La letteratura rabbinica La letteratura rabbinica ha alcune caratteristiche che possono essere così ricapitolate: ◊ non ha nessuna preoccupazione o finalità estetica (benché raggiunga spontaneamente alti livelli poetici) ◊ è mirata alla prassi e a costruire e mantenere un ponte tra il Sinai e l’hic et nunc ◊ si muove da una iniziale fase orale a una scritta e dell’oralità conserva molti connotati ◊ è una letteratura anonima e collettiva, non nel senso di popolare, ma nel senso che vi confluiscono, in un continuo accrescimento redazionale, gli insegnamenti di migliaia di dottori, menzionati con i loro pareri sia quando questi sono accolti sia quando non lo sono ◊ la Torah scritta e orale è il riferimento costante e la cellula generatrice Tale letteratura avviene in due direzioni diverse non opposte, a seconda che venga usato: - il metodo midrashico: parte dalla Bibbia per ricavarne norme e insegnamenti - il metodo mishnico: arriva alla Bibbia, cercando di fondarvi il diritto, il rito, la precettistica ricevuta dalle generazioni e dalle consuetudini dei maestri
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