Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 ISTITUTO TECNICO AGRARIO “O. Munerati” C.F. 80004570299 Via Cappello,10 45100 S. Apollinare-RO Tel. 0425 492404 Dir. 0425 499000 Fax. 0425 492583 e-mail: [email protected] [email protected] web: www.agrariorovigo.it ISTITUTO TECNICO PER GEOMETRI “A. Bernini” Corso del Popolo, 274 45100 Rovigo Tel. 0425 25801 Fax 0425 422256 e-mail: [email protected] [email protected] web: www.itsgberninirovigo.it ISTITUTO TECNICO AGRARIO “O. MUNERATI” S. Apollinare – Rovigo DOCUMENTO FINALE DELLA CLASSE QUINTA B PROGETTO ASSISTITO CERERE UNITARIO M O D U L O: “AGROAMBIENTALE” – TA07 Anno Scolastico 2013 - 2014 Pagina 1 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 INDICE GENERALE Composizione del Consiglio di Classe Elenco Studenti Presentazione e situazione della Classe Obiettivi generali (socio – affettivi e cognitivi) Competenze educative e didattiche trasversali Raggiungimento obiettivi e competenze Attività svolte dalla classe Nuclei tematici pluridisciplinari Criteri e strumenti della valutazione Programmi e relazioni finali dei docenti Religione Lingua e letteratura italiane Storia Lingua e civiltà inglese Tecniche di Gestione e Valutazione con Elementi di Legislazione Matematica ed Informatica Educazione fisica Biologia Applicata Ecologia Applicata Tecniche di Produzione Animale Chimica Agraria e Tecnologie Agroalimentari Agroecologia Area di progetto Allegati: Testi simulazione delle prove d’esame Allegati: Griglie di valutazione proposte per le prove d’esame pag. 3 pag. 4 pag. 5 pag. 6 pag. 6 pag. 7 pag. 8 pag. 9 pag. 10 pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. pag. 13 15 19 22 28 31 33 37 40 42 49 53 55 pag. 59 pag. 70 Pagina 2 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 COMPOSIZIONE DEL CONSIGLIO DI CLASSE Docente Baccaglini Sabrina Ballani Diego Biscaro Patrizia Borsetto Chiara Ciccone M. Manuela Cosentino Giuseppe D’Achille Aldo De’ Stefani M. Pia Di Domizio Nicoletta Freguglia Leopoldo La Porta Vincenza Rizzieri Giovanni Rossi Angelo Malavasi Riccardo Disciplina Matematica Tecniche Produzioni Animali Italiano - Storia Sostegno Inglese Es. Tec. Gest. Az Religione Agroecologia – Area Progetto Tec. Gestione Aziendale – Area Progetto Es. Chimica - Es. Area Progetto Chimica e Tecnologie Agroalimentari Biologia Applicata – Ecologia applicata Educazione Fisica Es. Tec. Prod. Animale Coordinatore di classe: prof. BALLANI DIEGO Segretario di classe: prof.ssa DI DOMIZIO NICOLETTA Pagina 3 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 Elenco alunni classe 5° B Modulo AGROAMBIENTE 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 ANDREOTTI SIMONE BARACCO RICCARDO CHIARION NOEMI CONTATO LUCA DAL CHECCO MICOLA FELTRIN NICOLA GHIRALDINI ALESSANDRO GIACON GIOVANNI GIORDANI DARIO GRILLANDA GIOVANNI 12 13 14 15 16 17 18 19 20 21 MASIERO ENRICO MORANDI DANIELE MURARO MONICA NEGRI STEFANO PIVA DAVIDE PREARO LUCA SPAGNOLO MICHELE TENAN DENNIS ZANELLATO LUCA ZEDDE GIAN DOMENICO MAROLATO GIACOMO Pagina 4 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe 5° B risulta composta di 21 alunni, 19 maschi e 2 femmine; la maggior parte proviene dalla provincia di Rovigo e solo tre da altra provincia (Padova). Nella classe è presente un alunno certificato. Il gruppo risulta abbastanza affiatato, per la maggior parte ha avuto un percorso scolastico regolare, la classe proviene dalla quarta sez. B, costituita in parte dal gruppo proveniente dalla 3 B e in parte dalla sezione A alcuni allievi sono stati inseriti nel corso degli ultimi tre anni: uno ripetente della quarta, e tre ripetenti della quinta. SITUAZIONE DELLA CLASSE Per quanto riguarda la componente insegnanti, in quarta e in quinta è stata garantita alla classe la continuità di insegnamento in Chimica ed Esercitazioni, Italiano e Storia, Matematica, Inglese, Tecniche di Produzione Animale, Religione; da segnalare il cambio di insegnante in quinta per Tecniche di Gestione e Valutazione ed Educazione fisica. La socializzazione che si è creata tra loro può considerarsi buona: i rapporti tra gli alunni sono caratterizzati dalla disponibilità e dalla collaborazione. La partecipazione al dialogo educativo è sempre stata corretta e proficua. E’ stato osservato un impegno adeguato verso i doveri scolastici e un interesse diversificato verso le discipline che si è manifestato con partecipazione in alcune e con doveroso impegno verso altre. Un gruppo di alunni invece, si è sempre distinto per l’impegno e la partecipazione molto produttiva che hanno portato ad ottimi livelli di conoscenze e competenze. In generale la classe ha sempre manifestato uno studio continuo e regolare delle diverse, discipline prendendo parte a manifestazioni e attività extrascolastiche con serietà e impegno, mentre alcuni alunni hanno mostrato modesto interesse per le attività proposte e affrontato con superficialità le attività scolastiche. La frequenza alle lezioni è stata per la quasi totalità degli allievi regolare. I rapporti scuola-famiglia sono sempre stati buoni; in generale i genitori hanno manifestato interesse e attenzione verso la vita scolastica dei loro figli prevalentemente in occasione degli incontri generali con gli insegnanti. Alcuni allievi presentano fragilità dovute a lacune pregresse e ad impegno non sempre continuo. La preparazione globale risulta nel complesso di livello discreto con punte di eccellenza. Pagina 5 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 OBIETTIVI GENERALI a) Obiettivi socio - affettivi : stimolare la motivazione allo studio ; favorire l’integrazione nel gruppo, il rispetto per gli altri, per l'ambiente e per le opinioni altrui ; sviluppare la tolleranza, la lealtà e la collaborazione; sviluppare la personalità favorendo una sana crescita umana e culturale; potenziare l’autonomia e l’autocontrollo e l’accettazione dei propri limiti. b) Obiettivi cognitivi : acquisire la conoscenza dei contenuti fondamentali delle singole discipline; acquisire la conoscenza dei termini e dei simboli indispensabili e specifici di ogni disciplina; acquisire la capacità di esprimersi in modo chiaro e corretto; acquisire capacità di operare confronti e collegamenti tra conoscenze e competenze diverse; acquisire un corretto metodo di studio, quanto più possibile organizzato ed autonomo; acquisire la capacità di analisi, di sintesi e di valutazione. COMPETENZE EDUCATIVE E DIDATTICHE TRASVERSALI Tenendo conto della situazione della classe, degli obiettivi generali stabiliti nel P.O.F., il Consiglio della Classe ha formulato le seguenti competenze educative e didattiche trasversali: COMPETENZE EDUCATIVE DESCRITTORI DI COMPORTAMENTO E DI TRASVERSALI COMPETENZA 1. Assumere un atteggiamento positivo nei Pone domande significative originate dai contenuti confronti dell’attività scolastica vissuta come disciplinari. percorso. - Coglie la connessione tra sapere scolastico e le proprie esperienze. - Rispetta le consegne. 2. Rafforzare il rispetto delle consegne - Formula proposte. acquisendo autonomia di lavoro e di giudizio. - Porta puntualmente a compimento gli impegni assunti. - Esprime opinioni motivate. - Ascolta gli altri e sa gestire le proprie reazioni emotive. 3. Potenziare la consapevolezza di essere - Presenta le sue idee in modo chiaro e pertinente. parte integrante del gruppo classe e di una - Riconosce l’efficacia della pluralità dei contenuti. comunità di Istituto, esercitando - Assume iniziative e responsabilità. autodisciplina nella partecipazione delle - Si informa sulle attività di Istituto. attività comuni. - Offre la propria partecipazione -Svolge il proprio ruolo nei vari momenti dell’attività scolastica. - Chiarisce e giustifica il senso delle proprie azioni. 4. Sviluppare la propria personalità come - Provvede alle proprie esigenze con le risorse personali. processo di maturazione dell’identità e della - Fissa i propri obiettivi e si impegna a realizzarli e usa abilità progettualità individuale personali anche a vantaggio degli altri. - Stabilisce un rapporto positivo con il proprio corpo e agisce per un sano sviluppo fisico. Pagina 6 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 COMPETENZE DIDATTICHE TRASVERSALI DESCRITTORI DI COMPETENZA 1. Ampliare e consolidare le competenze linguistiche, potenziando l’uso dei linguaggi delle discipline tecniche e della lingua straniera. 2. Conoscere i contenuti specifici di ogni disciplina. 3. Potenziare il metodo di studio e di lavoro rendendolo autonomo, sistematico, ed efficace 4. Sviluppare le capacità logiche di analisi e sintesi 5. Sviluppare le capacità valutazione e critica. logiche 6. Acquisire consapevolezza del proprio processo di apprendimento, sviluppando capacità di autovalutazione. di - Comprende l’importanza dello strumento linguistico. - Comprende e utilizza i lessici specifici delle aree disciplinari. - Acquisisce termini sempre più pertinenti e vari. - Comprende la molteplicità delle situazioni comunicative. - Utilizza registri differenziati. - Conosce i contenuti fondamentali delle vari discipline - Comprende la necessità di non accumulare lacune per non pregiudicare il proseguimento degli studi. - Ha consapevolezza dell’argomento da studiare. - Identifica le varie fonti da cui trarre le conoscenze. - Utilizza gli strumenti, acquisisce, memorizza dati, concetti, procedure. - Ordina sequenzialmente quanto appreso. - Confronta e approfondisce, fondando le nuove conoscenze su quanto già appreso. - Riconosce la struttura e le parti di ogni situazione conoscitiva e ne individua gli aspetti essenziali, cogliendone il significato. - Riconosce analogie ed effettua opportuni collegamenti. - Riconosce i problemi e li formula in modo corretto. - Formula ipotesi ed elabora semplici modelli di ragionamento. - Applica le conoscenze acquisite in situazioni nuove e, almeno in parte, complesse. - Riconosce le tappe del proprio percorso di crescita -Sa collocare i propri risultati in relazione agli obiettivi definiti. RAGGIUNGIMENTO OBIETTIVI E COMPETENZE Rispetto agli obiettivi concordati dal Consiglio di Classe e che ogni insegnante ha organizzato all'interno del proprio piano di intervento individuale, si può affermare che la classe ha risposto in modo adeguato. Per quanto concerne i contenuti operativi trattati nell'ambito di ogni disciplina, si rimanda alle singole programmazioni. Nella trattazione degli argomenti si è proceduto con ritmo abbastanza regolare e complessivamente i programmi previsti ad inizio anno scolastico sono stati quasi del tutto rispettati. Gli obiettivi generali educativi e cognitivi del triennio sono da ritenersi sostanzialmente raggiunti per la maggioranza della classe: Obiettivi socio - affettivi sviluppare la motivazione allo studio ; migliorare l’integrazione nel gruppo, il rispetto per gli altri, per l'ambiente e per le opinioni altrui; accrescere la tolleranza, la lealtà e la collaborazione; sviluppare la personalità favorendo una sana crescita umana e culturale; potenziare l’autonomia e l’autocontrollo e l’accettazione dei propri limiti. Livello generale Sufficiente Discreto Discreto Buono Discreto Pagina 7 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 Obiettivi cognitivi acquisire la conoscenza dei contenuti fondamentali delle singole discipline; acquisire la conoscenza dei termini e dei simboli indispensabili e specifici di ogni disciplina; acquisire la capacità di esprimersi in modo chiaro e corretto; acquisire capacità di operare confronti e collegamenti tra conoscenze e competenze diverse; acquisire un corretto metodo di studio, quanto più possibile organizzato ed autonomo; acquisire la capacità di analisi, di sintesi e di valutazione. Livello Generale Sufficiente Sufficiente Sufficiente Sufficiente Sufficiente Sufficiente COMPETENZE EDUCATIVE TRASVERSALI Per quanto riguarda le competenze educative trasversali, il Consiglio di classe concorda nel ritenere che la maggior parte degli alunni abbia raggiunto livelli soddisfacenti, assumendo un atteggiamento positivo verso l’attività scolastica, cogliendo, in generale, le connessioni tra sapere scolastico ed esperienze personali, impegnandosi nelle attività della scuola, mostrando un rapporto positivo con il proprio corpo e giustificando il senso delle proprie azioni. Solo per alcuni soggetti tali competenze sono da considerarsi parzialmente raggiunte. COMPETENZE DIDATTICHE TRASVERSALI Per quanto concerne le competenze didattiche trasversali, la classe ha acquisito in generale una soddisfacente padronanza dei linguaggi e ha sviluppato adeguate capacità logiche e critiche connesse alle varie discipline. Buona parte degli alunni ha acquisito un discreto grado di autonomia metodologica che permette loro di orientarsi nei vari ambiti disciplinari con una certa sicurezza mentre altri hanno evidenziato metodi di studio non sempre ben organizzati e sistematici. ATTIVITA’ SVOLTE ATTIVITA’ INTEGRATIVE SVOLTE Sono state proposte varie attività finalizzate ad arricchire l’offerta formativa della Scuola, che il C.d.C. ha progettato in sintonia con il Pof, tenendo conto di quanto programmato a livello di Collegio Docenti e di Dipartimenti. Come contributo ad un percorso formativo pluridisciplinare, legato alla realtà del territorio e al contesto storico, sociale e culturale, nell’ultimo anno di corso sono state svolte le seguenti attività , articolate in: 1) Uscite Didattiche - Visita azienda viticolo-enologica “ Azienda Salmaso”di Montegrotto (PD) - Visita aziendale al caseificio di produzione del Parmigiano Reggiano “Latteria agricola Mogliese” di Sermide (MN) - Visita al frantoio di produzione di Olio extravergine di oliva Dop “Veneto-Colli Euganei e Berici” Colli del poeta – Arquà Petrarca (PD) 2) Attività integrative e di orientamento in uscita - visita al Cur di Rovigo , mese di novembre - informazione e iscrizione agli “ Open days” delle diverse facoltà universitarie e una visita ad Agripolis e alla facoltà di Agraria di Padova ( facoltativo). - incontro formativo e di orientamento , presso l’Auditorium del Liceo Scientifico Paleocapa di Rovigo, organizzato da Assessorato Politiche Comunitarie e Assessorato Istruzione della Provincia di Rovigo sul tema: “Sviluppo sostenibile, giovani voci in Europa” il 27/02/2014 Pagina 8 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 -incontro formativo su : “Promozione di corrette prassi per la sicurezza dei lavoratori nell’allevamento del bestiame” , organizzato dall’Azienda ULSS18 con i tecnici del servizio S.P.I.S.A.L. - Conferenza su Credito Agrario : 26 marzo2014 - Conferenza su stima dei danni da grandine : 19 marzo 2014 - Conferenza su Finanziamenti a lungo termine – Mutui ipotecari (sarà attuata nell’ultima decade dell’a.s.) - Conferenza del prof. Sartori dell’Università degli di Padova su “Meccanizzazione eco-sostenibile” - Partecipazione al “Meeting degli Istituti Agrari del Triveneto” ad Abano Terme nei giorni 4-5-6 ottobre 2013: mostra prodotti agricoli del territorio, gare sportive e riconoscimenti botanici e zoognostici - Progetto Olimpiadi di Matematica – Gara Provinciale, il 20 febbraio 2014; hanno partecipato due alunni - Partecipazione alla drammatizzazione proposta dall’Arteven “La Grande Guerra” -Partecipazione all’incontro presso l’ Accademia dei Concordi sul tema “Gli intellettuali e la Grande Guerra” - E’ stato organizzato in collaborazione con il Consorzio di Difesa Avversità Atmosferiche di Rovigo un corso pomeridiano di 4 incontri sulla stima dei danni da grandine , con rilascio di attestato finale, a cui hanno partecipato alcuni alunni. 3) Sono state svolte le seguenti attività sportive: - tornei inter-classe di calcio e/o di pallavolo 4) Il viaggio di istruzione , di 5 giorni, è stato fatto a Berlino, 10 -14 marzo ATTIVITÀ DI RECUPERO E SOSTEGNO Nel corso dell’anno scolastico sono state proposte agli alunni le seguenti attività di recupero e sostegno: Recupero curricolare effettuato in classe attraverso interventi mirati e individualizzati, attivati in itinere dal docente. Interventi di recupero organizzati per gruppi di alunni della stessa classe o di classi parallele, per indirizzo di studio e per omogeneità delle difficoltà oggetto di recupero. Sportello didattico pomeridiano effettuato in caso di richiesta motivata da parte degli alunni e ritenuta opportuna dai docenti. NUCLEI TEMATICI AFFRONTATI DURANTE L’ANNO SCOLASTICO Area disciplinare : STORICO – LINGUISTICA – LETTERARIA 1) IMPERIALISMO E TOTALITARISMO ITALIANO: Caratteri generali del Positivismo, Naturalismo, Verismo: E. Zola- G.Verga Gli intellettuali tra le due guerre. Opere narrative e/o testi antologici,storici(Italiano,Storia) STORIA: I regimi totalitari; approfondimenti in merito alle istituzioni politiche dei regimi totalitari sui testi scolastici e non; ricerche personali da parte di alcuni alunni. 2) LA PACE E LA GUERRA NEL ” SECOLO BREVE “ ITALIANO: La letteratura nel Neorealismo e nelle Neoavanguardie ; I poeti e la guerra. STORIA: La seconda guerra mondiale; il secondo dopoguerra; Dalla guerra fredda alla caduta del muro di Berlino. Area disciplinare : MATERIE TECNICHE E’stato svolta la tematica pluridisciplinari, individuate nella riunione di Dipartimento di Materie Tecniche: AGRICOLTURA ECO-COMPATIBILE, IN TERMINI DI REDDITO, DI SICUREZZA ALIMENTARE E DI VALORIZZAZIONE DEL TERRITORIO POLESANO Le materie coinvolte sono state : Tecniche di Gestione, Tecniche di produzione Animale, Biologia applicata, Chimica agraria, Produzioni vivaistiche, Strutture vivaistiche, Area di progetto ed Inglese Pagina 9 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 CRITERI E STRUMENTI DELLA VALUTAZIONE Il Consiglio di Classe ha adottato la seguente griglia di valutazione come punto di riferimento comune: GRIGLIA DI VALUTAZIONE Giudizio sintetico 1 - Non ricorda - Non riesce ad applicare nessuna sua conoscenza - Non riesce a produrre comunicazioni comprensibili Voto 1-3 Livello Totalmente insufficiente 2 - Ricorda in modo molto frammentario - Applica le sue conoscenze commettendo molteplici errori e/o gravi errori - Produce comunicazioni non sempre comprensibili, si esprime con lessico povero e terminologia impropria 4 3 - Riferisce in modo superficiale - Applica le sue conoscenze commettendo errori non gravi, ma diffusi oppure alcuni errori di rilievo - Formula comunicazioni comprensibili, ma prive talvolta di ordine logico e/o non sempre lessicalmente corrette 5 4 - Riferisce in modo completo gli aspetti essenziali - Sa utilizzare le conoscenze per la risoluzione dei problemi proposti pur commettendo imperfezioni e/o qualche errore di non grave di rilievo - Formula comunicazioni semplici e sufficientemente chiare anche se utilizza una terminologia non sempre o non del tutto appropriata 6 Sufficiente 5 - Riferisce in modo completo e abbastanza coordinato - Sa applicare le conoscenze in maniera discretamente organizzata anche con alcune imperfezioni o incompletezze marginali - Espone con discreta chiarezza le sue conoscenze utilizzando una terminologia nel complesso appropriata 7 Discreto 8 Buono 9/10 Ottimo / Eccellente 6 7 - Informa in modo completo coordinato e ampio - Sa applicare le sue conoscenze in maniera corretta, ben articolata ed organizzata - Elabora comunicazioni corrette e ben articolate, con terminologia appropriata ed efficace - Informa in modo completo, coordinato, approfondito e preciso - Sa applicare le sue conoscenze in situazioni nuove / complesse, stabilendo nessi e relazioni con autonomia e sicurezza - Formula giudizi motivati e personali e si esprime in modo chiaro, appropriato, corretto e fluido Gravemente insufficiente Insufficiente Nella valutazione globale dell’alunno, inoltre, sono stati tenuti in considerazione i seguenti criteri: - Interesse: motivazione, disponibilità dell’alunno all’ascolto - disponibilità ad apprendere - Partecipazione: regolarità nella frequenza e capacità di interagire con i compagni ed i docenti nel processo di apprendimento - Impegno: impiego di energie e risorse spese per migliorare il proprio rendimento Pagina 10 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 -Metodo di studio e di lavoro: impiego autonomo e responsabile delle tecniche di studio e delle strategie di apprendimento -Progressione nell’apprendimento: miglioramenti ottenuti rispetto alla situazione di partenza e/o raggiungimento dei livelli minimi previsti Si è ritenuto inoltre fondamentale, ai fini del raggiungimento dell’autonomia personale, guidare ed abituare gli alunni all’autovalutazione. PROVE SCRITTE E COLLOQUIO Il Consiglio di Classe, in merito alla simulazione delle prove dell'Esame di Stato precisa quanto segue: Italiano - è stata svolta una simulazione in data 03/05/2014 con le tracce delle tipologie della prima prova scritta di Italiano dell’Esame di Stato dell’anno scolastico 2012-13. Tecniche di Gestione e Valutazione con Elementi di Legislazione: sarà svolta una prova scritta scelta dai docenti di materia (16/05/2014). Si evidenzia che la simulazione della 2° prova dell’esame di Stato – Tecniche di Gestione e Valutazione avviene con l’ausilio di manuali. Terza prova dell'Esame di Stato: - sono state effettuate due simulazioni entrambe di tipologia B : 8 APRILE e 8 MAGGIO Per entrambe le prove il tempo concesso è stato di 120 minuti. Le prove somministrate sono a disposizione della Commissione. AREE DISCIPLINARI Preso atto che il Decreto Ministeriale 18 settembre 1998, n.358: “Regolamento concernente la costituzione delle aree disciplinari finalizzate alla correzione delle prove scritte e all'espletamento del colloquio, negli esami di Stato conclusivi dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore” non contempla nella tabella allegata il progetto Cerere Unitario, qualora la Commissione intenda procedere per aree disciplinari nella correzione delle prove, il Consiglio di Classe formula la seguente ipotesi di suddivisione: Area linguistico-letteraria: Italiano – Inglese Area tecnologica: Tecniche di Gestione e Valutazione – Ecologia applicata – Agroecologia – Chimica agraria e Tecnologia agroalimentare. Pagina 11 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 ISTITUTO TECNICO AGRARIO “O. MUNERATI” S. Apollinare – Rovigo DOCUMENTO FINALE DELLA CLASSE QUINTA B PROGETTO ASSISTITO CERERE UNITARIO M O D U L O: “AGROAMBIENTALE” – TA07 Anno Scolastico 2013 - 2014 RELAZIONI FINALI E PROGRAMMI DEI DOCENTI Pagina 12 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 MODULO CLASSE V^ sez. B MATERIA D’ INSEGNAMENTO DOCENTI RELIGIONE CATTOLICA D’ACHILLE ALDO ORE SETTIMANALI DI LEZIONE 1 In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE L’obiettivo generale in rapporto alle conoscenze è stato di accostare alcuni nuclei tematici sotto due angolature: esistenziale ed etico-religiosa. COMPETENZE Agli studenti è stato richiesto di saper riconoscere i diversi livelli di analisi dei problemi e di saper argomentare a partire da ciascuno di essi. CAPACITA’ L’obiettivo in ordine alle abilità è stato quello di agevolare e incrementare, rispetto a qualsiasi genere di tematiche e problemi, una capacità critico riflessiva adeguata e fondata. 