NovITà dA coLoNIA bmw r 1200 r / ducati scrambler / yamaha xjr1300 racer ITALIAN MAGAZINE 76 uomini stile passioni 2014 i 25 riders dell’anno BREAd ANd sALAM repOrtAge delirANte dAllA FestA per i NOstri 7 ANNi pRovA spEcIAL 1°ALEX ZANARDI MARc MARquEZ EL SoLItARIo toNy cAIRoLI toM SykES ENEA BAStIANINI tIto RABAt BMw R NINEt... Norton 850 by Julien Azé GLEMsEck 101 il viaggio a stoccarda per la gara di sparo che ha sempre più stile ModA lungo il fiume EscLusIvE MoNdIALI cONFederAte hellcAt metAllO ArrOgANte: È l’AmericA, bellezzA + mAtchless mOdel X relOAded riders italian magazine ANNO 8 heArst mAgAziNes itAliA s.p.A. meNsile pOste itAliANe s.p.A. sped. iN A.p. - d.l. 353/2003 (cONv. iN l. 27/02/2004 N° 46) Art. 1, cOmmA 1, dcb milANO / OttObre 2014 QUATTRO RUOTE SPOSTANO IL CORPO. DUE MUOVONO L’ANIMA POSSONO TOGLIERCI TUTTO, MA NON IL SORRISO DI ROBERTO UNGARO A setembre siamo stati molto insieme, sempre con il sorriso nell’animo: alla festa di compleanno (Bread and Salam, il giorno 21) e alla Distinguished Gentleman’s Ride (il 28). In una setimana siamo passati da un gigantesco e bucolico pic nic all’agriturismo Ca’ del Monte di Cecima (Pavia), dove eravate quasi tremila e dove abbiamo festeggiato i nostri sete anni, al giro citadino in abito elegante (ben cinquecento presenze a Milano e molte, molte altre nelle 250 cità di 57 Paesi in cui, contemporaneamente, si è svolto lo stesso evento di beneficenza a favore della ricerca contro il cancro alla prostata... A proposito, è stato raccolto più di un milione di dollari). Da una parte quindi fete di salame che ungevano le dita mentre stavamo morbidamente distesi su un altopiano erboso che per un giorno si è trasformato in una Woodstock delle due ruote (il servizio lo trovate a pagina 48) e poi flûte di bollicine al cospeto della Palazzina Liberty, luogo simbolo di una Milano poco conosciuta e mai sufficientemente apprezzata (di questo evento parleremo sul numero di novembre, che sarà dedicato all’Eicma; intanto godetevi le nostre due anteprime, la Matchless Model X e la Confederate Hellcat Speedster in copertina). Il Bread and Salam e la Gentleman’s Ride sono stati due situazioni diverse, se vogliamo opposte, eppure accomunate da unico sentimento: l’amore per la moto e la voglia di stare bene. In una parola, essere Riders. Che vuol dire apprezzare le cose semplici, provare piacere nel condividerle, ricordarsi del passato, emozionarsi per il detaglio, voler essere se stessi, cioè unici, e non avere vergogna di mostrarlo. È troppo triste non ascoltare le proprie emozioni e ancor più deprecabile è non viverle. Atraversiamo un periodo difficile, ci possono togliere tuto, ma non il sorriso. Un esempio su tuti, se parliamo di felicità, è Alex Zanardi, a nostro giudizio il Riders dell’anno per quello che è e per quello che farà l’11 otobre (parteciperà alla gara più dura sulla faccia della terra, l’Ironman alle isole Hawaii, giocandosela con i normodotati; lui, che nel 2001, a causa di un incidente ha perso entrambe le gambe). Leggetevi l’intervista fino alla fine e capirete quanto sia vero definirlo la persona più prossima alla felicità. Buon sorriso, Editoriale Riders 7 Compagni di viaggio i pezzi migliori finisCono tutti su riders Fotografi, illustratori, blogger, scrittori, giornalisti. Statene certi, se sono bravi prima o poi passano dalle nostre pagine ToTò Riina, mafioso da 41 bis (autoritrato, delinquente dell'anno Fake, pagina 89) QuiT The doneR, scritore e blogger (reportage dal Bread and Salam, pagina 48) luca BeaTRice, critico d’arte e collaboratore de Il Giornale (Zio Ziegler, artista dell’anno, pagina 