CANADA A cura di: Ambasciata d'Italia - CANADA Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese [email protected] Con la collaborazione di: Agenzia per la promozione all'estero e l'internazionalizzazione delle imprese italiane - ICE Camere di Commercio italiane all’estero www.infomercatiesteri.it INDICE PERCHE' Perchè CANADA Dati generali Dove investire Cosa vendere OUTLOOK POLITICO Politica interna Relazioni internazionali OUTLOOK ECONOMICO Quadro macroeconomico Politica economica Indicatori macroeconomici Tasso di cambio Bilancia commerciale Saldi e riserve internazionali Investimenti - Stock Investimenti - Flussi Materie prime Barriere tariffarie e non tariffarie COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT Indici di Global Competitiveness e Libertà Economica Indici di Apertura al commercio internazionale Fattori maggiormente problematici per fare business Business Cost Indice Doing Business ACCESSO AL CREDITO Accesso al credito RISCHI Rischi politici Rischi economici Rischi operativi RAPPORTI CON L'ITALIA Overview Scambi commerciali Investimenti con l'Italia - Stock Investimenti con l'Italia - Flussi Flussi turistici CANADA PERCHE' PERCHÈ CANADA Perché e’ un mercato in continua crescita Perché e’ una porta di accesso privilegiato ad altri mercati Perche'’ si e' concluso il negoziato per un Comprehensive Economic and Trade Agreement (CETA) tra Canada e Unione Europea Perche'’ e’ un mercato ricco di risorse Perche'’ gode di un clima politico stabile e regolamentazioni chiare e trasparenti Nel 2013 il PIL canadese e’ cresciuto del 2% e le previsioni di crescita annuale si attestano al 2,1% per il 2014 e al 2,3% per il 2015. Si tratta di una crescita ritenuta da molti analisti “di qualità” poiché riflesso di investimenti in stock di capitale in grado di generare occupazione e aumento della produttività. Il Canada e' uno dei soli tre Paesi G7 stimato a rischio minimo (tripla AAA) e con outlook stabile dalle agenzie di rating del credito. Perché e’ un mercato in continua crescita La “tenuta” del mercato canadese a seguito degli shock finanziari del 2008/2009 e la spiccata indipendenza energetica, mineraria ed agroalimentare del Canada, ne fanno una ottima potenziale base per aziende che vogliano affacciarsi sia sul mercato NAFTA (circa 462 milioni di consumatori potenziali) che, nella prospettiva di accordi bilaterali e regionali preferenziali (TPP e CETA), verso mercati emergenti asiatici. Perché e’ una porta di accesso privilegiato ad altri mercati Perche'’ si e' concluso il negoziato per un Comprehensive Economic and Trade Agreement (CETA) tra Canada e Unione Europea Le negoziazioni Canada-Unione Europea per stabilire un accordo economico di libero scambio (CETA) sono terminate e si stima che l'accordo entrera' in vigore tra fine 2015 e inizio 2016. Secondo uno studio pubblicato da una partnership Canada-Unione Europea nell’ottobre 2008 la conclusione dell’accordo sulle basi dei principi enunciati nel corso del Summit Canada/UE del 2009, potrebbe tradursi in un aumento del 20% del commercio bilaterale tra il Canada e l’Europa con notevoli benefici per gli operatori economici canadesi ed europei. Il Canada e’ il terzo detentore mondiale di riserve petrolifere dopo Arabia Saudita e Venezuela. Importanti sono inoltre i giacimenti di gas naturale e minerali tra cui uranio (primo produttore al mondo), zinco, nichel (secondo produttore al mondo) e rame (terzo produttore al mondo). Importanti sono poi le riserve di carbone, potassio, alluminio (bauxite), ferro, piombo, oro e sale (halite). Vi sono inoltre giacimenti di diamanti e miniere di platino e argento. Perche'’ e’ un mercato ricco di risorse Il Canada e'’ classificato quale sesto paese al mondo per liberta economica. Le condizioni del mercato del lavoro, del costo dei fattori di produzione, di accesso al credito e la stabilita’ del sistema politico ne fanno il primo paese della classifica “ Business Environment” dell'’Economist World Investment Service. Con soltanto 6 giorni di tempo e 2 pratiche legali, il Canada gode della piu'’ veloce e semplice procedura per stabilire una nuova compagnia aziendale di proprieta'’ estera a responsabilita'’ limitata (LLC). Perche'’ gode di un clima politico stabile e regolamentazioni chiare e trasparenti Ultimo aggiornamento: 22/08/2014 ^Top^ DATI GENERALI Forma di stato Monarchia costituzionale Superficie 9.093.507 kmq (7% terreni agricoli, il 46% delle foreste) Lingua Inglese (ufficiale) 58,8%, francese (ufficiale) 21,6%, altre 19,6% Religione Cattolici (43,6%), Protestanti (29,2%), Nessuna (16,5%), Musulmani (2%), Ebrei (1.1%), Moneta Dollaro canadese Ultimo aggiornamento: 11/09/2014 ^Top^ CANADA 1 CANADA 2 DOVE INVESTIRE Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Macchinari e apparecchiature Costruzioni Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) AEROSPAZIO L’industria canadese del settore comprende, oltre a fabbricanti di aeromobili completi per il trasporto regionale, aerei ed elicotteri commerciali, fabbricanti di motori a turbina a gas piccoli e medi, simulatori di volo, robotica spaziale e sistemi radar, sistemi elettronici e componenti per aviazione militare e commerciale. Con l’ 80% della produzione destinata all’export, il settore comprende oltre 400 aziende con più di 87.000 dipendenti e un fatturato annuale di 17 miliardi € (dati 2013). Nello stesso anno gli investimenti nel settore del R&D sono risultati di 1,3 miliardi €. Il comparto manifatturiero piu’ importante risulta essere quello dei velivoli e parti di velivoli e rappresenta il 53% del fatturato (fonte: Aerospace Industries Association of Canada, Canadian Aerospace Industry Performance 2010. La societa’ Bombardier e’ il leader del settore dei velivoli commerciali e privati. Il modello di jet a corto raggio CRJ e’ utilizzato da oltre 60 linee aeree in oltre 50 Paesi, per un numero totale di 1,600 velivoli. Il Canada soddisfa il 30% della domanda mondiale di piccoli motori a turbine a gas. Le aziende leader in questo comparto sono la Pratt & Whitney, Rolls-Royce e GE Aviation. Le societa’ Goodrich, Messier-Bugatti-Dowty, Héroux-Devtek and Liebherr Group sono responsabili per il 30% della domanda mondiale di carrelli di atterraggio e del 60% dei carrelli di atterraggio per velivoli di grande dimensione. Il settore canadese dell’avionica consiste di numerose medio e piccole imprese specializzate in sistemi di comunicazione aerea, navigazione e di sistemi elettronici di intrattenimento per velivoli (in-flight entertainment). L’aziende leader in questo comparto sono la CMC Electronics e la Thales. Nel comparto degli elicotteri va segnalato che il Canada produce oltre il 20% del totale mondiale di elicotteri civili a turbina prodotte da imprese come la Bell Helicopter Textron. Principali Societa’ canadesi sono: Arnprior Aerospace, Avcorp Industries, Bombardier, CAE, Cascade Aerospace (MRO), Centra Industries, COM DEV International (Space), Héroux-Devtek, Kelowna Flightcraft (MRO), Magellan Aerospace, MDA (Space), MDS Aerosupport, Mxi Technologies, Mechtronix, Neptec (Space), Optech (Space), Premier Aviation (MRO), SED Systems/Calian (Space), Vector Aerospace (MRO), Viking Air. Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) L’energia elettrica prodotta in Canada ammonta a 611.31 TWh (2013). La presenza di abbondanti risorse idriche contribuisce alla preponderanza della produzione di energia idroelettrica (63,4%). Seguono le altre risorse: il nucleare (15,9%) il carbone (14,5%) l’energia eolica (1,5%) l’energia solare (0.04%) e l’energia marina (0,00%). L’energia da biomassa prodotta in Canada si aggira sui 540 PJ5, ed è la seconda risorsa di energia rinnovabile dopo l’energia idroelettrica. Nel Paese è tuttora dominante lo sfruttamento delle risorse energetiche e di tecnologie convenzionali: petrolio (oil sands) gas naturale e energia nucleare. A livello provinciale, nel 2013, il Quebec ha prodotto 206.8 TWh di energia elettrica, quasi esclusivamente da fonti idriche. Segue l'Ontario con 149 TWh, principalmente da fonti nucleari, a seguire British Columbia 64 TWh, Alberta 63 TWh, NewfoundLand 42 TWh, Manitoba 35, Saskatchewan 23, New Brunswick 13, e Nova Scotia 10,5. L'Alberta è leader nella produzione di combustibili fossili, il Quebec è il maggior produttore di energia idroelettrica, e l’Ontario è il maggior produttore di energia nucleare. Il settore dell'energia e' responsabile del 80,9% delle emissioni di gas serra, seguito dal settore agricolo, 8%, industriale, 8% e smaltimento dei rifiuti, 3%. Il 14% delle emissioni di gas serra in Canada deriva dagli impianti di produzione di energia elettrica a carbone e la politica di abbattimento del gas serra condotta a livello federale, e sostenuta a livello provinciale, impone la dismissione degli impianti di produzione di energia elettrica a carbone entro il 2025. Il Canada offre quindi importanti opportunità alle imprese operanti nel settore dell’energia rinnovabile, soprattutto per il forte impegno politico e legislativo: il Paese mantiene la nona posizione nell’elenco dei 40 Paesi misurati per l’offerta d’infrastrutture nel settore delle energie rinnovabili stilata dalla Ernst & Young. Energie Rinnovabili (2013). Le politiche e le decisioni nell’ambito dell’energia sono affidate alle singole Province. In termini di opportunità di investimento è importante individuare quindi la Provincia di interesse, tenendo conto che il mercato delle energie rinnovabili è in costante evoluzione. Il clima e la geografia incidono fortemente sul fabbisogno energetico del Canada. Altro fattore importante è la crescita economica e demografica. Si stima che entro il 2030 la popolazione si attesterà intorno ai 42 milioni e la domanda di energia elettrica passerà dall’attuale 510.99 TWh (2013) agli 800 TWh annui. Sulla base di stime del Canadian Electricity Association, il Canada dovrà investire nel settore $347 Miliardi CAD entro il 2030. A livello federale è notevole il supporto dato alle esportazioni di energia. Il