ULSS 2 INCONTRA I mercoledì della Salute Antibiotici: servono sempre? Relatore: Dr. Del Monte 05 febbraio 2014 sala Piccolotto ANTIBIOTICI: servono sempre? Dott.ssa Daniela Signori Dott. Vincenzo Catena Dott. Luigi Cazzola Dott. Daniele Davide Del Mo FARMACI ANTIBATTERICI - ASPETTI STORICI 1877 Pasteur 1904 Ehrlich 1928 Fleming Osservazione dell’inibizione di crescita fra diversi microrganismi nella stessa coltura Nascita della chemioterapia Inibizione di crescita di una colonia batterica contaminata da Penicillum notatum 1877 Concetto di inibizione batterica (Pasteur) 1900~ Chemioterapia (Ehrlich) 1910 Salvarsan = arsfenamina (Ehrlich) 1928 Scoperta penicillina (Fleming) 1935 Prontosil -> sulfamidici (DomagK) 1940 Antimetaboliti (Woods-Fildes) 1942 Concetto di antibiotico (Wak-Sman) 1943 Isolamento penicillina (Chain) Tasso di mortalità relativo alle prime 10 cause di morte in USA Come fa il sistema immunitario a riconosce i patogeni? immune system RISPOSTA: Innata Adattativa RECETTORI: dozzine miliardi DIVERSITA’: Codificata nel DNA Riarrangiamento somatico ANTIBIOTICI ● ALTA TOSSICITA’ SELETTIVA tossicità selettiva per i batteri: batteri una sostanza ad azione antimicrobica dovrebbe avere effetto massimo sulla cellula batterica e scarso o nessun effetto sulle cellule umane. ● BASSA TOSSICITA’ RESIDUA tossicità nulla o scarsa per il paziente Alcune attività metaboliche della cellula batterica differiscono significativamente da quelle delle cellule umane. Molecole ad attività antibiotica o chemioterapica sfruttano queste differenze. ● deve avere un alto indice terapeutico, Peptidoglicano BERSAGLI DEGLI ANTIBIOTICI SINTESI PARETE DNA GIRASI TOPOISOMERASI DNA POLIMERASI CICLOSERINE FOSFOMICINA GLICOPEPTIDI BACITRACINA PENICILLINE CEFALOSPORINE MONOBATTAMI CARBAPENEMI NOVOBIOCINA RNA POLIMERASI RIFAMPICINA THF DNA DHF METABOLISMO ACIDO FOLICO CHINOLONI mRNA 50 30 50 30 50 30 SINTESI PROTEICA Inibitori 50S MACROLIDI CLORAMFENICOLO LINCOSAMIDI PABA SULFAMIDICI TRIMETOPRIM MEMBRANA POLIMIXINE SINTESI PROTEICA Inibitori 30S SINTESI PROTEICA tRNA MUPIROCINA PUROMICINA TETRACICLINE SPECTINOMICINA STREPTOMICINA AMINOGLICOSIDI NITROFURANI Scelta dei farmaci antibatterici La scelta del farmaco va desunta dalle prove batteriologiche di identificazione del patogeno e di studio della sua sensibilità ai vari farmaci antibatterici 1.La diagnosi clinica di malattia da infezione (es. polmonite, meningite, infezione urinaria) non comporta necessariamente l’identificazione del patogeno ed anche quando la comporta (es. tubercolosi) non permette di valutare a priori la sensibilità al farmaci. 2.Una eccezione è rappresentata da quelle situazioni in cui la diagnosi clinica (esempIo Streptococcus piogenes per la scarlattina, Treponema pallidum per la sifilide etc) identifica automaticamente l’agente etiologico. 3.Altre eccezioni tollerabili sono rappresentate dalle situazioni, in cui la gravità del caso non consente di dilazionare l’inizio della terapia. 4.La somministrazione di un antibatterico dovrebbe essere sempre mirata per valutare la sua attività sul microrganismo. Per determinare l’efficacia in vitro di un antibiotico si usa la MIC, la MBC e l’antibiogramma. ...continua CRITERI DI SCELTA DEI FARMACI ANTIBATTERICI IN FUNZIONE DELLA SENSIBILITA’ DELL’AGENTE PATOGENO A. TERAPIA RAGIONATA o PROBABILISTICA 1) La gravità o le caratteristiche della malattia sono tali da non consentire il ritardo dell’inizio della terapia imposto dai tempi tecnici dei test di sensibilità (es.: meningite, sepsi da gram-negativi, endocardite, tubercolosi). 