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ECONOMIA
l'Adige
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mercoledì 29 ottobre 2014
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Un anno di cassa nelle aziende di Tione, Spormaggiore, Ore lavorate scese del 12% in un anno, addetti del 10%
Cembra: appalti in ritardo, pochi lavori, pesano i debiti I sindacati: la ripresa non si vede, allarme per i lavoratori
A settembre l’Inps ha autorizzato 236 mila ore: +39% anziani che stanno per finire i 18 mesi di indennità speciale
EDILIZIA
Il mattone va in cassa integrazione
Rossaro, Ices, Zanotelli: straordinaria per 150
In mobilità 1.700 edili, 600 con più di 50 anni
FRANCESCO TERRERI
twitter: @fterreri
TRENTO - Raffica di provvedimenti di cassa integrazione
straordinaria nell’edilizia trentina. Nel giro di dieci giorni sono stati firmati accordi sulla
cassa per i 50 dipendenti della
Costruzioni Rossaro di Tione,
i 47 della Costruzioni Ices di
Spormaggiore, i 45 della F.lli Zanotelli di Cembra. In tutto quasi 150 edili che si aggiungono
agli oltre 1.300 nuovi cassintegrati del settore da inizio anno.
Le ore di cassa autorizzate dall’Inps, infatti, crescono nelle
costruzioni del 39% a settembre e dell’8% nei primi nove mesi rispetto allo stesso periodo
del 2013. I sindacati sono allarmati non solo per l’aumento
dei cassintegrati ma anche per
i 1.700 edili già licenziati, molti dei quali ultracinquantenni.
Ammortizzare la crisi.
Nell’arco degli ultimi dieci giorni sono stati firmati tra aziende e sindacati degli edili tre accordi di cassa integrazione
straordinaria, tutti e tre per un
anno, anche se i dipendenti
continueranno a lavorare almeno nei cantieri aperti. La straordinaria in genere è per situazioni di crisi aziendale. «In questo caso non ci sono sempre
queste implicazioni - afferma
Gianni Tomasi della Feneal Uil Possono essere misure cautelative rispetto ad una situazione non conclamata, che potrebbe rientrare con la partenza di
nuovi appalti, Certo, la ripresa
non si vede». Spesso la cassa
COMMERCIO
Male i comparti legati all’edilizia e i trasporti
Settembre, la cassa fa boom
Ore autorizzate su del 55%
TRENTO - La cassa integrazione fa boom a settembre, non
solo nell’edilizia. In Trentino l’Inps ha autorizzato 417.754
ore, l’80% in più del mese precedente (ad agosto le ore autorizzate erano state 231.948) e il 54,9% in più dello stesso mese del 2013. La cassa ordinaria ammonta a 156.289
ore, cinque volte le ore di agosto e quasi il doppio del settembre 2013. La straordinaria è a 245.670 ore, il 32,6% in
più del mese precedente e il 36,7% in più su base annuale.
Sempre in crescita la cassa integrazione in deroga con
15.795 ore, +16,3% su agosto e più del doppio dell’anno prima.
Come si spiega nell’articolo in pagina, più di metà delle ore
(236.617) è stata autorizzata a imprese di costruzioni e del
settore lapidei (porfido). Altre 165.783 ore sono riferite al
settore manifatturiero, in aumento sia mensile che annuale. Tra le imprese industriali, sono colpiti maggiormente i
comparti più legati all’edilizia, come la lavorazione di minerali non metalliferi (24 mila ore di cassa ordinaria e 6 mila di straordinaria) e i trasporti, che registrano in particolare 69 mila ore di cassa straordinaria. Poche, poco più di
10.800, anche se in aumento le ore di cassa nell’artigianato, in calo a 4.500 quelle nel commercio.
Nei primi nove mesi di quest’anno le ore di cassa autorizzate in Trentino sono pari a 4 milioni 873 mila, il 3,3% in
più dello stesso periodo del 2013. Tra gennaio e settembre
si contano quasi 2.400 nuovi cassintegrati.
ordinaria è stata già utilizzata.
«Eventuali esuberi li verificheremo verso gli ultimi mesi della cassa - precisa Stefano Pisetta
della Filca Cisl, ieri a Roma per
il congresso di unificazione con
la categoria degli alimentaristi,
fusione però rinviata - Nel caso poi ci sono i 18 mesi della
disoccupazione speciale. Le situazioni aziendali sono diverse, c’è crisi di lavoro o problemi finanziari o appalti vinti che
non partono».
Imprese, appalti e debiti.