Canada esporta energia principalmente negli Stati Uniti (57,6 TWh per un totale di $2,4 Miliardi CAD nel 2013) e sul fronte delle energie rinnovabili il Canada ha sottoscritto con gli Stati Uniti un accordo di collaborazione CANADA 3 per lo sviluppo di Clean Energy e Smart Grid - Il Clean Energy Dialogue (CED) – accordo vigente ed operativo che offre maggiori opportunità di scambio per gli operatori del settore. A livello federale e provinciale il Canada si distingue per il considerevole supporto e finanziamento alla Ricerca e lo Sviluppo. Nel 2011, la spesa complessiva in Canada nel settore Ricerca e Sviluppo (Preliminary Gross Domestic Expenditure) è stata di $30,4 miliardi CAD, tra le più alte al mondo. Il Canada si distingue anche per la presenza di università ed enti di ricerca di prestigio e molti centri di ricerca specializzati. Il programma federale Program of Energy Research and Development (PERD) gestito dal Natural Resources Canada (NRCan) ha lo scopo di promuovere la Ricerca e Sviluppo. Altri fondi e incentivi a sostegno del settore sono: The ecoENERGY for Renewable Heat, The Pulp and Green Transformation Program (PPGTP), Green Infrastructure Fund, ecoEnergy for Biofuels, Sustainable Development Technology (SDTC), Canadian Renewable Conservation Expenses (CRCEs). A livello provinciale, incentivi simili al Conto Energia italiano (FeedIn Tariff FIT) sono offerti in due Province: Ontario e Nova Scotia. Altre Province stanno lavorando a nuovi Piani Energetici che includono strategie per lo sviluppo del settore. La provincia dell’Ontario è leader nelle iniziative di rinnovo della rete di distribuzione e delle reti Smart Grid, segue l’interesse dimostrato dalla British Columbia. Quasi tutte le Province hanno attuato programmi di Net Metering. Macchinari e apparecchiature MACCHINARI L’industria canadese dei macchinari consiste di 8.700 imprese ed una forza lavoro di oltre 113.000 dipendenti diretti. L’Italia, e' in 5 posizione nella classifica dei principali fornitori di macchinari e tecnologia strumentali del Canada, con una quota di mercato del 3,5%, (+33,3% rispetto al 2012), preceduta, nell’ordine, da USA, Cina, Germania, Giappone e seguita da Messico e Corea del Sud. Dall’Italia, il Canada ha acquistato, nel 2013, principalmente, nell'ordine, macchine ed utensili per la lavorazione del metallo, macchine per imballaggio e confezionamento, macchine per l’industria alimentare e conserviera, macchine per lavorazione plastica e gomma e macchine agricole. All’interno del macro-comparto si sono state, sempre per quanto concerne il nostro paese, performances diverse negli specifici settori: in eccezionale crescita, fra le principali voci, le macchine utensili per la lavorazione dei metalli, (+73,3%), le macchine per imballaggio e confezionamento, (+38,2%) e le macchine alimentari, (+20,5%). In aumento anche le macchine lavorazione plastica e gomma, macchine lavorazione legno, macchine grafica ed industria cartaria, le macchine movimento terra ed edili, macchine tessili, macchine fonderia, le trasmissioni e componenti fluidodinamici e pneumatici. Mentre l’inusitato aumento delle macchine lavorazione metalli sembra dipendere da fattori congiunturali legati alla forte crescita dei settori automobilistico, aerospaziale ed al comparto della deformazione, è da sottolineare il trend di crescita delle macchine packaging ed alimentari che rispecchiano un analoga crescita dell’indotto del comparto alimentare e conserviero, nell’ambito dell’industria manifatturiera. In calo le importazioni dall’Italia di macchine agricole (-3,5%), macchine per la lavorazione del marmo e delle pietre, (-40,3%), macchine per l’industria calzature, lavorazione pelle e industria conciaria e le macchine lavorazione vetro. Nel 2013, più del 60% delle importazioni canadesi di beni strumentali era costituito da macchine agricole, macchine stampa e grafica e macchine per il movimento terra ed edilizia. Per quanto riguarda le importazioni canadesi delle principali categorie merceologiche di beni strumentali, (15 settori Machines Italia), in aumento le macchine agricole, le macchine per l’industria grafica e cartotecnica, le macchine alimentari, che sono salite, rispettivamente, del 2,8%%, 5,2%, e del 17,6%%. In calo, invece, le macchine per il movimento terra ed edili, (-15,2%), le macchine lavorazione metalli, (-7%) e le macchine lavorazione plastica e gomma, (6%). Tra il 2003 e il 2011 circa 50 aziende straniere hanno costituito in Canada delle attivita’ greenfield nei settori dei macchinari, metalli, motori e turbine. Il 40% delle attivita’ sono attribuite al settore dei macchinari e delle attrezzature In base alle stime degli esperti, il settore dovrebbe registrare una crescita del fatturato annuo del 30 entro il 2015 con una crescita sostanziale del valore aggiunto che dovrebbe superare il 10%. (fonte: http://investincanada.gc.ca). Le aziende che hanno investito in Canada nel settore dei macchinari e attrezzature: Alstom, Atlas Copco, Boart Longyear, Bosch Rexroth, Canam Group, Caterpillar, CNH Global, Crown Energy, Dieffenbacher, Enerflex Systems, Eriez Minerals Flotation Group, Flextronics, Fronius Canada, Gardner Denver, GEA Rainey Corporation, General Electric, Goulds Pumps, Hitachi, Ingersoll-Rand, John Deere, KukaRoboter, Marubeni Corporation, MASABA, Ridder Drive Systems, Siemens, Snap On Tools, Systemair, Tesco Corporation, VALVITALIA, Weir Canada. Costruzioni INFRASTRUTTURE. In Canada, il settore dell'edilizia non residenziale e dell’ingegneria civile sta registrando una significativa espansione. La spesa pubblica canadese per le infrastrutture è cresciuta dai $21 miliardi CAD del 2000 ai $62 miliardi del 2010 e i $65 miliardi del 2012. Nel Bilancio del 2013, Il Governo Federale ha introdotto un nuovo stimolo per le infrastrutture provinciali, territoriali e comunali, pari a $53 Miliardi CAD, per 10 anni, di cui $47 miliardi in nuovi finanziamenti. I $53 miliardi CAD previsti nel nuovo Building Canada Plan sono così ripartiti: $21.8 miliardi CAD – Gas Tax Fund – a favore di progetti infrastrutturali municipali con obiettivi ambientali: gestione dell’acqua pubblica; trasporti pubblici; sistemi energetici locali; gestione ecologica dei rifiuti; strade pubbliche; $10.4 miliardi CAD – Goods and Services Tax Rebate (GST) – rimborsi dell’IVA a favore di istituzioni o enti regionali, municipali, comunali, che hanno approvato progetti infrastrutturali locali; $14 miliardi CAD – New Building Canada Fund – a favore di progetti infrastrutturali nazionali e inter-provinciali; $1.25 miliardi CAD – P3 Fund – a favore di progetti basati su partnership fra pubblico e privato, amministrati dalla PPP Canada Inc., un ente pubblico predisposto all’agevolazione di partnerariati pubblici-privati nel settore delle infrastrutture. Secondo un rapporto dello studio Torys LLP, nell’arco dei prossimi 7 anni il Canada dovrà investire $200 miliardi CAD nelle infrastrutture pubbliche. È chiaro che i governi da soli non sono in grado di sostenere la spesa ed hanno bisogno per la realizzazione dei progetti del coinvolgimento finanziario del settore privato. Da qui la necessità dei P3 che nell’ultimo decennio hanno contribuito alla realizzazione in Canada di 170 progetti del valore di oltre $55 miliardi CAD. Si prevede che entro il 2015 il mercato relativo alle infrastrutture raggiungerà un valore pari a 91 miliardi di €. Dall'analisi dei 100 principali progetti, in ordine di valore, emerge il settore energetico quale primo destinatario dei flussi di investimento CANADA 4 soprattutto grazie a grandi opere realizzate nel settore idroelettrico (24,15 mld dollari). Seguono i progetti nel settore dei trasporti, sanitario e viario (strade e autostrade). Se da un lato i finanziamenti al settore sono principalmente di natura pubblica (71,8%) , si contano un numero sempre piu`crescente (17%) di progetti finanziati secondo modelli di public-private partnership (P3s). Il mercato e`caratterizzato dalla presenza di pochi operatori ma di grandi dimensioni affiancati, tuttavia, da una moltitudine di aziende minori che lavorano in subappalto. Tra le principali dieci imprese del settore (per valore dei progetti realizzati) figurano: PCL Constructors Inc (Edmonton – 4,31 miliardi di €), Aecon Group Inc. (Toronto– 2,23 miliardi di €), Ledcor Group of Companies (Vancouver – 2,15 miliardi di €), EllisDon Corp (2,04 miliardi di €), Peter Kiewit Infrastructuure Co. (1,69 miliardi di €), Graham Group Ltd (1,54 miliardi di €), Groupe SNC-Lavalin (1,32 miliardi di €), Worley Parsons Canada Services (855 milioni di €), Carillion Canada (810 milioni di €), Pomerleau Inc. (798 milioni di €). Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi AUTOMOTIVE Con circa 2,1 milioni d’unità assemblate ogni anno, ovvero il 16% della produzione AFTA, il Canada è il sesto più importante produttore di veicoli da strada al mondo. Il settore automobilistico impiega, direttamente, circa 111.000 addetti e genera oltre $53,85 miliardi di € di fatturato l’anno, che corrispondono a circa il 12% del PIL manifatturiero ed il 19% dell’interscambio commerciale complessivo del paese. Con 10 dei 16 stabilimenti per l’assemblaggio di vetture passeggeri e di tipo commerciale e circa l’80% delle 350 fabbriche per la produzione di parti, componenti ed accessori, la Provincia dell’Ontario è il principale centro del settore in Nord America e produce 1 ogni 6 nuovi veicoli assemblati nell’area NAFTA. Tra il 2002 ed il 2011 il valore annuo medio degli investimenti nel settore e’ stato di 2,31 miliardi di €, mentre la spesa in R&D e’ risultata di 353,85 milioni di € all’anno. Tra le principali aree di ricerca si annoverano: carburanti alternativi, veicoli elettrici, ingegneria meccanica, progettazione di motori e trasmissioni, materiali avanzati, biomeccanica e sicurezza. Tra il 2003 ed il 2011 oltre 110 societa’ straniere hanno costituito attivita’ greenfield nel settore automobilistico dando vita a circa 31.000 posti di lavoro. Anche se il settore automotive canadese ha perso terreno in seguito alla recessione globale del 2008-2009, ha recuperato negli ultimi 2 anni, e la domanda di automobili e' aumentata dal 2009 sia in Canada che negli Stati Uniti, principale mercato di sbocco per la produzione Canadese (Statistics Canada, 2013 - Trends in Automotive). Nel 2012, il fatturato del comparto e' cresciuto del 19% raggiungendo quota $82 miliardi CAD. Nel 2012, il settore impiegava 115,000 persone, pari al 7,7% dell'impiego nel manifatturiero. Di questi, 64000 impiegati nel settore componentistica, 37000 motori, e 13000 carrozzeria. Il tasso di produttivita' e' aumentato negli ultimi 5 anni, e nel solo 2012, del 17%. Gli investimenti nel 2012 erano pari a $1,6 miliardi CAD (+7% rispetto al 2011) ma ancora lontani dai livelli pre-recessione ($4,2 miliardi nel 2007). CENTRI DI RICERCA E CENTRI DI ECCELLENZA AUTO21 Network of Centres of Excellence CANMET Laboratories, Natural Resources Canada MacAUTO (McMaster University, Institute for Automotive Research and Technology) National Research Council-Automotive Programs Automotive Centre of Excellence (University of Ontario Institute of Technology) Mechanical, Automotive and Materials Engineering (University of Windsor) WatCAR (University of Waterloo Centre for Automotive Research) Societa’ che hanno investito in Canada Arvin Sango, Aisin Seiki, Autoliv, Bridgestone, Brose, Chrysler, Continental, Daimler, Dana, DENSO, Ford, General Motors (GM), HBPO, Hino, Honda, Johnson Controls, Michelin, Nemak, PACCAR, Raufoss Technology, Toyota, Toyoda Gosei, TRW Automotive, Volvo Buses. Ultimo aggiornamento: 16/10/2014 ^Top^ CANADA 5 COSA VENDERE Macchinari e apparecchiature Prodotti alimentari Bevande Macchinari e apparecchiature Mobili Macchinari e apparecchiature L’enfasi sul settore delle macchine alimentari, imballaggio e confezionamento, che è uno dei 15 comparti di riferimento del progetto Machines Italia, è giustificato da una serie di considerazioni riguardanti sia le caratteristiche del mercato e della domanda locale, sia le prospettive di sviluppo a breve-medio termine, che a nostro avviso, offrono concrete opportunità di espandere l’offerta di tecnologie avanzate dall’Italia ed aumentare la quota di mercato del nostro paese. L'industria alimentare è il secondo più importante comparto manifatturiero canadese, per quanto riguarda i valori delle spedizioni, con circa 89 miliardi di CAD cioè il 17% delle spedizioni originate dal comparto nel 2012 ed il 2% del PIL del paese. Nel settore della trasformazione dei cibi e delle bevande operano 7.817 imprese, principalmente SME, e trovano impiego circa 258.000 addetti (l'1.6% della forza lavoro canadese). Da solo il comparto produce quasi il 75% dei cibi e delle bevande disponibili sul mercato canadese. L'industria alimentare è il 6° principale acquirente dei prodotti agricoli (inclusi i quelli provenienti da allevamenti) del Canada. Prodotti alimentari IL SETTORE DEI PRODOTTI ALIMENTARI. Nel corso del 2013, le importazioni canadesi dall’Italia di prodotti agroalimentari sono state di 320 milioni di euro (+ 2,8% rispetto al 2012), confermando un trend di crescita positivo che porta il paese al settimo posto nella graduatoria dei Paesi fornitori. Gli USA rimangono i primi fornitori del Canada con una quota del 62,6%. Il mercato canadese rimane sempre più ricettivo verso i prodotti agroalimentari Made in Italy, in particolare l'olio d'oliva, il formaggio, la pasta e i prodotti della salumeria. L’olio extra vergine di oliva mostra segnali positivi ed incoraggianti, mantenendo una quota di mercato pari a circa il 70,10% del totale degli oli importati, malgrado si siano rafforzate le posizioni di Paesi concorrenti, quali Spagna, e USA. Nel 2013 l’Italia ha esportato in Canada 4.542 tonnellate di formaggi confermando il trend positivo dell’ultimo triennio ed il primo posto tra i paesi fornitori, precedendo la Francia. Tuttavia si noterà che vigono nel Paese misure di protezione commerciale piuttosto rigide che ne limitano le quantità importate. La presenza dei formaggi italiani presso la grande distribuzione è limitata a pochi prodotti, quali il parmigiano, gorgonzola, grana padano, pecorino romano e il provolone, mentre è ben affermata presso i piccoli esercenti specializzati nella vendita di prodotti alimentari di alta qualità L’Italia è il secondo paese fornitore del Canada di pasta alimentare dopo gli USA che detengono una quota di mercato all’importazione del 62,5%. I marchi più noti al consumatore canadese quali Barilla, DelVerde, DeCecco, sono disponibili pressoché ovunque mentre nei negozi specializzati e gourmet stores è reperibile una grande varietà di prodotti di nicchia e di alta qualità. Le importazioni di salumi con stagionatura superiore ai 30 giorni sono consentite dal 2010 grazie agli accordi tra la Canadian Food Inspection Agency (CFIA) e l’Unione Europea, solo dagli stabilimenti autorizzati. L’Italia conferma il secondo posto dei paesi fornitori preceduta dagli USA che detengono il 94% del mercato. È anche presente un’importante produzione locale. Vista la recente apertura del mercato, consideriamo che il mercato dei salumi presenta delle opportunità estremamente interessanti, in particolar modo per quei prodotti tipici e di nicchia, rappresentativi del territorio. Bevande I dati del 2013 evidenziano una diminuzione del 1% delle importazioni canadesi di vino rispetto al 2012. Il vino, con un valore di oltre 303 milioni di Euro, rappresenta la prima singola voce delle nostre esportazioni in Canada. Pur avendo registrato negli ultimi anni una crescita costante il prodotto italiano inizia a soffrire dall'agguerrita concorrenza francese e statunitense. Il prodotto francese, con una quota delle importazioni del 22%, continua a dominare il mercato canadese e sembra sulla via di riprendere parte del terreno perduto negli ultimi anni. Tuttavia, la principale minaccia proviene senz’altro da prodotto americano che nel 2013 ha superato in valore il nostro prodotto, offrendo dei vini di una certa qualità a dei prezzi comunque superiori alla media. I vini italiani hanno, negli anni, acquisito un livello elevato di immagine, specie per i vini rossi che continuano a sostenere, in particolare in Québec (la provincia che registra con 23,4 litri il più alto consumo di vino pro capite a fronte di una media nazionale di circa 17,4 litri), l’andamento positivo dei vini Made in Italy. Come è noto, il Canada è uno dei pochi paesi dove ancora la commercializzazione dei prodotti alcolici avviene in regime di monopoli provinciali. I monopoli controllano tutti gli aspetti dell’importazione, della distribuzione e della vendita al dettaglio, che avviene in negozi gestiti dagli stessi enti (ad eccezione della provincia dell’Alberta, che ha liberalizzato la vendita, e il British Columbia e la Nuova Scozia, che si stanno lentamente avviando nella stessa direzione). I buyers dei monopoli sono inevitabilmente influenzati dai trend di vendita, e su questa base orientano i programmi futuri di acquisto. In genere i monopoli sono quindi restii ad introdurre nuove tipologie di prodotti, se non sussistono all’interno delle categorie “paese” delle dinamiche positive di vendita. Nella ricerca di controparti locali gli uffici ICE sono in grado di effettuare ricerche specifiche finalizzate all'individuazione di agenzie specializzate, primo passo fondamentale nell'approccio al mercato. CANADA 6 Macchinari e apparecchiature L'industria mineraria ha un notevole peso nell’economia Canadese, ed è sostenuta da una grande diversità di risorse: sono oltre 60 i metalli e minerali presenti sul territorio che costituiscono la grande dotazione geologica del paese. Complessivamente, l’indotto del settore, oltre a impiegare circa mezzo milione di addetti dal British Columbia alla costa atlantica, dal confine meridionale alla regione artica, ha contribuito $52 miliardi CAD al PIL canadese del 2012. Negli ultimi dieci anni, tutte le province canadesi hanno registrato aumenti nella produzione di minerali, e le quattro province minerarie più importanti sono, nell’ordine, Ontario, British Columbia, Saskatchewan e Québec. Il Canada è passato da una produzione pari a $19 miliardi CAD nel 2002 a $46 miliardi nel 2012. In termini di PIL, la sola estrazione di minerali ha generato $20 miliardi CAD e il trattamento e la produzione di minerali ha generato oltre $32 miliardi CAD. Sempre nel 2012 gli occupati erano più di 418.000, con contratti a tempo pieno, in aumento rispetto ai 333.000 del 2011, stando ai dati dell’ente statale Natural Resource Canada. Il Canada quindi: Vanta il maggiore settore minerario junior del mondo; È il principale centro mondiale di finanziamento per l’attività mineraria; Detiene uno dei più innovativi settori di fornitura mineraria; E’ stato il maggiore destinatario mondiale di investimenti minerari esplorativi per 20 degli ultimi 34 anni. Per quanto riguarda le importazioni d’ impiantistica, tecnologia, attrezzature, e macchinari per il settore minerario ed estrattivo (inclusi Oil and Gas), l’Italia è il 7° più importante fornitore del Canada, con una quota di mercato di poco superiore al 2%, pari a Euro 23,6 milioni, nel 2013, +0,28 rispetto all’anno precedente. Fra i principali concorrenti, nell’ordine, USA, Cina e Svezia, Regno Unito, Germania, Finlandia. I primi tre paesi, congiuntamente, controllano oltre il 70% delle importazioni canadesi del settore. Mobili Secondo il Centre for Industrial Studies, il Canada ricopre un ruolo importante nel settore dell'arredamento internazionale. Quello canadese è un mercato grande, aperto, la produzione aumenta, anche se la crescita è modesta. Il Canada è il 9° maggiore produttore e consumatore di mobili a livello mondiale. Negli ultimi anni, la rapida crescita delle importazioni e il calo delle esportazioni hanno trasformato il Canada in un importatore netto di mobili. Tuttavia, il Canada rimane tra i primi dieci esportatori di mobili del mondo.