la zona dicembre 2014

Anno XX - n. 12
Milano
VENDIAMO E
TROVIAMO
LA TUA CASA !
VIALE MONZA, 338
MM SESTO MARELLI - 022551571
MENSILE INDIPENDENTE DʼINFORMAZIONE
Tanti auguri Milano
pace di mettere in
scena uno spettacolo come Fidelio
che, partendo dalla
Scala, è riuscito non
solo a giungere in
tutto il mondo, ma
a essere apprezzato
e applaudito da un
immenso e diversificato pubblico?
Ma per riuscire
bisogna creare il
gruppo e il gruppo
si crea con la partecipazione e la dedizione totale del singolo partecipante.
Come possiamo pensare a Questa è la speranza, parteunʼItalia in crisi quando il cipare tutti alla qualità e al
nostro spirito creativo è ca- benessere di ognuno per ot-
tenere il benessere di tutti.
Lʼesempio che ci viene da
quelli che hanno sporcato il
nome di onorevole con quello di ladro o di mandante non
può essere più sopportato.
Ma non è da meno lʼautista
che non rispetta il codice
della strada, il gradasso che
occupa lo spazio riservato
al disabile, chi non lascia il
posto a un anziano, chi getta avanzi o oggetti rotti per
la strada o li ammucchia in
discariche abusive, chi non
rispetta la raccolta differenziata, chi... e così via.
La correttezza deve essere
un dovere per tutti, come la
libertà un diritto umano inalienabile ma Cont. a pag. 2
Puglie - Tertulliano
Incrocio difficile tra mercati e spettacoli
A lato del parco Alessandrini, nellʼarea che avrebbe
dovuto essere annessa al
parco stesso, ci sono spesso, oltre al mercato domenicale, strutture per spettacoli
teatrali e concerti o attività
circensi.
La strada che si immette su
viale Puglie è quindi assai
trafficata e consente ai veicoli la sola svolta a destra,
ma il rispetto di tale indicazione è saltuario.
I pedoni, per accorciare il
percorso, spesso attraversano il viale fuori dai semafori
in punti di scarsa visibilità.
Come se non bastasse, la domenica, giorno dei mercati,
le auto sostano, in entrambi
le direzioni, sul marciapiedi
di viale Puglie.
Per cercare di porre rimedio alla situazione di pericolosità il Cdz4 ha chiesto
agli assessorati competenti
come primi interventi:
La tracciatura, lungo viale
Puglie, di doppia riga centrale, (come presente sul
cavalcavia Pontinia e lungo
via Rogoredo).
Un incremento dei controlli da parte dei Vigili urbani
nelle giornate di mercati e
spettacoli. La soppressione,
nella mattina di domenica,
della fermata Atm, presente
in viale Puglie in direzione
Corvetto.
Un aumento dellʼilluminazione dellʼincrocio Puglie/
Tertulliano; e successivamente:
Lʼinstallazione di un semaforo lampeggiante in prossimità dellʼincrocio.
Lʼistituzione del senso unico lungo via Tertulliano, da
viale Puglie a via Sacile,
con ingresso da viale Puglie e uscita in via Sacile.
Old
Chi assegna
gli alloggi popolari?
La situazione delle case dellʼAler e del comune di Milano è incandescente e usata a
fine di propaganda elettorale
sulla pelle di chi ha necessità di un alloggio.
Sono 23.000 le domande in
lista di attesa, oltre 9.000
gli appartamenti sfitti, di cui
1.300 in ristrutturazione e
un numero considerevole
occupato abusivamente.
In unʼinchiesta su “la Repubblica” del 1° luglio 2010,
i giornalisti Paolo Berizzi e
Sandro De Riccardis tracciavano la mappa dei quartieri della cit- Cont. a pag. 2
La Casa dov’è? A Baggio...
«Abitanti senza casa e case
senza abitanti». Così i parroci delle fasce periferiche
di Milano hanno efficacemente fotografato un problema di antica data che sta
assumendo, in questi ultimi
mesi, aspetti di grave e pericolosa emergenza.
Le notizie fanno impressione: migliaia di case occupate per citare solo Milano e
Roma e disordini intorno ai
campi nomadi.
Il fenomeno degli sgomberi,
le proteste dei cittadini e le
loro iniziative tese a “difendersi”, lʼopposizione alle
Forze dellʼordine che vede
talvolta insieme poveri,
gente di malaffare
e collettivi ideologici, i pianti, le
grida e i silenzi di
tanti volti impotenti... ha scritto
recentemente il
cardinale di Milano, Angelo Scola
(Il Sole 24 ore, 29
novembre 2014).
È un poʼ anche in
tale contesto che si
colloca “La Casa
dovʼè?”, unʼarticolata iniziativa
promossa dalla
parrocchia SantʼAnselmo Il ciclo di conferenze menda Baggio (info: www.san- sili “Abitare”, da ottobre
2014 a mag- Cont. a pag. 2
tanselmodabaggio.it).
Gente del Giambellino
Una settimana di memoria della prima periferia milanese
LA storica “Villetta” della
Fabbrica Osram è diventata
sede di uno spazio culturale della Zona 6, da qualche
anno. Il Consiglio di zona,
pur nelle ristrettezze economiche, ha investito molto
per farne un luogo di cultura
e di riaggregazione sociale.
Un lavoro molto difficile,
se si pensa alla disgregazione sociale alimentata
in questʼultimo ventennio.
Lentamente il Seicentro è
diventato luogo dʼincontro
per cittadini che iniziano a
risvegliarsi dal torpore della
solitudine e delle relazioni
sociali. “Gente del Giambellino” è lʼevento che ha
animato il “Seicentro”, in
piazza Berlinguer, nellʼultima settimana di novembre.
