Natale del Signore 2014 Ludovico Mattioli, Adorazione dei pastori Dio si è fatto portatore di carne perché l’uomo possa divenire portatore di Spirito Sant’Atanasio di Alessandria PG 25, 192 Sommario Vita Consacrata I- Lettera apostolica II- Lettera Ministro gen. Curia Generale I- Comunicato Tempo Forte II- Incontro a Taizé III- Custodia d’Albania Frati Minori Nord Italia I- Verbale Consiglio Coop. II- Lettera Capitolo ’16 Abbiamo vissuto I Nostri Defunti I- Fr. Vincenzo Pazzini Mons. Vittorio Viola 2 2 10 11 11 13 13 14 14 17 21 23 23 24 Fraternitas nr. 218 Notiziario Provincia di “CRISTO RE” Frati Minori dell’Emilia-Romagna (In copertina: “San Francesco”, LORENZO CEREGATO, 1989, Acquerello) Anno XLVI - n.s. N. 211 - dicembre 2014 Buon Natale! Frati Minori dell’Emilia-Romagna Sped. in Abbonamento postale art. 2 comma 20/c legge 662/96 Filiale di Bologna - Stampato in proprio Reg. Trib. Bologna n. 6799 del 10.04.98 Periodicità mensile Dir. resp.: Fr. Giovanni Mascarucci Redattore: Fr. Marco Zanotti 1 Notiziario - Anno della Vita Consacrata I Lettera Apostolica di Papa Francesco ai religiosi in occasione dell’Anno della Vita Consacrata Carissime consacrate e carissimi consacrati! Scrivo a voi come Successore di Pietro, a cui il Signore Gesù affidò il compito di confermare nella fede i fratelli (cfr. Lc 22,32), e scrivo a voi come fratello vostro, consacrato a Dio come voi. Ringraziamo insieme il Padre, che ci ha chiamati a seguire Gesù nell’adesione piena al suo Vangelo e nel servizio della Chiesa, e ha riversato nei nostri cuori lo Spirito Santo che ci dà gioia e ci fa rendere testimonianza al mondo intero del suo amore e della sua misericordia. Facendomi eco del sentire di molti di voi e della Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, in occasione del 50° anniversario della Costituzione dogmatica Lumen gentium sulla Chiesa, che nel cap. VI tratta 2 - Notiziario dei religiosi, come pure del Decreto Perfectae caritatis sul rinnovamento della vita religiosa, ho deciso di indire un Anno della Vita Consacrata. Avrà inizio il 30 novembre corrente, I Domenica di Avvento, e terminerà con la festa della Presentazione di Gesù al tempio il 2 febbraio 2016. Dopo aver ascoltato la Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica, ho indicato come obiettivi per questo Anno gli stessi che san Giovanni Paolo II aveva proposto alla Chiesa all’inizio del terzo millennio, riprendendo, in certo modo, quanto aveva già indicato nell’Esortazione postsinodale Vita consecrata: «Voi non avete solo una gloriosa storia da ricordare e da raccontare, ma una grande storia da costruire! Guardate al futuro, nel quale lo Spirito vi proietta per fare con voi ancora cose grandi» (n.110). I – Gli obiettivi per l’Anno della Vita Consacrata 1. Il primo obiettivo è guardare il passato con gratitudine. Ogni nostro Istituto viene da una ricca storia carismatica. Alle sue origini è presente l’azione di Dio che, nel suo Spirito, chia- ma alcune persone alla sequela ravvicinata di Cristo, a tradurre il Vangelo in una particolare forma di vita, a leggere con gli occhi della fede i segni dei tempi, a rispondere con creatività alle necessità della Chiesa. L’esperienza degli inizi è poi cresciuta e si è sviluppata, coinvolgendo altri membri in nuovi contesti geografici e culturali, dando vita a modi nuovi di attuare il carisma, a nuove iniziative ed espressioni di carità apostolica. È come il seme che diventa albero espandendo i suoi rami. In questo Anno sarà opportuno che ogni famiglia carismatica ricordi i suoi inizi e il suo sviluppo storico, per ringraziare Dio che ha offerto alla Chiesa così tanti doni che la rendono bella e attrezzata per ogni opera buona (cfr. Lumen gentium, 12). Raccontare la propria storia è indispensabile per tenere viva l’identità, così come per rinsaldare l’unità della famiglia e il senso di appartenenza dei suoi membri. Non si tratta di fare dell’archeologia o di coltivare inutili nostalgie, quanto piuttosto di ripercorrere il cammino delle generazioni passate per cogliere in esso la scintilla ispiratrice, le Frati Minori dell’Emilia-Romagna idealità, i progetti, i valori che le hanno mosse, a iniziare dai Fondatori, dalle Fondatrici e dalle prime comunità. È un modo anche per prendere coscienza di come è stato vissuto il carisma lungo la storia, quale creatività ha sprigionato, quali difficoltà ha dovuto affrontare e come sono state superate. Si potranno scoprire incoerenze, frutto delle debolezze umane, a volte forse anche l’oblìo di alcuni aspetti essenziali del carisma. Tutto è istruttivo e insieme diventa appello alla conversione. Narrare la propria storia è rendere lode a Dio e ringraziarlo per tutti i suoi doni. Lo ringraziamo in modo particolare per questi ultimi 50 anni seguiti al Concilio Vaticano II, che ha rappresentato una “ventata” di Spirito Santo per tutta la Chiesa. Grazie ad esso la vita consacrata ha attuato un fecondo cammino di rinnovamento che, con le sue luci e le sue ombre, è stato un tempo di grazia, segnato dalla presenza dello Spirito. Sia quest’Anno della Vita Consacrata un’occasione anche per confessare con umiltà, e insieme con grande confidenza in Dio Amore (cfr. 1 Gv 4,8), la propria fragilità e per viverla come esperienza dell’amore misericordioso del Signore; un’occasione per gridare al mondo con forza e per testimoniare con gioia la santità e la vitalità presenti nella gran parte di coloro che sono stati chiamati a seguire Cristo nella vita consacrata. 2. Quest’Anno ci chiama inoltre a vivere il presente con passione. La grata memoria del passato ci spinge, in ascolto attento di ciò che oggi lo Spirito dice alla Chiesa, ad attuare in maniera sempre più profonda gli Frati Minori dell’Emilia-Romagna aspetti costitutivi della nostra vita consacrata. Dagli inizi del primo monachesimo, fino alle odierne “nuove comunità”, ogni forma di vita consacrata è nata dalla chiamata dello Spirito a seguire Cristo come viene insegnato dal Vangelo (cfr. Perfectae caritatis, 2). Per i Fondatori e le Fondatrici la regola in assoluto è stata il Vangelo, ogni altra regola voleva essere soltanto espressione del Vangelo e strumento per viverlo in pienezza. Il loro ideale era Cristo, aderire a lui interamente, fino a poter dire con Paolo: «Per me il vivere è Cristo» (Fil 1,21); i voti avevano senso soltanto per attuare questo loro appassionato amore. La domanda che siamo chiamati a rivolgerci in questo Anno è se e come anche noi ci lasciamo interpellare dal Vangelo; se esso è davvero il “vademecum” per la vita di ogni giorno e per le scelte che siamo chiamati ad operare. Esso è esigente e domanda di essere vissuto con radicalità e sincerità. Non basta leggerlo (eppure lettura e studio rimangono di estrema importanza), non basta meditarlo (e lo facciamo con gioia ogni giorno). Gesù ci chiede di attuarlo, di vivere le sue parole. Gesù, dobbiamo domandarci ancora, è davvero il primo e l’unico amore, come ci siamo prefissi quando abbiamo professato i nostri voti? Soltanto se è tale, possiamo e dobbiamo amare nella verità e nella misericordia ogni persona che incontriamo sul nostro cammino, perché avremo appreso da Lui che cos’è l’amore e come amare: sapremo amare perché avremo il suo stesso cuore. I nostri Fondatori e Fondatrici hanno sentito in sé la compassione che prendeva Gesù quando vedeva le folle come pecore sbandate senza pastore. Come Gesù, mosso da questa compassione, ha donato la sua parola, ha sanato gli ammalati, ha dato il pane da mangiare, ha offerto la sua stessa vita, così anche i Fondatori si sono posti al servizio dell’umanità a cui lo Spirito li mandava, nei modi più diversi: l’intercessione, la predicazione del Vangelo, la catechesi, l’istruzione, il servizio ai poveri, agli ammalati… La fantasia della carità non ha conosciuto limiti e ha saputo aprire innumerevoli strade per portare il soffio del Vangelo nelle culture e nei più diversi ambiti sociali. L’Anno della Vita Consacrata ci interroga sulla fedeltà alla missione che ci è stata affidata. I nostri ministeri, le nostre opere, le nostre presenze, rispondono a quanto lo Spirito ha chiesto ai nostri Fondatori, sono adeguati a perseguirne le finalità nella società e nella Chiesa di oggi? C’è qualcosa che dobbiamo cambiare? Abbiamo la stessa passione per la nostra gente, siamo ad essa vicini fino a condividerne le gioie e i dolori, così da comprendere veramente le necessità e poter offrire il nostro contributo per rispondervi? «La stessa generosità e abnegazione che spinsero i Fondatori – chiedeva già san Giovanni Paolo II – devono muovere voi, loro figli spirituali, a mantenere vivi i carismi che, con la stessa forza dello Spirito che li ha suscitati, continuano ad arricchirsi e ad adattarsi, senza perdere il loro carattere genuino, per porsi al servizio della Chiesa e portare a pienezza l’instaura- 3 Notiziario - zione del suo Regno»1. Nel fare memoria delle origini viene in luce una ulteriore componente del progetto di vita consacrata. Fondatori e fondatrici erano affascinati dall’unità dei Dodici attorno a Gesù, dalla comunione che contraddistingueva la prima comunità di Gerusalemme. Dando vita alla propria comunità ognuno di loro ha inteso riprodurre quei modelli evangelici, essere con un cuore solo e un’anima sola, godere della presenza del Signore (cfr. Perfectae caritatis,15). Vivere il presente con passione significa diventare “esperti di comunione”, «testimoni e artefici di quel “progetto di comunione” che sta al vertice della storia dell’uomo secondo Dio»2. In una società dello scontro, della difficile convivenza tra culture diverse, della sopraffazione sui più deboli, delle disuguaglianze, siamo chiamati ad offrire un modello concreto di comunità che, attraverso il riconoscimento della dignità di ogni persona e della condivisione del dono di cui ognuno è portatore, permetta di vivere rapporti fraterni. Siate dunque donne e uomini di comunione, rendetevi presenti con coraggio là dove vi sono differenze e tensioni, e siate segno credibile della presenza dello Spirito che infonde nei cuori la passione perché tutti siano una sola cosa (cfr. Gv 17,21). Vivete la mistica dell’incontro: «la capacità di sentire, di ascolto delle altre persone. La capacità di cercare insieme la strada, il metodo»3, lasciandovi illuminare dalla relazione di amore che passa fra le tre Divine Persone (cfr. 1 Gv 4,8) quale modello di ogni 4 - Notiziario rapporto interpersonale. 