Rapporto ROMANIA - infoMercatiEsteri

ROMANIA
A cura di:
Ambasciata d'Italia - ROMANIA
Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese
[email protected]
Con la collaborazione di:
Agenzia per la promozione all'estero e
l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE
Camere di Commercio italiane all’estero
www.infomercatiesteri.it
INDICE
PERCHE'
Perchè ROMANIA
Dati generali
Dove investire
Cosa vendere
OUTLOOK POLITICO
Politica interna
Relazioni internazionali
OUTLOOK ECONOMICO
Quadro macroeconomico
Politica economica
Indicatori macroeconomici
Tasso di cambio
Bilancia commerciale
Saldi e riserve internazionali
Investimenti - Stock
Investimenti - Flussi
Materie prime
Barriere tariffarie e non tariffarie
COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT
Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica
Indici di Apertura al commercio internazionale
Fattori maggiormente problematici per fare business
Business Cost
Indice Doing Business
ACCESSO AL CREDITO
Accesso al credito
RISCHI
Rischi politici
Rischi economici
Rischi operativi
RAPPORTI CON L'ITALIA
Overview
Scambi commerciali
Investimenti con l'Italia - Stock
Investimenti con l'Italia - Flussi
Flussi turistici
ROMANIA
PERCHE'
PERCHÈ ROMANIA
Vantaggi offerti dal mercato e dalla posizione geografica
Vantaggi dovuti alle risorse
Vantaggi politici ed economici
Vantaggi che risultano dai rapporti internazionali
Altri Vantaggi: privatizzazioni e settore infrastrutturale. Presenza Banche Italiane.
.In posizione strategica nell'Unione Europea tra i Balcani Occidentali e la Federazione
Russa, la Romania è attraversata da tre corridoi paneuropei: il 4, che collega l'Europa da
ovest ad est; il 9, che collega il nord al sud del continente e il 7, che facilita la navigazione
all’interno dell’Europa. • Con piu' di 21 milioni di abitanti, la Romania rappresenta uno dei principali mercati dell'Europa centroorientale. • La Romania e' una importante porta d’ingresso per il mercato unico europeo(circa 500 milioni consumatori).
Vantaggi offerti dal mercato e
dalla posizione geografica
•Nel Paese la forza lavoro e' qualificata (buona e' la conoscenza delle lingue straniere cosi'
come la padronanza delle tecnologie/attrezzature informatiche) e i costi della manodopera
sono relativamente contenuti. •La Romania vanta incredibili risorse: agricole, minerarie, idriche. Notevole e' il potenziale energetico
alla luce anche della presenza di gas e petrolio e delle recenti scoperte di gas e 'shale gas'.
Vantaggi dovuti alle risorse
• La stagione politica che il nuovo Governo, insediatosi dopo le elezioni dello scorso
dicembre, ha intrapreso rappresenta un fattore di stabilita' per gli investimenti. . La Romania
e' membro della NATO e del'UE. . Il Paese beneficia di Fondi strutturali e per la coesione che attraggono gli investimenti. .
Opportunita' di ricorrere a derminate condizioni agli 'aiuti di stato'. • Imposta fissa per le persone fisiche/giuriche del 16% sui redditi e
profitti.
Vantaggi politici ed economici
Vantaggi che risultano dai
rapporti internazionali
. Tra Italia e Romania vige un accordo bilaterale di promozione e protezione reciproca degli
investimenti • La Romania e' membro delle Nazioni Unite, del Consiglio dell’Europa,
dell'OSCE e di molte altre OOII, tra cui l'Organizzazione Mondiale del Commercio.
• E' in corso l'ammodernamento della rete infrastrutturale e dei trasporti del Paese per
adeguarla agli standards UE. Vi sono potenzialita' per le imprese del settore. • Le
infrastrutture industriali sono sviluppate. . Sono in corso importanti privatizzazioni. • Molte
sono le Banche italiane e internazionali presenti nel Paese. . Presenza di 'zone di libero
scambio' nel Paese. . Presenza di vie di navigazione (fluviali e marittime).
Altri Vantaggi: privatizzazioni e
settore infrastrutturale. Presenza
Banche Italiane.
Ultimo aggiornamento: 05/03/2013
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DATI GENERALI
Forma di stato
Repubblica Semipresidenziale
Superficie
238391 km2
Lingua
Romeno
Religione
Cristiano-Ortodossa
Moneta
RON (Leu romeno)
Ultimo aggiornamento: 12/02/2013
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ROMANIA
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DOVE INVESTIRE
Macchinari e apparecchiature
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
Costruzioni
Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
Macchinari e apparecchiature
Uno dei settori in cui sono tradizionalmente forti le imprese italiane è quello dei macchinari e
delle apparecchiature. L'Italia e' presente in Romania sia sul fronte delle
macchine/attrezzature industriali, che su quello delle apparecchiature elettroniche di precisione. Grazie ad una ripresa della crescita
economica nel Paese, nei prossimi anni è possibile un rialzo del settore industriale che, assieme all'agricoltura, è stato uno dei
motori dell'economia romena.
Prodotti dell'agricoltura, pesca e
silvicoltura
A fronte di una scarsa dotazione infrastrutturale (sistemi d’irrigazione, strutture per la
conservazione e trasformazione dei prodotti), esistono numerose opportunità d’inserimento
nel mercato locale tanto per i prodotti italiani dell'agroalimentare quanto per macchinari e
tecnologie di eccellenza. In quasi tutti i distretti della Romania vi sono opportunità agricole che per essere sviluppate necessitano di
un idoneo know-how e di un’adeguata strumentazione tecnica. Si segnala, inoltre, un crescente apprezzamento per la dieta
mediterranea e la tradizione eno-gastronomica italiana, a vantaggio di prodotti quali pasta, olio di oliva, vino, formaggi.
Articoli di abbigliamento (anche
in pelle e in pelliccia)
La crescita del reddito medio - procapite e il consolidarsi di una classe benestante in
Romania favorisce la domanda di prodotti e beni di consumo in cui tradizionalmente il nostro
Paese eccelle. Tra questi: i prodotti tessili, la pelletteria e le calzature, molti dei quali sono
completati in Romania con materie prime italiane. Prospettive di crescita per tali tipologie di prodotti si rinvengono anche nella
crescente concentrazione e nell'utilizzo di canali del mercato moderno (catene di negozi, ipermercati, shopping mall).
Costruzioni
Il potenziale di crescita della rete infrastrutturale, ancora limitata, è in grado di dischiudere
nuove opportunità sia per le imprese italiane già operanti o che ambiscano a lavorare nel
settore delle costruzioni e dei trasporti sia per le altre imprese dell'indotto, con riferimento, in particolare, ai materiali di costruzione e
alle macchine e mezzi di trasporto da impiegare per la realizzazione di strade, autostrade, gallerie, ponti, ferrovie e stazioni
ferroviarie.
Energia elettrica, gas, vapore e
aria condizionata (anche da fonti
rinnovabili)
I numerosi vantaggi naturali che il territorio romeno presenta (abbondanza idrica, ampie
superfici per la produzione di biocombustibili, presenza di gas, petrolio ed energia nucleare)
stimoleranno l'incremento della richiesta di strumenti e tecnologie di qualità. Del resto, in
passato gli schemi incentivanti (green certificates) per i produttori di 'energie pulite' hanno
già portato in Romania, in poco tempo, migliaia di imprenditori italiani del settore. Inoltre, nonostante le recenti modifiche normative
che hanno reso meno convenienti gli investimenti nelle rinnovabili, settori quali quelli delle biomasse, dell’energia geotermale, dei
biogas e della cogenerazione (ovvero della produzione combinata di energia elettrica e calore) ad alto rendimento possono risultare
particolarmente attraenti.
Ultimo aggiornamento: 13/11/2014
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ROMANIA
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COSA VENDERE
Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
Macchinari e apparecchiature
Prodotti alimentari
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
Costruzioni
Energia elettrica, gas, vapore e
aria condizionata (anche da fonti
rinnovabili)
La Romania detiene una gamma diversificata, ma quantitativamente ridotta, di fonti di
energia primaria (petrolio, gas naturale, carbone, uranio minerale) e dispone anche di un
importante potenziale di fonti rinnovabili ancora da valorizzare. Le riserve di idrocarburi sono
limitate e stimate a circa 80 mil. tonnellate, mentre le riserve attuali di gas naturale sono
stimate a 185 mld. di m.c. con prospettive ottimistiche determinate dalle recenti scoperte di giacimenti nel Mar Nero.Le risorse
conosciute di Carbone superiore ammontano a 705 mil. tonnellate, dei quali, attualmente, sono oggetto di concessione circa 105
mil. tonnellate, mentre quelle di Lignite si aggirano a 1.500 mil. tonnellate dai quali 445 mil ton. in concessione.La “Road Map
dell’energia in Romania” stabilisce i passi da eseguire per lo sviluppo energetico del paese per il prossimo futuro. In accordo alla
“Road Map” e’ previsto che entro il 2015 debbano entrare in funzione (riabilitazioni e nuove centrali) unità produttive di energia per
circa 7.300 MW e vengano chiuse quelle obsolete per circa 3.500 MW.Ad eccezione delle Unità n. 1 e 2 della Centrale Nucleare di
Cernavoda entrate in funzione rispettivamente nel 1996 e nel 2007 (realizzate in cooperazione con l’ANSALDO), il parco delle
centrali convenzionali è obsoleto: il 35% delle centrali hanno oltre 35 anni di vita, il 45% tra 25 e 35 anni ed il 20% meno di 15 anni.
Nonostante le recenti modifiche normative che hanno reso meno convenienti gli investimenti nelle rinnovabili,settori quali quelli delle
biomasse, dell’energia geotermale, dei biogas e della cogenerazione (ovvero della produzione combinata di energia elettrica e
calore) ad alto rendimento possono ancora risultare attraenti.
