Osservatorio Non Food XII Ediz. – Anno 2014 (dati anno solare 2013) Abstract A cura di Marco Cuppini, Research and Communication Director In collaborazione con TRADELAB Prefazione Il presente Rapporto sulla distribuzione moderna nel mercato non alimentare rappresenta la dodicesima edizione di un lavoro di analisi il cui obiettivo è quello di monitorare il ruolo della distribuzione moderna nei principali comparti merceologici che costituiscono il settore non alimentare e nelle diverse componenti specializzate e despecializzate. I comparti non alimentari considerati in questo Rapporto sono i seguenti: Elettronica di consumo, Abbigliamento e calzature, Articoli per lo sport, Tessile, Prodotti di profumeria, Farmaci da banco e automedicazione, Bricolage, Prodotti di ottica, Cancelleria, Casalinghi, Giocattoli, Mobili e arredamento, Edutainment (libri non scolastici, homevideo, videogiochi, supporti musicali). I dati riportati in questo Rapporto fanno riferimento agli anni 2013. Premessa Quale futuro attende il retail nei prossimi anni? Una domanda scontata, cui corrisponde una risposta molto incerta. E tuttavia è sembrato giusto porsela, man mano che le analisi dell’Osservatorio Non Food di GS1 Italy | Indicod-Ecr hanno progressivamente accresciuto l’impressione che si stia avvicinando una transizione di fase, un cambio di paradigma e che fosse necessario provare a prepararsi, per quanto possibile. La progressiva affermazione, se pur in sofferenza negli ultimi due anni, delle Grandi Superfici Specializzate (GSS) e la fatica delle aree Non Food dell’Ipermercato sono oramai un fatto acquisito nelle evidenze dell’Osservatorio degli anni passati. La grande incognita che grava sul settore distributivo consumer è ora soprattutto quella del canale online: quale ruolo avranno la rete e le tecnologie digitali all’interno dei processi di acquisto degli italiani? Come evolverà lo “shopping” nei prossimi anni, man mano che gran parte o tutta la popolazione italiana che “compra” viene digitalizzata non solo sulle scrivanie (di casa e lavoro) ma addirittura fin dentro le proprie tasche (con gli smartphone, soltanto per cominciare; perché poi ci attendono già braccialetti e occhiali “mutanti”)? Che la digitalizzazione sia un fatto inevitabile, non toglie infatti che siano altamente incerte le modalità con cui il digitale intersecherà i processi reali e concreti di acquisto. Ma la crisi, per definizione, è destinata a passare. Con una ripresa espansiva, oppure con una normalizzazione della nuova situazione. E quando ciò avverrà, quale orizzonte si aprirà allora per gli acquisti Non Food? La risposta si colloca ovviamente in un interplay fra domanda e offerta che è intrinsecamente complesso, e quindi sostanzialmente impossibile da prevedere nei suoi esiti precisi. Ma resta comunque fondamentale conoscere i presupposti con cui la domanda e l’offerta si preparano a questo confronto. L’indagine di GfK Eurisko si è concentrata proprio sugli orientamenti e le attese dei consumatori nei confronti del processo di acquisto nei settori Non Food. Sintesi dei risultati La grande maggioranza degli italiani non prevede una vera “uscita” dalla crisi: gli orientamenti e i criteri che essa ha ispirato sono diventati una parte acquisita e stabile del “modus operandi” del consumatore. Tavola 1 – Quando la crisi sarà passata Fonte: Osservatorio Non Food GS1 Italy | Indicod-Ecr, 2014 In un confronto tra la spesa passata (ricerca realizzata nel 2011 con metodologia interamente confrontabile: stessa domanda, stesso Universo, stessa tecnica di intervista) e la spesa futura (domanda simile in questa ricerca del 2014), si evidenzia però, come la percezione (soggettiva) dei livelli di spesa della propria famiglia disegna un vissuto meno “doloroso” di quello emerso nel 2011. Tavola 2 – La spessa delle famiglie La spesa in famiglia –dato di trend «Considerando i vostri redditi e le spese complessive della vostra famiglia, quanto spendete nella vostra famiglia per ……..?» Base: Totale, n=750 .. Quanto spendete nella vostra famiglia per….. Moltissimo + molto Abbastanza Abbigliamento Elettronica di consumo Libri, dischi, videogiochi, home video Bricolage e fai da te Articoli per lo sport Giocattoli 2011 2014 2011 2014 2011 2014 2011 2014 