GUIDABREVE 1314_SMot_C

Corso di laurea Scienze Motorie
Classe: L-22 Scienze delle attività motorie e sportive
Durata: 3 anni
Crediti: 180
Sede: Casa dello Studente, Piazzale Simonetti 1. 33013 Gemona del Friuli, UD.
Accesso: a numero programmato
ORDINAMENTO DEGLI STUDI DELLA LAUREA TRIENNALE IN SCIENZE MOTORIE L-22
EX D.M. 270/04 e D.M. 17/2010
La durata del Corso di laurea è di tre anni ciascuno dei quali suddiviso in due cicli indicati convenzionalmente come
semestri. Nel complesso, i tre anni comportano 4.500 ore di attività formativa suddivisa in crediti formativi (CFU). Un
CFU comprende 25 ore di attività didattica suddivisa in 8 ore di lezione frontale più 17 ore di studio individuale. Per
quanto concerne gli insegnamenti relativi alle delle scienze delle discipline motorie e sportive e compresi nei SSD MEDF/01 e M-EDF/02, i relativi CFU, se non altrimenti indicato, sono composti da 20 ore di lezione e 5 ore di studio
individuale (1 CFU = 20 + 5 ore). Pertanto, per conseguire la laurea lo studente deve acquisire 60 crediti annui per un
totale di 180 crediti. Gli studenti sono tenuti a frequentare i corsi secondo modalità e limiti definiti dal Regolamento
didattico d’Ateneo e dalle deliberazioni dell’organo collegiale competente.
Il Corso di laurea comprende attività irrinunciabili raggruppate nelle seguenti tipologie:
– di base 56 crediti;
– caratterizzanti 80 crediti;
– affini o integrative 18 crediti.
Le attività irrinunciabili rientrano negli ambiti: biomedico, psico-pedagogico, giuridico-economico sociologico e
organizzativo, storico e delle scienze delle discipline motorie e sportive.
Il piano degli studi comprende inoltre:
a) attività scelte dello studente tra le attività formative già programmate dall’Ateneo, ed entro i limiti stabiliti dal
Consiglio di Corso di Laurea nel piano di studi annuale, per un numero di crediti pari a 12;
b) lingua inglese, per crediti 6;
c) attività formative relative alla preparazione della prova finale, per crediti 3;
d) attività formative per ulteriori competenze linguistiche, per le abilità informatiche e relazionali, per
tirocinio e per altre attività, per crediti 5.
Le ore di didattica comprendono quattro tipi di attività:
a) formale (lezioni);
b) teorico pratica (esercitazioni di laboratorio, attività tutoriale, seminariale, corsi monografici, di tirocinio
e attività in palestra, sul campo o in piscina);
c) studio individuale;
d) integrativa (ad esempio presso società sportive).
Per il conseguimento della laurea è necessario dimostrare di disporre di adeguate conoscenze di base di lingua
inglese e di informatica e di aver altresì seguito i seguenti insegnamenti o moduli, comuni a tutti i corsi di laurea:
– prova di conoscenza di informatica di base, per crediti 3;
– cultura d’impresa, per crediti 1;
– comunicazione, per crediti 1.
Gli studi compiuti in altri corsi di laurea o di diploma sono valutati in crediti e riconosciuti in tutto o in parte ai fini
del conseguimento del titolo di laurea del presente corso. Il riconoscimento verrà approvato dal consiglio di corso di
laurea, su parere della commissione didattica
CONOSCENZE RICHIESTE PER L’ACCESSO
Per essere ammessi al Corso di laurea in Scienze motorie occorre essere in possesso di un diploma di scuola
secondaria superiore di durata quinquennale (o quadriennale con anno integrativo) o di altro titolo di studio conseguito
all’estero riconosciuto idoneo secondo la normativa vigente.
Il numero dei posti disponibili per il Corso di laurea in Scienze motorie, compatibilmente con l’organico dei docenti
e con le risorse didattiche, è di 70 per cittadini italiani o equiparati, compresi i cittadini non comunitari appartenenti ad
una delle categorie previste dall’art. 39, c. 5 del D. Lgs. 286/98, più 3 cittadini non comunitari e non appartenenti ad
una delle categorie previste dall’art. 39, c. 5 del D. Lgs. 286/98S. Si informa altresì che dei 70 posti di cui sopra, 10
sono riservati a candidati residenti nella provincia di Pordenone alla data di presentazione della domanda di
partecipazione alla prova di ammissione.
L’ammissione al Corso di laurea è subordinata al superamento di una prova scritta di selezione costituita da
domande con risposte a scelta multipla basata sulle seguenti discipline:
– Cultura generale/Logica;
– Fisica;
– Chimica;
– Biologia;
– Matematica.
A norma della L. 104/1992, e successive modifiche, le prove sono organizzate tenendo conto anche delle esigenze
degli studenti diversamente abili.
OBIETTIVI FORMATIVI DEL CORSO
Il Corso di laurea in Scienze motorie si propone di fornire ai propri laureati competenze relative alla comprensione,
alla progettazione, alla conduzione e alla gestione di attività motorie a carattere educativo, adattativo, ludico o sportivo,
finalizzandole allo sviluppo, al mantenimento e al recupero delle capacità motorie e del benessere psicofisico a esse
correlato.
Il piano degli studi si articola in un ciclo triennale per un totale di sei semestri. Alla fine del ciclo triennale di studi
lo studente avrà acquisito nozioni biomediche, psicopedagogiche, giuridiche, economiche, organizzative e sociologiche
necessarie:
a) alla valutazione delle attitudini e capacità sportivo motorie;
b) all’indirizzo delle medesime in funzione delle specifiche caratteristiche individuali;
c) all’incremento delle capacità di prestazione mediante l’allenamento;
d) al supporto psico-fisico dell’atleta e dello sportivo in genere;
e) alla gestione tecnica delle società e delle strutture turistico sportive;
f) alla gestione delle attività sportive individuali e di squadra, di competizione o amatoriali.
Lo studente dovrà inoltre dimostrare di possedere:
g) adeguate abilità scritte e orali in lingua inglese, oltre l’italiano, per poter intervenire efficacemente nell’ambito
specifico di competenza e nello scambio di informazioni generali;
h) adeguate competenze e strumenti per la comunicazione e la gestione dell’informazione ed essere capace di
lavorare in gruppo, di operare con definiti gradi di autonomia e di inserirsi prontamente negli ambienti di lavoro.
ESAMI
La verifica dell’apprendimento degli studenti viene effettuata mediante prove d’esame le cui modalità sono
disciplinate dal Regolamento didattico d’Ateneo e dalle deliberazioni dell’organo collegiale competente.
Ai fini della verifica, più discipline potranno essere raggruppate in un unico esame integrato. All’interno di ciascun
semestre non esistono propedeuticità. Le propedeuticità tra insegnamenti appartenenti a semestri diversi sono stabilite
con delibera del Consiglio di corso di laurea e riportate nell’Allegato B2. Gli esami sono sostenuti di regola, nei mese di
febbraio per il semestre ottobre/gennaio e nei mesi di luglio e settembre per il semestre marzo/giugno.
Le prove di esame possono essere orali e/o scritte con domande a risposta singola o multipla, o con brevi elaborati.
Nel determinare il voto di esame, il docente potrà avvalersi delle valutazioni di profitto in itinere durante lo svolgimento
dei corsi.
I piani di studio dei corsi integrati, degli insegnamenti, dei crediti formativi (CFU) e dei relativi periodi di
svolgimento sono riportati nelle tabelle che seguono. Ogni corso integrato dà luogo ad un esame.
STRUTTURE ESISTENTI
Il Corso di laurea in Scienze motorie ha sede in Gemona del Friuli, dove sono disponibili le seguenti strutture:
1) casa dello studente con aule didattiche, laboratori, biblioteca, uffici, strutture di accoglienza e mensa;
2) polisportivo comunale;
3) quattro palestre comunali;
4) campo di calcio;
5) piscina per le attività natatorie con sede in Gemona del Friuli.
6) servizi centrali: Sistema bibliotecario d’Ateneo, laboratori linguistici del Centro linguistico e audiovisivi e
Centro di calcolo, hanno sede in Udine.
SBOCCHI OCCUPAZIONALI
I laureati in Scienze motorie potranno operare in veste di allenatori, preparatori atletici e in generale tecnici sportivi
o indirizzarsi alla carriera di direttori tecnici di palestre (ai sensi della L.R. del Friuli Venezia Giulia L.R. n. 15 del
10/08/06) nonché di dirigenti di organizzazioni sportive. Si è voluto con ciò prendere atto della realtà sportiva regionale
che annovera più di duemila società sportive affiliate al CONI e più di diecimila atleti tesserati, cui si affianca una rete
di strutture dedicate alla cultura fisica e della “fitness” raramente gestite, in passato, da personale qualificato. In
generale, quindi, rientrano tra gli sbocchi professionali dei laureati in Scienze motorie le professioni tecniche nei servizi
pubblici e alle persone. In particolare, tra queste, quelle di “Istruttori di discipline sportive non agonistiche” i quali
addestrano ad esercitare, in modo non agonistico, con lezioni individuali o di gruppo, la pratica di discipline sportive; ne
insegnano le tecniche; verificano l’adeguatezza delle condizioni fisiche dell’allievo; lo preparano fisicamente; lo
allenano e organizzano attività sportive comuni. Oltre all’addestramento, i laureati in Scienze motorie potranno anche
curare l’organizzazione di eventi e competizioni sportive e dirigere le attività sportive di palestre e di altre strutture. Si
ritiene quindi che, in una società sempre più volta alla cura del tempo libero e nella quale l’attività fisica in generale e
quella sportiva, in particolare, assumono posizioni di crescente interesse, rientri tra gli scopi dell’Università il formare
tecnici qualificati in grado di orientare, istruire e curare l’attività fisico-sportiva della popolazione, nonché di gestire le
realtà associative sportive in presenza di un corpus giuridico e fiscale sempre più complesso. Inoltre, il laureato in
Scienze motorie proprio per la formazione scientifica e, non ultimo, etica di cui sarà portatore, dovrà farsi parte attiva
nel combattere fenomeni devianti dello sport, agonistico ma anche amatoriale, quali l’utilizzo di sostanze o metodi
definibili “doping” che provocano danni alla salute a volte molto gravi ed irreversibili.
Il corso prepara alle professioni di:
– Istruttori, allenatori, atleti e assimilati
– Istruttori di discipline sportive non agonistiche
– Professioni organizzative nel campo dell’educazione fisica e dello sport
– Organizzatori di eventi e di strutture sportive
PIANO DEGLI STUDI. SCIENZE MOTORIE
1° Anno
Insegnamento/Attività Formative
CFU
S.S.D.
Periodo didattico
I sem. 01/10/13 –
31/01/14
Basi morfologiche delle attività motorie e sportive
9
- Anatomia umana
6
BIO/16
- Istologia
3
BIO/17
Basi molecolari delle attività motorie e sportive
10
- Propedeutica biochimica
5
BIO/10
- Biologia applicata alle Scienze motorie
5
BIO/13
Basi giuridiche delle attività motorie e sportive
8
- Nozioni di diritto pubblico applicato alle Scienze motorie
4
IUS/09
-Nozioni di diritto privato applicato alle Scienze motorie
4
IUS/01
Discipline motorie e sportive 1°
8
- Teoria e metodologia della postura e del movimento umano
2
M-EDF/01
- Fondamenti dell'attività motoria nella prima infanzia
2
M-EDF/01
- Fondamenti dell'attività motoria nell’età adulta ed anziana
2
M-EDF/01
- Ginnastica artistica
2
M-EDF/01
Biochimica
5
- Biochimica
5
Basi funzionali delle attività motorie e sportive
13
- Fisiologia umana
5
BIO/09
- Fisiologia dell’esercizio
1
BIO/09
- Fisica applicata alle scienze motorie
3
FIS/07
- Scienze e tecniche dietetiche applicate alle scienze motorie
4
MED/49
Discipline motorie e sportive 2°
6
- Teoria, tecnica e didattica di base del calcio
3
M-EDF/01
- Teoria, tecnica e didattica di base dell’atletica: corsa
1
M-EDF/02
- Teoria, tecnica e didattica di base dell’atletica: salti
1
M-EDF/02
- Teoria, tecnica e didattica di base dell’atletica: lanci
1
I sem. 01/10/13 –
31/01/14
I sem. 01/10/13 –
31/01/14
I sem. 01/10/13 –
31/01/14
II sem. 04/3/13 –
28/06/13
BIO/10
II sem. 03/03/14 –
27/06/14
II sem. 03/03/14 –
27/06/14
Attività a scelta dello studente I
1
NN
II sem. 03/03/14 –
27/06/14
CFU
S.S.D.
Periodo didattico
2° Anno
Insegnamento/Attività Formative
Bioingegneria e biomeccanica delle attività motorie e sportive
5
- Nozioni di bioingegneria elettronica e informatica applicata alle
Scienze Motorie
5
Farmacologia e statistica
10
- Nozioni di farmacologia applicata alle Scienze motorie
5
BIO/14
- Nozioni di statistica applicata alle Scienze motorie
5
MED/01
Neurofisiologia e neuroanatomia
10
- Neuroanatomia
5
BIO/16
- Neurofisiologia
5
BIO/09
Discipline motorie e sportive 3°
7
- Teoria tecnica e didattica di base della pallacanestro
3
M-EDF/02
- Teoria tecnica e didattica di base del nuoto
4
M-EDF/01
Attività a scelta dello studente
1
NN
Basi psicologiche e pedagogiche delle attività motorie
e sportive I
- Nozioni di pedagogia generale e sociale applicate alle Scienze
motorie
- Nozioni di psicobiologia e psicologia fisiologica applicate alle
Scienze motorie
ING-INF/06
Per l’aa 13-14 il corso si
terrà nel II semestre
03/3/14 – 27/06/14
I sem. 01/10/13 –
31/01/14
I sem. 01/10/13 –
31/01/14
I sem. 01/10/13 –
31/01/14
10
5
M-PED/01
5
M-PSI/02
I sem. 01/10/13 –
31/01/14
II sem. 04/3/13 –
28/06/13
II sem. 04/3/13 –
28/06/13
Scienze biomediche applicate alle attività motorie e sportive I
12
- Nozioni di medicina interna applicata alle Scienze motorie
5
MED/09
- Nozioni di patologia generale applicata alle Scienze motorie
5
MED/04
- Biochimica clinica delle attività motorie e sportive
2
BIO/12
Discipline motorie e sportive 4°
6
- Teoria tecnica e didattica di base della pallavolo
3
M-EDF/02
- Fondamenti di fitness e wellness
3
M-EDF/02
Attività a scelta dello studente II
3
NN
II sem. 04/3/13 –
28/06/13
3° Anno
Insegnamento/Attività Formative
CFU
S.S.D.
I sem. 01/10/13 –
31/01/14
Scienze biomediche applicate alle attività motorie e sportive II
5
- Nozioni di Pediatria applicate alle Scienze Motorie
2
MED/38
- Nozioni di Genetica applicata alle Scienze Motorie
3
BIO/18
Basi psicologiche e pedagogiche delle attività motorie
e sportive II
- Nozioni di psicologia dello sviluppo applicata alle Scienze
Motorie
- Nozioni di neuropsichiatria infantile applicata alle Scienze
Motorie
I sem. 01/10/13 –
31/01/14
13
5
M-PSI/04
5
MED/39
- Nozioni di psicologia clinica applicata alle Scienze Motorie
3
M-PSI/08
Discipline motorie e sportive 5°
5
- Laboratorio di valutazione funzionale
3
M-EDF/01
- Valutazione funzionale
2
M-EDF/02
Elementi di patologia dell'apparato ostearticolare
12
- Nozioni di reumatologia applicata alle Scienze Motorie
2
MED/16
5
MED/33
5
MED/34
- Nozioni di malattie dell'apparato locomotore applicate alle
Scienze Motorie
- Nozioni di medicina fisica e riabilitativa applicata alle Scienze
Motorie
Periodo didattico
I sem. 01/10/13 –
31/01/14
II sem. 03/03/14 –
27/06/14
II sem. 03/03/14 –
27/06/14
Discipline motorie e sportive 6°
2
- Teoria e metodologia dell’allenamento
2
M-EDF/01
Attività a scelta dello studente III
5
NN
Prova finale
3
PROFIN_S
CFU
S.S.D.
Comunicazione
1
NN
Cultura d'impresa
1
NN
Informatica
3
NN
Prova di conoscenza lingua inglese
6
NN
Attività formative non assegnate ad uno specifico anno di corso
Insegnamento/Attività Formative
Periodo didattico
PROGRAMMI DEGLI INSEGNAMENTI
CORSO DI LAUREA IN SCIENZE MOTORIE
I ANNO
BASI MORFOLOGICHE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE
(9 CFU - 72 ore)
Coordinatore dott.ssa Antonella Bonetti
Settore scientifico disciplinare, discipline: BIO/17 Istologia (3 CFU), BIO/16 Anatomia umana (6 CFU).
Docenti: dott.ssa Antonella Bonetti, dott.ssa Saccheri Paola
Obiettivi formativi:
Acquisire una conoscenza macroscopica e microscopica di base del corpo umano, con riferimento ai diversi livelli di
organizzazione, dalle cellule differenziate agli apparati, mirata alla (a) capacità di comprendere correlazioni morfofunzionali, (b) capacità di discriminare fra condizione normale e condizione patologica e (c) consapevolezza dei distinti
livelli di suscettibilità, vulnerabilità e capacità riparativa, nonché della diversa propensione di recupero funzionale, dei tessuti
e degli organi.
In particolare:
Conoscere i caratteri distintivi, le proprietà e l’organizzazione strutturale di cellule differenziate e tessuti, la loro potenzialità
rigenerativa e la distribuzione nel corpo.
Conoscere l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato osteomuscolare (ossa, muscoli, tendini,
legamenti, cartilagini).
Conoscere l'organizzazione strutturale macroscopica e tissutale del sistema nervoso.
Conoscere la organizzazione strutturale macroscopica e tissutale dell’apparato endocrino.
Conoscere struttura e integrazione tissutale nella cute.
Conoscere l'interazione tissutale fra tessuto muscolare e tessuto nervoso, con le connesse correlazioni morfo-funzionali.
Acquisire conoscenza e consapevolezza sulla struttura macroscopica e sulla integrazione tissutale per quanto riguarda il cuore
e i vasi sanguiferi nelle diverse gerarchie, con le connesse correlazioni morfo funzionali.
Conoscere la composizione e le proprietà del sangue e le caratteristiche del tessuto emopoietico.
ISTOLOGIA
(doc. Antonella Bonetti)
Programma
Livelli gerarchici di organizzazione della materia vivente e discipline dell'area morfologica.
La cellula e le sue linee differenziative. Organizzazione della cellula e suoi organelli.
Interazioni cellula-cellula e cellula-matrice.
Tessuti epiteliali di rivestimento, ghiandolari esocrini e ghiandolari endocrini.
Il tessuto connettivo: matrice extracellulare, cellule residenti e cellule migranti nei tessuti connettivi propriamente detti.
Capacità rigenerativa.
Classificazione dei tessuti connettivi propriamente detti con cenni funzionali su tessuti linfoidi e tessuti fibrosi a livello di
