REGIONE DEL VENETO AZIENDA UNITA' LOCALE SOCIO-SANITARIA N. 6 ?VICENZA" DELIBERAZIONE n. 322 del 29/04/2014 OGGETTO Atto di recepimento della Ri-pianificazione del Piano di Zona dell'Azienda ULSS n. 6 "Vicenza" per l'anno 2014. Proponente: Dìrektore Servizi Sociali Anno Proposta: 2014 Numero Proposta: 348 Direttore Servizi Sociali/2014/348 Il "Direttore dei Servizi Sociali e della Funzione Territoriale" riferisce: "La Giunta della Regione deí Vei'ìeto, al fine di recepire quanto introdotto dalla noriììativa statale e regionale in materia di servizi sociali ed integrazione sociosanitaria e relativamente ai piani di zona. con provvec'limento n. 157 del 26 gennaio 2010 "Approvazione delle Linee Guida Regionali s?ii Piani di Zona (L. 328/2000, LL.RR. n. 56/1994, L.R. n. 5/1996, n. ll/2001, DGR n. ì764/2004, DGR n. 1560/2006, DGR n. 3702/2006, DGR 1809/2009)" ha individuato i contenuti e le priorità regionali a cui dovranno ispirarsi i futuri piani di zona. I] documento, sviluppaío a partire da quanto stabilito nelle líiìee guida regionali approvate con DGR 3702/2006 e valorizzato dalle esperienze di prograiììmazione che ne sono consegciite, presenta alcuni aspetti innovaíivi che puntano a sostenere íl processo di integrazione, sia tra i diversi lívelli istituzionali, sia tra i diversi attori locali che ii'ìteragiscono a vario titolo nel sisteiììa di welfare. In particolare, per la realizzazione dell'integrazione istituzioiìale, la Giunta Regionale lìa approvato coiì successiva DGR n. 2082 del 3 agosto 2010 il Doc'ttmerìto Regionale di Indiriz:o per la programmazione di =ona 2011-2015 ,4.?yrNO 2010 (allegato A), promosscì dalla Direzione Regionale, concernente gli obiettivi di sviluppo generali della programmazione sociale e sociosanitaria e specifici per ogni area di intervento (ex piani settoriali), così come previsto cíall'allegato A della DGR l 57/20 10. Tra glí elementi iiìììovativi statuiti nelle linee guida iiì questione, rientraiìo il vi.sto di congrìtìíà regionale, quale validazione di coerenza con gli indiìaizzi strategici definiti nei suddetti docuiììeiìti e presupposto garante di integrazione tra i diversí livelli istituzionali e la duraía, ovvero il ciclo di vita del piano di zona che viene allungato a cinque aiìiìi, prevedendo una iììaggiore dinamicità del medesimo su base annuaìe, attraverso successivi iììomeiìti di monitoraggio e ri-pianificazione degli interventi previsti che dovranno includere le azioni dí inanteniinento, potenziamento e innovazione, unitamente all'allocazione delle risorse economiche che sostengono tali azioni, coiììprovabili nel web regionale dedicato alla programmazione locale. Ciò premesso, in prospettiva della terza revisione dei Piani di Zona 2011/2015, per l'anno 2014 il Direttore del Dipartimento Servizi Sociosanitari e Sociali della Regione del Veneto con nota, prot. n. 30142 del 23.1.20l4, ha rinnovato le indicazioni formulate nella circolare regionale n. 546095 del 23. 11.2011, finalizzate alla ri-pianificazione che contemplano l'approvazione da parte dell'Esecutivo della Conferenza dei Sindaci o dalla Conferenza dei Sindaci e il susseguente atto di-accoglimento di cui è organo deliberativo il Direttore Generale dell'Azienda ULSS. L'iter procedurale, coordinato e gestito operativamente dall'Ufficio di Piano, ha visto l'avvicendamento delle diverse fasi di rivisitazione del piano di zona su?la base degli obiettivi generali che riflettono l'individuazione delle priorità, delle politiche e delle azioni di mantenimento, potenziamento e innovazione di ciascuna area di intervento, ognuna delle quali è documentabile nel Piano di Zona 2011-2015, approvato daìla Conferenza dei Sindaci in data 30.112010 e recepito con delibera del Direttore Generale n. 467 dell' 1.7.20ll, nonché con delibera n. 525 del 26.7.201 'l che ha disposto l'integrazione del Piano medesimo, in ottemperanza a quanto previsto dalla DGR 502/201 1, come approvato dalla Conferenza dei Sindaci in data 21.7.20ll, tutti atti in seguito convalidati dai decreti regionali n. l 52/20 1l e n. 245/20 1l aventi ad oggetto la conferma del visto di congruità. L'Esecutivo della Conferenza dei Sindaci dell'AULSS n. 6 "Vicenza", nella seduta del 22 aprile 2014, ha approvato la Ri-pianificazione del Piano di Zona per l'anno 2014, onnicomprensiva sia delle azioni di mantenimento, potenziamento o riconversione e innovative descritte nel piano quinquennale e sia delle nuove azioni programmatorie che verranno sostenute mediante trasferimenti regionali basati sui provvedimenti di riparto delle risorse finanziarie per l'anno 2013. Direttore Servizi Sociali/2014/348 2 Si rende quindi necessario che l'Azienda ULSS 6 "Vicenza" adotti formalmente con proprio atto la Ripianificazione del Piano di Zona per l'anno 2014 e trasmetta tale atto alla Dipartimento Servizi Sociosanitari e Sociali della Regione del Veneto ai fini del rilascio del visto di congruità". Il medesimo Direttore ha attestato l'avvenuta regolare istruttoria della pratica, anche in relazione alla sua compatibilità con la vigente legislazione regionale e statale in materia; l Direttori Amministrativo e Sanitario hanno espresso il parere favorevole per quanto di rispettiva competenza. Sulla base di quanto sopra IL DIRETTORE GENERALE DELIBERA l) di recepire la Ri-pianificazione Piano di Zona per l'anno 2014, approvato dall'Esecutivo della Conferenza dei Sindaci dell'AULSS n. 6 "Vicenza" in data 22 aprile 2014, nel testo e nella documentazione cartacea allegata al presente provvedimento che ne forma parte integrante e sostanziale; 2) di rimandare a successivo provvedimento eventuali integrazioni e/o varianti sulla base dell'esito del visto di congruità regionale; 3) di trasmettere alla Regione del Veneto la presente deliberazione per i provvedimenti successivi di competenza. ***** Direttore Servì:À Sociali/2014/348 3 Il presente atto è eseguibile dalla data di ado-zione. Il presente atto è proposto per la pubblicazione all'Albo on-line dell'Azienda con le seguenti modalità: [X]oggetto e contenuto; [ ] solo oggetto (come da motivazione del Direttore del Servizio proponente). Copia del presente atto viene inviato in data odierna al Collegio Sindacale (ex art. 10, comma 5, L.R. 14.9. 1994, n. 56). IL RESPONSABILE,? LA GESTIONE ATTI DEL s.?ìzìo AFFARI LEGALI E Vicenza, - L'atto è inviato alla Giunta Regionale del Veneto in data Copia conforme all'originale, composta di n. *ìxisarHîìì?a,xt.i àA ??"?? - ?,ìQ con prot. n. fogli (incluso il presente), rilasciata per uso amministrativo. IL RESPONSABILE PER LA GESTIONE ATTI DEL SERV?ZIO AFFARI LEGALI E AMMINISTRATIVI GENERALI Vicenza, Dìrettore Servìzì Sociali/2014/348 4 J'3 ?l ?'c (9 Conferenza dei Sindaci Azienda U.L.SS. n. 6 "Vicenza" La Ri-pianificazione del Piano di Zona per l'anno 2014 4 documento approvato dall"Esecutivo della Conferenza deí Síndací íl 22 apríle 2014 e recepíto dal Dírettore Generale A.U.L.SS. n. 6 con delíberazione ? del tel. 0444/752436 - 753112 fax 0444/752505'e4',Thj €v;J 'oº""?""'ª???"?::?-:'-::-"-'=?"=?-I Indice 1. La Rí-píanificazíone per l'anno 2014 Le princípali varíazíoní intervenute rispetto alla programmazíone pagina 3 del Piano dí Zona 2011- 2015 1.1 Adultí-Anziani pagina ........... 3 1.2 Famíglia, ínfanzia, adolescenza, mínorí ín condízione dí dísagio, giovani pagina ..........11 1.2.1 Servízio Interdístrettuale Adozíoni pagína ...........15 1.2.2. Servízio di Neuropsíchiatria Infantile pagína ...........17 1.3 Dipendenze pagína ...........19 1.4 Dísabílítà pagina ..........22 1.5 Salute Mentale pagína ..........33 1.6 Marginalítà Socíale pagina ..........39 l.71mmígrazione pagina ..........39 1.8 L'integrazione tra le aree dí íntervento pagina ..........40 2. II quadro delle rísorse economiche per la quarta annualítà dí íntervento (anno 2014) Note pagína ..........41 pagina ............43 Conferenza dei Sindaci - Azienda U.L.SS. n. 6 "Vicenza" Ri-pìanificazíone Píano dí Zona 2014 Ri-pianificazíone del Piano di Zona per l'anno 2014 a cura di: Dírettore dei Servizi Socíali e della Funzíone Territoriale Paolo Fortuna Ufficio Piano dí Zona Catia Carturan Coordinamento dei Direttorí di Distretto socio sanítarío Paola Costa. Gíordano Parise, Marilena Zanetello ì -? ll%- 4 %-4-# - - - - - - - --l Area Anzianí Emma Nardín - Coordínatore Tecnico del Servízío Adultí e Anziani Area Dipendenze Vincenzo Balestra - Direttore Dípartimento perle Dípendenze Area Disabilítà Mauro Burlína - Coordínatore Tecnico del Servízío Disabili Area Famíglía, ínfanzia, adolescenza, minorí ín condizione di disagío, giovani Claudio Vencato, María Margherita Morsellí, Maríuccia Lorenzí, Míchela De Bassí Dírettori ff UO Infanzía, Adolescenza e Famíglia (IAF) distrettuali Dírettore Servízio Neuropsichíatria Infantile Roberto Tombolato Referente Servizio ínterdistrettuale Adozioni Area Salute Mentale Andrea Danielí - Dírettore Dípartímento Salute Mentale Lívio Dalla Verde - Direttore dí 2º e 3º Unità Operatíva Psichiatríca .(4 ªº""?"=ª""??:?:ª=:'-::-"-'=?=?-l 1. LA Rl-P?ANIFICAZ?ONE PER L'ANNO 2014 Le principali variazioni intervenute rispetto alla programmazione del Piano di Zona 2011- 2015 Di seguito sono descrítte le strategíe d'índírízzo che dirígono la programmazione dell'anno 2014 evidenziando quellí che sono gli oríentamenti strategicí che coinvolgono complessívamente tutte le aree di íntervento. 