Notiziario - Provincia Minoritica di Cristo Re dei Frati Minori dell

Natale del Signore 2014
Ludovico Mattioli, Adorazione dei pastori
Dio si è fatto portatore di carne
perché l’uomo
possa divenire portatore di Spirito
Sant’Atanasio di Alessandria PG 25, 192
Sommario
Vita Consacrata
I- Lettera apostolica
II- Lettera Ministro gen.
Curia Generale
I- Comunicato Tempo Forte
II- Incontro a Taizé
III- Custodia d’Albania
Frati Minori Nord Italia
I- Verbale Consiglio Coop.
II- Lettera Capitolo ’16 Abbiamo vissuto
I Nostri Defunti
I- Fr. Vincenzo Pazzini
Mons. Vittorio Viola
2
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23
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Fraternitas nr. 218
Notiziario
Provincia di “CRISTO RE”
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
(In copertina: “San Francesco”, LORENZO CEREGATO, 1989, Acquerello)
Anno XLVI - n.s.
N. 211 - dicembre 2014
Buon Natale!
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Sped. in Abbonamento postale
art. 2 comma 20/c legge 662/96
Filiale di Bologna - Stampato in proprio
Reg. Trib. Bologna n. 6799 del 10.04.98
Periodicità mensile
Dir. resp.: Fr. Giovanni Mascarucci
Redattore: Fr. Marco Zanotti
1
Notiziario - Anno della
Vita Consacrata
I
Lettera Apostolica
di Papa Francesco
ai religiosi in
occasione
dell’Anno della
Vita Consacrata
Carissime consacrate e
carissimi consacrati!
Scrivo a voi come Successore di Pietro, a cui il Signore
Gesù affidò il compito di confermare nella fede i fratelli (cfr. Lc
22,32), e scrivo a voi come fratello vostro, consacrato a Dio come voi.
Ringraziamo insieme il
Padre, che ci ha chiamati a seguire Gesù nell’adesione piena al
suo Vangelo e nel servizio della
Chiesa, e ha riversato nei nostri
cuori lo Spirito Santo che ci dà
gioia e ci fa rendere testimonianza al mondo intero del suo amore
e della sua misericordia.
Facendomi eco del sentire di molti di voi e della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita
apostolica, in occasione del 50°
anniversario della Costituzione
dogmatica Lumen gentium sulla Chiesa, che nel cap. VI tratta
2 - Notiziario
dei religiosi, come pure del Decreto Perfectae caritatis sul rinnovamento della vita religiosa,
ho deciso di indire un Anno della
Vita Consacrata. Avrà inizio il 30
novembre corrente, I Domenica
di Avvento, e terminerà con la festa della Presentazione di Gesù al
tempio il 2 febbraio 2016.
Dopo aver ascoltato la
Congregazione per gli Istituti di
vita consacrata e le Società di vita apostolica, ho indicato come
obiettivi per questo Anno gli stessi che san Giovanni Paolo II aveva proposto alla Chiesa all’inizio
del terzo millennio, riprendendo,
in certo modo, quanto aveva già
indicato nell’Esortazione postsinodale Vita consecrata: «Voi
non avete solo una gloriosa storia da ricordare e da raccontare,
ma una grande storia da costruire! Guardate al futuro, nel quale
lo Spirito vi proietta per fare con
voi ancora cose grandi» (n.110).
I – Gli obiettivi per l’Anno della Vita Consacrata
1. Il primo obiettivo è
guardare il passato con gratitudine. Ogni nostro Istituto viene da
una ricca storia carismatica. Alle sue origini è presente l’azione
di Dio che, nel suo Spirito, chia-
ma alcune persone alla sequela
ravvicinata di Cristo, a tradurre
il Vangelo in una particolare forma di vita, a leggere con gli occhi della fede i segni dei tempi, a
rispondere con creatività alle necessità della Chiesa. L’esperienza degli inizi è poi cresciuta e si
è sviluppata, coinvolgendo altri
membri in nuovi contesti geografici e culturali, dando vita a modi nuovi di attuare il carisma, a
nuove iniziative ed espressioni di
carità apostolica. È come il seme
che diventa albero espandendo i
suoi rami.
In questo Anno sarà opportuno che ogni famiglia carismatica ricordi i suoi inizi e il suo
sviluppo storico, per ringraziare
Dio che ha offerto alla Chiesa così tanti doni che la rendono bella
e attrezzata per ogni opera buona
(cfr. Lumen gentium, 12).
Raccontare la propria
storia è indispensabile per tenere viva l’identità, così come per
rinsaldare l’unità della famiglia
e il senso di appartenenza dei
suoi membri. Non si tratta di fare dell’archeologia o di coltivare
inutili nostalgie, quanto piuttosto
di ripercorrere il cammino delle
generazioni passate per cogliere
in esso la scintilla ispiratrice, le
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
idealità, i progetti, i valori che le
hanno mosse, a iniziare dai Fondatori, dalle Fondatrici e dalle
prime comunità. È un modo anche per prendere coscienza di come è stato vissuto il carisma lungo
la storia, quale creatività ha sprigionato, quali difficoltà ha dovuto affrontare e come sono state
superate. Si potranno scoprire incoerenze, frutto delle debolezze
umane, a volte forse anche l’oblìo di alcuni aspetti essenziali del
carisma. Tutto è istruttivo e insieme diventa appello alla conversione. Narrare la propria storia è
rendere lode a Dio e ringraziarlo
per tutti i suoi doni.
Lo ringraziamo in modo particolare per questi ultimi
50 anni seguiti al Concilio Vaticano II, che ha rappresentato una
“ventata” di Spirito Santo per tutta la Chiesa. Grazie ad esso la vita
consacrata ha attuato un fecondo
cammino di rinnovamento che,
con le sue luci e le sue ombre, è
stato un tempo di grazia, segnato
dalla presenza dello Spirito.
Sia quest’Anno della Vita Consacrata un’occasione anche per confessare con umiltà,
e insieme con grande confidenza in Dio Amore (cfr. 1 Gv 4,8),
la propria fragilità e per viverla
come esperienza dell’amore misericordioso del Signore; un’occasione per gridare al mondo con
forza e per testimoniare con gioia la santità e la vitalità presenti
nella gran parte di coloro che sono stati chiamati a seguire Cristo
nella vita consacrata.
2. Quest’Anno ci chiama inoltre a vivere il presente
con passione. La grata memoria
del passato ci spinge, in ascolto
attento di ciò che oggi lo Spirito dice alla Chiesa, ad attuare in
maniera sempre più profonda gli
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
aspetti costitutivi della nostra vita consacrata.
Dagli inizi del primo
monachesimo, fino alle odierne “nuove comunità”, ogni forma di vita consacrata è nata dalla
chiamata dello Spirito a seguire
Cristo come viene insegnato dal
Vangelo (cfr. Perfectae caritatis,
2). Per i Fondatori e le Fondatrici la regola in assoluto è stata il
Vangelo, ogni altra regola voleva essere soltanto espressione del
Vangelo e strumento per viverlo
in pienezza. Il loro ideale era Cristo, aderire a lui interamente, fino a poter dire con Paolo: «Per
me il vivere è Cristo» (Fil 1,21);
i voti avevano senso soltanto per
attuare questo loro appassionato
amore.
La domanda che siamo
chiamati a rivolgerci in questo
Anno è se e come anche noi ci
lasciamo interpellare dal Vangelo; se esso è davvero il “vademecum” per la vita di ogni giorno e
per le scelte che siamo chiamati ad operare. Esso è esigente e
domanda di essere vissuto con
radicalità e sincerità. Non basta
leggerlo (eppure lettura e studio
rimangono di estrema importanza), non basta meditarlo (e lo
facciamo con gioia ogni giorno).
Gesù ci chiede di attuarlo, di vivere le sue parole.
Gesù, dobbiamo domandarci ancora, è davvero il primo
e l’unico amore, come ci siamo
prefissi quando abbiamo professato i nostri voti? Soltanto se è tale, possiamo e dobbiamo amare
nella verità e nella misericordia
ogni persona che incontriamo sul
nostro cammino, perché avremo
appreso da Lui che cos’è l’amore e come amare: sapremo amare
perché avremo il suo stesso cuore.
I nostri Fondatori e Fondatrici hanno sentito in sé la compassione che prendeva Gesù
quando vedeva le folle come pecore sbandate senza pastore. Come Gesù, mosso da questa compassione, ha donato la sua parola,
ha sanato gli ammalati, ha dato
il pane da mangiare, ha offerto la sua stessa vita, così anche i
Fondatori si sono posti al servizio dell’umanità a cui lo Spirito
li mandava, nei modi più diversi:
l’intercessione, la predicazione
del Vangelo, la catechesi, l’istruzione, il servizio ai poveri, agli
ammalati… La fantasia della carità non ha conosciuto limiti e ha
saputo aprire innumerevoli strade per portare il soffio del Vangelo nelle culture e nei più diversi
ambiti sociali.
L’Anno della Vita Consacrata ci interroga sulla fedeltà
alla missione che ci è stata affidata. I nostri ministeri, le nostre
opere, le nostre presenze, rispondono a quanto lo Spirito ha chiesto ai nostri Fondatori, sono adeguati a perseguirne le finalità nella società e nella Chiesa di oggi?
C’è qualcosa che dobbiamo cambiare? Abbiamo la stessa passione per la nostra gente, siamo ad
essa vicini fino a condividerne
le gioie e i dolori, così da comprendere veramente le necessità
e poter offrire il nostro contributo per rispondervi? «La stessa generosità e abnegazione che spinsero i Fondatori – chiedeva già
san Giovanni Paolo II – devono
muovere voi, loro figli spirituali, a mantenere vivi i carismi che,
con la stessa forza dello Spirito
che li ha suscitati, continuano ad
arricchirsi e ad adattarsi, senza
perdere il loro carattere genuino,
per porsi al servizio della Chiesa e portare a pienezza l’instaura-
3
Notiziario - zione del suo Regno»1.
Nel fare memoria delle
origini viene in luce una ulteriore
componente del progetto di vita
consacrata. Fondatori e fondatrici erano affascinati dall’unità dei
Dodici attorno a Gesù, dalla comunione che contraddistingueva
la prima comunità di Gerusalemme. Dando vita alla propria comunità ognuno di loro ha inteso
riprodurre quei modelli evangelici, essere con un cuore solo e
un’anima sola, godere della presenza del Signore (cfr. Perfectae
caritatis,15).
Vivere il presente con
passione significa diventare
“esperti di comunione”, «testimoni e artefici di quel “progetto
di comunione” che sta al vertice
della storia dell’uomo secondo
Dio»2. In una società dello scontro, della difficile convivenza tra
culture diverse, della sopraffazione sui più deboli, delle disuguaglianze, siamo chiamati ad
offrire un modello concreto di
comunità che, attraverso il riconoscimento della dignità di ogni
persona e della condivisione del
dono di cui ognuno è portatore,
permetta di vivere rapporti fraterni.
Siate dunque donne e
uomini di comunione, rendetevi
presenti con coraggio là dove vi
sono differenze e tensioni, e siate segno credibile della presenza dello Spirito che infonde nei
cuori la passione perché tutti siano una sola cosa (cfr. Gv 17,21).
Vivete la mistica dell’incontro:
«la capacità di sentire, di ascolto
delle altre persone. La capacità di
cercare insieme la strada, il metodo»3, lasciandovi illuminare
dalla relazione di amore che passa fra le tre Divine Persone (cfr.
1 Gv 4,8) quale modello di ogni
4 - Notiziario
rapporto interpersonale.