1.CONTENUTI DISCIPLINARI Definizione e presentazione del progetto di lavoro e degli obiettivi educativi e scelta argomenti significativi per il gruppo classe. Da dove veniamo: scienza, fede e ragione a confronto; il cosmo nella Bibbia; l’uomo e la conoscenza di Dio: confronto tra le religioni monoteiste La vita come scelta giusta e consapevole ed i significati attribuiti alla parola amore: il fidanzamento, il matrimonio cristiano; orientamenti di etica sessuale Il dolore e il male: religioni a confronto; il dolore procurato e la ricerca di senso; il giorno della Memoria; la giustizia e la pace. Il bisogno di Dio e la formazione della coscienza; responsabilità, confini morali, difesa della vita e la fecondazione artificiale; la posizione della Chiesa Cattolica. La morte; la vita oltre la morte nella visione cristiana: riflessioni sulla vita dal suo concepimento alla morte naturale. 2. METODOLOGIE Lezione frontale e attività di interazione positiva. Tutto questo in un clima di dialogo, partendo dall’accoglienza dei problemi sentiti come reali dai ragazzi e suscitando in loro l’individuazione di principi in base ai quali ipotizzare soluzioni ai problemi emersi. 3. MATERIALI DIDATTICI Presentazioni in Power Point; DVD e fotocopie per sintetizzare e dare ‘spessore’ al dialogo educativo. Pagina 13 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Specificare : ( prove scritte, verifiche orali , test oggettivi come previsti dalla terza prova , prove grafiche , prove di laboratorio , ecc ) : Ho utilizzato solamente gli strumenti del dialogo, della partecipazione e interesse offerti nello svolgimento del programma quali criteri di valutazione dell’impegno e delle conoscenze di ogni singolo studente. Rovigo 13 Maggio 2014 IL DOCENTE D’ACHILLE ALDO I RAPPRESENTANTI DI CLASSE Pagina 14 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 MATERIA DI INSEGNAMENTO CLASSE PROF.SSA ITALIANO QUINTA sez. B BISCARO PATRIZIA Lo studio della letteratura Italiana e degli avvenimenti più significativi del Novecento nella classe terminale degli Istituti Tecnici, come è stato evidenziato nella programmazione iniziale, assume un significato particolare, perché, oltre ad essere un mezzo di elevazione culturale e civile, rappresenta un indispensabile corredo per accedere sia all’università che al mondo del lavoro. In relazione allo svolgimento della programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: -CONOSCENZE Il programma è stato svolto in modo sostanzialmente conforme alla traccia ministeriale prevista per la classe quinta, si sono pertanto selezionati gli autori più significativi della letteratura dell’Ottocento e del Novecento. Pur dando qualche cenno ad autori stranieri, si è preferito costruire un percorso didattico preferibilmente italiano. Gli autori scelti sono, generalmente, i maggiori esponenti della nostra letteratura ed i testi analizzati sono tra i più significativi dei singoli letterati. La maggior parte della classe ha evidenziato un buon grado di interesse e partecipazione per le attività proposte, denotando adeguato spirito critico e una discreta capacità di astrazione nei confronti dei contenuti della disciplina. A livello di conoscenze acquisite nel corso di studi, la classe può essere suddivisa in due fasce: - una prima caratterizzata da alunni la cui preparazione è più che buona , impegnati con costanza e interesse, hanno raggiunto un livello soddisfacente di conoscenze , in qualche caso eccellente , denotano di sapersi orientare nella disciplina con sicurezza e autonomia ; - una seconda fascia, seppure esigua, che, essendo impegnata in modo superficiale e non sempre costante, ha conseguito una padronanza espressiva e contenutistica quasi sufficiente, denotando in certi casi una preparazione frammentaria, ,finalizzata alle verifiche. - COMPETENZE E ABILITA’ Relativamente al livello di competenze e abilità un gruppo di alunni comprende ed esegue consegne abbastanza articolate , coglie il significato e le relazioni logiche di un testo orale e scritto di diversa tipologia, espone oralmente e per iscritto in modo chiaro e appropriato , logico e coerente la propria esperienza personale, esprimendo adeguatamente il proprio punto di vista, riconosce i differenti registri comunicativi, interagendo in modo pertinente e corretto. Un altro gruppo si pone su un livello medio: comprende il significato generale di un testo orale o scritto, si esprime in modo abbastanza comprensibile e coerente e interagisce in modo pertinente esprimendo il proprio punto di vista, riconosce i registri comunicativi più vicini all’uso quotidiano della lingua. - OBIETTIVI DISCIPLINARE SPECIFICI - Abilità di comprensione, analisi critica dei diversi testi e linguaggi della disciplina; - Abilità di esposizione orale formalmente corretta e con sufficiente ampiezza lessicale; - Abilità di strutturazione di un testo scritto che riveli logicità e maturità nell’argomentazione e rispetto delle regole formali sintattiche della composizione; Abilità di orientamento nell’ambito dello studio storico-letterario: comprensione, contestualizzazione e valutazione critica delle maggiori correnti letterarie italiane ed europee, degli autori più rappresentativi dell’Ottocento e del Novecento. Composizione scritta: abilità di produrre elaborati scritti secondo le tipologie d’esame di Stato , rispettando le consegne, le caratteristiche e le tecniche testuali, le regole sintattiche formali, linguistiche ed infine la valutazione critica personale. Esposizione orale:abilità di esprimere ed argomentare in modo appropriato le proprie conoscenze e opinioni sui vari argomenti disciplinari e temi d’attualità. Pagina 15 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 -MATERIALI DIDATTICI Libro di testo, utilizzato sistematicamente come supporto alla lezione frontale e punto di riferimento per gli alunni nel’ambito dello studio individuale Lettura settimanale del quotidiano Materiale di approfondimento: fotocopie fornite dal docente - Il gazzettino-Il sole 24 ore -CONTENUTI DISCIPLINARI Percorsi formativi) E TEMPI DI REALIZZAZIONE ( Unità Didattiche-Moduli- POSITIVISMO-NATURALISMO VERISMO : Caratteri generali: contesto storico economico,sociale e culturale A. Comte: Cosa significa la parola “positivo”. E. Zola: Gervasia all’Assommoir G. Deledda: Una morte in solitudine Giovanni Verga: la vita, le opere, il pensiero e la poetica Vita dei campi : Rosso Malpelo Novelle rusticane: La roba I Malavoglia : La famiglia Malavoglia L’arrivo e l’addio di ‘Ntoni Mastro don Gesualdo : Addio alla ” roba” ottobre ott/nov SIMBOLISMO –SCAPIGLIATURA- DECADENTISMO –CLASSICISMO nov/dic Caratteri generali : contesto storico, culturale europeo C. Baudelaire : L’albatros Corrispondenze h 6 h 8 h10 La lirica italiana tra Ottocento e Novecento: la restaurazione del Classicismo il Decadentismo G. Carducci: Pianto antico San Martino Giovanni Pascoli: la vita, le opere, le idee La poetica del “Il fanciullino” : “E’ dentro di noi un fanciullino”. Myricae: Temporale Il lampo Il tuono Lavandare Canti di Castelvecchio: h6 La mia sera X Agosto Gabriele D’Annunzio: la vita, le opere e la poetica L’Estetismo Il mito del superuomo Laudi del cielo ….:La pioggia nel pineto La sera fiesolana Il piacere: gennaio febbraio h6 Una guarigione incerta. AVANGUARDIE – RIVISTE:FUTURISMO, ERMETISMO marzo h6 Pagina 16 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 Caratteri generali: contesto storico, culturale Palazzeschi: E lasciatemi divertire F.T. Marinetti: Zang Tumb Tumb Giuseppe Ungaretti: la vita, le opere e la poetica L’allegria: Veglia Sono una creatura San Martino del Carso Mattina Soldati marzo/aprile h5 Umberto Saba : la vita, le opere e la poetica Il Canzoniere: La capra Ulisse aprile h2 Salvatore Quasimodo:la vita, le opere e la poetica Acque e terre: Ed è subito sera Giorno dopo giorno: Alle fronde dei salici maggio h3 Eugenio Montale.La vita, le opere e la poetica Ossi di seppia: I limoni Meriggiare pallido e assorto Spesso il male di vivere Non chiederci parola Satura: Caro piccolo insetto maggio h5 ROMANZO DEL ‘ 900- LA CRISI DELL’UOMO – IL VENTENNIO FASCISTA- LA GUERRA IL NEOREALISMO Caratteri generali maggio 1h Italo Svevo : La vita, le opere e la poetica “La coscienza di Zeno” : L’ultima sigaretta Un rapporto conflittuale 2h Luigi Pirandello: maggio maggio h3 La vita, le opere e le idee Il teatro di Pirandello Novelle per un anno : La patente Il fu Mattia Pascal : Cambio treno Così è se vi pare : Come parla la verità Aspetti e motivi del Neorealismo italiano maggio h2 Caratteri generali attraverso le opere di alcuni esponenti C. Pavese, P. Levi, I. Calvino, D. Buzzati -METODOLOGIE ( Lezione frontale, processi individualizzati, attività di recupero-sostegno e potenziamento. . .) Lo svolgimento del programma di letteratura è stato sostanzialmente basato sulla ricerca di un equilibrio tra il lavoro di analisi critica ( competenze e abilità ) sui testi e la necessità di fornire conoscenze di carattere generale relative agli autori e al loro contesto storico-culturale. Si è fatto ricorso alla lezione Pagina 17 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 frontale per fornire informazioni specifiche, coinvolgendo gli alunni in un lavoro di approfondimento individuale e di confronto e/o collegamento in modo da rendere più attivo lo studio. Per quel che riguarda la produzione scritta è stato svolto un lavoro di orientamento sui testi di varia tipologia (interpretativo -espositivo-argomentativo-storico -saggio breve-articolo di giornale ) e prove alternative di analisi testuale ( poetico- narrativo ). Nel corso dell’anno scolastico si è avviata la lettura libera di romanzi di autori contemporanei, le scelte sono state diversificate in rapporto agli interessi personale e in relazioni ai nodi interdisciplinari . Per quanto concerne i Materiali didattici, si è fatto largo uso dei testi in adozione ma utili ed efficaci si sono rivelati materiali audiovisivi, multimediali e la biblioteca. -VERIFICHE Come tipologie di verifica sono state utilizzate prove scritte (tre per ogni quadrimestre) , alcune basate sull’esempio delle prime prove fornite dal Ministero , ma anche prove orali e questionari a risposta aperta/chiusa.. Rovigo, 13 maggio 2014 Firma dei rappresentanti di classe Firma del docente ___________________________ Biscaro Patrizia Pagina 18 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 MATERIA DI INSEGNAMENTO STORIA CLASSE QUINTA SEZ. B PROF.SSA BISCARO PATRIZIA In relazione alla programmazione curriculare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: -CONOSCENZE: Saper presentare in forma personale, utilizzando il linguaggio specifico, le cause, lo sviluppo e le conseguenze dei principali avvenimenti storici dal 1861 agli anni del disgelo internazionale Evidenziare gli elementi storici in particolare degli avvenimenti italiani, collegati alle vicende europee e mondiali. -COMPETENZE: Saper riconoscere un avvenimento storico, precisandone gli elementi specifici Valutare un fatto del passato o del presente come conseguenza di una situazione economico-politica, sociale e culturale. Esprimersi con un linguaggio semplice, ma specifico. ABILITA’: Ricerca di Documenti su fatti e avvenimenti, individuazione della loro collocazione temporale e spaziale; Comprensione dell’importanza della propria azione di uomo, come cittadino che vive in un contesto storico, politico, sociale. -CONTENUTI DISCIPLINARI La società industriale moderna e l’imperialismo Le origini dell’imperialismo Colonialismo e imperialismo. Le grandi potenze si spartiscono il mondo La trasformazione del sistema politico e la società di massa. sett/ott h4 Economia e imperialismo negli Stati Uniti ottobre h3 L’Italia dopo l’ unificazione Dalla Destra alla Sinistra storica ott/novembre h5 novembre h5 novembre h3 dic./gennaio h7 L’Italia giolittiana La svolta liberale La questione meridionale e il colonialismo italiano La crisi dell’egemonia giolittiana La crisi dell’equilibrio europeo La prima guerra mondiale Le cause del conflitto Gli anni della guerra La fine della guerra La pace e le conseguenze La rivoluzione russa e l’avvento di Lenin gennaio h2 L’Italia dallo stato liberale alla dittatura fascista Difficoltà economiche e contrasti sociali nel primo dopoguerra feb.marzo h7 Pagina 19 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 L’avvento del fascismo Il fascismo e l’economia La crisi degli anni trenta Il grande crollo -Il New Deal americano La Germania nazista marzo h3 aprile h3 L’ideologia del nazismo: la figura di A. Hitler L’Europa delle democrazie e dei fascismi aprile h4 La guerra di Spagna e l’espansione nazista L’Italia fascista La politica estera di Mussolini La politica sociale del regime L’Italia antifascista Lo stalinismo Gulag e piani quinquennali aprile h2 La II guerra mondiale Cause ,eventi bellici Il problema della Resistenza Gli Ebrei apr./maggio h6 La ricostruzione difficile. Italia ed Europa Il boom economico La decolonizzazione maggio h2 Il mondo bipolare : caratteri generali -dalla guerra fredda.al disgelo maggio h4 METODOLOGIE Il programma è stato svolto attraverso lezioni frontali, materiale audiovisivo, lettura del quotidiano,ponendo spesso confronti e collegamenti che stimolassero la partecipazione e aprissero gli alunni alla riflessione e al dialogo. MATERIALI DIDATTICI Testo: A. Brancati, T. Pagliarani ; Dialogo con la storia Vol. 3°. Ed. La Nuova Italia TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Relativamente alle verifiche, sono state utilizzate le tradizionali prove orali/scritte , almeno due per allievo, unitamente a questionari con domande a risposta chiusa e/o aperta. Firma dei rappresentanti di classe Firma del docente Biscaro Patrizia Pagina 20 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 __________________________________________________________________________________ ARGOMENTI INTERDISCIPLINARI : ITALIANO-STORIA Classe 5° B 1) STORIA UNIFICAZIONE ITALIANA : problemi post-unificazione. ITALIANO: Il romanzo naturalista francese, il romanzo verista italiano, VERISMO : Verga 2) STORIA: LA PRIMA GUERRA MONDIALE E IL FASCISMO ITALIANO :I Futuristi ; le Avanguardie storiche del primo Novecento. 3) STORIA: L’ITALIA GIOLITTIANA E LA CRISI DEL LIBERALISMO ITALIANO: PASCOLI: impegno politico e simbolismo PIRANDELLO 4) STORIA: PRIMA GUERRA MONDIALE ITALIANO: UNGARETTI – L'allegria 5) STORIA: IL FASCISMO E LA 2° GUERRA MONDIALE ITALIANO: Ermetismo, Salvatore Quasimodo, Eugenio Montale PRIMO LEVI : Se questo è un uomo, La tregua 6) STORIA: L’ITALIA DEL DOPOGUERRA E IL BOOM ECONOMICO DEGLI ANNI ‘60 ITALIANO: Il romanzo moderno: Calvino, Buzzati. 7)STORIA : I TOTALIRISMI DEL XX SECOLO ITALIANO: Il silenzio della letteratura: ruolo delle riviste Firma dei rappresentanti di classe Firma del docente Biscaro Patrizia Pagina 21 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 A.S. 2013-2014 LINGUA E CIVILTÀ INGLESE CLASSE QUINTA SEZ. B PROF.SSA MARIA MANUELA CICCONE LIVELLO DI APPRENDIMENTO DELLA CLASSE E RISULTATI RAGGIUNTI Seguo questa classe fin dalla classe prima e seppur con alcuni inserimenti di studenti nella classe quarta per la scelta dell’indirizzo il gruppo di studenti ha mantenuto le sue caratteristiche peculiari: buona curiosità intellettuale e discrete competenze nell’elaborazione dei contenuti. L’interesse dimostrato è sempre stato di buon livello, si è spesso concretizzato in collegamenti di tipo inter-disciplinare e nei riferimenti all’attualità. Tuttavia la classe risulta abbastanza diversificata sia a livello cognitivo che comportamentale. Un buon numero di studenti ha sempre lavorato in maniera soddisfacente approfondendo i vari aspetti degli argomenti trattati e partecipando positivamente al dialogo educativo, si è applicato con regolarità cercando di colmare le lacune e di superare le difficoltà in maniera propositiva. Al contrario alcuni studenti si sono sempre accontentati della sufficienza e spesso non hanno cercato nemmeno di migliorare l’insufficiente livello di preparazione. Non hanno utilizzato appieno le proprie potenzialità che non si sono mai concretizzate in conoscenze e competenze di livello superiore. Il comportamento della classe è sempre stato nel complesso corretto, le lezioni si sono sempre svolte in un clima di reciproca fiducia e rispetto; si può quindi affermare che il percorso formativo è stato realizzato per la maggior parte dei suoi obiettivi. In relazione alla programmazione curricolare sono stati perseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE: Le strutture e le funzioni linguistiche più complesse. Il lessico ed i registri appropriati alle situazioni comunicative. I più comuni tipi di testo. Elementi fondamentali di civiltà. Concetti fondamentali del settore agrario e agro-alimentare. La corretta pronuncia e il lessico specialistico tecnico-scientifico. La classe, nel suo complesso, ha mostrato interesse e impegno sufficienti e ha raggiunto un livello mediamente più che sufficiente di conoscenze. Si segnala un gruppo che ha lavorato a livelli che si possono definire ottimi e che ha dimostrato di possedere conoscenze approfondite ed elaborate sia nel campo linguistico che nel campo della scienze agrarie e agro-alimentari e una discreta conoscenza delle tematiche interdisciplinari affrontate nel corso dell’anno scolastico. COMPETENZE: Comprendere messaggi di vario genere ascoltati a velocità normale. Produrre messaggi efficaci, coesi e coerenti. Riprodurre pronuncia ed intonazione. Comprendere il messaggio globale e dettagliato dei testi scritti proposti. Riconoscere le caratteristiche formali dei diversi tipi di testi. Riportare e riassumere il contenuto di quanto letto o ascoltato. Scrivere semplici e brevi