2014 Europe Direct Frosinone - Piazza Gramsci, 13 – 03100 Frosinone [email protected] – sito web: www.europedirectfrosinone.it – tel. 0775 826214 – e-mail: n. 6 – Luglio 2014 Sommario Questo mese…in primo piano Al via il semestre italiano di presidenza italiana del Consiglio UE………………. pag. 2 Il nuovo corso delle Istituzioni europee: le nomine………………………………….pag. 6 NOTIZIE FLASH DALL’UE..........................................................................................pag. 9 Cultura, istruzione & Gioventù - Erasmus in cifre: un altro anno da record Fiscalità & Unione doganale/Statistiche, Audit interno & Lotta antifrode – Frode ai fondi UE: il punto della Commissione Imprese/ Ricerca& Innovazione - Dall’UE fondi per sovvenzioni a imprese e premi all’innovazione Politica regionale - Politica di coesione 2014 – 2020: gli investimenti prioritari in relazione della Commissione ORIENTAMENTI POLITICI & LEGISLAZIONE.........................................................pag. 12 Ambiente - Verso un’economia a “rifiuti zero”: proposte della Commissione per obiettivi di riciclaggio più ambiziosi Imprese & Industria - Green Economy: un piano d’azione “verde” per le PMI europee Mercato interno/Tutela dei consumatori - Gioco d’azzardo on line: raccomandazione della Commissione per tutelare i consumatori Mercato interno & Servizi – Conti bancari per tutti e meno cari: via libera del Consiglio alla direttiva UE Occupazione & Affari sociali – YEI: adottato il Programma operativo per l’Italia Salute pubblica: Un logo europeo per i medicinali on line L’ANGOLO DELLE CONSULTAZIONI.....................................................................pag. 16 Consultazione pubblica sulla qualità dell’acqua potabile nell’UE Scadenza: 23 settembre 2014 Consultazione pubblica sulla revisione degli orientamenti della Commissione per le valutazioni d’impatto Scadenza: 30 settembre 2014 Consultazione pubblica sugli orientamenti della Commissione per la consultazione delle parti interessate Scadenza: 30 settembre 2014 Consultazione pubblica sulla dimensione urbana delle politiche dell’Unione – principali caratteristiche dell’Agenda urbana dell’UE Scadenza: 26 settembre 2014 Consultazione pubblica sulla strategia dell’UE per la regione alpina Scadenza: 15 ottobre 2014 Consultazione pubblica sull’eventuale estensione dell’indicazione geografica protetta ai prodotti non agricoli Scadenza: 28 ottobre 2014 Consultazione sui prossimi sviluppi della Strategia Europa 2020 Scadenza: 31 ottobre 2014 EVENTI & INIZIATIVE………………………………………………………………….. pag. 22 Supplemento Europa Bandi pag. 28 Questo mese…in primo piano: In questo numero di ”Europamente”, eccezionalmente, abbiamo selezionato due argomenti a cui dedicare uno specifico approfondimento. All’indomani delle elezioni europee, infatti, si è aperta una fase cruciale nell’ambito di quello che è stato definito da più parti “un anno di grande cambiamento per l’Europa”. L’avvio del semestre italiano di presidenza del Consiglio dell’Unione europea, con l’impegno del nostro Paese a contribuire, nei prossimi sei mesi, all’azione dell’UE di sostegno alla ripresa, ed il processo di rinnovo delle istituzioni europee, partito con la nomina dei presidenti del Parlamento e della Commissione, sono, quindi, i temi trattati all’interno della sezione “Questo mese…in primo piano”. Al via il semestre di presidenza italiana del Consiglio UE Premessa D al 1° luglio al 31 dicembre 2014 l'Italia eserciterà - per la dodicesima volta nella storia dell'Unione la Presidenza di turno del Consiglio dell'Unione europea, subentrando alla Grecia, che ha svolto tale ruolo nei primi sei mesi dell'anno, in base a un meccanismo che prevede la rotazione semestrale secondo un ordine prestabilito. Gli Stati membri che esercitano la Presidenza semestrale collaborano a gruppi di tre chiamati "Trio", secondo un sistema introdotto dal Trattato di Lisbona: fissano obiettivi a lungo termine e preparano un programma comune che stabilisce i temi che saranno affrontati dal Consiglio in un periodo di 18 mesi. Ciascuno dei tre Paesi redige, dunque, la propria “agenda” semestrale basandosi sul programma concordato. Il nostro Paese fa parte del “Trio di presidenze” che sarà formato, in ordine di successione, da Italia, Lettonia e Lussemburgo e terrà la guida del Consiglio dal 1° luglio 2014 al 31 dicembre 2015. Detenere la Presidenza del Consiglio dell’UE costituisce un'importante opportunità per il Paese di volta in volta chiamato ad assumerla, considerato che tale incarico gli consente di accrescere la propria influenza sull'agenda politica dell'Unione e di dare nuova luce alla propria immagine a livello internazionale. L’Italia ha assunto la presidenza in un periodo particolarmente delicato, ma denso di possibilità di cambiamenti per l'Europa. La presidenza italiana coincide, infatti, con i primi sei mesi di attività del nuovo Parlamento europeo, eletto a maggio; in questo periodo è previsto, poi, il rinnovo dei più alti incarichi istituzionali nell'Ue, che includono la Commissione europea, l'Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza e lo stesso Presidente del Consiglio europeo. 2 2 luglio 2014. In plenaria a Strasburgo: passaggio di testimone tra Grecia e Italia Il 2 luglio, prima del dibattito con il Premier italiano, i neo deputati europei, riuniti in sessione plenaria a Strasburgo, hanno ascoltato il primo ministro greco Antonis Samaras (ex deputato europeo) nella sessione dedicata alla presentazione dei risultati della presidenza uscente del Consiglio. Bilancio della presidenza greca I l presidente della Commissione europea, José Manuel Barroso, ha riassunto la Presidenza greca in tre parole: "logos", "pathos" e "ethos" ed ha ringraziato il primo ministro Antonis Samaras ''per il modo in cui lui e la sua squadra hanno realizzato i loro doveri lavorando molto duramente “per scadenze rigorose”, dimostrando come uno dei Paesi più colpiti dalla crisi sia stato in grado di rivelare un impegno europeista anche per contribuire costruttivamente all’agenda europea. In una presidenza che è durata solo quattro mesi – un periodo ridotto rispetto ai consueti sei mesi a causa delle elezioni europee maggio – “la Grecia ha concluso il lavoro su 67 atti legislativi e fatto progressi in altri 15 iniziative legislative in diversi settori, con un budget minimo, di cui è stato speso non oltre il 40%", ha osservato Samaras. Significativi risultati sono stati ottenuti in tutti i settori prioritari della Presidenza greca, secondo il premier greco che ha citato i progressi sull’Unione Monetaria Europea (UEM) ed i passi in avanti compiuti verso l’unione bancaria come i traguardi più importanti raggiunti., grazie ai quali l’UE è ora meglio attrezzata per evitare o comunque affrontare al meglio eventuali crisi future. In un periodo in cui l'Unione è afflitta dalla piaga della disoccupazione, sono stati compiuti progressi sul piano dell’occupazione e della crescita, grazie alla legislazione dell'UE in materia di risorse proprie, e-business ed e-commerce, il distacco dei lavoratori, la fatturazione elettronica negli appalti pubblici e la divulgazione di informazioni non finanziarie delle imprese. Samaras ha anche elencato i risultati nel settore della gestione delle frontiere e dell’immigrazione, come la revisione della lista dei Paesi con obbligo di visto che ha permesso a cittadini di 23 Paesi di entrare nell’UE senza visto. Un grosso passo avanti, secondo Samaras, è stato dato dalle linee guida post Stoccolma con lo sviluppo di politiche efficaci di rimpatrio e sicurezza interna. La presidenza ellenica ha poi rilanciato le politiche marittime anche in chiave di crescita, energia e sicurezza. Particolare attenzione dalla Grecia è stata dedicata all’allargamento approdando ai negoziati di adesione con la Serbia ed al riconoscimento di status di candidato all’Albania. Per quanto riguarda l’adesione turca si è posto l’accento sulla questione cipriota. Rispondendo alle critiche sulla sua gestione delle questioni interne, Samaras ha auspicato che la sofferenza patita dai cittadini greci diventi presto solo un "brutto ricordo" negli anni a venire. “Abbiamo dimostrato che possiamo creare un futuro comune e che i cittadini dell’Unione possono chiedere con successo un cambiamento” ha poi affermato, esprimendo fiducia nella continuità tra la presidenza greca e quella italiana: “Siamo particolarmente lieti che ora la presidenza venga assunta dall’Italia che porterà avanti queste politiche. Il 2014 sarà ricordato come un anno di successo”. La presidenza italiana: il discorso di Renzi E’ stata poi la volta dell’Italia. Sempre nella sessione plenaria del 2 luglio il Presidente del Consiglio dei Ministri, Matteo Renzi, accompagnato dal ministro Federica Mogherini, ha presentato al 3 Parlamento europeo le linee guida che ispireranno l’azione della Presidenza italiana. Prima Renzi ha incontrato i parlamentari eletti in Italia, sottolineando come "coraggio ed orgoglio" dovranno essere le parole chiave del semestre italiano. E’ seguito, quindi, l’intervento in aula con un discorso di ampio respiro, ricco di immagini accattivanti, come quella del “selfie dell’Europa” ("Se l'Europa si facesse un selfie, sarebbe stanca e rassegnata", a sottolineare la "profonda ferita lasciata a tutti noi" dalla crisi) e di riferimenti colti, con agganci alla mitologia greca. Ha colpito particolarmente il passo in cui il nostro premier, ricordando che la grande sfida che l'Europa deve affrontare è quella di riscoprire la sua anima, la sua storia e i suoi valori, ha fatto riferimento ad una generazione nuova, presente oggi in Europa, che ha il “dovere di riscoprirsi Telemaco, di meritare l’eredità dei padri dell’Europa”. “Noi non vediamo il frutto dei nostri padri come un dono dato per sempre, ma una conquista da rinnovare ogni giorno, sapendo che non è semplicemente nella moneta che abbiamo in tasca il nostro destino: è nell’avere il diritto di chiamarsi eredi, di assicurare un futuro a questa tradizione, perché l’Europa non è solo un’espressione geografica, ma un’espressione dell’anima”. E’ stato sostanzialmente un discorso di speranza e coraggio, con l’intento d’infondere fiducia nella popolazione degli Stati membri e di sollecitare i governanti nazionali e quelli comunitari a gettare il cuore oltre l’ostacolo. La necessità di un allentamento delle misure d’austerità previste dal Patto di stabilità e di crescita è stato un aspetto particolarmente evidenziato dal presidente del Consiglio. "Adesso abbiamo la stabilità: ma stiamo chiedendo che la crescita sia un elemento fondamentale della politica europea", ha affermato per ribadire il convincimento che, pur nel rispetto delle regole che l’Unione europea si è data, il solo rigore finanziario non porta né crescita economica né posti di lavoro. Tra gli altri punti calcati da Renzi, l’attuazione di un programma comune che possa fronteggiare il fenomeno dell’immigrazione clandestina dalle coste del Maghreb ed il ripristino della collaborazione amichevole con la Gran Bretagna. Un’Europa senza il Regno Unito sarebbe meno ricca e meno se stessa. Perdere la Gran Bretagna significherebbe innescare un effetto domino di portata continentale, con pesantissime ricadute sul progetto europeo coltivato sin dal secondo dopoguerra: questo il pensiero da lui espresso a tal proposito. Successivamente è intervenuto il Presidente della commissione europea Barroso che ha accolto il programma di riforme del Presidente Renzi impegnandosi a sostenere i temi principali della presidenza italiana. La presidenza italiana: il programma “E uropa, un nuovo inizio” è il nome del documento contenente il Programma della Presidenza Italiana del Consiglio dell'Unione europea, consegnato da Matteo Renzi al Parlamento europeo prima di entrare in aula . Nelle 81 pagine che lo compongono sono illustrate, per ogni area e settore di competenza del Consiglio UE, gli indirizzi e le politiche che il Governo italiano intende perseguire nei prossimi sei mesi, con l’obiettivo dichiarato di fare ogni sforzo possibile per rivitalizzare la Strategia Europa 2020 e sostenere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva. In sintesi: Crescita e occupazione - L'Italia intende promuovere le riforme strutturali e l'innovazione nei Paesi dell'UE. L'obiettivo è favorire un "rinascimento industriale" per contrastare la disoccupazione e rilanciare la competitività, con un'attenzione particolare per le piccole imprese e la politica energetica e climatica da qui al 2030. 4 L'Italia prevede anche di promuovere gli investimenti in settori vitali come la tutela dell'ambiente, le infrastrutture e i servizi digitali. Un altro punto essenziale è lo sviluppo sostenibile, intorno al quale ruota anche l'Expo Milano 2015, il cui tema è "Nutrire il pianeta. Energia per la vita". Un'Europa più vicina ai cittadini - Per rispondere al crescente scetticismo nei confronti dell'integrazione europea, la presidenza desidera promuovere la trasparenza, la responsabilizzazione e la digitalizzazione, per garantire una valida collaborazione tra le istituzioni europee. L'Italia desidera che l'UE assuma un ruolo più attivo in settori in cui può fare la differenza, come la tutela dei diritti fondamentali e la politica di immigrazione e asilo. Viceversa, auspica che sia meno presente in ambiti che possono essere gestiti meglio a livello nazionale, regionale o locale. L'Europa sulla scena internazionale - La presidenza ritiene che la politica estera dell'UE abbia bisogno di un approccio più ampio per affrontare le sfide regionali e mondiali. Principale sfera d'intervento saranno le regioni che confinano con l'UE, in particolare il Mediterraneo. Il processo di transizione nell'Africa settentrionale e il processo di pace in Medio Oriente richiederanno un sostegno costante, ma l'Italia intende concentrarsi anche sui nuovi accordi di associazione con la Georgia, la Moldavia e l'Ucraina. All'ordine del giorno non mancheranno i negoziati commerciali, specie i colloqui con gli Stati Uniti sulla partnership transatlantica per il commercio e gli investimenti, che l’Italia s'impegna a far progredire. Per approfondimenti: Il sito della Presidenza Italiana del Consiglio dell'Unione europea : http://italia2014.eu/it/ Il programma della Presidenza italiana: http://italia2014.eu/it/news/post/il-programma-del-semestre/ Bilaterale Governo – Commissione UE Renzi e Barroso S econdo una consuetudine che si ripete all’avvio di ciascun Semestre di Presidenza, nella mattinata di venerdì 4 luglio i rappresentanti del Governo italiano, che dal primo luglio ha assunto la presidenza di turno del Consiglio, UE, hanno incontrato il collegio dei Commissari europei. Favorire un dialogo preliminare sulle finalità del programma settoriale della Presidenza italiana è stato l’obiettivo dell’incontro svoltosi a Villa Madama, che ha previsto un colloquio tra il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, e il Presidente uscente della Commissione europea, Josè Manuel Barroso, nonché confronti bilaterali tra Ministri e Commissari di riferimento. A fine mattinata c’è stata la conferenza stampa congiunta di Renzi e Barroso, che ha chiuso il bilaterale tra la Commissione europea e il Governo italiano. «Il nostro obiettivo, il grande obiettivo del semestre è quello di restituire speranza, passione ed entusiasmo ai cittadini Ue, che sono i nostri stakeholder, il motivo per cui quotidianamente lavoriamo”, ha affermato il premier Renzi, ribadendo quanto dichiarato due giorni prima al Parlamento di Strasburgo. L'Italia, ha spiegato Renzi, vivrà in questo semestre un momento molto importante e significativo quale la presentazione del progetto ufficiale di riforme dei mille giorni che partirà il 1° settembre 2014 e terminerà il 28 maggio 2017: un percorso di riforme che, come ha evidenziato il premier “ è quello di cui gli italiani sentono l'esigenza e la necessità e che più volte è stato sollecitato dalle raccomandazioni della Commissione". Nel corso del suo intervento, il Presidente del Consiglio ha voluto ricordare il conferimento al professor Joseph Halevi Hurwitz Weile presidente dell'Istituto Universitario Europeo di Firenze, della cittadinanza italiana per meriti speciali. Ha ricordato, inoltre, alcuni dei più importanti eventi istituzionali del Semestre, come la Digital Venice, il summit europeo incentrato sulle politiche dell'Agenda 5 Digitale, che si è svolto a Venezia di lì a pochi giorni (dal 7 al 12 luglio) e il summit ASEM Asia-UE, in programma ad ottobre. Il Presidente Barroso, in apertura del suo discorso, ha reso omaggio al Presidente della Repubblica Italiana, Giorgio Napolitano, e alla sua passione per l'Europa, "che è la stessa dell'Italia": una passione che dovrebbe essere alla base del lavoro tra la Commissione e i governi nazionali, perché "è sbagliato, da parte dei governi, addossare tutte le colpe su Bruxelles e Strasburgo. Al tempo stesso è un errore pensare che a Bruxelles e a Strasburgo le decisioni debbano essere prese senza considerare le questioni interne ad ogni Paese". Barroso e Renzi hanno ribadito che il rigore dei conti deve viaggiare in parallelo con l'aumento degli investimenti, fondamentali per la crescita dell'Europa e per l'aumento dei posti di lavoro. Al tempo stesso Barroso ha voluto sottolineare come lo sforzo riformista che l'Italia sta compiendo è necessario "non perché lo vuole la Commissione europea, ma perché nel ventunesimo secolo, per fronteggiare la globalizzazione, tutti gli Stati membri devono diventare più competitivi e per farlo devono mantenere anche il rigore nei conti". All'interno del Servizio Audovisual EbS della Commissione europea sono disponibili i video della visita della Commissione europea a Roma e della conferenza stampa conclusiva con il Presidente del Consiglio italiano e il Presidente della Commissione europea. http://ec.europa.eu/avservices/focus/index.cfm?sitelang=en&focusid=379 Il nuovo corso delle istituzioni europee: le nomine Al via l’ottava legislatura del Parlamento europeo. La rielezione di Schulz “A uspico che il nuovo Parlamento sia all’altezza delle aspettative dei cittadini europei che con il loro voto hanno chiesto un cambiamento” delle politiche dell’Unione”: con queste parole il presidente ad interim Gianni Pittella, in un’aula gremita dai nuovi europarlamentari e da un grande pubblico, ha inaugurato a Strasburgo i lavori dell’ottava legislatura del Parlamento europeo” nella mattinata di martedì 1° luglio. L’inaugurazione è avvenuta tra qualche polemica: gli euroscettici dell’Ukip hanno voltato le spalle all’orchestra mentre suonava l’inno alla gioia, inno dell’Unione europea. Nella stessa mattinata i neodeputati europei hanno rieletto il socialdemocratico tedesco Martin Schulz Presidente del Parlamento europeo, confermando il suo mandato per altri due anni e mezzo, fino a gennaio 2017. Schulz (che era stato il candidato del suo partito alla presidenza della Commissione) è