Speciale CONDIZIONALITA - Confagricoltura Padova

ANNO XIV NUMERO 3 - 4
Poste Italiane spa - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 conv. in L. 27/02/2004 n. 46 art. 1 comma 1 - CNS Padova - Abbonamento annuo € 10
MARZO - APRILE 2014
AgrImpresa
Bandi Psr
Speciale condizionalità
Ultime azioni per giovani e investimenti Cambiano le regole in vigore
Confagricoltura Padova
Assemblea Generale
Lunedì 16 giugno 2014
alle ore 10:00
presso la Corte Benedettina di Legnaro
“La sfida del cambiamento”
Le aziende agricole e le loro organizzazioni economiche
e sindacali di fronte ai cambiamenti che interessano i mercati,
la PAC e le condizioni meteo
Introduzione del Presidente di Confagricoltura Padova
GIORDANO EMO CAPODILISTA
Tavola rotonda con esponenti del mondo economico,
delle istituzioni e della politica
Concluderà il Presidente di Confagricoltura MARIO GUIDI
Tutti gli associati sono invitati a partecipare
Il convegno pubblico è preceduto alle ore 9:00 dall'Assemblea Generale di Confagricoltura Padova, convocata per
l'approvazione del bilancio e degli indirizzi generali dell'associazione.
Convocazione Assemblea Generale
L' Assemblea Generale Ordinaria di Confagricoltura Padova è convocata il giorno 15 giugno alle ore 21:00 in prima
convocazione ed il giorno 16 giugno allo ore 9:00 in seconda convocazione presso la Corte Benedettina di Legnaro
(PD), via Roma 34, per discutere il seguente ordine del giorno:
1. approvazione del rendiconto economico-finanziario 2013 e del bilancio preventivo 2014;
2. attività e linee dell'azione sindacale;
3. varie ed eventuali.
In base all'art. 10 dello Statuto costituiscono l'Assemblea Generale il Presidente Provinciale, i presidenti dei sindacati di categoria costituiti, i presidenti
delle sezioni di prodotto costituite, i delegati eletti dai soci nelle assemblee di zona (art. 25 dello statuto), i rappresentanti dei soci di diritto (punto 2
art. 3 dello statuto).
Sono comunque invitati a partecipare all'assemblea tutti i soci di Confagricoltura Padova.
Il Presidente di Confagricoltura Padova
Giordano Emo Capodilista
Contenuti/ N° 3-4 Marzo/Aprile 2014
di Giordano Emo Capodilista
Dal Vinitaly l’idea di una nuova agricoltura
Poste Italiane spa - Sped. in abb. postale - D.L. 353/2003 conv. in L. 27/02/2004 n. 46 art. 1 comma 1 - CNS Padova - Abbonamento annuo € 10
AgrImpresa
ANNO XIV NUMERO 3 - 4
4 / EDITORIALE
MARZO - APRILE 2014
Bandi Psr
Speciale condizionalità
Ultime azioni per giovani e investimenti Cambiano le regole in vigore
5 / VINITALY
Renzi lancia #campolibero: 18 azioni per l’agroalimentare
6 / ELEZIONI EUROPEE 2014
Manifesto di Agrinsieme per le prossime elezioni
AgrImpresa
Periodico di
7 / IL PUNTO
Ancora allagamenti nella Bassa Padovana
8 / FOCUS ASSICURAZIONI
Difesa delle colture: le proposte di Confagricoltura
9 / SPECIALE CONDIZIONALITA’
Condizionalità: cambiano le regole
17 / FOCUS PSR
Bandi per investimenti e giovani agricoltori
18 /NOTIZIE IN BREVE
Sistri:escluse le imprese agricole
Combustione dei rifiuti e dei residui colturali
Energie rinnovabili: modifica del regime di tassazione
Energie rinnovabili: bando per l’iscrizione “in conto termico”
Lavoro accessorio (voucher): nuove disposizioni
Fattorie didattiche: obbligo certificazione penale
Prorogata la comunicazione dei beni in godimento ai soci
Contributi obbligatori per CD e IAP
21 /FOCUS PROMOZIONE
35° soggiorno nazionale del Sindacato Pensionati di Confagricoltura
Mostra mercato dei prodotti tipici “La corte di Bolzonella”
22/ MODELLO UNICO 2014
La dichiarazione dei redditi con Modello Unico
23/ SCADENZIARIO
Aprile/Maggio 2014
Marzo/Aprile 2014
Anno XIV - N. 3/4
Direttore Editoriale
Giordano Emo Capodilista
Direttore Responsabile
Adolfo Andrighetti
Comitato Redazione
Renzo Cavestro
Andrea Cogo
Barbara Segato
Clarissa Gulotta
Gianfranco Simonetto
Michele Bianchin
Piercarlo Cavinato
Rosaria Traverso
Autorizzazione
Trib. di PD n. 1634 del 19/01/1999
Redazione
Confagricoltura Padova
Via Battaglia, 71/c
35020 - Albignasego
E-mail: [email protected]
tel. 049 8223511 - fax 8223520
Impaginazione
Lucio Pizzo
Stampa
Tipografia Veneta
Via E. della Costa, 6 - Padova
Diffusione
Distribuito in abbonamento
ai soci di Confagricoltura Padova
AgrImpresa 3-4
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Editoriale
Dal Vinitaly l’idea di una
nuova agricoltura
Un’ agricoltura che guarda al futuro
e al mondo intero
di Giordano Emo Capodilista
A
nche quest'anno il Vinitaly ha messo in
evidenza le grandi potenzialità del settore
in termini di capacità produttiva e commerciale. Dei 33 miliardi che costituiscono
il fatturato delle esportazioni dell'agroalimentare
italiano, ben 5 sono riferibili al vino. Il Presidente del
Consiglio, Matteo Renzi, ha esordito alla manifestazione veronese testimoniando l'attenzione del
Governo per il sistema agroalimentare italiano, "un
settore vitale che rappresenta il 17% del
prodotto interno lordo nazionale e una
straordinaria opportunità per la crescita
del Paese".
Il vino, come altre produzioni tipiche
dell'agricoltura e dell'agroalimentare
italiano (pensiamo ai formaggi, ai prosciutti, all'olio) costituisce un frammento
importante della nostro universo produttivo. Si tratta della rappresentazione concreta di un'agricoltura di qualità elevata,
organizzata per rispondere alla richiesta
di cibo e di bevande proveniente dal tutto
il mondo, dai Paesi più sviluppati a quelli
emergenti. E' un esempio di agricoltura aperta al
commercio mondiale e ai consumatori presenti in
tutto il mondo. Un esempio che va perseguito ed
esteso a molte altre produzioni di qualità elevata che
caratterizzano l'agricoltura del nostro Paese e che
solo gli agricoltori italiani ed il sistema agroalimentare del nostro Paese sono in grado di realizzare.
Disponiamo di una capacità unica a produrre beni
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AgrImpresa 3-4
di qualità elevata, che però poi non riusciamo a vendere al giusto prezzo perché siamo carenti nell'organizzazione della produzione e nella commercializzazione, sopratutto all'estero. E' giusto, come dice il
Ministro dell'agricoltura Maurizio Martina, attuare
una "politica agricola comune e la difesa del made
in Italy". Ma non basta la tutela dei nostri marchi
dalla contraffazione e non bastano le azioni per la
promozione, che comunque si devono perseguire con
grande determinazione.
Al nostro sistema agricolo e agroalimentare servono anzitutto aggregazione della produzione e
organizzazione commerciale. Ma è necessario anche
riuscire a ridiscutere i rapporti con l'agroindustria
(penso in particolare ai cerali e all'allevamento
da carne) per consolidare le filiere italiane su una
garanzia di prodotto qualità, oltre che di origine.
Si tratta di quelle cose che in tanti anni non abbiamo saputo compiutamente realizzare, ma che
costituiscono dei requisiti fondamentali per affrontare un mercato che, anche per noi agricoltori, è
ormai a livello planetario e che se affrontato bene
rappresenta un'opportunità di sviluppo e di crescita
di molte nostre aziende. Questi sono gli obiettivi
concreti a cui dovrebbero essere orientati i fondi
della Pac 2014-2020 e quelli del Psr. Stiamo parlando di 52 miliardi a livello nazionale e di 4 miliardi
per il Veneto che, se utilizzati bene, qualche risultato
concreto nella direzione che ho descritto, potrebbero
anche produrlo.
#campolibero
Renzi lancia #campolibero:
18 azioni concrete per l’agroalimentare
Guidi: “Si tratta di un segnale importante.
Siamo pronti a collaborare”
I
l Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha annunciato il lancio del progetto #campolibero,
contenente diciotto proposte per
rilanciare il settore agricolo italiano, con
l'obiettivo, tra gli altri, di arrivare entro il
2020 aumentare del 50% l'export del settore, passando da 33 a 50 miliardi, compreso quello del vino, da 5 a 7,5 miliardi
di euro. “Non siamo venuti qui al Vinitaly
per fare una passerella o per bere tre calici
-ha detto Renzi- ma per annunciare una
grande campagna di ascolto degli addetti
al settore agroalimentare da parte del Governo ed in particolare del Ministero delle
Politiche Agricole”. “Il vino e l'agroalimentare non sono dei passatempi, ma un pezzo
rilevante delle cultura e dell'economia italiana”. Renzi ha ribadito che il governo ha
delle idee concrete e con il progetto #campolibero, consultabile da sul sito del Mipaaf, intende sottoporle alla valutazione del
mondo agricolo fino al 30 aprile. Entro il
15 maggio, poi, il Ministro Martina tirerà
le somme con una relazione definitiva che
verrà presentata insieme alle linee guida
nazionali della Pac. Per quanto riguarda i
giovani il governo mette in campo 75 milioni di euro per favorire il loro ingresso
in agricoltura, ma bisogna anche riuscire
a rendere l'attività agricola più attrattiva:
“ai miei tempi nessuno considerava affascinante fare il cuoco, oggi lo chiamiamo
chef e la cosa è del tutto diversa. Dobbiamo
riuscirci anche con l'agricoltura”, ha fatto
notare Renzi. Per Agrinsime: “con l’annuncio del piano di azioni #campolibero
il Presidente Renzi ha mostrato di avere
piena consapevolezza, numeri alla mano,
che l’agricoltura è una componente centrale e nevralgica del sistema economico del
paese”. “L’annuncio del piano d’azione che
il Ministro delle Politiche Agricole Mauri-
zio Martina porterà avanti nelle prossime
settimane per la semplificazione, il lavoro,
la competitività e la sicurezza alimentare, definito #campolibero, è una risposta
importante alle richieste del settore e dei
produttori. Ci convince molto il metodo
di lavoro voluto dal governo, che prevede
l’ascolto e la partecipazione attiva delle
organizzazioni”, afferma il coordinamento, dicendosi “pronto a collaborare e a
fare la nostra parte, come ha richiesto lo
stesso premier”. “#campolibero, e linee
guida della Pac sono questioni che riteniamo rilevanti e sulle quali vogliamo dare il
nostro più completo apporto. Da oggi al
15 maggio, data indicata dal presidente,
intendiamo rafforzare il confronto e fare
il massimo sforzo possibile per dare una
svolta positiva e aprire nuove prospettive
di crescita per gli imprenditori agricoli,
con occhio attento soprattutto verso i gio-
vani”, prosegue Agrinsieme. “Siamo, inoltre, disponibili, come organizzazioni, a
riformarci proprio per contribuire ad una
adeguata riforma dell’intero sistema agroalimentare, a cominciare da un’organica
riorganizzazione degli enti che ora operano nel settore agricolo. Faremo arrivare le
nostre proposte e anche una lista di enti e
costi da sforbiciare”. “Per quanto concerne, infine, le affermazioni di Renzi su un’eventuale spending rewiew in agricoltura,
attraverso un taglio delle agevolazioni,
Agrinsieme attende di conoscere nel dettaglio il modello di riorganizzazione che verrà prospettato: in ogni caso, riteniamo che
la semplificazione e i tagli alla burocrazia
(come gli adempimenti per i piccoli agricoltori) possano portare presto concreti e
positivi effetti per il mondo agricolo”, conclude il coordinamento.
AgrImpresa 3-4
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Elezioni Europee 2014
Manifesto di Agrinsieme per le prossime
elezioni del Parlamento Europeo
“L’ Europa, unica vera opzione per
l’impresa agricola italiana”
A
grinsieme – il coordinamento di
Cia, Confagricoltura e Alleanza
delle Cooperative Italiane -ritiene
che il destino dell’agricoltura non
possa essere pensato se non in un’ottica
europea. Per le sue rilevantissime e strategiche implicazioni economiche, per i suoi
impatti sociali, occupazionali e ambientali
ma anche per la necessità di rispondere
alle sfide globali: dalla food security alla
crescita sostenibile sino alla lotta al cambiamento climatico. In primo luogo per
Agrinsieme occorrono più Europa e più
impresa per la crescita e lo sviluppo nella
direzione indicata dalle linee strategiche
di “Europa 2020”.