capsule articolari, tendini e legamenti.
Generalità e classificazione dei tessuti cartilaginei.
Il tessuto osseo: generalità e riferimenti ai fenomeni di rimaneggiamento e rimodellamento.
Il sangue, il midollo osseo ed emopoiesi.
Il tessuto muscolare: generalità e capacità rigenerativa.
Tessuto muscolare striato scheletrico, struttura dei muscoli scheletrici e interazioni neuro-muscolari e muscolo-tendinee.
Tessuto muscolare striato cardiaco nel miocardio aspecifico e in quello specifico. Tessuto muscolare liscio.
Tessuto nervoso: generalità e capacità rigenerative. Neuroni e cellule gliali, con correlazoni morfo-funzionali. I tipi di
sinapsi. Fibre nervose mieliniche ed amieliniche.
Testi consigliati
- L.P.GARTNER, J.L.HIATT Istologia - EdiSES.
- L.C. JUNQUEIRA, J. CARNEIRO, R.O. KELLEY Compendio di Istologia - Ed. Piccin.
Modalità d'esame:
scritto.
Orario ricevimento studenti:
da concordare con il docente
E-mail
[email protected]
ANATOMIA UMANA
(doc. Saccheri Paola)
Programma
APPARATO LOCOMOTORE
- Osteologia
Generalità: tessuto osseo ed attività fisica, apparato scheletrico, posizioni e movimenti.
Colonna vertebrale.
Gabbia toracica.
Cingolo scapolare.
Bacino.
Arto superiore: braccio, avambraccio, mano (aspetti generali).
Arto inferiore: coscia, gamba, piede (aspetti generali), volta plantare.
Cranio (cenni).
- Miologia
Aspetti generali, caratteristiche macroscopiche, annessi tendinei.
Muscoli del capo: aspetti generali, muscoli masticatori (cenni), muscoli mimici (cenni).
Muscoli del collo: aspetti generali; muscoli prevertebrali o anteriori profondi (cenni); muscoli laterali: sterno-cleidomastoideo, scaleno anteriore, scaleno medio, scaleno posteriore.
Muscoli del dorso: aspetti generali. Muscoli toracoappendicolari posteriori: strato superficiale: trapezio, gran dorsale; strato
intermedio: elevatore della scapola, romboide; strato profondo: muscoli intrinseci del rachide o estensori della colonna
(cenni). Muscoli del cingolo scapolare: deltoide, sopraspinato, sottospinato o infraspinato, piccolo rotondo, grande rotondo,
sottoscapolare. Muscoli toracoappendicolari anteriori: grande pettorale, piccolo pettorale, dentato anteriore.
Muscoli dell'arto superiore: aspetti generali. Muscoli del braccio: bicipite, coracobrachiale, brachiale, tricipite. Muscoli
dell'avambraccio: aspetti generali. Muscoli della mano: cenni, legamento trasverso del carpo.
Muscoli intrinseci del torace: aspetti generali.
Muscolo diaframma.
Muscoli dell'addome: muscoli della parete anterolaterale: retto, obliquo esterno, obliquo interno, trasverso; canale inguinale;
muscoli della parte posteriore: quadrato dei lombi, ileopsoas (grande psoas ed iliaco).
Muscoli della piccola pelvi: cenni.
Muscoli del pavimento pelvico: aspetti generali.
Muscoli della regione glutea: grande gluteo, tensore della fascia lata, medio gluteo, piccolo gluteo.
Muscoli dell'arto inferiore: aspetti generali. Muscoli della coscia: sartorio, quadricipite, pettineo, adduttore lungo, adduttore
breve, gracile, grande adduttore, triangolo dello Scarpa, canale degli adduttori, bicipite femorale, semitendinoso,
semimembranoso. Muscoli della gamba: aspetti generali, muscolo tibiale anteriore, muscolo peroniero lungo, muscolo
peroniero breve, muscolo tricipite della sura, fossa poplitea, retinacoli.
- Artrologia.
Aspetti generali; articolazioni non sinoviali (cenni), sinfisi; articolazioni sinoviali; cenni di fisiologia articolare.
Rachide: aspetti generali; articolazioni tra i corpi vertebrali; articolazioni interarticolari (cenni); legamenti interspinosi,
sopraspinoso, intertrasversari, gialli, longitudinale anteriore, longitudinale posteriore (cenni); movimenti (aspetti generali);
pilastri del rachide; curve del rachide.
Cingolo scapolare: articolazione sterno-claveare; articolazione acromio-claveare (cenni); movimenti della scapola rispetto al
torace.
Arto superiore: articolazione della spalla, articolazione del gomito, articolazione del polso, articolazione del pollice (cenni).
Cingolo pelvico: articolazione sacro-iliaca (aspetti generali); sinfisi pubica (cenni).
Arto inferiore: articolazione dell'anca; articolazione del ginocchio; articolazione della caviglia.
SPLANCNOLOGIA
- Apparato cardiocircolatorio
Vasi sanguigni: aspetti generali, caratteristiche dei vasi, principali vasi arteriosi e venosi (con particolare attenzione ai vasi
degli arti).
Cuore: posizione, rapporti, configurazione esterna ed interna, struttura, sistema di conduzione (cenni), attività cardiaca
(cenni), vascolarizzazione (aspetti generali), innervazione (cenni).
- Apparato linfatico
Aspetti generali, vasi linfatici e linfonodi, linfa, milza (aspetti generali), timo (cenni).
- Apparato tegumentario
Aspetti generali, funzioni, struttura, vasi e nervi.
Annessi cutanei: peli, ghiandole sudoripare, ghiandole sebacee.
- Apparato digerente
Aspetti generali, struttura.
Cavo orale e ghiandole salivari.
Faringe.
Esofago: sede e rapporti, struttura.
Stomaco: sede e rapporti, struttura.
Intestino tenue: aspetti generali, duodeno, tenue.
Intestino crasso: aspetti generali, cieco, colon, retto.
Fegato: aspetti generali, vascolarizzazione, struttura, vie biliari.
Pancreas: aspetti generali, struttura, dotti escretori.
- Apparato respiratorio
Aspetti generali.
Il naso: vestibolo del naso, le cavità nasali ed i seni paranasali.
La laringe: aspetti generali, struttura. Trachea: aspetti generali, struttura. Bronchi: aspetti generali, struttura, vasi e nervi.
I polmoni: aspetti generali, struttura, vasi e nervi. Pleure. Cenni di meccanica respiratoria.
- Apparato urinario
Aspetti generali.
Reni: sede e rapporti, struttura, vasi (cenni), funzione renale ed esercizio fisico.
Vie urinarie: calici e pelvi renali, ureteri, vescica, uretra maschile e
femminile.
- Apparato genitale femminile
Aspetti generali.
Ovaie, tube uterine, utero, vagina e vulva (cenni), ciclo ovarico e mestruale.
- Apparato genitale maschile
Aspetti generali, testicoli e vie spermatiche, vescichette seminali, prostata, ghiandole bulbo-uretrali e pene (cenni).
Testi consigliati
- L. TRAVAN, F. FAVERO, P. ROSSITTI, L. IONA: Dall'Anatomia al Movimento, Poletto Editore.
Anatomia, testi per consultazione
- I.A. KAPANDJI, Fisiologia articolare, Marrapese (tre volumi).
- NETTER, Atlante di Anatomia Umana, Ciba Geigy (disponibile anche il CD ROM).
- PLATZER, Anatomia Umana. Atlante tascabile. 1 Apparato locomotore, Casa Editrice Ambrosiana.
Modalità d'esame:
scritto
Orario ricevimento studenti:
da concordare con il docente
E-mail
[email protected]
BASI MOLECOLARI DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE
(10 CFU - 80 ore)
Coordinatore prof. Claudio Brancolini
Settore scientifico disciplinare, discipline: BIO 10 Propedeutica biochimica (3 CFU), BIO/13 Biologia applicata alle SM (3
CFU)
Docenti: prof.ssa Barbara Skerlavaj, prof. Claudio Brancolini
PROPEDEUTICA BIOCHIMICA
(doc. Barbara Skerlavaj)
Conoscenze preliminari:
Principi di base della chimica:
Cambiamenti fisici e chimici. Miscele, elementi e composti. Teoria atomica e legge di conservazione della materia. Numero
atomico e numero di massa. Massa atomica relativa e massa molecolare relativa. Calcolo del peso molecolare di alcuni
composti. Definizione di mole e numero di Avogadro.
Struttura dell’atomo:
Orbitali, numeri quantici, livelli energetici degli orbitali, configurazione elettronica degli elementi, rappresentazione degli
elettroni di valenza secondo Lewis.
Programma del corso
Legami chimici:
Regola di Lewis. Legame covalente puro e legame covalente polare. Legame ionico. Scala di elettronegatività. Forma e
polarità delle molecole di acqua, ammoniaca e metano. Dipoli permanenti e dipoli indotti. Interazioni dipolo-dipolo. Forze di
Van der Waals. Legame idrogeno. Interazioni idrofobiche.
Soluzioni:
Definizioni di solvente, soluto, solubilità. Proprietà dell’acqua come solvente. Le soluzioni acquose: esempi e misure di
concentrazione (concentrazione percentuale peso/peso, peso/volume e volume/volume, molarità). La solubilità delle sostanze
in solventi polari e in solventi non polari. Esercizi. Proprietà colligative delle soluzioni, pressione osmotica, dissociazione
elettrolitica e osmolarità.
Lo stato gassoso:
stati di aggregazione della materia, cambiamenti di stato, le leggi dei gas. Equazione di stato dei gas ideali. Miscele gassose,
legge di Dalton delle pressioni parziali. Tensione di vapore. Solubilità dei gas nell’acqua.
Reazioni chimiche:
Significato dell’equazione chimica e bilanciamento. Numeri di ossidazione e bilanciamento delle reazioni di ossidoriduzione.
Potenziale di riduzione standard. Esercizi.
Cinetica chimica:
velocità di reazione, concetto di energia di attivazione e funzione dei catalizzatori.
Equilibrio chimico:
legge dell’azione di massa, reversibilità delle reazioni chimiche, stato di equilibrio. Costante di equilibrio e principio di Le
Chatelier.
Cenni di termodinamica:
definizioni di energia interna, entalpia ed entropia. Reazioni esotermiche ed endotermiche. Energia libera di Gibbs e
spontaneità delle reazioni.
Prodotto ionico dell’acqua, pH, acidi e basi:
Acidi e basi secondo Arrhenius e secondo Bronsted-Lowry. Dissociazione ionica dell’acqua e prodotto ionico. Scala di pH.
Costante di acidità e basicità: forza degli acidi e delle basi. Acidi e basi secondo Lewis. pH di soluzioni di acidi (o basi) forti
e deboli. Soluzioni tampone: equazione di Henderson-Hasselbach, esempi fisiologici (tampone fosfato, tampone acido
carbonico/ione bicarbonato). Esercizi.
Composti del carbonio:
Orbitali ibridi del carbonio. Isomeria di catena, di posizione e stereoisomeria. Idrocarburi alifatici: alcani, alcheni, alchini e
alcadieni (sistemi coniugati di doppi legami). Idrocarburi aromatici: il benzene. Derivati ossigenati degli idrocarburi: alcoli,
eteri, aldeidi e chetoni. Acidi carbossilici, anidridi ed esteri (esteri fosforici e trigliceridi). Derivati azotati degli idrocarburi:
ammine e ammidi. Fenoli e tioli.
Acidi nucleici:
struttura e nomenclatura delle basi puriniche, pirimidiniche e dei nucleotidi, struttura degli acidi nucleici.
Glucidi:
struttura, nomenclatura e stereoisomeria dei monosaccaridi, disaccaridi (lattosio e saccarosio), polisaccaridi (amido,
glicogeno e cellulosa) ed eteropolisaccaridi (acido jaluronico e proteoglicani).
Lipidi:
struttura e nomenclatura degli acidi grassi saturi ed insaturi. Trigliceridi, fosfolipidi, glicolipidi (cenni).
Testi consigliati:
A. RAGGI, “Chimica e propedeutica biochimica” Edizioni ETS, 2002;
AMEND-MUNDY-ARNOLD, “Chimica generale, organica e biologica” Piccin, 1995;
MASTERTON-HURLEY, “Chimica: principi e reazioni” Piccin sesta edizione 2010;
Modalità d'esame:
prova scritta con domande a scelta multipla e/o domande a risposta aperta.
Orario ricevimento studenti:
da concordarsi con il docente.
E-mail
[email protected],
BIOLOGIA APPLICATA ALLE SCIENZE MOTORIE
(doc. Claudio Brancolini)
Finalità generali del Corso:
Obiettivo del Corso di Biologia e' quello di fornire allo studente le conoscenze di base sull'organizzazione della materia
vivente e sul suo funzionamento. Saranno discussi i rapporti tra cellula ed ambiente ed i principi della traduzione del segnale
con particolari attenzione ai contesti d’interesse per le scienze motorie. Al termine del corso lo studente deve dimostrare di
conoscere le macromolecole biologiche, la struttura e l’organizzazione delle cellule, le differenze tra procarioti ed eucarioti, i
meccanismi che controllano l'espressione e la trasmissione dell’informazione del materiale genetico, strutture organizzative
della cellula eucariotica quali la plasmamembrana, il citoscheletro e gli organuli cellulari. Deve inoltre dimostrare di avere
una conoscenza del differenziamento della cellula muscolare e dell’anatomia molecolare del sistema citoscheletrico nella
cellula muscolare.
Elementi conoscitivi per affrontare il Corso:
Gli elementi conoscitivi che lo studente deve possedere per la comprensione del Corso di Biologia sono le conoscenze di
base di chimica e biologia a livello liceale.
Modalità di svolgimento del Corso:
Il Corso di Biologia Applicata consiste di 40 ore di lezioni accademiche.
Programma d’insegnamento
Le basi chimiche delle macromolecole biologiche. Struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria delle proteine.
Gli acidi nucleici. Struttura del DNA. Gli RNA : rRNA, tRNA, mRNA, snRNA, scRNA.
Differenze tra procarioti ed eucarioti. La cellula eucariotica: organizzazione interna, compartimentalizzazione. Gli organelli:
reticolo endoplasmico, mitocondri, Golgi, Nucleo e perossisomi.
I meccanismi di base della replicazione del DNA.
I geni: concetto di gene. Organizzazione del genoma negli eucarioti. Introni ed esoni. Lo splicing
La trascrizione nei procarioti. I promotori. L’espressione di un gene. Regolazione del Lac-operon. Cenni sulla regolazione
della trascrizione negli eucarioti. Ormoni e regolazione dell'espressione genica.
Gli RNA: mRNA, rRNA e tRNA. Codice genetico ed il meccanismo di traduzione delle proteine. Meccanismo d’azione e
specificità degli antibiotici nella sintesi proteica.
La membrana plasmatica, il trasporto attraverso la membrana plasmatica. Le permeasi. La pompa Sodio/Potassio ed il
potenziale di membrana. I trasportatori ABC.
La cellula ed il suo ambiente, i rapporti con la matrice extracellulare. Cenni sulla traduzione del segnale. I vari tipi di segnale
ed i vari modelli di traduzione. Le proteine G e le tirosin-chinasi La regolazione dell’eritropoiesi e l’esempio
dell’eritropoietina. Doping genetico.
Il citoscheletro della cellula. Tubulina e filamenti intermedi. Struttura e funzioni. I meccanoenzimi ed il movimento cellulare.
Actina struttura, funzione e regolazione. Organizzazione del citoscheletro nelle cellule muscolari. Miosine. Anatomia
molecolare del sarcomero. Actina miosina e contrazione muscolare. Regolazione dell’interazione Actina/Miosina II. Il calcio
e la contrazione muscolare.
IL differenziamento muscolare cenni. I fattori di trascrizione muscolo specifici. La crescita muscolare. Le cellule satelliti e la
rigenerazione muscolare.
Geni e malattie muscolari: La distrofia muscolare di Deuchenne. Anatomia e funzioni della Distrofina
Adattamenti cellulari all’esercizio e all’allenamento. Ipertrofia ed atrofia. Degradazione delle proteine e relazioni con
l’esercizio. Cellule staminali ed omeostasi tissutale
Testi consigliati
DE LEO FASANO GINELLI, Biologia e Genetica ,EDISES Editore (ultima edizione)
ALBERTS,B. ET AL, L’essenziale di biologia molecolare della cellula.-.Zanichelli editore (ultima edizione)
Modalità d’esame
La valutazione del profitto sarà effettuata mediante domande a risposta sintetica.
Orario ricevimento studenti
http://www.uniud.it/moreinfo.htm?id=add70e7554af37da51ab5aa4ad83199a
E-mail e rif.
[email protected], tel 0432-494381/2 fax 0432-494301
http://web.tiscali.it/claudiobrancolinilab/
BASI GIURIDICHE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE
(8 CFU – 64 ore)
Coordinatore dott.ssa Francesca Ronchese
Settore scientifico disciplinare, discipline: IUS/09 Nozioni di diritto pubblico applicato alle SM (4 CFU), IUS/01 Nozioni di
diritto privato applicato alle SM (3 CFU)
Docenti. dott. Silvio Franceschinis, dott.ssa Francesca Ronchese
NOZIONI DI DIRITTO PUBBLICO APPLICATO ALLE SCIENZE MOTORIE
(doc. Silvio Franceschinis)
Programma
Il corso intende conferire allo Studente le basi essenziali (“nozioni”) per la conoscenza e per l’utilizzo delle fonti del diritto
ordinario e del diritto sportivo; per la comprensione del sistema organizzativo e funzionale dello Stato in generale, nonché
delle istituzioni sportive più nel particolare; per approcciarsi con cognizione di causa alle istituzioni statali e alle istituzioni
sportive, esaminate in parallelo, primariamente quale Cittadino e specificamente quale Operatore Sportivo.
 La norma giuridica.
 Le fonti del diritto.
 La Costituzione repubblicana.
 Principii e caratteri fondamentali dell'Ordinamento giuridico statale, con cenni all’Ordinamento internazionale.
 L'organizzazione dello Stato.
 L’organizzazione della giustizia statale.
 L'Ordinamento sportivo ed il suo rapporto con l’Ordinamento giuridico statale e internazionale.
 Le fonti del diritto sportivo nell’Ordinamento statale e in quello sportivo.
 I principii dell’Ordinamento sportivo.
 L’organizzazione dell'Ordinamento sportivo.
 L’organizzazione della giustizia sportiva.
L’intento è poi quello di approfondire tematiche particolari legate al programma, a eventuali situazioni di attualità o a
richieste specifiche eventualmente colte dall’interesse diretto degli Studenti.
Al fine di far toccare con mano allo Studente le problematiche connesse alla materia, il programma sarà integrato dalla lettura
e dall’analisi di sentenze e di altri provvedimenti pronunciati da Giudici Ordinari e da Giudici Sportivi, relativi al tema
oggetto di approfondimento.
Testi suggeriti/Bibliografia:
G. FALCON, Lineamenti di Diritto Pubblico, CEDAM, ed. 2011.
VERDE, SANINO, GRECO, Diritto Pubblico dello Sport, CEDAM, 2013.
Modalità d’esame
Prova d'esame in forma scritta.
Orario di ricevimento:
Alla fine della lezione, previa prenotazione, possibilmente entro la settimana antecedente, all’indirizzo email:
E-mail
[email protected],
.
NOZIONI DI DIRITTO PRIVATO APPLICATO ALLE SCIENZE MOTORIE
(doc. Francesca Ronchese)
Programma
Il corso prevede la trattazione degli argomenti essenziali del diritto privato, andando ad affrontare la definizione e
l’approfondimento di concetti prodromici allo sviluppo delle tematiche proprie del diritto dello sport. Quindi:

