Resoconto 17.07.2014.pages

Seduta SA giovedi 17 luglio 2014
Resoconto informale dei rappresentanti del Settore 1
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Il Rettore apre la seduta alle h 0920.
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1. Comunicazioni
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Morto stanotte il Prof. Mario Campa, il SA osserva un minuto di silenzio.
1. Calendario SA: 17.9, 22.10, 19,11, 17,12. Calendario CdA: 10.9, 24.9, 15.10, 29.10, 12.11, 10.12, 19,12. 2. Il CdA (28.5.2014) ha approvato l’adesione all’associazione Intellectual Property Exchange International Inc. (di
qui in avanti IPXI) per la valorizzazione dei brevetti universitari. La società americana IPXI (avente sede a Chicago-Illinois) è da anni specializzata nell’intermediazione di contratti di licenza di tecnologie brevettate per conto
di piccole, medie, grandi aziende, centri di ricerca e laboratori pubblici e/o privati. L’Ateneo ha contattato i referenti di IPXI, facendo richiesta di materiale divulgativo sull’attività della società statunitense ai fini di riferirne gli
aspetti salienti e le opportunità agli organi competenti dell’Ateneo. La Commissione Tecnica Brevetti ha esaminato l’accordo di adesione e la documentazione inviata da IPXI sulle modalità di valorizzazione della tecnologia,
secondo un modello che la società propone solitamente alle aziende interessate; ha, infine, valutato l’opportunità di effettuare un test di prova su un paniere iniziale di brevetti universitari Si precisa, infine, che l’adesione alla
società IPXI non prevede costi di iscrizione ed è possibile terminare il contratto in ogni momento senza
sostenere penali per il recesso.
3. E’ in corso di stipula una Convenzione tra l’Università di Pisa e Mondo Mostre s.r.l., finalizzata a consentire agli
studenti e ai dipendenti dell’Ateneo la possibilità di visitare a condizioni vantaggiose la Mostra “Amedeo
Modigliani” che sarà allestita presso Palazzo Blu a Pisa dal 4 ottobre 2014 al 15 febbraio 2015. Mondo Mostre si
impegna a: - garantire, a partire dal 10 novembre 2014, al personale docente e tecnico-amministrativo e agli studenti dell’Università, che andranno a visitare la Mostra, un biglietto di ingresso riservato, pari ad € 5,00; garantire
la presenza del logo dell’Università di Pisa su tutta la comunicazione istituzionale relativa all’evento. L’Università
si impegna a dare massima visibilità alla convenzione e alla Mostra.
4. I Centri dell’Ateneo, presenti su tutto il territorio del comune pisano, sono caratterizzati dalla disponibilità di
ampie aree a verde, in molti casi liberamente fruibili da studenti e personale, molte delle quali nel centro storico
compreso entro le mura a nord dell’Arno. La loro cura e la gestione ordinaria e straordinaria è compito delle
Direzioni tecniche degli uffici centrali. Di recente i docenti del Dip Scienze Agrarie e la governance del nostro
Ateneo si sono confrontati sulla necessità di una verifica a tappeto sulle condizioni del patrimonio verde universitario per migliorarne il grado di fruibilità per gli studenti, assicurando nel contempo un elevato standard di
sicurezza nelle aree verdi ad elevata frequenza, anche spinti dalle numerose segnalazioni, a volte tragiche, di crolli
di rami o di interi alberi in conseguenza di eventi meteorici violenti ed imprevedibili come quelli recenti avvenuti
anche in Toscana. Da tale confronto è emersa l’opportunità che la progettazione degli spazi verdi sia effettuata
previa consulenza di professionisti e ricercatori del settore, che ben conoscono le generali esigenze sia ecologiche che manutentive del verde orizzontale e di quello verticale e che quindi possono fornire un valido supporto per valorizzare il patrimonio, ottimizzare le risorse umane ed economiche, trarre giovamento dalle innovazioni tecnologiche che il mondo della ricerca offre in rapida successione nonché garantire la sicurezza dei suoi
fruitori. D’altra parte tali motivazioni, ben 20 anni fa, hanno spinto la Facoltà di Agraria (ora Dip Scienze Agrarie)
ad attivare specifici percorsi formativi in materia di gestione del verde urbano: inizialmente un Diploma universitario, quindi una Laurea triennale ed una Laurea specialistica ed oggi una Laurea magistrale. Il Dipartimento è
dotato di tutte le risorse umane (corpo docente e tecnico) e materiali (laboratori, campi dimostrativi, strumentazioni) e di tutte le connessioni con il mondo della ricerca, del lavoro e dell’impresa (tirocini, contratti, consulenze) per garantire agli allievi di questo corso magistrale l’acquisizione delle competenze necessarie a consentire che la progettazione e la gestione degli spazi verdi urbani, di interesse sociale, paesaggistico, storico, terapeutico e sportivo si realizzino secondo le più aggiornate conoscenze. I settori di applicazione spaziano dalla
arboricoltura ornamentale ai tappeti erbosi, dalla floricoltura alla meccanica, dall’idraulica alla difesa dagli organismi nocivi (ivi comprese le tecniche di diagnostica per immagini per la verifica dei parametri relativi alla fitosta-
bilità) fino allo studio dell’architettura del paesaggio e al recupero dei giardini storici. Il Dip Scienze Agrarie si è
quindi reso disponibile, per il tramite dell’intero corpo docente del suo Corso di Laurea magistrale in “Progettazione e gestione del verde urbano e del paesaggio”, a fornire attività di consulenza nei campi relativi alla progettazione e gestione ordinaria e straordinaria degli spazi verdi dell’Ateneo ed è stato quindi attivato uno specifico gruppo di lavoro finalizzato a: (1) realizzare un censimento degli spazi verdi dell’Ateneo, comprensivo delle
specie in essi presenti e del loro stato di salute, facilitandone in questo modo la manutenzione e messa in sicurezza; (2) supportare i team di progettazione; (3) esprimere pareri informati sui capitolati di appalto, con particolare riferimento alle “buone pratiche”; (4) collaborare alle attività di collaudo delle opere commissionate.
Sono componenti del gruppo di lavoro: il Prof. Sandro Paci, Prorettore per l’Edilizia, Coordinatore del gruppo; il
Geom. Federico Soldani, Referente Manutenzione Aree a verde presso la Direzione Edilizia e Telecomunicazione;
il Direttore del Dipartimento di Scienze Agrarie, Alimentari e Agro-ambientali; il Presidente e il vicepresidente
del corso di laurea magistrale in Progettazione e Gestione del Verde urbano e del paesaggio; il Prof. Giacomo
Lorenzini, docente di Patologia Vegetale presso il Dip Scienze Agrarie e ideatore del citato Diploma universitario
attivato 20 anni fa. Le iniziative che intraprenderà il Gruppo di lavoro saranno un “biglietto da visita” del Corso
universitario sul territorio e un utile momento formativo degli allievi e dei laureandi, che avranno un’ulteriore
opportunità di essere coinvolti in prima persona nelle azioni concrete legate ai temi oggetto dei loro studi. Il
Gruppo di lavoro, inoltre, potrà intraprendere attività di collaborazione e di sensibilizzazione degli Enti Pubblici
nei riguardi delle esigenze legate alla cura, ripristino e ampliamento delle aree verdi a disposizione dei cittadini.
