi da Altre Attività Idriche
RICAVI OPERATIVI
Costi operativi
COSTI OPERATIVI MONETARI
Imposte
IMPOSTE
FLUSSI DI CASSA ECONOMICO
Variazioni circolante commerciale
Variazione credito IVA
Variazione debito IVA
FLUSSI DI CASSA OPERATIVO
Investimenti con utilizzo del FoNI
Altri investimenti
FLUSSO DI CASSA ANTE FONTI FINANZIAMENTO
FoNI
Erogazione debito finanziario a breve
Erogazione debito finanziario medio - lungo termine
Erogazione contributi pubblici
Apporto capitale sociale
FLUSSO DI CASSA DISPONIBILE PER RIMBORSI
Rimborso quota capitale per finanziamenti pregressi
Rimborso quota interessi per finanziamenti pregressi
Rimborso quota capitale per nuovi finanziamenti
Rimborso quota interessi per nuovi finanziamenti
TOTALE SERVIZIO DEL DEBITO
FLUSSO DI CASSA DISPONIBILE POST SERVIZIO DEL DEBITO
Valore residuo a fine concessione
Stock di debito non rimborsato a fine affidamento (capitale +
interessi)
I ricavi operativi scaturiscono dal Piano Tariffario e sono dunque ottenuti applicando la
variazione tariffaria theta ai ricavi dell’anno precedente classificabili come ricavi SII (attività
GAIA S.p.A.
Analisi Nuovo PEF aggiornato con MTI
Gestione del SII per ATO 1 - Toscana Nord
Rev. 1
pag. 63 di 74
“a”) mentre dei ricavi da altre attività idriche (attività “b”) è previsto l'incremento in misura
pari all'inflazione. La quota di ricavi incassata a titolo di conguaglio pregresso, poiché è
destinata a rimborsare il debito esistente verso i Comuni per canone non pagato e/o altri
debiti, è stata sottratta dai flussi di cassa in entrata. Dai ricavi operativi è correttamente
dedotta la quota di FONI destinata al finanziamento di agevolazioni tariffarie, mentre la
quota destinata a investimenti, anch’essa dedotta dai ricavi, viene riclassificata tra le fonti
finanziarie.
L’evoluzione dei costi operativi monetari tiene conto del mutato perimetro previsto dal 2013
e di progressivi recuperi di efficienza, al fine prevedere costi operativi costantemente allineati
a quelli riconosciuti in tariffa.
Al fine di stimare correttamente l’ammontare delle imposte, è stato necessario determinare
gli ammortamenti da sottrarre alla base imponibile costituita dai Ricavi operativi meno i Costi
operativi. Gli ammortamenti civilistici ricalcolati differiscono da quelli regolatori perché non
tengono conto del differimento di due anni considerato a fini tariffari e perché sono calcolati
sul costo storico, senza applicazione del deflatore. Le aliquote applicate per il calcolo delle
imposte sono pari a 27,5% per l’IRES e a 5,1% per l’IRAP.
Per la variazione del CCN si è invece preso come riferimento il CCN impiegato a fini del
calcolo del VRG, che si modifica in funzione dei parametri standard previsti dal MTI (giorni
credito pari 90 e giorni debito pari a 60).
Il flusso di cassa ante fonti di finanziamento si incrementa per l’erogazione di 23.172 migliaia
di euro di contributi pubblici e della nuova finanza che è stato necessario considerare per
rendere possibile la realizzazione degli investimenti e la copertura del servizio del debito
pregresso (pari a 37.238 migliaia di euro di quota capitale e 14.060 migliaia di euro di quota
interessi). Per esplicita indicazione dell’AEEGSI, una quota parte dei ricavi monetari viene
riclassificata tra le fonti di finanziamento; si tratta della quota di FONI che, al netto
dell’effetto fiscale, viene destinata alla realizzazione di nuovi investimenti.
GAIA S.p.A.
Analisi Nuovo PEF aggiornato con MTI
Gestione del SII per ATO 1 - Toscana Nord
Rev. 1
pag. 64 di 74
SDeb
Capitale
Interessi
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
2025
2.301.256 2.824.305 2.985.126 2.978.372 2.989.159 3.023.451 3.008.488 3.064.420 3.032.863 3.213.766 3.313.621 3.458.859
1.597.772 1.951.699 1.802.974 1.647.792 1.494.202 1.337.392 1.167.669 994.462 810.481 619.073 415.919 200.861
2026
928.167
16.739
2027
38.291
1.676
2028
38.893
1.077
2029
39.504
464
Strutturazione Bridge con mutuo a 13 anni tasso 6,5%
Capitale
Interesse
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
2025
1.272.775 1.795.664 1.915.258 2.042.817 2.178.872 2.323.989 2.478.770 2.643.860 2.819.945 3.007.758 3.208.080 3.421.743
1.442.040 1.824.088 1.704.494 1.576.935 1.440.880 1.295.764 1.140.982 975.892 799.807 611.994 411.672 198.009
2026
890.468
14.470
2027
2028
2029
0
0
0
0
0
0
2026
37.699
2.269
2027
38.291
1.676
2028
38.893
1.077
2029
39.504
464
Mutui Gestori preesistenti - Cessione rami aziendali 2005
2014
2015
2016
Capitale
1.028.481 1.028.641 1.069.868
Interesse
155.732 127.611
98.480
2017
935.555
70.857
2018
810.287
53.322
2019
699.462
41.629
2020
529.718
26.687
2021
420.560
18.570
2022
212.918
10.674
2023
206.008
7.079
2024
105.541
4.247
2025
37.116
2.852
Complessivamente, le risorse finanziarie aggiuntive ammontano a 124.249 migliaia di euro.
Gli undici tiraggi annuali si protraggono fino al 2023, mentre il rimborso, che ha inizio nel
2025, viene completato nel 2033, un anno prima della scadenza della concessione. Gli
interessi sulla nuova finanza ammontano complessivamente a 126.013 migliaia di euro e
sono calcolati al tasso del 7,5% sul debito residuo medio degli anni (n-1) e (n). Il DSCR
minimo per gli anni di rimborso 2023-2033 è pari a 1,30.
Nelle tabelle in fondo al paragrafo sono riportati il Conto Economico ed il Rendiconto
Finanziario sviluppati per gli anni 2014-2034.