1.1 Adulti - Anziani PremesSa La sezíone relatíva alla residenzialítà extra ospedaliera per adulti e anziani non autosuffícientí prevista nel Píano di Zona insíeme all'Atto Aziendale, definíto con D.G.R.V. n. 2271/13 -ín attesa del visto di congruità regionale -, rappresentano degli elementi di programmazíone rientrantí nel Piano Attuativo Aziendale che si coníuga con quanto gíà defínito nel 2013 con il Píano Attuativo Locale per le Cure Primarie. II Piano Attuatívo Aziendale risponde a quanto richíesto dalla D.G.R.V. n. 2122 del 2013 ed è fínalizzato ad evidenziare gli obiettivi e le azíoni da porre in essere per íl bíennio 2014 - 2015, per l'adeguamento della dotazíone assistenziale, nel rispetto del príncípío dí equilibrío del bilancio. Nello specífico, esso prevede l'adeguamento della dotazione ospedalíera, íví compresa quella deglí erogatori ospedalieri privatí accreditati, e terrítoriale. Le azíoni sotto indicate delineano un livello di offerta a favore delle persone adulte anziane non autosufficienti caratterizzato da una foìte integrazíone sociosanítaría sia a lívello delle cure domicílíari che di quelle resídenzíali, con particolare attenzíone alle fasí dí passaggío dal momento delle cure ospedaliere a quelle territoriali al fine di garantíre la contínuità della presa ín caríco in tuttí i contesti assistenziali, con una ?robusta" regía effettuata a livello di UVMD quale unica porta di accesso al sistema dei servízí socío sanitarí. ll nuovo disegno organízzatívo del terrítorío prevede íl contemporaneo potenziamento delle cure prímarie che facíliterà la fuoríuscíta dall'ospedale per acutí della persona dimissibíle, e lo sviluppo delle cure intermedíe, che offrírà la possíbilità di trovare una sorta di ?arrívo", guídato, del pazíente nel proprio domícílío. Partícolare attenzione andrà posta nello svíluppo di servizi domicílíari, diffusi e competítivi, capací di intercettare í bisogní dí protezíone di una popolazíone anziana ín condizione dí fragilítà per rallentarne il declino verso la non autosuffícíenza. Talí servizi dovranno ríspondere, nella logíca dell'accredítamento istituzionale, a dei requisití miními di qualítà ed essere in grado dí assicurare ídoneí livellí assistenziali sía nel caso dí prestazioni assístenziali ríchieste dalla rete dei servizí sociosanitari, sia in caso dí acquísto díretto delle prestazioni da parte dei singoli cíttadíní. Nella logica dí rete, il domicilio del pazíente rimane il fulcro attorno al quale si svíluppano le azíoní per gestire da parte deí diversí puntí erogativí í problemí sanitarí e sociosanítari del cittadino. Rímane príorítà peculiare del territorío la gestíone della cronicità e della fase dí fine víta (cure pallíative), ín una logica di utilizzo sobrío, appropríato, equo e trasparente delle risorse. =ª'=="'==?"?"-'-":?-'-?-'="l Sviluppo della Continuità delle cure nell'ambito dell'assistenza Primaria Dalle analísí effettuate nel corso degli anni precedentí ín sede dí sviluppo delle procedure per la gestione delle dimissíoní e delle ammíssioni protette dí pazíentí fragíli è emersa la necessità dí rivísítare l'íntera rete dí assístenza terrítoriale ín modo tale da essere ín grado dí rilevare una domanda di aíuto di tipo sociosanítaría ín soggettí cronici, anche ín condízíoni clíníche complesse, owero in condizioni dí fragilità socíale per í quali è necessarío sviluppare forme flessibíli ed integrate con íl territorio, di intervento sanítarío e di supporto socíale e comunítarío (appropríata attivazione del MMG e dell'ADl, corretta applícazíone del Protocollo dimíssioní protette). Nell'uníco dístretto prevísto dalla ríorganízzazíone dell'Azienda sorìo state ístítuite delle unità operatíve che svolgono un ruolo chíave nel funzionamento dell'assistenza sanítaria terrítoríale e precísamente: 1. rUnità Operatiìm Complessa di Continuità delle Cure Questa u.o.c. gestísce, in stretta connessíone con l'U.0.C. Cure Prímarie, u.o.c. Cure Pallíatíve e u.o.c. Attività Specíalístíche, íl percorso di dimissíone e di presa ín caríco dall'ospedale del paziente, privilegiando íl suo reínserimento a domícílío, anche ín ADI, che può prevedere però il suo temporaneo trasferimento nelle strutture íntermedíe od anche il suo definítívo inserimento in resídenzíalità. Rappresenta, in partícolare attraverso la Centrale Operativa Territoriale (C.0.T.) la porta di accesso per l'attívazíone delle cure garantíte a livello territoriale per í pazienti provenientí da strutture ospedalíere. Fanno capo a questa u.o.c. due Unítà Operatíve fondamentali per la gestione terrítoriale del paziente: a. u.o.s. Centrale Operativa Terrítoriale; b. u.o.s. delle Strutture íntermedíe 2. L'unità Operativa Complessa di Cure Primarie Essa nasce con l'obíettívo di garantíre lo svíluppo, íl coordinamento e la gestione delle Cure primarie, anche attraverso l'ímplementazíone delle Medícine di Gruppo Integrate previste dagli specífíci attí di índírízzo regionale, coínvolgendo tutte le componentí della convenzionata. 3. L'Unità Operativa Complessa di Cure Palliative Tramíte questa u.o.c., L'Azienda U.L.SS. garantisce l'offerta di cure pallíatíve a livello sovradístrettuale, svolgendo attività di gestione e programmazíone del percorso di presa ín caríco, garantendo la contínuità clínico-assístenziale tra l'0spedale, le cure domiciliarí e le strutture residenzíalí ídonee (nella fattispecíe Hospice ed Ospedale di Comunità). Uno deí primí ínterventí sarà l'istituzione della UOC di Contínuítà delle cure e la creazione della Centrale Operatíva Terrítoríale (COT). Lo sviluppo della rete delle strutture íntermedie Con íl nuovo Píano Socío Sanítario Regionale previsto per íl quinquennio 2012-20'l6 sono state índivíduate delle nuove tipologie dí offerta dí cure intermedíe denomínate Ospedale dí Comunità (OdC) e Unità Riabílitatíva Territoriale (URT), che si affiancano aglí Hospice extraospedalieri. Successivamente con D.G.R.V. 2714/2012 e D.G.R.V. 2621/2012 sono stati defíníti i requísíti autorízzatívi e le valorizzazíoni economíche. e Conferenza dei Sindaci - Azienda U.L.SS. n. 6 'Vicenza Hospice Dal 2008 sono operatíví 7 postí letto di hospíce extraospedalíero che operano ín stretta connessíone con le u.o. «:ií terapía pallíatíva territoríale e con le u.o. cíi Cure prímarie terrítoriali. Si prevede che tale nucleo possa essere amplíato nel corso del 2016 portando la recettívítà da 7 a 11 posti letto. NAISS -) URT Attualmente nel territorio dell'Azíenda U.L.S.S. sono attiví due Nuclei di Assistenza Inteíìììedia Socio Sanitaíia (NAISS) per un totale dí 62 postí letto non destinatí al recupero, stabilizzazíone dí persone anziane che al momento dí dímíssíone ospedaliera presentano un aggravamento deí livellí di autonornia funzionale e dei bísogní sanitari rispetto al período antecedente al ricovero ospedalíero. Contemporaneamente talí rícoveri sono fínalizzatí ad ampliare le capacità del contesto famigliare del paziente per gestíre le mutate condizíoní del proprio congíunto. Questa Unítà di offerta sociosanitaría si prevede possa essere nel 2014 ríconvertita gradualmente nelle costituende Unità Riabilitatíve Terrítoríalí (URT), cosi come prevíste nel nuovo Píano Socío Sanítario e dalla D.G.R.V. 2718 del 24/12/2012 e dalla D.G.R.V. 2621 del 18/12/2012. Nel 2015 si prevede inoltre l'ístítuzione dí 15 posti di URT presso íl Centro di Servizío Ca' Arnaldí di Noventa Vicentína. Ospedale di Comunità Le schede dí dotazione ospedalíera adottate con D.G.R.V. n. 2122 del 19/11/2013 prevedono per l'U.L.S.S. dí Vícenza la possibilítà dí attivare 20 postí letto di Ospedale dí Comunità presso la RSA di riconversíone ospedaliera di Sandrígo. Si intendono attivare: entro íl 2014 n. 20 pl di ospedale dí comunítà presso íl Centro dí Servizí Diodata Bertolo; entro i primi mesi del 2015 ulteríorí 18 pl presso l'lPAB di Vicenza. Nel secondo semestre del 2015 ulteriori n. 15 pl potrebbero trovare realízzazione presso la summenzíonata Ca' Arnaldi. La riarticolazione e specializzazione dell'offerta di posti letto di resídenzialità extraospedaliera per anzianí non autosufficientí Il terrítorío dell'Azienda U.L.S.S. n. 6 " Vícenza" è caratterizzato da una rícca offerta di posti letto per anziani non autosuffícienti e autosuffícíentí. Sulla base delle prevísíoní della D.G.R.V. n. 190/2011 è in corso íl processo per la trasformazione graduale dí posti letto per autosuffícientí in posti letto per non autosuffícienti, riequílibrando così la dotazíone di posti letto di '1º e 2º livello. Al termine dí tali ríconversíoni i postí letto saranno 2564 (e non 2520 descritti nelle schede di dotazíone ospedalíera che descrívono una fase transítoría al 31/12/2012 di realízzazione della D.G.R.V. n. '190/2011) dí cuí 1607 postí letto per anziani non autosufficienti di 1º livello dí íntensítà assistenzíale, 400 postí letto per anzíani non autosufficienti dí 2º livello di intensità assístenziale, (54 10 posti letto per pazíentí ín condizione di stato vegetatívo permanente (SVP), 115 postí letto per relígiosí non autosuffícienti e 432 autorízzatí ad accogliere persone anziane autosuffícientí. Sono inoltre operatíví 4 centrí díurni sociosanítari per persone anziane non autosuffícientí per una dotazíone complessíva di n. 93 posti. Ulteríormente, la recente D.G.R.V. n. 2243 del 3 dicembre 2013 prevede l'ulteríore possibilità di aumentare la dotazione di posti letto per non autosuffícíenti di 75 posti letto sempre per riconversione della dotazione dí postí letto per autosuffícientí. Tale amplíamento verrà effettuato ín stretta collaborazíone con la Conferenza deí Sindaci nel corso del 2014 e verrà posta particolare attenzione al riequilibrío dell'offerta di postí letto dí 2º lívello per dare rísposta ín particolare alle persone con profili di non autosufficienza 16 