2014 Europe Direct Frosinone - Piazza Gramsci, 13 – 03100 Frosinone [email protected] – sito web: www.europedirectfrosinone.it – tel. 0775 826214 – e-mail: n. 5 – Giugno 2014 Sommario Questo mese…in primo piano: Elezioni europee: gli esiti………………………….pag. 2 NOTIZIE FLASH DALL’UE..........................................................................................pag. 5 Affari economici & UEM – Lituania: via libera a ingresso nella zona euro da Commissione e BCE Energia – Sicurezza energetica: la Commissione presenta una strategia globale Ambiente - Rapporto sulla balneazione in Europa: alta qualità delle nostre acque Competitività, Crescita & Occupazione – Costruire la crescita: Raccomandazioni specifiche per paese 2014 Ricerca, Innovazione & Scienza – Al via la nuova generazione di strumenti finanziari UE-BEI per ricerca e innovazione ORIENTAMENTI POLITICI & LEGISLAZIONE.........................................................pag. 10 Affari Economici & Finanziari – Al via l’iter per l’adozione del bilancio 2015 Energia – Sicurezza energetica: la Commissione presenta una strategia globale Occupazione & Affari sociali – Salute e sicurezza sul lavoro: in arrivo nuovo quadro UE Mercato interno/Tutela dei consumatori – I diritti dei consumatori nell’era digitale: in vigore nuova direttiva UE Ricerca & Innovazione – Investire in ricerca e innovazione: la ricetta della Commissione per sostenere la ripresa L’ANGOLO DELLE CONSULTAZIONI.....................................................................pag. 14 Consultazione pubblica sugli orientamenti dell’UE per sistemi integrati di tutela dei minori Scadenza: 3 luglio 2014 Consultazione su problemi fiscali incontrati dai cittadini dell’UE che svolgono attività transfrontaliere all’interno dell’UE/ Consultazione sugli ostacoli transfrontalieri legati alle imposte di successione nell’UE Scadenza: 3 luglio 2014 Consultazione pubblica sulla sanità mobile Scadenza: 3 luglio 2014 Consultazione pubblica sul Regolamento Bruxelles II bis Scadenza: 18 luglio 2014 Consultazione pubblica sulla strategia della Commissione europea in materia di responsabilità sociale delle imprese Scadenza: 15 agosto 2014 Consultazione pubblica sul trasporto combinato nell’UE Scadenza: 15 agosto 2014 Consultazione sui prossimi sviluppi della Strategia Europa 2020 Scadenza: 31 ottobre 2014 EVENTI & INIZIATIVE………………………………………………………………….. pag. 19 Supplemento Europa Bandi pag. 27 Questo mese…in primo piano: Elezioni europee: gli esiti Premessa T ra il 22 e il 25 maggio 2014 i cittadini europei si sono recati alle urne per eleggere i deputati che comporranno il nuovo Parlamento europeo. E’ stato l'ottavo appuntamento elettorale, dopo le prime elezioni che si sono tenute nel 1979, e quello atteso come il più importante, visto il momento che attraversiamo, in cui l'Unione cerca di superare la crisi economica e i leader europei riflettono su quale direzione prendere in futuro, e considerato, altresì, il maggior peso che avranno le decisioni degli elettori, rispetto al passato. I mesi precedenti questo fondamentale appuntamento elettorale hanno registrato un forte impegno delle istituzioni europee teso a sensibilizzare la cittadinanza sull’importanza della partecipazione al voto. This time is different” (“Questa volta è diverso”) recitava il claim della campagna d'informazione attuata per queste elezioni. Credi di non contare? Ripensaci: “Act. React. Impact” (Agire. Reagire. Decidere.): è stato lo slogan utilizzato dal Parlamento europeo per mettere in evidenza la centralità della partecipazione del cittadino e sul quale ci si è concentrati un po’ in tutti i Paesi membri per convincere i cittadini ad andare a votare. Perché è diverso? Perché era particolarmente importante la partecipazione dei cittadini a questo appuntamento elettorale? In sintesi: Il messaggio fondamentale che si è voluto lanciare è stato: il Parlamento è l’Istituzione dei cittadini e lì viene discusso tutto quello che è importante per loro. Lo scopo era quello di mettere in evidenza che uno dei compiti dell’Europarlamento è quello di migliorare la qualità della vita degli europei, ascoltare la moltitudine di voci di cui è fatta l’Europa e dare risposte concrete. Attualmente, infatti, la maggioranza delle leggi è decisa a livello europeo ed il Parlamento, l’unica istituzione eletta democraticamente dai cittadini, grazie ai nuovi e importanti poteri conferitigli dal trattato di Lisbona, è divenuto un legislatore più forte, legittimato a decidere, insieme con il Consiglio, sulla quasi totalità della normativa europea. Di qui, l'importanza, per gli elettori, di conoscere quali decisioni, che incidono direttamente nella nostra vita quotidiana, vengono prese e come possono essi stessi influire su tali decisioni. Com’è andata? 2 L e elezioni europee 2014 non hanno registrato la vittoria dell’astensionismo, temuta da più parti, e per la prima volta dal 1979 si è fermato il calo dell’affluenza. Facendo un breve excursus sull’andamento della partecipazione al voto nel corso delle varie legislature, questa è passata dal 61,9% del 1979, al 58,9% del 1984, al 58,4% del 1989, al 49,5% del 1999, al 45,4% del 2004 fino al 43% del 2009. La quota dei votanti nei 28 Paesi dell’Ue stavolta è rimasta pressoché stabile (passando dal 43% al 43,1%) rispetto alle elezioni del 2009 quando la UE contava 27 Stati membri. Si è registrata una crescita generale dei partiti euroscettici - che hanno triplicato il numero dei loro seggi a Strasburg - a scapito di Partito popolare e Partito socialista, che vedono ridimensionata, anche se sempre maggioritaria, la propria presenza al Parlamento europeo. I dati più allarmanti sono quelli che riguardano la Francia, con un boom clamoroso del Front national di Marine Le Pen, che si attesta come primo partito del Paese con il 25% dei voti, e il Regno Unito, dove si è assistito all’exploit del ciclone nazionalista Ukip di Nigel Farage. La temuta e annunciata ondata euroscettica, provocata anche da una scarsa informazione, non avrà comunque ripercussioni sul funzionamento dell'Europarlamento, secondo il direttore dell'Ufficio d'Informazione del Parlamento europeo in Itali,a Daniel Ractliffe, per il quale l'arrivo degli euroscettici si sentirà piuttosto a livello nazionale, sulla politica dei vari partiti. “In tutta l'Unione europea i cittadini hanno esercitato il proprio diritto democratico e fatto sentire la propria voce nelle elezioni del Parlamento europeo. Ringrazio tutti coloro che hanno votato. I risultati variano molto da uno Stato membro all'altro. Le differenze riflettono la combinazione di dibattito politico paneuropeo e specifici programmi nazionali che caratterizza l'Unione. Tutti i leader politici, a livello nazionale e a livello di UE, devono perciò riflettere sulle proprie responsabilità dopo queste elezioni”: questo è l’incipit della dichiarazione del Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso in merito all'esito delle elezioni 2014 del Parlamento europeo. Leggi l’intera dichiarazione: http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/aff_istituzionali/bar roso_elezioni2014_it.htm Come sarà il nuovo Parlamento? I n base alle disposizioni del trattato di Lisbona, che si applicano per la prima volta, in occasione dell’inizio della legislatura 2014-2019, il nuovo Parlamento europeo sarà composto da 751 membri anziché da 766, come nella legislatura appena conclusa. I seggi sono ripartiti tra i vari Stati dai trattati dell'UE secondo il principio di "proporzionalità decrescente", in base al quale i Paesi con una maggiore consistenza demografica dispongono di più seggi rispetto ai Paesi meno popolosi, ma questi ultimi hanno più seggi di quanti sarebbero previsti applicando strettamente il principio di proporzionalità. I deputati europei eletti per la prima volta stanno arrivando a Bruxelles: prima di diventare ufficialmente membri del Parlamento europeo e di ricevere il 1° luglio il diritto di voto, possono accedere ad un servizio di accoglienza per agevolare il completamento della documentazione necessaria a insediarsi nelle nuove funzioni. I gruppi politici si stanno già formando in vista della sessione costitutiva dell'ottava legislatura che comincerà il 1° luglio. Una volta eletti, infatti, i deputati si organizzano in base alla loro vicinanza politica e costituiscono una serie di gruppi che devono essere composti da un numero minimo di 25 deputati e rappresentare almeno un quarto degli Stati membri (i paesi sono 28 e servono dunque 7 delegazioni . Una delle prime cose da fare per i neo deputati è integrare una commissione parlamentare: si tratta di una decisione importante che stabilisce in quale area i deputati lavoreranno. Le commissioni parlamentari hanno un ruolo essenziale nella costruzione della politica europea. I deputati passano circa due settimane al mese 3 all'interno delle riunioni delle commissioni parlamentari; discutono le proposte e le relazioni legislative, votano gli emendamenti e seguono le negoziazioni con il Consiglio. Le commissioni organizzano anche le audizioni con gli esperti, preparano le proposte d'iniziativa non vincolanti ed indicano la posizione che il Parlamento dovrà prendere, dopo il voto in plenaria. Durante la scorsa legislatura sono state create 20 commissioni competenti in materia europea sul commercio internazionale, l'ambiente, la protezione del consumatore, l'uguaglianza di genere... Il Parlamento può anche creare delle commissioni speciali (tre durante gli ultimi cinque anni) e delle commissioni d'inchiesta riguardanti le violazioni delle leggi dell'UE. Nelle commissioni, per ogni tema specifico un deputato viene scelto per redigere una relazione che determina la posizione del Parlamento. I gruppi politici possono proporre degli emendamenti che vengono integrati alla relazione votata in sessione plenaria. Le prossime nomine D opo il voto sono iniziate anche le trattative per decidere diverse nomine, a partire da quella del presidente della Commissione, che è in assoluto una delle figure più influenti e potenti all’interno dell’Unione europea in quanto controlla l’agenda politica della Commissione che è l’Istituzione promotrice del processo legislativo e, al t4empo stesso, quella deputata all’attuazione delle politiche UE e all'assegnazione dei fondi. Martedì 27 maggio i leader dei vari Paesi europei si sono riuniti a Bruxelles per un Consiglio informale: hanno discusso i risultati delle elezioni e cercato di capire come questi influenzeranno l’elezione del nuovo capo dell’esecutivo. Hanno anche incaricato il presidente del Consiglio UE Herman Van Rompuy di mediare fra il Consiglio stesso e il Parlamento per «trovare un nome». Ma non sarà semplice. L’elezione spetta al Parlamento europeo e avviene sulla base delle indicazioni del Consiglio europeo: secondo le nuove regole stabilite dal Trattato di Lisbona, il tutto deve avvenire tenendo in considerazione il risultato delle elezioni europee. Questa condizione ha fatto sì che alle scorse elezioni diversi partiti abbiano deciso di indicare esplicitamente il candidato che avrebbero voluto poi eleggere alla presidenza della Commissione europea, e cioè: per il Partito Popolare Europeo Jean-Claude Juncker, per il Partito del Socialismo Europeo Martin Schulz, per l’Alleanza dei Democratici e dei Liberali per l’Europa + Partito Democratico Europeo Guy Verhofstadt, per i Verdi Ska Keller e José Bové, per il Partito della Sinistra Europea Alexis Tsipras. Secondo alcuni, il candidato del partito che avrebbe ottenuto più voti avrebbe dovuto essere nominato: si sarebbe dovuto, cioè, semplicemente “prendere atto” dei risultati delle elezioni e appoggiare Juncker perché i popolari hanno ottenuto la maggioranza relativa a Strasburgo (214 seggi su 751). La cancelliera Angela Merkel ha poi dichiarato che il passaggio non sarebbe stato automatico e, nella pratica, molti Paesi non sono d’accordo: ci sono per esempio i pareri contrari del premier britannico David Cameron e del premier ungherese Viktor Orbàn. I negoziati stanno entrando nel vivo e potrebbero concludersi a giorni, ma in caso di disaccordo potrebbero andare avanti più a lungo. Il mandato della Commissione attuale scade il 30 novembre 2014. Tra i posti importanti in ballo ci sono anche quello del presidente del Consiglio europeo, attualmente Herman Van Rompuy il cui mandato scade il 30 novembre 2014, e quello dell’Alto rappresentante per la politica estera europea, che oggi è Catherine Margaret Ashton. 4 Notizie flash dall’UE Affari economici & UEM Lituania: via libera a ingresso nella zona euro da Commissione e BCE all'introduzione dell’euro: l’inflazione negli ultimi 12 mesi è stata in media di 0,6% (il limite fissato è 1,7%), il deficit è 2,1% nel 2014 (il limite è 3%), il debito è al 39,4% (il tetto è 60%). E ancora la media dei tassi di interesse a lungo termine nell’ultimo anno (fino ad aprile 2014) è stata del 3,6%, al di sotto della soglia del 6,2%; gli spread rispetto ai bond di riferimento a lungo termine eurozona sono a livelli molto bassi. La Commissione propone, di conseguenza, che la valuta unica venga introdotta a partire dal primo gennaio 2015. Un via libera formale è arrivato anche dalla Banca centrale europea, il cui unico al prossimo anno la Lituania farà parte timore nel confronti di Vilnius riguarda la dell’eurozona, diventando così il diciannovesimo dinamica dell'inflazione. Paese ad adottare la moneta unica. Su 28 Paesi La raccomandazione della Commissione deve ora dell'Unione europea, soltanto Danimarca e Regno essere discussa dal vertice Ue il 26-27 giugno, Unito non sono tenuti a introdurre l'euro dopo ricevere un parere del Parlamento europeo che si aver negoziato una speciale clausola 'opt out'. riunisce la prima settimana di luglio, ed essere Tutti gli altri devono adottare la valuta in base al approvata in via definitiva dal Consiglio Ecofin rispetto di una serie di parametri (i cosiddetti nella seconda metà di luglio. "criteri di Maastricht") su cui la Commissione Al di fuori della zona euro restano ancora, oltre a europea ha un ruolo di supervisione. Danimarca e Regno Unito, sette Paesi che non Nel “Rapporto 2014 sulla convergenza” rientrano nei "criteri di convergenza" previsti da pubblicato il 4 giugno la Commissione ha valutato Maastricht: Bulgaria, Croazia, Polonia, Repubblica che la Lituania rispetta i criteri necessari ceca, Romania, Svezia e Ungheria. Per approfondimenti: http://europa.eu/rapid/press-release_MEMO-14-391_it.htm?locale=en D Affari istituzionali S Semestre italiano di Presidenza UE: presentati logo e linee programmatiche i avvicina la fatidica data (1° luglio 2014) dell’assunzione della presidenza di turno del Consiglio dell’Unione europea da parte dell’Italia. Il 20 maggio, presso la Sala Monumentale della Presidenza del Consiglio, è avvenuta la presentazione ufficiale del logo del “semestre italiano”, alla presenza, oltre che del Sottosegretario agli Affari europei, Sandro Gozi, anche del Ministro dell’Istruzione dell'Università e della Ricerca, Stefania Giannini, e dell'astronauta ESA e Maggiore dell'Aeronautica 5 Militare, Luca Parmitano, “ambasciatore' del Semestre”. in veste di Il logo scelto è risultato vincitore di una selezione di circa 600 progetti presentati da scuole e studenti che hanno partecipato al concorso 'La mia Europa è', bandito dal Ministero dell'Istruzione in accordo con la Presidenza del Consiglio e con il Dipartimento Politiche Europee. Il progetto vincitore è quello del Liceo Artistico Design e Tecnico Grafico ‘Giuseppe Meroni’ di Monza: una rondine stilizzata con i colori dell'Europa e dell'Italia. La scelta della rondine come simbolo rappresenta una felice sintesi del cambiamento che attende l’Unione, secondo il Sottosegretario Gozi, per il quale “il becco in su indica che l'Italia, a testa alta, esce dal complesso di Calimero, quello per cui siamo piccoli e sporchi ed è pronta a cogliere tutte le opportunità in Europa". "E' un logo che ci porterà fortuna", ha detto poi Gozi, esprimendo grande soddisfazione per il fatto che, per la prima volta in Italia, il logo sia stato realizzato dai ragazzi italiani, i "nipoti dei padri fondatori dell'Europa” e ricordando come "noi vogliamo cambiare l'Italia ma sappiamo che non si può non cominciare cambiando l'Europa" . Il comunicato di Palazzo Chigi: http://governo.it/Presidenza/Comunicati/dettaglio.asp?d=75727&pg=1%2C2258%2C4390%2C4599&pg_c=1 D opo qualche giorno, il 4 giugno, il Sottosegretario Gozi ha presieduto la prima riunione del Comitato Interministeriale per gli Affari Europei (CIAE), da lui definita come un “passaggio importante verso il nostro Semestre di Presidenza ma anche verso il rilancio dell'UE". "Grazie a un lavoro collegiale, propositivo e condiviso di tutti i ministri, e con il coinvolgimento anche di Regioni e Comuni, di tutto il 'Sistema Italia', abbiamo messo a fuoco le priorità generali e settoriali del Semestre di Presidenza italiana, sia in merito agli aspetti più politici sia sul fronte più strettamente legislativo", ha spiegato Gozi, anticipando le principali linee programmatiche del semestre, finalizzate nel documento da lui messo a punto e di lì a poco consegnato dall'Italia al presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy in vista del vertice dei capi di Stato e di governo del 26 e 27 giugno. Il documento, intitolato "Un nuovo inizio per l'Europa" e presentato dal premier italiano Matteo Renzi al Parlamento lo scorso 24 giugno, sottolinea la necessità di incoraggiare le riforme strutturali che costituiscono il principale motore della crescita, «soprattutto se lo sforzo è compiuto con ampio consenso a livello nazionale e in contemporanea con altri Paesi». L'Italia chiede un profondo cambiamento nell'agenda politica ed economica europea perché «è arrivato il tempo di ripensare la strategia per rilanciare la crescita, creare lavoro e promuovere la coesione». “Questo è anche il modo migliore per aumentare la sostenibilità fiscale”, si legge ancora nel documento programmatico che individua nell'innovazione tecnologica la chiave del semestre italiano, puntando sulla necessità di sfruttare le potenzialità del mercato interno nei servizi e nell'energia, e di creare un mercato unico per le TIC e i servizi online. Si parla poi ridurre il peso della regolazione comunitaria e di promuovere gli accordi di scambio con altre economie. Nel corso del suo intervento Renzi ha evidenziato la necessità di un nuovo presidente della Commissione europea «audace e innovativo», che «deve esigere il rispetto delle regole europee ma essere anche in grado di pensare fuori dagli schemi». Il suo discorso si è poi allargato, passando dalle questioni legate alle politiche economiche al “nodo dell'immigrazione” e sottolineando, con chiari riferimenti a Frontex e Mare Nostrum, che i problemi non possono essere più dei singoli Stati membri. 