3. Abbracciare il futuro con speranza vuol essere il terzo obiettivo di questo Anno. Conosciamo le difficoltà cui va incontro la vita consacrata nelle sue varie forme: la diminuzione delle vocazioni e l’invecchiamento, soprattutto nel mondo occidentale, i problemi economici a seguito della grave crisi finanziaria mondiale, le sfide dell’internazionalità e della globalizzazione, le insidie del relativismo, l’emarginazione e l’irrilevanza sociale... Proprio in queste incertezze, che condividiamo con tanti nostri contemporanei, si attua la nostra speranza, frutto della fede nel Signore della storia che continua a ripeterci: «Non aver paura ... perché io sono con te» (Ger 1,8). La speranza di cui parliamo non si fonda sui numeri o sulle opere, ma su Colui nel quale abbiamo posto la nostra fiducia (cfr. 2 Tm 1,12) e per il quale «nulla è impossibile» (Lc1,37). È questa la speranza che non delude e che permetterà alla vita consacrata di continuare a scrivere una grande storia nel futuro, al quale dobbiamo tenere rivolto lo sguardo, coscienti che è verso di esso che ci spinge lo Spirito Santo per continuare a fare con noi grandi cose. Non cedete alla tentazione dei numeri e dell’efficienza, meno ancora a quella di confidare nelle proprie forze. Scrutate gli orizzonti della vostra vita e del momento attuale «in vigile veglia». Con Benedetto XVI vi ripeto: «Non unitevi ai profeti di sventura che proclamano la fine o il non senso della vita consacrata nella Chiesa dei nostri giorni; piuttosto rivestitevi di Gesù Cristo e indossate le armi della luce – come esorta san Paolo (cfr. Rm 13,11-14) – restando svegli e vigilanti»4. Continuiamo e riprendiamo sempre il nostro cammino con la fiducia nel Signore. Mi rivolgo soprattutto a voi giovani. Siete il presente perché già vivete attivamente in seno ai vostri Istituti, offrendo un contributo determinante con la freschezza e la generosità della vostra scelta. Nello stesso tempo ne siete il futuro perché presto sarete chiamati a prendere nelle vostre mani la guida dell’animazione, della formazione, del servizio, della missione. Questo Anno vi vedrà protagonisti nel dialogo con la generazione che è davanti a voi. In fraterna comunione potrete arricchirvi della sua esperienza e sapienza, e nello stesso tempo potrete riproporre ad essa l’idealità che ha conosciuto al suo inizio, offrire lo slancio e la freschezza del vostro entusiasmo, così da elaborare insieme modi nuovi di vivere il Vangelo e risposte sempre più adeguate alle esigenze di testimonianza e di annuncio. Sono contento di sapere che avrete occasioni per radunarvi insieme tra voi giovani di differenti Istituti. Che l’incontro diventi abituale via di comunione, di mutuo sostegno, di unità. II – Le attese per l’Anno della Vita Consacrata Che cosa mi attendo in particolare da questo Anno di grazia della vita consacrata? 1. Che sia sempre vero quello che ho detto una volta: «Dove ci sono i religiosi c’è gioia». Siamo chiamati a sperimentare e mostrare che Dio è capace di colmare il nostro cuore e di renderci felici, senza bisogno di cercare altrove la nostra felicità; Frati Minori dell’Emilia-Romagna che l’autentica fraternità vissuta nelle nostre comunità alimenta la nostra gioia; che il nostro dono totale nel servizio della Chiesa, delle famiglie, dei giovani, degli anziani, dei poveri ci realizza come persone e dà pienezza alla nostra vita. Che tra di noi non si vedano volti tristi, persone scontente e insoddisfatte, perché “una sequela triste è una triste sequela”. Anche noi, come tutti gli altri uomini e donne, proviamo difficoltà, notti dello spirito, delusioni, malattie, declino delle forze dovuto alla vecchiaia. Proprio in questo dovremmo trovare la “perfetta letizia”, imparare a riconoscere il volto di Cristo che si è fatto in tutto simile a noi e quindi provare la gioia di saperci simili a Lui che, per amore nostro, non ha ricusato di subire la croce. In una società che ostenta il culto dell’efficienza, del salutismo, del successo e che marginalizza i poveri ed esclude i “perdenti”, possiamo testimoniare, attraverso la nostra vita, la verità delle parole della Scrittura: «Quando sono debole, è allora che sono forte» (2 Cor 12,10). Possiamo ben applicare alla vita consacrata quanto ho scritto nella Esortazione apostolica Evangelii gaudium, citando un’omelia di Benedetto XVI: «La Chiesa non cresce per proselitismo, ma per attrazione» (n. 14). Sì, la vita consacrata non cresce se organizziamo delle belle campagne vocazionali, ma se le giovani e i giovani che ci incontrano si sentono attratti da noi, se ci vedono uomini e donne felici! Ugualmente la sua efficacia apostolica non dipende dall’efficienza e dalla potenza dei suoi mezzi. È la vostra vita che deve parFrati Minori dell’Emilia-Romagna lare, una vita dalla quale traspare la gioia e la bellezza di vivere il Vangelo e di seguire Cristo. Ripeto anche a voi quanto ho detto nella scorsa Veglia di Pentecoste ai Movimenti ecclesiali: «Il valore della Chiesa, fondamentalmente, è vivere il Vangelo e dare testimonianza della nostra fede. La Chiesa è sale della terra, è luce del mondo, è chiamata a rendere presente nella società il lievito del Regno di Dio e lo fa prima di tutto con la sua testimonianza, la testimonianza dell’amore fraterno, della solidarietà, della condivisione» (18 maggio 2013). 2. Mi attendo che “svegliate il mondo”, perché la nota che caratterizza la vita consacrata è la profezia. Come ho detto ai Superiori Generali «la radicalità evangelica non è solamente dei religiosi: è richiesta a tutti. Ma i religiosi seguono il Signore in maniera speciale, in modo profetico». È questa la priorità che adesso è richiesta: «essere profeti che testimoniano come Gesù ha vissuto su questa terra … Mai un religioso deve rinunciare alla profezia» (29 novembre 2013). Il profeta riceve da Dio 5 Notiziario - la capacità di scrutare la storia nella quale vive e di interpretare gli avvenimenti: è come una sentinella che veglia durante la notte e sa quando arriva l’aurora (cfr. Is 21,11-12). Conosce Dio e conosce gli uomini e le donne suoi fratelli e sorelle. È capace di discernimento e anche di denunciare il male del peccato e le ingiustizie, perché è libero, non deve rispondere ad altri padroni se non a Dio, non ha altri interessi che quelli di Dio. Il profeta sta abitualmente dalla parte dei poveri e degli indifesi, perché sa che Dio stesso è dalla loro parte. Mi attendo dunque non che teniate vive delle “utopie”, ma che sappiate creare “altri luoghi”, dove si viva la logica evangelica del dono, della fraternità, dell’accoglienza della diversità, dell’amore reciproco. Monasteri, comunità, centri di spiritualità, cittadelle, scuole, ospedali, casefamiglia e tutti quei luoghi che la carità e la creatività carismatica hanno fatto nascere, e che ancora faranno nascere con ulteriore creatività, devono diventare sempre più il lievito per una società ispirata al Vangelo, la “città sul monte” che dice la verità e la potenza delle parole di Gesù. A volte, come accadde a Elia e a Giona, può venire la tentazione di fuggire, di sottrarsi al compito di profeta, perché troppo esigente, perché si è stanchi, delusi dai risultati. Ma il profeta sa di non essere mai solo. Anche a noi, come a Geremia, Dio assicura: «Non aver paura … perché io sono con te per proteggerti» (Ger 1,8). 3. I religiosi e le religiose, al pari di tutte le altre persone consacrate, sono stati definiti, come ho appena ricordato, “esperti 6 - Notiziario di comunione”. Mi aspetto pertanto che la “spiritualità della comunione”, indicata da san Giovanni Paolo II, diventi realtà e che voi siate in prima linea nel cogliere «la grande sfida che ci sta davanti» in questo nuovo millennio: «fare della Chiesa la casa e la scuola della comunione»5. Sono certo che in questo Anno lavorerete con serietà perché l’ideale di fraternità perseguito dai Fondatori e dalle fondatrici cresca ai più diversi livelli, come a cerchi concentrici. La comunione si esercita innanzitutto all’interno delle rispettive comunità dell’Istituto. Al riguardo vi invito a rileggere i miei frequenti interventi nei quali non mi stanco di ripetere che critiche, pettegolezzi, invidie, gelosie, antagonismi sono atteggiamenti che non hanno diritto di abitare nelle nostre case. Ma, posta questa premessa, il cammino della carità che si apre davanti a noi è pressoché infinito, perché si tratta di perseguire l’accoglienza e l’attenzione reciproche, di praticare la comunione dei beni materiali e spirituali, la correzione fraterna, il rispetto per le persone più deboli… È «la “mistica” di vivere insieme», che fa della nostra vita «un santo pellegrinaggio»6. Dobbiamo interrogarci anche sul rapporto tra le persone di culture diverse, considerando che le nostre comunità diventano sempre più internazionali. Come consentire ad ognuno di esprimersi, di essere accolto con i suoi doni specifici, di diventare pienamente corresponsabile? Mi aspetto inoltre che cresca la comunione tra i membri dei diversi Istituti. Non potrebbe essere quest’Anno l’occasione per uscire con maggior coraggio dai confini del proprio Istituto per elaborare insieme, a livello locale e globale, progetti comuni di formazione, di evangelizzazione, di interventi sociali? In questo modo potrà essere offerta più efficacemente una reale testimonianza profetica. La comunione e l’incontro fra differenti carismi e vocazioni sono un cammino di speranza. Nessuno costruisce il futuro isolandosi, né solo con le proprie forze, ma riconoscendosi nella verità di una comunione che sempre si apre all’incontro, al dialogo, all’ascolto, all’aiuto reciproco e ci preserva dalla malattia dell’autoreferenzialità. Nello stesso tempo la vita consacrata è chiamata a perseguire una sincera sinergia tra tutte le vocazioni nella Chiesa, a partire dai presbiteri e dai laici, così da «far crescere la spiritualità della comunione prima di tutto al proprio interno e poi nella stessa comunità ecclesiale e oltre i suoi confini»7. 