e 17, fortemente rappresentati nella graduatoría unica di accesso e che presentano tempi di attesa molto prolungati. Riepílogo La trasformazione dal 2015 degli attualí NAISS ín URT, determinerà ínoltre la mobilízzazione dí 62 Impegnatíve di Residenzíalità (IR) di secondo lívello attualmente allocate in questa unítà di offerta, riportandole all'interno dell'offerta complessíva di residenzíalità di 2º lívello per le persone anzíane non autosuffícíenti. Ampliamento del sístema dell'accreditamento ai servízi domicíliari erogati dai Comuní La Legge n. 328/2000 e la Legge Regíonale n. 22/2002 hanno predisposto, in questí anní, un sistema dí accreditamento finalizzato a precisare standard organízzativi, funzíonali, strutturali e indícatori di qualità volti ad awíare un processo di miglioramento continuo del servizio erogato; tuttavia detto sistema ha fínora ínteressato príncípalmente i servízi di natura semiresidenzíale e resídenziale. La recente normativa regionale che ha istítuito l'lmpegnativa di Cura Domícílíare (D.G.R.V. n. 1338/2013) prevede, tra le varie novítà introdotte, che i benefící possano essere erogati sia nella forma di contríbuto economico che di servizí. Altres'i, la variabílítà deí regolamentí comunali per l'accesso aí servízí socíali, possono, in alcuni casí, escludere fasce di popolazíone che, non essendo in possesso deí requisití dí reddito idonei secondo I'lSEE, in caso di necessità, devono rìcorrere al mercato prívato degli erogatorí di prestazioni socío-assístenzíalí. L'apertura di nuove prospettive che potrebbero derívare dalla scelta da parte del cittadino di utílizzare l'lmpegnatíva di Cura Domicílíare erogata nella forma dí servízío e dal goverrìo 9' dell'offerta prívata con íl monitoraggío da parte dell'ente pubblico deí livellí dí qualità dei servizí erogati a tutti í cittadíní - anche a quellí píù abbientí - introduce l'opportunítà dí sperímentare un amplíamento del sistema dell'accredítamento anche ai servízí domíciliari erogati dai Comuni e/o offertí dal Terzo Settore. Detto processo, già sperímentato ín altrí terrítorí, ha come obíettivo l'indivíduazione di standard, requisití ed índicatori che i soggettí erogatori devono possedere per rispondere al fabbisogno espresso nella programmazione terrítoríale, garantíre al cíttadino la qualítà del servizio e, per l'appunto, accredítarsi verso l'ente pubblico. Inoltre, va precísato che, consíderato che i requísítí di qualítà nell'erogazíone dei servizi sono il presupposto per l'ínstaurazione deí rapportí con íl servízío pubblíco, con l'accreditamento è possíbíle sostítuire le precedentí forme contrattualí quali convenzioní e appaltí pubblicí. A tal fíne sarà índívíduato un gruppo di lavoro trasversale U.L.SS./Comuni/Terzo Settore. Estensione del progetto "Polo Assistenziale Alzheimer" 2011/2013 Al progetto ?Polo Assistenziale Alzheimer? hanno aderito tutti i Comuni dell'Azienda U.L.SS. n. 6 ?Vicenza? e n. 10 Centri di Servizío per persone anzíane n.a.. La sperímentazíone del Progetto si è conclusa con il 31/12/2013. Tuttavía è stata inoltrata, alla Fondazione Caríverona, una ríchiesta di proroga e dí utilizzo dei fondi residuí per l'awío di una progettualítà con í Medicí dí Medicína Generale. Si tratta di una nuova azíone sperímentale che sí prefigge dí mettere a punto un P.D.T.A. (Percorso Díagnostico Terapeutico Assistenziale) per pazienti affetti da decadimento cognítivo, che prevede l'íntegrazíone dei MMG con i CDC (Centro per íl Decadimento Cognitivo) al fine di garantire maggiore accessibílítà alla popolazione affetta da decadimento cogrìitívo al servízio specíalístíco, equità e appropriatezza clinica e assistenzíale. Detto progetto di ?screening e prima valutazíone della persona anzíana con possíbile deterioramento cognitivo propedeutici all'eventuale ínvío al CDC? dovrà essere ultímato erìtro il 31/12/2014. Una ulteríore attivítà da awiare nel 2014 è quella relativa aglí Accoglímentí Díurni presso i Centrí di Servizio per anziani non autosufficienti: nel corso del 2013 un tavolo tecníco multi professionale dell'Azíenda U.L.SS. ha formulato le linee guida per la suddetta offerta assístenzíale, definendone í criterí e gli standard organizzatíví, strutturali e dí qualità del servizio. A breve sarà richiesta alla Regione un'autorizzazione per procedere con l'applícazione sperimentale delle Linee Guíde neí Centri dí Servizío che aderíranno alla proposta. Infíne, in osservanza alla D.G.R.V. n. 1873 del 15/10/2013 che ha affidato alle Azíende u.L.SS. il compito dí estendere il modello dei Centri Sollievo nei vari territori, quale progetto a favore del malato dí demenza e della sua famíglía, per offrire al prímo un'occasíone dí socíalízzazíone e di stímolo per le abilítà resídue e al secondo un supporto emotivo e pratico per fronteggiare il carico assistenzíale, l'Azienda U.L.SS. dí Vícenza ha ottenuto dalla Regione l'approvazíone del progetto e del relatívo finanzíamento (€. 46.831,08) per collaborare con l'Assocíazíone AVMAD ed i vari soggettí ístituzionalí e del terzo settore (Comuní, Cooperatíve, Assocíazíoni) ed awíare nelle aree dístrettuali almeno 2 Centrí Sollíevo, nell'arco del 2014. Tutta l'attívità è affidata ad un gruppo di Coordinamento formato da tutti i soggettí aderentí al quale partecípa anche I'U.O.S. Servizio Adulti Anziani. (í ) º-ª-"-º=.-=.==.===,=====,======.i Aìiìì]ìU.L.ll.ì.V?Atììì Le nuove aZlOnl azíoni per per l'anno 2014 Nel 2014 le príncípale variazíoní sono quelle relatíve all'ímplementazione dell'Atto Azíendale e del nuovo Piano Attuativo Locale che defíníscono la nuova organizzazione del terrítorio e definíscono la nuova fílíera destínata a garantíre la continuítà assistenziale fra ospedale e territorio anche tramíte la revisione del sístema delle cure íntermedíe l'attivazione dell'Ospedale di Comunítà e la costítuzione della Centrale Operatíva Terrítoríale . L'applicazione, ín collaborazione della Conferenza dei Síndaci dell'U.L.S.S. n. 6, della D.G.R.V. n. 2243/2013 che prevede l'attivazíone dí n. 75 postí letto per anzíaní non autosufficientí per riconversíone dí equivalenti postí letto per persone anziane autosuffícíenti presentí nel territorío dell'azíenda U.L.S.S. Azioni di potenzíamento o riconversíone TABELLA 1/B: descrízioni delle azioni di potenziamento o riconversione - anno 2014 Soggetto-/í Rísorse per la Interventi responsabíle/í della gestíone Polítíca/ Polítíche di ríferimento Posti Utenti gestione corrente Note ?-??'a'!?lQ Conferenza dei Sindaci - Azienda U.L.SS. n. 6 "Vicenza" Rí-píaníficazíone Píano dí Zona 2014 'GÌ:) Conferenza dei Sindaci - Azienda U.L.SS. n. 6 'Vicenza TABELLA 1/C: descrízioni delle azíoni innovative - anno 2014 @ Conferenza dei Sindaci - Azienda U.L.SS. n. 6 "Vicenza 1.2 Famiglia, Infanzia, Adolescenza, minori in condizioni di disagio, giovani Premessa L'anno 2014 si caratterizzerà per la realízzazione del nuovo assetto terrítoriale aziendale, che comporterà modificazíoní ed aggíustamenti, anche importantí, sul piano dell'organízzazíone. Questo, oltre a comportare necessaríamente una spesa in termini dí impegrìo e dí ridefinizioní, rappresenta anche un'occasione per determínare nuove e più prospettiche línee operative da perseguire nei prossími due anni di vigenza del Piano dí Zona. Non hanno perso di importanza le tematiche della crisí economíca e socíale ín genere, che ríchíama una costante attenzione ad una crescita costante del dísagio ed ad una domanda sempre píù presente dí aiuto e supporto. Le rísposte a queste ístanze interpellano sempre dí píù le Istítuzíoní pubblíche che, coínvolte esse stesse ín un consístente sforzo dí contenímento della spesa, devono ottímízzare le propríe modalità e strategíe al fine dí ríspondere nel modo píù ampio e puntuale alle esígenze dei cittadíni. Un pensíero alle politiche deí servizí: Tra le polítiche di Piano appare importante sottolineare alcuni focus ímportantí, che raccolgono le ístanze sía della Regione, che ha promosso la definizione dí un nuovo assetto terrítoriale, che della contingenza socío-economica attuale, che può, se non gestíta adeguatamente, índurre a trascurare fondamentalí funzíoní dí servizi rívoltí all'età evolutíva e alla famiglia. Per tale motívo si ritiene di dare nuova enfasí, nella presente ríprogrammazione, ad alcune politiche: * Implementare l'omogeneità Il nuovo Atto Azíendale prevede, sul píano territoriale, la realizzazíone di un unico Distretto. Il passaggío ad una nuova organizzazíone non può essere esente da momenti di diffícoltà, ma rappresenta anche l'occasione per ímplementare la ricerca, da sempre elemento di attenzione nella Direzione azíendale, di forme omogenee dí operatívítà. Alcune aree ín particolare, possono essere oggetto di tale ríflessione, quale la Tutela Mínorile: al suo ínterno, mentre rísultano ancora piuttosto evidenti le differenze tra íl Comune dí Vícenza e le altre realtà territoríalí, queste ultíme dimostrano sostanzíali simílítudíní. Appare altres'i opportuno definíre con l'Autorítà Gíudiziaría, modalítà dí rapporto e prassi operative che ríspettíno e valorízzino le reciproche autonomie (Azienda U.L.SS., A.G.i Comuni) allo scopo di ottímízzare le competenze delle rispettíve Istituzíoni. * Salvaguardare e incentivare la prevenzione e la promozione Uno dei perícoli presentí neí períodi di contrazione dí risorse è lo spostamento dell'attenzione e della conseguente operatívítà sull'urgenza, sull'acuzíe e sulla gravità, con la relatíva tendenza a sguarnire ínterventi, azioní e politiche appartenentí alla prevenzione delle patologíe e alla promozione deí fattorí protettiví. Da cíò deriva il ricorso sempre píù massíccio alle ?cure", alla ríparazione del danno, al contenimento dell'ingravescenza e alla gestione della cronícítà, tuttí fattori che richiedono da un lato un dispendio consistente dí risorse, dall'altro una diminuzíone del benessere della popolazione. Soprattutto nell'area dell'età evolutíva e della famiglía appare pertanto ímportante mantenere un focus su questa strategía programmatoria e operativa, ricercando la condívisione di percorsí ed obíettíví con le agenzíe sía istítuzionali che del prívato socíale: scuola, Comuní, associazioní, cooperatíve del prívato socíale, ecc. Questa opzione ha lo scopo di porre ín essere, ín modo proattívo, azioní volte a consentire e ad antícípare la rílevazíone dei fattorí dí ríschío e l'ínsorgenza di situazioni di disagío o patologia, rafforzando le competenze positive (lífe skills) della fascía gíovanile e le abilítà delle famiglie. 