composizioni su argomenti personali e su argomenti inerenti le tematiche trattate. Pagina 22 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 Lo sviluppo delle abilità è a livello discreto per buona parte della classe. Si evidenzia la progressione nell’apprendimento per la maggioranza degli studenti, con risultati ottimi per un gruppo. Permangono per alcuni alunni, gravi incertezze nell’espressione scritta e nella comunicazione orale. Le lacune formali (lessico e sintassi) si sono accumulate nel corso dei cinque anni soprattutto a causa dell’applicazione discontinua e dello studio poco approfondito e limitano fortemente la competenza comunicativa. CAPACITÀ: Comprensione: saper comprendere il significato globale e dettagliato dei testi. Analisi: saper analizzare testi di vario genere. Sintesi. Rielaborazione e collegamento: saper effettuare collegamenti disciplinari ed interdisciplinari. Autonomia critica ed operativa: saper esprimere giudizi critici motivati e sufficientemente autonomi. La maggior parte della classe ha sviluppato in modo soddisfacente i succitati obiettivi. Seppur con qualche difficoltà si è acquisita la capacità di usare la lingua straniera per esprimere idee, opinioni e valutazioni sia oralmente che per iscritto. Gli studenti, ovviamente a vari livelli di complessità, sono in grado di analizzare ed interpretare i diversi aspetti della disciplina e metterli in collegamento tra di loro o con altre materie del curricolo. L’analisi viene elaborata in forma di commenti, ‘short essays’ o schemi riepilogativi. Contenuti disciplinari Module 1: Language revision o Narrative tenses : Present, past and future o The Passive form o Conditionals: Zero, First and Second Conditional, Wish sentences o Modals Module 2: Current affairs o Systems of government in Great Britain and the USA Module 3: Modern farming techniques o Traditional vs. Modern farming – Pesticides o Biotech farming o Sustainable Agriculture o Organic farming o Film: “Watershed” Exploring a new water ethic for the new West Robert Redford Analysis and comment Produced and narrated by o Film: “Queen of the Sun” What are the Bees telling us? Produced and directed by Taggart Siegel Analysis and comment Module 4: Animal husbandry o Sustainable husbandry Pagina 23 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 Module 5: Farm management o Working on a Farm o Employment in Agriculture – Career opportunities o Writing a Curriculum Vitae (CV) o Film: The Greenhorns A documentary film by, for and about New Farmers in America, Analysis and comment Module 6: The Food Industry o The Dairy Industry : Milk, Butter and Cheese o Growing Grape Wines ; Wine making: How Wine is made Module7: International Organizations o The UNO: Foundation, History and role in International policy; FAO: structure and objectives Learning strategies - Planning and monitoring - Using inference and deduction - Classifying - Transferring - Associating - Elaborating MATERIALI DIDATTICI: Ilaria Piccioli, On the Farm – English for Agriculture Editrice S.Marco MARGHERITA CUMINO, Right Now! 2, Student’s book + Workbook OUP/La Nuova Italia Materiale scaricato da Internet. Photocopies DVD in lingua originale : Queen of the Sun Produced and directed by Taggart Siegel, 2013 DVD in lingua originale : Watershed 2012 DVD in lingua originale: The Greenhorns A documentary film by, for and about New Farmers in America Directed by Severine Van Tscharner Fleming, 2013 Executive produced and narrated by R. Redford, METODOLOGIE: L’insegnamento si è basato su un approccio che integra le proposte comunicative con quelle neocognitiviste. La riflessione grammaticale è stata svolta seguendo il metodo induttivo. Oltre allo sviluppo delle abilità del saper comprendere e saper parlare, adeguato spazio è stato attribuito anche all’espansione del saper leggere e scrivere tramite attività di lettura di testi di diverso genere ed esercizi di traduzione dall’inglese all’italiano. L’avvio alla composizione di semplici paragrafi è stato attuato in Pagina 24 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 modo da rendere gli studenti in grado di riutilizzare liberamente le strutture fissate con esercizi di tipo strutturale e di utilizzare il lessico appreso in modo concreto. La microlingua del settore agrario è stata insegnata tramite l’utilizzo del libro di testo e di materiale integrativo. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA: Analisi e comprensione del testo (sia scritto che orale) Prove strutturate. Prove semi-strutturate. Domande a risposta aperta Test orali (competenze linguistiche e/o conoscenze agro-ecologia) CRITERI DI VALUTAZIONE: vedi griglie riprodotte oltre. MONTE ORE ANNUALE: 66 ore ORE DI LEZIONE EFFETTIVAMENTE SVOLTE: 58 Rovigo, 13 maggio 2014 L’insegnante di Lingua e civiltà inglese Maria Manuela Ciccone ……………………. Firma dei rappresentanti di classe Pagina 25 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 GRIGLIE DI VALUTAZIONE Griglia di valutazione Lingua straniera (Inglese) Quadro di valutazione per le abilità di produzione orale – II biennio e classe V INDICATORI DESCRITTORI PRONUNCIA E INTONAZIONE 3 punti ACCURATEZZA GRAMMATICALE E LESSICALE 4 punti INTERAZIONE E FLUENZA 3 punti PUNTI Gli errori di pronuncia e di intonazione delle frasi prodotte sono tali da impedirne la comprensione nella maggior parte dei casi. 1 Gli enunciati evidenziano problemi di pronuncia e intonazione. Lo studente riesce tuttavia a farsi capire, sia pure dopo frequenti ripetizioni. 2 Sufficienza Gli enunciati sono chiari e corretti, seppur con qualche imperfezione. 3 Le lacune di genere strutturale ed un bagaglio lessicale esiguo permettono allo studente di formulare enunciati a livello elementare, ma non adeguati alle esigenze comunicative. Lo studente è in grado di costruire enunciati semplici e adeguati alle proprie esigenze comunicative, malgrado una conoscenza imprecisa delle strutture e un bagaglio lessicale essenziale. 1 2 Sufficienza Lo studente dimostra una discreta conoscenza delle strutture linguistiche, il bagaglio lessicale è adeguato e appropriato. 3 Lo studente dimostra una buona conoscenza delle strutture linguistiche, il bagaglio lessicale è ricco e appropriato. 4 Eccessive lentezze ed esitazioni non consentono allo studente di avviare e sostenere una conversazione, anche a livello elementare. 1 Lo studente riesce ad avviare e sostenere una conversazione a livello elementare nonostante alcune incertezze. 2 Sufficienza Pagina 26 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 Lo studente riesce a comunicare con facilità, reagendo in modo pertinente alle diverse situazioni comunicative. 3 Quadro di valutazione per le abilità di produzione e comprensione scritta I biennio e classeV Comprensione scritta Non comprende il senso fondamentale né lo scopo dei testi proposti Comprende solo alcuni elementi del testo non cogliendo il senso globale e lo scopo Comprende il senso globale e lo scopo del testo, senza capirne i dettagli Coglie il senso globale e lo scopo del testo, comprendendo anche aspetti secondari Comprende lo scopo e il significato globale del testo, cogliendo tutte le sfumature del significato, sia a livello esplicito che implicito Produzione scritta Produce testi non comprensibili, formalmente non adeguati e non pertinenti Produce testi sostanzialmente comprensibili, ma incompleti, poco corretti sul piano formale e/o non del tutto adeguati al contesto comunicativo Produce testi sostanzialmente corretti, adeguati al contesto comunicativo, ma poco articolati o testi abbastanza ricchi nel contenuto, ma poco accurati Produce testi corretti, adeguati al contesto comunicativo e articolati dal punto di vista lessicale e contenutistico Produce testi corretti, adeguati al contesto comunicativo lessicalmente ricchi , argomentando con originalità e con collegamenti appropriati Gravemente insufficiente 3-4 Insufficiente 5 Sufficiente 6 Discreto / Buono 7-8 Ottimo / Eccellente 9 -10 Gravemente insufficiente 3–4 Insufficiente 5 Sufficiente 6 Discreto / Buono 7-8 Ottimo / Eccellente 9 - 10 Pagina 27 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 MATERIA: TECNICHE DI GESTIONE, LEGISLAZIONE Classe 5° sezione B Docenti: Nicoletta Di Domizio e Cosentino Giuseppe (4 ore settimanali). Tecniche di Gestione e valutazione con elementi di legislazione è una disciplina che costituisce l’essenza dell’impegno formativo previsto dal curricolo, tenuto conto che qualsiasi attività produttiva o trasformativa deve essere affrontata, analizzata e risolta nell’ambito di prospettive di convenienza economica. I contenuti dell’estimo, intesi come metodologia della misura del valore, sono stati proposti in modo da fornire gli elementi per l’acquisizione di un metodo utile per analizzare qualsiasi questione economica. La conoscenza della legislazione è servita a rendere concreto il contesto nel quale le valutazioni verranno effettuate per aiutare negli allievi la formazione di giudizi di valore connessi alle diverse realtà. A causa della complessità della disciplina che è da un lato “sintesi” di molte materie del triennio, dall’altro è scientifica e matematica poiché presuppone abilità nel calcolo, capacità logiche, solo una parte della classe ha raggiunto buoni livelli. Alcuni allievi, non sono riusciti a padroneggiare la disciplina a causa di studio sommario ed incostante, altri hanno raggiunto risultati più che sufficienti in seguito ad una applicazione costante ma senza riuscire a sviluppare le capacità di connessioni ed interazioni con le altre discipline. Una parte della classe ha raggiunto risultati brillanti sia per merito del proprio curricolo (risultati brillanti per tutto il quinquennio) sia per la maturità e serietà con cui è stata affrontata la disciplina. Da segnalare la mancanza di una continuità didattica , nel corso dei 3 ai si sono avvicendati 3 insegnanti. OBIETTIVI In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti, ad un livello: mediamente più che sufficiente i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE: la classe, ha acquisito le cognizioni dell'estimo generale, civile, rurale, legale, territoriale, ambientale e catastale in modo non del tutto omogeneo, differenziandosi su tre livelli di apprendimento. Alcuni alunni hanno raggiunto una discreta conoscenza dei contenuti e dei concetti dell'estimo, un secondo gruppo presenta una preparazione più che sufficiente mentre un terzo, rappresentato da un numero esiguo di alunni, risulta non completamente sufficiente. COMPETENZE: alcuni alunni sono in grado di esprimere con sicurezza, giudizi di stima su beni, diritti reali o servizi nell'ambito di interventi sia privati sia pubblici e ad applicare le informazioni e le conoscenze acquisite a situazioni e problematiche con l'intervento orientativo dell'insegnante. Un gruppo, invece, è in grado di utilizzare in modo appena sufficientemente le conoscenze, che molto spesso risultano non omogenee. CAPACITÁ: un gruppo di alunni elabora in modo logico i contenuti ed i principi dell'estimo applicando le competenze in situazioni problematiche, proponendo valutazioni attendibili mentre la restante parte della classe ha assunto modeste capacità elaborative. Tutti gli alunni sono in grado di individuare gli aspetti economici dei beni ma solo una parte è in grado di esprimere giudizi validi in relazione alle condizioni reali. STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE VERIFICHE Si sono strutturate prove di verifica scritte, con l'assegnazione di temi pratici e di natura professionale sulle unità didattiche e colloqui orali. CRITERI DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE: si sono utilizzate le griglie di valutazione delle prove orali e scritte concordate in sede di Pagina 28 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 Dipartimento CONTENUTI DISCIPLINARI DIDATTICHE : E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER UNITA’ ESTIMO GENERALE Ripasso ed applicazione all’estimo della matematica finanziaria Definizione dell’estimo, il giudizio di stima, il metodo di stima, la logica estimativa gli aspetti economici dei beni ed i conseguenti procedimenti di stima : Procedimenti sintetici Procedimenti analitici La scelta dell’aspetto economico, l’ordinarietà dei beni. ESTIMO RURALE Il fondo rustico La stima dei fondi rustici: procedimenti sintetici ed analitico, in base al canone di affitto, alla determinazioe della PLV La stima dei frutteti Stima delle scorte morte Stima delle anticipazioni colturali e dei frutti pendenti Stima dei miglioramenti fondiari Stima della convenienza economica dell’investimento Il riparto dei contributi consortili Stima dell’acqua di irrigazione ESTIMO CATASTALE Il catasto : definizione e tipologia, organi dell’amministrazione catastale Il catasto terreni: formazione, conservazione, revisione degli estimi, le procedure Pregeo, l’iter procedurale, le visure e le certificazioni. Il catasto dei fabbricati: l’UI, la formazione, gli atti, la conservazione ESTIMO URBANO Stima delle aree fabbricabili Cenni sul contratto di affitto ESTIMO LEGALE La stima per le espropriazioni per pubblica utilità; la stima dei diritti reali sulla cosa altrui; la stima dei vitalizi e delle rendite; la stima delle successioni; le stime per danni, da grandine, da incendio, da inquinamento*. La perizia e l’arbitrato* MACROESTIMO* La stima dei beni pubblici, il valore d’uso sociale, la valutazione degli investimenti pubblici, la stima dei beni ambientali, la valutazione di impatto ambientale (*) Queste unità devono ancora essere svolte e, nel caso in cui per motivi di tempo non fosse possibile svolgerle anche solo parzialmente, il docente avrà cura di verbalizzarlo in sede di scrutinio finale. METODOLOGIE E STRUMENTI DI LAVORO Le singole unità didattiche sono state distinte in fasi: fase teorica, fase pratica, esercizi, e fase di verifica. La fase pratica ha avuto come obiettivo la sensibilizzazione degli allievi alle problematiche dell'estimo. La fase teorica ha visto l'approfondimento delle tematiche sotto l'aspetto scientifico e tecnico, con lezioni frontali, attività di recupero e sostegno svolte durante le ore curricolari e pomeridiane di sportello didattico. Pagina 29 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 La fase di verifica scritta e orale ha completato il processo didattico con l'accertamento delle conoscenze, competenze e capacità. Si sono utilizzati i mezzi audiovisivi, documentazione tecnico-scientifica oltre al libro di testo in adozione: "Corso di Economia ed Estimo" dell’autore PAOLO REBASTI della Casa Editrice MARIETTI SCUOLA STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE VERIFICHE Si sono strutturate prove di verifica scritte, con l'assegnazione di temi pratici e di natura professionale sulle unità didattiche e colloqui orali. CRITERI DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE: si sono utilizzate le griglie di valutazione delle prove orali e scritte concordate in sede di Dipartimento di Materie Tecniche. Sant’Apollinare, 13/05/2013 Prof.ssa Nicoletta Di Domizio Prof. Giuseppe Cosentino Firma dei rappresentanti di classe Pagina 30 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 Istituto Tecnico Agrario “O.Munerati”– Rovigo RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE PROF.SSA SABRINA BACCAGLINI Per il Documento del Consiglio di Classe Quinta Materia: MATEMATICA Classe 5^B A. S. 2013/2014 In relazione alla materia il quadro della classe è globalmente quasi discreto. Conosco la classe da cinque anni; la composizione della classe è cambiata nel corso degli anni scolastici per l’inserimento di altri allievi, ma devo dire che all’interno di essa si sono creati e mantenuti due gruppi di alunni con caratteristiche diverse quanto ad impegno e partecipazione. Un gruppo costituito da allievi molto motivati e dotati di discrete e buone capacità che hanno sempre lavorato con interesse e grande impegno ed un gruppo costituito da studenti alcuni caratterizzati da diverse fragilità altri disattenti in classe, poco inclini allo studio che hanno affrontato gli argomenti trattati con una certa difficoltà ed in maniera discontinua. Durante il primo quadrimestre di questo anno scolastico questa situazione si è mantenuta mentre nel secondo quadrimestre si è notato qualche cambiamento in quanto una parte degli alunni piu’ carenti ha dimostrato piu’ attenzione ed un impegno piu’ costante. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: ►CONO SCENZE: ▪ Acquisizione del concetto di funzione, di limite, di continuità, di derivata. ▪ Conoscenza delle proprietà e delle operazioni dei limiti, delle proprietà delle funzioni continue, delle regole di derivazione. ▪ Classificazione dei punti critici di una funzione. ▪ Acquisizione di un linguaggio specifico. ► COMPETENZE: ▪ Saper operare con i limiti: calcolo di limiti, ricerca e classificazione dei punti di discontinuità. ▪ Saper interpretare geometrica mente la derivata. ▪ Saper operare con le d erivate. ▪ Saper confrontare derivabilità e continuità. ▪ Saper riconoscere i punti critici. ▪ Saper deter minare massi mi, mini mi e punti di flesso. ▪ Saper deter minare gli asintoti di una funzione. ▪ Saper interpretare il grafico di una funzione. ▪ Saper usare corretta mente il linguaggio specifico. ►METODOLOGIE E STRUMENTI DIDATTICI: Per il conseguimento degli obiettivi prefissati sono state utilizzate diverse tecniche d’insegnamento, favorendo in ogni caso la centralità dell’allievo nelle varie fasi del processo educativo. E’ stata utilizzata la lezione frontale al fine di formalizzare i concetti, enunciare le definizioni, presentare simbolismi ed in generale abituare l’allievo ad un rigore scientifico nonché all’utilizzo del linguaggio specifico. La discussione collettiva è servita a coinvolgere Pagina 31 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 l’allievo sviluppandone e potenziandone le capacità superiori (analisi, sintesi e valutazione). Si è evitato di presentare esercizi complessi ed algebricamente laboriosi, prediligendo problemi di volta in volta variati nelle abilità richieste al fine di stimolare le capacità dell’allievo di adattare quanto appreso in diverse situazioni. E’ stata effettuata attività di recupero in orario curricolare e interventi di sportello durante il mese di marzo. E’ stato utilizzato il testo in adozione: Massimo Bergamini – Anna Trifone - Graziella Barozzi Modulo U: Limiti Modulo V: Le derivate e lo studio di funzione Casa Editrice Zanichelli in particolare per gli esercizi; la trattazione teorica è sempre stata compendiata nella presentazione mediante l’utilizzo anche di appunti dell’insegnante. ►STRUMENTI E CRITERI DI VALUTAZIONE: Durante l’intero percorso didattico -formativo mi sono avvalsa di frequenti verifiche orali a prevalente carattere for mativo per testare costante mente i processi di apprendimento ed il possesso dei prerequisiti di volta in volta necessari. La continua verifica in itinere dei livelli raggiunti mi ha per messo di procedere nella successione dei contenuti o di attivare te mpestiva mente eventuali attività di recupero curriculare. Nelle prove orali sommative il possesso delle sole conoscenze non è stato considerato sufficiente se è conte mpo ranea mente man cata total mente la capacità di rielaborare criticamente e d autono ma mente quanto appreso. Le prove so mmative scritte hanno avuto lo scopo di certificare il possesso delle conoscenze, l’acquisizione del metodo risolutivo e la padronanza del calcolo algebrico nonché di valutare le capacità di analisi e sintesi. ►T IPOLOG IA DELLE PROVE DI VERI FICA UT ILIZZ AT E ●Verifiche orali: quotidiane di tipo formativo per il controllo costante del processo di apprendimento; periodiche di tipo sommativo per la verifica del livello di raggiungimento degli obiettivi in ordine a conos cenza e co mprensione degli argomenti, applicazione a brevi esempi, analisi dei risultati ottenuti, uso del linguaggio. ● Verifiche scritte: problemi a soluzione rapida tali da non richiedere calcoli complessi Nella misurazione e valutazione dei risultati è stato applicato un criterio “assoluto” in cui è stabilita a priori la soglia mini ma di sufficienza; ● ad ogni esercizio viene attribuito un punteggio in relazione al tipo di prova, alla difficoltà dell’argomento e all’obiettivo da verificare; ● so mmando i punteggi parziali si perviene al punteggio teorico a cui viene fatta corrispondere