[1] Gli ultimi dati forniti da Statistics Canada, che si riferiscono alle voce doganali HS 9400: (mobili, materassi, apparecchi per illuminazione, costruzioni prefabbricate) e HS940510 (lampadari ed altri apparecchi per l'illuminazione, elettrici, da appendere o da fissare al soffitto o al muro, esclusi quelli dei tipi utilizzati per l'illuminazione delle aree o vie pubbliche), indicano che le importazioni canadesi hanno registrato un calo del 3,43% nel 2013, seppure le vendite al dettaglio di arredi e illuminazione siano aumentate proprio grazie alle vendite di immobili e di prodotti e servizi per l’edilizia, mercato di punta dell’economia canadese. Le importazioni canadesi del settore provengono soprattutto, nell’ordine, dagli Stati Uniti con una quota di mercato poco al di sotto del 40%, dalla Cina con una quota di mercato del 32% e Messico con il 12% circa della quota di mercato, e Vietnam. Quest’ultimo ha conquistato crescenti fasce di mercato, grazie a proposte economiche favorevoli, e al miglioramento della qualità dei prodotti esportati. L’Italia, al quinto posto, è invece nota ed apprezzata per la qualità, il design di ogni singolo prodotto e dei componenti dovuta alla continua ricerca e lavorazione di nuovi materiali e soluzioni tecniche innovative, ma anche a prezzi non economici, ma sicuramente competitivi nel mercato. I primi paesi esportatori in Canada, ovvero gli USA, Cina, e Messico hanno rispettivamente ridotto le proprie esportazioni in Canada del 4,1%, del 2,74% e del 6,78%. Il Vietnam e l’Italia, rispettivamente alla quarta e quinta posizione, hanno registrato un incremento del 4,33% e del 5,38% nelle proprie esportazioni in Canada. L’Italia si conferma come principale fornitore nel segmento di mercato qualitativamente più elevato, in particolare nei comparti del mobile e dell’illuminazione ad alto contenuto. [1] CSIL, 2014. World Furniture Outlook. Ultimo aggiornamento: 24/10/2014 ^Top^ CANADA 7 OUTLOOK POLITICO POLITICA INTERNA Il Partito Conservatore, alla guida dell’Esecutivo Federale dal 2006, ha ottenuto la maggioranza assoluta in Parlamento dalle elezioni legislative del 2011, forte del successo delle politiche economiche con cui aveva contrastato la crisi del 2008 e del sostegno di industria e finanza. I Conservatori di Harper sono una forza politica che ha riunito una destra conservatrice radicalmente anti-liberal (Alleanza Canadese, dai cui ranghi proviene lo stesso Harper) e l’ala piu’ moderata dei Conservatori Progressisti. Il Partito e’, all’origine, espressione delle Province centrali del Paese (ed in particolare dell’Alberta) e ha negli anni attratto un elettorato composito e variegato, ivi inclusa una fetta dell’elettorato sostanzialmente liberale. Nel programma del Partito Conservatore figurano infatti interventi di forte impatto sociale (tra cui provvedimenti in favore delle famiglie e il miglioramento della sanita’ pubblica), assieme ad altri piu' tradizionalmente conservatori quali l’imposizione di maggiore “ordine e giustizia” nelle grandi citta’ e l'incremento dell’efficienza della pubblica amministrazione. Sin dalla vittoria nel 2011, l’Esecutivo federale ha potuto concentrarsi nel perseguimento dei suoi obiettivi programmatici, focalizzando la propria azione soprattutto sulle questioni economiche, di rientro della spesa pubblica (levitata con le misure espansive poste in essere per contrastare la crisi economica), di snellimento burocratico e di rilancio e protezione degli interessi dell’industria e della finanza canadese. L’obiettivo di un “surplus” di bilancio nel 2015 appare allo stato un obiettivo raggiungibile per il Governo Harper, con la possibilità di varare misure di riduzione delle imposte nell’anno in cui sono previste le prossime elezioni legislative (ottobre 2015). L’opposizione ufficiale (“Her Majesty’s Loyal Opposition”, una figura istituzionalmente riconosciuta al secondo partito maggiormente votato) e’ quella del Nuovo Partito Democratico (New Democratic Party, NDP) di Thomas Mulcair. Nelle elezioni del 2011, l’NDP, forte di un successo senza precedenti ottenuto sotto la leadership del carismatico Jack Layton, ha strappato il titolo di principale partito dell’opposizione ai Liberali, ridotti ora al rango di terzo partito nazionale canadese con solo 34 seggi alla House of Commons. Tuttavia sotto la guida, dal 2013, di Justin Trudeau, i Liberali hanno registrato crescenti consensi a livello di sondaggi elettorali. Le altre due formazioni politiche presenti all’interno del 41esimo Parlamento canadese sono il Bloc Quebecois (crollato a soli 4 seggi dopo il trionfo elettorale dell’NDP in Quebec nel 2011) e gli ambientalisti del Green Party (un solo deputato). Un ruolo di primo piano negli equilibri di politica interna canadese e’ giocato dalle dieci Province e tre Territori che costituiscono la Confederazione e che hanno numerose competenze, esclusive e concorrenti con il livello federale, costituzionalmente definite. Proprio il rapporto tra Governo federale e Province ha costituito un limite (sicuramente il principale e, per molti aspetti, l’unico) su cui si e’ scontrata la volontà del Primo Ministro Harper di mettere mano ad una serie di riforme istituzionali, tra cui spiccano la rimodulazione della composizione della Camera dei Comuni e la riforma del Senato. Non si puo’ infine non accennare alle aspirazioni indipendentiste del Quebec, l’unica Provincia francofona del Canada. La disfatta elettorale del Bloc Quebecois, partito indipendentista (“souverainiste”) dal 1993 e, fino al 2011, ago della bilancia per i Governi conservatori di minoranza, non ha significato un completo declino delle aspirazioni del Quebec di potersi separare dal resto del Canada. Le elezioni provinciali dell’autunno del 2012 avevano infatti segnato la vittoria, seppur di misura, del Parti Quebecois, lo storico partito indipendentista, di ispirazione e richiami socialisti, il cui obiettivo finale resta l’ottenimento della “sovranita’” del Quebec dal resto del Canada. Ritenendo a portata di mano un successo elettorale, la Premier Pauline Marois, alla guida di un Governo di minoranza, ha indetto elezioni provinciali anticipate nell’aprile 2014. La netta vittoria del Partito Liberale del Quebec ha tuttavia rimosso dall'orizzonte politico canadese la prospettiva di un terzo referendum sull'indipendenza della Provincia francofona (dopo quelli del 1980 e del 1995). Ultimo aggiornamento: 03/10/2014 ^Top^ RELAZIONI INTERNAZIONALI L'attuale Governo ha promosso un ruolo maggiormente attivo del Canada sul piano militare e delle missioni all'estero. Oltre al coinvolgimento diretto nelle attivita' militari in Afghanistan, terminato nel 2011, il Canada ha adottato altresi’ un profilo elevato nei confronti delle recenti crisi in Ucraina e in Irak, fornendo aiuti di emergenza e di materiale militare. Una componente molto importante della politica estera canadese e' una politica commerciale molto attiva, basata sulla diversificazione del portafoglio dei partner internazionali, che per il Canada assume una rilevanza particolare alla luce del peso eccessivo dell’interscambio con gli USA (nel 2013 pari a 782.404 milioni di CAD), che ha assunto un nuovo slancio a seguito del crollo della domanda USA all'indomani della crisi del 2008. In questo contesto va segnalata l’importante finalizzazione del negoziato con l’Unione Europea per il Comprehensive Economic and Trade Agreement (CETA), e il notevole numero di accordi di libero scambio (con piu’ di 38 Paesi a partire dal 2006) siglati dal Governo Conservatore guidato da Stephen Harper. Da ricordare inoltre che dall’ottobre 2012 il Canada partecipa a pieno titolo al negoziato per il Transatlantic Pacific Partnership (TPP). CANADA 8 Tra le altre priorita’ dichiarate della politica estera dell'attuale governo a maggioranza conservatrice compaiono i seguenti temi: consolidamento delle relazioni con gli Stati Uniti ed il continente americano, tramite l’attuazione di una strategia globale con gli USA, la continuazione del rafforzamento delle relazioni con il Messico e l’attuazione dell’Americas Strategy; affermazione della sovranita’ e degli interessi canadesi nell’Artico promozione e protezione degli investimenti estrattivi dell’industria mineraria canadese, specialmente in Africa e America latina; Ultimo aggiornamento: 03/10/2014 ^Top^ CANADA 9 OUTLOOK ECONOMICO QUADRO MACROECONOMICO Il Canada e' stato colpito dalla crisi economico-finanziaria del 2008-2009 in maniera tutto sommato marginale, grazie ad un solido anche perché relativamente isolato - sistema finanziario nazionale. Nel 2013 il prodotto interno lordo e’ cresciuto del +2%. Le previsioni di crescita annuale si attestano al +2,1% per il 2014 e al 2,3% per il 2015. Si tratta di una crescita ritenuta da molti analisti “di qualità” poiché riflesso di investimenti in stock di capitale in grado di generare occupazione e aumento della produttività. Il target over night rate permane all’1% dal mese di settembre 2010, quando la Banca Centrale inizio' ad attuare politiche espansive per compensare un significativo eccesso di offerta, la robusta spesa nazionale e la ripresa esitante dell'economia globale. Il tasso di inflazione nel 2013 si e’ attestato all’ 1,3%, in aumento di 0,4 punti percentuali rispetto al 2012. Quanto al mercato del lavoro, il tasso di disoccupazione nel 2013 è stato pari al 7,1% con un aumento del tasso di occupazione del +1,3% per un totale di 156.800 nuovi posti di lavoro creati da agosto 2013 a luglio 2014. In alcune Provincie occidentali, la disoccupazione si attesta su livelli fisiologici e le aziende ivi presenti sono anzi alla continua ricerca di forza lavoro qualificata. Il saldo delle partite correnti rimane negativo nel 2013 (-58,5 miliardi di dollari). L'incremento degli investimenti diretti esteri in Canada nel 2013, da 626,8 miliardi di dollari canadesi nel 2012 a 686,3 miliardi, è stato determinato anche dalla ripresa degli investimenti in azioni canadesi e da dinamiche di percezione del mercato canadese dei capitali come "safe haven” rispetto