3. Abbracciare il futuro
con speranza vuol essere il terzo
obiettivo di questo Anno. Conosciamo le difficoltà cui va incontro la vita consacrata nelle sue
varie forme: la diminuzione delle vocazioni e l’invecchiamento,
soprattutto nel mondo occidentale, i problemi economici a seguito della grave crisi finanziaria
mondiale, le sfide dell’internazionalità e della globalizzazione,
le insidie del relativismo, l’emarginazione e l’irrilevanza sociale... Proprio in queste incertezze,
che condividiamo con tanti nostri
contemporanei, si attua la nostra
speranza, frutto della fede nel Signore della storia che continua a
ripeterci: «Non aver paura ... perché io sono con te» (Ger 1,8).
La speranza di cui parliamo non si fonda sui numeri o sulle
opere, ma su Colui nel quale abbiamo posto la nostra fiducia (cfr.
2 Tm 1,12) e per il quale «nulla è
impossibile» (Lc1,37). È questa
la speranza che non delude e che
permetterà alla vita consacrata di
continuare a scrivere una grande
storia nel futuro, al quale dobbiamo tenere rivolto lo sguardo, coscienti che è verso di esso che ci
spinge lo Spirito Santo per continuare a fare con noi grandi cose.
Non cedete alla tentazione dei numeri e dell’efficienza,
meno ancora a quella di confidare nelle proprie forze. Scrutate gli orizzonti della vostra vita
e del momento attuale «in vigile
veglia». Con Benedetto XVI vi
ripeto: «Non unitevi ai profeti di
sventura che proclamano la fine
o il non senso della vita consacrata nella Chiesa dei nostri giorni;
piuttosto rivestitevi di Gesù Cristo e indossate le armi della luce
– come esorta san Paolo (cfr. Rm
13,11-14) – restando svegli e vigilanti»4. Continuiamo e riprendiamo sempre il nostro cammino
con la fiducia nel Signore.
Mi rivolgo soprattutto a
voi giovani. Siete il presente perché già vivete attivamente in seno ai vostri Istituti, offrendo un
contributo determinante con la
freschezza e la generosità della
vostra scelta. Nello stesso tempo
ne siete il futuro perché presto sarete chiamati a prendere nelle vostre mani la guida dell’animazione, della formazione, del servizio, della missione. Questo Anno
vi vedrà protagonisti nel dialogo
con la generazione che è davanti
a voi. In fraterna comunione potrete arricchirvi della sua esperienza e sapienza, e nello stesso
tempo potrete riproporre ad essa l’idealità che ha conosciuto
al suo inizio, offrire lo slancio e
la freschezza del vostro entusiasmo, così da elaborare insieme
modi nuovi di vivere il Vangelo e
risposte sempre più adeguate alle esigenze di testimonianza e di
annuncio.
Sono contento di sapere
che avrete occasioni per radunarvi insieme tra voi giovani di differenti Istituti. Che l’incontro diventi abituale via di comunione,
di mutuo sostegno, di unità.
II – Le attese per l’Anno della
Vita Consacrata
Che cosa mi attendo in
particolare da questo Anno di
grazia della vita consacrata?
1. Che sia sempre vero quello che ho detto una volta:
«Dove ci sono i religiosi c’è gioia». Siamo chiamati a sperimentare e mostrare che Dio è capace di colmare il nostro cuore e di
renderci felici, senza bisogno di
cercare altrove la nostra felicità;
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
che l’autentica fraternità vissuta
nelle nostre comunità alimenta
la nostra gioia; che il nostro dono
totale nel servizio della Chiesa,
delle famiglie, dei giovani, degli
anziani, dei poveri ci realizza come persone e dà pienezza alla nostra vita.
Che tra di noi non si vedano volti tristi, persone scontente e
insoddisfatte, perché “una sequela triste è una triste sequela”. Anche noi, come tutti gli altri uomini e donne, proviamo difficoltà,
notti dello spirito, delusioni, malattie, declino delle forze dovuto
alla vecchiaia. Proprio in questo
dovremmo trovare la “perfetta
letizia”, imparare a riconoscere il
volto di Cristo che si è fatto in tutto simile a noi e quindi provare la
gioia di saperci simili a Lui che,
per amore nostro, non ha ricusato
di subire la croce.
In una società che ostenta il culto dell’efficienza, del salutismo, del successo e che marginalizza i poveri ed esclude i
“perdenti”, possiamo testimoniare, attraverso la nostra vita, la
verità delle parole della Scrittura: «Quando sono debole, è allora
che sono forte» (2 Cor 12,10).
Possiamo ben applicare alla vita consacrata quanto ho
scritto nella Esortazione apostolica Evangelii gaudium, citando un’omelia di Benedetto XVI:
«La Chiesa non cresce per proselitismo, ma per attrazione» (n.
14). Sì, la vita consacrata non cresce se organizziamo delle belle
campagne vocazionali, ma se le
giovani e i giovani che ci incontrano si sentono attratti da noi, se
ci vedono uomini e donne felici!
Ugualmente la sua efficacia apostolica non dipende dall’efficienza e dalla potenza dei suoi mezzi. È la vostra vita che deve parFrati Minori dell’Emilia-Romagna
lare, una vita dalla quale traspare
la gioia e la bellezza di vivere il
Vangelo e di seguire Cristo.
Ripeto anche a voi quanto ho detto nella scorsa Veglia di
Pentecoste ai Movimenti ecclesiali: «Il valore della Chiesa, fondamentalmente, è vivere il Vangelo e dare testimonianza della
nostra fede. La Chiesa è sale della terra, è luce del mondo, è chiamata a rendere presente nella società il lievito del Regno di Dio
e lo fa prima di tutto con la sua
testimonianza, la testimonianza
dell’amore fraterno, della solidarietà, della condivisione» (18
maggio 2013).
2. Mi attendo che “svegliate il mondo”, perché la nota
che caratterizza la vita consacrata è la profezia. Come ho detto ai
Superiori Generali «la radicalità
evangelica non è solamente dei
religiosi: è richiesta a tutti. Ma
i religiosi seguono il Signore in
maniera speciale, in modo profetico». È questa la priorità che
adesso è richiesta: «essere profeti che testimoniano come Gesù
ha vissuto su questa terra … Mai
un religioso deve rinunciare alla
profezia» (29 novembre 2013).
Il profeta riceve da Dio
5
Notiziario - la capacità di scrutare la storia
nella quale vive e di interpretare
gli avvenimenti: è come una sentinella che veglia durante la notte
e sa quando arriva l’aurora (cfr. Is
21,11-12). Conosce Dio e conosce gli uomini e le donne suoi fratelli e sorelle. È capace di discernimento e anche di denunciare il
male del peccato e le ingiustizie,
perché è libero, non deve rispondere ad altri padroni se non a Dio,
non ha altri interessi che quelli di
Dio. Il profeta sta abitualmente
dalla parte dei poveri e degli indifesi, perché sa che Dio stesso è
dalla loro parte.
Mi attendo dunque non
che teniate vive delle “utopie”,
ma che sappiate creare “altri luoghi”, dove si viva la logica evangelica del dono, della fraternità,
dell’accoglienza della diversità,
dell’amore reciproco. Monasteri, comunità, centri di spiritualità,
cittadelle, scuole, ospedali, casefamiglia e tutti quei luoghi che la
carità e la creatività carismatica
hanno fatto nascere, e che ancora
faranno nascere con ulteriore creatività, devono diventare sempre
più il lievito per una società ispirata al Vangelo, la “città sul monte” che dice la verità e la potenza
delle parole di Gesù.
A volte, come accadde a
Elia e a Giona, può venire la tentazione di fuggire, di sottrarsi al
compito di profeta, perché troppo esigente, perché si è stanchi,
delusi dai risultati. Ma il profeta
sa di non essere mai solo. Anche a
noi, come a Geremia, Dio assicura: «Non aver paura … perché io
sono con te per proteggerti» (Ger
1,8).
3. I religiosi e le religiose, al pari di tutte le altre persone
consacrate, sono stati definiti, come ho appena ricordato, “esperti
6 - Notiziario
di comunione”. Mi aspetto pertanto che la “spiritualità della comunione”, indicata da san Giovanni Paolo II, diventi realtà e
che voi siate in prima linea nel
cogliere «la grande sfida che ci
sta davanti» in questo nuovo millennio: «fare della Chiesa la casa e la scuola della comunione»5.
Sono certo che in questo Anno lavorerete con serietà perché l’ideale di fraternità perseguito dai
Fondatori e dalle fondatrici cresca ai più diversi livelli, come a
cerchi concentrici.
La comunione si esercita innanzitutto all’interno delle
rispettive comunità dell’Istituto.
Al riguardo vi invito a rileggere i
miei frequenti interventi nei quali non mi stanco di ripetere che
critiche, pettegolezzi, invidie,
gelosie, antagonismi sono atteggiamenti che non hanno diritto di
abitare nelle nostre case. Ma, posta questa premessa, il cammino
della carità che si apre davanti a
noi è pressoché infinito, perché si
tratta di perseguire l’accoglienza
e l’attenzione reciproche, di praticare la comunione dei beni materiali e spirituali, la correzione
fraterna, il rispetto per le persone
più deboli… È «la “mistica” di vivere insieme», che fa della nostra
vita «un santo pellegrinaggio»6.
Dobbiamo interrogarci anche sul
rapporto tra le persone di culture
diverse, considerando che le nostre comunità diventano sempre
più internazionali. Come consentire ad ognuno di esprimersi,
di essere accolto con i suoi doni
specifici, di diventare pienamente corresponsabile?
Mi aspetto inoltre che
cresca la comunione tra i membri
dei diversi Istituti. Non potrebbe
essere quest’Anno l’occasione
per uscire con maggior coraggio
dai confini del proprio Istituto per
elaborare insieme, a livello locale e globale, progetti comuni di
formazione, di evangelizzazione, di interventi sociali? In questo modo potrà essere offerta più
efficacemente una reale testimonianza profetica. La comunione
e l’incontro fra differenti carismi
e vocazioni sono un cammino di
speranza. Nessuno costruisce il
futuro isolandosi, né solo con le
proprie forze, ma riconoscendosi nella verità di una comunione
che sempre si apre all’incontro,
al dialogo, all’ascolto, all’aiuto
reciproco e ci preserva dalla malattia dell’autoreferenzialità.
Nello stesso tempo la vita consacrata è chiamata a perseguire una sincera sinergia tra
tutte le vocazioni nella Chiesa,
a partire dai presbiteri e dai laici, così da «far crescere la spiritualità della comunione prima di
tutto al proprio interno e poi nella
stessa comunità ecclesiale e oltre
i suoi confini»7.
4. Attendo ancora da voi
quello che chiedo a tutti i membri
della Chiesa: uscire da sé stessi
per andare nelle periferie esistenziali. «Andate in tutto il mondo»
fu l’ultima parola che Gesù rivolse ai suoi e che continua a rivolgere oggi a tutti noi (cfr. Mc
16,15). C’è un’umanità intera
che aspetta: persone che hanno
perduto ogni speranza, famiglie
in difficoltà, bambini abbandonati, giovani ai quali è precluso
ogni futuro, ammalati e vecchi
abbandonati, ricchi sazi di beni e
con il vuoto nel cuore, uomini e
donne in cerca del senso della vita, assetati di divino…
Non ripiegatevi su voi
stessi, non lasciatevi asfissiare
dalle piccole beghe di casa, non
rimanete prigionieri dei vostri
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
problemi. Questi si risolveranno se andrete fuori ad aiutare gli
altri a risolvere i loro problemi e
ad annunciare la buona novella.
Troverete la vita dando la vita, la
speranza dando speranza, l’amore amando.