Lʼidea e il progetto lʼha realizzato Roberto Sironi, con
la sua Associazione culturale “Un artista in bicicletta”,
che si definisce “Giambelliners”. Musicista, pittore
è un vero artista, nato, cresciuto e tuttʼora abitante
in questo quartiere. Eʼ un
personaggio molto schivo.
Non si dà arie da grande. Eʼ
riuscito a sensibilizzare altri
cittadini del Giambellino.
Ha realizzato una settimana
dʼincontri che ha passato in
rassegna il Giambellino degli anni 1930/50, anche con
una ricostruzione storica di
quegli anni con foto di per-
sone tuttʼora viventi. Si è
parlato, però, soprattutto di
temi attuali: Lingua locale,
identità e integrazione, dei
linguaggi del Giambellino
e dei Giambelliners attuali. Hanno animato i dibattiti
di questa settimana: Piero
Dragan, Luana Bernardeschi, Elisabetta Mascazzini,
02.26.00.54.62
DICEMBRE 2014
Fondato e diretto da Enzo De Bernardis
[email protected]
VIA CISLAGHI, 2/A
MILANO
Andrea Vanni, Rita Barbieri, Gabriele Rabaiotti, Nora
Luardi, don Renzo,.Per lʼoccasione Roberto Sironi
ha realizzato una mostra di
pittura dedicata: “Gente del
Giambellino”. Sono quadri di personaggi della sua
fantasia storica. Colpiscono
le sue figure impressioni-
stiche, sembrano fantasmi
di quel Giambellino, primo
quartiere di quella Milano,
delle cosiddette “Periferie”
milanesi. Alcune sembrano voler fuggire, altri sʼintravvedono in quelle nebbie
che avvolgevano le vie e le
case dei “Giambelliners”, di
quegli anni. Un particolare
colpisce ancora: alcune di
queste figure sono realizzate sul retro dei biglietti
del tram. Roberto Sironi è
un artista che, come altri,
ha vagato per il continente
europeo. Gli piace vedere
le somiglianze tra “Le genti
di Dublino di James Joice
e “Le genti del Giambellino”. Dice: “I Giambelliners
come i Dubliners: assoluti
protagonisti di grande cultura popolare! Entrambi
sono la prova di una nobiltà
sfilata su grandi palcoscenici della vita, laggiù, dove
la vita è arida e difficile, incontenibile e squallida, ma
anche generosa e invitante,
fascinosa ed insanziabile.
Laggiù. Dove nulla è scontato e tutto è raggiungibile
con un solo sguardo, quello
della fantasia. I Giambelliners come i Dubliners passeggiano nella fantasia degli altri in una prosa di altri
tempi, dove lo stile supera
la trama e la realtà diventa fantasia!” La settimana
del Giambellino, Roberto
Sironi lʼha conclusa con un
concerto di canzoni chʼegli
definisce “in lingua milaneCont. a pag. 2
se”.
2 - DICEMBRE 2014
(segue da pag. 1)
tà dove lʼassegnazione degli alloggi delle case popolari era
nelle mani di vari clan, citati per regioni dʼItalia (uno solo
indicato come “slavi”) e alcuni anche per nome.
Il titolo e lʼocchiello, “Nelle case fantasma di Milano i clan
espropriano il Comune.
Cinquemila alloggi controllati dai boss.
E “riassegnati” con graduatoria parallela, evidenziavano la
drammaticità della situazione.
Lʼinchiesta parla di “un business da 20 milioni di euro lʼanno, 5.000 case controllate da una decina di clan della malavita organizzata....
Finiscono nelle loro casse le mazzette scucite alle famiglie
che aspettano da anni. Da 1.000 a 7.000 euro”....
Come si è arrivati a questa situazione lo spiegano bene le
parole pronunciate dal pm Antonio Sangermano nellʼudienza dellʼ11 maggio 2010 contro il clan che al quartiere Niguarda controlla decine di immobili:
- Il Comune ha tollerato per anni una sacca purulenta. È
inutile che i cittadini facciano segnalazioni se poi si resta
inerti.
- È utile ricordare che nellʼottobre del 2010 è stata tolta la
gestione di circa 30 mila case ai privati (Gefi, Romeo, Pirelli Re) a cui era stata affidata seguendo lo slogan “privato
è meglio”.
Il giorno seguente sullo stesso giornale, lʼallora vicesindaco
con delega alla sicurezza, Riccardo De Corato sottolineava
che “Comune e Aler sono impegnati nella lotta allʼabusivismo” (ma lʼimpietosa fotografia scattata dallʼassociazione
Sos racket lo contraddice). In tutta onestà non abbiamo in
tasca la soluzione di un problema complicato ingarbugliatosi nel corso degli anni e che precedenti amministrazioni
comunali e regionali non hanno affrontato con le dovute
energie nei riguardi dei più forti. Sono i ceti deboli che oggi
pagano le conseguenze di questa mancanza.
Vogliamo solo ricordare a chi oggi sfrutta il disagio sociale
e la fragilità dei più deboli alla ricerca di un consenso elettorale, che, quando per lunghi anni (in Regione anche ora)
hanno governato, non solo non sono riusciti ad assegnare
gli alloggi ai legittimi richiedenti, ma non hanno contrastato il sorgere e il crescere dellʼillegalità.
Lucio Oldani
(segue da pag. 1)
Beethoven a fumetti a WOW
Chi assegna...
Tanti auguri...
non una libertà assoluta che porta al potere dittatoriale, ma
una libertà sociale che garantisca a ogni uomo di essere
libero. Con questa speranza e con questi auguri affrontiamo
lʼanno nuovo.
Ogni dicembre ripetiamo gli auguri per un anno migliore.
Ma questa volta la speranza è basata sullʼimpegno di ogni
essere umano per continuare a essere libero e a dare il meglio di sé. Ogni italiano se vuole lo può fare e la speranza
potrà trasformarsi in realtà.
edb
Campania 12, che, in
occasione del Fidelio, che inaugura la
stagione del Teatro
alla Scala, dedica a
Beethoven una simpatica mostra, dal titolo Bam Bam Bam
Baaam!
evocativo
delle prime 4 note
della Quinta.
