S.A. 14.05.2014 ******* Verbale del Senato Accademico, costituito ai sensi dell’art. 27, dello Statuto dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, pubblicato sulla G.U. Serie Generale n. 157 del 07.07.2012 ed emanato ai sensi della Legge 30 dicembre 2010 n. 240. VERBALE N° 08/2014 Seduta del 14.05.2014 Si riunisce alle ore 10,35. P = Presente A = Assente AG = Assente giustificato P - Il Magnifico Rettore, prof. Antonio Felice URICCHIO, Presidente; A AG x Rappresentanti dei Direttori di Dipartimento Macroarea n. 1 scientifica tecnologica - il prof. FRACASSI Francesco x - il prof. ALTOMARE Francesco x Macroarea n. 2 scienze biologiche, agrarie e veterinarie - il prof. MIANO Teodoro x - la prof.ssa SVELTO Maria x Macroarea n. 3 scienze mediche - il prof. BATTAGLIA Michele x 1 S.A. 14.05.2014 P - la prof.ssa SERIO Gabriella x Macroarea n. 4 scienze umanistiche - il prof. MASELLA Luigi x - la prof.ssa JACQUET Marie Thérèse x Macroarea n. 5 scienze giuridiche ed economiche - il prof. DELL’ATTI Vittorio x - il prof. DI RIENZO Massimo x Sede decentrata - il prof. NOTARNICOLA Bruno, x Rappresentanti di area scientifico-disciplinare Per i professori di I fascia - il prof. TOMA Ernesto area n. 13 (scienze economiche e statistiche) x - la prof.ssa DA MOLIN Giovanna area n. 11 (scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche) x Per i professori di II fascia - il prof. ANGELINI Leonardo area n. 2 (scienze fisiche) x - il prof. LAVIANO Rocco area n. 4 (scienze della terra) x - la prof.ssa OTRANTO Rosa area n. 10 (scienze dell’antichità, filologico-letterarie e storico artistiche) x - il prof. CRESCENZO Giuseppe area n. 7 (scienze agrarie e veterinarie) x - la prof.ssa COLUCCI Silvia Concetta area n. 5 (scienze biologiche) x Per i ricercatori - il prof. STELLA Alessandro area n. 6 (scienze mediche) x - il prof. MAVELLI Fabio area n. 3 (scienze chimiche) x 2 A AG S.A. 14.05.2014 P - il prof. CAIVANO Danilo area n. 1 (scienze matematiche e informatiche) x - il prof. CASCIONE Giuseppe area n. 14 (scienze storiche e sociali) x - il prof. STEFANI’ Paolo area n. 12 (scienze giuridiche) x A AG Rappresentanti del personale tecnico-amministrativo - il sig. POLISENO Michele x - il sig. SILECCHIA Francesco x - il sig. CAMPOBASSO Rocco x Rappresentanti degli studenti - il sig. ARDITO Vito x - il sig. DELMEDICO Pietro Paolo x - il sig. NUZZACCI Emanuele x - il sig. SECONDO Luigi x - il sig. CAVALLERA Pietro x Rappresentante dei dottorandi di ricerca - la dott.ssa STRIPPOLI Nicoletta x Partecipano senza diritto di voto: • il Pro-Rettore vicario, Prof. Angelo Tursi, che in caso di assenza o impedimento del Rettore presiede il Senato Accademico con diritto di voto; • il Direttore Generale, Avv. Gaetano Prudente, con funzioni di Segretario verbalizzante. Le attività di supporto sono assicurate dal personale del Dipartimento per il Coordinamento dell'Azione Amministrativa con le Funzioni di Governo - Area Senato Accademico. 3 S.A. 14.05.2014 Il Presidente, constatata la validità dell’adunanza, dichiara aperta la seduta. L’ordine del giorno è il seguente: − Approvazione verbale riunione del 15 aprile 2014 − Comunicazioni del Rettore I. AMMINISTRAZIONE 1. 2. 3. 4. 5. Proposta di approvazione Regolamenti didattici dei Corsi di studio ai sensi dell’art. 21 del Regolamento Didattico di Ateneo Regolamento per la disciplina dei corsi di master universitari: modifiche Regolamenti a. per l’elezione del Consiglio e del Presidente della Scuola: prima applicazione art. 53 dello Statuto b. per l’elezione del Comitato unico di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (CUG): modifica Titolo IV Regolamento ex art. 78, comma 10, dello Statuto Dottorato di ricerca: adempimenti Proposte di modifica al Codice dei Comportamenti nella Comunità accademica ai sensi degli artt. 20, lett. e) e 27, lett. f) dello stesso Codice, nonché dell’art. 21 dello Statuto: audizione del prof. Ugo Villani III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO 6. Accordo di collaborazione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro a. l’Azienda Ospedaliero-Universitaria Policlinico di Bari e la Società consortile Digamma a.r.l. b. ed il Centro di Ricerca e di Documentazione sull’ebraismo nel Mediterraneo (CeRDEM) “Cesare Colafemmina” per avvio di iniziative, progetti e programmi su temi ed ambiti di reciproco interesse e nomina rappresentante nel Comitato paritetico di gestione di cui all’art. 4 c. (Dipartimento di Scienze mediche di base, Neuroscienze ed Organi di senso) e la “School of Advanced International Studies on Applied Theoretical and non linear Methodologies of Physics” di Bari Convenzione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro a. la CISL Puglia Basilicata e Innovazione Apprendimento Lavoro (IAL) Puglia s.r.l. Impresa sociale e nomina referente ai sensi dell’art. 2 b. e l’Associazione culturale ricreativa l’IDEA e nomina componenti ai sensi dell’art. 4 Lettera d’intenti per Accordo di Collaborazione tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e Faculty of Law, Pavol Jozef Šafárik University in Košice – Slovakia nell’ambito del programma Erasmus+ 7. 8. VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO 9. Museo Orto Botanico: proposta di modifica allo Statuto 10. Mobilità di docenti tra Dipartimenti: richiesta prof. Roberto Cortellazzi 11. Proposta di Costituzione del Centro Interuniversitario “L’Altro Diritto. Centro di Ricerca Interuniversitario su Carcere, Devianza, Marginalità e Governo delle Migrazioni” (Adir) 4 S.A. 14.05.2014 VII. PERSONALE 12. Posto professore di ruolo di I fascia “Cardiologia”: esecuzione sentenza Consiglio di Stato 13. Nulla osta insegnamenti fuori sede VIII. FINANZA CONTABILITA’ E BILANCIO 14. Criteri di riparto fondi docenza a contratto - Varie ed eventuali Nel corso della seduta alcuni componenti sono entrati nella sala di riunione, altri se ne sono allontanati senza che sia mai venuto a mancare il numero legale ai fini della validità dell'adunanza. Con il consenso unanime dei senatori presenti, ha presenziato alla odierna riunione, in relazione alle proposte di delibera di rispettiva competenza, al fine di fornire, ove necessario, puntuale supporto istruttorio alle delibazioni del Senato Accademico, il Dirigente dei Dipartimenti amministrativi Risorse Umane e Organizzazione e per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne, dott.ssa P. Rutigliani. Su invito del Rettore, ha inoltre presenziato alla riunione il Capo di Gabinetto del Rettore, dott. Raffale Elia. 5 S.A. 14.05.2014/apprverb APPROVAZIONE VERBALE RELATIVO ALLA SEDUTA DEL 15.04.2014 Il Rettore sottopone all’approvazione del Senato Accademico il verbale relativo alla riunione del 15.04.2014. Il Senato Accademico, con l’astensione degli assenti alla suddetta riunione, approva il verbale relativo alla succitata seduta. 6 S.A. 14.05.2014/comunic. COMUNICAZIONI DEL RETTORE Il Rettore dà lettura della seguente comunicazione, allegata al presente verbale con il numero 1, già posta a disposizione dei senatori: A) nota prot. n. 11757 del 30.04.2014, da parte del Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Stefania Giannini, assunta al prot. gen. con il n. 34740 del 12.05.2014, concernente il conferimento del titolo di Professore Emerito al prof. Renato Quadrato, già ordinario del SSD IUS/18 – Diritto Romano e Diritti dell’Antichità – presso la Facoltà di Giurisprudenza di questa Università, riservandosi di contattare personalmente il suddetto docente per esprimergli le più sentite congratulazioni per il prestigioso riconoscimento. Entra, alle ore 10,40, il prof. Notarnicola. Chiede ed ottiene la parola il sig. Campobasso, il quale, nel richiamare la delibera assunta da questo Consesso, in data 06.05.2014, in ordine a “Piano triennale 2013/2015 per la programmazione del personale (D.lgs n. 49/2012 e Nota MIUR n. 21381 del 17.10.2013)”, chiede conferma circa l’applicabilità dei criteri ivi individuati, nell’ambito della programmazione triennale del personale 2013/2015, ponendo la questione concernente la definizione, relativamente a detta programmazione, del rapporto dimensionale personale tecnico-amministrativo a tempo indeterminato/personale docente, giusto art. 4 del D. Lgs. n. 49/2012. Il Rettore, nel confermare, come precisato nella succitata delibera, che i criteri di che trattasi si applicheranno “innanzitutto ai fini dell’utilizzo delle risorse disponibili dal “Piano straordinario 2012-2013 per la chiamata di professori di seconda fascia”, anno 2013 e, quindi, ai fini dell’utilizzo delle risorse di P.O. di cui alla dotazione ordinaria, ferme restando, per queste ultime, le precedenti ovvero le ulteriori determinazioni nel rispetto dei vincoli normativi in materia di programmazione del reclutamento del personale docente e tecnico-amministrativo”, ricorda che, nel corso del dibattito sull’argomento de quo, avendo constatato, ad una certa ora, l’uscita dei rappresentanti del personale tecnicoamministrativo dalla sala di riunione, venne ravvisata l’opportunità di rinviare ad una successiva riunione l’approfondimento della problematica concernente la definizione del citato rapporto dimensionale. 7 S.A. 14.05.2014/comunic. Egli, a tal proposito, riferisce che il Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 12.05.2014, nel prendere atto di quanto deliberato da questo Consesso nella materia di che trattasi, nella riunione del 30.04/06.05.2014, ha deliberato di “rinviare ogni determinazione in merito alla prossima adunanza prevista per il giorno 19.05.2014, nelle more che il Senato Accademico formuli apposita proposta in ordine alla dimensione del rapporto tra personale tecnico amministrativo e personale docente nell’ambito della programmazione triennale del personale 2013/2015”, accogliendo, altresì, “la proposta del Senato Accademico relativa alla costituzione di una apposita Commissione per il monitoraggio dei meccanismi applicativi dei criteri di che trattasi, suggerendone la composizione paritetica ed ha rinviato la individuazione dei componenti di competenza alla prevista riunione del 19.5.2014.” Egli, quindi, nell’informare in ordine all’incontro, svoltosi nella giornata di ieri, con gli altri Rettori delle Università pugliesi, nel corso del quale è stata approfondita, tra le altre, la tematica concernente la programmazione del reclutamento del personale, confrontando le scelte operate dai vari Atenei in merito ai criteri programmatori adottati, comunica che in sede CRUI è stata delineata, in linea di massima, la tempistica delle procedure concorsuali ai fini dell’utilizzo delle risorse disponibili rivenienti dal Piano straordinario associati, con l’indicazione degli accorgimenti tecnici più opportuni per ottimizzare la fase di emanazione dei bandi – fissando termini ristretti per le eventuali rinunce o ricusazioni, nonché per la durata dei lavori della commissione esaminatrice – sempre che non sopravvenga l’auspicato accoglimento da parte del MIUR della richiesta presentata dal Presidente della CRUI di proroga al 31.03.2015 della scadenza, di cui all’art. 3 del Decreto Interministeriale 28 dicembre 2012, ai fini del predetto utilizzo. Egli, altresì, nel delineare i passaggi successivi alla pronuncia del Consiglio di Amministrazione in ordine ai criteri programmatori, attraverso le deliberazioni dei Dipartimenti e degli Organi di Governo per la messa a concorso dei posti di professore di II fascia, ravvisa l’opportunità di rinviare alla riunione straordinaria, fissata per il giorno 19.05.2014, l’esame della problematica concernente la formulazione di un’apposita proposta in merito alla dimensione del rapporto tra personale tecnico amministrativo e personale docente nell’ambito della programmazione triennale del personale 2013/2015, mentre invita i presenti a voler manifestare l’eventuale disponibilità a far parte della succitata “commissione paritetica SA/CdA per il monitoraggio dei meccanismi applicativi dei criteri di programmazione del reclutamento del personale docente e di verifica degli aspetti agli stessi connessi”. 8 S.A. 14.05.2014/comunic. Il prof. Miano manifesta la disponibilità a farne parte, mentre il prof. Caivano chiede che vi partecipi un ricercatore, proponendo il prof. Stefanì. Il Senato Accademico, unanime, delibera di nominare i proff. T. Miano e P. Stefanì quali componenti di propria competenza della Commissione de qua. Ottenuta la parola, il prof. Stefanì manifesta il proprio disappunto per le dichiarazioni pronunciate dal Ministro Giannini in merito al sistema universitario generale ed i riferimenti fatti in particolare a questa Università, nell’intervista del 12.05.2014, resa al quotidiano L’Espresso, che minano nel profondo il rapporto tra Ministero ed Atenei, caldeggiando un comunicato stampa di risposta nel quale il Rettore ribadisca l’apprezzamento verso la comunità universitaria barese. Il Rettore sottolinea l’opportunità, in questa fase di incertezza e considerato il delicato contesto di riferimento, di non alimentare controproducenti forme di conflitto con l’Istituzione di vertice. Il Senato Accademico prende nota. 9 S.A. 14.05.2014/p.1 I. AMMINISTRAZIONE PROPOSTA DI APPROVAZIONE REGOLAMENTI DIDATTICI DEI CORSI DI STUDIO AI SENSI DELL’ART. 21 DEL REGOLAMENTO DIDATTICO DI ATENEO Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Divisione per la Didattica - Area Offerta Formativa, che il prof. Di Rienzo, in qualità di Delegato del Rettore alla didattica, illustra nel dettaglio, fornendo ulteriori chiarimenti in merito: “”L’Area ricorda che il Regolamento Didattico di Ateneo, emanato con Decreto rettorale n. 4318 del 12 novembre 2013, adeguato al nuovo Statuto di Ateneo, all’art.21 prevede che il Regolamento didattico del corso di studi, formulato, su proposta dei Consigli di corso di Studio/Classe/Interclasse, dal Dipartimento responsabile previo parere degli eventuali Dipartimenti associati, è approvato dal Senato Accademico (che ne cura il controllo di legittimità e merito nella forma della eventuale richiesta di riesame), previo parere favorevole del Consiglio di Amministrazione ed è emanato con decreto del Rettore. L’ufficio rappresenta che nelle more dell’adozione del programma U-GOV, che prevede al suo interno un formato unico per la redazione dei Regolamenti dei corsi di studio, è stato fornito ai Coordinatori degli stessi, nonché ai Direttori di Dipartimento, uno schema “tipo” di regolamento al fine di agevolarne la elaborazione. Con nota del 11/4/2014 i Coordinatori dei corsi di studio sono stati invitati, quindi, a far pervenire i regolamenti didattici dei corsi di propria competenza. Considerata la tempistica e considerato altresì che si tratta di una prima applicazione di quanto previsto nel Regolamento didattico di Ateneo, l’Ufficio ha accertato che, in linea di massima, i regolamenti dei corsi di studio pervenuti entro il 9 maggio c.a., rispettano i contenuti del format inviato, tenendo inoltre presente che tali regolamenti possono essere integrati e/o modificati in un momento successivo. L’Ufficio comunica, inoltre, che è pervenuta una nota del Presidente della Scuola di Medicina datata 12 maggio 2014 con allegato un decreto di pari data dello stesso Presidente, emanato a seguito delle indicazioni della Commissione paritetica della Scuola di Medicina, assunte nella riunione del 7 maggio 2014, e contenente i dati di completamento delle schede SUA-CDS dell’a.a. 2014/2015 nonché le decisioni emerse per quanto concerne i regolamenti dei corsi di studio. In relazione a quest’ultimo argomento la Commissione paritetica della Scuola di Medicina considerata l’impossibilità di convocare i rispettivi Consigli di corso di studi, a causa della ristrettezza dei tempi, nonché del perdurare dello stato di agitazione del corpo docente per la mancata applicazione del lodo arbitrale, ha ratificato la proposizione dei regolamenti dei corsi di laurea da inserire nella scheda SUA-CDS riconfermando quelli vigenti dal 2011, “ciascuno recante in aggiunta la specifica menzione di tutte le variazioni intercorse fino ad oggi, già approvate dal Consiglio della Scuola e dal Senato Accademico”. Il Prof. Livrea ha esposto, inoltre, che la mancata applicazione del “lodo Arbitrale” sta creando temi di rilevante preoccupazione anche per la presentazione dell’offerta didattica 10 S.A. 14.05.2014/p.1 a seguito della rinuncia da parte di ricercatori e docenti di I e II fascia ad assumere carichi didattici oltre i compiti istituzionali. La principale conseguenza di tale situazione è costituita “dalla rinuncia alla ricopertura della quasi totalità degli insegnamenti dei corsi di studio attivati a Taranto. I docenti di riferimento di corsi di studio omologhi con sede multipla sono sufficienti per numero e ruolo a soddisfare i criteri di accreditamento per il numero degli studenti previsto a Taranto, tuttavia per tali corsi di studio viene a mancare il requisito previsto dall’art.2 del D.I. 19/02/2009 che richiede la copertura da parte di docenti universitari del 50% degli insegnamenti”. Il blocco per il 2014/2015 dell’offerta formativa della Scuola di Medicina presso la sede di Taranto è “in assoluta controtendenza rispetto alla politica di consolidamento dell’offerta formativa delle lauree sanitarie perseguita e raggiunta nell’ultimo triennio. L’ampliamento dell’offerta formativa con 9 corsi aggiuntivi rispetto all’offerta 2011/2012 è stata solo un iniziale compenso allo sfavorevole dato che vede la Regione Puglia ultima in Italia per numero di immatricolati/ milione di abitanti rispetto alla media del paese. Inoltre per la sede di Taranto la mancata attivazione dei corsi di laurea sanitaria 2014/2015 suonerebbe del tutto discrepante rispetto all’Accordo tra Ministero della Difesa e Regione Puglia per la cooperazione in tema di sanità pubblica”. La chiusura dei corsi di laurea sanitaria a Taranto, pur rimanendo immutato il numero delle immatricolazioni per l’a.a. 2014/2015, comporterà lo spostamento di tutti gli studenti in altre sedi dove è attivato il corso omologo, con conseguenti problemi logistici e amministrativi nonché sulla ricettività della sede. Per i suddetti motivi il Prof. Livrea ha chiesto che gli Organi Accademici sollecitino una proroga da parte del MIUR per il completamento delle sezioni delle schede SUA-CdS con l’inserimento dei nominativi dei docenti ad oggi rinunciatari sul polo Jonico, i cui carichi didattici sono indicati nella SUA-CDS come ricopribili da “docenti fittizi”, auspicando che le motivazioni alla base delle citate rinunce possano trovare a breve adeguate soluzioni, salvaguardando la continuità dell’offerta formativa. Inoltre si segnala che il Dipartimento di Scienze della Terra e geoambientali ha fatto pervenire il regolamento didattico del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali classe LMR/02, approvato dalla Commissione paritetica di Dipartimento. L’Ufficio ricorda che l’attivazione di detto corso è, allo stato attuale, subordinata al parere della Commissione mista MIBAC-MIUR che ad oggi non si è ancora pronunciata circa l’accreditamento della struttura. La prossima riunione di detta Commissione è prevista, presumibilmente, a metà maggio, in tempo non utile, quindi, per la chiusura delle schede SUA-cds, per cui ne conseguirebbe l’impossibilità di attivare per l’a.a. 2014/2015 il su citato corso di laurea magistrale. A tale proposito sono state inviate una nota al Ministero, all’ANVUR e alla Commissione MIBAC-MIUR, da parte del Magnifico Rettore, e una nota all’ANVUR, da parte del Dipartimento di Scienze della Terra e geoambientali, Prof. Luigia Sabbatini, con le quali è stato chiesto di chiarire se tutto l’iter seguito fino a questo momento, nell’ipotesi la Commissione non esprima per tempo il suo parere, debba essere considerato nullo, e quindi riproposto ex novo per l’a.a. 2015/2016. L’ANVUR, da parte sua, ha assicurato che “i pareri già espressi da ANVUR e CUN restano validi e che la scheda SUA-CdS resta ‘congelata’ per cui non deve esserne elaborata una nuova per il prossimo anno accademico 2015/2016”. 11 S.A. 14.05.2014/p.1 Il Consiglio del Dipartimento di Scienze della terra e geoambientali ha deliberato, inoltre, in data 30 aprile 2014 , contrariamente a quanto stabilito nella riunione del 23/1/2014, e successivamente deliberato dal Senato Accademico del 28/1/2014 nonché dal Consiglio di Amministrazione del 30/1/2014, che non sarà attivato per l’A.A. 2014/2015 il corso di laurea magistrale LM/11 in Scienza per la diagnostica e conservazione dei beni culturali anche nel caso in cui permanga l’impossibilità di attivare per lo stesso anno accademico il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali LMR/02. Si riporta di seguito l’elenco dei Dipartimenti e dei corsi di laurea che hanno predisposto il regolamento didattico del corso di studi, precisando che il Dipartimento di Fisica non ha fatto pervenire il regolamento didattico del corso di laurea in Scienza dei Materiali Cl. L-30 e il Dipartimento di Chimica non ha inoltrato quello del corso di laurea magistrale in Scienza e Tecnologia dei Materiali – Cl. LM-53. DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA – Approvati dal Consiglio di Dipartimento del 28/4/2014 Laurea in Scienze Biologiche Cl. L-13 Laurea in Scienze della Natura Cl. L-32 Laurea Magistrale in Biologia Ambientale Cl. LM-6 Laurea Magistrale in Scienze della Natura Cl. LM-60 DIPARTIMENTO DI BIOSCIENZE, BIOTECNOLOGIE E BIOFARMACEUTICA – Approvati dal Consiglio di Dipartimento del 24/4/2014 Laurea in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche Cl. L-2 Laurea in Biotecnologie per l’Innovazione di processi e di prodotti Cl. L-2 Laurea Magistrale in Biotecnologie Industriali e Ambientali Cl. LM-8 Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche e Medicina Molecolare Cl. LM-9 Laurea Magistrale in Scienze Biosanitarie Cl. LM-6 Laurea Magistrale in Biologia Cellulare e Molecolare Cl. LM-6 DIPARTIMENTO DI CHIMICA - Approvati dal Consiglio di Dipartimento del 23/4/2014 Laurea in Chimica - Cl. L-27 Laurea in Scienze Ambientali Cl. L-32 Laurea magistrale in Scienze Chimiche – Cl. LM-54 – DIPARTIMENTO DI FARMACIA – SCIENZE DEL FARMACO – Approvati dal Consiglio di Dipartimento del 28/4/2014 Laurea in Scienze e tecnologie erboristiche e dei prodotti per la salute Cl. L-29 Laurea magistrale a ciclo unico in Chimica e tecnologia farmaceutiche- Cl. LM-13 Laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia Cl. LM-13 DIPARTIMENTO DI FILOSOFIA, LETTERATURA, STORIA E SCIENZE SOCIALI (FLESS) – Approvati dal Consiglio di Dipartimento del 28/4/2014 Interclasse in “Scienze storiche e della documentazione storica” LM-5& LM-84 12 S.A. 14.05.2014/p.1 Laurea in Filosofia – Cl. L-5 Laurea in Storia e Scienze Sociali – Cl. L-42 Laurea Magistrale in Scienze Filosofiche – Cl. LM-78 DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA – Approvati dal Consiglio di Dipartimento del 23/4/2014 Laurea in Scienze dei Servizi Giuridici Cl. L-14 Laurea in Scienze dei Servizi Giuridici d’Impresa Cl. L-14 Laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza (già Giurisprudenza di Impresa) Cl. LMG/01 Laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza cl. LMG/01 DIPARTIMENTO DI INFORMATICA – Approvati dal Consiglio di Dipartimento del 16/4/2014 Laurea in Informatica Cl. L-31 Laurea in Informatica e Comunicazione Digitale – sede Taranto Cl. L-31 Laurea in Informatica e Tecnologie per la Produzione del Software Cl. L-31 Laurea Magistrale in Informatica Cl. LM-18 DIPARTIMENTO INTERUNIVERSITARIO DI FISICA – Approvati dal Consiglio di Dipartimento del 4/4/2014 Laurea in Fisica Cl. L-30 Laurea Magistrale in Fisica Cl. LM-17 DIPARTIMENTO JONICO IN “SISTEMI GIURIDICI ED ECONOMICI DEL MEDITERRANEO: SOCIETÀ. AMBIENTE, CULTURE – Approvati dal Consiglio di Dipartimento del 3/4/2014 Laurea in Economia e Amministrazione delle Aziende – Cl. L-18 Laurea in Scienze e gestione delle attività marittime Cl. L-28 Laurea Magistrale in Strategia d’Impresa e Management – Cl. LM-77 Laurea Magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza – Cl. LMG/01 DIPARTIMENTO DI LETTERE, LINGUE ARTI, ITALIANISTICA E CULTURE COMPARATE Approvati dal Consiglio di Dipartimento del 29/4/2014 Laurea in Culture delle Lingue Moderne e del Turismo Cl. L-11 Laurea in Comunicazione Linguistica e Interculturale Cl. L-12 Laurea in Lettere Cl. L-10 Laurea Magistrale in Filologia Moderna Cl. LM-14 Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo Cl. LM-65 Laurea Magistrale in Storia dell’Arte Cl. LM-89 Laurea Magistrale in Lingue e Letterature Moderne – Cl. LM-37 Laurea Magistrale in Traduzione Specialistica – Cl. LM-94 DIPARTIMENTO DI MATEMATICA – Approvati dal Consiglio di Dipartimento del 2/4/2014 13 S.A. 14.05.2014/p.1 Laurea in Matematica Cl. L-35 Laurea Magistrale in Matematica Cl. LM-40 DIPARTIMENTO DI MEDICINA VETERINARIA – Approvati dal Consiglio di Dipartimento del 4/4/2014 Laurea in Scienze Animali e Produzioni Alimentari Cl. L-38 Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina Veterinaria Cl. LM-42 Laurea Magistrale in Igiene e Sicurezza degli Alimenti di Origine Animale Cl. LM-86 DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRO-AMBIENTALI E TERRITORIALI – Approvati dal Consiglio di Dipartimento del 20/3/2014 Laurea in Tutela e Gestione del Territorio e del Paesaggio Agro-Forestale Cl. L-25 Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie Cl. L-25 Laurea Magistrale Interclasse LM-73 & LM-69 in Gestione e Sviluppo Sostenibile dei Sistemi Rurali Mediterranei DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE E METODI MATEMATICI – Approvati dal Consiglio di Dipartimento del 30/4/2014 Laurea in Economia e Commercio Cl. L-33 Laurea in Scienze Statistiche Cl. L-41 Laurea Magistrale in Economia e Strategie per i Mercati Internazionali Cl. LM-56 Laurea Magistrale in Economia e Commercio Cl. LM-56 Laurea Magistrale in Statistica e Metodi per l’Economia e la Finanza Cl. LM-83 DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE – Approvati dal Consiglio di Dipartimento del 28/4/2014 Laurea in Scienze dell’Amministrazione Pubblica e Privata Cl. L-16 Laurea in Scienze del Servizio Sociale Cl. L-39 Laurea in Scienze Politiche Relazioni Internazionali e studi europei Cl. L-36 Laurea Magistrale in Relazioni Internazionali Cl. LM-52 Laurea Magistrale in Scienze delle Amministrazioni Cl. LM-63 Laurea Magistrale in Progettazione delle Politiche di Inclusione Sociale Cl. LM-87 DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL SUOLO, DELLA PIANTA E DEGLI ALIMENTI – Approvati dal Consiglio di Dipartimento del 28/3/2014-24/4/2014 Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari Cl. L-26 Laurea Magistrale in Medicina delle Piante Cl. LM-69 Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari Cl. LM-70 Laurea Magistrale in Biotecnologie per la qualità e la Sicurezza dell’Alimentazione Cl.LM-7 DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL’ANTICHITÀ E DEL TARDO ANTICO – Approvati dal Consiglio di Dipartimento del 23/4/2014 Laurea in Scienze dei Beni Culturali Cl. L-1 Laurea in Scienze dei Beni Culturali per il Turismo – sede Taranto Cl. L-1 14 S.A. 14.05.2014/p.1 Laurea Magistrale in Filologia, Letteratura e Storia dell’Antichità Cl. LM-15 Laurea Magistrale in Archeologia Cl. LM-2 DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, PSICOLOGIA, COMUNICAZIONE - Approvarti dal Consiglio di Dipartimento del 16/4/2014 Laurea magistrale interclasse in Formazione e Gestione delle Risorse Umane Cl. LM51&LM-57 Laurea in Scienze dell’educazione e della formazione Cl. L-19 Laurea in Scienze della Comunicazione Cl. L-20 Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche Cl. L-24 Laurea Magistrale in Scienze dell’Informazione Editoriale Pubblica e Sociale Cl. LM-19 Laurea Magistrale in Psicologia Clinica Cl. LM-51 Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche Cl. LM-85 Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria Cl. LM-85 BIS DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA E GEOAMBIENTALI – Approvati dal Consiglio di Dipartimento del 30/4/2014 Laurea in Scienze Geologiche Cl. L-34 Interclasse laurea Magistrale in Scienze Geologiche e Geofisiche Cl. LM-74&LM-79 Laurea Magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali (abilitante ai sensi del D.Lgs n.42/2004) Cl. LMR/02 DIPARTIMENTO STUDI AZIENDALI E GIUSPRIVATISTICI- Approvati dal Consiglio di Dipartimento dell’8 /04/ 2014 Laurea in Economia Aziendale Cl. L-18 Laurea in Economia Aziendale sede di Brindisi Cl. L-18 Laurea in Marketing e Comunicazione d’Azienda Cl. L-18 Laurea Magistrale in Marketing Cl. LM-77 Laurea Magistrale in Economia e Management Cl. LM-77 Laurea Magistrale in Economia e Gestione delle aziende e dei Servizi Turistici Cl. LM56 Laurea Magistrale in Consulenza Professionale per le Aziende Cl. LM-77 L’Area informa altresì che in relazione alla programmazione locale agli accessi, i direttori di Dipartimento sono stati invitati ad inviare le delibere adottate dai rispettivi Consigli, con le quali sono stati previsti gli accessi ai sensi dell’art.2 comma 1, lett ab) della L.264/99, così come indicati nell’elenco sotto riportato. L’Ufficio inoltre precisa che, alla luce di quanto deliberato dal Consiglio del Dipartimento di Scienze della terra e geoambientali, e a parziale rettifica di quanto deliberato dal Consiglio di Amministrazione e dal Senato Accademico rispettivamente nelle sedute del 30 e 28 gennaio 2014, l’offerta formativa di questo Ateneo, qualora risulti confermata la non attivazione del corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali Cl. LMR/02, per l’a.a. 2014/2015 consta di n.111 corsi come di seguito specificati, distinti per Dipartimento: DIPARTIMENTO DI BIOLOGIA 15 S.A. 14.05.2014/p.1 Laurea in Scienze Biologiche Cl. L-13* Laurea in Scienze della Natura Cl. L-32 Laurea Magistrale in Biologia Ambientale Cl. LM-6 Laurea Magistrale in Scienze della Natura Cl. LM-60 * Corso a programmazione locale DIPARTIMENTO DI BIOSCIENZE, BIOTECNOLOGIE E BIOFARMACEUTICA Laurea in Biotecnologie Mediche e Farmaceutiche Cl. L-2* Laurea in Biotecnologie per l’Innovazione di processi e di prodotti Cl. L-2* Laurea Magistrale in Biotecnologie Industriali e Ambientali Cl. LM-8 Laurea Magistrale in Biotecnologie Mediche e Medicina Molecolare Cl. LM-9 Laurea Magistrale in Scienze Biosanitarie Cl. LM-6 Laurea Magistrale in Biologia Cellulare e Molecolare Cl. LM-6 * Corso a programmazione locale DIPARTIMENTO DI CHIMICA Laurea in Chimica - Cl. L-27* Laurea in Scienze Ambientali Cl. L-32 Laurea magistrale in Scienza e Tecnologia dei Materiali – Cl. LM-53 Laurea magistrale in Scienze Chimiche – Cl. LM-54 * Corso a programmazione locale DIPARTIMENTO DI FARMACIA – SCIENZE DEL FARMACO Laurea in Scienze e tecnologie erboristiche e dei prodotti per la salute Cl. L-29* Laurea magistrale a ciclo unico in Chimica e tecnologia farmaceutiche- Cl. LM-13* Laurea magistrale a ciclo unico in Farmacia Cl. LM-13* * Corso a programmazione locale DIPARTIMENTO DI FILOSOFIA, LETTERATURA, STORIA E SCIENZE SOCIALI (FLESS) Interclasse in “Scienze storiche e della documentazione storica” LM-5& LM-84 Laurea in Filosofia – Cl. L-5 Laurea in Storia e Scienze Sociali – Cl. L-42 Laurea Magistrale in Scienze Filosofiche – Cl. LM-78 DIPARTIMENTO DI GIURISPRUDENZA Laurea in Scienze dei Servizi Giuridici Cl. L-14 Laurea in Scienze dei Servizi Giuridici d’Impresa Cl. L-14 16 S.A. 14.05.2014/p.1 Laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza (già Giurisprudenza di Impresa) Cl. LMG/01 Laurea magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza cl. LMG/01 DIPARTIMENTO DI INFORMATICA Laurea in Informatica Cl. L-31 Laurea in Informatica e Comunicazione Digitale – sede Taranto Cl. L-31 Laurea in Informatica e Tecnologie per la Produzione del Software Cl. L-31 Laurea Magistrale in Informatica Cl. LM-18 DIPARTIMENTO INTERUNIVERSITARIO DI FISICA Laurea in Fisica Cl. L-30 Laurea in Scienza dei Materiali Cl. L-30 Laurea Magistrale in Fisica Cl. LM-17 DIPARTIMENTO JONICO IN “SISTEMI GIURIDICI ED ECONOMICI DEL MEDITERRANEO: SOCIETÀ. AMBIENTE, CULTURE Laurea in Economia e Amministrazione delle Aziende – Cl. L-18 Laurea in Scienze e gestione delle attività marittime Cl. L-28 Laurea Magistrale in Strategia d’Impresa e Management – Cl. LM-77 Laurea Magistrale a ciclo unico in Giurisprudenza – Cl. LMG/01 DIPARTIMENTO DI LETTERE, LINGUE ARTI, ITALIANISTICA E CULTURE COMPARATE Laurea in Culture delle Lingue Moderne e del Turismo Cl. L-11 Laurea in Comunicazione Linguistica e Interculturale Cl. L-12 Laurea in Lettere Cl. L-10 Laurea Magistrale in Filologia Moderna Cl. LM-14 Laurea Magistrale in Scienze dello Spettacolo Cl. LM-65 Laurea Magistrale in Storia dell’Arte Cl. LM-89 Laurea Magistrale in Lingue e Letterature Moderne – Cl. LM-37 Laurea Magistrale in Traduzione Specialistica – Cl. LM-94 DIPARTIMENTO DI MATEMATICA Laurea in Matematica Cl. L-35 Laurea Magistrale in Matematica Cl. LM-40 DIPARTIMENTO DI MEDICINA VETERINARIA Laurea in Scienze Animali e Produzioni Alimentari Cl. L-38 Laurea Magistrale a ciclo unico in Medicina Veterinaria Cl. LM-42** Laurea Magistrale in Igiene e Sicurezza degli Alimenti di Origine Animale Cl. LM-86 ** Corso a programmazione nazionale DIPARTIMENTO DI SCIENZE AGRO-AMBIENTALI E TERRITORIALI 17 S.A. 14.05.2014/p.1 Laurea in Tutela e Gestione del Territorio e del Paesaggio Agro-Forestale Cl. L-25* Laurea in Scienze e Tecnologie Agrarie Cl. L-25* Laurea Magistrale Interclasse LM-73 & LM-69 in Gestione e Sviluppo Sostenibile dei Sistemi Rurali Mediterranei * Corso a programmazione locale DIPARTIMENTO DI SCIENZE ECONOMICHE E METODI MATEMATICI Laurea in Economia e Commercio Cl. L-33 Laurea in Scienze Statistiche Cl. L-41 Laurea Magistrale in Economia e Strategie per i Mercati Internazionali Cl. LM-56 Laurea Magistrale in Economia e Commercio Cl. LM-56 Laurea Magistrale in Statistica e Metodi per l’Economia e la Finanza Cl. LM-83 DIPARTIMENTO DI SCIENZE POLITICHE Laurea in Scienze dell’Amministrazione Pubblica e Privata Cl. L-16 Laurea in Scienze del Servizio Sociale Cl. L-39 Laurea in Scienze Politiche Relazioni Internazionali e studi europei Cl. L-36 Laurea Magistrale in Relazioni Internazionali Cl. LM-52 Laurea Magistrale in Scienze delle Amministrazioni Cl. LM-63 Laurea Magistrale in Progettazione delle Politiche di Inclusione Sociale Cl. LM-87 DIPARTIMENTO DI SCIENZE DEL SUOLO, DELLA PIANTA E DEGLI ALIMENTI Laurea in Scienze e Tecnologie Alimentari Cl. L-26 * Laurea Magistrale in Medicina delle Piante Cl. LM-69 Laurea Magistrale in Scienze e Tecnologie Alimentari Cl. LM-70 Laurea Magistrale in Biotecnologie per la qualità e la Sicurezza dell’Alimentazione Cl. LM-7 * Corso a programmazione locale DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELL’ANTICHITÀ E DEL TARDO ANTICO Laurea in Scienze dei Beni Culturali Cl. L-1 Laurea in Scienze dei Beni Culturali per il Turismo – sede Taranto Cl. L-1 Laurea Magistrale in Filologia, Letteratura e Storia dell’Antichità Cl. LM-15 Laurea Magistrale in Archeologia Cl. LM-2 DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA FORMAZIONE, PSICOLOGIA, COMUNICAZIONE Laurea magistrale interclasse in Formazione e Gestione delle Risorse Umane Cl. LM51&LM-57* Laurea in Scienze dell’educazione e della formazione Cl. L-19* Laurea in Scienze della Comunicazione Cl. L-20* Laurea in Scienze e Tecniche Psicologiche Cl. L-24* Laurea Magistrale in Scienze dell’Informazione Editoriale Pubblica e Sociale Cl. LM-19 18 S.A. 14.05.2014/p.1 Laurea Magistrale in Psicologia Clinica Cl. LM-51* Laurea Magistrale in Scienze Pedagogiche Cl. LM-85* Laurea Magistrale a ciclo unico in Scienze della Formazione Primaria Cl. LM-85 BIS** * Corso a programmazione locale ** Corso a programmazione nazionale DIPARTIMENTO DI SCIENZE DELLA TERRA E GEOAMBIENTALI Laurea in Scienze Geologiche Cl. L-34 Interclasse laurea Magistrale in Scienze Geologiche e Geofisiche Cl. LM-74&LM-79 DIPARTIMENTO STUDI AZIENDALI E GIUSPRIVATISTICI Laurea in Economia Aziendale Cl. L-18 Laurea in Economia Aziendale sede di Brindisi Cl. L-18 Laurea in Marketing e Comunicazione d’Azienda Cl. L-18 Laurea Magistrale in Marketing Cl. LM-77 Laurea Magistrale in Economia e Management Cl. LM-77 Laurea Magistrale in Economia e Gestione delle aziende e dei Servizi Turistici Cl. LM56 Laurea Magistrale in Consulenza Professionale per le Aziende Cl. LM-77 SCUOLA DI MEDICINA Laurea in assistenza sanitaria (abilitante alla professione sanitaria di assistente sanitario) classe L/SNT4** Laurea in dietistica (abilitante alla professione sanitaria di dietista) - classe L/SNT3** Laurea in educazione professionale (abilitante alla professione sanitaria di educatore professionale) classe L/SNT2** Laurea in fisioterapia (abilitante alla professione sanitaria di fisioterapista) – classe L/SNT2** Laurea in igiene dentale (abilitante alla professione sanitaria di igienista dentale) classe L/SNT3** Laurea in infermieristica (abilitante alla professione sanitaria di infermiere) classe L/SNT1** Laurea in logopedia (abilitante alla professione sanitaria di logopedista) classe L/SNT2** Laurea in ortottica ed assistenza oftalmologica (abilitante alla professione sanitaria di ortottista ed assistente di oftalmologia) - classe L/SNT2** Laurea in ostetricia (abilitante alla professione sanitaria di ostetrica/o) –classe L/SNT1** Laurea in tecnica della riabilitazione psichiatrica (abilitante alla professione sanitaria di tecnico della riabilitazione psichiatrica) - classe L/SNT2** Laurea in tecniche audioprotesiche (abilitante alla professione sanitaria di audioprotesista) - classe L/SNT3** Laurea in tecniche della prevenzione nell’ambiente e nei luoghi di lavoro(abilitante alla professione sanitaria di tecnico della prevenzione nell’ambiente nei luoghi di lavoro) classe L/SNT4** Laurea in tecniche di laboratorio biomedico (abilitante alla professione sanitaria di tecnico di laboratorio biomedico) - classe L/SNT3** 19 S.A. 14.05.2014/p.1 Laurea in tecniche di neurofisiopatologia (abilitante alla professione sanitaria di tecnico di neurofisiopatologia) - classe L/SNT3** Laurea in scienze delle attività motorie e sportive – classe L-22* Laurea magistrale in scienze delle professioni sanitarie della prevenzione classe LM/SNT4** Laurea magistrale a ciclo unico in odontoiatria e protesi dentaria –classe LM-46** Laurea in Tecniche audiometriche Cl. L/SNT3 – sede Bari Policlinico** Laurea in Tecniche di Fisiopatologia cardiocircolatoria e perfusione cardiovascolare Cl. L/SNT3– sede Bari Policlinico** Laurea in Tecniche di Radiologia Medica per immagini e Radioterapia Cl. L/SNT3** Laurea magistrale in scienze infermieristiche e ostetriche – classe LM/SNT1** Laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia - classe LM-41** Laurea magistrale a ciclo unico in medicina e chirurgia ( in lingua inglese) –classe LM41** *Corso a programmazione locale ** corso a programmazione nazionale”” In particolare, il prof. Di Rienzo, nel richiamare quanto espresso nella relazione istruttoria in ordine ai Regolamenti didattici dei corsi di studio, con particolare riferimento alla soluzione di compromesso individuata per quelli di area medica - per i quali si propone l’inserimento nelle schede SUA-CdS, secondo quanto disposto dal Presidente della Scuola di Medicina con decreto del 12 maggio 2014, riconfermando quelli vigenti dal 2011 “ciascuno recante in aggiunta la specifica menzione di tutte le variazioni intercorse fino ad oggi, già approvate dal Consiglio della Scuola e dal Senato Accademico” - informa circa il monitoraggio in corso sull’andamento della compilazione delle schede SUA-CdS, ricordando l’importanza del relativo contenuto, oggetto di valutazione ai fini dell’accreditamento ed in particolare di quello periodico che partirà nei prossimi mesi. Egli informa, inoltre, che, in data 12.05.2014, è stato pubblicata sul sito dell’ANVUR – Sezione AVA/documenti, la tabella con i valori del fattore correttivo Kr, che, come descritto nel DM n. 1059/2013 (Allegato B) corregge in senso moltiplicativo l’indicatore relativo alla quantità massima di didattica assistita (DID), valore che per questa Università è Kr=1, per il quale la didattica erogata dovrà essere non superiore a quella standard, precisando che, alla data odierna, tenuto conto delle situazioni sospese sopra evidenziate, la didattica standard è pari a 174.000 ore, mentre quella erogata inserita nella schede SUA-CdS è pari a 144.000 ore, sottolineando la positività del dato, anche se con alcune incognite relative ad “aggiustamenti tecnici” che potrebbero determinare degli scostamenti poco significativi. Egli evidenzia inoltre la proiezione della didattica standard alla data del 31.12.2015 che passerà da 174.000 a 124.000 ore, con una contrazione particolarmente significativa di “ore erogabili” alla luce dei pensionamenti a quella data. 20 S.A. 14.05.2014/p.1 In conclusione, tenuto conto che il valore del fattore Kr per questa Università è nella direzione dell’appiattimento della didattica erogata sulla didattica standard, questo diventa il criterio regolatore per la determinazione dell’offerta formativa dei prossimi due anni, evidenziando anche l’esigenza di cominciare a riflettere, ove non vi fossero ulteriori direttive ANVUR, sulle logiche di verifica e di intervento sull’offerta formativa nell’ambito delle singole strutture, considerato che stesso fattore è stato determinato “per Ateneo”. Al termine dell’illustrazione del prof. Di Rienzo, il Rettore riferisce sullo stato di agitazione in atto nell’area medico-sanitaria con riferimento alla mancata applicazione del “Lodo arbitrale 2012”, informando preliminarmente circa le note del 20 aprile e 12 maggio 2014 (prot. n. 1285), da parte del Presidente della Scuola di Medicina, prof. Paolo Livrea ed il Decreto dello stesso docente, del 12.05.2014, allegato alla citata nota prot. n. 1285, già poste a disposizione dei senatori. Egli, in particolare, dopo aver riassunto i termini della questione, come anticipato in sede di comunicazioni della riunione del 30.04/06.05.2014, evidenzia il risultato positivo ottenuto a seguito dell’inserimento nella Legge di stabilità 2014 e quindi nel bilancio di previsione della Regione Puglia dell’anno 2014 dell’intera somma dovuta a questa Università, pari a circa 43 milioni di euro, piuttosto che una parte di essa, così come ipotizzato con l’iniziale proposta di rateizzazione, di cui la prima tranche, pari a 18 milioni di euro, è stata già erogata ed utilizzata per ripianare le anticipazioni pregresse (dal 1999 al 2012), mentre l’acquisizione della somma residua (circa 25 milioni di euro), già impegnata dalla Regione, è subordinata all’acquisizione del parere della Ragioneria Generale dello Stato, considerata l’entità della cifra ed essendo lo stesso Ente in fase di piano di rientro. Lo stato di agitazione del personale docente di area medica, prosegue il Rettore, si traduce in giornate di sciopero e rinuncia agli incarichi di insegnamento in tutta una serie di corsi di studio con pesanti conseguenze sulla sostenibilità dell’offerta formativa, in particolare della sede di Taranto. Egli informa, quindi, sui ripetuti incontri con le rappresentanze sindacali e gli interessati anche in sede di Assemblea e da ultimo su quello della giornata di ieri, cui hanno partecipato i proff. Di Rienzo, in qualità di delegato alla didattica e Voza, in qualità di delegato ai rapporti di lavoro, evidenziando le azioni intraprese negli ultimi mesi, attraverso un rapporto costante con l’Azienda, la Regione ed il Ministero dell’Economia e Finanze ai fini dell’adeguamento delle posizioni stipendiali (anni 2013-2014), del versamento della somma residua (circa 25 milioni di euro) e dell’acquisizione del parere della Ragioneria Generale dello Stato, per il quale ultimo è 21 S.A. 14.05.2014/p.1 stata già predisposta apposita relazione da trasmettere al Ministero. Sono state quindi poste in essere tutte le procedure di competenza di questa amministrazione sia per gli adeguamenti stipendiali che, per il personale avente titolo, delle annesse indennità, possibilmente a partire dal mese di giugno p.v. e con diffida all’Azienda a costituire per il personale docente non medico il rispettivo fondo, impegnando le corrispondenti risorse finanziarie. Egli informa, quindi, circa la delibera del Consiglio di Amministrazione, assunta nella riunione del 12.05.2014, che, tra l’altro, pur esprimendo comprensione nei confronti dei docenti e del personale tecnico - amministrativo di area sanitaria, conferiti in convenzione e riconoscendo come legittime le rivendicazioni volte ad ottenere quanto statuito nel Lodo arbitrale, ha fatto appello al senso di responsabilità dei docenti di area sanitaria, ritenendo irrinunciabile l’esigenza di garantire l’offerta formativa nelle diverse sedi del nostro Ateneo, offrendo disponibilità ad una soluzione compatibile con il quadro normativo e finanziario che possa soddisfare le pur meritevoli ragioni dei docenti e quelle ancora più rilevanti degli studenti. Egli evidenzia ancora una volta le conseguenze delle succitate rinunce in termini di non sostenibilità dell’attuale offerta formativa (con conseguente soppressione dei corrispondenti corsi di studio di area medico-sanitaria); impatto negativo sul territorio (ponendo a rischio le attività previste dalle vigenti convenzioni con le Aziende Sanitarie e con la Marina Militare); contrazione dell’offerta formativa generale di Ateneo (con nocumento in primis degli studenti del nostro territorio regionale); di ordine finanziario e di assegnazione di punti organico all’Ateneo e alle strutture Dipartimentali (per le quali l’attribuzione dei PO è condizionata dalla numerosità dei corsi e dalla loro sostenibilità), ecc.., informando che è prevista un’ulteriore Assemblea presso la Scuola di Medicina nelle ore pomeridiane, mentre nella giornata di domani scade il termine per il completamento di tutte le sezioni della scheda SUA-CdS come da nota MIUR prot. n. 0010486 del 16.04.2014, escludendo la possibilità di ulteriori proroghe. Il prof. Di Rienzo, nel rappresentare l’effetto di sistema derivante dalla eventuale contrazione dell’offerta formativa generale di Ateneo, con soppressione di n. 7 corsi di studio, che è connotata, altresì, da irreversibilità, nel senso che la loro attivazione, in futuro, non potrà determinare il loro pieno recupero, attesa la vigente normativa per la quale l’attivazione di nuovi corsi è fortemente contingentata e rapportata al numero di corsi di studio attivati l’anno precedente, propone di esprimere parere favorevole in ordine all’attivazione, per l’a.a. 2014/2015, dei Corsi di studio come da elenco sopra riportato, ivi 22 S.A. 14.05.2014/p.1 compresi i corsi di studio dell’area medica che al momento versano in situazione di criticità, ferma restando la possibilità di intervenire in diminuzione ove le determinazioni successive siano di segno diverso, nonché in ordine alla non attivazione, per l’a.a. 2014/2015, del Corso di laurea magistrale in Scienza per la diagnostica e conservazione dei beni culturali - classe LM/11, anche nel caso in cui permanga l’impossibilità di attivare per il medesimo a.a. il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali – classe LMR/02, come da delibera del Consiglio del Dipartimento di Scienze della terra e geoambientali del 30.04.2014, suggerendo, infine, che i docenti di I e II fascia di area medica, raggiungano il tetto delle 120 ore, se a tempo pieno e delle 90 ore, se a tempo definito, nel rispetto degli obblighi del proprio stato giuridico. Sull’argomento si svolge un ampio ed approfondito dibattito, nel corso del quale, il prof. Angelini evidenzia alcune questioni inerenti l’offerta formativa, alcune da porre al prof. Castagnaro nell’incontro previsto per la giornata di domani, quale ad esempio l’utilità di prevedere un termine di scadenza alla data del 5.05.2014, ricordando lo scadenziario per la compilazione della Scheda SUA-CdS 2014/2015, approvato da questo Senato nella riunione del 11.02.2014, in adeguamento alla tempistica