3.1.5 Aspetti di attenzione sul PEF AIT
Appare opportuno evidenziare come la stima dello sviluppo tariffario e l’elaborazione del
conseguente rendiconto finanziario proposti da AIT siano fondati su alcune assunzioni
modellistiche potenzialmente soggette ad una revisione prudenziale, e che pertanto devono
essere oggetto di attenzione, da parte della Società e/o di altri Soggetti Terzi portatori di
interesse, ai fini della valutazione dell’equilibrio economico e finanziario della gestione:
Struttura modellistica
•
il PEF dovrebbe prevedere anche lo Stato patrimoniale e quindi valutare gli effetti
della situazione patrimoniale esistente;
Inflazione
•
dal 2016 tutte le variabili di calcolo (OPEX, CAPEX, ecc) dovrebbero essere
inflazionate;
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Investimenti
•
i dati di pianificazione assunti da AIT risultano modificati rispetto al piano di
investimenti prospettato nel PEF ex MTT (escluso gli allacci, si registrano +47,2
milioni di investimenti complessivi, +23,1 milioni di investimenti finanziati da
contributi pubblici); da quanto esplicitato nella Deliberazione assembleare n. 6/2014
del 24 aprile 2014dell’AITsi apprende che L'aggiornamento del Programma degli
Interventi (Pdl), che ai sensi dell'art. 159 del D.Lgs. 152/2006 costituisce uno stralcio
del Piano di ambito, effettuato al fine di procedere all'approvazione degli atti
necessari all'adozione dello schema regolatorio di cui al MTI, ha riguardo ad
interventi già programmati e da tempo inseriti negli atti di pianificazione da parte
delle ex AATO, non implicando una modifica dei vigenti Piani di ambito, se non, con
riferimento al riequilibrio temporale degli investimenti previsti;
•
il nuovo PdI non rappresenta comunque un aspetto stabile della pianificazione di
ambito, poiché l'elaborazione del Piano d’Ambito Toscano da parte di AIT comporterà
inevitabilmente la ridefinizione del piano investimenti della Società.
Fondo FoNI
Le ipotesi che prudenzialmente andrebbero effettuate nello sviluppo tariffario in relazione al
FoNI sono le seguenti:
•
rispetto della condizione prevista dall’art. 23.1 del MTI relativamente alla cumulata
del FoNI speso, con un valore del FoNI non investito sempre nullo:
𝑎𝑎−2
𝑎𝑎
𝑎𝑎
𝑡𝑡
𝑡𝑡
𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝑛𝑛𝑛𝑛𝑛𝑛
_𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖𝑖 = 𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚𝑚 �� � �𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹 − 𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝐹𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠𝑠 � ∗ 𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑑𝑡𝑡 � ; 0�
𝑡𝑡=2012
•
annullamento/minimizzazione della destinazione ad altri usi, non puntualmente
individuati, della eventuale quota FoNI eccedente le quote ad agevolazioni tariffarie,
investimenti, fiscalità (poiché, se pur consolidata dalla prassi regolatori adottata da
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pag. 66 di 74
AIT e formalmente approvata dall'AEEGSI nel contesto ex MTT, appare non conforme
all’obbligo di destinazione del FoNI previsto dal 23.1 del MTI).
Morosità
Mentre per il calcolo del VRG, ai sensi dall’art. 30 del MTI, è stata applicata una morosità
pari al 3% per tutti gli anni, nel PEF la quota di mancato incasso sul fatturato è stata posta
pari a 1,2%; a tal proposito, se pur appare compatibile con la regolazione vigente ipotizzare
il reiterato conseguimento negli anni di un margine economico positivo tra quota di morosità
riconosciuta parametricamente in tariffa ed eventuale minore morosità effettiva imputata in
conto economico, sarebbe opportuno verificare l’effettiva incidenza percentuale delle perdite
su crediti rilevate dall’azienda su base storica.
Conguagli
Congiuntamente
alla
situazione
patrimoniale
di
partenza,
appare
opportuno
valutare/modellizzare il recupero dei conguagli pregressi (stante la rilevante entità degli
stessi).
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PIANO TARIFFARIO
SCHEMI REGOLATORI
UdM
euro
valore
38.997.300
COeff2013
euro
41.301.661
Op new,a
euro
42.328.753
Op
2013
nes suna va riazione di obiettivi o attività del gestore:
(0)
pres enza di va riazioni negli obiettivi o nelle attività del gestore:
(1)
oppure
exp
∑2017
2014 IPt
0/1
euro
RAB MTT
euro
2017
∑2014 IPtexp⁄RABMTT ≤
SCHEMA REGOLATORIO
ω (0)
a
2017
exp
oppure ∑2014 IPt ⁄RABMTT >
a
ω (1)
1
109.831.224
96.038.045
0/1
1
(I, II, III, IV)
IV
new,a
COMPONENTI DI COSTO Opex , Capex e FNI
Opex
a
end
Opex
a
al
a
UdM
euro
euro
2014
42.328.753
21.965.202
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
2025
2026
2027
2028
2029
2030
2031
2032
2033
2034
2.959.081
euro
64.293.955
euro
3.786.848
3.896.868
6.856.910
8.241.090
9.027.257
9.777.266
10.549.087
11.022.704
11.293.240
11.568.091
11.845.419
11.896.354
11.689.434
11.377.999
10.830.256
10.140.024
9.291.121
8.116.255
6.726.148
4.910.895
OFi s c
a
euro
1.618.722
1.650.458
2.551.084
3.012.817
3.270.996
3.518.178
3.771.169
3.923.211
4.007.419
4.092.821
4.179.627
4.189.452
4.110.338
3.995.646
3.798.892
3.552.997
3.253.893
2.843.417
2.358.600
1.728.578
1.052.466
a
AMM
euro
6.746.747
6.887.258
9.330.933
12.158.791
13.843.815
15.756.395
17.253.964
17.896.867
18.592.134
19.815.076
20.668.381
22.066.654
22.778.670
22.558.806
23.880.413
25.808.196
28.036.222
30.161.996
32.435.298
33.816.275
37.113.645
a
euro
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
euro
12.152.317
12.434.584
18.738.927
23.412.697
26.142.068
29.051.839
31.574.219
32.842.781
33.892.793
35.475.987
36.693.427
38.152.460
38.578.441
37.932.451
38.509.562
39.501.217
40.581.237
41.121.668
41.520.046
40.455.748
41.125.193
Ca pex
euro
euro
28.995.856
12.152.317
30.741.606
12.434.584
24.871.912
18.738.927
25.221.850
23.412.697
30.050.385
26.142.068
26.308.409