2011 2014 2011 2014 3 6 1 5 4 11 15 18 2 Né tanto, Né poco 36 43 34 25 Molto poco 24 27 22 28 23 20 12 3 11 1 14 22 24 23 20 16 5 24 25 25 16 33 28 25 Poco 16 27 25 25 2 7 3 15 30 45 11 27 25 40 1 4 14 16 20 22 1 7 32 18 15 16 15 12 9 1 9 Moltissimo + molto + abbastanza 21 28 16 25 13 20 8 18 12 19 9 19 Poco + Molto poco+ per niente 34 30 44 39 72 51 75 47 61 49 76 59 Non spendiamo niente 4 6 7 Dom. X14 © GfK Eurisko | NON FOOD 2014 | Luglio 2014 Fonte: Osservatorio Non Food GS1 Italy | Indicod-Ecr, 2014 In tutti i settori Non Food considerati si è contratta sensibilmente la quota di famiglie che dichiarano di spendere “poco” o “molto poco”. In realtà i volumi di spesa in ciascuno di questi settori si sono tendenzialmente contratti. Tavola 3 – I consumi delle famiglie VALORI CORRENTI (000.000) 2009 2010 2011 2012 2013 Totale consumi delle famiglie 923.270 950.502 975.957 964.052 952.379 Servizi Consumi grocery Alimentari e bevande Articoli per l'igiene della casa e della persona Consumi non alimentari ISTAT 597.231 612.726 632.421 632.835 629.130 164.423 167.338 170.536 169.928 168.363 144.019 145.098 147.374 147.224 146.063 20.404 22.240 23.162 22.704 22.300 161.617 170.438 173.000 161.288 154.886 Var.% 2013 vs 2012 -1,2 -0,6 -0,9 -0,8 -1,8 -4,0 (*) Incluso carburante, mezzi di trasporto e tabacchi Fonte: elaborazioni TradeLab su dati ISTAT Fonte: Osservatorio Non Food GS1 Italy | Indicod-Ecr, 2014 Dal dato degli ultimi anni, rilevato nell’Osservatorio Non Food si evidenzia come i volumi di spesa siano progressivamente diminuiti. Il totale dei consumi delle famiglie subisce una contrazione dell’1,2%, a valori correnti; il dato è ancora più preoccupante in termini reali (che non considerano gli effetti della variazione dei prezzi): il calo raggiunge i 2,5 punti percentuali (sebbene meno accentuato del 2012 dove si superavano i 4 punti %). Tavola 4 – I consumi non alimentari VALORI CORRENTI (000.000) Consumi non alimentari ISTAT Servizi e categorie di prodotto non considerate Mercati non alimentari Osservatorio Indicod-Ecr 2009 2010 2011 2012 2013 161.617 170.438 173.000 161.288 154.886 54.938 106.679 61.333 109.105 65.399 107.601 59.305 101.983 56.896 97.990 Var.% -4,0 -4,1 -3,9 Fonte: Osservatorio Non Food GS1 Italy | Indicod-Ecr, 2014 Considerando i consumi, il non alimentare si configura come il settore che ha risentito maggiormente dei tagli di spesa delle famiglie, registrando una flessione a valori correnti del 4%, dove il trend dei prodotti Grocery è del -0,9%. Di conseguenza, si assottiglia ulteriormente la sua incidenza sui consumi complessivi: 16,3% nel 2013, quando era del 16,7% nel 2012 e 17,5% solo nel 2009. Quindi la vera differenza rispetto al passato, è che ora gli italiani si sono un po’ abituati, e quindi hanno rivisto i propri riferimenti di spesa. La crisi sembra essere stata metabolizzata ed il futuro - meno “fosco”- sembra andare più verso una “nuova normalità” che una “ripresa espansiva”. Il settore Non Food monitorato dall’Osservatorio ha raggiunto nel 2013 un valore complessivo di circa 98 miliardi euro, chiudendo con un -3,9% (nel 2012 era - 5,2%). Tutti i comparti Non Food hanno registrato, per il secondo anno consecutivo, una flessione nelle vendite: in alcuni casi - Abbigliamento e calzature, Tessile, Cancelleria, Articoli per lo sport e Giocattoli - con anche un peggioramento nel trend. Mobili e arredamento, Bricolage e Edutainment i comparti che, pur mantenendo un saldo negativo, hanno visto ridursi il calo rispetto all’anno precedente. Questa flessione ha avuto un impatto diverso sui canali: Lo sviluppo di ipermercati e supermercati continua a trovare forti difficoltà, a causa della capillarità dei punti vendita specializzati e dalle politiche commerciali messe in atto dalle grandi superfici specializzate, e perdono quota in quasi tutti i comparti monitorati; per il primo anno il numero di ipermercati presenti sul territorio, al saldo tra aperture, chiusure e passaggi di formato, è in diminuzione. La rete moderna specializzata, dopo il primo segnale negativo dello scorso anno, continua a contrarsi: nel complesso si rileva un -2,5%, anche in conseguenza di una sempre più aspra competizione multicanale. Particolarmente penalizzati i punti vendita del settore