6 Ambiente Rapporto sulla balneazione in Europa: alta qualità delle nostre acque L' agenzia europea dell'ambiente (Aea) ha pubblicato l'annuale relazione sulla qualità delle acque balneabili in Europa. Dal rapporto, che è basato sull’analisi di circa 22 mila siti dell'Unione europea, e che include anche la Svizzera e, per la prima volta l'Albania, l'acqua di spiagge, fiumi e laghi dell'Europa nel 2013 è risultata generalmente di qualità elevata, con oltre il 95% delle zone monitorate risultate conformi ai requisiti minimi: un risultato in linea con il 2012. In crescita la percentuale di "eccellenza" dei siti di balneazione, passati dal 79% della precedente analisi, all'83% del 2013. Le acque costiere si attestano leggermente davanti a quelle lacustri o fluviali. Le migliori zone di balneazione si trovano a Cipro e Lussemburgo, che hanno ottenuto un 100% di zone valutate eccellenti; seguono Malta con il 99%, la Croazia con il 95%, la Grecia con il 93%, la Germania con l’89,8%, l’ Austria con l’87,6% e quindi Italia con l’87,2%. Al di là dei casi di eccellenza, il risultato ottenuto dal nostro Pese è da considerare lusinghiero, con il 94,8% di siti di balneazione giudicati complessivamente sufficienti e il più alto numero di siti balneabili (ben 5.511 su un totale di oltre 21mila nell’UE). In fondo alla classifica si trova l'Estonia, con il 6% di siti qualificati scadenti, seguita dai Paesi Bassi al 5%, il Belgio al 4% e Francia, Spagna e Irlanda al 3%. Sebbene la maggior parte delle zone di balneazione sia sufficientemente pulita ai fini della tutela della salute umana, bisogna considerare che la valutazione effettuata non tiene conto dei rifiuti, dell'inquinamento e di altri aspetti che danneggiano l'ambiente naturale. Pertanto sia la Commissione europea sia l’AEA auspicano maggiori interventi per garantire che tutte le acque dell’UE siano adatte alla balneazione e potabili. Ciò implica la riduzione dell'inquinamento provocato dalle acque di scarico, il miglioramento del sistema di drenaggio delle acque provenienti da aziende e terreni agricoli, e un controllo più efficiente dei rifiuti di origine animale che finiscono in mare. Per approfondimenti: http://ec.europa.eu/environment/water/water-bathing/ L'AEA, oltre alla relazione, ha pubblicato sul proprio sito, una mappa interattiva con l'indicazione della qualità per ciascun sito di balneazione nel 2013: http://www.eea.europa.eu/themes/water/status-andmonitoring/state-of-bathing-water/state Competitività, Crescita & Occupazione Costruire la crescita: Raccomandazioni specifiche per paese 2014 I l 2 giugno la Commissione europea ha adottato le “Raccomandazioni specifiche per paese”, il documento elaborato annualmente in cui, analizzata la situazione economica di ciascun Paese dell’Unione, l’esecutivo UE raccomanda i provvedimenti di politica economica da adottare a livello nazionale nei successivi 18 mesi. L’adozione delle Raccomandazioni segna il culmine del “semestre europeo”, il ciclo annuale di 7 coordinamento delle politiche economiche - istituito, con decisione del Consiglio nel settembre 2010 - che inizia con l'adozione, da parte della Commissione, di solito verso la fine dell'anno, dell'”analisi annuale della crescita”, volta a definire le priorità per l'anno successivo in materia di promozione della crescita e dell'occupazione. http://ec.europa.eu/europe2020/making-it-happen/index_it.htm Come parte del pacchetto, la Commissione ha adottato anche, nell'ambito del patto di stabilità e crescita, numerose decisioni relative alle finanze pubbliche degli Stati membri, che rappresentano complessivamente un'ambiziosa serie di riforme dell'economia dell'UE. Le raccomandazioni specifiche 2014, sostanzialmente dirette a consolidare la ripresa iniziata l'anno scorso, sono state rivolte quest'anno a 26 Paesi, escludendo Grecia e Cipro che stanno attuando programmi di aggiustamento economico da cui risulta che i progressi compiuti dal 2013 hanno dato risultati positivi. Dopo aver affrontato i problemi urgenti causati dalla crisi, quest'anno è stato posto l'accento sulla creazione di un contesto più favorevole alla crescita sostenibile e all'occupazione in un'economia post-crisi. Secondo l'analisi della Commissione, il notevole impegno in termini di politiche profuso a tutti i livelli da qualche anno a questa parte ha notevolmente consolidato le basi dell'economia dell'Unione. Nel 2014-2015, tuttavia, la crescita rimarrà fragile e disomogenea: gli elevati livelli di disoccupazione e la difficile situazione sociale miglioreranno lentamente e ci vorrà tempo per colmare l'enorme fabbisogno di investimenti. Di qui la necessità di proseguire le riforme strutturali delle nostre economie, mirando in particolare a: lottare contro l'elevata disoccupazione, le disuguaglianze e la povertà; passare a un'imposizione più favorevole all'occupazione; rilanciare gli investimenti privati; rendere più competitive le nostre economie; ridurre il debito. Per quanto riguarda l'Italiaspiega una nota del Ministero dell'Economia e delle Finanze - emerge una chiara conferma ed un supporto al programma di riforma avviato dal Governo e un invito a proseguire speditamente. Vi è anche un forte apprezzamento per l'Agenda di Riforma 2014, contenuta nel Programma Nazionale di Riforma di aprile che, con il suo preciso e serrato cronoprogramma, definisce la strategia del Governo e lo impegna al rispetto delle scadenze indicate". Sono otto le raccomandazioni rivolte al nostro Paese, alla luce dell'esame del Programma Nazionale di Riforma e del Programma di Stabilità, e riguardano i seguenti capitoli: conti pubblici, politiche fiscali, Pubblica Amministrazione e gestione dei fondi, sistema bancario, occupazione e giovani, formazione, mercato dei servizi, trasporti ed energia. L’iter del semestre europeo si concluderà formalmente l'8 luglio, con l'approvazione delle raccomandazioni da parte dall'Ecofin, ossia il Consiglio UE dei ministri delle Finanze dei 28 Paesi. A quel punto spetterà agli Stati membri metterle in atto, integrandole nell'elaborazione dei bilanci nazionali e delle altre politiche pertinenti per il 2015. Le raccomandazioni formulate nell'ambito del patto di stabilità e crescita saranno discusse e adottate in occasione del Consiglio dei ministri delle Finanze della UE del 20 giugno prossimo. 8 Raccomandazioni specifiche per paese 2014: http://ec.europa.eu/europe2020/making-it-happen/country-specific-recommendations/index_en.htm Le raccomandazioni per l’Italia http://ec.europa.eu/europe2020/pdf/csr2014/csr2014_italy_it.pdf Decisioni adottate nell'ambito del patto di stabilità e crescita: http://ec.europa.eu/economy_finance/economic_governance/sgp/corrective_arm/index_en.htm. Ricerca, Innovazione & Scienza Al via nuova generazione di strumenti finanziari UE-BEI per ricerca e innovazione A gevolare l'accesso ai finanziamenti da parte delle imprese innovative: questo l’obiettivo della nuova generazione di strumenti finanziari e di servizi di consulenza dell'UE lanciata lo scorso 12 giugno dalla Commissione europea e dal Gruppo Banca europea per gli investimenti (BEI). InnovFin – EU Finance for Innovators comprende tutta una gamma di prodotti su misura − dalle garanzie per intermediari che prestano denaro alle PMI ai crediti diretti alle imprese − fornendo sostegno a progetti di R&I di qualsiasi dimensione, dai più piccoli ai più grandi, sia nell’UE sia nei Paesi associati ad Orizzonte 2020, il nuovo programma di ricerca dell’UE per il periodo 2014-20. Innovfin si fonda sul successo del meccanismo di finanziamento con ripartizione del rischio, sviluppato nell’ambito del Settimo programma quadro dell’UE per la ricerca e lo sviluppo tecnologico, col cui aiuto 114 progetti di R&I, del valore di oltre 30 miliardi di EUR, hanno ricevuto oltre 11 miliardi di EUR di finanziamenti. Si prevede che nei prossimi sette anni i prodotti InnovFin metteranno in grado le piccole, medie e grandi imprese e i promotori di progetti per infrastrutture di ricerca di investire oltre 24 miliardi di EUR in ricerca e innovazione (R&I). Tenendo conto di questo importo si dovrebbe arrivare a mobilitare finanziamenti in R&I dell’ordine di 48 miliardi di EUR. La Banca europea per gli investimenti erogherà prestiti alle medie e grandi imprese oppure garanzie alle banche che erogano tali prestiti. Il Fondo europeo per gli investimenti fornirà garanzie alle banche che prestano denaro alle piccole e medie imprese e, in una fase successiva, investirà in fondi di venture capital fornendo capitale proprio alle start up e alle imprese in rapida crescita L'iniziativa è stata lanciata in occasione di una conferenza di due giorni organizzata dalla Presidenza greca dell'UE per esaminare come migliorare l'accesso ai finanziamenti per la ricerca e l'innovazione. Per approfondimenti: http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/scienza_ricerca/investimenti_beiue_innovazione_it.htm 9 Orientamenti politici & legislazione Affari economici & Finanziari Al via l’iter per l’adozione del bilancio 2015 L a procedura annuale per adottare il bilancio dell'Unione europea è iniziata mercoledí 11 giugno, quando Janusz Lewanowski, il commissario europeo per il bilancio, ha presentato in Parlamento, ai deputati nella commissione Bilanci, il progetto della Commissione europea per il 2015. La bozza di bilancio adottata dalla Commissione europea prevede 145,6 miliardi di euro in impegni, ovvero per i programmi da realizzare, e 142,1 miliardi di pagamenti, ovvero per saldare i conti di programmi già realizzati. La maggior parte degli stanziamenti di impegno (60%) si concentra sui nuovi programmi per il 2014-2020 a favore di ricerca e innovazione, della gioventù e delle imprese in Europa. Anche la maggior parte degli stanziamenti di pagamento va ai settori che stimolano crescita e occupazione (+29,5% rispetto al 2014), quali la ricerca e le imprese (programma Horizon 2020), le reti transeuropee di energia, trasporti e telecomunicazioni (digitale), e l'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile. Anche il Fondo asilo, migrazione e integrazione (+140%) e la tutela della salute dei consumatori europei (+20%) registrano un notevole aumento dei pagamenti Il 40% circa dei pagamenti, invece, continua a coprire i progetti finanziati dall'Ue nel periodo 2007-2013. Nel suo bilancio la Commissione propone inoltre, per la terza volta in tre anni, un'ulteriore riduzione dell'1% del suo organico e un taglio dei costi delle altre istituzioni Ue. Per il commissario Lewandowski, il progetto di bilancio dell'Ue per il 2015 «favorisce la crescita economica dell'Europa nonostante i vincoli finanziari. Combina l'eredità del passato con la necessità di aiutare l'Europa a riprendersi dalla crisi e lo fa con risorse più scarse» Il progetto di budget passerà ora al vaglio del Consiglio che adotterà la propria posizione in merito, seguito dal Parlamento europeo, dopodiché inizierà il periodo di conciliazione di 21 giorni tra le due Istituzioni per trovare un accordo. Per approfondimenti: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-665_it.htm Sito web del bilancio dell'UE: http://ec.europa.eu/budget/index_en.cfm 10 Energia Sicurezza energetica: la Commissione presenta una strategia globale L’ Europa dipende dalle importazioni per oltre il 50% del suo approvvigionamento energetico ed è quindi fortemente esposta ai rischi legati agli eventi politici al di là delle sue frontiere. In particolare, le recenti tensioni in Ucraina – sul cui territorio transita il gas proveniente dalla Russia – hanno posto in evidenza la necessità di un ulteriore rafforzamento della sicurezza delle forniture. Per garantire un approvvigionamento costante nel prossimo inverno l'UE ha proposto di eseguire una serie di “stress test” per simulare un'interruzione delle forniture di gas e studiare la reazione del sistema energetico: ciò contribuirà a sviluppare piani di emergenza e meccanismi di sicurezza (ad esempio un aumento delle riserve di gas) da attuare in caso di problemi. Per migliorare la sicurezza nel lungo termine, la Commissione ha elaborato una nuova strategia europea (contenuta nella comunicazione "European Energy Security Strategy” presentata a Bruxelles lo scorso 28 maggio) i cui principali elementi sono: la diversificazione delle forniture esterne di energia. Nel 2013, oltre il 90% delle importazioni di gas dell’UE proveniva da 4 paesi: Russia, Algeria, Libia e Norvegia; il risparmio energetico e il potenziamento delle infrastrutture per rendere più efficiente il consumo energetico in Europa; lo sfruttamento di risorse energetiche proprie. La produzione di energia in Europa è diminuita di circa il 20% tra il 1995 e il 2012: occorre ora invertire la tendenza mediante la produzione sostenibile di combustibili fossili e aumentando l’apporto delle fonti rinnovabili; il completamento del mercato interno dell’energia per agevolare il flusso di energia all'interno dell'Europa. Ad esempio, sei Paesi dell’UE dipendono dalla Russia per la totalità delle forniture di gas: la possibilità di stornare l'energia laddove è richiesta può contribuire a ridurre la loro vulnerabilità. Le proposte presentate dalla Commissione europea saranno discusse dai leader dei Paesi dell’UE il 26-27 giugno. Per saperne di più: http://ec.europa.eu/energy/security_of_supply_en.htm Il comunicato della Commissione: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-606_it.htm Occupazione & Affari sociali Salute e sicurezza sul lavoro: in arrivo nuovo quadro UE P er meglio proteggere gli oltre 217 milioni di lavoratori dell'UE da incidenti sul lavoro e malattie professionali, la Commissione europea ha presentato, lo scorso 6 giugno, un nuovo quadro 11 strategico in materia di salute e sicurezza sul lavoro 2014– 2020 che individua le sfide e gli obiettivi strategici principali da perseguire e presenta azioni chiave individuando gli strumenti per affrontarle. Questi, in sostanza, gli obiettivi stabiliti dalla Commissione: il consolidamento delle strategie nazionali in materia di SSL e l’offerta di un sostegno concreto alle piccole e micro imprese ai fini del rispetto delle regole (ad esempio attraverso la OiRA, piattaforma web che fornisce strumenti per la valutazione dei rischi); il miglioramento dell’applicazione delle regole da parte degli Stati membri (ad esempio attraverso il potenziamento delle misure ispettive); la semplificazione della legislazione esistente, la prevenzione delle malattie professionali, il miglioramento nella raccolta di dati statistici e lo sviluppo di strumenti di monitoraggio, ed infine il rafforzamento del coordinamento con organizzazioni internazionali come l’Organizzazione Internazionale del Lavoro (OIL), l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) e l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE), costituiscono ulteriori obiettivi stabiliti dalla Commissione. Gli strumenti individuati per darvi attuazione sono il dialogo sociale, la sensibilizzazione, l’applicazione della normativa dell’Unione in materia di SSL e lo sfruttamento di sinergie con altri settori e con i fondi dell’UE, tra cui il Fondo sociale europeo (FSE) e il programma europeo per l’occupazione e l’innovazione sociale (EaSI). L’impegno dell’Unione in materia di salute e sicurezza sul lavoro ha già prodotto importanti risultati: la precedente strategia, adottata per il periodo 2007-2012, ha ad esempio contribuito a ridurre del 27,9% il numero di incidenti sul lavoro nell’UE comportanti un’assenza superiore a tre giorni. Il quadro strategico sarà rivisto nel 2016 per fare il punto sulla sua attuazione e per valutare i risultati del processo di valutazione globale della legislazione unionale in materia di salute e sicurezza sul lavoro, che saranno disponibili entro la fine del 2015. Il comunicato della Commissione: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-641_it.htm Mercato interno/Tutela dei Consumatori I diritti dei consumatori nell’era digitale: in vigore nuova direttiva UE D al 13 giugno 2014 è entrata finalmente in vigore, in tutto il territorio dell’Unione europea, la nuova