una valutazione applicando una scala dal 3 al 10 con soglia uguale a 6. A disposizione della commissione sono depositate in segreteria tutte le verifiche effettuate durant e l’anno scolastico. ► CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE Pagina 32 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 1.LIMITI e ASINTOTI: Ripasso relativo al dominio di una funzione e al calcolo dei limiti, in particolare le forme indeterminate della divisione. Ripasso relativo a: funzione continua in punto e in un intervallo, punti di discontinuità di una funzione; classificazione dei punti di discontinuità (1 a-2a-3a specie); definizione di asintoto di una funzione; definizione di asintoto verticale, orizzontale ed obliquo; determinazione degli asintoti di una funzione. (Settembre 5 ore) 2.DERIVATE: Concetto di derivata. Significato geometrico di derivata. Derivata destra e sinistra di una funzione in un punto. Funzione derivabile in un punto. Continuità e derivabilità. Punti di non derivabilità. Derivate fondamentali di funzioni elementari. Derivata della funzione esponenziale e della funzione logaritmo. I teoremi sul calcolo delle derivate (costante per una funzione, somma, prodotto, quoziente, potenza). Derivata della funzione composta. Calcolo della tangente ad una funzione in un punto utilizzando la derivata prima. Punti stazionari. (Ottobre/Novembre/Dicembre 22 ore) 3. I TEOREMI SULLE FUNZIONI DERIVABILI: Derivate di ordine superiore al primo. Teorema di Lagrange e conseguenze, applicazioni relative. Teorema di Rolle e conseguenze, applicazioni relative. Regola di De L’Hospital, applicazioni relative. (Gennaio/febbraio 11 ore) 4.STUDIO DI FUNZIONE: Funzioni crescenti e decrescenti. Massimi, minimi assoluti e relativi, flessi (definizioni). Ricerca dei massimi e minimi con lo studio del segno della derivata prima (teorema di Fermat e condizione necessaria e sufficiente per l’esistenza di massimi e minimi). (Febbraio/Marzo 6 ore) 5. STUDIO DEL GRAFICO: Problemi di massimo e di minimo. Concavità e convessità. Determinazione della concavità, convessità e dei flessi con lo studio del segno della derivata seconda. Studio di funzione: dominio, segno, simmetrie, intersezione con gli assi, limiti e asintoti, crescenza e decrescenza, massimi e minimi, concavità e convessità, flessi, determinazione del grafico. (Aprile/Maggio/Giugno 16 ore) Ore totali di lezione finora effettivamente svolte: 52 ore Rovigo, lì 13 Maggio 2014 Prof.ssa Sabrina Baccaglini I rappresentanti di classe Pagina 33 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE a.s.2013/20014 MATERIA:EDUCAZIONE FISICA CLASSE : 5^ SEZIONE “B” In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE : Gli alunni nel corso dell’anno scolastico hanno acquisito sicura conoscenza e padronanza della propria corporeità e dei propri mezzi, una discreta cultura motoria e sportiva, dovuta all’approccio con richieste e fondamentali fisici delle varie discipline sportive. Sanno adattarsi alle diverse situazioni ambientali e coordinarsi adeguatamente tra di loro. COMPETENZE e CAPACITA’ : Al termine del triennio sono in grado di : - compiere attività di resistenza, forze, velocità e particolarità; - coordinare azioni efficaci in situazioni semplici e/o complesse; - utilizzare le proprie qualità fisiche e neuromuscolari in modo adeguato alle diverse esperienze e ai vari contenuti tecnici; - motivare le attività sportive svolte durante l’anno scolastico (pallavolo, calcetto,pallacanestro) utilizzando i principali fondamentali individuali e di squadra; - organizzare e realizzare progetti operativi finalizzati (riscaldamento,shetching, ecc.. 1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER : Settembre/Ottobre Novembre/Dicembre Gennaio/Febbraio Marzo/Aprile Maggio/Giugno 6 ore 8 ore 12 ore 12 ore 10 ore Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico: n° 48 PROGRAMMA DELLA CLASSE 5^ SEZIONE”B” ITA A.S. 2013/2014 1-Consolidamento degli schemi motori di base/Coordinazione/Velocità/Forza/Equilibrio/ Pagina 34 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 Velocità: Andature ginnastiche; Andature complementari della corsa: galoppo laterale,corsa all’indietro,passo laterale; Esercizi di corsa aerobica e anaerobica; Esercizi di preatletica generale; Esercizi ai grandi attrezzi:spalliera; Esercizi ai piccoli attrezzi:funicella; Esercizi di allungamento muscolare; Esercizi di mobilità articolare; Esercizi di forza; Esercizi di equilibrio; Esercizi di coordinazione; Esercizi di resistenza; 2-Sport di squadra: Fondamentali con e senza palla per Pallavolo,pallacanestro,pallamano, schemi di gioco: attocco /difesa; 3-Sport individuali:Atletica Leggera: Lancio del peso ; 4- Teoria: Doping e sostanze dopanti; Le Olimpiadi; Postura; Regole di gioco dei principali sport di squadra; 5- Percorsi e Circuiti: Esercitazione con scheda per percorsi ginnastici e circuit-training. METODOLOGIE ( lezione frontale , gruppi , processi individualizzati , attività di recuperoSostegno e integrazione , ecc ) : A. Adeguamento dove possibile, della didattica alle caratteristiche individuali. B. Richiesta di consapevolezza e finalizzazione dei procedimenti didattici. C. Allievo “in situazione” da stimolare all’individuazione dell’errore e della connessione. D. Coinvolgere l’allievo nelle fasi di organizzazione delle attività. lezione frontale : 1) Fase di riscaldamento; 2) Utilizzo di spiegazioni tecniche; 3) dimostrazioni pratiche; 4) momento ludico-sportivo; 5) fase defatigante La maggior parte delle attività è stata effettuata con suddivisione degli alunni in gruppi di lavoro e in squadre. Pagina 35 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 ttimanale di laboratorio ,attrezzature , spazi , biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali , ecc ) : A. Attrezzature dell’impianto scolastico (piccoli e grandi attrezzi). B. Misuratori normali ed elettrici : cronometri, corda metrica, C. Fotocopie. TESTO ADOTTATO : LE BASI TECNICO SCIENTIFICHE DELL’EDUCAZIONE FI SICA DI B. BALBONI – A. DISPENZA – F. PIOTTI EDIZIONI : IL CAPITELLO. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER : - Unità Didattiche e/o - Moduli e/o - Percorsi formativi ed - Eventuali approfondimenti Rovigo, lì 13 Maggio 2014 Prof. Angelo Rossi I rappresentanti di classe Pagina 36 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 MATERIA DI INSEGNAMENTO BIOLOGIA APPLICATA CLASSE QUINTA PROF. SEZ. B GIOVANNI RIZZIERI Classe‚ composta di 21 alunni, quasi sempre corretti nel comportamento. Non tutti hanno dimostrato disponibilità al dialogo. I risultati conseguiti sono per diversi alunni appena sufficienti; comunque, per alcuni il profitto è risultato buono. L'attività didattica si è svolta in modo regolare e la trattazione della materia ha seguito l’evoluzione della disciplina degli ultimi anni e gli orientamenti di difesa formulati dai Servizi Fitosanitari Regionali, tendenti a contemperare la difesa delle diverse colture con il maggiore rispetto possibile dell'ambiente. Obiettivo principale, quello di educare, di mettere in luce e valorizzare ogni attitudine alla conoscenza in modo da fare crescere l'allievo a livello intellettuale e sociale al meglio delle sue possibilità; lo scopo della disciplina, quello di infondere nell'allievo conoscenze nel settore specifico della Patologia Vegetale e della Entomologia Agraria. I livelli di ingresso, verificati attraverso colloqui con la classe, davano un complessivo sufficiente livello di conoscenze. Come obiettivi specifici gli alunni dovevano acquisire elementi che consentissero di "orientarsi" nel mondo dei parassiti vegetali ed animali; buona conoscenza della morfologia, della biologia e delle possibilità di controllo; gli elementi per impostare in modo corretto la difesa delle piante con mezzi di lotta che fossero, per quanto possibile, rispettosi per l'uomo e per l'ambiente tutto. La disciplina è stata trattata utilizzando il metodo sperimentale con osservazioni aziendali e di pratica operativa e le lezioni frontali supportate da fotografie, schede e riviste specializzate. La verifica dell'acquisizione dei concetti fondamentali della disciplina si è attuata e con prove orali e con esercitazioni. Le interrogazioni tradizionali sono state ridotte, a vantaggio di verifiche rapide svolte anche sotto forma di conversazione. La valutazione, per accertare se e in quale misura l'apprendimento fosse accolto dall'alunno e raggiunti gli obiettivi prefissati, ha tenuto conto della preparazione globale in relazione al livello di partenza e ai progressi riscontrati. Nella valutazione si sono considerati i contenuti, lo sviluppo delle capacità intellettuali, la partecipazione, l'impegno, il potenziamento delle capacità espressive ed il metodo di lavoro e di studio. La risposta degli alunni ai temi proposti nel corso dell'anno, è parsa non sempre del tutto positiva. Entrando nello specifico, non tutti i ragazzi hanno partecipato alla attività didattica con responsabilità e diligenza, conseguendo risultati non sempre positivi. L'impegno per la disciplina, a casa, non è aumentato neppure con l'approssimarsi della conclusione del ciclo di studi. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE: appena sufficienti per alcuni alunni, che nei contenuti della disciplina non sempre riescono ad orientarsi; si sottolinea la buona preparazione di qualche ragazzo che ha profuso impegno e studio costante . COMPETENZE: l'applicazione delle conoscenze non è da considerarsi per tutti sostanzialmente accettabile. Pagina 37 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 CAPACITÁ: l'utilizzazione responsabile di determinate competenze e le capacità elaborative logiche e critiche, sono riscontrabili solo in pochi alunni. La maggioranza della classe, si presenta ancora non del tutto autonoma e non sempre in grado di rielaborare in modo sufficientemente critico. STRUMENTI DI LAVORO: A. Dallachà, G. Oliviero Difesa delle colture REDA Riviste specializzate;Articoli di riviste, Laboratorio di Scienze, Azienda dell’Istituto e trasmissioni televisive. CONTENUTI DISCIPLINARI parassiti della vite - Plasmopara viticola (peronospora della vite); - Uncinula necator (oidio della vite); - Botritis cinerea (muffa grigia della vite); - Scaphoideus titanus (cicalina della flavescenza dorata); - Flavescenza dorata; - Lobesia botrana e Clisiella Ambiguella (tignoletta e tignola ); parassiti del melo - Venturia inequalis (ticchiolatura del melo); - Podosphaera leucotrica - oidium farinosum (oidio del melo); - Nectria galligena (cancro delle pomacee); - Aphis pomi ( afide verde del melo ); - Dysaphis plantaginea ( afide grigio del melo ); - Eriosoma lanigerum ( afide lanigero del melo); - Quadraspidiotus perniciosus ( cocciniglia di San José ); - Cossus cossus ( rodilegno rosso); - Zeuzera pyrina ( rodilegno giallo); - Leucoptera scitella ( cemiostoma); - Lithocolletis blancardella ( litocollete ); - Argyrotaenia pulchellana ( eulia dei fruttiferi e della vite); - Cydia pomonella ( carpocapsa); - Archips podanus ( cacecia dei fruttiferi); - Pandemis cerasana ( ricamatrice delle pomacee); - Panonychus ulmi ( ragnetto rosso dei fruttiferi e della vite); - Tetranicus Urticae ( ragnetto rosso comune). parassiti del pero - Venturia pirina (ticchiolatura del pero); - Stenphilylium vesicarium (maculatura bruna del pero); - Erwinia amilovora (colpo di fuoco batterico); - Moria del pero; - Psylla pyri ( psilla del pero); - Hoplocampa brevis ( tentredine delle perine). parassiti del pesco - Taphrina deformans (bolla del pesco); Pagina 38 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 - Sphaerotheca pannosa (oidio del pesco); - Cytospora leucostoma e Fusicoccum amygdali (cancro del pesco); - Monilia fructigena e laxa (monilia); - Coryneum bejerinckii (corineo o vaiolatura delle drupacee); - Sharka - Taeniothrips meridionalis ( tripide delle nettarine); - Myzus persicae ( afide verde del pesco); - Pseudaulacaspis pentagona (cocciniglia bianca del pesco); - Anarsia lineatella ( tignola del pesco); - Cydia molesta ( tignola orientale del pesco o cidia ). Parassiti delle piante ornamentali - Hyphantria cunea (ifantria americana); - Metcalfa pruinosa; - Processionaria del pino; - Cameraria ohridella. S. Apollinare 13 maggio 2014 I rappresentanti di classe Il docente Prof. Rizzieri Giovanni Pagina 39 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 MATERIA DI INSEGNAMENTO CLASSE PROF. ECOLOGIA APPLICATA QUINTA SEZ B RIZZIERI GIOVANNI Classe di 21 alunni sempre corretti nel comportamento. Hanno dimostrato sufficiente disponibilità al dialogo e hanno conseguito risultati mediamente sufficienti, buoni per alcuni.. Obiettivo principale era quello di educare, di mettere in luce e valorizzare ogni attitudine alla conoscenza in modo da far crescere gli allievi a livello intellettuale e sociale al meglio delle loro possibilità. Lo scopo della disciplina, quello di fornire la preparazione di base per la comprensione delle problematiche relative all’Ecologia applicata alla Patologia e alla Entomologia per la difesa delle colture con tecniche di lotta alternative alla lotta chimica. Gli studenti dovevano essere in grado di riconoscere agenti patogeni ed insetti utili e dannosi e sapere applicare metodologie e strumenti di difesa fitosanitaria in sintonia con la sicurezza degli operatori e con il rispetto dell’ambiente. I livelli di ingresso, verificati attraverso colloqui con la classe, davano un complessivo sufficiente livello di conoscenze. La disciplina è stata trattata prevalentemente utilizzando il metodo sperimentale, con osservazioni aziendali e di pratica operativa. Non sono mancate le lezioni frontali e si è fatto uso di riviste specializzate, dell’azienda agraria annessa all'Istituto, del laboratorio di scienze. La verifica dell'acquisizione dei concetti fondamentali della disciplina si è attuata e con prove orali e con esercitazioni. Le interrogazioni tradizionali sono state ridotte, a vantaggio di verifiche rapide svolte anche sotto forma di conversazione. La valutazione, per accertare se e in quale misura l'apprendimento fosse accolto dall'alunno e raggiunti gli obiettivi prefissati, ha tenuto conto della preparazione globale in relazione al livello di partenza e ai progressi riscontrati. Nella valutazione si sono considerati i contenuti, lo sviluppo delle capacità intellettuali, la partecipazione, l'impegno, il potenziamento delle capacità espressive ed il metodo di lavoro e di studio. La risposta degli alunni, considerato il sufficiente coinvolgimento dimostrato sui temi proposti nel corso dell'anno, è stata nel complesso positiva. Entrando nello specifico, la totalità dei ragazzi ha partecipato, con responsabilità e diligenza, conseguendo risultati complessivamente sufficienti. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE: sufficienti per la maggior parte degli alunni, che, nei contenuti della disciplina riescono sufficientemente ad orientarsi; buone per gli altri. COMPETENZE: l'applicazione delle conoscenze è da considerarsi accettabile per molti alunni che dimostrano competenze sufficienti perché quasi sempre impegnati. CAPACITÁ: l'utilizzazione responsabile di determinate competenze e le capacità elaborative logiche e critiche, sono riscontrabili solo in pochi alunni. La rimanente parte della classe, si presenta poco Pagina 40 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 autonoma e non sempre in grado di rielaborare in modo sufficientemente critico. CONTENUTI La biodiversità Gli ecosistemi e i loro equilibri Concetto di ecosistema, biotopo e biocenosi, catene trofiche; ( L’ecosistema: interazione tra vivente e non vivente; struttura e funzionamento dell’ecosistema; la successione ecologica; gli organismi e l’energia, produttori, consumatori e decompositori; le catene alimentari; i livelli trofici; le reti alimentari; le piramidi dei numeri; flusso di energia negli ecosistemi) Ecosistemi giovani, ecosistemi maturi, climax ed omeostasi Agroecosistema ( il biotopo dell’agroecosistema; la biocenosi dell’agroecosistema; l’energia ausiliaria; classificazione degli agroecosistemi, fertilizzanti e impatto ambientale) Fattori di regolazione delle popolazioni: biotici (autoregolamentazione, parassiti e predatori, concorrenza come mancanza di cibo e di spazio) e abiotici ( temperatura, umidità relativa, luce, elementi chimici) I rapporti tra gli individui: intraspecifici e interspecifici Lotta guidata , integrata, biologica e chimica Definizione e concetto di lotta guidata ed integrata Lotta biologica Uso di ferormoni Interventi con mezzi chimici Difesa delle colture in pieno campo Modelli previsionali Calendari e piani di lotta applicati alle colture trattate nel corso di Biologia Applicata in particolare al melo, pero, pesco e vite. Difesa del verde pubblico a) Gli agrofarmaci STRUMENTI DI LAVORO A. Dallachà, G. Oliviero Difesa delle colture REDA Riviste specializzate; Articoli di riviste, Laboratorio di Scienze, Azienda dell’Istituto e trasmissioni televisive. S. Apollinare 13 maggio 2014 I rappresentanti di classe Il docente Prof. Rizzieri Giovanni Pagina 41 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 ALLEGATO “A” RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE MATERIA: Tecniche di Produzione Animale CLASSE : 5B A.S.: 2013-2014 Premessa Il corso ha cercato di rinforzare ed ordinare le conoscenze biologiche e tecniche delle principali razze di interesse zootecnico già in possesso degli studenti. In particolare si è cercato di evidenziare la stretta connessione tra produzioni foraggere ed alimentazione, tra razione e qualità del prodotto finale. Sono stati affrontati i problemi dei reflui zootecnici a livello ambientale, la direttiva nitrati e gli aspetti generali dell’igiene degli allevamenti. La classe ha mostrato nel corso del primo quadrimestre un interesse crescente per la materia, interesse che si è fermato nel corso del secondo quadrimestre, in relazione delle materie programmate per l’esame di stato. Nel complesso, comunque, quasi la metà della classe studenti han raggiunto risultati buoni sia per merito del proprio curricolo (risultati discreti per tutto il triennio) sia per la maturità e la serietà dimostrate durante tutto l’anno scolastico. Solo alcuni allievi non sono riusciti a padroneggiare al meglio la disciplina a causa di uno studio sommario ed incostante. Il programma Ministeriale non è stato completamente espletato a causa, specie, nel secondo quadrimestre, sono state perse diverse ore di lezione in quanto la classe impegnata in diverse uscite programmate dal Consiglio di Classe, nelle prove di simulazione per l’esame ed infine per alcune ore perse per problemi di salute del docente. A seguito della riduzione delle ore disponibili non è stato possibile effettuare le uscite previste nel programma iniziale. Il modulo relativo l’alimentazione dei suini non è stato svolto. La riduzione del monte ore disponibile ha reso, inoltre, più difficoltoso e meno proficuo un insegnamento teso all’individuazione dei problemi della moderna biologia, delle micotossine nell’alimentazione del bestiame, del benessere animale. Sono risultate molto valide le ore di esercitazione dedicate all’approfondimento, sia individuale che a livello del gruppo classe sulla base dello studio di articoli su riviste di settore dove gli studenti hanno potuto constatare nuove problematiche sulle modalità di riproduzione, alimentazione e organizzazione degli allevamenti. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE N° 1/Con. 2/Con. 3/Con. 4/Con. 5/Con. 6/Con. 7/Con. 8/Con. 9/Con. 10/Con. OBIETTIVI DIDATTICI PREVISTI - Conoscenze Conoscere nelle linee essenziali la dimensione del patrimonio bovino italiano e le sue prospettive Conoscere le caratteristiche morfo-funzionali delle principali razze bovine da latte Conoscere le principali tecniche di riproduzione Conoscere la produzione del latte (caratteristiche del latte e curva di lattazione) Conoscere le tecniche di gestione dell’allevamento di bovine da latte Conoscere le tecniche di alimentazione delle bovine da latte Conoscere le caratteristiche morfo-funzionali delle principali razze bovine da carne Conoscere le tecniche di gestione dell’allevamento dei bovini da carne Conoscere le tecniche di alimentazione dei bovini da carne Conoscere le principali razze di suini e incroci industriali Pagina 42 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 11/Con. 12/Con. 13/Con. 14/Con. Conoscere la riproduzione dei suini (*) Conoscere i fabbisogni nutritivi dei suini (*) Conoscere le basi del miglioramento genetico dei bovini da latte Conoscere le basi del miglioramento genetico dei bovini da carne Le conoscenze sopra elencate sono state acquisite dalla classe, costituita da 21 alunni, in modo non del tutto omogeneo differenziandosi su due livelli di apprendimento. Un primo gruppo, costituito dai due degli allievi, ha raggiunto una buona conoscenza dei contenuti e dei concetti della disciplina, l’altro gruppo, ha raggiunto un livello complessivamente sufficiente. COMPETENZE N° 1/Com. 2/Com. 3/Com. 4/Com. OBIETTIVI DIDATTICI PREVISTI: conoscenze Saper scegliere la razza bovina più idonea a seconda del luogo, dell’allevamento e delle sue finalità Saper definire i fabbisogni nutritivi di un animale in relazione all’età e all’attitudine produttiva Sapere predisporre corretti piani di alimentazione per le bovine da latte Sapere predisporre corretti piani di alimentazione per i bovini da carne Le competenze sopra elencate sono state raggiunte da circa i due terzi degli alunni, i quali risultano in grado di formulare in modo sufficiente dei piani di alimentazione. Il restante terzo è in grado di farlo col solo intervento orientativo dell'insegnante. ABILITA’ In casi concreti di allevamento, in particolare del bovino da latte, essere in grado di rilevare i punti critici proponendo eventuali soluzioni. La classe applica le conoscenze a situazioni problematiche solo se opportunamente guidata dal docente. 1. CONTENUTI DISCIPLINARI E TEMPI DI REALIZZAZIONE ESPOSTI PER : Unità Didattiche e/o Moduli e/o Percorsi formativi ed Eventuali approfondimenti UNITÀ N° 1 DI PERCORSO e UdA Blocco Tematico RIPASSO CONTENUTI/ARGOMENTI (Parte di dettaglio a discrezione del singolo docente) PERIODO L'insegnamento è stato organizzato tenendo conto delle capacità di apprendimento degli alunni e del loro grado di partecipazione, nonché dell'esigenza di collegare la programmazione didattica alla realtà professionale del perito agrario. Nel corso del seguente anno scolastico sono state svolte le seguenti unità. Note I caratteri zoologici Il concetto di razza, ceppo e tipo nella specie bovina La classificazione in base alle attitudini Pagina 43 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 Razze Bovine 2 produttive prevalenti Le razze da latte: Frisona italiana, Bruna italiana, Pezzata rossa italiana, Jersey Il latte e il colostro: composizione e caratteristiche La riproduzione Le tipologie di allevamento La lattazione: sintesi del latte e valore igienico sanitario La lattazione: mungitura La lattazione: curva di lattazione Blocco Tematico I principi nutritivi ed alimenti ALIMENTAZIONE Il valore nutritivo degli alimenti e metodi di valutazione Principi di L’utilizzazione dell’energia metabolica nei alimentazione monogastrici razionale L’utilizzazione dell’energia metabolica nei poligastrici L’assorbimento dei principi nutritivi Sett Ott Nov 3 Blocco Tematico I foraggi: raccolta, conservazione e utilizzazione ALIMENTAZIONE Insilamento e il mais ceroso Alimenti del bestiame Nov 4 Blocco Tematico ALIMENTAZIONE Razione alimentare degli animali Dic Gen 5 Blocco Tematico I fabbisogni nutritivi ALIMENTAZIONE L’efficienza produttiva L’ingestione Il razionamento della vacche da latte i produzione Alimentazione dei Errori alimentari nel razionamento della vacca da bovini da latte latte Lo svezzamento L’alimentazione della manza da rimonta L’alimentazione della vacca in asciutta 6 Blocco Tematico ALIMENTAZIONE Alimentazione dei bovini da carne 7 Blocco Tematico Carni suine e salumi (cenni) ALIMENTAZIONE Tipi genetici allevati Le principali razze Razionamento dei suini in accrescimento Il concetto di razione Il bilancio energetico della razione I fabbisogni nutritivi degli animali I piani di razionamento I fabbisogni nutritivi L’efficienza produttiva L’ingestione Il razionamento dei bovini da carne Feb Mar Apr Mag (*) (*) (*) (*) (*) Mag (*) (*) Pagina 44 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 suine Alimentazione dei suini Preparazione e distribuzione degli alimenti 8 Blocco Tematico Nozioni generali – Fenotipo - Genotipo MIGLIORAMENTO Legge dell’omogeneità del fenotipo o della GENETICO dominanza Legge della disgiunzione o segregazione Le basi del Legge dell’indipendenza dei caratteri miglioramento Trasmissione ereditaria del sesso e eredità legata genetico al sesso 9 Blocco Tematico MIGLIORAMENTO GENETICO Trasmissione ereditaria dei caratteri quantitativi Caratteri quantitativi Variabilità: genetica e ambientale Ereditabilità Ripetibilità Blocco Tematico Controlli oggettivi e valutazioni soggettive MIGLIORAMENTO Rapporti di parentela GENETICO Valutazione genetica degli animali Performance test Indice pedigree 10 Selezione Sib - test Progeny test Combined test Animal model Progresso genetico Blocco Tematico MIGLIORAMENTO 11 GENETICO Consanguineità e Incrocio Consanguineità Coefficiente di consanguineità Specie, razze, ceppi, linee e famiglie Incrocio e schemi di incrocio - Eterosi Blocco Tematico MIGLIORAMENTO GENETICO Miglioramento 12 genetico dei bovini da latte Organizzazione della selezione I controlli funzionali Indici di selezione genetica Selezione Libri genealogici Scheda di valutazione lineare della Razza Frisona Blocco Tematico MIGLIORAMENTO GENETICO 13 Miglioramento genetico dei bovini Organizzazione della selezione I controlli funzionali Obiettivi della selezione Prove di performance Prove di progenie e schemi di selezione (*) Ott Ott Ott Nov Nov AprMag (*) Mag Pagina 45 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 da carne Incrocio Ore effettivamente svolte dal docente nell’intero anno scolastico: n° _____96________ (*) Queste unità devono ancora essere svolte e, nel caso in cui per motivi di tempo non fosse possibile svolgerle anche solo parzialmente, il docente avrà cura di verbalizzarlo in sede di scrutinio finale il cui verbale del Consiglio di Classe farà parte integrante del Documento del 15 Maggio. 2. METODOLOGIE ( lezione frontale , gruppi , processi individualizzati , attività di recuperoSostegno e integrazione, ecc. ) : Il metodo di insegnamento è stato misto, deduttivo e induttivo. Si è cercato di adattare il metodo agli argomenti, al livello di interesse emerso ed al grado di partecipazione degli alunni. Si cercato, ancora, di fare emergere le capacità e le attitudini manifestate dagli alunni nello svolgimento dei temi di studio. I diversi argomenti sono stati affrontati con modalità didattiche che permettessero di attivare contemporaneamente osservazioni pratiche, analisi dirette e quindi spiegazioni delle realtà osservate. In particolare la metodologia adottata ha previsto: lezione interattiva o di tipo tradizionale a seconda delle opportunità, lavoro individuale (analisi di un testo, confronto di informazioni su testi diversi, analisi di uno schema), discussione collettiva. Ogni modulo è stato concluso con verifiche per la rilevazione di: risultati raggiunti, livello di conoscenza, abilità e competenze acquisite. Particolare attenzione è stata posta nell’evidenziare i collegamenti con le altre materie professionali. I contenuti sono stati suddivisi in "unità di lavoro" per permettere agli alunni di assimilare più facilmente gli argomenti oggetto di studio. Al fine di raggiungere un accettabile ma completo apprendimento dei contenuti della materia, lo svolgimento delle lezioni ha privilegiato l’aspetto cognitivo – verbale rispetto alla produzione scritta di esercizi applicativi e questo anche in relazione alle materie scritte previste per l’Esame di Stato. 3. MATERIALI DIDATTICI ( testo adottato, orario settimanale di laboratorio ,attrezzature , spazi , biblioteca, tecnologie audiovisive e/o multimediali , ecc ) : TIPO (Testo in adozione, Testo consigliato, Dispense, Altro) TITOLO VOLUME Testo in adozione Tecniche di produzione animale - Unico Testo in adozione FONDAMENTI DI ZOOTECNIA – Miglioramento, Nutrizione e Alimentazione Unico Rivista in L’Informatore Agrario AUTORE G. Bittante – Andrighetto M. Ramanzin G. Bittante – Andrighetto M. Ramanzin EDITORE I. – LIVIANA I. – LIVIANA Pagina 46 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 dotazione ITA Rivista in dotazione ITA Fotocopie Docente Prontuario di zootecnia Gruppo Sole 24 Ore. Terra e Vita Diversi Realizzato nel corso dell’anno Raccoglie una serie di tabelle estratte da alcuni testi di zootecnia inerenti la composizione degli alimenti e le esigenze nutritive degli animali 4. TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE Specificare : ( prove scritte, verifiche orali , test oggettivi come previsti dalla terza prova , prove grafiche , prove di laboratorio , ecc ) : A) Verifica sommativa: - colloqui individuali - test oggettivi come previsti per la terza prova B) Verifica formativa: controllo del quaderno interventi in classe discussione collettiva relazioni su esperienze di approfondimento Nella valutazione sono stati privilegiati i contenuti, la rispondenza al quesito proposto, la capacità di collegamento interdisciplinare, l'interpretazione soggettiva, la correttezza nell'esposizione e la completezza. Nel corso dell'anno scolastico si è cercato di verificare e valutare i mutamenti significativi del comportamento intervenuti nei singoli allievi attraverso la personale esperienza di apprendimento. Sono stati seguiti criteri di uniformità (lo stesso segmento per tutti) e di gradualità: risultati sufficiente per una esposizione accurata e, soprattutto, consapevole; risultati discreti in presenza di capacità logiche ben utilizzate; risultati buoni od ottimi se sono presenti anche capacità critiche. Sono stati sempre valutati sia l’acquisizione di contenuti o di abilità, sia il progresso rispetto alla situazione di partenza. Riguardo ai tempi e alle modalità di comunicazione agli alunni e alle famiglie: agli alunni: sono stati comunicati tempestivamente i risultati delle prove orali; le prove scritte sono state consegnate entro una settimana dalla data di attuazione; alle famiglie: durante i colloqui settimanali e generali di quadrimestre e mediante apposita scheda in occasione dei consigli di classe di metà quadrimestre. Infine, sono strutturate prove di verifica scritte, con l'assegnazione di temi pratici e di natura professionale sulle unità didattiche svolte e sono stati effettuati colloqui orali e questionari a risposta multipla. Per le griglie di valutazione sono state utilizzate quelle definite dal gruppo di lavoro di coordinamento del Dipartimento di materie tecniche. Pagina 47 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 A disposizione della commissione sono depositati in segreteria i seguenti esempi delle prove e delle verifiche effettuate con le griglie di valutazione : 1) Test d’ingresso 2) Verifica strutturata 3) Verifica scritta: formulazione della razione alimentare per bovine da latte 4) Verifica orale: quesiti a risposta aperta e chiusa (tipologia A e B) Sant’Apollinare - Rovigo, 13 maggio 2014 I.T.P. Prof. Malavasi Riccardo Il Docente Prof. DIEGO BALLANI I rappresentanti degli allievi Muraro Monica Prearo Luca Pagina 48 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 MATERIA D’INSEGNAMENTO CLASSE PROF. SSA Insegnante Tecnico Pratico CHIMICA E TECNOLOGIE AGROALIMENTARI V^ B LA PORTA VINCENZA FREGUGLIA LEOPOLDO PRESENTAZIONE DELLA CLASSE La classe è vivace e ha mantenuto nel corso dell'anno un atteggiamento generalmente corretto in classe. Rispetto agli obiettivi disciplinari la classe si attesta mediamente su livelli più che sufficienti con alcune punte di eccellenza. In generale gli alunni si sono dedicati agli impegni scolastici in modo diversificato con impegno non sempre costante per alcuni e vivace e attento per altri; alcuni alunni si sono distinti raggiungendo risultati più che buoni. CONOSCENZE Comprendere dal punto di vista chimico-fisico la composizione, i processi biochimici e le tecnologie di trasformazione, la conservazione e le alterazioni dei seguenti alimenti: vino, latte, burro e formaggio Conoscere le principali analisi del mosto, del vino e del latte Inoltre per l’importanza che riveste il problema della sicurezza in laboratorio sono stati affrontati ad inizio anno i seguenti temi: il Regolamento di laboratorio; i simboli di pericolo; le indicazioni di rischio e i consigli di prudenza, i dispositivi di protezione individuale. COMPETENZE E CAPACITA' Saper dare valutazioni sulla qualità di ciascuno degli alimenti studiati in base alle sue caratteristiche chimiche, fisiche ed organolettiche Conoscere e saper effettuare le principali analisi chimiche e saper interpretare i risultati analitici del mosto, del vino e del latte. METODOLOGIE: Lezioni frontali accompagnate da dimostrazioni tecnico-pratiche nella cantina didattica e da determinazioni analitiche in laboratorio. Per lo sviluppo dei contenuti didattici si è fatto riferimento al testo in uso e talvolta ad appunti dell'insegnante. MATERIALI DIDATTICI UTILIZZATI: Carlo Vezzosi: “Tecniche agroalimentari”- Edagricole Scolastico. Per lo svolgimento delle attività di laboratorio si è fatto riferimento al testo “Laboratorio ed esercitazioni di chimica agraria” di Giuseppe Rizzitano, Calderini Edagricole USCITE DIDATTICHE Visita al frantoio “Colli del Poeta” –Arquà Petrarca (PD) Visita dell'azienda viti-vinicola Salmaso Montegrotto (PD) Visita al Caseificio Latteria Agricola Mogliese di Moglia (MN) ALTRE ATTIVITA’ Esperienza di degustazione tenuta da un esperto dell’AIS (Associazione Italiana Somelier) di Rovigo Prova di caseificazione in laboratorio Pagina 49 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 TIPOLOGIE DELLE PROVE DI VERIFICA UTILIZZATE: Per le verifiche sono svolte interrogazioni orali e verifiche scritte sul programma di teoria; in laboratorio sono state svolte interrogazioni ed esercizi pratici riguardanti le determinazioni osservate. Per le valutazioni si è fatto uso della griglia di valutazione indicata nella programmazione (Griglia del POF). PROGRAMMA SVOLTO INDUSTRIA ENOLOGICA Teoria Le parti del grappolo e i componenti chimici dell'uva La maturazione dell'uva e la vendemmia La trasformazione dell’uva in vino: la fermentazione alcolica fattori che influenzano la fermentazione prodotti secondari della fermentazione I lieviti enologici: autoctoni e selezionati Il biossido di zolfo Le forme molecolari del biossido di zolfo (forma libera e forma legata) Impiego del biossido di zolfo Aspetti tossicologici Fasi principali della vinificazione con macerazione o vinificazione in rosso Pigiatura e diraspatura Innesto dei lieviti selezionati, solfitazione, aggiunta di nutrienti ed eventuale taglio La macerazione I rimontaggi e le follature La svinatura La fermentazione malo-lattica Principali fasi della vinificazione senza macerazione o vinificazione in bianco Pigiatura Macerazione pellicolare Pressatura Illimpidimento e svinatura La chiarifica e la stabilizzazione del vino Cause di torbidità e instabilità nel vino rosso o bianco Le operazioni di chiarifica: collaggio, travaso e filtrazione Notizie generali sull’affinamento in fusti La composizione del vino: zuccheri, acidi, alcoli, polifenoli, sostanze minerali La classificazione dei vini: denominazione di origine e indicazione geografica ed etichettatura Prodotti enologici speciali: Pagina 50 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 Il vino novello Lo spumante: metodo Classico e metodo Charmat Cenni su alcune malattie del vino: malattie di origine microbica ( acescenza e fioretta) difetti di origine chimica (casse ferrica) Attività in cantina didattica: La diraspa-pigiatura; la svinatura e la torchiatura; il travaso. Laboratorio Analisi del mosto: Determinazione degli zuccheri nel mosto con metodi fisici: densimetro, rifrattometro. Determinazione dell'acidità totale Analisi del vino: Determinazione del grado alcolico con ebulliometro Malligand e per distillazione Determinazione dell'acidità totale o di titolazione determinazione dell'acidità volatile con metodo Cazenave Determinazione del pH Determinazione degli zuccheri riduttori Determinazione della SO2 libera e totale INDUSTRIA LATTIERO CASEARIA Teoria Il latte: definizione e caratteristiche chimico-fisiche. La composizione chimica del latte Caratteristiche dei lipidi, delle proteine e dei carboidrati del latte. Gli enzimi lattoperossidasi e fosfatasi alcalina Le operazioni tecnologiche per la produzione del latte alimentare: scrematura omogeneizzazione trattamenti termici ( pastorizzazione e sterilizzazione) microfiltrazione confezionamento. Classificazione del latte alimentare: latte pastorizzato, latte fresco pastorizzato latte fresco pastorizzato di alta qualità latte UHT latte sterilizzato in bottiglia latte crudo Latte intero, scremato e parzialmente scremato. Latte delattosato. Il burro: definizione. La scrematura: crema dolce e crema acida. Fasi del processo di burrificazione: pastorizzazione, Pagina 51 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 insemenzamento, maturazione, zangolatura, lavaggio, impastamento, modellatura confezionamento. La composizione del burro. I principali difetti del burro Il formaggio: definizione Le fasi del processo di caseificazione: preparazione del latte, inoculo dei batteri lattici aggiunta del coagulante e la coagulazione il caglio e il suo titolo lavorazione della cagliata: taglio, riposo nel siero, cottura della cagliata, messa in forma, stufatura e pressatura salatura (salamoia, a secco) stagionatura confezionamento etichettatura La resa in formaggio Il siero e la ricotta Cenni sulla classificazione dei formaggi Composizione chimica del formaggio Alcune anomalie dei formaggi (occhiatura o gonfiore, screpolatura) Laboratorio Analisi del latte: Determinazione della densità e del pH del latte Determinazione acidità del latte in °S.H. Saggio all'alizarolo Determinazione del grasso nel latte e del contenuto proteico Determinazione del lattosio I cloruri nel latte Rovigo 13-05-2014 Firma dei Docenti VINCENZA LA PORTA ________________________ ___________________________ I Rappresentanti di classe FREGUGLIA LEOPOLDO ________________________ ____________________________ Pagina 52 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 MATERIA DI INSEGNAMENTO AGROECOLOGIA E TUTELA DELL’AMBIENTE CLASSE V^ B Prof.ssa MARIA PIA DE STEFANI CONOSCENZE : Si sono proposte le diverse unità didattiche adeguando le differenti tematiche alla realtà territoriale degli alunni, prediligendo la trattazione di argomenti relativi all’ambiente agrario Polesano, con approfondimenti mirati allo studio del nostro territorio. Tutti gli argomenti trattati sono stati svolti con continui riferimenti interdisciplinari alle materie agronomiche, economico-estimative e di fitopatologia vegetale, per educare gli alunni ad una conoscenza più vasta delle scienze agrarie, individuando gli aspetti fondamentali delle singole realtà produttive e ambientali, così da consentire il raggiungimento ed il possesso di una valida metodologia operativa. Sono state proposte lezioni frontali, ma soprattutto lezioni di tipo partecipato, partendo dalla realtà operativa o aziendale degli alunni, dalle esperienze di stages estivi svolti dai ragazzi al termine dello scorso anno scolastico, al fine di consentire il coinvolgimento più ampio possibile del gruppo classe. Largo spazio è stato dedicato alla consultazione e allo studio di articoli tecnici tratti da riviste come Informatore Agrario, Terra e Vita e materiale divulgativo pubblicato da Veneto Agricoltura e alla visualizzazione di siti internet della Regione Veneto e di Veneto Agricoltura, che hanno completato con nozioni scientifiche e aggiornamenti il libro di testo. COMPETENZE Durante l’intero anno scolastico l’interesse per gli argomenti proposti si è dimostrato sempre buono e la partecipazione al lavoro didattico in classe discreta; l’impegno personale nello studio e nella rielaborazione dei contenuti si è riscontrato più che sufficiente per la maggioranza della classe, buono con punte di eccellenza per alcuni alunni. Il lavoro didattico si è svolto in modo sufficientemente continuo e regolare; sono stati svolti alcuni interventi mirati di recupero, ricorrendo a lezioni curricolari. In generale si può affermare che solo alcuni alunni , a causa di uno studio frammentario e di un impegno non sempre sufficiente, hanno conseguito un livello di preparazione