stato eletto al primo scrutinio, a maggioranza assoluta, con 409 voti sui 612 voti espressi. Gli altri candidati erano: Sajjad Karim (ECR, UK) 101 voti; Pablo Iglesias (GUE, ES) 51 voti; Ulrike Lunacek (Verdi/ALE, AT) 51 voti. 6 La rielezione di Martin Schulz alla presidenza del Parlamento europeo è una novità assoluta nella storia dell'assemblea, da quando nel 1979 - è eletta direttamente a suffragio universale. “Prenderò molto sul serio il mio compito, perché siamo il cuore della democrazia europea, con il compito di adottare la legislazione, sorvegliandone la sua attuazione”, ha dichiarato Schulz, passando poi ad illustrare le priorità della nuova legislatura. Tra queste, ha indicato la lotta alla disoccupazione giovanile e politiche per l'immigrazione "più umane". E ancora, il completamento dell'unione bancaria, la trattativa per l'accordo Ue-Usa, la creazione di una "carta dei diritti digitali", la "giustizia per le persone e le imprese" ed "una politica energetica per essere indipendenti e per avere un giusto prezzo per le imprese". Il presidente Schulz ha rassicurato il presidente del Consiglio Matteo Renzi sul fatto che in Parlamento europeo troverà "un'ampia maggioranza" nell'interpretazione più flessibile delle regole europee sulla disciplina di bilancio. Altre nomine Nel pomeriggio il neoeletto Presidente del PE ha presieduto la seduta nella quale i deputati hanno eletto i 14 vicepresidenti. Questi, insieme al presidente e ai 5 Questori ( i deputati che si occupano delle questioni amministrative inerenti i deputati stessi) - eletti il giorno successivo - andranno a formare l'Ufficio di Presidenza (il Bureau). Con la votazione di mercoledì 2 luglio è stato approvato il numero dei deputati delle 20 commissioni parlamentari e delle 2 sottocommissioni - che riflette l'equilibrio politico del Parlamento per la nuova legislatura. L'elenco di membri di ogni commissione è stato approvato giovedì 3 luglio. Successivamente le commissioni hanno eletto i loro nuovi presidenti e vicepresidenti. Elezione dei commissari ad interim Mercoledì 16 luglio sono state approvate dal Parlamento le candidature dei quattro commissari europei designati per sostituire coloro che sono stati eletti deputati. I quattro candidati hanno ricevuto 421 voti a favore, 170 contrari e 32 astenuti, dopo essere stati ascoltati nelle commissioni parlamentari delle rispettive aree di competenza nel corso di un'audizione pubblica. Hanno iniziato il loro mandato dopo il via libera definitivo del Consiglio e resteranno in carica al termine del mandato della Commissione attuale che scade il 31 ottobre 2014. I nuovi Commissari e i rispettivi portafogli: Jyrki Katainen (Finlandia), responsabile per gli Affari economici e monetari e l'euro, sostituisce Olli Rehn. Ferdinando Nelli Feroci (Italia) responsabile per l'Industria e l'Imprenditoria, sostituisce Antonio Tajani. Martine Reicherts (Lussemburgo) responsabile per la Giustizia, i Diritti fondamentali e la Cittadinanza, sostituisce Viviane Reding. Jacek Dominik (Polonia), responsabile per programmazione finanziaria e di bilancio, sostituisce Janusz Lewandowski. "I quattro candidati porteranno la loro importante esperienza al Collegio dei Commissari" ha commentato il Presidente Barroso che ha fatto i complimenti ai quattro nominati: "Non vedo l'ora di lavorare con loro". Il prossimo Commissario italiano per l'Industria e l'Imprenditoria, Ferdinando Nelli Feroci, è stato presidente dello IAI (Istituto Affari Internazionali). E' stato rappresentante permanente d'Italia presso l'Unione europea a Bruxelles tra il 2008 e il 2013, capo di gabinetto (2006-2008) e direttore generale per l'integrazione europea (20042006) presso il Ministero degli Esteri. In precedenza aveva prestato servizio a New York presso le Nazioni Unite, ad Algeri, a Parigi e a Pechino. E' docente della School of 7 Government della LUISS e autore di numerosi articoli e saggi in materia di relazioni internazionali, affari europei e scienze politiche. Per approfondimenti: http://www.europarl.europa.eu/portal/it http://www.elections2014.eu/it/ Presidenza della Commissione: eletto Juncker C on 422 voti a favore, 250 contrari, 47 astenuti e 10 schede nulle, il 15 luglio il Parlamento europeo ha eletto Jean-Claude Juncker prossimo Presidente della Commissione europea. La maggioranza necessaria per la sua elezione era di 367 voti. Europeista convinto, il successore di José Manuel Barroso vanta una lunga esperienza politica: già Primo Ministro per 18 anni del Lussemburgo, suo Paese di nascita, è stato il primo presidente dell’Eurogruppo, incarico che ha ricoperto dal 2005 al 2013. Come candidato del partito (PPE) che ha ottenuto la maggioranza dei seggi nelle elezioni europee del 22-25 maggio, Juncker era stato nominato come candidato di maggioranza dal Consiglio europeo il 27 giugno, in seguito a una votazione formale nella quale 26 Capi di Stato e di governo avevano votato in suo favore e due contro. E’ stata la prima volta che, in base alle regole sancite nel trattato di Lisbona, il Presidente della Commissione europea è stato eletto dal Parlamento europeo, su proposta del Consiglio europeo. Il suo mandato inizierà il 1° novembre 2014 e avrà una durata di cinque anni. Nel suo intervento di fronte all’Assemblea di Strasburgo Juncker ha evidenziato le linee programmatiche che caratterizzeranno il suo mandato, indicando, come priorità principale, l’attuazione di un forte piano di investimenti per rilanciare l'occupazione e la competitività, con uno stanziamento di 300 miliardi di euro nell'arco dei prossimi tre anni. Ha dichiarato di voler far fronte al problema dell'immigrazione clandestina e dei profughi - che ha precisato “non sono problemi dell'Italia, di Cipro e Malta, sono problemi dell'Europa tutta" - con la nomina di un commissario responsabile per l’immigrazione. Nel suo programma il nuovo Presidente ha incluso i temi economici e sociali, tenendo conto anche del peso delle riforme strutturali che grava su lavoratori e pensionati. Infine, il suggerimento agli Stati membri di rispettare l'equilibrio di genere nelle loro proposte per i candidati al ruolo di Commissari e l'invito a presentare le proprie preoccupazioni o soluzioni in merito al processo d'integrazione europea. "Voglio lavorare per un'Unione che sia impegnata sul fronte della democrazia e delle riforme, che non sia onnipresente, ma che operi a favore dei cittadini e non contro di essi. Voglio lavorare per un'Unione in grado di ottenere risultati". Il Presidente eletto della Commissione invierà ora comunicazioni ufficiali ai leader degli Stati membri, invitandoli a proporre gli altri membri candidati della nuova Commissione. Gli orientamenti politici di Juncker per la prossima Commissione europea sono contenuti in un documento intitolato "Un nuovo inizio per l'Europa – il mio programma per l'occupazione, la crescita, l'equità e il cambiamento democratico". http://ec.europa.eu/about/juncker-commission/docs/pg_en.pdf 8 Notizie flash dall’UE Cultura, Istruzione & Gioventù O ltre 320 mila persone: è il numero di coloro che, nell’anno accademico 2012/2013, hanno partecipato ad Erasmus, il Programma flagship per eccellenza a livello comunitario, nato 27 anni fa. Gli ultimi dati, resi noti dalla Commissione europea lo scorso 10 luglio, registrano un vero e proprio record e un aumento del 6% a livello europeo rispetto all’anno accademico precedente. Dei quasi 270 000 studenti che hanno beneficiato di borse unionali per studiare o ricevere una formazione all'estero, 212 mila sono partiti per un periodo di studio presso un’Università straniera, mentre uno su cinque (circa 55 000), con un aumento del 16% rispetto all’anno precedente, ha optato per l’Erasmus Placement che consente di svolgere tirocini presso imprese di un altro Paese europeo. Spagna, Germania e Francia si confermano come le mete Erasmus in cifre: un altro anno da record più popolari tra gli studenti Erasmus, avendo accolto rispettivamente 40.202, 30.368 e 29.293 giovani europei. La penisola iberica resta anche la regione che ogni anno invia più studenti Erasmus e Placement in giro per l’Europa (39.249), seguita da Francia (35 311) e Germania (34 891). L’’Italia contribuisce in maniera significativa alla mobilità Erasmus, occupando il 5° posto nella classifica delle Paesi più gettonati, con 19.964 studenti stranieri ospitati nel nostro Paese. Sale invece al 4° posto per numero di studenti outgoing, ben 25.805. L’aumento delle persone in mobilità ha caratterizzato quasi tutte le nazioni. Le statistiche indicano che l’importo medio della borsa Erasmus media, destinata a coprire parte dei costi di viaggio e di soggiorno all'estero, è stato pari a 272 euro al mese, il che rappresenta un aumento del 9% rispetto all'anno precedente (250 euro). La borsa è integrata in certi Paesi da finanziamenti nazionali, regionali o istituzionali. Erasmus non è soltanto un programma di scambio di studenti: nel 2012-2013 oltre 52.600 membri del personale accademico e amministrativo hanno ricevuto finanziamenti da Erasmus per insegnare o ricevere una formazione all'estero. Importantissimo è anche il dato relativo all’aumento della mobilità del personale di impresa con sostegno Erasmus per insegnare presso istituzioni di istruzione superiore estere: ne hanno beneficiato 500 persone, più 20% rispetto all’anno precedente. Con un budget di 15 miliardi per il periodo 2014-2020, Erasmus+ (il nuovo programma dell'UE per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport per il periodo 2014-2020 che raggruppa i programmi dell'UE già esistenti in questi settori) nell'arco dei prossimi sette anni erogherà borse a 4 milioni di persone, tra cui 2 milioni di studenti dell'istruzione superiore e 300 000 membri del personale. Esso finanzierà anche 135 000 scambi di studenti e di personale tra i Paesi europei e i Paesi partner nel mondo. Il comunicato della Commissione: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-821_it.htm 9 Fiscalità &Unione doganale/ Statistiche Audit interno & Lotta antifrode Frodi ai fondi UE: il punto della Commissione I n base ai dati forniti nella relazione annuale della Commissione sulla tutela degli interessi finanziari dell'Unione, pubblicata il 17 luglio, nel 2013 le frodi ai danni del bilancio dell'Unione individuate dalle autorità nazionali sono leggermente diminuite rispetto al 2012. Si rileva che le frodi individuate nella spesa dell'UE rappresentano meno del 0,2% di tutti i fondi. La Commissione ritiene tuttavia che siano necessari maggiori sforzi, a livello nazionale, per prevenire, individuare e segnalare le frodi che colpiscono i fondi UE. Nel rapporto sono illustrate nel dettaglio le numerose iniziative intraprese dalla Commissione nel 2013 per combattere le frodi ai danni del bilancio dell'Unione. Tali misure si basano sull'intenso programma antifrode portato avanti dalla Commissione stessa negli ultimi cinque anni. “È ora che gli Stati membri facciano la loro parte e intervengano con maggiore efficacia”, ha dichiarato Algirdas Šemeta, Commissario per la Fiscalità e l'unione doganale, le statistiche, l'audit interno e la lotta antifrode, nel presentare la relazione che formula raccomandazioni dettagliate sugli aspetti ai quali le autorità nazionali dovrebbero prestare particolare attenzione in questo ambito, rivedendo i loro controlli per garantire che siano mirati e basati sull'analisi dei rischi. La relazione è consultabile al seguente indirizzo: http://ec.europa.eu/anti_fraud/about-us/reports/communities-reports/index_en.htm Imprese/ Ricerca & Innovazione Dall’UE fondi per sovvenzioni a imprese e premi all’innovazione bilancio di COSME, il programma per finanziamento alle piccole e medie imprese. Per saperne di più: il http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-851_it.htm L a Commissione europea ha messo in campo due importanti iniziative per supportare la ricerca e l'innovazione in Europa. Il 22 luglio, infatti, ha annunciato la firma di un accordo con il Fondo europeo per gli investimenti atto ad incrementare le opportunità di finanziamento per le PMI europee. Queste avranno fra breve accesso ad un importo fino a 25 miliardi di euro di finanziamenti addizionali in forma sia di garanzie sui prestiti sia di capitale grazie agli 1,3 miliardi di euro stanziati nel Contemporaneamente, la Commissione ha lanciato una nuova azione pilota dal titolo "Corsia veloce per l'innovazione" (CVI), con una dotazione di 100 milioni di EUR, ed ha annunciato cinque premi all'innovazione nell'ambito di Orizzonte 2020 che, con una dotazione di quasi 80 miliardi di euro per un periodo di sette anni, rappresenta il più ricco programma di ricerca e innovazione che l'UE abbia mai avuto. La CVI ha lo scopo di sostenere l'economia europea offrendo alle imprese e alle organizzazioni innovative sovvenzioni che permettano loro di portare fino alla fase della commercializzazione le idee migliori. I premi offrono un compenso per le innovazioni tecnologiche di elevato interesse per la società. 10 Nel comunicato, in cui è espressa grande grande soddisfazione per la notevole partecipazione ai primi bandi di Orizzonte 2020 annunciati lo scorso dicembre, è confermata la disponibilità di 7 miliardi di EUR per i bandi nell'ambito di Orizzonte 2020 nel corso del 2015. Viene, inoltre, definito il calendario per la presentazione delle proposte. Le domande per la "corsia veloce per l'innovazione” potranno essere presentate a partire dal gennaio 2015. I concorsi per i cinque premi all'innovazione cominceranno fra la fine del 2014 e l'inizio del 2015. I premi, del valore di 6 milioni di EUR nel 2015, coprono tre differenti aree tematiche di ricerca: salute (premio per la riduzione dell'uso degli antibiotici, premio per lo scanner degli alimenti), ambiente (premio per la riduzione dell'inquinamento atmosferico) e TIC (condivisione collaborativa dello spettro, premio per la trasmissione ottica). Per approfondimenti: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-849_it.htm Politica regionale Politica di coesione 2014-2020: gli investimenti prioritari in relazione della Commissione L a Commissione europea ha pubblicato, lo scorso 14 luglio, la Sesta relazione sulla coesione economica, sociale e territoriale, da cui emerge che la politica di coesione dell’UE rispetta gli obiettivi di crescita della strategia Europa 2020 creando posti di lavoro e riducendo le disparità in tutta Europa. I risultati concreti si possono evincere dagli investimenti effettuati nel periodo 2007-2013. I dati finora disponibili (fino alla fine del 2012), testimoniano la creazione di circa 600 000 nuovi posti di lavoro, il sostegno a 80 000 nuove imprese, l’accesso alla banda larga per 5 milioni di cittadini e un miglior approvvigionamento di acqua potabile per 3,3 milioni di persone. Inoltre 5,7 milioni di persone in cerca di lavoro hanno ottenuto un aiuto per accedere al mondo del lavoro, mentre altre 8,6 milioni di persone, grazie al sostegno, hanno ottenuto le qualifiche necessarie. In riferimento al prossimo periodo 2014-2020, la relazione descrive come gli investimenti saranno concentrati su settori fondamentali quali: passaggio a un’economia più ecocompatibile mediante investimenti a favore dell’efficienza energetica e delle energie rinnovabili – con una disponibilità di più di 38 miliardi di EUR - a fronte di 16,6 miliardi di EUR investiti nell’economia a basse emissioni di carbonio nel periodo 2007-2013; l’occupazione - oltre 80 miliardi di EUR saranno investiti in capitale umano mediante il Fondo sociale europeo e l’iniziativa per l’occupazione giovanile; l’inclusione sociale – in base alle nuove regole della politica di coesione, almeno il 20 % del Fondo sociale europeo sarà investito nel rafforzamento dell’inclusione sociale e nella lotta contro la povertà. le PMI - secondo i piani di spesa e gli accordi di partenariato degli Stati membri il sostegno alle piccole e medie imprese, affinché diventino più competitive, raggiungerà i 33 miliardi di EUR , registrando un aumento di quasi 10 miliardi di EUR. La Commissione sta inoltre inaugurando una nuova piattaforma aperta di dati relativi alla politica di coesione per sostenere una maggiore attenzione ai risultati, aumentare la trasparenza e favorire il dibattito sui risultati dei finanziamenti effettuati nell'ambito della politica di coesione. Gli utenti possono esaminare i dati della relazione per mezzo di una serie di mappe e grafici interattivi e possono presentare le loro osservazioni. https://cohesiondata.ec.europa.eu/ Per approfondimenti: http://ec.europa.eu/regional_policy/sources/docoffic/official/reports/cohesion6/6cr_en.pdf 11 Orientamenti politici & legislazione Ambiente Verso un’economia a “rifiuti zero”: proposte della Commissione per obiettivi di riciclaggio più ambiziosi I l 2 luglio la Commissione europea ha adottato alcune proposte intese a promuovere il riciclaggio negli Stati membri. Il conseguimento dei nuovi obiettivi in materia di rifiuti creerebbe 580 000 nuovi posti di lavoro, rendendo l'Europa più competitiva e riducendo la domanda di risorse scarse e costose. Le misure proposte, che consentirebbero peraltro di ridurre l'impatto ambientale e le emissioni di gas a effetto serra, prevedono il riciclaggio del 70% dei rifiuti urbani e dell'80% dei rifiuti di imballaggio entro il 2030 e, a partire dal 2025, il divieto di collocare in discarica i rifiuti riciclabili. Tra gli obiettivi figura anche la riduzione dei rifiuti marini e alimentari. L'innalzamento degli obiettivi in materia di rifiuti nelle direttive esistenti rientra nell'ambizioso sforzo di realizzare una transizione fondamentale da un'economia lineare a una più circolare. La nuova visione propone un modello economico diverso, dove le materie prime non vengono più estratte, utilizzate una sola volta e gettate via. In un'economia circolare i rifiuti spariscono e il riutilizzo, la riparazione e il riciclaggio diventano la norma. Prolungare l'uso produttivo dei materiali, riutilizzarli e aumentarne l'efficienza servono anche a rafforzare la competitività dell'UE sulla scena mondiale. Tale approccio è delineato in una comunicazione che spiega come l'innovazione nei mercati dei materiali riciclati, nuovi modelli imprenditoriali, la progettazione ecocompatibile e la simbiosi industriale possano permetterci di passare a una società e a un'economia a "rifiuti zero". Le proposte legislative avanzate dalla Commissione passeranno ora al vaglio del Consiglio e del Parlamento europeo. Per saperne di più: http://ec.europa.eu/news/environment/140710_it.htm http://ec.europa.eu/environment/waste/target_review.htm Imprese & Industria Green Economy: un piano d’azione “verde” per le PMI europee “P iano d’azione verde per le PMI: aiutare le PMI a trasformare le sfide ambientali in opportunità di business“: è il titolo di Comunicazione adottata il 2 luglio dalla Commissione europea. Si tratta di un documento in cui sono illustrate una serie di iniziative proposte a livello europeo e orientate alle Piccole e Medie Imprese con l’intento di aiutare queste ultime a sfruttare le opportunità offerte dal passaggio a un’economia verde, nel quale l’UE individua la chiave per una crescita sostenibile. 