alla volatilità del mercato USA ed Europeo. Per quel che concerne il sistema finanziario (che in Canada e' circoscritto a 6 grandi istituzioni nel settore bancario o assicurativo) grazie alla limitata esposizione al mercato statunitense e ad una esplicita "liability" del Governo che ha facilitato l'accesso al credito di medio e lungo termine, esso e' riuscito in larga parte a contenere i danni della crisi del 2009 (il sistema finanziario canadese aveva consolidato i propri processi di gestione dopo le crisi degli anni 80 e 90, ricapitalizzandosi in settori collegati all'economia reale, in questo aiutato anche da un rigido sistema di controlli e vigilanza). Sul fronte domestico la banca centrale non nasconde tuttavia le proprie preoccupazioni per l’alto livello di indebitamento delle famiglie canadesi (soprattutto a causa dei mutui immobiliari), attestatosi nel primo trimestre 2014 al 163,2% del reddito disponibile, valore tra i più elevati dei paesi OCSE. Il bilancio federale è improntato a rigore fiscale, pareggio di bilancio, mantenimento degli impegni G20 in materia di liquidità del sistema bancario e finanziario, nel contesto di un approccio pragmatico rispetto ai fattori esterni suscettibili di riflettersi negativamente sull'economia canadese. Il Governo conservatore eletto a maggio 2011 ha improntato la propria politica economica al rigore dei conti pubblici escludendo inizialmente la possibilità di un rinnovo del pacchetto di misure di stimolo, in chiave anticiclica varato dal precedente Esecutivo. Il rapporto finale della missione di fact finding del FMI ex art. IV, diffuso a novembre 2013, ha confermato alcune peculiari problematiche dell'economia canadese, gia' peraltro rilevate in occasione della missione del 2012. Permangono i rilievi del FMI sull'alto livello di indebitamento delle famiglie canadesi che impone margini di manovra risicati a politiche monetarie restrittive. Il tasso di crescita registrato nel 2013 e' stato inferiore alle stime ed e' da ricondursi, secondo le valutazioni del Fondo (in linea con quelle di Bank of Canada e dei principali operatori finanziari locali) , ad un calo sul lato della domanda interna che non e' stato compensato dall'atteso boom delle esportazioni, complici il costo della valuta canadese, asimmetrie competitive nel settore industriale e complicazioni nello sviluppo delle infrastrutture utili per le esportazioni energetiche. Alla ripresa delle esportazioni, non solo quelle energetiche, legate all'attuale convenienza del dollaro canadese nonche' alla ripresa della domanda USA sono affidate le stime di crescita positiva dell'economia canadese. Ultimo aggiornamento: 22/08/2014 ^Top^ POLITICA ECONOMICA La politica del Governo canadese in campo economico è quella di consolidare il successo delle aziende canadesi utilizzando i canali degli scambi internazionali. Resta un'ambizione dichiarata del Primo Ministro Harper quella di giocare un ruolo primario nel quadro economico mondiale (a Davos nel 2012 Harper ha dichiarato che il Canada sta diventando una "superpotenza economica mondiale"). Nelle politiche commerciali del Governo rimane prioritario l'impegno di creare un terreno fertile per l'attrazione di investimenti mirati a rendere più competitiva l'economia del Paese grazie anche ad una politica fiscale accorta, alla promozione di programmi di innovazione e al rafforzamento degli accordi commerciali. Mantenendo costante il proprio impegno nei negoziati multilaterali dell'OMC, il Governo Harper ha concentrato la politica commerciale sulla conclusione di intese -bi e -pluri laterali, principalmente per diversificare il piu' possibile i propri mercati di esportazione dopo la contrazione della domanda estera a seguito della crisi del 2008 in USA. Il 'Canada's Global Markets Action Plan' si propone infatti promuovere le aziende canadesi nei mercati esteri che presentano un forte potenziale economico e sono pertanto di interesse prioritario per il Canada, e costituisce uno dei capisaldi della politica commerciale del Governo conservatore, che, dall'inizio del suo mandato, ha concluso accordi di libero scambio con Colombia (15 agosto 2011), Peru' (1 agosto 2009), European Free Trade Association (EFTA,1 luglio 2009) ' , Giordania (1 ottobre 2012) e Panama (1 aprile 2013). A questi si CANADA 10 aggiungono agli accordi gia' in vigore con Costa Rica (1 novembre 2002), Cile (5 luglio 1997), Israele (1 gennaio 1997) e NAFTA (1 gennaio 1994). Un accordo di libero scambio e' stato altresi' gia' siglato, ma non e' ancora entrato in vigore, con l'Honduras (agosto 2011) mentre sono stati conclusi i negoziati (11 marzo 2014) dell'accordo con la Repubblica di Corea. L'8 ottobre 2012 il Canada e' entrato ufficialmente a far parte dei negoziati TPP (Trans-Pacific Partnership) che ad oggi vedono impegnati Australia, Brunei Darussalam, Cile, Malaysia, Messico, Nuova Zelanda, Peru, Singapore, Sati Uniti d'America e Vietnam. Ultimo aggiornamento: 03/10/2014 ^Top^ CANADA 11 INDICATORI MACROECONOMICI PIL Nominale (mln €) Variazione del PIL reale (%) Popolazione (mln) PIL pro-capite a parita di potere d'acquisto ($) Disoccupazione (%) Debito pubblico (% PIL) Inflazione (%) Variazione del volume delle importazioni di beni e servizi (%) 2011 2012 2013 1.279.500 1.417.890 1.335.160 2,6 1,7 2 34,5 34,9 35,2 41.552 42.646 43.589 7,5 7,3 7,1 83,4 96,1 93,5 2,3 0,9 7,1 7 4,21 4,56 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU e IMF. Ultimo aggiornamento: 21/08/2014 ^Top^ TASSO DI CAMBIO Controlla il cambio giornaliero sul sito di Banca d'Italia CANADA 12 BILANCIA COMMERCIALE Export 2011 Totale 323.494 mln. € 2012 2013 nd mln. € nd mln. € Previsioni di crescita 2014 Previsioni di crescita 2015 nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. €) 2012 (mln. €) 2013 (mln. €) USA 238.324 nd nd nd nd REGNO UNITO 13.633 nd nd nd nd CINA 12.182 nd nd nd nd Italia Position:15 1.428 Italia Position:nd nd Italia Position:nd Merci (mln. €) 2011 2012 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 15.911 nd Prodotti delle miniere e delle cave 74.513 nd Prodotti alimentari 16.074 nd Bevande 906 nd Tabacco 56 nd Prodotti tessili 1.088 nd Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 967 nd Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 344 nd 6.097 nd 12.332 nd 7 nd Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 15.888 nd Prodotti chimici 21.407 nd Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici 4.086 nd Articoli in gomma e materie plastiche 7.009 nd Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 1.492 nd 36.894 nd 4.789 nd 12.800 nd 4.622 nd Macchinari e apparecchiature 16.104 nd Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 38.892 nd Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 10.818 nd Mobili 1.937 nd Prodotti delle altre industrie manufatturiere 1.817 nd Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 1.474 nd 15.172 nd Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio Carta e prodotti in carta Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati Prodotti della metallurgia Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche Altri prodotti e attività nd 2013 Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'Agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. CANADA 13 Import 2011 Totale 323.654 mln. € 2012 2013 nd mln. € nd mln. € Previsioni di crescita 2014 Previsioni di crescita 2015 nd % nd % PRINCIPALI FORNITORI 2011 (mln. €) 2012 (mln. €) 2013 (mln. €) USA 160.301 nd nd nd nd CINA 34.956 nd nd nd nd MESSICO 17.822 nd nd nd nd Italia Posizione: 10 3.704 Italia Posizione: nd nd Italia Posizione: nd Merci (mln. €) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 2011 2012 7.823 nd Prodotti delle miniere e delle cave 27.774 nd Prodotti alimentari 13.575 nd Bevande 3.010 nd Tabacco 51 nd Prodotti tessili 3.112 nd Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 6.599 nd Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 2.428 nd Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 2.383 nd Carta e prodotti in carta 4.415 nd 14 nd Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 13.182 nd Prodotti chimici 21.093 nd 9.794 nd 10.064 nd 3.843 nd 24.404 nd Prodotti della stampa e della riproduzione di supporti registrati Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Articoli in gomma e materie plastiche Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi Prodotti della metallurgia Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 8.947 nd Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 33.576 nd Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 13.446 nd Macchinari e apparecchiature 33.975 nd Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 48.061 nd Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 9.846 nd Mobili 3.076 nd Prodotti delle altre industrie manufatturiere 7.285 nd 269 nd 11.609 nd Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Altri prodotti e attività nd 2013 Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU per la parte previsionale e OnuComtrade elaborati dall'Agenzia ICE, per i dati settoriali e i totali, nonché per i dati relativi ai principali partner. OSSERVAZIONI L'analisi della composizione merceologica della bilancia bilaterale (nomenclatura HS 2 cifre) evidenzia come la meccanica strumentale sia il comparto dell'export italiano che ha registrato la crescita piu' alta nel 2013 (+26,6% per un valore totale di CAD 1,54 miliardi). Segue, sia in termini di performance che di incidenza sul totale delle importazioni canadesi dall'Italia, il comparto delle bevande alcoliche (+5,3% - totale CAD 511 milioni). La terza voce (7,6% del totale) delle nostre esportazioni in Canada e' costituita dai prodotti farmaceutici (perlopiu' ormoni) il cui valore e' rimasto sostanzialmente invariato (442,8 milioni CAD) a fronte, tuttavia, di un aumento del 947% delle esportazioni di farmaci dal Canada all'Italia, che sono pertanto divenuti nel 2013 la prima voce dell'export canadese verso il nostro Paese (18,9% del totale - 369 milioni CAD). Crescita a due cifre percentuali si registrano anche per: arredamento (+12,6%), calzature (+20,5%), abbigliamento (+10,3%), ceramica (+11,1%), prodotti plastici (+23%), pasta e prodotti da forno (+20,4%). Risultano in calo i materiali lapidei (-11,3%), ferro e acciaio (- 28,2%), voci che tuttavia ricoprono un peso ponderato trascurabile sul totale delle esportazioni italiane in Canada (rispettivamente l'1,5% e lo 0,9%). Sul fronte delle esportazioni canadesi verso l'Italia, l'ultimo quadrimestre del 2013 e' stato segnato dalla netta inversione del trend negativo iniziato nel 2012, anno chiusosi con un calo delle importazioni dall'Italia del -13,2%. Il 2013 ha visto invece un incremento dell'export canadese verso l'Italia del +14,3%, per un valore complessivo di CAD 1,95 miliardi. Oltre al predetto comparto farmaceutico sono aumentate le esportazioni di oli vegetali (+20.3%), legno e prodotti di legno (+90,6% , perlopiu' pellet combustibili), articoli di pelliccia (+107%). Reggono le esportazioni di cereali, seconda voce per valore dell'export canadese in Italia (242 milioni di CAD), mentre cala del -18% il comparto dei beni strumentali e del -30,6% quello dei metalli preziosi, quest'ultimo a causa del crollo dei prezzi dell'oro sui mercati mondiali. CANADA 14 CANADA 15 SALDI E RISERVE INTERNAZIONALI 2011 2012 1.771 -4.312 -912 Saldo dei Servizi (mln. €) -19.250 -19.404 -19.456 Saldo dei Redditi (mln. €) -17.633 -21.406 -14.212 -2.541 -2.233 -2.280 -37.653 -47.355 -36.784 50.666 53.316 Saldo commerciale (Exp. - Imp.) (mln. €) Saldo dei Trasferimenti correnti (mln. €) Saldo delle partite correnti (mln. €) Riserve internazionali (mln. €) 2013 Fonte: Elaborazioni Agenzia ICE su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 19/09/2014 ^Top^ CANADA 16 INVESTIMENTI - STOCK Stock di investimenti diretti esteri del paese: CANADA (Outward) 2011 Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2012 2013 Previsioni 2014 Previsioni 2015 36,5 % 39,31 % 40,25 % nd % nd % 497.417 mln. € 557.090 mln. € 551.627 mln. € nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. €) 2012 (mln. €) 2013 (mln. €) USA 200.672 AFGHANISTAN nd AFGHANISTAN nd REGNO UNITO 60.549 AFGHANISTAN nd AFGHANISTAN nd BARBADOS 38.730 AFGHANISTAN nd AFGHANISTAN nd Italia Position:42 380 Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Settori (mln. €) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 2011 5.898 Prodotti delle miniere e delle cave 93.389 Manufatturiero 55.905 Prodotti alimentari, bevande e tabacco 9.270 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta; stampa e riproduzione 4.075 Mobili 1.035 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 4.909 Chimica e prodotti chimici 8.398 Gomma, plastica e prodotti in queste materie 972 Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 5.902 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 4.378 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 4.355 Macchinari e apparecchiature 2.364 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) 7.764 Altre industrie manufatturiere 1.699 Costruzioni 546 Servizi 333.987 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) 11.888 Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli 12.598 Trasporto e magazzinaggio 16.234 Servizi di alloggio e ristorazione 1.735 Attività finanziarie e assicurative 197.479 Attività immobiliari 10.645 Attività professionali, scientifiche e tecniche 6.295 Attività amministrative e di servizi di supporto 59.919 Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento 20.601 Altre attività di servizi 4.286 Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU. CANADA 17 2012 2013 Stock di investimenti diretti esteri nel paese: CANADA (Inward) 2011 Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2012 2013 Previsioni 2014 Previsioni 2015 32,4 % 34,58 % 35,45 % nd % nd % 441.463 mln. € 490.042 mln. € 485.771 mln. € nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI 2011 2012 2013 USA 236.941 AFGHANISTAN nd AFGHANISTAN nd PAESI BASSI 40.900 AFGHANISTAN nd AFGHANISTAN nd REGNO UNITO 28.300 AFGHANISTAN nd AFGHANISTAN nd Italia Position:20 1.206 Settori (mln. €) Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 2011 937 Prodotti delle miniere e delle cave 84.245 Manufatturiero 140.039 Prodotti alimentari, bevande e tabacco 16.938 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio; carta e prodotti in carta; stampa e riproduzione Mobili 7.318 424 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 33.460 Chimica e prodotti chimici 20.792 Gomma, plastica e prodotti in queste materie 3.945 Prodotti della metallurgia e prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 24.972 Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi 5.678 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 3.738 Macchinari e apparecchiature 2.913 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) Altre industrie manufatturiere 17.121 773 Costruzioni 2.459 Servizi 213.785 Energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (anche da fonti rinnovabili) Commercio all'ingrosso e al dettaglio; riparazione di autoveicoli e motocicli Trasporto e magazzinaggio 3.873 41.322 2.589 Servizi di alloggio e ristorazione 3.091 Attività finanziarie e assicurative 57.029 Attività immobiliari 4.126 Attività professionali, scientifiche e tecniche 10.243 Attività amministrative e di servizi di supporto 79.749 Attività artistiche, di intrattenimento e divertimento 6.362 Altre attività di servizi 5.399 Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU. OSSERVAZIONI CANADA 18 2012 2013 INVESTIMENTI - FLUSSI Flussi di investimenti diretti esteri in uscita dal paese: CANADA (Outward) 2011 Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2012 2013 Previsioni 2014 Previsioni 2015 -2,8 % 3,04 % 2,34 % nd % nd % 35.846 mln. € 43.140 mln. € 32.112 mln. € nd % nd % PRINCIPALI DESTINATARI 2011 (mln. €) 2012 (mln. €) 2013 (mln. €) USA 17.931 AFGHANISTAN nd AFGHANISTAN nd REGNO UNITO 693 AFGHANISTAN nd AFGHANISTAN nd GIAPPONE -656 AFGHANISTAN nd AFGHANISTAN nd Italia Position:nd nd Italia Position:nd nd Italia Position:nd Settori (mln. €)) 2011 Prodotti delle miniere e delle cave 5.324 Manufatturiero 4.442 Attività finanziarie e assicurative 12.185 Attività amministrative e di servizi di supporto 7.135 Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU. CANADA 19 2012 nd 2013 Flussi di investimenti diretti esteri in ingresso nel paese: CANADA (Inward) 2011 Totale (% PIL) Totale (mln € e var. %) 2012 2013 Previsioni 2014 Previsioni 2015 2,3 % 2,36 % 3,43 % nd % nd % 29.760 mln. € 33.476 mln. € 29.877 mln. € nd % nd % PRINCIPALI INVESTITORI 2011 2012 2013 USA 13.256 AFGHANISTAN nd AFGHANISTAN nd REGNO UNITO 3.817 AFGHANISTAN nd AFGHANISTAN nd GIAPPONE 249 AFGHANISTAN nd AFGHANISTAN nd Settori (mln. €)) 2011 2012 Prodotti delle miniere e delle cave 12.128 Manufatturiero 11.676 Attività finanziarie e assicurative -790 Attività amministrative e di servizi di supporto 2.719 Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati UNCTAD, Eurostat, EIU. OSSERVAZIONI CANADA 20 2013 MATERIE PRIME MATERIE PRIME Materia Unità 2010 2011 2012 2013 Argento tonnellate 6480 nd 0 0 Bitume greggio metri cubi x 1.000 4130000 4060000 0 0 Carbone bituminoso tonnellate x 1.000 1856400 nd 0 0 Carbone subbituminoso tonnellate x 1.000 1968984 nd 0 0 Ferro tonnellate x 1.000.000 1170 nd 0 0 Gas naturale metri cubi x 1.000.000.000 1689,7 nd 0 0 Nichel tonnellate x 1.000 3074 nd 0 0 Oro da miniere aurifere tonnellate 1470 nd 0 0 Petrolio greggio metri cubi x 1.000.000 589,6 nd 0 0 Piombo tonnellate x 1.000 400 nd 0 0 Potassa tonnellate x 1.000 5600000 nd 0 0 Rame tonnellate x 1.000 8851 nd 0 0 Zinco tonnellate x 1.000 4133 nd 0 0 CANADA 21 BARRIERE TARIFFARIE E NON TARIFFARIE Market Access Database della Commissione Europea CANADA 22 COMPETITIVITA' E BUSINESS ENVIRONMENT INDICI DI GLOBAL COMPETITIVENESS E LIBERTÀ ECONOMICA 2011 Val (0 - 100) GCI Pos. 142 paesi 2012 Val (0 - 100) Pos. 144 paesi 2013 Val (0 - 100) Pos. 148 paesi 5,3 12 5,3 14 5,2 14 Requisiti di base (20 %) 5,8 13 5,7 14 5,7 15 Istituzioni (25%) 5,6 11 5,5 11 5,4 14 Infrastrutture (25%) 5,9 11 5,8 13 5,8 12 Ambiente macroeconomico (25%) 5,1 49 4,9 51 5,1 50 Salute e Istruzione Primaria (25%) 6,6 6 6,6 7 6,6 7 Fattori stimolatori dell'efficienza (50 %) 5,4 6 5,4 6 5,3 6 Alta Istruzione e Formazione professionale (17%) 5,6 12 5,6 15 5,5 16 Efficienza del mercato dei beni (17%) 5,1 12 5,1 13 5 17 Efficienza del mercato del lavoro (17%) 5,4 5 5,5 4 5,3 7 Sviluppo del mercato finanziario (17%) 5,2 13 5,3 11 5,2 12 Diffusione delle tecnologie (17%) 5,4 16 5,6 20 5,6 21 Dimensione del mercato (17%) 5,4 14 5,5 13 5,5 13 5 15 4,7 21 4,6 25 Sviluppo del tessuto produttivo (50%) 4,9 24 4,8 26 4,8 25 Innovazione (50%) 5,1 11 4,6 22 4,5 21 Sub indici Fattori di innovazione e sofisticazione (30 %) Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum – Global Competitiveness Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 14/02/2013 ^Top^ 2011 Val (0 - 100) Indice di Liberta Economica Pos. 184 paesi 79,9 2012 Val (0 - 100) 6 79,4 Pos. 184 paesi 2013 Val (0 - 100) 6 79,4 Pos. 184 paesi 6 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati The Heritage Foundation – Index of Economic Freedom. Ultimo aggiornamento: 14/02/2013 ^Top^ CANADA 23 INDICI DI APERTURA AL COMMERCIO INTERNAZIONALE 2010 Val (0 - 7) ETI Pos. 132 paesi 2012 Val (0 - 7) Pos. 132 paesi 5,3 8 5,2 9 Accesso al mercato (25%) 4,9 25 4,7 27 Accesso al mercato interno ed esterno (100%) 4,9 25 4,7 27 Amministrazione doganale (25%) 5,6 17 5,6 15 Efficienza dell'amministrazione doganale (33%) 5,4 19 5,5 18 Efficienza delle procedure di import e export (33%) 5,4 30 5,3 33 Trasparenza dell'amministrazione di frontiera (33%) 6,1 11 6,1 10 Infrastrutture di trasporto e di comunicazione (25%) 5,2 20 5,2 21 Disponibilita e qualita delle infrastrutture di trasporto (33%) 5,5 21 5,6 19 Disponibilita e