materiali/17.51.00_Aggiustamenti della BP

Lezioni di
International Business
Squilibri della bilancia dei pagamenti,
aggiustamenti dei prezzi e del reddito
prof. Anna Rita Germani
“Sapienza” Università di Roma
Introduzione
Come abbiamo visto, sia avanzi che disavanzi
della bilancia dei pagamenti costituiscono
posizioni di squilibrio che un paese non può̀
sostenere nel lungo periodo
à  analizziamo
i diversi meccanismi attraverso
cui gli squilibri della bilancia dei pagamenti
possono correggersi
à  si
è soliti distinguere tra: meccanismi
automatici e politiche di aggiustamento
Slide 2
Introduzione
Tipologie di meccanismi automatici della bilancia dei
pagamenti:
i) 
meccanismo di aggiustamento basato sulle variazioni
del reddito nazionale;
ii) 
meccanismo di aggiustamento basato sulle variazioni
dei prezzi (approccio elasticità);
iii) 
meccanismo di aggiustamento basato su variazioni
sia del livello di reddito che del tasso di cambio
(approccio assorbimento)
Slide 3
Introduzione
Prima di procedere alla presentazione di tale approccio
occorre richiamare alcuni concetti di contabilità nazionale
Indicando con C la spesa per consumi delle famiglie, con
I quella per investimenti realizzata dalle imprese, con G
gli acquisti di beni e servizi da parte del settore pubblico,
con X le esportazioni, con M le importazioni, il PIL (Y) in
un’economia aperta sarà̀ uguale a:
Y = C+I+G+X-M
Slide 4
La funzione delle importazioni
Le importazioni rappresentano la spesa dei
residenti nazionali di beni prodotti da un paese
estero
à  solitamente
sono fatte dipendere dal livello del
reddito nazionale secondo una relazione del tipo
dove
è la componente autonoma delle
importazioni, m è la propensione ad importare e Y è
il livello del reddito nazionale
Slide 5
La funzione delle importazioni
La propensione marginale ad importare indica di quanto un
paese aumenterà i propri acquisti dall’estero in presenza di
un incremento unitario del reddito nazionale in un dato
istante di tempo
m = ΔM/ΔY
à 
m dipende principalmente dal tasso di cambio reale er
à 
poiché er è dato da: (P/P*e)
à 
avremo:
Slide 6
La funzione delle importazioni
n 
Nella nostra analisi assumiamo per semplicità che le
variazioni del tasso di cambio si ripercuotano
unicamente sulla componente autonoma delle
importazioni M senza modificare la propensione
marginale ad importare
n 
Pertanto la funzione delle importazioni sarà:
n 
Graficamente può essere rappresentata come una
retta crescente al crescere del reddito
Slide 7
La funzione delle importazioni
Slide 8
La funzione delle esportazioni
Le esportazioni di un paese rappresentano la spesa dei
residenti esteri per i beni prodotti internamente
à 
dipendono dal tasso di cambio reale (er) e dal reddito
estero (Y*)
à 
un aumento del reddito estero, a parità di altri fattori,
aumenta le esportazioni
à 
un aumento del prezzo relativo dei beni esteri, rendendo i
prodotti esteri relativamente più costosi di quelli interni,
spinge i consumatori esteri ad aumentare la domanda dei
beni nazionali e quindi delle nostre esportazioni
Slide 9
La funzione delle esportazioni
Slide 10
La funzione delle esportazioni nette
La funzione delle esportazioni nette (NX) è data
dalla differenza tra esportazioni ed importazioni
à  NX
sono influenzate dal reddito nazionale, dal
reddito estero e dal tasso di cambio reale
NX = X(Y*, er) – M(Y, er)
Slide 11
La funzione delle esportazioni nette
Graficamente la funzione
delle esportazioni nette sarà
determinata dalla differenza,
per ogni livello del reddito, tra
esportazioni ed importazioni
di beni
à avrà un’inclinazione, in
valore assoluto, pari a quella
della funzione delle
importazioni ed un’intercetta
determinata dalla differenza
tra esportazioni ed
importazioni autonome
Slide 12
La determinazione del reddito di equilibrio nel modello redditospesa
Considerando una specificazione lineare delle
diverse funzioni, avremo:
Y = C+I+NX
C = c0 + c1 Y
I = I0
M = M0 + mY
X = X0
NX = X - M0 - mY
Slide 13
La determinazione del reddito di equilibrio nel modello redditospesa
Effettuando le opportune sostituzioni, è
possibile determinare il valore del reddito
di equilibrio dato da:
Y = c0 + c1Y + I0 + X0 – M0 – mY
da cui
Y* = (1/1-c1+m)(C0 + I0 + X0 – M0)
Slide 14
Meccanismo automatico di aggiustamento basato sulle
variazioni del reddito nazionale
Vogliamo verificare se ed in quale misura
eventuali squilibri della bilancia dei pagamenti
possono essere corretti da variazioni del livello
di reddito nazionale determinate, a loro volta,
da variazioni delle componenti della spesa
aggregata
Dall’ipotesi di assenza dei movimenti di capitali
deriva la perfetta coincidenza del saldo della