5. Il Presidente comunica che in data 08/07/2014 è stata firmato un accordo di intenti tra l'Università di Pisa e la
Zhejiang Ocean University, China, per la futura realizzazione di una Laurea Magistrale doppia in Biologia Marina
tra i due Atenei.
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Incontro (lunedi prossimo) del rettore con dir generale e capo di gabinetto della Presidenza della Regione
Toscana per investimenti della regione in progetti sul territorio pisano (Sapienza, Cittadella Galileiana, Orto
Botanico, etc). •
Casa editrice PUP: Ripepe viene cooptato nel CdA in previsione della sua nomina da parte del rettore come
presidente in sostituzione di Carlesi.
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Turini chiede al rettore di fare il punto sui tempi per le chiamate degli abilitati. Rettore: bandi per ric firmati,
bandi per PA art 18 saranno firmati presto (“questione di ore”, forse già lunedi), a settembre bandi art 24 (che
sono più spediti). Comunque i punti organico si possono spendere fino al 31.3.2015. Nel CdA di ottobre si
poteanno deliberare i 30 posti aggiuntivi, così potranno partecipare anche gli abilitati della seconda tornata, che
dovrebbe chiudersi il 30.9. In seguito ai solleciti CRUI, pare che il ministero sia orientato verso un allentamento
sui vincoli sul rapporto PO/PA e sul vincolo delle chiamate di Ric tipo B per le chiamate di PO.
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Grasso: iniziativa legislativa destinata ad eliminare l’incompatibilità (parentela, affinità) per le chiamate su art 24.
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A settembre si inaugurerà il nuovo Dip Chimica e la Foresteria del Monastero delle Benedettine, e a novembredicembre anche il polo dei Salesiani.
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2. Approvazione verbali e ratifica decreti
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2.1 Verbale del SA del 25.6.2014 – Approvazione
Approvato.
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3. Statuto e regolamenti
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3.1 Regolamento sulla disciplina del procedimento sanzionatorio per la violazione degli obblighi
in materia di trasparenza ai sensi dell’art. 47 del dlgs 33/2013 – Illustrazione
La legge 190 6.11.2012 “Disposizioni per la prevenzione e la repressione della corruzione e dell'illegalità nella PA”
rappresenta il primo intervento finalizzato ad affrontare i profili preventivi e repressivi per contrastare l’illegalità ed
intervenire sul fenomeno della corruzione, intervenendo su tre piani: prevenzione, repressione e diffusione della
cultura della legalità attraverso azioni sulla trasparenza. Ciascuna amministrazione provvede, in regime di autonomia,
a disciplinare con proprio regolamento il procedimento sanzionatorio, ripartendo tra i propri uffici le competenze,,
tra le quali: contraddittorio con l’interessato, e separazione funzionale tra l’ufficio che compie l’istruttoria e quello
al quale compete la decisione sulla sanzione.
Il CoDAU (Convegno dei Direttori Generali delle Amministrazioni Universitarie), attraverso un apposito gruppo di
lavoro dedicato ai temi dell’anticorruzione e trasparenza (GLAT), di cui fa parte l’Università di Pisa, ha predisposto
uno schema di regolamento. L’adozione del regolamento deve essere tempestiva. Approvato in via preliminare.
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3.2 Regolamento per l’attribuzione degli incarichi di insegnamento e Linee guida per la
programmazione didattica dei corsi studi – Proposta di modifica – Approvazione;
Il regolamento per l’attribuzione degli incarichi di insegnamento prevede all’art 6, 3, la possibilità di retribuire solo
insegnamenti cosiddetti di “necessaria attivazione”, secondo la seguente definizione: “Per insegnamento di necessaria attivazione si intende un insegnamento obbligatorio o un insegnamento facente parte di una rosa a scelta, la
quale altrimenti rimarrebbe interamente scoperta.” In sostanza, un insegnamento appartenente ad una rosa è di
necessaria attivazione, relativamente alla programmazione didattica annuale, se la sua non attivazione comporta
l’impossibilità per lo studente di acquisire tutti i CFU previsti per la rosa stessa. Ad esempio, se il regolamento di un
corso di studio prevede in un curriculum una rosa da 6 CFU nella quale sono previsti 5 insegnamenti da 6 CFU e
nella programmazione didattica viene attivato più di uno di tali insegnamenti, nessuno è di necessaria attivazione. Se
invece viene attivato un solo insegnamento questo diventa di necessaria attivazione e può quindi essere retribuito.
Molti presidenti di corsi di studio hanno evidenziato come questo concetto di necessaria attivazione abbia in molti
casi costretto di fatto a limitare eccessivamente l’offerta didattica di rose di insegnamenti.
Al fine di venire incontro alle esigenze sopra rappresentate, salvaguardando, comunque, la conservazione del principio di economicità sottostante al concetto di necessaria attivazione, è proposto di dare la possibilità di retribuire
incarichi per insegnamenti appartenenti ad una rosa, purché il peso complessivo in CFU degli stessi non ecceda il
peso in CFU della rosa, così come stabilito nel regolamento del corso di studio. In sostanza, nell’esempio precedente (rosa da 6 CFU costituita da 5 insegnamenti da 6 CFU), la modifica consentirebbe di attivare più di un insegnamento all’interno della rosa e di retribuire incarichi per al più 6 CFU, pari al peso della rosa stessa così come
definito nel regolamento del corso di studio.
La modifica proposta dovrebbe essere recepita anche nell’art 2 delle linee guida per la programmazione didattica
dei corsi di studio, dove si fa esplicito riferimento al concetto di necessaria attivazione.
Sono proposte, pertanto, le modifiche riportate nelle tabelle:
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Regolamento per l’attribuzione degli incarichi di insegnamento
TESTO VIGENTE
PROPOSTE DI MODIFICA/INTEGRAZIONE
Articolo 6 – Procedure per il conferimento degli incarichi!
[…]!
3. Per attività di cui alla lettera a) dell’articolo 1, comma
2, gli incarichi a titolo oneroso possono essere attribuiti
solo se l’insegnamento a cui si riferisce l’incarico è di
necessaria attivazione per il corso di studio. Per
insegnamento di necessaria attivazione si intende un
insegnamento obbligatorio o un insegnamento facente
parte di una rosa a scelta, la quale altrimenti rimarrebbe
interamente scoperta. Eventuali deroghe possono
essere concesse dal SA, sentito il CdA, su motivata
richiesta della struttura proponente.
Articolo 6 – Procedure per il conferimento degli incarichi!
[…]!
3. Per attività di cui alla lettera a) dell’articolo 1, comma
2, gli incarichi a titolo oneroso possono essere attribuiti
solo se l’insegnamento a cui si riferisce l’incarico è di
necessaria attivazione per il corso di studio. Per insegnamento di necessaria attivazione si intende un insegnamento obbligatorio o un insegnamento facente parte
di una rosa a scelta, la quale altrimenti rimarrebbe interamente scoperta. Sono di necessaria attivazione
tutti gli insegnamenti obbligatori in almeno un curriculum del corso di studio. Per ciascuna rosa a
scelta, nella programmazione didattica annuale,
possono essere considerati di necessaria attivazione insegnamenti (o frazioni degli stessi) appartenenti alla rosa, purché il loro peso complessivo
in CFU sia minore o uguale al peso in CFU della rosa
stessa. Eventuali deroghe possono essere concesse
dal SA, sentito il CdA, su motivata richiesta della struttura proponente.
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Linee guida per la programmazione didattica dei corsi di studio
TESTO VIGENTE
PROPOSTE DI MODIFICA/INTEGRAZIONE
Art. 2!