Il settore agricolo ed agroalimentare ha
ed avrà sempre più un ruolo positivo nel
processo di crescita sostenibile ispirato
dalle politiche comunitarie. Esso infatti
mostra alcune tendenze dei “fondamentali” in crescita anche in controtendenza alle
crisi congiunturali economico-finanziarie
degli ultimi anni che ne fanno un elemento
strategico di sviluppo dell’intero continente. Dal 2005 il valore aggiunto agricolo è
cresciuto di quasi il 10% e l’occupazione
del settore, benché in calo strutturale,
rappresenta il 5% circa degli occupati totali dell’Ue. L’export agroalimentare europeo è aumentato negli ultimi cinque anni
da 71 a 120 miliardi di euro con una quota
sull’export complessivo che è salita da 6,4
a 6,9 per cento.
I punti sui quali Agrinsieme chiede l’impegno del prossimo Parlamento Europeo
sono i seguenti:
1. una politica agricola europea più “economica” e stabile dal punto di vista
finanziario, che incentivi la produzione e la produttività facendo leva sulla
ricerca e l’innovazione e promuovendo
l’impresa e l’occupazione;
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AgrImpresa 3-4
2. una riduzione dei carichi burocratici
valorizzando i principi dell’autocontrollo e della proporzionalità degli
adempimenti alle reali caratteristiche
delle imprese;
3. un’idonea politica di internazionalizzazione in grado di favorire la promozione dei prodotti e gli investimenti diretti
all’estero consolidando così il sistema
produttivo agricolo ed una politica
commerciale funzionale a questo obiettivo;
4. misure per far recuperare agli agricoltori posizioni nella catena del valore
dell’agroalimentare tramite la riduzione dei costi, l’aggregazione delle produzioni e il miglioramento delle condizioni dell’offerta.
Senza alcuna volontà di voler condizionare gli indirizzi e le scelte individuali dei soci di Confagricoltura Padova, segnaliamo la presenza nelle
liste dei candidati per le elezioni europee della circoscrizione nord-est
di alcune persone, appartenenti a partiti diversi, che, oltre ad esprimere valori vicini al nostro mondo, si sono distinte per l’attenzione e la
competenza rispetto ai temi che riguardano l’agricoltura e alle istanze
della nostra associazione.
Paolo De Castro (Partito Democratico - PD) 56 anni, è professore di economia e
politica agraria. E’ stato Ministro dell’agricoltura tra il 1998 e il 2000 e tra il 2006
e il 2008. Eletto deputato europeo nel 2009 viene nominato Presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale. L’On. Paolo De Castro si è sempre distinto
per la sua competenza in materia di economia agraria e per la sua visione globale dei
problemi che riguardano il settore, assumendo in molte occasioni posizioni condivise dalla nostra associazione.
Herbert Dorfmann (Südtiroler Volkspartei - SVP), sudtirolese, 45 anni. Per dieci
anni è stato direttore dell’importante associazione degli agricoltori della provincia
di Bolzano (l’Unione agricoltori e coltivatori diretti sudtirolesi - Bauernbund). Nel
2009 è stato eletto nel Parlamento europeo dove ha partecipato ai lavori della Commissione agricoltura e sviluppo rurale. Hebert Dorfamann è persona molto legata
alla sua terra, il Sud Tirolo, ma per la sua formazione ed il suo lavoro è sempre molto
attento ai problemi e alle istanze del settore agricolo. Clodovaldo Ruffato (Nuovo Centro Destra - NCD) 61 anni, è titolare di uno studio
di consulenza specializzato nel settore agricolo. E’ stato sindaco di Santa Giustina
in Colle. Nel 2005 è stato eletto consigliere regionale presiedendo la Commissione
Agricoltura, caccia e pesca. Rieletto nel 2010, ha assunto l’importante carica di presidente del Consiglio Regionale del Veneto. Clodovaldo Ruffato, per le sue origini, per
la sua educazione e per il suo lavoro ha sempre manifestato una grande attenzione al
settore agricolo e alle istanze presentate dalla nostra associazione.
Il punto
Ancora allagamenti su oltre
10 mila ettari nella Bassa Padovana
L’ associazione sta chiedendo indennizzi
e la realizzazione di fondamentali interventi per dare
più sicurezza a questa parte di territorio
A
bbiamo chiesto lo stato di
calamità e degli interventi
straordinari in deroga al
piano assicurativo. Ma anche questo fenomeno che segue gli
allagamenti del mese di febbraio ha
messo in evidenza la crisi strutturale del sistema idrografico Fratta-Gorzone ed il costante pericolo
in cui versa il territorio della Bassa
Padovana, diventata un bacino di
laminazione utile a raccogliere le
acque in eccesso ad ogni evento meteorologico particolare. A questo
territorio deve perciò essere data
priorità nella realizzazione degli
investimenti di sicurezza idraulica
della Regione.
Sono gravissimi i danni che hanno subito
centinaia di aziende agricole delle aree allagate della Bassa Padovana e del Conselvano per le forti precipitazioni che si sono
succedute dal 27 aprile al 3 di maggio. Oltre 10 mila ettari coltivati sono stati sommersi dall'acqua per diversi giorni subendo la perdita delle coltivazioni di cereali, di
bietole, di orticole. Si è trattato di un fenomeno piovoso eccezionale, che in un'ampia
area ha fatto registrare in pochi giorni pre-
cipitazioni di oltre 300
millimetri, un terzo
della media annuale.
Stimiamo che la superficie interessata dagli
allagamenti sia stata
di oltre 10 mila ettari
e i danni all’agricoltura sono calcolabili
in 20 milioni di euro.
Le coltivazioni in atto
sottoposte ad asfissia
per diversi giorni sono
state definitivamente compromesse, con
conseguenti danni alle
aziende. Ad essi si sommano i crolli degli
argini dei fossi e delle strade poderali e, in
qualche caso, anche la sommersione di allevamenti e di impianti
tecnologici. All’ingente danno
economico si aggiunge lo stato
di frustrazione degli agricoltori
che, un anno per la siccità e uno
per le alluvioni, non riescono più
a svolgere con serenità il loro lavoro.
Abbiamo chiesto lo
stato di calamità e
chiederemo un intervento straordinario dello Stato e della Regione,
in deroga al piano assicurativo, per venire incontro alle
pesanti perdite subite dalle
aziende agricole. Ma non basta. Dobbiamo renderci conto
che questi fenomeni non sono
più straordinari, ma si ripetono con carattere di ordinarietà. Sono perciò necessari
ed urgenti gli investimenti strutturali che
da tempo si stanno chiedendo. Servono
invasi più capienti, maggiori portate dei
fiumi e maggiori capacità delle idrovore.
La crisi strutturale del sistema idrografico
Frassine-Fratta Gorzone va posta in cima
alle lista delle priorità per la sicurezza del
territorio della Regione Veneto.
Probabilmente serve anche una nuova intesa tra agricoltori, consorzi di bonifica ed
enti pubblici finalizzata alla manutenzione
di tutte quelle opere e quelle collaborazio-
ni che possono attenuare i danni al verificarsi di questi eventi eccezionali.
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Focus Assicurazioni
Difesa delle colture:
le proposte di Confagricoltura agli associati
D
a quest’anno Confagricoltura offre una proposta assicurativa per la copertura dei prodotti agricoli dalle avversità atmosferiche.
In collaborazione con GAA – GESTIONI ASSICURAZIONI AGRICOLE s.r.l. – broker assicurativo di Confagricoltura,
proponiamo agli associati delle soluzioni assicurative di primarie Compagnie operanti nel settore.
Con il contributo di Avepa per la copertura parziale del premio
(dal 65% all’80%), si possono assicurare le produzioni agricole,
oltre che dalla grandine, anche da altre avversità, sempre più
frequenti e che incidono sensibilmente sul frutto del lavoro di
un’intera annata agraria.
Quanto assicurare?
Si deve assicurare la propria resa media potenziale al valore definito dalla CCIAA e Condifesa.
Per maggiori informazioni è possibile contattare i nostri uffici,
oppure chiamare il numero: 338 567 26 85.
Cosa fare?
Nella domanda della PAC, entro il 15/5, è necessario dichiarare la
propria intenzione di assicurare le colture agricole.
Quando assicurare?
Per il frumento e le colture arboree è necessario assicurarsi entro
il 30 aprile, per altri seminativi invece, la scadenza è fissata al 30
di maggio.
AGRIBOND Unicredit:
nuovo finanziamento a condizioni vantagiose
C
omunichiamo che Unicredit ha messo a disposizione un nuovo finanziamento di credito Agrario denominato.
AgriBond®. L’innovativo prodotto nasce dall’accordo tra SGFA e Unicredit, per la concessione, a condizioni
vantaggiose, di prestiti chirografari ordinari alle Imprese Agricole con un plafond nazionale di 300 milioni.
È un finanziamento destinato alle Micro, Piccole e Medie Imprese Agricole regolarmente Iscritte alla Sezione
Speciale della Camera di Commercio e finalizzato a supportare investimenti funzionali all’attività aziendale, anche se
sostenuti nei 12 mesi antecedenti la data della stipula del mutuo. Il finanziamento interviene per:
• la realizzazione di opere di miglioramento fondiario;
• l’acquisto di bestiame, di nuove macchine e attrezzature per lo svolgimento delle attività agricole e di quelle connesse;
• interventi per la ricerca, la sperimentazione, l’innovazione tecnologica, la valorizzazione commerciale dei prodotti
e la produzione di energia rinnovabile;
• la costruzione, l’acquisizione o il miglioramento di beni immobili per lo svolgimento delle attività agricole e di quelle
connesse.
L’importo massimo concedibile è di 500.000 euro. Tutti i finanziamenti avranno un periodo di collocamento, 1 anno di
preammortamento e 5 anni di ammortamento.
Per maggiori informazioni e dettagli gli agricoltori possono rivolgersi
alle Agenzie Unicredit o al sign.Antonio Tosato - Direttore del Centro Sviluppo
di PD e RO 1 - 3358205397
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AgrImpresa 3-4
Speciale CONDIZIONALITA’
Condizionalità 2014: cambiano le regole
per conservare il diritto agli aiuti Pac e Psr
Con il Decreto Ministeriale 10 dicembre 2013, n. 15414, recepito dalla Regione Venteo con Delibera della Giunta Regionale n.104 dell’11 febbraio 2014 è stato aggiornato il quadro degli impegni a cui devono assoggettarsi le aziende
agricole per l’anno 2014, per ottenere gli aiuti Pac (domanda unica), del Psr e relativi ai vigneti (riconversione ed
espianti). I contenuti della delibera tengono conto sia del decreto Ministeriale n. 15414 del 10 dicembre 2013, sia del
nuovo quadro normativo relativo alla PAC 2014-2020, ed in particolare al Regolamento (UE) n. 1310 del 17 dicembre 2013, il quale modificando gli Allegati II e III del Regolamento (CE) n. 73/2009, stabilisce alcune disposizioni
transitorie sul sostegno allo Sviluppo Rurale per quanto concerne l’anno 2014.
l quadro degli impegni chiamato “Condizionalità” si divide in due
gruppi fondamentali:
• I criteri di gestione obbligatori (CGO): costituiti da una
serie di norme in materia di ambiente, sicurezza alimentare,
benessere e salute degli animali. Comprendono 18 atti legislativi comunitari e sono raggruppati in 4 campi di condizionalità: Ambiente (atti A1-A3-A4-A5); Sanità pubblica, salute
degli animali, identificazione e registrazione degli animali
(atti A6-A7-A8); Sanità pubblica, salute degli animali e delle
piante (atti B9-B10-B11-B12-B13-B14-B15); Benessere degli
animali (atti C16-C17-C18).
• Le Buone Condizioni Agronomiche e Ambientali
(BCAA), che sono volte a garantire un uso sostenibile dei
terreni agricoli, evitando il rischio di degrado ambientale
conseguente all’eventuale ritiro della produzione o all’abbandono delle terre agricole, e provvedono affinchè tutte le terre
agricole – specialmente le terre non più utilizzate ai fini di
produzione – siano mantenute in consizioni di conservazione
della fertilità.
Le aziende agricole interessate agli impegni stabiliti dalla Condizionalità sono quelle che presentano le seguenti domande:
• Domanda unica di pagamento;
• Domanda di piano di sviluppo rurale;
• Domanda di ristrutturazione e riconversione dei vigneti;
• Domanda di pagamenti nell’ambito dei programmi di sostegno per la vendemmia verde o dei pagamenti del premio di
estirpazione.
Il mancato rispetto degli impegni riportati di seguito determina,
a seconda della gravità dell’infrazione, la decurtazione o la perdita totale degli aiuti comunitari.