bilancia dei pagamenti con quello della bilancia
commerciale
Slide 15
Meccanismo automatico di aggiustamento basato sulle
variazioni del reddito nazionale
Supponiamo che partendo da una situazione di pareggio
della bilancia commerciale, si verifichi un aumento delle
esportazioni che porti la bilancia dei pagamenti in surplus
à L’aumento di X determinerà, attraverso il moltiplicatore,
un aumento del reddito che a sua volta determina un
incremento delle importazioni in misura legata ad m
à quest’ultimo aumento tende a controbilanciare l’iniziale
aumento delle esportazioni; si tratta, tuttavia, di verificare
se i due incrementi siano perfettamente uguali (nel qual
caso abbiamo un riequilibrio completo) o meno
Slide 16
Meccanismo automatico di aggiustamento basato sulle
variazioni dei prezzi
Sviluppato inizialmente da Marshall e Lerner e, successivamente ripreso
da Robinson (1937) e Machlup (1939), l’approccio elasticità studia gli
effetti di una svalutazione del tasso di cambio sulla bilancia commerciale
Per stabilire gli effetti di una svalutazione/deprezzamento del tasso di
cambio sulla bilancia commerciale di un paese, partiamo
dall’espressione
à 
a parità di altri fattori, questo implica un guadagno di competitività
NX = Px X ( e ) − PmeM ( e )
Invece, un apprezzamento del t.c. implica che i beni interni siano
relativamente più cari dei beni esteri determinando un peggioramento di
competitività dei beni nazionali sui mercati internazionali
Slide 17
Meccanismo automatico di aggiustamento basato sulle
variazioni dei prezzi
à Un deprezzamento del tasso di cambio se da un lato
farà aumentare il volume delle esportazioni e
diminuire il volume delle importazioni, dall’altro
peggiorerà la ragione di scambio
à a priori non siamo in grado di stabilire gli effetti di un
aumento del tasso di cambio sul saldo della bilancia
commerciale poiché tale risultato dipende dalla
reattività delle esportazioni e delle importazioni al
tasso di cambio
Slide 18
Meccanismo automatico di aggiustamento basato sulle
variazioni dei prezzi
Va osservato che la variazione del tasso di cambio
modifica certamente le quantità importate ed
esportate di beni, ma al tempo stesso tenderà a far
diminuire il valore delle esportazioni in valuta
estera e a far aumentare il valore delle
importazioni misurato in valuta nazionale
Questo significa che la variazione del tasso di
cambio non necessariamente migliora (peggiora) il
saldo della bilancia commerciale che è misurato
in valore
Slide 19
Meccanismo automatico di aggiustamento basato sulle
variazioni dei prezzi
La svalutazione induce due distinte
conseguenze:
i) 
un effetto prezzo
ii) 
un effetto quantità
All’inizio, dopo la svalutazione, le importazioni
diventano più costose (effetto prezzo), ma le
esportazioni tendono ad aumentare (effetto
quantità) seppure tale effetto si manifesta più
lentamente
Slide 20
Meccanismo automatico di aggiustamento basato sulle
variazioni dei prezzi
In altre parole, la condizione di Marshall-Lerner
implica che una svalutazione del t.c. può
comportare un miglioramento della bilancia
commerciale, in quanto produce sia una
riduzione del Pexport sia un aumento del Pimport
à mentre il primo effetto tende a migliorare il
saldo della bilancia commerciale, il secondo
tende a peggiorarlo
Slide 21
Meccanismo automatico di aggiustamento basato sulle
variazioni dei prezzi
Quindi, la condizione di Marshall-Lerner
stabilisce che, affinché il primo effetto prevalga
sul secondo, la somma delle elasticità di prezzo
di export e import deve essere >1
ηx + ηm > 1
à affinchè la svalutazione del cambio sia utile,
l’effetto positivo sulle esportazioni deve essere
maggiore di quello negativo sulle importazioni
Slide 22
Effetto J
Se tale condizione si verifica, una svalutazione
può determinare il cd. “effetto J” o “curva J”
n 
La svalutazione induce un peggioramento
della BP nella sua componente delle partite
correnti nel breve periodo che soltanto nel
lungo periodo tende a migliorare
Effetto J
n 
Ciò è dovuto alla differenza di elasticità della domanda
rispetto al prezzo nel breve e nel lungo periodo
- 
nel b.p. la domanda è poco elastica alle variazioni di p, i
consumatori non variano istantaneamente le proprie
abitudini e le imprese non riescono a modificare il piano
di produzione
- 
nel l.p. l’elasticità della domanda al prezzo è maggiore e
si manifestano gli effetti positivi della svalutazione
La curva J
25
25
Uno sguardo al capitolo 11
n 
n 
n 
n 
n 
La curva IS in un’economia aperta
La curva LM
Il modello di Mundell-Fleming
La politica fiscale e la politica monetaria in regime
di cambi fissi
Le politiche economiche in regime di cambi
flessibili
Slide 26