LA DISPLASIA ECTODERMICA Non più malattie orfane … … uniti nelle difficoltà! Un piccolo aiuto per diffondere la conoscenza, tra i genitori dei piccoli pazienti, di tale sindrome spesso negletta. Questo stampato si propone anche come ausilio nel divulgare tra gli infermieri e tutti gli operatori sanitari le informazioni essenziali per effettuare, nel caso in cui fosse necessario, una diagnosi precoce e accompagnare i genitori, spesso disorientati, verso un adeguato percorso assistenziale. Dalla tesi di Laurea in Infermieristica: “L’infermiere e la displasia ectodermica” Laureanda: Miriam Valariano Relatore: Dr.ssa Maria Rosaria D’Ovidio Correlatore: Dr.ssa Maria Grazia Funari LA DISPLASIA ECTODERMICA La Displasia Ectodermica ( D.E.) non è una singola malattia. È piuttosto un gruppo di problematiche che derivano tutte da anomalie strutturali dell'ectoderma. Questo è responsabile della formazione della pelle e dei suoi annessi quali peli e unghie, delle ghiandole esocrine, dei denti e di alcune parti del sistema nervoso. Tali anomalie di crescita dell’ectoderma sono dovute a difetti genetici ereditati e quindi non più modificabili. Clinica: I displasici solitamente si presentano con un aspetto vecchieggiante per la presenza di rughe date dalla mancanza o riduzione delle ghiandole sudoripare e sebacee, bozze frontali pronunciate ,fronte alta e squadrata, perdita dell’altezza verticale del viso, labbra inspessite, mento prominente e orecchie grandi a impianto basso. La cute invece è sottile, secca, ipopigmentata e il più delle volte presenta desquamazioni. I segni che invece, qui di seguito verranno elencati in maniera schematica, sono quelli tipici del paziente con D.E. e che spesso rappresentano un problema importante per gli stessi. Riduzione o assenza della sudorazione per sviluppo anormale o mancato delle ghiandole sudoripare. Episodi di iperpiressia,per Ipo-anidrosi mancata sudorazione, soprattutto nella stagione estiva e in luoghi caldi. Ipotricosi Riduzione della peluria del capo e del corpo, fino a parziale o totale alopecia Presenza di elementi dentali anomali e in numero ridotto Ipodontia 1 Diagnosi e cura La diagnosi di DE viene effettuata sulla base delle manifestazioni cliniche e può essere confermata da un’analisi genetica. Indagini che possono essere di aiuto per una corretta diagnosi sono: l’esame istologico di una biopsia cutanea alla base del palmo della mano che mostra l’assenza delle ghiandole sudoripare; una ortopantomografia che può mostrare anomalie dentarie; i test di funzionalità delle ghiandole sudoripare; l’esame dei capelli che mostra anomalie caratteristiche e l’individuazione delle donne portatrici o eterozigoti nelle forme legate al cromosoma X. Non esistono al momento cure risolutive ma solo tampone per correggere i difetti indotti alla malattia. La terapia infatti deve comprendere il raffreddamento dell’ambiente, l’opportuna modificazione dell’attività fisica, il pronto trattamento delle infezioni respiratorie e un adeguato follow-up ortodontico. La secchezza cutanea andrà curata con preparati il più possibile attivi ma semplici (creme base), per evitare il rischio di reazioni allergiche il più spesso legate alla presenza di conservanti, di eccipienti profumati o di fitoderivati. Manifestazioni eczematose andranno trattate con creme antinfiammatorie, cortisoniche e non. Per l’ipoplasia delle ghiandole salivari, infine, si consiglia di tenere umidificato il cavo orale, ad esempio bevendo poco ma spesso durante la giornata; nei casi più gravi esistono prodotti farmaceutici adatti allo scopo (saliva artificiale). 2 L’UNIONE FA LA FORZA: le famiglie unite nella lotta contro l’isolamento La cosa che risulta più utile quando ci si approccia alla Displasia Ectodermica, così come a qualsiasi malattia rara, è quella di non rimanere soli e di non sentirsi “orfani”; è lo stare a contatto con altre famiglie che vivono le stesse difficoltà e preoccupazioni e consigliarsi a vicenda, la dove uno non sa l’altro può compensare o fornire i giusti contatti per saperne di più o per chiedere aiuto e supporto morale. Questo lo può testimoniare il fatto che molte famiglie grazie ad alcuni servizi di rete sociali, quali facebook, mediante gruppi privati, hanno avuto la possibilità di confrontarsi e di esprimersi, porsi domande a vicenda. Non solo, si ha anche la possibilità, come nel caso della D.E. di poter essere parte integrante ed usufruire del sostegno dell’Associazione Nazionale Displasia Ectodermica (ANDE). Molte sono, infatti, le domande che i genitori si pongono una volta diagnosticata la D.E. e grazie a questi mezzi possono darne risposta e sentirsi parte di una grande famiglia. Alcuni dei consigli più utili in caso di diagnosi di D.E. Una volta diagnosticata la D.E. spesso i genitori si trovano spaesati e non sanno a chi rivolgersi. In realtà è necessario contattare l’Associazione di cui si parlava nel paragrafo precedente e l’ospedale di riferimento per sapersi orientare e non sentirsi soli (i contatti degli enti e centro di riferimento sono in allegato). A questo punto vengono presentati nella tabella di seguito quelli che sono i principali approcci assistenziali a cui si deve far fronte in caso di diagnosi di D.E. 3 Caratteristiche cliniche associate Approcci assistenziali Mancanza