11 ?'- l Conferenza deì Sindaci - Azienda U.L.SS. n. 6 "Vicenza Rì-píanìfícazíone Píano dí Zona Descrizione principali varíazioni e criticità Per l'anno 2014 sí è analizzato íl prospetto delle azíoni descrítte nella stesura orígínale del Piano, ricercando le línee strategíche che le hanno sostenute e rívísitandole in un'ottíca dí attualità. Non sí presentano sostanzíalí varíazioní rispetto a quanto programmato nella stesura del Piano, dove í temi attualí erano gíà conoscíuti o ín vía di evídenziazione, quíndí, ma sí rícollocano e ridefiníscono interventi neglí ambíti più opportuní: alcune azíoni hanno concluso la propría vigenza, come il Centro ARCA, mentre altre trovano nuova defínizione, collocazione e senso, come la Psícologia Scolastica, píù volta ad íntegrare l'attívítà a supporto deglí adolescenti e a contrastare il disagio che ad accompagnare la pur ímportante azíone dí íntegrazíone con íl corpo docente, come sí era immagínata nelle fasí dí stesura del Piano. Appare comunque opportuno precísare che tale attività, oramaí íníziata da diversi anní soprattutto in alcuni Dístrettí, è portata avanti con impegno non indífferente dalle amministrazíoní Comunalí e daglí Istitutí Comprensíví. TABELLA 1/A: descrizioni delle azioní di mantenimento per cui sono prevíste modifiche nell'anno 2014 12 'F* Conferenza dei Sindaci - Azienda U.L.SS. n. 6 "Vicenza" Rí-píanìfícazíone Píano dí Zona 2014 TABELLA 1/B: descrizioni delle azioni di potenziamento o ríconversione - anno 2014 TABELLA 1/C: descrizíoni delle azioni innovative - anno 2014 (';jfì Conferenza dei Sindaci - Azienda U.L.SS. n. 6 "Vicenza" Rí-píaníficazíone Píano dì Zona 2014 ªª?""?:='=?"?'-'-"ª'-l 1.2.1 Servizio interdistrettuale Adozioni II Servizío Adozioní è stato istítuíto nel 2004 ed è centralizzato a Vícenza per tutta l'A.U.L.S.S. n. 6; glí operatori del servízío sono dedícati e specializzatí. Tutta l'attivítà è regolata da un protocollo e da línee-guida regionalí dí cuí alla D.G.R.V. n. 2497 del 29.12.2011 dove sono descritte le aree dí competenza, le funzioní e le collaborazíoni con glí Entí autorízzatí per le adozioní ínternazíonalí, con íl Tribunale per i Minorí e con la Regíone Veneto. Il servízío adozíoní si occupa di tutta la tematíca, dalla preparazione delle coppia all'adozíone, allo studio dí coppia su mandato del Tríbunale per í Minorenní, al sostegno - accompagnamento delle nuova famiglía per í tre anní successíví l'íngresso del mínore nel nucleo. II Servizio Adozíoní è anche capofila a livello provínciale: íl referente provincíale, operatore del servizío adozioni, ha incontrí períodici in Regione e gestísce íl tavolo di coordínamento provincíale composto anche dagli Entí autorízzati per l'adozíone internazíonale. Il tavolo províncíale ha il compíto di programmare le azioní e glí ínterventí ín modo da renderli omogenei ín tutto íl territorio, dí awiare ínizíatíve di sostegno alle coppie e alle famíglíe adottíve e di mantenere un raccordo con glí altrí Servizí o Istituzíoni (Enti autorízzati, Tríbunale per í Mínori), utilizzando anche un forìdo erogato dalla Regíone Veneto per tale scopo (D.G.R.V. n. 1098/2013). l dati ed i caríchí dí lavoro del 2013 per l'U.L.S.S. n. 6 indicano una leggera flessione delle domande dí disponibilità all'adozíone, in línea con gli índícatorí a livello nazíonale, dovuto per lo più alla crisi economica, mentre íl numero deí bambíni adottati e arrivati nella nuova famíglia è ín medía con gli scorsí anní. E' ín aumento l'età deí bambiní che vengono adottatí che si attesta suí 5,5 anni (a lívello nazíonale la medía è dí 6 anní). Si ríscontrano ín quasí tuttí í bambíní adottati daglí Stati Esterí problemi sanitarí e psícologící-relazíonali che necessitano quíndí un intervento dí cura, di sostegno e di ríabilitazíone, con ríflessí poí anche ín ambíto scolastico (difficoltà neglí apprendimentí e dísturbí del comportamento). La quasí totalítà delle adozioni nazíonalí vengono collocate nella nuova famíglía con uno status gíuridico dí affídamento (?affido a ríschio giuridico") ín vista di una possibile adozíone. In questo caso íl Servízío Adozíoni sostíene la famíglía collaborando con íl servízío Tutela Minorí di appartenenza territoriale del Minori (normalmente fuori província) che mantiene la títolarità del caso fino alla decretazione dell'adozíone. Il focus di lavoro degli operatorí del servízío adozioni per íl 2014 si concentrerà maggiormente sul post-adozíone consíderando che l'età d'ingresso dei bambíní adottati si è alzata e le problematíche sanítaríe e psícosocíalí sono dívenute quindi píù complesse. Sí osserva ínoltre un'aumentata richiesta dí supporto psícologíco dopo i tre anní dell'awenuta adozíone, ín modo partícolare nella fascía d'età preadolescenziale che necessita quindi dí interventí íntegrati con altrí servízi u.L.S.S. ed ín particolare con la scuola, dove í problemí spesse volte emergono con particolare forza ed evidenza. Per l'anno 2014 si prevedono alcune implementazíoni nel programma da attuarsí rispetto aglí anní precedenti (v. tabella): 1. a seguito della mappatura della sítuazíone e conseguente ídentificazíoní dí obíettívi di íntervento nell'ambíto scolastico verranno attuate delle inízíatíve di sensibilizzazione della tematica adottiva: a) gestíone semínarío províncíale sull'inclusíone scolastíca del bambíno adottato - rívolto ad operatori U.L.S.S. - Enti autorizzatí e Dirígentí UST (Ufficio Scolastíco Terrítoriale); (9 b) laboratorío tematíco per docentí sull'ínserimento del bambino adottato a scuola - scuola secondaría 1º e 2º grado. 2. la continuazíone dell'attività di supporto alle coppíe ín attesa e nel post-adozíone attraverso dei Iavorí di gruppo; ogní gruppo è formato in media da 10 coppie che sí íncontrato con periodicità (una volta al mese). Il coordínamento del gruppo è svolto da un operatore de servízío adozioni. 3. consulenza e collaborazíone con altrí servízi U.L.S.S. (NPI - età evolutiva, Tutela Minorí, consultorío famílíare) per quanto attiene ínterventi dí supporto e sostegno per le situazíoní relatíve al post-adozíone. In particolare continuerà la dísponíbilítà del servizío adozioní a forníre consulenze alle coppíe ed ai Servízí per famiglie con fíglí adottívi adolescentí. Tutte le altre attività ístítuzíonali (percorso formatívo e di sensibilizzazione, studí dí coppia, accompagnamento nel post-adozione ) contínueranno con le modalità e prassi in atto. Nel 2014 è stato awíato il Progetto regíonale"Piano territoriale veneto adozioni" di cui alla D.G.R.V. n. 1098 del 28.6.2013 che coínvolge tuttíí soggetti che operano nella Provincia di Vicenza nel campo dell'adozione con queste attívítà: íncontrí a tema rivolti a tutte le coppíe della província di Vicenza laboratorí tematíci per coppie adottíve e per insegnantí gruppi cíi sostegno per coppie in attesa e nel post-adozione Queste azioní vengono co-gestite dalle équípe adozioní delle 4 U.L.SS. provincíalí con 3 Enti autorízzatí l'adozione ínternazíonale, così come dísposto dalla D.G.R.V. n. 1098/2013, e si rivolge a tutte le coppie ín attesa e nel post adozíone della Províncía. II Progetto sí concluderà il 30.4.2015 con rendicontazíone alla Regione. Le nuove aZlOnl azioni oer per l'anno 2014 - Servízío Adozioni 16 &) 1.2.2 Servízio di Neuropsichiatria Infantile l Dísturbi dí comportamento sono fortemente correlatí alle condizíoní socio-economiche e pertanto aumenteranno nel corso deí prossimí anní consíderato che la crísi farà sentire ancora i suoi effetti. I dísturbi del comportamento sono un gruppo trans nosografico e questo aspetto ne limita la ?protezíone" come awíene per altri disturbí come per esempio glí handícap con la legge 104/92, i Disturbí Specífíci di Apprendimento con la Legge n. 170 dell'8 ottobre 2010"Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico" e gli ADHD (Attention Deficit Hyperactivity Disorder, owero sindrome da deficit di attenzione e iperattività, che possono fare ríferímento alle círcolarí che hanno come oggetto glí alunní con Bisogní Educatíví Specíalí). Glí aspetti di ?protezíone? fissano anche delle linee guída díagnostíche e terapeutiche per i Disturbí sopracitatí mentre per í disturbi di comportamento, ad eccezíone degli ADHD, mancano delle "strette" índícazíoni. Risorse disponibili Nella prospettiva di indivíduare precocemente i disturbí di comportamento, la Regíone del Veneto ha finanziato una Ricerca Sanítaria Fínalizzata dal titolo?