D'altra parte il Programma Operativo Infrastrutturale per il periodo 2014-2020 e in particolare il suo Asse Prioritario 7 (Energia Pulita
ed Efficienza Energetica), prevede una allocazione di quasi 245 milioni di euro per la crescita della capacità installata derivante da
fonti rinnovabili di energia elettrica e termica e per la promozione dell’utilizzo della cogenerazione energetica (elettrica e termica) ad
alto rendimento
Pertanto le aziende italiane fornitrici di materiali, servizi, impianti e sistemi per la realizzazione o la riabilitazione di siti produttivi di
energia hanno la possibilità di operare in un mercato che presenta ancora margini di sviluppo.
Macchinari e apparecchiature
Le macchine e le attrezzature italiane sono molto apprezzate in Romania per il loro alto
livello qualitativo, l’affidabilità e il favorevole rapporto qualità/prezzo. L’Italia è il terzo fornitore
della Romania dopo la Germania e la Polonia, con una quota sull’import dell’11,27% nel 2013.
L’interesse della Romania nei confronti di questa tipologia di prodotti è determinato dall’importanza del settore metalmeccanico
come fattore strategico di crescita economica del Paese.
La Romania tradizionalmente dispone di un potenziale produttivo importante nel settore della lavorazione dei metalli sin dal periodo
interbellico, essendo in grado di produrre materie prime e pezzi di ricambio di varie dimensioni per vari settori industriali.
Il settore ha registrato uno sviluppo costante nell'ultimo decennio. Prendendo in considerazione il trend positivo degli ultimi anni,
assieme ai programmi governativi di ristrutturazione del settore e la necessità di ammodernamento delle tecnologie esistenti (che in
buona parte risalgono agli anni '70 – ‘90), nel breve e medio termine si prevede una crescita significativa della domanda di macchine
e nuova tecnologie.
Attualmente tali prodotti provengono prevalentemente dalla Germania, Polonia, Italia (terzo posto), Francia e Turchia.
Prodotti alimentari
Nella graduatoria dei paesi fornitori nel primo semestre del 2014, l’Italia è risultata essere il
quinto Paese fornitore di prodotti agricoli ed alimentari della Romania (dopo Germania,
Ungheria, Polonia, e Paesi Bassi), con un valore di prodotti esportati di 133,5 milioni di euro e una quota di mercato pari al 6,1%.
I principali prodotti italiani importati in Romania sono tradizionalmente quelli di più largo consumo, come i prodotti ortofrutticoli, le
carni e la pasta, ai quali si sono aggiunti, dopo l’entrata del Paese nell’Unione Europea, altri importanti prodotti a più alto valore
aggiunto come i prodotti dolciari, il caffè, l’olio, i prodotti ittici, i succhi concentrati di agrumi, i vini. Il Made in Italy gode di
un’immagine di altissima qualità, ma i prezzi dei prodotti italiani sono ancora elevati per il reddito del consumatore medio romeno.
Nicchie di mercato sono rappresentate dai ristoranti italiani (in costante aumento), dalla comunità italiana e da una fascia di
acquirenti locali con maggiore potere di acquisto (calcolabile intorno all’8-10%, su una popolazione totale di 19,04 milioni di abitanti),
concentrata nei maggiori centri urbani. I prodotti di largo consumo (pasta, riso, caffè, olio di oliva, prodotti ortofrutticoli, conserve
vegetali, ecc.) hanno una ampia diffusione presso le catene della GDO, mentre i prodotti tipici italiani (tra cui l’olio d’oliva di alta
qualità ed i vini tipici, regionali, ecc.) trovano un discreto spazio soprattutto nei ristoranti con cucina italiana. I negozi di alta
ROMANIA
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gastronomia sono quasi inesistenti, vista la scarsa capacità di assorbimento del mercato romeno, che non ha ancora maturato una
sufficiente cultura alimentare per tali prodotti. Per quanto riguarda i canali distributivi, la figura predominante è quella dell’importatore
(generalmente esclusivista per il mercato), dotato di una rete di distribuzione sul territorio. Gli stessi importatori sono i principali
fornitori anche delle catene della GDO. Per alcuni prodotti (in particolare per quelli freschi, come ad esempio per prodotti
ortofrutticoli) alcune catene della GDO hanno organizzato proprie piattaforme logistiche. In Romania, nonostante la crisi economica,
il numero di supermercati, ipermercati e dei negozi tipo discount sono in rapido aumento.
A partire dal 2009, il numero totale dei negozi del commercio moderno si e’ triplicato. I più dinamici tipi di negozi sono stati gli iper e
supermercati che hanno registrato aumenti di circa il 15% al anno, grazie all’espansione territoriale e all’attrazione di un numero più
elevato di acquirenti. Le 12 catene di retail nei primi nove mesi del 2014 sono arrivati a quasi 1.380 negozi (+14 in più rispetto a
dicembre 2013). In tutto il paese, il commercio moderno continua a guadagnare spazio a sfavore di quello tradizionale nel 2013
detenendo una quota di mercato del 53%, con quote più elevate nelle zone urbane, arrivando a circa il 75% a Bucarest. Gli studi
stimano che entro il 2015 il retail moderno potrà coprire circa il 57% del totale mercato del retail della Romania. Ultimamente gli iper
e supermercati si orientano verso negozi di prossimità (più piccoli e ubicati nei centri abitati), adattando i format dei negozi più vicino
ai acquirenti. I punti vendita alimentari tradizionali hanno perso quote di mercato dimezzando il numero negli ultimi 18 anni, mentre i
negozi gourmet sono in numero limitato, anche se negli ultimi anni si registra qualche segnale di sviluppo. La maggior parte dei
prodotti d’importazione sono veicolati attraverso la GDO; i prodotti italiani, pur essendo molto apprezzati dai consumatori romeni,
sono obbligati a confrontarsi con le regole e i vincoli di tale sistema distributivo, mostrando di conseguenza qualche sofferenza sul
fronte dei prezzi.
Articoli di abbigliamento (anche
in pelle e in pelliccia)
Da un’indagine di Euromonitor International risulta che i romeni spendono annualmente circa
2 miliardi di euro per l’abbigliamento. Si stima che il mercato della moda aumenterà
costantemente nei prossimi anni per toccare i 2,9 miliardi di euro nel 2015 e i 4,2 miliardi di
euro nel 2020. Una fascia di persone, in maggioranza giovani, benestanti, ben istruiti che vivono nelle grandi città presta attenzione
alla marca dei prodotti, associata ad una certa qualità e immagine: il 52% degli essi preferiscono vestirsi in negozi con brand. La
percentuale è molto più alta rispetto a Paesi come: Spagna, Polonia e Belgio, dove solo il 27% dei clienti sceglie il prodotto di
marca. Per la maggior parte dei consumatori romeni, invece, il prezzo rimane il fattore decisivo per l’acquisto. La struttura dei canali
distributivi dei prodotti d’abbigliamento, delle calzature e degli accessori moda è molto complessa. Un numero elevato di soggetti
diversi opera nelle fasi di importazione, distribuzione o vendita all’ingrosso o al dettaglio, con ruoli che in molti casi si
sovrappongono. Lo stesso importatore può distribuire i suoi prodotti direttamente presso propri punti vendita, attraverso negozi
indipendenti, all’ingrosso o anche mediante siti di commercio elettronico. Il sistema distributivo del settore ha subito importanti
cambiamenti. Si va sempre più verso una crescente concentrazione, utilizzando i canali del mercato moderno (catene di negozi,
ipermercati, cash-&carry, mall). Un canale importante per la vendita al dettaglio dei prodotti della moda sono le “gallerie commerciali”
che accompagnano solitamente le catene di ipermercati, nonché i negozi ubicati nei mall. I principali canali utilizzati per la
penetrazione del mercato di prodotti d'abbigliamento sono: 1. esportazione indiretta tramite importatori locali, che curano in molti
casi anche la distribuzione o la vendita al dettaglio (negozi singoli o catene di negozi). Tale modalità è la meno rischiosa e costosa,
in quanto il rischio si riduce grazie all'esperienza del partner locale. La figura dell’agente, meno presente sul mercato romeno
rispetto ad altri Paesi europei, è maggiormente diffusa nel settore dei tessuti, delle calzature e della pelletteria. Sono generalmente
persone fisiche autorizzate che agiscono in base ad un contratto di agenzia concluso con i produttori. 2. esportazione diretta, tramite
distributori romeni o personale dipendente di filiali locali di grandi aziende (come ad es. le catene Zara, H&M, ecc.) 3. franchising,
che consente di aumentare velocemente il numero dei punti vendita con un impegno finanziario limitato. Il franchisee acquisisce
know how, usufruisce della forza comunicazionale del brand e del posizionamento dello stesso sul mercato, mentre il franchisor
vede aumentare la notorietà del marchio e radica la propria presenza sul mercato. Nel 2013 si è verificata una leggera ripresa del
mercato del franchising. Se prima i settori più interessanti erano il retail e il food & beverage, entrano ora sul mercato anche le
concessioni operanti nel settore dell'istruzione e delle risorse umane. Secondo le valutazioni più recenti, nel 2014 si registra una
lieve crescita del mercato del franchising che potrebbe raggiungere un valore di 1,4 miliardi di Euro.
Nel settore della moda, la maggior parte dei negozi mono e multibrand sono ubicati a Bucarest, dove il reddito medio della
popolazione è del 40% superiore a quello della media del Paese. In questo periodo, però il consumatore romeno si confronta con le
difficoltà causate dalla crisi economico-finanziaria ed ha limitato le spese destinate all’acquisto di prodotti non-food. Nei primi sei
mesi del 2014 i principali concorrenti dell’Italia nelle categorie di prodotti tessili - abbigliamento e prodotti in pelle sono i seguenti: prodotti tessili: Italia (principale fornitore con una quota del 31,3%) seguita da Germania (17,7%), Turchia (9,0%), Regno Unito
(7,9%), Francia (6,5), Cina (5,2%), Spagna (2,5%) e Rep. Ceca (2,4%); - articoli di abbigliamento, compresi quelli in pelle e
pelliccia: Italia (principale fornitore con una quota del 20,8%), seguita da Germania (11,4%), Spagna (9,7%), Austria (9,3%), Polonia
(7,3%), Ungheria (4,3%), Francia (3,9%) e Turchia (3,9); - articoli in pelle (escluso l’abbigliamento) e simili: Italia (principale fornitore
con una quota del 47,9%) seguita da Germania (8,8%), Ungheria (6,2%), Slovacchia (5,4 %), Polonia (4,9%) e Cina (3,6%).