Aspetto da voi gesti concreti di accoglienza dei rifugiati,
di vicinanza ai poveri, di creatività nella catechesi, nell’annuncio del Vangelo, nell’iniziazione
alla vita di preghiera. Di conseguenza auspico lo snellimento
delle strutture, il riutilizzo delle
grandi case in favore di opere più
rispondenti alle attuali esigenze
dell’evangelizzazione e della carità, l’adeguamento delle opere
ai nuovi bisogni.
5. Mi aspetto che ogni
forma di vita consacrata si interroghi su quello che Dio e l’umanità di oggi domandano.
I monasteri e i gruppi di
orientamento contemplativo potrebbero incontrarsi tra di loro,
oppure collegarsi nei modi più
differenti per scambiarsi le esperienze sulla vita di preghiera, su
come crescere nella comunione
con tutta la Chiesa, su come sostenere i cristiani perseguitati, su
come accogliere e accompagnare
quanti sono in ricerca di una vita spirituale più intensa o hanno
bisogno di un sostegno morale o
materiale.
Lo stesso potranno fare
gli Istituti caritativi, dediti all’insegnamento, alla promozione
della cultura, quelli che si lanciano nell’annuncio del Vangelo
o che svolgono particolari ministeri pastorali, gli Istituti secolari nella loro capillare presenza
nelle strutture sociali. La fantasia
dello Spirito ha generato modi di
vita e opere così diversi che non
possiamo facilmente catalogarli
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
o inserirli in schemi prefabbricati. Non mi è quindi possibile
riferirmi ad ogni singola forma
carismatica. Nessuno tuttavia in
questo Anno dovrebbe sottrarsi ad una seria verifica sulla sua
presenza nella vita della Chiesa
e sul suo modo di rispondere alle
continue e nuove domande che si
levano attorno a noi, al grido dei
poveri.
Soltanto in questa attenzione ai bisogni del mondo e nella
docilità agli impulsi dello Spirito, quest’Anno della Vita Consacrata si trasformerà in un autentico kairòs, un tempo di Dio ricco
di grazie e di trasformazione.
III – Gli orizzonti dell’Anno
della Vita Consacrata
1. Con questa mia lettera, oltre che alle persone consacrate, mi rivolgo ai laici che, con
esse, condividono ideali, spirito,
missione. Alcuni Istituti religiosi hanno un’antica tradizione al
riguardo, altri un’esperienza più
recente. Di fatto attorno ad ogni
famiglia religiosa, come anche
alle Società di vita apostolica e
agli stessi Istituti secolari, è presente una famiglia più grande, la
“famiglia carismatica”, che comprende più Istituti che si riconoscono nel medesimo carisma, e
soprattutto cristiani laici che si
7
Notiziario - sentono chiamati, proprio nella
loro condizione laicale, a partecipare della stessa realtà carismatica.
Incoraggio anche voi, laici, a vivere quest’Anno della Vita
Consacrata come una grazia che
può rendervi più consapevoli del
dono ricevuto. Celebratelo con
tutta la “famiglia”, per crescere e
rispondere insieme alle chiamate
dello Spirito nella società odierna. In alcune occasioni, quando i consacrati di diversi Istituti
quest’Anno si incontreranno tra
loro, fate in modo di essere presenti anche voi come espressione dell’unico dono di Dio, così
da conoscere le esperienze delle
altre famiglie carismatiche, degli
altri gruppi laicali e di arricchirvi
e sostenervi reciprocamente.
2. L’Anno della Vita
Consacrata non riguarda soltanto le persone consacrate, ma la
Chiesa intera. Mi rivolgo così a
tutto il popolo cristiano perché
prenda sempre più consapevolezza del dono che è la presenza
di tante consacrate e consacrati, eredi di grandi santi che hanno fatto la storia del cristianesimo. Cosa sarebbe la Chiesa senza san Benedetto e san Basilio,
senza sant’Agostino e san Bernardo, senza san Francesco e san
Domenico, senza sant’Ignazio
di Loyola e santa Teresa d’Avila, senza sant’Angela Merici e
san Vincenzo de Paoli? L’elenco si farebbe quasi infinito, fino
a san Giovanni Bosco, alla beata
Teresa di Calcutta. Il beato Paolo VI affermava: «Senza questo
segno concreto, la carità che anima l’intera Chiesa rischierebbe
di raffreddarsi, il paradosso salvifico del vangelo di smussarsi, il
“sale” della fede di diluirsi in un
mondo in fase di secolarizzazio-
8 - Notiziario
ne» (Evangelica testificatio, 3).
Invito dunque tutte le comunità cristiane a vivere questo
Anno anzitutto per ringraziare
il Signore e fare memoria grata
dei doni ricevuti e che tuttora riceviamo per mezzo della santità
dei Fondatori e delle Fondatrici
e della fedeltà di tanti consacrati
al proprio carisma. Vi invito tutti a stringervi attorno alle persone consacrate, a gioire con loro,
a condividere le loro difficoltà, a
collaborare con esse, nella misura del possibile, per il perseguimento del loro ministero e della
loro opera, che sono poi quelli
dell’intera Chiesa. Fate sentire
loro l’affetto e il calore di tutto il
popolo cristiano.
Benedico il Signore per
la felice coincidenza dell’Anno
della Vita Consacrata con il Sinodo sulla famiglia. Famiglia e vita
consacrata sono vocazioni portatrici di ricchezza e grazia per
tutti, spazi di umanizzazione nella costruzione di relazioni vitali,
luoghi di evangelizzazione. Ci si
può aiutare gli uni con gli altri.
3. Con questa mia lettera
oso rivolgermi anche alle persone consacrate e ai membri di fraternità e comunità appartenenti a
Chiese di tradizione diversa da
quella cattolica. Il monachesimo
è un patrimonio della Chiesa indivisa, tuttora vivissimo sia nelle
Chiese ortodosse che nella Chiesa
cattolica. Ad esso, come ad altre
successive esperienze del tempo
nel quale la Chiesa d’occidente
era ancora unita, si ispirano analoghe iniziative sorte nell’ambito delle Comunità ecclesiali della
Riforma, le quali hanno poi continuato a generare nel loro seno
ulteriori espressioni di comunità
fraterne e di servizio.
La Congregazione per
gli Istituti di vita consacrata e le
Società di vita apostolica ha programmato delle iniziative per
fare incontrare i membri appartenenti a esperienze di vita consacrata e fraterna delle diverse
Chiese. Incoraggio caldamente
questi incontri perché cresca la
mutua conoscenza, la stima, la
collaborazione reciproca, in modo che l’ecumenismo della vita
consacrata sia di aiuto al più ampio cammino verso l’unità tra tutte le Chiese.
4. Non possiamo poi dimenticare che il fenomeno del
monachesimo e di altre espressioni di fraternità religiose è presente in tutte le grandi religioni.
Non mancano esperienze, anche
consolidate, di dialogo inter-monastico tra la Chiesa cattolica e
alcune delle grandi tradizioni religiose. Auspico che l’Anno della
Vita Consacrata sia l’occasione
per valutare il cammino percorso, per sensibilizzare le persone
consacrate in questo campo, per
chiederci quali ulteriori passi
compiere verso una reciproca conoscenza sempre più profonda
e per una collaborazione in tanti ambiti comuni del servizio alla
vita umana.
Camminare insieme è
sempre un arricchimento e può
aprire vie nuove a rapporti tra popoli e culture che in questo periodo appaiono irti di difficoltà.
5. Mi rivolgo infine in
modo particolare ai miei fratelli
nell’episcopato. Sia questo Anno un’opportunità per accogliere
cordialmente e con gioia la vita
consacrata come un capitale spirituale che contribuisce al bene
di tutto il corpo di Cristo (cfr. Lumen gentium, 43) e non solo delle
famiglie religiose. «La vita consacrata è dono alla Chiesa, nasce
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
nella Chiesa, cresce nella Chiesa, è tutta orientata alla Chiesa»8.
Per questo, in quanto dono alla
Chiesa, non è una realtà isolata o
marginale, ma appartiene intimamente ad essa, sta al cuore stesso della Chiesa come elemento
decisivo della sua missione, in
quanto esprime l’intima natura della vocazione cristiana e la
tensione di tutta la Chiesa Sposa
verso l’unione con l’unico Sposo; dunque «appartiene ... irremovibilmente alla sua vita e alla
sua santità» (ibid., 44).
In tale contesto, invito
voi, Pastori delle Chiese particolari, a una speciale sollecitudine
nel promuovere nelle vostre comunità i distinti carismi, sia quelli storici sia i nuovi carismi, sostenendo, animando, aiutando
nel discernimento, facendovi vicini con tenerezza e amore alle situazioni di sofferenza e di debolezza nelle quali possano trovarsi
alcuni consacrati, e soprattutto illuminando con il vostro insegnamento il popolo di Dio sul valore
della vita consacrata così da farne
risplendere la bellezza e la santità
nella Chiesa.
Affido a Maria, la Vergine dell’ascolto e della contemplazione, prima discepola del suo
amato Figlio, questo Anno della Vita Consacrata. A Lei, figlia
prediletta del Padre e rivestita di
tutti i doni di grazia, guardiamo
come modello insuperabile di sequela nell’amore a Dio e nel servizio al prossimo.
Grato fin d’ora con tutti
voi per i doni di grazia e di luce
con i quali il Signore vorrà arricchirci, tutti vi accompagno con la
Benedizione Apostolica.
della Beata Vergine Maria.
FRANCISCUS
Note:
Lett. ap. Los caminos del Evangelio, ai religiosi e alle religiose
dell’America Latina in occasione
del V centenario dell’evangelizzazione del nuovo mondo, 29 giugno
1990, 26.
2
Sacra Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari, Religiosi e promozione umana, 12 agosto
1980, 24.
1
Discorso ai rettori e agli alunni dei Pontifici Collegi e Convitti di
Roma, 12 maggio 2014.
4
Omelia nella Festa della Presentazione di Gesù al tempio, 2 febbraio 2013.
5
Lett. ap. Novo millennio ineunte, 6 gennaio 2001, 43.
6
Esort. ap. Evangelii gaudium,
24 novembre 2013, 87.
7
Giovanni Paolo II, Esort. ap.
post-sin. Vita consecrata, 25 marzo
1996, 51.
8
S.E. Mons. J. M. Bergoglio, Intervento al Sinodo sulla vita consacrata e la sua missione nella Chiesa e
nel mondo, XVI Congregazione generale, 13 ottobre 1994.
3
Dal Vaticano,
21 novembre 2014,
Festa della Presentazione
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
9
Notiziario - II
Lettera del
Ministro generale
per l’Anno della
Vita Consacrata
ce!
Carissimi fratelli,
il Signore vi doni la sua pa-
L’anno prossimo 2015, come è ormai noto, sarà per la Chiesa
un Anno dedicato alla Vita Consacrata.
Per rispondere alle attese
del San to Padre Francesco, esso si
svolgerà secondo un Itinerario che
inizierà il 29 novembre p. v. per concludersi il 2 febbraio 2016.
Come Frati Minori accogliamo con gioia l’invito del “Signor
Papa” insieme al suo augurio che la
celebrazione della vita consacrata si
trasformi per ciascuno in rinnovata
testimonianza di vita evangelica.
Mentre rendiamo grazie
e lode al Signore per il dono della
nostra vocazione e consacrazione,
riformuliamo pure il desiderio e il
proposito di interiorizzare profondamente e vivere con sincerità e letizia
la nostra identità francescana, così
come ci viene proposta dalla Regola
e dalle Costituzioni generali e come
ciascuno di noi ha inteso abbracciarla attraverso la professione religiosa.