/ Disturbi Esternalizzanti del Comportamento nella prima infanzia: dal riconoscimento alrintervento in fase precoce' sottoscrítta tra l'U.L.S.S. n. 6. lU.L.S.S. n. 3. U.L.S.S. n. 4. íl Presidío Riabilitatívo ?Vílla María", íl W4b-%-%- 00- %i +*%0%4+* 44* 0/ 0- 0 * ----- - --- ----- - - -- - - --- - ------ - í Comune dí Vícenza, la Federazione Italíana Scuole Materne e l'Uffício Scolastico Províncíale, affidando la responsabílítà scientífica al Dírettore del Servízío NPI dell'A.U.L.SS. n. 6. La ricerca, quale percorso sperímentale di prevenzíone, segue un dísegno strutturato ín 4 fasí príncípali per la durata complessiva dí due anni al termine del quale verranno socíalízzati ai portatori di interesse sia con comunicazíoni dírette, sía sotto forma dí produzioní scíentifíche e sia con un convegno dedicato sul terrítorio. Da tre anni vige una convenzione con il Centro Archimede per trattare í soggettí con ADHD, ma anche quelli con la diagnosí di DOP (Disturbo Oppositivo Provocatorio), nella misura di 40 soggetti all'anno. Il grave problema tuttavia ríguarda la possibílítà che il miglioramento che awiene ín ambulatorio si mantenga anche a scuola. Per comíncíare ad owíare a questa díffícoltà 2 anni fa si è organizzato un Teacher training promosso con il Centro Archímede. Attualmente si sta collaborando con la scuola per l'ístítuzíone di uno sportello per i dísturbí del comportamento, spoìtello che si allínea con quello dedícato all'autismo e ai DSA (Dísturbí Specíficí Apprendimento) L'obiettívo è di rendere glí insegnantí píù capaci dí íntervenire sui disturbi dí comportamento e di fornire alla scuola un díspositívo per una rapída consultazione. Tuttavía verrà fatta una attenta valutazione dell'allocazíone delle risorse. L'insegnante dí sostegno spesso garantísce gíà di per sé la buona evoluzíone di un gran numero di soggetti. In questo momento sí sta valutando l'opportunítà di non procedere aí PEI per i soggetti con Rítardo Mentale (RM) lieve, per coloro con RM medio e assenza dí disturbi di comportamento al fíne dí líberare rísorse dí PEI verso i RM graví, le síndromi genetiche con RM medío e i soggetti con autísmo, nonchè svincolare risorse di psicologia destinate ad attività di altre categorie. 17 (W ªº""-"-=ª?"=?:ª==-"-'=2?'-l Altra tipologia ormai ben conosciuta e protetta sono í Disturbí Specífící dell' Apprendimento. Considerato che dopo i primí anní, ín cui è prevista una ríabilitazíone e a seguire l'intervento è didattíco con strumenti previstí dalla Legge 170, l'Azíenda intende valutare la possibílità di predísporre, dopo la díagnosí fatta secondo protocollí, solo la verífíca di abilità strumentali. Sul píano delle risorse, quíndi, sí sta analízzando la fattíbílítà dí alcuni psícologí che tengano dei corsí dí Parent-Trainíng, unítamente all'ínserimento dí educatori nella scuola per osservare le condizíoni píù díffícilí e per essere dí supporto agli insegnantí, altres'i la fattíbílítà dí istítuíre deí centri educativí per favoríre i comportamentí adattivi. Inoltre, la partecípazione ai diversí sportellí non sia solo su base volontaristíca, ma in ogní aggregazíone scolastica cí siano anche degli insegnanti dí ríferímento. 18 & 1.3 Dipendenze Descrizíone principali variazioni e critícítà Nel corso del 2014 proseguíranno e saranno implementate tutte attività di gruppo ad ogni livello e grado. In paìticolare quellí rívolti alle famiglíe (1º e 2º grado) aí soggettí graví, all'ínterno della Casa Circondaríale, aí soggetti con misure alternatíve, ai gíovaní consumatorí. Questo impulso deríva dalla constatazíone che gli ínterventi dí gruppo risultano í píù effícaci in alcune tipologie d'utenza ed í più effícíenti consíderando íl rapporto utenti / rísorse dísponíbílí. Si conta dí realízzare un progetto concreto per l'assistenza ai soggetti cronici e con grave marginalità socíale, prevedendo un íntervento di rete che garantisca í principali bísogni vítali. Proseguíranno ad ogni lívello gli ínterventi di prevenzíone, sia universale che selettíva ed indicata, con particolare attenzione aí ragazzí delle scuole medíe ínferiori ed aí consumi alcolíci. Tutto questo nonostante l'assenza dí contríbuti regionalí (Fondo Lotta alla droga DPR 309/90) Per la prevenzíone e la terapía del fumo da tabacco proseguíranno i corsí per smettere di fumare tenuti al Servízio per le Tossícodipendenze e le campagne dí prevenzíone nelle scuole dí ogni ordíne e grado da parte del Servízio di Promozíone Educazíone alla Salute (SPES) aziendale. Tra glí ínterventí dí prevenzíone di quest'ultímo rientra íl Progetto ?Nuove tecnologíe e mínori" rívolto aí genitori di adolescentí fínalizzato all'educazione per l'utílízzo consapevole delle nuove tecnologíe (cellulari, internet, socíal network...) da parte degli adolescenti. Verrà íntrodotto per la prima volta un budget per gli interventi contro la Dípendenza da Gíoco Patologico. A tal proposíto sí evídenza che esíste gíà un collegamento ed un coordínamento ínterdipartímentale a livello províncíale che íntende comunque predisporre un documento ?político? da ínoltrare in Regíone. Il progetto, almeno per quanto ríguarda la nostra Azienda, potrà essere realízzato solo dopo I'approvazione da parte dell'Esecutívo della Conferenza dei Sindaci. Si proseguirà altres'i nel miglioramento e nell'implementazione dell'informatizzazione per gíungere ad un servizío con ?meno carta" e ad una gestíone organízzatíva e clínica in ?tempo reale?. Partícolare attenzione verrà data agli interventí «:ii educazione sanitaria e prevenzíone delle patologíe correlate. Verrà prodotto un documento utíle a tutti gli operatori per fronteggiare i casi dí violenza ed aggressività da parte di alcune tipologíe dí pazíentí seguendo anche tutte le indicazíoní ricevute nella formazione sul rischío clínico. Proseguírà il lavoro di íntegrazione e díalogo tra Carcere e Terrítorio con un seminario e la dívulgazíone collettíva deglí atti. Verrà rivísta l'íntera organizzazíone del DH alcologíco alla luce della díminuzíone delle risorse ed alla necessità dí ottímízzazione delle stesse 19 (Qí4 Conferenza dei Sindaci - Azienda U.L.SS. n. 6 "Vicenza" Rí-pìanìfícazíone Piano dí Zona 2014 TABELLA 1/A: descrizioni delle azioni di mantenímento per cui sono previste modifíche nell'anno 2014 TABELLA 1/B: descrizioní delle azioni di potenziamento o riconversione - anno 2014 (#4 Conferenza dei Sindaci - Azienda U.L.SS. n. 6 "Vicenza" TABELLA 1/C: descrizioni delle azioni innovative - anno 2014 Rí-píaníficazíone Píano dí Zona 2014 Conferenza dei Sindaci - Azienda U.L.SS. n. 6 "Vicenza 1.4 Disabilità Le principalí variazíoni intervenute rispetto alla programmazione del Píano di Zona 2011- 2015 Premessa Per gíungere ad una ri-píanificazíone aggíornata e completa, l'Azienda U.L.SS. n. 6 "Vicenza? d'íntesa con la Conferenza deí Síndaci ha attívato una serie di incontrí con tutti i Soggetti protagonísti nella realízzazíone del Piano dí Zona dell'Area Disabili, allo scopo di condividere il patrimonio ínformatívo relatívo allo stato dí attuazione delle azíoní del Piano, le criticítà più ímportanti e per defínire le priorità su cuí investire nel prossímo futuro. Inoltre, con la delíberazione n. 251 del 3/4/2014 è stata adottata la proposta dí Atto Azíendale aí sensi della D.G.R.V. nº 2271/2013 che, una volta acquísíto il parere di congruítà da parte della Regione, permetterà dí attívare concretamente íl processo di riorganizzazione deí servízi per la dísabilità afferentí aí distrettí, secondo una logica dí omogeneità territoriale e dí razionalizzazione erogatÍva. Descrizione principali variazioni e criticità Negli ultimí tre anni le risorse economiche a dísposízíone hanno permesso di garantíre le azíoní dí mantenimento prevedendo comunque delle azíoní dí "revísíone strutturale? dí alcuní ambíti della disabílítà, la semíresidenzialítà in particolare, vísta la díffícoltà nel rispondere a tutto íl fabbísogno l del terrítorio. Gli ambítí dí tali interventí sono stati: - glí ínserimenti residenzialí autorizzatí solo se in situazione dí "EM ERGENZA". - Gli inserimentí díurni autorízzati solo in condízíoní dí ?URGENZA" - Gli interventi e i progetti dí sostegno alle famiglie ín ambíto domiciliare attívati neglí ultimi anní che hanno trovato poí la defínízíone nelle Impegnative di Cura Domicilíari - ICDp (utenti con grave disabílità psichíca e intellettiva D.G.R.V. n. 1338/2013). - l progetti dí Víta Indípendente riconvertítí ín Impegnative di Cura Domicílíare - ICDf (utenti con gravi dísabilità fisíco motoría - D.G.R.V. n. 1338/2013) - Le accoglienze temporanee di sollíevo. Contemporaneamente, è stato favorito lo sviluppo, anche ín forma sperímentale, dí nuove forme di rísposta: nell'ambíto della domicilíarità e in partícolare nei servizí semíresídenziali si sono attívatí progettí alternatívi o íntegrativí al centro diurno e attraverso la definizíone di nuove forme progettuali dí sostegno dell'íntegrazíone della persona con dísabilità e della sua famiglia (Progetti Personalizzati di íntegrazíone sociale). Sí segnala tuttavía che anche questi progettí sperimentali hanno rísentíto delle diffícoltà economíche generali e del relatívo finanziamento ínsuffícíente a soddísfare tutte le domande rilevate. (54) 'aº""?'=ªº"?=:?:ª="::-"-'=-"?