direttiva europea sui diritti dei consumatori (direttiva 2011/83/UE) che armonizza diversi aspetti importanti delle normative nazionali a loro tutela, potenziando ovunque i diritti per qualunque acquisto effettuato, sia online sia in un negozio. Anche le imprese potranno beneficiare di queste nuove norme che creano condizioni di parità e rendono meno oneroso offrire prodotti e servizi in un contesto transfrontaliero. Tra le principali novità: maggiore trasparenza dei prezzi, eliminazione delle sovrattasse ingiustificate per l'uso di carte di credito e di servizi di assistenza telefonica, divieto di caselle preselezionate su internet, ad esempio quando si acquistano biglietti aerei, prolungamento del periodo di ripensamento, da 7 giorni a 14 giorni, ovunque nell'Unione europea, diritti di rimborso più solidi, entro 14 giorni dall'annullamento dell'acquisto da parte del consumatore, introduzione di norme che vietano le trappole online, quali offerte internet a titolo apparentemente gratuito ma in realtà a pagamento (per esempio oroscopi o ricette), migliore protezione in relazione ai contenuti digitali, in particolare riguardo alle informazioni su software e hardware utilizzati dai prodotti. La proposta della Commissione su una serie di nuovi diritti per i consumatori (IP/08/1474) era stata avanzata ad ottobre 2008. L'accordo definitivo tra il Parlamento europeo e il Consiglio era stato raggiunto nel giugno 2011, prima dell'adozione formale della 12 normativa il 10 ottobre dello stesso anno (MEMO/11/675). I governi hanno avuto a disposizione due anni - fino al 13 dicembre 2013 - per attuare le norme a livello nazionale, per poi farle entrare effettivamente in vigore entro il 13 giugno 2014. In Italia il recepimento della direttiva comunitaria è avvenuto con il D.lgs. 21 febbraio 2014 , n. 21. http://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2014/3/11/14G00033/sg Per garantire che queste nuove norme siano applicate in modo uniforme in tutta l'UE, consentendo al consumatore di beneficiarne indipendentemente dallo Stato membro in cui si trova, la Commissione europea ha elaborato un documento di orientamento per le autorità nazionali che comprende un modulo facoltativo da riportare sui prodotti digitali contenente informazioni essenziali per i consumatori. http://ec.europa.eu/justice/consumermarketing/files/crd_guidance_en.pdf Scheda informativa sulla nuova direttiva: http://ec.europa.eu/justice/consumer-marketing/files/crd_arc2014_factsheet-consumer_general_en.pdf Ricerca & Innovazione Investire in ricerca e innovazione: la ricetta della Commissione per sostenere la ripresa I l 10 giugno 2014 la Commissione europea ha presentato la Relazione sullo stato dell’Unione dell’Innovazione con cui, a quattro anni dal lancio dell'iniziativa (http://ec.europa.eu/research/innovation-union/index_en.cfm) elaborata nell'ambito della strategia Europa 2020, fa un bilancio dei primi risultati, descrivendo i progressi realizzati rispetto ai 34 impegni assunti e sottolineando. la necessità di ulteriori sforzi. Contestualmente, ha presentato la Comunicazione dal titolo "Research and innovation as sources of renewed growt” in cui, avanzando proposte volte ad aiutare gli Stati membri a ottimizzare l’impatto dei loro bilanci in un momento in cui su molti Paesi gravano ancora vincoli di spesa, riafferma l’importanza degli investimenti e delle riforme nel campo della ricerca e dell’innovazione (R&I) per favorire la ripresa economica nell’Unione europea. Incrementare la spesa di R&I portandola al 3% del PIL resta un obiettivo fondamentale per l’UE, ma la Commissione indica che è anche essenziale migliorare la qualità della spesa pubblica in questo settore per accrescere l’impatto economico dell’investimento. La comunicazione sottolinea la necessità per l’UE di creare condizioni generali adeguate ad incoraggiare le imprese europee a innovare ulteriormente. Nel documento, presentato dal vicepresidente della Commissione europea responsabile degli Affari economici e dell’euro Olli Rehn, insieme alla commissaria per la Ricerca Máire Geoghegan-Quinn, sono individuati i tre settori principali d’intervento che dovrebbero orientare l'azione degli Stati membri in questo ambito: il miglioramento delle politiche nazionali attraverso la previsione di un bilancio pluriennale dedicato sia alle attività di ricerca che a quelle di innovazione; la riduzione degli oneri amministrativi per i programmi di R&I e una migliore gestione dei finanziamenti; la creazione di nuovi partenariati tra le imprese e gli enti pubblici impegnati in attività di ricerca e innovazione. Le proposte della Commissione fanno seguito alle “Raccomandazioni specifiche per paese” presentate il 2 giugno. Il comunicato della Commissione: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-646_it.htm 13 L’angolo delle consultazioni L e consultazioni pubbliche della Commissione europea sono tra i principali strumenti attraverso i quali si attua la politica di trasparenza dell'Unione europea. Spesso da un Libro verde", vale a dire un documento atto a stimolare il dibattito su un determinato argomento, le consultazioni pubbliche sono rivolte a tutti i cittadini e alle organizzazioni che abbiano interesse nei confronti di specifici temi, oggetto delle future proposte legislative della Commissione, e che vogliano far sentire la propria voce all'interno dei processi decisionali. Il sito dà accesso anche ad un’altra un’ampia gamma di strumenti di democrazia partecipativa messi a disposizione dalle Istituzioni UE: partecipazione a sondaggi d’opinione o a dibattiti sull’Unione europea e sul suo futuro (compresa la possibilità di discutere i problemi direttamente con i leader politici e scambiare opinioni con altri cittadini interessati agli stessi argomenti). Non appena concluse le consultazioni, i risultati saranno disponibili sul portale, cosicché gli utenti del sito, oltre a poter esprimere le proprie opinioni, avranno la possibilità di sapere quanto è stato detto dagli altri e di verificare in seguito come la Commissione avrà tenuto conto delle loro riflessioni quando saranno pubblicate nuove proposte. Tutte le consultazioni aperte sono disponibili all’interno del sito "La vostra voce in Europa": http://ec.europa.eu/yourvoice/consultations/index_it.htm In questo numero di Europamente vi segnaliamo le seguenti consultazioni aperte: Consultazione pubblica sugli orientamenti dell’UE per sistemi integrati di tutela dei minori Settore di riferimento: Giustizia & Diritti fondamentali Il contesto – I sistemi di protezione dei minori competono agli Stati membri, ma l'Unione europea ha il mandato di definire norme comuni nei settori che chiamano in gioco i loro diritti, come procedimenti penali, libera circolazione all'interno dell'UE, richieste di asilo o tratta di esseri umani. L'UE può essere determinante anche quando la sicurezza di un minore coinvolge due o più Paesi, ad esempio quando un minore non accompagnato si sposta da un Paese all'altro o quando un minore scompare. Un intervento a livello Ue si rende necessario a fronte di dati allarmanti: all'interno dell'Unione un minore su quattro vive in condizioni di povertà, ogni giorno fino a un quarto dei richiedenti asilo sono minori e ogni anno vengono denunciati 250 000 casi di bambini e ragazzi scomparsi. Il 15% delle vittime identificate della tratta di esseri umani è costituito da minori e più di un milione di bambini e adolescenti in Europa vive all'interno di strutture di accoglienza. Obiettivi della consultazione: La Commissione intende aiutare gli Stati membri a sviluppare sistemi di protezione dei minori integrati ed efficaci. A tal fine, ha lanciato la presente consultazione, con la quale raccoglierà contributi sui seguenti interrogativi: Quali sono le misure più efficaci per combattere la violenza sui minori? Quali le principali sfide per i sistemi nazionali di protezione dei minori? In che modo può aiutare l'Unione? 14 I contributi raccolti permetteranno all'UE di fornire agli Stati membri, entro la fine del 2014, orientamenti in materia, basandosi sui risultati conseguiti nell'attuazione del programma UE per i diritti dei minori. Gli orientamenti passeranno in rassegna gli strumenti dell'UE che possono incidere sulla tutela dei diritti dei minori e daranno indicazioni su come i sistemi nazionali di protezione possono sfruttarli meglio. Destinatari:. la consultazione è rivolta ai cittadini e alle associazioni che si occupano di bambini e ragazzi. Scadenza: 3 luglio 20114. Link diretto al sito web della consultazione http://ec.europa.eu/justice/newsroom/fundamental-rights/opinion/140402_en.htm Consultazioni pubbliche sugli ostacoli fiscali nel mercato unico Settore di riferimento: Mercato interno Tassazione Il contesto – Recenti statistiche dimostrano come molti cittadini europei si spostino attraverso le frontiere per motivi di lavoro, per trasferirsi nel periodo della pensione, per acquistare beni o investire in attività in Paesi diversi da quello di provenienza. Circa 14,1 milioni di cittadini (il 2,8% della popolazione dell’Unione) risiedono in uno Stato UE diverso dal proprio e quasi il 30% acquistano merci offline e online da imprese con sede in altri Stati membri. A fronte di tale situazione, il gruppo di esperti creato dalla Commissione europea riunirà le parti interessate per individuare quegli elementi legati alla tassazione diretta che possono influenzare l'attività cross border di un cittadino europeo all'interno del mercato unico. Sono state lanciate due consultazioni pubbliche. Consultazione su problemi fiscali incontrati dai cittadini dell’UE che svolgono attività transfrontaliere all’interno dell’UE Obiettivi: I servizi della Commissione hanno lanciato questa consultazione pubblica al fine di invitare tutte le parti interessate a fornire informazioni sui problemi attuali e ad identificare le buone pratiche applicate da alcune amministrazioni fiscali dell'UE che contribuiscono in qualche modo alla soluzione di questi problemi. Ciò consentirà alla Commissione di trovare soluzioni tali da raccomandare l’adozione di buone pratiche comuni a tutti i Paesi dell'UE. La consultazione pubblica sarà accompagnata dal lavoro di un gruppo di esperti che assisterà i servizi della Commissione nell’individuazione dei problemi fiscali e nella predisposizione di un elenco di buone pratiche che potrebbero essere rilevanti e di realistica applicazione da parte di tutte le amministrazioni fiscali dell'UE Il gruppo di esperti nel corso del suo lavoro esaminerà le risposte fornite dai partecipanti alla consultazione pubblica . Consultazione sugli ostacoli transfrontalieri legati alle imposte di successione nell’UE Obiettivi: Ci sono diverse ragioni per il lancio di questa consultazione pubblica. Il 15 dicembre 2011 la Commissione europea ha adottato una Raccomandazione che suggerisce come i Paesi dell'UE potrebbero, attraverso alcuni aggiustamenti alle loro disposizioni nazionali per la riduzione delle tasse di successione ester, assicurare sollievo completo dalla doppia imposizione delle successioni nel mercato interno. La Commissione si è impegnata a rivedere lo stato di avanzamento di compensazione transfrontaliera per eredità imposte all'interno dell'UE e a preparare un rapporto entro la fine del 2014 . Allo stesso tempo , la Commissione ha pubblicato un documento di lavoro che stabilisce come i sistemi di tassazione ereditaria dovrebbero essere concepiti in modo da non violare il diritto comunitario. I servizi della Commissione, attraverso questa consultazione pubblica, intendono principalmente ottenere informazioni sugli sviluppi legislativi e amministrativi raggiunti dai sistemi delle imposte di successione nei Paesi dell'UE dal 2011. Sono interessati a ricevere dalle parti interessate 15 qualsiasi informazione sui problemi insorti nella pratica in merito alle imposte di successione transfrontaliera, sul perché tali problemi sono sorti e su quali Paesi dell'UE sono stati coinvolti. Infine si attendono opinioni sulle soluzioni al problema della doppia imposizione, che la Commissione ha proposto nella sua Raccomandazione, nonché su eventuali altre soluzioni praticabili. Sulla base delle informazioni di cui sopra, la Commissione sarebbe in grado di stabilire se i problemi relativi alle imposte di successione transfrontaliera persistono all'interno dell'UE e di valutare l'impatto della sua Raccomandazione. Se i problemi dovessero persistere e se le azioni messe in campo dai Paesi dell'UE dovessero risultare insufficienti a risolverli, la Commissione valuterà se vi è la necessità di proporre ulteriori azioni a livello dell'UE . Per entrambe le consultazioni: Destinatari: Tutte le parti interessate - i cittadini dei Paesi dell'Unione europea, le amministrazioni fiscali, le organizzazioni governative e commerciali, i professionisti fiscali e accademici - sono invitati a fornire il loro parere. Scadenza: 3 luglio 2014 Link diretto al sito web della prima consultazione http://ec.europa.eu/taxation_customs/common/consultations/tax/2014-04_cross_borders_en.htm Link diretto al sito web della seconda consultazione http://ec.europa.eu/taxation_customs/common/consultations/tax/2014-04_inheritance_tax_en.htm Consultazione pubblica sulla sanità mobile Settore di riferimento: Consumatori & Salute Agenda digitale Il contesto – La “mHealth”, o sanità mobile, offre diverse possibilità, fra cui l'uso di app installate su smartphone e tablet per misurare la pressione arteriosa, ricordare ai pazienti di assumere i farmaci, somministrare insulina ai diabetici trasmettendo segnali di controllo alla pompa. Sono già disponibili quasi 100 000 app di questo tipo: fra quelle gratuite, le 20 più utilizzate, per lo sport, il fitness e la salute, sono state scaricate più di 230 milioni di volte in tutto il mondo. Finora l'UE ha investito 100 milioni di euro nella ricerca per la mHealth, finanziando innovazioni significative; nei prossimi due anni saranno disponibili quasi 95 milioni di finanziamenti in più. Si prevede che entro il 2017 in tutto il mondo gli smartphone saranno 3,4 miliardi e che la metà dei loro proprietari userà le app della sanità mobile. L'UE ha calcolato che queste app potrebbero far risparmiare 99 miliardi di euro in Europa e ridurre quindi i costi dell'assistenza sanitaria: permettendo diagnosi precoci incoraggiando una strategia basata più sulla prevenzione che sulle cure riducendo anche del 30% il tempo necessario agli operatori sanitari per accedere ai dati e valutarli. Obiettivi della consultazione: Nonostante gli indubbi vantaggi della sanità mobile, restano alcuni punti interrogativi, fra cui la protezione dei dati raccolti con le app e la certificazione di queste ultime come strumenti medici. Con la presente consultazione l'UE invita, quindi, le parti interessate a dire la loro sui temi riguardanti la mHealth, fra cui quali requisiti di sicurezza adottare e in che modo incoraggiare l'imprenditorialità in questo settore in Europa. Alla fine dell'anno sarà pubblicata una sintesi delle risposte ricevute. Destinatari:. La consultazione è aperta ai cittadini, agli operatori sanitari, alle amministrazioni pubbliche, ai produttori di smartphone e a tutti gli altri interessati. Scadenza: 3 luglio 2014. Link diretto al sito web della consultazione http://ec.europa.eu/digital-agenda/en/node/69592 16 Consultazione pubblica sul regolamento Bruxelles II bis Settore di riferimento: Giustizia & Diritti fondamentali Il contesto – Il 15 aprile scorso la Commissione europea ha pubblicato una relazione sullo stato di attuazione del regolamento Bruxelles II bis regolamento n. 2201/2003 sulla competenza, il riconoscimento e l’esecuzione delle decisioni in materia matrimoniale e di responsabilità genitoriale - in vigore dal 1º marzo 2005 in tutti gli Stati membri, eccetto la Danimarca. Il rapporto evidenzia i problemi giuridici che le coppie internazionali, formate da coniugi di nazionalità diverse, si trovano ancora ad affrontare in tutta Europa quando tentano di nell’individuazione del risolvere controversie giudice competente in caso di transfrontaliere in materia divorzio e di responsabilità matrimoniale e di affidamento genitoriale, incluso dei minori, nonostante le l’affidamento e il diritto di norme UE attualmente in visita. Tuttavia, pone l’accento vigore abbiano prodotti sulla necessità di alcuni risultati positivi. Le miglioramenti a causa degli controversie su questioni ostacoli sorti in sede di familiari nell’UE sono attuazione: primo tra tutti, aumentate a causa della l’assenza di una norma crescente mobilità dei cittadini uniforme sulla competenza e all'aumento del numero di giurisdizionale valida per ogni famiglie internazionali e si situazione. avverte, quindi, la crescente Oltre a questa consultazione esigenza di migliorare la pubblica, la Commissione ha cooperazione giudiziaria avviato una campagna di europea. sensibilizzazione sui tipi di Obiettivi della consultazione: assistenza disponibili e sulle con la presente consultazione norme vigenti nel caso di la Commissione intende separazione di famiglie raccogliere contributi sulle internazionali. possibili soluzioni giuridiche Destinatari:. avvocati, in grado di migliorare la magistrati, autorità nazionali e certezza giuridica in questo organizzazioni non campo. governative e tutti i cittadini La Commissione ha interessati possono esprimere individuato, come elemento il proprio parere. qualificante della vigente Scadenza: 18 luglio 2014 