4. Attendo ancora da voi quello che chiedo a tutti i membri della Chiesa: uscire da sé stessi per andare nelle periferie esistenziali. «Andate in tutto il mondo» fu l’ultima parola che Gesù rivolse ai suoi e che continua a rivolgere oggi a tutti noi (cfr. Mc 16,15). C’è un’umanità intera che aspetta: persone che hanno perduto ogni speranza, famiglie in difficoltà, bambini abbandonati, giovani ai quali è precluso ogni futuro, ammalati e vecchi abbandonati, ricchi sazi di beni e con il vuoto nel cuore, uomini e donne in cerca del senso della vita, assetati di divino… Non ripiegatevi su voi stessi, non lasciatevi asfissiare dalle piccole beghe di casa, non rimanete prigionieri dei vostri Frati Minori dell’Emilia-Romagna problemi. Questi si risolveranno se andrete fuori ad aiutare gli altri a risolvere i loro problemi e ad annunciare la buona novella. Troverete la vita dando la vita, la speranza dando speranza, l’amore amando. Aspetto da voi gesti concreti di accoglienza dei rifugiati, di vicinanza ai poveri, di creatività nella catechesi, nell’annuncio del Vangelo, nell’iniziazione alla vita di preghiera. Di conseguenza auspico lo snellimento delle strutture, il riutilizzo delle grandi case in favore di opere più rispondenti alle attuali esigenze dell’evangelizzazione e della carità, l’adeguamento delle opere ai nuovi bisogni. 5. Mi aspetto che ogni forma di vita consacrata si interroghi su quello che Dio e l’umanità di oggi domandano. I monasteri e i gruppi di orientamento contemplativo potrebbero incontrarsi tra di loro, oppure collegarsi nei modi più differenti per scambiarsi le esperienze sulla vita di preghiera, su come crescere nella comunione con tutta la Chiesa, su come sostenere i cristiani perseguitati, su come accogliere e accompagnare quanti sono in ricerca di una vita spirituale più intensa o hanno bisogno di un sostegno morale o materiale. Lo stesso potranno fare gli Istituti caritativi, dediti all’insegnamento, alla promozione della cultura, quelli che si lanciano nell’annuncio del Vangelo o che svolgono particolari ministeri pastorali, gli Istituti secolari nella loro capillare presenza nelle strutture sociali. La fantasia dello Spirito ha generato modi di vita e opere così diversi che non possiamo facilmente catalogarli Frati Minori dell’Emilia-Romagna o inserirli in schemi prefabbricati. Non mi è quindi possibile riferirmi ad ogni singola forma carismatica. Nessuno tuttavia in questo Anno dovrebbe sottrarsi ad una seria verifica sulla sua presenza nella vita della Chiesa e sul suo modo di rispondere alle continue e nuove domande che si levano attorno a noi, al grido dei poveri. Soltanto in questa attenzione ai bisogni del mondo e nella docilità agli impulsi dello Spirito, quest’Anno della Vita Consacrata si trasformerà in un autentico kairòs, un tempo di Dio ricco di grazie e di trasformazione. III – Gli orizzonti dell’Anno della Vita Consacrata 1. Con questa mia lettera, oltre che alle persone consacrate, mi rivolgo ai laici che, con esse, condividono ideali, spirito, missione. Alcuni Istituti religiosi hanno un’antica tradizione al riguardo, altri un’esperienza più recente. Di fatto attorno ad ogni famiglia religiosa, come anche alle Società di vita apostolica e agli stessi Istituti secolari, è presente una famiglia più grande, la “famiglia carismatica”, che comprende più Istituti che si riconoscono nel medesimo carisma, e soprattutto cristiani laici che si 7 Notiziario - sentono chiamati, proprio nella loro condizione laicale, a partecipare della stessa realtà carismatica. Incoraggio anche voi, laici, a vivere quest’Anno della Vita Consacrata come una grazia che può rendervi più consapevoli del dono ricevuto. Celebratelo con tutta la “famiglia”, per crescere e rispondere insieme alle chiamate dello Spirito nella società odierna. In alcune occasioni, quando i consacrati di diversi Istituti quest’Anno si incontreranno tra loro, fate in modo di essere presenti anche voi come espressione dell’unico dono di Dio, così da conoscere le esperienze delle altre famiglie carismatiche, degli altri gruppi laicali e di arricchirvi e sostenervi reciprocamente. 2. L’Anno della Vita Consacrata non riguarda soltanto le persone consacrate, ma la Chiesa intera. Mi rivolgo così a tutto il popolo cristiano perché prenda sempre più consapevolezza del dono che è la presenza di tante consacrate e consacrati, eredi di grandi santi che hanno fatto la storia del cristianesimo. Cosa sarebbe la Chiesa senza san Benedetto e san Basilio, senza sant’Agostino e san Bernardo, senza san Francesco e san Domenico, senza sant’Ignazio di Loyola e santa Teresa d’Avila, senza sant’Angela Merici e san Vincenzo de Paoli? L’elenco si farebbe quasi infinito, fino a san Giovanni Bosco, alla beata Teresa di Calcutta. Il beato Paolo VI affermava: «Senza questo segno concreto, la carità che anima l’intera Chiesa rischierebbe di raffreddarsi, il paradosso salvifico del vangelo di smussarsi, il “sale” della fede di diluirsi in un mondo in fase di secolarizzazio- 8 - Notiziario ne» (Evangelica testificatio, 3). Invito dunque tutte le comunità cristiane a vivere questo Anno anzitutto per ringraziare il Signore e fare memoria grata dei doni ricevuti e che tuttora riceviamo per mezzo della santità dei Fondatori e delle Fondatrici e della fedeltà di tanti consacrati al proprio carisma. Vi invito tutti a stringervi attorno alle persone consacrate, a gioire con loro, a condividere le loro difficoltà, a collaborare con esse, nella misura del possibile, per il perseguimento del loro ministero e della loro opera, che sono poi quelli dell’intera Chiesa. Fate sentire loro l’affetto e il calore di tutto il popolo cristiano. Benedico il Signore per la felice coincidenza dell’Anno della Vita Consacrata con il Sinodo sulla famiglia. Famiglia e vita consacrata sono vocazioni portatrici di ricchezza e grazia per tutti, spazi di umanizzazione nella costruzione di relazioni vitali, luoghi di evangelizzazione. Ci si può aiutare gli uni con gli altri. 3. Con questa mia lettera oso rivolgermi anche alle persone consacrate e ai membri di fraternità e comunità appartenenti a Chiese di tradizione diversa da quella cattolica. Il monachesimo è un patrimonio della Chiesa indivisa, tuttora vivissimo sia nelle Chiese ortodosse che nella Chiesa cattolica. Ad esso, come ad altre successive esperienze del tempo nel quale la Chiesa d’occidente era ancora unita, si ispirano analoghe iniziative sorte nell’ambito delle Comunità ecclesiali della Riforma, le quali hanno poi continuato a generare nel loro seno ulteriori espressioni di comunità fraterne e di servizio. La Congregazione per gli Istituti di vita consacrata e le Società di vita apostolica ha programmato delle iniziative per fare incontrare i membri appartenenti a esperienze di vita consacrata e fraterna delle diverse Chiese. Incoraggio caldamente questi incontri perché cresca la mutua conoscenza, la stima, la collaborazione reciproca, in modo che l’ecumenismo della vita consacrata sia di aiuto al più ampio cammino verso l’unità tra tutte le Chiese. 4. Non possiamo poi dimenticare che il fenomeno del monachesimo e di altre espressioni di fraternità religiose è presente in tutte le grandi religioni. Non mancano esperienze, anche consolidate, di dialogo inter-monastico tra la Chiesa cattolica e alcune delle grandi tradizioni religiose. Auspico che l’Anno della Vita Consacrata sia l’occasione per valutare il cammino percorso, per sensibilizzare le persone consacrate in questo campo, per chiederci quali ulteriori passi compiere verso una reciproca conoscenza sempre più profonda e per una collaborazione in tanti ambiti comuni del servizio alla vita umana. Camminare insieme è sempre un arricchimento e può aprire vie nuove a rapporti tra popoli e culture che in questo periodo appaiono irti di difficoltà. 5. Mi rivolgo infine in modo particolare ai miei fratelli nell’episcopato. Sia questo Anno un’opportunità per accogliere cordialmente e con gioia la vita consacrata come un capitale spirituale che contribuisce al bene di tutto il corpo di Cristo (cfr. Lumen gentium, 43) e non solo delle famiglie religiose. «La vita consacrata è dono alla Chiesa, nasce Frati Minori dell’Emilia-Romagna nella Chiesa, cresce nella Chiesa, è tutta orientata alla Chiesa»8. Per questo, in quanto dono alla Chiesa, non è una realtà isolata o marginale, ma appartiene intimamente ad essa, sta al cuore stesso della Chiesa come elemento decisivo della sua missione, in quanto esprime l’intima natura della vocazione cristiana e la tensione di tutta la Chiesa Sposa verso l’unione con l’unico Sposo; dunque «appartiene ... irremovibilmente alla sua vita e alla sua santità» (ibid., 44). In tale contesto, invito voi, Pastori delle Chiese particolari, a una speciale sollecitudine nel promuovere nelle vostre comunità i distinti carismi, sia quelli storici sia i nuovi carismi, sostenendo, animando, aiutando nel discernimento, facendovi vicini con tenerezza e amore alle situazioni di sofferenza e di debolezza nelle quali possano trovarsi alcuni consacrati, e soprattutto illuminando con il vostro insegnamento il popolo di Dio sul valore della vita consacrata così da farne risplendere la bellezza e la santità nella Chiesa. Affido a Maria, la Vergine dell’ascolto e della contemplazione, prima discepola del suo amato Figlio, questo Anno della Vita Consacrata. A Lei, figlia prediletta del Padre e rivestita di tutti i doni di grazia, guardiamo come modello insuperabile di sequela nell’amore a Dio e nel servizio al prossimo. Grato fin d’ora con tutti voi per i doni di grazia e di luce con i quali il Signore vorrà arricchirci, tutti vi accompagno con la Benedizione Apostolica. della Beata Vergine Maria. FRANCISCUS Note: Lett. ap. Los caminos del Evangelio, ai religiosi e alle religiose dell’America Latina in occasione del V centenario dell’evangelizzazione del nuovo mondo, 29 giugno 1990, 26. 2 Sacra Congregazione per i Religiosi e gli Istituti Secolari, Religiosi e promozione umana, 12 agosto 1980, 24. 1 Discorso ai rettori e agli alunni dei Pontifici Collegi e Convitti di Roma, 12 maggio 2014. 4 Omelia nella Festa della Presentazione di Gesù al tempio, 2 febbraio 2013. 5 Lett. ap. Novo millennio ineunte, 6 gennaio 2001, 43. 6 Esort. ap. Evangelii gaudium, 24 novembre 2013, 87. 7 Giovanni Paolo II, Esort. ap. post-sin. Vita consecrata, 25 marzo 1996, 51. 8 S.E. Mons. J. M. Bergoglio, Intervento al Sinodo sulla vita consacrata e la sua missione nella Chiesa e nel mondo, XVI Congregazione generale, 13 ottobre 1994. 