varese - 26 - Udc Cassano Magnago

26
GALLARATE-MALPENSA
GIOVEDÌ
13
NOVEMBRE
2014
TRA ALLARME PIOGGE E PROBLEMI DA RISOLVERE
Esonda il Tenore e finisce in cortile. «Manca la vasca»
CASSANO MAGNAGO - Le forti piogge di
ieri non hanno risparmiato i cassanesi, anche se con danni contenuti. Superato per
l’ennesima volta l’esame del Rile grazie alle
vasche di laminazione, a creare allarme è stato il Tenore. Oltre a essersi mantenuto a livelli
molto alti durante l’intera giornata, è esondato in via Confalonieri entrando nel cortile di
un’abitazione come già avvenuto nel 2004 e
ha toccato i campi circostanti.
«Il problema è la mancanza di vasche di laminazione e la relativa assenza di monitoraggio
da parte di Aipo, come invece avviene per il
Rile», sottolineano in coro il sindaco Nicola
Poliseno e Antonio Cellina (responsabile
dell’area Territorio). Nella stessa zona è prevista la costruzione di una vasca, ma il progetto che è a carico di un privato è ora in stallo a
causa della crisi. Di qui, l’appello del primo
cittadino: «Aipo deve trovare i soldi per porre
una soluzione al Tenore. Bisogna intervenire,
non ci sono scusanti. Abbiamo controllato tutta la città dalle 7». Monitoraggio costante avvenuto da parte non soltanto dei tecnici comunali, ma anche di diversi consiglieri di
maggioranza e opposizione.
Altro intoppo, come avvenuto in estate, l’acqua fuoriuscita dai tombini in via Paisiello e
nell’attigua parte di via Turati (nella foto). Problema determinato dalla mancanza di una
valvola che contenga le acque del torrente attiguo. «L’abbiamo già richiesta e ci arriverà
tra dieci giorni», specifica Massimiliano Bertucci (responsabile area Lavori pubblici).
«Per installarla, però, ci vorranno tre giorni e
bisognerà attendere che non piova». Le zone
interessate, intanto, sono state sistemate
con sacchi di sabbia e trincee apposite. Ci
sono state, però, fuoriuscite anche dai tombini di piazza Libertà: non sono serviti interventi, in quanto legate soltanto alla forte pioggia.
Valentina Colombo
Acqua da bollire. «Vogliamo sapere perché»
C’è un batterio, ma la giunta Quadrio non lo dice. Opposizioni all’attacco
CASORATE SEMPIONE - Da sette giorni un’ordinanza firmata dal sindaco Giuseppina Quadrio obbliga a «bollire l’acqua erogata dal pubblico acquedotto prima
di servirsene per il consumo umano». Da
sette giorni, l’amministrazione comunale
si rifiuta di pubblicare le analisi, così come
numerosi casoratesi stanno chiedendo bussando alle porte del municipio.
Per il vicesindaco Tiziano Marson, si tratta dell’ennesima manovra politica: «Va bene che la prossima primavera ci sono le elezioni, ma se andiamo a polemizzare anche
su questo argomento siamo davvero fuori
di testa. I dati verranno pubblicati non appena sarà concluso il ciclo. Adesso non ha
senso». Secondo Quadrio, «si sta soltanto
strumentalizzando la paura della gente e
non va per niente bene».
Le voci infondate, naturalmente, fanno presto a circolare e a diventare gigantesche bufale. L’ultima della serie - subito smentita
- è che l’acqua sia contaminata da uno stafilococco. «E secondo voi ci limiteremmo a
dire di bollirla o avremmo già chiuso l’ac-
quedotto?», replica a tono Marson. «Si tratta soltanto di un procedimento di prassi effettuato a titolo precauzionale. Io a esempio, l’acqua del rubinetto continuo a berla
e sto benissimo».
Al momento, a livello ufficiale dal Comune si sa che le analisi microbiologiche hanno evidenziato la presenza di un batterio oltre la soglia massima stabilita per legge. Il
problema riguarda soltanto uno dei due
pozzi attivi, quello alla Valle, e sarebbe da
imputare alle forti piogge di questi giorni.
Come da prassi, è partita la procedura precauzionale che prevede appunto innanzitutto la bollitura dell’acqua a scopi alimentari
e il monitoraggio con spurgo e clorazione.
Lo scorso martedì mattina sono stati effettuati nuovi prelievi e domani si conosceranno i risultati. In assenza di impurità microbiologiche, l’ordinanza verrà revocata, altrimenti si ripeteranno le operazioni.