sufficiente, mentre la maggior parte della classe ha acquisito un profitto discreto, ottimo per alcuni alunni. ABILITA’ Al termine di questo anno di studi gli alunni sono in grado di rielaborare contenuti tecnico-professionali attraverso la redazione di semplici relazioni tecniche; sono in grado di svolgere semplici ricerche e approfondimenti utilizzando testi e riviste specialistiche e siti internet, riguardanti il settore agroambientale. METODOLOGIE Il programma è stato svolto attraverso lezioni frontali, dando largo spazio agli interventi degli alunni, alle esercitazioni pratiche e di ripasso. Tutti gli argomenti sono stati trattati nelle parti fondamentali, in modo semplice e schematico. Un particolare lavoro è stato dedicato al recupero delle capacità linguistiche ed espressive , sia nell’esposizione scritta che orale e all’utilizzo di una terminologia tecnica appropriata. Si sono proposte varie lezioni di recupero, all’interno dell’orario curricolare. I contenuti sono stati verificati con prove scritte, orali e test di apprendimento ; sono state svolte prove scritte a carattere multidisciplinare. Pagina 53 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 MATERIALI DIDATTICI Testo in adozione: Moduli di Ecologia Agroecologia e applicazioni: volume 1 e 2. Autori: Oggioni, Patelli e Zarrelli; Reda editrice. Prontuari, manuali tecnici; riviste tecniche del settore, Siti Internet; Normative Comunitarie, Leggi nazionali e regionali; disciplinari di produzione e norme di qualità. PROGRAMMA SVOLTO Ecologia dell’ambiente Ecosistemi naturali e artificiali. Territorio e paesaggio: gradi di tutela. La città sostenibile: problematiche ambientali nella città. Il verde urbano : classificazione e tecniche di progettazione. Impianto e gestione del verde pubblico: generalità La Smart-City: città ecosostenibile; progetti verdi innovativi. Agroecosistema: biotopo biocenosi. Zoocenosi e fitocenosi dell’agroecosistema. Concetto di biodiversità. Tutela della biodiversità; estinzioni di specie e speciazione. Sviluppo sostenibile in agricoltura Indicatori di sostenibilità. Impatti ambientali in agricoltura. Problemi ambientali legati alla difesa delle colture Inquinamenti ambientali e indicatori ecologici Inquinamento del suolo e delle falde. Allevamenti e problemi ambientali; smaltimento delle deiezioni e normative nazionali ed europee: Direttiva nitrati. Inquinamento atmosferico; effetto serra; piogge acide. Indicatori ecologici per la qualità dell’aria; bioindicatori: api e licheni. Inquinamento delle acque: principali fonti di inquinamento e indicatori biologici; depurazione e fitodepurazione . Inquinamento del suolo e della falda. Genesi e utilizzazione delle falde. Indagini geologiche. Impatto ambientale delle concimazioni chimiche e organiche. Eutrofizzazione. Dissesto idrogeologico: il rischio idrogeologico; erosioni ed esondazioni. Stabilità dei versanti e frane. Opere di difesa e prevenzione: ripristino ambientale ed elementi di ingegneria naturalistica. Normative vigenti I Servizi per la tutela dell’ambiente; enti territoriali e servizi centrali; APAT e ARPAV. Bollettini agro-metereologici. Siti internet di riferimento Rovigo, 13 maggio 2014 I rappresentanti degli alunni ..………………………………….. Il Docente MARIA PIA DE STEFANI ………………………………………. ……………………………………. Pagina 54 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 MATERIA DI INSEGNAMENTO AREA DI PROGETTO CLASSE QUINTA sez. B DOCENTI : STEFANI INSEGNANTE TECNICO PRATICO NICOLETTA DI DOMIZIO e MARIA PIA DE LEOPOLDO FREGUGLIA Docenti Interessati : NICOLETTA DI DOMIZIO (1 Ora Settimanale) , MARIA PIA DE STEFANI (2 Ore), Insegnante Tecnico-Pratico: LEOPOLDO FREGUGLIA (3 Ore ) Discipline interessate: Area Modulare (Agroecologia e tutela dell’ambiente) e Tecniche di Gestione ed Economia. L'area di progetto, così come previsto dal programma ministeriale del Progetto Cerere per l'indirizzo agrario di Istruzione Secondaria, viene svolta nel quinto anno di corso e comprende un totale di 3 ore settimanali e: “vede impegnati in misura diversa docenti di discipline tecniche ed economiche e deve consentire elaborazioni ed acquisizione di una visione integrata tra aspetti tecnici ed economici di interventi concretamente definiti." Nel Corso B, che fa parte del Modulo AGROAMBIENTALE , per l’anno scolastico 2013/2014, si è ritenuto opportuno scegliere e sviluppare l'Area di progetto con un percorso progettuale di approfondimento con la tematica: INTRODUZIONE DI UNA NUOVA COLTURA ARBOREA IN AZIENDA : IL SUSINO 1)Motivazione della scelta della tematica L’attività agricola è stata oggetto di notevoli cambiamenti all’interno delle normative europee e nazionali . L'azienda agricola oggi non deve essere più soltanto produttrice di derrate alimentari, ma anche erogatrice di servizi ai singoli ed alla collettività. Questa è una delle indicazioni più significative della recente revisione della POLITICA AGRICOLA COMUNITARIA. L’azienda agricola deve oggi contribuire a proteggere l'ambiente ed il territorio, a valorizzare le produzioni tipiche e di qualità, ad elevare il potenziale turistico di una determinata area ed accrescere lo sviluppo rurale. È un nuovo modello imprenditoriale che ha bisogno di addetti professionalmente preparati e che per sua natura è particolarmente legato ai giovani. In Polesine sono nate e si stanno affermando molte aziende agricole innovative condotte da giovani imprenditori, che si evolvono in questa direzione, aiutate anche dalle politiche pubbliche, comunitarie, nazionali e regionali. Il nostro Istituto ha programmato di inserire in azienda una nuova coltura da frutto: il SUSINO, oggi ancora poco diffuso nella zona. Il lavoro dell’AREA DI PROGETTO è stato quindi incentrato ad approfondire questa coltura, dal punto di vista agronomico e tecnico; largo spazio è stato dedicato allo studio delle varietà commercialmente più interessanti e indicate, alla tipologie del sistema di allevamento . Sono stati approfonditi i metodi di difesa della coltura, secondo i più recenti criteri della Difesa Integrata e Biologica. Sono state svolte numerose attività pratiche ed esercitazioni in azienda , riguardanti sia le tecniche di potatura e diradamento del frutteto, che di rilievo e monitoraggio dei fitofagi. Per progettare, realizzare e gestire le diverse attività proposte è stato necessario acquisire conoscenze in varie discipline, con un approccio di tipo interdisciplinare, che è servito ad Pagina 55 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 affinare le competenze e le abilità degli alunni ed a approfondire e organizzare il loro metodo di lavoro, soprattutto in prospettiva del futuro inserimento nel mondo produttivo e professionale. 2) Strumenti e organizzazione del lavoro della Classe - Gli alunni hanno lavorato con i tre Docenti in modo interdisciplinare, utilizzando ore di lezione frontale e ore di compresenza, lezioni in laboratorio di informatica e lezioni tecnico-pratiche in azienda. - Parte integrante dell' AREA DI PROGETTO, sono state le attività di approfondimento, che hanno riguardato: visite didattiche, analisi e studio di progetti; incontri con esperti e tecnici del settore, partecipazione a convegni. - Le verifiche quadrimestrali di apprendimento sono state svolte in parte con test pluridisciplinari ed in parte con produzione e relativa valutazione di relazioni tecniche e schede progettuali. - Si sono previsti gruppi di lavoro formati da 2/3 alunni, che hanno lavorato sviluppando aspetti diversi relativi agli argomenti trattati durante il corso. - Numerose lezioni sono state svolte nell’azienda dell’Istituto con lezioni tecnico-pratiche riguardanti i sistemi di potatura della vite e del melo, il diradamento del melo e il monitoraggio di parassiti su melo e vite. In relazione alla programmazione curricolare sono stati conseguiti i seguenti obiettivi in termini di: CONOSCENZE Complessivamente la classe ha acquisito le conoscenze fondamentali relative alle tematiche disciplinari inserite nel programma ed in particolare su: - principali problematiche tecniche ed economiche inerenti la Politica Agricola Comunitaria; - condizionalità e tutela dell’ambiente; - conoscenza delle nuove strategie e scelte che riguardano l’agricoltura; - consapevolezza della funzione di tutela dell’ambiente e di valorizzazione del territorio; COMPETENZE Gli alunni hanno acquisito un metodo di lavoro sufficientemente autonomo; nel corso dell’anno sono migliorate le capacità espositive, sia scritte che orali e l’utilizzo di una terminologia appropriata. Complessivamente sono in grado di ricercare informazione da varie fonti, come riviste e testi specializzati; utilizzare manuali e articoli tecnici; svolgere approfondimenti ed elaborare informazioni utilizzando internet ed i più comuni motori di ricerca; impostare semplici relazioni e sintetizzare i contenuti in sunti e brevi articoli tecnici. In generale si può affermare che la classe ha partecipato in modo adeguato alle diverse attività proposte; la quasi totalità degli alunni ha dimostrato interesse per gli argomenti trattati ed un impegno discreto nella rielaborazione personale dei contenuti, raggiungendo una preparazione più che sufficiente; alcuni alunni hanno invece lavorato con impegno ed interesse continui, raggiungendo livelli di profitto più che discreti. A disposizione della commissione sono depositati in segreteria le prove e le verifiche effettuate. Pagina 56 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 METODOLOGIE - I tre Docenti si sono avvalsi di lezioni frontali, lezioni con l’ausilio di audiovisivi, lezioni in laboratorio di informatica; particolare importanza è stata data al lavoro di approfondimento degli allievi, individuale e di gruppo; numerose le ore di lezione tecnico-pratiche svolte nell’azienda agricola dell’Istituto. -Le verifiche quadrimestrali di apprendimento sono state svolte con verifiche ed esercizi specifici per gli argomenti trattati, test pluridisciplinari, analisi di produzioni singole degli allievi ed inoltre sono stati valutati i lavori di approfondimento e di gruppo, le relazioni tecniche e le schede progettuali. MATERIALI DIDATTICI Utilizzo di schemi e fotocopie, proiezioni di diapositive e materiale multimediale, ricerca e studio di articoli pubblicati su riviste tecniche del settore, ricerche di siti Internet e loro consultazione; predisposizione di tabelle e schede riassuntive. . PROGRAMMA SVOLTO : DE STEFANI Agricoltura e tutela dell’ambiente. La PAC politica agricola comunitaria: storia e aggiornamenti: le nuove sfide della politica agricola comunitaria 2014/2020. Condizionalità: norme obbligatorie e buone pratiche agricole; benessere animale; protezione delle acque e direttiva nitrati; misure agro-ambientali. Definizione di IAP, imprenditore agricolo professionale e normative di riferimento. Opportunità di crescita e di sviluppo del settore agricolo veneto: generalità sul PSR, piano di sviluppo rurale e misure per i giovani agricoltori. PROGRAMMA SVOLTO : DI DOMIZIO Terminologia e glossario dei principali vocaboli utilizzati in arboricoltura. Introduzione delle schede pomologiche Il ciclo produttivo delle principali colture arboree; forme di allevamento, sesti di impianto, cure colturali, potatura Impianto di un frutteto: vocazionalità del territorio, scelte tecniche e di mercato, problemi di ordine legislativo ed economico, valutazione delle analisi del terreno, portinnesti, sesti e cultivar. Introduzione del susino Susino: importanza e diffusione, notizie botaniche, cultivar, propagazione, forme di allevamento e sesti, cure colturali, destinazione del prodotto. Principali cultivar fruttifere PROGRAMMA SVOLTO : FREGUGLIA Schede tecniche delle principali cv di melo, pero, pesco, susino e vite Ciclo biologico, difesa integrata e biologia del susino Pagina 57 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 Potatura di produzione del melo: solaxe Potatura di produzione della vite: silvoz a tralci liberi Monitoraggio di cidia pomonella Agrofarmaci per la difesa biologica ed integrata della vite Diradamento manuale del melo Sant’Apollinare, 13/05/2013 I rappresentanti degli alunni I Docenti NICOLETTA DI DOMIZIO MARIA PIA DE STEFANI LEOPOLDO FREGUGLIA Pagina 58 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 ISTITUTO TECNICO AGRARIO “O. MUNERATI” S. Apollinare – Rovigo DOCUMENTO FINALE DELLA CLASSE QUINTA B Anno Scolastico 2013 - 2014 ALLEGATO N° 1 : TESTI SIMULAZIONE DELLE PROVE D’ESAME Pagina 59 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 SIMULAZIONE PRIMA PROVA ESAMI DI STATO PROVA DI ITALIANO ALUNNO/A_______________ CLASSE ------------------------ Data di svolgimento: Esami di Stato Sessione ordinaria 2013 Svolgi la prova, scegliendo una delle quattro tipologie qui proposte. TIPOLOGIA A ANALISI DEL TESTO Claudio Magris, dalla Prefazione di L’infinito viaggiare, Mondadori, Milano 2005. "Non c’è viaggio senza che si attraversino frontiere – politiche, linguistiche, sociali, culturali, psicologiche, anche quelle invisibili che separano un quartiere da un altro nella stessa città, quelle tra le persone, quelle tortuose che nei nostri inferi sbarrano la strada a noi stessi. Oltrepassare frontiere; anche amarle – in quanto definiscono una realtà, un’individualità, le danno forma, salvandola così dall’indistinto – ma senza idolatrarle, senza farne idoli che esigono sacrifici di sangue. Saperle flessibili, provvisorie e periture, come un corpo umano, e perciò degne di essere amate; mortali, nel senso di soggette alla morte, come i viaggiatori, non occasione e causa di morte, come lo sono state e lo sono tante volte. Viaggiare non vuol dire soltanto andare dall’altra parte della frontiera, ma anche scoprire di essere sempre pure dall’altra parte. In Verde acqua Marisa Madieri, ripercorrendo la storia dell’esodo degli italiani da Fiume dopo la Seconda guerra mondiale, nel momento della riscossa slava che li costringe ad andarsene, scopre le origini in parte anche slave della sua famiglia in quel momento vessata dagli slavi in quanto italiana, scopre cioè di appartenere anche a quel mondo da cui si sentiva minacciata, che è, almeno parzialmente, pure il suo. Quando ero un bambino e andavo a passeggiare sul Carso, a Trieste, la frontiera che vedevo, vicinissima, era invalicabile, – almeno sino alla rottura fra Tito e Stalin e alla normalizzazione dei rapporti fra Italia e Jugoslavia – perché era la Cortina di Ferro, che divideva il mondo in due. Dietro quella frontiera c’erano insieme l’ignoto e il noto. L’ignoto, perché là cominciava l’inaccessibile, sconosciuto, minaccioso impero di Stalin, il mondo dell’Est, così spesso ignorato, temuto e disprezzato. Il noto, perché quelle terre, annesse dalla Jugoslavia alla fine della guerra, avevano fatto parte dell’Italia; ci ero stato più volte, erano un elemento della mia esistenza. Una stessa realtà era insieme misteriosa e familiare; quando ci sono tornato per la prima volta, è stato contemporaneamente un viaggio nel noto e nell’ignoto. Ogni viaggio implica, più o meno, una consimile esperienza: qualcuno o qualcosa che sembrava vicino e ben conosciuto si rivela straniero e indecifrabile, oppure un individuo, un paesaggio, una cultura che ritenevamo diversi e alieni si mostrano affini e parenti. Alle genti di una riva quelle della riva opposta sembrano spesso barbare, pericolose e piene di pregiudizi nei confronti di chi vive sull’altra sponda. Ma se ci si mette a girare su e giù per un ponte, mescolandosi alle persone che vi transitano e andando da una riva all’altra fino a non sapere più bene da quale parte o in quale paese si sia, si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo." Claudio Magris è nato a Trieste nel 1939. Saggista, studioso della cultura mitteleuropea e della letteratura del “mito asburgico”, è anche autore di testi narrativi e teatrali. 1. Comprensione del testo Dopo un’attenta lettura, riassumi il contenuto del testo. 2. Analisi del testo 2.1. Soffermati sugli aspetti formali (lingua, lessico, ecc.) del testo. 2.2. Soffermati sull’idea di frontiera espressa nel testo. 2.3. Soffermati sull’idea di viaggio espressa nel testo. 2.4. Spiega l’espressione “si ritrova la benevolenza per se stessi e il piacere del mondo”. 2.5. Esponi le tue osservazioni in un commento personale di sufficiente ampiezza. 3. Interpretazione complessiva e approfondimenti Proponi una interpretazione complessiva del testo proposto, facendo riferimento ad altri testi di Magris e/o di altri autori del Novecento. Puoi fare riferimento anche a tue esperienze personali. Pagina 60 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 TIPOLOGIA B REDAZIONE DI UN "SAGGIO BREVE" O DI UN "ARTICOLO DI GIORNALE (puoi scegliere uno degli argomenti relativi ai quattro ambiti proposti) CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto o in forma di «saggio breve» o di «articolo di giornale», interpretando e confrontando i documenti e i dati forniti. Se scegli la forma del «saggio breve» argomenta la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Premetti al saggio un titolo coerente e, se vuoi, suddividilo in paragrafi. Se scegli la forma dell'«articolo di giornale», indica il titolo dell’articolo e il tipo di giornale sul quale pensi che l’articolo debba essere pubblicato. Per entrambe le forme di scrittura non superare cinque colonne di metà di foglio protocollo. Ambito artistico letterario: Individuo e società di massa Documenti: Lascia o raddoppia, "Calciatori" di Renato Gattuso e Marilyn Monroe di Andy Warhol. «Nessun centralismo fascista è riuscito a fare ciò che ha fatto il centralismo della civiltà dei consumi. Il fascismo proponeva un modello, reazionario e monumentale, che però restava lettera morta. Le varie culture particolari (contadine, sottoproletarie, operaie) continuavano imperturbabili a uniformarsi ai loro antichi modelli: la repressione si limitava ad ottenere la loro adesione a parole. Oggi, al contrario, l’adesione ai modelli imposti dal Centro, è totale e incondizionata. I modelli culturali reali sono rinnegati. L’abiura è compiuta. Si può dunque affermare che la “tolleranza” della ideologia edonistica voluta dal nuovo potere, è la peggiore delle repressioni della storia umana. Come si è potuta esercitare tale repressione? Attraverso due rivoluzioni, interne all’organizzazione borghese: la rivoluzione delle infrastrutture e la rivoluzione del sistema d’informazioni. Le strade, la motorizzazione ecc. hanno ormai strettamente unito la periferia al Centro, abolendo ogni distanza materiale. Ma la rivoluzione del sistema d’informazioni è stata ancora più radicale e decisiva. Per mezzo della televisione, il Centro ha assimilato a sé l’intero paese, che era così storicamente differenziato e ricco di culture originali. Ha cominciato un’opera di omologazione distruttrice di ogni autenticità e concretezza. Ha imposto cioè – come dicevo – i suoi modelli: che sono i modelli voluti dalla nuova industrializzazione, la quale non si accontenta più di un “uomo che consuma”, ma pretende che non siano concepibili altre ideologie che quella del consumo. Un edonismo neolaico, ciecamente dimentico di ogni valore umanistico e ciecamente estraneo alle scienze umane.» (Pier Paolo PASOLINI, 9 dicembre 1973. Acculturazione e acculturazione, in Scritti corsari, Garzanti, Milano 1975) «La mattina del 15 luglio 1927 ero rimasto a casa, non ero andato come al solito all’Istituto di Chimica nella Währingerstrasse. Nel caffé di Ober-Sankt-Veit mi misi a leggere i giornali del mattino. Sento ancora l’indignazione che mi travolse quando presi in mano la “Reichspost” e lessi un titolo a caratteri cubitali: “Una giusta sentenza”. Nel Burgenland c’era stata una sparatoria, alcuni operai erano rimasti uccisi. Il tribunale aveva assolto gli assassini. L’organo di stampa del partito al governo dichiarava, o meglio strombazzava, che con quella assoluzione era stata emessa una “giusta sentenza”. Più che l’assoluzione in quanto tale, fu proprio questo oltraggio a ogni sentimento di giustizia che esasperò enormemente gli operai viennesi. Da tutte le zone della città i lavoratori sfilarono, in cortei compatti, fino al Palazzo di Giustizia, che già per il nome incarnava ai loro occhi l’ingiustizia in sé. La reazione fu assolutamente spontanea, me ne accorsi più che mai dai miei sentimenti. Inforcai la bicicletta, volai in città e mi unii a uno di questi cortei. Gli operai di Vienna, che