normativa Ue, la scomparsa di procedimenti paralleli e la maggiore facilità Link diretto al sito web della consultazione http://ec.europa.eu/justice/newsroom/civil/opinion/140415_en.htm Consultazione pubblica – Strategia della Commissione europea in materia di responsabilità sociale delle imprese (RSI) 2011 – 2014: risultati, carenze e sfide per il futuro Il contesto – La responsabilità sociale costituisce sempre più un valido strumento per migliorare la competitività delle imprese. La strategia RSI della Commissione per il periodo 2011-2014 ha previsto un programma ambizioso di rafforzamento della sua attuazione a livello internazionale e ha delineato una serie di modelli che indicano come attuare nella pratica i principi della responsabilità sociale delle imprese. La comunicazione del 2011 è stata una tappa importante: non solo ha offerto una nuova definizione di RSI come "responsabilità delle imprese per il loro impatto sulla società", ma ha espresso anche l'auspicio che le imprese 17 mettano in atto un processo volto a integrare le questioni sociali, ambientali, etiche, i diritti umani e le sollecitazioni dei consumatori nelle loro attività commerciali nonché una strategia di base in stretta collaborazione con i rispettivi interlocutori. La comunicazione ha inoltre chiarito che lo sviluppo della RSI dovrebbe essere guidato dalle imprese stesse. Alla fine del 2014 l’attuale politica della Commissione in materia di responsabilità sociale delle imprese sarà gradualmente conclusa. Obiettivi della consultazione: con la presente consultazione la Commissione intende raccogliere pareri tra le parti interessate sui risultati della strategia in materia di responsabilità sociale delle imprese (RSI) ottenuti negli ultimi tre anni e sul ruolo che tale strategia dovrebbe avere nel futuro. La consultazione invita, tra l'altro, ad indicare con esempi concreti quanto le azioni della Commissione siano riuscite ad aumentare il premio di mercato per la RSI, a integrare ulteriormente la RSI nell’ambito dell’istruzione, della formazione e della ricerca e a migliorare l'allineamento degli approcci europei e globali alla RSI per evitare inutili oneri burocratici in particolare a carico delle PMI. Destinatari:. le autorità pubbliche, autorità degli Stati membri, organizzazioni internazionali, organizzazioni della società civile, singole imprese, associazioni di categoria, università / università ed altri rilevanti stakeholders, oltre a tutti i cittadini interessati, possono partecipare alla consultazione. Scadenza: 15 agosto 2014 Link diretto al sito web della consultazione http://ec.europa.eu/enterprise/policies/sustainable-business/corporate-social-responsibility/public-consultation/index_en.htm Consultazione pubblica sul trasporto combinato nell’UE Settore di riferimento: Trasporti Il contesto – Per ridurre l'impatto ambientale complessivo del trasporto merci e la congestione stradale, la Commissione promuove la combinazione del trasporto su strada con quello su rotaie e via acqua. A questo fine mira anche la direttiva sul trasporto combinato n. 106 del 1992, che elimina le procedure di autorizzazione per le operazioni di trasporto combinato e prevede appositi incentivi fiscali per alcune di queste operazioni. Obiettivi della consultazione: con la presente consultazione la Commissione intende raccogliere informazioni circa l'attuazione della direttiva sul trasporto combinato e valutare la necessità di procedere a una eventuale revisione del testo per migliorare l'efficienza e la sostenibilità dei servizi di trasporto merci nell'Ue. Destinatari: sono attesi contributi da parte di attori con un particolare interesse per il miglioramento dell'efficienza e della sostenibilità dei servizi di trasporto merci nell'UE. Questi potrebbero includere: imprese commerciali che utilizzano o gestiscono servizi di trasporto merci, enti pubblici, università, associazioni di categoria e altri gruppi di interesse. Scadenza: 15 agosto 2014 Link diretto al sito web della consultazione http://ec.europa.eu/transport/media/consultations/2014-combined-transport_en.htm 18 Eventi & iniziative 13 e 17 maggio: due eventi promossi dalla Commissione europea/Rappresentanza in Italia per invitare i cittadini a dibattere sul futuro dell’Europa Ci troviamo in un momento di particolare importanza per l’Unione europea, all’indomani delle elezioni per il rinnovo del Parlamento europeo e alla vigilia dell’imminente assunzione della presidenza di turno del Consiglio dell’UE da parte dell’Italia (1° luglio 2014), nonché dell’insediamento della nuova Commissione europea (novembre 2014). In questa delicata fase la Rappresentanza in Italia della Commissione europea sta proseguendo l’azione di dialogo e di ascolto della cittadinanza condotta, attraverso i “Dialoghi con i cittadini”, tra il 2012 e il 2013 (Anno europeo dei cittadini) e proseguita nei primi mesi del 2014, anche con l’iniziativa RAEGIONI sul futuro dell’Europa organizzata con la collaborazione dei centri d'informazione Europe Direct presenti nelle singole regioni d’Italia. Questi dialoghi si sono dimostrati uno strumento insostituibile per stabilire un contatto diretto con i cittadini. La necessità di un ulteriore sviluppo di questo “spazio pubblico europeo” è confermata dai cittadini ed avvertita dalle stesse Istituzioni che intendono avvalersi dei contributi dell'opinione pubblica per definire la futura riforma dell’UE. Di qui le ulteriori iniziative promosse, appunto, dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea, e svoltesi nel mese di giugno a Roma, presso lo spazio Europa ( il centro convegni gestito insieme dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea e dall'Ufficio di informazione dell'Europarlamento in Italia) in Via IV Novembre 149. L’Italia in Europa, l’Europa in Italia L'Italia in Europa, l'Europa in Italia è il titolo del primo evento che ha avuto luogo venerdì 13 giugno 2014 ed ha costituito l’occasione per presentare una relazione con le prime conclusioni di quanto emerso durante i 70 dibattiti regionali sul futuro dell’UE che hanno coinvolto quasi 12.000 persone su tutto il territorio nazionale. Il dibattito, svoltosi alla presenza del Sottosegretario On. Sandro Gozi, titolare della delega del Governo per gli affari europei, ha preso spunto da tali risultati che, alla vigilia della Presidenza dell'Italia nel Consiglio dell'Unione europea, possono costituire un'importante indicazione delle aspettative dei cittadini e delle differenti sensibilità regionali nei confronti dell'Europa. Un obiettivo specifico è stato quello di individuare l’eventuale necessità di un’azione più decisa per far valere nel quotidiano i diritti dei cittadini europei. Per saperne di più: http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/informazione/italia_in_europa_it.htm Dialogo con Enrico Letta Martedì 17 giugno alle ore 17.00 si è svolto il dibattito dal titolo “La questione di un piano europeo straordinario per lo sviluppo sostenibile e l’occupazione” di cui è stato ospite Enrico Letta. Commentando i risultati delle elezioni, a fronte di una maggioranza pro integrazione europea al Parlamento europeo (che non deve, tuttavia, far cessare l’allarme per il pericolo comunque rappresentato dalle formazioni euroscettiche) l’ex presidente del Consiglio ha evidenziato la grande responsabilità spettante a due Paesi che hanno avuto un più evidente risultato pro europeo, 19 Germania e Italia, le quali “hanno in comune la necessità di far sì che in futuro l’UE sia ancora una grande potenza industriale”. Ha poi invitato a non sottovalutare il pericolo che la Gran Bretagna esca dall’Ue, ricordando come la sua presenza nell’Unione sia fondamentale per molte ragioni, non ultima la sua importanza per l’accordo UE-USA (il Trattato transatlantico sul commercio e gli investimenti). Letta ha quindi tracciato il disegno dell'Europa che vorrebbe, individuando due questioni cruciali: il lavoro, la cui mancanza colpisce pesantemente almeno metà degli Stati membri, e la necessità, per l’Europa, di recuperare popolarità e consenso, soprattutto fra i più giovani, per poter essere considerata un'opportunità, non un ostacolo alle aspirazioni degli europei. Riguardo al tema dell’occupazione, bisogna, secondo Letta, andare oltre la Youth Guarantee prevista dal bilancio europeo dei prossimi sette anni, in favore di “uno strumento forte, non mediato dagli Stati nazionali ma fatto con la bandiera europea”. Altre proposte che vanno in questo senso sono l’estensione dell’Erasmus ai sedicenni (“uno strumento per allargare l'orizzonte dei nostri ragazzi e per far entrare l'Europa, nella sua veste più accattivante e propositiva, in tutte le famiglie") e l’iniziativa dei cittadini europei “New Deal 4 Europe”, promossa dal Movimento Federalista Europeo insieme ad altre associazioni della società civile. Ad ogni modo, “è un problema che deve essere affrontato con risorse proprie dell’Unione” – ha evidenziato Letta. A chi gli ha chiesto conferme sull’attendibilità della voce che lo vuole candidato alla presidenza del Consiglio europeo, allo scadere del mandato di Herman Van Rompuy, Enrico Letta ha replicato affermando: “Ritengo altamente improbabile, se non praticamente impossibile, che sia scelto un altro italiano a capo di un’istituzione europea dopo Mario Draghi”. “Ne sono consapevole e me ne faccio una ragione” – ha quindi aggiunto. Più in generale, sulla questione delle nomine di chi presiederà le istituzioni europee, Letta ha sottolineato la necessità di una visione complessiva del quadro istituzionale e l’importanza della mediazione dell’uscente Van Rompuy. Ha poi dichiarato di condividere la posizione del Primo Ministro Renzi di “partire non dalle persone ma dalle cose da fare”. In questo senso “l’Italia si sta muovendo nella direzione giusta”. L’evento era parte della serie "Le priorità della legislatura europea 2014-2019", un'iniziativa della Rappresentanza che vedrà la partecipazione di alte personalità italiane ed europee, tra cui il vicepresidente uscente della Commissione, Antonio Tajani, e il presidente del gruppo di alto livello per l'individuazione di risorse finanziarie proprie dell'Ue, Mario Monti. Festa dell’Europa 2014 In Europa e in Italia Come ogni anno, il periodo in prossimità del 9 maggio è stato contrassegnato da una lunga serie di eventi diretti a celebrare la “Festa dell’Europa”, in ricordo della storica "dichiarazione Schuman" (9 maggio 1950), considerata l'atto di nascita dell'Unione europea. La giornata del 9 maggio è diventata un simbolo europeo che, insieme alla bandiera, all'inno, al motto e alla moneta unica (l'euro), identifica l'entità politica dell'Unione europea. La Festa dell'Europa, quindi, è l'occasione per organizzare attività che avvicinano l'Ue ai suoi cittadini ed i popoli dell'Unione fra loro; non si tratta solamente di un ricordo delle origini europee, ma soprattutto di un momento di riflessione e di propositività verso il futuro, tenendo sempre 20 presente il passato. Quest'anno la storica dell'UE hanno aperto al grande pubblico le porte ricorrenza si è celebrata a poche settimane dallo delle loro sedi di Bruxelles e Strasburgo. svolgimento delle elezioni per il rinnovo del Gli uffici locali dell'UE in Europa e nel resto del Parlamento europeo: si è trattato, quindi, mondo hanno organizzato una serie di attività ed un'importante occasione per sensibilizzare i eventi per un pubblico di tutte le età. cittadini all'importanza della loro partecipazione a questo fondamentale appuntamento democratico. "Esercita il tuo potere. Decidi chi ti rappresenta in Europa": recitava lo slogan del manifesto della Festa dell'Europa 2014. Per celebrare la festa dell'Europa, agli inizi di maggio le istituzioni Per saperne di più sui più significativi appuntamenti svoltosi in Italia e in Europa: http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/comunicazione/9maggio_festa_europa_2014_it.htm http://europa.eu/about-eu/basic-information/symbols/europe-day/index_it.htm “EUROPA IERI, OGGI E DOMANI”: l’evento di Frosinone "EUROPA IERI, OGGI E DOMANI" è il titolo della manifestazione svoltasi venerdì 9 maggio presso la sede della Provincia di Frosinone, promossa dall'AEDE (Associazione degli insegnanti europei) e dal MFE (Movimento Federalista Europeo) di Frosinone e realizzata in collaborazione con Europe Direct Frosinone. L'evento, inseritosi all'interno delle innumerevoli iniziative in corso in tutto il territorio dell'UE per celebrare la Festa dell'Europa, ha avuto come protagonisti i giovani ed è stato concepito come una giornata dedicata al mondo della scuola. Gli studenti di diversi istituti del territorio provinciale hanno presentato, quindi, dei contributi volti a mettere in evidenza il loro modo di "sentire l'Europa"; al tempo stesso sono stati proposti degli spunti di riflessione utili ad accrescere il loro interesse nei confronti dell'Unione europea, nell'ottica di aiutarli a sviluppare un nuovo senso di appartenenza all'UE e di cittadinanza attiva. L'Istituto comprensivo Maiuri di Frosinone, il Liceo psico-pedagogico linguistico "F.lli Maccari" di Frosinone, l'I.I.S. "Brunelleschi-Da Vinci" di Frosinone, il Liceo scientifico F. Severi di Frosinone, L'I.I.S. "M. Filetico" di Ferentino, il Liceo classico "N. Turriziani", sono le scuole direttamente coinvolte nell'iniziativa. All'esterno della sala è stato allestito, da Europe Direct Frosinone, un info point per la distribuzione di gadget e di opuscoli sull'UE. E’ stato, inoltre, predisposto, a cura del MFE, un banco per la raccolta delle firme per l'iniziativa dei cittadini europei (ICE) "New Deal 4 Europe". L'Iniziativa dei cittadini europei (ICE), il più importante strumento di democrazia partecipativa messo a disposizione dal Trattato di Lisbona, consente a un milione di cittadini europei di almeno sette Paesi dell'Unione, di presentare alla Commissione europea una proposta di atto legislativo su questioni per le quali l'UE ha la competenza di legiferare. Attraverso l'iniziativa "New Deal 4 Europe" - Per un piano europeo straordinario per lo sviluppo sostenibile e l'occupazione (http://www.newdeal4europe.eu/it/)registrata il 7 marzo 2014 dalla Commissione europea, i promotori (Federalisti europei, Sindacati dei lavoratori, Organizzazioni della società civile , Sindaci di importanti città, personalità del mondo della cultura) chiedono alle istituzioni europee di andare oltre l'austerità e di impegnarsi a rilanciare l'economia europea e l'occupazione attivando un piano europeo straordinario finanziato con risorse proprie provenienti dalla tassa sulle transazioni finanziarie e dalla carbon tax. Il video della manifestazione: http://www.dailymotion.com/video/x1umta9_frosinone-celebrata-la-festa-dell-europa_news 21 Al via la Settimana europea dell’Energia Sostenibile http://www.eusew.eu/ Si terrà dal 23 al 27 giugno la Settimana Europea dell’Energia Sostenibile (EU Sustainable Energy Week - EUSEW), evento chiave europeo che riunisce ogni anno centinaia di soggetti, enti pubblici, agenzie per l’energia, aziende private, organizzazioni non governative e associazioni di settore, impegnati nel contribuire al raggiungimento degli obiettivi energetici e climatici dell’UE. Lanciata dalla Commissione europea nel 2006, l'EUSEW è organizzata con il sostegno dell'Agenzia esecutiva per le piccole e medie imprese (EASME). In occasione di questa nona edizione saranno premiati i progetti che daranno più impulso alla strategia europea 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, e che dimostreranno di avere un impatto reale e concreto. Nell’ambito della “Settimana”, dal 24 al 26 giugno a Bruxelles si svolgerà la Conferenza Politica di alto livello che comprenderà trentadue sessioni aperte al pubblico su energie rinnovabili, efficienza energetica e trasporti puliti, organizzate dalla Commissione e da stakeholder esterni, e più di 900 eventi che coinvolgeranno 100 mila partecipanti provenienti da tutti i Paesi membri della UE. Durante l’intero mese di giugno, inoltre, centinaia di Energy Days si svolgeranno in tutta Europa con numerosi eventi organizzati nel quadro dell’iniziativa: convegni, mostre, attività espositive e di informazione. Prima settimana europea dello sport - Settembre 2015 I preparativi della Commissione L’ 11 giugno Androulla Vassiliou, Commissaria europea responsabile per lo Sport, ha annunciato le iniziative in programma per la prima Settimana europea dello sport, che si terrà a settembre 2015. L’evento ha lo scopo di promuovere l’esercizio fisico e lo sport a tutti i livelli; dalla più recente indagine Eurobarometro sullo sport e l’attività fisica, infatti, è emerso che quasi il 60% dei cittadini dell’Unione europea non pratica mai sport o attività fisica oppure lo fa solo raramente. Durante la “Settimana” il compito della Commissione sarà quello di coordinare gli eventi e le diverse attività che si svolgeranno negli Stati membri e di promuovere le attività di sensibilizzazione a livello nazionale. Le organizzazioni che aderiranno ai suoi obiettivi riceveranno dalla Commissione le indicazioni da seguire e il logo della Settimana europea dello sport. A fornire i finanziamenti sarà la Commissione stessa, nell’ambito di Erasmus+, il nuovo programma dell’UE per l’istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport, che stanzierà circa 265 milioni di euro nell’arco di sette anni per contribuire a sviluppare la dimensione europea dello sport: un aiuto che dovrebbe contribuire a combattere