-l Le maggiori criticità emerse e i temi da approfondire per ambiti Servízi semiresidenziali - Centri Diurni Le persone con disabilità che necessitano dí una rísposta semíresidenzíale a settembre 2014 saranno circa 50. Per queste persone andranno delineatí percorsi dí accompagnamento indívidualizzato, nel rispetto delle risorse dísponíbílí; Ie risposte ?tradízíonalí" deí centri díurni non sempre convergono con í bisogni mutati delle persone con dísabílítà e quellí delle loro famíglie; viene segnalato, da parte delle Associazíoní delle famiglíe, íl tema del controllo della qualítà erogata da parte dei centrí díurní, l'intento è quello dí aggíungere altre forme dí verífíca della qualítà erogata oltre a quelle già prevíste dagli Accordí Contrattualí e realízzati dall'Azíenda U.L.SS. Servizi Residenziali Le azíoni relatíve a questo ambíto troveranno eventuale realízzazíone solo dopo una chiara declinazíone della típologia dí ospíte che ví potrà accedere e dalla conseguente analisi del fabbísogno espresso dal terrítorío, le cui conclusioni dovranno essere condívíse dall'Esecutívo della Conferenza deí Síndaci**: í anche per le strutture residenzialí sí ripropone il tema della verífíca della qualítà erogata daí servízi. Domiciliarità Una príma crítícítà è data dalla graduale applicazione delle índicazíoni della D.G.R.V. n. 1338 per l'attívazione delle ICD (Impegnatíve di Cura Domicílíare). Scarsa conoscenza di tutte le progettualítà innovatíve e sperimentalí attívate negli ultími annÍ. Descrizione del quadro previsionale generale Nel 2014 si prevede, con l'auspícío dí una congiuntura economíca píù favorevole, dí recuperare almeno ín parte la capacítà dí dare rísposta al bacino di utenza rímasto senza risposta (garantendo le azíoni dí mantenímento). Sul versante della domícíliarità si íntende potenzíare alcune azíoní ínnovatíve che prevedono la sperímentazíone dí nuovi modelli dí rísposta ín favore dell'integrazíone e dell'inclusíone delle persone con disabilità e del sostegno delle famíglíe. Tali azíoni sono in questo momento realízzabilí per la sínergíca progettazíone tra soggetti, owero, Famiglíe, Entí Locali, A.U.L.SS. e Terzo Settore. A sostenere questo potenziamento ínterverrà nel 2014 anche un fínanziamento del Mínistero del Lavoro e delle Polítíche Sociali ín convenzíone con la Regione, in favore dell'U.L.SS. n. 6 ?Vicenza?, per la realizzazíone di alcuni Progettí dedicatí alla ?Vita Indipendente" e allo svíluppo delle autonomíe delle persone con disabilítà. Per quanto riguarda altre azíoni innovatíve, la rí-píaníficazíone costítuísce l'occasione per verífícare lo stato di attuazíone delle azioni dedícate al míglíoramento della presa ín caríco degli alunni con dísabílítà, verificando íl grado di collaborazíone con i diversi gradi e ordíní dí scuola. Analogamente si prenderà in esame lo stato dí realizzazione delle azioní prevíste dalle strategie dell'integrazione lavorativa. 23 6J Azioni di sistema 1) La presa in caríco. E' ímportante adeguare íl percorso di costruzíone e defínizione del míglíor progetto possibíle dí domíciliarítà a favore della persona con disabílítà, accentuando e valorizzando íl ruolo della famiglia (analísí del bísogno, delle rísorse, della conoscenza del figlío, dei progetti e delle aspettatíve) nella costruzione del progetto stesso. Saper riconoscere non solo il ruolo di utente della persona e della famiglia ma contemporaneamente il ruolo di?committente?, di"partneY' e di?cittadino? (M. Colleoni, 2011) 2) Garantíre l'ínformazíone, la conoscenza e le possíbilítà di utilízzo della mappa aggiornata della rete dei servízí in favore della persona con disabílítà, per oríentare le scelte progettuali della famiglía offrendo ad essa la possibilità dí contribuíre a íntegrarla e modificarla. Obiettiví generali Uscíre dall'emergenza e tornare a programmare, pur nella gradualítà e nel monitoraggio contínuo della spesa, glí ínserímentí per quelle persone che attendono una rísposta díurna o perché in attesa o perché ín uscíta dal percorso dell'obblígo scolastico. Valorízzare ed investire sulle nuove progettualítà (ambíto resídenziale e domícílíare). Regolamentare ín modo trasparente e chiaro le modalità dí attivazíone e dí accesso dí tutti i servízi della disabilità. Rendere più attualí i Centri Diurni. Incentivare la ?Flessíbilità" progettuale e organizzativa (progetti più efficací e ríspondenti alle esigenze delle persone e delle loro famiglie). Contínuare con la rímodulazíone delle attívítà díurne a favore delle persone inserite ín comunítà resídenzíale che usufruivano anche dell'accesso al Centro Diurno. con verifica ì della qualità erogata daí servizí. Approfondíre íl tema della qualità erogata daí servizi della dísabilità. Segue la descrizione delle nuove azioní da attivare nel 2014 e le tabelle dei postí Residenziali e Semiresídenzialí con le varíazioni della programmazione prevíste. TABELLA 1/B: descrizioni delle azioni di potenziamento o riconversione - anno 2014 24 6ìA Conferenza dei Sindaci - Azienda U.L.SS. n. 6 'Vicenza" Rí-pìanìficazíone Píano dí Zona 2014 (9 Conferenza dei Sindaci - Azienda U.L.SS. n. 6 "Vicenza" TABELLA 1/C: descrízioní delle azioni innovative - anno 2014 Rí-pìaníficazíone Píano di Zona 2014 9 ªº""""'ª""?:?==-"-'=2?'-I Segue elenco dei soggettí che a díverso titolo partecipano alle azíoni sopra descrítte della ripíaníficazione 2014: Enti gestorí autorizzati e accreditati alla gestione di servizi nell'area della dísabilità * Agape s.c.s. - FONOS * Associazione Genitoríale Casa Serena onlus Cíttà Solídale s.c.s. Easy s.c.s. Fondazione Candída Stefaní onlus Fondazíone Ferruccío Poli onlus ll Nuovo Ponte s.c.s. Istituto Palazzolo S. Chiara dí Vícenza - Congregazione Suore delle Poverelle La Fraglía s.c.s. L'Eco Papa Giovanní XXI?? s.c.s. Margherita s.c.s. MeA s.c.s. Primavera '85 s.c.s. Promozione e Lavoro s.c.s. - Centro Papa Lucíaní dí Altavilla Vícentina Enti gestorí di servizi nell'area della disabilità con contratto dí appalto con l'Azienda ULSS @ Codess Socíale s.c.s. (appalto per la gestione del Servízío dí Integrazíone Scolastíca ed Extra-Scolastica) CSSA s.c. (appalto per il servízio dí trasporto) II Cígno s.c.s. (appalto perla gestione di tre Centrí Díurní) Enti gestori autorizzati e non accreditati alla gestione di servízi nell'area della disabilità @ A.GEN.DO. * Associazíone Braín * Associazíone ll Pomodoro * Assocíazíone Papa Gíovanní XXII? * Casa Bíanca s.c.s. * Faí Beríca s.c.s. * I Bericí s.c.s. * La Casetta s.c.s. * Stella Polare s.c.s. * Terrabase s.c.s. * Tangram s.c.s. - Progetto Sulla Soglía Associazioní Famiglie di persone con disabilità * A.GEN.DO. * AIAS Vicenza * AISM Vicenza * ANFFAS Vicenza =?""":=??""-'Z""-l ANMIC Vicenza Autísmo Tríveneto Aquilone 2004 Genítorí de La Nostra Famíglía Vicenza Genitorí II Nuovo Ponte Genitorí Prímavera '85 H81 Insieme COMI.VI.H. Proviamo Insieme per l'Handicap Altri Enti afferentí all'area della disabilità * MIUR-UfficioScolasticoTerrítorialediVícenza Centro Territoriale Integrazione (CTI) Vicenza Centro Territoriale Integrazione (CTI) Area Beríca Centrí per l'lmpiego Centro Servízi per íl Volontariato (CSV) Vícenza Consorzío Prísma s.c.s. Federsolidaríetà Confcooperative Vicenza Fondazione Brunello Fondazione Vícenza una cíttà solídale Rete La Quercia & Conferenza dei Sindaci - Azienda U.L.SS. n. 6 'Vicenza" Ri-píaníficazíone Píano dí Zona 2014 l CENTRI DIURNI PER PERSONE CON DISABIL?TA' Sítuazíone aggíornata al 22 apríle 2014 (C Conferenza dei Sindaci - Azienda U.L.SS. n. 6 "Vicenza" Rí-pianífícazione Píano dí Zona 2014 " ll? numero totale di posti accreditati comprende le richieste già presentate dagli Enti gestori alla Regione Veneto LE STRUTTURE RES?DENZIAL? ATTIVE PER PERSONE CON D?SABILITA' Situazíone aggiornata al 30/4/2014 ºo""""?':=??:":?-'-?"-l " Il numero totale di posti accreditati comprende le richieste già presentate dagli Enti gestori alla Regione Veneto. LE STRUTTURE RESIDENZIALI PER PERSONE CON D?SABILITA' GIA' COMPRESE NELLA Rl-PIANIF?CAZIONE 2013 (§) Comunítà Alloggio per persone con autismo (10 posti complessívi) progetto sperímentale ínter-aziendale tra le Azíende U.L.SS. della Provincía di Vicenza (A.U.L.SS. n. 3 Bassano del Grappa, n. 4 Alto Vicentíno, n. 5 0vest Vícentino, n. 6 Vicenza), con progetto presentato dalla Cooperativa Primavera '85 s.c.s. ** come descritto a pagína 23, lo svíluppo dell'RSA potrà essere eventualmente realizzato solo dopo una chíara declinazione della típologia dí ospite che vi potrà accedere e dalla '=??'2;:?-'-??="-l Conferenza dei Sindaci - Azienda u.h.ss. n. 6 "Vicenza conseguente analisi del fabbísogno espresso dal terrítorio, le cui conclusíoní dovranno essere condívíse dall'Esecutívo della Conferenza dei Sindací. ALTRE STRUTTuRE RESIDENZIALI PRESENTI NEL TERRITOR?O E NON INCLUSE NEL TOTALE DEI POSTI LETTO * 1 Comunità Resídenzíale sperímentale per persone con esítí da trauma cranico e graví cerebrolesioní, con autorízzazíone regíonale per 20 postí, denomínata "II Gíardíno dei Tíglí", gestíta da Promozione e Lavoro s.c.s. e sita ad Altavílla V. La struttura ospita 8 persone con dísabílítà a caríco dell'A.U.L.S.S. n. 6 Vicenza, su 18 complessivi attualmente presenti. * 4 Case Famíglía a valenza sociale gestíte da Assocíazíone Papa Giovanní XXI?? e site a Vícenza, Povolaro dí Duevílle, Quinto V. e Bolzano V. Esse ospítano 4 persone con dísabilità a carico dell'A.U.L.S.S. n. 6 Vícenza, su 24 complessíví attualmente presenti. AMPL?AMENTI DI POSTI LETTO IN Rl-PIAN?FICAZIONE 2014 TABELLA R?ASSUNTIVA STRUTTURE RES?DENZ?ALI Rl-P?ANIFICAZIONE 2014 9 1.5 Salute Mentale Rivalutazione dei bisogni dei pazienti anziani nelle Comunità Terapeutica Riabilitatíva Protetta (CTRP) e nelle Comunità Alloggio (CA) ed inserímento nelle case di riposo o RSA. Riutílizzo e riconversione delle strutture per popolazione più giovane: sulla base dí una rívalutazíone dettaglíata awenuta nel 2013 per tuttii pazíentí anzíaní attualmente ospitatí nelle CTRP e nelle CA a gestíone diretta U.L.SS., si è programmato per íl 2014 dí eseguíre le UVMD per tutti questí ospiti allo scopo di riformulare un progetto di