Cenni alle fonti del diritto, in particolare di quello privato, e al concetto di norma giuridica.

I fatti e gli atti giuridici.

I soggetti del diritto. Persone fisiche e giuridiche. I diritti della persona.

L’obbligazione e la disciplina del rapporto obbligatorio.

Il contratto in generale. La responsabilità contrattuale.

I fatti illeciti e la responsabilità civile.
La parte monografica prevede l’approfondimento di alcune tematiche particolari, scaturenti dallo schema di programma base,
che atterranno più propriamente all’analisi della disciplina sportiva (ad es: la responsabilità civile sportiva; la responsabilità
dell’organizzatore sportivo; il contratto di sponsorizzazione; ecc.).
Qualora gli studenti manifestino un particolare interesse con riferimento a tematiche di parte generale connesse alle
specificità delle attività sportive, esse, d’accordo con il docente, andranno a costituire parte del programma, che verrà
eventualmente integrato dalla lettura e l’esame di sentenze relative al tema oggetto di approfondimento.
Testi consigliati
Per la parte generale:
G. IUDICA – P. ZATTI, Linguaggio e regole del diritto privato, CEDAM, Padova, ultima edizione, capitoli numero: 1, 2, 3, 4,
5, 6, 7, 9, 16, 17 sez. I e III, 19, 20, 21, 22, 23, 30, 38.
Le parti del manuale che saranno oggetto di esame verranno indicate dal docente all’inizio del corso.
Per la parte monografica: appunti delle lezioni frontali, nonché eventuali articoli o sentenze commentate in aula.
Si raccomanda agli studenti di dotarsi di un codice civile aggiornato, da avere a disposizione e consultare anche durante le
lezioni.
Modalità d’esame
L’esame consisterà in una prova scritta.
Orario ricevimento studenti
Dopo le lezioni
E-Mail
[email protected]
DISCIPLINE MOTORIE E SPORTIVE 1°
(8 CFU - 128 ore)
Coordinatore dott. Renzo Pozzo
Settore scientifico disciplinare, discipline: M-EDF/01 Teoria e metodologia di studio della postura e del movimento umano
(2 CFU), M-EDF/01 Fondamenti dell'attività motoria nell’infanzia (2 CFU), M-EDF/01 Fondamenti dell'attività motoria
dell’età adulta ed anziana (2 CFU), M_EDF/01 Ginnastica artistica (2 CFU)
Docenti: dott. Renzo Pozzo, dott. Claudio Bardini, dott.ssa Savonitto Maria Maddalena, dott. Mancini Gabriele
TEORIA E METODOLOGIA DI STUDIO DELLA POSTURA E DEL MOVIMENTO UMANO
(doc. Renzo Pozzo)
Programma del Corso:
1) Metodologie di studio della postura e del movimento umani
2) La gestione dell’informazione posturale e motoria nell’Uomo
3) Attenzione e prestazione motoria
4) Il controllo motorio:
Controllo sensoriale del movimento
Controllo centrale del movimento
Velocità ed accuratezza del movimento
Coordinazione del movimento
Capacità e differenze individuali
5) Ergonomia della postura e del movimento umani
Testi consigliati:
1) R. A. SCHMIDT & T.D. LEE: Motor Control and Learning. Human Kinetics, Champaign, Ill. USA
2) R. NICOLETTI, A.M. BORGHI: Il controllo motorio. Il Mulino, Bologna, 2007
3) L’Educazione motoria di base. Edito da: Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondata da G. Treccani, Comitato Olimpico
Nazionale Italiano
Inoltre il docente si riserva di segnalare e/o fornire ulteriore materiale didattico (articoli tratti da riviste scientifiche varie,
presentazioni in Powerpoint, ecc.) che si rendesse disponibile durante lo svolgimento del corso.
Modalità di esame:
scritto con domane aperte e/o quesiti a risposta multipla.
Ricevimento degli studenti:
il docente è disposto a ricevere gli studenti alla fine di ogni lezione e nel proprio studio, previo appuntamento concordato via
email: o telefonicamente:
E-mail:
[email protected],
FONDAMENTI DELL'ATTIVITÀ MOTORIA NELLA PRIMA INFANZIA
(doc. Maria Maddalena Savonitto)
Obiettivi formativi:
Fornire le conoscenze teoriche e pratiche per realizzare programmi di attività motoria relativi alla prima infanzia.
Programma di insegnamento:
- Nozioni di fisiologia dell’età evolutiva
- Le capacità motorie
- Lo schema corporeo e la corporeità
- Gli schemi motori
- Le abilità motorie
- Il setting didattico
- I contenuti dell’azione motoria:
organizzazione temporale
modalità applicative
variabili
mezzi
forme esecutive
- Sviluppo delle capacità coordinative
- Sviluppo delle capacità condizionali
- Approfondimento individuale o di gruppo su un argomento proposto dal docente
Orario di ricevimento degli studenti:
da concordare con il docente
Testi consigliati:
R. A. SCHMIDT & CRAIG A WRISBERG: Apprendimento motorio e prestazione, Calzetti e Mariucci editori.
L’Educazione motoria di base. Edito da: Istituto dell’Enciclopedia Italiana fondata da G. Treccani, Comitato Olimpico
Nazionale Italiano.
Inoltre la docente si riserva di segnalare e/o fornire ulteriore materiale didattico (articoli, presentazioni in Powerpoint ,
dispense, ecc.) che si rendesse disponibile durante lo svolgimento del corso.
Modalità di esame:
Esame teorico/pratico
E-mail:
[email protected],
FONDAMENTI DELL'ATTIVITÀ MOTORIE NELL'ETÀ ADULTA ED ANZIANA
(doc. Claudio Bardini)
Il corso ha come principale finalità quella di fornire allo studente le conoscenze e le competenze relative alle principali
attività motorie utili alle persone adulte ed anziane. In particolare, si farà riferimento agli aspetti comunicativi, relazionali e
metodologici.
Programma
- Anziani in Italia;
- Naturali aspetti fisiologici dell’invecchiamento;
- Patologie correlate alla sedentarietà ed a scorretti stili di vita;
- Attività fisica e benessere;
- Attività motorie e prevenzione delle cadute nell’anziano;
- Comportamenti posturali corretti nella vita quotidiana;
- Programmazione e conduzione delle attività motorie per la salute dell’anziano;
- Sport praticati dalla popolazione degli atleti “master”
Testi consigliati
- P.E. DI PRAMPERO, A. VEICSTEINAS (a cura di) Fisiologia dell’uomo, Edi-Ermes, Milano, 2002.
- P. CERRETELLI Fisiologia dell’esercizio, Società Editrice Universo, Roma, 2001.
- A. IMERONI L’attività motoria nella grande età, Carocci editore, 2002.
- C. BUZZAVO, A. FALCONIO, L. LEONE Linee guida per l’attività fisica con gli anziani, C.S.I. editore, 1998.
- C. MINASSO, A. PICCOLO, B. GUARINO Muoversi bene per stare meglio – geromotricità, Ediz.Mediterranee, 1995.
C.MACCHI, F. CECCHI, R. MOLINO LOVA Attività motoria, fitness e salute, Ediz. Nicodemo Maggiulli, 2007.
- C. PEZ Ginnastica per il viso, Edizioni Sonda, giugno 2012.
Inoltre il docente si riserva di segnalare e/o fornire ulteriore materiale didattico (articoli tratti da riviste specializzate,
presentazioni in powerpoint, dispense, ecc.) che si rendesse disponibile durante lo svolgimento del corso.
Modalità d’esame:
con domande aperte e/o quesiti a risposta multipla e prova pratica (progettare e condurre un programma su un argomento
concordato con il docente).
Orario di ricevimento degli studenti:
il docente è disposto a ricevere gli studenti alla fine di ogni lezione e/o previo appuntamento concordato via e-mail.
E-mail:
[email protected],
GINNASTICA ARTISTICA
(doc. Gabriele Mancini)
Programma
Il programma cercherà di approfondire le tematiche dell’allenamento, della tecnica e della didattica di questo sport.
Particolare attenzione sarà posta all’insegnamento e alla costruzione degli apprendimenti motori.
In particolare le lezioni si divideranno in teoriche e pratiche.
- Parte teorica
Principi di base della ginnastica artistica maschile e femminile. Caratteristiche strutturali dei grandi attrezzi e analisi delle
azioni motorie di base.
Prerequisiti strutturali e caratteristiche antropometriche del/della ginnasta.
Prerequisiti funzionali e test di valutazione delle capacità condizionali del/della ginnasta nelle diverse età.
Analisi qualitativa degli elementi tecnici di base in funzione delle principali caratteristiche del movimento (tempo,
cinematica, dinamica, ampiezza).
Teoria e metodologia dell’allenamento dei giovani ginnasti. Struttura di un allenamento giornaliero. Metodi di controllo del
grado di preparazione motoria raggiunto.
Concetto di preparazione fisica generale, specifica e tecnica. Preparazione psicologica, allenamento ideomotorio e
propriocettività. Allenamento alle variabili di disequilibrio.
Gruppi strutturali ed esigenze specifiche per ogni singolo attrezzo.
Valutazione di un esercizio completo tramite punteggio assegnato (vedi c.d.p).
Giuria.
- Parte tecnico-pratica
Esercizi di preparazione fisica generale e specifica. Circuiti di allenamento specifico sugli attrezzi. Test di valutazione della
mobilità articolare, della forza.
Tecnica e didattica di elementi tecnici ai grandi attrezzi. Assistenza e sistema di controllo delle cadute agli attrezzi.
Sequenze motorie in sospensione e in appoggio. Attrezzi facilitanti.
Costruzione di un esercizio (entrata, fase centrale, uscita) ai grandi attrezzi e al corpo libero.
E-mail:
[email protected]
BIOCHIMICA
(5 CFU - 40 ore)
Settore scientifico disciplinare, discipline: BIO/10 Biochimica (7 CFU)
Docente: prof.ssa Barbara Skerlavaj
BIOCHIMICA
(doc. Barbara Skerlavaj)
Programma d'insegnamento
Aminoacidi e proteine
struttura e proprietà degli aminoacidi proteici.
struttura primaria, secondaria, terziaria e quaternaria delle proteine.
Conformazione nativa e denaturazione delle proteine.
Struttura e funzione di proteine fibrose e contrattili:
collagene ed altre proteine del tessuto connettivo, actina e miosina nel muscolo scheletrico.
Emoglobina e trasporto dell'ossigeno:
strutture della mioglobina ed emoglobina.
curve di dissociazione ossigeno-Hb e ossigeno-Mb.
effetto Bohr.
effetto del 2,3-bifosfoglicerato.
trasporto isoidrico dell'anidride carbonica dai tessuti ai polmoni.
Enzimi:
nomenclatura e classificazione degli enzimi.
interazione enzima-substrato.
modello cinetico di Michaelis-Menten.
inibitori competitivi e non competitivi.
regolazione allosterica e covalente dell'attività enzimatica.
zimogeni.
Introduzione al metabolismo:
vie cataboliche e anaboliche.
composti ad alta energia.
strategie molecolari per la produzione di ATP.
carica energetica della cellula.
le vitamine B (B1, B2, B6, B12, PP, biotina, pantotenato, acido folico) e le funzioni dei rispettivi coenzimi.
Glucidi:
digestione e assorbimento intestinale.
regolazione dell’ingresso del glucosio nelle cellule,
fosforilazione del glucosio e destino metabolico del glucosio 6 fosfato.
Glicolisi:
significato, reazioni e regolazione.
bilancio energetico.
la glicolisi nei vari tessuti.
acidosi lattica.
metabolismo di fruttosio e galattosio.
metabolismo aerobico del glucosio:
trasferimento degli equivalenti riducenti dal citoplasma ai mitocondri mediante i sistemi pendolari.
piruvato deidrogenasi: componenti enzimatiche e ruolo dei coenzimi NAD, FAD, lipoamide, coenzima A, tiamina pirofosfato.
Ciclo di Krebs:
significato, reazioni, bilancio energetico e regolazione.
natura anfibolica del ciclo e reazioni anaplerotiche.
Fosforilazione ossidativa:
componenti molecolari della catena di trasporto degli elettroni. Il complesso della ATP sintasi.
teoria chemiosmotica della trasduzione energetica.
disaccoppianti.
Via dei pentoso fosfati:
reazioni della fase ossidativa.
significato della fase non ossidativa di interconversione dei pentoso fosfati.
bilancio e regolazione.
Gluconeogenesi:
significato metabolico, reazioni, bilancio energetico e regolazione.
ruolo dell'enzima glucosio-6-fosfatasi.
ciclo di Cori muscolo-epatico.
Metabolismo del glicogeno:
reazioni e regolazione ormonale della glicogenolisi e della glicogenosintesi.
significato metabolico del glicogeno nella cellula epatica e muscolare.
Lipidi:
funzioni generali.
digestione ed assorbimento dei lipidi alimentari.
le lipoproteine plasmatiche e il trasporto dei lipidi nel sangue.
Metabolismo degli acidi grassi:
i trigliceridi come fonte di acidi grassi ossidabili. Funzione della carnitina nel trasporto degli acidi grassi al mitocondrio.
il processo di beta-ossidazione.
regolazione della chetogenesi.
biosintesi de novo degli acidi grassi.
regolazione del metabolismo degli acidi grassi.
acidi grassi essenziali.
metabolismo dei trigliceridi nel tessuto adiposo e distribuzione degli acidi grassi ai tessuti.
Metabolismo del colesterolo:
regolazione della biosintesi del colesterolo.
funzioni e destini del colesterolo.
conversione del colesterolo in sali biliari e ormoni steroidei.
Metabolismo degli aminoacidi:
digestione delle proteine alimentari e assorbimento intestinale degli aminoacidi.
aminoacidi esssenziali e non essenziali.
ruolo delle transaminasi e della vitamina B6 nel catabolismo degli amminoacidi.
ciclo dell'urea: reazioni, bilancio energetico e regolazione.
aminoacidi glucogenici e chetogenici.
ruolo dei folati e della S-adenosilmetionina nel metabolismo delle unità monocarboniose.
aminoacidi come precursori di ammine biologiche.
Integrazione del metabolismo:
regolazione della glicemia: ruolo degli ormoni insulina, glucagone, adrenalina, glucocorticoidi.
Testi consigliati:
N. SILIPRANDI, G. TETTAMANTI "Biochimica Medica" Piccin Editore, 3a edizione 2011.
Testo da consultare:
"Basi chimiche molecolari e biologiche della medicina", Edizioni UTET
P.C. CHAMPE, R.A.HARVEY, D.R. FERRIER. Le basi della biochimica. Ed Zanichelli 2006
Modalità d'esame:
prova scritta con domande a scelta multipla e domande a risposta aperta.
Orario ricevimento studenti:
da concordarsi con il docente.
E-mail
[email protected]
BASI FUNZIONALI DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE
(13 CFU - 104 ore)
Coordinatore prof. Bruno Grassi
Settore scientifico disciplinare, discipline: FIS/07 Fisica applica alle SM (3 CFU), BIO/09 Fisiologia umana (5 CFU),
BIO/09 Fisiologia dell’esercizio (1 CFU), MED/49 Scienze e tecniche dietetiche applicate alle SM (4 CFU)
Docenti: prof. Paolo Viglino, prof. Bruno Grassi, dott.ssa Parpinel Maria, prof. Enrico Pietro di Prampero
FISICA APPLICATA ALLE SCIENZE MOTORIE
(doc Paolo Viglino)
Programma
1) Elementi introduttivi.
2) Statica: forze.
3) Statica: equilibrio.
4) Cinematica.
5) Dinamica.
6) Energia.
7) Fluidi.
8) Alcune caratteristiche dello stato solido.
9) Cenni di Termodinamica.
10) Cenni su di alcuni fenomeni elettrici.
E-mail:
[email protected],
FISIOLOGIA UMANA
(doc. Pietro Enrico di Prampero)
Introduzione generale.
Sangue: volume e composizione; caratteristiche fisico chimiche; funzione eritrocitaria.
Muscolo e Lavoro muscolare: fisiologia cellulare del muscolo scheletrico: potenziale di membrana e potenziale d’azione;
sinapsi neuromuscolare.
Bioenergetica e biomeccanica della contrazione muscolare. Fonti energetiche del lavoro muscolare; massimo consumo di
ossigeno.
Cuore e Circolazione: organizzazione generale del circolo; attività elettrica e meccanica del cuore; ECG; lavoro ed
energeticacardiaci; gettata cardiaca, sua misura e meccanismi di regolazione (cenni); pressione arteriosa, venosa, capillare e
loro regolazione; produzione e riassorbimento del liquido interstiziale. Sistema linfatico; circolazioni distrettuali (coronarica,
cerebrale, cutanea, portale); controllo nervoso del sistema cardiocircolatorio (cenni).
Respirazione: composizione e pressione dell’atmosfera; volumi polmonari statici e dinamici. Meccanica respiratoria. Circolo
polmonare. Ventilazione alveolare; ricambio gassoso; trasporto dei gas nel sangue; rapporti ventilazione perfusione (cenni);
regolazione respiratoria del pH. Meccanismi centrali e periferici di controllo della respirazione (cenni).
Rene e Liquidi corporei: volume e composizione dei compartimenti idrici; bilancio idrico; circolo renale. Funzione
glomerulare. Funzione tubulare. Riassorbimento obbligatorio e facoltativo dell’acqua; ADH; regolazione renale del pH.
Metabolismo, fabbisogno alimentare ed energetico: misura diretta ed indiretta del metabolismo energetico. Bilanci
energetici. Alimentazione (cenni): le proteine, i lipidi, i glucidi, le vitamine, i sali minerali.
Termoregolazione: temperatura corporea; produzione e dispersione del calore; centri termoregolatori.
E-mail:
[email protected]
FISIOLOGIA DELL’ESERCIZIO
(doc. Bruno Grassi)
Programma
Adeguamenti respiratori, cardiovascolari e metabolici all’esercizio fisico. Principali fattori limitanti la massima prestazione
fisica.
Bioenergetica muscolare. Ruoli dell’ATP. Meccanismi di resintesi dell’ATP: anaerobico alattacido, anaerobico lattacido e
aerobico.
I sistemi di trasporto e di utilizzazione dell’ossigeno durante esercizio. Massimo consumo di ossigeno. Debito di ossigeno.
Cinetiche del consumo di ossigeno.
“Soglia” anaerobica “lattacida” e “ventilatoria”. Quoziente respiratorio a riposo e durante esercizio. Produzione e
utilizzazione dell’acido lattico.
I diversi tipi di fibre muscolari.
Testi consigliati
MCARDLE WD, KATCH FI E KATCH VL, Fisiologia applicata allo sport– Ambrosiana, Milano. (2009).
Tutte le diapositive utilizzate nel corso delle lezioni ed altro materiale didattico verranno consegnati agli studenti a lezione.
E-mail:
[email protected]
SCIENZE E TECNICHE DIETETICHE ADATTATE ALLE SM
(doc. Maria Parpinel)
Finalità.
Questo corso si pone l’obiettivo di far apprendere agli studenti le basi teoriche della nutrizione, dai fabbisogni nutrizionali
all’ingestione e all’assorbimento dei diversi componenti alimentari, finalizzandole alla valutazione di adeguatezza di una
razione alimentare per l’attività fisica e lo sport. A questo scopo saranno trattati i fabbisogni alimentari e nutrizionali
all’interno della fisiologia dell’apparato digerente; il ruolo degli alimenti come fonte di sostanze diverse; il concetto di dieta
equilibrata in diverse fasi e/o momenti della vita e per il mantenimento in buona salute dell’organismo nonché in relazione
all’attività fisica e sportiva. Infine, verranno in particolare forniti agli studenti gli strumenti necessari per la valutazione
dell’adeguatezza della razione alimentare in relazione a diversi fabbisogni nutrizionali.
Attività formativa prevista.
Lezioni (h): 26 Esercitazioni (h): 6 Studio individuale previsto (h): 10
Programma.
Il rapporto tra alimentazione e nutrizione. I componenti alimentari: i nutrienti, i non-nutrienti e gli anti-nutrienti presenti negli
alimenti. La biodisponibilità dei componenti alimentari ed i fattori che la influenzano (food processing, metodi di cottura,
modalità di conservazione). Processi di assorbimento, distribuzione, biotrasformazione ed eliminazione dei componenti
alimentari. I fabbisogni: concetti generali di fabbisogno nutrizionale, di fabbisogno energetico, proteico, lipidico e glucidico;
funzione e ruolo delle vitamine e dei sali minerali, significato dei LARN; il ruolo dell’acqua e delle bevande alcoliche.
l’azione dinamico-specifica degli alimenti. Brevi cenni di fisiologia dell’apparato digerente. Il metabolismo energetico e
delle fonti di Energia. Il significato del pasto: la fame e l’appetito, la sete. Criteri generali per la composizione di una dieta
equilibrata e per la scelta e valutazione degli alimenti e delle bevande. Le Linee Guida per una Sana Alimentazione in Italia.
Classificazione degli alimenti dal punto di vista nutrizionale. Gli alimenti dietetici e gli integratori alimentari; definizione ed
inquadramento giuridico, significato nutrizionale ed utilizzo in ambito sportivo. Uso delle banche dati di composizione degli
alimenti negli studi nutrizionali e calcolo della razione alimentare. La dieta in situazioni fisiologiche e per lo sport.
Esercitazioni.
Valutazione dell’adeguatezza di una razione alimentare attraverso il calcolo e la discussione di schemi dietetici diversi.
Bibliografia:
EVANGELISTI F & RESTANI P. Prodotti Dietetici. Chimica e Tecnologia ed Impiego. (2011) Piccin editore, Padova.
GIAMPIETRO M. L’alimentazione per l’esercizio fisico e lo sport. (2005) Il Pensiero Scientifico editore, Milano
MCARDLE WD, KATCH FI, KATCH VL Alimentazione nello sport. (2001). Casa editrice Ambrosiana, Milano.
Linee Guida per una Sana Alimentazione Italiana (website: www.sinu.it)
Banca Dati di Composizione degli Alimenti per Studi Epidemiologici in Italia a cura di GNAGNARELLA P, SALVINI S,
PARPINEL M. Versione 2.2008 (Website http://www.ieo.it/bda)
Copia delle diapositive del docente presentate a lezione
Modalità d'esame.
Prova scritta.
Orario e luogo di ricevimento:
dal lunedì al venerdì, previo appuntamento, a Udine presso la Cattedra di Igiene ed Epidemiologia oppure a Gemona presso
la sede del corso di laurea nei giorni di lezione.
E-mail e rif.
: dott.ssa Maria Parpinel, Cattedra di Igiene ed Epidemiologia, Dipartimento di Scienze Mediche e Biologiche. via Colugna,
50 - 33100 Udine Tel. 0432 559602 Fax 0432 559427 .
[email protected],
DISCIPLINE MOTORIE E SPORTIVE 2
(6 CFU - 96 ore)
Coordinatore dott. Ivan Zadro
Settore scientifico disciplinare, discipline: M-EDF/02 Teoria, tecnica e didattica di base del calcio (3 CFU), M-EDF/01
Teoria, tecnica e didattica di base dell’atletica: corsa (1 CFU), Teoria, tecnica e didattica di base dell’atletica: salti (1 CFU),
Teoria, tecnica e didattica di base dell’atletica: lanci (1 CFU),
Docenti: dott. Ivan Zadro, dott.Alessandro Clocchiatti, dott. Ugo Cauz, dott. Renzo Pozzo, dott. Paolo Artico
TEORIA, TECNICA E DIDATTICA DI BASE DEL CALCIO
(doc. Paolo Artico, col. Alessandro Clocchiatti, )
Obiettivi formativi.
Il corso si propone di fornire agli studenti, anche attraverso l’analisi della letteratura scientifica internazionale, le conoscenze
di base relative all’apprendimento delle abilità (tecnica), alla relazione tra abilità (tecnica) e coordinazione motoria, alla
teoria e metodologia dell’allenamento e agli aspetti emotivi e motivazionali nel gioco del calcio.
Programma
Parte di preparazione atletica
1. Allenamento,Fattore prestativo,Il preparatore atletico
2. Metodologia e didattica nel gioco del calcio
3. Apprendimento motorio,le capacità coordinative
4. La resistenza nel calcio, I metabolismi energetici
5. Come preparare una seduta di allenamento di resistenza,l’intermittente forza,la resistenza anaerobica
6. La valutazione funzionale
7. La forza
8. La seduta di forza
9. La Forza vari tipi di resistenze,la Valutazione della Forza
10. Allenamento della velocità,la velocità nel calciatore
11. Pianificazione dell’allenamento,postura
12. Preparazione atletica in età giovanile
13. Esercitazioni pratiche sulle capacità coordinative in relazione alla specificità del gioco del calcio
14. Gli aspetti psicologici del giocatore(self efficacy,goal setting,sef talk,peak performance,flow)
Parte aspetti tecnico tattici
15. Tecnica calcistica
16. Dominio o controllo del pallone
17. Tecnica del calciare
18. Tecnica del ricevere il pallone
19. Gioco di testa
20.
21.
22.
23.
24.
25.
Guida della palla
Finta e dribbling
Passaggio
Contrasto
Giochi addestrativi
Esercitazioni pratiche in relazione agli obiettivi tattici del gioco del calcio(obiettivi di territorio,giochi di
linea,giochi di porta)
Bibliografia
SIMONE MAZZALI, La preparazione fisica del calciatore, Koala Libri editorie
FINO-FINI-A.CODOVNI, I tests nello sport, Edizioni Nuova Prhomos
PAOLO CAMBONE, Lo stretching nella preparazione fisica del calciatore, Società Stampa Sportiva Roma)
G.LEALI, La formazione del calciatore, SSSRoma
G.COMETTI, Forza e velocità, Edizioni Correre
FASCETTI,ARCELLI,SASSI, Calcio oggi,Calcio domani, Sperling Kupfer Editori
CARMELO BOSCO, La valutazione della forza con il test di Bosco,S.S.S.Roma
F.FERRETTI,E.ARCELLI, Calcio preparazione atletica
GILLES COMETTI,CALZETTI MARIUCCI, Calcio e potenziamento muscolare
GILLES COMETTI,CALZETTI MARIUCCI, Metodi di potenziamento muscolare aspetti pratici
ROBERTO SASSI,CALZETTI MARIUCCI, La preparazione atletica nel calcio
J.WEINECK,CALZETTI MARIUCCI, La preparazione fisica del calciatore
DAL MONTE,FAINA, Valutazione dell’atleta , Utet
E.CECCHINI, Pratica trasferibile e interpretazione dello spazio nei giochi sportivi collettivi,S.S.S.Roma
CBERNICCHI,N.COMUCCI, Manuale per l’istruzione calcistica dei giovani calciatori,Nardini Editore
U.BLASON, La preparazione fisica dei giovani calciatori,Juvenila
HORST WEIN,E.MARRAPESE, L’insegnamento programmato nel calcio
S.MAZZALI, La zona nel calcio,tecnica tattica e ruolo creativo,S.S.S.Roma
Recapiti dei docenti:
[email protected]
[email protected]
TEORIA, TECNICA E DIDATTICA DI BASE DELL'ATLETICA : SALTI
(doc. Ugo Cauz)
Programma
Concetti di base dei salti
Aspetti biomeccanici dei salti
Aspetti storici dei salti
La teoria dei salti:

salto in alto

salto in lungo

salto triplo

salto con l’asta
La preparazione fisica e la didattica dei salti
Esercitazioni pratiche in campo
Modalità d’esame
Valutazione in itinere sulla padronanza della tecnica dei fondamentali: esame teorico e pratico al termine delle lezioni.
Orario ricevimento studenti
Da concordare con il docente
E-mail :
[email protected]
TEORIA, TECNICA E DIDATTICA DI BASE DELL'ATLETICA : LANCI
(doc. Renzo Pozzo)
Obiettivi formativi
Il corso si propone di offrire agli studenti le basi per l’acquisizione delle competenze nell’osservazione della cosiddetta
tecnica motoria, nell’esecuzione pratica del gesto relativo, nella formulazione degli esercizi e della loro concatenazione
razionale e nella programmazione dell’allenamento tecnico-motorio specifico.
Programma
L’analisi del movimento