29.051.839
24.174.287
31.574.219
25.320.537
32.842.781
26.832.011
33.892.793
24.339.902
35.475.987
22.251.791
36.693.427
21.565.718
38.152.460
18.060.540
38.578.441
17.588.526
37.932.451
17.427.462
38.509.562
15.433.934
39.501.217
15.433.665
40.581.237
12.319.498
41.121.668
12.319.235
41.520.046
12.318.974
40.455.748
8.217.254
41.125.193
FNInew,a
euro
6.737.416
7.322.809
2.453.194
723.661
1.563.327
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
UdM
euro
2014
64.293.955
2015
65.101.683
2016
62.284.121
2017
62.112.936
2018
62.068.476
2019
61.810.137
2020
60.978.472
2021
60.732.924
2022
60.494.813
2023
60.503.710
2024
60.086.480
2025
59.782.834
2026
59.456.266
2027
59.427.881
2028
59.415.344
2029
59.362.529
2030
58.198.711
2031
58.232.939
2032
58.246.835
2033
58.308.999
2034
58.402.602
euro
12.152.317
12.434.584
18.738.927
23.412.697
26.142.068
29.051.839
31.574.219
32.842.781
33.892.793
35.475.987
36.693.427
38.152.460
38.578.441
37.932.451
38.509.562
39.501.217
40.581.237
41.121.668
41.520.046
40.455.748
41.125.193
euro
2.650.543
4.367.445
4.720.030
3.596.538
6.303.278
5.194.994
5.555.364
5.910.216
6.121.031
6.317.678
6.605.465
6.903.962
6.854.240
7.198.425
7.975.204
8.959.393
10.248.422
11.714.898
14.376.057
18.887.226
24.085.891
euro
0
2.485.886
3.000.000
4.200.000
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
euro
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
euro
79.096.815
84.389.598
88.743.077
93.322.172
94.513.822
96.056.971
98.108.056
99.485.921
100.508.637
102.297.375
103.385.371
104.839.256
104.888.947
104.558.756
105.900.111
107.823.140
109.028.370
111.069.506
114.142.938
117.651.974
123.613.687
2034
123.613.687
Opex
OF
a
CUIT
Capex
a
𝐹𝐹𝑃𝑡𝑡 𝑒𝑥𝑝
a
SVILUPPO DEL VRG
Opexa
a
Ca pex
FoNI
a
RC
a
TOT
a
ERC
VRG
a
SVILUPPO DEL MOLTIPLICATORE TARIFFARIO
UdM
euro
2014
79.096.815
2015
84.389.598
2016
88.743.077
2017
93.322.172
2018
94.513.822
2019
96.056.971
2020
98.108.056
2021
99.485.921
2022
100.508.637
2023
102.297.375
2024
103.385.371
2025
104.839.256
2026
104.888.947
2027
104.558.756
2028
105.900.111
2029
107.823.140
2030
109.028.370
2031
111.069.506
2032
114.142.938
2033
117.651.974
a-2
euro
484.119
489.510
489.510
489.510
489.510
489.510
489.510
489.510
489.510
489.510
489.510
489.510
489.510
489.510
489.510
489.510
489.510
489.510
489.510
489.510
489.510
a-2
euro
3.433.215
3.505.313
3.578.924
3.654.082
3.654.082
3.654.082
3.654.082
3.654.082
3.654.082
3.654.082
3.654.082
3.654.082
3.654.082
3.654.082
3.654.082
3.654.082
3.654.082
3.654.082
3.654.082
3.654.082
3.654.082
euro
VRG
a
Cb
Rb
2012
a-2
66.080.741
66.080.741
66.080.741
66.080.741
66.080.741
66.080.741
66.080.741
66.080.741
66.080.741
66.080.741
66.080.741
66.080.741
66.080.741
66.080.741
66.080.741
66.080.741
66.080.741
66.080.741
66.080.741
66.080.741
66.080.741
n.
1,159
1,234
1,296
1,361
1,378
1,400
1,430
1,449
1,464
1,490
1,505
1,526
1,527
1,522
1,541
1,569
1,586
1,615
1,660
1,710
1,795
n.
1,090
1,090
1,075
1,075
1,075
1,075
1,075
1,075
1,075
1,075
1,075
1,075
1,075
1,075
1,075
1,075
1,075
1,075
1,075
1,075
1,075
n.
1,159
1,234
1,296
1,361
1,378
1,400
1,430
1,449
1,464
1,490
1,505
1,526
1,527
1,522
1,541
1,569
1,586
1,615
1,660
1,710
1,795
UdM
euro
2014
1.641.528
2015
2.232.729
2016
3.595.441
2017
3.596.538
2018
4.739.951
2019
5.194.994
2020
5.555.364
2021
5.910.216
2022
6.121.031
2023
6.317.678
2024
6.605.465
2025
6.903.962
2026
6.854.240
2027
7.198.425
2028
7.975.204
2029
8.959.393
2030
10.248.422
2031
11.714.898
2032
14.376.057
2033
18.887.226
2034
24.085.891
euro
1.009.015
2.134.716
1.124.588
0
1.563.327
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
euro
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
euro
2.650.543
4.367.445
4.720.030
3.596.538
6.303.278
5.194.994
5.555.364
5.910.216
6.121.031
6.317.678
6.605.465
6.903.962
6.854.240
7.198.425
7.975.204
8.959.393
10.248.422
11.714.898
14.376.057
18.887.226
24.085.891
UdM
euro
euro
euro
euro
euro
%
2014
46.037.514
17.041.658
28.995.856
116.397.085
30.007.321
3,25%
2015
36.648.665
5.907.059
30.741.606
125.208.062
37.124.534
3,11%
2016
29.095.787
4.223.875
24.871.912
163.344.605
53.115.555
4,20%
2017
29.221.850
4.000.000
25.221.850
187.817.847
57.637.927
4,39%
2018
32.050.385
2.000.000
30.050.385
201.451.865
60.116.381
4,48%
2019
28.288.409
1.980.000
26.308.409
213.044.211
61.028.277
4,59%
2020
26.134.487
1.960.200
24.174.287
224.394.828
61.447.516
4,70%
2021
27.261.135
1.940.598
25.320.537
230.199.752
60.682.879
4,79%
2022
28.753.203
1.921.192
26.832.011
232.960.253
59.804.858
4,85%
2023
26.241.883
1.901.980
24.339.902
235.799.165
58.953.689
4,91%
2024
24.134.751
1.882.960
22.251.791
238.635.566
58.039.307
4,96%
2025
23.429.848
1.864.131
21.565.718
237.981.303
56.960.495
5,00%
2026
19.906.029
1.845.489
18.060.540
233.375.174
55.772.812
5,01%
2027
19.415.560
1.827.034
17.588.526
227.479.107
54.832.431
5,00%
2028
19.236.226
1.808.764
17.427.462
217.638.398
53.493.176
4,98%
2029
17.224.610
1.790.677
15.433.934
205.128.620
51.608.221
4,94%
2030
17.206.435
1.772.770
15.433.665
189.880.489
49.283.972
4,89%
2031
14.074.540
1.755.042
12.319.498
169.226.512
46.366.142
4,80%
2032
14.056.727
1.737.492
12.319.235
144.810.542
42.898.477
4,64%
2033
14.039.091
1.720.117
12.318.974
112.504.722
37.815.119
4,37%
2034
9.920.169
1.702.916
8.217.254
74.506.917
29.031.204
3,97%
Ip c,t
UdM
euro
valore
698.396.784
FAIP,c,t
euro
674.171.855
CFPc,t
euro
194.690.648
FACFP,c,t
LIC
euro
euro
182.409.552
0
VR a fine concessione
euro
11.943.833
Σ ta ri f
*vs ca l
a
ϑ
Li mi te a l mol ti pl i ca tore ta ri ffa ri o (co. 9.3 Al l . A - MTI)
a
ϑ applicabile
FONDO NUOVI INVESTIMENTI
AMMaFoNI
FNI
a
FoNI
∆CUITaFoNI
FoNI
INVESTIMENTI
Inves ti menti a l l ordo dei contri buti
Contri buti
Inves ti menti a l netto dei contri buti
CIN
CINfp
OF/CIN
VALORE RESIDUO A FINE CONCESSIONE
GAIA S.p.A.
