LE PERSONE E LE di Marco Cagnotti Confronti, 30 aprile 2014, numero 63 RIFLESSIONI 14 17 febbraio 1600: Giordano Bruno viene bruciato sul rogo in Campo de’ Fiori a Roma. Non è il primo né l’ultimo di una sterminata lista di eretici, arsi insieme alle proprie idee. Perché, in quell’epoca oscura, il totalitarismo cattolico non distingue fra la persona e il pensiero. Sicché li distrugge entrambi. Oggi noi, figli dei Lumi, inorridiamo per quell’abominio e, in nome della tolleranza, propugniamo il rispetto. Già, ma rispetto di che cosa? Delle persone? Delle idee? Di entrambi? Immaginiamo che io affermi in pubblico quanto segue: «La religione cristiana è la peggiore iattura della Storia dell’umanità, un insieme di credenze stupide, prive di fondamento razionale, indistinguibili dalla superstizione, fonte di infinite sofferenze per il genere umano, ostacolo per ogni progresso scientifico e culturale» (per inciso, questa è esattamente la mia convinzione). Immaginiamo che io lo scriva su un giornale a grande tiratura. Oppure che io lo dica durante una trasmissione radiofonica di grande ascolto. Ebbene, accadrà di certo un fatto: scatenerò le reazioni indignate di molte persone. «Come ti permetti», mi redarguiranno, «di ferire il comune sentire religioso di migliaia di lettori e ascoltatori?». Poiché il fanatismo cristiano ha dovuto moderarsi, in questo Paese civile la reazione si fermerebbe lì. Invece, se affermassi la stessa cosa sull’Islam o mancassi di rispetto al suo fondatore, rischierei di finire blindato come Salman Rushdie. Fatte le debite proporzioni, troviamo la stessa reazione anche in politica. Se sostenessi che il Leghismo è un cumulo di idee e pratiche razziste e volgari (e, sempre per inciso, anche questa è esattamente la mia convinzione), mi ritroverei con l’accusa di offendere «le decine migliaia di persone che votano per la Lega» (già sentito, eh!). E senza dubbio anche da Sinistra verrei bacchettato, perché irrispettoso delle idee altrui: «Cattivo, Cagnotti, cattivo! Non si manca di rispetto!». Ma rispetto di che? Mi si dirà: «Definire “cretinata” un’opinione, sbertucciarla senza pietà, non è costruttivo per il dialogo». Grazie, lo so. Difatti non mi fermo alla definizione e procedo a dimostrare. Il Cristianesimo è una superstizione e posso portare IDEE «Esigo rispetto!». Rispetto? «Rispetto per le mie idee. Rispetto per la mia sensibilità. Non puoi criticarle, perché esigo rispetto!». Ecco, bravo: rispetto. Per le idee e la sensibilità. Proprio una bella cretinata. solide argomentazioni a sostegno della mia tesi. Il Leghismo è xenofobo e pericoloso e posso produrre fatti e documenti convincenti. Ma rivendico il diritto di farlo, in tutte le forme espressive immaginabili e in tutte le sedi possibili, senza essere rimproverato in nome di un bacato concetto del rispetto per il pensiero altrui. Sento già la critica: «Bravo! Ma tu non vuoi rispetto per le tue idee?». No, per niente. Non solo non lo voglio, ma pretendo dai miei interlocutori la massima durezza verso le mie convinzioni. Esigo la critica più irrispettosa e spietata. Se io trovo una fessura nel muro dei tuoi argomenti, ci ficco dentro un martello pneumatico per sfondarlo e dimostrare il tuo torto. Ma mi aspetto lo stesso trattamento applicato alle mie idee. Solo così potremo, insieme, arrivare a una verità condivisa: forse la mia, forse la tua, forse una via di mezzo, forse tutt’altra. Se invece non praticheremo la critica più rigorosa e irrispettosa, non arriveremo da nessuna parte e rimarremo ciascuno con le proprie convinzioni. Qualcuno resterà nell’errore e non ci sarà alcun progresso. Gli Inquisitori erano fanatici intolleranti. Tanto da diventare assassini: incapaci di separare l’idea dalla persona, distruggevano la seconda per annichilire la prima. L’Illuminismo, insieme allo sviluppo del metodo scientifico (del quale i Lumi sono una conseguenza, giusto per fare un altro inciso), ha cambiato il nostro sistema di valori e ha portato la nostra cultura verso il rispetto della persona. È stata una battaglia lunga, difficile e con molti passi indietro: abbiamo conosciuto lo schiavismo e il razzismo, la deportazione degli schiavi africani e l’Olocausto. Tuttavia oggi nella cultura occidentale il rispetto per ogni essere umano si è affermato e può essere considerato acquisito. Il rogo di Bruno oggi sarebbe inconcepibile anche solo come ipotesi teorica. Purtroppo però si è affermata anche una male intesa tolleranza per le idee. Da cui deriva l’impossibilità di ogni critica. Perché, se critichi duramente, sei irrispettoso. Questa pretesa di rispetto, va da sé, non ha senso. Le idee, le opinioni, le convinzioni religiose o filosofiche o politiche non sono persone. Non possono soffrire. Sicché è stupido pretendere il rispetto per il pensiero altrui in nome di un’esacerbata «sensibilità»: tu sei tu, non le tue idee. Io non mi sognerei mai di dire che tu sei un povero cretino, ma rivendico il diritto di affermare che le tue idee sono delle colossali cretinate. E di dimostrarlo. E non mi aspetto niente di meno da te verso le mie idee.
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