Costruzioni
I materiali da costruzione italiani sono molto apprezzati sul mercato romeno e rappresentano
attualmente quasi il 13% dell'import totale di materiali edili dall'UE.
Le statistiche del settore mostrano che i prodotti italiani con le maggiori prospettive sul mercato romeno sono il marmo lavorato, le
piastrelle ceramiche, i materiali per rivestimenti esterni ed interni, la rubinetteria, le tubazioni e la raccorderia sanitaria, i sistemi di
riscaldamento e condizionamento nonché i sistemi d’illuminazione.
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Il mercato romeno dei materiali edili “Made in Italy” presenta come elementi di forza l’alto livello qualitativo e consolidati rapporti
commerciali tra i due Paesi, favoriti dalla vicinanza geografica e dall’affinità linguistica e culturale. Il principale elemento di debolezza
è invece costituito dal prezzo, considerato abbastanza alto per il mercato romeno.
Ottime opportunità di inserimento esistono anche per le macchine e gli impianti per la produzione dei materiali edili (es. macchine
per la produzione dei mattoni, delle piastrelle, ecc.), che gli operatori del settore considerano di alta affidabilità ed elevato livello
tecnico.
Le previsioni per il settore edile romeno e le prospettive per il prossimo triennio indicano una moderata ripresa, spinta dal sostegno
dei finanziamenti europei, dagli investimenti previsti con fondi pubblici e privati locali e dal possibile rilancio dei crediti immobiliari.
I principali canali di accesso al mercato sono rappresentati dagli importatori, dai distributori di materiali edili e dagli agenti /
rappresentanti per le macchine edili.
Relativamente alla distribuzione al dettaglio un ruolo sempre più importante sta assumendo la grande distribuzione. In Romania si
sono affermate importanti reti di vendita specializzate nella commercializzazione e la distribuzione al dettaglio di materiali per edilizia
e bricolage: Dedeman (606,2 milioni di euro giro d'affari nel 2013 e 6.489 addetti), Arabesque (339,8 milioni di euro giro d'affari nel
2013 e 2.439 addetti), Praktiker (130 milioni di euro giro d'affari nel 2013 e 1.706 addetti), Bricostore (142,6 milioni di euro giro
d'affari nel 2013 e 1.511 addetti), Leroy Merlin (24,5 milioni di euro giro d'affari nel 2013 e 207 addetti).
Un importante veicolo promozionale sono le fiere internazionali del settore come ad esempio la "CONSTRUCT EXPO" e "Casa Mea"
di Bucarest.
Ultimo aggiornamento: 13/11/2014
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ROMANIA
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OUTLOOK POLITICO
POLITICA INTERNA
Dopo le elezioni presidenziali svoltesi a novembre 2014, il liberale Klaus Iohannis è divenuto il nuovo Presidente di Romania.
Da subito il nuovo Presidente ha instaurato un dialogo istituzionale costante con l’attuale Primo Ministro socialdemocratico Victor
Ponta. Tuttavia, la compagine parlamentare che ha sostenuto la candidatura di Iohannis, attualmente all’opposizione, non esclude la
possibilità che si addivenga, in tempi brevi, ad un cambio di Governo che tenga conto della vittoria del centro destra alle
presidenziali.
Da parte sua, il Primo Ministro Ponta si ritiene convinto di poter arrivare alla scadenza naturale del mandato (le elezioni parlamentari
sono previste per il 2016), malgrado i contrasti esplosi all’interno della Sua maggioranza in conseguenza del risultato elettorale dello
scorso novembre.
In ogni caso, le Istituzioni romene hanno dato prova, anche in questo caso, di reggere la prova democratica delle elezioni.
La Romania è, d’altra parte, oramai saldamente agganciata al percorso comunitario e occidentale.
Ultimo aggiornamento: 06/02/2015
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RELAZIONI INTERNAZIONALI
La Romania è entrata nell'Alleanza Atlantica nel 2004 e nell'Unione Europea nel 2007.
Nell'ambito della NATO contribuisce in misura rilevante alle missioni di pace nel mondo.
Sin dalla fase di preadesione la Romania ha beneficiato di finanziamenti europei. All'interno del quadro comunitario, tra gli obiettivi
del Governo romeno vi sono l’ingresso nello Spazio Schengen, inizialmente previsto per il marzo 2011 e successivamente
posticipato, e l'ingresso nell’eurozona. A testimonianza dell'importanza che attribuisce a quest'ultimo obiettivo, dal luglio 2011 la
Romania ha aderito al sistema dei pagamenti in euro 'Target2'.
Il Paese è soggetto al monitoraggio in ambito UE, all'interno del Meccanismo di Cooperazione e Verifica, volto a registrare i
progressi effettuati nel processo di adeguamento agli standard europei in materia di riforma giudiziaria e lotta alla corruzione e alla
criminalità organizzata.
La Romania è particolarmente attiva nel promuovere la cooperazione tra l’UE e i Paesi rivieraschi del Mar Nero, da un lato, e tra i
Paesi attraversati dal Danubio, dall'altro. Guarda, inoltre, con particolare interesse alla realizzazione di nuove infrastrutture
energetiche e interconnessioni in genere.
Per fronteggiare la crisi economica e finanziaria, la Romania ha sottoscritto nel 2009 un accordo con FMI, BM, UE, BERS e la BEI,
per ottenere un prestito di circa 20 miliardi di euro, che è stato erogato tra marzo 2009 e marzo 2011 e sarà rimborsabile
gradualmente fino al 2015. Nel marzo del 2011, ha firmato un nuovo accordo biennale precauzionale (da utilizzarsi solo in casi di
emergenza) con il Fondo Monetario Internazionale (FMI) del valore di 3,46 miliardi di euro. Ne 2012 la Romania ha concluso un
nuovo accordo di tipo “precauzionale” con il FMI e con altre Istituzioni Finanziarie Internazionali. L’intesa, la cui scadenza naturale
era inizialmente prevista per marzo 2013, è stata prorogata di 3 mesi, consentendo al Governo, in carica da pochi mesi, di
raggiungere gli obiettivi di politica economica concordati. Nonostante nell’ambito di tale accordo la Romania abbia disposto di un
credito di oltre 5 miliardi di euro, non ha utilizzato tali somme, in quanto il prestito ha avuto come finalita’ principale quella di
sostenere la credibilità finanziaria del Paese.
Nel 2014 la Romania compie tutti i criteri di adesione dell'Eurozona: tasso di inflazione, tassi di interesse sulle obbligazioni, tasso di
cambio stabile, deficit di bilancia al di sotto del 3% del PIL e debito pubblico al di sotto del 60% del PIL. Se questo trend positivo
viene mantenuto, la Romania può raggiungere il suo obiettivo di essere un membro a tutti gli effetti dal 2019. La Romania ha
raggiunto il target per 11 dei 12 indicatori previsti dalla procedura per la sorveglianza sugli squilibri macroeconomici.
Ultimo aggiornamento: 05/08/2014
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ROMANIA
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ROMANIA
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OUTLOOK ECONOMICO
QUADRO MACROECONOMICO
Le ultime previsioni da parte di Eurostat e dell’Istituto romeno di Statistica sul tasso di crescita dell’economia romena sono concordi
nel ritenere che l’incremento del PIL registratosi lo scorso anno (+3,5%, un vero record in Europa) non possa verificarsi nuovamente
nel 2014. Nei primi due semestri di quest’anno la Romania è entrata, infatti, in una vera e propria fase di “recessione tecnica”, a
causa della difficile congiuntura economica internazionale e, sul piano interno, della diminuzione degli investimenti diretti esteri. Nel
primo semestre dell’anno in corso il PIL è comunque cresciuto del 2,4% rispetto allo stesso periodo del 2013.Il Paese si è,
comunque, già dimostrato capace, nel passato, di saper resistere bene agli shock esterni, in particolare nel corso dell’ultima grave
crisi finanziaria globale. I fondamentali macroeconomici sono stabili. La Romania presenta, in particolare, un tasso di
disoccupazione tra i più bassi del continente, attorno al 7%, una inflazione sotto controllo e un debito pubblico oltre ad un rapporto
deficit-debito relativamente contenuti. Nel 2014 i salari minimi sono cresciuti all’incirca di 20 euro rispetto allo scorso anno; nel
primo semestre il salario medio netto è aumentato a sua volta del 5% rispetto al corrispondente periodo del 2013. L’innalzamento
dei salati minimi, ancorché contenuto, ha rappresentato un’operazione fortemente voluta dal Governo Ponta, che aspira anche ad un
innalzamento del tasso di assorbimento dei fondi europei e a dotare il Paese di infrastrutture che siano in linea con gli standard
europei, al fine di attrarre nuovi investimenti. Le Autorità romene sono, al riguardo, impegnate a riformare settori strategici quali le
infrastrutture e l’energia e a portare avanti, in questo contesto, un’ambiziosa agenda di privatizzazioni (da ultimo quelle relative a
Elettrica e, prima ancora, alla fine dello scorso anno, di Romgaz) anche se la maggior parte dei tentativi finora esperiti non ha avuto
esito positivo (così è stato per CFR Marfa, Oltchim e CupruMin). Il perseguimento delle riforme strutturali, inclusa la sanità, e la
necessità di proseguire nel cammino del consolidamento fiscale sono state, del resto, le principali richieste avanzate negli anni dalle
Istituzioni Finanziarie Internazionali a Bucarest. Da ultimo, nel 2013, il Paese ha siglato un (nuovo) accordo precauzionale con il
Fondo Monetario Internazionale (FMI) e con la Banca Mondiale e un accordo con la Commissione Europea della durata biennale,
per un importo complessivo di 4 miliardi di euro. Le previsioni relative alla crescita economica della Romania formulate nei mesi
scorsi da parte di queste Istituzioni per l’anno in corso restano positive e superiori al 2%, non essendo state riviste, per il momento,
al ribasso. I rapporti tra Bucarest e il FMI appaiono, però, raffreddati, dal momento che la volontà del Governo Ponta di ridurre la
contribuzione sociale a carico dei datori di lavoro non è stata accolta positivamente dal FMI. Si segnala, infine, che Bucarest aspira
ad adottare nei prossimi anni, possibilmente nel 2019, l’Euro.
secondo i dati stimati pubblicati dalla Banca Nazionale della Romania (BNR), gli investimenti diretti dei non residenti in Romania
(IDE) hanno registrato nei primi sette mesi dell’anno un valore di 1,309 miliardi di euro, in diminuzione del 13,8% rispetto al
corrispondente periodo del 2013.
