Orvea, 105 addetti in cassa per 2 anni

- martedì 21 ottobre 2014 -
COMMERCIO
l'Adige -
Pagina: 25 -
Ipotesi sul tappeto: i 70 dipendenti dell’amministrazione
e del magazzino in cassa integrazione straordinaria a zero
ore, i 35 di negozi e ingrosso a rotazione, tutti per 24 mesi
L’azienda si impegna su formazione e riqualificazione per
tutti i cassintegrati. I sindacati: incentivi a chi esce e a chi
resta. L’intoppo: i 5 dell’ingrosso resistono alla cassa subito
Orvea, 105 addetti in cassa per 2 anni
Si parte con l’anno nuovo
Ma non c’è ancora l’intesa
Il piano di ristrutturazione dell’Orvea
si va definendo. I 105 esuberi andranno tutti in cassa integrazione straordinaria per due anni, per lo più a partire dai primi mesi dell’anno prossimo. Di essi, i 70 dell’amministrazione
e del magazzino saranno a zero ore,
gli altri 35 a rotazione, perché faranno sostituzioni nei negozi non toccati dalla chiusura. Per tutti, però, ci sarà formazione e riqualificazione a cura dell’azienda. Ieri in una lunga riunione con i sindacati sembrava essere vicino l’accordo, che avrebbe dovuto essere sancito al Servizio lavoro della Provincia il prossimo 28 ottobre. Invece ci sono ancora intoppi
e l’intesa slitta.
I 105 esuberi Orvea sono legati alla
riorganizzazione della società da parte del nuovo azionista di controllo, il
gruppo Poli. Orvea, ha spiegato ai sindacati Marcello Poli, nuovo amministratore delegato della catena di supermercati, viene da anni di conti in
rosso e ha una serie di problematiche
di efficienza e produttività. Il piano di
razionalizzazione prevede la chiusura degli uffici amministrativi, del magazzino di Lamar di Gardolo, dell’ingrosso ortofrutta di Rovereto e del supermercato al Tridente.
In totale, appunto, 105 lavoratori in
esubero, che però Poli si è impegnato a non licenziare, utilizzando tutti
gli ammortizzatori sociali possibili.
Ieri si è tenuta una delle riunioni tra
l’azienda con i suoi consulenti e i sindacati di categoria Filcams Cgil, Fisascat Cisl e Uiltucs Uil. «Non c’è ancora l’accordo - spiega Lamberto Avanzo,
segretario della Fisascat Cisl - quindi
l’incontro finale al Servizio lavoro slitta».
L’intoppo sta, in particolare, nei tempi della cassa per i 5 dipendenti dell’ingrosso di Rovereto. Secondo l’ipotesi sul tappeto, la cassa integrazione per loro sarebbe scattata con novembre, quindi tra pochi giorni, mentre per gli altri esuberi si parte con
l’anno nuovo per il negozio al Tridente, che verrà chiuso entro fine anno,
e in modo scaglionato per l’attività
La ristrutturazione
Il gruppo Orvea conta attualmente
11 supermercati e 400
dipendenti. Lo scorso luglio Poli
ha acquisito la maggioranza della
società, per la precisione l’88%,
mentre con il 12% resta socia la
Bertoldi Holding, della famiglia
che ha fondato la società. Nel
2013 Orvea ha registrato un
fatturato di 68 milioni di euro e
una perdita di 3,6 milioni,
analoga all’anno prima. Poli ha
quindi impostato un piano di
ristrutturazione e di rilancio.
amministrativa e logistica, mano a mano che vengono integrate con quelle
del gruppo Poli. Ma tra i lavoratori
dell’ingrosso ci sono resistenze a partire subito con la cassa.
«Stiamo facendo dei ragionamenti per
trovare soluzioni adeguate per tutti dice Avanzo - È importante che l’azienda abbia scelto di fare formazione di
qualificazione per il 100% dei lavora-
tori in cassa integrazione, mentre la
normativa sulla cassa straordinaria
obbliga a farla solo al 30%».
La cassa e il progetto di ristrutturazione durano 24 mesi. «In questo periodo - precisa Avanzo - si potranno
trovare soluzioni lavorative ma anche
accompagnare alla pensione i lavoratori che sono vicini ad essa. Come sindacati, chiediamo che vi siano incen-
tivi sia a chi esce verso la mobilità sia
a chi resta. La valutazione dovrà tener conto di vari aspetti, l’età, il processo di riqualificazione, in quale ruolo viene ricollocato il lavoratore. Ma
dobbiamo accompagnare tutti o al
reinserimento o alla pensione».
Serviranno però altri incontri per arrivare ad un accordo definitivo e andare poi in Provincia.
F. Ter.