Economia Monetaria e dei Mercati Finanziari Lorenza Rossi 2014--2015 2014 INTRODUZIONE Economia Monetaria e dei Mercati Finanziari Obiettivi • Analisi della gestione della politica monetaria da parte delle principali banche centrali mondiali • Particolare riferimento alla BCE, BCE BoE e FED • Connessione tra teoria e fatti • Analisi e definizione del ciclo economico e effetti della politica monetaria • I meccasinismi di trasmissione della politica monetaria: teoria e fatti. • Gli intermediari bancari. Modelli di comportamento delle banche • Connessioni tra politica monetaria e mercato del credito • Analisi bollettini e pubblicazioni (comunicati, letters) BCE e FED • Lavori di gruppo? (solo per frequentanti) Bibliografia di riferimento • Pitt Pittaluga, l G B Economia G.B., E i M Monetaria t i , Hoepli, 4° edizione (P) • Appunti del docente. (AD) (saranno online alla fine di ogni settimana di lezioni) http //economia unipv it/pagp/pagine personali/lorenza rossi/ http://economia.unipv.it/pagp/pagine_personali/lorenza.rossi/ • B Bollettini ll tti i mensile il BCE (BMBCE) • Fed. Res. Bank of San Francisco Economic Letters (FRBSFEL) • Approfondimenti a cura e volontà dello studente • • • Bagliano, F.C., e Marotta, G., Economia Monetaria, Il Mulino, 2010. (B/M) B fi Bofinger, P Monetary P., M t Policy, P li Oxford O f d University U i it P Press, 2001 2001. (B) Di Giorgio G., Lezioni di Economia monetaria, CEDAM (2007) (GdG) PROGRAMMA del corso • Definizione della moneta: le funzioni d ll moneta della t (P; (P AD) • Domanda di moneta: teoria ed evidenza empirica (P; AD; BMBCE - maggio 2001, p 41-59) p. • Offerta di moneta: (P; AD) • Struttura a termine d’interesse (P; AD) dei tassi PROGRAMMA del corso • Il Ciclo Economico: concetti ed evidenza empirica – Teoria (AD). – Confronto tra ciclo economico americano e quello europeo – Misurare Mi il ciclo i l economico i – Il ciclo economico internazionale • Il ciclo economico e gli effetti della moneta sul ciclo. (AD e letture varie) – Evidenza empirica sulla neutralità di breve e di lungo periodo della moneta. – Ciclo economico e Great Moderation in US: "Good Policies Good Practices or Good Luck? Policies, Luck?" PROGRAMMA del corso • Meccanismo di trasmissione della politica monetaria in economia chiusa e aperta: – Teoria (P, AD). – Modello BMW di economia aperta e chiusa – Evidenza E id E Empirica i i (BMBCE luglio l li 2000, 2000 maggio i 2010) • Regole e discrezionalità della politica monetaria – Teoria (P; AD) – Evidenza empirica (P; AD) PROGRAMMA del corso • Strategie e regole di politica monetaria (AD; P) – La strategia di politica monetaria della BCE (BMBCE: gennaio 1999, p.40-52; febbraio 1999, p.27-44) 2 44) – e la sua revisione nel Maggio del 2003 (BMBCE: giugno 2003, p. 85-99) • L’indipendenza delle Banche Centrali (AD, BMBCE, nov 2002, p. 45-64) PROGRAMMA del corso La politica monetaria e la recente crisi finanziaria. Dalla crisi finanziaria alla crisi del debito sovrano ((lettura WP Blanchard,, slides Prof. Bianchi) • • – Politica Monetaria Non convenzionale. Fatti e nuove teorie – Politica monetaria e crisi dei debiti sovrani I rischi della deflazione e le soluzioni possibili PROGRAMMA del corso • Le attività e i mercati finanziari (AD; P) • Modelli di comportamento delle banche (AD; P) • Il razionamento del credito (AD; P e varie letture) • Crisi bancarie, salvataggi e regolamentazione prudenziale (letture varie e AD). DEFINIZIONI FUNZIONALI DELLA MONETA Perché è importante la moneta? Che funzioni ha? • 3 definizioni de o basate FUNZIONE della moneta 1. UNITA’ DI CONTO 2. MEZZO DI PAGAMENTO 3. RISERVA DI VALORE sulla su a UNITA’ DI CONTO UNITA • La moneta è un NUMERARIO = unità di misura. Euro,, dollaro,Yen, , , Yuan NOTA BENE • Il concetto di unità di conto differisce da quello di MEZZO DI PAGAMENTO. • Una U unità ità di conto t può ò essere anche h una moneta t che fisicamente non esiste. – Esempio: p Euro p prima dell’introduzione fisica delle banconote, ECU, lira medievale, Ghinea