CRITERI DI GESTIONE OBBLIGATORI
AMBIENTE
ATTO A1 - Conservazione degli uccelli selvatici
ATTO A5 - Conservazione degli Habitat
Le Zone di Protezione Speciale (ZPS) e i Siti d’Importanza Comunitaria (SIC) sono ambiti territoriali di tutela, individuati dalla
Regione Veneto secondo criteri tecnico-scientifici entro i quali è
necessario garantire il mantenimento in uno stato di conservazione soddisfacente delle specie animali e vegetali da salvaguardare e dei relativi habitat.
Le zone ZPS e SIC nella provincia di Padova si possono individuare tramite il sito della Regione Veneto. In linea di massima
forniamo i seguenti riferimenti territoriali, anche se va considerato che molti comuni ricadono solo parzialmete:
• Sito “Laguna di Venezia” comune di Codevigo;
• Sito “Palude di Onara” comuni di Cittadella, Tombolo, S. Giorgio in Bosco;
• Sito “Colli Euganei” comuni di: Abano T., Arquà Petrarca, Baone, Battaglia T., Cervarese S. Croce, Cinto E., Este, Galzignano T., Lozzo A., Monselice, Montegrotto T., Rovolon, Teolo,
Torreglia, Vò;
• Sito “Grave e Zone Umide del Brenta” i comuni di Campo S.
Martino, Carmignano di Brenta, Cittadella, Curtarolo, Fontaniva, Grantorto, Limena, Padova, Piazzola S.B., S. Giorgio in
Bosco, Vigodarzere;
• Sito “le Vallette” comune di Ospedaletto E.;
• Sito “Lavacci” comuni di Granze, S. Urbano, Vescovana, Villa
Estense.
Nel caso in cui l’azienda intenda o stia per realizzare un Piano od
un Progetto per il quale è previsto il rilascio di un’autorizzazione
da parte delle autorità competenti (es. autorizzazioni o permessi
a costruire, sistemazioni agrarie, ecc.), e qualora le strutture incaricate dell’istruttoria lo richiedano (es. Comune, Ente Parco,
ecc.), deve produrre una Relazione d’Incidenza Ambientale.
All’interno delle aree ZPS (Atto A1) devono essere rispettati gli
impegni previsti dalle “Misure di conservazione” che consistono
in obblighi e divieti per ogni singola area riportata negli allegati
B e C delle DGR 2371 del 27.07.2006 reperibile nel sito internet
della Regione Veneto - Settore Ambiente e Territorio (www.regione.veneto.it) e presso gli uffici di Confagricoltura Padova.
In tali zone, in assenza dei provvedimenti delle Regioni e Province Autonome, si applicano le disposizioni di cui agli articoli 3, 4 e
5 commi 1 e 2 nonché gli “obblighi e divieti” elencati all’articolo 6
del Decreto del Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare del 17.10.2007, n. 184 relativo alla “Rete Natura
2000 - Criteri minimi uniformi per la definizione delle misure di
conservazione relative alle zone speciali di conservazione (ZSC)
e a zone di protezione speciale (ZPS)”.
Per quanto riguarda l’atto A5, gli impegni per le aziende che ricadono in Siti d’Importanza Comunitaria (SIC) sono disciplinati
dalla DGR n 3137 del 10.10.2006 che regolamenta la materia della valutazione di incidenza per piani, progetti e interventi.
In tale atto, viene precisato il divieto di bruciatura delle stoppie
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Speciale CONDIZIONALITA’
e delle paglie, nonché della vegetazione presente al termine dei
cicli produttivi di prati naturali o seminati, sulle superfici a seminativo e delle superfici non più utilizzate ai fini produttivi, mantenute in buone condizioni agronomiche e ambientali. In deroga
risultano gli interventi di bruciatura per carattere fitosanitario o
a superfici a riso. Sulle superfici a seminativo non più utilizzate ai
fini produttivi e non coltivate durante tutto l’anno, mantenute in
buon econdizioni agronomiche ed ambientali, obbligo di garantire la presenza di una copertura vegetale, naturale o artificiale,
durante tutto l’anno, e di attuare pratiche agronomiche consistenti esclusivamente in operazioni di sfalcio, truinciatura della
vegetazione erbacea, o pascolamento. Dette operazioni devono
essere effettuate almeno una volta l’anno, fatto salvo il periodo
di divieto annuale di intervento compreso fra il 1 marzo e il 31
luglio di ogni anno.
ATTO A2 - Protezione delle acque sotterranee
dall’inquinamento
Tale atto è stato stralciato dall’elenco delle CGO ed è stato ricompreso nelle BCAA, denominato “Standard 5.3”
ATTO A3 - Utilizzazione dei fanghi di depurazione
L’impiego ai fini agronomici dei fanghi di depurazione dell’azienda o di terzi, deve essere preventivamente autorizzato dal Presidente della Provincia nel cui territorio sono ubicati i terreni interessati alla distribuzione dei fanghi. L’autorizzazione può essere
richiesta sia dal produttore stesso del fango, qualora provveda
direttamente allo spandimento, sia da un soggetto intermediario fra produttore ed agricoltore, sia dallo stesso agricoltore che
intende farne uso. I fanghi utilizzabili devono avere comprovata
utilità a fini agronomici. Le norme tecniche per l’utilizzo dei fanghi di depurazione e di altri fanghi e residui non tossico e nocivi
di cui sia comprovata l’utilità agronomica sono disciplinate dalla
DGR n. 2241/2005.
ATTO A4 - Protezione dall’inquinamento da nitrati
di provenienza agricola
Il presente Atto della Condizionalità, applicato soltanto alle
Zone Vulnerabili all’inquinamento dell’azoto di origine agricola, ha quale riferimento normativo la Direttiva 91/676/CEE,
relativa alla protezione delle acque dall’inquinamento provocato
dai nitrati provenienti da fonti agricole. Il recepimento Nazionale della direttiva è avvenuto tramite l’emanazione del D.M.
7.04.2006 G.U. 120, mentre a livello Regionale sono state successivamente emanate tre delibere (DGR 2495 del 7.08.2006 e
DGR 2439 del 07/08/2007, DGR 1150 del 26/07/2011). La DGR
1150 del 26/07/2011 disciplina i Criteri e le Norme Tecniche
generali per le aziende agricole ricadenti in zona vulnerabili ai
nitrati che praticano l’utilizzazione agronomica degli effluenti
di allevamento (da soli, o in miscela con biomasse vegetali), dei
fertilizzanti azotati, degli ammendanti, dei compost esausti da
funghicoltura. Il rispetto di tali norme diventa requisito di conformità all’atto A4 della Condizionalità.
Per le aziende che hanno volontariamente aderito alla richiesta
di deroga, come definito dalla decisione della Commissione europea n. 2011/721/EU, il divieto di utilizzazione degli effluenti
scatta sempre a partire dal 1° novembre e non è in alcun caso
derogabile.
10
AgrImpresa 3-4
Di seguito vengono riportati gli aspetti fondamentali delle
disposizioni:
1. Rispetto dei limiti per l’apporto di effluenti di allevamento: sulla base della consistenza media di allevamento, della quantità di effluente acquistato/venduto e della
superficie agricola a disposizione per lo spargimento, viene
valutato il rispetto della dose massima di 170 kg di azoto organico per ettaro e per anno.
2. Rispetto degli apporti massimi di azoto (MAS) come
definiti dall’allegato A DGR n. 1150 del 26.07.2011.
3. Rispetto degli obblighi amministrativi: le aziende site
in zona vulnerabile, che producono od utilizzano reflui zootecnici per un quantitativo di azoto organico superiore a 1000
kg/anno, sono tenute alla presentazione alla Provincia della
prima Comunicazione almeno 30 giorni prima dell’avvio delle operazioni di spargimento. Ogni eventuale aggiornamento
della Comunicazione deve essere inoltrato almeno 10 giorni
prima l’avvio delle operazioni di spargimento.
4.Tenuta del Registro delle concimazioni azotate:
coloro che conducono in Zona Vulnerabile ai nitrati una superficie agricola superiore o uguale a 14,8 Ha di SAU, o che,
indipendentemente dalla SAU aziendale, sono tenuti alla predisposizione del PUA (Piano di Utilizzazione Agronomica),
sono tenuti alla tenuta del Registro delle Conciazioni. Tale
registro per le Aziende con PUA deve essere predisposto sia
per terreni che ricadono in Zona Vulnerabile, sia per terreni
in Zona Ordinaria. Il registro deve essere compilato in conformità a quanto definito dalla DDR n. 30 del 20.03.2013, e in
esso vanno annotate tutte le concimazioni azotate effettuate
ai fini agronomici (effluenti di allevamento o materiali ad essi
assimilati, concimi di sintesi o commerciali come definiti dal
D.Lgs. n. 75/2010).
5. Rispetto dei divieti d’utilizzazione del letame e dei
materili assimilati e dei concimi azotati e ammendanti di sintesi (di cui al D.Lgs. n. 75/2010):
• entro 5 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali non significativi, 10 m da quelli significativi, 25
m di distanza dall’inizio dell’arenile;
• nelle 24 ore precedenti un intervento irriguo;
• su terreni con pendenza > 15% senza copertura vegetale
e non sistemati con terrazzamenti (se senza copertura erbacea è possibile l’utilizzo del letame a condizione che sia
incorporato entro 24 ore dalla distribuzione);
Ove tecnicamente possibile, nelle fasce di divieto, lungo i corsi
d’acqua non arginati, è obbligatoria una copertura vegetale permanente anche spontanea ed è raccomandata la costituzione di
siepi e/o di altre superfici boscate.
6. Rispetto dei divieti d’utilizzazione dei liquami e dei
materili ad essi assimilati:
• entro 10 m di distanza dalle sponde dei corsi d’acqua superficiali, 30 m dall’inizio dell’arenile,
• almeno 100 m dai centri abitati, 20 m dalle case sparse, 5
m dalle strade statali, provinciali o comunali,
• su colture foraggere nelle 3 settimane precedenti lo sfalcio o pascolamento.
7.Rispetto degli obblighi temporali di utilizzazione
(zona vulnerabile):
Speciale CONDIZIONALITA’
• Liquami e assimilati: 1° novembre – 28 febbraio;
sere accompagnati da una scheda riportante i dati identificativi
• Liquami e assimilati (solo su prato/ pascolo e cereali audell’allevamento e quelli riferiti agli animali.
tunno-vernini): 1 novembre - 31 gennaio;
• Letami e assimilati: 1 novembre 31 gennaio;
SALUTE PUBBLICA, SALUTE
• Pollina disidratata: 1 novembre DEGLI ANIMALI E DELLE
28 febbraio;
• Concimi azotati, di cui al D.Lgs. n.
PIANTE
75/2010: 1 novembre- 31 gennaio;
• Letame bovino, ovicaprino e di
Atto B9 - Immissione in comequidi con sostanza secca ≥15 dimercio dei prodotti fitosanicembre - 15 gennaio;
tari
• Ammendanti organici: 15 dicembre
– 15 gennaio.
In applicazione al Piano di Tutela
Tutte le aziende che utilizzano prodelle Acque sono state definite
8.Rispetto degli obblighi di stocdotti fitosanitari, direttamente o
quale prima designazione che
caggio in merito a:
tramite contoterzisti, sono obbligate:
le
zone
vulnerabili
da
prodotti
• Caratteristiche e numero delle
1.
a
possedere
l’autorizzazione
fitosanitari
coincidono
con
le
strutture di stoccaggio;
all’acquisto
e
utilizzo
dei prodotti
zone vulnerabili ai nitrati di alta
• Capacità di stoccaggio.
fitosanitari classificati molto tospianura - 100 Comuni della zona
sici (T+), tossici (T) e nocivi (Xn);
9. Rispetto del corretto utilizzo dei
di ricarica degli acquiferi - come
2. a sottoscrivere il documento d’acindividuate con Deliberazione
documenti di trasporto degli
quisto dei prodotti, assumendosi
del Consiglio regionale n.62 del
effluenti zootecnici al di fuori
da quel momento la responsabi17/05/2006 e Delibera n. 425 del
della viabilità aziendale: con il
lità per la corretta conservazione
12 aprile 2012.
Decreto n. 33 del 13/02/2008 sono staed impiego del prodotto fitosaniNelle aree definite vulnerabili a
te definite le diverse casistiche concertario;
prodotti
fitosanitari,
l’impiego
nenti le operazioni di trasporto degli
3.ad annotare i trattamenti effetdi alcuni principi attivi è limieffluenti zootecnici e delle acque reflue
tuati (entro 30 giorni) in un
tato o vietato. Si raccomanda
aziendali, ed è stato approvato il docupertanto di porre particolare
apposito registro conservando
mento di trasporto da adottare da parattenzione
a
quanto
riportato
accuratamente per tre anni, copia
te degli operatori che non rientrano nei
nelle prescrizioni riportate in
delle bolle e delle fatture d’acquicasi per i quali è prevista la documenetichetta.
sto dei prodotti classificati molto
tazione aziendale quale documento di
tossici (T+), tossici (T) e nocivi
trasporto.