12 L'occupazione "verde", che implica lavorare con informazioni, tecnologie o materiali che tutelano l'ambiente, è in rapida espansione in Europa. Offre opportunità d'impiego nei seguenti settori: riciclaggio, biodiversità, isolamento per accrescere l’efficienza energetica, miglioramento della qualità dell'aria, energie rinnovabili. Nonostante la recessione, il numero di posti di lavoro in questi settori è cresciuto del 20% e si prevede che se ne possano creare altri 20 milioni da qui al 2020. Il piano delineato dalla Commissione comprende le seguenti azioni: prevedere le competenze e conoscenze che saranno necessarie in questi settori e aiutare i lavoratori ad acquisirle; spostare il carico fiscale dal lavoro all’inquinamento; incoraggiare un dibattito tra datori di lavoro e sindacati per garantire che i lavoratori ricevano un sostegno adeguato; migliorare, a livello internazionale, la condivisione delle conoscenze riguardo alla crescita dei settori verdi; fornire orientamenti alle piccole imprese per aiutarle a gestire la transizione; conformarsi alle normative ambientali e anticipare il fabbisogno di competenze. Le proposte della Commissione europea passeranno ora al vaglio del Consiglio dei ministri dell’UE e del Parlamento europeo ai fini dell'approvazione. Il comunicato della Commissione: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-766_it.htm Mercato interno & Servizi /Tutela dei Consumatori Gioco d’azzardo on line: raccomandazione della Commissione per tutelare i consumatori I l gioco d'azzardo online è un business che ha raddoppiato i profitti economici che possono derivare dal gioco d’azzardo eccessivo o compulsivo, dovrebbero essere integrati dagli Stati membri nelle proprie normative in materia. Informazioni corrette e trasparenti sui rischi, tutela dei minori e pubblicità più responsabili sono tra i provvedimenti auspicati. La raccomandazione è accompagnata da una valutazione d’impatto e da uno studio comportamentale sul gioco d’azzardo on-line e misure adeguate per la tutela dei consumatori. Gli Stati membri sono invitatati a notificare alla Commissione le misure adottate alla luce della raccomandazione 18 mesi dopo la sua pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale dell'Unione europea. La Commissione valuterà le misure da essi adottate 30 mesi dopo la pubblicazione. negli ultimi sei anni; per questo la Commissione europea ha deciso di intervenire per proteggere meglio i consumatori, soprattutto adolescenti, i più a rischio di caduta nel vortice poco regolato e controllato del gioco su internet. Con una Raccomandazione (cioè uno strumento non vincolante diretto ad orientare le politiche nazionali) adottata lo scorso 14 luglio la Commissione ha invitato i 28 Stati membri ed anche i gestori di gioco d’azzardo on-line a realizzare un livello elevato di protezione in tutta l’UE in questo settore digitale in rapida espansione. Tale raccomandazione, che costituisce uno degli elementi essenziali del piano d’azione della Commissione “Verso un quadro normativo europeo approfondito relativo al gioco d’azzardo on-line”, adottato il 23 ottobre 2012, stabilisce una serie di principi relativi ai servizi di gioco d’azzardo on-line e alla pubblicità e sponsorizzazione responsabile di questi servizi. Tali principi, che mirano a salvaguardare la salute e a ridurre al minimo gli eventuali danni Per saperne di più: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-828_it.htm http://ec.europa.eu/internal_market/gambling/initiatives/index_en.htm#recommendation 13 Mercato interno & Servizi Conti bancari per tutti e meno cari: via libera del Consiglio alla direttiva UE L o scorso 23 luglio il Consiglio Affari generali dell'Unione ha dato il via libera definitivo alla direttiva che prevede per tutti i consumatori europei, anche se sono residenti in un altro Paese, la possibilità di aprire un conto con funzionalità di base. Si tratta dell’ok definitivo giunto dopo che lo scorso 15 aprile il Parlamento Ue aveva approvato in plenaria il testo legislativo proposto nel maggio 2013 dalla Commissione Ue. La proposta dell’esecutivo UE era nata dai risultati di alcuni studi secondo i quali circa 58 milioni di consumatori europei non hanno ancora un conto corrente e, in alcune situazioni, non sono in grado di aprire un conto corrente in uno Stato in cui non sono residenti o non possono farlo se non hanno a disposizione sufficienti risorse finanziarie. La nuova normativa riconosce a tutti i cittadini residenti in Europa, migranti inclusi, il diritto a un conto corrente di base, indipendentemente dal loro luogo di residenza o dalla situazione finanziaria. La direttiva consentirà, inoltre, di migliorare sostanzialmente la trasparenza e la comparabilità delle informazioni sulle commissioni e di rendere più facile cambiare conto corrente da una banca all’altra. Gli Stati membri avranno ora due anni di tempo per recepire la direttiva negli ordinamenti nazionali. Per approfondimenti: http://ec.europa.eu/commission_2010-2014/barnier/headlines/speeches/2014/07/20140723_en.htm Occupazione & Affari sociali YEI: adottato il operativo per l’Italia L a Commissione europea ha adottato, l’11 luglio, il programma operativo nazionale per l'implementazione, in Italia, dell'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile (Youth Employment Initiative - YEI) a cui è destinata una dotazione di 6 miliardi di euro dei quali possono beneficiare 20 Stati membri (che hanno regioni in cui la disoccupazione giovanile supera il 25%). Il nostro Paese, (il secondo maggior destinatario di finanziamenti a titolo dell'iniziativa a favore programma dell'occupazione giovanile, con più di 530 milioni di euro che verranno utilizzati in quasi tutte le regioni italiane sotto il coordinamento del Ministero del Lavoro) mobiliterà 1,5 miliardi di euro da diverse fonti, tra cui 1,1 miliardi di euro a valere sul bilancio europeo (iniziativa a favore dell'occupazione giovanile e Fondo sociale europeo) per aiutare i giovani a trovare lavoro. Il programma operativo contribuirà essenzialmente ad attuare la “garanzia per i giovani”, l'ambiziosa iniziativa su scala dell'UE volta ad assicurare che ogni giovane fino a 25 anni riceva un'offerta qualitativamente valida di lavoro, di istruzione o di formazione entro quattro mesi dall'inizio della disoccupazione o dall'abbandono dell'istruzione formale, con interventi d'informazione e di orientamento, formazione professionale, collocamenti lavorativi, apprendistati, tirocini, non limitati solo ai giovani più qualificati, promozione del lavoro autonomo e 14 dell'imprenditorialità, opportunità di mobilità professionale su scala transnazionale e territoriale; non da ultimo un sistema basato sul servizio pubblico con la possibilità di certificare l'acquisizione di nuove competenze. Gli interventi saranno estesi in Italia ai giovani fino ai 29 anni di età. Quello dell’Italia è il secondo programma operativo adottato dopo la Francia; altri Stati membri, tra cui Bulgaria, Croazia, Irlanda, Polonia e Svezia, stanno completando i progetti da finanziarsi a valere sull'iniziativa a favore dell'occupazione giovanile. Le Regioni italiane sono attori fondamentali per il successo di questo programma. Nel quadro della strategia complessiva esse hanno progettato interventi specifici rispondenti alle loro esigenze e coerenti con il contesto socioeconomico locale. Tali interventi fruiranno del sostegno di tutti i principali attori, in particolare dei servizi pubblici per l'impiego che stanno ristrutturando le loro procedure per offrire misure innovative di attivazione. Per ulteriori informazioni: http://europa.eu/rapid/press-release_IP-14-826_it.htm http://ec.europa.eu/social/main.jsp?langId=en&catId=89&newsId=1829&furtherNews=yes Salute pubblica Un logo europeo medicinali online P per garantire er garantire la sicurezza dei i medicinali acquistati online la Commissione europea, il 24 giugno, ha adottato un regolamento di attuazione nel contesto della direttiva sui medicinali falsificati (direttiva 2011/62/UE) che stabilisce un logo comune per le farmacie online nonché i requisiti tecnici per assicurarne l'autenticità. Come funziona il logo? Innanzitutto, occorre cercare il logo sul sito web attraverso il quale si pensa di acquistare i medicinali. Questo è il logo da cercare sulla homepage di una farmacia online. Il rettangolo nella metà sinistra deve recare la bandiera del Paese in cui è sita la farmacia online e il testo dovrà essere tradotto nella lingua o nelle lingue ufficiali di tale Paese. Una volta trovato, bisogna cliccare su di esso. Si dovrebbe, quindi, essere indirizzati al sito web dell'autorità nazionale di regolamentazione che elenca tutte le farmacie online che operano legalmente e gli altri dettaglianti autorizzati di medicinali. Una volta controllato che la farmacia figuri sull'elenco, si può procedere ad effettuare l'acquisto. Il regolamento dovrebbe entrare in vigore entro le prossime quattro – sei settimane. Gli Stati membri dispongono di un anno per prepararne l'applicazione. La Commissione europea fornisce alle autorità nazionali un pacchetto di strumenti per la comunicazione per aiutarli nei preparativi delle campagne nazionali di sensibilizzazione prescritte dalla direttiva sui medicinali falsificati. Il logo sarà pienamente disponibile nel secondo semestre del 2015. Per ulteriori informazioni: http://ec.europa.eu/health/human-use/falsified_medicines/index_it.htm 15 L’angolo delle consultazioni L e consultazioni pubbliche della Commissione europea sono tra i principali strumenti attraverso i quali si attua la politica di trasparenza dell'Unione europea. Spesso da un Libro verde", vale a dire un documento atto a stimolare il dibattito su un determinato argomento, le consultazioni pubbliche sono rivolte a tutti i cittadini e alle organizzazioni che abbiano interesse nei confronti di specifici temi, oggetto delle future proposte legislative della Commissione, e che vogliano far sentire la propria voce all'interno dei processi decisionali. Il sito dà accesso anche ad un’altra un’ampia gamma di strumenti di democrazia partecipativa messi a disposizione dalle Istituzioni UE: partecipazione a sondaggi d’opinione o a dibattiti sull’Unione europea e sul suo futuro (compresa la possibilità di discutere i problemi direttamente con i leader politici e scambiare opinioni con altri cittadini interessati agli stessi argomenti). Non appena concluse le consultazioni, i risultati saranno disponibili sul portale, cosicché gli utenti del sito, oltre a poter esprimere le proprie opinioni, avranno la possibilità di sapere quanto è stato detto dagli altri e di verificare in seguito come la Commissione avrà tenuto conto delle loro riflessioni quando saranno pubblicate nuove proposte. Tutte le consultazioni aperte sono disponibili all’interno del sito "La vostra voce in Europa": http://ec.europa.eu/yourvoice/consultations/index_it.htm In questo numero di Europamente vi segnaliamo le seguenti consultazioni aperte: Consultazione pubblica sulla qualità dell’acqua potabile nell’UE Settore di riferimento: Ambiente Il contesto - All’insegna dello slogan “L’acqua è un bene pubblico, non una merce”, con Right2Water, la prima “iniziativa dei cittadini europei” giunta in porto - con oltre 1 milione e 800 mila firme raccolte in tutta Europa è stato chiesto alla Commissione europea di proporre una normativa che sancisca il diritto umano universale all’acqua potabile e ai servizi idrici e igienicosanitari, come riconosciuto dalle Nazioni Unite, e che escluda da ogni forma di liberalizzazione dei servizi idrici. L’UE ha già fissato standard elevati per la qualità dell’acqua in Europa e fornito un sostegno finanziario per ampliare le infrastrutture idriche, migliorandone in tal modo l’accessibilità. Nella Comunicazione della Commissione in risposta all’iniziativa Right2Water la Commissione accoglie con favore la mobilitazione dei cittadini europei e si impegna a continuare a migliorare l’accesso all’acqua e alle strutture igienico-sanitarie e ad estenderlo a un numero sempre maggiore di cittadini, puntando a coprire l’intera popolazione, attraverso le politiche ambientali e il finanziamento delle infrastrutture. La Commissione – si legge poi nel documento – continuerà a garantire la neutralità dell’UE rispetto alle scelte nazionali, regionali e locali relative alla 16 prestazione dei servizi idrici, vigilando nel contempo sul rispetto dei principi fondamentali del trattato, quali la trasparenza e la parità di trattamento. Obiettivi della consultazione: la presente consultazione pubblica fa parte del seguito dato dall'UE all’iniziativa Right2Water. Servirà a raccogliere le opinioni dei cittadini e dei soggetti coinvolti nella gestione delle forniture idriche al fine di individuare l’eventuale portata degli interventi necessari per migliorare l´erogazione di acqua potabile di alta qualità. I risultati della consultazione saranno utilizzati per decidere se e quando rivedere la direttiva 98/83/CE sull’acqua potabile. Il questionario tiene conto anche di altre questioni sollevate dall´iniziativa dei cittadini europei "Right2Water" (COM(2014)177 final), ad esempio l’accessibilità dei prezzi), che esulano dal campo di applicazione dell’attuale direttiva sull’acqua potabile e dovranno forse essere affrontate attraverso altre iniziative o strumenti nazionali o a livello dell’UE. Destinatari: privati cittadini e stakeholder. Oltre a compilare il questionario, tutti i portatori d´interessi (comprese le amministrazioni nazionali, le organizzazioni internazionali, le organizzazioni non governative e le altre parti interessate o i singoli cittadini) possono inviare ai servizi della Commissione i loro pareri scritti sulle questioni ivi trattate al seguente indirizzo: [email protected] Scadenza: 23 settembre 2014 Link diretto alla consultazione: http://ec.europa.eu/environment/consultations/water_drink_en.htm CONSULTAZIONI PUBBLICHE SULLA REVISIONE DEGLI ORIENTAMENTI DELLA COMMISSIONE SUGLI STRUMENTI PER “LEGIFERARE CON INTELLIGENZA” Settore di riferimento: Affari generali & istituzionali Consultazione pubblica sulla revisione degli orientamenti della Commissione per le valutazioni d’impatto Il contesto – Le valutazioni d’impatto costituiscono uno degli strumenti utilizzati dalla Commissione in una fase precoce del ciclo politico per “legiferare con intelligenza”, con l’obiettivo di ideare e produrre una normativa che rispetti i principi di sussidiarietà e proporzionalità, senza venir meno ai massimi requisiti di qualità. Esse contribuiscono alla qualità dell'elaborazione delle politiche, assicurando che le iniziative e le proposte legislative della Commissione siano preparate utilizzando dati trasparenti, esaustivi ed equilibrati sulla natura del problema da affrontare, garantendo il valore aggiunto che l'azione dell'UE può apportare, nonché i costi e benefici di misure alternative per tutti gli interessati. Obiettivo della consultazione: la Commissione si è impegnata a rivedere gli orientamenti per la valutazione d'impatto nel 2014. Anche se gli orientamenti sono destinati ad essere utilizzati all'interno della Commissione, con la presente consultazione si intende conoscere il parere delle parti interessate sul progetto di revisione. Al termine della consultazione, la Commissione analizzerà e tratterà le risposte ricevute. In base ai risultati, completerà la revisione degli orientamenti per le valutazioni d'impatto, che pubblicherà sul portale “Europa”. Scadenza: 30 settembre 2014 Consultazione pubblica sugli orientamenti della Commissione per la consultazione delle parti interessate Il contesto – Al pari delle valutazioni d'impatto, delle analisi e delle consulenze, le 17 consultazioni dei cittadini e delle parti interessate sono strumenti fondamentali per elaborare politiche trasparenti e solide. La Commissione europea svolge ampie consultazioni, a ogni fase del ciclo di elaborazione delle politiche.. Negli ultimi cinque anni, sul sito "La vostra voce in Europa" sono state pubblicate più di 500 consultazioni. Dopo la consultazione pubblica del 2012 sul tema "Legiferare con intelligenza nell'UE", la Commissione ha rivisto la politica in materia di consultazioni nella comunicazione del dicembre 2012 sull'adeguatezza della regolamentazione dell’Unione europea. Il processo di revisione ha confermato la validità della politica e degli strumenti adottati dalla Commissione per le consultazioni pubbliche e i progressi conseguiti a livello di attuazione nel corso degli anni. Tuttavia, la revisione e i pareri espressi dalle parti interessate hanno posto in rilievo settori in cui l'attuazione può migliorare. Gli orientamenti per la consultazione delle parti interessate allegati al questionario sono stati elaborati in questo contesto, con l'obiettivo di migliorare la qualità, la portata e la finalità delle consultazioni. Obiettivi della consultazione: Benché gli orientamenti siano destinati a uso interno della Commissione, le risposte delle parti interessate sono essenziali per assicurare la qualità del prodotto finale. La Commissione incoraggia pertanto gli interessati a partecipare alla consultazione. Al termine della consultazione, la Commissione analizzerà e tratterà le risposte ricevute. In base ai risultati, completerà la revisione degli orientamenti per la consultazione delle parti interessate, che pubblicherà sul portale “ Europa” Scadenza: 30 settembre 2014 Link diretti alle consultazioni: http://ec.europa.eu/smart-regulation/impact/consultation_2014/index_it.htm http://ec.europa.eu/smart-regulation/impact/planned_ia/consultation_2014/index_it.htm Consultazione pubblica sulla dimensione urbana delle politiche dell’Unione – principali caratteristiche dell’Agenda urbana dell’UE Settore di riferimento: Politica regionale Il contesto – La presente consultazione è stata lanciata dalla Commissione europea in concomitanza con la pubblicazione, il 18 luglio, della Comunicazione dal titolo “La dimensione Urbana delle Politiche dell'UE elementi fondanti di un'agenda urbana UE” [COM (2014) 490]. L’adozione di tale Comunicazione deriva dal numero crescente di richieste di un maggiore coinvolgimento delle città nella concezione delle politiche unionali e di una maggiore coerenza nel modo in cui le istituzioni dell'Europa affrontano le sfide cui si trovano confrontate le conglomerazioni urbane. Ad invocare un'Agenda urbana dell'UE sono stati il Parlamento europeo, il Comitato delle regioni e il Comitato economico e sociale europeo, nonché le stesse associazioni cittadine. Il 72% della popolazione totale dell'UE vive in agglomerazioni, città e conurbazioni, ma tale proporzione dovrebbe superare