Le partecipazioni al capitale consolidato con le perdite nette hanno registrato un valore complessivo di 1,385 miliardi di euro ed i
crediti intra-gruppo hanno avuto un valore negativo netto di 76 milioni di euro.
Il conto corrente della Romania nel periodo gennaio-luglio ha registrato un deficit di 781 milioni di euro, rispetto all’avanzo di 92
milioni di euro del corrispondente periodo del 2013.
Il debito estero lungo termine al 31 luglio 2014 ha raggiunto un valore di 77,64 miliardi di euro (-1,4% rispetto al 31 dicembre
2013) e rappresenta l’81,3% del debito estero totale. Il debito estero a breve termine ha raggiunto i 17,83 miliardi di euro, in
diminuzione del 4,8% rispetto al 31 dicembre 2013.
Lo scorso anno, gli investimenti esteri diretti in Romania sono aumentati di un quarto, a 2,71 miliardi di euro, il picco negli ultimi
quattro anni.
Ultimo aggiornamento: 14/10/2014
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POLITICA ECONOMICA
La Banca Nazionale della Romania (BNR) ha continuato il ciclo di allentamento monetario, abbassando, a partire dal 1 ottobre
2014, il tasso d’interesse al 3,0% ed ha ulteriormente ridotto i coefficienti di riserva obbligatoria in moneta nazionale anche per
incoraggiare i crediti in tale valuta.
La relativa debolezza della moneta nazionale non sembra, comunque, scalfire le previsioni economiche positive per l’anno 2014. La
Commissione Europea (CE) e il Fondo Internazionale Monetario (FMI), infatti, stimano per l’anno corrente un’ulteriore crescita del
2,1%, mentre l’Agenzia di Rating “Standard&Poor’s” ha rivisto positivamente la prospettiva di rating della Romania riguardante gli
obblighi a breve e lungo termine in moneta estera e locale. Tale Agenzia ha precisato che tale giudizio positivo (il primo, per la
Romania, negli ultimi 5 anni) è dovuto principalmente alla politica del budget e alla riduzione del deficit di conto corrente. Secondo
Standard&Poor’s, la forte apertura della Romania all’export, il sostegno del FMI, la riforma del settore finanziario e la ristrutturazione
delle società pubbliche potranno portare ad una crescita del rating del Paese. Anche per il 2014, comunque, il quadro di sviluppo
economico del Paese resta fortemente condizionato dalla capacità del Governo di accrescere il tasso di assorbimento dei fondi
europei. A tale proposito il Governo si è prefissato un tasso dell’80% per il periodo 2014-2020, tasso che, alla luce dei precedenti
risultati, appare piuttosto ottimistico.
ROMANIA
8
Ultimo aggiornamento: 14/10/2014
^Top^
ROMANIA
9
INDICATORI MACROECONOMICI
PIL Nominale (mln €)
Variazione del PIL reale (%)
2011
2012
2013
131,4
131,8
142,8
2,2
0,7
3,5
Popolazione (mln)
21,38
21,33
19,04
PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ($)
8.860
8.907
9.846
7,4
7
7,3
40,1
41
37,1
5,8
3,4
4,3
17,2
-0,5
4,5
Disoccupazione (%)
Debito pubblico (% PIL)
Inflazione (%)
Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%)
Fonte:
Fonte: Istituto Nazionale di Statistica (romeno), Fondo Monetario, Commissione Europea, BERS * attenzione: i dati del debito pubblico per il 2013
sono secondo la metodologia romena (ordinanza 64/2007). Sulla base della metodologia SEC 95-Maastrich debt i valori sono 30,5 (per il 2010);
34,7 (per il 2011); 38,0 (per il 2012); e 38,2 (per il 2013). Disoccupazione: Istituto Romeno di Statistica Inflazione: trattasi del tasso di inflazione
medio annuo
Ultimo aggiornamento: 16/10/2014
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TASSO DI CAMBIO
Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'Italia
ROMANIA
10
BILANCIA COMMERCIALE
EXPORT
Export
Totale
2011
2012
45.041 mln. €
2013
45.056 mln. €
Previsioni di crescita 2014
Previsioni di crescita 2015
7,3 %
7,2 %
49.564,2 mln. €
PRINCIPALI DESTINATARI
2011 (mln. €)
2012 (mln. €)
2013 (mln. €)
GERMANIA
8.369
nd
nd
GERMANIA
9.200,3
ITALIA
5.443
nd
nd
ITALIA
5.698,7
FRANCIA
3.150
nd
nd
FRANCIA
3.357,8
Italia Position:2
0
Italia Position:nd
nd
Italia Position:2
Merci (mln. €)
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
Prodotti delle miniere e delle cave
5.698,7
2011
2012
2013
2.336
2.327
3.744,2
127
104
107,3
1.211
1.227
1.360
Bevande
85
87
99,8
Tabacco
460
473
511,8
1.068,2
Prodotti alimentari
Prodotti tessili
876
894
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
2.674
2.678
2.715
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
1.397
1.334
1.410,4
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
1.349
1.557
1.645,8
212
236
250,4
nd
nd
4,4
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
2.305
2.200
2.266,3
Prodotti chimici
2.028
2.187
1.941
744
917
960,1
2.049
2.196
2.424,2
Carta e prodotti in carta
Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
Articoli in gomma e materie plastiche
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
294
308
481,9
Prodotti della metallurgia
3.300
3.128
2.689,2
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
1.339
1.371
1.397,5
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
4.039
2.760
2.316,7
Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
3.310
3.530
3.841,7
Macchinari e apparecchiature
3.386
3.591
4.108,5
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
7.132
7.567
9.333,6
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari)
1.281
1.268
1.596,5
Mobili
1.301
1.403
1.568,8
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
388
400
345,6
Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
119
67
105
1.301
1.247
1.129,6
Altri prodotti e attività
Elaborazioni Agenzia ICE su dati della Commissione Nazionale di Previsioni per la parte previsionale; dati GTI elaborati dall'Agenzia ICE,
per i dati settoriali e i totali; per i dati relativi ai principali partner dati Istituto Nazionale di Statistica.
ROMANIA
11
IMPORT
Import
Totale
2011
2012
54.824 mln. €
2013
54.684 mln. €
Previsioni di crescita 2014
Previsioni di crescita 2015
6,6 %
7,3 %
55.268,1 mln. €
PRINCIPALI FORNITORI
2011 (mln. €)
2012 (mln. €)
2013 (mln. €)
GERMANIA
9.511
nd
nd
GERMANIA
10.305,7
ITALIA
5.983
nd
nd
ITALIA
6.071,4
UNGHERIA
4.916
nd
nd
UNGHERIA
4.553,7
Italia Posizione: 2
0
Italia Posizione: nd
nd
Italia Posizione: 2
Merci (mln. €)
6.071,4
2011
2012
2013
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
1.512
1.657
1.857,6
Prodotti delle miniere e delle cave
4.660
4.775
4.040,6
Prodotti alimentari
2.793
2.979
3.095,5
Bevande
213
229
230,5
Tabacco
89
123
131,1
2.474
2.464
2.616,3
832
864
871,2
1.185
1.037
1.168,3
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
344
396
308,6
Carta e prodotti in carta
950
936
905,1
nd
nd
6
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
1.909
2.201
1.713,2
Prodotti chimici
4.520
4.699
4.610,6
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
2.381
2.538
2.735,2
Articoli in gomma e materie plastiche
2.664
2.496
2.570
826
737
888,9
Prodotti della metallurgia
3.896
3.559
3.382,4
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
2.392
2.389
2.423
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
5.203
4.469
4.582,7
Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
4.200
4.291
4.835,3
Macchinari e apparecchiature
5.647
5.717
5.643
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
4.335
4.264
4.461,4
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari)
426
439
421,8
Mobili
334
333
355,8
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
692
716
617,2
34
68
16,6
312
309
725,4
Prodotti tessili
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
Altri prodotti e attività
Elaborazioni Agenzia ICE su dati della Commissione Nazionale di Previsioni per la parte previsionale; dati GTI elaborati dall'Agenzia ICE,
per i dati settoriali e i totali; per i dati relativi ai principali partner dati Istituto Nazionale di Statistica.
ROMANIA
12
SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI
Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. €)
2011
2012
2013
-7.409
-7.313
-3.423
Saldo dei Servizi (mln. €)
340
578
2.587
Saldo dei Redditi (mln. €)
-2.207
-1.667
-4.388
Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. €)
3.338
3.363
3.719
Saldo delle partite correnti (mln. €)
-5.937
-5.151
-1.505
Riserve internazionali (mln. €)
33.193
31.206
32.525
Fonte:
Elaborazioni ICE Agenzia di Bucarest su dati della Banca Nazionale della Romania.