I compiti dell’osservazione

La forma ed il processo del movimento

Il concetto di errore “tecnico-motorio”

L’analisi scientifica

L’analisi da campo
L’allenamento tecnico-motorio

La struttura biomeccanica del movimento di gara

I vincoli esterni (ambientali) ed interni (organismo) nella coordinazione

Il concetto di modello tecnico guida

Esempi di lanciatori con tecnica simile al modello guida

Il cosiddetto profilo delle premesse prestative specifiche

Il concetto e la realizzazione del biofeedback

Schede di progressione nell’acquisizione motoria

Pianificazione e regolazione dell’allenamento “tecnico”
Le discipline del peso- disco- giavellotto e martello

Storia della specialità

Regolamento tecnico internazionale

Le premesse cinestesiche e muscolo scheletriche per l’apprendimento

Applicazione pratiche delle schede metodologiche di apprendimento

Valutazione degli errori esterni ed interni

Le esercitazioni parziali di settori muscolari propulsori

Variabilità di adattamento motorio a seconda del profilo neuromuscolare individuale

Elementi di programmazione dell’allenamento
Testi consigliati:
- Il manuale dell’istruttore di atletica leggera – Centro Studi & Ricerche F.I.D.A.L.
- V. ZATSIORSKY Biomechanics in sport. Ed.. 2000 .IOC-Blackwell Science
- . P. KOMI Strength and Power in Sport. Ed 1992. IOC-Blackwell Science
- Dispense e materiale bibliografico del docente in riferimento alla bibliografia internazionale
Modalità d’esame:
valutazione di itinere sulla padronanza motoria durante l’esercitazioni pratiche. Esame finale teorico e pratico.
Orario di ricevimento studenti:
da concordare con il docente
E-mail e rif.
[email protected]
cell: 348-8441291
TEORIA, TECNICA E DIDATTICA DI BASE DELL'ATLETICA : CORSA
(doc. Ivan Zadro)
Programma
LE GARE DI VELOCITÀ

le gare di velocità: caratteristiche e regolamento

Le basi fisiologiche ed il modello bioenergetico delle corse di velocità
Aspetti tecnici:

La partenza

La fase di accelerazione

La fase mantenimento della velocità

La fase di decremento della velocità

Il rapporto frequenza ampiezza
Allenamento e didattica

La forza nelle gare di velocità

Il modello ritmico

Pianificazione della preparazione nei vari periodi

Test di valutazione

Le staffette e la didattica di apprendimento

Le andature tecniche: dal giovane all’atleta evoluto

Tecnica e didattica della partenza, della fase di accelerazione e della fase di mantenimento della velocità

Le esercitazioni per l’incremento della rapidità e dell’ampiezza del passo

Aspetti emotivi nelle gare di velocità
GARE AD OSTACOLI

Le gare ad ostacoli: caratteristiche e regolamento

La tecnica;

La ritmica delle gare brevi;

La ritmica dei 400 hs;



Principali differenze tecniche tra le gare maschili e femminili;
Pianificazione della preparazione nei vari periodi;
Didattica di avviamento e nell’atleta evoluto
LE GARE DI FONDO E MEZZOFONDO