Il regolamento di ciascun corso di studio approvato
annualmente deve evidenziare i corsi di insegnamento
obbligatori e le rose di insegnamenti a scelta in
corrispondenza delle quali deve essere
obbligatoriamente attivato almeno un insegnamento per
garantire l’integrità dei percorsi di studio previsti dal
regolamento stesso. Gli insegnamenti di cui al presente
articolo sono riferiti nel seguito come insegnamenti di
necessaria attivazione.
Art. 2!
Il regolamento di ciascun corso di studio approvato annualmente deve evidenziare, per ciascun curriculum, i
corsi di insegnamento obbligatori e le rose di insegnamenti a scelta in corrispondenza delle quali deve essere
obbligatoriamente attivato almeno un insegnamento per
un numero di insegnamenti tale da garantire l’integrità
dei percorsi di studio previsti dal regolamento stesso. Gli
insegnamenti di cui al presente articolo sono riferiti nel
seguito come insegnamenti di necessaria attivazione.
Sono di necessaria attivazione tutti gli insegnamenti
obbligatori in almeno un curriculum del corso di studio.
Per ciascuna rosa di insegnamenti a scelta, la programmazione didattica annuale può definire di necessaria attivazione anche insegnamenti, o frazioni degli
stessi, appartenenti alla rosa, purché il loro peso complessivo in CFU sia minore o uguale al peso in CFU della
rosa stessa.
Capaccioli: Come queste modifiche impattano sulla tabella Mancarella per il calcolo del fabbisogno? De Francesco:
zero; invece, dal punto di vista esconomico, si pagheranno alcuni incarichi in più; calcolo non ancora effettuato,
probabilmente non inciderà molto.
Modifiche approvate.
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3.3 Regolam funzionamento scuole di specializzazione area sanitaria – Approvazione (v. allegato)
Approvato.
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3.4 Regolamento di Ateneo sull’accesso alla documentaz amm.va – Approvazione (v. allegato)
Rilevanti modifiche normative sono intervenute nel corso degli ultimi anni. Rispetto al vigente Regolamento, che
disciplina sia la materia dell’accesso che del procedimento amministrativo, il Regolamento proposto, già illustrato
nella seduta del 25.6.2014, disciplina esclusivamente l’accesso. La materia relativa al procedimento amministrativo,
invece, resta disciplinata nel vigente Regolamento, che a breve sarà oggetto di apposita revisione. Nel Regolamento
è stato introdotto l’istituto dell’“Accesso civico”, previsto dall’art. 5 del D.Lgs. 14.3.2013, n. 33 “Riordino della disciplina riguardante gli obblighi di pubblicità, trasparenza e diffusione di informazioni da parte delle pubbliche amministrazioni”. L’accesso civico consiste nel diritto di tutti i cittadini di chiedere documenti e informazioni che le pubbliche amministrazioni abbiano omesso di pubblicare in esecuzione della normativa sull’“Amministrazione trasparente”. Sono state, inoltre, modificate le disposizioni procedurali di accesso. Sono state, infine, introdotte tra le categorie di atti sottratti al diritto di accesso le denunce presentate dal dipendente pubblico, che segnala illeciti di cui
sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro. Al regolamento è allegata la tabella relativa al rimborso
dei costi di riproduzione e dei diritti di ricerca e di visura opportunamente aggiornata ai costi vigenti.
Il CdA (2.7.2014), ha espresso parere favorevole su regolamento e tabella dei costi. Il SA approva.
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3.5 Regolamento per l'attribuzione dell'incentivo una tantum per gli anni 2012 e 2013, in attuazione dell'art 29, 19, della L 240/2010 – Approvazione (v. allegato)
Con decreto rettorale n 377/2014 in data 1.04.2014 veniva nominata, su designazione del SA, la Commissione incaricata della redazione del regolamento per la ripartizione delle risorse di cui al D.I. 26 luglio 2013, n. 665 per gli
anni 2012 e 2013, secondo criteri di merito accademico e scientifico, a norma dell’art. 29, comma 19, della L
240/2010.
Il decreto interministeriale sopra richiamato, con cui sono stati definiti criteri e modalità per la ripartizione tra gli
atenei delle risorse relative agli anni 2012 e 2013 e per la selezione dei professori e ricercatori destinatari dell’intervento secondo criteri di merito accademico e scientifico, non introduce sostanziali innovazioni rispetto al
precedente D.I. relativo all’anno 2011, se non per il fatto che riguarda due annualità, il 2012 e il 2013 appunto, e per
il fatto che la percentuale dei destinatari del beneficio è innalzata al limite del 60% dei soggetti ammissibili alla procedura, rispetto al 50 % dell’anno 2011.
La commissione, composta da un rappresentante per ogni settore culturale - Simone Capaccioli (Settore 1), Lorenzo Guglielminetti (Settore 2), Riccardo Zucchi (settore 3), Luigi Lazzeri (Settore 4), Mauro Tulli (Settore 5), Roberto
Romboli (settore 6) – era coordinata dal Prof Francesco Dal Canto, Prorettore per gli affari giuridici, ed affiancata
dai funzionari tecnici competenti in materia all’uopo individuati dal Direttore generale.
La commissione iniziava i propri lavori in data 8 maggio 2014 per concluderli il 12 giungo 2014, con la proposta di
Regolamento per l’attribuzione dell’incentivo una tantum per gli anni 2012 e 2013 di cui al testo allegato alla presente. Il criterio guida che ha informato i lavori della commissione nella stesura del nuovo regolamento è stato
quello di mantenere l’impianto della procedura così come delineato per l’anno 2011, discostandosi solo per gli aspetti strettamente necessari al fine di superare le criticità emerse nella fase attuativa del precedente regolamento. I
lavori si sono svolti, pertanto, tenendo conto delle difficoltà riscontrate nella gestione della procedura per l’anno
2011, che costituiva, giova precisare, la prima esperienza applicativa dell’intervento, procedura che si è rivelata particolarmente complessa, sia per gli aspetti amministrativi-gestionali di competenza degli uffici, sia per gli aspetti inerenti alla gestione del processo di valutazione demandato alle commissioni.
I lavori, pertanto, sono stati condotti in un’ottica di complementarietà con il lavoro svolto dalle commissioni di valutazione e dagli uffici per addivenire ad un regolamento che risponda maggiormente ad esigenze di semplificazione
ed economicità dell’azione amministrativa e ad esigenze di chiarezza e trasparenza nelle procedure. Come sopra
evidenziato, è stata mantenuta l’architettura del precedente regolamento che prevedeva una procedura di valutazione, distinta per ruolo e fascia, articolata in due fasi: una prima fase finalizzata all’accertamento della sussistenza
dei requisiti minimi in ambito didattico, di ricerca e gestionale; una seconda fase, cui accedono solo coloro risultati
in possesso dei suddetti requisiti, volta alla valutazione dell’attività didattica, di ricerca e gestionale, svolta nel triennio di riferimento. Il triennio di riferimento, per l’incentivo anno 2012, è il 2010-2012; per l’incentivo anno 2013 è il
2011-2013. E’ stata mantenuta, altresì, la previsione, per ciascuna delle due procedure di valutazione, di tre commissioni distinte, una per PO, una per PA, una per Ric, presiedute da un unico presidente. Le innovazioni più salienti del
nuovo regolamento riguardano in parte aspetti attinenti alle modalità organizzative che sono stati ricondotti alla
fonte regolamentare, in parte aspetti finalizzati a rendere più chiari e dettagliati i criteri di valutazione.