l'80% entro il 2050. La comunicazione indica che più di due terzi di tutte le politiche dell'UE, ad esempio quelle relative ai trasporti, all'energia e all'ambiente, interessano direttamente o indirettamente le città. Un'Agenda urbana dell'UE si prefiggerebbe un approccio maggiormente integrato allo sviluppo politico per assicurare la coerenza ed evitare le contraddizioni; essa dovrebbe rispecchiare gli obiettivi complessivi dell'UE ed integrare inoltre le politiche nazionali degli Stati membri. Obiettivo della consultazione: la consultazione solleva 18 questioni fondamentali come: Perché abbiamo bisogno di un’Agenda urbana dell’UE? Quanto specifiche dovrebbero essere le sue finalità? In quali ambiti l’intervento dell’UE può recare il massimo valore aggiunto? Le città dovrebbero essere coinvolte nel processo decisionale? E, in caso di risposta affermativa, in che modo? “Riteniamo che, se innalziamo il profilo della dimensione urbana nell'ambito del nostro sistema decisionale, l'UE reagirà in modo più efficace all'evoluzione dei bisogni non solo di coloro che vivono nelle aree urbane, ma anche di tutti coloro che vivono fuori dalle città ma dipendono dai loro servizi", ha dichiarato Johannes Hahn, commissario europeo responsabile per la Politica regionale, auspicando una significativa partecipazione alla consultazione. Destinatari: tutti i cittadini e le organizzazioni sono invitati a partecipare. I contributi sono particolarmente ricercati dalle parti interessate competenti e / o interessati dallo sviluppo urbano a livello comunitario, nazionale, regionale e locale, compresi gli Stati membri, le autorità pubbliche e gli organismi di rappresentanza, le organizzazioni non governative, le istituzioni accademiche e di ricerca, le imprese, i cittadini. Scadenza: 26 settembre 2014 Link diretto al sito web della consultazione: http://ec.europa.eu/regional_policy/consultation/urb_agenda/index_en.cfm Consultazione pubblica sulla strategia dell’UE per la regione alpina Settore di riferimento: Politica regionale Il contesto - Il Consiglio europeo del 19-20 dicembre 2013 ha invitato formalmente la Commissione europea, in cooperazione con gli Stati membri, ad avviare entro il giugno 2015 una strategia dell'UE per la Regione Alpina, facendo leva sulle esperienze positive delle Regioni Danubiana e Baltica. La strategia dell'UE per la Regione Alpina (EUSALP) interessa circa 70 milioni di persone in sette Paesi – cinque di essi Stati membri dell'UE (Austria, Francia, Germania, Italia e Slovenia) e due paesi terzi (Liechtenstein e Svizzera), per un totale di circa 48 regioni. La nascente strategia intende recare un nuovo impulso alla cooperazione e all'investimento a vantaggio di tutte le parti interessate: i paesi, le regioni, gli stakeholder della società civile e, soprattutto, i cittadini europei. La strategia sarà imperniata soltanto su questioni di importanza strategica per la macroregione, su sfide e opportunità che non possono essere adeguatamente affrontate dalle strutture esistenti. Essa si adopererà per stimolare lo sviluppo innovativo e sostenibile atto a promuovere la crescita e a creare posti di lavoro, tutelando nel contempo il patrimonio naturale e culturale di quest'area. La strategia si fonderà su tre importanti ambiti di intervento: 1. migliorare la competitività, la prosperità e la coesione della Regione Alpina; 2. assicurare l'accessibilità e la connettività a tutti gli abitanti della Regione Alpina; 3. rendere la Regione Alpina sostenibile e attraente sul piano ambientale. Obiettivi della consultazione: con la presente consultazione la Commissione intende raccogliere le opinioni e le idee dei principali soggetti interessati per assicurare che la strategia parta da basi realistiche, abbia obiettivi appropriati e risponda alle esigenze reali degli abitanti della regione. Nel dicembre di quest'anno la Presidenza italiana del Consiglio dell'Unione europea, assieme alla Commissione europea, organizzerà a Milano una conferenza degli stakeholder per discutere i risultati emersi dalla consultazione. I contributi così pervenuti 19 alimenteranno, entro il giugno 2015, una proposta formale della Commissione europea relativa a un piano d'azione (per la strategia) impostato sui bisogni e sulle capacità della regione. Destinatari: gli Stati membri, le autorità regionali e locali, organismi inter-governative e non governativi, enti pubblici, aziende, società civile e cittadini europei. Scadenza: 15 ottobre 2014 Link diretto alla consultazione: http://ec.europa.eu/regional_policy/consultation/eusalp/index_en.cfm Consultazione pubblica sull’eventuale estensione dell’ indicazione geografica protetta ai prodotti non agricoli Settore di riferimento: Mercato interno & Servizi Il contesto - Un’indicazione geografica (IG) identifica come originari di un Paese, di una regione o di una località, i prodotti per i quali una determinata qualità, la reputazione o un'altra caratteristica dipende dall'origine geografica: il mirto di Sardegna, il vetro di Murano, il prosciutto di Parma costituiscono un esempio tra tanti. I prodotti agricoli (ad es. formaggi, vini, carni, frutta e verdura) di una specifica origine geografica che presentano determinate caratteristiche o sono prodotti secondo metodi tradizionali possono beneficiare di una protezione a livello europeo della IG (ad esempio il formaggio parmigiano). La Commissione europea sta pensando di estendere la protezione UE delle IG a prodotti non agricoli (ad esempio la ceramica, il marmo, la posateria, le calzature, la tappezzeria, gli strumenti musicali) che attualmente godono solo di una protezione derivante da leggi nazionali. "L’estensione della protezione UE delle IG a tali prodotti potrebbe apportare notevoli benefici per le PMI e le regioni europee. In questo modo si potrebbe contribuire a preservare il nostro patrimonio unico e diverso, apportando nel contempo un contributo significativo all’occupazione e alla crescita in Europa." - ha dichiarato il Vicepresidente e Commissario per il Mercato interno e i servizi Michel Barnier. Obiettivi della consultazione: la Commissione intende raccogliere osservazioni e suggerimenti sull’opportunità di un tale intervento. Il Libro verde su cui è basata la consultazione è composto di due parti. La prima parte comprende domande sugli attuali mezzi di protezione a livello nazionale e dell’UE e sui potenziali vantaggi economici, sociali e culturali che potrebbero derivare da una migliore protezione delle IG nell’UE. La seconda parte contiene domande più tecniche volte a raccogliere i pareri delle parti interessate sulle possibili opzioni per la protezione delle IG a livello dell’UE per i prodotti non agricoli. La Commissione pubblicherà i risultati della consultazione e ne terrà conto nel valutare l'opportunità di adottare ulteriori misure a livello dell’UE. Destinatari: tutte le parti interessate - consumatori, produttori, associazioni, distributori, autorità nazionali e locali - possono partecipare alla consultazione. Scadenza: 28 ottobre 2014. Link diretto alla consultazione: http://ec.europa.eu/internal_market/consultations/2014/geo-indications-non-agri/index_en.htm 20 Consultazione pubblica sui prossimi sviluppi della Strategia Europa 2020 Il contesto - La strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva è stata varata dall’UE nel marzo 2010 con l’intento di creare, nell’arco di un decennio, un'economia europea competitiva e basata sulla conoscenza, salvaguardando allo stesso tempo il modello di economia sociale di mercato dell’UE e garantendo l'uso efficiente delle risorse. La strategia è quindi nata come un partenariato fra l'UE e i suoi Stati membri per rilanciare la crescita e l'occupazione e aiutare l’Europa ad uscire dalla crisi. L'attuazione e il monitoraggio della strategia avvengono nel quadro del Semestre europeo, il ciclo annuale di coordinamento a livello europeo della politica economica e di bilancio. Il Semestre europeo comporta un dibattito fra le istituzioni UE sulle priorità generali, gli impegni annuali elaborati dagli Stati membri e le raccomandazioni specifiche per i singoli Paesi. Queste ultime, preparate dalla Commissione UE e approvate dai leader del Consiglio europeo, devono essere tenute in considerazione dai Paesi membri nelle loro politiche e nei loro bilanci e, insieme al bilancio dell'UE, sono strumenti fondamentali per l'attuazione di Europa 2020. Nel marzo 2014 la Commissione europea ha presentato la Comunicazione “Bilancio della strategia Europa 2020 per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva” con cui trae alcune conclusioni preliminari sui primi anni di attuazione della strategia. Si è riscontrato che l’'UE è sulla buona strada per soddisfare o avvicinarsi ai suoi obiettivi di istruzione, clima ed energia, ma non altrettanto rispetto ai suoi obiettivi di occupazione, ricerca e sviluppo e di riduzione della povertà. Tuttavia, i risultati e le previsioni variano ampiamente tra gli Stati membri. Sulla base di questi risultati e nel contesto della graduale ripresa delle economie europee, la Commissione ritiene ora sia giunto il momento di pensare a un riesame della strategia Europa 2020 e riflettere sul suo ulteriore sviluppo per i prossimi anni. Obiettivi della consultazione: con la presente consultazione la Commissione intende, appunto, raccogliere opinioni e contributi sui risultati dei primi 4 anni di attuazione della strategia e sulle questioni da prendere in considerazione per svilupparla ulteriormente ed elaborare una strategia di crescita post-crisi per l'UE. I feed-back pervenuti aiuteranno la Commissione ad elaborare proposte per la revisione intermedia della strategia Europa 2020, pianificata per il 2015.Destinatari: tutte le parti interessate - autorità nazionali, pubbliche amministrazioni, imprese, università, cittadini – sono invitate ad offrire i propri contributi. Scadenza: 31 ottobre 2014 Link diretto alla consultazione: http://ec.europa.eu/europe2020/public-consultation/index_it.htm La strategia Europa 2020: http://ec.europa.eu/europe2020/ 21 Eventi & iniziative Digital Venice Week Un summit sul futuro dell’economia digitale Oltre cento speaker e più di trenta iniziative tra eventi, workshop e tavoli di lavoro per tracciare una strada sostenibile per l’innovazione digitale come chiave per lo sviluppo e l’occupazione in Europa: questi gli ingredienti di Digital Venice 2014, il primo grande summit internazionale sull’agenda digitale promosso dalla Presidenza italiana del Consiglio europeo con il sostegno della DG Connect della Commissione europea. Il programma della kermesse, ospitata dal Comune di Venezia e svoltasi dal 7 al 12 luglio all’Arsenale di Venezia, è stato molto fitto. http://www.digitalvenice.eu/ L’evento clou, martedì 8 luglio, è stato l’incontro al vertice tra il commissario europeo all’agenda digitale, Neelie Kroes, e il presidente del Consiglio italiano, Matteo Renzi, accompagnato dalle ministre per la Semplificazione Marianna Madia e per lo Sviluppo Economico Federica Guidi : una riunione a porte chiuse, ma in diretta streaming, nel corso della quale il nostro presidente del Consiglio ha chiesto all’Unione Europea di andare verso un mercato unico del digitale, con un’authority unica. Ha poi annunciato, per ottobre, "un vertice strategico" organizzato dall'Italia sull'Information and Communication Tecnology ed ha proposto che «ogni euro investito in infrastrutture digitali venga escluso dal Patto di stabilità», definendo «derby ideologico» quello tra austerity e flessibilità. Oltre alle riunioni di carattere istituzionale l’appuntamento è stato articolato in cinque workshop durante i quali circa trecento tra capi di Stato, innovatori, funzionari governativi, esperti e ricercatori hanno dato il loro contributo in merito alle future politiche europee in materia di Agenda digitale europea. I temi sviluppati sono stati molteplici: le competenze digitali, l’economia digitale, la digitalizzazione della PA, l’imprenditoria a servizio dell’innovazione, la connettività, i nuovi servizi per i cittadini. La visione e le ‘raccomandazioni’ prodotte durante l’evento sono confluite nella «Dichiarazione di Venezia», un documento contenente le linee guida strategiche per l’Agenda Digitale europea, che rappresenta il contributo del Governo italiano al primo Consiglio dell’Unione europea sul digitale, in programma ad ottobre. 22 Iniziative della Commissione per far conoscere la TEAM (TS) o della Carta Regionale dei Servizi per le di vacanze e partenze: con l’arrivo regioni Lombardia, Friuli Venezia Giulia e Sicilia. dell’estate, puntualmente la Commissione In base ai dati più recenti, disponibili per il 2013, europea mette a punto una capillare campagna di quasi 200 milioni di europei sono già in possesso sensibilizzazione per aiutare i cittadini a di una tessera europea di assicurazione malattia: fronteggiare i piccoli o grandi problemi che si tratta del 37,4% della popolazione assicurata possono insorgere quando si viaggia all’interno nell'UE. Il numero di titolari della TEAM aumenta dell’Unione europea. costantemente: nel 2013 erano 8 milioni in più Ammalarsi o subire un infortunio mentre si è in rispetto all'anno precedente (+4%). Sono dati vacanza è una delle possibili emergenze da dover incoraggianti, che dimostrano la fiducia nel affrontare. sistema europeo di assicurazione malattia e la A tal fine, occorre portare con sé la Tessera consapevolezza della protezione che esso europea di assicurazione malattia (TEAM) che garantisce, come evidenziato da László Andor, conferisce al titolare, che si trovi Commissario per l'Occupazione, gli affari sociali e temporaneamente in un Paese dell'Unione l'inclusione. europea, in Svizzera, Liechtenstein, Norvegia e La Commissione europea ritiene, tuttavia, di Islanda, il diritto di ricevere dal sistema sanitario dover continuare, insieme con gli Stati membri, nazionale del Paese ospitante le cure sanitarie che l’opera di sensibilizzazione sulle modalità di si rendono necessarie, alle stesse condizioni e allo funzionamento della tessera, indirizzata sia agli stesso costo previsti per i cittadini di quel Paese. operatori sanitari sia ai cittadini. La raccomandazione della Commissione è quella di non dimenticare, prima di partire, di portarla Di qui due particolari iniziative intraprese dalla con sé , tenendo presente che la TEAM è rilasciata Commissione per far conoscere meglio la TEAM gratuitamente dal servizio sanitario nazionale nel prima delle vacanze estive: Paese d'origine. Per quanto riguarda l’Italia, la TEAM è il retro della Tessera Sanitaria nazionale Concorso: crea un video TEAM - è stato indetto un concorso per scrivere il copione di un video. L’idea vincente sarà tradotta in un video clip che illustrerà i vantaggi della tessera ai cittadini europei e ai professionisti dell'assistenza sanitaria. Si può partecipare fino al 17 agosto. Tempo http://ec.europa.eu/social/ehic_competition.jsp?langId=en Applicazione TEAM – è possibile scaricare la speciale applicazione per smartphone che fornisce informazioni sulla tessera, sui numeri di telefono di emergenza, sulle cure sanitarie coperte e sui costi, sulle modalità di richiesta dei rimborsi e sulle persone da contattare in caso di smarrimento della tessera. L'app copre i 28 paesi dell'UE, l'Islanda, il Liechtenstein, la Norvegia e la Svizzera; è disponibile in 24 lingue, con la possibilità di passare da una lingua all'altra. Occorre tener presente che l'app non sostituisce la TEAM. Vademecum per viaggiare sicuri nell’UE Non solo diritto di accesso alle cure d’urgenza: è importante conoscere una serie di ulteriori tutele di cui godono i cittadini europei quando si spostano all’interno dell’Unione, grazie ad una normativa, in continuo progresso, che rende sempre più facile viaggiare in Europa. La Commissione ha pubblicato una serie di consigli e suggerimenti utili per “un’estate senza pensieri”: un elenco di iniziative prese dall’Unione europea per assistere i cittadini europei in viaggio http://europa.eu/rapid/press-release_MEMO-14-365_it.htm 23 Vota la tua preferita fino al 14 settembre Dal 21 luglio sono aperte le votazioni per la IV edizione del concorso "Una vignetta per l'Europa", organizzato dalla Rappresentanza in Italia della Commissione europea in collaborazione con la rivista italiana "Internazionale" e VoxEurop e con la partecipazione di Euranet Plus.Giunto alla sua quarta edizione, il concorso nasce dalla sia dalla volontà di sensibilizzare i partecipanti ai temi riguardanti l’Europa, sia come stimolo per i cittadini europei ed italiani nei confronti della vita politica europea. Grazie allo strumento dell’umorismo i promotori del concorso vogliono migliorare l’informazione e la sensibilizzazione dei cittadini al dibattito politico europeo. E’ possibile votare la propria vignetta preferita fino al 14 settembre. Il voto espresso sarà preso in considerazione nella valutazione finale della giuria del concorso. In più, la vignetta più votata dal pubblico sarà premiata con un premio speciale. La cerimonia di premiazione è fissata per domenica 5 ottobre 2014, durante il Festival Internazionale di Ferrara. Il primo classificato riceverà 2.500 euro, il secondo 1.500 ed il terzo 1.000. Il sito internet del Festival Internazionale a Ferrara: http://www.internazionale.it/festival La pagina del voto: http://www.internazionale.it/festival/concorso-vignette/ Un premio per le tecnologie innovative TELL US Awards 2014 è una nuova iniziativa UE per individuare e premiare le tecnologie che hanno dimostrato di avere successo in contesti educativi: scuole, istruzione e formazione professionale, istruzione superiore. Il concorso è aperto a tutti, compresi educatori, studenti, aziende di qualsiasi dimensione, o qualsiasi altro tipo di innovatore, e si svolge in due fasi, con livelli di servizio corrispondenti: Fase 1) 4 concorsi regionali ognuno dei quali copre numerosi Paesi. Saranno selezionati 16 vincitori, 4 vincitori di ogni concorso regionale, che potranno accedere alla seconda fase. Fase 2) Grand Final - quattro vincitori finali saranno selezionati dalla giuria a livello europeo. I premi saranno assegnati in entrambi i livelli, ma i quattro vincitori del Gran Premio riceveranno un sostegno speciale dall’iniziativa per sviluppare e pubblicizzare i propri prodotti in nuovi Paesi dell'UE, con l'aiuto degli esperti provenienti dalle reti del consorzio, al fine di presentare il "meglio del loro meglio" al concorso finale. Il termine ultimo per le iscrizioni è il 30 settembre 2014. http://tellusawards.eu/ 24 Access City Award: città europee senza barriere L’Access City Award 2015 è il premio europeo per le città accessibili, lanciato nel 2010 per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle disabilità e per promuovere iniziative a favore dell’accessibilità nelle città europee con più di 50.000 abitanti. Il premio, il cui scopo è di fare in modo che le persone con