La Rossaro di Tione, 50 dipendenti, ha chiuso il 2013 con una
buona tenuta dei ricavi - il valore della produzione è aumentato da 10,2 a 12,4 milioni di euro - e conti sostanzialmente in
pareggio. L’indebitamento con
le banche è di 3,8 milioni a fronte di 1,4 milioni di patrimonio.
Tra gli appalti vinti c’è anche
quello per il nuovo ospedale di
Mezzolombardo, che però è in
ritardo per i ricorsi. La Ices di
Spormaggiore, 47 addetti, ha
registrato nel 2013 un valore
della produzione di 10,6 milioni e una perdita di 114 mila euro. I debiti con banche sono a
quota 11,1 milioni, il patrimo-
nio netto è a 3,7 milioni, il portafoglio lavori supera i 15 milioni, dopo aver vinto l’anno
scorso 7 delle 50 gare a cui
l’azienda ha partecipato. F.lli
Zanotelli di Cembra, con più di
40 addetti, ha chiuso il 2013
con 5,9 milioni di ricavi e 188
mila euro di perdita. I debiti con
le banche sono a 7,9 milioni, il
patrimonio netto a 260 mila euro.
In calo le ore lavorate.
A settembre l’Inps ha autorizzato ad aziende trentine di costruzioni, compreso il settore
lapidei, oltre 236 mila ore di
cassa integrazione, di cui quasi 100 mila di ordinaria, 133 mila di straordinaria e 3.600 in deroga. La cassa in edilizia raddoppia rispetto ad agosto e fa
un balzo del 39% sul settembre
2013. Nei primi nove mesi dell’anno, le ore autorizzate in edilizia ammontano a più di 2 milioni e mezzo, l’8,3% in più del
periodo gennaio-settembre dell’anno scorso, equivalenti a oltre 1.300 nuovi cassintegrati. Il
quadro è confermato dagli ultimi dati, aggiornati ad agosto,
della Cassa edile: le ore lavorate vedono un calo annuo del
12%, i lavoratori del 10%.
Allarme per gli edili «anziani».
Ai cassintegrati si aggiungono
1.700 edili nelle liste di mobilità, da aziende sopra e sotto i
15 dipendenti. «Di essi - sottolinea il sindacalista Pisetta - sono 600 i lavoratori ultracinquantenni, quelli più in difficoltà. La legge Fornero non aiuta
ad andare in pensione, per la
quale ci vogliono 43 anni. Nel
Progettone è sempre più difficile entrare. In molti casi si avvicina la fine della disoccupazione speciale e i lavoratori sono disperati per il futuro».
Caramelle (Cgil): da sciogliere il nodo del sostegno finanziario ai 105 addetti coinvolti
Orvea, vicini all’accordo sui cassintegrati
TRENTO - Orvea e sindacati, che si sono incontrati di nuovo ieri, sono vicini all’accordo sulla cassa integrazione straordinaria per due anni per i 105
esuberi della sede amministrativa, del
magazzino, dell’ingrosso e del negozio del Tridente. Il nodo aperto è quello degli incentivi ai cassintegrati, cioè
del sostegno finanziario che riduca la
differenza tra gli 800 euro mensili percepiti in cassa integrazione e lo stipendio attuale. Ma è un nodo che dovrebbe essere sciolto entro pochi giorni, in vista dell’appuntamento di lunedì prossimo presso il Servizio lavoro
della Provincia per la sigla dell’intesa.
«L’accordo non è stato ancora raggiunto ma l’azienda si è detta in linea di
massima favorevole - dice Roland Caramelle, segretario della Filcams Cgil
- Il principio che vogliamo affermare
è che per chi va in cassa integrazione,
oltre ad essergli garantita la formazione, la riqualificazione e la ricerca di
soluzioni lavorative negli altri negozi
della catena, ci sia anche un impegno
finanziario, cioè l’azienda metta a disposizione una certa torta finalizzata
a limitare il gap tra cassa integrazione e stipendio attuale».
«Pensiamo quindi - prosegue Caramelle - ad una cassa integrazione a rotazione, con un’equa ripartizione tra i
lavoratori. Verificheremo gli impegni
presi dall’azienda sia su formazione e
riqualificazione che sul piano di rilancio e sugli investimenti». Nei prossimi
giorni la nuova Orvea a guida Poli invierà alle organizzazioni sindacali Cgil,
Cisl e Uil la bozza di accordo con la
soluzione tecnica adottata sul sostegno ai cassintegrati.
