12 SABATO 29 NOVEMBRE 2014 La Provincia SPAZIO APERTO Con i risparmi a 4mila miliardi non plausibili ipotesi di default Cremo, grazie Montorfano E buon lavoro a Giampaolo Egregio direttore, mi consenta un ultimo commento, stavolta all’intervento del consulente finanziario Francesco Papasergio, che mi rende possibile ‘chiudere il cerchio’ del senso delle mie repliche alle lettere del consulente finanziario Stefano Bottaioli. Condivido pienamente quanto ha scritto il signor Papasergio, del quale riprendo il passaggio «nel mese di settembre la ricchezza finanziaria delle famiglie italiane ha superato i 4.000 miliardi di euro. Tra le più alte del mondo». Sottolineo che tale ricchezza - essendo delle famiglie - è al netto di quella detenuta da società di vario genere e, quindi, mi domando come possa essere plausibile un default dello Stato in presenza di questa situazione. Deve risultare evidente che il disastro finanziario dello Stato ricadrebbbe inevitabilmente in qualche misura su di noi cittadini che, quindi, abbiamo tutto l’interesse ad evitare. Le modalità con le quali si dovrebbe verificare l’aiuto degli italiani - a valle del quale devono cambiare molte cose nella gestione del nostro Paese - sono svariate, anche immaginabili, con diverso grado di pesantezza. Potrebbero essere dolorose, ma dobbiamo metterci in testa che lo Stato non è un'entità astratta ma siamo noi! Luciano Losi (Cremona) Gentile direttore, cosa si può augurare al nuovo mister, Giampaolo, che esordisce sulla panchina grigiorossa sabato 29/11, allo Zini? Che i risultati da tutti sperati arrivino. Anche se non si può cancellare, col classico colpo di spugna, il grande, bravo, e i innamorato dei colori sociali Mario Montorfano, che ha vestito e indossato la casacca della Cremo per oltre 35 anni. Mi sento in dovere, di rivolgergli un grazie infinito, e invito, la tifoseria cremonese, sabato ad attribuirle un caloroso e sentito applauso, mi sembra il minimo. (...) Siamo ad un terzo della stagione, il presidente, ha preso questa decisione, discutibile più o meno. Ora bisogna lavorare, con tanto spirito di sacrificio e umiltà, allenatore in primis (...) Andrea Delindati (Cremona) ...................................................................................... Abusivi all’ospedale: aggressivi e pure evasori fiscali Gentile direttore, il 25/11/14, avendo accompagnato una parente all’ospedale di Cremona, ho assistito alla classica scena di illegalità che ci rende unici in Europa. Molti venditori abusivi africani, evasori fiscali e contributivi totali, spadroneggiavano, con fare tra la minaccia e lo scherno, taglieggiando sfortunati malati e parenti, timorosi di violenze fisiche su se o sulle auto. In nessun altro Paese al mondo c’è tale differenza tra il fisco più oppressivo coi suoi cittadini (causa di numerosi suicidi) e stranieri autorizzati a proficui guadagni esentasse (osservandoli vedrete incamerare comodamente 1 euro ogni 5 minuti, che fanno 2000 al mese). Ciò crea alcuni miliardi di euro annui di evasione. A Bozzolo una giunta di sinistra ha vietato l’accattonaggio e la vendita abusiva, all’Ipercoop di Cremona tale divieto è in vigore da sempre (...). Perché sorprendersi del boom della Lega? Paolo Rosa (San Marino dall’Argine) ...................................................................................... Zaini pesanti: per i bambini una nuova odiosa schiavitù Egregio direttore, ogni giorno circa 27 chili sulla schiena dei bambini. Il continuo utilizzo del telefono-smartphone e la posizione inclinata che i bambini adottano per guardare lo schermo influisce sulla schiena, come portare sulla testa un bimbo di 8 anni. A Soncino, i bambini che vanno a scuola e portano sulle loro spalle zaini contenente libri che arrivano fino a 10 chili. Quando tornano da scuola, quanti chili si sono trovati sulla