qualita dei servizi di trasporto (33%) 4,7 25 4,6 24 Disponibilita ed utilizzo dell'ICT (33%) 5,6 11 5,5 22 Contesto business (25%) 5,5 18 5,4 15 Regolamentazione (50%) 5,1 14 5,1 14 Sicurezza (50%) 5,8 24 5,6 30 Sub indici Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum – Enabling Trade Index. Note: La percentuale tra parentesi indica il peso della voce nella composizione dell’indice / sub indice. Ultimo aggiornamento: 14/02/2013 ^Top^ 2010 Valore (%) Peso % del commercio sul PIL 2012 Valore (%) 49,1 51,8 Fonte: Elaborazione Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 14/02/2013 ^Top^ CANADA 24 FATTORI MAGGIORMENTE PROBLEMATICI PER FARE BUSINESS 2012 / 2013 2013 / 2014 2014 / 2015 Accesso al finanziamento 14 16,5 15,6 Aliquote fiscali 9,4 9,9 15,1 16,4 12,9 12,5 Scarsa salute pubblica 0,4 0,4 0 Corruzione 0,3 1,3 0,7 Burocrazia statale inefficiente Crimine e Furti 0 0,6 0 Scarsa etica del lavoro della forza lavoro locale 4,2 4,7 4,9 Forza lavoro non adeguatamente istruita 9,9 7,5 7,8 5 7,8 9,1 Inflazione 2,3 0,5 0,9 Instabilita delle politiche 3,5 3,4 3,5 Instabilita del governo/colpi di stato 0,2 0,2 0,8 Normative del lavoro restrittive 8,7 9,5 9,7 Normative fiscali 9,1 10,2 9,1 Regolamenti sulla valuta estera 1,4 1,6 0,6 13 9,7 Inadeguatezza dell'offerta di infrastrutture Insufficiente capacita di innovare Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati World Economic Forum - Global Competitiveness Index. Note: I fattori sono selezionati sulla base delle risposte degli imprenditori intervistati per la compilazione del Rapporto citato in Fonte. Tra una lista di 15 fattori, gli intervistati dovevano indicare i 5 fattori maggiormente problematici ( da 1: maggiormente problematico, a 5). I valori mostrati in tavola rappresentano le risposte pesate secondo la loro posizione nel ranking complessivo. Ultimo aggiornamento: 19/10/2014 ^Top^ OSSERVAZIONI 1. 2. 3. 4. 5. 6. 7. Scarsa omogeneità del mercato interno Permanenza di alcune dinamiche protezionistiche in alcuni settori Burocratizzazione delle procedure Vicinanza agli Stati Uniti d’America L’Italian Sounding (limitatamente al settore agroalimentare) Rigidita’ normativa dell’immigrazione canadese Il bilinguismo Per una disamina dettagliata di alcuni fattori critici per gli affari in Canada, si rimanda al documento di approfondimento, realizzato dall'Ufficio commerciale dell'Ambasciata d'Italia a Ottawa in collaborazione con le Camere di Commercio italiane in Canada. Ultimo aggiornamento: 19/10/2014 ^Top^ CANADA 25 BUSINESS COST Unita 2010 2011 2012 Remunerazione totale media per Capi Funzione/Capi Divisione di una multinazionale o Chief Executive in organizzazioni medio-grandi. € per anno 380.487,3 372.581,17 778.899,79 Remunerazione totale media per manager al di sotto dei Capi Funzione nelle multinazionali, o che riportano al CEO nelle organizzazioni medio-grandi, o Chief Executive in organizzazioni piccole. € per 105.390,82 104.314,35 149.904,15 anno Remunerazione totale media per personale vendite senior con competenze gestionali o regionali. € per 110.886,71 108.827,05 157.732,45 anno Remunerazione totale media per posizioni di supervisione e junior management con predominanza della responsabilita di staff. € per anno 59.446,93 58.470,39 81.793,04 Remunerazione totale media per account manager e staff vendite senza competenze gestionali o regionali. € per anno 66.618,58 64.849,81 92.854,44 Remunerazione totale media per personale impiegatizio, amministrativo e di segreteria senza o con ridotte responsabilita di supervisione. € per anno 40.010,32 39.349,69 53.528,68 Remunerazione totale media per operai, receptionist, centralinisti e dattilografi supervisionati da posizioni senior. € per anno 30.486,66 30.103,01 38.628,41 Affitto per ufficio centrale in uno dei principali distretti industriali. Prezzo medio per m2 per anno. € per m2 per anno 341,27 350,84 424,07 Affitto di un deposito. Prezzo medio per m2 per anno. € per m2 per anno 74,11 74,8 82,44 Elettricita per uso industriale/intenso con consumo annuo di 2000MWh o più. Prezzo per KwH. € per kwH 0,04 0,04 0,06 Acqua per uso industriale /commerciale. € per m3 1,26 1,44 1,94 Aliquota fiscale corporate media. % 33 31 26 IVA o equivalente. Media o tasso prevalente applicato su beni e servizi. % 5 5 5 Aliquota fiscale massima su persona fisica. % 29 29 29 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati EIU. Ultimo aggiornamento: 14/02/2013 ^Top^ CANADA 26 INDICE DOING BUSINESS 2012 Val (0 - 7) Pos. 183 paesi Posizione nel ranking complessivo Avvio Attivita (Posizione nel ranking) Procedure - numero (25%) Tempo - giorni (25%) Costo - % reddito procapite (25%) Tempo - giorni (33,3%) Costo - % reddito procapite (33,3%) Tempo - giorni (33,3%) Costo - % reddito procapite (33,3%) 17 3 3 1 Pos. 185 paesi 19 2 1 5 5 5 0,4 0,4 25 12 69 116 13 13 73 163 249 57,5 64,1 156 8 61 152 8 145 7 168 142 142 143,9 140,4 131,8 Registrazione della proprieta (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) 2014 Val (0 - 7) 0,4 Accesso all'elettricita (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) Pos. 185 paesi 13 1 Permessi di costruzione (Posizione nel ranking) Procedure - numero (33,3%) 2013 Val (0 - 7) 41 6 54 6 16,5 Tempo - giorni (33,3%) 17 17 Costo - % valore della proprieta (33,3%) 1,8 3,4 Accesso al credito (Posizione nel ranking) 24 Indice di completezza delle informazioni sul credito (0 min - 6 max) (37,5%) 6 Indice di forza dei diritti legali (0 min - 10 max) (62,5%) 7 Protezione degli investitori (Posizione nel ranking) 55 6 3,4 23 6 7 5 28 6 7 4 4 Indice di disclosure (0 min - 10 max) (33,3%) 8 8 8 Indice di responsabilita dell'amministratore (0 min - 10 max) (33,3%) 9 9 9 Indice dei poteri dello shareholder in caso di azione giudiziaria (0 min - 10 max) (33,3%) 8 9 9 Tasse (Posizione nel ranking) Pagamenti annuali - numero (33,3%) 8 8 8 8 8 8 Tempo - ore annuali per gestire le attivita connesse ai pagamenti (33,3%) 131 131 131 Tassazione dei profitti (33,3%) 28,8 Procedure di commercio (Posizione nel ranking) 26,9 42 24,3 44 45 Documenti per esportare - numero (33,3%) 3 3 3 Documenti per importare - numero (33,3%) 4 4 3 Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per esportare - giorni (33,3%) 7 7 8 Tempo per la preparazione dei documenti neccessari per importare - giorni (33,3%) 4 11 10 Costi per esportare un container da 20 piedi - (33,3%) 1.610 1.610 1.680 Costi per importare un container da 20 piedi - (33,3%) 1.660 1.660 Rispetto dei contratti (Posizione nel ranking) 59 1.680 62 58 Risolvere una controversia - giorni (33,3%) 570 570 570 Costi - % del risarcimento (33,3%) 22,3 22,3 22,3 36 36 Procedure - numero (33,3%) Soluzione delle insolvenze (Posizione nel ranking) Tempo - anni Costo - % del valore della proprieta del debitore 3 36 4 9 0,8 0,8 0,8 4 4 7 Fonte: Elaborazioni Ambasciata d'Italia su dati Banca Mondiale, indice Doing Business. I costi per container sono in US$ Note: I dati riportati sono quelli pubblicati nell’anno di riferimento. Per ogni aspetto metodologico, consultare www.doingbusiness.org/methodology. Ultimo aggiornamento: 22/09/2014 ^Top^ CANADA 27 CANADA 28 ACCESSO AL CREDITO ACCESSO AL CREDITO Le condizioni di accesso al credito in Canada sono nel complesso vantaggiose. Il costo dei finanziamenti per le aziende e le famiglie si mantiene sui minimi storici e l’elevato livello del “Financial Conditions Index” della Bank of Canada indica favorevoli condizioni finanziarie, coerenti con il buon andamento dell’economia. Accesso al credito delle imprese: le indagini periodiche condotte dalla Bank of Canada presso le banche indicano che nel secondo trimestre del 2014 le condizioni di accesso al credito bancario sono tornate a livelli di neutralità, dopo una lunga fase di allentamento dei termini per la concessione dei prestiti. Il tasso d’interesse medio applicato alle imprese (effective interese rate) si posiziona sui livelli minimi degli ultimi quattro anni al 3%. La crescita del credito alle imprese si colloca su livelli elevati così come l’andamento delle emissioni nette di titoli obbligazionari. Accesso al credito delle famiglie: le condizioni di accesso al credito delle famiglie restano particolarmente favorevoli. Il tasso d’interesse medio applicato resta ai minimi degli ultimi quattro anni al 3,37%. Il tasso di crescita annuale del credito al consumo nel secondo trimestre è in miglioramento rispetto alle media dell’anno precedente. La dinamica dei mutui residenziali si mantiene intorno al 5%, in riduzione rispetto ai tassi di crescita registrati negli anni precedenti. La stabilizzazione del tasso di crescita dei mutui è da ricondurre all’effetto degli interventi governativi che hanno modificato i regolamenti assicurativi sui finanziamenti e introdotto regole più stringenti per la loro concessione. Resta elevato il livello di indebitamento delle famiglie che corrisponde al 166% del reddito disponibile. A cura della Delegazione della Banca d’Italia – New York Ultimo aggiornamento: 03/10/2014 ^Top^ CANADA 29 RISCHI RISCHI POLITICI Non si segnalano rischi politici nel Paese Non si segnalano rischi politici nel Paese Non si segnalano rischi politici nel Paese Non si segnalano rischi politici nel Paese Non si segnalano rischi politici nel Paese Non si segnalano rischi politici nel Paese Non si segnalano particolari rischi politici nel Paese Non si segnalano rischi politici nel Paese Non si segnalano rischi politici nel Paese Non si segnalano rischi politici nel Paese Non si segnalano rischi politici nel Paese Ultimo aggiornamento: 01/03/2013 ^Top^ CANADA 30 RISCHI ECONOMICI Alto livello di indebitamento delle famiglie Forte dipendenza dell'economia canadese dalla domanda estera soprattutto statunitense) Non rilevabile Non rilevabile Non rilevabile Il livello di indebitamento delle famiglie canadesi ha raggiunto il 163,2% del reddito disponibile nel primo trimestre del 2014, stimolato da una preponderante componente di mutui legati al settore immobiliare. Il debito privato