Accogliamo perciò con
speciale gratitudine, lasciandoci interpellare e stimolare da essa, la testimonianza del Santo Padre, che
a partire dalla scelta del nome programmatico di Francesco, sta proponendo alla Chiesa lo stile di vita e i
messaggi che erano propri del nostro
Serafico Padre, quali il riferimento costante al Vangelo – anzi, alla
“gioia del Vangelo”, che costituisce
la bellezza intrinseca della vita consacrata - la prossimità specialmente
ai poveri e agli esclusi, la misericor-
10 - Notiziario
dia, la riconciliazione, la fraternità,
l’essenzialità, la semplicità e l’impegno per la pace e per la custodia del
Creato. Questi e altri sono gli aspetti
che noi, come già vi ho scritto insieme ai fratelli del Definitorio generale in occasione della Solennità di san
Francesco d’Assisi del corrente anno, dovremmo prima di tutto vivere
e poi mostrare alla Chiesa e al mondo
(Rnb 1,1).
Papa Francesco con l’indizione dell’Anno della Vita Consacrata ci invita ancora una volta e in
maniera più forte a rivisitare il nucleo più profondo della nostra vita,
esortandoci a quella santa “inquietudine del cuore” che sola ci può portare ad un rinnovato incontro personale con il Signore Gesù.
Vogliamo far tesoro anche
di tutta la riflessione, il confronto,
l’esperienza ecclesiale e la preghiera corale circa la Vita consacrata per
alimentare e arricchire il cammino di
preparazione al prossimo Capitolo
generale che, come sapete, avrà come tema di fondo la vocazione fondamentale che il Padre san Francesco ci ha lasciato attraverso il nome
che ci ha dato, Frati Minori, ossia la
chiamata a vivere in maniera autentica la fraternità e la minorità nel nostro
tempo, per essere veramente fratelli
e minori tra la gente e tra i popoli della nostra umanità contemporanea.
C’è una sorprendente convergenza
tra i temi centrali dell’Anno della
Vita Consacrata e quelli che abbiamo proposto alla vostra riflessione
nei “Lineamenta” in preparazione al
Capitolo generale 2015 dell’Ordine
dei Frati Minori.
«Seguire l’insegnamento e
le orme del Signore nostro Gesù Cristo» (Rnb 1,1). Questa è la nostra Regola e la nostra vita! La vita consacrata, infatti, è la «memoria vivente
del modo di esistere e di agire di Gesù come Verbo incarnato di fronte al
Padre e di fronte ai fratelli» (VC 22).
Così Francesco d’Assisi è
divenuto “alter Christus”! «Il Serafico Padre san Francesco è stato pura
trasparenza del Vangelo e ha vissuto
il primato di Dio e il primato della vita con il cuore, la mente e il corpo rivolti essenzialmente al Vangelo: per
questo è considerato il Poverello di
Assisi e il Fratello di tutti. Se anche
noi oggi vogliamo essere veri fratelli e autentici minori siamo chiamati
a passare dall’apparenza e dall’efficienza alla pura e semplice trasparenza evangelica» (Lettera per la
Solennità di san Francesco d’Assisi
2014).
Fratelli carissimi, accogliamo con cuore grato e disponibile quest’Anno della Vita Consacrata
voluto da Papa Francesco per tutta la
Chiesa; aderiamo volentieri alle celebrazioni e alle iniziative che si realizzeranno in tal senso nelle nostre
Chiese locali, affinché tale evento di
grazia sia anche espressione di comunione ecclesiale; viviamo nella
preghiera assidua e fiduciosa il presente tempo di preparazione al Capitolo generale, servendo il Signore in
povertà e umiltà (cf. Rb 6, 1-3) ed implorando senza cessare la grazia di
seguire fedelmente le orme del suo
Figlio diletto e di volere sempre ciò
che a Lui piace (cf. LOrd 7, 50-51).
Amati fratelli, «abbiamo
promesso grandi cose, maggiori sono state promesse a noi; osserviamo
quelle ed aspiriamo a queste» (2Cel
144, 191), e restituiamo tutto al Signore, dal quale viene ogni bene (cf.
Rnb, 17, 17).
Nel Padre san Francesco
tutti vi abbraccio e vi benedico.
Fr. Michael A. Perry, OFM
Ministro generale
Roma, 29 novembre 2014
Festa di Tutti i Santi dell’Ordine
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Curia generale
I
Comunicato Tempo
Forte novembre
2014
L’ultimo Tempo Forte ha
avuto inizio il 3 novembre. Dopo
la tradizionale sessione di apertura in cui i Definitori condividono
le diverse esperienze vissute nel
periodo trascorso dall’incontro
precedente, si è passati all’esame
di 59 pratiche (plichi). Nel corso
delle due settimane, con le pratiche sopraggiunte nel frattempo,
sono stati esaminati un totale di 90
plichi.
In seguito ai Capitoli recentemente celebrati, è stata ratificata l’elezione di diversi Ministri e
Custodi, tra i quali:
* FR. ORLANDO CABRERA, della Provincia Missionaria
di S. Antonio, in Bolivia.
* FR. ROBERTO MIGUEL
DO NASCIMENTO, della Custodia di Nostra Signora delle Sette
Allegrezze, in Brasile.
* FR. EDWIN DE JESÚS ALVARADO SEGURA, della Provincia di Nostra Signora di Guadalupe, in Centro America e Panama.
* FR. CAROLO MYEONG
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
HWAN HO, della Provincia dei
Santi Martiri Coreani, in Corea.
* FR. WILHELMUS I. GONSALIT SAUR, della Custodia di
S. Francesco Araldo della Pace, in
Indonesia.
* FR. JOSÉ JUMA MANUEL,
della Custodia di S. Chiara, in Mozambico.
Durante alcuni Capitoli,
inoltre, si è proceduto anche alla
revisione degli Statuti Particolari. In vista dell’approvazione, sono stati sottoposti all’esame e allo
studio del Definitorio generale gli
emendamenti degli Statuti Particolari della:
* PROVINCIA di Nostra Signora Regina della Cina, in Taiwan.
* PROVINCIA dei Santi Pietro e Paolo, in Messico.
* PROVINCIA del Sacro Cuore di Gesù, in USA.
* PROVINCIA Serafica di S.
Francesco d’Assisi, in Italia.
* CUSTODIA di S. Chiara, in
Mozambico.
* PROVINCIA di Nostra Signora delle Grazie (Benevento),
in Italia.
* PROVINCIA di S. Francesco Stimmatizzato (Firenze), in
Italia.
Alcuni testi, invece, so-
no stati rimandati alle Entità per
un’ulteriore lavoro di revisione
prima del riesame e della necessaria approvazione.
Sempre in seguito alla celebrazione dei Capitoli Provinciali
e dell’elezione di nuovi Ministri e
Custodi, sono arrivate le Relazioni dei Visitatori generali. Durante
le due settimane del Tempo Forte
sono state presentate ed esaminate
quelle di:
* FR. MELVIN JURISICH,
riguardante la visita alla Provincia del Santissimo Nome di Gesù,
USA.
* FR. FRANCISCO GEARÓID Ó CONAIRE, riguardante la visita alla Provincia di S. Giovanni Battista, USA
* FR. IVAN SESAR, riguardante la visita alla Provincia dei
Santi Cirillo e Metodio, in Croazia.
* FR. THOMAS LUCZAK,
riguardante la visita alla Provincia
di NOSTRA Signora di Guadalupe, USA.
* FR. GILBERTO SORACCHI, riguardante la visita alla Provincia Serafica di S. Francesco
d’Assisi, in Italia.
* FR. LUIGI RECCHIA, riguardante la visita alla Provincia
di S. Francesco Stimmatizzato, in
11
Notiziario - Italia.
* FR. FRANTIŠEK OLBERT,
riguardante la visita alla Provincia
di S. Venceslao, nella Repubblica
Ceca.
* FR. ALBERTO TOSINI, riguardante la sua visita alla Provincia dei Santi Pietro e Paolo, in
Italia.
* FR. OSCAR ARMANDO
MONTOYA RESTREPO, riguardante la presidenza del Capitolo
della Provincia Missionaria di S.
Antonio, in Bolivia.
Il Delegato generale per
gli Affari Economici, il Legale
Rappresentante e il Vice-Economo generale hanno aggiornato il
Ministro generale ed il Definitorio
in merito alla situazione economica della Curia generale e dell’Ordine. Dal dialogo seguito a questo
aggiornamento, è emersa la decisione di rimandare a dicembre
l’esame di alcune richieste di aiuto
finanziario.
La Commissione Preparatoria del Capitolo Generale 2015
ha aiutato il Ministro generale e il
Definitorio ad affrontare alcune
questioni importanti riguardanti le
sistemazioni logistiche necessarie
per lo svolgimento del Capitolo.
La preparazione ordinaria procede bene e le scadenze per la consegna di alcuni materiali vengono
rispettate.
La situazione di alcune
Entità dell’Ordine continua a essere fonte di grande preoccupazione per il Definitorio generale; per
questo, sono state prese alcune decisioni, che, poi, sono state comunicate alle Entità interessate.
In seguito alla richiesta
della Provincia dell’Immacolata Concezione in Gran Bretagna,
espressa durante un’Assemblea
straordinaria celebrata lo scorso
mese di luglio, il Ministro gene-
12 - Notiziario
rale, con il consenso del Definitorio, ha eretto la suddetta Entità
a Custodia dipendente dalla Provincia d’Irlanda. Nel frattempo, in
occasione di un Capitolo provinciale straordinario, la Provincia
d’Irlanda ha espresso all’unanimità parere favore per accogliere
alle proprie dipendenze la Custodia britannica. Il Ministro e il Definitorio, quindi, hanno proceduto all’elezione del Governo della
nuova Custodia, che risulta così
composto:
* FR. PATRICK Lonsdale, Custode
* FR. Juniper ADAMS, Consigliere
* FR. Daniel CONVERY,
Consigliere
* FR. ANTHONY JUKES,
Consigliere.
Durante il Tempo Forte, FR. JOHN PUODZIUNAS e
FR. JOE ROGENSKY, rispettivamente Delegato generale e Presidente del Consiglio di Amministrazione del Segretariato Generale per le Missioni Francescane,
in Waterford, USA, SGMF, hanno
aggiornato il Ministro generale ed
il Definitorio riguardo ad alcuni
cambiamenti strutturali e amministrativi in corso di attuazione.
Il Definitorio generale ha
eletto Visitatore generale:
* per la Custodia del Sacro
Cuore in Brasile: FR. EDILSON
ROCHA DA SILVA, della Custodia di S. Benedetto in Amazzonia;
* per la Commissione Scotista:
FR. VIDAL RODRIGUEZ LOPEZ, Segretario generale per la
Formazione e gli Studi.
Dal 7 al 9 novembre, il
Ministro, il Vicario e alcuni Definitori generali hanno fatto visita al Santuario di Santiago de
Compostela, per commemorare
l’ottavo centenario della presunta
visita di san Francesco alla tomba dell’Apostolo. Al termine della sessione conclusiva del tempo
Forte, il Segretario generale è stato
incaricato di esprimere la gratitudine del Ministro e del Definitorio
generali nei confronti del Ministro
provinciale, del Definitorio e dei
Fratelli della Provincia di Santiago de Compostela per l’ospitalità
riservata anche in quest’occasione.
L’inizio del prossimo
Tempo Forte è programmato per
lunedì 15 dicembre 2014.
Aidan McGrath, OFM
Segretario generale
24 novembre 2014
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
II
Incontro dei
Giovani Religiosi
a Taizé
L’anno 2015, dedicato
alla Vita Consacrata, ci vede tutti
coinvolti nella riflessione per approfondire la nostra consacrazione, attualizzare il nostro carisma e
sviluppare la nostra presenza nella
Chiesa e la comunione tra i vari carismi.