Analisi Nuovo PEF aggiornato con MTI
Gestione del SII per ATO 1 - Toscana Nord
Rev. 1
pag. 68 di 74
CONTO ECONOMICO
Ricavi da tariffe (al lordo del FoNI)
Contributi di allacciamento
Altri ricavi SII
Ricavi da Altre Attività Idriche
Totale Ricavi
Costi Operativi (al netto del costo del personale)
Costo del personale
Totale Costi
MOL
Ammortamenti
Reddito Operativo
Interessi passivi
Risultato ante imposte
IRES
IRAP
Totale imposte
Risultato di esercizio
UdM
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
2014
76.592.035
2.000.000
2.027.540
3.433.215
84.052.790
-43.732.113
-19.626.947
-63.359.060
20.693.731
-12.341.272
8.352.458
-2.483.149
5.869.309
-1.614.060
-1.450.577
-3.064.637
2.804.672
2015
79.084.631
2.000.000
2.290.794
3.505.313
86.880.738
-43.957.277
-19.804.893
-63.762.170
23.118.568
-15.627.230
7.491.338
-4.691.425
2.799.913
-769.976
-1.412.996
-2.182.972
616.941
2016
82.649.043
2.000.000
2.475.904
3.578.924
90.703.871
-41.926.040
-18.869.383
-60.795.423
29.908.448
-17.622.243
12.286.205
-6.100.623
6.185.582
-1.701.035
-1.610.595
-3.311.630
2.873.952
2017
85.731.495
2.000.000
2.649.515
3.654.082
94.035.092
-41.700.053
-18.765.302
-60.465.356
33.569.736
-19.840.581
13.729.154
-7.049.959
6.679.196
-1.836.779
-1.679.145
-3.515.924
3.163.272
2018
91.060.703
2.000.000
2.649.515
3.654.082
99.364.299
-41.580.496
-18.710.239
-60.290.734
39.073.565
-21.526.110
17.547.455
-7.979.268
9.568.187
-2.631.251
-1.871.823
-4.503.074
5.065.113
2019
92.522.992
1.980.000
2.649.515
3.654.082
100.806.588
-41.310.046
-18.585.680
-59.895.726
40.910.861
-22.623.351
18.287.510
-8.780.008
9.507.502
-2.614.563
-1.903.336
-4.517.899
4.989.603
2020
94.466.600
1.960.200
2.649.515
3.654.082
102.730.397
-40.715.958
-18.312.066
-59.028.025
43.702.372
-23.262.499
20.439.873
-9.214.772
11.225.102
-3.086.903
-1.999.528
-5.086.431
6.138.671
2021
95.772.266
1.940.598
2.649.488
3.654.082
104.016.434
-40.515.888
-18.219.921
-58.735.809
45.280.625
-24.549.084
20.731.541
-9.467.585
11.263.956
-3.097.588
-2.009.744
-5.107.332
6.156.624
2022
96.741.392
1.921.192
2.384.627
3.654.082
104.701.293
-40.310.392
-18.125.278
-58.435.670
46.265.623
-25.236.921
21.028.702
-9.727.556
11.301.146
-3.107.815
-2.020.113
-5.127.928
6.173.218
2023
98.436.401
1.901.980
2.007.635
3.654.082
106.000.097
-40.287.954
-18.114.944
-58.402.898
47.597.199
-26.139.780
21.457.418
-9.853.042
11.604.376
-3.191.203
-2.041.534
-5.232.737
6.371.639
2018
85.406.412
2.000.000
0
3.654.082
91.060.494
-60.290.734
-60.290.734
-4.503.074
-4.503.074
26.266.685
-908.821
0
0
25.357.864
-3.877.035
-28.173.350
-6.692.521
3.877.035
0
15.128.921
0
0
12.313.435
-2.989.159
-1.494.202
0
-6.485.066
-10.968.427
1.345.008
2019
87.654.659
1.980.000
0
3.654.082
93.288.741
-59.895.726
-59.895.726
-4.517.899
-4.517.899
28.875.115
-954.262
0
0
27.920.853
-3.073.529
-25.214.880
-367.556
3.073.529
0
10.405.739
0
0
13.111.712
-3.023.451
-1.337.392
0
-7.442.616
-11.803.459
1.308.253
2020
89.313.676
1.960.200
0
3.654.082
94.927.958
-59.028.025
-59.028.025
-5.086.431
-5.086.431
30.813.502
-251.622
0
0
30.561.880
-3.334.797
-22.799.690
4.427.393
3.334.797
0
5.713.917
0
0
13.476.107
-3.008.488
-1.167.669
0
-8.047.103
-12.223.260
1.252.847
2021
90.346.407
1.940.598
0
3.654.082
95.941.086
-58.735.809
-58.735.809
-5.107.332
-5.107.332
32.097.946
-325.843
0
0
31.772.103
-3.592.065
-23.669.070
4.510.968
3.592.065
0
5.646.637
0
0
13.749.670
-3.064.420
-994.462
0
-8.473.124
-12.532.005
1.217.665
2022
91.151.062
1.921.192
0
3.654.082
96.726.335
-58.435.670
-58.435.670
-5.127.928
-5.127.928
33.162.738
-433.096
0
0
32.729.642
-3.744.906
-25.008.297
3.976.439
3.744.906
0
6.192.077
0
0
13.913.422
-3.032.863
-810.481
0
-8.917.075
-12.760.419
1.153.003
2024
99.467.386
1.882.960
1.419.930
3.654.082
106.424.358
-39.981.114
-17.973.625
-57.954.740
48.469.618
-26.624.487
21.845.132
-9.734.579
12.110.553
-3.330.402
-2.054.149
-5.384.551
6.726.002
2025
100.845.088
1.864.131
1.212.359
3.654.082
107.575.660
-39.736.181
-17.860.819
-57.597.000
49.978.660
-25.907.219
24.071.441
-9.518.687
14.552.754
-4.002.007
-2.162.361
-6.164.368
8.388.386
2026
100.892.175
1.845.489
1.212.359
3.654.082
107.604.106
-39.490.063
-17.747.466
-57.237.529
50.366.577
-27.396.005
22.970.571
-9.097.939
13.872.632
-3.814.974
-2.100.192
-5.915.166
7.957.466
2027
100.579.287
1.827.034
1.212.359
3.654.082
107.272.762
-39.440.525
-17.724.651
-57.165.176
50.107.586
-29.509.512
20.598.074
-8.534.344
12.063.730
-3.317.526
-1.977.552
-5.295.078
6.768.652
2028
101.850.354
1.808.764
1.212.359
3.654.082
108.525.559
-39.430.913
-17.720.224
-57.151.137
51.374.422
-31.936.581
19.437.842
-7.826.606