schiena? Perché il dirigente scolastico e il sindaco non tolgono ai bambini questa vergognosa e incivile schiavitù? Cesare Forte (Soncino) ...................................................................................... ...................................................................................... Travolto e ucciso nella notte/1 Ho fatto tutto il possibile Gentile direttore, scrivo in risposta alle affermazioni dell’avvocato Cornalba, che si è reso portavoce della famiglia Ibi non solo nella causa, ma anche sul quotidiano. Mi stupisce che il legale della controparte ritenga di così grande rilevanza una semplice diatriba tra lettori da esporsi in prima persona. Per quanto concerne la questione della coscienza, siccome repetita iuvant, torno a ripetere che mi dispiace, perché di certo se pensassi di aver investito una nutria o una lepre non avrei allertato subito i soccorsi; dispiacerà tuttavia sapere che la mia coscienza è pulita, in quanto ritengo di avere fatto tutto il possibile per cercare di prestare soccorso all’uomo. Sono in pace con me stessa, perché ciò che avrei potuto fare di più sarebbe stato sì evitarlo, ma mi sarebbe stato possibile soltanto con occhiali a raggi infrarossi, alla guida di una Batmobile dotata di ali e teletrasporto, optional che la mia adorata Mini Cooper non possiede. Dunque è successo quello che è successo, perché sono una comune mortale. Come afferma giustamente l’avvocato, la mia innocenza non è ancora stata accertata, ma so in cuor mio di non essere né la prima né l’ultima a cui sia capitata una tale fatalità, perché LA POLEMICA www.laprovinciacr.it IL CASO Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori Sanità lumaca, e perdo la pensione di invalidità Gentile direttore, me lo sono chiesto tante volte, ma non trovo parole per capire certi errori. Tre anni fa sono stato colpito da ictus, diciamo abbastanza importante. Dopo tre mesi mi venne riconosciuta la pensione di invalidità civile, oltre l’indennità di accompagnamento. Tutti gli anni, giustamente, vengo chiamato a fare una visita di controllo per vedere se la mia condizione e migliorata o meno. Il primo di settembre mi sono recato all’Asl, Servizio Medicina Legale, via Belgiardino (dua ghera i màtt), dove una commissione medica dopo attenta valutazione mi chiede una visita neurologica per esiti emorragia encefalica con emiparesi dx. Chiedo se eventualmente la medesima visita fatta a marzo per la patente fosse buona, o per lo meno se il ricovero fatto in una clinica cittadina potesse andar bene, ma il presidente della commissione risponde di no, la vuole nuova (ma la sanità non è in crisi? Perché richiedere visite che costano alla comunità quando ci sono già?). Mi attrezzo, vado dal medico di base, dopo di che con l’impegnativa mi reco al Cup per prenotare. Sappiamo che i tempi non sono sicuramente vicini, anzi, ma nel frattempo mi avevano fatto firmare un foglio che avrei dovuto consegnare il referto entro 60 giorni dalla data della commissione Asl. La visita più vicina era a gennaio prossimo venturo. Chiedo una cortesia al medico che mi segue e riesco a fare la visita il 4 novembre. Certo, siamo fuori dai sessanta giorni ma non di tanto, pec- spesso per pedoni e ciclisti la regola è nessuna regola e sono gli automobilisti a passare dei guai. Quanto alla questione del bambino, io non coinvolgerei il piccolo in questa polemica assurda, in quanto penso sia stato lo stesso padre a non pensare a lui quando ha deciso di ubriacarsi e starsene di notte in mezzo a una provinciale, sui cui prima o poi una macchina sarebbe sicuramente passata. Camilla Resemini (Grumello Cremonese) ...................................................................................... Commenta su www.laprovinciadicremona.it/spazioailettori A BONEMERSE OTTO TELECAMERE PUNTATE SOLO SU IMMOBILI PUBBLICI Egregio