Ultimo aggiornamento: 17/10/2014
^Top^
ROMANIA
13
INVESTIMENTI - STOCK
STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI DEL PAESE: ROMANIA (OUTWARD)
Stock
di investimenti diretti esteri
del paese:
ROMANIA (Outward)
2011
Totale (% PIL)
Totale (mln € e var. %)
2012
2013
Previsioni 2014
Previsioni 2015
0,8 %
%
%
nd %
nd %
1.049 mln. €
mln. €
mln. €
nd %
nd %
PRINCIPALI DESTINATARI
2011 (mln. €)
2012 (mln. €)
2013 (mln. €)
KAZAKHSTAN
334
AFGHANISTAN
nd
CIPRO
161
AFGHANISTAN
nd
BOSNIA ED ERZEGOVINA
102
AFGHANISTAN
nd
Italia Position:6
29
Italia Position:nd
nd
Italia Position:nd
nd
Settori (mln. €)
Prodotti delle miniere e delle cave
2011 2012 2013
337
Manufatturiero
59
Prodotti alimentari, bevande e tabacco
1
Prodotti tessili e abbigliamento
22
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta;
stampa e riproduzione
Chimica e prodotti chimici
3
-1
Gomma, plastica e prodotti in queste materie
3
Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
11
Macchinari e apparecchiature
9
Altre industrie manufatturiere
19
Costruzioni
13
Servizi
532
Servizi di informazione e comunicazione
88
Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento
Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli
Trasporto e magazzinaggio
107
2
304
3
Attività finanziarie e assicurative
75
Attività immobiliari
8
Attività professionali, scientifiche e tecniche
50
Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento
3
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU.
ROMANIA
14
STOCK DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI NEL PAESE: ROMANIA (INWARD)
Stock
di investimenti diretti esteri
nel paese:
ROMANIA (Inward)
2011
Totale (% PIL)
Totale (mln € e var. %)
2012
2013
Previsioni 2014
Previsioni 2015
40,4 %
%
%
nd %
nd %
55.139 mln. €
mln. €
59.958 mln. €
nd %
nd %
PRINCIPALI INVESTITORI
2011
2012
2013
PAESI BASSI
11.982
PAESI BASSI
14.624
AUSTRIA
9.667
AUSTRIA
11.438
GERMANIA
6.272
GERMANIA
6.744
Italia Position:6
3.341
Italia Position:5
Settori (mln. €)
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
2.816
2011
2012
2013
1.315
Prodotti delle miniere e delle cave
2.750
Manufatturiero
Prodotti alimentari, bevande e tabacco
Prodotti tessili e abbigliamento
17.358
18.648
2.249
2.373
643
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in
carta; stampa e riproduzione
1.128
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
1.256
Chimica e prodotti chimici
773
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
446
Gomma, plastica e prodotti in queste materie
989
Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
Macchinari e apparecchiature
2.692
356
994
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
2.838
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi
militari)
Altre industrie manufatturiere
438
2.994
Costruzioni
3.043
Servizi
26.270
Servizi di informazione e comunicazione
2.964
Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
3.997
Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento
Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli
Trasporto e magazzinaggio
361
6.277
785
Servizi di alloggio e ristorazione
431
Attività finanziarie e assicurative
10.017
Attività immobiliari
2.849
Attività professionali, scientifiche e tecniche
2.072
Attività amministrative e di servizi di supporto
604
Istruzione
51
Sanità e assistenza sociale
154
Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento
43
Altre attività di servizi
21
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU.
ROMANIA
15
INVESTIMENTI - FLUSSI
FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN USCITA DAL PAESE: ROMANIA (OUTWARD)
Flussi
di investimenti diretti esteri
in uscita dal paese:
ROMANIA (Outward)
2011
Totale (mln € e var. %)
2012
-24 mln. €
mln. €
2013
-213 mln. €
Previsioni 2014
Previsioni 2015
nd %
nd %
PRINCIPALI DESTINATARI
2011 (mln. €)
2012 (mln. €)
UNGHERIA
12
MOLDOVA
5
AFGHANISTAN
3
Italia Position:nd
nd
Italia Position:nd
2013 (mln. €)
nd
Italia Position:nd
Settori (mln. €))
Prodotti delle miniere e delle cave
-33
Manufatturiero
-2
Prodotti alimentari, bevande e tabacco
1
Prodotti tessili e abbigliamento
3
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta;
stampa e riproduzione
2
Mobili
6
Macchinari e apparecchiature
2
Altre industrie manufatturiere
-10
Costruzioni
3
Servizi
8
Servizi di informazione e comunicazione
-7
Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli
-2
Trasporto e magazzinaggio
-1
Attività finanziarie e assicurative
3
Attività professionali, scientifiche e tecniche
6
Elaborazioni ICE Agenzia su dati BNR.
ROMANIA
16
nd
2011 2012 2013
FLUSSI DI INVESTIMENTI DIRETTI ESTERI IN INGRESSO NEL PAESE: ROMANIA (INWARD)
Flussi
di investimenti diretti esteri
in ingresso nel paese:
ROMANIA (Inward)
2011
Totale (% PIL)
Totale (mln € e var. %)
2012
2013
Previsioni 2014
Previsioni 2015
1,4 %
%
%
nd %
nd %
1.815 mln. €
mln. €
2.712 mln. €
nd %
nd %
PRINCIPALI INVESTITORI
2011
2012
2013
AUSTRIA
680
PAESI BASSI
979
FRANCIA
391
AUSTRIA
954
GERMANIA
382
GERMANIA
474
Italia Position:7
71
Italia Position:8
99
Settori (mln. €))
2011 2012 2013
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
122
Prodotti delle miniere e delle cave
383
Manufatturiero
480
Prodotti alimentari, bevande e tabacco
207
Prodotti tessili e abbigliamento
52
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta;
stampa e riproduzione
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
108
-120
Chimica e prodotti chimici
76
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
-59
Gomma, plastica e prodotti in queste materie
-36
Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
Macchinari e apparecchiature
-137
23
50
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
306
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari)
77
Altre industrie manufatturiere
83
Costruzioni
-1
Servizi
311
Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento
Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli
Trasporto e magazzinaggio
484
34
-30
63
Servizi di alloggio e ristorazione
-57
Attività finanziarie e assicurative
292
Attività professionali, scientifiche e tecniche
17
Attività amministrative e di servizi di supporto
13
Istruzione
-5
Sanità e assistenza sociale
54
Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento
27
Altre attività di servizi
-5
Elaborazioni ICE Agenzia su dati BNR.
ROMANIA
17
MATERIE PRIME
MATERIE PRIME
Materia
Unità
2010
2011
2012
2013
Acque geotermali
m.c./ giorno
22612
22612
0
0
Acque minerali balnearie
m.c./ giorno
82621
82621
0
0
Bosco (faggio, abete, rovere)
milioni ettari
6
6,2
0
0
Carbone
milioni tonnellate
602
602
0
0
Gas naturale
mld. mc
185
185
127
120
Lignite
milioni tonnellate
3296
3296
0
0
Minerali di oro e argento
milioni tonnellate
760
760
0
0
Minerali di Rame
milioni tonnellate
443
443
0
0
Petrolio grezzo
milioni tonnellate
74
74
56
52
Sale
milioni tonnellate
4390
4390
0
0
ROMANIA
18
BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE
Market Access Database della Commissione Europea
REGIME DOGANALE
Barriere tariffarie:
Dal 1° Gennaio 2007, in seguito all’ingresso del Paese nell’Unione Europea, sono stati eliminati tutti gli ostacoli alla libera
circolazione delle merci, dei servizi e dei capitali, in ottemperanza alla normativa comunitaria.
Barriere non tariffarie
Le importazioni di metalli preziosi sono soggette ad autorizzazione da parte dell’Autorità Nazionale per la protezione del
consumatore – Direzione Metalli e Pietre Preziose (ANPC – DMPPP). L’ingresso, l’uscita, il trasporto e la commercializzazione di
metalli preziosi sul territorio romeno sono operazioni che possono essere svolte solo con l’autorizzazione dell’ANCP – DMPPP che
viene rilasciata esclusivamente a persone fisiche o giuridiche romene.
Al fine di combattere l’evasione fiscale, l’Ordinanza di Urgenza del Governo Romeno n°54 del 23 Giugno 2010 ha introdotto l’obbligo
di iscrizione nel “Registro degli Operatori Intracomunitari” per le aziende romene che vogliono effettuare operazioni commerciali
intracomunitarie.
Trattamento degli imballaggi in legno:
Per gli imballaggi realizzati con legname di conifere europee, non è previsto alcun obbligo, tuttavia per gli altri legnami è consigliabile
consultare il servizio fitosanitario regionale.
Spedizioni temporanee:
Il Paese aderisce alla convenzione ATA (Admission Temporaire/Temporary Admission).
È possibile esportare temporaneamente in Romania secondo le procedure del Carnet ATA che permettono l’ammissione
temporanea di:
• campioni commerciali;
• merci destinate a fiere, mostre e altre manifestazioni commerciali;
• materiale professionale;
• merci in transito;
• spedizioni postali;
• materiale scientifico.
DOCUMENTI DI ACCOMPAGNAMENTO
Oltre alla dichiarazione doganale (DAU) usualmente richiesta per tutte le spedizioni, salvo quelle all’interno dell’Unione Europea, le
spedizioni destinate alla Romania devono essere accompagnate dai seguenti documenti:
• fattura commerciale: in due o tre esemplari, deve riportare la descrizione del prodotto, la valuta di pagamento e l’incoterm;
• certificato fitosanitario: per la frutta, i legumi, le sementi, viene rilasciato dal servizio fitosanitario della Regione di appartenenza;
• certificato sanitario: richiesto per le carni, viene rilasciato dal servizio veterinario della ASL di competenza;
• assicurazione di trasporto: non è richiesta;
• documenti di trasporto;
• lista dei colli (Packing list).