3 Dal Vaticano, 21 novembre 2014, Festa della Presentazione Frati Minori dell’Emilia-Romagna 9 Notiziario - II Lettera del Ministro generale per l’Anno della Vita Consacrata ce! Carissimi fratelli, il Signore vi doni la sua pa- L’anno prossimo 2015, come è ormai noto, sarà per la Chiesa un Anno dedicato alla Vita Consacrata. Per rispondere alle attese del San to Padre Francesco, esso si svolgerà secondo un Itinerario che inizierà il 29 novembre p. v. per concludersi il 2 febbraio 2016. Come Frati Minori accogliamo con gioia l’invito del “Signor Papa” insieme al suo augurio che la celebrazione della vita consacrata si trasformi per ciascuno in rinnovata testimonianza di vita evangelica. Mentre rendiamo grazie e lode al Signore per il dono della nostra vocazione e consacrazione, riformuliamo pure il desiderio e il proposito di interiorizzare profondamente e vivere con sincerità e letizia la nostra identità francescana, così come ci viene proposta dalla Regola e dalle Costituzioni generali e come ciascuno di noi ha inteso abbracciarla attraverso la professione religiosa. Accogliamo perciò con speciale gratitudine, lasciandoci interpellare e stimolare da essa, la testimonianza del Santo Padre, che a partire dalla scelta del nome programmatico di Francesco, sta proponendo alla Chiesa lo stile di vita e i messaggi che erano propri del nostro Serafico Padre, quali il riferimento costante al Vangelo – anzi, alla “gioia del Vangelo”, che costituisce la bellezza intrinseca della vita consacrata - la prossimità specialmente ai poveri e agli esclusi, la misericor- 10 - Notiziario dia, la riconciliazione, la fraternità, l’essenzialità, la semplicità e l’impegno per la pace e per la custodia del Creato. Questi e altri sono gli aspetti che noi, come già vi ho scritto insieme ai fratelli del Definitorio generale in occasione della Solennità di san Francesco d’Assisi del corrente anno, dovremmo prima di tutto vivere e poi mostrare alla Chiesa e al mondo (Rnb 1,1). Papa Francesco con l’indizione dell’Anno della Vita Consacrata ci invita ancora una volta e in maniera più forte a rivisitare il nucleo più profondo della nostra vita, esortandoci a quella santa “inquietudine del cuore” che sola ci può portare ad un rinnovato incontro personale con il Signore Gesù. Vogliamo far tesoro anche di tutta la riflessione, il confronto, l’esperienza ecclesiale e la preghiera corale circa la Vita consacrata per alimentare e arricchire il cammino di preparazione al prossimo Capitolo generale che, come sapete, avrà come tema di fondo la vocazione fondamentale che il Padre san Francesco ci ha lasciato attraverso il nome che ci ha dato, Frati Minori, ossia la chiamata a vivere in maniera autentica la fraternità e la minorità nel nostro tempo, per essere veramente fratelli e minori tra la gente e tra i popoli della nostra umanità contemporanea. C’è una sorprendente convergenza tra i temi centrali dell’Anno della Vita Consacrata e quelli che abbiamo proposto alla vostra riflessione nei “Lineamenta” in preparazione al Capitolo generale 2015 dell’Ordine dei Frati Minori. «Seguire l’insegnamento e le orme del Signore nostro Gesù Cristo» (Rnb 1,1). Questa è la nostra Regola e la nostra vita! La vita consacrata, infatti, è la «memoria vivente del modo di esistere e di agire di Gesù come Verbo incarnato di fronte al Padre e di fronte ai fratelli» (VC 22). Così Francesco d’Assisi è divenuto “alter Christus”! «Il Serafico Padre san Francesco è stato pura trasparenza del Vangelo e ha vissuto il primato di Dio e il primato della vita con il cuore, la mente e il corpo rivolti essenzialmente al Vangelo: per questo è considerato il Poverello di Assisi e il Fratello di tutti. Se anche noi oggi vogliamo essere veri fratelli e autentici minori siamo chiamati a passare dall’apparenza e dall’efficienza alla pura e semplice trasparenza evangelica» (Lettera per la Solennità di san Francesco d’Assisi 2014). Fratelli carissimi, accogliamo con cuore grato e disponibile quest’Anno della Vita Consacrata voluto da Papa Francesco per tutta la Chiesa; aderiamo volentieri alle celebrazioni e alle iniziative che si realizzeranno in tal senso nelle nostre Chiese locali, affinché tale evento di grazia sia anche espressione di comunione ecclesiale; viviamo nella preghiera assidua e fiduciosa il presente tempo di preparazione al Capitolo generale, servendo il Signore in povertà e umiltà (cf. Rb 6, 1-3) ed implorando senza cessare la grazia di seguire fedelmente le orme del suo Figlio diletto e di volere sempre ciò che a Lui piace (cf. LOrd 7, 50-51). Amati fratelli, «abbiamo promesso grandi cose, maggiori sono state promesse a noi; osserviamo quelle ed aspiriamo a queste» (2Cel 144, 191), e restituiamo tutto al Signore, dal quale viene ogni bene (cf. Rnb, 17, 17). Nel Padre san Francesco tutti vi abbraccio e vi benedico. Fr. Michael A. Perry, OFM Ministro generale Roma, 29 novembre 2014 Festa di Tutti i Santi dell’Ordine Frati Minori dell’Emilia-Romagna Curia generale I Comunicato Tempo Forte novembre 2014 L’ultimo Tempo Forte ha avuto inizio il 3 novembre. Dopo la tradizionale sessione di apertura in cui i Definitori condividono le diverse esperienze vissute nel periodo trascorso dall’incontro precedente, si è passati all’esame di 59 pratiche (plichi). Nel corso delle due settimane, con le pratiche sopraggiunte nel frattempo, sono stati esaminati un totale di 90 plichi. In seguito ai Capitoli recentemente celebrati, è stata ratificata l’elezione di diversi Ministri e Custodi, tra i quali: * FR. ORLANDO CABRERA, della Provincia Missionaria di S. Antonio, in Bolivia. * FR. ROBERTO MIGUEL DO NASCIMENTO, della Custodia di Nostra Signora delle Sette Allegrezze, in Brasile. * FR. EDWIN DE JESÚS ALVARADO SEGURA, della Provincia di Nostra Signora di Guadalupe, in Centro America e Panama. * FR. CAROLO MYEONG Frati Minori dell’Emilia-Romagna HWAN HO, della Provincia dei Santi Martiri Coreani, in Corea. * FR. WILHELMUS I. GONSALIT SAUR, della Custodia di S. Francesco Araldo della Pace, in Indonesia. * FR. JOSÉ JUMA MANUEL, della Custodia di S. Chiara, in Mozambico. Durante alcuni Capitoli, inoltre, si è proceduto anche alla revisione degli Statuti Particolari. In vista dell’approvazione, sono stati sottoposti all’esame e allo studio del Definitorio generale gli emendamenti degli Statuti Particolari della: * PROVINCIA di Nostra Signora Regina della Cina, in Taiwan. * PROVINCIA dei Santi Pietro e Paolo, in Messico. * PROVINCIA del Sacro Cuore di Gesù, in USA. * PROVINCIA Serafica di S. Francesco d’Assisi, in Italia. * CUSTODIA di S. Chiara, in Mozambico. * PROVINCIA di Nostra Signora delle Grazie (Benevento), in Italia. * PROVINCIA di S. Francesco Stimmatizzato (Firenze), in Italia. Alcuni testi, invece, so- no stati rimandati alle Entità per un’ulteriore lavoro di revisione prima del riesame e della necessaria approvazione. Sempre in seguito alla celebrazione dei Capitoli Provinciali e dell’elezione di nuovi Ministri e Custodi, sono arrivate le Relazioni dei Visitatori generali. Durante le due settimane del Tempo Forte sono state presentate ed esaminate quelle di: * FR. MELVIN JURISICH, riguardante la visita alla Provincia del Santissimo Nome di Gesù, USA. * FR. FRANCISCO GEARÓID Ó CONAIRE, riguardante la visita alla Provincia di S. Giovanni Battista, USA * FR. IVAN SESAR, riguardante la visita alla Provincia dei Santi Cirillo e Metodio, in Croazia. * FR. THOMAS LUCZAK, riguardante la visita alla Provincia di NOSTRA Signora di Guadalupe, USA. * FR. GILBERTO SORACCHI, riguardante la visita alla Provincia Serafica di S. Francesco d’Assisi, in Italia. * FR. LUIGI RECCHIA, riguardante la visita alla Provincia di S. Francesco Stimmatizzato, in 11 Notiziario - Italia. * FR. FRANTIŠEK OLBERT, riguardante la visita alla Provincia di S. Venceslao, nella Repubblica Ceca. * FR. ALBERTO TOSINI, riguardante la sua visita alla Provincia dei Santi Pietro e Paolo, in Italia. * FR. OSCAR ARMANDO MONTOYA RESTREPO, riguardante la presidenza del Capitolo della Provincia Missionaria di S. Antonio, in Bolivia. Il Delegato generale per gli Affari Economici, il Legale Rappresentante e il Vice-Economo generale hanno aggiornato il Ministro generale ed il Definitorio in merito alla situazione economica della Curia generale e dell’Ordine. Dal dialogo seguito a questo aggiornamento, è emersa la decisione di rimandare a dicembre l’esame di alcune richieste di aiuto finanziario. La Commissione Preparatoria del Capitolo Generale 2015 ha aiutato il Ministro generale e il Definitorio ad affrontare alcune questioni importanti riguardanti le sistemazioni logistiche necessarie per lo svolgimento del Capitolo. La preparazione ordinaria procede bene e le scadenze per la consegna di alcuni materiali vengono rispettate. La situazione di alcune Entità dell’Ordine continua a essere fonte di grande preoccupazione per il Definitorio generale; per questo, sono state prese alcune decisioni, che, poi, sono state comunicate alle Entità interessate. In seguito alla richiesta della Provincia dell’Immacolata Concezione in Gran Bretagna, espressa durante un’Assemblea straordinaria celebrata lo scorso mese di luglio, il Ministro gene- 12 - Notiziario rale, con il consenso del Definitorio, ha eretto la suddetta Entità a Custodia dipendente dalla Provincia d’Irlanda. Nel frattempo, in occasione di un Capitolo provinciale straordinario, la Provincia d’Irlanda ha espresso all’unanimità parere favore per accogliere alle proprie dipendenze la Custodia britannica. Il Ministro e il Definitorio, quindi, hanno proceduto all’elezione del Governo della nuova Custodia, che risulta così composto: * FR. PATRICK Lonsdale, Custode * FR. Juniper ADAMS, Consigliere * FR. Daniel CONVERY, Consigliere * FR. ANTHONY JUKES, Consigliere. Durante il Tempo Forte, FR. JOHN PUODZIUNAS e FR. JOE ROGENSKY, rispettivamente Delegato generale e Presidente del Consiglio di Amministrazione del Segretariato Generale per le Missioni Francescane, in Waterford, USA, SGMF, hanno aggiornato il Ministro generale ed il Definitorio riguardo ad alcuni cambiamenti strutturali e amministrativi in corso di attuazione. Il Definitorio generale ha eletto Visitatore generale: * per la Custodia del Sacro Cuore in Brasile: FR. EDILSON ROCHA DA SILVA, della Custodia di S. Benedetto in Amazzonia; * per la Commissione Scotista: FR. VIDAL RODRIGUEZ LOPEZ, Segretario generale per la Formazione e gli Studi. Dal 7 al 9 novembre, il Ministro, il Vicario e alcuni Definitori generali hanno fatto visita al Santuario di Santiago de Compostela, per commemorare l’ottavo centenario della presunta visita di san Francesco alla tomba dell’Apostolo. Al termine della sessione conclusiva del tempo Forte, il Segretario generale è stato incaricato di esprimere la gratitudine del Ministro e del Definitorio generali nei confronti del Ministro provinciale, del Definitorio e dei Fratelli della Provincia di Santiago de Compostela per l’ospitalità riservata anche in quest’occasione. L’inizio del prossimo Tempo Forte è programmato per lunedì 15 dicembre 2014. Aidan McGrath, OFM Segretario generale 24 novembre 2014 Frati Minori