Le gare di fondo e mezzofondo: caratteristiche e regolamento

Il contributo dei metabolismi energetici

Pianificazione della preparazione nei vari periodi

Test di valutazione
Testi consigliati
- VITTORI C. E COLL. Le gare di velocità. Centro studi e ricerche FIDAL. Supplemento ad atleticastudi 1995;
- VITTORI C. E COLL. L’allenamento del giovane corridore dai 12 ai 19 anni.. Centro studi e ricerche FIDAL.
Supplemento ad atleticastudi 1997;
- VITTORI C. L'allenamento delle specialità di corsa veloce per gli atleti d'élite. Centro studi e ricerche FIDAL.
Supplemento ad atleticastudi 2003;
- DAL MONTE, FAINA. Valutazione dell’atleta. UTET atletica leggera: velocità: pp.337-34;
- Il manuale dell’allenatore di atletica leggera. Prima parte: generalità, corse e marcia. Centro studi e ricerche
FIDAL;
- CORONA, FALCETTA, FRINOLLI Le corse ad ostacoli. Atleticastudi, 1994; vol.2..
- MERO ET AL Biomechanics of sprint running.. Sports Medicine. 13 (6):376-392, 1992;
- HENNESSY AND KILTY Relationship of the stretch-shortening cycle to sprint performance in trained female
athletes.. Journal of Strength and Conditioning Research, 2001, 15(3), 326–33. 2001
- ZADRO, ROBAZZA Emozioni e prestazione in atletica leggera. 1/2000. ATLETICA STUDI
Modalità dell’esame:
Esame teorico
Orario di ricevimento degli studenti:
da concordare con il docente
E-mail:
[email protected]
II ANNO
BIOINGEGNERIA E BIOMECCANICA DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE
(5 CFU – 40 ore)
Coordinatore: non assegnato
Settore scientifico disciplinare, discipline: ING-IND/34 Biomeccanica (2 CFU); ING-INF/06 Nozioni di bioingegneria
elettronica ed informatica applicata alle Scienze Motorie (2 CFU).
Docenti:
NOZIONI DI BIOINGEGNERIA ELETTRONICA ED INFORMATICA APPLICATA ALLE SM
(doc. non assegnato)
Obiettivi formativi
Acquisizione ed analisi di segnali per le scienze motorie.
In particolare:
a) fornire le conoscenze di base sull’acquisizione ed analisi spettrale di segnali e sul concetto di filtraggio;
b) fornire le conoscenze dei principali metodi e strumenti di misura;
c) applicare le conoscenze alla caratterizzazione dinamica di sistemi;
d) esaminare una serie di casi studio relativi a problemi di interesse delle scienze motorie: Segnali biologici elettrocardiogramma, elettromiogramma, blinking oculare. Valutazione della stabilità umana con una piattaforma
stabilometrica, anche sotto l’effetto di perturbazioni. Indagine optocinetica.
Le competenze acquisite consentono di:
a) progettare una campagna di acquisizione e successiva elaborazione dei dati finalizzata alla caratterizzazione del sistema
oggetto di misura e alla definizione del modello concettuale (dalle misure all’identificazione della funzione di trasferimento modello);
b) determinare, per una classe di problemi di interesse delle scienze motorie, il metodo di misura e/o di analisi del segnale più
adatto alla soluzione, e progettare la relativa acquisizione ed elaborazione dati.
Programma di insegnamento
Analisi del segnale. Quantificazione dei movimenti. Dal movimento al segnale. Segnali continui. Serie temporali. Analisi
spettrale. Cenni di statistica. Filtri. La teoria del filtraggio. Distinzione fra amplificatori e sensori ideali e reali. Il sensore per
l’acquisizione dati come inevitabile filtro. Strumenti di misura. Panoramica sui principali strumenti di misura. In particolare,
misura del movimento: estensimetri, velocimetri ed accelerometri. La piattaforma stabilometrica. Caratterizzazione,
calibrazione e taratura di sensori. Pianificazione di una campagna di acquisizione dati. Scelta del sensore e del sistema di
acquisizione, teorema del campionamento. Rapporto fra segnali continui e discreti. Il problema dell’alias. Trasmissione del
dato. Telemetria. Ambienti interattivi di analisi open source. Scilab, R, e relative librerie liberamente disponibili. Grafici ed
analisi dei segnali acquisiti. Metodi di misura e applicazioni bioingegneristiche. Sensori, acquisizione, analisi e modellazione
dei dati. Esempi applicativi.
Segnali biologici: elettrocardiogramma, elettromiogramma. Il blinking oculare. Valutazione della stabilità umana, anche sotto
l’effetto di perturbazioni. Indagine optocinetica. Aspetti pratici e applicativi nell’analisi e interpretazione delle misure per
scopi bioingegneristici.
E-mail
FARMACOLOGIA E STATISTICA
(10 CFU - 80 ore)
Coordinatore prof. Massimo Baraldo
Settore scientifico disciplinare, discipline: BIO/14 Nozioni di farmacologia applicata alle SM (2 CFU), SECS-S/01 Nozioni
di statistica applicata alle SM (2 CFU-S/01)
Docenti: prof. Massimo Baraldo, dott.ssa Miriam Isola
NOZIONI DI FARMACOLOGIA APPLICATA ALLE SM
(doc. Massimo Baraldo)
Obiettivi formativi
Questo corso ha l’obiettivo di fornire conoscenze di base riguardanti gli aspetti farmacologici e tossicologici dei farmaci.
Un’attenzione particolare sarà riservata ai farmaci utilizzati nella pratica sportiva a fini terapeutici e a quelli vietati e
sottoposti a restrizione d’uso.
Programma
PARTE GENERALE
Elementi di Farmacodinamica
Recettori di membrana e intracellulari, canali ionici e pompe. Modelli di studio e curve dose-risposta: agonismo,
antagonismo, DL50, indice terapeutico, margine terapeutico. Effetti principali, effetti collaterali. Reazioni avverse.
Tolleranza e Dipendenza.
Elementi di Farmacocinetica descrittiva
Vie di somministrazione, assorbimento e distribuzione dei farmaci, legame farmacoproteico.
Biotrasformazione ed escrezione dei farmaci; le interazioni farmacocinetiche.
Cenni di Farmacocinetica quantitativa
Cenni sui: modelli compartimentali, cinetica di ordine 1 e di ordine 0, principali parametri cinetici (Cmax, Tmax, area sotto
la curva, volume di distribuzione, clearance totale, emivita).
La Farmacocinetica durante l’esercizio fisico
Assorbimento, distribuzione, metabolismo ed eliminazione durante l’esercizio fisico.
Farmaci e abitudini di vita
Alimentazione, alcool, fumo e droghe d’abuso in ambito sportivo.
Cenni di Farmacologia Clinica
Fattori che condizionano gli effetti dei farmaci: polimorfismo genetico, età pediatrica e geriatrica, sesso, gravidanza e
allattamento, malattie epatiche e renali.
PARTE SPECIALE
Cenni di farmacologia di alcune classi di farmaci.
Farmaci del sistema nervoso centrale.
Psicofarmacologia.
Analgesici.
Miorilassanti.
Farmacologia endocrinologica.
Farmaci dell’apparato gastroenterico.
Farmaci dell’apparato respiratorio.
Vitamine e integratori alimentari.
Droghe d’abuso.
Piante medicinali.
Tossicologia Clinica.
Farmaci e Doping.
Cenni di legislazione
Cenni di farmacologia e tossicologia delle sostanze dopanti.
Sostanze dopanti: farmaci stimolanti, beta2 agonisti, narcotici, agenti anabolizzanti, diuretici, agenti schermanti, ormoni
peptidici e glicoproteidi.
Sostanze soggette a limitazioni d’uso: alcool, marijuana, anestetici locali, corticosteroidi,beta bloccanti. Emotrasfusione. Test
antidoping.
Testi consigliati
- M. FURLANUT, Farmacologia Generale e Clinica. Per le Lauree Triennali, Piccin, 2004.
- Materiale didattico consegnato durante lo svolgimento del corso.
Modalità d’esame
Esame scritto mediante test a scelta multipla.
Orario ricevimento studenti
Da concordare con il docente.
E- mail
[email protected],
NOZIONI DI STATISTICA APPLICATA ALLE SM
(doc Isola Miriam)
Programma
Variabilità, variabilità casuale, statistica.
Variabili e dati. Variabili continue, discrete, ordinali. Campione e universo. Parametri e stime. Serie statistiche e loro
rappresentazioni tabulari e grafiche. Seriazioni statistiche e loro rappresentazioni tabulari e grafiche.
Indici di tendenza centrale (media e mediana) e indici di dispersione (range, devianza, varianza, deviazione standard,
coefficiente di variazione). Percentili di una distribuzione. Distribuzione campionaria congiunta di due variabili: codevianza,
covarianza e coefficiente di correlazione.
Misure analitiche, errore totale, attendibilità. Errori sistematici e accuratezza. Errori casuali e precisione. Stime di precisione e
accuratezza. Quesiti anormali, probabilità e inferenza statistica. Frequenza relativa, esiti possibili, eventi. Probabilità di un
evento. Unione di eventi, eventi incompatibili. Eventi condizionati, intersezione di eventi, eventi indipendenti. Sensibilità e
specificità di un test diagnostico. Valore predittivo di un test diagnostico (teorema di Bayes).
Definizione di variabile casuale. Variabili casuali discrete e variabili casuali continue, valori attesi di una variabile casuale.
Variabile casuale Binomiale e suoi valori attesi. La distribuzione Gaussiana e i suoi valori attesi. Distribuzione Gaussiana
standard.
Campionamento. Distribuzione di una proporzione campionaria: errore di una proporzione campionaria. Distribuzione della
media campionaria: errore standard di una media campionaria e intervallo di probabilità. Teorema del limite centrale.
Distribuzione delle varianze campionarie (Chi-quadrato). Distribuzione t di Student.
Inferenza statistica. Intervallo di confidenza della media. Dimensione del campione per l’intervallo di confidenza.
Il concetto di test di ipotesi: formulazione dell’ipotesi, criterio di decisione e rischi di errore di 1° e di 2° tipo; dimensione del
campione.
Inferenza su medie (1). Confronto tra due medie: test di ipotesi, intervallo di confidenza, dimensione del campione.
Statistiche-test che includono la stima dell’errore standard. Statistiche t per il confronto tra le medie di due campioni
indipendenti: test di ipotesi e intervallo di confidenza. Differenza tra le medie nel caso di dati appaiati.
Cenni sui principali disegni di esperimento.
Inferenza sulle proporzioni (1). Intervallo di confidenza e test di ipotesi per una proporzione. Intervallo di confidenza e test di
ipotesi per la differenza tra due proporzioni. Calcolo della dimensione del campione per la stima di una proporzione o della
differenza tra due proporzioni.
Tabelle di contingenza. Test per l’indipendenza tra variabili di riga e di colonna in tabelle di contingenza: statistiche chi
quadrato. Test per la bontà di adattamento di una distribuzione osservata ad una distribuzione attesa sotto una particolare
ipotesi: statistiche chi quadrato.
Regressione lineare. Modello di regressione lineare semplice e multipla. Stima dei parametri.
Testi consigliati
- E. BALLATORi, Statistica e metodologia della ricerca, Galileo.
- G. LANDENNA, Fondamenti di statistica descrittiva, Il Mulino.
- C. ROSSI, G. SERIO, La metodologia Statistica nelle applicazioni biomediche, Springer-Verlag, Berlin (testo di
consultazione).
Modalità d’esame
Prova scritta con esercizi, domande a risposta multipla e a risposta sintetica. Prova orale se lo studente desidera migliorare il
voto della prova scritta.
Orario ricevimento studenti
Da concordare con il docente.
E- mail
[email protected]
NEUROFISOLOGIA E NEUROANATOMIA
(10 CFU - 80 ore)
Coordinatore prof. Franco Mallardi
Settore scientifico disciplinare, discipline: BIO/09 Neurofisiologia (4 CFU), BIO/16 Neuroanatomia (4 CFU)
Docenti: dott.ssa Vuokko Antonini, prof. Franco Mallardi
NEUROFISIOLOGIA
(doc. Vuokko Antonini)
Obiettivi formativi
Lo studente deve acquisire le conoscenze fondamentali sulle caratteristiche dei neuroni e sull’organizzazione morfofunzionale del sistema nervoso, in particolare per quanto concerne il controllo motorio.
Programma
Sistema nervoso periferico ed autonomo
Costituzione dei plessi cervicale, brachiale, lombosacrale e dei principali rami nervosi. Nervi cranici. Sinapsi
neuromuscolare.
Organizzazione anatomo-funzionale del sistema nervoso vegetativo: branche parasimpatica ed ortosimpatica.
Sistema nervoso centrale
Sinapsi chimiche eccitatorie ed inibitorie.
Organizzazione generale del sistema nervoso centrale: caratteristiche anatomiche e topografiche.
Sistema somestesico: recettori periferici e meccanismi centrali della sensibilità tattile, termica, propriocettiva e dolorifica.
Meccanismi spinali e discendenti di controllo della trasmissione dell’informazione nocicettiva.
Sistema visivo: Principi di ottica fisiologica. Recettori retinici e cenni sull’organizzazione anatomo-funzionale delle vie
visive.
Sistema acustico: Caratteristiche dei suoni. Organizzazione anatomo-funzionale dell’orecchio esterno, medio ed interno.
Cenni sulle vie acustiche centrali.
Sistema vestibolare: recettori e meccanismi centrali.
Organizzazione anatomo-funzionale dei sistemi motori: generalità. Riflessi spinali. Meccanismi di controllo posturale.
Concetto di programma motorio. Corteccia motoria primaria e premotoria: localizzazione e caratteristiche
dell’organizzazione morfo-funzionale. Ruolo del cervelletto e dei gangli della base nel controllo motorio.
Concetto di aree corticali associative e di dominanza emisferica. Substrati neurali della memoria a breve e lungo termine.
Sistema limbico ed emozioni.
Sistema reticolare ascendente. Concetto di coscienza, vigilanza ed attenzione. Ciclo sonno-veglia.
Testi consigliati
P.E. DI PRAMPERO, A. VEICSTEINAS, Fisiologia dell’Uomo, Edi-Ermes, Milano, 2002.
W. KAHLE, H. LEONHARDT, W. PLATZER, Anatomia Umana - Atlante Tascabile, vol. 3: Sistema nervoso ed organi di senso,
Ambrosiana, Milano, ed. italiana.
F. BALDISSERA (ED.), Fisiologia e biofisica medica, seconda edizione, Poletto, Milano, 2000.
E-mail
[email protected],
NEUROANATOMIA
(doc. Franco Mallardi)
Obiettivi formativi
Obiettivi
Lo studente deve acquisire una conoscen(doc. Massimo Baraldo)
za morfofunzionale del midollo spinale, del tronco encefalico e del cervello, ai fini di comprendere la fisiologia dell’apparato
locomotore. Deve altresì comprendere la costituzione del sistema nervoso periferico compresi i plessi nervosi (cervicale
brachiale e lombosacrale), nonché l’origine dei nervi deputati al controllo dei muscoli.
Elementi conoscitivi
Nozioni di istologia del tessuto nervoso e muscolare.
Programma
Sistema nervoso: aspetti generali, organizzazione.
Meningi e vascolarizzazione del sistema nervoso centrale:.
Midollo spinale: Principali fasci ascendenti e discendenti. Recettori nervosi, Fusi neuromuscolari e riflessi spinali.
Cervelletto: morfologia ed organizzazione funzionale: archicerebellum, paleocerebellum e neocerebellum e controllo
motorio.
Nuclei della Base e controllo dei movimenti. Anatomia funzionale dell'Apparato apparato uditivo, apparato visivo.
Cervello emotivo e neuromediatori.
Telencefalo: morfologia e funzioni della corteccia cerebrale:. aree corticali sensitive e motorie e relative vie. Specializzazioni
emisferiche e funzioni superiori.
Sistema nervoso periferico: caratteri generali dei Nervi Cranici, Nervi spinali, sistematica dei plessi e principali nervi
terminali.
Sistema nervoso autonomo Ortosimpatico e Parasimpatico: organizzazione e funzioni.
Testi consigliati
NOBAK, Strominger, Demarest, Sistema Nervoso, Masson.
KALHE, LEONHARDT, PLATZER, Atlante di Anatomia Umana, Ambrosiana.
E-mail
[email protected]
DISCIPLINE MOTORIE E SPORTIVE 3°
(7 CFU – 112+112 ore)
Coordinatore dott. Claudio Bardini
Settore scientifico disciplinare, discipline: M-EDF/02 Teoria, tecnica e didattica di base del nuoto (4 CFU), M-EDF/02
Teoria, tecnica e didattica di base della Pallacanestro (3 CFU).
Docenti: dott. Bardini Claudio, dott. Riccardo Avon, dott. Fantin Fabio, dott. Achille Milani
TEORIA, TECNICA E DIDATTICA DI BASE DEL NUOTO
(doc. Riccardo Avon, coll. did. Fantin Fabio)
Programma
Attività pratica:
Test per la valutazione iniziale delle abilità natatorie possedute dagli studenti.
L’attivazione e la preparazione pre-natatoria a secco.
Strutturazione pratica dell‟ambientamento in acqua, proposte di esercitazione.
Respirazione e rilassamento in acqua.
Respirazione e movimento in acqua.
La progressione didattica che consente di raggiungere lo scivolamento su decubito prono e supino; assistenze
dirette e indirette.
La propulsione in acqua.
Didattica delle nuotate a dorso e crawl attraverso proposte globali e analitiche.
Scomposizione delle nuotate codificate dorso e crawl per ottenere una miglior percezione corporea. Attivazione del
processo di analisi e adattamento nelle situazioni di disequilibrio.
Analisi e correzione del gesto proprio e degli altri.
La partenza e la virata a dorso e crawl.
Didattica delle nuotate a rana e farfalla attraverso proposte globali e analitiche.
Scomposizione delle nuotate codificate rana e farfalla per ottenere una miglior percezione corporea. Attivazione
del processo di analisi e adattamento nelle situazioni di disequilibrio.
Analisi e correzione del gesto proprio e degli altri.
La partenza e la virata a rana e farfalla.
Nuotate per salvamento.
Test per la valutazione finale delle abilità natatorie acquisite dagli studenti.
Attività teorica:
Norme di condotta igienica nei locali della piscina.
Prevenzione e primo soccorso in vasca.
Alimentazione e ambiente acquatico.
Analisi dei principi meccanici del galleggiamento, dello spostamento e dell‟avanzamento di un corpo immerso
nell’acqua.
Apprendimento e processi motivanti.
Analisi delle nuotate codificate, progressioni didattiche e regolamenti gara.
Strutturazione delle lezioni di nuoto.
La comunicazione.
L’aspetto ludico.
Struttura organizzativa della Federazione Italiana Nuoto.