(Xn), nonché la copia dei moduli
di acquisto. Il registro deve essere tenuto in azienda per
SALUTE PUBBLICA E SALUTE
almeno 3 anni dall’anno di compilazione. Nel caso di
ricorso a contoterzista mantenere la scheda trattamento
DEGLI ANIMALI
contoterzisti;
4.rispettare le prescrizioni di utilizzo, ovvero l’impiego
ATTO A6 - 7 - 8 - 8bis - Identificazione e registrasulle colture riportate in etichetta, il rispetto delle dosi
zione degli animali
indicate e i termini di carenza. Inoltre l’operatore, ai fini
della sicurezza sul lavoro, deve essere munito dei disposiI detentori degli animali devono provvedere alla loro identificativi di protezione individuale (apposita maschera, guanti
zione e registrazione.
impermeabili, ecc…);
L’anagrafe bovina - Il sistema di identificazione e registra5. a conservare secondo le indicazioni di legge i prodotti
zione dei bovini è basato su 5 elementi (secondo quanto previsto
fitosanitari in azienda, ovvero:
dall’articolo 3 del Regolamento della Commissione 1760/2000):
• all’interno di un apposito locale (possibilmente
marca auricolare; sistema informatizzato; passaporti animali;
distante da abitazioni, stalle e derrate alimentari,
modello 4; registro di stalla.
ecc.);
L’anagrafe ovicaprina - Le aziende interessate dall’alle• la cui porta di accesso deve essere sempre chiusa a
vamento delle specie ovina e caprina devono fornire, entro 30
chiave e correttamente sigillata e dotata di idonea
giorni, ai Servizi Veterinari competenti per territorio le seguenti
segnaletica di pericolo;
informazioni: codice identificazione azienda; indirizzo dell’a• il locale deve essere arieggiato e asciutto.
zienda e coordinate geografiche, nome, indirizzo, codice fiscale
In alternativa, se non è possibile dedicare un locale allo
e attività del detentore; nome, indirizzo e codice fiscale del proscopo, si possono conservare:
prietario; specie animali allevate; tipo di produzione; ogni altra
• entro un apposito recinto, munito di porta e serratura,
variazione.
all’interno del magazzino, ove però non devono essere
L’anagrafe suina - I suini devono essere contrassegnati con
conservati alimenti, bevande, mangimi;
un tatuaggio apposto prima della loro movimentazione e comun• chiusi a chiave dentro un armadio di metallo dotato di
que entro 70 giorni dalla nascita documentata tramite appositi
idonee feritoie;
registri aziendali. Quando i suini escono dall’azienda devono es• deve esserci idonea segnaletica di pericolo.
DEFINITE
LE ZONE
VULNERABILI
DA FITOSANITARI
AgrImpresa 3-4
11
Speciale CONDIZIONALITA’
Atto B10 - Divieto di utilizzo
di talune sostanze ad azione
ormonica, tireostatica e delle
sostanze beta-agoniste
E’ vietata la detenzione in azienda e la
somministrazione agli animali di sostanze ad azione tireostatica, estrogena,
androgena o gestagena, di stilbeni e di
sostanze b-agoniste.
Alcune di queste sostanze possono essere impiegate a scopo terapeutico, purché
ne sia in questo caso controllato e prescritto l’uso da un medico veterinario.
Nel caso di uso a scopi terapeutici è prescritta la tenuta del Registro dei trattamenti somministrati e registrati dal veterinario
dell’Unità Socio Sanitaria Locale, che deve essere conservato in
azienda unitariamente a copia delle ricette rilasciate dal veterinario per almeno 5 anni.
Tale registro deve essere vidimato dal servizio veterinario dell’Unità Socio Sanitaria.
Gli animali assoggettati ai trattamenti di cura, non possono essere
macellati prima che sia trascorso il tempo necessario previsto per
il medicinale veterinario utilizzato.
ATTO B11 - Sicurezza alimentare
Gli operatori agricoli coinvolti nella filiera del settore alimentare che producono alimenti e/o mangimi devono rispettare alcuni
aspetti della catena di produzione ritenuti particolarmente importanti per i rischi igenico sanitari ad essi connessi. Questi sono:
1. I requisiti generali in materia di igene per la produzione primaria e le produzioni associate (Reg. CE n. 852/2004 – Allegato I);
2. I requisiti specifici in materia di igene degli alimenti di origine
animale (Reg. CE n. 853/2004 - Allegato III);
3. I requisiti per l’igene dei mangimi (Reg. CE n. 183/2005);
4.Il manuale per la produzione del latte fresco (D. M.
14.01.2005);
5.I limiti massimi di residui (LMR) di sostanze farmacologiche
attive negli alimenti di origine animale (Reg. UE n. 37/2010),
stabiliti in base alle procedure comunitarie previste dal Regolamento CE n. 470/2009.
ATTO B12-13-14-15 - Lotta ad alcune malattie animali e notifica delle malattie
Questi Atti interessano alcune malattie animali che per il loro carattere altamente patogenosi possono diffondere rapidamente e
determinare gravi danni economici per gli allevamenti e seri problemi per la sanità pubblica.
Per questo motivo l’Unione Europea e le autorità sanitarie sono
intervenute con misure rigorose volte a evitare la loro diffusione
tra animali della stessa specie e tra animali e l’uomo. Si tratta, per
la maggior parte, di malattie note agli allevatori e che di seguito
elenchiamo: BSE; AFTA EPIZOOTICA; MALATTIA VESCICOLARE DEI SUINI; FEBBRE CATARRALE DEGLI OVINI; ALTRE MALATTIE.
Il solo sospetto o l’accertamento di una delle malattie sopra citate
deve essere denunciato immediatamente al locale Servizio Veterinario ed a ogni altra autorità competente.
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AgrImpresa 3-4
BENESSERE DEGLI ANIMALI
ATTO C16 - Norme minime per la protezione dei
vitelli
Si definisce “vitello” un animale della specie bovina di età inferiore a sei mesi.
Per assecondare il naturale comportamento degli animali le
aziende devono rispettare gli adempimenti ed i divieti contenuti nel Decreto Legislativo n. 126 del 7/07/2011. Per maggiori informazioni rivolgersi presso gli uffici tecnici di Confagricoltura
Padova.
ATTO C17 - Norme minime per la protezione dei
suini
La norma prevede il rispetto delle disposizioni previste dal Decreto Legislativo n. 122 del 7/07/2011, inerente la protezione dei
suini. Per maggiori informazioni rivolgersi presso gli uffici tecnici
di Confagricoltura Padova.
ATTO C18 - Norme minime per la protezione deli
animali negli allevamenti
In tutti gli allevamenti zootecnici si deve garantire il rispetto degli adempimenti e dei divieti contenuti nel Decreto legislativo n.
146/2001 e s.m.i., che stabiliscono le misure minime da osservare
negli allevamenti per la protezione degli animali.
BUONE CONDIZIONI
AGRONOMICHE ED AMBIENTALI
OBIETTIVO 1
EROSIONE DEL SUOLO
STANDARD 1.1: - Gestione minima delle terre che
rispetti le condizioni locali specifiche
a)Realizzazione di solchi acquai temporanei (solo
seminativi) nei terreni declivi.
Tale impegno interessa i terreni declivi che manifestano
fenomeni erosivi evidenziabili dalla presenza di incisioni
diffuse (rigagnoli) in assenza di sistemazioni. Sono esenti
dall’impegno di cui alla lettera a) le superfici stabilmente
Speciale CONDIZIONALITA’
inerbite o impegnate con colture che permangono per l’intera annata agraria.
DEROGHE - Sono ammesse deroghe all’obbligo laddove,
oltre una determinata pendenza, vi siano rischi per la stabilità del mezzo meccanico necessario alla realizzazione
dei solchi acquai, o laddove sia assente una rete di canali
naturali o artificiali dove convogliare l’acqua raccolta dai
solchi acquai temporanei, o nelle zone con suoli con evidenti fenomeni di soliflusso, così come individuate dalla
Regione o Provincia autonoma. In tali casi, è necessario
attuare gli impegni alternativi previsti (fasce inerbite o
altri interventi conservativi equivalenti) finalizzati a proteggere il suolo dall’erosione.
b)Divieto di effettuare livellamenti non autorizzati
(tutta la superficie agricola).
c)Manutenzione della rete idraulica aziendale e
della baulatura (tutta la superficie agricola).
Prevede la conservazione delle scoline e dei canali collettori (presenti ai margini dei campi), al fine di garantirne
l’efficienza e la funzionalità nello sgrondo delle acque
(pulizia dalla vegetazione arbustiva o erbacea, rimozione
periodica dei sedimenti depositati in alveo, manutenzione
opere private; in ZPS conservazone scoline, fuori ZPS possibile sostituzione con drenaggio tubolare sotterraneo).
In assenza di sistemazioni idraulico agrarie e su superfici che
non sono stabilmente inerbite o impegnate con colture che
permangono per l’intera annata agraria, il presente Standard
si applica agli appezzamenti in pendenza dei Comuni della
Regione del Veneto che presentano almeno il 10% di superficie con erosione superiore alle 6 t/ha/anno. I Comuni della
provincia di Padova soggetti a tale standard sono: Arquà
Petrarca, Baone, Cinto Euganeo, Galzignano Terme, Teolo,
Torreglia.
STANDARD 1.2: - Copertura minima del suolo nei
terreni sottoposti ad erosione
a) Le superfici a seminativo che non sono utilizzate
a fini di produzione (superfici non coltivate) e che
manifestano fenomeni erosivi evidenziabili dalla presenza
di incisioni diffuse (rigagnoli) in assenza di sistemazioni,
devono avere la presenza di una copertura vegetale, naturale o seminata, durante tutto l’anno;
b) Per tutti i terreni agricoli che manifestano fenomeni erosivi evidenziabili dalla presenza di incisioni diffuse (rigagnoli) in assenza di sistemazioni, ovvero fenomeni di soliflusso:
1. Assicurare la copertura vegetale per almeno 90 giorni
consecutivi nell’intervallo di tempo compreso tra il 15
settembre e il 15 maggio successivo;
2.O, in alternativa, adottare tecniche per la protezione
del suolo (come ad esempio la discissura o la ripuntatura in luogo dell’ordinaria aratura, lasciare i residui
colturali, ecc.).
DEROGHE - Per l’impegno di cui alla lettera a), sono ammesse
le seguenti deroghe:
1. La pratica del sovescio, in presenza di specie da sovescio
o piante biocide;
2. Per terreni interessati da interventi di ripristino di habitat e biotopi;
3. Nel caso di colture a perdere per la fauna;
4. Nel caso in cui le lavorazioni siano funzionali all’esecuzione di interventi di miglioramento fondiario;
5. Nel caso di lavorazioni del terreno eseguite allo scopo di
ottenere una produzione agricola nella successiva annata
agraria, comunque da effettuarsi non prima del 15 luglio
dell’annata agraria precedente all’entrata in produzione.
Per l’impegno di cui alla lettera b) per le superfici oggetto di
domanda di estirpazione e/o re-impianto di vigneti, sono
ammesse le lavorazioni funzionali all’esecuzione dell’intervento.
STANDARD 1.3: - Mantenimento dei terrazzamenti
a) E’ vietato eliminare i terrazzamenti esistenti, delimitati a
valle da un muretto a secco oppure da una scarpata inerbita.
b) Rispetto dei provvedimenti regionali in materia urbanistica che prevedono la salvaguardia delle terrazze esistenti.
c) Rispetto dei provvedimenti comunali in materia urbanistica di autorizzazione degli interventi di livellamento dei
terreni.
DEROGHE - E’ consentita la deroga nel caso di rimodellamento dei terrazzamenti mantenendone la funzionalità allo
scopo di renderli economicamente validi e meccanizzabili.
OBIETTIVO 2
SOSTANZA ORGANICA DEL SUOLO
STANDARD 2.1: - Gestione delle stoppie e dei residui colturali
E’ vietata la bruciatura delle stoppie e delle paglie.
DEROGHE - La bruciatura delle stoppie e delle paglie è però
ammessa:
1. Per le superfici investite a riso;
2. Nel caso di interventi connessi ad emergenze di carattere
fitosanitario prescritti dall’Autorità competente;
3. In caso di norme regionali inerenti la regolamentazione
della bruciatura delle stoppie e delle paglie. Tale deroga è,
comunque, sempre esclusa per le aree individuate ai sensi
della direttiva 79/409/CEE e della direttiva 92/43/CEE
(aree Natura 2000 Sic e Zps) salvo diversa prescrizione
della competente autorità di gestione.