Fino allʼ11 gennaio
il pubblico può ripercorrere la vita del
grande Ludvig attraverso 35 pannelli di
una
pubblicazione
Anche la musica lirica si francese di alcuni anni fa.
Le ultracentenarie figurine
racconta a fumetti.
Ce lo racconta WOW, il Liebig rievocano invece la
Museo del fumetto di viale trama complessa del Fidelio,
Gente...
(segue da pag. 1)
In unʼepoca storica di profondi malesseri, ricominciare a
ricreare relazioni umane, vecchie e nuove, può aiutarci a
recuperare la speranza di poter vivere in un mondo dove
gli uomini e le donne globalizzati cercano di esprimersi in
una nuova “Sinfonia del nuovo mondo”.
Nicola Di Biase
Glʼinterssati allʼapprofondimento possono visitare i siti:
www.facebook.com/GenteDelGiambellino(pagina ufficiale FB Gente del Giambellino)
Gent del Giambellin
di Roberto Sironi
gio 2015, per concludersi con lʼappuntamento del 5 ottobre
2015 “Benedetta, maledetta città”, una tavola rotonda tra
Istituzioni civili ed ecclesiali sul tema dellʼabitare insieme
tra uomini nella città metropolitana.
Il Cineforum tematico, con le proiezioni mensili da novembre 2014 a giugno 2015.
Un percorso per interrogarci senza pregiudizi ideologici,
cioè “abitare” uno spazio libero di pensiero, preoccupati
solo di porci le domande vere che lʼesperienza fa nascere
nel cuore. Una riflessione su cosa significhi abitare una casa,
la città, ma anche le relazioni e le situazioni dellʼesistenza.
Unʼoccasione per Baggio, unʼoccasione per Milano.
Romano Ranaldi
Associazione Giovani e Famiglia-CPM
mensile indipendente
dʼinformazione
E ghʼhoo fregg in fond al coeur
Ma mi devi camminà...
Passa un tram... Quaivun el moeur
Inciodà a quàtter ass!
Direzione e redazione
Via Brivio 33 /Imbonati 89
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La Casa...
La Zona Milano
Per la pubblicità su
Dentiera rotta?
(segue da pag. 1)
Ghʼè la nev in de la strada
E mi ghʼhoo i pee gelà!
El Giambellin lʼè una giazzada
E la gent la resta in cà!
Ghʼè la nev su la memoria
E mi ghʼhoo i penser gelà!
El Giambellin lʼè unʼaltra storia
Roba de gàtt e de malnàtt!..
LA ZONA MILANO
mentre True comics, rivista americana, dal 1943 al ʻ45
fa del compositore,
che litiga con Goethe, un simbolo di
libertà.
Più leggero Disney
fa incontrare un
Pippo Beethoven
con un Topolino
Mozart.
Non può mancare il
suo piccolo “fan”,
Schroeder, il bambino dei Peanuts del
grande disegnatore
Charles Schultz.
Dulcis in fundo, una
bella serie di tavole,
amici del museo. Lʼingresso
create per lʼoccasione dagli è gratuito.
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Direttore responsabile
Enzo De Bernardis
tel. 0292871313
Hanno collaborato:
Lucio Oldani, Giada Affaticati, G. Bastetti, Ida
Bettini, Beatrice Carione,
Annarita Censi, Greta Coletti, Aldo Crespi, Grazia
De Benedetti, Anna Maria
Della Fera, Agostino Di
Gangi, Flavio Fera, Fabio
Figiaconi, Mario Garini,
Manuelita Lupo, Jacopo
Garrone, Elena Nembri,
Riccardo Nissotti, Valeria
Parlante, Ugo Rossi, Alessandro Sarcinelli, Mario
Speranza, Donatella Swifth, Orlando Vuono.
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Paderno Dugnano
(Milano)
Aut.Trib. MI 264
del 22/05/93
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gratuita
DICEMBRE 2014 - 3
Abbandono...
uguale degrado
Smart Future
Il digitale alla scuola dell’Ortica
Lʼunico istituto di Milano,
coinvolto nel progetto Smart
Future della Samsung, è
quello di via Cima, allʼOrtica (zona 3), che fa parte
dellʼonnicomprensivo Guido Galli di viale Romagna.
Avviato nel giugno 2013, il
progetto, per favorire la digitalizzazione dellʼistruzione,
fornendo tecnologie quali
E-boards e tablet, ha finora
interessato 37 scuole, elementari e medie inferiori, in
tutta Italia.
La verifica dopo lʼanno pilota è positiva:
“Con il tablet si fa più veloce
- È divertente. È più facile”,
ci dicono gli alunni della IV
elementare di via Cima coinvolta. E gli insegnanti:
“I ragazzi sono entusiasti,
lavorano più volentieri. Ora
sentono la scuola più simile
alla loro vita. Per noi qualche timore di fronte a una
proposta che richiede preparazione e cambiamenti”.
Altre scuole confermano.
Una preside di Anzio:
“Si rivoluziona la programmazione, gli insegnanti vanno preparati e i genitori informati e formati”.
La docente di una media di
Firenze:
“Noi possiamo sia monitorare ogni lavoro allʼistante, sia
farlo condividere alla classe.
I ragazzi hanno la possibilità di apprendere con tutte
le loro capacità e con scelte
individuali. Inoltre acquisiscono competenze professionali”.
Acquisire unʼabilità “professionale” è uno degli obietti-
vi, un altro: stimolare a produrre, fruire e condividere i
contenuti digitali nella scuola e ripensare i modi dellʼapprendere. Unʼiniziativa,
promossa dal Moige con
Samsung nellʼambito del
progetto, si rivolge alle famiglie e agli studenti di 291
classi già digitalizzate, oltre
25.000 partecipanti, per sensibilizzare allʼuso sicuro e
responsabile dei contenuti
multimediali.