inglese. VALORI DI SCAMBIO E UNITA’ DI CONTO PANE LATTE LIBRO PANE (1kg) 1 1/2 10 LATTE (1lt) 2 1 20 LIBRO ((200pp) pp) 1/10 1/20 1 VALORI DI SCAMBIO E UNITA’ DI CONTO • Quanti sono i valori di scambio o prezzi relativi? Sono 9 • NOTA sulla diagonale g sono tutti uguali g ad 1 (FACILE!!) • NOTA BENE: dato un elemento della matrice conosco il suo simmetrico: aiJ=1/aJi • Il numero effettivo dei valori di scambio è: n(n-1)/2 = elementi sopra (sotto) la diagonale p principale p • Esempio. Se ho 100 beni, il numero di valori di scambio è pari a 100x99/2=4950 VALORI DI SCAMBIO E UNITA’ DI CONTO • In u una a eco economia o a in cu cui c ci so sono o n be beni,, e manchi a c u una au unità tà d di conto, il numero dei valori di scambio è pari a (½)(n)(n-1): – (n-1) prezzi per ogni bene – n(n-1) ( )p prezzi totali – (½)(n)(n-1) diversi • I valori di scambio non sono tutti indipendenti • Scegliendo uno dei beni come unità di conto ci sono solo (n 1) valori di scambio indipendenti… (n-1) indipendenti (PREZZI). (PREZZI) • Nota: (½)(n)(n-1)>(n-1) per n>2 • Il ricorso ad una unità di conto consente di ridurre il numero dei valori di scambio a (n-1). Tali valori rappresentano PREZZI DI CONTO. CONTO MEZZO DI PAGAMENTO • L’unità di conto, conto normalmente è utilizzata come mezzo di pagamento o intermediario degli scambi • Quando l’unità di conto e il mezzo di pagamento coincidono si dice che il prezzo di conto e il prezzo monetario coincidono. • L La moneta t è mezzo di pagamento t solo l in i quanto INCORPORA POTERE D’ACQUISTO MEZZO DI PAGAMENTO Teoria Economica e Funzioni della Moneta: • Economisti neoclassici: danno importanza alle funzioni di unità di conto e di mezzo di pagamento della moneta. Il mercato funziona in modo efficiente solo se i prezzi segnalano la scarsità relativa dei beni. Se non è così non c’è perfetta allocazione delle risorse. • Keynes: nel “Trattato della moneta” prima e nella “Teoria Generale” poi, sposta l’enfasi sulla funzione di RISERVA DI VALORE della moneta. moneta NOTA BENE → MEZZO DI PAGAMENTO RISERVA DI VALORE: bene b che h conserva suo valore nel tempo Non vale il viceversa: RISERVA DI VALORE MEZZO DI PAGAMENTO (esempio ll’oro) oro) ≠> ECONOMISTI NEOCLASSICI l moneta la t come unità ità di conto t e mezzo di pagamento • Moneta come “lubrificante” degli scambi. • La L moneta t è un ““velo” l ” monetario, t i senza nessun effetto reale. • Teoria Quantitativa della Moneta (che vedremo i seguito): in it ) • Definizione MV ≡ PT • Se Y=T allora: MV=PY e ∆M/M= ∆P/P ECONOMISTI NEOCLASSICI l moneta la t come unità ità di conto t e mezzo di pagamento • Hahn (1965): modello di Equilibrio Economico Generale (EEG). Risultato: la moneta non ha alcun ruolo… è “inessenziale” • BANDITORE → Tutti gli scambi oggi. oggi Di conseguenza: • a) non c c’è è un ruolo come riserva di valore per la moneta; • b) non c’è ruolo come mezzo di pagamento per la moneta. MEZZO DI PAGAMENTO ECONOMIE DECENTRALIZZATE • Il soggetto A, possiede il bene A, ma desidera C; • Il soggetto gg B,, p possiede B,, ma desidera A. • Il soggetto C, possiede C, ma desidera B. • Baratto diretto. Richiede doppia coincidenza dei bisogni • Baratto indiretto. indiretto Richiede che ci sia una MERCE richiesta per il suo valore di scambio, che faccia da intermediario nelle transazioni. • Per semplificare gli scambi: MONETA MERCE (Menger 98 ) 1982) MEZZO DI PAGAMENTO • DOPPIA COINCIDENZA DEI Menger g ((1892)) distingue g DIRETTO ED INDIRETTO BISOGNI: BARATTO • La moneta è la merce utilizzata nel baratto indiretto: MONETA-MERCE • Quale merce si afferma come moneta? Quale merce si afferma come moneta? MENGER (1892) ( ) • Deve essere uno strumento socialmente e e esse e u o st u e to soc a e te accettato come moneta. I soggetti devono essere convinti che altri soggetti accetteranno la essere convinti che altri soggetti accetteranno la moneta • Una merce che abbia una utilità intrinseca, e che q quindi sia vendibile, prevale sugli altri beni ,p g come mezzo di pagamento • => MONETA MERCE > MONETA MERCE In che modo può affermarsi un b bene come mezzo di pagamento? t ? PREMESSA • Legge di distribuzione geometrica. E’ una distribuzione di probabilità discreta sui numeri naturali (senza l'elemento 0 ) che segue una progressione geometrica. "0") Se si esclude lo zero (N>0): P(T=N)=pq(N-1) • E il valore atteso • ESEMPIO CLASSICO: CLASSICO l'attesa l' tt ( ° di estrazioni (n t i i perché hé esca un numero) nel gioco del lotto. E(T)=1/p. Valore atteso Distribuzione Geometrica In che modo può affermarsi un b bene come mezzo di pagamento? t ? • Nell Nell’economia economia di baratto si può utilizzare la legge di distribuzione geometrica per definire il numero di incontri necessari prima di trovare l’individuo che possiede il bene di cui ho bisogno • Si esclude quindi lo zero, N>0. • NOTA BENE • Se pi è la probabilità che incontri l’individuo col bene i, il numero medio di incontri =1/ pi . In che modo può affermarsi un bene come mezzo di pagamento? (Jones, JME, 1976; Shapley/Shubik, JPE, 1977 Oh, JME, 1989) • p i= probabilità che un comprare/vendere p il bene i • pipJ = probabilità scambiare i con j → che un soggetto soggetto voglia voglia • Incontri casuali in media devo effettuare 1/(pipJ ) incontri per il baratto diretto (legge di probabilità geometrica) In che modo può affermarsi un bene come mezzo di pagamento? • Se faccio baratto indiretto utilizzando la merce-moneta k. Lo scambio è a due stadi. 1°)) Scambio di i con k. 2 1 2°)) scambio di k con j. Il numero di incontri in media è: 1 1 + Pi Pk Pk Pj • Costo di ogni incontro = c, allora la monetamerce conviene se ⎛ 1 1 ⎜ c + ⎜PP P P k j ⎝ i k ⎞ ⎟<c 1 ⎟ Pi Pj ⎠ In che modo può affermarsi un bene come mezzo di pagamento? • Dato ⎛ 1 1 ⎜ c + ⎜ PP P P k j ⎝ i k • Ovvero O se => ⎞ ⎟<c 1 ⎟ Pi Pj ⎠ Pk > P i + P J • Il bene più comprato/venduto si afferma come moneta-merce => si ha un processo di monetizzazione. Ovvero, O d l baratto dal b tt di tt diretto sii passa al baratto indiretto tramite la monetamerce. CARATTERISTICHE MONETA-MERCE (Jevons, 1910) • • • • • • • STABILITA’ DEL VALORE TRASPORTABILITA’ INDISTRUTTIBILITA’ OMOGENEITA OMOGENEITA’ DIVISIBILITA’ (E RICOMPONIBILITA’) UTILITA’ (VALORE INTRINSECO) RICONOSCIBILITA RICONOSCIBILITA’ La moneta moneta-merce merce nella storia • POPOLAZIONI PRIMITIVE: – Dai Balcani alle Indie: BESTIAME (PECUS) da dove deriva il termine pecunia. – MONGOLI: mattonelle di tè. – CINA: placche di bronzo. Asce, coltelli, manganelli, campanelle, grano, sale. INDOCINA: gong di metallo – OCEANIA OCEANIA: nocii di cocco, cranii umani???, i??? conchiglie, hi li denti di cane, perle, enormi dischi di pietra inamovibili a Giava – AFRICA: ferro, sale, bestiame, perle, tessuti, conchiglie – AMERICA: wampum, pellicce, conchiglie, mais, bestiame,, gusci g di lumaca La moneta-merce nella storia • L La prima i moneta t metallica t lli è l’aes rude d romana, di bronzo, la circolazione è a peso e l’unità di peso è la libra (lira). • Pezzo di bronzo irregolare. Non aveva segni che ne identificassero il valore/peso e l’autorità emettente. La moneta-merce nella storia • Per ridurre le operazioni p di p pesatura,, si cominciarono ad usare pezzi di forma più regolare, mettendo un segno che potesse indicarne il valore. valore Si passa all’aes signatum. signatum • e poi all’aes grave. La moneta-merce nella storia • Si p passa all’argento, g , q quindi all’oro dopo p la forte espansione che consegue la vittoria su Cartagine. • All’età All età dei Carolingi si ripassa all all’’argento argento, per la scoperta di miniere d’argento in Francia La moneta-merce nella storia • CURIOSITA’ • • Monete suberate: Prime falsificazioni. La frode consisteva nel creare monete utilizzando un metallo di infimo valore (ferro, stagno etc), ricoprendole di metallo prezioso (oro o argento), così da apparire uguali alle monete coniate in oro e argento. • La moneta suberata fu anche volontà, e quindi opera, dei governi per far fronte a periodi di bisogno e di difficoltà finanziarie. • Romani. Legge di Livio Druso del 91. Nel periodo repubblicano a Roma, impose che in sede di coniazione dell’argento, 1/8 d dovesse essere di monete t suberate. b t Si può ò ritenere it l’i l’inizio i i d della ll moneta come valore nominale!!! • Imperatore Augusto: rapporto fisso tra oro e argento argento. 