11.611.236
-3.193.090
-1.917.922
-5.111.012
6.500.224
2029
103.672.617
1.790.677
887.734
3.654.082
110.005.109
-39.401.589
-17.706.718
-57.108.307
52.896.802
-34.104.479
18.792.323
-6.890.457
11.901.866
-3.273.013
-1.884.180
-5.157.193
6.744.673
2030
104.814.694
1.772.770
886.130
3.654.082
111.127.675
-38.576.987
-17.326.938
-55.903.925
55.223.750
-36.744.404
18.479.347
-5.710.732
12.768.614
-3.511.369
-1.848.711
-5.360.080
7.408.535
2031
106.748.875
1.755.042
872.205
3.654.082
113.030.203
-38.560.604
-17.319.393
-55.879.998
57.150.205
-39.117.899
18.032.307
-4.244.822
13.787.485
-3.791.558
-1.825.436
-5.616.994
8.170.491
2032
109.661.260
1.737.492
872.205
3.654.082
115.925.039
-38.545.164
-17.312.282
-55.857.445
60.067.593
-43.048.686
17.018.907
-2.438.252
14.580.655
-4.009.680
-1.773.186
-5.782.866
8.797.789
2033
112.986.424
1.720.117
872.205
3.654.082
119.232.827
-38.545.463
-17.312.420
-55.857.882
63.374.944
-48.969.772
14.405.173
-729.735
13.675.438
-3.760.745
-1.639.370
-5.400.115
8.275.323
2034
118.635.745
1.702.916
822.205
3.654.082
124.814.947
-38.545.913
-17.312.627
-55.858.540
68.956.406
-58.192.059
10.764.348
0
10.764.348
-2.960.196
-1.452.970
-4.413.166
6.351.182
RENDICONTO FINANZIARIO
Ricavi da Tariffa SII (al netto del FONI)
Contributi di allacciamento
Altri ricavi SII
Ricavi da Altre Attività Idriche
RICAVI OPERATIVI
Costi operativi
COSTI OPERATIVI MONETARI
Imposte
IMPOSTE
FLUSSI DI CASSA ECONOMICO
Variazioni circolante commerciale
Variazione credito IVA
Variazione debito IVA
FLUSSI DI CASSA OPERATIVO
Investimenti con utilizzo del FoNI
Altri investimenti
FLUSSO DI CASSA ANTE FONTI FINANZIAMENTO
FoNI
Erogazione debito finanziario a breve
Erogazione debito finanziario medio - lungo termine
Erogazione contributi pubblici
Apporto capitale sociale
FLUSSO DI CASSA DISPONIBILE PER RIMBORSI
Rimborso quota capitale per finanziamenti pregressi
Rimborso quota interessi per finanziamenti pregressi
Rimborso quota capitale per nuovi finanziamenti
Rimborso quota interessi per nuovi finanziamenti
TOTALE SERVIZIO DEL DEBITO
FLUSSO DI CASSA DISPONIBILE POST SERVIZIO DEL DEBITO
Valore residuo a fine concessione
Stock di debito non rimborsato a fine affidamento (capitale + interessi)
UdM
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
2014
73.759.601
2.000.000
0
3.433.215
79.192.816
-63.359.060
-63.359.060
-3.064.637
-3.064.637
12.769.119
-658.016
0
0
12.111.103
-1.228.802
-44.808.712
-33.926.411
1.228.802
0
23.610.065
15.041.658
0
5.954.113
-2.301.256
-1.597.772
0
-885.377
-4.784.405
1.169.708
Udm
%
%
n.
n.
n.
valore
8,94%
6,72%
1,38
1,30
1,32
2015
74.947.701
2.000.000
0
3.505.313
80.453.014
-63.762.170
-63.762.170
-2.182.972
-2.182.972
14.507.872
-1.130.505
0
0
13.377.367
-2.473.556
-34.175.109
-23.271.298
2.473.556
0
25.839.213
3.907.059
0
8.948.530
-2.824.305
-1.951.699
0
-2.739.725
-7.515.729
1.432.801
2016
78.207.547
2.000.000
0
3.578.924
83.786.471
-60.795.423
-60.795.423
-3.311.630
-3.311.630
19.679.419
-719.925
0
0
18.959.493
-2.729.180
-26.366.607
-10.136.294
2.729.180
0
15.705.418
2.223.875
0
10.522.179
-2.985.126
-1.802.974
0
-4.297.649
-9.085.749
1.436.430
2017
82.053.141
2.000.000
0
3.654.082
87.707.223
-60.465.356
-60.465.356
-3.515.924
-3.515.924
23.725.943
-750.951
0
0
22.974.992
-1.914.649
-27.307.201
-6.246.858
1.914.649
0
13.748.389
2.000.000
0
11.416.180
-2.978.372
-1.647.792
0
-5.402.167
-10.028.331
1.387.849
2023
92.683.161
1.901.980
0
3.654.082
98.239.223
-58.402.898
-58.402.898
-5.232.737
-5.232.737
34.603.588
-290.943
0
0
34.312.645
-3.887.475
-22.354.408
8.070.763
3.887.475
0
2.258.422
0
0
14.216.660
-3.213.766
-619.073
0
-9.233.969
-13.066.808
1.149.852
INDICATORI DI REDDITIVITA' E LIQUIDITA'
TIR unlevered
TIR levered
ADSCR
DSCR minimo
LLCR
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Analisi Nuovo PEF aggiornato con MTI
Gestione del SII per ATO 1 - Toscana Nord
Rev. 1
pag. 69 di 74
2024
2025
2026
93.493.130 94.637.889 94.720.459
1.882.960
1.864.131
1.845.489
0
0
0
3.654.082
3.654.082
3.654.082
99.030.172 100.156.101 100.220.030
-57.954.740 -57.597.000 -57.237.529
-57.954.740 -57.597.000 -57.237.529
-5.384.551
-6.164.368
-5.915.166
-5.384.551
-6.164.368
-5.915.166
35.690.881 36.394.733 37.067.335
-215.951
-377.700
-229.735
0
0
0
0
0
0
35.474.930 36.017.033 36.837.600
-4.096.120
-4.312.531
-4.276.483
-20.038.631 -19.117.317 -15.629.547
11.340.179 12.587.185 16.931.570
4.096.120
4.312.531
4.276.483
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
15.436.299 16.899.716 21.208.053
-3.313.621
-3.458.859
-928.167
-415.919
-200.861
-16.739
0
-22.236
-6.287.781
-9.318.660
-9.317.826
-9.081.200
-13.048.199 -12.999.782 -16.313.887