La Congregazione per la
Vita consacrata e le Società di Vita
apostolica ha già inviato un nutrito
ed articolato programma rivolto a
tutti gli Istituti di Vita consacrata.
In questo contesto anche
la Comunità di Taizé organizza
un incontro ecumenico per tutti i
giovani religiosi/e di professione
semplice a livello della Chiesa universale. Questa iniziativa interessa
anche il nostro Ordine, che ha già
avuto e svolto incontri con la Comunità di Taizé, come, ad esempio,
quello dello scorso mese di settembre.
Perciò, il Definitorio generale unitamente al Segretariato
generale per la Formazione e gli
Studi incoraggia fortemente tutte
le Province e le Conferenze affinché il maggior numero di Frati professi temporanei possa partecipare
a quest’incontro, che si terrà dal 5
al 12 luglio 2015, a Taizé.
L’iscrizione deve essere
inoltrata online direttamente sul
sito web della Comunità di Taizé,
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
al seguente indirizzo: https://register.taize.fr/meeting.xhtml. Per
evidenti motivi logistico-organizzativi va fatta almeno alcuni mesi
prima dell’evento.
Ogni Entità provvederà
alle spese del viaggio e a quelle,
modeste, dell’alloggio.
Il programma e le modalità di partecipazione si trovano nel
sito della Comunità di Taizé.
Oltre a inoltrare l’iscrizione online al sito dedicato, vi chiediamo di comunicare il nome e il
numero di coloro che parteciperanno anche al Coordinatore dei
Frati professi temporanei della
Conferenza Italiana (COMPI), fr.
Alberto Pisapia, OFM, al seguente
indirizzo di posta elettronica: [email protected].
Per ogni altra informazione sulla Comunità di Taizé, si può
consultare il seguente sito web: http://www.taize.fr/ (in 33 lingue).
tenegro dipendente dal Ministro
generale. Il Definitorio generale
ha nominato: Custode: fr. Aurelio Gjerkaj; Consiglieri: fr. Mirash
Marinaj, fr. Leonard Deja, fr. Gjon
Kalaj. La nuova Custodia sarà accompagnata da fr. Lovro Govran,
nominato Assistente generale “pro
Albania” con delega di “rappresentante plenipotenziario” del Ministro generale.
III
Custodia di
Albania e
Montenegro
dipendente dal
Ministro generale
La Provincia della B.V.M.
Annunziata in Albania è stata costituita in Custodia di Albania e Mon-
13
Notiziario - Frati Minori
del Nord Italia
I
Verbale Consiglio
di Cooperazione
dei Ministri
provinciali del
Nord Italia
Milano
13-14 nov. 2014
Iniziamo alle 10.25 rispetto al previsto orario delle
9.30 per ritardo dei treni a causa
del maltempo: per questo motivo
risultano assenti fr. Antonio Scabio e fr. Francesco Patton. Iniziamo con il momento di preghiera.
Sono presenti fr. Massimo Fusarelli, i rimanenti 4 Ministri, fr.
Guido Ravaglia, fr. Roberto Ranieri, fr. Stefano Cavalli. Dopo il
momento di preghiera iniziale, fr.
Massimo Fusarelli introduce la
prima unità di lavoro che prevede l’incontro del CdC con i Presidi dei 3 Centri di Studio.
Incontro con i Presidi dei tre
Centri di Studio
I Presidi dei 3 centri di
Studio (fr. Guido Ravaglia per
Bologna S. Antonio, fr. Lorenzo
Raniero per Verona S. Bernardino, fr. Stefano Cavalli per Venezia
14 - Notiziario
ISE) relazionano sulla situazione
attuale delle rispettive scuole, in
riferimento al numero degli studenti e alla loro composizione, ai
docenti, al bilancio economico
ed alle prospettive future ipotizzate. Per ciascuna scuola, al termine della esposizione, viene riservato uno spazio di dialogo e di
confronto, nel quale emerge prima di tutto la consapevolezza di
dovere a questo punto del cammino operare delle decisioni, anche se difficili, per non gravare la
nuova Provincia di troppi pesi.
Fr. Lorenzo Raniero
giunge alle ore 10.58 insieme a fr.
Antonio Scabio e a fr. Francesco
Patton per il ritardo nei treni.
Alle ore 12.55 la sessione viene sospesa per il pranzo e
vengono congedati fr. Guido, fr.
Lorenzo, fr. Roberto e fr. Stefano.
Riprendiamo alle ore
15.00
Nella ripresa pomeridiana dell’incontro con i Presidi – è
presente solo il CdC – viene innanzitutto formalizzata la decisione di coinvolgere nel discernimento i 6 Definitòri provinciali,
ai quali verranno inviate le relazioni riguardanti le 3 scuole e le
prospettive emerse, in modo da
poter operare un discernimento adeguato nel CdC del mese di
gennaio 2015.
Economia
Si passa quindi al tema
della Economia: fr. Mario Vaccari riferisce di come gli Economi
stanno lavorando dopo l’incontro a Bologna Osservanza del 22
settembre, che ha preso in esame
i numerosi punti ad essi affidati dalla Assemblea Definitòri di
Bardonecchia.
Viene riferito che gli
Economi si sono divisi in 3 sottogruppi, fissando il prossimo
appuntamento per il 16-17 gennaio a Torino: un sottogruppo per
il Fondo comune, un sottogruppo
per Bilancio e Formazione, che
comporta il preventivo per le singole fraternità, ed i bilanci provinciali, ed un sottogruppo sugli
Uffici.
Preparazione al Capitolo Unitario - 16-19 maggio 2016
Viene discussa e formalizzata la scelta di anticipare una
prima fase del Capitolo provinciale nei giorni dal 16 al 19 maggio 2016. Placet omnibus.
Tale scelta verrà comunicata ai frati con una lettera che
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
fr. Massimo scriverà a breve, in
modo che questi mesi che ci separano dal Capitolo – tappa storica del nostro cammino – siano
di preparazione e di impegno per
tutti.
Il 16 maggio 2016, lunedì di Pentecoste, nel corso di
una celebrazione nella Basilica
di S. Antonio a Padova, sarà data
lettura del Decreto del Ministro
generale per l’erezione canonica
della nuova Provincia, e contestualmente saranno proclamati il
Ministro provinciale e il Definitorio eletti dal Governo generale dell’Ordine. Questo momento
vorrà essere di festa e partecipato
dal maggior numero possibile di
frati e di ospiti. Il 16 maggio pomeriggio sarà insediato il Capitolo provinciale presso la Casa di
Spiritualità in Camposampiero
(PD). I lavori proseguiranno fino
al pranzo del 19 maggio: in que-
sta prima fase i fratelli capitolari potranno ascoltare le relazioni
fondamentali, in modo da aprire
la seconda fase il 19 giugno già
orientati al discernimento e alle
decisioni necessarie per il primo
triennio di vita della nuova Provincia.
I lavori per questa giornata terminano alle ore 18.00 per
la concelebrazione delle 18.30
nella cappellina della Curia provinciale.
Venerdì 14 novembre
I lavori riprendono alle
8.30 con la formulazione delle
Norme transitorie per il Capitolo
provinciale e di una prima ipotesi
riguardo alla Commissione preparatoria del Capitolo: nel prossimo incontro CdC si formalizzeranno le decisioni.
Assemblea dei Guardiani a Ca-
stelletto di Brenzone
I riscontri sono positivi
e rispecchiano quelli degli stessi Guardiani inviati al CdC da fr.
Fabio Piasentin.
Mappatura
Viene riservato un congruo spazio di tempo per l’aggiornamento sullo stato della
Mappatura delle Case di ciascuna Provincia, nella coscienza di
esser di fronte a situazioni molto
differenziate nelle varie zone, che
richiedono da un lato prudenza e
saggezza, dall’altro lato audacia
e discernimento, per non caricare
la nuova Provincia di troppi pesi, e soprattutto per prepararci a
dar vita ad una realtà che ha davanti a sé un progetto da costruire. è necessario quindi pensare
non solo a quale Casa mantenere,
ma soprattutto a come rilanciare
con progetti rinnovati le nostre
presenze...
Verbale Incontro fraternità
nuove
Viene letto e commentato il Verbale dell’incontro che
i responsabili delle fraternità di
Genova-CEP, Roncajette e Varazze hanno tenuto a Milano S.
Antonio il 22 ottobre scorso. Vengono sottolineate alcune suggestioni e suggerimenti presenti nel
Verbale stesso, da cui emerge la
consapevolezza che lo spirito di
ricerca e di sperimentazione che
anima queste nuove esperienze è
parte essenziale del cammino che
riguarda tutti, e può ispirare quel
rinnovamento nei progetti e nei
modi di evangelizzare e di vivere che è caratteristico della nostra
vita francescana.
Varie ed eventuali
Fr. Antonio Scabio co-
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
15
Notiziario - munica le dimissioni di fr. Antonio Furlato, Guardiano di Chiampo, per motivi di salute. Fr. Giuseppe Bonato è stato eletto Guardiano al suo posto. Il Definitorio
veneto ha nominato fr. Alessio
Delle Cave Animatore vocazionale al posto di fr. Giuseppe; fr.
Alessio continuerà a risiedere
a Lonigo. Fr. Antonio Furlato si
trasferirà a S. Pancrazio al posto
di fr. Giuseppe.
Fr. Francesco Patton comunica che fr. Aldo Pancheri è
stato eletto Guardiano di Mezzolombardo dopo la improvvisa
scomparsa di fr. Tarcisio Bortoli.
Verifica ed approvazione Programmi di Formazione
Il CdC ha preso in esame
i Programmi formativi inviati da
fr. Devis Rutigliano, fr. Lorenzo
Roncareggi e fr. Andrea Contini,
rispettivamente Maestri di Postulato, Noviziato e Postnoviziato.
L’approvazione dei Programmi e
Progetti di formazione è occasione per prendere atto del cammino che si sta facendo e per fornire
indicazioni concrete che possano
aiutare le tre Case di Arco, Baccanello e Verona nel loro cammino prezioso di formazione dei
nostri giovani frati. L’accompagnamento del Ministro del luogo
sarà poi il mezzo concreto di vicinanza e di cura da parte del CdC
alle Case di formazione. Si prende atto che ogni Progetto è frutto
di lavoro, che ha comportato un
certo numero di incontri ed uno
sforzo comune delle singole fraternità di formazione, tutte modificate nella composizione dopo
gli ultimi trasferimenti: questo
“pensare e progettare insieme”
che sa ogni anno rimettersi in discussione è certo la cosa più preziosa, ed indica a tutti uno stile di
16 - Notiziario
“itineranza” che ci appartiene e
del quale ci dobbiamo sempre di
nuovo riappropriare.
Si sospende alle 12.55
per il pranzo. Riprendiamo alle
14.30.
Lettera di Natale
Fr. Massimo Fusarelli ricorda la decisione - già approvata
- di scrivere per le prossime feste
di Natale e Pasqua una lettera di
auguri ai frati redatta insieme dai
6 Ministri. Si concorda su un breve testo che verrà pubblicato il 17
dicembre, inizio della Novena.
Software Database
La futura Segreteria della nuova Provincia dovrà unificare i dati ed i documenti dei frati.
Si sa pensando a come iniziare
questo lavoro per tempo in modo che non ricada tutto sul futuro
Segretario. Ci si è interessati su
quale possa essere la soluzione
migliore anche per informatizzare questo Database. Fr. Maggiorino Stoppa riferisce sugli ultimi sviluppi: per il momento la
soluzione più adatta e più economica sembra essere un semplice
Database condiviso tra i Segretari provinciali. Più avanti si potrà
pensare ad un Software studiato
ad hoc ed eventualmente integrato nel Server che ospita i dati economici.