Lo stesso problema, con identico copione,
si presentò già nel 1998. Allora ci volle un
mese per tornare alla normalità. Stavolta
l’amministrazione spera di farcela in tempi
COMMISSIONE
Via Ortigara, il geologo rassicura
Due laghetti raccolgono le acque
CASSANO MAGNAGO - Sa- omesso qualcosa. È positivo
la Crespi gremita alla commis- che le persone si preoccupino.
sione Politiche del territorio di È indispensabile tranquillizzare
martedì sera. Al centro, i lavori tutti».
di bonifica in corso all’azienda Per ora, però, la situazione è in
agricola di via Ortigara. A stallo: arrivata la mattina stespreoccupare è la posizione ter- sa la relazione del geologo che
ritoriale: a nord della città, nei ha collaborato per l’azienda,
pressi del reticolo minore, la se- Luca Arieni, gli uffici tecnici
rie di piccoli torrentelli che poi stanno studiando le numerose
confluiscono nel Riofreddo, af- pagine di spiegazione pervenute, per poter dare una risposta
fluente del Rile.
Tutto è iniziato dalla segnala- definitiva. Insomma, i lavori idrici che interessazione di alcuni citno la parte del retitadini, compreso
colo minore (solo
Mauro Zaffaroni
una frazione di tut(capogruppo Pd),
to il cantiere), resabato 25 ottobre
stano sospesi,
e la sua consedal fermo emanaguente richiesta
to dal sindaco Nidella relativa docola Poliseno il
cumentazione ol28 ottobre.
tre alla convocaIntanto, Arieni ha
zione della comriassunto la relamissione. A guidazione. La situaziore la riunione, il
ne,
secondo
presidente Pietro
quanto dichiaraOttaviani (consito, garantirebbe il
gliere Pdl) e l’ascontrollo
delle
sessore Osvaldo Il presidente
possibili copiose
Coghi (Territo- Pietro Ottaviani (foto Blitz)
piogge. A garanrio), per far luce
sulla vicenda. «Siamo attenti al tirlo la presenza di due laghetti,
territorio», ha precisato Ottavia- destinati alla raccolta delle acni, rispondendo alle stoccate que e al ripristino del terreno,
della minoranza dei giorni scor- una volta finiti i lavori. Intanto il
si. «Se le leggi sono rispettate, presidente del consiglio comubene. Altrimenti prenderemo nale, Angelo Palumbo, chieprovvedimenti. Abbiamo le de un cambio di metodo: «Non
stesse vostre preoccupazioni, facciamo a gara a chi convoca
cerchiamo insieme la soluzio- prima la commissione. Aspetne migliore». A ribattere, Clau- tiamo di avere il quadro comdio Carabelli (Pd): «Non vor- pleto della situazione».
remmo mai leggere che si è
Val.Co.
più rapidi. Anche perché, spiegano Quadrio e Marson, «la carica batterica è bassissima e come protocollo abbiamo già alzato
il cloro fino al limite consentito».
Le opposizioni consiliari, mediante richiesta di accesso agli atti, e con loro diversi
casoratesi vogliono però saperne di più. E
così, dopo un lungo e accesso botta e risposta sui social network, è il capogruppo di
maggioranza Michele Budelli a svelare il
nome del batterio che costringe i casoratesi a bollire l’acqua che scende dal rubinetto: è l’escherichia coli, organismo che vive
nella parte inferiore dell’intestino, normalmente presente negli scarichi delle acque
scure. «Nel recente passato - aggiunge per
tranquillizzare tutti - sono capitate situazioni analoghe risolte in maniera celere ed è
ciò che si sta facendo anche in questo caso». Domani si saprà se le contromisure
hanno dato gli effetti sperati. Ma l’allarme
che si è venuto a creare in paese, dicono da
Palazzo, è sovradimensionato rispetto alla
reale entità del problema.
Gabriele Ceresa
DOMANI SERA
Rete per il rilancio delle aziende
Il progetto a Villa Montevecchio
SAMARATE - (m.be.) Si presenta stasera alle aziende (ore 20
in Villa Montevecchio) il progetto Imprese in Villa - Una rete per
il rilancio dell'economia imprenditoriale - che vedrà la presenza
del presidente Mario Gementi, oltre al primo cittadino Leonardo Tarantino, al vicesindaco ed assessore alla cultura Albino
Montani, il presidente della Fondazione Montevecchio Mattia
Zone e il Facility Temporary Manager Silvia Daelli. L'obiettivo
dell'associazione - voluta da un pool di imprenditori e consulenti con il supporto della Fondazione e della pubblica amministrazione - è di realizzare e collaudare una rete delle aziende e
commercianti locali al fine di creare una sinergia finalizzata al
supporto ed al rilancio dell'economia imprenditoriale seguendo un modello valido non solo localmente. Che si fonderà e
baserà la sua missione su quattro assi portanti costituiti dall'assistenza start up, accompagnamento di crescita aziendale, internazionalizzazione e piani di ristrutturazione aziendale all'interno di un territorio protagonista delle dinamiche di cambiamento e attivo nelle prospettive e opportunità di crescita e ripresa di tipo strategico. Imprese in Villa vuole mettere in comunicazione un circolo aperto e dinamico di specialisti.
