16-17 settembre 2014: incontri a Roma con la Chiesa Metodista, la Fondazione Maitreya e la Soka Gakkai Roma, 16 settembre 2014. Un gruppo formato da alcuni membri della Sezione AIS – Sociologia della religione e altri studiosi, interessati ad approfondire il tema della presenza metodista a Roma, ha visitato la sede della rivista Confronti (www.confronti.net), dialogando con alcuni membri della redazione, compresi i due direttori in avvicendamento. Si è trattato di un interessante confronto su contenuti, indirizzi culturali e prospettive di collaborazione intorno a temi di comune interesse della rivista e dei partecipanti. Sono seguite due ulteriori occasioni di incontro, focalizzate sulle caratteristiche del mondo evangelico e delle sue peculiarità nel contesto italiano e romano. La prima ha riguardato la visita agli uffici dell’OPCEMI (Opera per le Chiese Evangeliche Metodiste in Italia), con un dibattito sulle principali questioni con cui il mondo protestante si confronta in Italia. La seconda con il pastore Eric Noffke, che ha illustrato le principali caratteristiche della comunità metodista di via XX settembre a Roma, formata da circa 300 membri, prevalentemente italiani e filippini. Tale composizione, è stato ribadito, riflette una scelta di integrazione: il culto si tiene in lingua italiana, con momenti di vita comunitaria in lingua inglese e/o tagalog. Roma, 16 settembre 2014. Una delegazione di sociologi della religione ha visitato la Fondazione Maitreya (Roma), il più rilevante istituto di cultura per la promozione della conoscenza del Dharma («legge» o «insegnamento») buddhista in Italia. Le nostre guide Maria Agela Falà, Paolo Palomba e Giorgio Raspa. ci hanno introdotto al discorso sul Buddhismo a partire da alcuni dati sulla sua presenza in Italia, o meglio all’interno del ‘pluralismo religioso’ italiano. Il Buddhismo italiano partecipa a pieno titolo alla situazione di ‘singolare pluralismo’ presente nel nostro paese. Effettivamente, il Buddhismo è un fenomeno che interessa direttamente solo lo 0,2% della popolazione italiana: si stimano circa 50.000 persone che si riconoscono nelle differenti tradizioni dei gruppi afferenti all’Unione Buddhista Italiana (UBI), a cui vanno aggiunti circa 21.000 afferenti alla Soka Gakkai e 37.489 ‘buddhisti etnici’ (ossia il 2,48% della popolazione degli immigrati regolarmente registrati, contro, ad esempio, il 36,6% dei musulmani). Nella seconda parte della conversazione, anche su sollecitazione delle domande, l’attenzione è stata spostata su alcuni punti nodali e problematici, in particolare quelli relativi ai rapporti interni fra l’universo delle associazioni buddhiste e la forma di coordinamento istituita rappresentata dall’UBI. In particolare, ci si è soffermati sul confronto dialogico tra l’elevato grado di pluralismo interno del Buddhismo in Italia e le esigenze di uniformazione e di omologazione dettate dalla duplice funzione di coordinamento e rappresentanza attribuita all’UBI . Per esempio si è discusso del problema dei criteri di ripartizione e di assegnazione dei futuri proventi dell’8 per mille nonché della questione della configurazione del profilo di ‘ministro di culto’ e di ‘maestro di Dharma’. Tutto ciò ha offerto una preziosa occasione per muovere alcune riflessioni sul rapporto che è intercorso, e intercorrerà, fra le forme istituite del Buddhismo in Italia, le strutture direttive e di coordinamento delle ‘congregazioni dei praticanti’, e la pratica e la credenza dei singoli individui. Il pomeriggio si è concluso con la visita a un piccolo tempio cinese, l’incontro con la badessa del tempio e alcuni rappresentanti della comunità. Roma, 17 settembre 2014. Organizzato dalla sezione Sociologia della religione dell’AIS – l’Associazione Italiana di Sociologia –, presso il Centro culturale di Roma dell’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai si è svolto un workshop di approfondimento sul movimento giapponese di tradizione buddhista Nichiren, rivolto ai membri della sezione, che ha fatto seguito al precedente, svoltosi il 17 maggio 2014 presso il Centro culturale di Corsico (Milano). Durante l’incontro – moderato da PierLuigi Zoccatelli, vicedirettore del CESNUR, il Centro Studi sulle Nuove Religioni – al quale hanno partecipato membri della sezione AIS provenienti da varie città e ospiti di altre discipline di studio, hanno presentato relazioni – cui sono seguiti articolati dibattiti – la professoressa Enza Pellecchia, dell’Università di Pisa, su “L’Istituto Buddista Italiano Soka Gakkai”; il dottor Vinicio Busacchi, dell’Università di Cagliari, sulla “crisi” che la Soka Gakkai ha attraversato in Italia nel periodo 1998-2000; e il professor Franco Bonsignori, dell’Università di Pisa, su “Nascita e sviluppo della Soka Gakkai. Breve profilo storico”. Si ringraziano R. Ricucci, S. Palmisano e P. Zoccatelli per le sintesi dei tre incontri.
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