STANDARD 2.2: - Avvicendamento delle colture
(cereali: obbligo rotazione almeno ogni 5 anni)
Non potranno avere una durata superiore a cinque anni le
monosuccessioni dei seguenti cereali: frumento duro, frumento tenero, triticale, spelta, segale, orzo, avena, miglio,
scagliola, farro, mais e sorgo.
Per monosuccessione di cereali s’intende la coltivazione
dello stesso cereale sul medesimo appezzamento per 2 o
più anni consecutivi. Il computo degli anni di monosuccesAgrImpresa 3-4
13
Speciale CONDIZIONALITA’
sione decorre a partire dall’anno 2008. Non interrompono la
monosuccessione le colture intercalari in secondo raccolto.
La successione dei seguenti cereali (frumento duro, frumento
tenero, triticale, spelta, segale, orzo, avena, miglio, scagliola,
farro) è considerata, ai fini del presente standard, come
monosuccessione dello stesso cereale.
DEROGHE all’avvicendamento:
1. Monosuccessione di riso;
2. Dimostrazione del mantenimento del livello di sostanza
organica, mediante analisi del terreno da eseguirsi, in
conformità alle metodologie ufficiali, in uno degli anni del
periodo di monosuccessione e dopo il raccolto del cereale
coltivato nel “periodo in deroga” o in alternativa mediante
l’adozione di tecniche agronomiche e colturali atte ad
assicurare il mantenimento della sostanza organica nel
terreno ove le Amministrazioni Regionali siano dotate
di sistemi di tracciabilità dell’uso agronomico dei fertilizzanti azotati organici. Nel caso della Regione Veneto,
la tracciabilità è assicurata qualora i dati siano inseriti
nell’applicativo web “Software nitrati”.
Per “periodo in deroga” si intende ogni anno successivo al
termine della durata massima prevista per la monosuccessione;
3. Eventuali specifiche prescrizioni inerenti l’avvicendamento, limitatamente alle zone montane.
Nel caso di ricorso alla deroga di cui al punto 2 e di accertamento della diminuzione del livello di sostanza organica,
è necessario effettuare interventi di ripristino del livello di
sostanza organica del suolo tramite sovescio, letamazione o
altri interventi di fertilizzazione organica.
OBIETTIVO 3
STANDARD 4.2: - Evitare la propagazione di vegetazione indesiderata sui terreni agricoli (terreni
non coltivati)
Lo standard si applica ai terreni ritirati dalla produzione, non
coltivati, le cui superfici sono soggette all’attuazione di pratiche agronomiche consistenti in operazioni di sfalcio o altre
operazioni equivalenti. Ciò è prescritto al fine di evitare l’abbandono progressivo delle superfici agricole, prevenire la formazione di potenziali inneschi di incendi, in particolare nelle
condizioni di siccità, evitare la diffusione delle infestanti e di
tutelare la fauna selvatica.
Lo standard prevede l’esecuzione di un numero di interventi
di sfalcio, o altri interventi ammessi (es. trinciatura), pari ad
almeno uno l’anno. Per le aree individuate ai sensi della direttiva 79/409/CEE e della direttiva 92/43/CEE (aree Sic e Zps),
il periodo di divieto annuale di sfalcio, o altra operazione
equivalente, è compreso fra il 1°marzo e il 31 luglio di ogni
anno. Per le altre aree il periodo di divieto annuale di sfalcio,
o altra operazione equivalente, è compreso fra il 15 marzo e il
15 luglio di ogni anno.
DEROGHE
Le deroghe all’obbligo riguardano le seguenti situazioni:
1. Sono escluse le superfici ordinariamente coltivate e gestite;
2.Operazioni di sfalcio o trinciatura, da eseguirsi in deroga
alle epoche prestabilite, al fine di evitare la fioritura delle
piante infestanti e quindi la successiva disseminazione.
E’ comunque escluso qualsiasi intervento che comporti la
rottura del cotico erboso. La deroga di cui al punto 2 non
si applica ai terreni ricadenti nelle aree della Rete Natura
2000, ai sensi delle direttive 79/409/CEE e 92/43/CEE,
salvo diversa indicazione dell’autorità di gestione dell’area.
STRUTTURA DEL SUOLO
STANDARD 3.1: - Uso adeguato delle macchine
1. L’esecuzione delle lavorazioni del terreno deve avvenire
in condizioni di umidità appropriate (stato di “tempera”);
2.L’adozione di modalità d’uso delle macchine devono
essere tali da evitare il deterioramento della struttura
del suolo.
OBIETTIVO 4
LIVELLO MINIMO DI MANTENIMENTO
STANDARD 4.1: - Protezione del pascolo permanente
1. E’ vietato ridurre la superficie a pascolo permanente;
2. E’ vietato convertire la superficie a pascolo permanente
ad altri usi all’interno dei siti di importanza comunitaria,
delle zone speciali di conservazione e delle zone di protezione speciali, individuati ai sensi delle direttive 92/43/
CEE e 79/409/CEE, salvo diversa prescrizione della
competente autorità di gestione. Sono escluse le lavorazioni del terreno a pascolo, fatte salve quelle connesse al
rinnovo e/o infittimento del cotico erboso e alla gestione
dello sgrondo delle acque.
In tale Standard è stato eliminato il riferimento all’impegno
di uno sfalcio annuale, previsto negli anni precedenti.
14
AgrImpresa 3-4
STANDARD 4.3: - Mantenimento degli oliveti e dei
vigneti in buone condizioni vegetative
Al fine di assicurare un livello minimo di mantenimento dei
terreni ed evitare il deterioramento degli habitat e l’abbandono, gli oliveti ed i vigneti sono mantenuti in buone condizioni vegetative mediante attuazione di tecniche colturali
rivolte alla pianta, allo scopo di mantenere un equilibrato
sviluppo vegetativo dell’impianto, secondo le forme di allevamento, gli usi e le consuetudini locali, nonché evitare la
propagazione delle infestanti ed il rischio di incendi.
Più precisamente lo standard prevede:
1. per gli oliveti la potatura almeno una volta ogni 5 anni e,
con frequenza almeno triennale, i seguenti interventi: eliminazione dei rovi e di altra vegetazione pluriennale infestante tale da danneggiare la chioma delle piante; spollonatura degli olivi;
2.per i vigneti l’esecuzione della potatura invernale entro il
30 maggio di ciascun anno e almeno una volta ogni tre
anni l’eliminazione dei rovi e di altra vegetazione pluriennale infestante tale da danneggiare le piante di vite.
DEROGHE
1. in presenza di motivazioni di ordine fitosanitario;
2.per i terreni compresi nelle aree di cui alle Direttive
79/409/CEE e 92/43/CEE e dei Parchi Nazionali e Regionali.
Speciale CONDIZIONALITA’
STANDARD 4.4: - Mantenimento degli elementi
caratteristici del paesaggio
Lo standard prevede il rispetto dei provvedimenti nazionali e
regionali di tutela degli elementi caratteristici del paesaggio,
compresi, se del caso, i provvedimenti finalizzati a garantire
la non eliminazione di muretti a secco, terrazzamenti, siepi,
stagni, alberature e sistemazioni idraulico-agrarie permanenti e tipiche. In particolare lo standard prevede il rispetto
del D.Lgs. 22 gennaio 2004, n. 42, recante il Codice dei Beni
Culturali e del Paesaggio, nonché la non eliminazione di
muretti a secco, terrazzamenti, siepi, stagni, alberi isolati o
in filari, sistemazioni idraulico-agrarie permanenti e tipiche.
DEROGHE
1. Presenza di motivazioni di ordine fitosanitario riconosciute dalle Autorità Competenti;
2.Formazioni arbustive od arboree, realizzate anche con
l’intervento pubblico, che non presentino i caratteri della
permanenza e della tipicità:
3.Interventi di ordinaria manutenzione delle formazioni
arboreo/arbustive, comprendenti anche il taglio a raso di
ceppaie e il taglio dei ricacci delle capitozze;
4.Eliminazione di soggetti arborei o arbustivi appartenenti
a specie invadenti,
pollonanti o non
autoctone (ad
es.
ailanto,
robinia pseudoacacia, ecc …) o
eliminazione di
soggetti arbustivi lianosi (ad
es. rovo).
STANDARD 4.5: - Divieto di estirpazione degli olivi
Al fine di assicurare un livello minimo di mantenimento dei
terreni olivetati e delle singole piante di olivo è disposto il
divieto di estirpazione delle piante di olivo.
DEROGHE
La deroga all’impegno sopraindicato è ammessa nei casi di
reimpianto autorizzato o di estirpazione autorizzata dall’autorità competente in base a quanto previsto dal Decreto Luogotenenziale 475 del 1945 e dalla legge regionale 11 febbraio
2011, n.6. Le modalità e le procedure per l’attuazione della
LR n.6/2011 sono contenute nella DGR n. 1836 dell’8/11/2011
STANDARD 4.6: - Densità di bestiame minime e/o
regimi adeguati
Al fine di assicurare un livello minimo di mantenimento
dei terreni ed evitare il deterioramento dell’habitat, tutte le
superfici a pascolo permanente sono soggette al rispetto della
densità di bestiame da pascolo per ettaro di superficie pascolata. Il presente standard prescrive: un carico massimo non
superiore a 4 UBA/Ha anno e un carico minimo di 0,2 UBA/
Ha anno.
Per le superfici foraggere destinate in via esclusiva alla produzione di foraggio e non pascolate, deve essere garantito
almeno uno sfalcio/anno.
OBIETTIVO 5
PROTEZIONE E GESTIONE DELLE
RISORSE IDRICHE
STANDARD 5.1: - Rispetto delle procedure di autorizzazione quando l’utilizzo delle acque a fini di
irrigazione è soggetto a autorizzazione
Le prese d’acqua a fini irrigui devono essere autorizzate (es:
pozzi, derivazioni fluviali, ecc..).
STANDARD 5.2: - Introduzione di fasce tampone
lungo i corsi d’acqua
Lo standard è applicato dal 1°gennaio 2012. Prevede la presenza
di una fascia tampone lungo i corsi d’acqua.
Per “fascia tampone” si intende una fascia stabilmente inerbita
spontanea o seminata, oppure arbustiva od arborea, spontanea od
impiantata. Sono esclusi dall’applicazione dello Standard 5.2 gli
elementi di seguito indicati e descritti:
• Scoline e fossi collettori (fossi situati lungo i campi coltivati per
la raccolta dell’acqua in eccesso) ed altre strutture idrauliche
artificiali, prive di acqua piovana e destinate alla raccolta e al
convogliamento di acque meteoriche, presenti temporaneamente.
• Adduttori d’acqua per l’irrigazione: rappresentati dai corpi
idrici, le cui acque sono destinate soltanto ai campi coltivati.
• Pensili: corpi idrici in cui la quota del fondo risulta superiore
rispetto al piano campagna interessato dalla coltivazione.
• Corpi idrici provvisti di argini rialzati rispetto al piano campagna, che determinano una barriera tra il campo coltivato e
l’acqua.
Sono stabiliti, pertanto, i seguenti impegni inerenti la fascia tampone:
1. Divieti di fertilizzazione: è vietato applicare fertilizzanti inorganici entro cinque metri da qualsiasi corso d’acqua regionale.
L’utilizzo dei letami e dei materiali ad esso assimilati, nonché
dei concimi azotati e degli ammendanti organici, è soggetta ai
divieti spaziali stabiliti dall’art. 22 del DM 7 aprile 2006; l’uso
dei liquami è soggetto ai divieti spaziali stabiliti dall’art. 23 del
DM 7 aprile 2006. Tale divieto vige sia per le zone designate
vulnerabili ai nitrati, sia per le zone ordinarie (cioè non vulnerabili). La eventuale inosservanza del divieto in questione
viene considerata un’unica infrazione, nonostante costituisca
violazione anche dell’atto A4 e, in caso di adesione ai contratti agroambinetali per i pagamenti di cui all’art. 36 lettera a),
punto iv), del requisito Minimo dei fertilizzanti. Le deiezioni
di animali al pascolo o bradi non costituiscono violazione del
presente impegno.
2. La costituzione/non eliminazione di una fascia stabilmente
inerbita spontanea o seminata, di larghezza variabile da 3 a 5
metri, che può ricomprendere anche specie arboree o arbustive qualora presenti. La fascia inerbita deve essere adiacente ai
corpi idrici superficiali dei torrenti, fiumi o canali. Sulla superficie occupata dalla fascia inerbita, oltre al rispetto degli obblighi del precedente punto a), è vietato effettuare le lavorazioni,
escluse quelle propedeutiche alla capacità filtrante della fascia
inerbita esistente. Sono escluse tutte le lavorazioni che eliminano, anche temporaneamente, il cotioco erboso, con eccezioAgrImpresa 3-4
15
Speciale CONDIZIONALITA’
ne delle operazioni di eliminazione di formazioni arbustive
o arboree, le quali vanno condotte con il minimo disturbo al
cotico; in ogni caso è fatto salvo il rispetto della normativa vigente in materia di opere idrauliche e regime dell’acqua e delle relative autorizzazioni, nonché della normativa ambientale
e forestale. Si precisa che gli impianti arborei coltivati a fini
produttivie/o ambientali preesistenti alla data di entrata in
vigore del presente provvedimento e ricompresi nella fascia
inerbita, cosi come sopra descritta, sono considerati parte integrante della fascia stessa, ma non sono soggetti ad impegni
descritti nel presente Standard.