Incontro Commissari di Terra
Santa
Fr. Bruno Bartolini relaziona sull’incontro nazionale dei
Commissari TS a Maiori, a cui ha
partecipato. I Commissari delle nostre Province hanno deciso
di riprendere i loro incontri con
maggiore frequenza; il prossimo
incontro è fissato per il 13 dicembre a Bologna.
Incontro sulla Pastorale dei
Santuari
Viene riferita da fr. Mario Vaccari la disponibilità di fr.
Massimo Tedoldi, Segretario generale Missioni, ad organizzare
per i nostri Santuaristi un incontro analogo a quello organizzato
recentemente a Calvaria in Polonia. Verrà contattato fr. Alberto Tosini perché il Segretariato Evangelizzazione e Missione
studi questa possibilità.
Vicepostulatori cause santi
Fr. Francesco Bravi riferisce che con fr. Francesco Metelli si era cominciato a fare un
elenco delle cause in corso. Dopo
breve confronto, si concorda di
continuare la raccolta e di pensare ad un Vicepostulatore o anche
a più di uno…
Missioni al popolo
è necessario fare nomi
concreti di frati per il livello 3
del progetto. Vengono ipotizzati
alcuni nomi che saranno contattati personalmente dal rispettivo
Ministro; per il prossimo CdC di
dicembre si approverà l’elenco
definitivo.
Calendario liturgico
Pensando alla realtà della nuova Provincia e al calendario liturgico, dopo uno spazio di
confronto si concorda su quella
che pare la scelta migliore, cioè
che ogni Regione ecclesiastica
adotti la agenda liturgica propria.
Verrà inoltre redatto un calendario del Nord Italia che tenga conto del Calendario liturgico italiano delle Famiglie francescane e
del Proprio delle 6 Province, sul
quale – previa approvazione degli organismi competenti – verrà predisposto un libretto ad uso
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
delle sacrestie per regolare la nostra vita liturgica.
Carta di Intenti rivista
Viene presa in esame la
Carta di Intenti nella sua versione
estesa, integrando i suggerimenti
emersi nella Assemblea Definitòri di Bardonecchia. Mancando
però il tempo necessario, ci si aggiorna al prossimo CdC per la approvazione definitiva.
Si conclude alle 16.21
con l’Agimus tibi gratias…
Fr. Stefano Dallarda
Segretario
Incontri del
Consiglio di
Cooperazione
2014-2015
2014
12-13 dicembre
2015
9-10 gennaio
20-21 febbraio
20-21 marzo
24-25 aprile
19-20 giugno
6-7 luglio
CAPITOLO
DELLE STUOIE
7-9 aprile 2015
Camposampiero (PD)
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
II
Lettera a tutti i
Frati in vista del
Capitolo 2016
Ai Ministri provinciali e a tutti i Frati delle Province di:
Cristo Re (Emilia-Romagna),
S. Antonio (Veneto,
Friuli Venezia Giulia),
S. Bonaventura (Piemonte),
S. Carlo Borromeo (Lombardia),
S. Cuore della BVM (Liguria),
S. Vigilio (Trentino);
alle Sorelle Povere di S. Chiara
dei Monasteri ivi presenti.
Cari Ministri,
Fratelli e Sorelle,
Il Signore vi dia pace!
Dopo aver annunciato la
data del Capitolo che segnerà la
nascita della nuova Provincia (19
giugno – 2 luglio 2016), mi sono
interrogato con molta attenzione
sull’opportunità di avere a disposizione un tempo più ampio per
quello che sarà un appuntamento
del tutto speciale. Ho valutato diversi aspetti, tra cui quello di dare
tempo al Ministro provinciale e
al Definitorio - che sarà eletto dal
Definitorio generale - per accogliere il servizio ed introdurcisi,
oltre che per disporre di uno spazio più ampio per i lavori capitolari.
Per questo, dopo attento
discernimento e ascoltato il parere del Consiglio di Cooperazione, secondo le facoltà datemi dal
Ministro generale nel Decreto di
nomina, ho stabilito quanto segue.
Il 16 maggio 2016, lunedì di Pentecoste, nel corso di
una celebrazione nella Basilica
di S. Antonio a Padova, sarà data
lettura del Decreto del Ministro
generale per l’erezione canonica della nuova Provincia e con-
testualmente saranno proclamati
il Ministro provinciale e il Definitorio eletti dal Governo generale dell’Ordine. Questo momento
vorrà essere di festa e partecipato
dal maggior numero possibile di
frati e di ospiti. Il 16 maggio pomeriggio sarà insediato il Capitolo provinciale presso la Casa di
Spiritualità in Camposampiero
(PD). I lavori proseguiranno fino
al pranzo del 19 maggio: in questa prima fase i fratelli capitolari potranno ascoltare le relazioni
fondamentali, in modo da aprire
la seconda fase il 19 giugno già
orientati al discernimento e alle
decisioni necessarie per il primo
triennio di vita della nuova Provincia.
Il largo anticipo con cui
ho voluto stabilire i tempi e i modi della celebrazione del Capitolo provinciale 2016 ci mette in
cammino sin da ora verso un momento altamente simbolico e significativo, in cui ci verrà data la
possibilità di riunire i volti di sei
Fraternità provinciali, composte
da fratelli, presenze, tipi di missione, storie ed espressioni differenti e particolari del medesimo
carisma. So che le Sorelle Povere
di S. Chiara condividono questo
percorso con l’apporto della loro
vita di sequela, di intuizioni già
presenti tra loro seppur in modo
germinale e della preghiera. Cerchiamo insieme come esprimere
questa ricerca comune in vista
delle scelte che ci attendono.
Il cammino fatto sino ad
oggi verso la nuova Provincia è
davvero notevole e significativo. Ora che conosciamo il tempo
in cui essa nascerà, sento di poter dire, in forza del servizio che
mi è stato affidato, che ci viene
chiesto un passo più audace verso un’unità che non sia opera del-
17
Notiziario - le nostre mani, ma frutto dello
Spirito del Signore. La sua santa operazione è viva in noi grazie
all’ascolto della Parola di Dio,
alla lettura dei segni dei tempi
e alle parole semplici e incisive
del magistero di papa Francesco.
Tutto questo ci annuncia oggi la
chiamata a versare vino nuovo in
otri nuovi.
Gesù rivolge questa parola ai suoi discepoli mentre li
coinvolge in un’esperienza di vita che li tocca e li converte. Abbiamo bisogno oggi più che mai
di segni concreti di un cambio di
marcia per vivere il Vangelo oggi, così da non fermarci a belle
provocazioni e a orizzonti che,
pur alti, finiscono per frustrarci
se non trovano almeno l’inizio
di una realizzazione. Nella Carta
d’Intenti del Consiglio di Cooperazione troviamo alcune chiavi
per questo cammino, soprattutto quella dello “scollocamento”,
cioè dell’uscire da noi stessi verso il Signore, verso i fratelli, verso il mondo. Tra i punti già avviati e quelli che sono in cantiere, la
Carta orienta il lavoro degli organismi già attivi e quello che ci attende verso il Capitolo 2016.
In particolare siamo
chiamati a ripensare luoghi e modi di presenza e di missione, a
scegliere insieme stili di vita più
sobri nell’uso dei beni, degli spazi e del denaro, ad animare percorsi e luoghi rinnovati di formazione permanente e iniziale; tutto questo col coraggio di scelte
precise che ci facciano guardare
al futuro con una prospettiva di
più larghe vedute e genuinamente evangelica. Una di queste scelte è senz’altro quella che tocca
la mappatura delle Case fatta insieme in questi anni e che chiede
un passo oltre. È quanto abbiamo
18 - Notiziario
avviato nel Consiglio di Cooperazione, insieme ad uno sguardo
realistico e attento sui frati che
nel medio e lungo periodo possono contribuire non solo a mantenere quello che abbiamo ricevuto, ma a ripensare almeno alcune
forme di presenza, di missione e
a proporne di nuove.
Il futuro, non così lontano, ci chiederà presenze più agili,
significative nel territorio e nelle
Chiese locali perché centrate con
più evidenza sul primato di Dio,
sulla vita fraterna come minori,
sul servizio all’uomo attraverso la condivisione con i poveri e
l’annuncio esplicito del Vangelo
ai vicini e ai lontani. Questo chiede una progettualità ampia e coraggiosa. Mi chiedo con voi: che
cosa resterà di noi tra dieci, venti
e più anni? Che cosa sceglieremo
di tenere e che cosa dovremo lasciare e quindi aprire? Chiedercelo non è pessimismo ma umile realismo della fede nell’intelligenza della storia. Avverto con
forza che è necessario fermarci
su questi punti nella preparazione al Capitolo, per veder venire
alla luce una Provincia che esprima realmente una novità palpabile e capace di dare speranza a noi
e a quanti incontriamo. Chiedo a
tutti di ascoltare anzitutto dentro
di sé questo appello e di rispondervi. Credo che anche l’ascolto,
il dialogo e la ricerca con dei laici
potrà aiutarci in questa ricerca.
Viviamo tempi difficili
per le realtà nuove, perché non è
facile intravedere inizi di futuro.
Ci viene chiesto il coraggio umile
della fede perché la novità che è
in gestazione tra noi, possa venire alla luce durante la preparazione al Capitolo, percorso che desidero aperto a tutti i frati grazie
al coordinamento di un’apposita
commissione di coordinamento
che presto sarà nominata.
Invito tutti a percorrere
insieme i passi di questo itinerario, che accompagniamo fin da
ora con la passione del cuore e
dell’intelligenza, nutrita di preghiera e di dialogo.
Vi saluto con affetto e
profondo rispetto per quanto lo
Spirito opera in ciascuno.
Fr. Massimo Fusarelli,
Delegato e
Visitatore generale
Fr. Stefano Dallarda ofm
Segretario
Prot. 49/2014
Milano, 21 novembre 2014
Presentazione della B. V. Maria
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
19
Notiziario - Ricorrenze
Giubilari
2014
25mo professione
perpetua (1989)
Fr. Alessandro
Caspoli
Fr. Pierbattista
Pizzaballa
14 X
Calendario del Definitorio
5 gennaio 2015, Carpi;
2 febbraio 2015, Milano Marittima;
10 marzo 2015, Montepaolo;
14 aprile 2015, Parma;
5 maggio 2015, Villa Verucchio;
9 giugno 2015, Reggio Emilia;
3 luglio 2015, Piacenza;
24-28 agosto 2015, San Zeno di Verona:
Assemblea dei Definitòri del Nord Italia;
31 agosto – 3 settembre 2015,
Piniè - Vigo di Cadore.
50mo professione
perpetua (1964)
Fr. Giuseppe
Barigazzi
Fr. Bonaventura
Pini
Fr. Gilberto
Soracchi
10 III
50mo ordinazione
sacerdotale (1964)
Fr. Piercelestino
Mucciarini
25 VII
20 - Notiziario
Nazzareno Fr. Burgazzi
Mauro Fr. Galesini
Tommaso Fr. Toschi Ivano Fr. Rossi
3 gennaio
15 gennaio
28 gennaio
31 gennaio
Onomastici
Gennaio
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Abbiamo vissuto
Dicembre 2014
* Nella mattinata di martedì 2 dicembre il Ministro e il
Segretario provinciale si recano a Brisighella per incontrare il
Parroco e i Frati Minori del Vangelo.
Monastero Corpus Domini di Bologna
Nuovo governo della Fraternità
Badessa: Sr. Mariafiamma Maddalena Faberi
Vicaria: Sr. Maria Gisella Luisa Femminilli
1a Discreta: Sr. Francesca Sartore
* Il Ministro provinciale nella giornata di domenica 7
dicembre è ad Assisi per l’Ordinazione episcopale di Fr. Vittorio
Viola.