2.388.100
3.899.934
4.894.166
2027
2028
2029
2030
2031
2032
2033
2034
94.161.791 94.854.441 95.941.300 96.135.126 96.982.901 98.729.352 102.014.803 110.570.080
1.827.034
1.808.764
1.790.677
1.772.770
1.755.042
1.737.492
1.720.117
1.702.916
0
0
0
0
0
0
0
0
3.654.082
3.654.082
3.654.082
3.654.082
3.654.082
3.654.082
3.654.082
3.654.082
99.642.907 100.317.287 101.386.058 101.561.977 102.392.024 104.120.926 107.389.001 115.927.077
-57.165.176 -57.151.137 -57.108.307 -55.903.925 -55.879.998 -55.857.445 -55.857.882 -55.858.540
-57.165.176 -57.151.137 -57.108.307 -55.903.925 -55.879.998 -55.857.445 -55.857.882 -55.858.540
-5.295.078
-5.111.012
-5.157.193
-5.360.080
-5.616.994
-5.782.866
-5.400.115
-4.413.166
-5.295.078
-5.111.012
-5.157.193
-5.360.080
-5.616.994
-5.782.866
-5.400.115
-4.413.166
37.182.653 38.055.138 39.120.558 40.297.973 40.895.033 42.480.614 46.131.004 55.655.371
-306.994
-10.493
69.721
-283.233
-406.056
-254.490
-430.995
-648.969
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
36.875.659 38.044.646 39.190.279 40.014.740 40.488.976 42.226.125 45.700.009 55.006.402
-4.526.017
-5.089.182
-5.802.718
-6.737.265
-7.800.460
-8.931.445
-8.931.256
-5.957.509
-14.889.543 -14.147.045 -11.421.892 -10.469.170
-6.274.081
-5.125.281
-5.107.835
-3.962.660
17.460.099 18.808.419 21.965.669 22.808.305 26.414.436 28.169.398 31.660.918 45.086.233
4.526.017
5.089.182
5.802.718
6.737.265
7.800.460
8.931.445
8.931.256
5.957.509
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
0
21.986.115 23.897.601 27.768.387 29.545.569 34.214.896 37.100.843 40.592.174 51.043.741
-38.291
-38.893
-39.504
0
0
0
0
0
-1.676
-1.077
-464
0
0
0
0
0
-8.339.761 -10.517.271 -14.430.337 -17.016.629 -22.074.329 -26.100.858 -19.459.598
0
-8.532.668
-7.825.529
-6.889.994
-5.710.732
-4.244.822
-2.438.252
-729.735
0
-16.912.396 -18.382.770 -21.360.298 -22.727.361 -26.319.151 -28.539.110 -20.189.333
0
5.073.719
5.514.831
6.408.089
6.818.208
7.895.745
8.561.733 20.402.841 51.043.741
3.2
Lo scenario alternativo del PEF AIT
L’entità del fabbisogno finanziario aggiuntivo emerso dal PEF AIT, pari a circa 124 milioni
euro, non appare compatibile se non con la strutturazione di una operazione di
finanziamento di lungo respiro, che per natura e requisiti tecnico giuridici si può annoverare
tra le operazioni di project finance. Tuttavia, la significatività e la stabilità dei risultati dello
sviluppo tariffario su cui è fondato il PEF AIT, appaiono condizionati (i) dalla residua
incertezza indotta dall’evoluzione in corso del quadro regolatorio, almeno per quanto attiene
alle modalità di riconoscimento dei costi efficienti (ii) dalla certezza che l’AIT procederà alla
modifica del piano degli interventi nel corso dei prossimi mesi.
Confidando nella stabilizzazione del quadro regolatorio, il Gestore ha ritenuto utile
predisporre uno scenario alternativo sottoposto all’esame dello scrivente (PEF GESTORE). Il
Gestore ha proceduto alla elaborazione dello scenario alternativo del PEF AIT impiegando il
modello di simulazione predisposto da AIT, al fine di verificare la idoneità dell’attuale Metodo
Tariffario Idrico a generare flussi di cassa sufficienti ad assicurare la copertura del servizio
del debito pregresso pari a 37.238 migliaia di euro di quota capitale e 14.060 migliaia di euro
di quota interessi previo nel PEF AIT.
Rispetto al PEF AIT, dunque, a parità di altri input e assunzioni, lo scenario alternativo
prevede la realizzazione di un piano degli interventi limitato agli investimenti che
risulta possibile effettuare impiegando solo mezzi finanziari generati dalla
gestione e segnatamente la componente FoNI (che il MTI prevede possa essere
introitata dal Gestore quale componente tariffaria aggiuntiva rispetto ai costi del capitale
riconosciuti sugli investimenti realizzati dal Gestore). Tale ipotesi, che prevede comunque di
realizzare gli interventi coperti da finanziamento pubblico a fondo perduto, contempla
dunque un monte investimenti 2014-2034 pari a circa 195 milioni di euro, incluso allacci, in
luogo dei circa 502 milioni di euro del PEF AIT.
GAIA S.p.A.
Analisi Nuovo PEF aggiornato con MTI
Gestione del SII per ATO 1 - Toscana Nord
Rev. 1
pag. 70 di 74
Il flusso di cassa ante fonti di finanziamento si incrementa per l’erogazione di 23.173 migliaia
di euro di contributi pubblici, mentre non è prevista nuova finanza né per la realizzazione
degli investimenti né per l’estinzione del servizio del debito pregresso, stimato pari a 37.239
migliaia di euro di quota capitale. Complessivamente, la quota interessi del servizio del
debito ammonta a 28.760 migliaia di euro.