ESEMPIO FASCIA TAMPONE
Ciglio di sponda
Fascia tampone
L’ampiezza della fascia tampone viene misurata prendendo come
riferimento il ciglio di sponda; i metri di ampiezza ordinaria devono considerarsi al netto della superficie eventualmente occupata da strade asfaltate o sterrate, eccetto i casi di inerbimento,
anche parziale, delle stesse.
I corpi idrici soggetti al vincolo di cui alla lettera b) sono quelli
individuati ai sensi del D.Lgs 152/2006, e sono quelli per i quali
viene condotto – da parte di ARPAV – il monitoraggio dello “stato delle acque superficiali”. I corpi idrici sono quelli indicati dagli
elaborati dei Piani di Gestione dell’Autorità di Bacino del Fiume
Po e dell’Autorità di Bacino del Distretto Odrografico delle Alpi
Orientali, per i tratti fluviali decorrenti in Veneto.
L’ampiezza della fascia inerbita varia in funzione della combinazione dello stato ecologico e/o chimico monitorato, ai fini della
ricognizione dello “stato delle acque superficiali” da ARPAV per i
tratti fluviali monitorati decorrenti in Veneto.
Le possibili classi di stato sono:
• stato ecologico: “ottimo/elevato”, “buono”, “sufficiente”, “scarso/scadente” e “pessimo/cattivo”;
• stato chimico: “buono”, ”non buono”;
Pertanto:
1. L’impegno si considera assolto nel caso in cui lo stato ecologico del corpo idrico superficiale interessato sia di grado “ottimo/elevato” e lo stato chimico sia “buono” o “non definito”.
2. L'ampiezza della fascia inerbita può ridursi fino a tre metri:
• nel caso in cui lo stato ecologico del corpo idrico superficiale interessato sia di grado “sufficiente” o “buono” e lo
stato chimico sia “buono” o “non definito”;
• nel caso in cui lo stato ecologico sia “non definito” e quello
chimico sia “buono”.
3.In tutti gli altri casi, si applica il vincolo maggiore pari ad
un’ampiezza della fascia inerbita di 5 metri.
Nel caso di assenza della suddetta classificazione, ma in presenza della precedente classificazione, basata sullo stato complessivo del corpo idrico così come definito nell’ambito del Piano di
gestione del distretto idrografico di appartenenza, e nella fase
di aggiornamento dei criteri di classificazione, le ampiezze della fascia inerbita sono così definite: 5 metri in presenza di stato complessivo “scarso” o “cattivo”, 3 metri in presenza di stato
16
AgrImpresa 3-4
complessivo “buono” o “sufficiente”; in caso di stato complessivo
“elevato”, l'impegno della fascia inerbita è assolto.
L’informazione della classificazione sopra descritta, che consiste
nell’informazione sull’ampiezza della fascia inerbita da realizzare/non eliminare, verrà assicurata a livello di singola azienda
agricola per garantire l’effettiva controllabilità del requisito e
resa disponibile sulla specifica sezione del sito del Portale PIAVe,
al seguente link: http://piave.veneto.it/web/utilita/cartografia.
Con successivo provvedimento del Direttore della Sezione Geologia e Georisorse, verrà reso disponibile l’elenco dei corpi idrici superficiali monitorati e l’incrocio delle informazioni relative
allo stato chimico ed ecologico delle acque superficiali, necessari
ad individuare l’ampiezza della fasci erbacea.
Attualmente è in corso di elaborazione ed aggiornamento l’elenco dei corpi idrici superficiali monitorati di tutta la Regione Veneto coinvolti dal vincolo di costituzione/non eliminazione della
fascia inerbita, e la relativa cartografia attraverso cui visualizzare le aree soggetet all’obbligo. Il tutto verrà approvato con DDR
della Sezione geologia e Georisorse.
DEROGHE
La deroga agli impegni a) e b) è ammessa nel caso di risaie e nel
caso dei corsi d’acqua “effimeri” ed “episodici” ai sensi del D.M.
16/06/2008 n. 131, come caratterizzati dalle Regioni e Provincie
Autonome nelle relative norme e documenti di recepimento.
La deroga all’impegno b) è ammessa per particelle agricole ricadenti in “aree montane”, oliveti, pascolo permanente e terreni
stabilmente inerbiti per l’intero anno solare. Per cui l’impegno (3
o 5 metri) riguarda anche vigenti e frutteti.
STANDARD 5.3: - Protezione delle acque sotterranee dall’inquinamento
Oltre al rispetto del divieto di scarico diretto sul suolo o negli
strati superficiali del sottosuolo e nelle acque sotterranee, tutte le aziende agricole devono garantire condizioni di sicurezza
affinché non si verifichino contaminazioni dovute al rilascio nel
suolo di sostanze inquinanti. Gli inquinamenti possono essere
incidentali, come ad esempio dispersioni di carburante stoccato
in cisterna, oli esausti, prodotti fitosanitari che possono defluire
a causa di rotture o corrosioni dei contenitori e raggiungere il
suolo in assenza di pavimentazione impermeabile.
Focus PSR
Programma di Sviluppo Rurale:
bandi per investimenti e giovani agricoltori
Ultime azioni prima dell’avvio della nuova programmazione:
scadenza il 30 Giugno
C
on Delibera n. 573 del 14/04/2014, la Giunta regionale
del Veneto ha attivato due importanti bandi connessi allo
sviluppo delle imprese agricole per complessivi 60 milioni di euro: l'insediamento dei giovani in agricoltura e l'ammodernamento delle imprese agricole.
Entrambi i bandi scadono il prossimo 30 Giugno.
I giovani che intendono insediarsi per la prima volta a
capo di un'impresa agricola, possono utilizzare il bando della misura 112 del PSR tipologia PGB, tramite il quale vengono messi a
disposizione 30 milioni di euro.
Con il così detto PGB (pacchetto giovani tipologia B), il giovane
dovrà aderire a più misure del PSR (tre sono obbligatorie ed una
facoltativa), esse sono:
•
misura 112 PGB, il beneficiario
può accedere ad un contributo massimo di 30 mila euro da rendicontare con investimenti normalmente di
tipo strutturale e/o dotazionale di
tipo “generico” (es: acquisto quote
vigneto, acquisto terreno, acquisto
di una trattrice, ristrutturazione
o nuova costruzione di fabbricati
rurali da destinare a semplici magazzini o ricoveri di attrezzi e macchine agricole, ecc.), mentre per gli
interventi specialistici è preferibile
ricondurre la richiesta nella successiva misura 121 PGB.
•misura 121 PGB, il giovane presenterà un piano aziendale degli
investimenti, tramite il quale sarà
necessario dimostrare l’incremento
del rendimento globale dell’azienda
(business plan). Nella definizione
degli investimenti è importante porre attenzione alla loro
“strategicità”, in quanto è la loro natura e finalità che determina buona parte delle priorità con cui si accede alla graduatoria
connessa al bando del primo insediamento. A titolo esemplificativo si riportano alcune casistiche: vengono attribuiti
33 punti se l’investimento riguarda la produzione di energia
elettrica da pannelli fotovoltaici ad esclusivo utilizzo aziendale per i soli comparti ortofrutticolo, florovivaistico, lattiero
caseraio e carne; oppure 30 punti per l’acquisto di qualsiasi
macchinario (esclusa la trattrice per le zone non montane) ed
attrezzature, se finalizzati alla riduzione dei costi, miglioramento della qualità delle produzioni, tutela della salute, ecc.,
valido in qualsiasi comparto produttivo (attrezzature per mi-
gliorare l'efficientamento dell'irrigazione, attrezzature per la
distribuzione dei mezzi tecnici o per la lavorazione del terreano, semina, ecc...); sempre 30 punti se nel comparto zootecnico si propone la ristrutturazione di fabbricati o la realizzazione di strutture ed impianti per lo stoccaggio dei reflui.
• misura 114 e 111 azione 3, si sostengono interventi volti alla
consulenza ed alla formazione individuale.
Per accedere al bando di primo insediamento, il giovane deve
avere un’età compresa tra i 18 ed i 40 anni, essersi insediato
per la prima volta in una azienda agricola successivamente
il 31/03/2013 ed impegnarsi ad acquisire la qualifica di Imprenditore Agricolo Professionale entro 3 anni dall’eventuale
finanziabilità.
Anche le aziende agricole strutturate e non connesse ad un primo insediamento di un giovane, possono
approntare investimenti nell'ambito
della misura 121, tramite la quale
possono presentare domanda di finanziamento per investimenti strutturali e/o dotazionali allo scopo di
migliorare le produzioni agricole ed
implementare le fasi di trasformazioni e commercializzazione delle stesse, attingendo ad una dotazione di
30 milioni di euro. Il richiedente che
partecipa al bando deve avere la qualifica di imprenditore agricolo professionale (o essere iscritto all'INPS
nella categoria coltivatore diretto o
IAP), non aver superato la soglia dei
65 anni di età, avere una dimensione aziendale pari ad almeno 10 UDE,
presentare una apposita domanda di
spesa –supportata da computo metrico, preventivi di spesa ed
elaborati progettuali- il cui importo minimo è di 25.000 €, quello massimo di 600.000 € (1,2 milioni in caso di cooperative di
produzione agricola), l’aiuto è un contributo in conto capitale del
40 % (sale al 50% se il richiedente è giovane con meno di 40 anni
di età ed insediato in azienda da meno di 5 anni).
Anche se non è ancora stato deliberato, la Regione Veneto intende dare avvio anche ad una misura per gli investimenti proposti da imprese agroindustriali, le quali potranno avvalersi delle
provvidenze della misura 123 del PSR per ammodernare le proprie strutture. La dotazione complessiva dovrebbe essere di circa
30 milioni e il contributo sarà del 30 % in conto capitale sulla
spesa ammessa.
AgrImpresa 3-4
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Notizie in breve
Sistri: escluse le imprese agricole
con meno di 10 dipendenti
Si segnala che è stato firmato dal ministro dell’Ambiente Gian
Luca Galletti il primo decreto attuativo delle disposizioni sul SISTRI, introdotte dal DL 101/2013 convertito nella legge 125/13,
che individua definitivamente le imprese e gli enti produttori
iniziali di rifiuti speciali pericolosi esclusi dal Sistri. Per quanto riguarda il settore agricolo il decreto prevede l’esclusione dei
produttori di rifiuti pericolosi derivanti da attività agricole ed
agroindustriali con meno di 10 dipendenti ed, indipendentemente dal numero dei dipendenti, degli Enti e delle imprese di
cui all’art. 2135 del codice civile che conferiscono i propri rifiuti nell’ambito dei circuiti organizzati di raccolta. Pertanto sono
state accolte le richieste formulate da Confagricoltura congiuntamente al coordinamento di Agrinsieme che evidenziavano la
necessità di escludere le imprese di piccole dimensioni, valorizzando contemporaneamente i circuiti organizzati di raccolta.
zioni che costituiranno i requisiti minimi uniformi cui i comuni
conformano i rispettivi regolamenti di polizia rurale:
• le attività devono essere effettuate sul luogo di produzione, ad
adeguata distanza da edifici di terzi, in cumuli di dimensione
limitata avendo cura di isolare l’intera zona da bruciare tramite una fascia libera da residui vegetali e di limitare l’altezza ed
il fronte dell’abbruciamento;
• le operazioni devono svolgersi nelle giornate di assenza di forte
vento, assicurando, fino alla completa estinzione di focolai e
braci, costante vigilanza da parte del produttore o del conduttore del fondo, o di persona di sua fiducia;
• le ceneri derivanti dalla combustione del materiale vegetale di
cui al presente articolo sono recuperate per la distribuzione sul
terreno a fini nutritivi o ammendanti.
L' attività di combustione controllata sul luogo di produzione dei
materiali agricoli e vegetali indicate sopra, effettuata nel rispetto
delle disposizioni di cui al presente articolo, non costituisce attività di gestione dei rifiuti o di combustione illecita.
Energie rinnovabili
Modifica del regime di tassazione del reddito derivante dalla produzione di energia
Combustione dei rifiuti e dei
residui colturali
Il Veneto ammette la combustione controllata di scarti vegetali
Il Consiglio Regionale del Veneto, con un emendamento alla legge di stabilità (art. 56) ha previsto la possibilità di effettuare la
combustione controllata delle potature e di altro materiale vegetale derivante dall'attività agricola e dalle attività di manutenzione di orti e di giardini privati secondo le normali pratiche e
consuetudini.