Bricolage. Le previsioni per il futuro non sono particolarmente favorevoli: gli unici ambiti di spesa per cui si prevede il mantenimento o la minor contrazione ruotano tutti nell’ambito delle esperienze, intrattenimento, relazionalità ed espressività. Tavola 5 – La spesa futura in famiglia La spesa futura in famiglia «Secondo lei fra 3-4 anni, nella sua famiglia spenderete di più o di meno per……» Base: Totale, n=750 .. fra 3-4 anni, nella sua famiglia spenderete di più o di meno per….. Valori % DI MENO MERCEOLOGIA “NON FOOD” -21 -26 ABBIGLIAMENTO ELETTRONICA DI CONSUMO 20 19 -33 -34 ARTICOLI PER LO SPORT BRICOLAGE E FAI DA TE 15 14 GIOCATTOLI -46 LIBRI, DISCHI, VIDEOGIOCHI, HOMEVIDEO % DI PIU’ -7 -18 -20 13 10 -41 -1 -34 -30 ALTRA MERCEOLOGIA VIAGGI, VACANZE -25 -31 -25 EDUCAZIONE, FORMAZIONE DIVERTIMENTI, CENE, TEMPO LIBERO TRASPORTI -23 ALIMENTARI OTTICA -21 -27 16 14 13 13 -40 -26 TELECOMUNICAZIONI -11 PRODOTTI PER LA CURA DELLA PERSONA E DELLA CASA FINANZA, BANCHE, ASSICURAZIONI 22 21 -10 PRODOTTI PER PROFUMERIA MOBILI E ARREDAMENTO 25 25 23 12 -36 LOTTERIE, SCOMMESSE, ESTRAZIONI -48 9 4 0 -6 -2 0 11 -5 -13 -27 -13 0 -27 -44 © GfK Eurisko | NON FOOD 2014 | Luglio 2014 Fonte: Osservatorio Non Food GS1 Italy | Indicod-Ecr, 2014 Emerge forte la convinzione che anche se cambiasse il ciclo economico, le esperienze innescate dagli ultimi 6 anni di ristrettezze e incertezze economiche avrebbero ormai lasciato un segno talmente forte da diventare parte integrante dei consumatori. Il consumatore, da questo nuovo punto di partenza disegna, nella ricerca realizzata da GfK Eurisko per l’Osservatorio Non Food 2014 di GS1 Italy | Indicod-Ecr, le sue aspirazioni future non solo in termini di livelli di spesa ma anche di strumenti per cercare, raccogliere e confrontare informazioni e realizzare i propri acquisti non Food. Esiste ancora il “piacere” del processo d’acquisto, dove digitale e tecnologie giocano un ruolo importante soprattutto nelle fasi di ricerca di idee e di informazioni. Tavola 6 – Gli acquisti futuri: canali digitali o concreti? Acquisti in futuro: CANALI «digitali» o «concreti» «Lei come pensa che incontrerà/troverà gli spunti e le idee tra 3-4 anni sull’……. ?» «Lei, in futuro, tra 3-4 anni, per i suoi acquisti di … pensa che raccoglierà informazioni/pareri/ valutazioni» «Lei, in futuro, tra 3-4 anni, pensa che i suoi acquisti di …….li effettuerà…» Base: TOP …soprattutto su internet/nel mondo digitale …egualmente sia su internet/nel mondo digitale, sia nei punti vendita concreti SPENDER IN CIASCUN MERCATO Abbigliamento Elettronica di consumo Libri, dischi, videogiochi, home video Spunti/ Raccol Acquiidee -ta Info sto Spunti/ Raccol Acquiidee -ta Info sto Spunti/ Raccol Acquiidee -ta Info sto 3 6 4 17 20 22 41 38 56 56 Articoli per lo sport Spunti/ Raccol Acquiidee -ta Info sto Spunti/ Raccol Acquiidee -ta Info sto 12 14 13 16 15 13 Giocattoli Spunti/ Raccol Acquiidee -ta Info sto 6 14 6 31 53 …soprattutto nei punti vendita concreti 16 14 21 Bricolage e fai da te 53 46 48 50 46 46 40 44 42 49 51 52 50 45 64 31 27 32 36 37 35 42 41 © GfK Eurisko | NON FOOD 2014 | Luglio 2014 46 33 33 37 46 41 52 Dom. X8/X9/X10 Fonte: Osservatorio Non Food GS1 Italy | Indicod-Ecr, 2014 Ma non solo. Se l’acquisto finale avviene ancora prevalentemente nei punti vendita fisici, in realtà digitale e fisico, combinati in diverse soluzioni, permeano l’intero processo d’acquisto del consumatore: uno completa l’altro. Nota: la metodologia della ricerca La rilevazione si è rivolta all’Universo dei Capifamiglia o Coniuge dei nuclei familiari italiani (in caso di famiglia con due adulti conviventi sono stati intervistati in quote paritetiche i soggetti maschili e quelli femminili). E’ questo infatti l’Universo dei “detentori delle risorse economiche delle famiglie”. Sono state effettuate 750 interviste rappresentative a livello nazionale, tramite il Panel Dialogatore, che – lo ricordiamo – è un panel “fisico” di GfK Eurisko. Oltre a controllare le quote degli usuali parametri strutturali (Età, Sesso, Professione, Titolo di Studio, ecc.) si è verificata la corretta quota di utenti digitali intervistati (per evitare distorsioni sul tema principale dell’indagine).
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