Il servizio del debito risulta di euro risulta così suddiviso:
SDeb
Capitale
Interessi
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
2025
2.301.256 2.824.305 2.985.126 2.978.372 2.989.159 3.023.451 3.008.488 3.064.420 3.032.863 3.213.766 3.313.621 3.458.859
2.297.772 2.651.699 2.502.974 2.347.792 2.194.202 2.037.392 1.867.669 1.694.462 1.510.481 1.319.073 1.115.919 900.861
2026
928.167
716.739
2027
38.291
701.676
2028
38.893
701.077
2029
39.504
700.464
2030
0
700.000
2031
0
700.000
2032
0
700.000
2033
0
700.000
2034
0
700.000
Strutturazione Bridge con mutuo a 13 anni tasso 6,5%
Capitale
Interesse
2014
2015
2016
2017
2018
2019
2020
2021
2022
2023
2024
2025
1.272.775 1.795.664 1.915.258 2.042.817 2.178.872 2.323.989 2.478.770 2.643.860 2.819.945 3.007.758 3.208.080 3.421.743
1.442.040 1.824.088 1.704.494 1.576.935 1.440.880 1.295.764 1.140.982 975.892 799.807 611.994 411.672 198.009
2026
890.468
14.470
2027
2028
2029
2030
2031
2032
2033
2034
0
0
0
0
0
0
Mutui Gestori preesistenti - Cessione rami aziendali 2005
Capitale
Interesse
2014
2015
2016
1.028.481 1.028.641 1.069.868
155.732 127.611
98.480
Interessi passivi su scoperti di c/c
Interessi
2014
700.000
2015
700.000
2016
700.000
0
0
0
0
2031
0
0
2032
0
0
2033
0
0
2017
935.555
70.857
2018
810.287
53.322
2019
699.462
41.629
2020
529.718
26.687
2021
420.560
18.570
2022
212.918
10.674
2023
206.008
7.079
2024
105.541
4.247
2025
37.116
2.852
2026
37.699
2.269
2027
38.291
1.676
2028
38.893
1.077
2029
39.504
464
2030
0
0
0
0
0
0
0
0
2034
0
0
2017
700.000
2018
700.000
2019
700.000
2020
700.000
2021
700.000
2022
700.000
2023
700.000
2024
700.000
2025
700.000
2026
700.000
2027
700.000
2028
700.000
2029
700.000
2030
700.000
2031
700.000
2032
700.000
2033
700.000
2034
700.000
Tra le componenti del servizio del debito sono presenti anche 700 migliaia di euro annui di
oneri finanziari (fino al 2033) per interessi maturati su un affidamento a breve per anticipo
su bollette di consistenza media stimata in 10.000 migliaia di euro.
Al fine di rendere più agevole l’inquadramento strategico-funzionale dello scenario
prospettato, e quindi le valutazioni da parte di potenziali Soggetti finanziatori, si evidenziano
i seguenti aspetti:
•
lo scenario di investimenti previsto nel PEF GESTORE se valutato in maniera stand-
alone, poiché non coincide con il piano investimenti previsto da AIT, seppur
corrispondente alla realizzazione di una soglia minima di interventi di manutenzione
straordinaria e indifferibili da coprire con le risorse nette derivanti dal FoNI, potrebbe
comportare un mancato rispetto delle previsioni e degli obblighi contrattuali (in
merito ai quali si rinvia agli esiti della due diligence legale);
•
la necessità di realizzare nuovi investimenti, che sarà concretamente quantificata a
seguito della revisione del Piano d'Ambito Toscano, dovrà essere comunque
contemperata rispetto all’equilibrio economico e finanziario e, quindi, agli impegni
finanziari
che
la Società assumerà anche per un’eventuale operazione di
finanziamento definita sulla base dello scenario ad investimenti ridotti; a tal proposito
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Rev. 1
pag. 71 di 74
l’art. 6.1 del MTI prevede che “L’aggiornamento dei PEF deve tener conto
dell’estinzione, entro la scadenza dell’affidamento, dei finanziamenti contratti per la
realizzazione degli investimenti, fatte salve le necessità imposte dal raggiungimento e
dal mantenimento dei livelli di servizio obiettivo”;
•
un’eventuale operazione di finanziamento che prenda in considerazione lo scenario
proposto dal Gestore, se pur configurata amortizing, andrebbe a connaturarsi come
un fisiologico primo step della strategia di finanziamento che il Gestore dovrebbe
attuare al fine di realizzare il piano investimenti nella sua interezza (per come definito
a seguito della revisione del Piano d'Ambito Toscano attualmente in corso); pertanto
si ritiene che la valutazione dello scenario di investimenti previsto nel PEF GESTORE
debba essere condotta in maniera "funzionale" rispetto al piano investimenti nella sua
interezza, piuttosto che in maniera stand-alone;
•
il processo di revisione del Piano d'Ambito Toscano, già avviato da AIT, dovrebbe
rappresentare la sede naturale in cui promuovere e sviluppare un confronto tra il
Gestore e l’AIT in merito alla definizione di un nuovo piano investimenti che:
o garantisca l’equilibrio economico e finanziario della gestione, anche in funzione
di eventuali differenti valutazioni/assunzioni elaborate dalla Società e/o
Soggetti finanziatori, rispetto a quanto prospettato nel PEF AIT;
o sia coerente con le fisiologiche tempistiche di attuazione della strategia di
finanziamento del Gestore.
Nella tabella che segue è riportato il Rendiconto Finanziario dello scenario alternativo,
sviluppato per gli anni 2014-2034.
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Descrizione
Cassa disponibile iniziale
Ricavi da Tariffa SII (al netto del FONI)
Ricavi da Altre Attività Idriche
Contributi di allaccimento
RICAVI OPERATIVI
Costi operativi
COSTI OPERATIVI MONETARI
Imposte
IMPOSTE
FLUSSI DI CASSA ECONOMICO
Variazioni circolante commerciale
Variazione credito IVA
Variazione debito IVA
FLUSSI DI CASSA OPERATIVO
Investimenti con utilizzo del FONI
Investimenti
FLUSSO DI CASSA ANTE FONTI FINANZIAMENTO
FONI
Erogazione debito finanziario a breve
Erogazione debito finanziario medio - lungo termine
Erogazione contributi pubblici
