Louis Brunelli, vulcanico «tirolés» di New York

Valli Giudicarie e Rendena
l'Adige
domenica 10 agosto 2014
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Lardaro | Ultima giornata del festival «Altrotempo - parole di piombo»
Spiazzo | Via libera della giunta provinciale per l’opera in Val di Borzago
Forti Larino e Corno tra ricordi di guerra
Una centralina elettrica in località Gio
Forte Larino
BLEGGIO
LARDARO - Si concluderà oggi il festival «Altrotempo - parole di piombo», manifestazione culturale che si svolge nei forti Larino di Lardaro e Corno di Praso per organizzazione dell’Ecomuseo della valle
del Chiese, in collaborazione con il Bim, il Consorzio turistico, i Comuni di Lardaro e Praso, la Provincia e molti altri partner pubblici
e privati.
La giornata di oggi comincia con l’escursione fra i forti, da Larino a
Corno. Nel pomeriggio, alle 16,30, a Larino, «La battaglia di Emma»
(teatro famiglie), la storia di una impastatrice che si ribella alla guerra, per la regia di Silvano Antonelli e Monica Mattioli, con Monica
Mattioli e (per l’animazione degli oggetti) Cinzia Airoldi. Alle 18, ancora a Larino, «1914-1915 Baionet auf», con Mauro Neri che leggerà
stralci di diari dei contadini del Chiese partiti per la guerra, intervallati da canti di guerra eseguiti dal Coro Azzurro. Alle 21, sempre
a Larino, »Pace in guerra!», uno spettacolo teatrale di e con Giacomo Anderle e Alessio Kogoj; voce fuori campo di Luce Arieli.
Acqua per la centralina
SPIAZZO - La giunta provinciale ha autorizzato, come da deliberazione del consiglio comunale di Spiazzo del 24 giugno scorso, la realizzazione in deroga alle norme di attuazione del Prg di una centralina idroelettrica sull’acquedotto comunale all’imbocco della valle
di Borzago, in località Gio. La centralina, da realizzarsi presso il ripartitore «Gio», sfrutta il salto disponibile pari a 125 metri con una
portata di 18,91l/sec che andrà ad alimentare una turbina Pelton ad
un getto. L’area in cui verrà installato il minigruppo è in prossimità
dell’attuale ripartitore a fianco della strada asfaltata comunale esistente che porta in Valle di Borzago. Verrà realizzato uno specifico
volume fuori terra consistente in un minicontainer prefabbricato,
rivestito in tavole di larice per contenere il minigruppo idroelettrico di potenza nominale pari a 23,17kW e potenza elettrica pari a
15,95kW.
L’intervento è stato autorizzato «trattandosi di un’opera d’infrastrutturazione del territorio, realizzata dall’amministrazione comunale.
Lotta per salvare la lingua italiana. E ora una festa per padre Bolognani
Louis Brunelli, vulcanico
«tirolés» di New York
Bleggiano, pubblica la rivista Filò per 5.200 trentini
GIULIANO BELTRAMI
BLEGGIO - «Per il 31 agosto sto
preparando una festa speciale
per ricordare padre Bonifacio
Bolognani. Per questo verrò a
Vigo Cavedine per commemorare questo Francescano che
ha servito la nossa gent per tutto Usa e specialmente i nossi
giudicariesi. Era il non apostolo, paLotta stor, storico e sociologo. Ha seguito e servito la nossa gent delle Giudicarie a Solvay, and Pensylvania and Colorado».
A parlare è Louis Brunelli, 73 anni, figlio di bleggiani, nato e residente a New York: un vulcano
tirolese. Sì, tirolese. «Io non mi
considero né talian, né trentin,
ma tirolés, secondo la storia dei
miei genitori», esclama con
quella parlata a metà fra l’americano e il trentino. E proprio in
onore alla tradizione della sua
terra (non solo il Bleggio, ma
tutto il Tirolo meridionale) ha
VAL ALGONE
messo in piedi una rivista giunta all’ottavo numero. Il nome
non è casuale: Filò, anche questo sull’onda del passato.
È una rivista che va a qualcosa
come 5.200 trentini degli Stati
Uniti. Louis la cura, chiama amici trentini per far scrivere loro
dei pezzi ed è riuscito anche a
trovare il finanziamento, qui da
noi: lo fa Phoenix, società di servizio delle Casse Rurali, «grazie
al me amico Giorgio Crosina, il
direttore, che ringrazio tanto»,
esclama. Sarà pure tirolese, ma
ha spinto per l’insegnamento
dell’italiano, tanto da essere entrato alcuni anni fa in una polemica forse perché era stato eliminato lo studio dell’italiano
nelle scuole. «Ho preso la penna e scrivevo ogni giorno per i
giornali al riguardo - racconta sui diritti dello studio di italiano. Ho lottato contro na manica de avvocati nello Stato di
New York. Ho perso la causa e
poi ho creato un progetto: “La
Lingua Nostra Project”. Ero
pronto a stampare un giornalino con questo marketing e anca un insegnamento per i genitori a moverse con le loro scuole, a far il lobby. I consulati italiani han vist l’attivismo de questo mat di tirolés e hanno convocato una conferenza internazionale alla Georgetown University: ero il presentatore principale per il progetto. Ghera na
fila di ministri da Roma e erano
così contenti che mi avevano
fat promesse e accordi d i finanziar il progetto. No i valeva na
patata», dice sconsolato. «Dopo 5 anni con la famosa “buracrazia” taliana go cantà na requia del Rigoletto: Cortigiani,
na razza dannata!». Tornando
alla tirolesità, in realtà Louis ha
radici più lunghe nella sua terra. «La famea più antica del nos
beato Rango è la mia», racconta. E aggiunge: «Ho na genealogia precisa incominciando dal
1502, anca prima del Concilio.