Al fine di disciplinare tale pratica, i comuni, tenuto conto delle
specifiche peculiarità del territorio, nell’ambito dei propri regolamenti di polizia rurale dettano la disciplina per la combustione
controllata sul luogo di produzione di residui vegetali, individuando le aree, i periodi e gli orari e le cautele da adottarsi.
Nelle more della adozione o adeguamento dei regolamenti comunali di polizia rurale è consentita la combustione controllata del
materiale residuale vegetale nel rispetto delle seguenti prescri18
AgrImpresa 3-4
Il Decreto Legge approvato lo scorso venerdì 18 aprile, contiene
diverse misure fiscali che riguardano il settore agricolo. Ricordiamo che il decreto ha lo scopo di reperire le risorse necessarie
a trovare i famosi 80 euro per i lavoratori dipendenti con un reddito compreso tra gli 8 e i 24 mila euro.
Di tutti gli interventi previsti nelle prime bozze del decreto che andavano a colpire in modo generalizzato tutte le aziende
agricole- sono rimasti la revisione delle zone esenti dall’IMU e
la modifica del regime di tassazione del reddito derivante dalla
produzione di energia da fonti rinnovabili.
Per la produzione di energia da fonti rinnovabili agroforestali
(Biogas, Biomasse, fotovoltaico ecc.) il reddito non è più determinabile sulla base del reddito agrario, ma con l’applicazione,
all’ammontare dei corrispettivi delle operazioni soggette ad IVA,
del coefficiente di redditività nella misura del 25%. Anche questa
modifica trova applicazione a decorrere dal periodo d’imposta
2014 per cui se ne deve tener conto ai fini dell’acconto dovuto per
il corrente anno. Resta ferma la facoltà di optare per la determinazione del reddito in via ordinaria (costi e ricavi). La misura riguarda tutti i soggetti indipendentemente dalla forma giuridica
con cui viene esercitata l’attività agricola (imprese individuali,
società semplici, Snc, Sas ed Srl).
Notizie in breve
Dura critica di Agrinsieme alla tassazione
delle rinnovabili
Dura la critica degli agricoltori alla nuova norma che modifica
il regime di tassazione del reddito derivante dalla produzione
di energia da fonti rinnovabili: “Dopo gli interventi normativi introdotti con il decreto “Destinazione Italia”, che ha ridotto
pesantemente i prezzi minimi di vendita dell’energia elettrica
da fonti rinnovabili, l’aggravio fiscale previsto con il provvedimento approvato dal Governo rischia di compromettere definitivamente l’equilibrio economicofinanziario delle imprese agricole che hanno investito nel settore delle rinnovabili”, denuncia
Agrinsieme. La determinazione del reddito con l’aliquota del
25% sull’ammontare dei corrispettivi, con il cambio delle regole
d’imposizione “in corso d’opera”, secondo l'associazione produce,
infatti, “effetti dirompenti sui piani d’investimento e sulle fonti
di finanziamento bancario”. Peraltro, sottolinea Agrinsieme, "la
pesante tassazione genera un gettito di gran lunga superiore a
quanto stimato dal Governo, che impone un profondo ripensamento della misura, in particolare per i settori del biogas e delle
biomasse, che utilizzano materia prima agroforestale, effluenti
zootecnici, sottoprodotti, con positive ricadute economiche sul
territorio”. Occorre assolutamente rivedere l’impianto delle nuove norme, al fine di assicurare un futuro alle rinnovabili agricole
che stanno dando un grande contributo alla diminuzione delle
emissioni e più in generale alla tutela dell’ambiente. In questo
ambito è indispensabile rilanciare una strategia di settore che
eviti provvedimenti estemporanei, con effetti retroattivi.
Pubblicato il bando per la procedura di
iscrizione ai registri in “conto termico”
Si informa che sul sito del GSE è stato pubblicato il Bando per la
procedura di iscrizione ai Registri 2014 relativo al Decreto Conto
Termico (DM MISE 28 dicembre 2012) e riservato agli interventi
di:
• sostituzione di impianti di climatizzazione invernale esistenti
con impianti di climatizzazione invernale dotati di pompe di
calore, elettriche o a gas, utilizzanti energia aerotermica, geotermica o idrotermica;
• sostituzione di impianti di climatizzazione invernale o di riscaldamento delle serre esistenti e dei fabbricati rurali esistenti con impianti di climatizzazione invernale dotati di ge-
neratore di calore alimentato da biomassa.
Il bando si riferisce agli impianti di potenza termica nominale
complessiva, con rifermento al singolo edificio, unità immobiliare, fabbricato rurale o serra, maggiore di 500 kW ed inferiore o
uguale a 1000 kW.
Il bando fissa al 31 marzo, alle ore 9:00, l’apertura del Registro
che chiuderà alle ore 21:00 del 29 maggio 2014.
Si ricorda che possono richiedere l’iscrizione al Registro i soli
soggetti in possesso del titolo autorizzativo per la realizzazione e
l’esercizio degli interventi oggetto delle agevolazioni.
Le richieste, inoltre, dovranno essere trasmesse esclusivamente
per via telematica mediante l’applicazione https://applicazioni.
gse.it/, disponibile tutti i giorni dal periodo di apertura del
Registro, 24 ore su 24, ad eccezione dei giorni di apertura e di
chiusura. In caso di comunicazione di dati inesatti, nel periodo
di apertura del Registro è possibile annullare una richiesta di
iscrizione e presentarne una nuova.
Lavoro accessorio (voucher):
nuove disposizioni
L'INPS ha reso noto il nuovo limite massimo di compensi ricavabili da prestazioni di lavoro accessorio (voucher) nel 2014. Il
nuovo art. 70 del d.lgs. 276/2003 (c.d. legge Biagi), come modificato dalla legge n. 92/2012 (c.d. riforma Fornero) prevede la possibilità di attivare sempre e comunque lavoro accessorio tenendo
conto esclusivamente di un limite di carattere economico
ed eliminando
def initivamente la natura di
o c c a s io n a l i t à .
La nuova norma prevde che i
compensi economici fissati per
i prestatori di
lavoro accessorio come limite
annuo
vengano rivalutati in
base alla variazione dell'indice
ISTAT dei prezzi al consumo
per
impiegati
ed operai relativa all'anno precedente. Poiché tale variazione per il periodo
2012/2013 è stata pari a 1,10%, il nuovo limite annuo per ciascun
prestatore è pari per il 2014 a euro 5.050 netti (in precedenza
5.000), pari a 6.740 lordi (in precedenza 6.660).
Il decreto “mille proroghe” ha previsto inoltre per il 2014 la possibilità di utilizzare i voucher per retribuire anche le prestazioni
di lavoro accessorio offerte da disoccupati e cassaintegrati.
Per queste categorie il limite massimo di corrispettivo per l’anno
solare è fissato a € 3.000.
Per maggiori informazioni in materia potete contattare gli uffici
di Confagricoltura Padova.
AgrImpresa 3-4
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Notizie in breve
Fattorie didattiche: obbligo certificato penale per attività coi minori
Il 6 aprile 2014 è entrato in vigore il decreto legislativo 4 marzo
2014, n. 39, emanato in attuazione della direttiva 2011/93/UE
relativa alla lotta contro l'abuso e lo sfruttamento sessuale dei
minori e la pornografia minorile. A partire da tale data i datori di
lavoro che intendano impiegare una persona per lo svolgimento
di attività professionali organizzate che comportino contatti diretti e regolari con minori, dovranno acquisire il certificato penale al fine di verificare l'esistenza di condanne per taluno dei reati
di cui agli articoli 600-bis, 600-ter, 600-quater, 600-quinquies
e 609-undecies del codice penale, ovvero l'irrogazione di sanzioni interdittive all'esercizio di attività. In sostanza, l'acquisizione
del certificato del
casellario da parte del lavoratore è
obbligatoria solo
nei confronti dei
lavoratori
che,
per la particolare
tipologia di attività o di mansione
svolta in azienda,
vengono a contatto con soggetti minorenni. Si
precisa, inoltre,
che l’obbligo di
richiesta del certificato grava sul
datore di lavoro, e non sul lavoratore. La richiesta deve essere
formulata all’Ufficio del casellario del Tribunale competente attraverso un apposito modello predisposto dal Ministero della
Giustizia.
Sull'argomento, il Ministero della giustizia, con diverse note, ha
fornito i seguenti chiarimenti:
• l’obbligo non sorge nei casi di forme di collaborazione che non
si strutturino all’interno di un definito rapporto di lavoro (ad
es. volontariato);
• l'obbligo riguarda esclusivamente i nuovi rapporti di lavoro
(non si applica ai rapporti di lavoro in essere);
• l'acquisizione del certificato è obbligatoria anche per quelle
"forme di attività di natura autonoma" che comportino un
contatto continuativo con i minori;
• non vi è obbligo di richiedere il certificato nei rapporti di lavoro domestici (ad esempio baby sitter);
• l'obbligo non riguarda i dirigenti, i responsabili, preposti
e tutte quelle figure che sovraintendono alla attività svolta
dall'operatore diretto, che possono avere un contatto solo occasionale con i minori;
• l'obbligo sussiste soltanto nelle attività che implicano un contatto necessario ed esclusivo con una platea di minori (sono
escluse pertanto le attività che non hanno una platea di destinatari preventivamente determinabile, in quanto rivolte ad
una utenza indifferenziata ad esempio camerieri);
• nella fase di prima applicazione, il datore di lavoro interessato
può, nelle more dell'acquisizione del certificato da parte delle
autorità competente, farsi rilasciare dal lavoratore una dichiarazione sostitutiva del certificato.
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AgrImpresa 3-4
Prorogata la comunicazione dei
beni in godimento ai soci e
dei finanziamenti
Il D.L. n. 138/2011 ha introdotto l’obbligo di comunicare:
• i beni che una societa/ditta individuale concede in uso ad
un socio/familiare dell’imprenditore, senza corrispettivo o a
fronte di un corrispettivo inferiore a quello che si pagherebbe
sul mercato;
• i finanziamenti concessi dai soci/familiari dell’imprenditore
ad una societa/ditta individuale, di importo pari o superiore
a € 3.600.
Dette comunicazioni, riferite all’anno 2013, sarebbero dovute essere presentate entro il 30/4/2014.
L’Agenzia delle Entrate, con un provvedimento del 16/4/2014, ha
modificato la scadenza di dette comunicazioni, fissandola entro
il 30esimo giorno successivo al termine di presentazione della
dichiarazione dei redditi (quindi, entro il 30 di ottobre). La scelta
del termine al 30 di ottobre e dovuta al fatto che nella dichiarazione dei redditi, per le imprese tassate “a bilancio” si e gia dovuto tenere conto di dette informazioni e quindi il contribuente puo
più facilmente riepilogare tali dati.
Contributi obbligatori per
coltivatori diretti e imprenditori
agricoli professionali
Aggiornamento posizioni previdenziali
Si ricorda alle aziende associate che vanno presentate all'INPS
(ex SCAU) per nostro tramite le domande di iscrizione o variazione delle proprie posizioni Previdenziali/Assicurative ogni
qualvolta intervengano modifiche nei componenti delle unità
attive o nella consistenza dei terreni e attività svolte dall'azienda
stessa.
Per info: [email protected]
Focus Promozione
35° edizione del soggiorno nazionale
del Sindacato Pensionati di Confagricoltura
A Roma i pensionati incontrano il Papa
e vivono momenti di convivialità
S
i è svolto anche quest’anno il tradizionale soggiorno nazionale del Sindacato dei Pensionati di Confagricoltura.
Metà del soggiorno è stata la capitale che dal 27 febbraio al
6 marzo ha visto ospiti presso l’Hotel Nh Midas anche una nutrita delegazione padovana del sindacato.
Il soggiorno è stato l’occasione per i nostri pensionati per recarsi
all’udienza di Papa Francesco tenutasi il 7 marzo nella Basilica di
San Pietro, ma anche un momento di svago e condivisione delle
tante attività organizzate dal sindacato. Il programma per i partecipanti ha infatti previsto: la visita ai Musei Vaticani e alle bellezze della Roma antica (il Palatino, il Circo Massimo, in Teatro di
Marcello, ecc..); la visita di Traquinia e della vicina necropoli, la
visita al ghetto ebraico romano e alle chiese più importanti della
città. Tanti anche i momenti dedicati al divertimento e all’intratenimento: oltre al giornaliero piano bar, alle serate danzanti e
alla gara di briscola, va infatti segnalato il tradizionale Festival
canoro che il sindacato annualmente organizza premiando i migliori gruppi canori in gara tra le diverse delegazioni di tutta Italia. Anche quest’anno, con orgoglio, il nostro gruppo canoro (qui
rappresentato in foto) si è aggiudicato il terzo posto nella gara.