Il valore del progetto è
così grande che vede alleati scuola, impresa e ricerca.
Con lʼUniversità Cattolica
di Milano è stato realizzato
un Osservatorio nazionale
sui media digitali a scuola:
la sua prima indagine ha
dato risultati molto positivi,
illustrati, con il progetto, in
un libro appena pubblicato.
La Cattolica, affiancata dalle
università di Perugia e Fog-
gia, cura anche monitoraggio, formazione e supporto
degli insegnanti e intervento
nelle classi sperimentali. Le
scuole coinvolte sono state
selezionate per verificare
come il digitale riesca a includere ragazzi con disabilità o abitanti in territori isolati (in montagna) o di disagio
sociale (periferie).
A queste si è aggiunta la
scuola nel Policlinico Umberto Primo di Roma, per
dimostrare lʼefficacia per
alunni in ospedale, che possono così rimanere “connessi” con i compagni. Per
il prossimo triennio, Smart
Future si amplia e coinvolge
il Ministero dellʼIstruzione,
università e ricerca, per individuare altre 54 classi. Il
necessario processo di digitalizzazione della scuola italiana è in fase di avvio.
Grazia De Benedetti
La formula è sempre la stessa, vale per gli alloggi come
per piccole aree.
Non siamo nellʼestrema periferia, ma a una fermata del
Passante, a Porta Vittoria.
Lʼuscita su via Cervignano
vicino a viale Umbria è stata costruita ma mai aperta.
Accanto marciapiede e pista
ciclabile, sempre frequentati, ma cʼè anche un terreno
incolto vicino ai nuovi edifici. La tentazione è irresistibile: il degrado avanza e
lʼarea si sta trasformando in
discarica.
Basta poco, no?
old
lavocedelleforzepolitichesocialisindacalilavocedelleforzepolitichesocialisindacalilavocedelleforzepolitichesocialisindacalilavocedelleforzepolitichesocialisindacal
Carenza abitativa e
occupazioni abusive
Il degrado dei quartieri popolari della città e il problema dellʼalloggio, come delle
occupazioni abusive, non
possono essere affrontati
con prove di forza e di ordine pubblico, che aggravano
la situazione, senza risolvere
il problema. La crisi sociale
si manifesta anche in altri
ambiti: disoccupazione, precarizzazione del lavoro, cancellazione dei diritti acquisiti
e talvolta anche della stessa
libertà di manifestare (ultimo
episodio: il 14 novembre una
manifestazione di studenti
regolarmente autorizzata, è
stata repressa). Oggi nella
nostra città il primo diritto
negato è quello della casa:
a fronte di innumerevoli alloggi privati e pubblici sfitti
e liste di attesa inconcepibili,
dati ufficiali parlano di 9.754
appartamenti sfitti, il 10,8 %
di quelli gestiti complessivamente da Aler e Comune di
Milano, dei quali 1.300 in
ristrutturazione.
Il secondo diritto disatteso è quello dei cittadini dei
quartieri popolari di vivere
in case dignitose e dove non
prevalgano racket, malavita
organizzata e prepotenza.
Oggi vengono alla luce anni
di voluto abbandono e non
investimenti sui quartieri
popolari di Milano. Una responsabilità principalmente
dei vari Governi che si sono
succeduti e della Regione
Lombardia, così come di
chi ha governato Milano nei
decenni scorsi, e ora tocca
allʼAmministrazione attuale
affrontare e risolvere. Adesso più che usare la forza
sulle occupazioni abusive,
va gestita la realtà, distinguendo i veri abusivi dalla
morosità incolpevole, le vittime dei racket e chi occupa
per necessità e disperazione.
Distinguere e salvaguardare
così le famiglie bisognose è
lʼunica strada.
Sappiamo che il Comune
ha chiesto di semplificare la
procedura per regolarizzare
chi ha necessità. Poiché questo deve passare dalla Regione, chiediamo alla sua Giunta di accorciare i tempi.
Chiediamo
allʼAmministrazione comunale, che ha
intrapreso una politica di
gestione autonoma delle
proprie case, di avviare un
tavolo di confronto con le
organizzazioni degli inquilini e i comitati.
In zona possiamo citare tra
gli altri il Comitato Salomone e il Molise/Calvairate, autore di un “Rapporto
delle Periferie”, da prendere
in considerazione per una
strategia comune che metta
al centro la necessità di riconsegnare ai ceti popolari il
diritto alla casa e di sottrarlo
al racket, che, approfittando
di una reale necessità, continua a prosperare sullʼabusivismo e la fragilità sociale.
Inoltre che, a fronte delle
oltre 3000 domande mai esaminate, venga finalmente applicato lʼaccordo dellʼottobre
2012 tra Comune e Sindacati
inquilini, che prevede la re-
golarizzazione degli occupanti in stato di necessità.
Vogliamo conoscere la situazione degli sfratti di alcune
famiglie con minori, avvenuti nelle ultime settimane
(situazioni di questo tipo
presuppongono la presenza
di operatori sociali).
La nostra solidarietà va ai lavoratori Aler, che sono stati
vittime di attacchi incendiari
in una delle loro sedi.
F. Draghi e L. Massari,
Sinistra per Pisapia PRC, Cdz 4
Telecamere
in piazza Greco
Il 25 novembre è stata approvata in Zona 2 la mozione presentata da Lega, FI e
FdI che chiedeva lʼinstallazione delle telecamere per la
video sorveglianza in piazza Greco. Samuele Piscina,
capogruppo del Carroccio
e primo firmatario del documento, si è espresso così
dopo la notizia: È una grande vittoria per i cittadini di
piazza Greco, che in circa
800 si sono schierati dalla nostra parte per lottare
contro la situazione di insicurezza in cui erano costretti a vivere e che si sarebbe
potuta aggravare con la
realizzazione del Refettorio
ambrosiano a causa dellʼarrivo in piazza di numerose
persone senza fissa dimora.