* Nel pomeriggio di martedì 9 dicembre è giunta, in Curia
proinciale, la notizia che Fr Massimo Pazzini è stato riconfermato, per altri tre anni, Decano della Facoltà di Scienze Bibbliche e
Archeologiche in Gerusalemme.
Questo numero del Notiziario
è stato chiuso in Segreteria provinciale il
9 dicembre 2014
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
La Fraternità del Monastero Corpus Domini di Bologna insieme al Ministro
provinciale in occasione del Capitolo svoltosi dal 29 al 31 ottobre 2014.
21
Notiziario - È uscito il numero 19 dei Quaderni della Fondazione del Monte. Il volume contiene gli atti
della XXXIII edizione delle “Giornate dell’Osservanza” che si sono svolte il 17 e 18 maggio
2014. Il tema: «Il male di vivere e la fiducia in
Dio». Contributi di Rino Fisichella, Emilio Pasquini, Carlo Paolazzi, Massimo Luciani, Aldo
Stella, Manuela Fantinelli, Angelo Panebianco.
La trentatreesima edizione ha avuto un tema
particolarmente attuale: Il male di vivere e la
fiducia in Dio. Nel mondo di oggi sembrano prevalere tristezza, discordia e disperazione, ma ci
soccorre la serenità di san Francesco, il quale
si augurava di «morire per amore dell’amore di
Dio». Il poverello non accetta l’idea che il «male del mondo» possa vincere. La provvidenza di
Cristo, «la santa carità», scrive il santo, «confonde tutte le diaboliche e mondane tentazioni
e tutti i timori umani». «Tu sei bellezza, tu sei
mitezza ... » canta Francesco: bellezza vissuta
dopo una notte tenebrosa di cupo dolore e che il
santo tradusse nel Cantico delle creature.
La XXVI Giornata di
studio suo patrimonio
artistico dell’Osservanza si svolgerà domenica
14 dicembre 2014 alle
ore 16.00 presso il Convento dell’Osservanza
di Bologna nella sala
refettorio quattrocentesco. Il prof. G. Morra
affronterà il tema: “
Centenario della nascita di Mario Luzi tra il
male di vivere e la fiducia in Dio”. Sarà un’occasione per presentare
gli Atti della XXXIII
edizione delle “Giornate dell’Osservanza”.
Seguirà un concerto
con ensemble di fiati del
conservatorio “G. B.
Martini” di Bologna.
22 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
I Nostri Fratelli Defunti
Fr. Vincenzo Pazzini
A tutti i Fratelli
e alle Sorelle
della Provincia
Martedì, 2 dicembre, alle
ore 07.50, presso l’Ospedale Civile di Piacenza, è morto Fr. Vincenzo Pazzini all’età di 88 anni.
Fr. Vincenzo era partito all’età di
16 anni da Villa Verucchio, dove
era nato l’11 gennaio 1926, per il
collegio serafico dell’Osservanza di Cesena. Vive il suo anno
di Noviziato presso il Convento
di Villa Verucchio ed emette la
prima Professione religiosa l’11
febbraio 1944. A Borgonovo trascorre i primi anni della vita religiosa prestando servizio alla comunità come Sagrestano e Questuante; nello stesso luogo emette la Professione perpetua il 16
febbraio 1947.
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Fr. Vincenzo presta il
proprio servizio come questuante all’Osservanza di Bologna
per quattro anni e nel 1953 viene trasferito a Guastalla in qualità di Sagrestano e Questuante;
vi rimarrà per 11 anni. Dal 1964
al 1986 (22 anni) risiede a Cortemaggiore ricoprendo diversi
incarichi: Questuante, Sagrestano, Economo e dedito alla coltivazione dell’orto. Dopo aver trascorso circa un anno a Guastalla
nel 1987 viene trasferito a Busseto per tre anni dal 1988 al 1990
prendendosi cura della Casa della Chiesa del luogo. Dal 1991 al
1993 Fr. Vincenzo si dedica alla
cura del Convento di Borgonovo e nel settembre del 1993 viene
trasferito a Piacenza come Sagrestano ed Economo fino al 2006.
Gli ultimi 8 anni della sua vita li
dedica alla cura della Chiesa e del
Convento di Piacenza senza ricoprire specifici incarichi, ma dedicandosi con impegno e generosi-
tà alle necessità dei Fratelli e delle Persone che incontrava.
Negli ultimi anni la forza
fisica che lo contraddistingueva
lo abbandona poco a poco e vive provato dalla sofferenza e dalla stanchezza per il duro lavoro.
I funerali si svolgeranno giovedì
4 dicembre 2014 alle ore 10.00,
presso il Santuario di Santa Maria di Campagna, presieduti dal
Ministro provinciale, e nel pomeriggio, alle ore 15.30 presso la
Chiesa della Santa Croce di Villa
Verucchio si ripeteranno le esequie; la salma sarà tumulata presso il cimitero di Villa Verucchio.
A tutti raccomando la
preghiera di suffragio come prescrivono gli Statuti provinciali.
Fr. Marco Zanotti
Segretario provinciale
Bologna, Curia provinciale:
2 dicembre 2014
Abbiamo pregato per tanti anni
insieme in questo
Santuario Mariano.
Ora sono partito. Se
mi sono compotato
bene seguitemi, se
ho sbagliato perdonatami. Pregate per
l’anima mia.
Fr. Vincenzo.
Piacenza, 4.12.’14
23
Notiziario - Ordinazione episcopale
di Fr. Vittorio Viola
Il Santo Padre, Papa
Francesco, lo scorso 15 ottobre
ha nominato Vescovo di Tortona
l’allora Custode della Porziuncola p. Vittorio Francesco Viola
OFM.
Domenica pomeriggio,
7 dicembre, alle ore 16, nella Basilica papale di Santa Maria degli
Angeli ha avuto luogo l’ordinazione episcopale nella celebrazione presieduta da S.E. Mons.
Domenico Sorrentino, Vescovo
di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo
Tadino, con la concelebrazione
di S.Em. Card. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia – Città
della Pieve e S.E. Mons. Martino
Canessa, Amministratore Apostolico di Tortona, S.Em. Card.
Attilio Nicora, Legato pontificio per la Basilica papale di Santa
Maria degli Angeli, S.Em. Card.
Giuseppe Betori, Arcivescovo di
Firenze, di circa altri 50 Vescovi
e 150 sacerdoti. Alla celebrazione hanno preso parte numerosi
pellegrini provenienti dalla diocesi di Tortona, dal paese natale
di S.E. Mons. Vittorio Viola, e
assidui frequentatori dei santuari
francescani assisani a cui p. Vittorio è ben noto.
24 - Notiziario
Fr. Vittorio Viola
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Omelia del neo
consacrato
Vescovo
di Tortona,
Vittorio Viola
Nella festa in cui contempliamo la nostra Madre Immacolata e riconosciamo il nostro vero
destino e la nostra vocazione più
profonda ad essere amati, e trasformanti dall’amore e dalla bellezza di Dio, ha presieduto – alla
sua prima solenne celebrazione –
il neo ordinato vescovo S. Eccellenza Mons. Vittorio Viola.
Nella Basilica papale di
Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, dove è ancora palpabile
l’evento di grazia avvenuto nella
ordinazione episcopale, si è radunata attorno all’altare una folla di fedeli provenienti da Tortona e da Valle Mosso con il desiderio, uniti agli assidui frequentatori
della Porziuncola, di ringraziare
di nuovo Dio per la Sua fedeltà e
per onorare Lei che è la Piena di
Grazia e che ci sostiene nel nostro
cammino.
Nell’omelia, Mons. Vittorio Viola con un po’ di commozione ha sottolineato l’incontenibile disegno d’amore che Dio ha e
che con potenza creativa esprime
nella creazione dove l’uomo ne è
il culmine.
Potenza d’Amore che non
si è spenta quando noi, in virtù del
nostro peccato, non fidandoci di
Lui e del Suo Amore, ci siamo allontanati; anzi il Suo Amore si è
acceso ancora di più ed è venuto a
cercarci e a corteggiarci attraverso il Suo Figlio, che, come pretendente tradito, è tornato ad offrirci
il Suo Amore.
Non poteva inoltre che
non parlare di Lei, della Vergine
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Maria, la tutta Bella, come dono, pensato e regalato dal Padre
e dallo Spirito al Figlio, affinché
lui potesse vedere in Lei l’opera
compiuta della redenzione.
Ha parlato del suo eccomi, pronunciato all’Angelo Gabriele, sul quale la Vergine Maria è ritornata più volte nella sua
quotidianità per non disperdersi
nei pensieri delle valutazioni, e
dove sapeva di ritrovare il senso
di tutto anche di ciò che il suo cuore di madre faticava a portare.
Sono molte quindi le belle notizie che la Parola del Signore ci dona oggi:
1. la prima è che il nostro
peccato non ha soffocato il desiderio di comunione che Dio ha
per noi, Dio continua ad amarci
ci ha mandato il suo Figlio;
2. la seconda che Dio non
cerca spazi grandi, non li abbiamo, ma spazi vuoti: forse dobbiamo fare un po’ di pulizia da cose
che ingombrano la nostra vita e
tolgono spazio al Signore;
3. infine che dobbiamo
imparare dalla docilità dell’eccomi di Maria, ripetuto continuamente e subito senza disperderci
dentro i nostri pensieri e i nostri
calcoli.
Ha concluso poi con una
preghiera, chiedendo al Signore
per tutti noi di poterci fare discepoli e di imparare dalla Sua Vergine Madre Immacolata la Sua docilità per vivere nel Signore e perché il mondo possa sapere che il
Signore è Vivo!!!
La celebrazione si è conclusa con i commuoventi saluti e
ringraziamenti del Padre custode
P. Rosario Gugliotta, e con la benedizione del Sommo Pontefice,
papa Francesco, impartitaci dal
Cardinale Attilio Nicora, Legato
pontificio per la Basilica papale di
Santa Maria degli Angeli.
Stemma episcopale di Mons. Vittorio Viola
25
Notiziario - FRATERNITAS
ita Vol. XLVII. Nr. 218 - OFM Roma - Email: [email protected]
- 1.12.2014
Lettera del Ministro Generale in occasione del’Anno dedicato alla vita religiosa
Come Frati Minori accogliamo con gioia l’invito del “Signor Papa” insieme al suo augurio che la
celebrazione della vita consacrata si trasformi per ciascuno in rinnovata testimonianza di vita evangelica. Vogliamo far tesoro anche di tutta la riflessione, il confronto, l’esperienza ecclesiale e la preghiera corale circa la Vita consacrata per alimentare e arricchire il cammino di preparazione al prossimo Capitolo generale... Sul sito dell’Ordine è stata creata una sezione dedicata a questo Anno della
Vita Consacrata, dove si troveranno il programma e varie informazioni per quest’anno. Così avremo
modo di fare quanto detto dal Ministro generale nella sua lettera: “Fratelli carissimi, accogliamo con
cuore grato e disponibile quest’Anno della Vita Consacrata voluto da Papa Francesco per tutta la Chiesa; aderiamo volentieri alle celebrazioni e alle iniziative che si realizzeranno in tal senso nelle nostre
Chiese locali”.