Focus Paese: Romania numero di Novembre 2012 di International Trade di Francesca Scocco
Ultimo aggiornamento: 16/06/2014
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ROMANIA
19
COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT
INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA
2012
Val
(0 - 100)
GCI
Pos.
144 paesi
4
2013
Val
(0 - 100)
Pos.
148 paesi
78
4,1
2014
Val
(0 - 100)
Pos.
144 paesi
76
4,3
59
Sub indici
Requisiti di base (40 %)
4,2
90
4,3
87
4,5
77
Istituzioni (25%)
3,3
116
3,3
114
3,6
88
Infrastrutture (25%)
3,2
97
3,3
100
3,7
85
Ambiente macroeconomico (25%)
4,8
58
5,1
47
5,2
46
Salute e Istruzione Primaria (25%)
5,5
83
5,5
84
5,5
88
Fattori stimolatori dell'efficienza (50 %)
4,1
64
4,1
63
4,3
50
Alta Istruzione e Formazione professionale (17%)
4,3
59
4,4
59
4,6
58
Efficienza del mercato dei beni (17%)
3,8
113
3,9
117
4,2
89
Efficienza del mercato del lavoro (17%)
4
104
4
110
4
90
Sviluppo del mercato finanziario (17%)
3,9
77
4
72
4,1
64
4
59
4,1
54
4,5
47
Dimensione del mercato (17%)
4,4
43
4,4
46
4,4
45
Fattori di innovazione e sofisticazione (10 %)
3,2
106
3,3
103
3,5
78
Sviluppo del tessuto produttivo (50%)
3,4
110
3,6
101
3,8
90
Innovazione (50%)
2,9
102
3
97
3,3
66
Diffusione delle tecnologie (17%)
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum – Global Competitiveness Index.
Note:
La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice.
Ultimo aggiornamento: 17/11/2014
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2012
Val
(0 - 100)
Indice di Liberta Economica
Pos.
184 paesi
64,4
62
2013
Val
(0 - 100)
65,1
Pos.
184 paesi
59
2014
Val
(0 - 100)
65,5
Pos.
186 paesi
62
Ultimo aggiornamento: 17/11/2014
^Top^
ROMANIA
20
INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE
2010
Val
(0 - 7)
ETI
Pos.
132 paesi
2012
Val
(0 - 7)
Pos.
132 paesi
4,1
54
4
69
Accesso al mercato (25%)
3,8
82
3,9
67
Accesso al mercato interno ed esterno (100%)
3,8
82
3,9
67
Amministrazione doganale (25%)
4,5
43
4,2
57
Efficienza dell'amministrazione doganale (33%)
4,8
32
4,4
53
Efficienza delle procedure di import e export (33%)
4,9
48
4,7
65
4
51
3,5
60
Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%)
3,8
59
3,8
68
Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%)
3,6
85
3,4
98
Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%)
4,1
46
3,9
47
Disponibilita ed utilizzo dell'ICT (33%)
3,7
48
4,1
54
Contesto business (25%)
4,4
57
4
81
Regolamentazione (50%)
3,6
74
3,4
100
Sicurezza (50%)
5,3
41
4,7
72
Sub indici
Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%)
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum – Enabling Trade Index.
Note:
La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice.
Ultimo aggiornamento: 05/03/2013
^Top^
2010
Valore (%)
Peso % del commercio sul PIL
2012
Valore (%)
67,7
73,2
Fonte:
Elaborazione Ambasciata d'Italia su dati EIU.
Ultimo aggiornamento: 05/03/2013
^Top^
OSSERVAZIONI
Accesso al mercato interno ed esterno (100%)
Dati 2010
*Accesso al mercato interno 4,65 (valore) - 71 (Pos. su 132 paesi)
*Accesso al mercato esterno 2,23 (valore) - 90 (Pos. su132 paesi)
Dati 2012
*Accesso al mercato interno 4,8 (valore) - 50 (Pos. su132 paesi)
*Accesso al mercato esterno 2,06 (valore) - 94 (Pos. su132 paesi)
Ultimo aggiornamento: 05/03/2013
^Top^
ROMANIA
21
FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS
2012 / 2013
2013 / 2014
2014 / 2015
Accesso al finanziamento
12,1
10,5
16,6
Aliquote fiscali
13,9
17,8
15,6
Burocrazia statale inefficiente
12,8
10,2
9,9
1
0,9
0,1
17,4
13,4
11
Crimine e Furti
1,2
0,2
2
Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale
3,3
3,3
1
Forza lavoro non adeguatamente istruita
4,2
5,7
1,6
Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture
7,1
6,2
12,8
Inflazione
7,1
6,2
4,7
Instabilita delle politiche
5,4
7,3
4,7
Instabilita del governo/colpi di stato
1,2
2,3
2,5
Normative del lavoro restrittive
3,3
2,8
4,9
Normative fiscali
7,6
11,8
9,9
Regolamenti sulla valuta estera
0,4
1,3
2,4
0,4
0,5
Scarsa salute pubblica
Corruzione
Insufficiente capacita di innovare
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum - Global Competitiveness Index.
Note:
I fattori sono selezionati sulla base delle risposte degli imprenditori intervistati per la compilazione del Rapporto citato in Fonte. Tra una lista di 15
fattori, gli intervistati dovevano indicare i 5 fattori maggiormente problematici ( da 1: maggiormente problematico, a 5). I valori mostrati in tavola
rappresentano le risposte pesate secondo la loro posizione nel ranking complessivo.
Ultimo aggiornamento: 19/10/2014
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ROMANIA
22
BUSINESS COST
Unita
2010
2011
2012
Remunerazione totale media per Capi Funzione/Capi Divisione di una multinazionale o
Chief Executive in organizzazioni medio-grandi.
€ per anno 158.397,09 140.372,41 139.491,19
Remunerazione totale media per manager al di sotto dei Capi Funzione nelle
multinazionali, o che riportano al CEO nelle organizzazioni medio-grandi, o Chief
Executive in organizzazioni piccole.
€ per anno
66.442,23
57.748,01
62.988,52
Remunerazione totale media per personale vendite senior con competenze gestionali o
regionali.
€ per anno
71.345,75
62.729,83
68.706,09
Remunerazione totale media per posizioni di supervisione e junior management con
predominanza della responsabilita di staff.
€ per anno
22.619,22
21.578,94
26.800,54
Remunerazione totale media per account manager e staff vendite senza competenze
gestionali o regionali.
€ per anno
26.877,22
23.568,26
27.564,79
Remunerazione totale media per personale impiegatizio, amministrativo e di segreteria
senza o con ridotte responsabilita di supervisione.
€ per anno
9.447,03
8.098,12
9.015,23
Remunerazione totale media per operai, receptionist, centralinisti e dattilografi
supervisionati da posizioni senior.
€ per anno
4.601,45
3.987,37
4.389,52
Affitto per ufficio centrale in uno dei principali distretti industriali. Prezzo medio per m2
per anno.
€ per m2
per anno
366,02
319,76
347,69
Affitto di un deposito. Prezzo medio per m2 per anno.
€ per m2
per anno
61,63
54,9
30,82
€ per kwH
0,11
0,1
0,11
Elettricita per uso industriale/intenso con consumo annuo di 2000MWh o più. Prezzo per
KwH.
Acqua per uso industriale /commerciale.
€ per m3
0,57
0,55
0,87
€ per
linea/mese
12,37
11,78
13,63
Aliquota fiscale corporate media.
%
16
16
16
IVA o equivalente. Media o tasso prevalente applicato su beni e servizi.
%
19
24
24
Aliquota fiscale massima su persona fisica.
%
16
16
16
Sottoscrizione telefonica standard mensile per uso commerciale di una linea telefonica.
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU.
Ultimo aggiornamento: 15/01/2013
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ROMANIA
23
INDICE DOING BUSINESS
2013
Val
(0 - 7)
Pos.
185 paesi
2014
Val
(0 - 7)
Pos.
189 paesi
Posizione nel ranking complessivo
72
50
Avvio Attivita (Posizione nel ranking)
68
37
Procedure - numero (25%)
2015
Val
(0 - 7)
Pos.
189 paesi
48
38
6
5
Tempo - giorni (25%)
10
8,5
8
Costo - % reddito procapite (25%)
2,8
2,4
2,1
Capitale minimo da versare per richiedere la registrazione di
una attivita - % reddito procapite (25%)
0,8
0,7
0,7
Permessi di costruzione (Posizione nel ranking)
Procedure - numero (33,3%)
129
5
139
140
15
14
14
Tempo - giorni (33,3%)
287
255
255
Costo - % reddito procapite (33,3%)
79,1
2,4
Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking)
Procedure - numero (33,3%)
Tempo - giorni (33,3%)
Costo - % reddito procapite (33,3%)
168
7
Tempo - giorni (33,3%)
Costo - % valore della proprieta (33,3%)
7
171
7
223
223
223
584,2
533,9
496,1
Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking)
Procedure - numero (33,3%)
2,3
171
72
8
62
8
63
8
26
19
19
1,02
1,6
1,5
Accesso al credito (Posizione nel ranking)
12
Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 6
max) (37,5%)
9
Indice di forza dei diritti legali (0 min - 10 max) (62,5%)
5
Protezione degli investitori (Posizione nel ranking)
5
7
10
49
7
7
10
40
40
Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%)
9
9
9
Indice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max)
(33,3%)
5
5
5
Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria
(0 min - 10 max) (33,3%)
4
5
5
Tasse (Posizione nel ranking)
Pagamenti annuali - numero (33,3%)
Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse ai
pagamenti (33,3%)
Tassazione dei profitti (33,3%)
136
Documenti per importare - numero (33,3%)
52
39
14
216
200
159
10
Procedure di commercio (Posizione nel ranking)
Documenti per esportare - numero (33,3%)
128
41
10,3
72
5
10,7
68
5
65
5
6
6
6
Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per
esportare - giorni (33,3%)
12
13
13
Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per
importare - giorni (33,3%)
13
13
13
Costi per esportare un container da 20 piedi - (33,3%)
1,49
1.485
1.485
Costi per importare un container da 20 piedi - (33,3%)
1,5
1.495
Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking)
Risolvere una controversia - giorni (33,3%)
Costi - % del risarcimento (33,3%)
Procedure - numero (33,3%)
60
Costo - % del valore della proprieta del debitore
51
512
512
512
280.900
28,9
28,9
32
34
Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking)
Tempo - anni
1.495
52
102
34
45
46
3,03
3,3
3,3
11
10,5
10,5
Fonte:
Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Banca Mondiale, indice Doing Business.