dell’Emilia-Romagna II Incontro dei Giovani Religiosi a Taizé L’anno 2015, dedicato alla Vita Consacrata, ci vede tutti coinvolti nella riflessione per approfondire la nostra consacrazione, attualizzare il nostro carisma e sviluppare la nostra presenza nella Chiesa e la comunione tra i vari carismi. La Congregazione per la Vita consacrata e le Società di Vita apostolica ha già inviato un nutrito ed articolato programma rivolto a tutti gli Istituti di Vita consacrata. In questo contesto anche la Comunità di Taizé organizza un incontro ecumenico per tutti i giovani religiosi/e di professione semplice a livello della Chiesa universale. Questa iniziativa interessa anche il nostro Ordine, che ha già avuto e svolto incontri con la Comunità di Taizé, come, ad esempio, quello dello scorso mese di settembre. Perciò, il Definitorio generale unitamente al Segretariato generale per la Formazione e gli Studi incoraggia fortemente tutte le Province e le Conferenze affinché il maggior numero di Frati professi temporanei possa partecipare a quest’incontro, che si terrà dal 5 al 12 luglio 2015, a Taizé. L’iscrizione deve essere inoltrata online direttamente sul sito web della Comunità di Taizé, Frati Minori dell’Emilia-Romagna al seguente indirizzo: https://register.taize.fr/meeting.xhtml. Per evidenti motivi logistico-organizzativi va fatta almeno alcuni mesi prima dell’evento. Ogni Entità provvederà alle spese del viaggio e a quelle, modeste, dell’alloggio. Il programma e le modalità di partecipazione si trovano nel sito della Comunità di Taizé. Oltre a inoltrare l’iscrizione online al sito dedicato, vi chiediamo di comunicare il nome e il numero di coloro che parteciperanno anche al Coordinatore dei Frati professi temporanei della Conferenza Italiana (COMPI), fr. Alberto Pisapia, OFM, al seguente indirizzo di posta elettronica: [email protected]. Per ogni altra informazione sulla Comunità di Taizé, si può consultare il seguente sito web: http://www.taize.fr/ (in 33 lingue). tenegro dipendente dal Ministro generale. Il Definitorio generale ha nominato: Custode: fr. Aurelio Gjerkaj; Consiglieri: fr. Mirash Marinaj, fr. Leonard Deja, fr. Gjon Kalaj. La nuova Custodia sarà accompagnata da fr. Lovro Govran, nominato Assistente generale “pro Albania” con delega di “rappresentante plenipotenziario” del Ministro generale. III Custodia di Albania e Montenegro dipendente dal Ministro generale La Provincia della B.V.M. Annunziata in Albania è stata costituita in Custodia di Albania e Mon- 13 Notiziario - Frati Minori del Nord Italia I Verbale Consiglio di Cooperazione dei Ministri provinciali del Nord Italia Milano 13-14 nov. 2014 Iniziamo alle 10.25 rispetto al previsto orario delle 9.30 per ritardo dei treni a causa del maltempo: per questo motivo risultano assenti fr. Antonio Scabio e fr. Francesco Patton. Iniziamo con il momento di preghiera. Sono presenti fr. Massimo Fusarelli, i rimanenti 4 Ministri, fr. Guido Ravaglia, fr. Roberto Ranieri, fr. Stefano Cavalli. Dopo il momento di preghiera iniziale, fr. Massimo Fusarelli introduce la prima unità di lavoro che prevede l’incontro del CdC con i Presidi dei 3 Centri di Studio. Incontro con i Presidi dei tre Centri di Studio I Presidi dei 3 centri di Studio (fr. Guido Ravaglia per Bologna S. Antonio, fr. Lorenzo Raniero per Verona S. Bernardino, fr. Stefano Cavalli per Venezia 14 - Notiziario ISE) relazionano sulla situazione attuale delle rispettive scuole, in riferimento al numero degli studenti e alla loro composizione, ai docenti, al bilancio economico ed alle prospettive future ipotizzate. Per ciascuna scuola, al termine della esposizione, viene riservato uno spazio di dialogo e di confronto, nel quale emerge prima di tutto la consapevolezza di dovere a questo punto del cammino operare delle decisioni, anche se difficili, per non gravare la nuova Provincia di troppi pesi. Fr. Lorenzo Raniero giunge alle ore 10.58 insieme a fr. Antonio Scabio e a fr. Francesco Patton per il ritardo nei treni. Alle ore 12.55 la sessione viene sospesa per il pranzo e vengono congedati fr. Guido, fr. Lorenzo, fr. Roberto e fr. Stefano. Riprendiamo alle ore 15.00 Nella ripresa pomeridiana dell’incontro con i Presidi – è presente solo il CdC – viene innanzitutto formalizzata la decisione di coinvolgere nel discernimento i 6 Definitòri provinciali, ai quali verranno inviate le relazioni riguardanti le 3 scuole e le prospettive emerse, in modo da poter operare un discernimento adeguato nel CdC del mese di gennaio 2015. Economia Si passa quindi al tema della Economia: fr. Mario Vaccari riferisce di come gli Economi stanno lavorando dopo l’incontro a Bologna Osservanza del 22 settembre, che ha preso in esame i numerosi punti ad essi affidati dalla Assemblea Definitòri di Bardonecchia. Viene riferito che gli Economi si sono divisi in 3 sottogruppi, fissando il prossimo appuntamento per il 16-17 gennaio a Torino: un sottogruppo per il Fondo comune, un sottogruppo per Bilancio e Formazione, che comporta il preventivo per le singole fraternità, ed i bilanci provinciali, ed un sottogruppo sugli Uffici. Preparazione al Capitolo Unitario - 16-19 maggio 2016 Viene discussa e formalizzata la scelta di anticipare una prima fase del Capitolo provinciale nei giorni dal 16 al 19 maggio 2016. Placet omnibus. Tale scelta verrà comunicata ai frati con una lettera che Frati Minori dell’Emilia-Romagna fr. Massimo scriverà a breve, in modo che questi mesi che ci separano dal Capitolo – tappa storica del nostro cammino – siano di preparazione e di impegno per tutti. Il 16 maggio 2016, lunedì di Pentecoste, nel corso di una celebrazione nella Basilica di S. Antonio a Padova, sarà data lettura del Decreto del Ministro generale per l’erezione canonica della nuova Provincia, e contestualmente saranno proclamati il Ministro provinciale e il Definitorio eletti dal Governo generale dell’Ordine. Questo momento vorrà essere di festa e partecipato dal maggior numero possibile di frati e di ospiti. Il 16 maggio pomeriggio sarà insediato il Capitolo provinciale presso la Casa di Spiritualità in Camposampiero (PD). I lavori proseguiranno fino al pranzo del 19 maggio: in que- sta prima fase i fratelli capitolari potranno ascoltare le relazioni fondamentali, in modo da aprire la seconda fase il 19 giugno già orientati al discernimento e alle decisioni necessarie per il primo triennio di vita della nuova Provincia. I lavori per questa giornata terminano alle ore 18.00 per la concelebrazione delle 18.30 nella cappellina della Curia provinciale. Venerdì 14 novembre I lavori riprendono alle 8.30 con la formulazione delle Norme transitorie per il Capitolo provinciale e di una prima ipotesi riguardo alla Commissione preparatoria del Capitolo: nel prossimo incontro CdC si formalizzeranno le decisioni. Assemblea dei Guardiani a Ca- stelletto di Brenzone I riscontri sono positivi e rispecchiano quelli degli stessi Guardiani inviati al CdC da fr. Fabio Piasentin. Mappatura Viene riservato un congruo spazio di tempo per l’aggiornamento sullo stato della Mappatura delle Case di ciascuna Provincia, nella coscienza di esser di fronte a situazioni molto differenziate nelle varie zone, che richiedono da un lato prudenza e saggezza, dall’altro lato audacia e discernimento, per non caricare la nuova Provincia di troppi pesi, e soprattutto per prepararci a dar vita ad una realtà che ha davanti a sé un progetto da costruire. è necessario quindi pensare non solo a quale Casa mantenere, ma soprattutto a come rilanciare con progetti rinnovati le nostre presenze... Verbale Incontro fraternità nuove Viene letto e commentato il Verbale dell’incontro che i responsabili delle fraternità di Genova-CEP, Roncajette e Varazze hanno tenuto a Milano S. Antonio il 22 ottobre scorso. Vengono sottolineate alcune suggestioni e suggerimenti presenti nel Verbale stesso, da cui emerge la consapevolezza che lo spirito di ricerca e di sperimentazione che anima queste nuove esperienze è parte essenziale del cammino che riguarda tutti, e può ispirare quel rinnovamento nei progetti e nei modi di evangelizzare e di vivere che è caratteristico della nostra vita francescana. Varie ed eventuali Fr. Antonio Scabio co- Frati Minori dell’Emilia-Romagna 15 Notiziario - munica le dimissioni di fr. Antonio Furlato, Guardiano di Chiampo, per motivi di salute. Fr. Giuseppe Bonato è stato eletto Guardiano al suo posto. Il Definitorio veneto ha nominato fr. Alessio Delle Cave Animatore vocazionale al posto di fr. Giuseppe; fr. Alessio continuerà a risiedere a Lonigo. Fr. Antonio Furlato si trasferirà a S. Pancrazio al posto di fr. Giuseppe. Fr. Francesco Patton comunica che fr. Aldo Pancheri è stato eletto Guardiano di Mezzolombardo dopo la improvvisa scomparsa di fr. Tarcisio Bortoli. Verifica ed approvazione Programmi di Formazione Il CdC ha preso in esame i Programmi formativi inviati da fr. Devis Rutigliano, fr. Lorenzo Roncareggi e fr. Andrea Contini, rispettivamente Maestri di Postulato, Noviziato e Postnoviziato. L’approvazione dei Programmi e Progetti di formazione è occasione per prendere atto del cammino che si sta facendo e per fornire indicazioni concrete che possano aiutare le tre Case di Arco, Baccanello e Verona nel loro cammino prezioso di formazione dei nostri giovani frati. L’accompagnamento del Ministro del luogo sarà poi il mezzo concreto di vicinanza e di cura da parte del CdC alle Case di formazione. Si prende atto che ogni Progetto è frutto di lavoro, che ha comportato un certo numero di incontri ed uno sforzo comune delle singole fraternità di formazione, tutte modificate nella composizione dopo gli ultimi trasferimenti: questo “pensare e progettare insieme” che sa ogni anno rimettersi in discussione è certo la cosa più preziosa, ed indica a tutti uno stile di 16 - Notiziario “itineranza” che ci appartiene e del quale ci dobbiamo sempre di nuovo riappropriare. Si sospende alle 12.55 per il pranzo. Riprendiamo alle 14.30. Lettera di Natale Fr. Massimo Fusarelli ricorda la decisione - già approvata - di scrivere per le prossime feste di Natale e Pasqua una lettera di auguri ai frati redatta insieme dai 6 Ministri. Si concorda su un breve testo che verrà pubblicato il 17 dicembre, inizio della Novena. Software Database La futura Segreteria della nuova Provincia dovrà unificare i dati ed i documenti dei frati. Si sa pensando a come iniziare questo lavoro per tempo in modo che non ricada tutto sul futuro Segretario. Ci si è interessati su quale possa essere la soluzione migliore anche per informatizzare