preoccupa la Banca Centrale canadese poiche' ne vincola i margini di intervento, specie con riguardo alla possibilita' di ulteriori politiche monetarie restrittive che avrebbero conseguenze negative sul livello della domanda aggregata con prevedibili drastiche riduzioni, in primis, sulla domanda dei beni di importazione. Alto livello di indebitamento delle famiglie Forte dipendenza dell'economia canadese dalla domanda estera soprattutto statunitense) Nel 2013 il 76% delle esportazioni canadesi sono state dirette verso gli Stati Uniti. Tale dipendenza rende l'economia canadese fortemente vulnerabile a shock esterni negativi legati all'andamento del mercato americano. Non rilevabile Non rilevabile Non rilevabile Ultimo aggiornamento: 01/03/2013 ^Top^ RISCHI OPERATIVI Interventi da parte del Governo sulla normativa in materia di investimenti di proprieta' straniera Non rilevabile Non rilevabile Non rilevabile Non rilevabile Interventi da parte del Governo sulla normativa in materia di investimenti di proprieta' straniera La normativa federale prevede alcuni criteri restrittivi circa la proprieta' straniera in determinati settori inclusi quello bancario, assicurativo, dei trasporti aerei e delle telecomunicazioni. Un revisione dell'Investment Canada Act del 2013 ha stabilito che gli investimenti superiori a una determinata somma (nel 2013: 344 mln/usd da parte di Paesi membri OMC) sono soggetti a revisione e devono essere previamente approvati dall' Investment Review Group. Non rilevabile Non rilevabile Non rilevabile Non rilevabile Ultimo aggiornamento: 27/02/2013 ^Top^ CANADA 31 CANADA 32 RAPPORTI CON L'ITALIA OVERVIEW Il Canada è considerato un Paese con solide basi economiche e finanziarie, un'economia basata su un manifatturiero importante pur se in contrazione. Nel 2013 il PIL canadese e’ cresciuto del 2% e le previsioni di crescita annuale si attestano al 2,1% per il 2014 e al 2,3% per il 2015. In particolare la tenuta del mercato canadese a seguito degli shock finanziari del 2008/2009 e la spiccata indipendenza energetica, mineraria ed agroalimentare fanno del Canada una ottima potenziale base per aziende italiane che vogliano affacciarsi sia sul mercato NAFTA (circa 462 milioni di consumatori potenziali) che, nella prospettiva dei futuri accordi bilaterali e regionali preferenziali, verso mercati emergenti asiatici. Si sono conclusi i negoziati Canada-Unione Europea per stabilire un accordo economico di libero scambio (Comprehensive and Economic Trade Agreement - CETA) che, secondo uno studio dell’ottobre 2008, potrebbe tradursi in un aumento del 20% del commercio bilaterale tra il Canada e l’Europa, con notevoli benefici per gli operatori economici canadesi ed europei. La stabilità del sistema politico, le condizioni del mercato del lavoro, di costo dei fattori di produzione e di accesso al credito rendono il Canada un Paese di particolare interesse per le aziende italiane interessate ad accrescere la propria quota di esportazioni o intenzionate a internazionalizzare la propria presenza produttiva. Il Canada ha infatti storicamente rappresentato un importante mercato di sbocco per le merci italiane e la presenza di aziende italiane in Canada conta oggi oltre 150 imprese suddivise tra filiali commerciali e stabilimenti produttivi. Il 2013 e' stato un anno record per l'interscambio bilaterale tra Italia e Canada, cresciuto nel complesso del +12,1% rispetto all'anno precedente e arrivato a toccare i 7,7 miliardi di dollari, il massimo storico dal 1992 (primo anno di disponibilita' di dati statistici comparabili). Nel 2013 l'Italia e' stata l'8' Paese fornitore del Canada per un totale di 5,8 miliardi di CAD (+11,3% rispetto al 2012) nonche' il 15' mercato di destinazione per i prodotti canadesi, che hanno raggiunto il valore di 1,96 miliardi di CAD (+14,8% rispetto al 2012). Malgrado il deciso recupero delle esportazioni canadesi in Italia (ad agosto 2012 esse registravano una flessione del -7%) la bilancia commerciale tra i due Paesi si chiude con un saldo positivo per l'Italia pari a 1.97 miliardi di CAD. L’Italia esporta verso il Canada soprattutto macchinari, bevande (costituite principalmente dal vino), prodotti alimentari e prodotti farmaceutici mentre importa dal Canada cereali, paste chimiche di legno, macchinari e combustibili minerali. Ultimo aggiornamento: 26/08/2014 ^Top^ CANADA 33 SCAMBI COMMERCIALI Export italiano verso il paese: CANADA 2011 Totale 2.698 mln. € 2012 2.888 mln. € 2013 3.032,21 mln. € gen-giu 2013 gen-giu 2014 1.469,37 mln. € Merci (mln. €) 1.462,77 mln. € 2011 2012 18 21 2 1 1,45 Prodotti alimentari 275 294 299,88 Bevande 300 337 333,52 50 53 53,9 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 125 135 143,05 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 142,8 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura Prodotti delle miniere e delle cave Prodotti tessili 2013 17,84 124 121 Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio 11 11 9,3 Carta e prodotti in carta 34 21 22,24 Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 65 1 0,63 Prodotti chimici 86 103 108,31 140 187 168,38 69 67 74,74 170 191 195 Prodotti della metallurgia 99 107 84,92 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 82 97 102,04 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 47 41 40,06 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 82 90 86,94 552 628 744,33 Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Articoli in gomma e materie plastiche Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi Macchinari e apparecchiature Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) Mobili Prodotti delle altre industrie manufatturiere Altri prodotti e attività Elaborazioni dati Agenzia ICE su dati di fonte ISTAT. CANADA 34 44 68 78,73 122 116 111,96 75 78 92,44 119 110 109,81 9 9 9,12 Import italiano dal paese: CANADA Totale 2011 2012 1.651 mln. € 1.736 mln. € 2013 1.610,39 mln. € gen-giu 2013 gen-giu 2014 653,23 mln. € Merci (mln. €) 1.261,47 mln. € 2011 2012 Prodotti dell'agricoltura, pesca e silvicoltura 338 254 283,56 Prodotti delle miniere e delle cave 288 254 375,08 31 26 24,21 Prodotti tessili 2 2 1,99 Articoli di abbigliamento (anche in pelle e in pelliccia) 7 4 2,96 Articoli in pelle (escluso abbigliamento) e simili 2 2 2,45 21 11 8,39 211 167 125,49 Prodotti alimentari Legno e prodotti in legno e sugheri (esclusi i mobili); articoli in paglia e materiali da intreccio Carta e prodotti in carta Coke e prodotti derivanti dalla raffinazione del petrolio 2013 4 61 16,04 39 30 34,79 101 274 25,44 22 15 16,82 6 4 3,58 Prodotti della metallurgia 65 34 164,78 Prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature 19 11 11,92 Computer e prodotti di elettronica e ottica; apparecchi elettromedicali, apparecchi di misurazione e orologi 78 63 66,36 Apparecchiature elettriche e apparecchiature per uso domestico non elettriche 19 59 29,04 Macchinari e apparecchiature 66 63 54,03 54,55 Prodotti chimici Prodotti farmaceutici di base e preparati farmaceutici Articoli in gomma e materie plastiche Altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi Autoveicoli, rimorchi e semirimorchi 75 100 132 164 146 1 1 2,73 Prodotti delle altre industrie manufatturiere 38 45 40,9 Altri prodotti e attività 88 91 118,77 Altri mezzi di trasporto (navi e imbarcazioni, locomotive e materiale rotabile, aeromobili e veicoli spaziali, mezzi militari) Mobili Elaborazioni dati Agenzia ICE su dati di fonte ISTAT. CANADA 35 INVESTIMENTI CON L'ITALIA - STOCK Stock degli investimenti detenuti in Italia da: CANADA 2011 Totale 2012 380 mln. € CANADA 36 2013 331 mln. € 356 mln. € Stock di investimenti italiani nel paese: CANADA 2011 Totale 1.206 mln. € OSSERVAZIONI CANADA 37 2012 753 mln. € 2013 834 mln. € INVESTIMENTI CON L'ITALIA - FLUSSI Flussi di investimenti in ingresso in Italia provenienti dal paese: CANADA Totale (mln € e var. %) 2011 43 mln. € Settore (mln. €) 2012 mln. € 2013 Previsioni di crescita 2014 mln. € nd % 2011 2012 Prodotti delle miniere e delle cave -1 Manufatturiero 26 Servizi 3 CANADA 38 Previsioni di crescita 2015 nd % 2013 Flussi di investimenti italiani verso il paese: CANADA Totale (mln € e var. %) 2011 2012 65 mln. € 2013 mln. € Settore (mln. €) mln. € 2011 Manufatturiero 72 CANADA 39 Previsioni di crescita 2015 nd % 2012 -11 Servizi Previsioni di crescita 2014 nd % 2013 FLUSSI TURISTICI Il mercato turistico canadese è caratterizzato da una domanda matura, esigente e da una notevole propensione ai viaggi internazionali. Il Canada occupa il settimo posto nel mondo per la quantitá della spesa per turismo internazionale con 35.2 miliardi di dollari (dati 2012). Uno studio del Conference Board of Canada “5-year Travel Forecast to Europe” stima una crescita del settore per il 2014 del +5,0% e per il 2015 del +7,7%. Secondo Statistics Canada i viaggi all’estero dei canadesi sono stati 34.073.100 di cui 22.710.000 negli Stati Uniti e 11.363.100 negli altri Paesi (Statistics Canada 2012 - ultimi dati disponibili). Da un’analisi del mercato le principali destinazioni sono: AMERICHE: Messico, Cuba, Rep. Domenicana, Costa Rica, Caraibi, Bermuda, Florida, Hawaii, Sud America; le cosiddette “destinazioni al sole” sono molto popolari soprattutto nel periodo invernale per ovvi motivi: basso costo e poche ore di volo. Prodotti principali: Mare, archeologia, enogastronomia, vacanze attive. EUROPA: Regno Unito, Francia, Italia, Germania, Spagna, Olanda, Irlanda, Svizzera, Austria e Portogallo. Prodotti principali: Città d’arte, cultura, archeologia, mare, enogastronomia. L’ISTAT ha registrato 706.427 arrivi dal Canada negli esercizi ricettivi alberghieri e complementari per un totale di 1.948.324 presenze (2012 - ultimi dati disponibili). per una spesa complessiva di 634 milioni di Euro (Banca d’Italia 2012 - ultimi dati disponibili). Fonte: Rapporto Congiunto Canada 2015 ENIT/Ambasciata d'Italia Ultimo aggiornamento: 26/08/2014 ^Top^ CANADA 40
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