Il documento è stato approvato dopo numerose peripezie
e pareri contrastanti, infatti
inizialmente la maggioranza
consiliare aveva negato la
discussione del documento,
per poi trovarsi obbligati a
trattarlo come ultimo punto. Particolarmente allarmante lʼastensione da parte
del presidente di zona Villa
(Pd), residente a Greco, che
ha contrastato il documento nonostante gli emendamenti presentati dal Partito
democratico e ha provocato
una spaccatura allʼinterno del proprio gruppo. Ora
attendiamo lʼinstallazione
delle telecamere, sperando di non dover attendere
anni.
Samuele Piscina
Il mercato in Suffragio si rinnova
I lavori di riqualificazione del mercato
comunale coperto di piazza Santa Maria del Suffragio iniziano e lʼapertura
del cantiere impone lo spostamento
delle strutture di vendita più a ridosso
dellʼedificio.
Oggi ai due lati del mercato (via Foldi e Morosini) sono collocate 10 postazioni commerciali: 6 bancarelle, 3
chioschi e unʼedicola.
Dopo il sopralluogo del 31 ottobre dei
rappresentanti del Consiglio di zona 4,
della Polizia locale e dellʼarchitetto
Federico Magni, durante il quale sono
stati sentiti i pareri dei commercianti
presenti, sono emerse alcune proposte.
I due chioschi a destra e sinistra del
mercato verrebbero collocati lungo la via Foldi e allineati allʼedicola
e al chiosco già esistenti; mentre le
due bancarelle a sinistra del mercato
verrebbero spostate una sul lato di
via Morosini, in linea con quelle già
presenti e lʼaltra sul lato sud/est della
piazza.
Per rendere più visibile la nuova collocazione delle postazioni verranno messi dei cartelli indicatori. Considerando
il disagio dei commercianti durante i
lavori, il Cdz chiede ai settori competenti di valutare lʼesclusione della
tassazione Cosap riguardo alle dimensioni del cantiere, così da rendere
possibile lavorare in condizioni di assoluta sicurezza senza penalizzazioni
economiche, evitando che un cantiere
ridotto possa generare condizioni lavorative insicure.
old
In via Cadore non si sale sulla 62
Tra le vie Pinaroli e Spartaco, la fermata del bus 62
in via Cadore costringe i
passeggeri, sia in salita che
in discesa, a un percorso
difficile.
Infatti si devono destreggiare tra le macchine in
sosta (vietata!) e, sul marciapiede di soli due metri,
a evitare la palina della
fermata e un pannello per
le affissioni pubbliche.
In particolare, gli utenti
con disabilità lamentano
lʼimpossibilità a salire sul
mezzo, in quanto non è per
loro possibile scendere in
carreggiata.
I Vigili urbani di Zona 4
hanno proposto al Cdz
lʼallargamento del tratto di
marciapiede interessato e
lʼavanzamento della fermata verso lʼintersezione con
Spartaco/Maestri Campionesi, in modo da agevolare
lʼinterscambio con le altre
linee Atm. Il Consiglio ha
provveduto a richiedere ai
settori competenti di realizzare quanto suggerito
old
dai Vigili.
4 - DICEMBRE 2014
Accade a dicembre in zona 4
È successo in zona 6
È proprio il caso di dirlo: in Zona 6, negli
ultimi giorni, è successo di tutto tranne
quello che sarebbe dovuto accadere.
Tre giovani balordi al supermercato dellʼEsselunga di via Lorenteggio, dopo aver
fatto la spesa per un importo pari a 1.400
euro, hanno cercato di pagare solo 3 euro.
I tre, un ragazzo e due ragazze, hanno
tentato il “colpaccio” utilizzando la cassa
self-service facendo passare solo alcuni
prodotti. Una cassiera, fortunatamente, se
nʼè accorta e ha fatto scattare lʼallarme.
Il ragazzo è stato arrestato mentre le due
complici sono riuscite a fuggire.
Alla Barona, in via Bari, un uomo è stato
derubato allʼinterno del proprio appartamento. I ladri hanno suonato alla porta e
per entrare si sono spacciati per poliziotti. Una volta dentro hanno puntato alla
gola del malcapitato un coltello e si sono
fatti consegnare i 600 euro che aveva in
tasca.
In un negozio di articoli sportivi di via
Lorenteggio, un 40enne ha terrorizzato la
commessa ed è riuscito a impossessarsi
dei 200 euro che si trovavano in cassa.
Di episodi come questi le cronache sono
piene. Vengono definiti di microcriminalità ma, se ci pensiamo bene, saranno sì
di micro ma creano un effetto macro. Un
effetto che si chiama paura. La paura è
lʼemozione peggiore che una persona possa provare. Non è bello aver paura dʼuscire la sera dopo un certo orario, di essere
rapinati o peggio ancora di subire un furto
trovandosi nel proprio appartamento.
La paura lede il sacrosanto diritto di compiere liberamente determinate scelte. La
paura riduce la serenità e aumenta i momenti di tensione e conseguentemente di
nervosismo. Ma la paura come si vince?
A detta degli psicologi e degli studiosi
dellʼargomento la paura si vince quando
ci si sente sicuri di affrontare il fattore
che ne è la causa. Ma cosa bisogna fare
per sentirsi sicuri? Si deve essere armati,
pronti a usare lʼarma? Proprio, ma proprio no, non siamo mica nel Far West
dove i cowboy si difendevano da soli. E
allora? E allora non ci sono alternative,
ci si può sentire sicuri di non aver paura
di essere la vittima di un evento di microcriminalità solo se cʼè qualcuno pronto a
intervenire. Fermo restante che solo una
minima parte dei cittadini potrebbe “permettersi” una guardia del corpo personale, la sicurezza deve essere garantita dalle
Forze dellʼordine. Ma dove si trovavano
le Forze dellʼordine quando si sono verificati questi crimini?