Organizzazione societaria e struttura delle scuole nuoto.
Norme organizzative e regolamenti del nuoto agonistico.
Il nuoto nella riabilitazione.
Le attività collaterali al nuoto
Cenni di nuoto per salvamento.
Testi consigliati
FIN (Settore Istruzione Tecnica). Manuale per allievi istruttori (cultura dell'acqua). Editore Multimedia Sport Service.
FIN (Settore Istruzione Tecnica). Manuale per istruttori di base (cultura dell'acqua). Editore Multimedia Sport Service.
P. DORIA. Nuoto per immagini, capitoli di didattica. Editore: Società Stampa Sportiva
G. BOVI, F. BOVI. Un tuffo nella pluralità. Editore: Società Stampa Sportiva
M. ANDOLFI, M. PARIGIANI. Scuola nuoto, esperienze dal bordo vasca. Editore: Zanichelli
J. COUNSILMAN, B. COUNSILMAN. La nuova scienza del nuoto. Editore: Zanichelli
G. BAZZOTTO. Il nuoto uno sport divertente. Editore: Mediterranee.
La tecnica del nuoto. Editore: Società editrice acquarius.
Happy aquatics. Editore: European Aquatic Association.
Modalità d’esame:
Qualora vengano rispettate le norme di frequenza dettate dal regolamento di facoltà, l’esame si strutturerà in due parti, una
pratica in itinere, attraverso l’osservazione costante e la constatazione pratica del livello natatorio raggiunto e una teorica,
attraverso la verifica delle conoscenze tecniche, didattiche e comportamentali legate al nuoto.
Orario ricevimento studenti
Dopo lezione o previo appuntamento
E-mail
[email protected],
[email protected],
TEORIA, TECNICA E DIDATTICA DI BASE DELLA PALLACANESTRO
(doc. Claudio Bardini, coll.did. Achille Milani)
Obiettivi formativi
Lo scopo del corso (teorico-pratico) è quello di sviluppare negli studenti una conoscenza globale e generale del gioco
della “pallacanestro” e di analizzare gli aspetti caratteristici della disciplina sportiva, unitamente alle metodologie di
allenamento a livello giovanile.
Programma
Il gioco ed il gioco-sport, quale momento educativo didattico.
Metodologia e didattica per l’avviamento ai grandi giochi sportivi.
Storia del basket.
Che cos’è la pallacanestro.
Il regolamento tecnico della Federazione Italiana Pallacanestro.
Il minibasket.
La catalogazione delle argomentazioni tecniche.
La pianificazione del lavoro fisico, tecnico e tattico.
Lo stretching nel basket.
Il condizionamento fisico-atletico con la palla.
Il ball handling.
I fondamentali individuali d’attacco senza palla:
- la corsa cestistica,
- i cambi direzione, velocità e senso,
- gli arresti ad un tempo e a due tempi,
- il piede perno e i giri frontali e dorsali.
I fondamentali individuali d’attacco con la palla:
- la posizione fondamentale,
- il palleggio,
- le partenze,
- i cambi di mano,
- gli arresti,
- il passaggio diretto ed indiretto,
- la tecnica del passaggio da fermo ed in corsa,
- il bersaglio,
- tipologie di passaggio,
- situazioni di passaggio ostacolato,
- il tiro diretto e a 45°,
- la tecnica, gli angoli di 90°,
- la parabola,
- il terzo tempo,
- il tiro in elevazione,
- il tiro in sospensione,
- il tiro libero,
- i tiri speciali.
Lo smarcamento a “V” e ad “U”.
Il contropiede primario (2c1, 3c2) e secondario, la difesa dal contropiede (difesa a “L” e l’uso della voce).
Fondamentali individuali difensivi contro avversari con la palla:
- posizione, distanza, zona del campo, tecnica di scivolamento, tecnica di arretramento, uso delle mani,
- il tagliafuori, il rimbalzo difensivo.
Fondamentali individuali difensivi contro avversari senza palla:
- posizione difensiva vicino alla palla e lontano dalla palla, aggressività ed anticipo, difesa sui tagli.
Situazioni di 1c1:
- posizione di triplice minaccia in attacco, l’uso delle finte, la mentalità in attacco e in difesa.
Situazioni di dai e vai (attacco e difesa).
Collaborazioni a due e a tre in attacco ed in difesa (dai e vai, dai e cambia, dai e segui).
Principi di attacco alla difesa a uomo e alla difesa a zona.
Principi di difesa di squadra ad uomo e a zona.
Il piano di allenamento e l’organizzazione dell’allenamento.
La programmazione della stagione sportiva.
La figura dell’istruttore delle categorie giovanili.
Visione di una partita di pallacanestro.
Testi consigliati
- Dispense e materiale bibliografico del docente.
-C. BARDINI Federazione Italiana Pallacanestro - Programma Tecnico Corso Allenatori 1° - 2° anno - 1995 Tip. Empograph
Villa Adriana Roma.
-M. MONDONI, Minibasket io sto con i bambini, Libreria dello Sport.
-M. CREMONINI, Il minibasket emozione, scoperta e gioco: guida tecnico-didattica, Federazione Italiana Pallacanestro.
- M. MONDONI M. Basket e biomeccanica, Libreria dello Sport.
- R. PERINI, Giocare il basket, Federazione Italiana Pallacanestro.
- T. BICCARDI, P. MANGO, Formare Formatori, Federazione Italiana Pallacanestro.
- D. PETERSON, Basket essenziale, Zanichelli.
- M. BLASONE, Manuale per il tecnico regionale del basket, FIP.
- A. TAURISANO, Basket intelligente, FIP.
- M. MONDONI, G. SALVIATI, La pallacanestro, Centro Sportivo Italiano.
- M. GHERARDINI, Basketball Clinic Notes, Tipografia Moderna – Forlì.
-D. PETERSON, Tutti a canestro ( i fondamentali - gli esercizi), Il Basket Bologna- Claterna Editrice, Maggio 1976
- D. SMITH, Il basket di Dean Smith, Zanichelli.
- J. WOODEN, Il basket di John R. Wooden, Zanichelli.
Inoltre il docente si riserva di segnalare e/o fornire ulteriore materiale didattico (articoli tratti da riviste specializzate,
presentazioni in powerpoint, dispense, ecc.) che si rendesse disponibile durante lo svolgimento del corso
Orario ricevimento studenti
Al termine di ogni lezione oppure da concordare con il docente.
E-mail
[email protected]
[email protected]
BASI PSICOLOGICHE E PEDAGOGICHE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE I
(10 CFU - 80 ore)
Coordinatore: dott. Zoletto Davide
Settore scientifico disciplinare: M-PED/01 Nozioni di pedagogia generale e sociale applicate alle Scienze Motorie (5 CFU),
M-PSI/02 Nozioni di Psicobiologia e psicologia fisiologica applicate alle Scienze Motorie (5 CFU).
Docenti: dott.ssa Lorena Giovannini, dott. Davide Zoletto.
NOZIONI DI PSICOBIOLOGIA E PSICOLOGIA FISIOLOGICA APPLICATE ALLE SCIENZE MOTORIE
(doc. Lorena Giovannini)
Obiettivi formativi
Il corso mira a fornire allo studente i fondamenti della moderna psicologia sperimentale con particolare attenzione
all’architettura della mente e alle basi neurali del funzionamento cognitivo e del comportamento umano. Inoltre, lo studente
potrà acquisire alcune nozioni di base sulla storia della psicologia, sull’oggetto di studio specifico della disciplina, con
particolare riferimento alle neuroscienze cognitive, e sui metodi di registrazione e misurazione psicometrici.
Programma
1. Cos’è la psicologia? Di cosa si occupa?
2. Fondamenti di storia della psicologia: dalla filosofia alla attuale psicologia scientifica attraverso i grandi
orientamenti teorici del Novecento
3. Metodi di indagine
4. Percezione e azione
5. Rappresentazione del corpo
6. Attenzione
7. Apprendimento e memoria
8. Pensiero e decisione
9. Emozioni e motivazione
10. Linguaggio
11. Comunicazione
12. Intelligenza
13. Cognizione sociale
Modalità di svolgimento
Lezioni frontali con l’ausilio di slide
Modalità d’esame
Esame scritto con domande a risposta aperta e/o a risposta multipla unificato per il corso integrato Basi psicologiche e
pedagogiche delle attività motorie e sportive I
Testi di riferimento
Saranno comunicati a breve
Orario di ricevimento
Dopo lezione o su appuntamento concordato via email
Email:
[email protected],
NOZIONI DI PEDAGOGIA GENERALE E SOCIALE APPLICATE ALLE SM
(doc. Davide Zoletto)
Obiettivi didattici
Il corso intende fornire le basi per un approccio alla pedagogia generale e sociale indagandone il lessico, l'oggetto, i contesti e
le pratiche, ed evidenziandone le implicazioni relative alle scienze motorie. La prima parte del corso è finalizzata ad
approfondire i principali contesti dell'educazione nelle società contemporanee: la famiglia, la scuola e il territorio. le nuove
tecnologie, i contesti non formali e la peer-education. La seconda parte del corso si focalizza sugli aspetti pedagogici ed
educativi del gioco e dello sport, approfondendo soprattutto il ruolo che le attività ludiche e sportive possono svolgere nei
processi di integrazione sociale e scolastica, nell'ambito dell'educazione interculturale e antirazzista, nei percorsi e progetti di
educazione alla cittadinanza.
Programma
1. Lessico della pedagogia e delle scienze dell'educazione
2. Istruzione, socializzazione e persona.
3. Famiglia, educazione, coeducazione
4. La scuola, le politiche dell'istruzione e il sistema formativo policentrico
5. Educazione, media e nuove tecnologie
6. L'educazione tra pari e i contesti educativi non-formali.
7. Gioco, sport e educazione
8. Lo sport fra integrazione e interazione
9. Sport, educazione interculturale e antirazzista
10. Sport e educazione alla cittadinanza
Modalità d'esame:
esame scritto con domande a risposta aperta e/o a risposta multipla unificato per il corso integrato Basi psicologiche e
pedagogiche delle attività motorie e sportive I
Testi consigliati
CHIOSSO G. (a cura di), Luoghi e pratiche dell'educazione. Milano: Mondadori Università, 2009.
ZOLETTO D., Il gioco duro dell'integrazione. L'intercultura sui campi da gioco. Milano: Raffaello Cortina. 2010.
La lettura dei testi deve essere integrata i materiali distribuiti durante il corso (scaricabili da Sindy).
E-mail:
[email protected]
SCIENZE BIOMEDICHE APPLICATE ALLE ATTIVITÀ MOTORI E SPORTIVE I
(12 CFU - 96 ore)
Coordinatore: dott.ssa Sabina Cauci
Settore scientifico disciplinare: MED/04 Nozioni di patologia generale applicata alle SM (5 CFU), MED/09 Nozioni di
medicina interna applicata alle SM (5 CFU), BIO/13 Biochimica clinica delle attività motorie e sportive (2 CFU).
Docenti: dott. Alberto Degrassi, dott. Pierluigi Toniutto, dott.ssa Sabina Cauci.
NOZIONI DI PATOLOGIA GENERALE APPLICATA ALLE SCIENZE MOTORIE
(doc. Alberto Degrassi)
Salute: omeostasi dell’organismo.
Eziologia: agenti lesivi che provocano la lesione, il danno a carico dell’organismo fattori endogeni: alterazioni genetiche
(malattie eredo-familiari) fattori esogeni: biologici (malattie infettive , etc.) fisici (ustioni, radiazioni ionizzanti, etc) chimici
(tossici, veleni, acidi e basi forti, etc) alimentazione carenze (totali o parziali) eccessi (totali e parziali)
Malattia: alterazione dell’omeostasi.
Patogenesi: vi concorrono:
Meccanismi molecolari, cellulari, tissutali, d’organo e d’organismo determinati dall’/dagli agente/i lesivo/i che alterano i
normali processi fisiologici e l’omeostasi dell’organismo;
Meccanismi di risposta dell’organismo al danno;
Processi degenerativi;
Risposta immunitaria;
Infiammazione (acuta e cronica);
Aterosclerosi;
Trasformazione neoplastica (tumori benigni e maligni).
Guarigione: risoluzione, rigenerazione, riparazione.
Guida Pratica per la preparazione: punti fondamentali da considerare
La patologia generale;
Concetto biologico generale di Salute e Malattia. Metodo di studio: epidemiologico e/o sperimentale;
Organismo e ambiente: fattori e malattia:
Eziologia: agenti causali, fattori predisponenti, fattori di rischio.
Patogenesi: meccanismi molecolari, cellulari, d’organo e d’organismo, fattori endogeni ed esogeni
La patologia congenita ereditaria e non; teratogenesi e mutagenesi; eziopatogenesi della patologia congenita.
E-mail
[email protected]
NOZIONI DI MEDICINA INTERNA APPLICATA ALLE SCIENZE MOTORIE
(doc. Pierluigi Toniutto)
Programma
Programma del Corso di Medicina Interna sulla base degli obbiettivi da conseguire
Lo scopo del Corso di Medicina Interna è quello di fornire allo studente nozioni di medicina interna applicate all’attività
fisica. Dopo un’introduzione sulle attuali normative in ambito medico-sportivo che regolamentno la prescrzione delle attività
motorie, si illustreranno le principali patologie che possono determinare la non idoneità agonistica, ovvero quelle che pur non
essendo ostative alla pratica sportiva, richiedono comunque avere nozioni per programmare un’adeguata preparazione
atletica specifica. Un capitolo sarà dedicato alla fatica, alla sindrome da overtraining e a patologie che possono colpire
l’atleta, quali l’anemia, l’anoressia, le problematiche mediche che possono avvicinare al doping e quali implicazioni sanitarie
derivano dall’uso di sostanze dopanti. Saranno inoltre fornite nozioni sulle principali patologie presenti nella popolazione
generale che si avvicina all’attività motoria con finalità di fitness. Si approfondiranno gli effetti benefici dell’attività motoria
sia in senso di prevenzione primaria, quanto per quella secondaria; sono sempre maggiori infatti le evidenze che l’attività
fisica possa essere intesa come terapia aggiuntiva utile a migliorare la qualità della vita e la morbilità e la mortalità delle
patologie croniche. Infine saranno fornite nozioni di pronto soccorso necessarie per affrontare le principali situazioni di
emergenza ed urgenza mediche. Il materiale didattico è quello delle fonti di testo indicate in bibliografia. Verrà inoltre
fornito ulteriore materiale didattico durante il corso.
Contenuti:
Cenni sulla legislazione vigente che regolamenta le attività motorie agonistiche e non agonistiche. Apparato
Cardiovascolare: Aggiustamenti cardiocircolatori in corso di esercizio; impegno cardiovascolare nelle varie attività sportive;
adattamenti cardiocircolatori all’allenamento; la sincope; la morte improvvisa nello sport; sport e cardiopatie congenite;
cardiopatia ischemica; scompenso cardiaco; ipertensione; malattie cerebrovascolari; malattie vascolari periferiche: attività
motoria ed arteriopatia periferiche; Apparato respiratorio: la funzione respiratorio in corso di esercizio; adattamenti
dell’apparato respiratorio all’allenamento; l’asma bronchiale, asma da sforzo; patologie respiratorie croniche (cenni);
pneumotorace spontaneo. Sport e malattie metaboliche: controllo glicemico in coso di esercizio; diabete mellito di tipo 1 e
sport, diabete mellito di tipo 2 e sport; sindrome metabolica ed attività fisica; obesità; anoressia. Sistema emopoeitico:
l’anemia nell’atleta; modificazioni del sistema immunitario durante esercizio fisico. Apparato digerente: disturbi
gastroenterici in corso di attività sportiva. La fatica e la sindrome da overtraining: meccanismi della fatica, le cause della
sindrome da overtraining. Implicazioni mediche della pratica del doping. Emergenze ed urgenze mediche: termoregolazione
e patologie da calore e da perfrigerazione; shock anafilattico; nozioni pronto soccorso sulle principali situazioni di
emergenza-urgenza medica; nozioni di rianimazione cardiopolmonare.
Testi consigliati
ZEPPILLI P. ET AL: “Manuale di Medicina dello Sport”, 2^ edizione, Casa Editrice Scientifica Internazionale
E-mail
[email protected],
BIOCHIMICA CLINICA DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE
(doc. Sabina Cauci)
Programma di insegnamento
Ruolo, limiti e finalità della Biochimica Clinica dello Sport. Prelievo, trattamento e conservazione dei campioni biologici.
Errori preanalitici. Valutazione critica dell’attendibilità delle metodiche di laboratorio: precisione, accuratezza, linearità,
sensibilità, limite di rilevabilità, specificità. Criteri diagnostici ed interpretazione dei risultati: gli intervalli di riferimento;
sensibilità e specificità diagnostiche; valore predittivo dei test di laboratorio. Criteri per la stima dei traguardi analitici basati
sulla variabilità biologica.
Gli esami fondamentali in ematologia. Ematocrito e conteggio reticolocitario. Definizione di MCV, MCH, MCHC. Parametri
di valutazione del metabolismo del ferro, sideremia, transferrina, pecentuale di saturazione della transferrina, ferritina,
recettore solubile della transferrina. Deficit di ferro negli atleti e nelle atlete. Anemia da sport. Parametri emocitometrici di
stimolazione eritropoietica. Eritropoietina (EPO). Modello ON e OFF per la valutazione dell’uso di r-HuEPO.
Monitoraggio dell’equilibrio elettrolitico. Bilancio dell’acqua. Bilancio del sodio. Ruolo dell’aldosterone. Iper- e iponatremia. Bilancio del potassio. Iper- e ipo-calemia. Composizione del sudore. Effetto dell’esercizio fisico sul bilancio idroelettrolitico.
Monitoraggio dell’equilibrio acido-base. Disordini acido-base metabolici e respiratori in relazione all’esercizio fisico.
Acidosi lattica. Alcalosi da alte quote. Meccanismi di compensazione.
Monitoraggio doping.
Testi consigliati
- G. FEDERICI, P. CIPRIANI, C. CORTESE, A. FUSCO, P. IALONGO, C. MILANI, Medicina di Laboratorio, seconda edizione,
McGraw-Hill.
E-mail
[email protected],
DISCIPLINE MOTORIE E SPORTIVE 4°
(6 CFU – 96+48 ore)
Coordinatore dott. Renzo Pozzo
Settore scientifico disciplinare, discipline:, M-EDF/02 Teoria, tecnica e didattica di base della Pallavolo (3 CFU), M-EDF/02
Fondamenti di fitness e wellness (3 CFU).
Docenti: dott. Renzo Pozzo, dott.ssa Maria Maddalena Savonitto, dott.ssa Barbara Lesa.
TEORIA, TECNICA E DIDATTICA DI BASE DELLA PALLAVOLO
(doc. Maria Maddalena Savonitto, coll.did. Stefano Castegnaro)
Programma
Caratteristiche della Pallavolo.
Esercizi propedeutici alla Pallavolo:

esercizi a corpo libero e con piccoli attrezzi;

andature e spostamenti;

attività di salto, lancio, intercettazione;

giochi.
Il palleggio:

analisi della tecnica delle diverse forme;

progressioni didattiche;

il ruolo del/la palleggiatore/trice;

gioco 1:1, 2:2, 3:3.
La battuta dal basso:

analisi della tecnica delle diverse forme;

progressione didattica.
Il bagher di ricostruzione:

analisi della tecnica;

progressioni didattiche;

gioco 3:3.
La battuta dall’alto:

analisi della tecnica delle diverse forme;

progressioni didattiche.
L’attacco:

analisi della tecnica delle diverse forme e delle diverse fasi:
a) la rincorsa;
b) lo stacco;
c) il salto e la fase di volo;
d) il colpo;
e) la ricaduta;

progressioni didattiche;

gioco 3:3, 4:4.
Il muro:

analisi della tecnica delle diverse forme;

muro individuale e a coppie;

progressioni didattiche;

gioco 3:3, 4:4.
La difesa:

analisi della tecnica delle diverse forme;

progressioni didattiche.
La ricezione:

analisi della tecnica delle diverse forme;

progressioni didattiche.
Il ruolo del/lla libero/a:

analisi del ruolo.
Il gioco 6:6.

Analisi e progressioni didattiche degli schemi di gioco:

Schemi di gioco: ricezione a cinque, palleggiatore in posto 3;

Schemi di gioco: difesa 3-1-2 o CM AV , muro a uno, palleggiatore in posto 3;

Schemi di gioco: difesa 3-1-2 o CM AV muro a due, palleggiatore in posto 3;

Schemi di gioco: difesa 3-2-1 o CM AR muro a due,palleggiatore in posto 3 e in posto 2;
Testi consigliati:
Regole di gioco FIPAV
PITTERA, PEDATA, PASQUALONI “Pallavolo, dentro il movimento 2” , 2010, Ed. Calzetti e Mariucci
Modalità d’esame:
esame scritto a domande aperte e valutazioni pratiche in itinere
Orario di ricevimento degli studenti:
da concordare con la docente.
E-mail:
[email protected]
[email protected],
FONDAMENTI DI FITNESS E WELLNESS
(doc. Renzo Pozzo)
Obiettivi formativi
Questo corso ha l'obiettivo di fornire le conoscenze teoriche e pratiche per pianificare ed applicare le metodologie
d'allenamento finalizzate alla promozione delle attività motorie e sportive nei vari ambiti del fitness.
Elementi conoscitivi per lo studente:
Lo studente deve aver già acquisito delle conoscenze di anatomia e fisiologia, in particolare dell’apparato muscolare, del
sistema cardiocircolatorio e respiratorio.
Organizzazione del corso
Il corso prevede 20 ore di lezioni magistrali
-
-
-
-
Programma di insegnamento:

Valutazione delle capacià fisiche
Valutazione dello stile di vita
Valutazione del fitness fisico

Determinazione della composizione corporea
Definizione della composizione corporea
Tecniche per la valutazione della composizione corporea : misure antropometriche, circonferenze, plicometria,
impedenziometria bioelettrica, densitometria

Flessibilità
Fattori che intervengono nella flessibilità
Valutazione della flessibilità
Impostazione dei programmi di flessibilità : stretching dinamico, stretching statico, intensità, frequenza e durata
dell’esercizio

Capacità anaerobiche
Definizione, valutazione e impostazione dei programmi per sviluppare le capacità anaerobiche

Capacità aerobiche
Definizione e valutazione delle capacità aerobiche : test di laboratorio e su campo
Impostazione di programmi per sviluppare le capacità aerobiche : scelta degli obiettivi, scelta del tipo di attività,
dell’intensità dell’esercizio, della frequenza degli allenamenti, della durata degli allenamenti

Obesità e controllo del peso corporeo
Definizione, epidemiologia, cause, conseguenze e programmi per il controllo del peso corporeo
Testi consigliati:
HEYWARD V.H. (1991). Fitness - Un approccio scientifico - Edizioni Sporting Club Leonardo Da Vinci, Milano.
MCARDLE WD, KATCH FI E KATCH VL (1998). Fisiologia dell’esercizio fisico – Ambrosiana, Milano.
Modalità dell’esame:
Esame scritto
Orario di ricevimento degli studenti:
Da concordare con il docente
E-mail
[email protected]
III ANNO
SCIENZE BIOMEDICHE APPLICATE ALLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE II
(5 CFU - 40 ore)
Coordinatore dott.ssa. Damante Giuseppe
Settore scientifico disciplinare, discipline: MED/38 Nozioni di Pediatria applicata alle Scienze Motorie (2 CFU), BIO/18
Nozioni di Genetica applicata alle Scienze Motorie (3 CFU).
Docenti: dott.ssa. Anna Pusiol, prof. Giuseppe Damante
NOZIONI DI PEDIATRIA APPLICATA ALLE SCIENZE MOTORIE
(doc. Anna Pusiol)
Programma
La conoscenza dei principi della pediatria è fondamentale per tutti coloro che si occupano di bambini o adolescenti. Questo
insegnamento non solo fornisce le basi di educazione sanitaria sulle principali patologie riguardanti l’età pediatrica, ma è
anche volto alla comprensione di diverse condizioni croniche, invalidanti o meno sul piano fisico., che hanno importanti
risvolti sui processi evolutivi del bambino e sulle sue capacità motorie. Per permettere una adeguata comprensione delle
patologie pediatriche le lezioni sono strutturate in modo tale da fornire gli elementi essenziali di anatomia e fisiologia dei vari
organi e apparati, illustrando poi le cause dei processi patologici, l’impatto epidemiologico e sociale della problematica
clinica ed infine i principali quadri sintomatologici ed i processi terapeutici generali. La scelta degli argomenti verte sulle
problematiche mediche che più frequentemente si possono presentare al laureato in Scienze Motorie. E’ inoltre offerto un
approfondimento delle nozioni riguardanti i principi nutrizionali, le modalità di crescita e di sviluppo non solo fisico, ma
anche neurologico e mentale. Particolare attenzione è rivolta agli elementi più aggiornati di prevenzione, non trascurando
l’importante impatto dei processi normali e patologici sulla sfera emozionale.
Bibliografia
Dispense dalle lezioni
Modalità di esame
Prova scritta, mediante domande aperte
Orario di ricevimento
Orari concordati con il Docente
E-mail
[email protected]
NOZIONI DI GENETICA APPLICATA ALLE SCIENZE MOTORIE
(doc. Giuseppe Damante)
Obiettivi formativi

Conoscenza dei principi fondamentali della genetica.

Conoscenza delle modalità di trasmissione ereditaria delle malattie.

Capacità di disegnare ed interpretare gli alberi genealogici.

Conoscenza degli elementi per la valutazione dei rischi di ricorrenza per malattie a base genetica.

Conoscenza degli elementi di base della consulenza genetica.

Conoscenze sul ruolo della componente genetica nei fenotipi multifattoriali.

Conoscenza dei concetti di cariotipo umano normale e patologico.