Note:
I dati riportati sono quelli pubblicati nell’anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare www.doingbusiness.org/methodology.
Ultimo aggiornamento: 30/11/2014
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ROMANIA
24
ROMANIA
25
ACCESSO AL CREDITO
ACCESSO AL CREDITO
SACE RISK INDEX
Rischio di mancato pagamento da: Controparte sovrana - 45/100
Banca - 68/100
Grande impresa - 72/100
Pmi - 76/100
Rischio politico-normativo: Restrizioni sul trasferimento dei capitali - 50/100
Esproprio - 54/100
Violazioni contrattuali - 64/100
Rischio di violenza politica - 47/100
N.B
0-30 - Rischio basso,
31-80 - Rischio medio
81-100 -Rischio alto
Contesto finanziario. Il sistema bancario rumeno è composto da 42 banche, di cui 40 a controllo privato. Il totale attivo
del settore ammonta a 82,3 miliardi di euro, di cui più dell’80% è detenuto da banche straniere. Le principali criticità restano il livello dei non performing loans (pari a circa il 16% dei prestiti totali) e le possibili conseguenze negative derivanti dall’esposizione rispetto agli istituti dell’area euro.
Contesto operativo. Di recente il contesto operativo è progressivamente migliorato, ma la Commissione Europea ha criticato l’elevata corruzione e i limitati progressi nella riforma del sistema giudiziario. Negli ultimi 20 anni il paese ha attuato
una politica di forte liberalizzazione degli investimenti esteri attraverso una serie di agevolazioni fiscali, come l’aliquota
unica di tassazione dei redditi al 16%, e la semplificazione delle procedure per la costituzione delle società. Il sistema
infrastrutturale è in miglioramento, grazie agli investimenti europei. Il rischio di esproprio è contenuto e sono operative
sei free trade zones.
Ultimo aggiornamento: 16/06/2014
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ROMANIA
26
RISCHI
RISCHI POLITICI
Non si rilevano al momento particolari rischi politici
Non si rilevano al momento particolari rischi politici
Non si rilevano al momento particolari rischi politici
Non si rilevano al momento particolari rischi politici
Non si rilevano al momento particolari rischi politici
Non si rilevano al momento
particolari rischi politici
Il quadro politico che si e' delineato con le elezioni tenutesi nel dicembre 2012 dovrebbe
consentire al Paese di implementare le riforme richieste dagli investitori nazionali e stranieri.
Non si rilevano al momento
particolari rischi politici
Non si rilevano al momento
particolari rischi politici
Non si rilevano al momento
particolari rischi politici
Non si rilevano al momento
particolari rischi politici
Ultimo aggiornamento: 01/03/2013
^Top^
ROMANIA
27
RISCHI ECONOMICI
Non si rilevano al momento particolari rischi economici
Non si rilevano al momento particolari rischi economici
Non si rilevano al momento particolari rischi economici
Non si rilevano al momento particolari rischi economici
Non si rilevano al momento particolari rischi economici
Non si rilevano al momento
particolari rischi economici
Non si rilevano al momento particolari rischi economici
Non si rilevano al momento
particolari rischi economici
Non si rilevano al momento
particolari rischi economici
Non si rilevano al momento
particolari rischi economici
Non si rilevano al momento
particolari rischi economici
Ultimo aggiornamento: 01/03/2013
^Top^
RISCHI OPERATIVI
Non si rilevano al momento particolari rischi operativi
Non si rilevano al momento particolari rischi operativi
Non si rilevano al momento particolari rischi operativi
Non si rilevano al momento particolari rischi operativi
Non si rilevano al momento particolari rischi operativi
Non si rilevano al momento
particolari rischi operativi
Non si rilevano al momento particolari rischi operativi
Non si rilevano al momento
particolari rischi operativi
Non si rilevano al momento
particolari rischi operativi
Non si rilevano al momento
particolari rischi operativi
Non si rilevano al momento
particolari rischi operativi
Ultimo aggiornamento: 01/03/2013
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ROMANIA
28
RAPPORTI CON L'ITALIA
OVERVIEW
L’Italia in Romania nel settore economico-commerciale: L’Italia è da oltre 10 anni il principale Paese investitore in Romania per
numero di aziende registrate. Moltissimi sono i settori strategici che nei prossimi anni potrebbero rappresentare il volano per un
ulteriore consolidamento della nostra presenza imprenditoriale, grazie alle opportunità dischiuse dai fondi europei, dai programmi di
privatizzazioni, dalle prospettive di ammodernamento della rete infrastrutturale e dei trasporti, dal buon tessuto industriale esistente
e dalla grande disponibilità di risorse agricole e minerarie.
Settori strategici : AGROINDUSTRIALE - Uno dei settori più promettenti è senz’altro quello agro-industriale. Esso costituisce infatti
un asset strategico per l`economia del Paese, alla quale contribuisce con una quota consistente del PIL, e un target per gli
investitori in considerazione di diversi fattori quali: la buona qualità del terreno, il suo costo particolarmente contenuto rispetto alla
media degli altri Paesi europei, la possibilità di accedere ai fondi dell’Unione Europea e le opportunità dischiuse dalla PAC 20142020. Le Autorità romene puntano sulla ristrutturazione delle piccole e medie imprese agricole e, al contempo,
sull’ammodernamento del sistema di irrigazione e sullo sviluppo dei servizi legati alla agricoltura quali l’agro-processing, soprattutto
in segmenti in cui il nostro Paese eccelle come, ad esempio, quello della c.d. “catena del freddo” e del packaging. Il nostro Paese,
infatti, occupa la prima posizione nella classifica dei principali Paesi investitori in terreni agricoli romeni, con quasi il 30% del totale
della superficie agricola detenuta da stranieri in Romania. Seguono la Germania e i Paesi arabi. Da anni importanti imprese italiane,
tra cui Riso Scotti, Agrimon e Maschio Gaspardo, sono presenti nel Paese con ottimi risultati. Maschio - Gaspardo, ad esempio,
che ha aperto in Romania un impianto per la produzione di macchine agricole, ha realizzato nel primo trimestre del 2014 un giro di
affari di circa 10,5 milioni di euro, con una crescita del 39% rispetto allo stesso periodo del precedente anno.
TRASPORTI: Il Governo romeno sta lavorando per l’adozione di un Master Plan Generale dei Trasporti. Si tratta di un documentochiave che stabilisce la strategia della Romania per la costruzione e l’ammodernamento dell’infrastruttura dei trasporti (terrestre,
ferroviario, navale e aereo) entro il 2030 necessaria anche all’erogazione da parte del’UE dei fondi comunitari in tale strategico
settore. In Romania operano da anni aziende italiane leader nel settore dei trasporti (ferrovie, strade, autostrade) come Astaldi,
Italferr, Pizzarotti, Tirrena Scavi, Impregilo-Salini e Secol, molte delle quali si sono aggiudicate importanti commesse negli ultimi anni
e continuano, malgrado numerose difficoltà legate al ritardo nei pagamenti, a partecipare a nuove gare.
INDUSTRIA: Dopo un periodo di declino causato dalla crisi finanziaria, nel 2011, il fatturato del settore industriale ha ricominciato a
crescere, grazie soprattutto alla ripresa della produzione manifatturiera. Quello manifatturiero è, infatti, il settore che, negli ultimi
anni, ha mostrato maggiore dinamicità, con risultati particolarmente rilevanti nei comparti dell’ automotive, della lavorazione dei
metalli, della produzione di motori elettrici e turbine e degli impianti petroliferi ed energetici.
Da questo punto di vista gli investimenti italiani nel settore industriale hanno fornito un contributo eccezionale alla crescita del
Paese, in un primo momento soprattutto attraverso l’impegno di piccole e medie imprese (PMI), che hanno svolto un ruolo
pionieristico, sin da venticinque anni or sono, nell’approcciare il nascente mercato romeno; in seguito, tramite l’interesse crescente
di grandi gruppi industriali.
ENERGIA: Numerose sono le aziende italiane che hanno investito nel settore energetico in Romania soprattutto in quello delle
rinnovabili che ha attirato dal 2010 ad oggi investimenti da oltre 6 miliardi di euro. Recenti riforme legislative, però, hanno reso il
settore delle rinnovabili meno remunerativo aprendo la strada ad un graduale disinvestimento di capitali stranieri.
Ultimo aggiornamento: 04/02/2015
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ROMANIA
29
SCAMBI COMMERCIALI
EXPORT ITALIANO VERSO IL PAESE: ROMANIA
Export italiano verso il paese:
ROMANIA
Totale
2011
2012
6.136,1 mln. €
5.826,2 mln. €
2013
5.926,45 mln. €
gen-ott 2013
gen-ott 2014
4.944,2 mln. €
Merci (mln. €)
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
Prodotti delle miniere e delle cave
Prodotti alimentari
Bevande
5.225,4 mln. €
2011
2012
2013
117,8
104,8
83,77
8,8
21,6
8,32
166,4
176,1
190,4
14,9
13,5
20,66
Prodotti tessili
754,5
727,1
723,62
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
232,8
195,1
205,27
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
589,8
553,8
586,46
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
26,2
22,7
23,53
Carta e prodotti in carta
94,2
86,9
97,91
1
0
0,61
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
115,3
99,3
63,96
Prodotti chimici
426,3
443,3
447,21
85,7
99,9
119,83
309,4
307,2
325,71
80,7
70
73,45
544,9
568,8
568,32
Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
Articoli in gomma e materie plastiche
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
Prodotti della metallurgia
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
423
431
406,93
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
206,7
217,2
221,94
Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
404,5
337,4
406,51
Macchinari e apparecchiature
836,9
812,6
733,04
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
234,9
221,3
242,87
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari)
105,4
44,6
104,95
63,6
60
53,63
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
146,8
152,7
143,08
Altri prodotti e attività
144,8
68,1
73,94
Mobili
Elaborazioni Agenzia ICE su dati ISTAT.