Nessuno può rispondere con esattezza
sul dove fossero effettivamente disloca-
te, lʼunica cosa certa è che, molto probabilmente, gli autori hanno agito senza
aver paura di essere colti con le mani
nel sacco. Il punto è proprio questo: ad
avere paura non devono essere i cittadini
ma i delinquenti. Costoro devono avere
la consapevolezza che, compiendo i loro
atti illeciti, corrono il rischio di essere
“beccati”. Ci vorrebbe il poliziotto di
quartiere protagonista assoluto dei film
polizieschi americani che da sempre vediamo al cinema o alla televisione.
Il poliziotto di quartiere conoscerebbe a
fondo il quartiere e, vivendo tra la gente, le abitudini, gli usi e i costumi di chi
ci abita o lavora. Avrebbe una funzione
di deterrente per i malviventi e i malfattori. Sarebbe pronto, come un segugio,
a intervenire sia nella prevenzione del
crimine sia nelle indagini per i crimini
commessi. A dire il vero la sua figura è
stata introdotta una dozzina di anni orsono, esattamente nel dicembre del 2002.
Lʼidea piacque ed entusiasmò tutti, ma
il progetto incontrò notevoli difficoltà
nella sua concretizzazione e così fu realizzato solo in parte. Due anni e mezzo
fa è stata inserita la figura del vigile di
quartiere. In Zona 6 sono una trentina e
operano in 8 quartieri. Sono presenti nei
mercati settimanali scoperti, allʼentrata
e allʼuscita degli alunni delle scuole primarie. Inoltre hanno il compito di dare
informazioni e raccogliere segnalazioni
da parte dei cittadini. Il lavoro svolto dai
vigili di quartiere è importante ma non è
sufficiente per garantire la sicurezza. È
necessaria una presenza costante e continua sul territorio anche delle altre Forze dellʼordine. I cittadini devono avvertirne la presenza, ma soprattutto si deve
instaurare un rapporto di collaborazione
tra le persone e chi è preposto a tutelarne
lʼincolumità. Solo così si può sconfiggere
la microcriminalità che tanto spaventa. Si
dice che manchino le risorse per garantire la sicurezza ma quanti punti di Pil si
perdono, visto che a una certa ora scatta
il “coprifuoco” e quindi le persone non
escono e se non escono non consumano
e non fanno acquisti e poi quanto viene
speso per curare quelle persone vittime
di atti criminosi? Ci vogliono meno caserme, meno commissariati e più poliziotti, carabinieri e vigili di quartiere in
giro e non negli uffici. Potremo un giorno
dire che, in Zona 6, è accaduto che la presenza continua sul territorio di vigili, di
poliziotti e di carabinieri ha azzerato gli
episodi di microcriminalità?
In fondo è questo che dovrebbe essere
fatto.
Flavio Fera
Calendario del Consiglio di zona 4
Le prossime riunioni del Consiglio di zona si terranno
presso la sala di via Oglio 18, i giovedì:
4 dicembre ore 18,30 - 18 dicembre ore 18,30
15 gennaio ore 18,30 29 gennaio ore 18,30
Nella prima mezzʼora i cittadini possono prendere la
parola per illustrare i problemi del quartiere. Le date
delle riunioni delle varie commissioni sono visibili alla
pagina 606 del Televideo regionale e nel sito del Comune di Milano.
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Venerdì 12,Teatro dellʼArca di Corso
XXII Marzo: Belot e rebelot! La canzone in lingua milanese, Recital interpretato da Sironi, accompagnato dalla
violinista francese Elizabet Boudjema.
Nel foyer del teatro, mostra pittorica di
Roberto Sironi, dal titolo “Siluett a Milan”
Sabato 13, biblioteca di Via Oglio 18,
ore 16,30: Esmeralda. Spettacolo teatrale di 30 minuti a cura dellʼAssociazione
Culturale Scaldapensieri, gratuito e consigliato a bambini dai 2 anni in su
Sabato 13 e domenica 14 via Monte
Velino 17: Accendi il tuo Natale. Mostra
di artigianato di giovani artisti ed artigiani con disabilità a cura dellʼAssociazione “La Nostra Comunità Onlus”
Martedì 16 WOW, Museo del fumetto di viale Campania 12: Buon compleanno Beethoven: maratona musicale
dalle ore 10 alle 20, con la presenza di
due importanti realtà musicali milanesi:
ICM (Insieme con la Musica) e SONG
(Sistema italiano delle orchestre giovanili). La partecipazione è aperta a tutti,
adulti e piccoli, musicisti e non. Possono
aderire allʼiniziativa classi della Scuola
dellʼobbligo di Zona 4, su prenotazione.
Giovedì 18 e venerdì 19, RSA Casa
per Coniugi di via dei Cinquecento 19
dalle 15 alle 18: Anziani e Territorio:
due anni di attività insieme. Festa organizzata in occasione del Natale per gli
anziani della zona 4, dalla Cooperativa
Sociale PRO:GES
Venerdì 19, biblioteca Calvairate via
Ciceri Visconti alle 18: Quater, diario
di unʼape operaia. Spettacolo teatrale,
monologo comico-fiabesco scritto e interpretato da Giulia Lombezzi accompagnata al piano da Claudio Gay Lʼiniziativa rientra nel ciclo “BiblioParole”
Venerdì 19, Centro Socio Ricreativo Acquabella, via Don Carlo San
Martino,10 dalle 20,30 alle 23: Terra
di Lombardia, immagini, poesia e canto. Festa natalizia con l Gruppo “Fior
dʼalpe”
Sabato 20, Polo Ferrara di piazza Ferrara dalle 14 alle 18: Festa di Natale
dellʼA.S.D. Calvairate
Domenica 21, parrocchia di San Galdino via Salomone 23 al pomeriggio:
iniziativa natalizia. La festa di Natale
che coinvolge i bambini del quartiere e
le loro famiglie.