Dal Canto illustra le maggiori variazioni rispetto al regolamento dell’anno scorso:
• è stata introdotta la figura del coordinatore per ciascuna delle tre commissioni di valutazione, per rispondere alla
duplice esigenza di tenere distinte le procedure di valutazione per ogni singolo ruolo e fascia e di assicurare al
contempo omogeneità di condotta e di criteri;
• è stato disciplinato l’istituto del reclamo, forma di tutela in sede amministrativa, nell’ottica di garantire il buon
andamento dell’azione amministrativa e prevenire e contenere possibili contenziosi;
• sono state regolamentate fattispecie ritenute astratte poi di fatto verificatesi nella passata edizione (l’ipotesi in cui
gli ammessi alla seconda fase siano in numero pari o inferiore al numero degli incentivi disponibili per quel ruolo
e quella fascia nonché l’ipotesi in cui, a conclusione della procedura, il numero dei soggetti incentivabili per ogni
categoria - PO, PA, Ric- risulti inferiore rispetto al numero degli incentivi disponibili per quella determinata categoria);
• è stato introdotto un livello di maggiore dettaglio e chiarezza nelle regole e nella pre definizione dei criteri cui
dovranno attenersi le commissioni nella valutazione: uno per tutti quello relativo al requisito minimo inerente
all’attività gestionale;
• è stato chiarito che per la valutazione della didattica frontale nei corsi di laurea, laurea specialistica e magistrale
viene fatto esclusivo riferimento ai registri on line (come da emendamento Aglietti, Capaccioli, Capitanio, Sbrana).
dal Canto specifica che i registri online sono stati riaperti per la compilazione;
• le pubblicazioni devono essere inserite in U-Gov (come da emendamento Aglietti, Capaccioli, Capitanio, Sbrana).
• le attività presso terzi possono essere considerate soltanto se svolte nell’interesse e su incarico di Unipi e/o
presso altre Università in convenzionate (come da emendamento Aglietti, Capaccioli, Capitanio, Sbrana + intervento Marcelloni sotto);
• si tolgono i punteggi dall’allegato.
• si sostituisce PRIN con “progetti di ricerca di livello nazionale” (v. intervento Capaccioli sotto).
Il nuovo regolamento, infine, tiene conto del mutamento organizzativo che ha caratterizzato l’ateneo a partire dall’ottobre 2012 per effetto dell’attuazione della riforma che ha visto, tra l’altro, la disattivazione delle facoltà.
Il regolamento è stato illustrato nella seduta del 25.6.2014 del SA (delibera n. 165) che ha espresso <<un parere
generale favorevole>> e posto, per il prescritto parere, all’attenzione del CdA. Il CdA (2.7.2014) ha espresso
parere favorevole, senza osservazioni al testo proposto dalla commissione. Il CdA ha, inoltre, espresso l’invito agli
uffici “a predisporre un modello a cui i docenti dovranno attenersi per la presentazione delle richieste per l’attribuzione dell’incentivo”. Dopo l’espletamento delle procedure relative al 2011 era già negli intendimenti degli uffici
perfezionare il modello di domanda per facilitare il lavoro delle commissioni e degli uffici stessi, anche in considerazione del maggior dettaglio e definizione delle regole che il regolamento in approvazione mira a perseguire. Si
pone, pertanto, il testo del regolamento all’approvazione definitiva del SA.
Aglietti: art 2, 4: ribadisce il principio che il valore dell’incentivo è lo stesso per tutti gli incentivati. Dal Canto: OK.
Capaccioli: sostituire PRIN con “progetti di ricerca di livello nazionale”.
Mura: perché è stato fatto il “condono” della riapertura dei registri? Rettore: per agevolare il lavoro delle commissioni; De Francesco fa notare che l’80% dei docenti non compila i registri elettronici; Dal Canto ricorda che per
l’incentivo 2011 era stata accettata l’autocertificazione e/o i registri cartacei.
Marcelloni: perplessità sull’emendamento all’art 3, 2: le attività esterne in convenzione devono essere limitate a Università.
Il SA approva il regolamento.
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4. Commissione Etica di Ateneo – Sostituzione rappresentante supplente della componente studentesca – Designazione
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5. Personale
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Chiara Gallo, membro supplente Commissione Etica, entrata in SA, e ha presentato le proprie dimissioni dalla
Commissione. Il SA designa Sofia Demasi al posto di Gallo.
5.1 Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica - Convenzione con l’Accademia Navale di
Livorno per un posto di ricercatore a tempo determinato junior – Parere
L’Accademia Navale di Livorno, con nota del 23 aprile 2014 inviata dal Comandante Ammiraglio, si è resa disponibile
al finanziamento di un posto di ricercatore junior per coprire parzialmente le necessità dell’insegnamento della
lingua inglese nei corsi di studio tenuti presso l’Accademia.
Tenendo conto che, ai sensi dello Statuto di ateneo, i settori scientifico disciplinari relativi all’area delle discipline di
lingua inglese afferiscono al dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica, il Direttore Generale ha invitato il
suddetto dipartimento a comunicare l’interesse all’accettazione della proposta. Il Consiglio del Dipartimento di
Filologia, Letteratura e Linguistica, con delibera del 25 giugno 2014, ha espresso parere favorevole sulla proposta di
finanziamento del posto di ricercatore e ha deliberato le specifiche da inserire nel bando. Per il finanziamento del
posto, ai sensi dell’art. 4, comma 2, del Regolamento di Ateneo per l’assunzione di ricercatori a tempo determinato,
è necessario procedere alla stipula di un’apposita convenzione con l’Accademia Navale di Livorno. Oggetto della
ricerca sarà: “Studi di linguistica inglese, con attenzione alla dimensione teorica agli aspetti cognitivi dell’analisi linguistica e con particolare riferimento al lessico inglese e alle sue varietà diafasiche e diastratiche, alle specificità dei
linguaggi specialistici, alla traduzione e alla costituzione morfologica delle parole”, per il settore concorsuale 10/L1 Lingue, Letterature e Culture Inglese e Anglo-Americana, settore scientifico disciplinare L-LIN 12 “Lingua e
Traduzione – Lingua Inglese”.
Come previsto dall’art. 4, comma 4, del Regolamento di Ateneo per l’assunzione di ricercatori a tempo determinato
ai sensi dell’art. 24 della L. 240/2010, il SA è chiamato ad esprimere il proprio parere in relazione all’attivazione del
bando, nonché, ai sensi dello Statuto, a fornire parere sulla convenzione. L’emanazione del bando è subordinata alla
stipula della predetta convenzione, sulla quale è oggi richiesto al SA il parere di competenza; la suddetta convenzione sarà sottoposta all’approvazione del CdA nella prossima seduta. Il SA fornisce parere positivo.
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6. Attività didattiche e studentesche
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6.1 Master universitario – aa 2014/2015 - Convenzione – Parere
Il CdA ha approvato, per l’aa 2014/2015 i master di I e II livello, tra cui il master di I livello in Comunicazione sani-
taria in ambito biomedico, sociale e pedagogico proposto dal Dip Biologia. Detto Master è stato approvato nell’ottica di un accordo da farsi con le Università toscane ai fini della sostenibilità dello stesso. E’ adesso sottoposto al
parere del SA lo schema di convenzione (All. 1) tra le Università di Pisa, Siena e Firenze, finalizzato alla collaborazione per:
• l’attivazione del master di I livello in Comunicazione sanitaria in ambito biomedico, sociale e pedagogico;
• la realizzazione dello stesso;
• il rilascio di un titolo congiunto.