disabilità abbiano pari opportunità di accesso alla vita cittadina, si colloca nelle iniziative dell’EU per senza barriere un’Europa poiché una città più amichevole offre benefici sociali ed economici nel lungo periodo. L’iniziativa mira, inoltre, ad incoraggiare le città a ispirarsi vicendevolmente all’insegna dell’innovazione e della condivisione delle migliori prassi. Sono 171 le città che hanno aderito alle quattro precedenti edizioni dell’Access City Award. Per partecipare al bando, le città devono avere una popolazione di almeno 50.000 abitanti. Il termine ultimo per la presentazione delle candidature on line è il 10 settembre 2014. La selezione avverrà in due fasi: la prima a livello nazionale, seguita da una seconda a livello europeo. La giuria europea, formata da esperti in materia di accessibilità, tra cui alcuni rappresentanti del Forum europeo sulla disabilità, selezionerà i vincitori del primo, secondo e terzo premio e conferirà quattro riconoscimenti speciali per ciascuno degli ambiti tematici del premio. Criteri di aggiudicazione: L'accessibilità di beni, servizi e infrastrutture deve essere attuata in maniera coerente e sistematica. Le iniziative saranno pertanto esaminate alla luce del rispettivo approccio integrato all'interno di quattro aree fondamentali: architettura e spazi pubblici; trasporti e relative infrastrutture; informazione, comunicazione e nuove tecnologie (Tic); strutture e servizi pubblici. La giuria presterà particolare attenzione all'impatto di misure riguardanti l'accessibilità sulla vita quotidiana delle persone con disabilità e sulla città nel suo insieme, tenendo conto della qualità e della sostenibilità dei risultati ottenuti. I centri urbani dovranno altresì dimostrare il coinvolgimento attivo delle persone con disabilità e delle organizzazioni che le rappresentano nella pianificazione e attuazione delle politiche di accessibilità della città. La Commissione europea assegnerà i premi il 3 dicembre 2014 a Bruxelles, in occasione della conferenza per celebrare l’annuale “Giornata europea delle persone disabili”. http://ec.europa.eu/justice/events/access-city-award-2015/index_it.htm 25 L’Europa nella mia regione: l’edizione 2014 Il 12 giugno è stata lanciata la terza edizione del concorso fotografico “Europe in My Region” (“L’Europa nella mia regione”). Si tratta di un’iniziativa che persegue un duplice scopo: mostrare come vengono impiegati gli investimenti europei destinati alle regioni e valorizzare le loro ricadute positive a livello delle comunità locali. Per partecipare è sufficiente avere una macchina fotografica digitale e scattare tre immagini di uno dei progetti europei che punteggiano la propria regione. La foto deve includere un tabellone o una targa che mostri chiaramente che l’opera è stata realizzata con l’aiuto di finanziamenti europei e su cui sia raffigurata la bandiera dell’Unione europea. Saranno accettati i contributi inviati entro e non oltre il 25 agosto 2014 (a mezzogiorno). Le 100 foto che riceveranno più voti saranno ammesse alla selezione della giuria (composta da fotografi professionisti ed esperti di comunicazione), insieme ad altre 50 fotografie del concorso (foto "jolly" non incluse nel 1° gruppo con il massimo dei voti, scelte sempre dai membri dalla giuria). Da questo gruppo verranno selezionati tre vincitori, ciascuno dei quali riceverà € 1000,00, da spendere in attrezzatura fotografica, e un viaggio a Bruxelles, ad ottobre 2014, durante lo svolgimento degli “OPEN DAYS”(“Settimana europea porte aperte delle Regioni e Città”). Il concorso è gestito attraverso la pagina Facebook della Commissione europea: https://www.facebook.com/EuropeanCommission/app_386310531430573 Concorso fotografico “Uno scatto, un diritto” Il diritto di essere cittadino europeo in Italia http://tiaformazione.org/2014/03/concorso-fotografico-uno-scatto-un-diritto-2014/ “Il diritto di essere cittadini europei in Italia" è il tema ispiratore della seconda edizione del concorso fotografico intitolato "Uno scatto, un diritto", indetto dall’associazione Transformation In Action (TIA) Formazione Internationale. TIA si occupa, sin dal 2011, di unire diverse realtà associative, istituzionali, politiche e universitarie al fine di contribuire a realizzare una nuova fase politica e sociale. La Costituzione Italiana, il Trattato di Lisbona, con particolare riguardo alla Carta dei Diritti Fondamentali dell’Unione Europea, la Convenzione Europea dei Diritti dell’Uomo sono il riferimento e la principale fonte di ispirazione di TIA la cui azione è ispirata a due parole chiave: cambiamento e trasformazione. Partendo da queste premesse, in vista del semestre italiano di presidenza europea, TIA ha scelto, come di questa edizione del concorso, “Il diritto di essere cittadini europei in Italia". Il concorso è aperto a tutti, senza limiti di età. Ogni concorrente può partecipare con un massimo di 3 opere che devono essere inviate entro il 30 settembre 2014. L'iscrizione al concorso comporta anche l'iscrizione all'associazione per un anno. Il primo classificato si garantirà l’iscrizione all’Associazione TIA Formazione Internazionale per l’anno 2015 e la partecipazione a due corsi di formazione di cui almeno uno dell’Area Tutela Europea ed Internazionale dei Diritti Umani. Il secondo e il terzo classificato si aggiudicheranno invece l’iscrizione all’Associazione TIA Formazione per l’anno 2015 e la partecipazione ad un corso di formazione dell’Area Tutela Europea ed Internazionale dei Diritti Umani. 26 Connected Communities Dall’UE sostegno allo sviluppo della banda larga “Connected Communities” è un’iniziativa lanciata lo scorso 11 luglio dalla Commissione europea con l’obiettivo di fornire assistenza a regioni e città nello sviluppo delle reti a banda larga. Lo scopo dell’invito a presentare proposte è individuare e sostenere una serie di progetti pilota innovativi per la diffusione della banda larga ad alta velocità che possano essere replicati in tutta l'Unione europea. I progetti selezionati usufruiranno in via prioritaria di servizi di "assistenza tecnica" nell'ambito del Meccanismo per collegare l'Europa (MCE), nel quadro di un partenariato tra la Commissione europea e la Banca mondiale. L'assistenza tecnica include tutta una serie di aspetti relativi al finanziamento dei progetti: può riguardare la strutturazione finanziaria, gli aspetti tecnici del progetto (quali ad esempio l'architettura di rete o il modello di business) o gli aspetti giuridici, come il controllo degli aiuti di Stato. L'iniziativa permetterà inoltre di creare una comunità di parti interessate che lavoreranno per colmare il divario in termini di diffusione della banda larga ad alta velocità. Questa, infatti, non è ancora sostenuto da sufficienti investimenti ed è particolarmente lento nelle zone rurali e semiurbane e nelle aree economicamente svantaggiate. Possono partecipare tutti gli organismi locali, regionali o nazionali, siano essi pubblici, semipubblici o privati. Il progetto deve tuttavia riguardare uno o più Stati membri dell'Unione europea. Le domande dovranno pervenire entro il 15 ottobre 2014. Al termine della prima fase, verrà avviata una seconda fase in cui le informazioni fornite precedentemente saranno precisate e completate. La seconda fase si chiuderà il 31 dicembre 2014. In seguito, i progetti saranno valutati da esperti della Commissione europea e della Banca mondiale e riceveranno un riscontro specifico (indicativamente entro il 28 febbraio 2015). I progetti migliori riceveranno quindi una proposta di assistenza tecnica. https://ec.europa.eu/digital-agenda/en/node/70418 http://europa.eu/rapid/press-release_MEMO-14-474_it.htm 27 Supplemento Europa Bandi Luglio 2014 L a rubrica “Europabandi”, concepita come supplemento alla newsletter mensile “Europamente”, contiene una selezione di bandi recentemente pubblicati dalle varie Direzioni Generali della Commissione all’interno dei Programmi comunitari in vigore nel periodo 2007-2013. L’indicazione degli aspetti salienti degli specifici inviti a presentare proposte (obiettivi, azioni, dotazione finanziaria, categorie di soggetti legittimati a presentare proposte, modalità di presentazione delle candidature, scadenze) è completata dalla segnalazione dei riferimenti internet a cui accedere per scaricare bandi e formulari. Lo staff di Europe Direct Frosinone è a disposizione dei propri utenti per informazioni sulle modalità di presentazione dei progetti comunitari ed assistenza nel reperimento dei bandi e della modulistica di interesse. Premessa I Programmi comunitari - Cosa sono I programmi comunitari rappresentano lo strumento attraverso il quale vengono erogati i cd. fondi a gestione diretta, ossia quei finanziamenti inseriti nel bilancio della Comunità e gestiti direttamente e centralmente dalla Commissione Europea che effettua, senza ulteriori passaggi, il trasferimento dei fondi ai beneficiari. Tali programmi, concepiti per attuare le politiche comunitarie in varie aree tematiche attraverso la cooperazione tra soggetti di diversi Stati membri o di Stati terzi, sono generalmente di durata quinquennale e vengono adottati con delle Decisioni (del Consiglio o in co-decisione con il Parlamento europeo), che ne definiscono gli obiettivi, le tipologie di attività, le misure suscettibili di ricevere un finanziamento, i potenziali proponenti e le percentuali di cofinanziamento. La realizzazione dei programmi è attuata principalmente attraverso gli Inviti a presentare proposte, più comunemente detti “bandi”, pubblicati periodicamente sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE), fonte ufficiale di documentazione disponibile in tutte le lingue dell’Unione, e resi noti, altresì, attraverso i portali Web delle singole Direzioni Generali della Commissione Ue o delle Agenzie nazionali. La pubblicazione del bando/invito (Call for 28 Proposal) rappresenta il momento concreto di apertura della possibilità di presentare una proposta progettuale. Principali caratteristiche: • A seconda del tipo e della finalità del programma, i beneficiari (soggetti legittimati a presentare progetti) possono essere autorità pubbliche, ONG, centri di ricerca, associazioni di categoria, università, ecc. (solo raramente a persone fisiche); • Viene in genere richiesto che i progetti presentino metodologie innovative e riproducibili anche in altri paesi europei; • Quasi sempre i progetti devono essere presentati da consorzi composti da più partner di diversi paesi Europei (requisito della transnazionalità); • Si parla di “cofinanziamento” in quanto la sovvenzione comunitaria, salvo rare eccezioni, nel campo degli aiuti allo sviluppo, copre solo una parte dei costi del progetto, in percentuale diversa a secondo della tipologia del programma. Essa, inoltre, non può essere concessa per spese già sostenute (divieto di retroattività). L’amministrazione dei singoli Programmi è affidata dalla Commissione alle sue Direzioni Generali, direttamente responsabili di tutte le fasi, dalla progettazione all’erogazione del cofinanziamento alla sua rendicontazione. Per alcuni programmi sono state istituite negli Stati membri le Agenzie Nazionali con la funzione di informare i cittadini, raccogliere le proposte di progetto redatte dagli operatori nazionali e trasmettere quelle selezionate a Bruxelles. I Programmi 2014 - 2020 La nuova generazione di finanziamenti diretti (validi per il periodo di programmazione 2014-2020) è stata messa a punto dalla Commissione con l’intento prioritario di concentrarsi sulla realizzazione degli obiettivi della strategia Europa 2020 (crescita intelligente, sostenibile e inclusiva), divenuta il filo conduttore della programmazione UE post 2013. In quest’ottica sono assegnate maggiori risorse a tutti quei settori considerati cruciali per Europa 2020. Ciò si traduce in: maggiore sostegno per ricerca e innovazione (in particolare, misure di sostegno per le PMI all'insegna dell'innovazione e della competitività - COSME, Horizon), aumento delle risorse per l'industria culturale (Europa creativa), nuovo impulso alla rete di infrastrutture (meccanismo per collegare l’Europa) e forte enfasi sul settore della formazione e dell’istruzione attraverso l’istituzione di quello che rappresenta il successore del Programma Lifelong Learning, (Erasmus+) e che comprende, tra l’altro, un’azione dedicata allo sport. Viene dato rilievo anche alle priorità strategiche trasversali, quali la protezione dell'ambiente e la lotta contro il cambiamento climatico, come parte integrante di tutti i principali strumenti ed interventi. Bandi aperti: AMBIENTE & ENERGIA Programma di riferimento: LIFE 2014 - 2020 Obiettivi del programma: Il programma LIFE per l’ambiente e l’azione per il clima 2014-2020 sostituisce l'attuale programma Life+. Persegue i seguenti obiettivi generali: contribuire al passaggio a un’economia efficiente in termini di risorse, con minori emissioni di carbonio e resiliente ai cambiamenti climatici, contribuire alla protezione e al miglioramento della qualità dell’ambiente e all’interruzione e all’inversione del processo di perdita di biodiversità, compresi il sostegno alla rete Natura 2000 e il contrasto al degrado degli ecosistemi; 29 migliorare lo sviluppo, l’attuazione e l’applicazione della politica e della legislazione ambientale e climatica dell’Unione, e catalizzare e promuovere l’integrazione degli obiettivi ambientali e climatici nelle altre politiche dell’Unione e nella pratica nel settore pubblico e privato, anche attraverso l’aumento della loro capacità; sostenere maggiormente la governance ambientale e climatica a tutti i livelli, compresa una maggiore partecipazione della società civile, delle ONG e degli attori locali sostenere l'attuazione del Settimo programma d'azione per l'Ambiente. In tal modo, il programma LIFE contribuisce allo sviluppo sostenibile e al raggiungimento degli obiettivi e alle finalità della strategia Europa 2020. Struttura: E’ suddiviso in due sottoprogrammi: “Ambiente” - prevede il finanziamento di progetti nei tre settori già interessati nel passato: Ambiente e uso efficiente delle risorse; Natura e biodiversità; Governance e informazione in materia ambientale (75% del budget). “Azione per il clima” – nell’ambito di questo sottoprogramma potranno essere presentati progetti nei settori Mitigazione dei cambiamenti climatici; Adattamento ai cambiamenti climatici; Governance e informazione in materia di clima (25% del budget). Il programma Life è suddiviso in due periodi di programmazione: 2014-2017 e 2018-2020. Invito a presentare proposte 2014 Non pubblicato su GUUE La call copre proposte per entrambi i sottoprogrammi (Ambiente e Clima). Azioni: per il sottoprogramma “Ambiente”, l’invito riguarda il finanziamento di azioni per : - progetti “tradizionali” - progetti preparatori - progetti integrati - progetti di assistenza tecnica - progetti di Capacity Building. Per il sottoprogramma “Azione per il Clima” questo bando riguarda il finanziamento di azioni per: - i progetti “tradizionali” - i progetti di Capacity Building. Le altre tipologie saranno attivate a partire dal 2015). Con “progetti tradizionali” si intendono i progetti di buone pratiche (progetti che applicano tecniche, metodi e approcci adeguati, efficaci sotto il profilo economico e all’avanguardia, tenendo conto del contesto specifico del progetto); i progetti dimostrativi (progetti che mettono in pratica, sperimentano, valutano e diffondono azioni, metodologie o approcci che sono nuovi o sconosciuti nel contesto specifico del progetto, come ad esempio sul piano geografico, ecologico o socioeconomico, e che potrebbero essere applicati altrove in circostanze analoghe); i progetti pilota (progetti che applicano una tecnica o un metodo che non è stato applicato e testata/sperimentato prima, o altrove, e che offrono potenziali vantaggi ambientali o climatici rispetto alle attuali migliori pratiche e che possono essere applicati successivamente su scala più ampia in situazioni analoghe) ed i progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione. I progetti tradizionali riguardano i seguenti settori prioritari: LIFE Ambiente e Uso efficiente delle Risorse LIFE Natura e Biodiversità LIFE Governance e Informazione in materia ambientale LIFE Mitigazione ai cambiamenti climatici LIFE Adattamento ai cambiamenti climatici LIFE Governance e informazione in materia di clima I progetti preparatori sono quelli identificati dalla Commissione in cooperazione con gli Sati membri per rispondere alle esigenze specifiche connesse allo sviluppo e all’attuazione delle politiche e legislazioni dell’Unione in materia di ambiente e clima. I progetti integrati sono i progetti finalizzati ad attuare su una vasta scala territoriale, in particolare regionale,multiregionale, nazionale o transnazionale, piani di azione o strategie ambientali o climatiche previsti dalla legislazione dell'Unione in materia ambientale o climatica, elaborati dalle autorità degli Stati membri principalmente nei settori della natura, dell'acqua, dei rifiuti, dell'aria nonché della mitigazione dei cambiamenti climatici e dell'adattamento ai medesimi, garantendo nel contempo la partecipazione delle parti interessate e promuovendo il coordinamento e la 30 mobilitazione di almeno un’altra fonte di finanziamento (FESR, FEASR, ecc.). Per progetti di assistenza tecnica si intendono i progetti che forniscono, mediante sovvenzioni per azioni, un sostegno finanziario per aiutare i richiedenti a elaborare progetti integrati e, in particolare per garantire che tali progetti siano conformi alle tempistiche e ai requisiti tecnici e finanziari del programma LIFE in coordinamento con altri fondi (FESR, FEASR, ecc.). Candidati ammissibili: Le proposte possono essere presentate da persone giuridiche registrate nell’UE. I candidati possono rientrare in tre tipologie di beneficiari: enti pubblici, organizzazioni commerciali private e organizzazioni non commerciali private (comprese le ONG). Le organizzazioni interessate sono incoraggiate ad avviare i preparativi appena possibile, sviluppando le loro idee di progetti, creando partenariati con le parti interessate pertinenti e individuando sostegni finanziari complementari. I progetti transnazionali sono particolarmente benvenuti poiché la cooperazione transfrontaliera è essenziale per conseguire gli obiettivi climatici dell’Unione europea. Modalità di candidatura: I candidati devono utilizzare gli application packages (fascicoli di candidatura), disponibili solo in lingua inglese, per la preparazione delle loro proposte progettuali. Ogni pacchetto di candidatura contiene spiegazioni complete e dettagliate in materia di ammissibilità, procedure, tassi di cofinanziamento e tutti gli altri dettagli rilevanti. Per i progetti “tradizionali”, i candidati devono usare solo lo strumento “eProposal” per creare e inviare la proposta. Per tutti gli altri tipi di progetti si devono utilizzare i moduli forniti nel pacchetto di candidatura corrispondente. Finanziamento: La dotazione finanziaria complessiva prevista per il nuovo programma è di circa 3 456,66 milioni di euro. il bilancio complessivo per le sovvenzioni di azioni per progetti nell’ambito di questo invito è di € 283. 