Biblioteca Zara alla mostra di Giacometti
Nel mese di dicembre la biblioteca
Zara ti porta alla Galleria d’arte moderna per visitare la mostra dello scultore Alberto Giacometti.
Un incontro introduttivo in biblioteca e
visita guidata alla mostra Alberto Giacometti: La scultura dell’uomo a cura
di Pizzo Zen. I due momenti saranno
accessibili ai sordi grazie a un’interprete Lis e alla sottotitolazione.
Giovedì 11 dicembre 2014 ore 18,30
introduzione alla mostra.
Giovedì 18 dicembre ore 19,00 visita
guidata.
Il biglietto è a carico dei partecipanti.
È necessario iscriversi entro giovedì
11 dicembre e anticipare la quota di
euro 12. Ogni partecipante disabile ha
diritto a una gratuità
per l’accompagnatore: contattaci. In
tutti i sensi: viaggio
alla scoperta della
sordità è un progetto promosso dal
Consiglio di zona 2
con la collaborazione della Cooperativa Comunicazioni
in partnership con
la biblioteca Zara.
La sottotitolazione è
fornita dal Pio Istituto dei Sordi.
In biblioteca troverai la brochure con
l’intero ciclo di ini-
ziative, di cui puoi chiedere via mail la
versione elettronica.
Ti ricordiamo che puoi trovare tutte le
iniziative delle biblioteche nella sezione Manifestazioni del nostro sito web:
www.comune.milano.it/biblioteche.
Biblioteca Zara - Viale Zara 100,
20125 Milano 0288462823
www.comune.milano.it/biblioteche
Orari di apertura:lunedì, mercoledì,
sabato 9,00 - 15,00
martedì, giovedì, venerdì 13,00 19,00
Trasporti pubblici:
Mm3 Zara, Mm5 Marche, Linee di superficie 5,7,31,42, 60,70, 90/91,92
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Viale Zara, 87 - Milano
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12 - DICEMBRE 2014
Inter, che disastro
Milan, da rivedere
Bilancio magrissimo per le
due milanesi nel mese di
novembre: lʼInter è riuscita
a raccogliere solamente 2
punti, grazie ai pareggi con
Verona e Milan; il Milan ha
portato a casa 5 punti, pareggiando nel derby e a Genova contro la Sampdoria, e
vincendo contro lʼUdinese
nella tredicesima giornata
di campionato.
Le due società sono state
colpite da tanti infortuni, soprattutto la difesa per quanto riguarda il Milan, ma ciò
non può essere una scusante
per i due tecnici Pippo Inzaghi e Roberto Mancini, poiché un club deve dimostrare
di essere grande anche nei
momenti negativi.
Per lʼInter, i problemi sono
tanti, soprattutto lʼastinenza
da gol e da buone prestazioni di Rodrigo Palacio, che
sembra la brutta copia del
goleador ammirato nella
scorsa stagione. La società nerazzurra ha dovuto far
fronte anche alla decisione
presa dal presidente Thohir
che, a sorpresa, ha esonera-
to Mazzarri e ha affidato la
panchina a Mancini, che già
conosce lʼambiente poichè
ha già vinto tanto con lʼInter “pre-triplete”. Fatale,
per lʼex tecnico del Napoli,
è stata la sconfitta contro il
Parma, ultimo in classifica.
Lʼavvio del neo-allenatore
non è stato dei migliori, con
la sconfitta per 4-2 allʼOlimpico contro la Roma, partita
che ha dimostrato ancora
una volta lʼinferiorità della
rosa dellʼInter rispetto alle
squadre
che sono
ai vertici
della classifica.
Mancini si
può godere
la ritrovata
continuità
al gol di
Osvaldo,
che sembra
aver
raggiunto
una buona
forma fisi-
ca, e le buone prestazioni di
Kovacic, giovane gioiellino
inseguito dalle “big” dʼEuropa.
Per quanto riguarda il Milan, invece, il bilancio è
meno negativo, ma pur sempre sotto le aspettative. Il
Presidente ha più volte rinnovato la fiducia al tecnico
Inzaghi, facendo intendere
di avere un progetto futuro
con il giovane allenatore. In
casa rossonera si possono
almeno godere il ritorno al
gol di Stephan El Shaarawy,
che non finiva sul tabellino
dei marcatori dal lontano
febbraio 2013.
Inzaghi deve fare i conti con
la difesa, che molto spesso
concede occasioni da gol
agli avversari, e con Fernando Torres, che non trova il
gol dalla trasferta ad Empoli
del 22 settembre finita 2-2.
Clamorosa è stata la sconfitta subita in casa col Palermo
per 2-0, con la difesa che ha
letteralmente regalato due
gol ai siciliani.
Analizzando il mercato delle due società, emerge un
obiettivo comune: Stefano
Okaka, fresco della sua prima convocazione in nazionale e che non ha ancora
rinnovato il contratto con la
Sampdoria.
Insomma, sia Mancini sia
Inzaghi hanno davvero tanto da lavorare per riportare i
due club milanesi ai vertici
del calcio italiano, dove attualmente Juventus e Roma
sembrano imprendibili, e poi
ad alti livelli in Europa, poiché il Milan è fuori da tutte
le competizioni europee e
lʼInter è solamente in Europa League; già nel prossimo
turno di campionato le due
squadre potranno dimostrare segni di ripresa con il Milan che affronta il Genoa in
trasferta e lʼInter che riceve
la visita dellʼUdinese, che
giocherà la seconda partita
consecutiva alla “Scala del
calcio”. Fabio Amoruso
Pisapia rassicura
i suoi cittadini
Il Sindaco di Milano, in occasione dellʼevento “Legalità, mi piace”, organizzato
da Confcommercio, si è
così espresso affrontando
il tema della sicurezza dei
suoi cittadini.