L’Università di Pisa, nell’ambito di tale accordo, provvede a:
• emanare il bando di ammissione al master evidenziando, nella presentazione della propria offerta formativa, la
collaborazione con l’Università di Siena e di Firenze per il rilascio di un titolo congiunto;
• gestire la fase di ammissione degli allievi al Master;
• gestire le carriere degli studenti ed assicura ogni conseguente certificazione;
• conferire e rilasciare il titolo finale di Master interuniversitario di I livello in Comunicazione Sanitaria in ambito
Biomedico, Sociale e Pedagogico a firma congiunta dei Rettori dei tre atenei convenzionati.
Il Consiglio del Dip Biologia, con delibera n. 79 del 12/05/2014, ha espresso parere favorevole in merito alla stipula
della suddetta convenzione. Il SA dà parere favorevole.
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6.2 Premio di studio “Il valore della solidarietà” finanziato dalla Croce Verde di Pietrasanta (Lucca) – Istituzione – Parere
Il Regolamento per l’istituzione e conferimento dei premi di studio prevede che la proposta di istituzione sia effettuata da parte di un soggetto elargitore e venga esaminata ed approvata dal CdA previo parere del CdD interessato
e del SA. L’“Associazione di carità Croce Verde di Pietrasanta” propone l’istituzione di un premio di studio che ha
come oggetto il tema del valore della solidarietà, con specifico riferimento alla storia e alle attività istituzionali della
“Croce Verde” nel corso dei suoi 150 anni. Tale premio di studio, di un importo pari ad 3.000,00 € lordi, è riservato
a laureati triennali e magistrali dell’Ateneo pisano, nel periodo 1° ottobre 2014 – 1° ottobre 2015, che discuteranno
la prova finale o la tesi su argomenti riguardanti: il valore della solidarietà, la solidarietà nella Costituzione italiana, le
istituzioni di assistenza e di carità nella storia, il ruolo odierno delle istituzioni di assistenza e di carità, il futuro delle
associazioni di assistenza e di carità, l’associazionismo e il ruolo del non profit, il ruolo del non profit nella crisi del
welfare, la storia e le attività svolte dalla “Associazione di carità Croce Verde di Pietrasanta”. I candidati devono
risiedere in uno dei sette Comuni della Versilia (Camaiore, Forte dei Marmi, Massarosa, Pietrasanta, Seravezza,
Stazzema e Viareggio), in considerazione del radicamento territoriale dell’associazione e dell’occasione della ricorrenza della sua fondazione. Poiché il premio riguarda i laureati UniPi di qualsiasi disciplina e in riferimento a tale
trasversalità sono inerenti allo stesso tutti i Dip dell’Ateneo.
E’, pertanto, richiesto al SA di esprimere parere; il SA esprime parere positivo.
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6.3 Linee guida per la figura del laureato frequentatore – Approvazione (v. allegato)
Le strutture dell’Università di Pisa sono spesso frequentate da coloro che, dopo il conseguimento di un titolo di
studio universitario, intendono acquisire esperienze per migliorare la propria formazione o qualificazione professionale. E’ emersa, quindi, la necessità di definire e disciplinare tali figure che, pur non avendo con l’università un
rapporto istituzionale, rappresentano una realtà molto diffusa soprattutto nei dipartimenti in ambito medico e veterinario.
Nasce, quindi, l’esigenza di definire termini e modalità per consentire l’accesso alle strutture universitarie dei predetti laureati, prevedendo un’espressa richiesta formale che dovrà essere accolta dai consigli delle strutture che si
intende frequentare e che dovrà essere accompagnata dalla dichiarazione di un docente che svolge per il frequentatore un ruolo di referente. I laureati frequentatori dell’area medica possono accedere alle strutture dell’AOUP, previa ulteriore autorizzazione della stessa. In tale ipotesi il ruolo di referente può essere svolto da personale sanitario
non universitario dell’AOUP.
Per garantire la finalità di miglioramento e completamento delle conoscenze acquisite con il conseguimento del
titolo di studio universitario, è opportuno prevedere che dallo stesso sia trascorso un periodo di tempo non superiore a tre anni e che comunque tale attività rappresenti una fase episodica che pare congruo limitare ad un periodo complessivo di tre anni. Il riconoscimento delle peculiarità di tale figura, autorizzata a frequentare l’ateneo ma
alla quale è interdetta qualsiasi possibilità di svolgere attività didattica, di ricerca ed in genere qualsiasi compito istituzionale (i laureati frequentatori dell’area medica e veterinaria possono svolgere attività attinenti a quella assistenziale), implica comunque il riconoscimento alla stessa delle tutele assicurative e legate alla sicurezza e prevenzione
nonché l’imposizione degli obblighi di riservatezza circa informazioni che durante la frequenza potrebbero essere
conosciute.
Per le finalità sopra esposte sono state elaborate delle linee guida, oggi proposte all’approvazione del SA (Allegato
A), alle quali le strutture universitarie, che intenderanno accogliere i laureati frequentatori, dovranno fare riferimento. A seguito delle osservazioni formulate dal SA (25.6.2014), sono state introdotte le seguenti ultime modifiche:
• art 1, la frequenza delle strutture universitarie è una possibilità più che un’opportunità offerta ai nostri laureati;
• art 3, eventuali costi aggiuntivi per UniPi derivanti dalla copertura assicurativa per responsabilità civile verso terzi
e per gli infortuni dei laureati frequentatori (cui si applica l’assicurazione stipulata dall’Ateneo per tali finalità),
saranno interamente a loro carico;
• art 4, gli oneri connessi al protocollo sanitario di prevenzione predisposto dall’UO Medicina Preventiva del Lavoro a cui devono essere sottoposti i laureati frequentatori di area medica sono a carico di questi ultimi;
• art 6, la revoca della frequenza può essere disposta solo con delibera motivata della struttura ospitante.
Vitti propone di aggiungere la possibilità di stare 3 anni come frequentatore anche dopo la specializzazione/dottorato.
Guglielminetti fa notare che in questo modo un giovane potrebbe stare fino a 6 anni gratis in un dip.
Corsini ribadisce il concetto.
Tulli evidenzia anche il problema relativo agli spazi.
Zucchi propone che il massimo possibile di permanenza nella figura di frequentatore sia di tre anni come totale
massimo.
Capaccioli ribadisce che tre anni max è il massimo accettabile.
Mura propone di fare attenzione a non obbligare i dipartimenti a “buttar fuori” persone che, per esempio, hanno
appena terminato il dottorato e sono in attesa di una borsa/assegno.
Rettore dice che adesso è una giungla e una normalizzazione, attraverso queste linee guida, è necessaria.
Lazzeri propone di limitare il massimo a due anni, che dovrebbero essere sufficienti per chiarire la possibilità di
intraprendere una carriera.
Vitti ribadisce che, di norma, per entrare in una scuola di specializzazione di Medicina ci vogliono almeno due anni,
quindi tre anni di frequentazione sono opportuni.
Da Canto: lasciamo tre anni, ma come massimo totale; nessun diritto a spazi; costi assicurativi a carico dell’interessato.
Il SA approva con 4 astenuti (Corsini, Turini, Gallo, Tamburrino) e 1 contrario (Da Caprile).