direttore, abbiamo letto, in un’intervista del sindaco di Bonemerse, signor Oreste Bini, che nel nostro paese verranno installate 8 telecamere per la videosorveglianza e che queste impegneranno quasi tutta la somma svincolata dal patto di stabilità (36.000 di soldi nostri congelati). Ci lascia stupiti e delusi scoprire che 2 telecamere verranno collocate per sorvegliare la palestra, i campi da tennis e dintorni, altre 2 per beccare gli incivili e ladri di rifiuti alla piazzola ecologica, mentre le ultime 4 controlleranno un pezzetto di via Roma (Municipio e scuola) e di piazza Mazzini, insomma: sorveglieranno soprattutto beni pubblici e parte di via Roma. Siamo consapevoli che la video sorveglianza sia un deterrente contro la malavita, ma questa amministrazione sembra non aver davvero a cuore la maggior sicurezza di noi cittadini; infat- ti le vie di accesso a Bonemerse sono cinque, ma queste non saranno coperte dalla videosorveglianza ed ai malintenzionati rimarrà la possibilità di percorrere la stragrande maggioranza delle strade del comune senza essere registrati dalle telecamere. Ci piacerebbe che il sindaco Bini e i suoi assessori decidessero di cambiare l’ubicazione di almeno cinque telecamere per posizionarle all’inizio delle vie di accesso al nostro paese: in questo modo, se a Bonemerse si verificassero ancora furti, sarebbe possibile controllare le autovetture ecc. transitate da queste strade nel lasso di tempo in cui i furti fossero avvenuti. Certamente non si risolveranno tutti i problemi, ma il controllo degli accessi sarà un buon deterrente contro la microcriminalità: è una questione di semplice buon senso. Tiziano Sanfelici e Giovani Losacco (Bonemerse) La sede Asl di via Belgiardino cato che nel frattempo hanno bloccato la pensione. Si sprecano le telefonate, l’unico introito mi viene tolto, tutto il resto non conta. Le istituzioni, sempre vicine ai cittadini, non si fanno sentire, anche chi sa benissimo il mio dramma. Il prossimo lunedì, 1 dicembre, avrei dovuto andare a fare una visita a Brescia, ma non ci sono soldi per mangiare, figurarsi per una visita. I tempi non si sanno, sicuramente la pensione mi verrà ridata, ma nel frattempo? Nel frattempo oggi mi è arrivata una lettera, posta prioritaria, dove mi si dice che il giorno 20/11/2014 non mi sono presentato alla visita medico-legale. Una presa per i fondelli. [email protected] e le cose stanno come dice lei, la situazione dovrebbe venire tempestivamente sanata. Attendiamo una sollecita risposta dagli enti interessati. S Travolto e ucciso nella notte/2. Provi almeno compassione Caro direttore, ho letto la lettera della giovane Camilla Resemini pubblicata ieri. Ma veramente i giovani d’oggi sono così disumani? Nella lettera le sue frasi tipo «non ho compassione», «quell’uomo era molto ubriaco, doveva indossare un giubbino catarifrangente», «se la vanno a cercare, sono senza la mia macchina, non ho nessuna colpa, devo anche pagare danni e deposito», eccetera, sono per me una coltellata nel cuore. (...) D. D. (Cremona) ...................................................................................... Non c’è bisogno di registri comunali delle unioni civili Gentile direttore, in Consiglio Comunale a Cremona approdano le mozioni sulla richiesta di trascrivere i matrimoni tra lo stesso sesso contratti all’estero nell’ordinamento legislativo italiano, o meglio, dell’approvazione di un Registro delle Unioni Civili a Cremona. Vorremmo fare una domanda alle istituzioni pubbliche locali che saranno chiamate al confronto e alla discussione: di che cosa si vuole davvero discutere? «L’unione civile non è un matrimonio più basso, ma la stessa cosa. Con un altro nome per una questione di realpolitik» - Ivan Scalfarotto, esponente del Pd, sottosegretario di Stato al ministero delle Riforme costituzionali e Rapporti con il