ROMANIA
30
IMPORT ITALIANO DAL PAESE: ROMANIA
Import italiano dal paese:
ROMANIA
Totale
2011
2012
5.295,3 mln. €
4.850,5 mln. €
2013
4.971,09 mln. €
gen-ott 2013
gen-ott 2014
4.120,2 mln. €
Merci (mln. €)
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
Prodotti delle miniere e delle cave
Prodotti alimentari
4.770,14 mln. €
2011
2012
2013
162,4
180,6
185,69
0,9
1,2
1,33
93,7
85,2
106,38
Bevande
3,6
4,6
4,56
Tabacco
265,5
203,1
278,26
Prodotti tessili
237,1
237,1
249,98
Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia)
946,3
882,9
778,72
732
665,7
742,94
118,2
119,5
128,19
Carta e prodotti in carta
23,3
17,8
16,44
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
15,4
7
3,82
143,1
122,2
123,28
Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio
Prodotti chimici
Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici
Articoli in gomma e materie plastiche
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
Prodotti della metallurgia
Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
14,7
15,5
22,24
209,3
194,2
217,3
28,9
19,3
17,77
371,5
307,9
275,07
153,25
149
149,6
328,3
229,5
84,26
385
346,8
389,16
Macchinari e apparecchiature
208,2
201,1
217,1
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
398,9
391,9
515,61
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari)
Mobili
Prodotti delle altre industrie manufatturiere
Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
Altri prodotti e attività
Elaborazioni Agenzia ICE su dati ISTAT.
ROMANIA
31
60,1
81,9
66,39
170,7
169,9
185,17
98,3
99,4
86,42
0
0
1,99
131
116,6
119,71
INVESTIMENTI CON L'ITALIA - STOCK
STOCK DEGLI INVESTIMENTI DETENUTI IN ITALIA DA: ROMANIA
Stock degli investimenti
detenuti in Italia da:
ROMANIA
2011
Totale
2012
401,89 mln. €
ROMANIA
32
166 mln. €
2013
16 mln. €
STOCK DI INVESTIMENTI ITALIANI NEL PAESE: ROMANIA
Stock di investimenti italiani
nel paese:
ROMANIA
2011
Totale
3.341,7 mln. €
2012
2013
3.600 mln. €
Settore (mln. €)
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
Prodotti delle miniere e delle cave
Manufatturiero
2.816 mln. €
2011
2012
2013
229,2
161,5
2
0,1
1.328
Prodotti alimentari, bevande e tabacco
26
27,6
242,5
271,9
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta;
stampa e riproduzione
56,9
21,4
Mobili
54,2
21,1
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
-5,4
Prodotti tessili e abbigliamento
Chimica e prodotti chimici
nd
44,3
Gomma, plastica e prodotti in queste materie
227,1
361,1
Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
236,3
70,6
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
137,1
88,3
31,3
23,1
147,8
47,3
65,6
63,3
9,5
12,1
nd
11,8
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
Macchinari e apparecchiature
Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi
militari)
Altre industrie manufatturiere
Costruzioni
160,6
Servizi di informazione e comunicazione
nd
16,3
Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
99,9
117,5
Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento
12,1
16,3
Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli
392
239,7
Trasporto e magazzinaggio
31,1
42,2
Servizi di alloggio e ristorazione
31,1
18,9
Attività finanziarie e assicurative
386
222,8
549,7
283,5
Attività immobiliari
Attività professionali, scientifiche e tecniche
35,6
Attività amministrative e di servizi di supporto
8,5
39,9
Sanità e assistenza sociale
nd
17,3
Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento
nd
3
Altre attività di servizi
nd
1,3
Elaborazioni Agenzia ICE su dati BNR.
ROMANIA
33
INVESTIMENTI CON L'ITALIA - FLUSSI
FLUSSI DI INVESTIMENTI IN INGRESSO IN ITALIA PROVENIENTI DAL PAESE: ROMANIA
Flussi
di investimenti in ingresso in Italia
provenienti dal paese:
ROMANIA
Totale (mln € e var. %)
2011
2012
mln. €
mln. €
ROMANIA
34
2013
18 mln. €
Previsioni di
crescita 2014
Previsioni di
crescita 2015
nd %
nd %
FLUSSI DI INVESTIMENTI ITALIANI VERSO IL PAESE: ROMANIA
Flussi
di investimenti italiani verso
il paese:
ROMANIA
2011
Totale (mln € e var. %)
2012
70,7 mln. €
mln. €
2013
Previsioni di
crescita 2014
98,5 mln. €
Previsioni di
crescita 2015
nd %
Settore (mln. €)
nd %
2011 2012 2013
Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura
8,2
Prodotti alimentari, bevande e tabacco
-1,1
Prodotti tessili e abbigliamento
30,4
Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta;
stampa e riproduzione
-5,1
Mobili
-6,7
Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio
-5,5
Gomma, plastica e prodotti in queste materie
26,7
Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature
37,1
Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi
-11
Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi
2,3
Macchinari e apparecchiature
13,9
Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari)
-1,1
Costruzioni
3
Servizi di informazione e comunicazione
2,8
Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili)
Fornitura di acqua; reti fognarie, attività di trattamento dei rifiuti e risanamento
Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli
Trasporto e magazzinaggio
10,3
2,4
41,6
6,6
Attività finanziarie e assicurative
47,3
Attività immobiliari
14,1
Attività professionali, scientifiche e tecniche
19,2
Attività amministrative e di servizi di supporto
1,3
Elaborazioni Agenzia ICE su dati BNR.
ROMANIA
35
FLUSSI TURISTICI
La Romania rappresenta una destinazione turistica molto interessante per gli stranieri, ricca di attrazioni naturali e artistiche,
sebbene il potenziale turistico del paese non sia sufficientemente sviluppato.
Nel 2013 risultavano operative in Romania 6.009 strutture d’accoglienza, con una capienza pari a 305.707 persone. Le strutture
comprendono hotel, alberghi, ville turistiche, bungalow, pensioni turistiche ed agro turistiche, campeggi, villaggi-vacanza, scuole
materne e campeggi per studenti, campeggi turistici e navi passeggeri.
Per quanto riguarda la tipologia degli alloggi, nel 2013, gli agri turismi rappresentavano il 26,6% del totale, seguite dagli alberghi
(24,0%), dalle pensioni turistiche (22,2 %), le ville e i bungalow (14,5 %).
I dati concernenti il 2013 mostrano una concentrazione delle strutture di accoglienza in montagna (24,9%, con il 15,7 % dei postiletto), a Bucarest e nelle grandi città (22,2 %, con il 26,2 dei posti-letto) e sul litorale (11,5 % con il 27 % dei posti- letto).
Outgoing:
Secondo i dati forniti dall’Istituto Nazionale di Statistica (INSSE), rispetto al 2012 nel 2013 il numero di romeni che hanno viaggiato
all’estero ha subito una lieve crescita (1,9 %), arrivando a 11,3 milioni. La crisi economico-finanziaria mondiale ha avuto
ripercussioni anche in Romania. Le misure di austerità adottate dal Governo romeno e la chiusura di alcune grandi società, hanno
avuto effetti anche sul turismo, soprattutto nella riduzione della percentuale dei romeni che si sono avvalsi dei servizi delle agenzie
turistiche per organizzare i propri viaggi per vacanze (6% nel 2013 pari a 680 mila rispetto al 9,9% nel 2012). Fra i turisti che hanno
viaggiato ricorrendo ad agenzie, l’80,3 % ha preferito come destinazione l’Europa e 6,6 % l’Italia.
Secondo la graduatoria dei Paesi maggiormente visitati dai turisti romeni, la Turchia risulta al primo posto nelle preferenze, seguita
da Bulgaria, Grecia, Spagna e Italia.
Le località di frontiera più utilizzate per le partenze all’estero sono stati: Nadlac (1,62 milioni), l’aeroporto di Otopeni (1,49 milioni),
Bors (1,206 milioni) e Giurgiu (631,3 mila) mentre il mezzo di trasporto più utilizzato è stato l’automobile (77,4 %), seguito dal
trasporto aereo (20,8%) e da quello ferroviario (1,6 %).
Incoming:
Nel 2013 si è registrato un aumento anche per quanto riguarda il numero di turisti stranieri arrivati in Romania che sono passati da
7,93 milioni nel 2012 a 8,02 milioni del 2013 (+1%), mentre il numero dei turisti stranieri alloggiati presso varie strutture turistiche è
stato pari a 1,72 milioni (+3,7 % rispetto al 2012).
I punti di frontiera più utilizzati per l’ingresso in Romania sono stati nel 2013: Bors (953 mila persone), l’aeroporto di Otopeni (904
mila persone), Giurgiu (852 mila) e Nadlac (838 mila persone). Anche per gli arrivi in Romania, il mezzo di trasporto preferito dai
turisti è stato l’automobile (77,9 %), seguito dal trasporto aereo (16,8%) e da quello ferroviario (2,9 %).
Il 93,9 % dei turisti stranieri proviene dai Paesi europei, principalmente da Ungheria (18 %), Bulgaria (14,2%), Repubblica Moldova
(12,4 %), Ucraina (9,9 %), Germania (5,6 %) ed Italia (4,2 %).
Ultimo aggiornamento: 13/11/2014
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ROMANIA
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