le partite truccate e il doping, ma anche a favorire l’inclusione sociale, la parità di genere, la duplice carriera e l’attività fisica per tutti. Per maggiori informazioni: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-659_it.htm 22 Mondiali di calcio: parte la campagna Non voltarti dall’altra parte Il 12 giugno il Presidente della Commissione europea José Manuel Barroso, alla vigilia dei mondiali di calcio 2014 in Brasile, ha lanciato una campagna di sensibilizzazione contro lo sfruttamento sessuale dei minori. La campagna Não Desvie o Olhar (in inglese Don’t look away e in italiano “Non voltarti dall’altra parte!”) è sostenuta dalle stelle del calcio brasiliano Kakà e Juninho Pernambucano ed ha lo scopo di ricordare ai brasiliani e a chi si recherà in Brasile per i mondiali 2014 che lo sfruttamento sessuale è un reato. Sono state le stesse autorità brasiliane a manifestare la loro preoccupazione di fronte al grande afflusso di turisti previsto per i Mondiali, che potrebbero portare ad un aumento del turismo sessuale e della prostituzione minorile. La campagna, finanziata dall’Unione europea e dal Sesi (Servizi sociali per l'industria), è organizzata dalla delegazione UE in Brasile e coinvolge oltre 15 Paesi nel quadro della rete ECPAT (l'organizzazione internazionale End Child Prostitution Pornography and Trafficking) contro la prostituzione, la pornografia e la tratta di minori. I sindaci della 12 città dei mondiali hanno sottoscritto l’iniziativa per tutelare meglio bambini e adolescenti in vista dei mondiali di calcio 2014 e di altri grandi eventi, come le Olimpiadi del 2016, che si terranno anche in Brasile. Oltre a dibattiti sul tema e seminari rivolti a dirigenti pubblici nelle città in cui si disputano i mondiali, è previsto un potenziamento del sostegno alla lotta contro lo sfruttamento sessuale; verrà, tra l’altro, colta l’occasione per far conoscere alle vittime i propri diritti e promuovere il servizio ‘Call 100′ , un numero verde che permette di segnalare i casi di abuso sessuale sui minori. http://pt-br.facebook.com/NaoDesvieoOlhar In occasione dell’avvio del semestre di presidenza italiana del Consiglio dell’Unione Europea, la Fondazione Maria e Goffredo Bellonci, in collaborazione con la Casa delle Letterature di Roma e il Festival Internazionale Letterature e con la Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, rende omaggio alla cultura del vecchio continente e ai suoi legami con l’Italia promuovendo un’edizione speciale del Premio Strega, il riconoscimento letterario organizzato dalla Fondazione Bellonci e da Liquore Strega che dal 1947 viene assegnato a Roma a un’opera di narrativa italiana. Mercoledì 2 luglio, nel corso della serata di premiazione che si svolgerà a Roma, interverrà il Direttore della Rappresentanza in Italia della Commissione europea Lucio Battistotti. http://ec.europa.eu/italy/events/2014/2luglio_premio_strega_europa_it.htm 23 Going Local Italia: il nostro futuro digitale La Commissione europea ha organizzato la quarta edizione Nel pomeriggio si è inoltre dell’evento "Going Local Italia" per promuovere l'avanzamento parlato dei fondi strutturali, i dell'Agenda digitale per l'Europa che costituisce uno dei sette cui accordi di partenariato tra pilastri dell'iniziativa Europa 2020. L'idea di fondo dell’ ”Agenda” è la Commissione e gli stati quella di sfruttare al meglio il potenziale delle tecnologie membri sono attualmente al dell'informazione e della comunicazione (TIC) per favorire vaglio da parte degli uffici di l'innovazione, la crescita economica e il progresso. Bruxelles. L'evento, presieduto da Roberto Viola - Vice direttore generale della Direzione Generale Communications Networks Content and Technology (DG Connect) della Commissione europea, si è svolto il 18 giugno a Roma, presso la sala convegni dello Spazio Europa, in Via IV Novembre 149. Per reperire le Tra i diversi spunti di riflessione emersi durante la giornata, molto presentazioni dei relatori interessante è stato il collegamento tra le opportunità di occupazione della giornata: che il mondo digitale può produrre e il problema della formazione digitale, in quanto senza persone opportunamente formate, le possibilità di occupazione non potranno essere sfruttate a pieno. http://ec.europa.eu/italia/attualita/primo_piano/dalla_rappresentanza/going_local_2014_interventi_it.htm Medfilm Festival: Conferenza di presentazione allo Spazio Europa Martedì 1° luglio alle ore 11:00, presso lo Spazio Europa di via IV Novembre 149, si terrà la conferenza stampa di presentazione della 20^ edizione del MedFilm Festival. L'evento è patrocinato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea e dalla Presidenza Italiana del Consiglio dell'Unione europea. Il MedFilm Festival si svolgerà dal 4 all'11 luglio a Roma presso la Casa del Cinema e il Museo Maxxi, con un ricco programma di film, anteprime, focus ed eventi speciali, per celebrare il suo ventennale in concomitanza col Semestre di Presidenza italiana della Ue. www.medfilmfest.org 24 Città europee senza barriere: Parte la quinta edizione dell’Access City Award La Commissione europea ha annunciato l’apertura del bando per partecipare all’Access City Award 2015, il premio europeo per le città accessibili, lanciato nel 2010 per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle disabilità e per promuovere iniziative a favore dell’accessibilità nelle città europee con più di 50.000 abitanti. Il premio, il cui scopo è di fare in modo che le persone con disabilità abbiano pari opportunità di accesso alla vita cittadina, si colloca nelle iniziative dell’EU per un’Europa senza barriere poiché una città più amichevole offre benefici sociali ed economici nel lungo periodo. L’iniziativa mira, inoltre, ad incoraggiare le città a ispirarsi vicendevolmente all’insegna dell’innovazione e della condivisione delle migliori prassi. Sono 171 le città che hanno aderito alle quattro precedenti edizioni dell’Access City Award. Per partecipare al bando, le città devono avere una popolazione di almeno 50.000 abitanti. Il termine ultimo per la presentazione delle candidature on line è il 10 settembre 2014. La selezione avverrà in due fasi: la prima a livello nazionale, seguita da una seconda a livello europeo. La giuria europea, formata da esperti in materia di accessibilità, tra cui alcuni rappresentanti del Forum europeo sulla disabilità, selezionerà i vincitori del primo, secondo e terzo premio e conferirà quattro riconoscimenti speciali per ciascuno degli ambiti tematici del premio. Criteri di aggiudicazione L'accessibilità di beni, servizi e infrastrutture deve essere attuata in maniera coerente e sistematica. Le iniziative saranno pertanto esaminate alla luce del rispettivo approccio integrato all'interno di quattro aree fondamentali: architettura e spazi pubblici; trasporti e relative infrastrutture; informazione, comunicazione e nuove tecnologie (Tic); strutture e servizi pubblici. La giuria presterà particolare attenzione all'impatto di misure riguardanti l'accessibilità sulla vita quotidiana delle persone con disabilità e sulla città nel suo insieme, tenendo conto della qualità e della sostenibilità dei risultati ottenuti. I centri urbani dovranno altresì dimostrare il coinvolgimento attivo delle persone con disabilità e delle organizzazioni che le rappresentano nella pianificazione e attuazione delle politiche di accessibilità della città. La Commissione europea assegnerà i premi il 3 dicembre 2014 a Bruxelles, in occasione della conferenza per celebrare l’annuale “Giornata europea delle persone disabili”. Per saperne di più: http://ec.europa.eu/justice/events/access-city-award-2015/index_it.htm 25 L’Europa nella mia regione: al via l’edizione 2014 Il 12 giugno è stata lanciata la terza edizione del concorso fotografico “Europe in My Region” (“L’Europa nella mia regione”). Si tratta di un’iniziativa che persegue un duplice scopo: mostrare come vengono impiegati gli investimenti europei destinati alle regioni e valorizzare le loro ricadute positive a livello delle comunità locali. Per partecipare è sufficiente avere una macchina fotografica digitale e scattare tre immagini di uno dei progetti europei che punteggiano la propria regione. La foto deve includere un tabellone o una targa che mostri chiaramente che l’opera è stata realizzata con l’aiuto di finanziamenti europei e su cui sia raffigurata la bandiera dell’Unione europea. Saranno accettati i contributi inviati entro e non oltre il 25 agosto 2014 (a mezzogiorno). Le 100 foto che riceveranno più voti saranno ammesse alla selezione della giuria (composta da fotografi professionisti ed esperti di comunicazione), insieme ad altre 50 fotografie del concorso (foto "jolly" non incluse nel 1° gruppo con il massimo dei voti, scelte sempre dai membri dalla giuria). Da questo gruppo verranno selezionati tre vincitori, ciascuno dei quali riceverà € 1000,00, da spendere in attrezzatura fotografica, e un viaggio a Bruxelles, ad ottobre 2014, durante lo svolgimento degli “OPEN DAYS”(“Settimana europea porte aperte delle Regioni e Città”). Il concorso è gestito attraverso la pagina Facebook della Commissione europea: https://www.facebook.com/EuropeanCommission/app_386310531430573 Concorso fotografico “Uno scatto, un diritto” Il diritto di essere cittadino europeo in Italia L’associazione Transformation In Action (TIA) Formazione Internationale ha indetto la seconda edizione del concorso fotografico intitolato "Uno scatto, un diritto". TIA si occupa, sin dal 2011, di unire diverse realtà associative, istituzionali, politiche e universitarie al fine di contribuire a realizzare una nuova fase politica e sociale. La Costituzione Italiana, il Trattato di Lisbona, con particolare riguardo alla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo sono il riferimento e la principale fonte di ispirazione di TIA la cui azione è ispirata a due parole chiave: cambiamento e trasformazione. Partendo da queste premesse, in vista del semestre italiano di presidenza europea, TIA ha scelto, come tema ispiratore di questa edizione del concorso, "Il diritto di essere cittadini europei in Italia". Il concorso è aperto a tutti, senza limiti di età. Ogni concorrente può partecipare con un massimo di 3 opere che devono essere inviate entro il 30 settembre 2014. L'iscrizione al concorso comporta anche l'iscrizione all'associazione per un anno. Il primo classificato si garantirà l’iscrizione all’Associazione TIA Formazione Internazionale per l’anno 2015 e la partecipazione a due corsi di formazione di cui almeno uno dell’Area Tutela Europea ed Internazionale dei Diritti Umani. Il secondo e il terzo classificato si aggiudicheranno invece l’iscrizione all’Associazione TIA Formazione per l’anno 2015 e la partecipazione ad un corso di formazione dell’Area Tutela Europea ed Internazionale dei Diritti Umani. Il sito web: http://tiaformazione.org/2014/03/concorso-fotografico-uno-scatto-un-diritto-2014/ 26 Supplemento Europa Bandi Giugno 2014 L a rubrica “Europabandi”, concepita come supplemento alla newsletter mensile “Europamente”, contiene una selezione di bandi recentemente pubblicati dalle varie Direzioni Generali della Commissione all’interno dei Programmi comunitari in vigore nel periodo 2007-2013. L’indicazione degli aspetti salienti degli specifici inviti a presentare proposte (obiettivi, azioni, dotazione finanziaria, categorie di soggetti legittimati a presentare proposte, modalità di presentazione delle candidature, scadenze) è completata dalla segnalazione dei riferimenti internet a cui accedere per scaricare bandi e formulari. Lo staff di Europe Direct Frosinone è a disposizione dei propri utenti per informazioni sulle modalità di presentazione dei progetti comunitari ed assistenza nel reperimento dei bandi e della modulistica di interesse. Premessa I Programmi comunitari - Cosa sono I programmi comunitari rappresentano lo strumento attraverso il quale vengono erogati i cd. fondi a gestione diretta, ossia quei finanziamenti inseriti nel bilancio della Comunità e gestiti direttamente e centralmente dalla Commissione Europea che effettua, senza ulteriori passaggi, il trasferimento dei fondi ai beneficiari. Tali programmi, concepiti per attuare le politiche comunitarie in varie aree tematiche attraverso la cooperazione tra soggetti di diversi Stati membri o di Stati terzi, sono generalmente di durata quinquennale e vengono adottati con delle Decisioni (del Consiglio o in co-decisione con il Parlamento europeo), che ne definiscono gli obiettivi, le tipologie di attività, le misure suscettibili di ricevere un finanziamento, i potenziali proponenti e le percentuali di cofinanziamento. La realizzazione dei programmi è attuata principalmente attraverso gli Inviti a presentare proposte, più comunemente detti “bandi”, pubblicati periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE), fonte ufficiale di documentazione disponibile in tutte le lingue dell’Unione, e resi noti, altresì, attraverso i portali Web delle singole Direzioni Generali della Commissione Ue o delle Agenzie nazionali. La pubblicazione del bando/invito (Call for Proposal) rappresenta il momento concreto di apertura della possibilità di presentare una proposta progettuale. Principali caratteristiche: 27 • A seconda del tipo e della finalità del programma, i beneficiari (soggetti legittimati a presentare progetti) possono essere autorità pubbliche, ONG, centri di ricerca, associazioni di categoria, università, ecc. (solo raramente a persone fisiche); • Viene in genere richiesto che i progetti presentino metodologie innovative e riproducibili anche in altri paesi europei; • Quasi sempre i progetti devono essere presentati da consorzi composti da più partner di diversi paesi Europei (requisito della transnazionalità); • Si parla di “cofinanziamento” in quanto la sovvenzione comunitaria, salvo rare eccezioni, nel campo degli aiuti allo sviluppo, copre solo una parte dei costi del progetto, in percentuale diversa a secondo della tipologia del programma. Essa, inoltre, non può essere concessa per spese già sostenute (divieto di retroattività). L’amministrazione dei singoli Programmi è affidata dalla Commissione alle sue Direzioni Generali, direttamente responsabili di tutte le fasi, dalla progettazione all’erogazione del cofinanziamento alla sua rendicontazione. Per alcuni programmi sono state istituite negli Stati membri le Agenzie Nazionali con la funzione di informare i cittadini, raccogliere le proposte di progetto redatte dagli operatori nazionali e trasmettere quelle selezionate a Bruxelles. I Programmi 2014 - 2020 La nuova generazione di finanziamenti diretti (validi per il periodo di programmazione 2014-2020) è stata messa a punto dalla Commissione con l’intento prioritario di concentrarsi sulla realizzazione degli obiettivi della strategia Europa 2020 (crescita intelligente, sostenibile e inclusiva), divenuta il filo conduttore della programmazione UE post 2013. In quest’ottica sono assegnate maggiori risorse a tutti quei settori considerati cruciali per Europa 2020. Ciò si traduce in: maggiore sostegno per ricerca e innovazione (in particolare, misure di sostegno per le PMI all'insegna dell'innovazione e della competitività - COSME, Horizon), aumento delle risorse per l'industria culturale (Europa creativa), nuovo impulso alla rete di infrastrutture (meccanismo per collegare l’Europa) e forte enfasi sul settore della formazione e dell’istruzione attraverso l’istituzione di quello che rappresenta il successore del Programma Lifelong Learning, (Erasmus+) e che comprende, tra l’altro, un’azione dedicata allo sport. Viene dato rilievo anche alle priorità strategiche trasversali, quali la protezione dell'ambiente e la lotta contro il cambiamento climatico, come parte integrante di tutti i principali strumenti ed interventi. Bandi aperti: AMBIENTE & ENERGIA Programma di riferimento: LIFE 2014 - 2020 Obiettivi del programma: Il programma LIFE per l’ambiente e l’azione per il clima 2014-2020 sostituisce l'attuale programma Life+. Persegue i seguenti obiettivi generali: contribuire al passaggio a un’economia efficiente in termini di risorse, con minori emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici, contribuire alla protezione e al miglioramento della qualità dell’ambiente e all’interruzione e all’inversione del processo di perdita di biodiversità, compresi il sostegno alla rete Natura 2000 e il contrasto al degrado degli ecosistemi; migliorare lo sviluppo, l’attuazione e l’applicazione della politica e della legislazione ambientale e climatica dell’Unione, e 28 catalizzare e promuovere l’integrazione degli obiettivi ambientali e climatici nelle altre politiche dell’Unione e nella pratica nel settore pubblico e privato, anche attraverso l’aumento della loro capacità; sostenere maggiormente la governance ambientale e climatica a tutti i livelli, compresa una maggiore partecipazione della società civile, delle ONG e degli attori locali sostenere l'attuazione del Settimo programma d'azione per l'Ambiente. In tal modo, il programma LIFE contribuisce allo sviluppo sostenibile e al raggiungimento degli obiettivi e alle finalità della strategia Europa 2020. Struttura: E’ suddiviso in due sottoprogrammi: “Ambiente” - prevede il finanziamento di progetti nei tre settori già interessati nel passato: Ambiente e uso efficiente delle risorse; Natura e biodiversità; Governance e informazione in materia ambientale (75% del budget). “Azione