74) heRmann KÖpf, fotografo (Glemseck 101, pagina 128) paolo ianieRi, giornalista della Gazzeta dello Sport (Marc Marquez, pilota dell'anno, pagina 76) paolo Gozzi, giornalista della Gazzeta dello Sport (Tom Sykes, pilota SBK dell'anno, pagina 92) VincenT pRaT, fotografo, Southsider, organizzatore del Wheels and Waves (prova Norton Hi-Rider, pagina 112) pippo Russo, sociologo e scritore (Carlo Tavecchio, sportivo dell'anno Fake, pagina 96) fRanco Bolelli, filosofo, scritore e innovatore (Federico Buffa, narratore dell'anno, pagina 96) caleB chancey, fotografo (prova Confederate Hellcat, pagina 128) 10 Riders Contributors 76 Editoriale Compagni di viaggio Cosa significa questo simbolo? Che nella versione per tablet e smartphone troverete contenuti extra 7 10 Posta Shots 12 21 Garage Indirizzi 135 145 2014 riders dell’anno SIGNORI E SIGNORE, LADIES AND GENTLEMEN, ECCO A VOI ANCHE QUEST’ANNO I NOSTRI RIDERS AWARDS. I MIGLIORI DEL 2014. TRA GLI ALTRI, TOM SykES (UOMO DELLA SUpERbIkE), ENEA bASTIANINI (MOTO3, DEbUTTANTE DELL’ANNO), TONy CAIROLI, kIARA fONTANESI, kEN ROCzEN (I TRE DEL MOTOCROSS), TITO RAbAT (MOTO2) E L’OVVIO MARC MARQUEz. MA ANCHE CHI CON LE MOTO NON C’ENTRA GRANCHé E CHE SI È CONTRADDISTINTO pER LO SpIRITO, IL CORAGGIO, L’IMpEGNO, LA DETERMINAzIONE E QUELLA CApACITà DI RISCHIARE CHE AppARTIENE SOLO AI pIù GRANDI. TUTTE CARATTERISTICHE CHE SECONDO NOI fANNO DI UN UOMO, UN UOMO RIDERS. SU TUTTI, UNO: ALEx zANARDI 67 SPECIALE I RIDERS DELL’Anno TUTTI I RIDERS AWARDS DEL 2014 Alex Zanardi La «cosa più prossima a un eroe» affronta l’Ironman.......................68 Zio Ziegler Rendez-vous con lo street artist che ha una marcia in più...............74 Marc Marquez Dieci cose che dicono del Cannibale (anche sulle donne)...........76 Cairoli, Fontanesi, Roczen Tre ottime ragioni per amare il Motocross.................80 José Mujica Contadino, rivoluzionario, presidente dell’Uruguay.................................81 Enea Bastianini La rivelazione italiana dell’anno in Moto3...............................................82 Tito Rabat Come si vince in Moto2? Allenandosi. E poi allenandosi..................88 Alessandro Milan La giornata comincia col botto a 24Mattina.................................90 Tom Sykes Faccia di gomma, carattere di ferro: è il più forte della SBK...........92 Federico Buffa Quando il calcio rima con l’intelligenza e la cultura....................97 Pino Lerario L’eleganza del Tagliatore con il gilet e la giacca a quadri.................98 Andrea Migno Sveglio, veloce, romagnolo. Cosa gli manca? Un libro................100 Sommario Riders 17 76 SToRIE Bread and Salam Un pic nic per tremila Riders che sembrava Woodstock...............48 La Pre Eroica Alla festa c’erano anche gli Eroici ciclisti di Le Coq Sportif ..........56 Jean-François Baldé Il Signor Sorriso della scuola francese dei GP.......................60 Viaggio Lo stile da sparo del Glemseck 101 a Stoccarda ...........................................128 PRovE Prova special Norton 850 Hi-Rider, l’amour fou di Julien Azé dei Soutshiders.......112 Cover story Confederate X132 Hellcat Speedster: poche palle, è un hot rod..........118 Matchless Model X Reloaded Una storia inglese raccontata dai Malenotti...........124 AUToGRAFI 24 136 139 Quella volta che 2+2 Zepping di Carlo Pernat di Emanuele Vicinanza di Zep Gori 32 137 140 Affinità elettive Roba da uomini Agente speciale di Raffaele Paolucci di Pietro de Angelis di Paolo Sormani 36 138 141 La stanza dei perché Guarnizioni Stile e derivati di Jan Witteveen di Giovanni Cabassi di Alessandro Fontanesi 38 138 143 Pelle dura Riders educational Ri-scatto di Marco Giallini di Maurizio Gissi di Walter Arosio 135 139 146 Correva l'anno Riders cycle club In serbatoio veritas di Giovanni Cabassi di Emanuele Vicinanza di Andrea Chiaravalli MoDA Girocollo in lana Lacoste, pantaloni Heaven Two. By this river. ......................... ............................... 