questo Database. Fr. Maggiorino Stoppa riferisce sugli ultimi sviluppi: per il momento la soluzione più adatta e più economica sembra essere un semplice Database condiviso tra i Segretari provinciali. Più avanti si potrà pensare ad un Software studiato ad hoc ed eventualmente integrato nel Server che ospita i dati economici. Incontro Commissari di Terra Santa Fr. Bruno Bartolini relaziona sull’incontro nazionale dei Commissari TS a Maiori, a cui ha partecipato. I Commissari delle nostre Province hanno deciso di riprendere i loro incontri con maggiore frequenza; il prossimo incontro è fissato per il 13 dicembre a Bologna. Incontro sulla Pastorale dei Santuari Viene riferita da fr. Mario Vaccari la disponibilità di fr. Massimo Tedoldi, Segretario generale Missioni, ad organizzare per i nostri Santuaristi un incontro analogo a quello organizzato recentemente a Calvaria in Polonia. Verrà contattato fr. Alberto Tosini perché il Segretariato Evangelizzazione e Missione studi questa possibilità. Vicepostulatori cause santi Fr. Francesco Bravi riferisce che con fr. Francesco Metelli si era cominciato a fare un elenco delle cause in corso. Dopo breve confronto, si concorda di continuare la raccolta e di pensare ad un Vicepostulatore o anche a più di uno… Missioni al popolo è necessario fare nomi concreti di frati per il livello 3 del progetto. Vengono ipotizzati alcuni nomi che saranno contattati personalmente dal rispettivo Ministro; per il prossimo CdC di dicembre si approverà l’elenco definitivo. Calendario liturgico Pensando alla realtà della nuova Provincia e al calendario liturgico, dopo uno spazio di confronto si concorda su quella che pare la scelta migliore, cioè che ogni Regione ecclesiastica adotti la agenda liturgica propria. Verrà inoltre redatto un calendario del Nord Italia che tenga conto del Calendario liturgico italiano delle Famiglie francescane e del Proprio delle 6 Province, sul quale – previa approvazione degli organismi competenti – verrà predisposto un libretto ad uso Frati Minori dell’Emilia-Romagna delle sacrestie per regolare la nostra vita liturgica. Carta di Intenti rivista Viene presa in esame la Carta di Intenti nella sua versione estesa, integrando i suggerimenti emersi nella Assemblea Definitòri di Bardonecchia. Mancando però il tempo necessario, ci si aggiorna al prossimo CdC per la approvazione definitiva. Si conclude alle 16.21 con l’Agimus tibi gratias… Fr. Stefano Dallarda Segretario Incontri del Consiglio di Cooperazione 2014-2015 2014 12-13 dicembre 2015 9-10 gennaio 20-21 febbraio 20-21 marzo 24-25 aprile 19-20 giugno 6-7 luglio CAPITOLO DELLE STUOIE 7-9 aprile 2015 Camposampiero (PD) Frati Minori dell’Emilia-Romagna II Lettera a tutti i Frati in vista del Capitolo 2016 Ai Ministri provinciali e a tutti i Frati delle Province di: Cristo Re (Emilia-Romagna), S. Antonio (Veneto, Friuli Venezia Giulia), S. Bonaventura (Piemonte), S. Carlo Borromeo (Lombardia), S. Cuore della BVM (Liguria), S. Vigilio (Trentino); alle Sorelle Povere di S. Chiara dei Monasteri ivi presenti. Cari Ministri, Fratelli e Sorelle, Il Signore vi dia pace! Dopo aver annunciato la data del Capitolo che segnerà la nascita della nuova Provincia (19 giugno – 2 luglio 2016), mi sono interrogato con molta attenzione sull’opportunità di avere a disposizione un tempo più ampio per quello che sarà un appuntamento del tutto speciale. Ho valutato diversi aspetti, tra cui quello di dare tempo al Ministro provinciale e al Definitorio - che sarà eletto dal Definitorio generale - per accogliere il servizio ed introdurcisi, oltre che per disporre di uno spazio più ampio per i lavori capitolari. Per questo, dopo attento discernimento e ascoltato il parere del Consiglio di Cooperazione, secondo le facoltà datemi dal Ministro generale nel Decreto di nomina, ho stabilito quanto segue. Il 16 maggio 2016, lunedì di Pentecoste, nel corso di una celebrazione nella Basilica di S. Antonio a Padova, sarà data lettura del Decreto del Ministro generale per l’erezione canonica della nuova Provincia e con- testualmente saranno proclamati il Ministro provinciale e il Definitorio eletti dal Governo generale dell’Ordine. Questo momento vorrà essere di festa e partecipato dal maggior numero possibile di frati e di ospiti. Il 16 maggio pomeriggio sarà insediato il Capitolo provinciale presso la Casa di Spiritualità in Camposampiero (PD). I lavori proseguiranno fino al pranzo del 19 maggio: in questa prima fase i fratelli capitolari potranno ascoltare le relazioni fondamentali, in modo da aprire la seconda fase il 19 giugno già orientati al discernimento e alle decisioni necessarie per il primo triennio di vita della nuova Provincia. Il largo anticipo con cui ho voluto stabilire i tempi e i modi della celebrazione del Capitolo provinciale 2016 ci mette in cammino sin da ora verso un momento altamente simbolico e significativo, in cui ci verrà data la possibilità di riunire i volti di sei Fraternità provinciali, composte da fratelli, presenze, tipi di missione, storie ed espressioni differenti e particolari del medesimo carisma. So che le Sorelle Povere di S. Chiara condividono questo percorso con l’apporto della loro vita di sequela, di intuizioni già presenti tra loro seppur in modo germinale e della preghiera. Cerchiamo insieme come esprimere questa ricerca comune in vista delle scelte che ci attendono. Il cammino fatto sino ad oggi verso la nuova Provincia è davvero notevole e significativo. Ora che conosciamo il tempo in cui essa nascerà, sento di poter dire, in forza del servizio che mi è stato affidato, che ci viene chiesto un passo più audace verso un’unità che non sia opera del- 17 Notiziario - le nostre mani, ma frutto dello Spirito del Signore. La sua santa operazione è viva in noi grazie all’ascolto della Parola di Dio, alla lettura dei segni dei tempi e alle parole semplici e incisive del magistero di papa Francesco. Tutto questo ci annuncia oggi la chiamata a versare vino nuovo in otri nuovi. Gesù rivolge questa parola ai suoi discepoli mentre li coinvolge in un’esperienza di vita che li tocca e li converte. Abbiamo bisogno oggi più che mai di segni concreti di un cambio di marcia per vivere il Vangelo oggi, così da non fermarci a belle provocazioni e a orizzonti che, pur alti, finiscono per frustrarci se non trovano almeno l’inizio di una realizzazione. Nella Carta d’Intenti del Consiglio di Cooperazione troviamo alcune chiavi per questo cammino, soprattutto quella dello “scollocamento”, cioè dell’uscire da noi stessi verso il Signore, verso i fratelli, verso il mondo. Tra i punti già avviati e quelli che sono in cantiere, la Carta orienta il lavoro degli organismi già attivi e quello che ci attende verso il Capitolo 2016. In particolare siamo chiamati a ripensare luoghi e modi di presenza e di missione, a scegliere insieme stili di vita più sobri nell’uso dei beni, degli spazi e del denaro, ad animare percorsi e luoghi rinnovati di formazione permanente e iniziale; tutto questo col coraggio di scelte precise che ci facciano guardare al futuro con una prospettiva di più larghe vedute e genuinamente evangelica. Una di queste scelte è senz’altro quella che tocca la mappatura delle Case fatta insieme in questi anni e che chiede un passo oltre. È quanto abbiamo 18 - Notiziario avviato nel Consiglio di Cooperazione, insieme ad uno sguardo realistico e attento sui frati che nel medio e lungo periodo possono contribuire non solo a mantenere quello che abbiamo ricevuto, ma a ripensare almeno alcune forme di presenza, di missione e a proporne di nuove. Il futuro, non così lontano, ci chiederà presenze più agili, significative nel territorio e nelle Chiese locali perché centrate con più evidenza sul primato di Dio, sulla vita fraterna come minori, sul servizio all’uomo attraverso la condivisione con i poveri e l’annuncio esplicito del Vangelo ai vicini e ai lontani. Questo chiede una progettualità ampia e coraggiosa. Mi chiedo con voi: che cosa resterà di noi tra dieci, venti e più anni? Che cosa sceglieremo di tenere e che cosa dovremo lasciare e quindi aprire? Chiedercelo non è pessimismo ma umile realismo della fede nell’intelligenza della storia. Avverto con forza che è necessario fermarci su questi punti nella preparazione al Capitolo, per veder venire alla luce una Provincia che esprima realmente una novità palpabile e capace di dare speranza a noi e a quanti incontriamo. Chiedo a tutti di ascoltare anzitutto dentro di sé questo appello e di rispondervi. Credo che anche l’ascolto, il dialogo e la ricerca con dei laici potrà aiutarci in questa ricerca. Viviamo tempi difficili per le realtà nuove, perché non è facile intravedere inizi di futuro. Ci viene chiesto il coraggio umile della fede perché la novità che è in gestazione tra noi, possa venire alla luce durante la preparazione al Capitolo, percorso che desidero aperto a tutti i frati grazie al coordinamento di un’apposita commissione di coordinamento che presto sarà nominata. Invito tutti a percorrere insieme i passi di questo itinerario, che accompagniamo fin da ora con la passione del cuore e dell’intelligenza, nutrita di preghiera e di dialogo. Vi saluto con affetto e profondo rispetto per quanto lo Spirito opera in ciascuno. Fr. Massimo Fusarelli, Delegato e Visitatore generale Fr. Stefano Dallarda ofm Segretario Prot. 49/2014 Milano, 21 novembre 2014 Presentazione della B. V. Maria Frati Minori dell’Emilia-Romagna Frati Minori dell’Emilia-Romagna 19 Notiziario - Ricorrenze Giubilari 2014 25mo professione perpetua (1989) Fr. Alessandro Caspoli Fr. Pierbattista Pizzaballa 14 X Calendario del Definitorio 5 gennaio 2015, Carpi; 2 febbraio 2015, Milano Marittima; 10 marzo 2015, Montepaolo; 14 aprile 2015, Parma; 5 maggio 2015, Villa Verucchio; 9 giugno 2015, Reggio Emilia; 3 luglio 2015, Piacenza; 24-28 agosto 2015, San Zeno di Verona: Assemblea dei Definitòri del Nord Italia; 31 agosto – 3 settembre 2015, Piniè - Vigo di Cadore. 