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6.4 Dottorato di ricerca a.a. 2014/2015 (XXX ciclo) - Borse di dottorato Pegaso - Regione
Toscana - (Avviso pubblico Pegaso 2014) - Autorizzazione sottoscrizione Associazione Temporanea di Scopo (ATS) – Parere
La Regione Toscana, con Decreto Dirigenziale n. 2027 14.5.2014, ha emanato l’avviso pubblico per il finanziamento
di 56 borse di dottorato di ricerca – Borse di Studio Pegaso – anno 2014. Le Università di Pisa, Firenze e Siena, in
risposta all’avviso regionale sopramenzionato, sentiti i coordinatori dei corsi di dottorato di ricerca dell’Università,
e in considerazione del necessario coordinamento tra i tre Atenei toscani per la predisposizione delle richieste di
finanziamento in risposta alle esigenze di sinergia dell’avviso regionale per la realizzazione di un’offerta dottorale
universitaria sempre più integrata e razionalizzata, hanno presentato le seguenti proposte di progetto:
1. Corso di dottorato in Informatica (capofila, Università di Pisa);
2. Corso di dottorato in Economia Aziendale e Management (capofila, Università di Pisa);
3. Corso di dottorato in Scienze dell’Antichità e Archeologia (capofila, Università di Pisa);
4. Corso di dottorato in Scienze della Terra (capofila, Università di Pisa);
5. Corso di dottorato in Neuroscienze (capofila, Università di Firenze);
6. Corso di dottorato in Storia delle Arti e dello Spettacolo (capofila, Università di Firenze);
7. Corso di dottorato in Ingegneria Civile e Ambientale (capofila, Università di Firenze);
8. Corso di dottorato in Economics (capofila, Università di Siena);
9. Corso di dottorato in Medicina Molecolare (capofila, Università di Siena);
10. Corso di dottorato in Biochimica e Biologia Molecolare (capofila, Università di Siena);
Come disposto dall’art. 4 dell’avviso regionale è necessario che le Università di Pisa, Firenze e Siena sottoscrivano
un’Associazione Temporanea di Scopo (ATS) per ciascun corso di dottorato e che per ciascun corso sia individuato
un Ateneo che svolgerà il ruolo di soggetto capofila dell’ATS, da costituire prima dell’avvio delle attività del corso di
dottorato. L’Università capofila sarà sede amministrativa del corso di dottorato di ricerca. È in corso di certificazione il decreto con il quale la Regione Toscana ha assegnato n. 22 borse di dottorato di ricerca all’Università di
Pisa per i 4 progetti di cui Pisa sarà sede amministrativa. Le borse sono così suddivise:
a. Corso di dottorato in Informatica: n. 6 borse;
b. Corso di dottorato in Economia Aziendale e Management: n. 5 borse;
c. Corso di dottorato in Scienze dell’Antichità e Archeologia: n. 5 borse;
d. Corso di dottorato in Scienze della Terra n. 6.
La regione doveva mettere a disposizione 56 borse e i tre atenei erano d’accordo di richiedere 56 borse: i dottorati
in consorzio su 3 ateei avrebbero dovuto chiedere 6 borse alla regione e complementarle con 3 dall’ateneo; i dottorati in consorzio su 2 atenei (Ing. Civile) avrebbero dovuto chiedere 2 borse alla regione.
Firenze non ha rispettato gli accordi e Ing. Civile di Firenze ha chiesto e ottenuto 4 borse invece di 2, che sono
state tolte dalla Regione a Pisa. I problemi sono ora risolti per accordi tra i rettori.
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7. Strutture didattiche, scientifiche e di servizio
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7.1 Centro interdipartimentale “Laboratorio di Cultura Digitale (LCD)” – Costituzione – Parere
E’ stata presentata la proposta per la costituzione del Centro Interdipartimentale di Ricerca “Laboratorio di Cultura Digitale”, come Centro di ricerca di nuova connotazione in conformità alla nuova normativa vigente.
A tale Centro hanno aderito il dip Filologia, Letteratura e Linguistica che ne assumerà la gestione amministrativa
contabile, il dip Informatica, il dip Economia e Management, il dip Sc Politiche e il dip Civiltà e Forme del Sapere.
Nella proposta di costituzione sono inoltre individuati le risorse necessarie per il funzionamento del centro stesso
e i docenti dei dip che intendono afferire al centro in questione:
-Dipartimento di Civilta’ e Forme Del Sapere
Enrica Salvatori (PA), Alessandra Lischi (PO), Alessandra Maria Veronese (RIC.).
Dipartimento di Economia e Management
Silvio Bianchi Martini (PO), Ada Carlesi (PO), Marco Guidi (PO).
Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica
Roberta Cella (PA), Daria Coppola (PA) ,Tiziana Goruppi (PO) ,Alessandro Lenci (PA), Giovanna Marotta (PO),
Barbara Sommovigo (RIC.), Mirko Tavoni (PO), Mirko Tavosanis (RIC.), Valeria M.G. Tocco (PA).
Dipartimento di Informatica
Vincenzo Ambriola (PO), Roberto Barbuti (PO), Antonio Cisternino (RIC.), Gianluigi Ferrari (PO), Fabio Gadducci
(PA),Vincenzo Gervasi (RIC.), Dino Pedreschi (PO), Maria Simi (PA).
Dipartimento di Scienze Politiche
Roberta Bracciale (RIC), Elena Carpi (PA), Maria Chiara Pievatolo (PA).
Per lo svolgimento delle proprie attività, temporaneamente, il Centro utilizzerà un’aula di Palazzo Ricci situata al I
Piano denominata “Laboratorio 2”; resta inteso che entro il 31.12.2014 il Dip Civiltà e forme del sapere metterà a
disposizione locali appartenenti allo stesso Dip. Non appena il Centro sarà costituito, il relativo consiglio dovrà
procedere all’approvazione del proprio regolamento di funzionamento e sottoporlo al controllo degli organi di
governo dell’Ateneo. E’ richiesto al SA di esprimere il parere in merito alla costituzione del Centro. Parere positivo
del SA.
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8. Ricerca e internazionalizzazione
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8.1 Adesione in qualità di membro alla Società ScienceBusiness – Sottoscriz Agreement – Parere
La società Science Business Publishing Ltd, con sedi nel Regno Unito e in Belgio, ha proposto a UniPi di aderire al
relativo network, in qualità di membro istituzionale. L’eventuale adesione al network Science Business consentirebbe all’Ateneo di accrescere, anche a livello internazionale, i propri rapporti con il mondo dell’impresa, e di estendere così la propria attività di valorizzazione della ricerca. Nel dettaglio, l’adesione a Science Business si
sostanzierebbe in:
• Partecipazione ad eventi organizzati dall’associazione;
• Libero accesso a tutti i contenuti online, archivi e pubblicazioni di Science Business;
• Menzione dell’Ateneo in tutte le comunicazioni pubbliche che caratterizzano la rete ed il suo logo sarà presente
sulle comunicazioni di rete, documenti e pagine online;
• Supporto nella diffusione dei risultati e notizie relative a progetti finanziati dall'UE;
• Nominare imprese spin-off dell'università per una ACES Award (Academic Enterprise Awards) con la possibilità di
far parte del comitato di selezione delle competizioni organizzate annualmente;
• Interventi nella conferenza annuale.
L’adesione in qualità di membro istituzionale di Science Business ha validità di tre anni a partire dalla stipula dell’accordo e prevede il pagamento di un importo complessivo di 14.900,00 €. Alla scadenza di tale periodo, l’adesione
può essere rinnovata per altri tre anni, versando nuovamente la somma sopra indicata.