Apporto capitale sociale
FLUSSO DI CASSA DISPONIBILE PER RIMBORSI
Rimborso quota capitale per finanziamenti pregressi
Rimborso quota interessi per finanziamenti pregressi
Rimborso quota capitale per nuovi finanziamenti
Rimborso quota interessi per nuovi finanziamenti
TOTALE SERVIZIO DEL DEBITO
FLUSSO DI CASSA DISPONIBILE POST SERVIZIO DEL DEBITO
UdM
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
2014
0
73.870.746
3.433.215
2.000.000
79.303.961
-63.359.060
-63.359.060
-3.676.926
-3.676.926
12.267.975
-658.016
0
0
11.609.959
-234.465
-17.041.658
-5.666.164
234.465
0
0
15.041.658
0
9.609.959
-2.301.256
-2.297.772
0
0
-4.599.028
5.010.931
2015
0
74.492.514
3.505.313
2.000.000
79.997.827
-63.762.170
-63.762.170
-4.010.374
-4.010.374
12.225.283
-1.130.505
0
0
11.094.778
-1.277.085
-5.907.059
3.910.633
1.277.085
0
0
3.907.059
0
9.094.778
-2.824.305
-2.651.699
0
0
-5.476.004
3.618.774
2016
0
73.129.932
3.578.924
2.000.000
78.708.857
-60.795.206
-60.795.206
-4.924.443
-4.924.443
12.989.208
-501.702
0
0
12.487.506
-2.555.575
-4.223.875
5.708.056
2.555.575
0
0
2.223.875
0
10.487.506
-2.985.126
-2.502.974
0
0
-5.488.100
4.999.405
2017
0
72.105.485
3.654.082
2.000.000
77.759.566
-60.464.898
-60.464.898
-4.871.680
-4.871.680
12.422.988
-517.455
0
0
11.905.533
-2.990.927
-4.000.000
4.914.606
2.990.927
0
0
2.000.000
0
9.905.533
-2.978.372
-2.347.792
0
0
-5.326.164
4.579.369
2018
0
71.606.758
3.654.082
2.000.000
77.260.839
-60.289.373
-60.289.373
-4.965.360
-4.965.360
12.006.106
-17.690
0
0
11.988.416
-3.416.982
-2.000.000
6.571.434
3.416.982
0
0
0
0
9.988.416
-2.989.159
-2.194.202
0
0
-5.183.361
4.805.054
2019
0
70.752.670
3.654.082
1.980.000
76.386.751
-59.893.510
-59.893.510
-4.926.142
-4.926.142
11.567.099
-110.780
0
0
11.456.319
-3.865.778
-1.980.000
5.610.541
3.865.778
0
0
0
0
9.476.319
-3.023.451
-2.037.392
0
0
-5.060.843
4.415.476
2020
0
68.999.919
3.654.082
1.960.200
74.614.200
-59.024.549
-59.024.549
-4.731.815
-4.731.815
10.857.836
990.072
0
0
11.847.908
-4.112.638
-1.960.200
5.775.070
4.112.638
0
0
0
0
9.887.708
-3.008.488
-1.867.669
0
0
-4.876.157
5.011.551
2021
0
68.025.797
3.654.082
1.940.598
73.620.477
-58.731.882
-58.731.882
-4.610.623
-4.610.623
10.277.972
119.244
0
0
10.397.216
-4.449.021
-1.940.598
4.007.597
4.449.021
0
0
0
0
8.456.618
-3.064.420
-1.694.462
0
0
-4.758.882
3.697.736
GAIA S.p.A.
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Rev. 1
2022
0
67.319.469
3.654.082
1.921.192
72.894.743
-58.430.944
-58.430.944
-4.428.980
-4.428.980
10.034.819
354.945
0
0
10.389.764
-4.677.997
-1.921.192
3.790.575
4.677.997
0
0
0
0
8.468.572
-3.032.863
-1.510.481
0
0
-4.543.344
3.925.228
2023
0
66.879.279
3.654.082
1.901.980
72.435.340
-58.397.710
-58.397.710
-4.257.503
-4.257.503
9.780.128
164.697
0
0
9.944.825
-4.882.145
-1.901.980
3.160.700
4.882.145
0
0
0
0
8.042.845
-3.213.766
-1.319.073
0
0
-4.532.839
3.510.006
2024
0
66.316.146
3.654.082
1.882.960
71.853.187
-57.949.209
-57.949.209
-4.295.144
-4.295.144
9.608.835
121.862
0
0
9.730.697
-5.178.586
-1.882.960
2.669.150
5.178.586
0
0
0
0
7.847.737
-3.313.621
-1.115.919
0
0
-4.429.540
3.418.197
2025
0
65.997.239
3.654.082
1.864.131
71.515.451
-57.591.019
-57.591.019
-4.204.552
-4.204.552
9.719.880
65.898
0
0
9.785.778
-5.493.041
-1.864.131
2.428.606
5.493.041
0
0
0
0
7.921.647
-3.458.859
-900.861
0
0
-4.359.720
3.561.927
2026
0
65.100.164
3.654.082
1.845.489
70.599.735
-57.231.236
-57.231.236
-3.849.682
-3.849.682
9.518.816
78.535
0
0
9.597.351
-5.461.019
-1.845.489
2.290.843
5.461.019
0
0
0
0
7.751.862
-928.167
-716.739
0
0
-1.644.906
6.106.956
2027
0
65.109.039
3.654.082
1.827.034
70.590.155
-57.158.551
-57.158.551
-3.684.562
-3.684.562
9.747.042
20.507
0
0
9.767.549
-5.882.848
-1.827.034
2.057.667
5.882.848
0
0
0
0
7.940.514
-38.291
-701.676
0
0
-739.968
7.200.547
pag. 73 di 74
2028
0
65.054.495
3.654.082
1.808.764
70.517.340
-57.144.291
-57.144.291
-3.488.574
-3.488.574
9.884.476
207.560
0
0
10.092.036
-6.648.829
-1.808.764
1.634.443
6.648.829
0
0
0
0
8.283.272
-38.893
-701.077
0
0
-739.970
7.543.301
2029
0
65.236.126
3.654.082
1.790.677
70.680.884
-57.101.604
-57.101.604
-3.309.454
-3.309.454
10.269.827
-70.977
0
0
10.198.850
-7.588.320
-1.790.677
819.853
7.588.320
0
0
0
0
8.408.173
-39.504
-700.464
0
0
-739.967
7.668.206
2030
0
64.479.923
3.654.082
1.772.770
69.906.774
-55.897.049
-55.897.049
-3.074.510
-3.074.510
10.935.215
-112.947
0
0
10.822.268
-8.817.555
-1.772.770
231.944
8.817.555
0
0
0
0
9.049.498
0
-700.000
0
0
-700.000
8.349.498
2031
0
65.023.887
3.654.082
1.755.042
70.433.011
-55.872.907
-55.872.907
-2.657.949
-2.657.949
11.902.155
-194.585
0
0
11.707.569
-10.195.840
-1.755.042
-243.313
10.195.840
0
0
0
0
9.952.527
0
-700.000
0
0
-700.000
9.252.527
2032
0
66.061.000
3.654.082
1.737.492
71.452.573
-55.850.128
-55.850.128
-2.090.432
-2.090.432
13.512.014
-30.446
0
0
13.481.568
-12.766.429
-1.737.492
-1.022.352
12.766.429
0
0
0
0
11.744.077
0
-700.000
0
0
-700.000
11.044.077
2033
0
67.801.637
3.654.082
1.720.117
73.175.835
-55.850.481
-55.850.481
-879.470
-879.470
16.445.884
-348.054
0
0
16.097.831
-15.607.012
-1.720.117
-1.229.298
15.607.012
0
0
0
0
14.377.714
0
-700.000
0
0
-700.000
13.677.714
2034
0
71.203.041
3.654.082
1.702.916
76.560.038
-55.851.144
-55.851.144
-166.894
-166.894
20.541.999
-654.236
0
0
19.887.763
-16.418.955
-1.702.916
1.765.893
16.418.955
0
0
0
0
18.184.848
0
0
0
0
0
18.184.848
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