122. 966. Di questi, € 238. 862. 966 sono previsti per il Sottoprogramma per l’Ambiente e € 44.260.000 per il Sottoprogramma Azioni per il clima. Almeno il 55% delle risorse di bilancio destinate ai progetti finanziati nell’ambito del Sottoprogramma per l’Ambiente sono destinati a progetti a sostegno della conservazione della natura e della biodiversità. Scadenze: 16 ottobre 2014 ore 16.00: per progetti tradizionali nei due sottoprogrammi (e-form). 29 ottobre 2014 ore 16.00 : per progetti preparatori del sottoprogramma Ambiente (cd o dvd). 10 ottobre 2014 ore 16 (invio idea/progetto) e aprile 2015 (progetto completo): per progetti integrati del sottoprogramma Ambiente 16 (cd o dvd). 15 settembre 2014 ore 16: per progetti di assistenza tecnica nel sottoprogramma Ambiente (cd o dvd). 30 settembre 2015 ore 16: per progetti di Capacity Building(cd o dv). Per maggiori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/environment/life/funding/life2014/index.htm CITTADINANZA Programma di riferimento: EUROPA PER I CITTADINI 2014-2020 Obiettivi: il Programma "Europa per i Cittadini 20142020" che, con modifiche e innovazioni, si pone come successore del fortunato Programma "Europa per i Cittadini 2007-2013", mira ad avvicinare i cittadini europei all’Unione europea, proponendosi di colmare la distanza, talvolta da essi avvertita, dalle istituzioni europee. Coerentemente a tale scopo principale, il Programma supporta economicamente organizzazioni attive nei settori ad esso attinenti e cofinanzia progetti volti al 31 raggiungimento dei suoi obiettivi che possono essere così sintetizzati: costruzione di un'Europa più tangibile per i suoi cittadini; sviluppo di un'identità europea unitaria fondata su comuni esperienze storiche e culturali; creazione di un senso di appartenenza all'Unione europea; scambio di esperienze fra cittadini di diverse aree geografiche, al fine di contribuire al dialogo interculturale e alla reciproca conoscenza. Per il 2014 sono state fissate le seguenti priorità: sono 100° anniversario della Prima Guerra Mondiale; 25° anniversario dalla caduta del Muro di Berlino; 10° anniversario dall’allargamento dell’UE all’Europa centrale e dell’est, Elezioni del Parlamento europeo 22-25 maggio 2014; Partecipazione dei cittadini alla vita democratica dell’Unione Europea; Dibattito sul futuro dell’Unione Europea. Struttura del programma: Il programma è composto da 2 strand: “Memoria europea attiva” e “Impegno democratico e partecipazione civica”, a sua volta articolato in 3 sotto-misure (Gemellaggio tra città; Reti di città; Progetti della società civile) e da una sezione trasversale “Azione orizzontale di valorizzazione”, volta a valorizzare i risultati dei progetti selezionati e ad incrementare l’impatto e l’efficacia del Programma. La Commissione europea DG Communication è responsabile dell’attuazione del Programma. In particolare, ne stabilisce il bilancio, i temi prioritari, gli obiettivi e definisce i criteri di selezione dei progetti. La Commissione si avvale dell’Agenzia Esecutiva per l’Istruzione, gli Audiovisivi e la Cultura (EACEA), per l’attuazione pratica della maggior parte delle azioni del Programma. L’EACEA è responsabile anche degli ECPs – Europe for Citizens Points, strutture nazionali stabilite nei paesi partecipanti al Programma che si occupano di una diffusione mirata e capillare delle informazioni sul Programma Europa per i Cittadini, supportando i potenziali beneficiari delle sovvenzioni. L’ECP – Europe for Citizens Point Italy, istituito dal 2008 presso il Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, costituisce il Punto di Contatto Nazionale per l’Italia. A seguito dell’adozione del nuovo programma l’Agenzia esecutiva EACEA ha pubblicato la “Guida al programma”, che si applica per tutto il suo periodo di operatività (2014-2020). La Guida ha lo status di un bando e costituisce pertanto documento fondamentale per la presentazione di progetti. Fornisce, infatti informazioni, dettagliate (requisiti delle azioni, procedure di candidatura e selezione, cofinanziamento e scadenze) nel quadro dei 2 principali assi che compongono il programma. Azioni: 1. lo Strand 1 (Memoria Europea Attiva) promuove: - progetti di riflessione sui regimi totalitari nella storia europea, soprattutto, ma non esclusivamente, il Nazismo che ha causato l’Olocausto, lo Stalinismo, il Fascismo e i regimi totalitari comunisti, come pure la commemorazione delle loro vittime; - progetti riguardanti gli altri momenti fondamentali della recente storia europea. I progetti dovrebbero includere diverse tipologie di organizzazioni e/o sviluppare diversi tipi di attività tra loro complementari (ad es. ricerca, processi di apprendimento informali, conferenze, dibattiti pubblici, mostre) e/o che coinvolgano cittadini provenienti da diversi gruppi target. I progetti dovrebbero essere realizzati a livello internazionale (tramite la creazione di partenariati e reti multi-nazionali) e/o essere segnati da una chiara dimensione europea. 2. Strand 2 “Impegno democratico e partecipazione civica”: Sotto-misura 1 “Gemellaggio tra città”: co-finanzia progetti che riuniscano un numero considerevole di cittadini di città gemellate attorno a temi legati agli obiettivi del Programma. Il concetto di gemellaggio deve essere inteso in senso lato, riferendosi sia a documenti di gemellaggio tradizionali, sia ad altre forme di accordi di partenariato tra città a lungo termine, volti a favorire la cooperazione a vari livelli e a rafforzare i collegamenti culturali. Sotto-misura 2 “Reti di città”: co-finanzia progetti di municipalità e enti senza scopo di lucro che operano insieme su temi comuni, con una prospettiva di lunga durata, e che siano in grado di creare reti per stabilire e rafforzare la cooperazione internazionale. I progetti devono altresì promuovere lo scambio di esperienze, opinioni e “buone pratiche” 32 sui temi posti al centro del dibattito. Sotto-misura 3 “Progetti della società civile”: supporta progetti promossi da reti di partenariato internazionali, che coinvolgano direttamente i cittadini. I progetti dovrebbero consentire a cittadini di diversi contesti di confrontarsi e agire insieme su temi legati all’Unione europea e alle sue politiche, con lo scopo di dar loro l’opportunità di partecipare concretamente al processo di integrazione europea. Candidati ammissibili: Strand 1 (Memoria Europea Attiva): autorità pubbliche locali/regionali (ad es. municipalità, provincie, regioni) o enti non a scopo di lucro, quali associazioni di sopravvissuti, associazioni culturali, enti di istruzione e di ricerca. Strand 2 “Impegno democratico e partecipazione civica” Sotto-misura 1 “Gemellaggio tra città”: municipalità, comitati di gemellaggio rappresentanti gli enti locali, enti non a scopo di lucro rappresentanti gli enti locali. Sotto-misura 2 “Reti di città”: municipalità, comitati di gemellaggio, altri livelli di autorità locale/regionale (ad es. provincie, regioni), federazioni/associazioni di autorità locali; enti non a scopo di lucro rappresentanti gli enti locali; i partner possono essere organizzazioni non a scopo di lucro. Sotto-misura 3 “Progetti della società civile”: enti non a scopo di lucro, come ad esempio organizzazioni della società civile, associazioni culturali, enti di ricerca, enti di istruzione; le autorità locali/regionali possono essere partner. Finanziamento: Il bilancio totale del Programma 20142020 è pari a 185.468.000EUR così distribuiti: circa il 20% destinato per l’asse 1 (Memoria Europea Attiva), circa il 60% per l’asse 2 “Impegno democratico e partecipazione civica” e circa il 10% per l’asse trasversale “Azione orizzontale di valorizzazione”. I rimanenti stanziamenti sono erogati a copertura delle spese generali amministrative e tecniche del programma. Il bilancio totale previsto per l’anno 2014 è di circa 21 Mil euro. La massima sovvenzione richiedibile per un progetto è così fissata in relazione a ciascun ambito di riferimento: Strand 1 (Memoria Europea Attiva): 100.000 euro Strand 2 sotto-misura 1 “Gemellaggio tra città”: 25.000 euro Strand 2 sotto-misura 2 “Reti di città”: 150.000 euro Strand 2 sotto-misura 3 “Progetti della società civile”: 150.000 euro Scadenze: 1° settembre 2014 (Gemellaggi fra città; Reti di città) 1° settembre 2014 (Progetti della società civile). Per ulteriori informazioni e modulistica: http://eacea.ec.europa.eu/europe-for-citizens_en http://www.europacittadini.it/ CULTURA Programma di riferimento: EUROPA CREATIVA Europa creativa è il nuovo programma UE a sostegno dei settori culturali e creativi che fonde ed accorpa i tre precedenti programmi indipendenti: Cultura 20072013, MEDIA 2007 e MEDIA Mundus. E’ composto da due sottoprogrammi: - CULTURA, dedicato in modo specifico al settore culturale e creativo; - MEDIA, relativo al settore degli audiovisivi; - e da una sezione tran settoriale – che prevede l’introduzione di un fondo di garanzia per agevolare prestiti alle organizzazioni e imprese creative - che partirà nel 2016. SOTTO-PROGRAMMA CULTURA All’interno programma del sono sottopreviste 33 quattro opportunità di finanziamento: 1. progetti di cooperazione europea; 2. reti europee; 3. piattaforme europee; 4. progetti di traduzione letteraria. Possono partecipare tutti gli operatori (pubblici e privati) che operano nel settore culturale e creativo da almeno 2 anni e che hanno la sede legale in uno dei Paesi partecipanti al Programma Europa Creativa rappresentano espressioni culturali artistiche o creative. Esempi: associazioni e istituzioni culturali; fondazioni; case editrici; enti pubblici (dipartimenti di settore); industrie culturali e creative; università e centri di ricerca (dipartimenti di settore); network culturali europei; osservatori culturali internazionali. Progetti di cooperazione europea Obiettivi/azioni: i principali obiettivi del sostegno ai progetti di cooperazione culturale a livello transnazionale riguardano: il rafforzamento della capacità dei settori culturali e creativi europei di operare a livello transnazionale (obiettivo 1). A tale obiettivo sono collegate le seguenti priorità: Priorità 1.1: supportare azioni che forniscano agli operatori culturali e creativi competenze, capacità e knowhow per contribuire al rafforzamento dei settori culturali e creativi, includendo l’utilizzo delle tecnologie digitali, approcci innovativi di audience development e sperimentando nuovi modelli di business. Priorità 1.2: supportare azioni che consentano agli operatori culturali e creativi di collaborare a livello internazionale e di internazionalizzare le loro carriere all’interno e all’esterno dei confini dell’Unione Europea , possibilmente mediante strategie di lungo termine. Priorità 1.3: fornire sostegno per rafforzare la collaborazione e il networking tra le organizzazioni culturali e creative in Europa, al fine di facilitare l’accesso alle opportunità professionali. la promozione della circolazione transnazionale delle opere culturali e creative e la mobilità transnazionale degli operatori culturali e creativi, con particolare riguardo agli artisti (obiettivo 2). Le priorità sono: Priorità 2.1: supportare attività culturali di respiro internazionale quali mostre, scambi e festival. Priorità 2.2: supportare la circolazione della letteratura europea al fine di garantire la più ampia accessibilità possibile; Priorità 2.3: supportare l’”audience development” come strumento per stimolare interesse nei confronti delle opere culturali e creative europee, oltre che verso il patrimonio culturale tangibile e intangibile, nonché per migliorare l'accesso a tale patrimonio. L'obiettivo principale è aiutare gli artisti/operatori culturali europei e le loro opere a raggiungere un pubblico il più possibile ampio in Europa ed estendere l'accesso alle opere culturali da parte dei gruppi sottorappresentati Tipologie di progetti: in base agli obiettivi, le priorità, la natura e l'impatto del progetto è possibile scegliere tra due categorie di finanziamento che si differenziano per il numero minimo dei Paesi partecipanti (partenariato), l’importo e la percentuale del cofinanziamento: - Categoria 1: progetti di cooperazione su piccola scala. Partenariato (ovvero il numero minimo di partner che devono far parte del progetto): 1 project leader (responsabile del progetto) + 2 partner provenienti da almeno 3 diversi Paesi partecipanti al Sottoprogramma Cultura e legalmente riconosciuti da almeno due anni. Almeno un partner deve provenire da un paese EU o EFTA. - Categoria 2: progetti di cooperazione su larga scala Partenariato (ovvero il numero minimo di partner che devono far parte del progetto): 1 project leader (responsabile del progetto) + 5 partner provenienti da almeno 5 diversi paesi partecipanti al Subprogramma Cultura e legalmente riconosciuti da almeno due anni. La prossima call sarà pubblicata a luglio 2014, con scadenza ad ottobre 2014. Network (Reti europee) Questa misura offre supporto alle reti europee attive nei settori culturali e creativi, il cui obiettivo è rafforzare la capacità dei settori culturali e creativi e la collaborazione in rete a livello internazionale, al fine di facilitare l’accesso alle opportunità professionali, rafforzare la competitività e promuovere l’innovazione di questi settori. I network sono strutture complesse di almeno 15 organizzazioni europee già 34 esistenti, basate su un approccio business to business: sono gli operatori culturali che si confrontano e scambiano informazioni tra loro per rafforzare la capacità del settore in cui operano. I riflettori della call sono quindi tutti puntati sullo scambio di esperienze degli operatori culturali. L’invito per il 2013 EAC/S18/2013 - (Scadenza: 19 marzo 2014) è attualmente chiuso Prossima pubblicazione call: luglio 2016 Scadenza: 5 ottobre 2016 Piattaforme europee Questa misura offre supporto alle piattaforme culturali che mirano a: promuovere lo sviluppo dei talenti emergenti e incentivare la mobilità transnazionale degli operatori culturali e creativi e la circolazione delle opere; contribuire ad aumentare il prestigio e la visibilità degli artisti e dei creatori impegnati in termini di programmazione europea, attraverso attività di comunicazione; creare un marchio di qualità europeo. A differenza dei network, le piattaforme prevedono un approccio business to consumers: i riflettori della call sono, quindi, puntati sulla visibilità degli artisti e dei creatori, soprattutto quelli emergenti, che rappresentano la cultura europea. Prossima pubblicazione call: dicembre 2014 Scadenza: febbraio 2015 Progetti di traduzione letteraria Obiettivi: questa linea di finanziamento offre supporto ai progetti di traduzione letteraria che promuovano la diversità culturale e linguistica nell’Unione e in altri Paesi che partecipano al sottoprogramma Cultura. Le priorità sono: sostenere la circolazione e la promozione della letteratura europea, tra cui l’uso appropriato delle tecnologie digitali; incoraggiare la traduzione e la promozione nel lungo termine di una letteratura europea di elevata qualità. Una priorità ulteriore di questa misura di sostegno sarà elevare il profilo dei traduttori. A tal fine, in ogni opera tradotta l’editore dovrà includere una biografia del traduttore. I progetti finanziabili riguardano esclusivamente la traduzione di almeno 3 opere di narrativa sia in formato cartaceo, sia elettronico e prevedono due categorie: categoria 1: progetti biennali; categoria 2: accordo quadro di partenariato. Candidati ammissibili: tutte le case editrici e i gruppi editoriali legalmente riconosciuti in uno dei paesi partecipanti al Programma Europa Creativa da almeno due anni. Le persone fisiche non sono ammissibili. Prossima pubblicazione call: novembre 2014 Scadenza: febbraio 2015 SOTTO-PROGRAMMA MEDIA Il sottoprogramma MEDIA supporta finanziariamente le industrie cinematografiche e audiovisive dell'UE nello sviluppo, distribuzione e promozione del loro lavoro. Aiuta ad avviare progetti di dimensione europea e ad incrementare l’utilizzo delle nuove tecnologie; consente ai film europei e alle opere audiovisive di trovare mercati oltre i confini nazionali ed europei; finanzia programmi di formazione e di sviluppo. Inviti a presentare proposte nell’ambito del sottoprogramma Media Sostegno alla distribuzione transnazionale di film europei – Programma “Cinema Selective”. Invito a presentare proposte EAC/S22/2013. Scadenza: 2 luglio 2014 Sostegno ai festival del cinema. Invito a presentare proposte EAC/S23/2013 Scadenza: 4 luglio 2014 (per attività tra 1 novembre 2014 e 30 aprile 2015) Sostegno alla distribuzione online. Invito a presentare proposte EACEA 16/2014 Scadenza: 11 luglio 2014 Sostegno alla distribuzione di film europei non nazionali Sistema "Cinema Automatic". Invito a presentare proposte EAC/S80/2013 – Scadenze: 31 luglio 2015 (Reinvestimenti) Sostegno alla distribuzione di film europei non nazionali – Sistema "Agenti di vendita". Invito a presentare proposte EAC/S21/2013. Scadenze: 1° marzo 2016 (Reinvestimenti). Media 2007 — Sviluppo, distribuzione, promozione e formazione (2007-2013) Sostegno alla distribuzione transnazionale di film europei. Sistema di sostegno «automatico» 2013. Invito a presentare proposte EACEA/25/2012 Scadenza: 1° ottobre 2014 (reinvestimento). 