50mo professione perpetua (1964) Fr. Giuseppe Barigazzi Fr. Bonaventura Pini Fr. Gilberto Soracchi 10 III 50mo ordinazione sacerdotale (1964) Fr. Piercelestino Mucciarini 25 VII 20 - Notiziario Nazzareno Fr. Burgazzi Mauro Fr. Galesini Tommaso Fr. Toschi Ivano Fr. Rossi 3 gennaio 15 gennaio 28 gennaio 31 gennaio Onomastici Gennaio Frati Minori dell’Emilia-Romagna Abbiamo vissuto Dicembre 2014 * Nella mattinata di martedì 2 dicembre il Ministro e il Segretario provinciale si recano a Brisighella per incontrare il Parroco e i Frati Minori del Vangelo. Monastero Corpus Domini di Bologna Nuovo governo della Fraternità Badessa: Sr. Mariafiamma Maddalena Faberi Vicaria: Sr. Maria Gisella Luisa Femminilli 1a Discreta: Sr. Francesca Sartore * Il Ministro provinciale nella giornata di domenica 7 dicembre è ad Assisi per l’Ordinazione episcopale di Fr. Vittorio Viola. * Nel pomeriggio di martedì 9 dicembre è giunta, in Curia proinciale, la notizia che Fr Massimo Pazzini è stato riconfermato, per altri tre anni, Decano della Facoltà di Scienze Bibbliche e Archeologiche in Gerusalemme. Questo numero del Notiziario è stato chiuso in Segreteria provinciale il 9 dicembre 2014 Frati Minori dell’Emilia-Romagna La Fraternità del Monastero Corpus Domini di Bologna insieme al Ministro provinciale in occasione del Capitolo svoltosi dal 29 al 31 ottobre 2014. 21 Notiziario - È uscito il numero 19 dei Quaderni della Fondazione del Monte. Il volume contiene gli atti della XXXIII edizione delle “Giornate dell’Osservanza” che si sono svolte il 17 e 18 maggio 2014. Il tema: «Il male di vivere e la fiducia in Dio». Contributi di Rino Fisichella, Emilio Pasquini, Carlo Paolazzi, Massimo Luciani, Aldo Stella, Manuela Fantinelli, Angelo Panebianco. La trentatreesima edizione ha avuto un tema particolarmente attuale: Il male di vivere e la fiducia in Dio. Nel mondo di oggi sembrano prevalere tristezza, discordia e disperazione, ma ci soccorre la serenità di san Francesco, il quale si augurava di «morire per amore dell’amore di Dio». Il poverello non accetta l’idea che il «male del mondo» possa vincere. La provvidenza di Cristo, «la santa carità», scrive il santo, «confonde tutte le diaboliche e mondane tentazioni e tutti i timori umani». «Tu sei bellezza, tu sei mitezza ... » canta Francesco: bellezza vissuta dopo una notte tenebrosa di cupo dolore e che il santo tradusse nel Cantico delle creature. La XXVI Giornata di studio suo patrimonio artistico dell’Osservanza si svolgerà domenica 14 dicembre 2014 alle ore 16.00 presso il Convento dell’Osservanza di Bologna nella sala refettorio quattrocentesco. Il prof. G. Morra affronterà il tema: “ Centenario della nascita di Mario Luzi tra il male di vivere e la fiducia in Dio”. Sarà un’occasione per presentare gli Atti della XXXIII edizione delle “Giornate dell’Osservanza”. Seguirà un concerto con ensemble di fiati del conservatorio “G. B. Martini” di Bologna. 22 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna I Nostri Fratelli Defunti Fr. Vincenzo Pazzini A tutti i Fratelli e alle Sorelle della Provincia Martedì, 2 dicembre, alle ore 07.50, presso l’Ospedale Civile di Piacenza, è morto Fr. Vincenzo Pazzini all’età di 88 anni. Fr. Vincenzo era partito all’età di 16 anni da Villa Verucchio, dove era nato l’11 gennaio 1926, per il collegio serafico dell’Osservanza di Cesena. Vive il suo anno di Noviziato presso il Convento di Villa Verucchio ed emette la prima Professione religiosa l’11 febbraio 1944. A Borgonovo trascorre i primi anni della vita religiosa prestando servizio alla comunità come Sagrestano e Questuante; nello stesso luogo emette la Professione perpetua il 16 febbraio 1947. Frati Minori dell’Emilia-Romagna Fr. Vincenzo presta il proprio servizio come questuante all’Osservanza di Bologna per quattro anni e nel 1953 viene trasferito a Guastalla in qualità di Sagrestano e Questuante; vi rimarrà per 11 anni. Dal 1964 al 1986 (22 anni) risiede a Cortemaggiore ricoprendo diversi incarichi: Questuante, Sagrestano, Economo e dedito alla coltivazione dell’orto. Dopo aver trascorso circa un anno a Guastalla nel 1987 viene trasferito a Busseto per tre anni dal 1988 al 1990 prendendosi cura della Casa della Chiesa del luogo. Dal 1991 al 1993 Fr. Vincenzo si dedica alla cura del Convento di Borgonovo e nel settembre del 1993 viene trasferito a Piacenza come Sagrestano ed Economo fino al 2006. Gli ultimi 8 anni della sua vita li dedica alla cura della Chiesa e del Convento di Piacenza senza ricoprire specifici incarichi, ma dedicandosi con impegno e generosi- tà alle necessità dei Fratelli e delle Persone che incontrava. Negli ultimi anni la forza fisica che lo contraddistingueva lo abbandona poco a poco e vive provato dalla sofferenza e dalla stanchezza per il duro lavoro. I funerali si svolgeranno giovedì 4 dicembre 2014 alle ore 10.00, presso il Santuario di Santa Maria di Campagna, presieduti dal Ministro provinciale, e nel pomeriggio, alle ore 15.30 presso la Chiesa della Santa Croce di Villa Verucchio si ripeteranno le esequie; la salma sarà tumulata presso il cimitero di Villa Verucchio. A tutti raccomando la preghiera di suffragio come prescrivono gli Statuti provinciali. Fr. Marco Zanotti Segretario provinciale Bologna, Curia provinciale: 2 dicembre 2014 Abbiamo pregato per tanti anni insieme in questo Santuario Mariano. Ora sono partito. Se mi sono compotato bene seguitemi, se ho sbagliato perdonatami. Pregate per l’anima mia. Fr. Vincenzo. Piacenza, 4.12.’14 23 Notiziario - Ordinazione episcopale di Fr. Vittorio Viola Il Santo Padre, Papa Francesco, lo scorso 15 ottobre ha nominato Vescovo di Tortona l’allora Custode della Porziuncola p. Vittorio Francesco Viola OFM. Domenica pomeriggio, 7 dicembre, alle ore 16, nella Basilica papale di Santa Maria degli Angeli ha avuto luogo l’ordinazione episcopale nella celebrazione presieduta da S.E. Mons. Domenico Sorrentino, Vescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, con la concelebrazione di S.Em. Card. Gualtiero Bassetti, Arcivescovo di Perugia – Città della Pieve e S.E. Mons. Martino Canessa, Amministratore Apostolico di Tortona, S.Em. Card. Attilio Nicora, Legato pontificio per la Basilica papale di Santa Maria degli Angeli, S.Em. Card. Giuseppe Betori, Arcivescovo di Firenze, di circa altri 50 Vescovi e 150 sacerdoti. Alla celebrazione hanno preso parte numerosi pellegrini provenienti dalla diocesi di Tortona, dal paese natale di S.E. Mons. Vittorio Viola, e assidui frequentatori dei santuari francescani assisani a cui p. Vittorio è ben noto. 24 - Notiziario Fr. Vittorio Viola Frati Minori dell’Emilia-Romagna Omelia del neo consacrato Vescovo di Tortona, Vittorio Viola Nella festa in cui contempliamo la nostra Madre Immacolata e riconosciamo il nostro vero destino e la nostra vocazione più profonda ad essere amati, e trasformanti dall’amore e dalla bellezza di Dio, ha presieduto – alla sua prima solenne celebrazione – il neo ordinato vescovo S. Eccellenza Mons. Vittorio Viola. Nella Basilica papale di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola, dove è ancora palpabile l’evento di grazia avvenuto nella ordinazione episcopale, si è radunata attorno all’altare una folla di fedeli provenienti da Tortona e da Valle Mosso con il desiderio, uniti agli assidui frequentatori della Porziuncola, di ringraziare di nuovo Dio per la Sua fedeltà e per onorare Lei che è la Piena di Grazia e che ci sostiene nel nostro cammino. Nell’omelia, Mons. Vittorio Viola con un po’ di commozione ha sottolineato l’incontenibile disegno d’amore che Dio ha e che con potenza creativa esprime nella creazione dove l’uomo ne è il culmine. Potenza d’Amore che non si è spenta quando noi, in virtù del nostro peccato, non fidandoci di Lui e del Suo Amore, ci siamo allontanati; anzi il Suo Amore si è acceso ancora di più ed è venuto a cercarci e a corteggiarci attraverso il Suo Figlio, che, come pretendente tradito, è tornato ad offrirci il Suo Amore. Non poteva inoltre che non parlare di Lei, della Vergine Frati Minori dell’Emilia-Romagna Maria, la tutta Bella, come dono, pensato e regalato dal Padre e dallo Spirito al Figlio, affinché lui potesse vedere in Lei l’opera compiuta della redenzione. Ha parlato del suo eccomi, pronunciato all’Angelo Gabriele, sul quale la Vergine Maria è ritornata più volte nella sua quotidianità per non disperdersi nei pensieri delle valutazioni, e dove sapeva di ritrovare il senso di tutto anche di ciò che il suo cuore di madre faticava a portare. Sono molte quindi le belle notizie che la Parola del Signore ci dona oggi: 1. la prima è che il nostro peccato non ha soffocato il desiderio di comunione che Dio ha per noi, Dio continua ad amarci ci ha mandato il suo Figlio; 2. la seconda che Dio non cerca spazi grandi, non li abbiamo, ma spazi vuoti: forse dobbiamo fare un po’ di pulizia da cose che ingombrano la nostra vita e tolgono spazio al Signore; 3. infine che dobbiamo imparare dalla docilità dell’eccomi di Maria, ripetuto continuamente e subito senza disperderci dentro i nostri pensieri e i nostri calcoli. Ha concluso poi con una preghiera, chiedendo al Signore per tutti noi di poterci fare discepoli e di imparare dalla Sua Vergine Madre Immacolata la Sua docilità per vivere nel Signore e perché il mondo possa sapere che il Signore è Vivo!!! La celebrazione si è conclusa con i commuoventi saluti e ringraziamenti del Padre custode P. Rosario Gugliotta, e con la benedizione del Sommo Pontefice, papa Francesco, impartitaci dal Cardinale Attilio Nicora, Legato pontificio per la Basilica papale di Santa Maria degli Angeli. Stemma episcopale di Mons. Vittorio Viola 25 Notiziario - FRATERNITAS ita Vol. XLVII. Nr. 218 - OFM Roma - Email: [email protected] - 1.12.2014 Lettera del Ministro Generale in occasione del’Anno dedicato alla vita religiosa Come Frati Minori accogliamo con gioia l’invito del “Signor Papa” insieme al suo augurio che la celebrazione della vita consacrata si trasformi per ciascuno in rinnovata testimonianza di vita evangelica. Vogliamo far tesoro anche di tutta la riflessione, il confronto, l’esperienza ecclesiale e la preghiera corale circa la Vita consacrata per alimentare e arricchire il cammino di preparazione al prossimo Capitolo generale... Sul sito dell’Ordine è stata creata una sezione dedicata a questo Anno della Vita Consacrata, dove si troveranno il programma e varie informazioni per quest’anno. Così avremo modo di fare quanto detto dal Ministro generale nella sua lettera: “Fratelli carissimi, accogliamo con cuore grato e disponibile quest’Anno della Vita Consacrata voluto da Papa Francesco per tutta la Chiesa; aderiamo volentieri alle celebrazioni e alle iniziative che si realizzeranno in tal senso nelle nostre Chiese locali”. Inaugurazione del nuovo Anno Accademico presso la ‘Pontificia Università Antonianum’ In occasione dell’inaugurazione dell’Anno Accademico 2014-2015 della PUA il 22 ottobre 2014 si è tenuta una solenne Concelebrazione eucaristica presso la Basilica S. Antonio di Via Merulana, in Roma, presieduta dal Fr. Michael Perry, Ministro generale OFM e Gran Cancelliere