F. Ter.
CONTRATTO
«A Povo invitata solo la Cisl»
Cgil e Uil contro le Famiglie cooperative
TRENTO - Filcams Cgil e Uiltucs Uil protestano con la Famiglia Cooperativa di Povo che all’assemblea dei lavoratori per illustrare il nuovo
contratto integrativo provinciale ha invitato solo la Fisascat Cisl, firmataria del contratto. «In tale riunione - scrivono - si sono presentati anche i responsabili di Filcams Cgil e Uiltucs Uil, chiedendo di partecipare ed esponendo alla presidenza e alla direzione della Famiglia Cooperativa la gravità dell’atto di palese discriminazione avvenuta nei confronti di due sigle sindacali». Nulla osta, dicono Filcams e Uiltucs, che le
Famiglie coop presentino unilateralmente il nuovo contratto. «Ciò che
non è accettabile è che la Famiglia Cooperativa scelga il sindacato con
cui farlo annullando ogni possibile confronto con i lavoratori che hanno portato alla firma separata. Su questo aspetto Filcams Cgil e Uiltucs
Uil si riserveranno nei prossimi giorni di verificare i presupposti per un
possibile ricorso avanti al Giudice del lavoro per attività antisindacale».
INDUSTRIA. Un aiuto a 608 lavoratori, indotto compreso, a trovare un nuovo lavoro
DIRIGENTI
Ex Whirlpool, 1,8 milioni in arrivo dalla Ue
Poche imprese in rete
TRENTO - La Commissione Ue
ha proposto ieri di assegnare
all’Italia 1,8 milioni di euro provenienti dal Fondo europeo di
adeguamento alla globalizzazione (Feg) per aiutare 608 ex dipendenti della Whirlpool Europe a trovare un nuovo posto di
lavoro. Il numero, 608, comprende anche i lavoratori dell’indotto dello stabilimento di Trento.
La proposta - secondo quanto
reso noto da Bruxelles - deve
ora passare all’esame del Parlamento europeo e del Consiglio dei ministri dell’UE per l’approvazione
definitiva. L’Italia aveva chiesto
il sostegno del Feg per 608 la-
BOLZANO - Sono 8.954 le imprese italiane, 156 quelle del
Trentino Alto Adige, che al 1° ottobre 2014 hanno dato vita
a una rete d’impresa per un totale di 1.772 contratti di rete.
Anche se la crescita a livello nazionale è a doppia cifra
(+42,4% le imprese e +41,4% i contratti, nei primi nove mesi
del 2014), non bastano, dice Manageritalia Trentino Alto
Adige. Infatti, in regione le imprese coinvolte sono solo lo
0,08% del totale, ben inferiori a una media nazionale dello
0,15%, e lontanissime da una su 100. Anche di questo si
parlerà domani, dalle 16 alla Libera Università di Bolzano,
all’assemblea di Manageritalia che vedrà coinvolti i quasi
700 manager associati in regione. Ad essa seguità il
convegno «Talenti manageriali, più sinergia tra scuola e
lavoro, università e manager». Secondo Mariella Girardi,
presidente Manageritalia Trentino Alto Adige, «l’esperienza
acquisita sul campo da Manageritalia e dai suoi esperti
insegna che, nella fase di maturità dello strumento
normativo, sarà sempre più decisivo il ruolo del manager di
rete, sia in termini di facilitatore che di gestore della rete».
voratori rimasti senza lavoro in
occasione della chiusura dell’impianto della Whirlpool a Spini di Gardolo, specializzato nella produzione di frigoriferi. Tutti i lavoratori in esubero dovrebbero beneficiare della misura.
Il pacchetto di interventi cui
contribuirà l’aiuto Ue - dal costo complessivo stimato in circa 3,1 milioni di euro (1,2 milioni garantiti dalla multinazionale) - offrirà ai lavoratori consulenza e orientamento, tutoraggio, valutazione delle competenze, formazione generale, riqualificazione e formazione professionale nonché un orientamento alla creazione di un’im-
presa. Queste misure saranno
accompagnate da incentivi all’assunzione, da un contributo
ai costi del trasporto e da un’indennità per la ricerca di lavoro.
Laszlo Andor, commissario Ue
responsabile per l’occupazione, gli affari sociali e l’inclusione, ha osservato per l’occasione che la crisi «ha avuto ripercussioni negative sulla domanda di elettrodomestici. Di conseguenza, nell’Ue la produzione di elettrodomestici ha registrato una contrazione a partire dal 2008».
Spetta all’Agenzia del lavoro
della Provincia gestire gli interventi di riqualificazione.
Assemblea Manageritalia