Il SA è chiamato ad esprimere il parere di competenza in modo che il CdA, nella prossima seduta, possa approvare
la sottoscrizione dell’accordo sopracitato.
Rocchi esprime perplessità sul contributo che UniPi deve versare.
Marcelloni raccomanda di fare verifiche alla scadenza su questo tipo di adesioni.
Il SA raccomanda di valutare l’utilità di questa e altre adesione alla scadenza.
Il SA esprime parere positivo.
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8.2 Prova di conoscenza della lingua italiana per cittadini extracomunitari residenti all’estero –
Modifica procedura - Proposta
Il MIUR, in accordo con il MAE, ha concordato anche per l’aa 2014/2015, le norme relative all’accesso degli studenti
stranieri ai corsi universitari, emanate con la circolare ministeriale prot. n. 7802 del 24/03/2014. Tale circolare
dispone che i cittadini extracomunitari non soggiornanti in Italia, che intendono immatricolarsi alle Università italiane nei limiti del contingente previsto per ogni corso di laurea da ciascun Ateneo, devono presentare domanda di
preiscrizione alle Rappresentanze diplomatiche italiane competenti per territorio entro la scadenza indicata nella
circolare stessa.
Fatta eccezione per i cittadini stranieri che intendono iscriversi ad un corso di studio tenuto interamente in lingua
inglese, tutti i cittadini extracomunitari devono sostenere una prova di conoscenza della lingua italiana presso l’Università prescelta, a meno che non siano in possesso di una certificazione di conoscenza linguistica del livello previsto dalla Circolare Ministeriale, oppure di una CLIQ (certificazione di lingua italiana di qualità), che esonera dal
sostenimento della prova stessa. Dette certificazioni, corrispondenti ai livelli previsti dal Consiglio d’Europa (C1 e
C2 per coloro che si immatricolano extra contingente e B2 per coloro che si immatricolano nel rispetto dei numeri previsti dal contingente), vengono rilasciate dalla Terza Università degli studi di Roma, dalle Università per
Stranieri di Perugia e Siena e dalla Società “Dante Alighieri”, anche in convenzione con gli Istituti italiani di cultura
all’estero; Per quanto riguarda i corsi di laurea magistrale non a ciclo unico, nello specifico, la circolare ministeriale
sopracitata, lascia autonomia agli Atenei in merito al superamento della prova di conoscenza della lingua italiana.
Fino all’aa 2010/2011 l’organizzazione della prova di conoscenza della lingua italiana nel nostro Ateneo era gestita
da una commissione nominata dal Rettore , composta da docenti e dal personale del Settore Internazionalizzazione,
che coordinava lo svolgimento di una prova scritta finalizzata alla verifica del livello di conoscenza della lingua in
possesso dei cittadini stranieri, che intendevano immatricolarsi all’Università di Pisa. A decorrere dall’aa 201/2011
l’Ateneo ha affidato al Cli (Centro Linguistico di Ateneo) l’organizzazione e lo svolgimento di tale prova, come da
propria delibera n. 141 dell’11/05/2010.
In attuazione delle politiche di internazionalizzazione messe in atto dall’Ateneo negli ultimi anni e nell’ambito dell’autonomia universitaria si rende necessario rivedere le procedure relative alla prova di conoscenza della lingua
italiana, in modo da favorire l’accesso dei cittadini stranieri ai corsi di studio offerti dal nostro Ateneo. A tal fine,
ferma restando la necessità di richiedere il livello B2 di conoscenza della lingua italiana a tutti i cittadini extracomunitari che intendono immatricolarsi ai corsi triennali, magistrali e ciclo unico dell’Università di Pisa, l’Ateneo consentirà a coloro che non sono in possesso del livello predetto e che non lo raggiugeranno al termine della prova di
conoscenza della lingua italiana, di frequentare un corso di recupero gratuito e intensivo a frequenza obbligatoria di
40 ore, presso il CLI, per consentire comunque l’immatricolazione con riserva a coloro che accederanno al corso
di recupero in questione. L’immatricolazione sarà perfezionata solo quando sarà raggiunto il livello linguistico
richiesto e comunque entro i termini indicati dall’Ateneo, per i quali il SA è invitato ad esprimersi. Pertanto, a
decorrere dall’aa 2014/2015, la procedura relativa alla prova di conoscenza della lingua italiana sarà la seguente:
Lauree magistrali:
I candidati che presenteranno domanda di preiscrizione per i corsi di laurea magistrale dovranno sostenere la prova
di conoscenza della lingua italiana presso il CLI (Centro Linguistico di Ateneo) nella data stabilita annualmente dalla
normativa vigente in materia. Coloro che nella prova suddetta raggiungeranno il livello B2 saranno immatricolati
dall’Ufficio competente secondo le modalità e i termini indicati da ciascun corso di studio prescelto. Coloro i quali
invece non raggiungeranno il livello B2 saranno iscritti al corso di recupero intensivo e gratuito di 40 ore, a frequenza obbligatoria, offerto dal CLi e citato nelle premesse, e immatricolati ai Corsi singoli di transizione relativi
all’attività “Prova di conoscenza della lingua italiana” per un totale di 3 CFU. I crediti relativi ai corsi singoli dovranno essere acquisiti entro il 31 dicembre dell’aa successivo a quello di immatricolazione, tramite presentazione al
Settore Studenti della Direzione Didattica e Servizi agli Studenti di una certificazione/attestazione di livello B2, pena
la decadenza dello status di studente.
Lauree triennali e magistrali a ciclo unico:
I candidati che presenteranno domanda di preiscrizione per i corsi di laurea triennale e magistrale a ciclo unico
dovranno sostenere la prova di conoscenza della lingua italiana al CLi (Centro Linguistico di Ateneo) nella data stabilita annualmente dalla normativa vigente in materia. Coloro che nella prova raggiungeranno il livello B2 saranno
immatricolati dall’Ufficio competente secondo le modalità e i termini indicati da ciascun corso di studio prescelto.
Coloro i quali invece non raggiungeranno il livello B2 saranno iscritti al corso di recupero intensivo e gratuito di 40
ore, a frequenza obbligatoria, offerto dal CLi e citato nelle premesse, e immatricolati “sotto condizione” fino alla
data del 31 dicembre dell’anno stesso di immatricolazione. Entro tale data dovranno presentare al Settore Studenti
della Direzione Didattica e Servizi agli Studenti una certificazione/attestazione di livello B2, pena la decadenza dello
status di studente. In relazione a quanto sopra esposto, si propone all’approvazione del SA la modifica della procedura di conoscenza della lingua italiana, in ragione di favorire le politiche di internazionalizzazione messe in atto
dall’Ateneo per semplificare l’accesso dei cittadini stranieri ai nostri corsi di studio.
Dopo lunga discussione si propone di approvare la procedura con scadenze al 31.12 per le lauree triennale e al
31.3 per le magistrali.