della PUA, a cui hanno partecipato il Definitorio generale, il Vice Rettore, i Decani, i Presidi, i Professori, gli Studenti e il Personale dei vari Uffici. In tale circostanza c’è stato anche l’insediamento del Nuovo Rettore Magnifico, Sr. Mary Melone, SFA, con la presenza dei suoi genitori. Dopo la proclamazione del Vangelo, infatti, ci sono stati la lettura dei Decreti di nomina del Rettore e del Vice Rettore, fatta dal Segretario per la Formazione e gli Studi, e il giuramento del nuovo Rettore. Al termine della Celebrazione ha preso la parola Sr. Mary, ringraziando gli astanti per la partecipazione e dichiarando aperto l’Anno Accademico 2014-2015. Il Ministro generale presiede l’elezione della Superiora generale FMM Durante il Capitolo generale delle Francescane Missionarie di Maria (FMM) è stata eletta Sr. Françoise Massy, attuale Provinciale della Provincia FMM in Francia, come l’11ª Superiora generale. È stata eletta al primo scrutinio. Il Ministro generale, Fr. Michael Perry, OFM, ha presieduto l’elezione. Istituto d’Istudi Ecumenici S. Bernardino, Venezia (Italia) Il 16 ottobre 2014 si è inaugurato il nuovo Anno Accademico allo Studio Teologico Interprovinciale “S. Bernardino” di Venezia. Dopo l’atto accademico, presso la “Sala Morone”, si è tenuta una solenne Concelebrazione eucaristica, presieduta da Fr. Massimo Fusarelli, delegato del Ministro generale per il Nord Italia, durante la quale è stato commemorato il 10° anniversario della morte di Fr. Antonio Franjić, già docente allo Studio Teologico San Bernardino, maestro dei Frati professi temporanei di Verona, Segretario e Vicario generale dell’Ordine dei Frati Minori. Studium Biblicum Franciscanum, Gerusalemme (Israel) Lo Studium Biblicum Franciscanum, Facoltà di Scienze Bibliche e Archeologia della Pontificia Università Antonianum, e lo Studium Theologicum Ierosimilitanum hanno celebrato il 6 ottobre 2014, la S. Messa votiva dello Spirito Santo, al Convento di San Salvatore a Gerusalemme (Israel), per la apertura dell’anno accademicho 2014-15, presieduta da D. Pier Giorgio Gianzza sdb, Vice Provinciale dei Salesiani della Provincia del Medio Oriente. Hanno partecipato Professori, Studenti e Personali ausiliare dello SBF, dello STI e dello Studium Theologicum Salesianum. Istituto Teologico di Murcia OFM, Murcia (Spagna) L’Istituto Teologico OFM di Murcia (Spagna), aggregato alla Facoltà di Teologia della Pontificia Università Antonianum e l’Istituto di Scienze per la Famiglia Francescana di Murcia hanno aperto il corso 2014-15, il giorno 14 ottobre 2014, con la Santa Messa dello Spirito Santo nella Chiesa della 26 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna Merced in Murcia, presieduta dal Vescovo. Alla Santa Messa è seguito l’atto accademico, dove si è data lettura alla memoria dell’anno accademico 2013-2014, e il Professore della PUA Fr. Martín Carbajo ha tenuto la lezione inaugurale dal titolo: “Crisi dell’economia. Una proposta Francescana “. Sono stati, infine, consegnati i titoli accademici e le Autorità Accademiche hanno concluso l’Atto accademico con i loro interventi. Conferenze slave a Dursztyn in Polonia L’incontro annuale le due Conferenze slave si è tenuto presso la Casa per gli esercizi spirituali a Dursztyn (in Polonia), dal 22 al 26 settembre 2014. Il centro delle deliberazioni è stata la preparazione al Capitolo generale 2015. Oltre che a riflettere sui Lineamenta, i Ministri provinciali hanno eletto i candidati per le elezioni al Capitolo generale 2015, come anche hanno riflettuto sulle modalità di cooperazione tra le due Conferenze, sopratutto a livello di formazione iniziale e permanente e dell’evangelizzazione. Tra le decisioni c’è stata quella di organizzare un simposio scientifico sul tema “La nuova evangelizzazione nei paesi slavi dopo il comunismo” che avrà luogo nel 2016. Il Definitore generale per le Conferenze slave Fr. Ernesto Siekierka, ha inviato un messaggio, informando anche sullo stato di preparazione al Capitolo generale 2015. Conferenza Sudslavica a Samobor L’incontro annuale di Formazione Permanente e condivisione interprovinciale della Conferenza si è tenuto nella Casa “Tabor”, presso il convento francescano di Samobor, nelle vicinanze di Zagabria (Croazia), dal 6 all’8 ottobre. Erano presenti tutti i Ministri provinciali, i Definitori e i Segretari provinciali della Conferenza (50 frati). All’inizio ogni Ministro ha brevemente presentato la sua Provincia, menzionando le nuove iniziative, ma anche i problemi e le sfide della vita e dell’evangelizzazione nella Provincia. Fra Miljenko Šteko, Ministro della provincia dell’Assunzione in Bosnia-Erzegovina e Presidente dell´UFME, ha presentato i Lineamenta per il Capitolo generale 2015, la dinamica della preparazione per la prossima Assemblea dell´UFME (Dubrovnik, Croazia 2015). Nei gruppi di lavoro i Definitori hanno riflettuto sul documento Lineamenta e hanno suggerito diverse suggestione e proposte. Visto che il Signore ci dona un buon numero di vocazioni, la Conferenza deve animare e crescere nello spirito missionario perché ci siano più Frati nei progetti missionari dell’Ordine. Infine, si è parlato anche di prendere coscienza e organizarsi meglio per aiutare i poveri in grande numero a causa della crisi economica. XIV Capitolo generale dell’OFS Dal 1° all’8 novembre 2014 si è tenuto in Assisi (S. Maria degli Angeli) il XIV Capitolo generale dell’OFS (il 6° Capitolo elettivo). Gli 85 Capitolari, in rappresentanza delle Fraternità di tutto il mondo, si sono riuniti in Assisi per approfondire varie tematiche e prendere importanti decisioni sul futuro dell’Ordine. Tra le quali c’era la scelta di coloro che governeranno la Fraternità Internazionale per il prossimo sessennio. Infatti, così hanno scelto: Tibor Kauser (Ministro generale) Maria Consuelo de Núñez, (Viceministro generale ) Consigliere per l’Area Asia-Europa 1 Inglese/Tedesca: Ana Fruk (Croazia); Consigliere per l’Area Spagna/America Latina: Ana María Raffo (Peru); Consigliere per l’Area Europa 2 Inglese/Italiano: Attilio Galimberti (Italia); Consigliere per l’Area francese: Michele Janian (Libano); Consigliere per l’Area portoghese/spagnola dell’America Latina Sud: Silvia Diana (Argentina); Consigliere per l’Area inglese Nordamerica e Africa: Jenny Harrington (Sud Africa); Consigliere per l’Area inglese Asia/Oceania: Augustine Young (Corea); Consigliere per la Gifra: Andrea Odak (Bosnia-Herzegovina). PIZZABALLA PIERBATTISTA – PERRY MICHAEL A., Il coraggio della pace. Preghiera e dialogo nello “spirito di Assisi”, Edizioni Terra Santa, Milano 2014, pp. 48. Due testi che si intrecciano, in un continuo richiamo al carisma francescano e allo “spirito di Assisi”, per riaffermare il particolare impegno dei figli di san Francesco nel campo della pace e del dialogo tra le religioni, in linea con la celebre frase attribuita al Poverello: «Dove c’è odio che io porti l’amore, dove c’è offesa che io porti il perdono...». Frati Minori dell’Emilia-Romagna 27 Notiziario - MASTROMATTEO ALESSANDRO, Mons. Agostino Ernesto Castrillo, OFM. Padre e Pastore tra la gente, Edizioni VELAR, Gorle 2014, pp. 48. Nel presente volumetto l’Autore presenta il profilo biografico-spirituale di Mons. A. Castrillo, OFM, Vescovo della Dicesi di San Marco-Bisignano, che è vissuto povero, non si è curato minimamente dell’esteriorità ed ha amato le piccole cose. Sempre ha avuto cura della gente più fragile nel suo ministero pastorale come testimone francescano. VERHEIJ SIGISMUND, Rumo à terra dos vivos. Regra de São Francisco de Assis para os Frades Menores, Província Santa Cruz, Belo Horizonte 2011, pp. 229. Rileggendo con “gli occhi di oggi” il testo di san Francesco di Assisi, l’Autore riesce ad evidenziare il fatto che si tratta di un testo che rivela un modello di vita originale ed evangelico. Calendario Liturgico Francescano 2015 in Digitale L’Ufficio Comunicazione, con la Commissione liturgica, ha pubblicato il Calendario Liturgico Francescano in Formato digitale (.ics), che può essere scaricato dal sito dell’Ordine come “nuovo Calendario” sul smartphone o sul tablet. Il Calendario, per le Case dipendenti dal Ministro generale, è in lingua Italiana, e copre le Memorie, le Festa e le Solennità, adattando il Calendario Romano Serafico. Scaricandolo, uno può avere nella propria Agenda digitale la ricorrenza liturgica. [www.ofm.org] Vita consacrata francescana femminile La Pontificia Università Antonianum proporrà un corso di specializzazione sulla Vita consacrata francescana femminile. Il Corso sarà dedicato allo studio di quelle esperienze di vita relgiosa, in particolar modo francescane, che fiorirono tra il XIX e il XX secolo e arricchirono con una varietà di carismi il vissuto ecclesiale. [www.antonianum.eu] Capitolo generale 2015 Una nuova composizione del Definitorio generale A seguito della decisione del Consiglio Plenario dell’Ordine (CPO), celebrato a Constancin-Jeziorna, Polonia, nel mese di novembre 2013, il Capitolo generale 2015 eleggerà otto Frati al Definitorio generale. Tra questi: tre (3) verranno dalle Conferenze d’Europa (UFME); due (2) dalle Conferenze dell’America Latina (UCLAF); uno (1) della Conferenza di lingua inglese; uno (1) della Conferenza africana; uno (1) dalle Conferenze dell’Asia e dell’Oceania (FCAO). Questa decisione è stata affidata al CPO dal Capitolo generale del 2009, e rappresenta un cambiamento rispetto al numero attuale di nove Definitori generali. Agenda del Ministro generale Dicembre: 1 LAMEZIA T., Italia: Visita fraterna alla Provincia dei Santi Sette Martiri (Calabria) 3-5 ROMA, Visita alle Congregazioni 10: BARONISSI, Italia: Visita fraterna alla Provincia Salernitano-Lucana “Immacolata Concezione della B.V.M.” 11: ROMA: Incontro con il Definitorio generale OFMConv 15-19: ROMA: Tempo Forte 16-21: ROMA: Visite fraterne ai Frati delle Case Dipendenti 24: ROMA, Curia generale: S. Messa nella Notte di Natale 25: GRECCIO: S. Messa di Natale 31: MADRID: Capitolo di Unificazione delle 6 Province NUOVO CUSTODE BR. WILHELMUS GONSALIT SAUR, OFM, Custode della Custodia Autonoma “S. Francesco Araldo della Pace” in West Papua - Indonesia. Formuliamo a tutti gli amici di Fraternitas, i migliori Auguri di Buon Natale FRATERNITAS - OFM - Roma Editore: Fr. Joseph Magro OFM - eMail: [email protected] - tel: +39 0668491 339 Internet: http://www.ofm.org/fraternitas; www.fb.com/ofm.org; www.twitter.com/ofmdotorg. 28 - Notiziario Frati Minori dell’Emilia-Romagna
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