prevista dalla nota MIUR prot. n. 213 del 08.01.2014 per le diverse procedure della Scheda SUA-CdS per l’A.A. 2014/2015, che non è stato rispettato, creando notevoli difficoltà, che per il futuro potrebbero essere risolte per tempo a seguito di un’analisi dettagliata della problematica; il Rettore, nel ringraziare il prof. Angelini, dà atto dell’impegno straordinario su più fronti ai fini del rispetto della suddetta tempistica; il sig. Campobasso chiede ed ottiene chiarimenti sulle organizzazioni che hanno indetto lo stato di agitazione, che sono quelle rappresentative della categoria del personale docente, mentre quelle rappresentative del personale tecnico-amministrativo, egli precisa, da mesi hanno richiesto di incontrare la parte pubblica al fine di fare chiarezza su tutta una serie di questioni inerenti il Lodo; il Rettore fa presente che la posizione del personale docente e tecnico-amministrativo ai fini dell’applicazione del Lodo è sempre stata considerata unitariamente in tutti i tavoli di discussione, evidenziando l’impegno profuso nella direzione dell’acquisizione ed erogazione delle somme a favore di chiunque ne abbia diritto a prescindere dal ruolo ricoperto, anche se, in questo momento, occorre far fronte alla suddetta emergenza ai fini dell’avvio dell’offerta formativa 2014-2015; la prof.ssa, Serio, dopo aver evidenziato la propria personale posizione rispetto all’applicazione del Lodo ed i provvedimenti che in qualità di Direttore di Dipartimento ha dovuto assumere a seguito dello stato di agitazione 23 S.A. 14.05.2014/p.1 in atto, si sofferma sulla difficile situazione dell’area medica, la cui offerta formativa rappresenta una componente importante di quella di Ateneo, con notevole impatto sul territorio – per esempio, per l’area di Taranto, le attività previste dalle vigenti convenzioni stipulate con le Aziende Sanitarie e con la Marina Militare, nonché i progetti sull’ambiente e sulla salute finanziati anche a livello statale e regionale – ricordando l’importanza di dare peso all’inscindibilità delle tre funzioni (didattica, ricerca e assistenza), mentre, rispetto a quanto suggerito dal prof. Di Rienzo in ordine al raggiungimento del tetto delle 120 ore, se a tempo pieno e delle 90 ore, se a tempo definito, per i docenti di I e II fascia di area medica, ricorda la particolare situazione dei ricercatori della stessa area, che risultano maggiormente penalizzati sia in termini di indennità assistenziali (in applicazione del Lodo), che di copertura di insegnamenti (in misura ampiamente maggiore rispetto al dovuto), mentre andrebbero valorizzati in ragione dell’importante sostegno offerto. Ella, pertanto, rileva l’opportunità di far pervenire ai docenti di area medica un documento in cui, questo Senato, pur manifestando comprensione per le ragioni dagli stessi vantate, evidenzi le penalizzanti ricadute sull’Offerta Formativa di Ateneo e sul territorio, come sopra esplicitate dal Rettore e dal prof. Di Rienzo, che deriverebbero dalla mancata attivazione di corsi di studio nelle diverse sedi di Ateneo, a prescindere dagli esiti dell’Assemblea pomeridiana, chiedendo agli Organi di Governo il massimo impegno ai fini della risoluzione della delicata questione; il prof. Stella, nel concordare personalmente con le soluzioni proposte dal Rettore, fa presente di essersi sempre adoperato ai fini della risoluzione costruttiva del problema, precisando che avrebbe voluto manifestare all’Assemblea di Medicina della giornata di ieri ove non impedito per contestuale riunione della Commissione dottorato di ricerca, le conseguenze sull’offerta formativa complessiva derivanti dalle succitate rinunce così come evidenziate dal prof. Di Rienzo nel corso della stessa Assemblea, assicurando comunque il proprio impegno a trasferire dette informazioni agli interessati con la massima chiarezza e completezza possibile nell’ambito di un ampio spirito collaborativo; il Rettore ringrazia il prof. Stella per la posizione di collaborazione e di apertura assunta in tutte le occasioni ai fini della definizione di una problematica che è nata da lontano, si è trascinata per troppo tempo e, nel momento in cui sembra intravedersi una possibile soluzione, rischia di compromettere ben altro, raccogliendo la proposta della prof.ssa Serio in ordine alla redazione di uno snello documento che evidenzi ai docenti di area medica le penalizzanti ricadute sull’Offerta Formativa di Ateneo e sul territorio che deriverebbero dalla mancata attivazione di corsi di studio nelle diverse sedi di Ateneo, con invito, pertanto, a ripensare all’astensione dalla 24 S.A. 14.05.2014/p.1 copertura degli insegnamenti; il sig. Ardito chiede ed ottiene dal Rettore chiarimenti sui corsi dell’area medica “a rischio”, preannunciando la propria astensione, non avendo avuto contezza della documentazione relativa all’argomento in esame ed in particolare dei Regolamenti didattici dei corsi di studio, per i quali il prof. Di Rienzo precisa la competenza del Senato Accademico, che ne cura il controllo di legittimità e di merito nella forma della eventuale richiesta di riesame, a norma dell’art. 21 del Regolamento Didattico di Ateneo. Al termine del dibattito, il Rettore invita il Senato Accademico a deliberare in merito. Il Senato Accademico, con l’astensione del sig. Ardito, VISTO il D.M. 22 ottobre 2004, n. 270 di approvazione del regolamento sull’autonomia didattica degli Atenei in sostituzione del D.M. 3 novembre 1999, n. 509, e s.m.i. VISTI i Decreti Ministeriali ed Interministeriali con i quali sono state ridefinite, ai sensi del predetto D.M., le classi dei corsi di laurea e dei corsi di laurea magistrale (D.M. 25 novembre 2005, DD.MM. 16 marzo 2007; D.M. 8 gennaio 2009, D.I. 19 febbraio 2009, D.M. 10 settembre 2010, n. 249, DM. 2 marzo 2011); VISTI i DD.MM. 30 gennaio 2013, n. 47 “Autovalutazione, accreditamento iniziale e periodico delle sedi e dei corsi di studio e valutazione periodica” e 23 dicembre 2013, n. 1059 recante adeguamenti e integrazioni al D.M. n. 47/2013; VISTA la nota MIUR prot. n. 0010486 del 16.04.2014, che proroga dal 05.05 al 15.05.2014 la scadenza per il completamento di tutte le sezioni della scheda SUA-CdS; VISTO lo Statuto dell’Università degli studi di Bari Aldo Moro, ed in particolare l’art. 27, comma 2, lett. f); VISTO il Regolamento Didattico di Ateneo adeguato al nuovo Statuto, emanato con D.R. n. 4318 del 12.11.2013, ed in particolare l’art. 21; VISTI i Regolamenti didattici pervenuti dai Dipartimenti, come riportati nella relazione istruttoria; VISTE le proprie delibere del 28.01 e 11.02.2014 e quelle del Consiglio di Amministrazione del 30.01, 12.02 e 12.05.2014; VISTA la delibera dal Consiglio del Dipartimento di Scienze della terra e geoambientali, assunta nella riunione del 30.04.2014; 25 S.A. 14.05.2014/p.1 VISTE le delibere dei Consigli di Dipartimento in merito alla programmazione locale agli accessi; VISTE le note del 20 aprile e 12 maggio 2014 (prot. n. 1285), da parte del Presidente della Scuola di Medicina, prof. Paolo Livrea; VISTO il Decreto del suddetto Presidente della Scuola di Medicina, del 12.05.2014, allegato alla citata nota prot. n. 1285; UDITA l’ampia illustrazione del Rettore, in particolare in ordine allo stato di agitazione in atto nell’area medica con riferimento alla mancata applicazione del “Lodo arbitrale 2012” ed alle penalizzanti ricadute sull’Offerta Formativa di Ateneo e sul territorio che deriverebbero dalla mancata attivazione di corsi di studio nelle diverse sedi di Ateneo; SENTITO l’orientamento emerso nel corso del dibattito, nel ritenere opportuno redigere uno snello documento che evidenzi ai docenti di area medica le penalizzanti ricadute sull’Offerta Formativa di Ateneo e sul territorio che deriverebbero dalla mancata attivazione di corsi di studio nelle diverse sedi di Ateneo, con invito, pertanto, a ripensare all’astensione dalla copertura degli insegnamenti, DELIBERA − di approvare i Regolamenti didattici dei corsi di studio come elencati in narrativa; − di approvare l’inserimento nelle schede SUA-CdS dei Regolamenti didattici dei corsi di studio di area medica, secondo quanto disposto dal Presidente della Scuola di Medicina con decreto del 12 maggio 2014; − a parziale modifica della propria delibera del 28.01.2014, di esprimere parere favorevole in ordine alla non attivazione, per l’a.a. 2014/2015, del Corso di laurea magistrale in Scienza per la diagnostica e conservazione dei beni culturali - classe LM/11, anche nel caso in cui permanga l’impossibilità di attivare per il medesimo a.a. il corso di laurea magistrale a ciclo unico in Conservazione e restauro dei beni culturali – classe LMR/02, come da delibera del Consiglio del Dipartimento di Scienze della terra e geoambientali del 30.04.2014; − di esprimere parere favorevole in ordine all’attivazione, per l’a.a. 2014/2015, dei Corsi di studio come da elenco riportato in narrativa. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 26 S.A. 14.05.2014/p.2 I. AMMINISTRAZIONE REGOLAMENTO PER LA DISCIPLINA DEI CORSI DI MASTER UNIVERSITARI: MODIFICHE Il Rettore introduce l’argomento in oggetto, rappresentando l’importanza strategica di adeguare la regolamentazione di Ateneo in materia di master universitari al nuovo scenario di riferimento, caratterizzato, tra l’altro, da un’incisiva revisione delle politiche regionali di sostegno finanziario ai percorsi formativi post-laurea, oltre che nell’ottica di un complessivo miglioramento in termini di attrattività di questo Ateneo, posizionatosi, in un recente studio condotto dall’Università di Padova, agli ultimi posti nel rapporto tra numero di master e numero di iscritti. Egli illustra, pertanto, le linee d’intervento allo studio nella materia de qua, finalizzate al superamento delle riscontrate criticità, attraverso l’ampliamento dell’offerta formativa post-laurea – nella forma, ad esempio, dell’introduzione di corsi brevi, spalmati entro un range tra 50 e 500 ore, anche altamente specialistici – e la semplificazione delle procedure, prevedendo l’introduzione della modalità del master “a sportello”, più consona a rispondere alle crescenti esigenze di flessibilità, nonché il superamento, per i corsi di master ordinari, della rigidità del termine di scadenza di cui all’art. 5 dell’apposito Regolamento, da considerare quale ordinatorio anziché perentorio. Il prof. Di Rienzo sottolinea l’opportunità di dare formale comunicazione alle strutture interessate della scelta d’indirizzo di considerare ordinatorio il succitato termine di scadenza, in considerazione dell’approssimarsi della scadenza del 30.05.2014 fissata, in virtù di proroga deliberata dagli Organi di Governo, per la presentazione delle proposte di istituzione di master universitari per l’a.a. 2014/2015. Egli segnala, altresì, l’esigenza di modificare il format attualmente in uso per la presentazione delle proposte istitutive, nella parte in cui richiede l’indicazione dei nominativi degli esperti, che è possibile individuare solo in un momento successivo alla fase programmatoria, all’esito delle procedure di selezione; il prof. Laviano informa che si sta già procedendo alle modifiche del format nel senso indicato dal prof. Di Rienzo, mentre la prof.ssa Da Molin rinnova l’invito, espresso in molte altre occasioni, a valutare l’opportunità di ridurre la quota delle iscrizioni ai master incamerata a favore dell’Ateneo. Al termine, il Senato Accademico rinvia l’argomento in oggetto ad una prossima riunione, condividendo la succitata metodologia di intervento proposta dal Rettore. 27 S.A. 14.05.2014/anticip. ANTICIPAZIONE DELL'ARGOMENTO INSCRITTO AL PUNTO 5) DELL'ODG. Il Rettore propone l'anticipazione della trattazione dell'argomento inscritto al punto 5 dell'o.d.g. concernente: PROPOSTE DI MODIFICA AL CODICE DEI COMPORTAMENTI NELLA COMUNITÀ ACCADEMICA AI SENSI DEGLI ARTT. 20, LETT. E) E 27, LETT. F) DELLO STESSO CODICE, NONCHÉ DELL’ART. 21 DELLO STATUTO: AUDIZIONE DEL PROF. UGO VILLANI Il Senato Accademico, unanime, approva. 28 S.A. 14.05.2014/p.5 I. AMMINISTRAZIONE PROPOSTE DI MODIFICA AL CODICE DEI COMPORTAMENTI NELLA COMUNITÀ ACCADEMICA AI SENSI DEGLI ARTT. 20, LETT. E) E 27, LETT. F) DELLO STESSO CODICE, NONCHÉ DELL’ART. 21 DELLO STATUTO: AUDIZIONE DEL PROF. UGO VILLANI Il Rettore, acquisito il consenso dei presenti, alle ore 12,20, invita ad entrare nella sala di riunione il prof. Ugo Villani, Presidente del Collegio dei Garanti dei Comportamenti di questa Università, al fine di relazionare in ordine all’argomento in oggetto. Entra, alla medesima ora, il dott. Renato Bucci, Responsabile del Settore Garanti dei comportamenti, dell’Area Organi di Garanzia del Dipartimento Amministrativo per il coordinamento dell’azione amministrativa con le Funzioni di Governo (DAFG). Il prof. Villani, nel ringraziare il Consesso per l’odierna audizione, illustra sinteticamente i criteri ispiratori e le linee guida seguite nell’elaborazione da parte del Collegio delle proposte di modificazione del Codice dei comportamenti nella comunità accademica, di questa Università, di cui alla nota prot. 20950 del 20.03.2014 e relativo allegato, già posti a disposizione dei presenti. Egli, in particolare, nel premettere che il Collegio, a livello di metodo, si è orientato nel senso di modificare il meno possibile il testo vigente, facendo, al contempo, tesoro delle sollecitazioni al rinnovamento contenute nella relazione del 31.08.2011 dell’Autorità Garante dei Comportamenti e ribadite nella relazione predisposta dal succitato Settore del DAFG, già sottoposta all’attenzione di questo Consesso, nella riunione del 03.12.2013, sottolinea che le modificazioni proposte si rendono necessarie per adeguare il Codice (del quale si raccomanda la denominazione di “Codice etico” almeno nel titolo per evitare confusioni con altri codici comportamentali) alle numerose e profonde innovazioni normative intervenute successivamente alla sua adozione, con D.R. n. 12341 del 28.12.2007. A questo fine si è tenuto particolarmente conto della legge n. 240 del 30.12.2010, dello Statuto dell’Università di Bari, del Regolamento di Ateneo per la chiamata dei professori di I e II fascia (D.R. n. 6226 del 18.12.2012). Alla luce dei predetti mutamenti normativi numerose sono le materie che esigono una profonda revisione: anzitutto il regime di incompatibilità ai fini delle chiamate, così come per il conferimento di assegni di ricerca, la stipulazione di contratti di ricercatore a tempo determinato e di contratti a qualsiasi titolo erogati dall’Ateneo, giusto articolo 18, comma 1, lett b) e c) della 29 S.A. 14.05.2014/p.5 Legge n. 240/2010; cui si è uniformata la proposta di modifica dell’art. 12, in specie lett e), del Codice dei comportamenti; un secondo aspetto innovativo concerne la competenza del Collegio dei Garanti dei Comportamenti, configurata come residuale dalla vigente normativa rispetto a quella degli organi preposti a giudicare su illeciti disciplinari, cui si conforma la disciplina proposta nel nuovo testo degli artt. 23 e 24 del Codice de quo; un ulteriore profilo riguarda i poteri sanzionatori in caso di accertamento di una violazione del Codice, come delineati nelle nuove versioni degli artt. 23 e 25, tenuto conto che il compito del Collegio dei Garanti, giusto art. 38 dello Statuto, è limitato alla sottoposizione al Rettore delle risultanze dell’istruttoria, mentre l’eventuale sanzione è adottata dal Senato Accademico su proposta del Rettore; la disciplina tracciata nei suddetti articoli cerca, peraltro, di realizzare un corretto equilibrio tra il diritto di difesa ed il carattere riservato del procedimento, rimettendo, infine, al Rettore l’eventuale decisione di archiviazione al fine di tutelare la riservatezza del procedimento (e del soggetto “accusato”). Egli, quindi, nel far presente che le ulteriori proposte di modifica sono scaturite dalla necessità di “aggiornare” il Codice – tenuto conto, in particolare, della soppressione delle Facoltà – e di coordinarlo pienamente con lo Statuto, nonché dall’intento di favorirne una più agevole lettura semplificando taluni brani e sopprimendo alcune ripetizioni, svolge qualche aggiuntiva considerazione in merito alla problematica concernente il succitato regime delle incompatibilità. Egli, in particolare, espone quanto il Collegio, cui sono giunte diverse richieste, anche in via informale, di chiarimenti circa la questione de qua, ritiene in proposito, come anche formalizzato nella nota prot. interno n. 29 del 13.05.2014, già posta a disposizione dei presenti. Il Collegio, in particolare: − “…ritiene che le norme contenute nel Codice dei comportamenti nella Comunità Accademica siano largamente superate dalla disciplina successiva contenuta nella legge n. 240/2010 e s.m.i., nonché nel Regolamento di Ateneo per il conferimento di incarichi di insegnamento e didattica integrativa per affidamento o per contratti ai sensi dell’art. 23 della legge n. 240/2010 e s.m.i. e, pertanto, non siano più applicabili; − ”…tuttavia, nelle more dell’approvazione delle modifiche al Codice dei comportamenti, anche al fine di contribuire all’orientamento da seguire da parte dei Dipartimenti e delle strutture didattiche interessate, invita l’Amministrazione centrale a chiarire, in termini generali, l’ambito di applicazione del regime di incompatibilità previsto dall’art. 6, comma 2 del predetto Regolamento per il conferimento di incarichi …” − reputa opportuno chiarire, in particolare se “il suddetto art. 6, comma 2 si applichi a qualsiasi tipo e modalità di conferimento dell’incarico; oppure se si applichi solo agli 30 S.A. 14.05.2014/p.5 incarichi conferiti a seguito di formale procedimento indetto con bando per valutazione comparativa ai sensi dell’art. 4, nonché ogni qual volta si debba comunque procedere ad una valutazione comparativa (anche, eventualmente, ai sensi dell’art. 2, comma 4), dunque non per il conferimento diretto a docenti di alta qualificazione ex art. 3.”; − “in ogni caso, ritiene che le incompatibilità non possono applicarsi ai professori di prima e di seconda fascia per gli incarichi diretti al completamento del loro carico didattico, poiché in questa ipotesi l’incarico è volto a consentire l’adempimento di un dovere giuridico del docente (a meno che non sia necessario, anche in questo caso, procedere ad una comparazione tra più candidati)”. Al termine dell’illustrazione del prof. Villani, il Rettore invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Si svolge sull’argomento un ampio dibattito, nel corso del quale il prof. Di Rienzo, nel cogliere l’occasione per comunicare che la CRUI è prossima a licenziare un documento finalizzato a ricostruire la complessa normativa in materia di compiti didattici e di affidamento di incarichi, esprime perplessità in merito al passaggio interpretativo da ultimo illustrato dal prof. Villani, ritenendo che il regime delle incompatibilità non operi rispetto ad incarichi riconducibili all’adempimento dei doveri giuridici del docente, ancorché si debba procedere ad una comparazione tra più candidati. Egli, in particolare, muovendo da una puntuale analisi sistematica della normativa in materia – artt. 6, 18 e 23 della Legge n. 240/2010; art. 6 del succitato Regolamento di Ateneo per il conferimento di incarichi e citando, altresì, il rilievo ministeriale formulato in materia di incompatibilità in sede di approvazione del nuovo Statuto di Ateneo, che richiamava alla stretta osservanza delle ipotesi di incompatibilità previste dalla legge –, sostiene che il regime di incompatibilità di che trattasi non si applichi rispetto agli affidamenti da parte della struttura di afferenza di incarichi ai propri docenti connessi all’assolvimento del rispettivo carico istituzionale, ossia entro i limiti dei compiti didattici assunti per l’erogazione dell’offerta formativa, nonché rispetto agli affidamenti da parte di altra struttura di incarichi comunque funzionali al completamento del suddetto carico. Entro i descritti limiti, il regime delle incompatibilità andrebbe escluso oltre che per i professori di I e II fascia, anche per i ricercatori che prestino consenso all’affidamento di compiti didattici, equiparati ai primi, sotto il profilo procedurale, dall’art. 6 della Legge n. 240/2010, e tenuto conto, altresì, della possibilità di conteggiarli ai fini della sostenibilità della didattica, ai sensi dei vigenti Decreti ministeriali in materia. Ciò posto, le incompatibilità opererebbero anche nelle ipotesi di affidamento di incarichi per contratto, ex art. 23 della Legge n. 240/2010, benché detto 31 S.A. 14.05.2014/p.5 articolo non sia espressamente citato dalla stessa Legge nella disciplina dettata nell’art. 18, lett. b) e c). Egli, infine, ravvisa l’opportunità di un approfondimento della normativa in materia di professori emeriti, per verificare se sussistano particolari preclusioni, in termini di incompatibilità, ai fini dell’affidamento agli stessi di incarichi, affidamento che, diversamente, potrebbe eventualmente essere considerato quale para-affidamento e, pertanto, distinto dal concetto di “contratto”. Esce, alle ore 13,00, la prof.ssa Da Molin ed entra il prof. Fracassi. Il prof. Stefanì, nel sostenere l’opportunità di attenersi strettamente al regime legale delle incompatibilità, ritenendo, altresì, che l’incompatibilità pertenga più all’esercizio delle funzioni che alla chiamata, esprime perplessità, cui si associano i proff. Angelini, Altomare e Miano, in merito alla proponenda modifica dell’art. 12, lett. e) del Codice dei comportamenti, nella parte in cui riferisce le incompatibilità, a proposito della chiamata, della richiesta di afferenza e dell’attribuzione di incarichi, al Dipartimento o alla struttura, in quanto potrebbero ritenersi coinvolte anche le Scuole, rappresentando, pertanto, l’esigenza di una più chiara puntualizzazione dell’aspetto de quo. Eguale richiesta di puntualizzazione formula la prof.ssa Jacquet rispetto all’applicabilità del regime delle incompatibilità alle ipotesi di incarichi conferiti ai docenti non più in servizio. Il prof. Villani, nel sottolineare che l’espressione “al Dipartimento o alla struttura” discende direttamente dall’art. 18 della Legge n. 240/2010, il cui spirito è di voler evitare pro futuro che nella medesima struttura vi siano presenze attive appartenenti alla stessa famiglia, conviene, comunque, che il richiamo alla “struttura” possa essere espunto nel Codice dei comportamenti rispetto alle ipotesi di esclusiva competenza del Dipartimento, ad esempio, con riferimento alle chiamate. Egli, infine, nel ribadire l’esigenza di addivenire quanto prima all’interpretazione autentica dell’art. 6 del Regolamento di Ateneo in materia di conferimento di incarichi, in quanto la certezza delle norme sul piano etico postula eguale certezza delle norme sul piano giuridico, invita a riflettere sull’importanza che il nuovo Codice dei comportamenti non arretri rispetto al passato e che abbia un valore a sé, possibile solo se più avanzato rispetto alla legge. Al termine del dibattito, il Rettore, nell’evidenziare come la materia de qua sia interessata, in parte, anche dal codice dei comportamenti, adottato, in attuazione del D.P.R. n. 62/2013, dal Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 12.05.2014, ringrazia il prof. Villani ed il dott. Bucci, che, alle ore 13,35, escono dalla sala di riunione. Egli, quindi, nel riassumere le osservazioni emerse, propone di affidare alla Commissione per l’adeguamento normativo, allargata per l’occasione ai componenti il 32 S.A. 14.05.2014/p.5 Collegio dei Garanti dei Comportamenti, l’approfondimento dei molteplici profili emersi nel corso del dibattito in ordine all’argomento in oggetto. Il Senato Accademico, unanime, approva. 