TRATTO DA BUDDISMO E SOCIETÀ N°393! 11 DICEMBRE 2014 ZADANKAI La fede e la vita quotidiana di Tamotsu Nakajima Nell'editoriale di febbraio il presidente Ikeda afferma: «Facciamo in modo che ognuno di noi, quest'anno, diventi un esempio luminoso di come si possa mettere in pratica il Buddismo nella società, così da illuminare di speranza l'ambiente in cui viviamo» (NR, 392, 4). Con queste parole ci incoraggia nuovamente a utilizzare l'insegnamento buddista nella nostra vita, manifestando in ogni momento un comportamento coerente con gli ideali che abbiamo abbracciato. Ci esorta a diventare persone sagge che realizzano il Buddismo nella società, ricercando sempre la felicità degli altri e il benessere intorno a noi. Nel corso della vita ci ritroviamo inevitabilmente ad affrontare dei momenti critici, ma con una forte preghiera al Gohonzon possiamo far sgorgare da dentro noi stessi una profonda saggezza, indispensabile per agire nella direzione giusta. Agendo in questo modo, qualsiasi problema od ostacolo potrà diventare un'occasione per progredire nella nostra rivoluzione umana. Diciamo spesso che "la fede è uguale alla vita quotidiana": sembra uno slogan, in realtà per noi, discepoli del Daishonin, è un principio basilare, da cui si comprende quanto è importante il modo in cui viviamo, il modo in cui ci comportiamo e ci relazioniamo alle altre persone. E quando parliamo di Buddismo agli altri, ciò che li spinge a praticare non sono i nostri discorsi o le spiegazioni teoriche, bensì il nostro modo di vivere e il cambiamento reale delle nostre vite. Vivere ogni giorno come insegna il Daishonin non è facile, proprio perché richiede un continuo impegno a migliorare se stessi, partendo dalla propria rivoluzione umana. Per questo Nichiren ci ha lasciato il Gosho, la base da cui partire e a cui ritornare sempre, giorno dopo giorno, con umiltà e con profondo spirito di ricerca, desiderando di vivere concretamente ogni singola frase nella nostra quotidianità. Studiare il Gosho diventa così uno studio attivo, che ci spinge ad affrontare le sfide della nostra vita con la stessa convinzione del Budda. GRUPPO PROMONTORIO! PAGINA 1 TRATTO DA BUDDISMO E SOCIETÀ N°393! 11 DICEMBRE 2014 Vorrei ricordare a questo proposito che nel 1992, durante un corso in Giappone della SGI, è stata stilata una risoluzione in cui si affermava che le organizzazioni della SGI al di fuori del Giappone non avrebbero mai portato avanti attività politiche. Questa risoluzione si basa sul desiderio di diffondere il movimento di kosen-rufu in tutto il mondo mantenendo l'armonia nella nostra comunità buddista.A livello personale, naturalmente, ciascuno è libero di dedicarsi all'attività politica, se lo desidera; bisogna però chiarire un aspetto importante: se un responsabile della Soka Gakkai decide di candidarsi (a qualsiasi livello, municipale o nazionale che sia), deve lasciare la responsabilità, per evitare qualsiasi tipo di equivoco che possa creare disagio ai membri. Di solito un responsabile ha tanti legami dentro la nostra comunità, ma nessuno deve utilizzare questi legami tra compagni di fede per fini personali. Ricordiamoci sempre che la Soka Gakkai esiste solo per realizzare il grande voto di Nichiren Daishonin. Ringrazio fin da ora tutti coloro che faranno questa scelta per il bene della Soka Gakkai e auguro a tutti di diventare degli splendidi esempi nella società. BENEFICI VISIBILI E INVISIBILI Il beneficio non è qualcosa che arriva dall'esterno, ma si manifesta dall'interno della nostra vita, come risultato del nostro cambiamento interiore. Il Daishonin per "beneficio" usa il termine giapponese kudoku, composto da due ideogrammi: ku, il risultato, l'effetto, e toku, o doku, la fortuna e la virtù che si accumulano nella vita grazie alla pratica buddista. Gli effetti della preghiera sono molteplici. Il potere della Legge mistica, attivato con una preghiera forte e determinata, porta benefici visibili e invisibili. I primi appaiono in una forma chiara e riconoscibile, come risultati concreti, il raggiungimento di un obiettivo, la risoluzione di problemi o sofferenze legati alla vita quotidiana. Quelli invisibili si accumulano nel tempo e fioriscono dentro di noi, anche quando le nostre preghiere sembrano non produrre alcun risultato evidente. Sono come grandi alberi che crescono con il passare degli anni. In sostanza, consistono nell'accumulare, grazie a una pratica assidua, una fortuna indistruttibile, che durerà per sempre. Se guardiamo le nostre vite dopo un lungo periodo, scopriremo di essere diventati felici e che il nostro carattere si è fortificato. Il Daishonin scrive: «Accettare è facile, continuare è difficile. Ma la Buddità si trova nel mantenere la fede» (RSND, 1, 417). Perseverando giorno dopo giorno nella fede, nella pratica e nello studio, attiviamo la forza vitale e la saggezza che ci permettono di trasformare alla radice gli aspetti della nostra vita che ci fanno soffrire, risvegliando il nostro pieno potenziale e assaporando una profonda soddisfazione. L'importante è continuare a recitare Nam-myoho-renge-kyo, e costruire una condizione vitale di felicità assoluta non influenzabile dalle circostanze. Questo è il beneficio supremo della Buddità. GRUPPO PROMONTORIO! PAGINA 2
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