2)L’agente patogeno non può essere identificato dalla sola diagnosi clinica perché gli agenti causali possono essere molteplici ed eventualmente associati (es.: polmoniti, UTI, infezioni ospedaliere, infezioni da mezzi invasivi o da strumenti protesici). 3)Il paziente è immuno-compromesso e quindi esposto all’aggressione anche da parte di microrganismi “opportunisti”. continua... ...continua CRITERI DI SCELTA DEI FARMACI ANTIBATTERICI IN FUNZIONE DELLA SENSIBILITA’ DELL’AGENTE PATOGENO IN TUTTI QUESTI CASI: 1) Ove possibilie, PRIMA dell’inizio della terapia prelevare il maggior numero possibile di campioni appropriati di materiali biologici (sangue, pus, urine, escreato, liquor) per i test di sensibilità. 2)Scegliere il farmaco tenendo conto dei dati epidemiologici, delle proprietà farmacocinetiche in relazione al sito dell’infezione CRITERI DI SCELTA DEI FARMACI ANTIBATTERICI IN FUNZIONE DELLA SENSIBILITA’ DELL’AGENTE PATOGENO B. TERAPIA MIRATA (modello ottimale) 1) Prima di iniziare la terapia è stato possibile identificare l’agente patogeno e determinare la sensibilità ai singoli farmaci (ANTIBIOGRAMMA). 2)La scelta è suggerita dalla diagnosi in quanto l’agente causale è sempre lo stesso ed è virtualmente sempre sensibile allo stesso farmaco (es.: infezioni da streptococchi emolitici = scarlattina; febbre reumatica; erisipela; tifo; gonorrea; lue; ecc.) Continua ... Criteri generali per l’uso degli antibiotici Perché un antibiotico possa svolgere il suo effetto è necessario che vengano rispettate alcune regole : • • • • Dosaggio adeguato Intervallo di tempo adeguato Concentrazione nel sito effettore adeguata Via di somministrazione adeguata Tempo dipendenti Concentrazione dipendenti MECCANISMO D’AZIONE MECCANISMO D’AZIONE Battericida Uccide i batteri Tempo dipendente: β-lattamici Concentrazione dipendente: aminoglicosidici Batteriostatico Arresta la moltiplicazione Controllo Controllo BATTERIOSTASI BATTERICIDIA Tempo-dipendente Concentrazione-dipendente ANTIBIOTICI AD ATTIVITÀ TEMPO-DIPENDENTE ED EFFICACIA Concentrazione antibiotico (µg/mL) Determinante di efficacia : t > MIC MIC (µg/mL) t > MIC Intervallo di dosaggio (ore) Acar. J Chemother 1999;11:44–50 ANTIBIOTICI AD ATTIVITÀ CONCENTRAZIONE-DIPENDENTE ED EFFICACIA Concentrazione antibiotico (µg/mL) Cmax Determinanti di efficacia : • Cmax / MIC MIC (µg/mL) • AUC/MIC AUC Intervallo di dosaggio (ore) Acar. J Chemother 1999;11:44–50 Tipo di ADR (Adverse Drug Reactions) Tipo A (Augmented): dose-dipendenti e prevedibili Tipo B (Bizarre): imprevedibili Tipo C (Chronic): croniche e dose-tempo dipendenti Tipo D (Delayed): ritardate Tipo E (End of use): reazioni da FATTORI RESPONSABILI DELL’INSUCCESSO DI UNA TERAPIA ANTIBIOTICA Antibiotico non attivo vs organismo infettante in vitro Inadeguate difese dell’ospite Durata terapia insufficiente Sviluppo resistenza Superinfezione Mancata compliance Impossibilità a raggiungere sito infezione in q.tà adeguata Scarsa diffusibilità Inadeguato schema posologico Insufficiente esposizione Anomalie cinetiche CONSEGUENZE DI UN’INADEGUATA TERAPIA ANTIBIOTICA Terapia antibiotica inadeguata • • • • RISCHIO DI FALLIMENTO TERAPEUTI RITARDO NELLA RISPOSTA CLINICA AUMENTATO RISCHIO DI COMPLICAN AUMENTO DELLA SPESA SANITARIA Batteri resistenti persistono e si moltiplicano • Batteri sensibili Batteri resistenti ESPANSIONE DI BATTERI RESISTENTI BATTERIOFAGI Grazie per l'attenzione! Il presente materiale è disponibile on line nel sito: www.ulssfeltre.veneto.it www.ulssfeltre.veneto.it Nella voce: cittadini Nella voce: cittadini Pagina: i mercoledì salute Pagina: i mercoledì della della salute
© Copyright 2024 Paperzz