per il clima” – nell’ambito di questo sottoprogramma potranno essere presentati progetti nei settori Mitigazione dei cambiamenti climatici; Adattamento ai cambiamenti climatici; Governance e informazione in materia di clima (25% del budget). Il programma Life è suddiviso in due periodi di programmazione: 2014-2017 e 2018-2020. Invito a presentare proposte 2014 Non pubblicato su GUUE La call copre proposte per entrambi i sottoprogrammi (Ambiente e Clima). Azioni: per il sottoprogramma “Ambiente”, l’invito riguarda il finanziamento di azioni per : - progetti “tradizionali” - progetti preparatori - progetti integrati - progetti di assistenza tecnica - progetti di Capacity Building. Per il sottoprogramma “Azione per il Clima” questo bando riguarda il finanziamento di azioni per: - i progetti “tradizionali” - i progetti di Capacity Building. Le altre tipologie saranno attivate a partire dal 2015). Con “progetti tradizionali” si intendono i progetti di buone pratiche (progetti che applicano tecniche, metodi e approcci adeguati, efficaci sotto il profilo economico e all’avanguardia, tenendo conto del contesto specifico del progetto); i progetti dimostrativi (progetti che mettono in pratica, sperimentano, valutano e diffondono azioni, metodologie o approcci che sono nuovi o sconosciuti nel contesto specifico del progetto, come ad esempio sul piano geografico, ecologico o socioeconomico, e che potrebbero essere applicati altrove in circostanze analoghe); i progetti pilota (progetti che applicano una tecnica o un metodo che non è stato applicato e testata/sperimentato prima, o altrove, e che offrono potenziali vantaggi ambientali o climatici rispetto alle attuali migliori pratiche e che possono essere applicati successivamente su scala più ampia in situazioni analoghe) ed i progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione. I progetti tradizionali riguardano i seguenti settori prioritari: LIFE Ambiente e Uso efficiente delle Risorse LIFE Natura e Biodiversità LIFE Governance e Informazione in materia ambientale LIFE Mitigazione ai cambiamenti climatici LIFE Adattamento ai cambiamenti climatici LIFE Governance e informazione in materia di clima I progetti preparatori sono quelli identificati dalla Commissione in cooperazione con gli Sati membri per rispondere alle esigenze specifiche connesse allo sviluppo e all’attuazione delle politiche e legislazioni dell’Unione in materia di ambiente e clima. I progetti integrati sono i progetti finalizzati ad attuare su una vasta scala territoriale, in particolare regionale,multiregionale, nazionale o transnazionale, piani di azione o strategie ambientali o climatiche previsti dalla legislazione dell'Unione in materia ambientale o climatica, elaborati dalle autorità degli Stati membri principalmente nei settori della natura, dell'acqua, dei rifiuti, dell'aria nonché della mitigazione dei cambiamenti climatici e dell'adattamento ai medesimi, garantendo nel contempo la partecipazione delle parti interessate e promuovendo il coordinamento e la mobilitazione di almeno un’altra fonte di finanziamento (FESR, FEASR, ecc.). 29 Per progetti di assistenza tecnica si intendono i progetti che forniscono, mediante sovvenzioni per azioni, un sostegno finanziario per aiutare i richiedenti a elaborare progetti integrati e, in particolare per garantire che tali progetti siano conformi alle tempistiche e ai requisiti tecnici e finanziari del programma LIFE in coordinamento con altri fondi (FESR, FEASR, ecc.). Candidati ammissibili: Le proposte possono essere presentate da persone giuridiche registrate nell’UE. I candidati possono rientrare in tre tipologie di beneficiari: enti pubblici, organizzazioni commerciali private e organizzazioni non commerciali private (comprese le ONG). Le organizzazioni interessate sono incoraggiate ad avviare i preparativi appena possibile, sviluppando le loro idee di progetti, creando partenariati con le parti interessate pertinenti e individuando sostegni finanziari complementari. I progetti transnazionali sono particolarmente benvenuti poiché la cooperazione transfrontaliera è essenziale per conseguire gli obiettivi climatici dell’Unione europea. Modalità di candidatura: I candidati devono utilizzare gli application packages (fascicoli di candidatura), disponibili solo in lingua inglese, per la preparazione delle loro proposte progettuali. Ogni pacchetto di candidatura contiene spiegazioni complete e dettagliate in materia di ammissibilità, procedure, tassi di cofinanziamento e tutti gli altri dettagli rilevanti. Per i progetti “tradizionali”, i candidati devono usare solo lo strumento “eProposal” per creare e inviare la proposta. Per tutti gli altri tipi di progetti si devono utilizzare i moduli forniti nel pacchetto di candidatura corrispondente. Finanziamento: La dotazione finanziaria complessiva prevista per il nuovo programma è di circa 3 456,66 milioni di euro. il bilancio complessivo per le sovvenzioni di azioni per progetti nell’ambito di questo invito è di € 283. 122. 966. Di questi, € 238. 862. 966 sono previsti per il Sottoprogramma per l’Ambiente e € 44.260.000 per il Sottoprogramma Azioni per il clima. Almeno il 55% delle risorse di bilancio destinate ai progetti finanziati nell’ambito del Sottoprogramma per l’Ambiente sono destinati a progetti a sostegno della conservazione della natura e della biodiversità. Scadenze: 16 ottobre 2014 ore 16.00: per progetti tradizionali nei due sottoprogrammi (e-form). 29 ottobre 2014 ore 16.00 : per progetti preparatori del sottoprogramma Ambiente (cd o dvd). 10 ottobre 2014 ore 16 (invio idea/progetto) e aprile 2015 (progetto completo): per progetti integrati del sottoprogramma Ambiente 16 (cd o dvd). 15 settembre 2014 ore 16: per progetti di assistenza tecnica nel sottoprogramma Ambiente (cd o dvd). 30 settembre 2015 ore 16: per progetti di Capacity Building(cd o dv). Per maggiori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/environment/life/funding/life2014/index.htm CITTADINANZA Programma di riferimento: EUROPA PER I CITTADINI 2014-2020 Obiettivi: il Programma "Europa per i Cittadini 20142020" che, con modifiche e innovazioni, si pone come successore del fortunato Programma "Europa per i Cittadini 2007-2013", mira ad avvicinare i cittadini europei all’Unione europea, proponendosi di colmare la distanza, talvolta da essi avvertita, dalle istituzioni europee. Coerentemente a tale scopo principale, il Programma supporta economicamente organizzazioni attive nei settori ad esso attinenti e cofinanzia progetti volti al raggiungimento dei suoi obiettivi che possono essere così sintetizzati: costruzione di 30 un'Europa più tangibile per i suoi cittadini; sviluppo di un'identità europea unitaria fondata su comuni esperienze storiche e culturali; creazione di un senso di appartenenza all'Unione europea; scambio di esperienze fra cittadini di diverse aree geografiche, al fine di contribuire al dialogo interculturale e alla reciproca conoscenza. Per il 2014 sono state fissate le seguenti priorità: sono 100° anniversario della Prima Guerra Mondiale; 25° anniversario dalla caduta del Muro di Berlino; 10° anniversario dall’allargamento dell’UE all’Europa centrale e dell’est, Elezioni del Parlamento europeo 22-25 maggio 2014; Partecipazione dei cittadini alla vita democratica dell’Unione Europea; Dibattito sul futuro dell’Unione Europea. Struttura del programma: Il programma è composto da 2 strand: “Memoria europea attiva” e “Impegno democratico e partecipazione civica”, a sua volta articolato in 3 sotto-misure (Gemellaggio tra città; Reti di città; Progetti della società civile) e da una sezione trasversale “Azione orizzontale di valorizzazione”, volta a valorizzare i risultati dei progetti selezionati e ad incrementare l’impatto e l’efficacia del Programma. La Commissione europea DG Communication è responsabile dell’attuazione del Programma. In particolare, ne stabilisce il bilancio, i temi prioritari, gli obiettivi e definisce i criteri di selezione dei progetti. La Commissione si avvale dell’Agenzia Esecutiva per l’Istruzione, gli Audiovisivi e la Cultura (EACEA), per l’attuazione pratica della maggior parte delle azioni del Programma. L’EACEA è responsabile anche degli ECPs – Europe for Citizens Points, strutture nazionali stabilite nei paesi partecipanti al Programma che si occupano di una diffusione mirata e capillare delle informazioni sul Programma Europa per i Cittadini, supportando i potenziali beneficiari delle sovvenzioni. L’ECP – Europe for Citizens Point Italy, istituito dal 2008 presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, costituisce il Punto di Contatto Nazionale per l’Italia. A seguito dell’adozione del nuovo programma l’Agenzia esecutiva EACEA ha pubblicato la “Guida al programma”, che si applica per tutto il suo periodo di operatività (2014-2020). La Guida ha lo status di un bando e costituisce pertanto documento fondamentale per la presentazione di progetti. Fornisce, infatti informazioni, dettagliate (requisiti delle azioni, procedure di candidatura e selezione, cofinanziamento e scadenze) nel quadro dei 2 principali assi che compongono il programma. Azioni: 1. lo Strand 1 (Memoria Europea Attiva) promuove: - progetti di riflessione sui regimi totalitari nella storia europea, soprattutto, ma non esclusivamente, il Nazismo che ha causato l’Olocausto, lo Stalinismo, il Fascismo e i regimi totalitari comunisti, come pure la commemorazione delle loro vittime; - progetti riguardanti gli altri momenti fondamentali della recente storia europea. I progetti dovrebbero includere diverse tipologie di organizzazioni e/o sviluppare diversi tipi di attività tra loro complementari (ad es. ricerca, processi di apprendimento informali, conferenze, dibattiti pubblici, mostre) e/o che coinvolgano cittadini provenienti da diversi gruppi target. I progetti dovrebbero essere realizzati a livello internazionale (tramite la creazione di partenariati e reti multi-nazionali) e/o essere segnati da una chiara dimensione europea. 2. Strand 2 “Impegno democratico e partecipazione civica”: Sotto-misura 1 “Gemellaggio tra città”: co-finanzia progetti che riuniscano un numero considerevole di cittadini di città gemellate attorno a temi legati agli obiettivi del Programma. Il concetto di gemellaggio deve essere inteso in senso lato, riferendosi sia a documenti di gemellaggio tradizionali, sia ad altre forme di accordi di partenariato tra città a lungo termine, volti a favorire la cooperazione a vari livelli e a rafforzare i collegamenti culturali. Sotto-misura 2 “Reti di città”: co-finanzia progetti di municipalità e enti senza scopo di lucro che operano insieme su temi comuni, con una prospettiva di lunga durata, e che siano in grado di creare reti per stabilire e rafforzare la cooperazione internazionale. I progetti devono altresì promuovere lo scambio di esperienze, opinioni e “buone pratiche” sui temi posti al centro del dibattito. Sotto-misura 3 “Progetti della società civile”: supporta progetti promossi da reti di 31 partenariato internazionali, che coinvolgano direttamente i cittadini. I progetti dovrebbero consentire a cittadini di diversi contesti di confrontarsi e agire insieme su temi legati all’Unione europea e alle sue politiche, con lo scopo di dar loro l’opportunità di partecipare concretamente al processo di integrazione europea. Candidati ammissibili: Strand 1 (Memoria Europea Attiva): autorità pubbliche locali/regionali (ad es. municipalità, provincie, regioni) o enti non a scopo di lucro, quali associazioni di sopravvissuti, associazioni culturali, enti di istruzione e di ricerca. Strand 2 “Impegno democratico e partecipazione civica” Sotto-misura 1 “Gemellaggio tra città”: municipalità, comitati di gemellaggio rappresentanti gli enti locali, enti non a scopo di lucro rappresentanti gli enti locali. Sotto-misura 2 “Reti di città”: municipalità, comitati di gemellaggio, altri livelli di autorità locale/regionale (ad es. provincie, regioni), federazioni/associazioni di autorità locali; enti non a scopo di lucro rappresentanti gli enti locali; i partner possono essere organizzazioni non a scopo di lucro. Sotto-misura 3 “Progetti della società civile”: enti non a scopo di lucro, come ad esempio organizzazioni della società civile, associazioni culturali, enti di ricerca, enti di istruzione; le autorità locali/regionali possono essere partner. Finanziamento: Il bilancio totale del Programma 20142020 è pari a 185.468.000EUR così distribuiti: circa il 20% destinato per l’asse 1 (Memoria Europea Attiva), circa il 60% per l’asse 2 “Impegno democratico e partecipazione civica” e circa il 10% per l’asse trasversale “Azione orizzontale di valorizzazione”. I rimanenti stanziamenti sono erogati a copertura delle spese generali amministrative e tecniche del programma. Il bilancio totale previsto per l’anno 2014 è di circa 21 Mil euro. La massima sovvenzione richiedibile per un progetto è così fissata in relazione a ciascun ambito di riferimento: Strand 1 (Memoria Europea Attiva): 100.000 euro Strand 2 sotto-misura 1 “Gemellaggio tra città”: 25.000 euro Strand 2 sotto-misura 2 “Reti di città”: 150.000 euro Strand 2 sotto-misura 3 “Progetti della società civile”: 150.000 euro Scadenze: 1 settembre 2014 (Gemellaggi fra città; Reti di città) 1 settembre 2014 (Progetti della società civile). Per ulteriori informazioni e modulistica: http://eacea.ec.europa.eu/europe-for-citizens_en http://www.europacittadini.it/ CULTURA Programma di riferimento: EUROPA CREATIVA Europa creativa è il nuovo programma UE a sostegno dei settori culturali e creativi che fonde ed accorpa i tre precedenti programmi indipendenti: Cultura 20072013, MEDIA 2007 e MEDIA Mundus. E’ composto da due sottoprogrammi: - CULTURA, dedicato in modo specifico al settore culturale e creativo; - MEDIA, relativo al settore degli audiovisivi; - e da una sezione tran settoriale – che prevede l’introduzione di un fondo di garanzia per agevolare prestiti alle organizzazioni e imprese creative - che partirà nel 2016. SOTTO-PROGRAMMA CULTURA All’interno del sottoprogramma sono previste quattro opportunità di finanziamento: 1. progetti di cooperazione europea; 2. reti europee; 3. piattaforme europee; 32 4. progetti di traduzione letteraria. Possono partecipare tutti gli operatori (pubblici e privati) che operano nel settore culturale e creativo da almeno 2 anni e che hanno la sede legale in uno dei Paesi partecipanti al Programma Europa Creativa rappresentano espressioni culturali artistiche o creative. Esempi: associazioni e istituzioni culturali; fondazioni; case editrici; enti pubblici (dipartimenti di settore); industrie culturali e creative; università e centri di ricerca (dipartimenti di settore); network culturali europei; osservatori culturali internazionali. Progetti di cooperazione europea Obiettivi/azioni: i principali obiettivi del sostegno ai progetti di cooperazione culturale a livello transnazionale riguardano: il rafforzamento della capacità dei settori culturali e creativi europei di operare a livello transnazionale (obiettivo 1). A tale obiettivo sono collegate le seguenti priorità: Priorità 1.1: supportare azioni che forniscano agli operatori culturali e creativi competenze, capacità e knowhow per contribuire al rafforzamento dei settori culturali e creativi, includendo l’utilizzo delle tecnologie digitali, approcci innovativi di audience development e sperimentando nuovi modelli di business. Priorità 1.2: supportare azioni che consentano agli operatori culturali e creativi di collaborare a livello internazionale e di internazionalizzare le loro carriere all’interno e all’esterno dei confini dell’Unione Europea , possibilmente mediante strategie di lungo termine. Priorità 1.3: fornire sostegno per rafforzare la collaborazione e il networking tra le organizzazioni culturali e creative in Europa, al fine di facilitare l’accesso alle opportunità professionali. la promozione della circolazione transnazionale delle opere culturali e creative e la mobilità transnazionale degli operatori culturali e creativi, con particolare riguardo agli artisti (obiettivo 2). Le priorità sono: Priorità 2.1: supportare attività culturali di respiro internazionale quali mostre, scambi e festival. Priorità 2.2: supportare la circolazione della letteratura europea al fine di garantire la più ampia accessibilità possibile; Priorità 2.3: supportare l’”audience development” come strumento per stimolare interesse nei confronti delle opere culturali e creative europee, oltre che verso il patrimonio culturale tangibile e intangibile, nonché per migliorare l'accesso a tale patrimonio. L'obiettivo principale è aiutare gli artisti/operatori culturali europei e le loro opere a raggiungere un pubblico il più possibile ampio in Europa ed estendere l'accesso alle opere culturali da parte dei gruppi sottorappresentati Tipologie di progetti: in base agli obiettivi, le priorità, la natura e l'impatto del progetto è possibile scegliere tra due categorie di finanziamento che si differenziano per il numero minimo dei Paesi partecipanti (partenariato), l’importo e la percentuale del cofinanziamento: - Categoria 1: progetti di cooperazione su piccola scala. Partenariato (ovvero il numero minimo di partner che devono far parte del progetto): 1 project leader (responsabile del progetto) + 2 partner provenienti da almeno 3 diversi Paesi partecipanti al Sottoprogramma Cultura e legalmente riconosciuti da almeno due anni. Almeno un partner