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8.3 Convenzione per Laurea Magistrale in Informatica per l’Economia e per l’Azienda (Business
Informatics) tra l’Università di Pisa e la Université Paris-Dauphine (France)
Il Prof. Salvatore Ruggieri, del Dipartimento di Informatica, con lettera del 29 marzo 2014 indirizzata al Magnifico
Rettore, ha fatto presente l’opportunità di stipulare una convenzione con l’Università Paris - Dauphine (Francia) per
l’istituzione di una laurea magistrale doppia in Informatica per l’Economia e per l’Azienda (Business Informatics). Il
predetto professore ha fatto, inoltre, presente, che la stipula del suddetto accordo nasce dalla considerazione che la
Université Paris-Dauphine offre un Master in Informatique des Organisations con obiettivi formativi aderenti a
quelli del corso di laurea magistrale sopra citato e che a seguito di tale accordo potranno partecipare cinque studenti selezionati per anno, per istituzione.
Il Consiglio del Corso di laurea magistrale in Informatica per l’Economia e per l’Azienda (Business Informatics) e il
Consiglio di Dipartimento di Informatica hanno espresso parere favorevole, rispettivamente con delibera del 19
marzo 2014, n. 18 e con delibera del 24 marzo 2014 n. 38, alla stipula della suddetta convenzione per l’istituzione di
una laurea magistrale congiunta in Informatica per l’Economia e per l’Azienda (Business Informatics/Informatiques
des Organisations) tra l’Università di Pisa e la la Université Paris - Dauphine (Francia), secondo il testo di cui all’allegato 1).
La convenzione proposta non comporta oneri a carico dell’Università di Pisa. In relazione a quanto sopra esposto, il
SA è chiamato ad approvare la stipula della convenzione proposta dal Prof. Ruggieri in quanto elemento chiave del
processo di internazionalizzazione che l’Università di Pisa si è prefigurata di raggiungere.
Turini sottolinea che gli uffici dovrebbero essere meno rigidi nel pretendere l’approvazione formale preventiva del
partner. Il SA approva.
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8.4 Cooperaz. Accademica fra UniPi e la Univ. of Aden (Yemen) – Rinnovo accordo - Proposta
Approvato.
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8.5 Nomina nuovo Coord. d’Area per Internazionalizzaz. (CAI), Filologia Letteratura Linguistica
Il Coordinatore d’Area per l’Internazionalizzazione (CAI) per Filologia, Letteratura e Linguistica, Prof.ssa Giovanna
Cermelli ha rassegnato le dimissioni. Tulli, Dir Dip Filologia, Letteratura e Linguistica, ha comunicato che è stata
proposta la Prof.ssa Francesca Fedi, quale nuovo CAI. Approvato.
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8.6 Progetto POR CReO Regione Toscana – Progetto IG-NG “Sviluppo di un nuovo preparato a
base di Immunoglobuline G umane plasma-derivate per uso endovenoso” – Autorizzazione alla
stipula di Associazione Temporanea di Scopo (ATS) – Parere
Approvato.
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9. Accordi e convenzioni
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9.1 Convenzione tra il Consiglio regionale della Toscana, l’Università degli Studi di Firenze, l’Università di Pisa, l’Università degli Studi di Siena e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana per
la realizzazione delle edizioni 2014 e 2015 di Pianeta Galileo – Parere
Parere positivo.
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9.2 Accordo aggiuntivo in materia didattica tra l’Università di Pisa e la Scuola Superiore S. Anna Parere
Convenzione uguale a quella già sottoscritta con Scuola Normale. Parere positivo.
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9.3 Accordo quadro tra l’Università di Pisa e la Fondazione Premi, Borse di Studio e Provvidenze
dell’Università di Pisa - Parere
Parere positivo.
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9.4 Convenzione quadro con la Fondazione Museo delle Antichità Egizie di Torino – Parere
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9.5 Convenzione per l’istituz Coordinamento Disabilità Atenei Toscani (CoDAT) – Parere
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Parere positivo.
Parere positivo.
9.6 Convenzione quadro tra Università di Pisa e Fondazione Istituto Italiano di Tecnologia (I.I.T.)
– Progetto esecutivo – Parere; Ritirata.
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10. Richieste di patrocinio
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Sono pervenute all’attenzione del Rettore dell’Università di Pisa le richieste di patrocinio avanzate:
• dal Prof. Diego La Mendola, Professore Associato presso il Dipartimento di Farmacia, per il “14th workshop on
PharmacoBioMetallics – BIOMET14”, che si svolgerà a Pisa, nei giorni 24-25.10.2014;
• dal Sig. Pietro Masi, Amministratore della società PROMOTER srl, per la conferenza internazionale “Cultural Heritage: Recalibrating Relationships”, finalizzata alla presentazione del progetto europeo di ricerca RICHES, che si
svolgerà a Pisa, presso il Museo della Grafica, nei giorni 4 e 5 dicembre 2014. In questo evento saranno coinvolti
alcuni dei Poli del Sistema Museale di Ateneo;
• dalla Prof. Manuela Giovannetti, Direttore del Centro Interdipartimentale di Ricerca Nutrafood – Nutraceutica e
Alimentazione per la Salute dell’Università di Pisa, per l’iniziativa “Pisa verso Expo 2015. Il cibo tra scienza e
conoscenza”. L’iniziativa si articola in una serie di eventi rivolti alla cittadinanza, che si svolgeranno tra ottobre
2014 e maggio 2015, tesi a far riflettere sul legame cibo – salute.
• dalla Dott.ssa Laura Elisa Marcucci, Ricercatore Universitario presso il Dipartimento di Fisica, per la conferenza
internazionale di fisica “Chiral Dynamics 2015: the 8th International workshop on Chiral Dynamics”, che si terrà
dal 29 giugno al 3 luglio 2015, presso il Centro Congressi Polo Fibonacci.
Tutte approvate.
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11. Varie ed eventuali
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Il Dipartimento di Scienze della Terra, MESA s.a.s di Mariottoni Enrico & C. Terra Energy s.r.l., Samminiatese Pozzi
s.r.l., hanno richiesto alla Regione Toscana l’acceso alle agevolazioni previste dal Bando Unico R&S – anno 2012,
Avviso pubblico POR CReO FESR 2007 – 2013, per la realizzazione del progetto denominato: “Sperimentazione di
impianti GHP geotermici a ciclo aperto e chiuso in centri urbani storici – GEO-HEAT”.
Detto Bando è stato approvato con decreto dirigenziale n. 6408 del 30 dicembre 2011 per la selezione di proposte
progettuali in materia di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, in attuazione delle attività 1.5 a) e 1.6 del POR
CReO FESR 2007 – 2013. La Giunta Regionale Toscana con decreto n. 5874 del 10 dicembre 2012 ha approvato la
graduatoria e concessione degli aiuti dei progetti in materia di ricerca industriale e sviluppo sperimentale, in attuazione delle attività del POR CReO FESR 2007 – 2013 – Bando Unico R&S anno 2012, fra i quali anche il suddetto progetto, per un importo di 736.043,00 euro. Con Decreto n. 2708 del 26 giugno 2014 la Regione Toscana, verificata la disponibilità di risorse pari a 2.018.723,82 euro, ha ritenuto di procedere allo scorrimento della graduatoria
del Bando Unico R&S 2012, includendo, quindi, il progetto in esame. Si rende, pertanto, necessario provvedere alla
costituzione dell’Associazione Temporanea di Scopo (A.T.S.) con sede legale a Massa, via Cervara, 101. Le parti hanno designato quale soggetto capofila dell’A.T.S. MESA s.a.s di Mariottoni Enrico & C.
Il SA dà parere positivo.
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La seduta termina alle h 1219.
Prossima riunione del SA: 17.09.2014.
Cordiali saluti, i vostri rappresentanti in SA
Simone Capaccioli, Sergio Rocchi e Franco Turini