33 S.A. 14.05.2014/p.3A I. AMMINISTRAZIONE REGOLAMENTO PER L’ELEZIONE DEL CONSIGLIO E DEL PRESIDENTE DELLA SCUOLA: PRIMA APPLICAZIONE ART. 53 DELLO STATUTO Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione – Area Servizi Generali – Settore Servizi Istituzionali: ““L’Ufficio competente del Dipartimento DRUO rende noto che, nella seduta dell’11 febbraio 2014, questo Consesso deliberò di predisporre un Regolamento elettorale, per la prima applicazione dell’art.53, commi 4 e 5, dello Statuto, per l’elezione del Presidente e del Consiglio della Scuola, in analogia ai Regolamenti già adottati con riferimento alla Scuola di Medicina. L’Ufficio ha pertanto formulato un Regolamento elettorale, di seguito riportato, in osservanza di quanto disposto dalla delibera su citata, che si propone all’attenzione dell’odierno Consesso: REGOLAMENTO PER LA ELEZIONE DEL CONSIGLIO E DEL PRESIDENTE DELLA SCUOLA. PRIMA APPLICAZIONE DELL’ART. 53, DELLO STATUTO CAPO I Consiglio della Scuola Art. 1 – Il Consiglio della Scuola 1. Il Consiglio della Scuola è costituito: a. dai Direttori dei Dipartimenti afferenti; b. da una rappresentanza complessivamente non superiore al 10% del totale dei componenti di tutti i Consigli dei Dipartimenti afferenti, così costituita: o tre docenti per ogni Dipartimento afferente alla Scuola, scelti, uno per categoria, tra i rappresentanti dei docenti nella Giunta di Dipartimento; o i rimanenti scelti fra i Coordinatori di Corso di studio/classe/interclasse dei Dipartimenti afferenti sulle cui attività la Scuola esercita il coordinamento e i Coordinatori di Dottorato, ove il Dipartimento lo ritenga opportuno; c. da una rappresentanza degli studenti pari al 15% dei componenti dell’Organo. Alle riunioni del Consiglio della Scuola partecipa con voto consultivo il rappresentante del personale tecnico amministrativo/Collaboratori ed esperti linguistici nella Giunta di ciascuno dei Dipartimenti che costituiscono la Scuola. Art. 2 – Rappresentanza dei docenti dei Dipartimenti afferenti alla Scuola. Entrano a far parte del Consiglio della Scuola, a norma dell’art. art.1,let. b) punto 1° , i tre docenti, uno per ciascuna categoria, più suffragati già eletti in ciascuna Giunta dei Dipartimenti afferenti alla Scuola. Art. 3- Rappresentanti dei Coordinatori di Corso di studio/classe/interclasse e dei Coordinatori di dottorato 1. L’Organo competente ad indire le elezioni è il Decano dei Direttori di Dipartimento afferenti alla Scuola. 2. Il Decano è individuato dall’Ufficio competente dell’Amministrazione. 34 S.A. 14.05.2014/p.3A 3. Ciascuno dei Consigli dei Dipartimenti che compongono la Scuola, nei termini previsti dal bando di indizione, adotta apposita delibera con cui si esprime in ordine alla scelta di riconoscere ai Coordinatori di Dottorati con sede amministrativa nel Dipartimento stesso l’elettorato attivo e passivo nella elezione disciplinata dal presente articolo. 4. Il Decano dovrà determinare preliminarmente il numero della rappresentanza di Coordinatori dei corsi di studio ed eventualmente Coordinatori di dottorato da eleggere, calcolando il 10% del numero complessivo dei componenti di tutti i Consigli dei Dipartimenti afferenti e sottraendo da tale numero quello complessivo dei rappresentanti di cui all’art.2 del presente regolamento. 5. Alle elezioni si procede con il sistema maggioritario. 6. Sono titolari dell’elettorato attivo tutti coloro che, alla data delle votazioni rivestono la carica di Coordinatore dei Corsi di studio/classe/interclasse per i quali i Dipartimenti afferenti siano autonomi o di riferimento secondo i criteri definiti nel Regolamento didattico di Ateneo ed i coordinatori dei dottorati per i quali i/il Dipartimenti/o si siano espressi favorevolmente. 7. Sono titolari dell’elettorato passivo coloro che godono dell’elettorato attivo alla data fissata per la presentazione delle candidature. 8. Le candidature sono libere e devono essere proposte, nei termini previsti dal bando di indizione, in forma scritta, al Decano. Le candidature riscontrate regolari sono rese pubbliche nei termini e con le modalità prescritte dal bando di indizione. 9. Il seggio elettorale è costituito con provvedimento del Decano ed è composto da un Presidente e due scrutatori, scelti tra gli aventi diritto al voto, che non risultino fra i candidati da eleggere, nonché da un segretario, scelto tra il personale tecnico amministrativo della Scuola. 10. Il Presidente del seggio dichiara il risultato delle votazioni e rimette una copia del verbale al Rettore, unitamente all’elenco dei votanti, ai fini del provvedimento di nomina. Art. 4 – Costituzione rappresentanza degli studenti Per la rappresentanza degli studenti all’interno del Consiglio si rinvia alle modalità di elezioni previste nel D.R. n. 5513 del 19/11/2012. Art. 5 – Costituzione Consiglio della Scuola Una volta concluse tutte le operazioni il Consiglio è costituito con provvedimento del Rettore. 1. 2. 3. 4. 5. CAPO II Il Presidente della Scuola Art. 1 – Il Presidente della Scuola Il Presidente della Scuola è eletto dai componenti del Consiglio della Scuola tra i professori di ruolo di I fascia dei Dipartimenti afferenti alla Scuola. L’organo preposto ad indire le elezioni è il Rettore. La durata del mandato è di tre anni accademici. Il bando di indizione, redatto dall’ufficio competente dell’Amministrazione, dovrà tener presente degli elementi di cui all’art.7, comma 2, del Regolamento ex art.78, comma 10 dello Statuto di ateneo. Le elezioni si svolgeranno con il sistema maggioritario. Il Presidente della Scuola verrà eletto a maggioranza assoluta nella prima votazione e a maggioranza relativa nella successiva votazione che dovrà avvenire entro le 24 ore dalla chiusura della prima elezione. 35 S.A. 14.05.2014/p.3A 6. Il Decano convoca il Consiglio della Scuola per lo svolgimento delle operazioni di voto e di scrutinio, entro 10 giorni lavorativi dalla data di costituzione del Consiglio della Scuola. 7. Sono titolari dell’elettorato attivo tutti i componenti del Consiglio della Scuola, così come previsto dall’art.1 lett. a), b) e c) del Capo I del presente regolamento. 8. Sono titolari dell’elettorato passivo tutti i professori di ruolo a tempo pieno di I fascia dei Dipartimenti afferenti alla Scuola, che assicurino un numero di anni di servizio almeno pari alla durata del mandato prima della data di collocamento a riposo. 9. Il seggio elettorale, nei termini prescritti dal bando di indizione, è costituito con provvedimento del Decano del Consiglio della Scuola, ed è composto da un Presidente e due scrutatori scelti tra i componenti il Consiglio, nonché da un segretario scelto tra il personale tecnico amministrativo. 10. Il Presidente del seggio dichiara il risultato delle votazioni e rimette una copia del verbale al Rettore, unitamente all’elenco dei votanti, ai fini del provvedimento di nomina. CAPO III Norme finali Art. 1 – Norme finali Per tutto quanto non espressamente previsto dal presente Regolamento, si applicano le norme di cui al Titolo I del Regolamento elettorale ex art. 78, comma 10, dello Statuto di Ateneo, emanato con D.R. n.5293 del 02/11/2012.”” Si svolge sull’argomento un breve dibattito, nel corso del quale i proff. Angelini e Di Rienzo chiedono, rispettivamente, di precisare nel surriportato Regolamento che “il Presidente è componente del Consiglio della Scuola” e, a proposito della rappresentanza dei Coordinatori di corsi di Dottorato, che si debba trattare di “Corsi di Dottorato per i quali la Scuola svolge il coordinamento”; il prof. Altomare propone di sostituire, all’art. 3, comma 9, l’espressione “…scelto tra il personale tecnico amministrativo della Scuola” con “… scelto tra il personale tecnico amministrativo dei Dipartimenti afferenti alla Scuola” ed al Capo II, art. 1, comma 6, l’espressione “… dalla data di costituzione del Consiglio della Scuola” con “…dalla data di indizione delle elezioni”, ottenendo, altresì, conferma circa l’applicabilità, nelle procedure elettorali di che trattasi, delle disposizioni ex Titolo I del Regolamento elettorale ex art. 78, comma 10 dello Statuto di Ateneo, emanato con D.R. n. 5293 del 02.11.2012 – in specie, dei principi per cui “Nell’ipotesi di parità prevale la maggiore anzianità nel ruolo e, in subordine, la maggiore anzianità anagrafica…” e “Ciascun elettore può votare fino ad un terzo degli eligendi (ogni eventuale arrotondamento deve compiersi per difetto) e, comunque, può esprimere almeno una preferenza e non più di cinque” - giusto rinvio operato dalle “norme finali” del Regolamento in esame. Egli, infine, rappresenta l’opportunità di avviare con celerità le procedure elettorali di cui al Regolamento de quo, ai fini della elezione del Consiglio e del Presidente della Scuola di Scienze e Tecnologie. 36 S.A. 14.05.2014/p.3A Il Rettore, quindi, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTI gli artt. 53, commi 4 e 5 e 78, comma 10 dello Statuto di Ateneo; VISTA la propria delibera del 11.02.2014 e quella del Consiglio di Amministrazione del 21.02.2014, in ordine all’istituzione della Scuola di Scienze e Tecnologie; VISTO lo schema di Regolamento per la elezione del Consiglio e del Presidente della Scuola – prima applicazione dell’art. 53 dello Statuto, proposto dal competente Ufficio del Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione; SENTITO l’orientamento emerso nel corso del dibattito e condivise le proposte di precisazione ivi formulate, a modifica e/o integrazione del suddetto Regolamento; CONDIVISA altresì l’opportunità di avviare con celerità le procedure elettorali di cui al Regolamento de quo, ai fini della elezione del Consiglio e del Presidente della Scuola di Scienze e Tecnologie, DELIBERA − di approvare il Regolamento per le elezioni del Consiglio e del Presidente della Scuola, - prima applicazione dell’art. 53 dello Statuto, secondo la formulazione riportata in narrativa, previe modifiche e/o integrazioni come di seguito indicato: o o o o − precisare che il Presidente è componente del Consiglio della Scuola; precisare, a proposito della rappresentanza dei Coordinatori di corsi di Dottorato, che si debba trattare di “Corsi di Dottorato per i quali la Scuola svolge il coordinamento”; sostituire, all’art. 3, comma 9, l’espressione “…scelto tra il personale tecnico amministrativo della Scuola” con “… scelto tra il personale tecnico amministrativo dei Dipartimenti afferenti alla Scuola”; sostituire, al Capo II, art. 1, comma 6, l’espressione “… dalla data di costituzione del Consiglio della Scuola” con “…dalla data di indizione delle elezioni”. di invitare il competente Ufficio del Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione ad avviare con celerità le procedure elettorali di cui al Regolamento de quo, ai fini della elezione del Consiglio e del Presidente della Scuola di Scienze e Tecnologie. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 37 S.A. 14.05.2014/p.3B I. AMMINISTRAZIONE REGOLAMENTO PER L’ELEZIONE DEL COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE PARI OPPORTUNITÀ, LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI (CUG): MODIFICA TITOLO IV REGOLAMENTO EX ART. 78, COMMA 10, DELLO STATUTO Il Rettore, propone di rinviare l’esame dell’argomento in oggetto alla riunione straordinaria, prevista per il giorno 19.05.2014, accogliendo la richiesta del sig. Poliseno di sottoporre preventivamente il Regolamento de quo al parere delle OO.SS., nella riunione di contrattazione fissata per il giorno 16.05.2014. Il Senato Accademico, unanime, approva. 38 S.A. 14.05.2014/p.4 I. AMMINISTRAZIONE DOTTORATO DI RICERCA: ADEMPIMENTI Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento per gli Studenti e la formazione post laurea – Divisione per la formazione post laurea e specializzazioni – Area Dottorato di ricerca: ““Atteso che nella nuova normativa per l’accreditamento dei corsi di dottorato per il 30° ciclo: D.M. 45/2013 “Regolamento recante modalità di accreditamento delle sedi e dei corsi di dottorato e criteri per la istituzione dei corsi di dottorato da parte degli enti accreditati”, Documento dell’ANVUR “L’accreditamento dei corsi di dottorato” del 21 febbraio 2014, e le Linee guida per l’accreditamento delle sedi e dei corsi di dottorato stilate dal MIUR, non è previsto ai fini dell’accreditamento dei corsi di dottorato l’intervento ex ante del Nucleo di Valutazione, la Prof.ssa Angela Agostiano, Delegato del Rettore per il Dottorato di ricerca, ha rappresentato la necessità di modificare il Regolamento in materia di Dottorato di ricerca, emanato con D.R. n.2766 del 3 luglio 2013, le cui norme sono in vigore a partire dal XXIX ciclo, relativamente al comma 2 dell'art.2 – Istituzione dei Corsi e al comma 1 dell'art.8 – Diritti e doveri dei dottorandi, secondo lo schema sottoriportato: Testo originale Testo modificato Art. 2 – Istituzione dei Corsi Art. 2 – Istituzione dei Corsi co.2 co.2 …......... …........ Spetta al Nucleo di Valutazione l’attività di Spetta al Nucleo di Valutazione l’attività di controllo ex ante sulla sussistenza dei requisiti verifica nel tempo della sussistenza dei requisiti richiesti, necessari ai fini dell’istituzione e richiesti per l’accreditamento, effettuato dell’accreditamento dei corsi di Dottorato e la annualmente dall’ANVUR. verifica nel tempo della sussistenza dei requisiti richiesti per l’accreditamento, effettuato annualmente dall’ANVUR. ….............. ….............. Art. 8 – Diritti e doveri dei dottorandi co.1 L’ammissione al corso di dottorato comporta un impegno esclusivo e a tempo pieno, pari a 1500 ore annuali, accertate dalla compilazione di un registro delle attività, fermo restando quanto eventualmente stabilito dal regolamento che disciplina le modalità di frequenza congiunta del dottorato e delle scuole di specializzazione medica, e quanto stabilito nelle convenzioni stipulate con le imprese avente ad oggetto la disciplina dei curricula industriali e di collaborazione con le imprese. Art. 8 – Diritti e doveri dei dottorandi co.1 L’ammissione al corso di dottorato comporta un impegno esclusivo e a tempo pieno, pari a 1500 ore annuali, accertate dalla compilazione di un registro delle attività, fermo restando quanto eventualmente stabilito dal regolamento che disciplina le modalità di frequenza congiunta del dottorato e delle scuole di specializzazione medica, e quanto stabilito nelle convenzioni stipulate con le imprese avente ad oggetto la disciplina dei curricula industriali e di collaborazione con le imprese. Compete al Collegio dei docenti 39 S.A. 14.05.2014/p.4 autorizzare il dottorando a svolgere attività lavorative retribuite verificandone la compatibilità con il proficuo svolgimento delle attività formative (didattiche e di ricerca) relative al corso. “” Si svolge sull’argomento un breve dibattito, nel corso del quale il prof. Stefanì, nell’evidenziare la finalità del controllo ex ante previsto dall’art. 2, comma 2 del Regolamento de quo, ossia di ottenere dal Nucleo di Valutazione un parere tecnico sulle proposte istitutive dei Corsi di dottorato preliminarmente all’avvio del processo di accreditamento – cui il Rettore replica sottolineando il ruolo a tal fine assegnato all’ANVUR dalla nuova normativa in materia -, esprime perplessità in ordine alla proponenda modifica dell’art. 8, che sembrerebbe non pienamente conforme a quanto previsto a riguardo dalle Linee guida per l’accreditamento delle sedi e dei corsi di dottorato stilate dal MIUR, le quali, senza modificare il regime esclusivo, a tempo pieno, dei dottorandi di ricerca, consentono di disciplinare lo svolgimento da parte dei dottorandi borsisti di eventuali attività a titolo oneroso, purché coerenti con il percorso formativo del corso di dottorato seguito. Il prof. Angelini sottolinea che la nuova normativa in materia di accreditamento dei Corsi di dottorato rende opportune ulteriori modifiche al vigente Regolamento di Ateneo, impegnandosi a formalizzare un’apposita proposta in proposito. Il Rettore, quindi, in considerazione dell’approssimarsi della scadenza ministeriale del 22.05.2014 per la presentazione, finalizzata all’accreditamento, delle proposte istitutive di corsi di dottorato – XXX ciclo, propone di approvare con decorrenza immediata la surriportata modifica dell’art. 2, comma 2 del Regolamento de quo, ferma restando l’acquisizione del parere del Consiglio di Amministrazione, rinviando alla riunione straordinaria del 19.05.2014 ogni determinazione in ordine alle ulteriori proposte di modifica al succitato Regolamento. Egli invita, quindi, il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Il Senato Accademico, all’unanimità VISTA la Legge 3 luglio 1998, n. 210, art. 4 “Dottorato di ricerca”; VISTO il D.M. n. 224 del 30.04.1999, recante “Regolamento in materia di dottorato”; VISTA la Legge 30 dicembre 2010 n. 240, art. 19 “Disposizioni in materia di dottorato di ricerca”; 40 S.A. 14.05.2014/p.4 VISTO il D.M. 8 febbraio 2013, n. 45, pubblicato sulla G.U. n. 104 del 06.05.2013, “Regolamento recante modalità di accreditamento delle sedi e dei corsi di dottorato e criteri per la istituzione dei corsi di dottorato da parte degli enti accreditati”; VISTO il documento definitivo dell'ANVUR “L’accreditamento dei corsi di dottorato”, approvato dal Presidente su delega del Consiglio Direttivo dell’ANVUR il 21 febbraio 2014; VISTA la nota MIUR prot. n. 0000436 del 24.03.2014 con la quale sono state trasmesse le “Linee guida per l'accreditamento delle sedi e dei corsi di dottorato”, VISTO lo Statuto dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, ed in particolare gli artt. 16 e 43; VISTO il Regolamento in materia di dottorato di ricerca dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, emanato con D.R. n. 2766 del 03.07.2013; VISTE le proposte di modifica/integrazione agli artt. 2 e 8 del suddetto Regolamento e tenuto conto di quanto rappresentato dalla competente Area Dottorato di Ricerca del Dipartimento per gli Studenti e la formazione post laurea; SENTITO l’orientamento emerso nel corso del dibattito; CONDIVISA l’esigenza di dare immediata efficacia alla modifica dell’art. 2, comma 2, in considerazione dell’approssimarsi della scadenza ministeriale del 22.05.2014 per la presentazione, finalizzata all’accreditamento, delle proposte istitutive di corsi di dottorato – XXX ciclo, ferma restando l’acquisizione del parere del Consiglio di Amministrazione; RAVVISATA l’opportunità di rinviare alla riunione straordinaria del 19.05.2014 ogni determinazione in ordine alle ulteriori proposte di modifica al succitato Regolamento in materia di Dottorato, DELIBERA − di approvare con decorrenza immediata la modifica dell’art. 2, comma 2 del Regolamento in materia di dottorato di ricerca dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, emanato con D.R. n. 2766 del 03.07.2013 come di seguito riportata, ferma restando l’acquisizione del parere del Consiglio di Amministrazione: 41 S.A. 14.05.2014/p.4 “Art. 2 – Istituzione dei Corsi … Spetta al Nucleo di Valutazione l’attività di controllo ex ante sulla sussistenza dei requisiti richiesti, necessari ai fini dell’istituzione e dell’accreditamento dei corsi di dottorato e la di verifica nel tempo della sussistenza dei requisiti richiesti per l’accreditamento, effettuato annualmente dall’ANVUR. …”” − di rinviare alla riunione straordinaria del 19.05.2014 ogni determinazione in ordine alle ulteriori proposte di modifica al Regolamento in materia di Dottorato. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 42 S.A. 14.05.2014/p.6A III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO, L’AZIENDA OSPEDALIERO-UNIVERSITARIA POLICLINICO DI BARI E LA SOCIETÀ CONSORTILE DIGAMMA A.R.L. Il Rettore propone di rinviare l’esame dell’argomento in oggetto alla riunione straordinaria fissata per il giorno 19.05.2014, avendone ricevuto richiesta da parte del prof. Battaglia, che non è potuto intervenire all’odierna riunione. Il Senato Accademico, unanime, approva. 43 S.A. 14.05.2014/p.6B III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO ACCORDO QUADRO DI COLLABORAZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO ED IL CENTRO DI RICERCA E DI DOCUMENTAZIONE SULL’EBRAISMO NEL MEDITERRANEO (CERDEM) “CESARE COLAFEMMINA” PER AVVIO DI INIZIATIVE, PROGETTI E PROGRAMMI SU TEMI ED AMBITI DI RECIPROCO INTERESSE E NOMINA RAPPRESENTANTE NEL COMITATO PARITETICO DI GESTIONE DI CUI ALL’ART. 4 Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Convenzioni per la Didattica: ““L’Ufficio fa presente di aver concordato con il CeRDEM, Centro di Ricerca e di Documentazione sull’Ebraismo nel Mediterraneo “Cesare Colafemmina”, il testo dell’accordo di collaborazione, di seguito riportato integralmente, per avviare iniziative, progetti e programmi di collaborazione sui temi e per gli ambiti di interesse reciproco. In particolare, le premesse del testo negoziale in questione pongono in evidenza, tra l’altro, che il CeRDEM, fondato nel 2012 dal prof. Cesare Colafemmina (già docente dell’Università di Bari), nell'ambito dei propri compiti statutari promuove e favorisce la ricerca scientifica, la formazione e la divulgazione a ogni livello delle testimonianze storiche, storico-artistiche, documentarie (riguardanti anche la creatività artistica, poeticoletteraria e musicale) del territorio dell’Italia meridionale legate all’ebraismo nel contesto del Mediterraneo. Il CeRDEM ha manifestato la volontà di collaborare con questa Università per attuare dette finalità statutarie di ricerca scientifica, formazione e alta divulgazione e di assumersi la responsabilità scientifica nelle ricerche e nelle iniziative divulgative in materia di ebraismo e di valorizzazione del patrimonio culturale del territorio. Inoltre, il CeRDEM collaborerà con questa Università nella progettazione tecnica per il reperimento di contributi (fund raising) in ordine alla realizzazione dei progetti e per le partecipazioni a bandi di enti pubblici e privati. Di seguito si riporta integralmente il testo dell’accordo di cui trattasi: “ACCORDO QUADRO L’Università degli Studi di Bari “Aldo Moro” (d’ora in avanti Università di Bari), con sede in Bari, Piazza Umberto I n. 1, C.F. 80002170720, rappresentata dal Rettore pro-tempore, prof. Antonio Felice Uricchio, nato a ………. il ……………, CF. _______________ E Il CeRDEM Centro di Ricerca e di Documentazione sull'Ebraismo nel Mediterraneo "Cesare Colafemmina"(d’ora in avanti CeRDEM), con sede legale in via Garruba, 44 70122 Bari, C.F. 93420530722, rappresentato dal presidente, dott.ssa Maria Giuseppina Mascolo, nata a …….. il …………, C.F. ________________, PREMESSO CHE − il CeRDEM, fondato nel 2012 dal prof. Cesare Colafemmina (già docente dell’Università di Bari), nell'ambito dei propri compiti statutari promuove e favorisce la ricerca scientifica, la formazione e la divulgazione a ogni livello delle testimonianze storiche, storico-artistiche, documentarie (riguardanti anche la creatività artistica, poetico44 S.A. 14.05.2014/p.6B letteraria e musicale) del territorio dell’Italia meridionale legate all’ebraismo nel contesto del Mediterraneo; − il CeRDEM ha raccolto l’eredità del prof. Cesare Colafemmina,che ha donato al CeRDEM il suo Archivio privato e l’annessa biblioteca, dichiarati di importante interesse culturale con il Decreto del Direttore regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici della Puglia prot. 8170 del 6 agosto 2012 ai sensi del Codice dei Beni Culturali (D. Lgs. n. 42/2004, art. 13, I comma) e ha sottoposto ogni pubblicazione postuma a suo nome sotto il controllo scientifico e morale dello stesso CeRDEM; − lo statuto del CeRDEM, all’art. 2, lett g), prevede tra le finalità: «promuovere accordi d’intesa e convenzioni e altre collaborazioni per lo svolgimento di attività comuni con università, accademie, associazioni, istituti culturali e di ricerca italiani e stranieri per il raggiungimento degli scopi statutari, curando i collegamenti con studiosi e istituzioni, nazionali e internazionali, che perseguono scopi similari»; − il CeRDEM ha manifestato la volontà di collaborare con l’Università di Bari, per attuare le finalità statutarie di ricerca scientifica, formazione e alta divulgazione e di assumersi la responsabilità scientifica nelle ricerche e nelle iniziative divulgative in materia di ebraismo e di valorizzazione del patrimonio culturale