Assaltata tabaccheria: ripulita la cassa
Ieri mattina in pieno centro. I due rapinatori riescono a fuggire a piedi
SOMMA LOMBARDO Raid in pieno giorno e in pieno centro storico ieri mattina intorno alle 11: due malviventi hanno fatto irruzione
nella tabaccheria di via Roma, minacciando il titolare
con un coltello.
L’azione è stata molto rapida, nel giro di pochi secondi
sono riusciti a ripulire la cassa, portandosi via un bottino
che si aggira intorno a mille
euro. E poi la fuga, a quanto
pare a piedi. L’allarme ai carabinieri della stazione sommese e della compagnia di
Gallarate è stato lanciato immediatamente e altrettanto
in fretta sono partite le ricerche dei delinquenti.
Gli investigatori hanno acquisito tutti i filmati di videosorveglianza collocati in zona e non è da escludere che
le immagini possano dare risposte concrete ai militari.
Altra ipotesi piuttosto solida
è che i due siano gli autori di
altri colpi messi a segno sul
territorio negli ultimi giorni
(a Lonate Pozzolo, nell’ufficio postale della frazione di
Sant’Antonino e a Cavaria
con Premezzo in una sala
giochi), ma solo la comparazione delle testimonianze potrà confermare o sconfessare questa probabilità.
Intanto la scorsa notte i carabinieri del luogotenente Michelangelo Segreto sono dovuti intervenire anche a Case Nuove, dove era stato segnalato un malore. Intorno
alle 4 un anziano è stato infatti visto disteso sull’asfalto e così è partita la richiesta
di soccorsi. Purtroppo per,
nonostante siano subito giunti i sanitari del 118 e la pattu-
glia, per il settantacinquenne non c’era più nulla da fare.
Era un turista americano che
in Italia era venuto per trascorrere qualche settimana
di relax. Ma il suo cuore non
ha retto.
Non sembrano esserci dubbi
sulle cause del decesso (l’anziano risultava infatti malato da tempo), con ogni probabilità quindi il pubblico
ministero Nicola Rossato
non disporrà neppure l’autopsia.
Sarah Crespi
Caro Renzi, sblocca i soldi per le emergenze
BESNATE - Ormai anche dalle nostre
parti si convive con il rischio di emergenze idrogeologiche, occorrerebbero importanti opere pubbliche per mettere in
sicurezza il territorio. Ci sono i soldi e
non si possono spendere per interventi di
prevenzione a causa del patto di stabilità. Così il sindaco Giovanni Corbo e tutti i consiglieri di maggioranza hanno
scritto una lettera aperta indirizzata al
premier Matteo Renzi chiedendogli che
«siano adottate tutte le misure grazie alle
quali le spese di investimento relative alla salvaguardia del territorio siano escluse dal saldo finanziario finale del patto
di stabilità».
Besnate, soggetta a continui allagamenti
nella zona del Punt Pedar, ha urgente bisogno di ampliare e mettere in sesto le
vasche volano per raccogliere le acque
che arrivano dalla collina di Sumirago.
Il sindaco besnatese Giovanni Corbo (foto Blitz)
Acque che oggi, se sono in gran quantità, allagano la zona di via Tomasetto invadendo cantine e piani bassi delle abitazioni. C'è un progetto per razionalizzar-
ne il flusso, l'iter burocratico è già a
buon punto e secondo le previsioni in primavera le ruspe dovrebbero entrare in
azione. Sono stati stanziati 800mila euro
e il Governo ha dato un contributo di
221mila euro. «Paradossalmente lo Stato - scrivono gli amministratori - che ci
fornisce parzialmente i mezzi economici, ci nega attraverso il patto di stabilità
di spendere tali risorse realizzando l'intervento». Già, perché durante l'anno
non è consentito spendere l'intera cifra.
E proprio per questo stolido patto, Besnate ha bloccati più di 3 milioni di euro.
Corbo e il suo gruppo non si aspettano
tout court una risposta, che forse nemmeno ci sarà, ma la loro lettera vuole essere
una denuncia sulle condizioni in cui si
trovano a operare le amministrazioni locali.
Giuseppe Morreale