35 Per ulteriori informazioni e modulistica: Sottoprogramma Cultura: http://ec.europa.eu/culture/news/20131210-ce-calls_en.htm Sottoprogramma Media: http://ec.europa.eu/culture/news/20131210-ce-calls_en.htm La presentazione delle proposte è esclusivamente elettronica accedendo all’apposito portale: http://ec.europa.eu/education/participants/portal/desktop/en/home.html ISTRUZIONE, FORMAZIONE, GIOVENTU’ E SPORT Programma di riferimento: Erasmus + Erasmus+ è il nuovo programma dell'UE per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport per il periodo 2014-2020 che raggruppa i programmi dell'UE già esistenti in questi settori: Apprendimento permanente (Erasmus, Leonardo da Vinci, Comenius, Grundtvig) e Gioventù in Azione, più i cinque programmi di cooperazione internazionale nel settore dell’istruzione superiore, Erasmus Mundus, Tempus, Alfa, Edulink e il programma di cooperazione bilaterale con i Paesi industrializzati. omprende anche azioni nel nuovo settore di competenza europea, lo sport. Obiettivi del Programma: il nuovo programma integrato sui propone di contribuire agli obiettivi della strategia Europa 2020 e del quadro strategico per l'istruzione e la formazione 2020 (ET2020), al quadro rinnovato di cooperazione europea in materia di gioventù (20102018), allo sviluppo sostenibile dei paesi terzi nel settore dell’istruzione superiore e allo sviluppo della dimensione europea dello sport. In particolare, esso si propone di contribuire a raggiungere i seguenti obiettivi principali di Europa 2020: riduzione dei tassi di abbandono scolastico; aumento del numero di studenti di età compresa fra i 30 e i 34 anni che abbiano completato il livello terziario di istruzione. Tra gli obiettivi specifici: promuovere la partecipazione dei giovani alla società; migliorare l'occupazione dei giovani e aprire loro nuove opportunità, aiutandoli ad acquisire competenze aggiuntive attraverso lo studio e la formazione all'estero; innalzare la qualità dell'insegnamento in Europa e oltre. Struttura del Programma: il programma è incentrato su tre attività chiave, trasversali a diversi settori: Attività chiave 1 – Mobilità individuale a fini di apprendimento (KA 1) Questa azione chiave supporta: - Mobilità degli giovani, insegnanti, professori, formatori, giovani lavoratori, personale di istituzioni allievi e del personale: opportunità per studenti, allievi, volontari, formative e di organizzazioni appartenenti alla società civile, di intraprendere un’esperienza di apprendimento in un paese straniero fino ad una durata di un anno. - Borse di studio congiunte: borse di studio attribuite ai migliori studenti di master che offrono la possibilità di prendere parte a programmi internazionali e integrati di studio di livello superiore organizzati da consorzi universitari. Attività chiave 2 – Cooperazione per l’innovazione e le buone pratiche (KA 2) Questa comprende: - Partenariati strategici transnazionali volti a sviluppare iniziative che affrontano uno o più settori della formazione, dell'istruzione e della gioventù e a promuovere l'innovazione, lo scambio di esperienze e di know-how tra i diversi tipi di organizzazioni coinvolte nell'istruzione, formazione e gioventù o in altri settori pertinenti. - Nuovi partenariati innovativi, le cosiddette “Alleanze per la conoscenza” (“Knowledge Alliances”), e le “Alleanze per le abilità 36 settoriali” (Sector Skills Alliances) che costituiranno sinergie tra il mondo dell’istruzione e quello del lavoro consentendo agli istituti d’istruzione superiore, ai formatori e alle imprese di incentivare l’innovazione e lo spirito imprenditoriale nonché di elaborare nuovi programmi e qualifiche per colmare le lacune a livello delle abilità. - Progetti di rafforzamento delle capacità, a sostegno della cooperazione con i paesi partner, nei settori dell'istruzione superiore e della gioventù. - Piattaforme di supporto informatico, come eTwinning (gemellaggi elettronici fra scuole), la piattaforma europea per la formazione continua (EPALE) e il Portale Europeo per i Giovani, che offrono spazi di collaborazione virtuali,. Attività chiave 3 - Riforma delle politiche (KA 3) Questa misura finanzia incontri fra giovani e decisori politici nel settore delle politiche giovanili. Alle 3 azioni chiave si aggiungono: - Iniziativa Jean Monnet Questa misura finanzia studi e docenze sull’Unione Europea, e dialogo fra accademici e decisori politici europei. - Azioni nel settore dello sport - In tale ambito il programma si concentra su progetti transnazionali volti a sostenere gli sport amatoriali e ad affrontare le sfide transfrontaliere quali le partite truccate, il doping, la violenza e il razzismo, nonché a promuovere il buon governo, la parità di genere, l’inclusione. Il Programma Erasmus+ 20142020 è gestito dalla Commissione europea, DG Istruzione e Cultura, con l’assistenza dell’Agenzia esecutiva per l’istruzione, gli audiovisivi e la cultura (EACEA) e delle Agenzie nazionali dei diversi paesi partecipanti. Per l’implementazione operativa dei Programmi settoriali in Italia e la gestione delle azioni decentrate, le Autorità nazionali hanno congiuntamente affidato la gestione dei Sottoprogrammi a tre Agenzie nazionali: Agenzia nazionale Erasmus+ INDIRE http://www.indire.it/ Agenzia nazionale Erasmus+ ISFOL - http://www.isfol.it/ Agenzia nazionale per i Giovani http://www.agenziagiovani.it/ Budget: Il bilancio totale allocato per il periodo 20142020 è di 14,7 miliardi di euro. Finanziamenti addizionali dovrebbero venire stanziati per la mobilità nel campo dell’istruzione superiore e per la costituzione di capacità con il coinvolgimento di Paesi terzi; le negoziazioni al riguardo saranno ultimate nel corso del 2014. Nell’ambito del programma Erasmus+ si segnalano i seguenti bandi aperti: Invito a presentare proposte EAC/S11/13, pubblicato sulla GUUE C362 del 12 dicembre 2013- rettifica GUUE C 30 del 1° febbraio 2014 Il presente invito riguarda le seguenti azioni: Azione chiave 1 - Mobilità individuale ai fini dell'apprendimento: mobilità individuale nel settore dell'istruzione, della formazione e della gioventù diplomi di laurea magistrale congiunti eventi di ampia portata legati al Servizio volontario europeo. Azione chiave 2/ Cooperazione per l'innovazione e lo scambio di buone prassi: partenariati strategici nel settore dell'istruzione, della formazione e della gioventù alleanze per la conoscenza alleanze per le abilità settoriali rafforzamento delle capacità nel settore della gioventù. Azione chiave 3-Sostegno alla riforma delle politiche: dialogo strutturato: incontro tra i giovani e i responsabili decisionali nel settore della gioventù. Attività Jean Monnet: cattedre Jean Monnet moduli Jean Monnet centri di eccellenza Jean Monnet sostegno Jean Monnet alle istituzioni e alle associazioni reti Jean Monnet progetti Jean Monnet. Sport: partenariati di collaborazione nel settore dello sport eventi sportivi a livello europeo senza scopo di lucro. Candidati ammissibili: organismi pubblici o privati operanti nei settori dell'istruzione, della formazione, della gioventù e dello sport. I gruppi di giovani attivi nel settore del lavoro 37 giovanile, ma non necessariamente in un'organizzazione giovanile, possono inoltre presentare domanda di finanziamento sia per la mobilità ai fini dell'apprendimento dei giovani e dei giovani lavoratori sia per i partenariati strategici nel settore della gioventù. Per ciascuna azione, sono ammissibili organismi ben specificati, indicati nella "Guida al Programma". Finanziamento e durata dei progetti: il bilancio totale destinato al presente invito a presentare proposte è stimato in 1 507,3 milioni di EUR, così suddivisi:Istruzione e formazione: 1 305,3 milioni di EUR; Gioventù: 174,2 milioni di EUR; Jean Monnet: 11,2 milioni di EUR; Sport: 16,6 milioni di EUR. L'entità delle sovvenzioni concesse e la durata dei progetti variano a seconda di fattori quali il tipo di progetto e il numero di partner partecipanti. Scadenze: Azione chiave 1 Mobilità individuale esclusivamente nel settore della gioventù: 1° ottobre 2014. Azione chiave 2 Partenariati strategici esclusivamente nel settore della gioventù: 1° ottobre 2014. Rafforzamento delle capacità nel settore della gioventù: 2 settembre 2014. Azione chiave 3: Incontro tra i giovani e i responsabili decisionali nel settore della gioventù: 1° ottobre 2014. Le condizioni dettagliate del presente invito a presentare proposte, comprese le priorità, sono disponibili nella guida del programma Erasmus+ che costituisce parte integrante dell’invito stesso. Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/index_it.htm La guida al Programma: http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/documents/erasmus-plus-programme-guide_en.pdf http://ec.europa.eu/programmes/erasmus-plus/documents/erasmus-plus-programme-guide_it.pdf (versione italiana) Invito a presentare proposte EACEA/10/14 - Azione chiave 3: Sostegno alle riforme delle politiche Iniziative emergenti. Sperimentazioni di politiche europee nel campo dell'istruzione, della formazione e della gioventù: cooperazione transnazionale per l'attuazione di politiche innovative condotte da autorità pubbliche ad alto livello, pubblicato sulla GUUE C51 del 22 febbraio 2014 Obiettivo generale: incoraggiare la valutazione dell'impatto sistemico di misure politiche innovative attraverso prove sul campo, al fine di migliorare l'efficacia e l'efficienza dei sistemi di istruzione e formazione e delle politiche giovanili. Temi prioritari: valutazione di abilità trasversali nell'istruzione primaria e secondaria; esperienze imprenditoriali pratiche a scuola; cooperazione in materia di metodi innovativi per un riconoscimento accademico transfrontaliero rapido e omogeneo a livello di istruzione superiore; riduzione del numero degli adulti poco qualificati; incoraggiare lo sviluppo e l'internazionalizzazione del volontariato giovanile (IT 22.2.2014 GUUE C 51/17) La durata del progetto deve essere compresa tra 24 e 36 mesi. Le attività devono essere avviate tra il 1° dicembre 2014 e il 1° marzo 2015. Candidati ammissibili: a) autorità pubbliche (Ministero o equivalente) responsabili per l’istruzione, la formazione o la gioventù al massimo livello nel contesto nazionale o regionale pertinente oppure autorità pubbliche di massimo livello responsabili per settori diversi dall’istruzione, dalla formazione e dalla gioventù (ad esempio occupazione, finanza, affari sociali, sanità, ecc.) qualora posseggano una competenza specifica nel settore in cui la sperimentazione deve essere effettuata. Le autorità pubbliche possono delegare la loro rappresentanza ad altre organizzazioni pubbliche o private, nonché ad associazioni di autorità pubbliche oppure a reti legalmente costituite; b) organizzazioni o istituzioni pubbliche o private attive nel campo dell’istruzione, della formazione o della gioventù; c) organizzazioni o istituzioni pubbliche o private che svolgono attività legate all’istruzione, alla formazione e/o alla gioventù in altri settori socioeconomici (p. es. centri di riconoscimento, 38 camere di commercio, organizzazioni commerciali, organizzazioni culturali, organismi di valutazione, organismi di valutazione, organismi di ricerca). Il requisito minimo di composizione di un partenariato per il presente invito è di 4 persone giuridiche che rappresentino 3 Paesi ammissibili. Finanziamento: 10 Milioni di EUR così suddivisi: Istruzione e formazione: 8 Milioni di EUR; Gioventù: 2 Milioni di EUR). La sovvenzione massima per progetto sarà di 2 Mio EUR; il contributo finanziario dell'UE non può superare il 75 % del totale dei costi ammissibili. Scadenze: 20 maggio 2014: per le proposte preliminari; 2 ottobre 2014 per le proposte complete. Per ulteriori informazioni e modulistica: http://eacea.ec.europa.eu/erasmus-plus/funding/prospective-initiatives-eacea-102014_en SALUTE & CONSUMATORI Programma di riferimento: Terzo programma d’azione dell’Unione in materia di salute (2014-2020) Invito a presentare proposte HP-PJ-2014 pubblicato sulla GUCE/GUUE C 171/10 del 06/06/2014 Quest’invito consta delle seguenti parti: - un invito a presentare proposte per l’aggiudicazione di un contributo finanziario ad azioni specifiche sotto forma di sovvenzioni di progetti; - un invito a presentare proposte per l’aggiudicazione di un contributo finanziario al funzionamento di organismi non governativi (sovvenzioni di funzionamento). Obiettivi: integrare, sostenere e aggiungere valore alle politiche degli Stati membri per migliorare la salute dei cittadini e ridurre le disuguaglianze fra gli stessi, promuovendo la salute, incoraggiando l’innovazione in ambito sanitario, accrescendo la sostenibilità dei sistemi sanitari e proteggendo i cittadini dalle gravi minacce sanitarie transfrontaliere. Azioni: Saranno finanziate le seguenti azioni del programma di lavoro 2014: PRIORITÀ TEMATICA 1: Promuovere la salute, prevenire le malattie e incoraggiare ambienti favorevoli a stili di vita sani tenendo conto del principio "la salute in tutte le politiche". Tale priorità è a sua volta così suddivisa: 1.1. Fare uso del potenziale di innovazione per la prevenzione e la gestione delle principali malattie croniche (diabete, malattie cardiovascolari ...) 1.2. Promuovere una diagnosi precoce e lo screening delle malattie croniche che si possono prevenire 1.3. Sviluppare approcci innovativi per promuovere il reinserimento professionale di persone con malattie croniche e migliorare la loro occupabilità. (Sarà finanziato un solo progetto). PRIORITÀ TEMATICA 2: Proteggere i cittadini dalle gravi minacce sanitarie transfrontaliere Per questa priorità tematica non sono previste azioni PRIORITÀ TEMATICA 3. Contribuire alla realizzazione di sistemi sanitari innovativi, efficienti e sostenibili. Tale priorità è a sua volta così suddivisa: 3.1. Sostenere azioni in aree collegate all’adesione alla cura, alla fragilità e alle cure integrate e alle condizioni multi-croniche . 3.2. Sostegno finanziario per dati statistici nell’area dei prezzi dei prodotti medicinali negli Stati membri (sarà finanziato un solo progetto) 3.3. Verso un sistema sostenibile di monitoraggio e di reporting della salute (sarà finanziato un solo progetto). PRIORITÀ TEMATICA 4. Facilitare l'accesso a un'assistenza sanitaria migliore e più sicura per i cittadini. 4.1. Infezioni associate all'assistenza sanitaria Prevenzione e controllo nelle case di cura e strutture di lungo degenza (sarà finanziato un solo progetto). I progetti devono avere una durata massima di 3 anni e devono essere presentati da partenariati comprendenti organismi reciprocamente indipendenti di tre diversi Stati partecipanti. Candidati ammissibili: possono presentare proposte progettuali le persone giuridiche legalmente costituite, le autorità pubbliche, gli enti del settore pubblico (in particolare istituzioni di ricerca e 39 sanitarie, università e istituti di istruzione superiore). Finanziamento: Il budget a disposizione del bando è di € 12.300.000 per i progetti e di € 4.650.000 per le sovvenzioni di funzionamento. Priorità tematica 1.1: importo indicativo: 2.500.000 EUR Priorità tematica 1.2: importo indicativo: 1.500.000 EUR Priorità tematica 1.3: importo indicativo: 1.000.000 EUR Priorità tematica 3.1: importo indicativo: 3.000.000 EUR Priorità tematica 3.2: importo indicativo: 300.000 EUR Priorità tematica 3.3: importo indicativo: 3.500.000 EUR Priorità tematica 4.1: importo indicativo: 500.000 EUR Il contributo comunitario di norma copre fino al 60% dei costi ammissibili di un’azione o dei costi previsti per il funzionamento di un ente (nel caso di sovvenzioni di funzionamento); può arrivare fio all’80% dei costi ammissibili in casi di utilità eccezionale (come definiti nell’allegato VII della decisione relativa al programma di lavoro). Scadenza: 25 settembre 2014 Per ulteriori informazioni e modulistica: http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/opportunities/3hp/calls/hp-pj-2014.html (Portale dei Partecipanti) http://ec.europa.eu/chafea/ Sito web dell’Agenzia esecutiva per i consumatori, la salute e la sicurezza alimentare (Chafea) RICERCA & SVILUPPO TECNOLOGICO Programma di riferimento: Orizzonte 2020: programma quadro di ricerca e innovazione Obiettivi generali: Horizon 2020 è il nuovo Programma del sistema di finanziamento integrato destinato alle attività di ricerca della Commissione europea, compito che, nella vecchia programmazione, spettava al VII Programma Quadro, al Programma Quadro per la Competitività e l'Innovazione (CIP) e all'Istituto Europeo per l'Innovazione e la Tecnologia (EIT). Il nuovo Programma supporterà l'UE nelle sfide globali fornendo a ricercatori e innovatori gli strumenti necessari alla realizzazione dei propri progetti e delle proprie idee. Orizzonte 2020 deve svolgere un effetto moltiplicatore cercando di portare al 3% la percentuale del PIL destinata alla ricerca in Europa, obiettivo che i Paesi membri dell’UE si sono prefissati già parecchio tempo fa. Struttura del Programma/Azioni e obiettivi specifici: La struttura di Horizon 2020 è composta da tre Pilastri (Eccellenza scientifica, Leadership industriale, Sfide della società) e da cinque Programmi trasversali. Excellent Science L’obiettivo del pilastro “Eccellenza Scientifica” è di incrementare la qualità della base scientifica europea, sostenendo le migliori idee, sviluppando talenti in Europa, fornendo ai ricercatori l'accesso alle migliori infrastrutture di ricerca e rendendo l'Europa un luogo attraente per i migliori ricercatori del mondo. Si articola in quattro programmi: European Research Council: sostiene gli individui più talentuosi e creativi e le loro equipe nello svolgere ricerche di frontiera di altissima qualità; Tecnologie future ed emergenti: finanzia la ricerca collaborativa per aprire nuovi promettenti campi di ricerca e di innovazione; Azioni Marie Sklodowska Curie: offre ai ricercatori eccellenti opportunità di 40 formazione e di carriera mediante sostenendo la mobilità; Infrastrutture di Ricerca: garantisce che l'Europa disponga di infrastrutture di ricerca (comprese le infrastrutture elettroniche in rete) di livello mondiale accessibili a tutti i ricercatori in Europa e in altri Paesi. Competitive Industries Il secondo Pilastro di Horizon 2020 (Leadership Industriale) intende fare dell'Europa un luogo più attraente per investire nella ricerca e nell'innovazione (compresa l'innovazione ecologica), promuovendo attività strutturate dalle aziende. Si propone di portare grandi investimenti in tecnologie industriali essenziali, incentivare il potenziale di crescita delle aziende europee fornendo loro livelli adeguati di finanziamento e aiutare le PMI innovative a trasformarsi in imprese leader a livello mondiale. Si articola in tre Programmi: Leadership nelle tecnologie abilitanti e industriali: fornisce un sostegno mirato alla ricerca, allo sviluppo e alla dimostrazione delle seguenti priorità: ICT ,Nanotecnologie, materiali avanzati, biotecnologie, fabbricazione e trasformazione avanzate, Tecnologia Spaziale. Accesso al capitale di rischio: mira a superare i disavanzi della disponibilità di crediti e fondi per il settore R&S, le imprese e i progetti innovativi in tutte le fasi di sviluppo. Congiuntamente agli strumenti di finanza di rischio nel Programma per la competitività delle imprese (COSME), nasce con l’obiettivo di sostenere lo sviluppo di capitale di rischio a livello europeo. L'innovazione nelle PMI: promuove tutte le forme di innovazione nelle PMI, con un interesse specifico per quelle dotate del potenziale di crescita suscettibile di internazionalizzazione sul mercato unico e oltre. Nella attività non si prevede ricerca ma finanziamenti per azioni di supporto alla ricerca. Societal Challenge Questo pilastro (Sfide della società) rispecchia le priorità strategiche della strategia Europa 2020 e affronta grandi preoccupazioni condivise dai cittadini europei e di altri Paesi. Un approccio incentrato sulle sfide riunisce risorse e conoscenze provenienti da una molteplicità di settori, tecnologie e discipline, fra cui le scienze sociali e umanistiche. Si intendono coprire attività che spaziano dalla ricerca alla commercializzazione, incentrandosi su quelle connesse all'innovazione, quali i progetti pilota, la dimostrazione, i banchi di prova e il sostegno agli appalti pubblici e all'adozione commerciale. Si istituiranno collegamenti con le attività dei partenariati europei per l'innovazione. Il finanziamento è incentrato sui seguenti Programmi: Salute, cambiamento demografico e benessere; Sicurezza alimentare, agricoltura sostenibile e bioeconomia; Energia sicura, pulita ed efficiente; Trasporto intelligente, integrato e pulito; Azioni per il clima, l'efficienza delle risorse e delle materie prime; Europa in un mondo in fase di cambiamento; Società sicure innovative, sicure e inclusive. PROGRAMMI TRASVERSALI 1. Spreading excellence and widening participation L'obiettivo specifico è quello di sfruttare appieno il potenziale di talenti esistenti in Europa e assicurare che i benefici di un'economia basata sull'innovazione siano massimizzati e distribuiti ampiamente attraverso l'Unione secondo il principio dell'eccellenza. 