normalmente erano disciplinati, avevano fiducia nei loro capi del partito socialdemocratico e si dichiaravano soddisfatti del modo esemplare in cui essi amministravano il Comune di Pagina 61 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 Vienna, agirono in quel giorno senza consultare i loro capi. Quando appiccarono il fuoco al Palazzo di Giustizia, il borgomastro Seitz, su un automezzo dei pompieri, cercò di tagliar loro la strada alzando la mano destra. Fu un gesto assolutamente inefficace: il Palazzo di Giustizia andò in fiamme. La polizia ebbe l’ordine di sparare, i morti furono novanta. Sono passati cinquantatré anni, eppure sento ancora nelle ossa la febbre di quel giorno. È la cosa più vicina a una rivoluzione che io abbia mai vissuto sulla mia pelle. […] Quel giorno tremendo, di luce abbagliante, lasciò in me la vera immagine della massa, la massa che riempie il nostro secolo. […] Quel giorno era stato dominato dal tremendo fragore delle urla, urla di sdegno. Erano urla micidiali, alle urla rispondevano gli spari, e le urla diventavano più forti ogni volta che le persone colpite crollavano al suolo. […] Non molto tempo dopo, le urla si trasferirono nelle vicinanze della Hagenberggasse. A meno di un quarto d’ora di strada dalla mia camera, a Hütteldorf, dall’altra parte della valle, si trovava il campo sportivo del Rapid, sul quale si giocavano le partite di calcio. Nei giorni di festa vi accorreva una gran folla, che non si lasciava sfuggire una sola partita di quella celebre squadra. Io non ci avevo mai badato gran che; il calcio non mi interessava. Ma una delle domeniche dopo il 15 luglio, era un giorno altrettanto afoso, mentre stavo aspettando visite e tenevo aperta la finestra, sentii, all’improvviso, le grida della massa. Pensai che fossero urla di sdegno; l’esperienza di quel giorno terribile era ancora a tal punto radicata in me che per un attimo rimasi sgomento e cercai con lo sguardo il fuoco da cui quell’esperienza era stata illuminata. Ma il fuoco non c’era, sotto il sole brillava la cupola dorata della chiesa dello Steinhof. Tornai in me e mi misi a riflettere: quelle urla dovevano venire dal campo sportivo. […] Le urla di trionfo erano state causate da un goal, e venivano dalla parte dei vincitori. Si sentì anche, e suonò ben diverso, un grido di delusione. Dalla mia finestra non potevo vedere nulla, me l’impedivano alberi e case, la distanza era troppa, ma sentivo la massa, essa sola, come se tutto si svolgesse a pochi passi da me. Non potevo sapere da quale parte venissero le grida. Non sapevo quali erano le squadre in campo, i loro nomi non li avevo notati e neanche cercai di appurarli. Evitai perfino di leggere la cronaca sportiva sul giornale e, nella settimana che seguì, non mi lasciai coinvolgere in discorsi sull’argomento. Ma durante i sei anni che trascorsi in quella stanza, non persi occasione di ascoltare quei suoni. Vedevo la folla affluire laggiù, alla stazione della ferrovia urbana. […] Non mi è facile descrivere la tensione con cui seguivo da lontano la partita invisibile. Non ero parte in causa perché le parti neanche le conoscevo. Erano due masse, questo era tutto ciò che sapevo, due masse ugualmente eccitabili, che parlavano la medesima lingua.» (Elias CANETTI, Il frutto del fuoco. Storia di una vita (1921-1931), Adelphi, Milano 2007 [ed. originale tedesca 1980]) «L’uso politico delle tecniche e dei media pone in discussione le tradizioni dell’umanesimo europeo con i suoi valori di dignità e libertà (ristretti, certo, finora, alle élite), minacciando di introdurre nuove forme di pianificato assoggettamento gregario. Esiste cioè il rischio di creare uomini e donne d’allevamento, procurando loro la soddisfazione, in termini soprattutto quantitativi, di bisogni primari e secondari cui per millenni la maggior parte dell’umanità non aveva avuto pieno e garantito accesso (cibo, sesso, divertimento). L’acclimatazione a questo sistema di potere e di cultura si paga però con l’anestetizzazione e la banalizzazione dell’esperienza, anche a causa dell’inflazione dei desideri così scatenata e del corrispondente bisogno di gestire le inevitabili frustrazioni. Nello stesso tempo, se esercitato in forme non oligarchiche, lo stesso uso delle tecniche e dei media spalanca enormi potenzialità, consente a tutti di scaricare le fatiche più pesanti e ripetitive sulle macchine, di uscire dalla morsa dei condizionamenti sociali, di far fruttare l’eredità culturale delle generazioni precedenti (che cambia molto più rapidamente di quella biologica), di disancorarsi da ruoli fissi, di acquisire consapevolezza, cultura e informazione su scala mondiale e di conseguire una più duratura soddisfazione.» (Remo BODEI, Destini personali. L’età della colonizzazione delle coscienze, Feltrinelli, Milano 2002) Ora il chiarore si fa più diffuso. Ancora chiusi gli ultimi ombrelloni. Poi appare qualcuno che trascina il suo gommone. La venditrice d'erbe viene e affonda 5 sulla rena la sua mole, un groviglio di vene varicose. È un monolito diroccato dai picchi di Lunigiana. Quando mi parla resto senza fiato, le sue parole sono la Verità. 10 Ma tra poco sarà qui il cafarnao delle carni, dei gesti e delle barbe. Tutti i lemuri umani avranno al collo croci e catene. Quanta religione. E c'è chi s'era illuso di ripetere 15 l'exploit di Crusoe! (Eugenio MONTALE, Sulla spiaggia, da Diario del ’71 e del ’72, Mondadori, Milano 1973). Pagina 62 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 Ambito socio economico: Stato, mercato e democrazia. «Il problema centrale del capitalismo fondato sulla libera impresa in una democrazia moderna è sempre stato quello di riuscire a bilanciare il ruolo del governo e quello del mercato. Ma, nonostante molta energia intellettuale sia stata spesa nel tentativo di definire il campo di manovra appropriato a ciascuno di essi, l’interazione fra i due rimane una fonte di fragilità fondamentale. In una democrazia il governo (o la banca centrale) non può semplicemente permettere che le persone soffrano un danno collaterale per lasciare che la dura logica del mercato si esprima. […] Dobbiamo anche riconoscere che una buona economia non può essere separata da una buona politica – e questa, forse, è la ragione per cui un tempo la teoria economica era nota come economia politica. L’errore degli economisti è stato credere che, una volta sviluppato un forte telaio di istituzioni all’interno di un Paese, le influenze politiche al suo interno si sarebbero stemperate e il Paese si sarebbe emancipato per sempre da una condizione «in via di sviluppo». Ma dovremmo ora ammettere che istituzioni quali i regolamentatori hanno influenza soltanto finché la politica è ragionevolmente ben bilanciata.» (Raghuram G. RAJAN, Terremoti finanziari, Einaudi, Torino 2012) «Tra tutte le scuse che sentiamo accampare per giustificare il mancato tentativo di mettere fine a questa depressione, c’è il ritornello che viene ripetuto costantemente dagli apologeti dell’inazione: “Dobbiamo focalizzarci sul lungo termine, e non sul breve”. [...] Concentrarsi unicamente sul lungo termine significa ignorare l’enorme sofferenza che sta causando l’attuale depressione, le vite che sta distruggendo irreparabilmente mentre leggete questo libro. I nostri problemi di breve periodo – sempre che una depressione giunta al quinto anno rientri in questa definizione – stanno intaccando anche le prospettive di lungo termine, su diversi canali. [...] Il primo è l’effetto corrosivo della disoccupazione di lungo termine: se i lavoratori che hanno perso il posto da tempo si considerano inoccupabili, si determina una riduzione di lungo termine nella forza lavoro del paese, e quindi nella sua capacità produttiva. La situazione dei neolaureati costretti ad accettare dei lavori in cui non sono necessarie le loro competenze è abbastanza simile: con il passare del tempo potrebbero ritrovarsi, quantomeno agli occhi dei potenziali datori di lavoro, declassati a lavoratori generici, e il loro stock di competenze andrebbe definitivamente perduto. Il secondo è il calo degli investimenti. Le imprese non spendono grosse somme per accrescere la propria capacità produttiva […]. […] Ultimo problema, ma non certo per importanza: la (pessima) gestione della crisi economica ha mandato in fumo i programmi finalizzati a garantire il futuro.» (Paul KRUGMAN, Fuori da questa crisi, adesso!, Garzanti, Milano 2012) «Gli americani sono arrabbiati. Sono arrabbiati con i banchieri che hanno contribuito alla crisi finanziaria, senza pagarne le conseguenze. Sono arrabbiati per l’incapacità del sistema politico che ha incolpato i banchieri, ma non è stato in grado di tenerli sotto controllo. Sono arrabbiati con un sistema economico che arricchisce ulteriormente i ricchi e abbandona i poveri al loro destino. Sono arrabbiati perché l’ideale di un “governo del popolo, dal popolo e per il popolo” sembra sparito dalla faccia della Terra. […] Fortunatamente gli Stati Uniti possiedono nel loro DNA i geni per intraprendere una riforma. Diversamente da molti altri Paesi, gli americani condividono una grande fiducia nel potere della concorrenza che […] genera enormi benefici. Per sostenere il sistema abbiamo bisogno di più, e non di meno, concorrenza. A differenza di altri Paesi in cui il populismo è sinonimo di demagogia e di dittature autocratiche, l’America ha una positiva tradizione populista volta a proteggere gli interessi dei più deboli nei confronti del potere opprimente delle grandi imprese. Non è un caso che le leggi antitrust siano state inventate negli Stati Uniti.» (Luigi ZINGALES, Manifesto capitalista. Una rivoluzione liberale contro un’economia corrotta, Rizzoli, Milano 2012) «Un libro fin troppo ricco di intelligenza e di provocazioni intellettuali, quello appena uscito di Giorgio Ruffolo col contributo di Stefano Sylos Labini, Il film della crisi. La mutazione del capitalismo […]. […] La tesi centrale del libro è che la crisi in cui sono immersi i Paesi occidentali nascerebbe dalla rottura di un compromesso storico tra capitalismo e democrazia. La fase successiva a questa rottura – cioè quella attuale – può essere definita come l’Età del Capitalismo Finanziario e costituisce la terza mutazione che il capitalismo ha attraversato dall’inizio del secolo precedente. La prima fase è un’Età dei Torbidi, che si è verificata tra l’inizio del secolo e lo scoppio della seconda guerra mondiale. La seconda fase è costituita dalla cosiddetta Età dell’Oro: un sistema di intese fra capitalismo e democrazia fondato nell’immediato secondo dopoguerra su due accordi fondamentali, il Gatt (oggi Wto-World Trade Organization) che riguardava la libera circolazione delle merci, cui faceva da contrappeso il controllo del movimento dei capitali, che assicurava un largo spazio all’autonomia della politica economica. Il secondo accordo è appunto quello di Bretton Woods, sul controllo dei cambi e le garanzie da movimenti incontrollati dei capitali, grazie all’aggancio monetario al metallo giallo e automaticamente, di converso, al dollaro. Secondo i due saggisti, la terza fase, con la rottura dell’Età dell’Oro, si produce con la liberazione dei movimenti dei capitali nel mondo […]. Inizia l’Età del Capitalismo Finanziario ampiamente descritta nelle sue varie fasi e interventi, dominati Pagina 63 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 dall’indebitamento pubblico e privato alimentato dall’illusione di vivere in «un sistema nel quale i debiti non si rimborsano mai». Per i critici la rappresentazione di questa fase del saggio si presterebbe a più di una osservazione. Mi limiterò ad indicare una mancanza che indebolisce alla base il paradigma ruffoliano. Chi sarebbero i soggetti Capitalismo e Democrazia - che darebbero vita a questo scontro epocale? Chi concretamente li rappresenta? I grandi gruppi finanziari contrapposti ad una fantomatica Democrazia? […] Ora, se è vera e convincente l’analisi della dittatura finanziaria nell’epoca delle traversie che tendono ad allargarsi a tutti i continenti, come non cercarne le radici, anche ideologiche, nel fallimento precedente? In particolare nel crollo dell’illusione fondante del sistema socialista di regolare l’offerta, la domanda e il livello dei prezzi attraverso la pianificazione quinquennale totalitaria. Una idea che pervase la pratica e la teoria dei partiti che al socialismo si rifacevano e il cui dissolversi si contaminò nel magma della globalizzazione, attraverso la libera circolazione degli uomini e dei capitali e nella unificazione in tempo reale dei sistemi internazionali attraverso la mondializzazione e l’informatica.» (Mario PIRANI, Il nuovo capitale, “la Repubblica” - 1° dicembre 2012) Ambito storico politico: Omicidi politici. «Il 28 giugno 1914 l’arciduca Francesco Ferdinando, erede al trono asburgico, e la moglie furono uccisi in un attentato compiuto da studenti bosniaci mentre erano in visita a Sarajevo, capitale della Bosnia. Vienna attribuì la responsabilità dell’attentato al governo serbo e gli inviò un ultimatum al quale seguì, il 28 luglio, la dichiarazione di guerra ed il bombardamento di Belgrado. La Russia proclamò la mobilitazione generale a sostegno dello Stato balcanico; a questo atto rispose la Germania dichiarando guerra contemporaneamente alla Russia (1 Agosto) ed alla Francia (3 agosto).» (Rosario VILLARI, Storia contemporanea, Laterza, Bari 1972) «Le elezioni si tennero nell’aprile 1924 e si svolsero all’insegna dell’intimidazione e della violenza nei confronti degli avversari politici e di un ritorno di fiamma dello squadrismo. Ciò malgrado, i risultati non corrisposero alle speranze di Mussolini: se il «listone» fascista ebbe la maggioranza dei voti e dei seggi, grazie al meccanismo della legge, nelle regioni dell’Italia settentrionale e nelle grandi città operaie ottenne un numero di suffragi minore di quello delle liste d’opposizione. La denuncia del clima di illegalità e di sopraffazione, in cui le elezioni si erano svolte, venne fatta con grande passione e coraggio alla Camera dal deputato socialista Giacomo Matteotti il 30 maggio 1924. Pochi giorni dopo, il 10 giugno, il coraggioso parlamentare era rapito e il 16 agosto la sua salma era ritrovata in una macchia della campagna romana. Parve per un momento che il vuoto dovesse farsi attorno al governo, la cui complicità nell’assassinio ben pochi mettevano in dubbio. […] Il 3 gennaio 1925 Mussolini si presentò alla Camera per assumersi tutta la responsabilità del delitto Matteotti e per sfidarla provocatoriamente ad avvalersi della facoltà di metterlo sotto stato d’accusa. La Camera, non accettando il guanto di sfida che le veniva lanciato, segnò praticamente la propria condanna a morte e lo Stato liberale cessò definitivamente di esistere.» (Giuliano PROCACCI, Storia degli italiani, vol. II, Laterza, Bari 1971) «Passato nella leggenda storica come un apostolo della coesistenza, in realtà Kennedy fu il presidente che, dopo il sostegno dato all’invasione degli esuli castristi a Cuba, pose le premesse per la trasformazione della difficile situazione del Vietnam in una guerra terribile e per un impegno statunitense che doveva in seguito assumere proporzioni gigantesche. […] In politica interna, nonostante i propositi espressi nell’ideologia della Nuova Frontiera, i risultati raggiunti da Kennedy furono piuttosto modesti. Tutta una serie di misure relative all’educazione, alla riforma fiscale, alle cure mediche per gli anziani, alle assicurazioni sociali, all’agricoltura vennero bloccate dall’opposizione repubblicana e conservatrice. […] Kennedy agì invece con risolutezza per assicurare l’integrazione civile dei negri nel Sud (nel 1962 si ebbero disordini razziali nel Mississippi); ma la sua impostazione era essenzialmente giuridica-formale, e ignorava il problema sostanziale della discriminazione sociale generale a danno dei negri vigente in tutti gli Stati Uniti. Comunque, al di là dei suoi limiti, Kennedy con la sua ideologia “progressista” aveva suscitato contro di sé una forte opposizione da parte di conservatori, specie del Sud, e forze di Destra. E cadde vittima di queste opposizioni. Decisosi ad un viaggio in vista delle prossime elezioni presidenziali, cui intendeva ripresentarsi, proprio nel Texas, dove le opposizioni erano più tenaci, il 22 novembre 1963 venne ucciso a Dallas in un attentato, senza che mai si accertasse o si volesse accertare chi fosse responsabile della sua organizzazione, che trovò certamente complicità ad altissimi livelli.» (Massimo L. SALVADORI, Storia dell’età contemporanea, Loescher editore, Torino 1976) «Giovedì 16 marzo 1978. Primo giorno del sequestro Moro. Alle 9.03 in via Fani a Roma, un commando delle Brigate rosse tende un agguato al presidente della Dc, Aldo Moro, che è appena uscito di casa e sta andando alla Camera accompagnato da cinque uomini di scorta. I brigatisti fanno strage delle guardie del corpo (Oreste Leonardi, Domenico Ricci, Giulio Rivera, Raffaele Iozzino, l’unico che è riuscito a metter mano alla pistola, e Francesco Zizzi) poi rapiscono Moro e si dileguano. […] Martedì 9 maggio 1978. Cinquantacinquesimo giorno del sequestro Moro. Aldo Moro è stato ucciso. Le Brigate rosse l’hanno trucidato con una raffica al cuore: nel suo corpo almeno Pagina 64 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 undici colpi d’arma da fuoco. Il cadavere del presidente della Dc è infilato nel bagagliaio di una Renault 4 rossa parcheggiata in via Michelangelo Caetani, una piccola strada nel cuore della vecchia Roma, a un passo da via delle Botteghe Oscure (dove c’è la sede del Pci) e non lontano da piazza del Gesù (dove c’è quella della Dc). Il corpo, rivestito con gli stessi abiti che indossava la mattina del 16 marzo, è rannicchiato con la testa contro la ruota di scorta, la mano sinistra sul petto, insanguinata. L’auto è lì dal mattino: una donna ha notato tra le otto e le nove due persone, un uomo e una donna, che la parcheggiavano. Solo dopo le 13, però, le Br telefonano a uno dei collaboratori di Moro: «Andate in via Caetani, c’è una Renault rossa, troverete l’ultimo messaggio». Il telefono era sotto controllo, un commissario capo della Digos va subito sul posto, e immediatamente dopo altra polizia, i carabinieri, le autorità, il ministro dell’Interno Cossiga. Per aprire l’auto intervengono gli artificieri: si teme che i terroristi abbiano collegato alle serrature un ordigno esplosivo. La radio dà la notizia pochi minuti dopo le 14.» (I 55 giorni del sequestro Moro, a cura di Roberto Raja, in «Corrieredellasera.it» (http://cinquantamila.corriere.it/storyTellerThread.php?threadId=moro) ) Ambito scientifico: La ricerca scommette sul cervello. «“Se vogliamo realizzare i migliori prodotti dobbiamo investire nelle migliori idee”. Con queste parole il presidente americano Barack Obama illustra dalla Casa Bianca il lancio del progetto “Brain” ovvero una “ricerca che punta a rivoluzionare la nostra comprensione del cervello umano”. Lo stanziamento iniziale è di 100 milioni di dollari nel bilancio federale del 2014 e l’intento del “Brain Research through Advancing Innovative Neurotechnologies” è di aiutare i ricercatori a trovare nuovi metodi per trattare, curare e perfino prevenire disordini cerebrali come l’Alzheimer, l’epilessia e i gravi traumi attraverso la definizione di “fotografie dinamiche del cervello capaci di mostrare come le singole cellule cerebrali e i complessi circuiti neurali interagiscono alla velocità del pensiero”. Tali tecnologie, spiega un documento pubblicato dalla Casa Bianca, “apriranno nuove strade all’esplorazione delle informazioni contenute ed usate dal cervello, gettando nuova luce sui collegamenti fra il suo funzionamento e i comportamenti umani”. L’iniziativa “Brain” (cervello) è una delle “Grandi Sfide” che l’amministrazione Obama persegue al fine di raggiungere “ambiziosi ma realistici obiettivi per l’avanzamento della scienza e della tecnologia” in cooperazione con aziende private, centri di ricerca universitari, fondazioni e associazioni filantropiche al fine di assicurare agli Stati Uniti la leadership sulla frontiera della scienza nel XXI secolo.» (Maurizio MOLINARI, Obama, 100 milioni di dollari per “mappare” il cervello, “LA STAMPA.it BLOG” – 02/04/2013) «Il cervello umano riprodotto su piattaforme informatiche, per ricostruirne il funzionamento in linguaggio elettronico. Obiettivi: trovare una cura contro le