Un ringraziamento per questi bellissimi momenti insieme va a
tutto il Sindacato dei Pensionati di Padova ma in particolare alla
Signora Adriana Pastorello e al presidente Sante Girotto per la
loro intensa attività.
Cogliamo l’occasione per ricordare a tutti i pensionati, anche non
soci dell’associazione, che possono richiedere informazioni sulle
attività del Sindacato dei Pensionati presso gli uffici di Confagricoltura a Conselve (tel. 049 9500222).
Tanti sono ancora i momenti da condividere e le occasioni per
stare insieme.
Mostra mercato dei prodotti tipici
“La corte di Bolzonella”
V
i presentiamo La Corte di Bolzonella, una
nuova mostra mercato organizzata dall’azienda La Bolzonella, con il patrocinio del
Comune di Cittadella, del Comune di San Giorgio in
Bosco e di Confagricoltura Padova.
La manifestazione, che si terrà il 15 giugno prossimo,
festeggia l’estate, celebrandone i colori, i sapori e i
frutti della terra.
La tradizione, la vita rurale, la conservazione e cura
del paesaggio che si ammirano e vivono a Bolzonella
faranno da cornice alla presenza di manufatti artigianali, di prodotti agroalimentari, biologici, enogastronomici, florovivaistici ed artigianato di qualità di
oltre 60 aziende provenienti dal Veneto ma non solo.
Nella scelta degli espositori si privilegiano intera-
mente il Made in Italy e i prodotti della tradizione
veneta.
In occasione della mostra mercato sarà anche festeggiata l’apertura del nuovo caseificio aziendale.
L’evento avrà inizio domenica 15 giugno alle ore 10 e
terminerà alle 19. Per l’occasione siamo alla ricerca di
espositori del settore, disponibili alla vendita dei loro
prodotti di alta qualità, provenienti da tutto il Veneto. Ogni espositore avrà a disposizione uno spazio per
l’allestimento del proprio stand, il prezzo di ogni spazio espositivo sarà pari a €100,00 (iva inclusa).
Per informazioni potete contattare l’Ufficio Comunicazione di Confagricoltura Padova – Tel. 049 8223517
– [email protected] oppure direttamente La Bolzonella – [email protected]
AgrImpresa 3-4
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Modello Unico 2014
La dichiarazione dei redditi
modello Unico 2014
Il modello Unico è generalmente composto da 2 dichiarazioni:
dei redditi e IVA (il modello dell’Irap deve essere trasmesso separatamente).
TERMINE DI PRESENTAZIONE
Entro il 30 settembre in via telematica, direttamente o tramite
un intermediario abilitato. La trasmissione telematica è obbligatoria per tutti i contribuenti tenuti alla presentazione della dichiarazione IVA o Irap.
SCADENZE DEI VERSAMENTI
• 16 giugno saldo 2013 e primo acconto 2014
• 16 luglio con la maggiorazione dello 0,40%
E' possibile versare a rate mensili; i versamenti devono comunque concludersi entro il mese di novembre.
I titolari di Partita IVA versano le singole rate entro il giorno 16 di
ogni mese – gli altri contribuenti entro l'ultimo giorno di ciascun
mese.
I codici tributo da utilizzare nel mod. F24 sono i seguenti:
4001 - Irpef saldo
4033 - Irpef acconto prima rata
3801 - addiz.le regionale all’Irpef
6099 - IVA annuale saldo
3800 - Irap saldo
3812 - Irap acconto prima rata
3844 - addiz.le comunale all’Irpef - saldo
3843 - addiz.le comunale – acconto
1842 - cedolare secca – saldo
1840 - cedolare secca – acconto prima rata
1841 - cedolare secca – acconto seconda rata
LE NOVITA’ DI QUEST’ANNO
L'IMU sostituisce l'IRPEF e relative addizionali sui redditi degli
immobili non locati; se l'immobile, invece, è oggetto di locazione, è soggetto sia ad IMU che ad IRPEF; tuttavia, le abitazioni
non locate situate nello stesso Comune dell'abitazione principale,
sono soggette ad Irpef per il 50%.
Per i terreni rimane comunque la tassazione IRPEF sul reddito
agrario – l'IMU sostituisce la tassazione solo sul reddito dominicale. I terreni agricoli che ricadono in aree montane o di collina
sono esenti dall'IMU e pertanto sono soggetti all'Irpef come in
passato.
Il reddito delle abitazioni principali, che non hanno pagato l'IMU
nel 2013, concorre a formare il reddito complessivo; si applica
però una deduzione, del medesimo importo della rendita catastale rivalutata, che rende di fatto esente da Irpef l'abitazione
principale e le relative pertinenze.
La Legge Finanziaria 2014 ha disposto che anche per i crediti
Irpef e Irap, come già avviene per l'IVA, sia necessaria l'apposi22
AgrImpresa 3-4
zione di un visto di conformità nella dichiarazione, per gli utilizzi
in compensazione nel mod. F24 superiori a € 15.000
Sono aumentate le detrazioni spettanti per figli a carico (da €
800 a € 950 per figlio e da € 900 a € 1.220 per minori di 3 anni).
Il reddito dominicale ed agrario dei terreni e la rendita dei fabbricati vanno indicati nel mod. Unico senza la rivalutazione di
legge.
La “cedolare secca” per i contratti a canone concordato è ridotta
dal 19% al 15%. In ogni caso, l'acconto per il 2014, se dovuto, deve
essere riportato nel presente mod. Unico.
La deduzione forfettaria da applicare ai canoni di locazione passa dal 15% al 5%.
L'ammontare delle spese sanitarie va indicato senza la riduzione
della franchigia di € 129,11 (della quale però va comunque tenuto
conto per calcolare la detrazione spettante).
L'importo massimo detraibile per premi di assicurazione aventi
ad oggetto il rischio di morte o invalidità permanente passa da
€ 1291,14 a € 630.
Spetta la detrazione del 24% per le erogazioni liberali a favore
delle ONLUS (era il 19%).
Sono detraibili nella misura del 50%, per un ammontare massimo di € 10.000 di spesa, gli acquisti di mobili o di grandi elettrodomestici destinati ad un immobile oggetto di ristrutturazione,
effettuati dal 6/6/2013. La detrazione va ripartita in 10 quote
annuali.
Le spese di riqualificazione energetica sono detraibili per il 55%
(se sostenute dal 1/1 al 5/6/2013) o per il 65% (se sostenute dal
6/6 al 31/12/2013).
Scadenziario/
Aprile - Maggio 2014
GIOVEDì 10 APRILE
ELENCO CLIENTI-FORNITORI (“SPESOMETRO”)
La scadenza riguarda i soggetti IVA con liquidazione mensile.
Deve essere inoltrata – esclusivamente in via telematica, direttamente o tramite intermediari abilitati - la comunicazione delle
cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese e ricevute nel
2013.
MERCOLEDì 16 APRILE
IVA - CONTRIBUENTI MENSILI
Versamento dell’imposta dovuta per il mese di marzo (cod. tributo 6003).
RITENUTE ALLA FONTE
Pagamento delle ritenute alla fonte operate nel corso del mese
precedente su redditi di lavoro dipendente, autonomo e assimilati e provvigioni.
INPS - GESTIONE SEPARATA
Versamento, da parte dei committenti, dei contributi relativi
alla gestione separata INPS, dovuti sui compensi corrisposti nel
mese precedente per rapporti di collaborazione coordinata e continuativa e lavoratori a progetto.
MARTEDì 22 APRILE
ELENCO CLIENTI-FORNITORI (“SPESOMETRO”)
Comunicazione delle cessioni di beni e delle prestazioni di servizi rese e ricevute nel 2013 da parte dei soggetti IVA con liquidazioni trimestrali e da parte degli agricoltori che applicano il
regime di esonero IVA. La trasmissione deve essere effettuata
esclusivamente in via telematica, direttamente o tramite intermediari abilitati.
LUNEDI’ 28 APRILE
ELENCHI INTRASTAT MENSILI - TRIMESTRALI
Presentazione, da parte degli operatori intracomunitari degli
elenchi riepilogativi delle cessioni e degli acquisti intracomunitari relativi al mese di marzo e al primo trimestre dell’anno in
corso.
MERCOLEDì 30 APRILE
INPS – MANODOPERA AGRICOLA
Presentazione, da parte dei datori di lavoro che occupano manodopera agricola, della denuncia contributiva (mod. DMAG) inerente al trimestre precedente.
IVA – ELENCHI “BLACK LIST”
Invio telematico del modello di comunicazione delle operazioni
con soggetti in Paesi a fiscalità privilegiata relative al mese di
marzo (soggetti mensili) e al primo trimestre (soggetti trimestrali).
FINANZIAMENTI SOCI O FAMILAIRI – BENI IN GODIMENTO AI SOCI O FAMILIARI
Comunicazione (esclusivamente in via telematica) dei finanziamenti ricevuti dalle società dai propri soci e dei finanziamenti ricevuti dall’imprenditore individuale da suoi familiari, nell’anno
2013. Comunicazione (in via telematica) della concessione in godimento nel 2013 di un bene di impresa da parte di una società o
ditta individuale ad un socio o familiare per uso personale, senza
corrispettivo o con corrispettivo inferiore a quello di mercato.
VENERDì 16 MAGGIO
IVA - CONTRIBUENTI MENSILI E TRIMESTRALI
Versamento dell’imposta dovuta per il mese di aprile (contribuenti mensili, cod. tributo 6004) e per il primo trimestre (contribuenti trimestrali, cod. tributo 6031, con la maggiorazione a
titolo di interessi dell’1%).
RITENUTE ALLA FONTE
Pagamento delle ritenute alla fonte operate nel corso del mese
precedente su redditi di lavoro dipendente, autonomo e assimilati e provvigioni.
INPS - GESTIONE SEPARATA
Versamento, da parte dei committenti, dei contributi relativi
alla gestione separata INPS, dovuti sui compensi corrisposti nel
mese precedente.
INPS – ARTIGIANI E COMMERCIANTI
Versamento della prima rata fissa per il 2014 dei contributi
previdenziali sul reddito minimale da parte dei soggetti iscritti
alla gestione INPS artigiani o commercianti.
LUNEDì 26 MAGGIO
ELENCHI INTRASTAT MENSILI
Presentazione, da parte degli operatori intracomunitari con
obbligo mensile, degli elenchi riepilogativi delle cessioni e degli
acquisti intracomunitari relativi al mese di aprile.
MARTEDì 3 GIUGNO
MOD. 730
Consegna al CAF da parte dei dipendenti/pensionati della documentazione per la compilazione del mod. 730.
IVA – ELENCHI “BLACK LIST”
Invio telematico del modello di comunicazione delle operazioni
con soggetti in Paesi a fiscalità privilegiata relative al mese di
aprile (soggetti mensili).
AgrImpresa 3-4
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Problemi con il 730,
l’IMU o la pensione?
Il CAF di Confagricoltura è a Suo servizio
con uno staff altamente professionale per
dare risposte in materia di:
730
Il modello semplificato che consente
al contribuente il recupero immediato
dei crediti che scaturiscono dalla
dichiarazione dei redditi
IMU
L’imposta municipale unica
sugli immobili
RED
La dichiarazione reddituale
dei pensionati che consente all’Ente
pensionistico la verifica del diritto ad
usufruire delle prestazioni aggiuntive
UNICO
Il modello utilizzabile da tutti
i contribuenti e per qualunque
tipologia di reddito da dichiarare
ENTE DI PATRONATO
Il Patronato ENAPA di Confagricoltura è al servizio di
tutti i cittadini per l’assistenza gratuita nel campo sociale, previdenziale e sanitario e in particolare per lo
svolgimento di pratiche in materia di:
• Pensioni dei lavoratori dipendenti pubblici, privati
e autonomi;
Chiedi aiuto al CAF
e al Patronato
di Confagricoltura!
ISEE e ISE
Gli indicatori per l’accesso alle
prestazioni sociali agevolate
MODELLI DI DETRAZIONE
Il modello per la richiesta delle
detrazioni per familiari a carico
SUCCESSIONE
Predisposizione delle denunce
di successioni
ICRIC-ICLAV-ACCAS
Certificazioni per l’invalidità
civile
•Pensioni sociali erogate dall’Inps, dall’ex Inpdap e
dei vari enti di categoria e dei liberi professionisti;
• Contribuzione (prosecuzione volontaria, riscatti,
ricongiunzioni);
• Indennità di mobilità;
• Cassa integrazione guadagni;
• Assegni per il nucleo familiare;
• Prestazioni in materia infortunistica dell’Inail,
Enpaia, etc.;
• Assistenza medico-legale;
• Assistenza legale.