deve provenire da un paese EU o EFTA. - Categoria 2: progetti di cooperazione su larga scala Partenariato (ovvero il numero minimo di partner che devono far parte del progetto): 1 project leader (responsabile del progetto) + 5 partner provenienti da almeno 5 diversi paesi partecipanti al Subprogramma Cultura e legalmente riconosciuti da almeno due anni. La prossima call sarà pubblicata a luglio 2014, con scadenza ad ottobre 2014. Network (Reti europee) Questa misura offre supporto alle reti europee attive nei settori culturali e creativi, il cui obiettivo è rafforzare la capacità dei settori culturali e creativi e la collaborazione in rete a livello internazionale, al fine di facilitare l’accesso alle opportunità professionali, rafforzare la competitività e promuovere l’innovazione di questi settori. I network sono strutture complesse di almeno 15 organizzazioni europee già esistenti, basate su un approccio business to business: sono gli operatori culturali che si confrontano e scambiano informazioni tra loro per rafforzare la capacità del settore in cui operano. I 33 riflettori della call sono quindi tutti puntati sullo scambio di esperienze degli operatori culturali. L’invito per il 2013 EAC/S18/2013 - (Scadenza: 19 marzo 2014) è attualmente chiuso Prossima pubblicazione call: luglio 2016 Scadenza: 5 ottobre 2016 Piattaforme europee Questa misura offre supporto alle piattaforme culturali che mirano a: promuovere lo sviluppo dei talenti emergenti e incentivare la mobilità transnazionale degli operatori culturali e creativi e la circolazione delle opere; contribuire ad aumentare il prestigio e la visibilità degli artisti e dei creatori impegnati in termini di programmazione europea, attraverso attività di comunicazione; creare un marchio di qualità europeo. A differenza dei network, le piattaforme prevedono un approccio business to consumers: i riflettori della call sono, quindi, puntati sulla visibilità degli artisti e dei creatori, soprattutto quelli emergenti, che rappresentano la cultura europea. Prossima pubblicazione call: dicembre 2014 Scadenza: febbraio 2015 Progetti di traduzione letteraria Obiettivi: questa linea di finanziamento offre supporto ai progetti di traduzione letteraria che promuovano la diversità culturale e linguistica nell’Unione e in altri Paesi che partecipano al sottoprogramma Cultura. Le priorità sono: sostenere la circolazione e la promozione della letteratura europea, tra cui l’uso appropriato delle tecnologie digitali; incoraggiare la traduzione e la promozione nel lungo termine di una letteratura europea di elevata qualità. Una priorità ulteriore di questa misura di sostegno sarà elevare il profilo dei traduttori. A tal fine, in ogni opera tradotta l’editore dovrà includere una biografia del traduttore. I progetti finanziabili riguardano esclusivamente la traduzione di almeno 3 opere di narrativa sia in formato cartaceo, sia elettronico e prevedono due categorie: categoria 1: progetti biennali; categoria 2: accordo quadro di partenariato. Candidati ammissibili: tutte le case editrici e i gruppi editoriali legalmente riconosciuti in uno dei paesi partecipanti al Programma Europa Creativa da almeno due anni. Le persone fisiche non sono ammissibili. Prossima pubblicazione call: novembre 2014 Scadenza: febbraio 2015 SOTTO-PROGRAMMA MEDIA Il sottoprogramma MEDIA supporta finanziariamente le industrie cinematografiche e audiovisive dell'UE nello sviluppo, distribuzione e promozione del loro lavoro. Aiuta ad avviare progetti di dimensione europea e ad incrementare l’utilizzo delle nuove tecnologie; consente ai film europei e alle opere audiovisive di trovare mercati oltre i confini nazionali ed europei; finanzia programmi di formazione e di sviluppo. Inviti a presentare proposte nell’ambito del sottoprogramma Media Sostegno alla distribuzione transnazionale di film europei – Programma “Cinema Selective”. Invito a presentare proposte EAC/S22/2013. Scadenza: 2 luglio 2014 Sostegno ai festival del cinema. Invito a presentare proposte EAC/S23/2013 Scadenza: 4 luglio 2014 (per attività tra 1 novembre 2014 e 30 aprile 2015) Sostegno alla distribuzione online. Invito a presentare proposte EACEA 16/2014 Scadenza: 11 luglio 2014 Sostegno alla distribuzione di film europei non nazionali Sistema "Cinema Automatic". Invito a presentare proposte EAC/S80/2013 – Scadenze: 31 luglio 2015 (Reinvestimenti) Sostegno alla distribuzione di film europei non nazionali – Sistema "Agenti di vendita". Invito a presentare proposte EAC/S21/2013. Scadenze: 1° marzo 2016 (Reinvestimenti). Media 2007 — Sviluppo, distribuzione, promozione e formazione (2007-2013) Sostegno alla distribuzione transnazionale di film europei. Sistema di sostegno «automatico» 2013. Invito a presentare proposte EACEA/25/2012 Scadenza: 1° ottobre 2014 (reinvestimento). Per ulteriori informazioni e modulistica: Sottoprogramma Cultura: http://ec.europa.eu/culture/news/20131210-ce-calls_en.htm 34 Sottoprogramma Media: http://ec.europa.eu/culture/news/20131210-ce-calls_en.htm La presentazione delle proposte è esclusivamente elettronica accedendo all’apposito portale: http://ec.europa.eu/education/participants/portal/desktop/en/home.html ISTRUZIONE, FORMAZIONE, GIOVENTU’ E SPORT Programma di riferimento: Erasmus + Erasmus+ è il nuovo programma dell'UE per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport per il periodo 2014-2020 che raggruppa i programmi dell'UE già esistenti in questi settori: Apprendimento permanente (Erasmus, Leonardo da Vinci, Comenius, Grundtvig) e Gioventù in Azione, più i cinque programmi di cooperazione internazionale nel settore dell’istruzione superiore, Erasmus Mundus, Tempus, Alfa, Edulink e il programma di cooperazione bilaterale con i Paesi industrializzati. omprende anche azioni nel nuovo settore di competenza europea, lo sport. Obiettivi del Programma: il nuovo programma integrato sui propone di contribuire agli obiettivi della strategia Europa 2020 e del quadro strategico per l'istruzione e la formazione 2020 (ET2020), al quadro rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù (20102018), allo sviluppo sostenibile dei paesi terzi nel settore dell’istruzione superiore e allo sviluppo della dimensione europea dello sport. In particolare, esso si propone di contribuire a raggiungere i seguenti obiettivi principali di Europa 2020: riduzione dei tassi di abbandono scolastico; aumento del numero di studenti di età compresa fra i 30 e i 34 anni che abbiano completato il livello terziario di istruzione. Tra gli obiettivi specifici: promuovere la partecipazione dei giovani alla società; migliorare l'occupazione dei giovani e aprire loro nuove opportunità, aiutandoli ad acquisire competenze aggiuntive attraverso lo studio e la formazione all'estero; innalzare la qualità dell'insegnamento in Europa e oltre. Struttura del Programma: il programma è incentrato su tre attività chiave, trasversali a diversi settori: Attività chiave 1 – Mobilità individuale a fini di apprendimento (KA 1) Questa azione chiave supporta: - Mobilità degli giovani, insegnanti, professori, formatori, giovani lavoratori, personale di istituzioni allievi e del personale: opportunità per studenti, allievi, volontari, formative e di organizzazioni appartenenti alla società civile, di intraprendere un’esperienza di apprendimento in un paese straniero fino ad una durata di un anno. - Borse di studio congiunte: borse di studio attribuite ai migliori studenti di master che offrono la possibilità di prendere parte a programmi internazionali e integrati di studio di livello superiore organizzati da consorzi universitari. Attività chiave 2 – Cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche (KA 2) Questa comprende: - Partenariati strategici transnazionali volti a sviluppare iniziative che affrontano uno o più settori della formazione, dell'istruzione e della gioventù e a promuovere l'innovazione, lo scambio di esperienze e di know-how tra i diversi tipi di organizzazioni coinvolte nell'istruzione, formazione e gioventù o in altri settori pertinenti. - Nuovi partenariati innovativi, le cosiddette “Alleanze per la conoscenza” (“Knowledge Alliances”), e le “Alleanze per le abilità settoriali” (Sector Skills Alliances) che costituiranno sinergie tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro consentendo agli istituti d’istruzione superiore, ai formatori e alle imprese di incentivare l’innovazione e lo spirito imprenditoriale nonché di elaborare nuovi programmi e qualifiche per colmare le lacune a livello delle abilità. - Progetti di rafforzamento delle capacità, a sostegno della cooperazione con i paesi 35 partner, nei settori dell'istruzione superiore e della gioventù. - Piattaforme di supporto informatico, come eTwinning (gemellaggi elettronici fra scuole), la piattaforma europea per la formazione continua (EPALE) e il Portale Europeo per i Giovani, che offrono spazi di collaborazione virtuali,. Attività chiave 3 - Riforma delle politiche (KA 3) Questa misura finanzia incontri fra giovani e decisori politici nel settore delle politiche giovanili. Alle 3 azioni chiave si aggiungono: - Iniziativa Jean Monnet Questa misura finanzia studi e docenze sull’Unione Europea, e dialogo fra accademici e decisori politici europei. - Azioni nel settore dello sport - In tale ambito il programma si concentra su progetti transnazionali volti a sostenere gli sport amatoriali e ad affrontare le sfide transfrontaliere quali le partite truccate, il doping, la violenza e il razzismo, nonché a promuovere il buon governo, la parità di genere, l’inclusione. Il Programma Erasmus+ 20142020 è gestito dalla Commissione europea, DG Istruzione e Cultura, con l’assistenza dell’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA) e delle Agenzie nazionali dei diversi paesi partecipanti. Per l’implementazione operativa dei Programmi settoriali in Italia e la gestione delle azioni decentrate, le Autorità nazionali hanno congiuntamente affidato la gestione dei Sottoprogrammi a tre Agenzie nazionali: Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE http://www.indire.it/ Agenzia nazionale Erasmus+ ISFOL - http://www.isfol.it/ Agenzia nazionale per i Giovani http://www.agenziagiovani.it/ Budget: Il bilancio totale allocato per il periodo 20142020 è di 14,7 miliardi di euro. Finanziamenti addizionali dovrebbero venire stanziati per la mobilità nel campo dell’istruzione superiore e per la costituzione di capacità con il coinvolgimento di Paesi terzi; le negoziazioni al riguardo saranno ultimate nel corso del 2014. Nell’ambito del programma Erasmus+ si segnalano i seguenti bandi aperti: Invito a presentare proposte EAC/S11/13, pubblicato sulla GUUE C362 del 12 dicembre 2013- rettifica GUUE C 30 del 1° febbraio 2014 Il presente invito riguarda le seguenti azioni: Azione chiave 1 - Mobilità individuale ai fini dell'apprendimento: mobilità individuale nel settore dell'istruzione, della formazione e della gioventù diplomi di laurea magistrale congiunti eventi di ampia portata legati al Servizio volontario europeo. Azione chiave 2/ Cooperazione per l'innovazione e lo scambio di buone prassi: partenariati strategici nel settore dell'istruzione, della formazione e della gioventù alleanze per la conoscenza alleanze per le abilità settoriali rafforzamento delle capacità nel settore della gioventù. Azione chiave 3-Sostegno alla riforma delle politiche: dialogo strutturato: incontro tra i giovani e i responsabili decisionali nel settore della gioventù. Attività Jean Monnet: cattedre Jean Monnet moduli Jean Monnet centri di eccellenza Jean Monnet sostegno Jean Monnet alle istituzioni e alle associazioni reti Jean Monnet progetti Jean Monnet. Sport: partenariati di collaborazione nel settore dello sport eventi sportivi a livello europeo senza scopo di lucro. Candidati ammissibili: organismi pubblici o privati operanti nei settori dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport. I gruppi di giovani attivi nel settore del lavoro giovanile, ma non necessariamente in un'organizzazione giovanile, possono inoltre presentare domanda di finanziamento sia per la mobilità ai fini dell'apprendimento dei giovani e dei giovani lavoratori sia per i partenariati strategici nel settore della gioventù. Per ciascuna azione, sono ammissibili organismi ben 36 specificati, indicati nella "Guida al Programma". Finanziamento e durata dei progetti: il bilancio totale destinato al presente invito a presentare proposte è stimato in 1 507,3 milioni di EUR, così suddivisi:Istruzione e formazione: 1 305,3 milioni di EUR; Gioventù: 174,2 milioni di EUR; Jean Monnet: 11,2 milioni di EUR; Sport: 16,6 milioni di EUR. L'entità delle sovvenzioni concesse e la durata dei progetti variano a seconda di fattori quali il tipo di progetto e il numero di partner partecipanti. Scadenze: Azione chiave 1 Mobilità individuale esclusivamente nel settore della gioventù: 1° ottobre 2014. Azione chiave 2 Partenariati strategici esclusivamente nel settore della gioventù: 1° ottobre 2014. Rafforzamento delle capacità nel settore della gioventù: 2 settembre 2014. Azione chiave 3: Incontro tra i giovani e i responsabili decisionali nel settore della gioventù: 1° ottobre 2014. Azioni nel settore dello sport: Partenariati di collaborazione nel settore dello sport: 15 maggio 2014. Eventi sportivi a livello europeo senza scopo di lucro: 15 maggio 2014. Le condizioni dettagliate del presente invito a presentare proposte, comprese le priorità, sono disponibili nella guida del programma Erasmus+ che costituisce parte integrante dell’invito stesso. Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/index_it.htm La guida al Programma: http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/documents/erasmus-plus-programme-guide_en.pdf http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/documents/erasmus-plus-programme-guide_it.pdf (versione italiana) Invito a presentare proposte EACEA/10/14 - Azione chiave 3: Sostegno alle riforme delle politiche Iniziative emergenti. Sperimentazioni di politiche europee nel campo dell'istruzione, della formazione e della gioventù: cooperazione transnazionale per l'attuazione di politiche innovative condotte da autorità pubbliche ad alto livello, pubblicato sulla GUUE C51 del 22 febbraio 2014 Obiettivo generale: incoraggiare la valutazione dell'impatto sistemico di misure politiche innovative attraverso prove sul campo, al fine di migliorare l'efficacia e l'efficienza dei sistemi di istruzione e formazione e delle politiche giovanili. Temi prioritari: valutazione di abilità trasversali nell'istruzione primaria e secondaria; esperienze imprenditoriali pratiche a scuola; cooperazione in materia di metodi innovativi per un riconoscimento accademico transfrontaliero rapido e omogeneo a livello di istruzione superiore; riduzione del numero degli adulti poco qualificati; incoraggiare lo sviluppo e l'internazionalizzazione del volontariato giovanile (IT 22.2.2014 GUUE C 51/17) La durata del progetto deve essere compresa tra 24 e 36 mesi. Le attività devono essere avviate tra il 1° dicembre 2014 e il 1° marzo 2015. Candidati ammissibili: a) autorità pubbliche (Ministero o equivalente) responsabili per l’istruzione, la formazione o la gioventù al massimo livello nel contesto nazionale o regionale pertinente oppure autorità pubbliche di massimo livello responsabili per settori diversi dall’istruzione, dalla formazione e dalla gioventù (ad esempio occupazione, finanza, affari sociali, sanità, ecc.) qualora posseggano una competenza specifica nel settore in cui la sperimentazione deve essere effettuata. Le autorità pubbliche possono delegare la loro rappresentanza ad altre organizzazioni pubbliche o private, nonché ad associazioni di autorità pubbliche oppure a reti legalmente costituite; b) organizzazioni o istituzioni pubbliche o private attive nel campo dell’istruzione, della formazione o della gioventù; c) organizzazioni o istituzioni pubbliche o private che svolgono attività legate all’istruzione, alla formazione e/o alla gioventù in altri settori socioeconomici (p. es. centri di riconoscimento, camere di commercio, organizzazioni commerciali, organizzazioni culturali, 37 organismi di valutazione, organismi di valutazione, organismi di ricerca). Il requisito minimo di composizione di un partenariato per il presente invito è di 4 persone giuridiche che rappresentino 3 Paesi ammissibili. Finanziamento: 10 Milioni di EUR così suddivisi: Istruzione e formazione: 8 Milioni di EUR; Gioventù: 2 Milioni di EUR). La sovvenzione massima per progetto sarà di 2 Mio EUR; il contributo finanziario dell'UE non può superare il 75 % del totale dei costi ammissibili. Scadenze: 20 maggio 2014: per le proposte preliminari; 2 ottobre 2014 per le proposte complete. Per ulteriori informazioni e modulistica: http://eacea.ec.europa.eu/erasmus-plus/funding/prospective-initiatives-eacea-102014_en SALUTE & CONSUMATORI Programma di riferimento: Terzo programma d’azione dell’Unione in materia di salute (2014-2020) Invito a presentare proposte HP-PJ-2014 pubblicato sulla GUCE/GUUE C 171/10 del 06/06/2014 Quest’invito consta delle seguenti parti: - un invito a presentare proposte per l’aggiudicazione di un contributo finanziario ad azioni specifiche sotto forma di sovvenzioni di progetti; - un invito a presentare proposte per l’aggiudicazione di un contributo finanziario al funzionamento di organismi non governativi (sovvenzioni di funzionamento). Obiettivi: integrare, sostenere e aggiungere valore alle politiche degli Stati membri per migliorare la salute dei cittadini e ridurre le disuguaglianze fra gli stessi, promuovendo la salute, incoraggiando l’innovazione in ambito sanitario, accrescendo la sostenibilità dei sistemi sanitari e proteggendo i cittadini dalle gravi minacce sanitarie transfrontaliere. Azioni: Saranno finanziate le seguenti azioni del programma di lavoro 2014: PRIORITÀ TEMATICA 1: Promuovere la salute, prevenire le malattie e incoraggiare ambienti favorevoli a stili di vita sani tenendo conto del principio "la salute in tutte le politiche". Tale priorità è a sua volta così suddivisa: 1.1. Fare uso del potenziale di innovazione per la prevenzione e la gestione delle principali malattie croniche (diabete, malattie cardiovascolari ...) 