1aureo=25 metalli di argento. Cambio accettato anche da Nerone. La moneta-merce nella storia • Con diffusione degli scambi e specializzazione produttiva d tti => > aumenta t sempre più iù la l necessità ità di un mezzo di pagamento comodo => moneta metallica. Ma quando gli scambi si intensificano ancora di più il metallo non basta più… • Uno dei problemi che possono nascere con la quello noto con il nome di moneta metallica è q legge di Gresham. • VALORE INTRINSECO VS VALORE NOMINALE • Legge di Gresham : la moneta cattiva scaccia quella buona. Fallimento del bimetallismo. • Importanza dell’autorità => signoraggio Dalla moneta-merce alla moneta-segno • LLa necessità di ricorrere alla moneta cartacea nasce dal fatto che ità di i ll t t d l f tt h quella metallica non soddisfa più le esigenze del commercio. • Si passa dal metallo alla carta, ma con convertibilità in oro. Gold Si passa dal metallo alla carta, ma con convertibilità in oro. Gold Standard e Gold exchange standard. • L'epoca di "gold standard" comincia nel 1816‐21, quando l'Inghilterra, dopo le guerre napoleoniche, decise di stabilire la convertibilità della cartamoneta in oro. Successivamente fu seguita da altri paesi, come la G Germania nel 1872 e gli Usa nel 1900. i l 8 2 li l 900 • Il contenuto aureo di ogni moneta, fissato per legge, restava invariato per molto tempo: quello della sterlina era di 7 322 gr d'oro per molto tempo: quello della sterlina era di 7,322 gr. d oro puro; puro; quello del dollaro 1,505 gr., per cui la parità della sterlina in dollari era di 4,867. Una moneta d'oro del valore di 5 rubli, nella Russia zarista, conteneva 87,12 parti d'oro puro, cioè 3,871 gr. Dalla moneta-merce alla moneta-segno • Dopo Dopo la I guerra mondiale. Troppa moneta è necessaria per la I guerra mondiale Troppa moneta è necessaria per finanziare la guerra… si perde la convertibilità. • Gli Usa lo conservarono fino al 1933. Fu Roosevelt ad imporre la soppressione della convertibilità del dollaro in oro soppressione della convertibilità del dollaro in oro. • Francia, Inghilterra e altri paesi cercarono di ripristinarlo in forma incompleta dopo la I guerra mondiale. Solo negli anni '30 del XX sec fu soppresso in tutti i paesi capitalistici e nella circolazione sec. fu soppresso in tutti i paesi capitalistici e nella circolazione monetaria interna non è stato più ripristinato • Nel 1944 a Bretton Woods si da avvio ad un nuovo sistema chiamato Gold exchange standard, basato su rapporti di cambio Gold e change standard basato s rapporti di cambio fissi tra le valute, tutte agganciate al dollaro, il quale a sua volta era agganciato all'oro. • Il 15 agosto 1971 Nixon dichiara la non convertibilità tra dollaro e Il 15 t 1971 Ni di hi l tibilità t d ll oro e così crollava uno dei punti cruciali enunciati nel Bretton Woods. Dalla moneta-merce alla moneta-segno • Con Con la fine del Gold Exchange Standard nasce la moneta‐segno la fine del Gold Exchange Standard nasce la moneta segno (fiat money) moneta in corso forzoso • – assenza di valore intrinseco • – non convertibilità in alcuno strumento dotato di valore ibili à i l d di l intrinseco • La moneta segno si distingue a sua volta in • – Moneta legale • – Moneta fiduciaria (es: assegni, carta di credito, contrassegni e Moneta fiduciaria (es: assegni carta di credito contrassegni e collane di conchiglie nei villaggi turistici) Cosa si intende p per prezzo della moneta? • Verso sé stessa → valore nominale (M) • Verso altra moneta → tasso di cambio (S) • Verso sé stessa tra t e t+i → tasso di interesse tra t e t+i (i) • Nei confronti di altri beni → livello generale dei prezzi (P)
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