inserímento ín strutture píù ídonee aí loro bísogní, ín partícolare Centrí Servízí e nucleo psicogeriatrico della Residenza Salvi. Nel 2013 sono statí realízzatí trasferimentí di pazíenti dalle CTRP e CA a gestíone diretta e dí una pazíente da RSA di altra U.L.SS. ín Centrí Servizí e nel nucleo osícogeriatrico psicogeriaîrico della aeiia Residenza t<esiaenzaSalví. »alVl. Per Yer ilIl2014. lUìt*, 14 pazienti sono stati valutatí idoneí per Centri Servizí come autosuffícíenti e 6 pazíenti idonei per il nucleo psícogeríatríco della Resídenza Salvi. Incontri con Associazioni di Volontaríato: proseguiranno gli incontrí con le Associazioni deí Famigliarí (Associazíoní di Volontariato nell'area Salute Mentale) nel Consiglio del DSM e nel tavolo tecníco-politíco. E' stato concordato un progetto ?Vicinanza Solídale", proposto dall'Assocíazíone AITSAM. da realízzarsi nel 2014 tra Comune di Vícenza. Associazíoní dei / -- 0##00##%0+0 00#0 ---ª -ª- #+000#00# -ª #0+#00##l Famigliari e DSM, per un programma di formazíone fínalízzato a svíluppare attivítà dí affiancamento e accompagnamento a favore dí utenti del DSM da parte dí soci delle Associazioni deí Famíglíarí (hanno aderito Díapsígra e Aitsam). Organizzazíone di corsí di aggiornamento per MMG: nel corso del 2013 è stato organizzato un corso dí aggíornamento in due giornate rívolto a tutti í medici di medícína generale dell'U.L.SS. per presentare la bozza del ?Protocollo dí Collaborazione tra Medícina Generale, Dístrettí Socio Sanítarí e Dípartímento di Salute Mentale nel trattamento deí disturbi psíchiatrici", íl documento sulle "Línee dí índirízzo per la príorítarizzazíone delle vísíte psíchiatríche?, íl documento sul "Monítoraggio ínternistíco dí pazíentí in terapia psícofarmacologica". Nel corso del 2014 proseguono gli incontri e la collaborazione tra í componenti del Tavolo di Lavoro tra Medícína Generale, Dístretti Socío Sanítari e DSM, per gíungere alla versíone definítíva del Protocollo dí Collaborazíone e per estendere ai medicí di medicina generale gli altrí due documentí ínserendolí nel portale íntranet dell'U.L.SS.. l TABELLA 1/B: descrizioní delle azioni dí potenziamento o riconversione - anno 2014 33 C!, ªº"'-"'=ª?'=?':ª'=?="::-?-"-="=?-l Le nuove azioni per íl 2014 Nel corso del 2013 sono awenute azíoni dí ríconversione di strutture residenzíalí a gestione díretta U.L.SS.: la Comunítà Alloggio ?ll Roseto? e la Comunità Alloggio "II Geranio? sono state ríqualificate in Gruppi Appartamento Protetti e le due Comunità Terapeutiche Residenzialí Protette (CTRP) ?la Villetta" e ?Aurora" sono state riqualificate da CTRP ad alta intensità assistenzíale (típo A) a CTRP ad íntensítà assístenziale íntermedia (tipo B). Ríspetto a queste azioni di riconversíone, che sono già operative, è stata ínvíata la proposta in Regíone, e verrà eseguita la visíta di autorízzazione. -ª'=="?'=?"2"o-"-'-'o??'-l Rispetto alla trasformazione delle CA "II Roseto" ed ?II Geranio? in GAP, è gíunta nota con parere favorevole da parte del dirigente del Servízio Tutela Salute Mentale. Nel 2014 è stata presentata la domanda di ríconversione della CTRP "Emmaus? (14 posti letto) ín CA estensíva a 14 postí letto e la domanda dí fusione delle due CA di base "Ausonía" ed Helíos? in un'uníca CA estensíva denominata "Helios" con lo steso numero dí posti letto, 14, della somma delle due singole CA di base. Inoltre verrà presentata domanda dí chíusura della CA di base ?II Cammíno" e sí ridurrà íl numero dí postí letto della CTRP "la Vílletta" da 12 a 10. Gruppi di psicoterapia per disturbi della personalità nei CSM: 1) Nel febbraío del 2014 sí è concluso íl progetto dí Psicoeducazione svolto da Aprile 2013 ìpresso il 2" CSM, rivolto a 5 nuclei famígliari dí pazientí con dísturbo psicotíco in cura al CSM. 2) A partire dal febbraío 2014 è iníziata la conduzíone dí un Gruppo psícoterapeutico dí típo psicodínamico íspírato al Trattamento Basato sulla Mentalízzazíone MBT ed alla Psicoterapia focalízzata sul Transfert TFP applícata al gruppo. Ríspetto a quest'ultímo ríferimento teoríco, si tratta di un lavoro ín parte sperímentale, essendo la tecníca della TFP finora stata applícata solo in ambíto indívíduale. Tale gruppo è condotto dalla dott.ssa Stefania Strízzolo e dal dott. Alberto Italo. Questo gruppo si concluderà nel febbraio del 2015. Sono stati reclutatí 9 pazíenti (8 donne ed un uomo) con tratti del cluster B o con díagnosi dí Dísturbo Borderline dí Personalítà, seguíti dal DSM di Vicenza. ll gruppo ha una cadenza settímanale, con durata della seduta di un'ora e mezza. La durata della terapia sarà dí 12 mesí. Tavolo di lavoro per la definizione dei livelli di complessità di presa in carico del pazíente psichiatrico: prosegue la sperímentazíone dello strumento ínformatico di valutazione della complessità del pazíente, elaborato dal dott. Silvestri. Gruppo dí Lavoro per la valutazione contínua degli esiti e dell'appropríatezza degli ínterventi: Per l'anno 2014 si propone dí proseguíre l'applícazíone della valutazíone degli esítí e dell'appropriatezza deglí ínterventí nei due SPDC. L'assístenza ospedaliera rímane, infattí, una componente essenziale dei Servízi di Salute Mentale. l repartí ospedalíeri svolgono un importante ruolo nella cura deí pazíenti durante periodí dí crisi e dí rícaduta delle varie fasí di malattia. Nel corso del 2014 verranno realizzati progettí sanítarí personalízzatí dí sostegno alla domicílíarità, in seguito all'esecuzione della Gara d'Appalto. Nel corso del 2014 verrà predísposto, delíberato ed entrerà ín vigore íl nuovo Regolamento per I'inserimento ín strutture resídenzialí socio-sanitaríe (CA e GAP) da parte del DSM, recependo le D.G.R.V. n. 494 del 16/04/2013 e successiva nota di chiarimentí in meríto alla stessa D.G.R.V. e la D.G.R.V. n. 1749 del 03/10/2013. 35 9 Conferenza dei Sindaci - Azienda U.L.SS. n. 6 "Vicenza Centro dí ríferimento Provinciale per i Dísturbi del Comportamento Alímentare e del Peso (CPDCA) Nel corso del 2014 proseguiranno glí ínterventi territoríali del Centro dí ríferímento Provinciale per í Disturbi del Comportamento Alimentare e del Peso. In particolare: rapporti con le strutture terrítoríali provincíalí (ambulatori DCA e CSM dell'U.L.SS. n. 3, 4 e 5); presa in caríco delle famiglie delle pazíenti a livello dí síngolí nuclei famíglíari; gruppo famiglíarí psicoeducazionale/psicoterapeutíco a cadenza quíndicinale; lavoro di rete con le scuole su ríchiesta deí famíglíari per il sostegno dell'autonomia e dell'investímento scolastíco degli adolescentí ín trattamento; lavoro di rete con le agenzíe dí volontariato del prívato sociale (Centro Servizí Volontariato della provincia di Vícenza); attívítà preventiva con lavorí dí gruppo per ínsegnantí delle scuole cíttadíne e della provincía. TABELLA 1/C: descrizioni delle azíoni innovative - anno 2014 Cambiamenti nelle strutture residenziali a gestione diretta del DSM Premessa L'organizzazione delle strutture residenziali a gestione diretta del DSM è in fase dí impoìtante modifica: tale processo è mírato ad un adeguamento dei seìvizí offerti al fabbísogno attuale dell'utenza, ad una ottímízzazione dell'utílízzo delle risorse e ad una necessità di adeguamento agli standard previsti neí Lívellí aggiuntivi regíonali e a tutta la normatíva in materia dí residenzíalítà psíchiatrica. 36 'f;0 =-ª-" º =-= ==.=====.===.=.=====. ? Le strutture esistenti nel 2010 l cambíamenti effettuati o previsti GAP vía Divisione Julia Ne è awenuta la chiusura nel gíugno 2012 per la cessata disponíbilità a concedere glí immobili dell'Aziende Terrítoriali perl'Edílízía Residenziale (A.T.E.R). CA "II Roseto" Ne è awenuta la chiusura nel luglio 2013. La struttura è stata ríconvertíta nel Gruppo Appartamento ?viale Trento". CA "II Geranío" Ne è awenuta la chiusura nel luglio 2013. La struttura è stata riconvertíta nel Gruppo Appartamento ?contrà Mure Corpus Domini" CA "Ausonia" ed "Helios" Attualmente sono Comunità Alloggío dí base. Possono ospitare 14 persone complessivamente e lavorano ín sinergia. E' in programma entro l'estate la loro fusione in un'unica Comunità Alloggío dí típo estensivo di 14 postí letto. CA "II Cammino" CA dí base autorizzata ad ospítare 8 persone. Ne è prevísta la chiusura entro giugno 2014. CTRP "La Villetta" E' stata ríconvertita in CTRP di tipo B. Il numero dí posti letto verrà rídotto a 10 per ragioní logistiche: la superficie delle camere da letto è suffíciente per essere accreditata per 10 ospíti. CTRP "Emmaus" E' prevista la trasformazione della struttura ín Comunítà Alloggio Estensíva mantenendo lo stesso numero di posti letto (14). CTRP "Aurora" E' stata ríconvertita in CTRP di típo B. Attualmente può ospitare fino a 12 persone. Per la normativa sull'accreditamento ha le caratterístíche logistiche per poter ospitare 14 persone. E' previsto, pertanto, l'incremento deí posti letto a 14. (9 CTRP "La Fenice" Attualmente può ospitare fíno a 12 persone. Per la normatíva sull'accreditamento ha le caratteristiche logístíche per poter ospitare 14 persone. E' prevísto, pertanto, l'íncremento deí postí letto a 14. GAP II GAP dí vía Dívisione Gíulia è stato chíuso nel gíugno 2011. Sono attualmente operatíví gruppí appartamento ín varíe strutture a Vícenza: -un gruppo con 11 postí letto è ín corso S.Felíce: íl cambiamento princípale è consistíto nella cessazíone delle fornítura del pasto e del servízío dí pulizie, awenuti íl 1º aprile 2014 poiché queste attívità sono state assunte dagli ospíti con la supervisione degli operatori nell'ambíto dei programmí riabilitativí. -un gruppo con 11 postí letto è situato ín via deí Mílle. Consolídato nella sua attívità. Nel corso del 2013 la dotazíone di operatori è stata portata aglí standard prevísti grazíe ad una ríorganizzazione. -un appartamento ín viale Trento che dispone di4 postí letto è derívato dalla ríconversione della CA ?II Roseto". -un appartamento ín contrà Mure Corpus Domini di 4 posti letto è derívato dalla riconversione della CA ?II Geranio?. CA "Casa Bianca" Può ospítare 8 persone. E' Comunità Alloggio dí base. Non sono previstí cambiamentí. CA "Gardeníal" e "Gardenia2" Si tratta dí due Comunítà Alloggío dí base dotate dí 6 postí letto cíascuna. Non sono prevístí cambiamenti. Le strutture prevíste nell'estate 2014 38 & 1.6 Marginalità sociale Sí ríleva un progressívo aumento delle dífficoltà della persona e delle famiglíe ín forma trasversale su tutti i servizi delle Aree dí íntervento, con importantí ricadute suí volumi dí attívítà. 