Parlamento nel Governo Renzi (Repubblica 16 ottobre 2014). Se è di questo allora che si sta discutendo, cioè arrivare prima o poi al matrimonio tra persone dello stesso sesso usando scappatoie, ci permettiamo di sottolineare alcuni punti. L’unione di due persone, secondo l’ordinamento giuridico italiano, trova pieno riconoscimento solo attraverso il matrimonio, istituto accessibile alle sole persone celibi ed inaccessibile alle coppie dello stesso sesso. (...) L’unione civile è il termine con cui si indica l'istituto giuridico, diverso dal matrimonio, comportante il riconoscimento giuridico, organico e complessivo, della coppia di fatto (indipendentemente dall’identità sessuale), finalizzato a stabilirne diritti e doveri. In Italia tale istituto giuridico non è mai stato disciplinato positivamente dal legislatore in 70 anni di vita repubblicana. Sia il Parlamento che con coraggio affronti seriamente la questione e si decida a legiferare in modo omogeneo in ogni angolo e comune d’Italia. C’è bisogno di Registri comunali delle unioni civili? E per che cosa? Non siamo «omofobi» trinariciuti, non siamo tra quelli che vogliono impedire agli omosessuali di visitare il loro convivente in carcere o in ospedale o di subentrare nel contratto di affitto quando il loro convivente muore. Questi diritti in Italia ci sono già. (...) Noi chiediamo alle istituzioni locali più interventi e politiche di promozione e sostegno della famiglia famiglia con figli, più investimenti per i nostri giovani, più opportunità di valorizzare e riconoscere il lavoro di cura (minori, anziani, disabili) che le famiglie cremonesi mettono in campo nel fai da te quasi assoluto. (...) Massimiliano Esposito (referente circolo Voglio La Mamma Cremona-Mantova) ...................................................................................... Sostegno a Le Corde dell’Anima e alle Corde di Cremona Egregio direttore, il signor Silvio Lacchini, in rappresentanza degli albergatori cremonesi, su ‘La Provincia’ del 26 novembre, nel segnalare il successo della Festa del Torrone, ha auspicato che si sostenga per il futuro anche il festival ‘Le Corde dell’Anima’, che, sebbene inaugurato da pochi anni, ha già fatto registrare un significativo afflusso di pubblico. Concordo in pieno con la richiesta dello scrivente, perché ho avuto l’occasione di organizzare, insieme ad un piccolo ma volenteroso gruppo di altri operatori culturali, ad assoluto titolo gratuito, negli anni scorsi, la parte letteraria locale del suddetto festival, che è fondato sullo scambio tra ambito musicale e ambito letterario. In quell’occasione ho potuto osservare (come dimostra, del resto, la formula vincente del festival della letteratura di Mantova) che integrare le manifestazioni destinate alle voci nazionali della letteratura con il coinvolgimento degli attori della cultura locale fa da traino a tutto il sistema e attira una maggiore quantità di pubblico. Infatti, pur riconoscendo che esistono a Cremona tradizioni consolidate, come la Festa del Torrone, va detto che le tradizioni non solo esistono ma vanno create. Quindi, non si comprende perché dall’ultima edizione delle ‘Corde dell’Anima’ siano state escluse le voci della cultura locale, cultura locale che, si badi bene, fatte le opportune distinzioni, non è assolutamente provinciale nel senso deteriore del termine. Si auspica, pertanto, che la nuova amministrazione comunale, nel quadro della conclamata e promessa valorizzazione della cultura locale, possa fornire un supporto diretto o indiretto a una realtà che sta crescendo e che, quindi, merita di non essere gestita unicamente a livello privato, come, invece, è stato fatto fino ad oggi. Vincenzo Montuori (Cremona) ......................................................................................
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