102 Bread and Salam Confederate Hellcat Speedster Glemseck 101 La festa dei 7 anni di Riders si è trasformata in un immenso pic nic dove c’era un po’ di tutto. Americana e sportiva come può essere solo una moto sportiva americana: un hot rod. One to one, sfida a due nella gara di accelerazione che sta diventando un luogo dello stile. 48 118 128 LE MOTO DI QUESTO NUMERO BMW R100 RS Sprintbeemer Lucky Cat Garage (128) BMW R 1200 R (29) BMW JM012 Sumisura (53) Confederate X132 Hellcat Speedster (da 118 a 123) Ducati Scrambler (29) Honda CB750 F1 (112) Honda 350 CLS Modern Metals (140) Honda CB750 Night Hawk White Collar BIkes (140) Indian Scout 500 Analog Motorcycles (140) Kawasaki H2R (29) Matchless Model X Reloaded (da 124 a 127) Moto Guzzi 125 Tuttoterreno (21) Moto Guzzi 1000S (113) Moto Guzzi California II (136) Motom 98 T (135) Munch 4 1.200 TTS (146) Norton Commando 750 (112) Norton Hi-Rider 850 Azé (da 112 a 117) Suzuki GSX-S 1000 (29) Triumph Speed Twin (131) Yamaha SR500 Bressan (139) Yamaha TT350 Dagger Cycles (52) Yamaha XJR1300 Racer (28) 18 Riders Sommario shots VALENtINo RossI, LE DELUsIoNI, IL RAPPoRto CoN LA hoNDA E MARC MARQUEZ PER JoRGE LoRENZo 26 Riders Uomini Stile Passioni bread and salam/1 la festa per i nostri 7 anni mica Pane e salame Magari non siete riusciti a mangiarlo proprio tutti. Ma la colpa è solo vostra: siete venuti in tremila. Il nostro Bread and Salam, lo scorso 21 settembre nell’Oltrepò pavese, è stato un successo superiore alle aspettative. C’erano tutti, c’era tutto: il sole, le moto, la gnocca, la birra. E un inviato di Riders molto molesto. Perché - lo sapete - prendersi troppo sul serio non fa proprio per noi testo Quit The Doner fotografie Daniele Testa 48 Riders Esagerati! Ok, il basso profilo non fa per voi, lo abbiamo capito. Al Bread and Salam di esagerazioni se ne sono viste parecchie. Vedi alla voce «cuori brandizzati»; uno scorcio del prato di Ca’ Del Monte, ma mica eravate tutti lì: un’ora dopo l’apertura avevamo già esaurito le coperte omaggio. Nella pagina accanto. Le birre invece sono bastate, forse perché non tutti ci hanno dato dentro come l’aviatore qui. Riders 49 Il bicchiere è pieno riders man 2014 rIders deLL’AnnO L’Ironman si divide in tre parti: quattro chilometri di nuoto, 180 in bici (che Zanardi farà con la handbike) e 42 di maratona (Alex userà la carrozzina olimpica). Obiettivo: finirla un secondo prima delle dieci ore. Chi vince ce ne mette otto, di solito. Alex Zanardi Pilota di F1, F3, Indycar, campione del mondo FCart per due anni di fila, ha perso le gambe in un incidente, campione paralimpico, campione mondiale di ciclismo con la handbike, ambasciatore BMW, grande otimista, 47 anni. Felice. L’11 otobre partecipa alla gara più dura sulla faccia della terra, l’Ironman alle Hawaii, confrontandosi con atleti normodotati. Siamo stati a trovarlo a casa sua, a pochi chilometri da Padova. E ci siamo commossi testo Moreno Pisto fotografie Toni Thorimbert servizio Stefania Molteni «Ho visto i suoi occhi e in quelli ho leto amore, grandezza, stoicismo. Lui camminerà, farà cose meravigliose, andrà a sciare e giocherà con il suo bambino» Claudio Costa, fine 2001 A un certo punto piango. Capita all’inizio dell’intervista con Alex Zanardi, ci siamo appena messi a sedere nel giardino