1.7 Immigrazione Rappresenta un'area che ríchiede sempre píù una specífica attenzíone, dove la tematíca del disagío risulta sovente particolarmente presente, in forma superiore a quanto si rileva nella popolazíone italíana, in virtù delle díffícoltà economíche, del fallimento dí progetti migratorí e dell'inesístenza dí supportí familiari allargati in grado dí sostenere o ammortízzare glí eventi criticí che possono accadere ad un nucleo. Un'ottíca ancora diversa risulta necessaría per le sítuazíoní che ínteressano popolazíoní mígranti, come Rom e Sinti, ríspetto aí quali sí sono apertí specífíci tavoli dí confronto con la scuola ed i Comuní. 39 (í! 1.8 L'integrazione tra le aree di intervento La Ri-pianifícazíone del Píano di Zona per l'anno 2014 è allineata con íl "Piano delle Performance" che individua per íl tríennio 2013 - 2015 gli índirizzi dí natura programmatica terrítoriale, sanitaria e sociosanítaria, glí obíettiví strategici ed operativi, nonché gli indicatori per la misurazione e la valutazíone della performance dell'Azienda U.L.SS. 6, secondo quanto prevísto dalla normatíva vÍgente. Per quanto ríguarda íl territorío, íl documento programmatíco a cui sí fa ríferímento è il Píano di Zona 2011-2015 che rappresenta lo strumento dí collegamento ístítuzionale e di forte íntegrazione tra soggettí pubblící e prívati e tra servízí socialí e sanitari. Integrazíone quest'ultima che si manífesta nell'articolazione della programmazione delle aree di intervento del Píano dí Zona dove il tema della?trasversalità nella presa in carico e nella risposta alrutenza" ha da sempre assunto un'ímportanza tale da guídare nel corso deglí anní, sia le príorítà e le politiche, sia le scelte operative a lívello locale anche ai fini di una progressíva riduzíone delle disuguaglianze socialí e terrítoriali nei confrontí della salute delle persone perché sono correlate al calo o alla perdíta di salute della popolazione ín generale. Ne consegue che le aree del Píano di Zona, di fronte alle molteplici forme che può assumere íl bisogno dí una persona, sono ímpegnate a salvaguardare l'accesso generalizzato dei cittadiní alle prestazíoní dei servizí socio-assístenziali e sanitarí, per favoríre la fruízione deí servizi stessí e altresì sono ímpegnate a far emergere glí anelli debolí del sístema. Dífattí, se l'aìticolazíone della programmazione nelle aree dí íntervento da un lato consente di defíníre delle polítíche dí íntervento e progettare risposte rivolte a specifiche fasce dí popolazione, aggregate per ciclí di vita (minorí - adulti - anziani) o per problematica prevalente (disabílità salute mentale - dipendenza o abuso da sostanze), dall'altro lato questa segmentazione sí può rívelare debole perché può porre delle barriere alla presa in caríco globale della persona qualora ci sí troví dí fronte alla ?multi-problematícità" che la stessa persona può assumere contemporaneamente. Nel corso dell'anno 2013 l'area dell'lnfanzia, Adolescenza e Famiglía (IAF) è stata destinataria dí un obíettivo di budget fínalizzato alla concreta e completa defínizione di un ?cruscotto di governo" che preveda l'analísi della costruzione della mappa degli índícatori per mísurare lo stato dí salute e sicurezza della popolazíone mínorile e della famiglía. Trattasí di un'azíone pioníeristica, ínseríta ín un percorso evolutívo, poiché la produzione e valorízzazione dí indicatorí richiede tempi dí verifíca nel tempo, di confronto con íl sístema regíonale, ma anche dí una svolta culturale finalizzata alla valutazione degli esíti a sua volta proiettata verso stili di víta da conservare o cambiare. Sí prevede dí espandere tale inizíatíva anche alle altre aree dí íntervento. 40 9 2. Il quadro delle risorse economiche per la quarta annualità di intervento (anno 2014) Le manovre di finanza pubblíca nel settore sanítarío volte alla razionalizzazíone e al contenimento della spesa adottate neglí ultimi anní ed, ín partícolare, la c.d. spending review e le Leggí dí Stabilità, hanno delíneato una situazíone straordinaría di íncertezza ín ordíne al quadro economico-finanzíarío dí ríferimento per la programmazione delle attivítà ínerentí l'erogazione dei lívelli essenziali dí assistenza. Dí conseguenza, nelle more di perfezionamento del riparto delle rísorse statali, a livello regionale víene definito un"....riparto sufficientemente certo di risorse finanziarie alle Aziende del SSR Veneto, ancorchè ispirato a principi di prudenza....? trcìtto aaiia D.G.í:ì. v n. 2358/2013. Le conseguenze di tali misure dí governo della spesa sanitaria, sí ríflettono ínevitabílmente a caduta anche nella disponíbílità fínanzíaría locale per definire il quadro delle rísorse economiche per l'anno 20'l4 del Píano di Zona che, íspírata a ?principí di prudenza", è parametrata sul finanziamento della spesa sociosanítaría stanziata per l'anno 2013, tenendo conto delle disposízioní normatíve regíonalí. Per poter fare una prevísíone coerente con le risorse finanziaríe stanziate per l'anno 2013, essendo ín corso la rílevazíone dei dati dí attívítà riferita al medesímo anno, sí è rítenuto idoneo l considerare, come base dí partenza, il rendíconto consuntívo 2013, formato daí costi di fattorí produttíví (sanitari e sociali) utilizzati nel 2012, gíà consolidatí, relativí alle azíoní dí mantenímento, potenziamento e innovazione delle síngole aree di íntervento. l Proiezione delle Fonti di finanziamento per area dí intervento Tabella 1 41 9 'oº"??""'ª""??':?=':'=:":W-"-"-=?":-I Risorse per area e tipologia di intervento Tabella 2 La proíezíone è stata costruíta partendo daí costi presentí ín Azíenda e sulla base dí quanto díchíarato dai Comuní dell'A.U.L.SS. n. 6 in occasione del monítoraggío e valutazione deí píani di zona anno 2013 (datí 2012). Processo quest'ultímo che segue una logíca íncrementale andando ad alimentare sía la dímensione quantitativa, sia qualitativa delle síngole azíoní delle aree e típologie di intervento ríscontrabili nel web regionale https://sociale.regione.veneto.ít/pianidizona/admin e che sta assumendo, dí fatto, volumi di dati sempre píù consistenti e sígnífícativi dí anno ín anno. l valori economici prevísíonali espressi in euro nelle tabelle 1 e 2 andranno soggettí a delle revisíoni in relazione allo stato di avanzamento degli interventi previsti nel cíclo della programmazione del corrente anno. 42 Conferenza dei Sindaci - Azienda U.L.SS. n. 6 "Vicenza Rí-píaníficazìone Píano dí Zona 201 -l Note 1 Interventí: nella descrizione degli interventi si consiglia un livello di analiticità differente in base alla natura dell"intervento; si consiglia di descrivere le UDO (Unità di erogazione definite nella I.r. 22/2002) e i progetti a livello di singola unità di erogazione (ad esempio: ?Casa di Riposo Villa Margherita" o ?progetto anziani fragili") e di descrivere gli altri interventi (Insiemi complessi di prestazioni) a livello di tipologia d'intervento (ad esempio: "servizio sociale professionale", ?soggiorni climatici", "servizio di integrazione lavorativa", "contributi ad integrazione del reddito", ecc,). Si ricorda che nella descrizione degli interventi devono essere descritte anche le azioni di sistema. 2 Soggetto/í responsabile/í della gestíone: soggetto/i pubblico/i o privato/i che promuove/no e governa/no il servizio (ad esempio l'ente che può decidere relativamente all"erogazione del servizio, alla sua chiusura, ecc.). 3 Postí/utentí: indicare il numero di posti per le UDO (unità di offerta) e il numero di utenti previsti per I"anno 2012 per gli altri interventi (progetti di salute, ICP). Per le azioni di sistema tale dato può essere non pertinente. 4 Rísorse: indicare l'ammontare complessivo dei finanziamenti necessari alla realizzazione dell'intervento descritto previsti ad oggi per l'anno 2012, distinguendo tra finanziamenti per la gestione corrente e finanziamenti dedicati ad investimenti per I"ampliamento, il potenziamento, I"awio dell'intervento. Si intendono complessivamente sia i finanziamenti pubblici (regionali, comunali, di altra provenienza pubblica), sia i finanziamenti privati (enti privati, società e contribuzione dell'utenza). 5 Indícare ín nota la varíazíone legata all'azione descrítta: azione eliminata - azione nuova non prevista in precedenza - azione modificata rispetto alle risorse economiche previste, ai posti, al n. di utenti che si prevede di raggiungere modifica della politica di riferimento - modifica dell'ente gestore dell'intervento, ecc. 61sorísorse: risorse equivalenti che non richiedono l'investimento di risorse economiche aggiuntive. f» i», ?-=-R. <3E5 % :î ':l. r-: I?... 43
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