1.2. Promuovere una diagnosi precoce e lo screening delle malattie croniche che si possono prevenire 1.3. Sviluppare approcci innovativi per promuovere il reinserimento professionale di persone con malattie croniche e migliorare la loro occupabilità. (Sarà finanziato un solo progetto). PRIORITÀ TEMATICA 2: Proteggere i cittadini dalle gravi minacce sanitarie transfrontaliere Per questa priorità tematica non sono previste azioni PRIORITÀ TEMATICA 3. Contribuire alla realizzazione di sistemi sanitari innovativi, efficienti e sostenibili. Tale priorità è a sua volta così suddivisa: 3.1. Sostenere azioni in aree collegate all’adesione alla cura, alla fragilità e alle cure integrate e alle condizioni multi-croniche . 3.2. Sostegno finanziario per dati statistici nell’area dei prezzi dei prodotti medicinali negli Stati membri (sarà finanziato un solo progetto) 3.3. Verso un sistema sostenibile di monitoraggio e di reporting della salute (sarà finanziato un solo progetto). PRIORITÀ TEMATICA 4. Facilitare l'accesso a un'assistenza sanitaria migliore e più sicura per i cittadini. 4.1. Infezioni associate all'assistenza sanitaria Prevenzione e controllo nelle case di cura e strutture di lungo degenza (sarà finanziato un solo progetto). I progetti devono avere una durata massima di 3 anni e devono essere presentati da partenariati comprendenti organismi reciprocamente indipendenti di tre diversi Stati partecipanti. Candidati ammissibili: possono presentare proposte progettuali le persone giuridiche legalmente costituite, le autorità pubbliche, gli enti del settore pubblico (in particolare istituzioni di ricerca e 38 sanitarie, università e istituti di istruzione superiore). Finanziamento: Il budget a disposizione del bando è di € 12.300.000 per i progetti e di € 4.650.000 per le sovvenzioni di funzionamento. Priorità tematica 1.1: importo indicativo: 2.500.000 EUR Priorità tematica 1.2: importo indicativo: 1.500.000 EUR Priorità tematica 1.3: importo indicativo: 1.000.000 EUR Priorità tematica 3.1: importo indicativo: 3.000.000 EUR Priorità tematica 3.2: importo indicativo: 300.000 EUR Priorità tematica 3.3: importo indicativo: 3.500.000 EUR Priorità tematica 4.1: importo indicativo: 500.000 EUR Il contributo comunitario di norma copre fino al 60% dei costi ammissibili di un’azione o dei costi previsti per il funzionamento di un ente (nel caso di sovvenzioni di funzionamento); può arrivare fio all’80% dei costi ammissibili in casi di utilità eccezionale (come definiti nell’allegato VII della decisione relativa al programma di lavoro). Scadenza: 25 settembre 2014 Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/3hp/calls/hp-pj-2014.html (Portale dei Partecipanti) http://ec.europa.eu/chafea/ Sito web dell’Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute e la sicurezza alimentare (Chafea) RICERCA & SVILUPPO TECNOLOGICO Programma di riferimento: Orizzonte 2020: programma quadro di ricerca e innovazione Obiettivi generali: Horizon 2020 è il nuovo Programma del sistema di finanziamento integrato destinato alle attività di ricerca della Commissione europea, compito che, nella vecchia programmazione, spettava al VII Programma Quadro, al Programma Quadro per la Competitività e l'Innovazione (CIP) e all'Istituto Europeo per l'Innovazione e la Tecnologia (EIT). Il nuovo Programma supporterà l'UE nelle sfide globali fornendo a ricercatori e innovatori gli strumenti necessari alla realizzazione dei propri progetti e delle proprie idee. Orizzonte 2020 deve svolgere un effetto moltiplicatore cercando di portare al 3% la percentuale del PIL destinata alla ricerca in Europa, obiettivo che i Paesi membri dell’UE si sono prefissati già parecchio tempo fa. Struttura del Programma/Azioni e obiettivi specifici: La struttura di Horizon 2020 è composta da tre Pilastri (Eccellenza scientifica, Leadership industriale, Sfide della società) e da cinque Programmi trasversali. Excellent Science L’obiettivo del pilastro “Eccellenza Scientifica” è di incrementare la qualità della base scientifica europea, sostenendo le migliori idee, sviluppando talenti in Europa, fornendo ai ricercatori l'accesso alle migliori infrastrutture di ricerca e rendendo l'Europa un luogo attraente per i migliori ricercatori del mondo. Si articola in quattro programmi: European Research Council: sostiene gli individui più talentuosi e creativi e le loro equipe nello svolgere ricerche di frontiera di altissima qualità; Tecnologie future ed emergenti: finanzia la ricerca collaborativa per aprire nuovi 39 promettenti campi di ricerca e di innovazione; Azioni Marie Sklodowska Curie: offre ai ricercatori eccellenti opportunità di formazione e di carriera mediante sostenendo la mobilità; Infrastrutture di Ricerca: garantisce che l'Europa disponga di infrastrutture di ricerca (comprese le infrastrutture elettroniche in rete) di livello mondiale accessibili a tutti i ricercatori in Europa e in altri Paesi. Competitive Industries Il secondo Pilastro di Horizon 2020 (Leadership Industriale) intende fare dell'Europa un luogo più attraente per investire nella ricerca e nell'innovazione (compresa l'innovazione ecologica), promuovendo attività strutturate dalle aziende. Si propone di portare grandi investimenti in tecnologie industriali essenziali, incentivare il potenziale di crescita delle aziende europee fornendo loro livelli adeguati di finanziamento e aiutare le PMI innovative a trasformarsi in imprese leader a livello mondiale. Si articola in tre Programmi: Leadership nelle tecnologie abilitanti e industriali: fornisce un sostegno mirato alla ricerca, allo sviluppo e alla dimostrazione delle seguenti priorità: ICT ,Nanotecnologie, materiali avanzati, biotecnologie, fabbricazione e trasformazione avanzate, Tecnologia Spaziale. Accesso al capitale di rischio: mira a superare i disavanzi della disponibilità di crediti e fondi per il settore R&S, le imprese e i progetti innovativi in tutte le fasi di sviluppo. Congiuntamente agli strumenti di finanza di rischio nel Programma per la competitività delle imprese (COSME), nasce con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di capitale di rischio a livello europeo. L'innovazione nelle PMI: promuove tutte le forme di innovazione nelle PMI, con un interesse specifico per quelle dotate del potenziale di crescita suscettibile di internazionalizzazione sul mercato unico e oltre. Nella attività non si prevede ricerca ma finanziamenti per azioni di supporto alla ricerca. Societal Challenge Questo pilastro (Sfide della società) rispecchia le priorità strategiche della strategia Europa 2020 e affronta grandi preoccupazioni condivise dai cittadini europei e di altri Paesi. Un approccio incentrato sulle sfide riunisce risorse e conoscenze provenienti da una molteplicità di settori, tecnologie e discipline, fra cui le scienze sociali e umanistiche. Si intendono coprire attività che spaziano dalla ricerca alla commercializzazione, incentrandosi su quelle connesse all'innovazione, quali i progetti pilota, la dimostrazione, i banchi di prova e il sostegno agli appalti pubblici e all'adozione commerciale. Si istituiranno collegamenti con le attività dei partenariati europei per l'innovazione. Il finanziamento è incentrato sui seguenti Programmi: Salute, cambiamento demografico e benessere; Sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile e bioeconomia; Energia sicura, pulita ed efficiente; Trasporto intelligente, integrato e pulito; Azioni per il clima, l'efficienza delle risorse e delle materie prime; Europa in un mondo in fase di cambiamento; Società sicure innovative, sicure e inclusive. PROGRAMMI TRASVERSALI 1. Spreading excellence and widening participation L'obiettivo specifico è quello di sfruttare appieno il potenziale di talenti esistenti in Europa e assicurare che i benefici di un'economia basata sull'innovazione siano massimizzati e distribuiti ampiamente attraverso l'Unione secondo il principio dell'eccellenza. 2. Science with and for society L’obiettivo specifico è quello di instaurare una cooperazione efficace tra scienza e società, assumere nuovi talenti per la scienza e associare l'eccellenza scientifica alla sensibilizzazione e alla responsabilità sociale. 3. Non-nuclear direct actions of the JR - Le attività del Joint Research Centre costituiscono parte integrante di Horizon 2020 al fine di fornire un sostegno solido e documentato alle politiche dell'Unione, tenendo in considerazione le esigenze dei consumatori, integrate da attività orientate al futuro 4. European Institute of Innovation and Technology (EIT) L'Istituto europeo di innovazione e tecnologia svolge un ruolo di primo piano poiché riunisce ricerca, innovazione e istruzione superiore d'eccellenza, integrando in tal modo il triangolo della conoscenza. L'EIT si avvale principalmente delle KICs comunità di conoscenza e innovazione. Esso garantisce inoltre la condivisione delle esperienze tra le KICs e al di là di esse, grazie a una diffusione 40 mirata e a misure di scambio delle conoscenze, promuovendo in tal modo una più rapida diffusione dei modelli innovativi nell'Unione. 5. Euratom L'obiettivo generale del programma Euratom è lo svolgimento di attività di ricerca e formazione nel settore nucleare, con particolare attenzione al costante miglioramento della sicurezza nucleare e della radioprotezione, soprattutto per contribuire potenzialmente alla decarbonizzazione a lungo termine del sistema dell'energia in modo sicuro ed efficiente. Finanziamenti: Il budget stanziato per Horizon 2020 (compreso il programma per la ricerca nucleare Euratom) per l’intero periodo 2014/2020 è di 70.2 miliardi di € a prezzi costanti / 78,6 miliardi di € a prezzi correnti. Budget disponibile per i 3 pilastri: Pilastro Eccellenza scientifica: € 22.274 milioni, 31,73% del budget totale di Horizon 2020 Leadership Industriale: € 15.507 milioni, 22,09% del budget totale di Horizon 2020 Sfide della società: € 27.048,06 milioni, 38,53% del budget totale di Horizon 2020 Inviti a presentare proposte L’11 dicembre 2013 sono stati lanciati i primi bandi 2014-2015 relativi al nuovo programma quadro per la ricerca e l’innovazione “HORIZON 2020”. Rif. (GUCE/GUUE C 361/9 del 11/12/2013). Si tratta di oltre 60 bandi che coprono tutti e tre i pilastri in cui è strutturato “HORIZON 2020” – Eccellenza scientifica, Leadership industriale, Sfide della società – e per i quali sono stati stanziati complessivamente circa 15 miliardi di euro per il biennio. Altri seguiranno nel corso dell’anno. I primi bandi per il 2014 assorbono una buona fetta di queste risorse, ovvero 7,8 miliardi di euro così distribuiti: al pilastro "Eccellenza scientifica" sono stati assegnati 3 miliardi di euro, di cui circa 1,7 miliardi di euro dal Consiglio europeo della ricerca per sostenere ricercatori di alto livello e 800 milioni di euro per le borse di ricerca Marie Sklodowska-Curie rivolte ai giovani ricercatori. Per il pilastro "Leadership industriale" sono messi a disposizione 1,8 miliardi di euro per sostenere la leadership industriale europea in settori chiave come le TIC, le nanotecnologie, la robotica, le biotecnologie e la ricerca spaziale. al pilastro "Sfide della società" vanno 2,8 miliardi di euro per sostenere progetti innovativi nel quadro delle sette aree prioritarie agricoltura, ricerca marittima e bioeconomia; energia; trasporti; azione per il clima, ambiente, efficienza sotto il profilo delle risorse e materie prime; società innovative e inclusive; sicurezza. Beneficiari - Qualsiasi impresa, università, centro di ricerca o qualsiasi altro soggetto giuridico, stabilito in uno Stato membro, in un paese associato o in un paese terzo, può partecipare ad un'azione indiretta a condizione che soddisfi le condizioni minime di partecipazione. Devono partecipare almeno 3 soggetti giuridici, ognuno dei quali dev'essere stabilito in uno Stato membro o in un paese associato. In nessun caso, 2 di questi soggetti giuridici possono essere stabiliti nello stesso Stato membro o paese associato. Tutti e 3 i soggetti giuridici devono essere indipendenti l'uno dall'altro. ULTERIORI INFORMAZIONI E MODULISTICA Con la pubblicazione dei bandi, la Commissione europea ha messo online una nuova versione del Portale dei Partecipanti, sito web di riferimento per le opportunità di HORIZON 2020. Su questo portale è possibile accedere a pagine dedicate a ciascuno dei bandi pubblicati, per conoscerne il contenuto e la scadenza, reperire i workprogramme e tutta la documentazione necessaria per preparare le candidature, avere informazioni sulla modalità online di presentazione delle proposte. http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/home.html Punti di contatto nazionali La rete dei Punti di Contatto Nazionale (National Contact Point -NCP) è una struttura riconosciuta dalla Commissione europea, chiamata a fornire informazione e assistenza sui vari aspetti relativi ai programmi UE di RSTI ed è presente in tutti i 28 Stati Membri, Paesi associati ad Horizon 2020 e Paesi terzi. Il ruolo degli NCP è di cruciale importanza nella diffusione delle informazioni e nell’assistenza intersettoriale e transnazionale ai proponenti dei progetti europei. APRE(Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea) ospita tutti i Punti di Contatto Nazionale (NCP) di Horizon 2020 in Italia. http://www.apre.it/ricerca-europea/horizon-2020/ncp/ I bandi sul sito dell’APRE:http://www.apre.it/ricerca-europea/horizon-2020/bandi/ 41 Tra le fonti on-line: Portale Europa - Sito ufficiale dell’Unione europea http://europa.eu/ Sito web Commissione europea http://ec.europa.eu/ Sito web Commissione europea - Rappresentanza in Italia http://ec.europa.eu/italia/ Sito web Parlamento europeo http://www.europarl.europa.eu/ Sito web Ufficio di Informazione del Parlamento europeo per l’Italia http://www.europarl.it/ Sito web Dipartimento per le Politiche europee (Presidenza del Consiglio dei Ministri) http://www.politicheeuropee.it/ Europa Regioni – AICCRE – Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa www.aiccre.it Sito web Ansa Europa 2013 www.ansa.it/europa Portale europeo per i giovani http://europa.eu/youth 42 Chi siamo http://www.europedirectfrosinone.it EUROPE DIRECT FROSINONE è un centro di informazione e comunicazione europea la cui missione è quella di agire da intermediario tra l’UE ed i cittadini a livello locale attraverso una capillare diffusione delle politiche comunitarie nel territorio provinciale. Ospitato dall’Amministrazione Provinciale di Frosinone, il centro appartiene ad una rete coordinata dalla Commissione europea che conta 50 strutture in Italia, distribuite in maniera uniforme in tutte le regioni, e circa 500 in tutto il territorio dell’Unione europea. La rete Europe Direct http://europa.eu/europedirect/ Il numero verde unico Europe Direct: 00 800 67 89 10 11 Cosa offre Tre sono gli elementi essenziali della mission attribuita dalla Commissione ai propri centri Europe Direct: - consentire ai cittadini ed alle istituzioni pubbliche e private di ottenere informazioni, consulenza, assistenza e risposte a domande sulle Istituzioni, la legislazione, le politiche, i programmi e le opportunità (di finanziamento, studio, lavoro, ecc) offerte dall’UE; - promuovere attivamente il dibattito locale sull’Unione europea e le sue politiche; - consentire alle istituzioni europee di migliorare la diffusione di informazioni adattate alle necessità locali e, al tempo stesso, offrire ai cittadini l’opportunità di comunicare con le istituzioni in forma di domande, pareri e suggerimenti . I Come agisce ritenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso: I centri Europe Direct offrono ai propri utenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso: - i propri sportelli che garantiscono, oltre al servizio domanda-risposta, un accesso telefonico gratuito al call center Europe Direct (00 800 67 89 10 11), la consultazione gratuita dei siti Internet di interesse comunitario, il reperimento di bandi comunitari a richiesta e di una vasta gamma di pubblicazioni, opuscoli e guide gratuiti; - i propri siti Internet; - l’organizzazione nel territorio di conferenze, seminari, info day ed iniziative di vario genere di interesse comunitario; - la realizzazione e la diffusione di una newsletter di informazione comunitaria e di altri prodotti di informazione. La rete Europe Direct collabora con altri vettori di informazione comunitaria, tra cui le numerose reti di informazione specializzate sull’UE. I centri Europe Direct italiani sono coordinati dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia. Via IV Novembre, 149 – 00187 Roma http://ec.europa.eu/italia/ 43
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