Siamo consapevoli che la
sicurezza di tutti si ottiene
essendo uniti e dunque lavorando insieme, dalle Istituzioni ai cittadini; ognuno
deve svolgere il proprio
ruolo per la società. Questo
vale per ogni tipo di potenziale pericolo, tanto per il
contrasto al crimine organizzato come per il contrasto a forme apparentemente
minori di illegalità, che suscitano però tanta apprensione e tanto allarme. Il
Comune, negli ultimi anni,
ha intrapreso numerosi impegni in altrettanti campi.
Inoltre, sono stati avviati
numerosi progetti, che cercheremo di portare a termine nel migliore dei modi per
il bene della nostra città. Gli
esempi del nostro impegno
civile sono molteplici, dai
Vigili di quartiere, alle nuove telecamere che saranno
installate il prossimo anno,
alla condivisioni di filmati della Polizia locale con
tutte le Forze
dellʼordine,
allʼistituzione dellʼUnità
reati predatori della Polizia locale, e
così via. Voglio ricordare
in particolare
lʼaiuto e il
supporto che
ci sta dando la Confcommercio in questa nostra
battaglia contro lʼillegalità
e il crimine, per migliorare
lʼattività della Polizia locale contro i furti nei negozi.
È stato anche avviato un
nuovo servizio sperimentale
per i cittadini, che puntiamo
a estendere in tutta la città.
Ma penso anche ai miglioramenti che ci sono stati in
molte altre iniziative, come
la lotta alla contraffazione, infatti, nel 2013 e nella
prima metà del 2014, sono
stati effettuati 2031 sequestri di beni contraffatti per
un valore pari a 12 milioni
di euro, o il contrasto a chi
compie atti vandalici, quali
lʼimbrattare dei muri; il Comune infatti, in questi casi
richiede il risarcimento dei
danni e i lavori socialmente
utili per chi commette queste azioni senza senso.
Il nostro principale obiettivo è quello di rendere Milano una città modello nellʼambito della legalità; solo
in questo modo le famiglie,
i negozianti e i cittadini in
generale potranno sentirsi
sicuri di girare per le strade
della propria città.
F.A.
35 mini alloggi delle case popolari a chi è in stato di emergenza abitativa
Albergo sociale diffuso
Fondazione Cariplo partecipa al progetto finanziandolo
Persone in stato di necessità
abitativa nel quale si sono
ritrovate dopo aver perso il
lavoro, piuttosto che aver
subito uno sfratto o ancora
essere stati protagonisti di
una separazione. Sono loro
i destinatari del progetto
“Albergo sociale diffuso”
che prevede il recupero con
ristrutturazione di 35 mini
alloggi “sottosoglia”, vale
a dire con una superficie
inferiore ai 28,8mq, del Comune di Milano situati nei
seguenti quartieri: Isola,
Garibaldi, Niguarda e Quarto Oggiaro. Il progetto, che
prevede un finanziamento
di 785mila euro, prende il
via dopo lʼaccordo siglato il
4 dicembre a Palazzo Mari-
ATTENZIONE
Per chi non ha nessuno che lo possa aiutare, ci siamo noi!
Con tanti servizi del tipo:
• ACCOMPAGNAMENTO:
dal medico - per fare esami - in comune
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tel. 02 26 637 63 - mail: [email protected]
no tra Comune e Fondazione Cariplo che parteciperà
allʼoperazione con un contributo di 400mila euro.
Allʼoperazione prenderanno
parte Abitare sociale metropolitano e Fondazione housing sociale, questʼultima
ha sviluppato lo studio di
fattibilità e attuerà il progetto esecutivo dei lavori
di ristrutturazione, mentre
la prima prenderà in carico la gestione e coprirà la
parte rimanente della sovvenzione. I primi alloggi,
per i quali è prevista lʼassegnazione temporanea fino
a un massimo di 18 mesi,
saranno consegnati nel secondo semestre del 2015 e
i beneficiari, con il supporto
Auguri di Buon Natale e felice anno nuovo
agli inserzionisti e ai nostri lettori
La redazione
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MILANO
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di assistenti sociali, prenderanno parte a un percorso di accompagnamento allʼautonomia attuato dal gestore Abitare
sociale metropolitano. Presenti e firmatari dellʼaccordo,
che durerà 15 anni e potrà essere rinnovato, lʼassessore
alle Politiche sociali, Pierfrancesco Majorino, lʼassessora
alla Casa e Demanio, Daniela Benelli, il presidente di Fondazione Cariplo, Giuseppe Guzzetti e il consigliere delegato di Fondazione housing sociale, Marco Gerevini.
Con questo progetto mettiamo a disposizione dellʼemergenza abitativa, soluzioni nuove e alloggi inutilizzati - ha
precisato lʼassessora Daniela Benelli. - Il recupero dei
sottosoglia, che non sarebbero comunque destinabili alle
graduatorie Erp, è un esempio virtuoso di come questa
Amministrazione si stia sforzando, per trovare il modo di
rispondere anche alle varie tipologie di single o famiglie
che si trovano in grande difficoltà.
Complessivamente gli alloggi sottosoglia del Comune
sono 392, tra questi 180 circa sono liberi e non assegnabili
e diversi saranno accorpati e assegnati tramite bando per le
case popolari. Con lʼAlbergo sociale diffuso - ha spiegato
lʼassessore Majorino - abbiamo saputo integrare risorse
e competenze diverse trasformando problemi drammatici,
come lʼemergenza abitativa, in occasioni di soluzioni che
guardano al futuro.
Manuelita Lupo