del suo controllo per assenza e riduzione dell’attività delle ghiandole sudoripare. Assenza di sudorazione comporta rialzi termici che il più delle volte non vengono riconosciuti,comportando rischi gravi. Rinfrescare il bambino giorno e notte in modo da regolare la temperatura. In estate è consigliato stare in luoghi freschi, utilizzare aria condizionata e climatizzatori, ghiaccio sintetico, spruzzino con acqua o pezze imbevute. In inverno mantenere una temperatura non > 22. Le maestre dei piccoli devono essere informate per affrontare il problema della temperatura corporea. Respirazione Insufficiente per diminuzione fosse nasali e/o assenza mucose tratto respiratorio, ciò comporta riniti, infezioni vie aeree, incrostazioni nasali ed epistassi. Eseguire adeguatamente l’igiene nasale mediante lavaggi nasali con soluzione fisiologica o acqua di Sirmione per umidificare le mucose e rimuovere le secrezioni. Evitare ambienti secchi. Alimentazione Assenza dei denti o presenza di pochi di questi in forma conica. Utilizzo protesi mobili per masticazione e fonazione nei primi 18-20 anni, seguite poi da impianti fissi. Eseguire corretta alimentazione con cibi frullati e liquidi. Evitare cibi con una certa consistenza per rischio di soffocamento, così come cibi troppo calorici che vanno a sostituire quelli essenziali. Eliminazione In alcuni casi vi è assenza di ghiandole della mucosa intestinale con conseguenti episodi diarroici o stitichezza. Per il trattamento della diarrea è opportuno reidratarsi con acqua e zucchero o soluzioni reidratanti. Per la stitichezza invece, assumere una dieta varia, ricca di frutta e verdura e un’adeguata quantità di liquidi, è l’ideale. Per eventuali farmaci consultare sempre prima il pediatra. Temperatura corporea 4 Cura per la cute La pelle del displasico risulta essere molto secca, delicata e desquamata. Vi sono casi di dermatite atopica, a volte eritematodesquamativa accompagnata da prurito intenso e successive infezioni. Eseguire bagnetti al bimbo più volte al giorno, tali da permettere l’idratazione e il mantenimento della temperatura corporea. Utilizzare oli da bagno, detergenti delicati e protettivi; sono consigliate creme base per trattare la secchezza cutanea, così come indumenti che non vadano ad irritare la cute. Cura per gli occhi Nei displasici gli occhi si presentano arrossati e secchi per la ridotta o mancata lacrimazione con conseguente scarsa eliminazione del pulviscolo presente nell’occhio e rischio di infezione. Idratare gli occhi con lacrime artificiali più volte al giorno aiutandosi con dei batuffoli di cotone e mantenendo le dovute norme sulla sterilità. Cura per la bocca Mancanza o ridotta presenza nei displasici dei denti, il più delle volte con problematiche di carie. La salivazione è carente, si ha perciò difficoltà a deglutire e facilità a contrarre infezioni. Per ciò che riguarda i denti, se presenti è opportuna una corretta igiene orale dopo i pasti. Per i displasici è sempre opportuno dapprima rivolgersi ad un buon dentista e poi ad un team odontostomatologico. Per la salivazione bisogna bere tanto e a piccoli sorsi così da mantenere la cavità lubrificata; per un contorno bocca idratato si consigliano creme e oli frequenti. Il sonno Il sonno è necessario per il rinforzo e per la crescita del bambino. È importante sempre valutare la temperatura della stanza e il relativo vestiario del bambino. 5 Aspetti psicologici: la diversità non più come un limite La malattia è il più delle volte causa di limitazioni e di problemi inerenti alla propria immagine corporea; proprio per questo è opportuno dare sostegno psicologico a chi ne soffre, donandogli affetto, sostenendolo nelle proprie attività e decisioni, a meno che queste non vadano ad ostacolarne la salute. La diversità si sente, soprattutto nel periodo scolastico e della crescita, ma è opportuna valorizzarla e cogliere quelli che sono i doni a volte celati dalla sofferenza o dalla bruttezza della malattia; dopo tutto nessuno è perfetto, e non si è poi così differenti dagli altri, perché ognuno è diverso a suo modo! Accettarsi è la cosa più importante, così come essere grati per il dono meraviglioso della vita! Aspetti sociali Anche da un punto di vista sociale le famiglie e le persone affette non devono sentirsi sole e rivolgersi a chi di competenza per usufruire di tutte quelle che sono le agevolazioni e i supporti garantiti mettendoli a conoscenza dei disagi e delle necessità che si hanno sia a scuola, a lavoro che nelle strutture ospedaliere. Concludendo … con le poche armi che abbiamo è necessario diffondere tra tutti gli operatori sanitari la conoscenza di malattie così rare come la Displasia Ectodermica, di modo che una volta che se ne viene a contatto si saprà come è opportuno comportarsi. Il ruolo dell’infermiere è importante, infatti appena diagnosticata la D.E. egli dovrà creare un iter assistenziale ed educazionale cucito sul piccolo paziente e sulla famiglia che lo supporterà. 6 ENTI DI RIFERIMENTO Via Cascina Fidelina 19 ,20061-arugate (Mi) Tel 02/94750457 Cell. 333 46 94 041 e-mail [email protected] www.assoande.it CENTRO DI RIFERIMENTO “Dipartimento di Pediatria A.O. L.Sacco” Via G.B.Grassi, 74, 20157 Milano Tel.02 39042234 www.hsacco.it 7
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