Conoscenze delle applicazioni della genetica alle scienze motorie
Programma

Classificazione delle malattie a base genetica

Alberi genealogici

Leggi di Mendel e applicazioni fondamentali di esse in medicina

Rapporti mendeliani atipici

Polimorfismi genetici

Penetranza ed espressività













Epistasi
Cromosomi ed analisi del cariotipo nell'uomo
Classificazione e principali malattie da difetto cromosomico
Ereditarietà poligenica/multifattoriale
Diagnosi prenatale
Acidi nucleici, espressione genica, mutazioni
Ereditarietà mitocondriale
Ereditarietà legata al cromosoma X
Genetica delle principali malattie monofattoriali
Associazione genica
Genetica dei fenotipi poligenici/multifattoriali
Applicazioni della genetica alle scienze motorie
Il counseling genetico
E-mail:
[email protected]
BASI PSICOLOGICHE E PEDAGOGICHE DELLE ATTIVITÀ MOTORIE E SPORTIVE II
(13 CFU - 104 ore)
Coordinatore: dott. Sergio Zanini
Settore scientifico disciplinare, discipline: MED/39 Nozioni di Neuropsichiatria infantile applicate alle Scienze Motorie (4
CFU), M-PSI/04 Nozioni di Psicologia dello sviluppo applicate alle Scienze Motorie (5 CFU), Nozioni di Psicologia clinica
applicate alle Scienze Motorie (4 CFU).
Docenti: dott. Cristiano Crescentini, dott.ssa Tiziana Zilli, dott. Sergio Zanini
NOZIONI DI NEUROPSICHIATRIA INFANTILE APPLICATE ALLE SCIENZE MOTORIE
(doc. Sergio Zanini)
Programma

Esame neurologico nel bambino

Tecniche di indagine neurofisiologica

Tecniche di indagine neuroradiologica

Sistemi di classificazione diagnostica in NPI

Paralisi cerebrali infantili

Disordini del movimento

Epilessie

Cefalee e altri disordini accessuali

Ritardo mentale

Disturbi dell’apprendimento

Disturbi del linguaggio

Disturbi pervasivi dello sviluppo

Disturbi della condotta

Disturbi del comportamento alimentare

Disturbi della evacuazione

Disturbi dell’attaccamento

Disturbi di ansia, depressione e disturbo ossessivo-compulsivo

Disturbi visivi di origine centrale

Pluriminorazioni
E-mail
[email protected]
NOZIONI DI PSICOLOGIA DELLO SVILUPPO APPLICATE ALLE SCIENZE MOTORIE
(doc. Cristiano Crescentini)
Programma
Il corso mira a fornire allo studente una conoscenza generale dell'approccio psicologico allo sviluppo. Sarà proposta una
panoramica generale sulla storia e le teorie psicologiche dello sviluppo, in riferimento alle diverse componenti cognitive e
affettive. Verranno presentati gli elementi generali che riguardano lo sviluppo del sistema nervoso del bambino. Sarà inoltre
discusso lo sviluppo percettivo e motorio. Verranno inoltre trattati lo sviluppo affettivo, sociale e cognitivo del bambino, con
particolare attenzione allo sviluppo del linguaggio a della memoria. Infine, l'attenzione verrà rivolta ai disturbi
neuropsicologici che possono condizionare il corretto sviluppo ontogenetico del bambino.
Modalità di esame
La valutazione di profitto sarà effettuata mediante esame scritto con domande a risposta aperta.
Libri consigliati:
BERTI A. E., BOMBI A. S. Corso di Psicologia dello Sviluppo. Il Mulino 2008
Libri di consultazione:
BARONE, L. Manuale di Psicologia dello Sviluppo, Carocci editore2008
E-mail:
[email protected]
NOZIONI DI PSICOLOGIA CLINICA APPLICATE ALLE SCIENZE MOTORIE
(doc. Tiziana Zilli)
Obiettivi formativi
Il corso mira a fornire una panoramica sugli ambiti di interesse della psicologia clinica e ad approfondire alcune
tematiche riguardanti la psicologia dello sport.
Programma
Nozioni di psicologia clinica:
- il metodo della psicologia clinica;
- sistemi diagnostici nosografico- descrittivi e interpretativo-esplicativi;
- il colloquio clinico ed i test psicodiagnostici;
- le psicoterapie.
Psicologia clinica e attività motoria:
- personalità, aspetti motivazionali, emozioni e pratica sportiva;
- dinamiche di gruppo e sport;
- basi biologiche del benessere, benessere fisico e benessere psicologico,
condotte psicopatologiche nella pratica sportiva;
- la prestazione sportiva: impegno, concentrazione, preparazione mentale.
Testi
Dispense e indicazioni bibliografiche fornite dal docente.
Esame finale:
Esame scritto con domande a risposta aperta.
E-mail:
[email protected],
DISCIPLINE MOTORIE E SPORTIVE 5°
(8 CFU - 64 ore)
Coordinatore dott. Stefano Lazzer
Settore scientifico disciplinare, discipline: M-EDF/01 Valutazione funzionale (2 CFU), M-EDF/01 Laboratorio di
valutazione funzionale (3 CFU)
Docenti:, prof. Guglielmo Antonutto, dott. Stefano Lazzer, dott. Luca Plaino
VALUTAZIONE FUNZIONALE
(doc. Guglielmo Antonutto)
Programma
1) Fattori predisponenti la prestazione.
2) Significato, scopi e vie della valutazione funzionale.
3) Strumenti per la valutazione funzionale: apparati e metodi per la misura delle grandezze fisiche.
4) Strumenti per la valutazione funzionale: apparati e metodi per la misura dei parametri funzionali.
5) Strumenti per la valutazione funzionale: apparati e metodi per la trasmissione del segnale.
6) Parametri della valutazione funzionale.
7) Metodi di valutazione funzionale: i test, generalità.
8) Metodi di valutazione funzionale: test per i fattori meccanico muscolari.
9) Metodi di valutazione funzionale: test per i fattori anaerobici alattacidi.
10) Metodi di valutazione funzionale: test per il metabolismo anaerobico lattacido.
11) Metodi di valutazione funzionale: test per i fattori metabolici aerobici.
12) Metodi di valutazione funzionale: test per il metabolismo aerobico-anaerobico alternato.
13) Metodi di valutazione funzionale: programmazione e scelta dei test.
Testo consigliato:
DAL MONTE A, FAINA M: Valutazione dell’Atleta. Analisi Funzionale e Biomeccanica della Capacità di Prestazione. UTET,
Torino, 2000
Inoltre il docente si riserva di segnalare e/o fornire ulteriore materiale didattico (articoli tratti da riviste scientifiche varie,
presentazioni in powerpoint, ecc.) che si rendesse disponibile durante lo svolgimento del corso .
Modalità di esame:
scritto con domane aperte e/o quesiti a risposta multipla.
Ricevimento degli studenti:
il docente è disposto a ricevere gli studenti alla fine di ogni lezione e nel proprio studio, previo appuntamento concordato via
email o telefonicamente:
E-mail e tel:
[email protected], 0432-494334
LABORATORIO DI VALUTAZIONE FUNZIONALE
(doc. Stefano Lazzer)
Finalità generali del corso:
Questo corso ha l'obiettivo di fornire le conoscenze teoriche e pratiche per valutare le capacità fisiche di soggetti che
intendono intraprendere dei programmi di allenamento e valutare l’efficacia dell’allenamento.
Elementi conoscitivi per lo studente:
Lo studente deve aver già acquisito delle conoscenze di anatomia e fisiologia, in particolare dell’apparato muscolare, del
sistema cardiocircolatorio e respiratorio.
Modalità di svolgimento del corso:
Il corso prevede 40 ore di lezioni pratiche in laboratorio
Programma di insegnamento:
Misura della massima potenza esplosiva sviluppata dagli arti inferiori (MED)
Misura della massima potenza esplosiva sviluppata dagli arti inferiori (Pedane)
Curva Forza/Velocità al cicloergometro
Wingate test al cicloergometro
Curva forza/velocità al castello con velocimetro
V’O2, rendimento e relazione Lattato/Potenza (Test di Mader) al cicloergometro con sacchi Douglas
Soglia anaerobica per il podismo (Test Conconi)
V’O2 max e costo energetico per il podismo
Test di Cooper e test di Mognoni per il podismo
Test di Léger per gli sport di squadra
Cella di carico ed elettromiografia
Analisi Cinematica Simi
Antropometria, pliche ed impedenziometria
Modalità dell’esame:
Esame teorico/pratico
Orario di ricevimento degli studenti:
Da concordare con il docente
E-mail:
[email protected]
LABORATORIO DI VALUTAZIONE FUNZIONALE
(doc. Luca Plaino)
Programma:
Il corso ha lo scopo di fornire allo studente le nozioni operative per gestire autonomamente le
tecniche per valutare le capacità fisiche degli atleti: la valutazione ha l’obiettivo di identificare lo stato di
forma del soggetto, stabilire le intensità di lavoro più appropriate e verificare periodicamente l’efficacia
degli allenamenti proposti.
Gli argomenti che verranno trattati riguardano le seguenti tematiche:
1.Analisi Cinematica
2.Misura della massima potenza esplosiva sviluppata dagli arti inferiori con sistema MED
3.Curva Forza/Velocità al cicloergometro
4.Misura della massima potenza esplosiva sviluppata dagli arti inferiori con pedane di forza
5.Misura della massima potenza esplosiva sviluppata dagli arti inferiori tramite Test di Margaria
6.Wingate test al cicloergometro
7.VO2, rendimento e relazione Lattato/Potenza (Test di Mader) con sacchi Douglas
8.VO2 max e costo energetico per il podismo
9.Soglia anaerobica per il podismo (Test Conconi)
10.Test di Léger per gli sport di squadra
11.Curva forza/velocità al castello con velocimetro
12.Valutazione della forza isometrica con cella di carico ed elettromiografia
13.Valutazione della composizione corporea: plicometria ed impedenziometria
Modalità dell’esame:
Esame teorico/pratico
Orario di ricevimento degli studenti:
Da concordare con il docente
E-mail:
[email protected]
ELEMENTI DI PATOLOGIA DELL'APPARATO OSTEOARTICOLARE
(11 CFU - 84 ore)
Coordinatore prof. Araldo Causero
Settore scientifico disciplinare, discipline: MED/33 Nozioni di malattie dell'apparato locomotore applicate alle Scienze
Motorie (5 CFU), Nozioni di Medicina fisica e riabilitativa applicate alle Scienze Motorie (3 CFU), Nozioni di
Reumatologia applicate alle Scienze Motorie (3 CFU).
Docenti:, prof. Araldo Causero, dott.Celestino Turco, dott. Luca Quartuccioi
NOZIONI DI MALATTIE DELL'APPARATO LOCOMOTORE APPLICATE ALLE SCIENZE MOTORIE
(doc. Araldo Causero)
Programma
TRAUMATOLOGIA
Generalità sulle fratture:
- definizione,
- clinica,
- diagnosi,
- guarigione,
- complicanze,
- trattamento,
- trattamento delle fratture esposte,
- trattamento riabilitativo.
Fratture dei singoli distretti osteo-articolari:
- fratture della scapola,
- fratture della clavicola,
- fratture dell’estremità prossimale dell’omero,
- fratture della diafisi dell’omero,
- fratture del gomito,
- fratture dell’avambraccio,
- fratture del polso,
- cenni su alcune fratture della mano,
- fratture del bacino,
- fratture dell’estremità prossimale del femore,
- fratture della diafisi del femore,
- fratture del ginocchio,
- fratture della gamba,
- fratture e lesioni legamentose della caviglia,
- fratture dell’astragalo,
- fratture del calcagno,
- fratture vertebrali.
Distacchi epifisari:
- generalità e cenni sulle lesioni più frequenti.
Distorsioni:
- generalità,
- lesioni capsulo-legamentose del ginocchio,
- lesioni meniscali del ginocchio,
- lesioni capsulo-legamentose della caviglia,
- lesioni capsulo-legamentose della spalla.
Lussazioni traumatiche:
- generalità,
- lussazioni della spalla,
- lussazioni acromion-claveari,
- lussazioni del gomito,
- lussazioni dell’anca,
- lussazioni del ginocchio,
- lussazioni vertebrali.
Lesioni traumatiche dei muscoli e dei tendini:
- generalità,
- rotture sottocutanee de tendine di achille.
Tendinopatie inserzionali:
- patologia della cuffia dei rotatori,
- epicondilite,
- tendinite del tendine d’achille,
- tendinite degli adduttori della coscia.
ORTOPEDIA
Malformazioni congenite:
- malformazioni vertebrali ed irregolarità di differenziazione segmentaria,
- displasia congenita dell’anca,
- piede torto.
Alterazioni dell’accrescimento:
- scoliosi,
- cifosi.
Alterazioni degenerative articolari:
- artrosi: generalità e cenni sulle localizzazioni principali,
- discopatie.
Lesioni dei nuclei apofisari ed epifisari.
E-mail
[email protected],
[email protected]
NOZIONI DI MEDICINA FISICA E RIABILITATIVA APPLICATE ALLE SCIENZE MOTORIE
(doc. Celestino Turco)
Obiettivi formativi
Il corso si propone l’obiettivo di analizzare e approfondire le tecniche e le metodiche riabilitative finalizzate al recupero
funzionale in ambito delle scienze motorie. Inoltre, gli studenti potranno acquisire gli strumenti utili ai fini della
comprensione, della progettazione, della conduzione e della gestione di attività riabilitative, finalizzandole allo sviluppo, al
mantenimento e al recupero delle capacità motorie e del benessere psicofisico.
Programma
-Introduzione alle metodiche riabilitative
-Le basi della riabilitazione: aspetti psico-fisiologici, prerequisiti.
-Il ruolo del laureato in scienze motorie e del fisiatra.
-Menomazione, disabilità e handicap
-Neurofisiologia dell’apparato locomotore
-Elementi di meccanica articolare
-La diagnosi e la prognosi in Medicina Fisica e Riabilitazione
-Cinesiterapia
-Terapia con mezzi fisici
-Laserterapia
-Ultrasuoni
-Elettroterapia
-Magnetoterapia
-Manipolazioni vertebrali
-Massoterapia
-Semeiotica e riabilitazione del rachide
-Semeiotica e riabilitazione della spalla
-Semeiotica e riabilitazione degli arti superiori
-semeiotica e riabilitazione dell’arto inferiore
-Lesioni traumatiche dell’apparato motore
-Lesioni nervose centrali e periferiche
-Paramorfismi e dismorfismi
-Scoliosi
-Algie vertebrali
Testi consigliati
- CARUSO I., FOTI C.– “La medicina riabilitativa”- SEU Editore
- TURCO C. – “Gli handicaps: approcci psicologici, medico-pedagogici, riabilitativi” – CRAP
Editore
-DE LISA JOEL A., GANS BRUCE M., WALSH NICOLAS E. – “Medicina Fisica e Riabilitazione” –
Delfino Antonio Editore
- BROTZMAN S. BRENT, WILK KEVIN E. – “La riabilitazione in ortopedia” –Elsevier Editore
- BROTZMAN S. BRENT, WILK KEVIN E. – “Manuale di riabilitazione in ortopedia” –Elsevier Editore
- VALOBRA G.N., GATTO R., MONTICONE M. – “Medicina Fisica e Riabilitazione” – UTET Ed.
- I.CARUSO- C. FOTI, "La Medicina Riabilitativa" per la facoltà ed i corsi di Laurea in Scienze Motorie- SEU editoreModalità di esame
Prova scritta a risposta multipla ed esame orale
Orario ricevimento studenti
Da concordare con il docente
E-mail
[email protected],
NOZIONI DI REUMATOLOGIA APPLICATE ALLE SCIENZE MOTORIE
(doc. Luca Quartuccio)
Programma
Definizione e classificazione delle malattie reumatiche e ruolo della Reumatologia nella medicina clinica.
La struttura e la
funzione delle articolazioni: la membrana sinoviale, la capsula articolare ed i legamenti, la cartilagine articolare, l’osso
subcondrale, il liquido sinoviale.
I principali sintomi e segni dell’apparato locomotore nelle malattie reumatiche, le principali
indagini di laboratorio e strumentali.
Artrite Reumatoide: epidemiologia, clinica, patogenesi, decorso clinico, diagnosi
differenziale, cenni di terapia, farmaci attualmente in uso e nuovi farmaci biologici, terapia riabilitativa.
Spondiloartriti
sieronegative (artrite psoriasica, spondilite anchilosante, sindrome di Reiter, artriti associate a malattia infiammatoria cronica
intestinale): epidemiologia, clinica, patogenesi, prognosi, diagnosi differenziale, cenni di terapia. Artriti croniche giovanili
(artrite reumatoide e spondiloartriti dell’infanzia): epidemiologia, clinica, decorso e prognosi, diagnosi differenziale, cenni di
terapia. Polimialgia reumatica: epidemiologia, clinica, patogenesi, decorso e prognosi, indagini diagnostiche, cenni di terapia.
Osteoartrosi: epidemiologia, clinica, patogenesi, decorso e prognosi, indagini diagnostiche, cenni di terapia, terapia fisica e
riabilitativa.
Fibromialgia: epidemiologia, clinica, patogenesi, decorso e prognosi, indagini diagnostiche, cenni di terapia,
terapia fisica e riabilitativa. Reumatismi extra-articolari: entesopatie, tenosinoviti, borsiti, fasciti. Aspetti clinici e diagnostici,
terapia medica, fisica e riabilitativa.
Le connettiviti sistemiche: classificazione e cenni sulle principali connettiviti sistemiche (lupus eritematoso sistemico,
sindrome di Sjogren, sclerosi sistemica, miopatie infiammatorie idiopatiche). Le vasculiti sistemiche: classificazione e cenni.
Testi consigliati
S. TODESCO, P.F. GAMBARI, Reumatologia, Mc Graw-Hill.
Modalità d’esame
Esame scritto con domande a risposta multipla.
Orario ricevimento studenti
Da concordare con il docente.
E-mail
[email protected],
DISCIPLINE MOTORIE E SPORTIVE 6°
(2 CFU - 32 ore)
Coordinatore dott. Lazzer Stefano
Settore scientifico disciplinare, discipline. , M-EDF/01 Laboratorio di valutazione funzionale (2 CFU)
Docenti: dott. Stefano Lazzer,
TEORIA E METODOLOGIA DELL’ALLENAMENTO
(doc. Stefano Lazzer)
Finalità generali del corso:
Questo corso ha l'obiettivo di fornire le conoscenze teoriche e pratiche per realizzare dei programmi di allenamento per
le discipline sportive.
Programma di insegnamento:
Definizione di allenamento
Principi dell’allenamento sportivo
Il processo di allenamento a lungo termine
Pianificazione, organizzazione ed analisi del processo di allenamento
Allenamento e periodizzazione
L’importanza delle gare e della loro pianificazione per lo sviluppo dello stato di allenamento
Elaborazione ed analisi di programmi di allenamento per le principali discipline sportive.
Modalità dell’esame:
Esame teorico/pratico
Orario di ricevimento degli studenti:
Da concordare con il docente
E-mail:
[email protected],