Ginecologo risarcisce i minori - Ordine dei Medici di Cosenza

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CATANZARO
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IL CASO Oggi il processo d’appello: in primo grado fu condannato a 7 anni
Ginecologo risarcisce i minori
Pedofilia, il dottore Talarico paga i danni richiesti dalle presunte vittime
di STEFANIA PAPALEO
ARRESTATO, rinviato a
giudizio, condannato in
Tribunale a 7 anni di reclusione, assolto in appello e
ancora processato per quei
presunti abusi commessi ai
danni di 7 minori. Per il ginecologo Pasquale Talarico
si riparte oggi in Corte d'appello. Ma senza parti civili.
Gli avvocati Enzo De Caro,
Antonio Rania, Pasqualino
Ledonne e Valerio Murgano sono, infatti, pronti a lasciare la scena, avendo l'imputato provveduto a risarcire i sei bambini nel cui interesse si sono costituiti fin
dalla fase dell'udienza preliminare.
La pubblica accusa, dunque, da oggi si ritroverà da
sola ad affrontare quest'ennesimo processo da celebrare a carico del professionista, che, a novembre scorso,
aveva potuto tirare un sospiro di sollievo con la sentenza che lo aveva completamente assolto da tutti i capi
d'accusa, che parlavano di
“atti sessuali con minori infraquattordicenni” a danno
Un’immagine di archivio
di 4 parti offese, induzione
alla prostituzione nei confronti di altri 2 minori di età
compresa fra 14 e 16 anni e
tentata induzione alla prostituzione per un settimo
minore. Salvo ritornare nel
mirino della giustizia, con
la decisione della Corte di
Cassazione di annullare
quella sentenza e rimandare gli atti in Corte d'Appello,
per un nuovo processo, in
accoglimento del ricorso
presentato dalla Procura
generale, per mano del sostituto procuratore, Raffaella Sforza, e dei legali di
parte civile, che avevano
mal digerito la sentenza di
assoluzione del medico con
la formula “perché il fatto
non costituisce reato”.
Sulla tesi dell'accusa, infatti, era prevalsa quella
della difesa, sostenuta dagli
avvocati Vincenzo Ioppoli,
Francesco Parentela e Pasquale Bartolo, che, fin dall'inizio, avevano urlato al
complotto ordito dai familiari dei minorenni, le cui dichiarazioni avevano costituito l'unica fonte di prova.
Dichiarazioni che il 16
gennaio del 2004 costarono
al professionista, molto stimato e conosciuto in città,
gli arresti domiciliari con la
terribile accusa di aver adescato bambini con promesse di soldi e regali in cambio
di sesso. Bimbi che il medico
raccontò sempre di avere
avvicinato solo per procurare una compagnia al figlio
malato. Tesi che adesso sarà
ribadita davanti ai giudici
della Corte d'appello.
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IL FATTO Due magrebini sferrano calci e pugni
Aggrediti tre controllori dei bus
PUNTO E A CAPO
COMUNE Tutto in 30 giorni
Concorsi sospesi
I dubbi di Capellupo
È DURATO poco meno di
un mese. A 72 ore dalla
scadenza dei termini per
la presentazione delle domande, l’avviso pubblico
“per la formazione di
elenchi di professionisti
qualificati per l'affidamento di servizi attinenti
all'architettura ed all'ingegneria di importo inferiore a 100 mila euro” è
stato sospeso. E tra la
pubblicazione e il dietrofront, sono passati solo
30 giorni.
L’Area tecnica del Comune di Catanzaro ha
spiegato le ragioni della
sospensione della procedura di selezione per liberi professionisti: «Il termine di scadenza per le
presentazione delle domande, fissato per il 26
maggio 2014, è sospeso
per modifiche da apportare agli atti del suddetto
avviso. L’avviso di riapertura dei termini sarà pubblicato, con le stesse mo-
re delle importanti e retribuite esperienze professionali con l’Ente comunale, non poco considerato anche il grave periodo di crisi economica
che stiamo vivendo».
Ma poi tutto è sfumato.
Capellupo non ci sta e interpella direttamente il
sindaco Sergio Abramo
con una interrogazione
che non ha ricevuto risposta. Nel documento, il
consigliere ha sollevato
un dubbio: «Non vorremmo certo che il possibile
vantaggio, proprio per i
giovani professionisti,
sia leso negli strumenti e
nei metodi che sembrano
tanto poco trasparenti».
E non solo. La richiesta di
Capellupo si basa anche
sul futuro e su cosa sarà
previsto nel prossimo avviso. «Ho chiesto di sapere quali saranno le modifiche da apportare all’avviso pubblico e quando
verrà pubblicato il nuo-
Andrea
Cefaly
il genio
dimenticato
di FRANCO CIMINO
UN giorno, era di festa,
il poeta mi chiama al telefono. Mi dice: «Franco, per favore, puoi venire da me ?Avrei bisogno di parlarti». Siccome, gli faccio visita abbastanza di frequente,
la cosa doveva essere
urgente. Corro (..,).
«Sto molto male, ma
non perché queste mie
gambe si sono fatte pesanti e legnose - mi dice
-ma perché questa mia
amata città la vedo morire giorno dopo giorno. Lungo il Corso deserto , ogni mio passo si
fa ricordo struggente
dell'amico che manca,
di quel catanzarese che
non c'è più , di quelle vetrine luminose e piene
di gente,ora spente. Di
quella libreria che mi
pretendeva l'anima e la
mente e che è improvvisamente sparita. Tut-