del territorio che proporrà all’Università di Bari per la loro condivisione, collaborando inoltre con quest’ultima nella progettazione tecnica per il reperimento di contributi (fund raising) in ordine alla realizzazione dei progetti e per le partecipazioni a bandi di enti pubblici e privati; − l'Università di Bari ha il compito istituzionale di promuovere la ricerca scientifica attraverso i propri Dipartimenti e i propri servizi; − L'Università di Bari ha interesse a che venga assicurata continuità all’ambito delle ricerche del prof. Colafemmina, ora proseguite dal CeRDEM, riguardanti lo studio delle testimonianze sulle presenze ebraiche e di altre etnie in rapporto alle comunità locali nel contesto europeo e del Mediterraneo, vista l’unicità del patrimonio epigrafico ebraico apulo-lucano, soprattutto in epoca tardo-antica e medievale, e – per i documenti – fino all’età moderna; − L'Università di Bari ha interesse a collaborare con il CeRDEM per il reperimento di fondi e contributi (fund raising) tramite e non solo le partecipazioni a bandi di enti natura pubblica e/o privata, su fondi di provenienza nazionale e/o europea e/o internazionale, in ordine alla realizzazione dei progetti e delle altre iniziative; − l’art. 47 dello Statuto dell’Università di Bari, al comma 3, prevede che la stessa Università: “Promuove, anche attraverso convenzioni o consorzi, ogni utile collaborazione con soggetti pubblici e privati, in particolare, favorisce lo svolgimento di tirocini pratici e di cicli di conferenze, seminari, esercitazioni, lettorati di lingua straniera.”; mentre secondo il comma 4: “L’Università assicura, secondo le modalità stabilite dal Regolamento didattico di Ateneo, la pubblicità delle diverse forme di collaborazione e dei relativi risultati.” − il Senato Accademico dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, nella seduta del …………. ha approvato il presente accordo di collaborazione CONVENGONO QUANTO SEGUE ART. 1 - Premesse Le premesse costituiscono parte integrante della presente convenzione / accordo quadro. ART. 2 - Oggetto Le parti stabiliscono di avviare iniziative, progetti e programmi di collaborazione sui temi e per gli ambiti di interesse reciproco. In particolare, gli Enti contraenti intendono realizzare le seguenti attività: − progetti di interesse regionale, nazionale e internazionale; 45 S.A. 14.05.2014/p.6B − ricerche scientifiche, alta divulgazione e valorizzazione del patrimonio culturale del territorio, in particolare per le testimonianze sulla presenze ebraiche e di altre etnie in rapporto alle comunità locali, nel contesto europeo e del Mediterraneo; − attività didattiche e formative; − percorsi e progetti sperimentali, avvalendosi delle nuove tecnologie applicate alla conservazione e digitalizzazione dei beni culturali e delle fonti documentarie, così come del patrimonio librario; − programmazione di interventi comuni di formazione dei formatori, per lo scambio di esperienze tra i vari sistemi e l’acquisizione di competenze utili ai fini dell’orientamento e dell’alternanza; − individuazione di modalità di accompagnamento, monitoraggio e valutazione di tale sperimentazione. − programmazione congiunta di progetti in alternanza scuola – lavoro finalizzati ad un’offerta personalizzata. ART. 3 - Condizioni Il CeRDEM si impegna a: − proporre annualmente all’Università di Bari una programmazione relativa alla progettualità da condurre insieme, in riferimento agli studi giudaici e in particolare alle testimonianze sulle presenze ebraiche e sulle altre etnie in rapporto alle comunità locali, dall’Età romana a quella contemporanea, nel contesto europeo e del Mediterraneo; − collaborare con l’Università di Bari, per attuare le finalità statutarie di ricerca scientifica, formazione e alta divulgazione in materia di ebraismo e di valorizzazione del patrimonio culturale del territorio che proporrà per la loro condivisione; − collaborare con l’Università di Bari nella progettazione tecnica per il reperimento di contributi (fund raising) in ordine alla realizzazione dei progetti e per le partecipazioni a bandi di enti pubblici e privati; − curare la parte tecnica e di reperimento fondi, in collaborazione con l’Università di Bari, nell'ambito dell'ideazione e dell'elaborazione di progetti individuati come comuni, aventi per oggetto la tutela e valorizzazione del patrimonio culturale del territorio; − promuovere la realizzazione di opportune forme di partenariato, anche internazionale, rivolte alla partecipazione a bandi internazionali, nazionali, regionali e locali, di concerto con l’Università di Bari nell’ambito dei progetti da realizzare in collaborazione, al fine di proporre domande per finanziamenti a enti pubblici e privati; L’Università di Bari Aldo Moro si impegna a: − partecipare alla progettazione ed elaborazione delle ricerche e delle iniziative, riguardanti anche la didattica e i percorsi formativi; − collaborare con il CeRDEM sia sul piano tecnico di progettazione, che scientifico, per la realizzazione delle attività; − collaborare al supporto per l’organizzazione e la gestione delle attività formative; − dedicare, compatibilmente con le disponibilità, spazi per l’allocazione di materiali di proprietà del CeRDEM (come l’Archivio e l’annessa Biblioteca, dichiarati di interesse culturale), ferma restando la responsabilità dello stesso Centro per la loro gestione. ART. 4 - Comitato di coordinamento 1. Per la gestione ed attuazione del presente accordo, si conviene l’attivazione di un Comitato paritetico di Gestione composto da n.1 rappresentante per ciascuna Parte. Detto comitato avrà il compito di coordinare e monitorare le attività da realizzare, al fine di stabilire nel dettaglio gli aspetti attuativi. Al Comitato sono affidati i compiti di definizione delle iniziative comuni coerenti con gli obiettivi convenzionali, nonché di indicazione, per ciascuna iniziativa concordata, della ripartizione degli impegni e dei relativi oneri, fermo restando che gli impegni assunti dall’Università degli Studi di Bari 46 S.A. 14.05.2014/p.6B Aldo Moro non comportano alcuna spesa a carico del proprio bilancio. 2. In particolare saranno concordati e di volta in volta approvati dai competenti Organi di ciascun contraente, appositi accordi attuativi, per disciplinare specifiche iniziative, di cui verranno regolamentate finalità, tempi, oneri a carico delle parti e modalità di copertura di eventuali spese delle singole iniziative. 3. Il Comitato dovrà trasmettere, annualmente, una relazione consuntiva sulle attività svolte ai rispettivi Organi di Governo al fine di valutare l’eventuale rinnovo della convenzione. ART. 5 -Durata ed eventuale rinnovo 1. La presente Convenzione, che entrerà in vigore alla data della stipula, avrà durata di anni cinque e potrà essere rinnovata per un uguale periodo su richiesta di una delle Parti, trasmessa all’altra almeno tre mesi prima della scadenza. 2. In caso di rinnovo le Parti dovranno produrre una relazione valutativa sull'attività svolta e sui risultati raggiunti, elaborando un programma sui futuri obiettivi da conseguire da sottoporre all'approvazione degli Organi di governo. ART. 6 - Recesso 1. Ciascuna delle parti potrà, a suo insindacabile giudizio, recedere dalla presente Convenzione con un preavviso di almeno tre mesi, notificato alla controparte mediante comunicazione scritta. 2. In caso di recesso, le Parti si impegnano a portare a termine le attività in corso al momento della scadenza e in base ai singoli Accordi attuativi sottoscritti. ART. 7- Comunicazione e uso dei loghi 1. Le Parti si impegnano, ciascuna per i propri rapporti di competenza, ad assicurare che tutti i soggetti dell’Università di Bari e del CeRDEM coinvolti nei progetti oggetto della presente Convenzione dichiarino espressamente la reciproca collaborazione nelle iniziative e ne diano adeguato risalto in tutte le comunicazioni verso l'esterno. 2. Le parti si impegnano a promuovere e valorizzare di comune accordo le rispettive iniziative culturali, di formazione ed editoriali realizzate con il coordinamento dei mezzi e i canali comunicativi a loro disposizione e con l’utilizzo congiunto dei rispettivi loghi sul materiale informativo. 3. Nella comunicazione delle iniziative, frutto della collaborazione avviata con il presente accordo, le parti si obbligano, reciprocamente, a non veicolare notizie o informazioni che possano pregiudicare, in qualsiasi modo, l'immagine e il patrimonio dell'altra parte. 4. Le Parti si impegnano reciprocamente a trattare e custodire i dati e le informazioni, sia su supporto cartaceo che informatico, relativi all'espletamento di attività riconducibili alla presente Convenzione e agli accordi attuativi, in conformità alle misure e agli obblighi imposti dal D. Lgs. 30.6.2003 (“Codice in materia di protezione dei dati personali"). ART. 8– Registrazione e bollo 1. Il presente Atto si compone di n. ... fogli e viene redatto in n. 2 esemplari e sarà registrato in caso d'uso, ai sensi del DPR n. 131 del 26.04.1986. Le spese di registrazione saranno a carico della Parte richiedente. 2. Le spese di bollo cedono a carico di CeRDEM. ART. 9 - Foro competente Le parti concordano di definire amichevolmente qualsiasi controversia che possa nascere dall’interpretazione della presente Convenzione o dall’applicazione degli accordi specifici di collaborazione. Qualora fosse inutilmente esperito ogni possibile tentativo di conciliazione, il Foro competente è il Tribunale di Bari. 47 S.A. 14.05.2014/p.6B Bari, ………………………….. Università degli Studi di Bari Aldo Moro Il Rettore Prof. Antonio Felice Uricchio CeRDEM Centro di Ricerche e documentazione sull’Ebraismo nel Mediterraneo “Cesare Colafemmina” Il Presidente Dott.ssa Maria Giuseppina Mascolo” L’Ufficio sottolinea che l’Atto negoziale in argomento è disciplinato dall’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, specifico per gli accordi di collaborazione. In merito a quanto esposto, il Dirigente del D.A.R.D.R.E. attesta che l’accordo di collaborazione in questione non comporta oneri di spesa a carico dell’Università.”” Egli, quindi, nel manifestare la disponibilità a ricoprire l’incarico di rappresentante di questa Università nel Comitato paritetico di Gestione di cui all’art. 4 dell’Accordo de quo, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTO il testo dell’Accordo quadro da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e il CeRDEM, Centro di Ricerca e di Documentazione sull’Ebraismo nel Mediterraneo “Cesare Colafemmina”, per avviare iniziative, progetti e programmi di collaborazione sui temi e per gli ambiti di interesse reciproco; VISTO l’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; CONSIDERATO quanto fatto presente dall’Area Convenzioni per la Didattica del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne (DARDRE); TENUTO CONTO di quanto attestato dal Dirigente del D.A.R.D.R.E.; CONSIDERATA la disponibilità manifestata dal Magnifico Rettore a ricoprire l’incarico di rappresentante di questa Università nel Comitato paritetico di Gestione di cui all’art. 4 dell’Accordo de quo, DELIBERA − di approvare l’Accordo quadro, nella formulazione riportata in narrativa, da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e il CeRDEM, Centro di Ricerca e di Documentazione sull’Ebraismo nel Mediterraneo “Cesare Colafemmina”, per avviare iniziative, progetti e programmi di collaborazione sui temi e per gli ambiti di interesse 48 S.A. 14.05.2014/p.6B reciproco, dando fin d’ora mandato al Rettore ad apportarvi eventuali modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula; − di nominare il prof. Antonio Felice Uricchio quale rappresentante dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro nel Comitato paritetico di Gestione di cui all’art. 4 dell’Accordo de quo. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 49 S.A. 14.05.2014/p.6C III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO (DIPARTIMENTO DI SCIENZE MEDICHE DI BASE, NEUROSCIENZE ED ORGANI DI SENSO) E LA “SCHOOL OF ADVANCED INTERNATIONAL STUDIES ON APPLIED THEORETICAL AND NON LINEAR METHODOLOGIES OF PHYSICS” DI BARI Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Partecipazioni e Convenzioni di Ricerca – Settore II ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““L’Ufficio informa che con nota prot.n.24060 del 02.04.2014 la prof.ssa Maria Trojano, Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso, ha trasmesso la documentazione relativa all’Accordo di collaborazione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso) e la “School of Advanced International Studies on Applied Theoretical and non linear Methologies of Physics” di Bari per lo svolgimento di attività di ricerca nel campo della elettrofisiologia clinica, con particolare riferimento all’analisi HRV, GSR, EMG, EEG e Biofeedback e, nel settore psichiatrico, nel campo della schizofrenia. Lo schema dell’Accordo in questione viene qui di seguito riportato: ACCORDO DI COLLABORAZIONE Tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro – Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso, di seguito denominata Università, con sede in Bari, Piazza Umberto I n. 1, P.I./C.F. 01086760723, rappresentata dal Magnifico Rettore, prof. Antonio Felice Uricchio, autorizzato alla stipula del presente atto ai sensi dell’art. 68 del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, finanza e contabilità; e la School of Advanced International Studies on Applied Theoretical and non Linear Methodologies of Physics, istituzione privata, di seguito denominata STMP, con sede in Bari, via Dante Alighieri n. 254/256, registrata presso il Tribunale di Gioia del Colle in data 04.01.2008 al n.107, P.Iva 06683800723, rappresentata dal Presidente, dott.ssa Maria Pieralice; Premesso che • l’Università, nell’ambito della propria mission, persegue obiettivi di ricerca e di didattica nel campo della elettrofisiologia clinica e delle malattie mentali, in particolare della schizofrenia; • la STMP per perseguire la propria mission, è interessata a sviluppare rapporti di collaborazione con istituzioni scientifiche ed universitarie per la realizzazione di progetti di ricerca negli stessi ambiti di cui sopra; • la STMP dispone di un laboratorio di Elettrofisiologia, di strumentazione avanzata, di metodologie standard tra le più innovative, in particolare di quelle a base non lineare, e di competenze tecnico scientifiche specialistiche, attualmente non disponibili presso l’Università, in particolare presso il Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso; l’Università e la STMP intendono, di comune accordo, svolgere attività di ricerca nel settore della psicofisiologia e delle patologie psichiatriche, con particolare riferimento allo studio ed • 50 S.A. 14.05.2014/p.6C all’applicazione delle analisi HRV (Hearth Rate Variability), GSR (Galvanic Skin Responce), EMG (Elettromiografia), EEG (Elettroencefalografia), Biofeedback nell’ambito dei disordini psicologici e delle metodologie non lineari nell’analisi, ricerca e applicazione nel settore delle patologie psichiatriche; • l’attività di ricerca oggetto del presente atto assume la connotazione di collaborazione scientifica; si conviene e si stipula quanto segue. Art. 1 Le parti si impegnano a collaborare nello svolgimento di attività di ricerca nel campo della elettrofisiologia clinica, con particolare riferimento all’analisi HRV, GSR, EMG, EEG e Biofeedback e, nel settore psichiatrico, nel campo della schizofrenia. I responsabili scientifici del presente accordo saranno: per l’Università il prof. Orlando Todarello, professore ordinario di Psichiatria; per la STMP il dott. Elio Conte. Art.2 La predetta attività di collaborazione sarà svolta utilizzando simultaneamente i due laboratori di Biofeedback attualmente funzionanti presso il Plesso di Clinica Psichiatrica dell’Università e presso la sede della STMP. Art. 3 La raccolta dei dati clinici necessari all’espletamento dell’attività di collaborazione sarà curata dal personale dell’Università, che si avvarrà della assistenza offerta dal personale di ricerca della STMP, il quale potrà operare sia per via informatica, mediante connessione diretta tramite computers dei due succitati laboratori, sia presenziando personalmente nelle strutture dell’Università. Analogamente il personale dell’Università potrà operare direttamente nei laboratori della STMP, sia concorrendo in questo modo all’espletamento delle attività di ricerca e di servizio, sia acquisendo addestramento e specializzazione nell’uso della strumentazione, delle tecniche e delle metodologie routinariamente utilizzate presso la STMP. L’elaborazione di tutti i dati mediante metodologie standard e innovative sarà svolta dalla STMP. Art. 4 Le parti si impegnano a consentire alle persone coinvolte nell’attività oggetto della presente collaborazione, sulla base di quanto riterranno opportuno e/o necessario i Responsabili scientifici dei progetti e salvo i Regolamenti interni e le necessarie autorizzazioni degli organi competenti, in ossequio al rispetto della vigente normativa in materia assicurativa nonché di sicurezza e prevenzione degli infortuni sul lavoro, l’accesso alle rispettive strutture, l’uso di attrezzature che si rendessero necessarie per l’espletamento delle attività di studio, di ricerca e di formazione, nonché quant’altro fosse ritenuto utile per il raggiungimento dei fini del rapporto collaborativo. Art. 5 Le parti potranno mettere a disposizione delle attività svolte nell’ambito del presente accordo attrezzature e materiale di consumo. Art. 6 L’attività di ricerca sarà concretizzata nella realizzazione di lavori scientifici, che costituiranno oggetto di pubblicazione su riviste internazionali. I risultati ottenuti dalle attività di ricerca saranno di proprietà comune e non potranno essere oggetto di pubblicazioni senza la preventiva autorizzazione scritta di tutte e due le parti interessate. Qualora dall’attività di collaborazione emergessero risultati degni di protezione brevettuale, le parti procederanno alla stipula di un accordo separato che regolerà gli ulteriori rapporti. Art. 7 I costi delle attività svolte in collaborazione saranno coperti da ognuno per la propria parte, salvo quelli necessari per l’acquisto di materiali di consumo necessari per l’esecuzione delle analisi HRV, GSR, EMG, EEG e Biofeedback, che vengono fin d’ora quantificati nell’importo omnicomprensivo di € 2.000,00 (duemila/00), che saranno ripartiti nella misura del 50% tra le due parti. Nessun altro onere è previsto per le parti. L’Università, pertanto, provvederà a corrispondere alla STMP la somma di € 1.000,00 (mille/00) omnicomprensiva, previo rilascio di apposita ed idonea documentazione fiscale. La spesa graverà sui fondi di ricerca di cui è responsabile il prof. Orlando Todarello. 51 S.A. 14.05.2014/p.6C Nel caso fosse necessario derogare a tale principio, si procederà alla stipula di apposite convenzioni specifiche. Art. 8 Allo svolgimento delle attività di ricerca, oggetto del presente accordo, potrà essere affiancato anche lo svolgimento di attività didattico/formativa destinata anche a soggetti esterni alle parti contraenti, che consisterà nella realizzazione di conferenze, di seminari e di corsi da tenere presso le strutture della STMP, tutti finalizzati alla promozione ed alla diffusione delle conoscenze acquisite a seguito dell’impiego delle metodologie innovative utilizzate nella conduzione delle ricerche oggetto del presente accordo. Art. 9 Il presente accordo di collaborazione avrà la durata di 12 mesi a decorrere dalla data di sottoscrizione e potrà essere rinnovato esclusivamente mediante accordo scritto tra le parti contraenti. Queste ultime potranno recedere dal contratto con tre mesi di preavviso mediante notifica di lettera raccomandata con avviso di ricevimento. Art. 10 Le Parti garantiscono il rispetto di quanto previsto dal D. Lgs. n. 196/2003 (Codice in materia di protezione dei dati personali) ed eventuali successive modificazioni, con riferimento a tutti i trattamenti di dati personali effettuati per i rispettivi fini istituzionali, avvalendosi, a tal fine, dei responsabili del trattamento dei dati e degli incaricati individuati ai sensi della normativa vigente. L’Ufficio fa presente che l’Accordo in questione è stato approvato dal Consiglio del Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso, nella seduta del 26.02.2014, il cui Dispositivo di delibera del verbale viene qui di seguito riportato: “Il Presidente comunica che la School of Advanced International Studies on Applied Theoretical and non Linear Methodologies of Physics (STMP) con sede in Bari ha proposto la stipula di una convenzione con l'Università degli Studi di Bari ALDO MORO avente ad oggetto lo svolgimento di attività di ricerca nel campo della elettrofisiologia clinica, con particolare riferimento all'analisi HRV, GSR, EMG, EEG e Biofeedback e, nel settore psichiatrico, nel campo della schizofrenia. La predetta attività sarà svolta utilizzando simultaneamente i due laboratori di Biofeedback attualmente funzionanti presso Plesso di Clinica Psichiatrica e presso la sede della STMP. La presente convenzione non prevede oneri finanziari per i contraenti: i costi delle attività svolte in collaborazione saranno coperti da ognuno per la propria parte, salvo quelli necessari per l'acquisto di materiali di consumo necessari per l'esecuzione delle analisi e che vengono quantificati nell'importo complessivo di Euro 2.000,00, da ripartire nella misura del 50% tra le due parti. L'Università, pertanto, provvederà a corrispondere alla STMP la somma di Euro 1.000,00 omnicomprensiva che graverà sui fondi di ricerca di cui è responsabile il prof. O. Todarello. La presente convenzione ha validità annuale a partire dalla data di sottoscrizione e potrà essere rinnovata esclusivamente mediante accordo scritto tra le parti contraenti. Referente del Dipartimento per la realizzazione delle suddette attività sarà il prof. Orlando Todarello. Dopo breve discussione, il Presidente invita il Consiglio a deliberare. IL CONSIGLIO DI DIPARTIMENTO VISTA la proposta di accordo di collaborazione con la School of Advanced International Studies on Applied Theoretical and non Linear Methodologies of Physics (STMP) chiamato ad esprimersi, all'unanimità DELIBERA 1) di approvare la proposta di convenzione tra l'Università degli Studi di Bari ALDO MORO, Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze e Organi di Senso e la School of Advanced International Studies on Applied Theoretical and non Linear Methodologies of Physics (STMP) di Bari; 2) di trasmettere la delibera al Dipartimento per la Ricerca, Didattica e Relazioni Esterne dell'Università degli Studi di Bari; 3) di rendere la presente delibera immediatamente esecutiva.” 52 S.A. 14.05.2014/p.6C L’Ufficio, esaminato l’atto in questione, considerate le finalità dello stesso, ritiene di inquadrarlo nella disciplina prevista dall’art.68 del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, che disciplina gli accordi di collaborazione.”” Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la nota prot. n. 24060 del 02.04.2014, con cui il Direttore del Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso, prof.ssa Maria Trojano, ha trasmesso la documentazione relativa alla proposta di Accordo di collaborazione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso) e la “School of Advanced International Studies on Applied Theoretical and non linear Methologies of Physics” di Bari, per lo svolgimento di attività di ricerca nel campo della elettrofisiologia clinica, con particolare riferimento all’analisi HRV, GSR, EMG, EEG e Biofeedback e, nel settore psichiatrico, nel campo della schizofrenia; VISTO lo schema del suddetto Accordo; VISTA la delibera del Consiglio del Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso, assunta nella riunione del 26.02.2014; CONSIDERATO quanto ritenuto dal competente Ufficio dell’Area Partecipazioni e Convenzioni di Ricerca del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne (DARDRE); VISTA la delibera del Consiglio di Amministrazione, assunta nella riunione del 12.05.2014, DELIBERA − di approvare, per quanto di competenza, l’Accordo di collaborazione da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro (Dipartimento di Scienze Mediche di Base, Neuroscienze ed Organi di Senso) e la “School of Advanced International Studies on Applied Theoretical and non linear Methologies of Physics” di Bari per lo svolgimento di attività di ricerca nel campo della elettrofisiologia clinica, con particolare riferimento all’analisi HRV, GSR, EMG, EEG e Biofeedback e, nel settore psichiatrico, nel campo della schizofrenia, dando fin d’ora mandato al Rettore ad apportarvi eventuali 53 S.A. 14.05.2014/p.6C modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 54 S.A. 14.05.2014/p.7A III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE QUADRO TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO LA CISL PUGLIA BASILICATA E INNOVAZIONE APPRENDIMENTO LAVORO (IAL) PUGLIA S.R.L. IMPRESA SOCIALE E NOMINA REFERENTE AI SENSI DELL’ART. 2 Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Partecipazioni e Convenzioni di Ricerca – Settore II: ““L’Ufficio informa che il dott. Giulio Colecchia, Segretario Generale della CISL Puglia Basilicata, con nota del 09.04.2014, ha trasmesso la documentazione relativa alla Convenzione Quadro da stipularsi tra questa Università, la CISL Puglia Basilicata e IAL Puglia al fine di ottenere l’approvazione dello schema nonché della stipula. Lo schema della Convenzione in questione viene qui di seguito riportato: Convenzione Quadro TRA l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro E CISL Puglia Basilicata E IAL Puglia s.r.l. Impresa Sociale L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, rappresentata dal Magnifico Rettore prof. Antonio Uricchio il quale interviene non in proprio ma in qualità di rappresentante legale, domiciliato per la sua funzione presso la sede legale dell’Università medesima, Piazza Umberto I, 1, 70121 Bari, di seguito denominata anche “Università” o “Ateneo”, e la USI - Unione Sindacale Interregionale - CISL Puglia Basilicata rappresentata dal Segretario Generale Giulio Colecchia, domiciliato per la sua funzione presso la sede legale del organizzazione medesima, via G. Petroni 15/f, 70124 Bari di seguito denominato anche “Cisl Puglia Basilicata”, e IAL – Innovazione Apprendimento Lavoro Puglia S.r.l. Impresa Sociale rappresentata dall’Amministratore Unico Valeria Patruno, domiciliata per la sua funzione presso la sede legale della società medesima, via G. Petroni 15/f, 70124 Bari di seguito denominato anche “ IAL Puglia”, premesso che − l’Università di Bari ha, tra le finalità statutarie, la promozione, l’organizzazione, la diffusione della ricerca scientifica e dei suoi risultati, lo svolgimento dell’insegnamento superiore nei diversi livelli previsti dall’ordinamento universitario e, altresì, lo sviluppo della cooperazione scientifica e didattica internazionale; − la Cisl Puglia Basilicata ha, tra le finalità statutarie: • programmare e gestire l’attività di formazione come insostituibile strumento di politica dei quadri; • esercitare l’azione di coordinamento e di collegamento interregionale tra le Associazioni di Categoria e le Strutture Territoriali; - IAL Puglia ha, tra le finalità statutarie lo svolgimento di attività di: formazione universitaria e post-universitaria; 55 S.A. 14.05.2014/p.7A • la realizzazione diretta od in collaborazione con Istituzioni ed Enti sia pubblici che privati, nazionali ed internazionali, e, tra gli altri, con la Regione Puglia ed altri Enti locali di attività di ricerca, di studio, di sperimentazione e di assistenza tecnica e scientifica in armonia con i propri scopi; • l’elaborazione, la pubblicazione e la diffusione di documentazioni, studi e ricerche e materiale didattico-formativo. • l'accompagnamento al lavoro in sinergia con centri per l'impiego ed Agenzie di lavoro interinale. - per il conseguimento delle proprie finalità, sia l’Università che la Cisl Puglia Basilicata, sia IAL Puglia possono avvalersi della collaborazione di soggetti pubblici e privati, italiani e stranieri, mediante convenzioni, contratti e accordi; TUTTO CIO’ PREMESSO l’Università degli Studi di Bari, la Cisl Puglia Basilicata e IAL Puglia di seguito denominate anche “le Parti”, si impegnano nel rispetto delle specificità e finalità istituzionali, a promuovere congiuntamente opportunità e iniziative di collaborazione, riconducibili ai naturali ambiti di rispettiva afferenza, e convengono e stipulano quanto di seguito. Le premesse sopra indicate costituiscono parte integrante della presente Convenzione Quadro. Articolo 1 – Oggetto Le Parti si impegnano reciprocamente, secondo le rispettive normative e per quanto di competenza di ciascuno, a promuovere, sviluppare e consolidare opportunità e iniziative di collaborazione nei seguenti ambiti: • attuazione delle attività di ricerca applicativa di comune interesse; • attivazione di ogni possibile iniziativa in ordine ad attività operativa scientifica e/o di formazione ritenuta congiuntamente di comune interesse nel rispettivo ambito istituzionale; • orientamento e placement Nell’ambito della presente Convenzione Quadro, compete alle strutture didattiche, scientifiche e di servizio di entrambe le Parti proporre le iniziative di collaborazione riconducibili al presente articolo. Le modalità attuative delle predette collaborazioni potranno, di volta in volta, essere regolate da specifici atti e/o accordi che costituiranno parte integrante della presente Convenzione. Nel caso gli atti e/o accordi attuativi siano stipulati a titolo oneroso, essi dovranno rientrare nella tipologia prevista dalla normativa sulla evidenza pubblica e circoscrivere il contenuto e il tipo di azioni a quelle derogate dalla normativa sui contratti pubblici nonché attenersi alle fattispecie convenzionali di partenariato pubblico vs. pubblico o pubblico vs. privato disciplinate dalla legge 241/90 s.m.i. Gli atti e/o accordi in questione regoleranno i termini e le modalità dei rispettivi impegni, ivi compresa l’utilizzazione dei rispettivi locali e strumentazioni, la localizzazione e l'ampiezza degli spazi, la messa a disposizione delle utenze e dei servizi necessari al funzionamento delle strutture, incluso quanto attiene alla sicurezza e alla protezione sanitaria. Articolo 2 – Responsabili della Convenzione Per l’attuazione e la gestione delle attività di cui all'art. 1, le Parti designano ciascuna un referente con il compito di definire congiuntamente le linee di azione comuni verificandone periodicamente la realizzazione. Articolo 3 - Attività in collaborazione Le Parti possono concordare, attraverso gli accordi attuativi di cui all'art. 1, la realizzazione di progetti di ricerca applicata o altre iniziative in ordine ad attività scientifiche e/o di formazione ritenute di comune interesse nel rispettivo ambito istituzionale, atte ad ottenere gli obiettivi prefissati. Le attività svolte in attuazione della presente Convenzione non devono, in alcun modo, rappresentare attività in concorrenza con quella dell’Ateneo; in caso contrario, il Referente universitario della Convenzione di cui all’art. 2 è tenuto a comunicare senza ritardo eventuali situazioni di conflitto d’interesse effettivo o potenziale. 56 S.A. 14.05.2014/p.7A In ogni opera o scritto relativi alle specifiche attività operative di ricerca di cui al presente atto, dovrà essere menzionato l'intervento delle Parti quali Enti patrocinanti le attività medesime. La titolarità dei risultati scientifici delle attività operative di ricerca svolte in collaborazione sarà determinata di volta in volta a seconda dell'apporto di ciascun Ente. Articolo 4 - Durata La presente Convenzione ha la durata di anni tre, a decorrere dalla data di sottoscrizione e potrà essere rinnovata, a scadenza, per ulteriori periodi triennali, con scambio di comunicazioni scritte, almeno tre mesi prima della scadenza. I Contraenti potranno recedere dalla Convenzione con un preavviso di tre mesi da comunicarsi con lettera raccomandata A/R. Articolo 5 - Dati personali I dati trattati in esecuzione della presente convenzione, saranno utilizzati per i soli fini istituzionali nel rispetto delle vigenti disposizioni normative per la protezione o riservatezza dei dati e delle informazioni. Articolo 6 - Controversie Per qualunque controversia relativa alla presente Convenzione, non altrimenti risolvibile, è competente in via esclusiva il Foro di Bari. Articolo 7 – Limitazione di responsabilità I sottoscrittori della presente Convenzione non si assumono le obbligazioni delle altre Parti né possono assumere obbligazioni per conto delle altre Parti e così vincolarle verso terzi, salvo autorizzazione espressa. E’ esclusa ogni garanzia dell’Università sulle obbligazioni contratte dalla Cisl Puglia Basilicata e di IAL Puglia; parimenti è esclusa ogni garanzia della Cisl Puglia Basilicata e di IAL Puglia sulle obbligazioni dell’Università. Articolo 8 - Clausola di salvaguardia Qualora l’attività derivante dalla presente Convenzione possa, anche potenzialmente, comportare occasione di impegno non compatibile con le risorse finanziarie dei contraenti, le Parti si riservano il diritto di recedere con comunicazione raccomandata a.r. agli altri contraenti, per giusta causa. Parimenti, ciascun contraente si riserva il diritto di recedere, con preavviso di mesi tre da inviarsi con lettera raccomandata a.r., nel caso di inattività protratta, o attività che rappresenti duplicazione di altre, o attività aventi per oggetto attività di produzione di beni e servizi non strettamente correlati con il perseguimento delle proprie finalità istituzionali. Articolo 9 – Diposizioni finali La presente convenzione costituisce unicamente quadro di riferimento per l’attivazione dei rapporti obbligatori tra le Parti e non ha contenuto economico. Nessuna spesa deriva dalla presente convenzione. L’Ufficio, esaminato l’atto in questione, considerate le finalità dello stesso, ritiene di inquadrarlo nella disciplina prevista dall’art.68 del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità, che disciplina gli accordi di collaborazione. In merito il Dirigente del DARDRE attesta che la Convenzione de qua non comporta oneri di spesa a carico dell’Università.”” Egli, quindi, invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito, proponendo il prof. P. Stefanì quale referente per l’attuazione e la gestione della Convenzione, ai sensi dell’art. 2 della Convenzione de qua. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la nota prot. n. 26555 del 10.04.2014, con cui il Segretario Generale della CISL Puglia Basilicata, dott. Giulio Colecchia, ha trasmesso la documentazione relativa alla Convenzione Quadro da stipularsi tra questa Università, la CISL Puglia Basilicata e IAL 57 S.A. 14.05.2014/p.7A Puglia per promuovere, sviluppare e consolidare opportunità e iniziative di collaborazione in ambiti di comune interesse; VISTO lo schema della suddetta Convenzione; VISTO l’art.68 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; CONSIDERATO quanto ritenuto dal competente Ufficio dell’Area Partecipazioni e Convenzioni di Ricerca del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne (DARDRE); TENUTO CONTO di quanto attestato dal Dirigente del DARDRE; CONDIVISA la proposta formulata in ordine al nominativo del referente per l’attuazione e la gestione della Convenzione, ai sensi dell’art. 2 della Convenzione de qua, DELIBERA − di approvare la Convenzione Quadro da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, la CISL Puglia Basilicata e IAL Puglia per promuovere, sviluppare e consolidare opportunità e iniziative di collaborazione nei seguenti ambiti: attuazione delle attività di ricerca applicativa di comune interesse, attivazione di ogni possibile iniziativa in ordine ad attività operativa scientifica e/o di formazione ritenuta congiuntamente di comune interesse nel rispettivo ambito istituzionale, orientamento e placement; − di dare fin d’ora mandato al Rettore ad apportare alla suddetta Convenzione eventuali modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula; − di nominare il prof. Paolo Stefanì quale referente per l’attuazione e la gestione della Convenzione, ai sensi dell’art. 2 della Convenzione de qua. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 58 S.A. 14.05.2014/p.7B III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO CONVENZIONE QUADRO TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E L’ASSOCIAZIONE CULTURALE RICREATIVA L’IDEA E NOMINA COMPONENTI AI SENSI DELL’ART. 4 Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne – Area Convenzioni per la Didattica – Settore II: ““L’Ufficio riferisce che in data 6 maggio 2014, per le vie brevi, è pervenuto il testo definitivo della convenzione quadro concordata con l’Associazione Culturale Ricreativa l’Idea per avviare una forma stabile di cooperazione volta alla promozione sociale ed alla valorizzazione di attività di formazione e di ricerca. L’Ufficio rileva che dal testo convenzionale si evince che l’Associazione l’Idea è un ente riconosciuto appartenente al terzo settore, senza scopi di lucro e persegue esclusivamente finalità di promozioni sociali. Di seguito si riporta il testo convenzionale in questione : “CONVENZIONE QUADRO tra l’Associazione Culturale Ricreativa l’IDEA, con sede legale in Urbino (PesaroUrbino), via Veterani n. 9, C.A.P. ............................................, P.I. IVA o C.F. 02405200417, e con sede amministrativa in Palagiano (TA) via Tinella n. 43 C.A.P. 74019, rappresentata dal Presidente pro-tempore....................................................nato a...................................il.........................d’ora in poi denominata Associazione l’IDEA e l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro con sede in Bari, Piazza Umberto I n. 1, C.F. 80002170720, rappresentata dal Rettore pro-tempore prof. Antonio Felice Uricchio, nato a ………….. il ……………., d’ora in poi denominata Università di Bari PREMESSO CHE • l’Associazione l’IDEA è ente riconosciuto appartenente al terzo settore, non ha scopo di lucro e persegue esclusivamente finalità di promozione sociale, svolgendo attività di tipo culturali, turistiche, gastronomiche, ricreative, sportive, assistenziali, ambientalistiche e di prevenzione sanitaria; • l’Associazione l’IDEA si propone di collaborare con istituti scientifici, università, enti pubblici e privati sia in ambito nazionale che internazionale per la formulazione, la valutazione e la realizzazione di progetti di promozione sociale; • l’Associazione l’IDEA può stipulare contratti e convenzioni con Enti pubblici e privati per il raggiungimento dei propri scopi istituzionali; • l’Università di Bari persegue, quali fini primari, la ricerca e la formazione per lo sviluppo di un sapere critico, aperto al dialogo e all'interazione tra le culture, nel rispetto della libertà di ricerca e di insegnamento; • l’Università di Bari contribuisce, tramite l’impegno nell’ambito della ricerca, della didattica e dell’alta formazione, alla crescita scientifica, culturale e civile, della comunità locale, nazionale e internazionale. Persegue una collaborazione attiva con le istituzioni, il mondo del lavoro e delle professioni, concertando con essi, organismi di 59 S.A. 14.05.2014/p.7B consultazione permanente al fine di contribuire allo sviluppo culturale, sociale ed economico; • l’Associazione l’IDEA ha chiesto all’Università di Bari di avviare una forma stabile di cooperazione, ispirandosi ai principi della promozione e valorizzazione della libera iniziativa e della leale sinergia, nel pieno e completo rispetto delle leggi, al fine di sviluppare e organizzare al meglio le potenzialità del sistema della formazione, con particolare riferimento alle tematiche del diritto al lavoro e dell’orientamento in ingresso e in uscita degli studenti nei contesti formativi, lavorativi e professionali; • l’Associazione l’IDEA possiede sedi in Italia tra l’altro nelle provincie di Taranto e Lecce; CONVENGONO QUANTO SEGUE ART.1 Le premesse costituiscono parte integrante della presente convenzione quadro. ART.2 OGGETTO L’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Associazione Culturale Ricreativa l’IDEA, con il presente accordo, nel rispetto dei propri fini istituzionali, si impegnano a collaborare per avviare una forma stabile di cooperazione volta alla promozione sociale ed alla valorizzazione di attività di formazione e di ricerca. ART.3 AMBITI DI COLLABORAZIONE La collaborazione si realizzerà nei seguenti ambiti: • organizzazione di convegni, seminari e incontri, attività divulgative, attività formative, ludiche e artistiche su temi specifici e con particolare attenzione alla promozione sociale, alla sostenibilità ambientale, alla difesa dei diritti umani, alla promozione del lavoro e dell’economia sostenibile; • coordinamento e realizzazione di progetti di ricerca e promozione per la salvaguardia della biodiversità alimentare e promozione di iniziative per lo sviluppo di forme di agricoltura ecocompatibile; • elaborazione e/o gestione di progetti di ricerca su problematiche di natura sociale, ambientale ed economica, nonché di intervento per la tutela, il recupero e la valorizzazione del territorio pugliese; • realizzazione di percorsi formativi di aggiornamento e riqualificazione professionale volti a migliorare e sostenere la professionalità degli operatori e a garantire la qualità dei servizi erogati; • azioni di sensibilizzazione delle coscienze individuali alla difesa dei diritti umani promuovendo attività con comunità che operano nel sociale; • condivisione di spazi ed infrastrutture per la realizzazione delle attività oggetto del presente accordo; • ideazione e realizzazione di eventi espositivi e manifestazioni di natura informativa, ludica, musicale, teatrale, di promozione sociale con finalità culturali, turistiche, gastronomiche, ricreative, sportive, assistenziali, ambientalistiche e di prevenzione sanitaria; • realizzazione di percorsi teorici e pratici di alternanza – lavoro finalizzati ad un’offerta formativa professionalizzante. ART. 4 GESTIONE Per la gestione e l’attuazione della presente Convenzione, si conviene l’attivazione di un Comitato paritetico di Gestione composto da 3 rappresentanti per ciascuna Parte. Al Comitato sono affidati i compiti di definizione delle iniziative comuni coerenti con gli obiettivi convenzionali, di individuazione di esperti, anche esterni agli Enti contraenti, per 60 S.A. 14.05.2014/p.7B l’elaborazione delle attività oggetto della collaborazione, nonché di indicazione della ripartizione degli impegni e dei relativi ed eventuali oneri, oggetto di appositi protocolli esecutivi, fermo restando che gli impegni assunti dall’Università di Bari non comportino alcuna spesa a carico del proprio bilancio. ART. 5 IMPEGNI DELLE PARTI L’Università di Bari si impegna a: • fornire il supporto scientifico per lo svolgimento dei seminari, convegni ed attività formative da concordare su temi di comune interesse; • partecipare alla progettazione ed all’elaborazione dei percorsi formativi da concordare; • fornire il supporto tecnico-logistico per lo svolgimento delle attività oggetto della presente convenzione (disponibilità di aule e supporti per la didattica). L’Associazione l’IDEA si impegna a: • fornire il supporto per l’organizzazione e la gestione di seminari, convegni, corsi di formazione; • collaborare per il sostegno e la gestione delle attività di cui al precedente art. 3; • realizzare stage formativi e di orientamento al lavoro, rivolti a studenti e laureati dell’Università di Bari, finalizzati ad un’offerta personalizzata, da formalizzare nel rispetto della normativa vigente in materia; • mettere a disposizione, in collaborazione con volontari del settore educativo, propri spazi in occasione di incontri e dibattiti, in particolare, sull’educazione sensoriale, del gusto per lo sviluppo di una corretta cultura alimentare. In particolare le Parti concordano che al termine dei convegni e seminari e dei corsi di formazione potranno essere rilasciati attestati di partecipazione che consentiranno ai partecipanti di richiedere il riconoscimento di crediti formativi universitari; detto riconoscimento potrà avvenire, previa valutazione del Corso di Laurea competente, secondo le modalità e i limiti previsti dalla normativa vigente. ART. 6 GESTIONE AMMINISTRATIVA Per la realizzazione della collaborazione oggetto della presente convenzione saranno concordati e di volta in volta approvati dai competenti Organi di ciascun contraente appositi protocolli esecutivi, nei quali saranno indicati eventuali ulteriori partner e saranno disciplinate le specifiche iniziative, di cui verranno regolamentate finalità, tempi, oneri a carico delle Parti e modalità di copertura di eventuali spese delle singole iniziative. ART. 7 DURATA Il presente accordo entra in vigore alla data della sua stipulazione e avrà la durata di 2 anni, con possibilità di rinnovo sulla base di un accordo scritto approvato dagli Organi competenti delle Parti. Alla scadenza, il Comitato paritetico di Gestione predisporrà una relazione valutativa sulla collaborazione e sui risultati raggiunti; in caso di rinnovo a questa dovrà aggiungersi una relazione sugli obiettivi futuri. ART. 8 FORO COMPETENTE Per qualsiasi vertenza che dovesse nascere dall’esecuzione del presente accordo, è competente a decidere il Foro di Bari. Le parti possono, tuttavia, definire amichevolmente eventuali controversie nascenti; in tal caso, il collegio arbitrale avrà sede in Bari e sarà composto di tre membri, nominati uno da ciascuna delle parti ed il terzo, che fungerà da Presidente, di comune accordo tra le parti, oppure, in caso di disaccordo tra le stesse o di mancata nomina del proprio arbitro, dal Presidente del Tribunale di Bari. ART. 9 61 S.A. 14.05.2014/p.7B REGISTRAZIONE E TASSE Il presente accordo verrà registrato solo in caso d’uso ai sensi del DPR n. 131/86 e le relative spese saranno a carico del richiedente. L’imposta di bollo cede a carico dell’Associazione l’IDEA. Bari, ………………………….. UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI ALDO ASSOCIAZIONE CULTURALE MORO RICREATIVA L’IDEA IL RETTORE IL PRESIDENTE prof. Antonio Felice Uricchio ____________________ _______________________ In particolare, l’Ufficio fa presente che l’art.4 della convenzione de qua prevede che per la gestione e l’attuazione della convenzione è prevista l’attivazione di un comitato paritetico di Gestione composto da 3 rappresentanti per ciascuna parte. Pertanto si ravvisa la necessità, da parte di questo Consesso, di nominare i 3 componenti il citato Comitato. L’Ufficio fa presente, altresì, che l’Atto negoziale in argomento, in quanto accordo di collaborazione, è disciplinato dall’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità. In merito a quanto esposto, il Dirigente del D.A.R.D.R.E attesta che la convenzione in questione non comporta oneri a carico dell’Università.”” Egli, quindi, propone i proff. B. Notarnicola e R. Carlucci quali componenti del Comitato previsto dall’art. 4 della Convenzione de qua, unitamente al ProRettore, il quale manifesta la disponibilità a farne parte, invitando il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la Convenzione quadro da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Associazione Culturale Ricreativa l’IDEA per avviare una forma stabile di cooperazione volta alla promozione sociale ed alla valorizzazione di attività di formazione e di ricerca; VISTO l’art. 68 del vigente Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; CONSIDERATO quanto fatto presente dal competente Settore dell'Area Convenzioni per la Didattica del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne (DARDRE); TENUTO CONTO di quanto attestato dal Dirigente del D.A.R.D.R.E., CONDIVISE le proposte formulate nel corso del dibattito in ordine ai nominativi dei componenti il Comitato previsto dall’art. 4 della Convenzione de qua, DELIBERA 62 S.A. 14.05.2014/p.7B − di approvare la Convenzione quadro da stipularsi tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Associazione Culturale Ricreativa l’IDEA, per avviare una forma stabile di cooperazione volta alla promozione sociale ed alla valorizzazione di attività di formazione e di ricerca, dando fin d’ora mandato al Rettore ad apportarvi eventuali modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula; − di designare i proff. Angelo Tursi, Bruno Notarnicola e Roberto Carlucci quali componenti del Comitato previsto dall’art. 4 della Convenzione de qua. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 63 S.A. 14.05.2014 Il Rettore propone al Senato Accademico di esaminare, in analogia al punto testè esaminato, il seguente argomento. CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E L’AGENZIA PER LA PROMOZIONE DELLA RICERCA EUROPEA (APRE): RINNOVO Il Senato Accademico, all’unanimità, approva. 64 S.A. 14.05.2014/p.7analogia CONVENZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E L’AGENZIA PER LA PROMOZIONE DELLA RICERCA EUROPEA (APRE): RINNOVO Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne – Area Partecipazioni e Convenzioni di Ricerca – Settore II ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““L’Ufficio informa che si rende necessario rinnovare la convenzione stipulata il 28.06.2010 tra questa Università e l’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (APRE), e rinnovata il 16.05.2012. L’Ufficio ritiene opportuno riportare qui di seguito lo schema della convenzione in questione: CONVENZIONE TRA APRE - AGENZIA PER LA PROMOZIONE DELLA RICERCA EUROPEA — in persona del suo legale rappresentante, Prof. Ezio Andreta, con sede legale in Roma, Via Cavour, n.71 — (P.Iva 03929151003), E UNIVERSITA’ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO (nel proseguo denominata Università) — in persona del suo legale rappresentante, prof. Antonio Felice Uricchio, con sede legale in Bari, Palazzo Ateneo I, n.1 – (P.Iva 01086760723), PREMESSO: − che l’APRE ha fra i suoi compiti istituzionali la promozione della partecipazione italiana ai programmi di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica dell'Unione Europea (R&ST) (Programmi Quadro di R&ST, Attività di ricerca e innovazione nell’ambito dei fondi strutturali; Programmi affini; di seguito indicati “Programmi dell'Unione Europea R&ST”); − che tale promozione viene svolta attraverso attività di informazione, documentazione, formazione e assistenza nei confronti degli operatori del mondo della ricerca scientifica, dell'innovazione tecnologica e della produzione, di seguito indicati “operatori R&ST”; − che le attività indicate sono realizzate con modalità (convegni o contatti mirati e diretti) e con strumenti diversi (documentazione cartacea, elettronica, per via telematica), attraverso uno stretto collegamento con le principali istituzioni nazionali, tra cui il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e con le istituzioni dell’Unione Europea; − che lo svolgimento di dette attività comporta continui e qualificati contatti e rapporti con gli operatori R&ST su tutto il territorio nazionale, per lo sviluppo dei quali è attiva una “rete” di “Sportelli APRE”, ubicati nelle principali regioni italiane; − che gli “Sportelli APRE” sono gestiti da soggetti che forniscono servizi di informazione e assistenza agli operatori R&ST con lo scopo di favorirne la partecipazione ai Programmi dell'Unione Europea R&ST; − che in tale contesto gli “Sportelli APRE” sono chiamati a collaborare e interagire con i Soci APRE e con gli altri operatori R&ST attivi nel territorio di interesse, dai centri di ricerca alle Università, alle Camere di Commercio, alle Associazioni di categoria confindustriali e del mondo produttivo, alle varie entità responsabili di infrastrutture tecnologiche. CONSIDERATO CHE L’UNIVERSITA’: − è socio ordinario dell’APRE e versa alla medesima una quota annuale pari ad euro 6.351,00: - ha dichiarato il proprio interesse ad ospitare e gestire, uno “Sportello APRE”, denominato “Sportello APRE PUGLIA”, volto a realizzare una rete di raccordo e collegamento per l’informazione, la documentazione, la formazione e l’assistenza APRE sui programmi 65 S.A. 14.05.2014/p.7analogia dell’Unione Europea R&ST, aperto, in via prioritaria, alla collaborazione con i Soci APRE della Regione Puglia. SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE: Art.1 – Premesse Le premesse formano parte integrante della presente Convenzione ed hanno forza e valore di patto. Art.2 - Oggetto della Convenzione 2.1 - Oggetto della presente Convenzione e la regolamentazione dei rapporti tra APRE e Università per l’avviamento ed il funzionamento dello “Sportello APRE Puglia”. 2.2 - A tal fine l’APRE, con la stipula della presente Convenzione autorizza l’Università a denominare “Sportello APRE Puglia” l’Ufficio sito al II piano del Palazzo Ateneo. 2.3 - La presente Convenzione sostituisce quanto stabilito nei precedenti accordi. Art.3 - Durata 3.1 - La Convenzione avrà la durata di un anno rinnovabile, a partire dalla data della firma della stessa e sarà rinnovata automaticamente per un periodo di pari durata, a meno the non venga data disdetta a mezzo raccomandata A.R. da una della parti almeno 4 mesi prima della scadenza. 3.2- Con la sottoscrizione della presente convenzione l’Università dichiara the la durata, di cui al punto 3.1, consente alla stessa di ammortizzare tutti gli investimenti affrontati nella predisposizione dell’attività dello “Sportello APRE Puglia” Pertanto, l’Università rinuncia, sin da ora, a far valere, nei confronti dell’APRE, ogni eventuale pretesa relativa alla durata della presente convenzione. Art.4 - Funzioni dello “Sportello APRE Puglia” 4.1 - Compito dello “Sportello APRE Puglia” e stimolare, favorire e assistere la partecipazione dei Soci APRE e degli operatori R&ST locali ai Programmi dell’Unione Europea R&ST. 4.2 - Per il raggiungimento dell’obiettivo di cui al punto 4.1, lo Sportello APRE Puglia dell’Università si impegna a ricercare la più ampia collaborazione di tutti gli operatori di R&ST, e, particolarmente quella dei soci APRE in Puglia, con lo scopo di utilizzare le possibili sinergie nello svolgimento delle proprie attività. A sostegno dell’attività dello Sportello APRE Puglia l’Università in collaborazione con l’APRE, entro un anno dal momento della firma della presente Convenzione si impegna a favorire la costituzione di un Comitato Regionale APRE Puglia, nel quale potranno essere rappresentati i Soci APRE ed eventuali altre strutture regionali secondo modalità e termini da concordare con l’Università. Il Comitato va inteso quale sede per lo scambio di informazioni e valutazioni di possibili iniziative comuni. Le spese per la partecipazione ai lavori del Comitato sono a carico dei singoli componenti. 4.3 - Le principali attività svolte dallo Sportello sono: − la promozione della conoscenza dei programmi dell'Unione Europea R&ST; − l’informazione e documentazione sui predetti programmi in Puglia, d’accordo con l’APRE e con gli altri “Sportelli APRE”, nelle regioni confinanti; − l’assistenza nella predisposizione delle proposte di progetto; − la formazione di personale per l’assistenza sui Programmi dell’Unione Europea R&ST; − la ricerca partners; − e quanto altro ritenuto utile allo sviluppo delle attività. Allo Sportello APRE è richiesto come minimo di attività il livello 1 del Manuale Best Practice del progetto Transtracc. Il Manuale sarà allegato insieme alla Convenzione della quale ne costituisce parte integrante. 4.4 — Lo Sportello APRE dovrà svolgere la propria attività nel rispetto dei criteri fissati dall'APRE, sede centrale, in stretta collaborazione con il Comitato Tecnico Scientifico che, in base all'art. 22 dello statuto di APRE, è preposto ad elaborare pareri ed a presentare proposte su questioni specifiche della vita associativa di APRE, ivi compresa l'attività degli sportelli. Lo Sportello, inoltre, dovrà utilizzare la specifica diligenza necessaria alla particolare attività richiesta. Art.5 — Impegni dell’Università 66 S.A. 14.05.2014/p.7analogia 5.1 - Ai fini dello svolgimento delle attività della presente Convenzione l’Università si impegna a: − designare un responsabile e/o un referente operativo dello Sportello e comunicarne tempestivamente il nominativo all'APRE; − dotare lo Sportello del personale necessario ad assicurare una copertura del servizio giornaliera e con orari stabiliti in linea con le esigenze locali, essendo inteso che tale destinazione non può essere configurabile come rapporto di lavoro nei confronti di APRE; − dotare lo Sportello delle attrezzature e dei materiali necessari (computer, fax, telefono, internet, posta elettronica etc.) al corretto e regolare svolgimento delle attività previste dalla presente Convenzione; 5.2 - Ad eccezione della collaborazione fornita dall’APRE, di cui al successivo Art.6, tutte le spese di avviamento, funzionamento e gestione dello Sportello APRE Puglia, nessuna esclusa, sono a carico dell’Università, ivi comprese quelle sostenute per l'invio di personale a giornate informative e corsi di formazione promosse dall’APRE, ovvero per l'organizzazione di eventuali iniziative a carattere locale. 5.3 — L’Università si impegna, inoltre, ad inviare all’APRE, entro il 31 gennaio di ciascun anno, la programmazione per i dodici mesi successivi ed il resoconto annuale dell’attività svolta, corredato delle indicazioni quantitative e qualitative dei risultati conseguiti. 5.4 - Le eventuali iniziative dello Sportello che comportino l'utilizzo del logo APRE dovranno essere realizzate con il coordinamento e previa comunicazione all’APRE. 5.5 — L’Università si impegna ad informare e coinvolgere la struttura centrale su eventuali iniziative in materie oggetto della presente convenzione, obbligandosi per tutta la durata della stessa a svolgere l’attività in stretto coordinamento con l’APRE. Art.6 — Impegni di APRE 6.1 - Durante tutto il periodo di durata della presente Convenzione l’APRE si impegna a fornire all’Università l’orientamento relativo alle attività dello Sportello e la formazione del personale dell’Università addetto, regolarmente messo a disposizione con i tempi e le modalità che verranno concordate. 6.2 - L’APRE garantisce allo Sportello la documentazione predisposta o, comunque, acquisita e trasferisce le informazioni in suo possesso in particolare attraverso l’utilizzo di strumenti telematici. 6.3 - Al fine di garantire la qualità dei servizi erogati dallo Sportello, l’APRE costituisce il punto di riferimento dello Sportello per l’acquisizione delle informazioni e delle modalità operative ricordate in premessa. 6.4 - APRE, si impegna a dare comunicazione e coinvolgere gli sportelli in eventuali iniziative organizzate dalla stessa nella regione di riferimento. Art.7 - Responsabilità 7.1 - L'APRE è responsabile nei confronti dell’Università della qualità delle informazioni fornite e della tempestività nel trasferimento delle stesse. 7.2 — Al di fuori dei casi di cui al comma precedente, l’Università si obbliga a manlevare e tenere indenne l’APRE da ogni responsabilità nei confronti di terzi, derivanti dall'esercizio delle attività dello “Sportello APRE Puglia”. 7.3 — L’Università si obbliga a manlevare e tenere indenne l’APRE da ogni pretesa che eventuali terzi (ad esempio collaboratori, dipendenti, fornitori, ecc.) facciano valere nei riguardi della stessa APRE in relazione all’attività svolta per lo “Sportello APRE Puglia”. Art.8 — Clausola di esclusiva 8.1 — L’Università si impegna a svolgere l’attività indicata nella presente convenzione in via esclusiva, obbligandosi per tutta la durata della convenzione a svolgere l’attività in stretto coordinamento con l'APRE, a definire e condividere il programma di lavoro annuale, gli obiettivi da raggiungere e ad accettare di sottoporsi alla valutazione dei relativi risultati da parte del Comitato Tecnico Scientifico, che in base all’art.22 dello statuto dell’Associazione relazionerà annualmente all'Assemblea dei Soci. 8.2 - L'APRE si riserva il diritto di verificare (personalmente o tramite terzi) in qualsiasi momento il rispetto dell’art. 8.1. Art.9 - Corrispettivo 67 S.A. 14.05.2014/p.7analogia 9.1 – L’APRE non dovrà corrispondere a l’Università nessun compenso per l’attività svolta da questa ultima, che si ribadisce viene svolta in totale autonomia di mezzi e personale, fatta salva la collaborazione che viene prestata dall'APRE nei limiti di cui all'art. 6. 9.2 — Per la collaborazione fornita dall'APRE, di cui all'art. 6, non è dovuto alcun ulteriore compenso da parte dell’Università oltre a quanto indicato nella premessa della presente convenzione. Art. 10 - Clausola risolutiva espressa e condizione risolutiva 10.1 - L'APRE, ai sensi dell'art. 1456 c.c., potrà risolvere la presente Convenzione, mediante semplice comunicazione, di volersi avvalere della presente clausola nel seguente caso: − nell'ipotesi di inadempimento da parte dell’Università degli obblighi previsti negli articoli precedenti o permanente riconosciuto stato di inadeguatezza nello svolgimento delle attività di Sportello agli standard di funzionamento fissati dall'APRE, di cui al precedente articolo 4, comma 4. Rimane fermo il diritto dell'APRE ad ottenere il risarcimento del danno. 10.2- 11 presente contratto si scioglierà automaticamente, senza alcuna pretesa da parte dell’Università, in caso di scioglimento e/o messa in liquidazione dell'APRE. Art. 11 - Effetti della cessazione della convenzione 11.1 - A decorrere dalla data di cessazione della presente convenzione l’Università non potrà più utilizzare la denominazione “Sportello APRE Puglia”. Art. 12 - Obbligo di riservatezza 12.1 — L’Università si impegna ad osservare, anche dopo lo scioglimento della presente convenzione, la massima riservatezza in ordine al contenuto dell'attività oggetto del presente contratto. 12.2- L’Università sarà ritenuta, altresì, responsabile per ogni informazione e divulgazione effettuata da soggetti terzi che dovessero operare per la stessa. 12.3- L’Università si impegna a lare osservare ai propri collaboratori e dipendenti, anche dopo lo scioglimento della presente convenzione, la massima riservatezza in ordine al contenuto dell'attività oggetto dell'affiliazione. Art. 13 — Clausola arbitrale 13.1 — Qualsiasi controversia concernente il presente contratto o comunque connessa allo stesso sarà preliminarmente sottoposta a un tentativo di conciliazione secondo le previsioni del Regolamento della Camera Arbitrale di Roma. Le parti si impegnano a ricorrere alla conciliazione della Camera Arbitrale di Roma prima di iniziare il successivo procedimento arbitrale. Nel caso in cui il predetto tentativo di conciliazione non abbia esito positivo, la controversia insorta - compresa quella relativa alla interpretazione, esecuzione e risoluzione del presente contratto - sarà sottoposta ad arbitrato rituale in conformità al Regolamento della Camera Arbitrale di Roma. La controversia sarà decisa secondo diritto da un arbitro unico in conformità a tale Regolamento. Sede dell’arbitrato sarà Roma. Art. 14- Trattamento dei dati personali 14.1 – L’Università a norma del D.Lgs 196 del 30/06/03 in relazione al trattamento dei dati personali dell'APRE, dichiara the gli stessi saranno trattati secondo i principi della liceità e correttezza nella piena tutela dei suoi diritti ed in particolare della riservatezza, nella più ampia accezione del termine. Art. 15- Trasferimento sede 15.1- L’Università si impegna a comunicare tempestivamente il cambiamento della sede ed i nuovi riferimenti ad APRE centrale. Art. 16- Divieto cessione contratto 16.1- L’Università non può cedere la presente convenzione a terzi. Letto, confermato e sottoscritto. L’Ufficio, per completezza di informazioni, ritiene opportuno allegare alla presente relazione l’illustrazione delle attività svolte dallo Sportello APRE nell’anno 2013. L’Ufficio fa presente, altresì, che ai sensi dell’art.5 della Convenzione in questione, sono state individuati quali referenti operativi dello Sportello APRE la sig.ra Cesarea Rutigliano (Responsabile) ed i dott.ri Pietro Borracci e Lucia Capodiferro. 68 S.A. 14.05.2014/p.7analogia L’Ufficio ricorda che la Convenzione, considerate le finalità della stessa, è stata inquadrata nella disciplina di cui all’art.68 del Regolamento di Ateneo per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità inerente gli accordi di collaborazione.”” Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la Convenzione stipulata il 28.06.2010 tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (APRE) e rinnovata il 16.05.2012; VISTO il testo della nuova Convenzione da stipularsi tra i suddetti enti per l’apertura dello sportello APRE Puglia; VISTA la relazione illustrativa delle attività svolte dallo Sportello APRE nell’anno 2013; VISTO l’art.68 del Regolamento per l’Amministrazione, la Finanza e la Contabilità; TENUTO CONTO di quanto rappresentato dal competente Ufficio dell’Area Partecipazioni e Convenzioni di Ricerca del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni esterne; DELIBERA - di approvare il rinnovo della Convenzione stipulata il 28.06.2010 tra l’Università degli Studi di Bari Aldo Moro e l’Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea (APRE) e rinnovata il 16.05.2012, per l’apertura dello sportello APRE Puglia; - di formalizzare il predetto rinnovo con la sottoscrizione della nuova Convenzione, nella formulazione riportata in narrativa, dando fin d’ora mandato al Rettore ad apportarvi eventuali modifiche, di carattere non sostanziale, che si rendessero necessarie in sede di stipula. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 69 S.A. 14.05.2014/p.8 III. DIDATTICA, RICERCA, PROGRAMMAZIONE E SVILUPPO LETTERA D’INTENTI PER ACCORDO DI COLLABORAZIONE TRA L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI BARI ALDO MORO E FACULTY OF LAW, PAVOL JOZEF ŠAFÁRIK UNIVERSITY IN KOŠICE – SLOVAKIA NELL’AMBITO DEL PROGRAMMA ERASMUS+ Il Rettore fa presente che l’argomento in oggetto viene ritirato dall’ordine del giorno, su richiesta del Dirigente del Dipartimento Amministrativo per la Ricerca, la Didattica e le Relazioni Esterne, dott.ssa Rutigliani, che, con nota del 12.05.2014, ha rappresentato che l’Università partner ha deciso di stipulare con questa Università un accordo Erasmus+ piuttosto che una convenzione accademica. Il Senato Accademico prende nota. 70 S.A. 14.05.2014/p.9 VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO MUSEO ORTO BOTANICO: PROPOSTA DI MODIFICA ALLO STATUTO Il Rettore illustra brevemente le proposte di modifica allo Statuto del Museo Orto Botanico, di cui alla relazione istruttoria predisposta dal Settore Pianificazione Organizzativa del Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione, già posta a disposizione dei presenti, necessitate, in primis, dalla recente confluenza di tutti i docenti appartenenti ai SSD ex E01 (attuali SSD BIO/01, BIO/02, BIO/03 e BIO/04) nel medesimo Dipartimento, informando, quindi, circa la delibera assunta dal Consiglio di Amministrazione, nella riunione del 12.05.2014, in merito all’argomento de quo, per quanto attiene, in particolare, all’invito a verificare la possibilità di allargamento della partecipazione al Museo Orto Botanico a strutture museali esterne. Il ProRettore, nel sottolineare l’opportunità di favorire l’apertura del Museo a nuove partecipazioni, verificando le possibilità di allargarne il novero delle adesioni, con la partecipazione oltre che di strutture museali esterne, anche di docenti di SSD ulteriori rispetto a quelli già previsti, propone di rinviare l’esame dell’argomento in oggetto alla riunione straordinaria, prevista per il giorno 19.05.2014, al fine di poter interloquire in merito alla verifica delle predette possibilità, con il Presidente del Museo Orto Botanico, prof. Luigi Forte. Il Senato Accademico, unanime, approva. 71 S.A. 14.05.2014/p.10 VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO MOBILITÀ DI DOCENTI TRA DIPARTIMENTI: RICHIESTA PROF. ROBERTO CORTELLAZZI Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione – Settore Pianificazione Organizzativa: ““Con D.R. n. 1462 dell’11.04.2013 è stato emanato il Regolamento per la mobilità dei docenti tra dipartimenti ex art. 49, comma 4, dello Statuto, il cui art. 2 – Mobilità richiesta dall’interessato - recita: “I professori e i ricercatori di ruolo possono presentare motivata istanza al Rettore ai fini della mobilità da un Dipartimento all’altro dell’Ateneo, mantenendo l’ inquadramento nel settore concorsuale e nel settore scientifico disciplinare. L’Ufficio competente acquisisce: - il parere in merito del Consiglio del Dipartimento di destinazione, nella cui delibera si tiene conto dei Settori Scientifici Disciplinari presenti nel Dipartimento, obiettivi scientifici e didattici, piani di sviluppo e si valuta l’adeguata qualificazione scientifica e didattica nonché assistenziale, ove richiesta, dell’interessato; - il nulla-osta del Dipartimento di provenienza che valuta la ricaduta sull’attività di didattica e di ricerca, rilasciato secondo la previsione dell’art. 74 dello Statuto di Ateneo. La mobilità è deliberata dal Consiglio di Amministrazione, previo parere del Senato Accademico ed è disposta con provvedimento del Rettore.” Il prof. Roberto Cortelazzi ha presentato istanza di mobilità in data 26.07.2013 dal Dipartimento Interdisciplinare di Medicina (DIM) verso il Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi (DETO). Il prof. Cortelazzi appartiene al SSD MED/29 (Chirurgia Maxillo-Facciale). Tale settore è presente solo nel Dipartimento DIM con 2 docenti. Il Dipartimento Interdisciplinare di Medicina (DIM), con nota prot. gen. n. 20533 del 19.3.2014, in merito al nulla osta, ha deliberato, nella seduta del 23.9.2013: “Il Direttore ricorda ai consiglieri che in data 30.08.2012 al punto 6 il Senato Accademico ha deliberato di allocare d’ufficio, con efficacia immediata, il prof. Roberto Cortelazzi nel Dipartimento in cui risultava in maggioranza presente il SSD di afferenza…Il prof. Sabbà fa notare che dall’agosto 2012 alla data attuale non vi sono state variazioni relativamente alle motivazioni puntualizzate e utilizzate dal Senato per definire il Dipartimento di appartenenza, pertanto propone di rinviare al Senato la valutazione della richiesta del prof. Cortelazzi. Il Consiglio dopo ampia discussione decide all’unanimità di rinviare ogni decisione in merito ad una data successiva alle valutazioni del Senato al quale andrà inviato l’omissis della presente delibera”. Il Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi (DETO), con nota prot. gen. n. 22795 del 31.3.2014, ha deliberato, nella seduta del 2.9.2013, di esprimere parere favorevole: “avendo preso atto che le attività di ricerca del Prof. Cortelazzi sono ampiamente compatibili con le finalità del DETO”. La Commissione COMODOC, nella seduta dell’8.04.2014, ha preso in esame la documentazione pervenuta e dopo ampia e approfondita discussione, ha deciso di 72 S.A. 14.05.2014/p.10 “sottoporre l’istanza di mobilità del prof. Cortelazzi agli Organi collegiali di governo e ritiene inaccettabile il rinvio di ogni decisione in merito, da parte del Consiglio del Dipartimento Interdisciplinare di Medicina (DIM), ad una data successiva alle valutazioni del Senato. Queste ultime, pertanto, saranno sottoposte esclusivamente all’approvazione del Consiglio di Amministrazione, come previsto dallo Statuto di Ateneo”. Ai sensi dell’art. 6 del Regolamento di che trattasi “I provvedimenti di mobilità hanno efficacia, di norma, a far data dall’inizio dell’anno accademico successivo alla data del decreto di emanazione”. Considerata la suddetta documentazione, si sottopone, a questo Consesso, la proposta di mobilità del citato prof. Cortelazzi per il parere di competenza.”” Interviene la prof.ssa Serio, la quale, nel fornire ulteriori chiarimenti in merito all’istanza di mobilità presentata dal prof. Cortelazzi, motivata, in primis, dall’opportunità di afferire al Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi (DETO), nel quale confluiscono tutte le tipologie di attività chirurgica – come più ampiamente rappresentato negli atti istruttori -, ritiene che non sussistano ragioni ostative all’accoglimento dell’istanza di che trattasi, tenuto conto, altresì, che la mobilità de qua non comporterebbe l’abbassamento della numerosità del Dipartimento Interdisciplinare di Medicina (DIM) al di sotto dei limiti statutari. Il Rettore, nel ricordare, altresì, quanto espresso in merito dalla Commissione COMODOC, nella riunione del 08.04.2014, invita, quindi, il Senato Accademico a pronunciarsi in merito. Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTO l’art. 49, comma 4 dello Statuto di Ateneo; VISTO il Regolamento per la mobilità dei docenti tra Dipartimenti, di cui al D.R. n. 1462 del 11.04.2013, ed in particolare gli artt. 2 e 6; VISTA l’istanza di mobilità presentata dal prof. Roberto Cortelazzi, docente afferente al Dipartimento Interdisciplinare di Medicina (DIM), a favore del Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi (DETO); VISTA la propria delibera del 30.08.2012; VISTO l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi (DETO), relativo alla seduta del 02.09.2013; VISTO l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento Interdisciplinare di Medicina (DIM), relativo alla seduta del 23.09.2013; 73 S.A. 14.05.2014/p.10 VISTO l’estratto dal verbale della Commissione COMODOC, relativo alla seduta dell’08.04.2014; UDITE le precisazioni fornite in merito dalla prof.ssa Serio; RITENUTO che non sussistano ragioni ostative all’accoglimento dell’istanza di che trattasi, DELIBERA di esprimere parere favorevole alla mobilità del prof. Roberto CORTELAZZI dal Dipartimento Interdisciplinare di Medicina (DIM) al Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti di Organi (DETO) a far tempo dal 01.11.2014. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 74 S.A. 14.05.2014/p.11 VI. STRUTTURE DIDATTICHE, DI RICERCA E DI SERVIZIO PROPOSTA DI COSTITUZIONE DEL CENTRO INTERUNIVERSITARIO “L’ALTRO DIRITTO. CENTRO DI RICERCA INTERUNIVERSITARIO SU CARCERE, DEVIANZA, MARGINALITÀ E GOVERNO DELLE MIGRAZIONI” (ADIR) Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione – Settore Pianificazione Organizzativa ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““Con nota del 29.04.2014, assunta al prot. gen. n. 33323 del 6.05.2014, è pervenuto l’estratto dal verbale del Consiglio del Dipartimento di Giurisprudenza, relativo alla seduta del 16.04.2014 con cui “…il Consiglio, vista la bozza di convenzione che dovrà essere sottoposta all’approvazione degli Organi di Governo, all’unanimità, manifesta interesse alla costituzione del Centro e propone quali rappresentanti dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro, il prof. Luigi Pannarale e il dott. Ivan Pupolizio” secondo lo schema sotto riportato: CONVENZIONE ISTITUTIVA DEL CENTRO INTERUNIVERSITARIO DI RICERCA “L’Altro Diritto. Centro di Ricerca Interuniversitario su Carcere, Devianza, Marginalità e Governo delle Migrazioni” (Adir). L'anno …………………. il giorno ……………. del mese di ………………… TRA L’UNIVERSITA’ di FIRENZE, rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Alberto Tesi, autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del Consiglio di Amministrazione in data................................; di Genova, rappresentata dal Magnifico Rettore Giacomo Deferrari autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del Consiglio di Amministrazione in data................................; di Bari Aldo Moro, rappresentata dal Magnifico Rettore Antonio Felice Uricchio autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del Consiglio di Amministrazione in data................................; Pisa Scuola Superiore di Studi Universitari e di Perfezionamento Sant’Anna, Istituto Universitario ad ordinamento speciale (d’ora innanzi denominata Scuola Sant’Anna), rappresentata dal Magnifico Rettore Prof. Pierdomenico Perata autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del Consiglio di Amministrazione in data................................; 75 S.A. 14.05.2014/p.11 di Torino, rappresentata dal Magnifico Rettore Gianmaria Ajani autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del Consiglio di Amministrazione in data................................; di Palermo, rappresentata dal Magnifico Rettore Roberto Lagalla autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del Consiglio di Amministrazione in data................................; di Napoli Suor Orsola Benincasa, rappresentata dal Magnifico Rettore prof. Lucio d’Alessandro, autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del Consiglio di Amministrazione in data................................; della Calabria, rappresentata dal Magnifico Rettore prof. Gino Mirocle Crisci, autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del Consiglio di Amministrazione in data................................; di Salerno, rappresentata dal Magnifico Rettore prof. Aurelio Tommasetti, autorizzato a firmare il presente atto con delibera del Senato Accademico in data _________________ e delibera del Consiglio di Amministrazione in data................................; SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE Articolo 1 Costituzione Su iniziativa dei seguenti Atenei proponenti, nel seguito “promotori”: Firenze, Bari, della Calabria, Genova, Napoli Suor Orsola Benincasa, Palermo, Pisa Scuola S. Anna, Salerno e Torino, viene costituito, a norma dell’art. 91 del DPR 382/80, il Centro Interuniversitario di Ricerca denominato “L’altro diritto. Centro interuniversitario di ricerca su carcere, devianza, marginalità e governo delle migrazioni” (ADir) – (nel seguito, "Centro”). Articolo 2 Finalità e funzioni del Centro 1. Il Centro si propone di: a) Sviluppare, promuovere e coordinare studi e progetti di ricerca, anche internazionali, nel campo: 1) della sociologia della pena; 2) della sociologia della devianza; 3) della sociologia della marginalità; 4) della sociologia delle migrazioni; 5) delle politiche penali; 6) del governo della marginalità; 7) del governo delle migrazioni; 8) dei fenomeni discriminatori e delle relative strategie di contrasto; 9) dei diritti delle persone private della libertà; 10) del governo delle società multiculturali. b) Promuovere e coordinare law clinics sugli stessi temi. c) Promuovere l’istituzione e l’attivazione di corsi post-laurea di perfezionamento, master e dottorato (anche internazionali) sugli stessi temi. 76 S.A. 14.05.2014/p.11 2. Il Centro perseguirà le proprie finalità in modo complementare, e senza fare concorrenza, a quelle sviluppate dai Dipartimenti dell’Università degli Studi di Firenze e dai Dipartimenti e gli Istituti delle altre Università aderenti. Articolo 3 Sede amministrativa 1. La sede amministrativa del Centro è presso il Dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università degli Studi di Firenze, nei locali indicati nella planimetria allegata. 2. Il dirigente responsabile ai fini della sicurezza e il responsabile degli obblighi ai sensi di quanto disposto nel decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 è il Direttore del Dipartimento di Scienze giuridiche. Articolo 4 Organi del Centro 1. Sono organi del Centro: a) il Direttore; b) il Comitato di Gestione; c) Il Consiglio scientifico. Articolo 5 Il Direttore 1. Il Direttore viene eletto dal Comitato di Gestione fra i professori o ricercatori di ruolo che ne fanno parte, ed è nominato con decreto del Rettore dell’Ateneo sede amministrativa. Dura in carica quattro anni e può essere rieletto una sola volta consecutivamente. 2. Il Direttore: a. rappresenta il Centro e ne promuove e coordina le attività istituzionali; b. convoca e presiede il Comitato di Gestione e il Consiglio Scientifico, e cura l’esecuzione delle relative deliberazioni secondo quanto previsto ai successivi artt. 6 e 7; c. predispone la relazione programmatica annuale sull’attività del Centro e la trasmette per l’approvazione al Comitato di Gestione; d. predispone la relazione consuntiva annuale sui risultati conseguiti dal Centro, e, una volta approvata dal Comitato di Gestione, la trasmette al Direttore del Dipartimento di afferenza e al Rettore dell’Università sede amministrativa del Centro al fine di valutarne efficacia ed efficienza, ai sensi del successivo articolo 10; e. tiene aggiornato l’elenco dei docenti, dei ricercatori e dei Dipartimenti aderenti al Centro; f. trasmette al Senato Accademico e al Consiglio di Amministrazione le richieste di adesioni o di recesso di altri Atenei; g. adotta atti di competenza del Comitato di Gestione che siano urgenti e indifferibili, con espressa e puntuale indicazione dei motivi di urgenza e di indifferibilità, riferendone al Comitato di Gestione per la ratifica nella seduta immediatamente successiva; h. esercita ogni altra attribuzione che gli sia demandata dalle leggi vigenti, dallo Statuto, dai regolamenti di Ateneo e dal protocollo di intesa con il Dipartimento di afferenza. i. Il Direttore nomina un vicedirettore scelto tra i componenti del Comitato di Gestione, che lo coadiuva e lo sostituisce in caso di assenza o impedimento. Articolo 6 Il Comitato di Gestione 1. Il Comitato di Gestione è composto da un rappresentante per ciascun Ateneo, designato dal Consiglio Scientifico tra i propri membri. 77 S.A. 14.05.2014/p.11 2. Il Comitato di Gestione dura in carica quattro anni, i suoi membri possono essere rinnovati una sola volta consecutivamente. 3. Il Comitato di Gestione: a. programma, indirizza, coordina e controlla l’attività del Centro; b. elegge tra i suoi componenti il Direttore del Centro; c. approva la relazione annuale programmatica sull’attività del Centro predisposta dal Direttore; d. approva la relazione annuale consuntiva sui risultati conseguiti dal Centro, predisposta dal Direttore; e. delibera sulle eventuali richieste di adesione al Centro di professori o ricercatori, successive alla costituzione del Centro medesimo; f. delibera sulle modalità di coinvolgimento nell’attività del Centro del personale tecnico dei Dipartimenti aderenti, d’intesa con questi ultimi; g. propone agli Atenei aderenti le richieste di adesione al Centro avanzate da altri Atenei e approva l’adesione dei nuovi Dipartimenti; h. riceve le eventuali comunicazioni di recesso dal Centro di altri Atenei, Dipartimenti o di docenti ad esso aderenti; i. propone, previo parere del Consiglio scientifico, agli organi di governo dell’Ateneo sede amministrativa la disattivazione del Centro. 4. Il Comitato di Gestione è presieduto dal Direttore, che lo convoca almeno quattro volte all’anno o quando ne fa richiesta un terzo dei suoi componenti; la convocazione deve essere fatta con anticipo di sette giorni, anche a mezzo PEC o altra forma di comunicazione comprovante il ricevimento. Le riunioni si possono tenere anche in forma telematica. Per la loro validità è necessaria la presenza della metà più uno dei membri e le delibere sono prese a maggioranza dei presenti, in caso di parità di voti prevale il voto del Direttore. Articolo 7 Il Consiglio scientifico 1. Il Consiglio scientifico è composto dai docenti e dai ricercatori che hanno richiesto di aderire al Centro indicati da ogni Ateneo. 2. Il Consiglio scientifico è presieduto dal Direttore, che lo convoca almeno due volte all’anno o quando ne fanno richiesta un terzo dei suoi componenti; la convocazione deve essere effettuata almeno quindici giorni prima della data della seduta, a mezzo PEC o altra forma di comunicazione comprovante il ricevimento. 3. Il Consiglio scientifico indica le linee generali dell’attività scientifica del Centro ed esprime parere sul programma annuale di attività del Centro proposto dal Comitato di Gestione. 4. Esprime parere al Comitato di Gestione sulle eventuali richieste di adesione al Centro di professori o ricercatori successive alla costituzione del Centro medesimo. 5. Per la validità delle adunanze del Consiglio scientifico è necessaria la presenza di almeno la metà più uno dei suoi componenti; nel computo per la determinazione del quorum non sono considerati gli assenti giustificati. Le relative deliberazioni sono assunte a maggioranza dei presenti; in caso di parità dei voti, prevale il voto del Direttore. 6. Le adunanze possono tenersi anche per video conferenza. Articolo 8 Gestione amministrativo-contabile 1. Il Centro rappresenta un’autonoma articolazione scientifica rispetto ai Dipartimenti proponenti, in particolare in merito all’acquisizione e gestione di fondi per progetti di ricerca. 78 S.A. 14.05.2014/p.11 2. Il funzionamento del Centro è assicurato dalle risorse garantite dal Dipartimento sede del Centro, come previsto dall’art. 6 del Regolamento di Ateneo di Firenze per i Centri di Ricerca e, con eventuali apposite delibere, dalle strutture che ne hanno promosso la costituzione, oltre che da eventuali entrate proprie. 3. Al Dipartimento sede del Centro compete il controllo di legittimità giuridico-formale e amministrativo-contabile delle attività del Centro, garantendo il rispetto delle norme e del regolamento per l’amministrazione e la contabilità dell’Università di Firenze. 4. Il Dipartimento sede del Centro e il Centro stipulano un apposito protocollo volto a dettagliare le forme di autonomia del Centro di cui all’art. 35, comma 6 dello Statuto dell’Università degli Studi di Firenze. 5. Il Dipartimento di afferenza inserisce nel proprio documento programmatico di spesa annuale e triennale e nel report analitico di fine esercizio la documentazione relativa trasmessa dal Direttore del Centro in un’apposita sotto-sezione identificabile dall’acronimo del Centro, che viene sottoposto all’approvazione del Consiglio di Dipartimento. Articolo 9 Nuove adesioni 1. Possono aderire al Centro altri Dipartimenti degli Atenei promotori, o aderenti, che ne facciano motivata richiesta. L’adesione è subordinata al parere favorevole del Comitato di Gestione del Centro. 2. Le ammissioni di altre Università saranno formalizzate mediante appositi atti aggiuntivi alla presente convenzione, da sottoporre all’approvazione di tutti gli Atenei aderenti. 3. Possono altresì aderire al Centro, a titolo personale, singoli studiosi sia italiani che stranieri, non afferenti agli Atenei promotori o aderenti, che ne facciano motivata richiesta. L’adesione è subordinata al parere favorevole del Consiglio scientifico. Articolo 10 Valutazione L’attività del Centro è sottoposta ogni quattro anni alla valutazione degli Organi di governo dell’Ateneo sede amministrativa del Centro, tenuto conto delle relazioni annuali di cui all'art. 5, comma d, e sulla base di apposita relazione del Nucleo di valutazione. Articolo 11 Durata e rinnovo La presente Convenzione entra in vigore alla data di stipulazione, ha durata di otto anni ed è rinnovabile previa valutazione delle attività svolte dal Centro da parte delle Università aderenti. Articolo 12 Recesso e disattivazione 1. Ciascuna Università aderente può esercitare l’azione di disdetta, di rinnovo o di recesso, da comunicarsi almeno sei mesi prima della scadenza con lettera raccomandata R.R. o tramite PEC indirizzata al Direttore del Centro, che la comunica agli Organi Accademici dell’Università sede amministrativa. 2. Ciascuna Università può recedere dal Centro in qualunque momento, previa comunicazione con lettera raccomandata R.R. o tramite PEC indirizzata al Direttore del Centro, quale presidente del Comitato di Gestione. Il recesso è efficace a decorrere dalla prima seduta immediatamente successiva del Comitato di Gestione. Il Centro può essere disattivato con delibera delle Università convenzionate, su proposta del Consiglio Scientifico o del Comitato di Gestione, adottata con il voto favorevole della maggioranza assoluta dei suoi componenti. 79 S.A. 14.05.2014/p.11 3. L’Università il cui Dipartimento è sede amministrativa, può assumere motivata delibera di disattivazione anche di propria iniziativa, quando sulla base delle valutazioni di cui al precedente art. 10, ritenga che siano venute meno le necessarie condizioni di efficacia ed efficienza. Con nota del 6.06.2014, assunta al prot. gen. n. 33430 in pari data, il prof. Luigi Pannarale, rappresentante di questa Università per il costituendo Centro in parola, rappresenta che: “- il costituendo Centro interuniversitario ‘Adir’ di cui all’oggetto vedrà la partecipazione dei seguenti Atenei. Firenze, Bari, della Calabria, Genova, Napoli Sur Orsola Benincasa, Palermo, Pisa Scuola S. Anna, Salerno e Torino; - che la sede amministrativa del suddetto Centro ‘Adir’ sarà l’Università di Firenze e che la costituzione del Centro non comporta alcun onere finanziario per il nostro Ateneo; - che il suddetto Centro ‘Adir’ si propone di sviluppare, promuovere e coordinare studi e progetti di ricerca, anche internazionali, in molti campi tra i quali le politiche della pena, e la sociologia della devianza, della marginalità e delle migrazioni; - che la partecipazione del nostro Ateneo a questa rete di ricerca nazionale favorirebbe lo sviluppo di progetti di ricerca di eccellenza nei suddetti campi; - che la Convenzione istitutiva proposta è già stata approvata, senza modifiche, da tutti i Consigli dei Dipartimenti interessati (incluso il Dipartimento di Giurisprudenza del nostro Ateneo), dai Senati Accademici della Scuola superiore S. Anna di Pisa e dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli; - che l’approvazione della suddetta Convenzione istitutiva è all’ordine del giorno dei prossimi Senati Accademici dei restanti Atenei partecipanti; fatto salvo il merito delle osservazioni provenienti dal Settore Pianificazione Organizzativa sul testo della Convenzione in oggetto, si auspica che il Senato accademico possa approvare il testo senza ulteriori modifiche”. L’Ufficio competente: − − preso atto della citata nota e delle motivazioni in essa contenute; preso atto, altresì, dello stato dell’arte attuale relativo al procedimento avviato e che ha già visto l’approvazione della Bozza di Convenzione da parte di due Atenei interessati; ritiene che le discordanze rispetto agli schemi adottati da questa Università per la costituzione di centri interuniversitari di ricerca non giustificano una richiesta di modifica al testo della Convenzione di che trattasi per non rallentare l’iter procedurale finalizzato alla sottoscrizione del medesimo atto. L’Ufficio competente rappresenta che, ai fini della sottoscrizione della Convenzione di che trattasi, conforme alla normativa vigente, è necessario, in primo luogo, aprire le adesioni ai docenti interessati che saranno sottoposte all’esame di questo Consesso riservandosi di valutare la congruità delle stesse con lo scopo del Centro.”” Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTO l’art. 55 dello Statuto di Ateneo; 80 S.A. 14.05.2014/p.11 VISTA la nota prot. gen. n. 33323 del 06.05.2014 con cui è stata trasmessa la bozza di Convenzione per l’Istituzione del Centro Interuniversitario di Ricerca “L’Altro Diritto. Centro di Ricerca Interuniversitario su Carcere, Devianza, Marginalità e Governo delle Migrazioni” (Adir); VISTA la nota assunta al prot. gen. n. 33430 del 06.05.2014, a firma del prof. Luigi Pannarale; TENUTO CONTO di quanto rappresentato dal competente Settore Pianificazione Organizzativa del Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione, DELIBERA di esprimere parere favorevole in ordine all’adesione dell’Università degli Studi di Bari Aldo Moro al costituendo Centro Interuniversitario di Ricerca “L’Altro Diritto. Centro di Ricerca Interuniversitario su Carcere, Devianza, Marginalità e Governo delle Migrazioni” (Adir), secondo la Convenzione istitutiva riportata in narrativa, invitando l’Ufficio ad aprire la fase delle adesioni e riservandosi di valutare la congruità delle stesse con lo scopo del Centro. Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 81 S.A. 14.05.2014/p.12 VII. PERSONALE POSTO PROFESSORE DI RUOLO DI I FASCIA “CARDIOLOGIA”: ESECUZIONE SENTENZA CONSIGLIO DI STATO Il Rettore fa presente che l’esame dell’argomento in oggetto viene rinviato ad una prossima riunione, atteso che il verbale integrale del Consiglio del Dipartimento dell’Emergenza e dei Trapianti d’Organi (DETO), del 17.03.2014, in ordine alla problematica de qua non è stato ancora approvato, come da nota in data 13.05.2014, da parte del prof. M. Battaglia. Il Senato Accademico prende atto. 82 S.A. 14.05.2014/p.13 VII. PERSONALE NULLA OSTA INSEGNAMENTI FUORI SEDE Il Rettore apre il dibattito sulla seguente relazione predisposta dal Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione – Divisione Personale Docente – Area Affidamenti – Autorizzazioni Conferimento Supplenze presso altre Università ed invita il Senato Accademico a pronunciarsi in merito: ““L’ufficio riferisce che i consigli dei Dipartimenti/Scuole, cui afferiscono i sottoelencati docenti, hanno espresso parere favorevole alla concessione dei nulla osta a svolgere le supplenze di insegnamento fuori sede, per l’anno accademico 2013/14, presso la sede universitaria a fianco degli stessi individuata: Cognome nome ANGIULI Annamaria CRINCOLI Vito e Qualifica Consiglio di Dipartimento Insegnamento Seduta Corso Studio di Sede universitaria Università Corso di Dipartimento di Legislazione degli Studi Professore laurea Giurisprudenza urbanistica ed “La ordinario magistrale in Sapienza” 06/11/2013 edilizia (6 cfu) Architettura Roma Corso di laurea magistrale in Odontoiatria e Scuola di Università Ricercatore Gnatologia (4 Protesi degli Studi Medicina confermato cfu – 48 ore) dentaria del Foggia 05/03/2014 Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale L’ufficio riferisce, inoltre, di aver riscontrato la conformità del procedimento previsto dal “Regolamento per la concessione dei nulla osta per supplenze di insegnamento fuori sede”, approvato da questo Consesso nella seduta del 25/11/2008.”” Il Senato Accademico, all’unanimità, VISTA la Legge 18.03.1958, n. 311; VISTO il D.P.R. 11.07.1980, n. 382; VISTA la Legge 19.11.1990, n. 341; VISTO il “Regolamento per la concessione dei nulla osta per supplenze di insegnamento fuori sede”, approvato con propria delibera del 25.11.2008; 83 S.A. 14.05.2014/p.13 VISTE le delibere adottate dai Consigli del Dipartimento di Giurisprudenza e della Scuola di Medicina nelle citate riunioni; TENUTO CONTO di quanto riferito dal competente Ufficio dell’Area Affidamenti Divisione personale docente, del Dipartimento Risorse Umane e Organizzazione, DELIBERA di esprimere parere favorevole alla concessione dei nulla osta per lo svolgimento dell’insegnamento fuori sede, come di seguito riportato, per l’anno accademico 2013/14: Cognome e nome Qualifica Consiglio di Dipartimento Seduta Insegnamento ANGIULI Annamaria Professore ordinario Dipartimento di Giurisprudenza 06/11/2013 Legislazione urbanistica ed edilizia (6 cfu) CRINCOLI Vito Ricercatore confermato Scuola di Medicina 05/03/2014 Gnatologia (4 cfu – 48 ore) Corso di Studio Sede universitaria Corso di laurea magistrale in Architettura Corso di laurea magistrale in Odontoiatria e Protesi dentaria del Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale Università degli Studi “La Sapienza” Roma Università degli Studi Foggia Il presente dispositivo è approvato seduta stante ed è, pertanto, immediatamente esecutivo. 84 S.A. 14.05.2014/p.14 VIII. FINANZA CONTABILITA’ E BILANCIO CRITERI DI RIPARTO FONDI DOCENZA A CONTRATTO Il Rettore fa presente che l’argomento in oggetto viene ritirato dall’ordine del giorno, in assenza di istruttoria. Il Senato Accademico prende atto. 85 S.A. 14.05.2014/fine Il Rettore, esaurita la trattazione degli argomenti posti all’ordine del giorno, dichiara sciolta la seduta alle ore 14,35. IL SEGRETARIO IL PRESIDENTE (avv. Gaetano PRUDENTE) (prof. Antonio Felice URICCHIO) 86
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