della sua villa a pochi chilometri da Padova, e mi racconta che lui sì, per carità, è andato oltre ogni aspetativa, ma in fin dei conti senza le gambe ha continuato a fare quello che faceva prima, cioè l’atleta, e che gli esempi veri sono altri, tipo «un signore che ho incontrato al centro dove facevo la riabilitazione e sembrava disperato, allora mi sono avvicinato e quando ha alzato lo sguardo ho visto che aveva un sorriso che gli arrivava da un orecchio all’altro e mi ha spiegato che quelle erano lacrime di gioia perché sua figlia era nata senza gambe e avevano dovuto aspetare quatro anni prima di fargli le protesi, proprio quel giorno. Però quando gli han messo le protesi i medici gli han chiesto: “E le scarpe?”. Lui non le aveva, quindi è scappato nel negozio più vicino e quando le ha prese non ci credeva, aveva in mano il primo paio di scarpe di sua figlia e per questo motivo era felice». Sarà che sono un genitore, e un genitore di una bambina disabile, e so quanto una piccola conquista 68 Riders per gli altri, possa essere grande e importante per te. Zanardi si accorge che ho le lacrime agli occhi, sorride e continua a parlare col suo tono e il ritmo di voce rassicuranti. Per quanto possa sminuire o ridimensionare la propria importanza, Alex è un esempio. Un giornalista, Carlo Verdelli, lo ha definito «la cosa più prossima a un eroe». Riesce a tenere unite in modo sublime due aspeti che di solito sono in contrasto: un’umanità incredibile (già spiccata prima dell’episodio del 2001) e una competitività spietata tipica degli sportivi e dei vincenti. La sua vita è immensa e dolorosa. Ha perso la sorella poco più grande di lui, morta a 15 anni per un incidente stradale, il padre poco prima di vincere due Mondiali di FCart nel ù7 e ù8, le gambe a poche gare dalla fine di quella che aveva già deciso essere la sua ultima stagione. Nonostante queste mazzate la sua biografia, pubblicata nel 2003 e scrita con Gianluca Gasparini (...però, Zanardi da Castel Maggiore, Baldini e Castoldi), si chiude così: «Da handicappato credo di aver dimostrato qualcosa. Di aver fato sapere a tanti che certi traguardi, una volta raggiunti, possono sembrare magici ma di magico hanno poco. Io non sono Superman. Sono solo un tipo otimista che ha avuto una vita meravigliosa e continua ad averla perché sa apprezzare quanto di buono rimasto. E adesso, soto con il resto». Il resto sono state medaglie d’oro alle Paralimpiadi, ai Mondiali di ciclismo e l’11 otobre la partecipazione all’Ironman, la gara più dura sulla faccia della terra, divisa in tre parti: la prima a nuoto per quatro chilometri, la seconda in bici (che Alex farà con la handbike) per é80, la terza a corsa per 42 (e qui userà la carrozzina olimpica). «Non avevo la minima idea di cosa sarebbe stato il resto della mia carriera, però io sono uno molto aperto alle possibilità che il destino ti offre e alle cose che il destino decide per te. Anche un evento apparentemente drammatico può rivelarsi un’opportunità se hai abbastanza curiosità ed entusiasmo. Vedi, quando mi comperarono il go-kart, a mezzanote i miei genitori mi trovavano addormentato lì dentro, perché a me non me ne fregava niente di arrivare in Fé, a me interessava fare quella strada lì e viverla giorno dopo giorno. Il valore assoluto della mia vita è stato poter fare giorno dopo giorno la cosa che amavo. A me è sempre interessato ritornare «Il giorno in cui mi sono rialzato con le protesi e ho fato la pipì per la prima volta in piedi mi sono sentito realizzato. E mi sono deto: perché dovrei fermarmi qui?» Riders 69
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