Ho la casa a Cavaione (Bleggio
Superiore, ndr) e mi dicono che
Il «tirolese» Louis
Brunelli davanti alla sua
casa natale nel Bleggio
ha 500 anni. La ricordo nella mia
prima visita nel 1948: sun vegnù a trovar i nonni per quatro
mesi quando i paesi erano come ’sti anni: la gent amichevole, i vecioti in casa. Quantus mutatus ab illo», si lascia andare
ad un latinismo poco tirolese,
ma colto. E che Louis Brunelli
sia colto lo dice la sua vita: per
43 anni nella scuola come orientatore e psicologo per gli ultimi
anni del ginnasio. «Come diseva la me mamma - ironizza – calma mati. Sun sta in preson tre
anni quando insegnavo, lavorando con i carcerati, lavoro
bellissimo. I me voleva en mondo de ben». Ha scritto, stampato e distribuito libri per gli stu-
denti. «Uno dei miei libretti arriva a 940 ginnasi high schools
sparsi per lo stato di New York.
Parliamo di 175.000 copie. Organizzo tre fiere per Università: arrivano 365 università da
ovunque, 4.000 studenti e genitori. Ho creato una borsa di studio ogni anno e ghe dago 500
dollari a 60 studenti. In questo
momento sto preparando per
il mio Guidance Expo». Scusa,
Louis, ma dormi di notte? «Go
da alzarme alle quatro perché
go le vacche a munger. Scherzo!»”, ride di gusto. L’orto ce l’ha davvero, ma poi ha tutte le
attività intellettuali. Un uomo
con il cuore nel passato ed il
cervello nel futuro.
Una ventina di minori accolti al Vallon
I migranti della speranza
DENISE ROCCA
VAL ALGONE - Una ventina di
ragazzi hanno soggiornato al
Vallon in questi giorni: nulla di
strano, se non che i giovani venivano dall’Afghanistan, dal Kosovo, dall’Albania, invitati e
supportati dall’associazione
giudicariese Mani Unite. Tecnicamente sono «minori stranieri non accompagnati» accolti
dalla Comunità Bricola di Tessera (VE). Fuggono da guerra,
povertà, o da entrambe. Muratore, pizzaiolo, meccanico: tutti cercano un lavoro, poco importa quale. Arrivano in Italia
appesi sotto i camion, sui barconi o anche accompagnati dalle famiglie che li «mollano» letteralmente oltre il confine dove sanno esiste la tutela per i
minori. Nella folla di arrivi c’è
anche chi prova a fingersi minorenne, chi nasconde di avere qualche parente anche lontano in Italia: gli escamotage
per crearsi una possibilità di futuro sono sempre gli stessi. Gli
operatori del settore li conoscono bene: per scoprire l’età,
esiste la prova della densità ossea del polso, dai colloqui si indaga la presenza di legami in
Italia. Incoraggiamento all’assistenzialismo o garanzia dei diritti fondamentali dei minori?
Se la materia giuridico-politicaorganizzativa rimane complicata, quella umana, invece, è assai semplice. Soprattutto se a
raccontarla c’è qualcuno come
Giampietro Buiatti, coordinato-
re della comunità Bricola: »Come si fa a non volerli bene? È
tutto qui, vederli per quello che
sono, dei ragazzi». Suona facile, soprattutto se li si incontra:
capelli cortissimi, appassionati di calcio, ascoltano rap, identici ai loro coetanei di qualsiasi parte di mondo.
L’integrazione? «Non è il Melting Pot newyorkese – secondo
Buiatti - quello è un tollerarsi
senza mescolarsi. L’integrazione per me è interculturalità:
l’approcciarsi sentendo che io
posso imparare qualcosa da te,
non sentendosi superiori o assistenzialisti».
La chiave per fare breccia in
questi ragazzi? «Non avere paura. Devi essere così tanto tranquillo con te stesso da lasciare
aperta la possibilità di farti contaminare, di sapere che anche
tu da loro puoi apprendere».
La giornata tipo dei ragazzi è la
mattina di alfabetizzazione e
studio dell’italiano, poi il lavoro nella cucina, nella serra e per
qualcuno un tirocinio in aziende locali, fino alla maggiore età.