malattie neurologiche e sviluppare computer superintelligenti. È l’iniziativa Human brain project (Hbp), che la Commissione europea finanzierà attraverso il bando Fet (Future and emerging technologies). Hbp è stato scelto, insieme a un’altra proposta (progetto Graphene), in una lista di 6 presentate 3 anni fa. Il finanziamento Ue appena assegnato coprirà la fase di start up (circa 54 milioni di euro per 30 mesi), ma la durata prevista degli studi è di 10 anni, per un investimento complessivo pari a 1,19 miliardi. Al progetto, coordinato dal neuroscienziato Henry Markram dell’École Polytechnique Fédérale di Losanna partecipano 87 istituti di ricerca europei e internazionali, di cui 5 italiani […]. Il progetto […] prevede di raccogliere tutte le conoscenze scientifiche disponibili sul cervello umano su un solo supercomputer. Mettendo insieme le informazioni che i ricercatori hanno acquisito sul funzionamento delle molecole, dei neuroni e dei circuiti cerebrali, abbinate a quelle sui più potenti database sviluppati grazie alle tecnologie Ict, l’obiettivo è costruire un simulatore dell’intera attività del cervello umano. Una specie di clone hi-tech. Un modello con 100 miliardi di neuroni precisano gli esperti - permetterebbe di studiare possibili terapie per contrastare malattie come Alzheimer, Parkinson, epilessia e schizofrenia. Il patrimonio di dati, messi a disposizione su piattaforme avanzate, sarà offerto agli scienziati di tutto il mondo. L’intenzione di Human Brain Project, in pratica, è costruire l’equivalente del Cern per il cervello.» (“Il Sole 24 Ore Sanità” - 28 gennaio 2013 (http://sanita.ilsole24ore.com) ) «Come che sia, abbiamo imparato più cose sul cervello e la sua attività negli ultimi cinque decenni che nei precedenti cinque millenni, anche se alcuni, soprattutto in Italia, non se ne sono ancora accorti. Il momento attuale è estremamente favorevole. Perché? Perché si è realizzata una convergenza pressoché miracolosa di tre linee di ricerca sperimentali illuminate da una linea di ricerca teorica, convergenza che ha fatto germogliare quasi all’improvviso una serie di studi e che ha prodotto una serie di risultati degni di essere raccontati. La prima linea di ricerca è rappresentata dalla cosiddetta psicologia sperimentale. Se si vuole studiare l’essere umano, è necessario porgere delle domande e ascoltare le relative risposte, dobbiamo insomma metterlo alla prova. In parole povere, occorre uno studio psicologico. Il fatto è che la psicologia sperimentale è molto lenta: per arrivare a una qualche conclusione ci vogliono decine di anni; se fosse rimasta l’unica linea di ricerca, ci avrebbe fornito indicazioni senz’altro preziose, ma saremmo ancora lì ad aspettare. Per fortuna, contemporaneamente si è registrata l’esplosione della biologia, soprattutto della genetica e della biologia molecolare e, un po’ più tardi, della neurobiologia. Lo studio del sistema Pagina 65 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 nervoso e, in particolare, del cervello sono d’altra parte fondamentali per la comprensione approfondita delle facoltà mentali e psichiche. In un caso come nell’altro, si tratta di scienze né nuove né inattese. La terza linea di ricerca, invece, non era assolutamente attesa. È una linea relativamente nuova e come sbocciata dal nulla: un regalo del cielo o, meglio, della fisica moderna. In inglese questo campo di ricerca si chiama brain imaging o neuroimaging, in francese si chiama neuroimagerie, in italiano non ha ancora un nome. Qualcuno parla di neuroimmagini, ma il termine rende poco l’idea. È comunque la più incisiva delle tre linee, quella che ha dato un vero e proprio scossone all’intero settore di indagine e gli ha impartito un’accelerazione inusitata. Parliamo della visualizzazione dell’attività cerebrale mediante l’uso di macchine, il cui nome è oggi a tutti familiare: tomografia ad emissione di positroni (PET), risonanza magnetica nucleare e funzionale (RMN e fMRI). Queste tecniche strumentali permettono di guardare dentro la testa di un essere umano vivo e vegeto, mentre esegue un compito.» (Edoardo BONCINELLI, La vita della nostra mente, Editori Laterza, Roma-Bari 2011) «Forme di organizzazione centralizzata della ricerca, anche piuttosto complesse, sono note almeno dalla seconda metà del Diciannovesimo secolo. Il modello odierno di organizzazione e finanziamento della ricerca scientifica, caratterizzato dall’impegno diretto dello Stato, dalla pianificazione generale dell’impresa scientifica in funzione delle esigenze nazionali e dallo sviluppo della cooperazione internazionale, si definisce però nel periodo a cavallo delle guerre mondiali, per trovare una diffusione amplissima nel secondo dopoguerra. Nei successivi decenni, la complessità crescente dei bisogni della società e lo sviluppo della ricerca hanno comportato una ridefinizione del modello organizzativo basato sul ruolo centrale dello Stato, aprendo all’ingresso di nuovi soggetti, come le industrie private e le associazioni dei pazienti.» (Fabio DE SIO, Organizzazione e finanziamento della ricerca, in RIZZOLI LAROUSSE, Novecento. La grande storia della civiltà europea, Federico Motta Editore, Milano 2008) TIPOLOGIA C TEMA DI ARGOMENTO STORICO In economia internazionale l’acronimo BRICS indica oggi i seguenti Paesi considerati in una fase di significativo sviluppo economico: Brasile, Russia, India, Cina, Sudafrica. Premesse le profonde differenze intercorrenti fra le storie di ciascuno di tali Paesi, il candidato illustri gli aspetti più rilevanti della vicenda politica di due di essi nel corso del ventesimo secolo. TIPOLOGIA D TEMA DI ORDINE GENERALE Fritjof Capra (La rete della vita, Rizzoli, Milano 1997) afferma: «Tutti gli organismi macroscopici, compresi noi stessi, sono prove viventi del fatto che le pratiche distruttive a lungo andare falliscono. Alla fine gli aggressori distruggono sempre se stessi, lasciando il posto ad altri individui che sanno come cooperare e progredire. La vita non è quindi solo una lotta di competizione, ma anche un trionfo di cooperazione e creatività. Di fatto, dalla creazione delle prime cellule nucleate, l’evoluzione ha proceduto attraverso accordi di cooperazione e di coevoluzione sempre più intricati». Il candidato interpreti questa affermazione alla luce dei suoi studi e delle sue esperienze di vita. ____________________________ Durata massima della prova: 6 ore. È consentito soltanto l’uso del dizionario italiano. Non è consentito lasciare l’Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla dettatura del tema. Pagina 66 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 SIMULAZIONE SECONDA PROVA SCRITTA: TECNICHE DI GESTIONE AZIENDALE Alunno…………………. Classe……………… Data…………………. La prova verrà svolta in data 16/05/2014 Sarà possibile la consultazione di manuali e tabelle. Il testo della prova sarà a disposizione della Commissione d’Esame. Pagina 67 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 PRIMA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA SCRITTA ESAME DI STATO Tema generale: Produzioni agricole nel rispetto dell’ambiente Tipologia della prova: B Tempo stabilito 120 minuti Modalità: rispondere alle domande rispettando il numero di righe indicato Si allega griglia di valutazione DATA: 8/04/2014 Materie inserite nella prova: - PRODUZIONI VIVAISTICHE 1. Crisantemo: tecniche di riproduzione ( 5 righe) 2. Trattamenti di difesa antiparassitaria della Stella di Natale e possibili interventi di lotta integrata attuabili in serra 3. Produzione in serra di piantine orticole. - BIOLOGIA APPLICATA 1. Afidi: ciclo biologico ( 5 righe) 2. Cidia del pesco: biologia 3. Il Corineo: sintomatologia - CHIMICA AGRARIA E TECNOLOGIE AGROALIMENTARI 1. Descrivere brevemente che cosa si intende per fermentazione alcolica (indicare la reazione complessiva) ( 7 righe) 2. Quali fattori possono condizionare la fase di fermentazione nel processo di vinificazione? 3. Descrivere il metodo per la determinazione della anidride solforosa totale nel vino - INGLESE 1. Write some lines about the main characteristics of cattle (max.5 lines each) 2. Describe the cows’ digestive system 3. What’s the “mad cow disease”? Pagina 68 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 SECONDA SIMULAZIONE DI TERZA PROVA SCRITTA ESAME DI STATO Tipologia della prova: B Tempo stabilito 120 minuti Modalità: rispondere alle domande rispettando il numero di righe indicato Si allega griglia di valutazione DATA: 8/05/2014 Materie inserite nella prova: - BIOLOGIA APPLICATA 1. I tripidi: collocazione sistematica e danni ( 5 righe) 2. Oidio del pesco del pesco: biologia 3. Flavescenza dorata - AREA DI PROGETTO 1. Illustrare l’importanza del marketing ( 5 righe) 2. Esporre il significato di : media, media ponderata, moda e Differenza Minima Significativa 3. Esporre il significato di : media, media ponderata, moda e Differenza Minima Significativa - CHIMICA AGRARIA E TECN. AGROALIMENTARI 1. Spiega perché il latte è considerato un sistema eterogeneo. (7 righe) 2. Spiega l’azione del caglio nella coagulazione del latte. 3. Spiega in cosa consiste la coalescenza del grasso durante la produzione del burro? - INGLESE : Answer the following questions (max.5 lines each) 1. What is biotechnology? 2. What are the advantages and disadvantages of genetic modification? 3. What do we mean by “Organic Farming”? Pagina 69 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 ISTITUTO TECNICO AGRARIO “O. MUNERATI” S. Apollinare – Rovigo DOCUMENTO DELLA CLASSE QUINTA B Anno Scolastico 2013 - 2014 ALLEGATO N° 2 GRIGLIE DI VALUTAZIONE PROPOSTE PER LE PROVE D’ESAME Pagina 70 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 Griglia per correzione e valutazione prima prova scritta: Italiano Candidato ------------------- ---- Classe------------- Tipologia A: analisi e commento di un testo letterario 1. Comprensione e interpretazione d’insieme del testo: punti 5; sufficienza punti 3. Non coglie alcuna informazione e non fornisce risposta o fraintende e coglie in modo limitato le informazioni esplicite contenute nel testo. Coglie solo le informazioni esplicitamente fornite dal testo/o fornisce informazioni decisamente generiche e/o superficiali. Coglie le informazioni esplicite e riesce a comprendere le richieste e/o compie qualche inferenza. Coglie tutte le informazioni esplicite e anche quelle che richiedono operazioni di inferenza contestuale. Coglie tutte le informazioni esplicite e quelle che richiedono operazioni di inferenza ,e/o dimostra di comprendere il significato del testo,applica con sicurezza il metodo di analisi di un testo, interpreta in modo approfondito. 2. Individuazione della natura del testo, nelle sue strutture formali e negli aspetti semantici: punti 3; sufficienza punti 2. Non è in grado di individuare la natura del testo o individua solo in parte e in modo poco chiaro. Sa individuare la natura del testo fornendo alcune spiegazioni testuali. Individua la natura del testo dando valide/ approfondite spiegazioni testuali. 3.Capacità di commentare il testo in base alle richieste: punti 3; sufficienza punti 2. Non è in grado di commentare il testo o fornisce solo scarse indicazioni e/o confuse. Fornisce alcune informazioni utili a commentare il testo in base alle richieste Commenta il testo dando valide informazioni, anche di carattere storico-culturale, e/o esprimendo valutazioni critiche. 4. Correttezza (ortografica e sintattica) e proprietà linguistica, efficacia espositiva in relazione alla tipologia punti 4; sufficienza punti 3. L’espressione presenta gravi e numerose scorrettezze sintattiche, ortografiche e improprietà lessicali che rendono difficile la comprensione. L’espressione risulta non sempre chiara e scorrevole a causa di alcuni errori (ortografici e/o sintattici) e/o di un lessico generico e/o ripetitivo. Esposizione parzialmente rispondente alla tipologia. Si esprime in modo abbastanza corretto, con lessico per lo più adeguato per cui l’esposizione è comprensibile e/o scorrevole abbastanza rispondente alla tipologia. Si esprime in modo decisamente corretto e con proprietà linguistica per cui l’esposizione risulta efficace e fluida e/o completamente rispondente alla tipologia. 1 2 3 4 5 1 2 3 1 2 3 1 2 3 4 Pagina 71 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 Griglia per correzione e valutazione prima prova scritta: Italiano Candidato ---------------------- Classe---------------------- Tipologia B, C, D argomentazione in vari ambiti secondo modalità : saggio breve o articolo di giornale trattazione storica trattazione di carattere generale. 1. Pertinenza alla traccia e conoscenza dei contenuti; punti 5; sufficienza punti 3. Non ha capito le richieste della traccia e/o risponde in modo confuso. Conosce solo contenuti superficiali e/o risponde in modo limitato alle richieste. Conosce i contenuti essenziali e risponde con aderenza alle richieste. Conosce i contenuti necessari a rispondere con pertinenza alle richieste Conosce, in modo approfondito, vari contenuti che gli consentono di esprimersi con piena pertinenza. 2. Articolazione, coesione e coerenza dell’argomentazione o della trattazione; punti 3; sufficienza punti 2. Manca di organizzazione e svolge il discorso in modo frammentario e/o poco coeso e/o contraddittorio e/o ripetitivo. Svolge il discorso in modo schematico, ma sostanzialmente e/o complessivamente coerente. Argomenta in modo (abbastanza) articolato, (sostanzialmente) con coesione e coerenza. 3. Correttezza e proprietà linguistica, efficacia espositiva in relazione alla tipologia; punti 4; sufficienza punti 3. L’espressione presenta gravi e numerose scorrettezze sintattiche,ortografiche e improprietà lessicali che rendono difficile la comprensione. L’espressione risulta non sempre chiara e scorrevole a causa di: alcuni errori (ortografici e/o sintattici e/o di un lessico generico e/o ripetitivo. Esposizione parzialmente rispondente alla tipologia. Si esprime in modo abbastanza e/o complessivamente corretto, con lessico per lo più adeguato, per cui l’esposizione è comprensibile e/o abbastanza rispondente alla tipologia. Si esprime in modo decisamente corretto e con proprietà linguistica, per cui l’esposizione risulta efficace e fluida e/o completamente rispondente alla tipologia. 4. Capacità di rielaborazione (sintesi e valutazione); punti 3; sufficienza punti 2. Non riesce a rielaborare e/o riesce a rielaborare solo parzialmente fornendo una scarsa interpretazione personale. Riesce a rielaborare quanto espresso in modo semplice Rielabora le conoscenze in modo significativo (fornendo valutazioni personali e/o esprimendo opinioni con spunti di originalità ideativa) 1 2 3 4 5 1 2 3 1 2 3 4 1 2 3 Pagina 72 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA SECONDA PROVA SCRITTA: TECNICHE DI GESTIONE , VALUTAZIONE ED ELEMENTI DI LEGISLAZIONE Alunno:……………………………………. Data……………………… Obiettivi da verificare nella prova Classe…………… Indicatori delle modalità di lavoro dell’Allievo Punteggio in decimi (con arrotondamenti) logico e 0,5 1.a) Non ha individuato un percorso coerente al quesito. 1) 1.b) Ha individuato un percorso molto limitato. Individuazione 1.c) Ha individuato, seppur parzialmente, un di un percorso logico e coerente percorso logico e coerente al quesito. al quesito proposto 1.d) Ha individuato, nei tratti essenziali, un percorso logico e coerente al quesito. dal “tema” 1.d) Ha individuato un percorso logico e coerente al quesito. 1.d) Ha individuato un eccellente percorso logico e coerente al quesito. 2.a) Ha svolto una prova parziale commettendo gravi errori. 2.b) Ha svolto una prova parziale, commettendo lievi errori. 2) 2.c) Ha svolto una prova parziale ma Correttezza e sostanzialmente corretta. completezza dello svolgimento 2.d) Ha svolto una prova sufficiente commettendo lievi errori. della prova e 2.d) Ha svolto la prova in modo corretto, capacità di rispondendo completamente al quesito proposto rielaborazione dal “tema”. personale 2.e) Ha svolto la prova con sicurezza, correttezza, completezza ed originalità. 3.a) Ha prodotto un elaborato contenente delle 3) imprecisioni formali. Precisione 3.b) Ha prodotto un elaborato sufficiente sotto nell’aspetto l’aspetto formale. formale 3.c) Ha prodotto un elaborato preciso. dell’elaborato TOTALE N.B.: Considerare nell’attribuzione dei punteggi le difficoltà del tema. Punteggio in quindicesimi 1 1,5 2 2 3 2,5 4 3 5 4 6 0,5 1 1,5 2 2 3 2,5 4 3 5 4 6 0,5 1 1 2 2 3 ……/10 ……/15 Pagina 73 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA SCRITTA Alunno………………………………………… Data…………………… INDICATORE Conoscenze Classe …………………… DESCRITTORE LIVELLO PUNTI Gravemente frammentarie e lacunose, espressione scorretta, difficoltosa o impropria Totalmente insufficiente 1 Frammentarie e lacunose, espressione difficoltosa e impropria Gravemente insufficiente 2 Insufficiente Superficiali con improprietà di linguaggio 3 Sufficiente Essenziali, anche se poco approfondite, qualche imperfezione, esposizione semplice, ma a volte imprecisa Quasi complete – qualche approfondimento esposizione corretta con proprietà linguistica 4 Discreto autonomo 5 5 Complete, con approfondimento autonomo, esposizione fluida con utilizzo di un lessico specifico e appropriato 6 Buono -ottimo 6 Competenze Abilità’ Applica le conoscenze minime solo se guidato, ma con gravi errori Gravemente insufficiente 2 Applica autonomamente le conoscenze minime, con qualche errore Insufficiente Applica autonomamente e correttamente le conoscenze minime Sufficiente Applica autonomamente le conoscenze anche a problemi più complessi , pur con qualche imprecisione Discreto Applica in modo autonomo e corretto le conoscenze a problemi complessi Buono - ottimo Nessi logici carenti, sintesi incompleta e /o superficiale Insufficiente 1 Nessi logici coerenti, sintesi sufficientemente organica Sufficiente 2 Nessi logici coerenti, sintesi appropriata ed efficace Buono 3 TOTALE ………../ 15 3 4 5 6 Pagina 74 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 GRIGLIA DI VALUTAZIONE DEL COLLOQUIO ORALE NOME……………………………………….. FASE Data: ……………….. INDICATORI Classe 5^ DESCRITTOR1 Inadeguata Capacità di applicazione delle conoscenze e di Limitata e superficiale collegamento Accettabile e sostanzialmente corretta multidisciplinare Autonoma ed efficace Argomento proposto dal candidato Capacità di argomentazione, di analisi/sintesi, di rielaborazione critica Capacità di argomentazione, di analisi/sintesi Capacità di rielaborazione critica Discussione prove scritte Capacità di autovalutazione ed eventualmente di autocorrezione 3 4 Parzialmente adeguata e approssimativa 2 Adeguata e accettabile 3 Autonoma, completa e articolata 4 Scorretta, stentata 1 Fortemente frammentarie e lacunose Frammentarie e lacunose Conoscenze disciplinari Parzialmente imprecise e frammentarie e capacità di Essenziali e sostanzialmente corrette collegamento interdisciplinare Corrette e in parte approfondite 2 3 4 1 2 3 4 5 Complete, ampie e approfondite 6 Disorganica e superficiale Parzialmente disorganica e superficiale Parzialmente adeguata e approssimativa Adeguata e accettabile Adeguata ed efficace Autonoma, completa e articolata Incerta e approssimativa 1 2 3 4 5 6 1 Adeguata 2 Sostanzialmente efficace 3 Efficace e articolata 4 Parziale 1 Particolareggiata 2 TOTALE assegnato 2 1 Corretta, appropriata e fluente Punteggio 1 Disorganica e superficiale Capacità espressiva e Incerta e approssimativa padronanza della lingua Sufficientemente chiara e scorrevole Argomenti proposti dai commissari Punteggio Sez.…. ____/30 Pagina 75 di 76 Documento del Consiglio della 5^B – a.s. 2013- 2014 DOCUMENTO FINALE DELLA CLASSE QUINTA B Il Consiglio di Classe Docente Baccaglini Sabrina Ballani Diego Biscaro Patrizia Borsetto Chiara Ciccone M. Manuela Cosentino Giuseppe D’Achille Aldo De’ Stefani M. Pia Di Domizio Nicoletta Freguglia Leopoldo La Porta Vincenza Rizzieri Giovanni Rossi Angelo Malavasi Riccardo Sant’Apollinare, 15 maggio 2014 Disciplina Matematica Tecniche Produzioni Animali Italiano - Storia Sostegno Inglese Es. Tec. Gest. Az Religione Agroecologia – Area Progetto Tec. Gestione Aziendale – Area Progetto Es. Chimica - Es. Area Progetto Chimica e Tecnologie Agroalimentari Biologia Applicata – Ecologia applicata Educazione Fisica Es. Tec. Prod. Animale Firma Il Coordinatore di Classe Prof. Ballani Diego Pagina 76 di 76
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