Inaugurazione del nuovo Anno Accademico presso la ‘Pontificia Università Antonianum’
In occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2014-2015 della PUA il 22 ottobre 2014
si è tenuta una solenne Concelebrazione eucaristica presso la Basilica S. Antonio di Via Merulana, in
Roma, presieduta dal Fr. Michael Perry, Ministro generale OFM e Gran Cancelliere della PUA, a cui
hanno partecipato il Definitorio generale, il Vice Rettore, i Decani, i Presidi, i Professori, gli Studenti
e il Personale dei vari Uffici. In tale circostanza c’è stato anche l’insediamento del Nuovo Rettore Magnifico, Sr. Mary Melone, SFA, con la presenza dei suoi genitori. Dopo la proclamazione del Vangelo,
infatti, ci sono stati la lettura dei Decreti di nomina del Rettore e del Vice Rettore, fatta dal Segretario
per la Formazione e gli Studi, e il giuramento del nuovo Rettore. Al termine della Celebrazione ha preso la parola Sr. Mary, ringraziando gli astanti per la partecipazione e dichiarando aperto l’Anno Accademico 2014-2015.
Il Ministro generale presiede l’elezione della Superiora generale FMM
Durante il Capitolo generale delle Francescane Missionarie di Maria (FMM) è stata eletta Sr.
Françoise Massy, attuale Provinciale della Provincia FMM in Francia, come l’11ª Superiora generale.
È stata eletta al primo scrutinio. Il Ministro generale, Fr. Michael Perry, OFM, ha presieduto l’elezione.
Istituto d’Istudi Ecumenici S. Bernardino, Venezia (Italia)
Il 16 ottobre 2014 si è inaugurato il nuovo Anno Accademico allo Studio Teologico Interprovinciale “S. Bernardino” di Venezia. Dopo l’atto accademico, presso la “Sala Morone”, si è tenuta una solenne Concelebrazione eucaristica, presieduta da Fr. Massimo Fusarelli, delegato del Ministro generale
per il Nord Italia, durante la quale è stato commemorato il 10° anniversario della morte di Fr. Antonio
Franjić, già docente allo Studio Teologico San Bernardino, maestro dei Frati professi temporanei di
Verona, Segretario e Vicario generale dell’Ordine dei Frati Minori.
Studium Biblicum Franciscanum, Gerusalemme (Israel)
Lo Studium Biblicum Franciscanum, Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia della Pontificia
Università Antonianum, e lo Studium Theologicum Ierosimilitanum hanno celebrato il 6 ottobre 2014,
la S. Messa votiva dello Spirito Santo, al Convento di San Salvatore a Gerusalemme (Israel), per la
apertura dell’anno accademicho 2014-15, presieduta da D. Pier Giorgio Gianzza sdb, Vice Provinciale dei Salesiani della Provincia del Medio Oriente. Hanno partecipato Professori, Studenti e Personali
ausiliare dello SBF, dello STI e dello Studium Theologicum Salesianum.
Istituto Teologico di Murcia OFM, Murcia (Spagna)
L’Istituto Teologico OFM di Murcia (Spagna), aggregato alla Facoltà di Teologia della Pontificia
Università Antonianum e l’Istituto di Scienze per la Famiglia Francescana di Murcia hanno aperto il
corso 2014-15, il giorno 14 ottobre 2014, con la Santa Messa dello Spirito Santo nella Chiesa della
26 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
Merced in Murcia, presieduta dal Vescovo. Alla Santa Messa è seguito l’atto accademico, dove si è data lettura alla memoria dell’anno accademico 2013-2014, e il Professore della PUA Fr. Martín Carbajo
ha tenuto la lezione inaugurale dal titolo: “Crisi dell’economia. Una proposta Francescana “. Sono
stati, infine, consegnati i titoli accademici e le Autorità Accademiche hanno concluso l’Atto accademico con i loro interventi.
Conferenze slave a Dursztyn in Polonia
L’incontro annuale le due Conferenze slave si è tenuto presso la Casa per gli esercizi spirituali a
Dursztyn (in Polonia), dal 22 al 26 settembre 2014. Il centro delle deliberazioni è stata la preparazione
al Capitolo generale 2015. Oltre che a riflettere sui Lineamenta, i Ministri provinciali hanno eletto i
candidati per le elezioni al Capitolo generale 2015, come anche hanno riflettuto sulle modalità di cooperazione tra le due Conferenze, sopratutto a livello di formazione iniziale e permanente e dell’evangelizzazione. Tra le decisioni c’è stata quella di organizzare un simposio scientifico sul tema “La nuova evangelizzazione nei paesi slavi dopo il comunismo” che avrà luogo nel 2016. Il Definitore generale per le Conferenze slave Fr. Ernesto Siekierka, ha inviato un messaggio, informando anche sullo
stato di preparazione al Capitolo generale 2015.
Conferenza Sudslavica a Samobor
L’incontro annuale di Formazione Permanente e condivisione interprovinciale della Conferenza si
è tenuto nella Casa “Tabor”, presso il convento francescano di Samobor, nelle vicinanze di Zagabria
(Croazia), dal 6 all’8 ottobre. Erano presenti tutti i Ministri provinciali, i Definitori e i Segretari provinciali della Conferenza (50 frati). All’inizio ogni Ministro ha brevemente presentato la sua Provincia, menzionando le nuove iniziative, ma anche i problemi e le sfide della vita e dell’evangelizzazione
nella Provincia. Fra Miljenko Šteko, Ministro della provincia dell’Assunzione in Bosnia-Erzegovina
e Presidente dell´UFME, ha presentato i Lineamenta per il Capitolo generale 2015, la dinamica della
preparazione per la prossima Assemblea dell´UFME (Dubrovnik, Croazia 2015). Nei gruppi di lavoro i Definitori hanno riflettuto sul documento Lineamenta e hanno suggerito diverse suggestione
e proposte. Visto che il Signore ci dona un buon numero di vocazioni, la Conferenza deve animare e
crescere nello spirito missionario perché ci siano più Frati nei progetti missionari dell’Ordine. Infine,
si è parlato anche di prendere coscienza e organizarsi meglio per aiutare i poveri in grande numero a
causa della crisi economica.
XIV Capitolo generale dell’OFS
Dal 1° all’8 novembre 2014 si è tenuto in Assisi (S. Maria degli Angeli) il XIV Capitolo generale
dell’OFS (il 6° Capitolo elettivo). Gli 85 Capitolari, in rappresentanza delle Fraternità di tutto il mondo, si sono riuniti in Assisi per approfondire varie tematiche e prendere importanti decisioni sul futuro
dell’Ordine. Tra le quali c’era la scelta di coloro che governeranno la Fraternità Internazionale per il
prossimo sessennio. Infatti, così hanno scelto:
Tibor Kauser (Ministro generale)
Maria Consuelo de Núñez, (Viceministro generale )
Consigliere per l’Area Asia-Europa 1 Inglese/Tedesca: Ana Fruk (Croazia);
Consigliere per l’Area Spagna/America Latina: Ana María Raffo (Peru);
Consigliere per l’Area Europa 2 Inglese/Italiano: Attilio Galimberti (Italia);
Consigliere per l’Area francese: Michele Janian (Libano);
Consigliere per l’Area portoghese/spagnola dell’America Latina Sud: Silvia Diana (Argentina);
Consigliere per l’Area inglese Nordamerica e Africa: Jenny Harrington (Sud Africa);
Consigliere per l’Area inglese Asia/Oceania: Augustine Young (Corea);
Consigliere per la Gifra: Andrea Odak (Bosnia-Herzegovina).
PIZZABALLA PIERBATTISTA – PERRY MICHAEL A., Il coraggio della pace. Preghiera e
dialogo nello “spirito di Assisi”, Edizioni Terra Santa, Milano 2014, pp. 48.
Due testi che si intrecciano, in un continuo richiamo al carisma francescano e allo “spirito di Assisi”, per riaffermare il particolare impegno dei figli di san Francesco nel campo della pace e del dialogo
tra le religioni, in linea con la celebre frase attribuita al Poverello: «Dove c’è odio che io porti l’amore,
dove c’è offesa che io porti il perdono...».
Frati Minori dell’Emilia-Romagna
27
Notiziario - MASTROMATTEO ALESSANDRO, Mons. Agostino Ernesto Castrillo, OFM. Padre e Pastore
tra la gente, Edizioni VELAR, Gorle 2014, pp. 48.
Nel presente volumetto l’Autore presenta il profilo biografico-spirituale di Mons. A. Castrillo,
OFM, Vescovo della Dicesi di San Marco-Bisignano, che è vissuto povero, non si è curato minimamente dell’esteriorità ed ha amato le piccole cose. Sempre ha avuto cura della gente più fragile nel suo
ministero pastorale come testimone francescano.
VERHEIJ SIGISMUND, Rumo à terra dos vivos. Regra de São Francisco de Assis para os Frades
Menores, Província Santa Cruz, Belo Horizonte 2011, pp. 229.
Rileggendo con “gli occhi di oggi” il testo di san Francesco di Assisi, l’Autore riesce ad evidenziare
il fatto che si tratta di un testo che rivela un modello di vita originale ed evangelico.
Calendario Liturgico Francescano 2015 in Digitale
L’Ufficio Comunicazione, con la Commissione liturgica, ha pubblicato il Calendario Liturgico
Francescano in Formato digitale (.ics), che può essere scaricato dal sito dell’Ordine come “nuovo Calendario” sul smartphone o sul tablet. Il Calendario, per le Case dipendenti dal Ministro generale, è in
lingua Italiana, e copre le Memorie, le Festa e le Solennità, adattando il Calendario Romano Serafico.
Scaricandolo, uno può avere nella propria Agenda digitale la ricorrenza liturgica. [www.ofm.org]
Vita consacrata francescana femminile
La Pontificia Università Antonianum proporrà un corso di specializzazione sulla Vita consacrata
francescana femminile. Il Corso sarà dedicato allo studio di quelle esperienze di vita relgiosa, in particolar modo francescane, che fiorirono tra il XIX e il XX secolo e arricchirono con una varietà di carismi il vissuto ecclesiale. [www.antonianum.eu]
Capitolo generale 2015 Una nuova composizione del Definitorio generale
A seguito della decisione del Consiglio Plenario dell’Ordine (CPO), celebrato a Constancin-Jeziorna, Polonia, nel mese di novembre 2013, il Capitolo generale 2015 eleggerà otto Frati al Definitorio generale.
Tra questi: tre (3) verranno dalle Conferenze d’Europa (UFME); due (2) dalle Conferenze dell’America Latina (UCLAF); uno (1) della Conferenza di lingua inglese; uno (1) della Conferenza africana;
uno (1) dalle Conferenze dell’Asia e dell’Oceania (FCAO).
Questa decisione è stata affidata al CPO dal Capitolo generale del 2009, e rappresenta un cambiamento rispetto al numero attuale di nove Definitori generali.
Agenda del Ministro generale
Dicembre:
1 LAMEZIA T., Italia: Visita fraterna alla Provincia dei Santi Sette Martiri (Calabria)
3-5 ROMA, Visita alle Congregazioni
10: BARONISSI, Italia: Visita fraterna alla Provincia Salernitano-Lucana “Immacolata Concezione della B.V.M.”
11: ROMA: Incontro con il Definitorio generale OFMConv
15-19:
ROMA: Tempo Forte
16-21:
ROMA: Visite fraterne ai Frati delle Case Dipendenti
24: ROMA, Curia generale: S. Messa nella Notte di Natale
25: GRECCIO: S. Messa di Natale
31: MADRID: Capitolo di Unificazione delle 6 Province
NUOVO CUSTODE
BR. WILHELMUS GONSALIT SAUR, OFM, Custode della Custodia Autonoma “S. Francesco
Araldo della Pace” in West Papua - Indonesia.
Formuliamo a tutti gli amici di Fraternitas, i migliori Auguri di Buon Natale
FRATERNITAS - OFM - Roma
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28 - Notiziario
Frati Minori dell’Emilia-Romagna