Si può discutere degli escamotage delle famiglie d’origine, della liberalizzazione dei confini
per i minori decisa dall’Ue che
ha fatto aumentare il flusso dei
ragazzi in cerca di vitto, alloggio e istruzione garantiti dalla
legge. O si può guardare come
vivono i vari Ariel, Mario, Arsen: emozioni da adolescenti e
problemi da adulti, lontani dalle famiglie, a contare i giorni
che li separano dal diciottesimo compleanno divisi fra la
■ STENICO
Musica al Bosco
Nell’ambito della rassegna
St’Art, questa sera, alle 21,
al Bosco Arte Stenico viene
proposto lo spettacolo
Musicaria, repertorio che
spazia tra il classico e il folk,
passando per il tango. Ad
accompagnarli la
Compagnia Nasoallinsù.
■ PASSO DURONE
Festa Alpina
Oggi al Passo Durone Festa
alpina. Ritrovo ore 10. Alle
12:30 pranzo seguito,
alle14:30 dall’esibizione
della Banda «Valletta dei
Liberi Falchi» di Campi di
Riva.Verso le 15.30
merenda e, dalle 18
riapertura della cucina.
■ TIONE
Concerto in piazza
Si chiude con il concerto di
questa sera in Piazza Cesare
Battisti a Tione il «Campus
Live Music» (ore 21,
ingresso libero). Sul palco ci
saranno i giovani musicisti
che hanno partecipato al
Campus di Tione insieme ai
loro insegnanti, fra cui
Michele Ascolese e Tony
Bungaro, per un momento
live che si preannuncia ricco
di sfumature sonore.
paura di dover lasciare la Comunità e la speranza di trovare un lavoro, in un Paese che li
ha accolti e più benestante del
loro, ma del quale capiscono a
fatica la lingua e dove sono
spesso visti con sospetto. È una
questione di dove rivolgere lo
sguardo: Mani Unite ha risolto
il dilemma limitandosi a guardare i giovani e gli uomini che
hanno il potenziale di diventare in futuro.
VAL GENOVA
IN BREVE
Oggi appuntamento al rifugio Mandrone
I 20 anni del centro «Julius Payer»
VAL GENOVA - La Sat e il Muse festeggiano,
oggi, il 20° di fondazione del Centro Studi Adamello «Julius Payer» presso il Rifugio Mandrone «Città di Trento» in Val Genova. Era il 1994
quando, grazie alla collaborazione fra la Società degli Alpinisti Tridentini e il Museo Tridentino di Scienze Naturali (oggi Muse) nasceva il Centro Studi «Julius Payer»: in seguito ai lavori di ristrutturazione, da parte dei
volontari della Sat, sono stati recuperati i locali della «Capanna Mandrone», uno dei primi rifugi del Trentino costruito dalla «Sektion
Leipzig» del DOeAV nel 1878.
Il Centro è dedicato alla memoria di Julius Payer, ufficiale e cartografo austriaco di origine
boema che contribuì alla conoscenza e all’esplorazione delle montagne del Trentino e
in particolare del Gruppo Adamello-Presanella, salendo per primo la cima dell’Adamello.
Fin da subito le finalità del Centro sono state
quelle di far conoscere i ghiacciai e gli ambienti di alta montagna, promuovendo studi
e ricerche nelle diverse discipline e divulgan-
do i risultati, ottenuti dalle campagne glaciologiche annuali effettuate dal Comitato Glaciologico, anche attraverso una mostra permanente sulle evidenze del ritiro dei ghiacciai. In questi ultimi 25 anni (1990-2013) la
fronte del Ghiacciaio del Mandrone è arretrata di oltre 250 metri, mentre la fronte del Ghiacciaio della Lobbia di oltre 320 metri.
Oggi il programma prevede il ritrovo alle 8 al
parcheggio di Malga Bedole in Val Genova; salita al Centro Studi «Julius Payer» accompagnati dai glaciologi della Sat e del Muse. Alle
11.30 festeggiamenti del 20° di fondazione e
presentazione dei risultati di 25 anni di studi
del Ghiacciaio dell’Adamello - Mandrone. Il
Centro Payer si può raggiungere dal rifugio
Bedole in Val Genova per il sentiero 212, in 2
ore e mezza; da passo Tonale, sentiero 209 fino al Passo del Paradiso o in funivia, quindi
dalla Capanna Presena, per la vedretta omonima al Passo del Maroccaro (4 ore e mezza).
Per informazioni: 0461-981871 / www.sat.tn.it
0461-270311 / www.muse.it
■ DARZO
Gara di bocce
Oggi a partire dalle ore 9 la
società bocciofila Eridio
organizza presso il centro
polivalente di Darzo la
seconda edizione del
Memorial Matteo Beltrami.
Due le gare in tabellone:
un’esibizione di giocatori di
serie A e una gara aperta a
terne libere. Per pranzo
invece Spiedo per tutti. Ai
primi classificati andranno
ricchi premi.
■ VILLA RENDENA
Concerto a Malga Rosa
Nell’ambito del festival I
Suoni delle Dolomiti
domani pomeriggio, lunedì,
alla Malga Rosa di Villa
Rendena a partire dalle 14
Ginevra Di Marco in
concerto.