2. Science with and for society L’obiettivo specifico è quello di instaurare una cooperazione efficace tra scienza e società, assumere nuovi talenti per la scienza e associare l'eccellenza scientifica alla sensibilizzazione e alla responsabilità sociale. 3. Non-nuclear direct actions of the JR - Le attività del Joint Research Centre costituiscono parte integrante di Horizon 2020 al fine di fornire un sostegno solido e documentato alle politiche dell'Unione, tenendo in considerazione le esigenze dei consumatori, integrate da attività orientate al futuro 4. European Institute of Innovation and Technology (EIT) L'Istituto europeo di innovazione e tecnologia svolge un ruolo di primo piano poiché riunisce ricerca, innovazione e istruzione superiore d'eccellenza, integrando in tal modo il triangolo della conoscenza. L'EIT si avvale principalmente delle KICs comunità di conoscenza e innovazione. Esso garantisce inoltre la condivisione delle esperienze tra le KICs e al di là di esse, grazie a una diffusione mirata e a misure di scambio delle conoscenze, promuovendo in tal modo una più rapida diffusione dei modelli innovativi nell'Unione. 5. Euratom L'obiettivo generale del programma 41 Euratom è lo svolgimento di attività di ricerca e formazione nel settore nucleare, con particolare attenzione al costante miglioramento della sicurezza nucleare e della radioprotezione, soprattutto per contribuire potenzialmente alla decarbonizzazione a lungo termine del sistema dell'energia in modo sicuro ed efficiente. Finanziamenti: Il budget stanziato per Horizon 2020 (compreso il programma per la ricerca nucleare Euratom) per l’intero periodo 2014/2020 è di 70.2 miliardi di € a prezzi costanti / 78,6 miliardi di € a prezzi correnti. Budget disponibile per i 3 pilastri: Pilastro Eccellenza scientifica: € 22.274 milioni, 31,73% del budget totale di Horizon 2020 Leadership Industriale: € 15.507 milioni, 22,09% del budget totale di Horizon 2020 Sfide della società: € 27.048,06 milioni, 38,53% del budget totale di Horizon 2020 Inviti a presentare proposte L’11 dicembre 2013 sono stati lanciati i primi bandi 2014-2015 relativi al nuovo programma quadro per la ricerca e l’innovazione “HORIZON 2020”. Rif. (GUCE/GUUE C 361/9 del 11/12/2013). Si tratta di oltre 60 bandi che coprono tutti e tre i pilastri in cui è strutturato “HORIZON 2020” – Eccellenza scientifica, Leadership industriale, Sfide della società – e per i quali sono stati stanziati complessivamente circa 15 miliardi di euro per il biennio. Altri seguiranno nel corso dell’anno. I primi bandi per il 2014 assorbono una buona fetta di queste risorse, ovvero 7,8 miliardi di euro così distribuiti: al pilastro "Eccellenza scientifica" sono stati assegnati 3 miliardi di euro, di cui circa 1,7 miliardi di euro dal Consiglio europeo della ricerca per sostenere ricercatori di alto livello e 800 milioni di euro per le borse di ricerca Marie Sklodowska-Curie rivolte ai giovani ricercatori. Per il pilastro "Leadership industriale" sono messi a disposizione 1,8 miliardi di euro per sostenere la leadership industriale europea in settori chiave come le TIC, le nanotecnologie, la robotica, le biotecnologie e la ricerca spaziale. al pilastro "Sfide della società" vanno 2,8 miliardi di euro per sostenere progetti innovativi nel quadro delle sette aree prioritarie agricoltura, ricerca marittima e bioeconomia; energia; trasporti; azione per il clima, ambiente, efficienza sotto il profilo delle risorse e materie prime; società innovative e inclusive; sicurezza. Beneficiari - Qualsiasi impresa, università, centro di ricerca o qualsiasi altro soggetto giuridico, stabilito in uno Stato membro, in un paese associato o in un paese terzo, può partecipare ad un'azione indiretta a condizione che soddisfi le condizioni minime di partecipazione. Devono partecipare almeno 3 soggetti giuridici, ognuno dei quali dev'essere stabilito in uno Stato membro o in un paese associato. In nessun caso, 2 di questi soggetti giuridici possono essere stabiliti nello stesso Stato membro o paese associato. Tutti e 3 i soggetti giuridici devono essere indipendenti l'uno dall'altro. ULTERIORI INFORMAZIONI E MODULISTICA Con la pubblicazione dei bandi, la Commissione europea ha messo online una nuova versione del Portale dei Partecipanti, sito web di riferimento per le opportunità di HORIZON 2020. Su questo portale è possibile accedere a pagine dedicate a ciascuno dei bandi pubblicati, per conoscerne il contenuto e la scadenza, reperire i workprogramme e tutta la documentazione necessaria per preparare le candidature, avere informazioni sulla modalità online di presentazione delle proposte. http://ec.europa.eu/research/participants/portal/desktop/en/home.html Punti di contatto nazionali La rete dei Punti di Contatto Nazionale (National Contact Point -NCP) è una struttura riconosciuta dalla Commissione europea, chiamata a fornire informazione e assistenza sui vari aspetti relativi ai programmi UE di RSTI ed è presente in tutti i 28 Stati Membri, Paesi associati ad Horizon 2020 e Paesi terzi. Il ruolo degli NCP è di cruciale importanza nella diffusione delle informazioni e nell’assistenza intersettoriale e transnazionale ai proponenti dei progetti europei. APRE(Agenzia per la Promozione della Ricerca Europea) ospita tutti i Punti di Contatto Nazionale (NCP) di Horizon 2020 in Italia. http://www.apre.it/ricerca-europea/horizon-2020/ncp/ I bandi sul sito dell’APRE:http://www.apre.it/ricerca-europea/horizon-2020/bandi/ 42 TRASPORTI, ENERGIA & TELECOMUNICAZIONE Programma di riferimento: Meccanismo per collegare l’Europa (Connecting Europe Facility) 2014-2020 Obiettivi e struttura del programma: il "Meccanismo per collegare l'Europa" Connecting Europe Facility (CEF) sostituisce i seguenti programmi del periodo 2007-2013: TEN-T, TEN-E, Marco Polo 2. Nel periodo 2014-2020 finanzierà progetti che hanno l'obiettivo di completare i collegamenti mancanti in Europa nelle infrastrutture dell'energia, dei trasporti e del digitale. Lo scopo del programma consiste nel promuovere una economia più "verde", grazie all'introduzione di modalità di trasporto meno inquinanti, di collegamenti a banda larga ad alta velocità e all'utilizzo delle energie rinnovabili, in linea con la strategia Europa 2020. Il completamento delle reti energetiche renderà più integrato il mercato interno dell'energia, riducendo la dipendenza energetica dell'UE e rafforzando la sicurezza degli approvvigionamenti. Il programma prevede una nuova sinergia pubblicoprivato attraverso strumenti finanziari di condivisione del rischio con l’obiettivo di colmare le lacune di finanziamento negli investimenti in infrastrutture strategiche. Questo piano di investimenti, elaborato dalla Direzione Generale per la Mobilità e i Trasporti in collaborazione con la Direzione Generale per l’Energia e la Direzione Generale per la Società dell'informazione e i mezzi di comunicazione, contribuirà a creare posti di lavoro e a rafforzare la competitività dell'Europa nel momento in cui ne ha più bisogno. Il programma Connecting Europe Facility è suddiviso nei seguenti sottoprogrammi: CEF Trasporti - si articola nei seguenti obiettivi specifici: - eliminare le strozzature e realizzare i collegamenti mancanti; - garantire nel lungo periodo trasporti sostenibili ed efficienti; - ottimizzare l’integrazione e l’interconnessione dei modi di trasporto e accrescere l’interoperabilità dei servizi di trasporto. CEF Energia - persegue i i seguenti obiettivi: promuovere l’ulteriore integrazione del mercato interno dell’energia e l’interoperabilità transfrontaliera delle reti elettriche e del gas, anche facendo in modo che nessuno Stato membro sia isolato dalla rete europea; - rafforzare la sicurezza dell’approvvigionamento nell’Unione; - contribuire allo sviluppo sostenibile e alla tutela dell’ambiente, in particolare favorendo l’integrazione dell’energia da fonti rinnovabili nella rete di trasmissione e sviluppando reti dell’anidride carbonica. CEF Telecomunicazioni e TIC - comprende i seguenti obiettivi: - accelerare l’introduzione di reti a banda larga veloci e ultraveloci e il loro utilizzo, anche da parte delle piccole e medie imprese (PMI); promuovere l’interconnessione e l’interoperabilità dei servizi pubblici nazionali online nonché l’accesso a tali reti. Finanziamenti innovativi e iniziativa Project bond. L'iniziativa sui prestiti obbligazionari per il finanziamento dei progetti (Project Bond Initiative), introdotta nell'ambito di Europa 2020, ha il duplice obiettivo di rilanciare il mercato delle obbligazioni e di aiutare i promotori dei singoli progetti infrastrutturali ad attrarre finanziamenti obbligazionari privati di lunga durata. La Commissione adotta programmi di lavoro pluriennali e annuali per ogni settore. I programmi di lavoro definiscono le forme di sovvenzione che possono essere utilizzati per finanziare le azioni interessate Candidati ammissibili: le proposte possono essere presentate da uno o più Stati membri o, previo accordo degli Stati membri interessati, dagli organismi internazionali, dalle imprese comuni o da imprese oppure organismi pubblici o privati stabiliti negli Stati membri. Le proposte possono essere presentate da entità non aventi personalità giuridica a norma del rispettivo diritto nazionale, purché i loro rappresentanti abbiano la capacità di assumere impegni giuridici in loro nome e offrano garanzie 43 per la tutela degli interessi finanziari dell'Unione equivalenti a quelle offerte dalle persone giuridiche. Le proposte presentate dalle persone fisiche non sono ammissibili. Finanziamento: la dotazione finanziaria per l'attuazione dell'MCE per il periodo 2014- 2020 ammonta a 33.242. 259, 000 di euro , così ripartiti: settore dei trasporti: 26 250 582 000 euro, di cui 11 305 500 000 EUR trasferiti dal Fondo di coesione e destinati ad essere spesi in conformità alle disposizioni del presente regolamento esclusivamente negli Stati membri ammissibili al finanziamento del Fondo di coesione; settore delle telecomunicazioni: 1 141 602 000 euro; settore dell'energia: 5 850 075 000 euro. Si segnalano i seguenti bandi aperti: Invito a presentare proposte nell’ambito del programma di lavoro pluriennale per la concessione di sovvenzioni nel settore dell’infrastruttura energetica transeuropea pubblicato sulla GUUE C134 del 3 maggio 2014 Obiettivi/Azioni: gli obiettivi di questo bando sono definiti nella sezione 3 del Programma di lavoro pluriennale adottato nel 2014, il quale mira a consentire lo sviluppo di progetti di interesse comune nel quadro della politica delle CEF Energy reti transeuropee nel settore dell’energia. In particolare, il presente bando contribuisce a sostenere progetti di infrastrutture energetiche di interesse comune che possano apportare significativi benefici per la società e che possano garantire una maggiore solidarietà tra gli Stati membri dell’UE e che, per varie motivazioni, non abbiano ricevuto finanziamenti adeguati dal mercato. Particolare attenzione deve essere posta sull’uso efficiente degli investimenti pubblici. In linea con l’obiettivo politico di porre fine all’isolamento energetico entro il 2015 e con l’attuazione del mercato interno dell’energia entro il 2014, l’invito si concentra in particolare sui progetti a sostegno dell’interesse comune che contribuiscano a raggiungere questi obiettivi. Finanziamento: la dotazione finanziaria per le proposte selezionate nell’ambito del presente invito è pari a 750 milioni di EUR. Scadenza: 19 agosto 2014 ore 17 (orario di Bruxelles). Per ulteriori informazioni e modulistica: http://inea.ec.europa.eu/en/cef/cef_energy/apply_for_funding/cef_energy_call_for_proposals_2014.htm Invito a presentare proposte "Europeana" nell’ambito del programma di lavoro per le sovvenzioni in materia di reti transeuropee di telecomunicazione – pubblicato sulla GUUE C131 del 30 aprile 2014 Obiettivi/Azioni: nell’ambito di tale invito vengono finanziati progetti di interesse comune nel settore delle telecomunicazioni, in particolare per l'accesso alle risorse digitali del patrimonio europeo mediante una piattaforma di servizi di base ('EUROPEANA'). Lanciata nel 2008 come punto d'accesso CEF Telecom multilingue alle risorse digitali del patrimonio europeo, Europeana raccoglie attualmente circa 30 milioni di contenuti digitalizzati provenienti da oltre 2.000 istituti di tutta Europa. La sua dotazione include libri, film, dipinti, giornali, archivi sonori, mappe, manoscritti. Per realizzare il suo pieno potenziale, l'infrastruttura esistente deve essere manutenuta e potenziata. Con il sostegno del CEF, Europeana dovrebbe svilupparsi in una piattaforma di servizi e risorse ampiamente riconosciuta, non solo per i riferimenti di metadati, ma anche per l'accesso a contenuti culturali, strumenti e tecnologie, progetti e altri servizi. Finanziamento: il sostegno è destinato ad un solo progetto della durata minima di 1 anno. La dotazione finanziaria è pari a 8,9 milioni di euro e il contributo UE coprirà interamente (100%) i costi ammissibili del progetto selezionato. Scadenza: 23 settembre 2014 ore 17 (orario di Bruxelles). 44 Invito a presentare proposte "Safer Internet" nell’ambito del programma di lavoro per le sovvenzioni in materia di reti transeuropee di telecomunicazione pubblicato sulla GUUE C 131/7 del 30 aprile 2014 Obiettivi/Azioni: nell’ambito di tale bando viene fornito sostegno a progetti di interesse comune nel settore delle infrastrutture di telecomunicazioni, in particolare per l'implementazione di servizi generici che favoriscano un uso più sicuro di Internet da parte dei bambini. I progetti devono comprendere l'attuazione dei seguenti servizi: un centro di sensibilizzazione per informare bambini, genitori e insegnanti su un uso migliore e più sicuro di internet, basato su risorse digitali avanzate (repository) che svilupperanno specifici kit in collaborazione con altri soggetti (scuole, industria); assistenza online (helpline) per la segnalazione e il sostegno in relazione a contatti (grooming), comportamento (cybullismo) e contenuti pericolosi; un numero verde (hotline) per la ricezione e la gestione delle segnalazioni dei dati riguardanti abusi sessuali online su minori. I contenuti ed i risultati saranno divulgati sia al livello europeo sia ai livelli nazionali e distribuiti mediante i "Safer Internet Centres " ( SICs) attraverso la piattaforma (www.saferinternet.org). Finanziamento: il budget a disposizione del bando è pari a 9,7 milioni di euro e il cofinanziamento UE potrà coprire il 50% dei costi totali ammissibili dei progetti selezionati. Scadenza: 27 agosto 2014 ore 17 (orario di Bruxelles). Per ulteriori informazioni e modulistica: http://inea.ec.europa.eu/en/cef/cef_telecom/apply_for_funding/cef_telecom_call_for_proposals_2014.htm Tra le fonti on-line: Portale Europa - Sito ufficiale dell’Unione europea http://europa.eu/ Sito web Commissione europea http://ec.europa.eu/ Sito web Commissione europea - Rappresentanza in Italia http://ec.europa.eu/italia/ Sito web Parlamento europeo http://www.europarl.europa.eu/ Sito web Ufficio di Informazione del Parlamento europeo per l’Italia http://www.europarl.it/ Sito web Dipartimento per le Politiche europee (Presidenza del Consiglio dei Ministri) http://www.politicheeuropee.it/ Europa Regioni – AICCRE – Associazione Italiana per il Consiglio dei Comuni e delle Regioni d’Europa www.aiccre.it Sito web Ansa Europa 2013 www.ansa.it/europa Portale europeo per i giovani http://europa.eu/youth 46 Chi siamo http://www.europedirectfrosinone.it EUROPE DIRECT FROSINONE è un centro di informazione e comunicazione europea la cui missione è quella di agire da intermediario tra l’UE ed i cittadini a livello locale attraverso una capillare diffusione delle politiche comunitarie nel territorio provinciale. Ospitato dall’Amministrazione Provinciale di Frosinone, il centro appartiene ad una rete coordinata dalla Commissione europea che conta 50 strutture in Italia, distribuite in maniera uniforme in tutte le regioni, e circa 500 in tutto il territorio dell’Unione europea. La rete Europe Direct http://europa.eu/europedirect/ Il numero verde unico Europe Direct: 00 800 67 89 10 11 Cosa offre Tre sono gli elementi essenziali della mission attribuita dalla Commissione ai propri centri Europe Direct: - consentire ai cittadini ed alle istituzioni pubbliche e private di ottenere informazioni, consulenza, assistenza e risposte a domande sulle Istituzioni, la legislazione, le politiche, i programmi e le opportunità (di finanziamento, studio, lavoro, ecc) offerte dall’UE; - promuovere attivamente il dibattito locale sull’Unione europea e le sue politiche; - consentire alle istituzioni europee di migliorare la diffusione di informazioni adattate alle necessità locali e, al tempo stesso, offrire ai cittadini l’opportunità di comunicare con le istituzioni in forma di domande, pareri e suggerimenti . I Come agisce ritenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso: I centri Europe Direct offrono ai propri utenti una vasta gamma di servizi prestati attraverso: - i propri sportelli che garantiscono, oltre al servizio domanda-risposta, un accesso telefonico gratuito al call center Europe Direct (00 800 67 89 10 11), la consultazione gratuita dei siti Internet di interesse comunitario, il reperimento di bandi comunitari a richiesta e di una vasta gamma di pubblicazioni, opuscoli e guide gratuiti; - i propri siti Internet; - l’organizzazione nel territorio di conferenze, seminari, info day ed iniziative di vario genere di interesse comunitario; - la realizzazione e la diffusione di una newsletter di informazione comunitaria e di altri prodotti di informazione. La rete Europe Direct collabora con altri vettori di informazione comunitaria, tra cui le numerose reti di informazione specializzate sull’UE. I centri Europe Direct italiani sono coordinati dalla Rappresentanza della Commissione europea in Italia. Via IV Novembre, 149 – 00187 Roma http://ec.europa.eu/italia/ 47
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